Sei pronto a innovare? I - ClubTi Centro · l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di...

2
76 · Mondo Lavoro Sei pronto a innovare? l ClubTI Marche (associato FIDA, Federazione nazionale delle associazioni professionali di Information Management), in linea con la sua missione di creare a livello regionale una scuola di pensiero sulle tec- nologie abilitanti la crescita competitiva, si è fatto promotore, di un incontro dal titolo “check-up sull’in- novazione”, che ha avuto luogo il 28 marzo nella sede di Banca delle Marche di Piediripa di Macerata. Grazie al supporto di partner tecnologici di rilievo, come SDA Bocconi, IBM e Guide Soirèe, Club TI Marche ha invitato i referenti IT di aziende appartenenti a diversi settori industriali rappresentativi del tessuto economico regionale, come alimentare, calzaturiero, telecomunicazioni, metalmeccanico, finan- ziario. Il pretesto era quello di misurarsi con i risultati di un’indagine nazionale sullo stato dell’innova- zione e della readiness IT, ideata da SDA Bocconi e presentata da Paolo Pasini, docente senior e vicedi- rettore dell'Area Sistemi Informativi. La ricerca, ormai nota agli addetti del settore, come check-up sul- l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di innovazione dell’azienda e la prontezza a considerare l’IT come leva abilitante. Tema molto caro ai soci del Club TI, la cui missione è quella di sensibilizzare le PMI marchigiane a una considerazione “diversa” della funzione IT all’interno dei processi di innovazione strategica. L’IT deve essere coinvolto nei processi di business e per poterlo fare deve avere una cultura manageriale e una conoscenza approfondita del sistema impresa, dei clienti interni e della loro aspettativa di servizio. Non solo knowledge, ma anche carisma, capacità di leadership e di comunicazione, sembrano essere le doti principali di un IT manager che parla il linguaggio dell’amministratore delegato o della proprietà. E’ questo il tono dell’introduzione a cura di Pietro Berrettoni, presidente del Club TI Marche, che ha sotto- lineato come oggi, in realtà piccole e non strutturate dal punto di vista organizzativo, non è facile farsi promotori di un’innovazione che coinvolge tutte le aree aziendali, dalla produzione al commerciale, dall’amministrazione al marketing. Di converso in Angelini Farmaceutici, realtà di cui Pietro Berrettoni è il CIO, l’innovazione è già un pro- cesso condiviso da tutte le aree aziendali. Per cui l’area sistemi informativi, conoscendo nel dettaglio gli obiettivi del business e le esigenze del servizio dei clienti interni, progetta e mette a regime lo strumen- to che meglio permette il loro raggiungimento. La scarsità di risorse umane dotate di una forte leadership e la presenza di meccanismi ancora “padrona- li” nella gestione del business, ostacola il processo di condivisione della “visione” imprenditoriale. Nella maggior parte dei casi l’IT si trova a partecipare solo all’implementazione di un’innovazione che è stata già decisa e pianificata ad altri livelli. L’IT, in realtà, dovrebbe essere coinvolto ex ante per dare il suo contributo operativo al sostenimento del processo di innovazione. Oltre 30 le aziende partecipanti al dibattito, che ha avuto luogo al termine della presentazione del professor Pasini. Presenti non solo le PMI marchigiane, ma anche l’Università di Camerino, alcuni consulenti aziendali e molti soci del Club TI Marche. Un evento unico che si è tenuto nella filiale di Piediripa, realtà rappresentativa di come strutture di pic- cole dimensioni locali si sono evolute verso un sistema di impresa altamente innovativo, autonomo dal punto di vista IT. Corrado Faletti, ospite dell’evento in qualità di responsabile nazionale di tecnologie e processi di Banca delle Marche, ha richiamato l’attenzione sulla diversità del modello organizzativo di una banca, focalizzato per vocazione sulla individuazione del livello di servizio. Il “pay per use” è tipi- co, infatti, di un’organizzazione bancaria e permea in sé logiche e processi che vanno condivisi con chi si occupa di tecnologia e Information Technology. L’IT proprio in veste di catalizzatore dell’innovazione deve “fare opinione sulla gente”, contribuendo al processo di sensibilizzazione. I c/o DIIGA, Facoltà di Ingegneria (AN) Università Politecnica delle Marche www.clubtimarche.it Il ClubTI Marche promuove il check-up sull’innovazione ideato da SDA Bocconi in collaborazione con IBM MONDO LAVORO STAMPA 1-4-2007 4-04-2007 17:41 Pagina 76

Transcript of Sei pronto a innovare? I - ClubTi Centro · l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di...

