SEMASIOGRAFIE

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Rapporto fra lingue naturali e sistemi di scrittura che esse adottano. SEMASIOGRAFIE Lettera spedita da una ragazza al suo ex fidanzato. 1. si può interpretare lo scritto senza far alcun riferimento alla lingua jukaghir (l’italiano se non lo si conosce non lo si riesce a leggere) 2. grande complessità e ricchezza semantica del messaggio che è argomentativo e fa appello alle capacità logiche del lettore -la codifica dell’informazione avviene in modo molto convenzionale e arbitrario: non è ovvio che le persone debbano essere raffigurate da elementi che assomiglino per un occidentale ad abeti. -i simboli non rappresentano alcun elemento di una lingua parlata: si può ‘tradurre’ o meglio leggere il messaggio in molti modi superficialmente diversi. -per interpretarlo dobbiamo conoscere, non la lingua di chi lo ha codificato, ma le convenzioni scrittorie che ha utilizzato. Non siamo in presenza di una figura illustrativa. 3. Il messaggio che la lettera trasmette è univoco, ma la sua codifica può cominciare da qualunque punto dello scritto, e saltare qua e là per arrivare infine alla sua completa comprensione. La scrittura semasiografica rappresenterebbe direttamente il pensiero, senza passare da alcuna specifica codifica linguistica: è arbitraria e convenzionale (e ciò la distingue dalla pittografia), ma possiamo leggerla senza sapere la lingua in cui è stata codificata, di cui non segue lo sviluppo sequenziale e grammaticale. È aperto il problema se la semasiografia debba essere considerata propriamente scrittura. Dal punto di vista funzionale la questione può essere dibattuta: in linea di principio non è detto che una società non possa aver a tal punto raffinato e migliorato il proprio sistema di scrittura semasiografico fino a renderlo così duttile e di tale potenziale espressivo da renderlo pari a quello di una lingua parlata.

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Rapporto fra lingue naturali e sistemi di scrittura che esse adottano.SEMASIOGRAFIELettera spedita da una ragazza al suo ex fidanzato.1. si pu interpretare lo scritto senza far alcun riferimento alla lingua jukaghir (litaliano se non lo si conosce non lo si riesce a leggere)2. grande complessit e ricchezza semantica del messaggio che argomentativo e fa appello alle capacit logiche del lettore-la codifica dellinformazione avviene in modo molto convenzionale e arbitrario: non ovvio che le persone debbano essere raffigurate da elementi che assomiglino per un occidentale ad abeti.-i simboli non rappresentano alcun elemento di una lingua parlata: si pu tradurre o meglio leggere il messaggio in molti modi superficialmente diversi.-per interpretarlo dobbiamo conoscere, non la lingua di chi lo ha codificato, ma le convenzioni scrittorie che ha utilizzato. Non siamo in presenza di una figura illustrativa.3. Il messaggio che la lettera trasmette univoco, ma la sua codifica pu cominciare da qualunque punto dello scritto, e saltare qua e l per arrivare infine alla sua completa comprensione.La scrittura semasiografica rappresenterebbe direttamente il pensiero, senza passare da alcuna specifica codifica linguistica: arbitraria e convenzionale (e ci la distingue dalla pittografia), ma possiamo leggerla senza sapere la lingua in cui stata codificata, di cui non segue lo sviluppo sequenziale e grammaticale. aperto il problema se la semasiografia debba essere considerata propriamente scrittura.Dal punto di vista funzionale la questione pu essere dibattuta:in linea di principio non detto che una societ non possa aver a tal punto raffinato e migliorato il proprio sistema di scrittura semasiografico fino a renderlo cos duttile e di tale potenziale espressivo da renderlo pari a quello di una lingua parlata.In questo caso la lingua possederebbe due linguaggi completamente sviluppati e che tuttavia non hanno nulla a che fare luno con laltro: -uno lineare e posizionale (lorale)-uno sinottico (lo scritto).I messaggi semasiografici potrebbero essere tradotti in quelli parlati con alcune accortezze tuttavia un tale risultato presuppone un grande sforzo inutile di tutta la societ, costretta ad utilizzare per comunicazioni comparabili due linguaggi strutturalmente diversi;cos la maggior parte delle culture considera lalternativa di investire una quota di lavoro intellettuale nella creazione di un sistema di scrittura pi evidentemente legato al linguaggio. Preferita sostanziale omologazione strutturale dello scritto al parlato: il pensiero consapevole reso sequenziale dal linguaggio, ed uno sforzo inutile esprimerlo nella scrittura in modo non sequenziale. -Scritture semasiografiche compaiono per anche in societ che posseggono sistemi di scrittura rigorosamente sequenziali: es. le istruzioni per il lavaggio,in cui uso dei simboli arbitrario, e i simboli possono essere giustapposti o sovrapposti senza ordine specifico, senza che questo ne pregiudichi la comprensione.-Ha forti elementi di semasiografia anche la matematica scritta