Page 1: Sei pronto a innovare? I - ClubTi Centro · l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di innovazione dell’azienda e la prontezza a considerare l’IT come leva abilitante.

76 · Mondo Lavoro

Sei pronto a innovare?l ClubTI Marche (associato FIDA, Federazione nazionale delle associazioni professionali di InformationManagement), in linea con la sua missione di creare a livello regionale una scuola di pensiero sulle tec-nologie abilitanti la crescita competitiva, si è fatto promotore, di un incontro dal titolo “check-up sull’in-novazione”, che ha avuto luogo il 28 marzo nella sede di Banca delle Marche di Piediripa di Macerata.Grazie al supporto di partner tecnologici di rilievo, come SDA Bocconi, IBM e Guide Soirèe, Club TIMarche ha invitato i referenti IT di aziende appartenenti a diversi settori industriali rappresentativi deltessuto economico regionale, come alimentare, calzaturiero, telecomunicazioni, metalmeccanico, finan-ziario. Il pretesto era quello di misurarsi con i risultati di un’indagine nazionale sullo stato dell’innova-zione e della readiness IT, ideata da SDA Bocconi e presentata da Paolo Pasini, docente senior e vicedi-rettore dell'Area Sistemi Informativi. La ricerca, ormai nota agli addetti del settore, come check-up sul-l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di innovazione dell’azienda e la prontezza a considerarel’IT come leva abilitante. Tema molto caro ai soci del Club TI, la cui missione è quella di sensibilizzare le PMI marchigiane a unaconsiderazione “diversa” della funzione IT all’interno dei processi di innovazione strategica. L’IT deveessere coinvolto nei processi di business e per poterlo fare deve avere una cultura manageriale e unaconoscenza approfondita del sistema impresa, dei clienti interni e della loro aspettativa di servizio. Nonsolo knowledge, ma anche carisma, capacità di leadership e di comunicazione, sembrano essere le dotiprincipali di un IT manager che parla il linguaggio dell’amministratore delegato o della proprietà. E’questo il tono dell’introduzione a cura di Pietro Berrettoni, presidente del Club TI Marche, che ha sotto-lineato come oggi, in realtà piccole e non strutturate dal punto di vista organizzativo, non è facile farsipromotori di un’innovazione che coinvolge tutte le aree aziendali, dalla produzione al commerciale,dall’amministrazione al marketing. Di converso in Angelini Farmaceutici, realtà di cui Pietro Berrettoni è il CIO, l’innovazione è già un pro-cesso condiviso da tutte le aree aziendali. Per cui l’area sistemi informativi, conoscendo nel dettaglio gliobiettivi del business e le esigenze del servizio dei clienti interni, progetta e mette a regime lo strumen-to che meglio permette il loro raggiungimento. La scarsità di risorse umane dotate di una forte leadership e la presenza di meccanismi ancora “padrona-li” nella gestione del business, ostacola il processo di condivisione della “visione” imprenditoriale. Nella maggior parte dei casi l’IT si trova a partecipare solo all’implementazione di un’innovazione che èstata già decisa e pianificata ad altri livelli. L’IT, in realtà, dovrebbe essere coinvolto ex ante per dare ilsuo contributo operativo al sostenimento del processo di innovazione. Oltre 30 le aziende partecipantial dibattito, che ha avuto luogo al termine della presentazione del professor Pasini. Presenti non solo lePMI marchigiane, ma anche l’Università di Camerino, alcuni consulenti aziendali e molti soci del Club TIMarche. Un evento unico che si è tenuto nella filiale di Piediripa, realtà rappresentativa di come strutture di pic-cole dimensioni locali si sono evolute verso un sistema di impresa altamente innovativo, autonomo dalpunto di vista IT. Corrado Faletti, ospite dell’evento in qualità di responsabile nazionale di tecnologie eprocessi di Banca delle Marche, ha richiamato l’attenzione sulla diversità del modello organizzativo diuna banca, focalizzato per vocazione sulla individuazione del livello di servizio. Il “pay per use” è tipi-co, infatti, di un’organizzazione bancaria e permea in sé logiche e processi che vanno condivisi con chisi occupa di tecnologia e Information Technology. L’IT proprio in veste di catalizzatore dell’innovazione deve “fare opinione sulla gente”, contribuendo alprocesso di sensibilizzazione.

I

c/o DIIGA, Facoltà di Ingegneria (AN)Università Politecnica delle Marchewww.clubtimarche.it

Il ClubTI Marchepromuove il check-up

sull’innovazioneideato da SDA

Bocconi in collaborazione

con IBM

MONDO LAVORO STAMPA 1-4-2007 4-04-2007 17:41 Pagina 76

Page 2: Sei pronto a innovare? I - ClubTi Centro · l’innovazione, ha lo scopo di valutare il grado di innovazione dell’azienda e la prontezza a considerare l’IT come leva abilitante.

ermento tecnologico, capacità di generare idee, elevato orientamento all’innovazione che si traduconoin un commitment elevato a livello direzionale.Questi i risultati dell’analisi sul campione marchigiano di aziende illustrata lo scorso 28 marzo presso lasede di Banca delle Marche di Piediripa, in una tavola rotonda organizzata da Club TI Marche, IBM eGuide Soirée. Le Marche, note per le eccellenze di piccole dimensioni che sono la trama dell’economianon solo nazionale, sono orientate all’innovazione applicativa e di processo, in netta controtendenza alcampione nazionale più focalizzato sull’innovazione infrastrutturale.I risultati del check-up sull’innovazione compilato dai presenti all’evento sono stati presentati e condivi-si – mantenendo ovviamente il carattere di anonimità - durante la tavola rotonda. Il professor Paolo Pa-sini, coadiuvato da Giorgio Merli di IBM Italia, ha illustrato il campione nazionale evidenziando gli sco-stamenti da quello marchigiano.

Le imprese che hanno utilizzatoil check-up on line raggiungibi-le dal sito di IBM Italia sono sta-te oltre 600. I risultati esposti inquesto articolo si riferiscono aun campione di circa 300 azien-de selezionate tra queste in mo-do da ottenere una significativarappresentatività del tessutoeconomico nazionale. Nonostante la media generaledel campione si collochi nelquadrante della “STASI”, è im-portante notare come il 52%delle aziende dichiari un orien-tamento attivo nei confrontidell’innovazione. Il campionemarchigiano conferma il risulta-to del campione nazionale; in-fatti, le PMI del territorio sonoinfatti attente e pronte nei con-

fronti del processo di innovazione.A livello aggregato, le aziende manifestano una buona capacità soprattutto nelle fasi a monte (ideazio-ne e sviluppo) – dato confermato anche dal campione marchigiano - con aree critiche nelle fasi finali direalizzazione e lancio di nuovi prodotti e servizi. Tra le cause di queste debolezze sembrano esserci ilnon efficace presidio di alcuni fondamentali input del processo di innovazione, come il presidio delle ri-sorse umane oppure lo scarso ricorso a tecnologie di base e competenze esterne, che in molti casi po-trebbero sopperire alla mancanza di risorse interne. Anche in questo caso le Marche rispecchiano ilcampione nazionale: forte la capacità di generare idee innovative, meno abili nella loro implementazio-ne. In controtendenza rispetto alla media nazionale, le PMI nostrane sono più abili nell’organizzazione delprocesso di innovazione.Sembra invece essere in costante miglioramento il presidio delle risorse finanziarie e la ricerca di capita-li necessari ad avviare e completare i progetti di innovazione. Si rileva, inoltre, una maggiore attenzionealle esigenze dei clienti e un monitoraggio del mercato come input ai progetti di innovazione. In questo contesto l’IT viene considerata un fattore sempre più importante, che fa leva soprattutto sullapersona (più che sulla posizione) dell’IT manager, nonché sul potenziale di innovazione insita nell’ITinfrastrutturale (più che in quella applicativa). Viceversa su questo fronte si manifestano alcuni aspetti di debolezza nella capacità di spostare risorseeconomiche dalla gestione dei sistemi esistenti ai progetti di vera innovazione IT. In controtendenza ilcampione marchigiano risulta più capace nello spostare risorse finanziarie sul budget IT.

Convegno

IInnnnoovvaazziioonnee MMaaddee iinn MMaarrcchhee::la ricerca di SDA Bocconi/IBM

FIl check-up dell'innovazioneL'orientamento generale all'innovazione

11% 24%

* Media Campione

Stasi

48% 17%

NB: La media generale del campione necessita di ulteriori analisi

Esplorazione Trasformazionecontinua

2. Orientamento all'innovazione IT

FermentoTecnologico

MONDO LAVORO STAMPA 1-4-2007 4-04-2007 17:41 Pagina 77