GLOTTOGRAFIEAlle scritture semasiografiche si oppongono tutte le altre, dette glottografiche perch dipendenti, in forme diverse, dal sistema linguistico di chi le usa.Fra queste vi una seconda distinzione:

a. Scritture logografiche= basate su unit minime di significato, o unit che dimorano sul piano del contenuto,b. Scritture fonografiche= basate sulle unit fonologiche (la seconda articolazione, sul piano dellespressione).a. Scritture logografiche es. p. 151-Il sistema qui usato arbitrario, pur se presenta qualche traccia di iconismo.-Il sistema di codifica dellinformazione deve essere gi noto al lettore per interpretare correttamente il messaggio.-Per impostare una possibile decodifica del significato poi necessario seguire una direzione di lettura ben precisa: da sinistra a destra. Tale sequenzialit corrisponde alla sequenzialit dellinformazione linguistica.-Il livello esatto della referenza dei simboli non quello delle parole. Es. la parola and rappresentata da due simboli che stanno per andare e il tempo passato il livello di riferimento delle scritture logografiche il morfema, il che permette di risparmiare una grande quantit di informazione: basta un solo simbolo da usare per maschile o per plurale o per morfi derivazionali, da apporre al simbolo unico dellunit lessicale che ci interessa.-Ma la logografia un sistema glottografico perch, per leggerlo, occorre sapere la lingua in cui scritto, a differenza delle semasiografie. La lettura del es. p.151 presuppone che sia noto lordine standard delle parole della lingua del messaggio: non c nessuna informazione che permetta di stabilire che il simbolo del gattino si riferisce a un nome (e non per esempio a un verbo come miagolare).-TUTTAVIA stato possibile pronunciare la frase letta senza sapere linglese, traducendola instantaneamente, nella lettura, nella nostra lingua. Anzi, questo sistema di scrittura non ci fornisce alcuna indicazione di quale sia il suo reale aspetto superficiale, il suo suono.b. Scritture fonografiche:-La conoscenza approfondita della lingua prerequisito ineliminabile per i sistemi di scrittura fonografici, basati cio sulle unit di seconda articolazione, i fonemi.-fenomeno inverso rispetto a sistemi logografici: conoscendo le convenzioni di scrittura si pu ricostruire, anche nel dettagio, il SUONO della lingua, la sua pronuncia,MA non c modo di capire il SIGNIFICATO di ci che si vede, se non si conosce la lingua in cui il testo scritto.La decodifica dellinformazine in questo caso avviene mediante il riconoscimento del primo livello di articolazione attraverso il secondo.-Se i sistemi logografici lavorano su insiemi grandi di simboli (le radici lessicali sono potenzialmente infinite, e anche gli affissi morfologici, per le lingue che li hanno, possono arrivare ad un numero rilevante),Quelli fonografici hanno a disposizione set di caratteri piuttosto ridotti: qualche centinaio nel caso di sistemi sillabici, poche decine in quelli alfabetici (21 simboli nel caso dellalfabeto italiano). La riduzione dei simboli, possibile per i sistemi basati sulla seconda articolazione, per controbilanciata da una minore trasparenza semantica ed efficienza di lettura.

I tipi qui individuati non si presentano quasi mai puri: nei nostri sistemi fonografici presente una buona componente di logografia: sono logografici ad esempio i simboletti come &, *, @ ecc.

Slide:-sistemi logografici: un simbolo rappresenta una parola = significato+significante= un concetto

NON ESISTE UN SISTEMA DI SCRITTURA PERFETTO.Sia il sistema fonografico che quello logografico presentano delle LACUNE:-nei sistemi logografici c modo di ricostruire il significato, ma non il suono, la pronuncia, il significante.(bisogna imparare a memoria la pronuncia)-nei sistemi fonografici c modo di ricostruire la pronuncia, il suono, il significante, ma non il significato.(bisogna imparare a memoria il significato)Quale ha meno difetti?La storia una scelta lha fatta: i sistemi fonografici per una serie di ragioni, una delle quali riguarda limite che sistemi logografici non possono superare.Test banale: scriviamo casa in un sistema logografico:

albero:

Simboli iconici. La mia lingua litaliano, ma se li avessi scritti in tedesco li avrei scritti uguali, non importa la lingua. I problemi arrivano quando si scrive cuore: simbolo arbitrario

Allo stesso modo per scrivere amore, come si scrive? Arbitrario. Problemi con le cose che non si vedono e concetti astratti.