segno sacramentale della nostra conversione - TIM · rizzata dal’ascolto della Parola di Dio...

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Anno XVI - N. 139 Marzo 2011 Periodico mensile del gruppo «Donna Vestita di Sole» del Rinnovamento nello Spirito Santo di Bientina (PI) - Redazione: Sandro Balatresi, Paolo Bernardini, Luisa Burelli, Patrizia Gaspari, Monica Gonzini, Emiliano Pantani, Emiliano Tognetti - www.donnavestitadisole.it - Stampato in proprio - Distribuzione gratuita. Nozione B asandoci sull’insegnamento della Chiesa, che troviamo nei suoi di- versi documenti soffermiamoci su que- sto segno che ci è dato dal Signore e che ci rende più vicini a Lui e vicini gli uni gli altri. Dal latino quadragesima dies, che signi- fica il quarantesimo giorno, la Quaresi- ma rappresenta il cammino, l’osservanza o il periodo di quaranta giorni che ha sempre avuto due scopi: una preparazione generale dei fedeli alla celebrazione del culmine delle festività cristiane che è la Pasqua e una disciplina penitenziale per la riconciliazione dei peccatori. Nei giorni nostri l’accento è messo più sull’osservanza preparatoria dei fedeli visto che i catecumeni adulti non ci sono più come negli altri tempi. Questo tempo favorevole per la nostra conversione è una grande scuola di vita perché lo Spirito Santo tramite la Chiesa ci educa alla comunione con Dio e con il prossimo. Questo tempo ci porta a capi- re che non c’è la vita, non c’è nascita senza combattimento contro il male. La scuola quaresimale presenta dunque questi due aspetti: l’aspetto ascetico che ci insegna la rinuncia e il sacrificarsi. Ma lungo questi quaranta giorni, e que- sto è l’aspetto mistagogico, la Liturgia ci introduce passo passo nel mistero della Pasqua. Alcuni spunti ci possono fare vedere come l’aspetto mistagogico è curato: la prima domenica di Quaresi- ma ci offre la contemplazione del volto di Gesù tentato ma vincitore e ci invita a divenire vincitori con Lui sul monte della Trasfigurazione, tema della secon- da domenica. Secondo l’anno liturgico, la terza domenica ci presenta Gesù come acqua viva. L’acqua che ha questi tre significati: il desiderio di Dio, il dono dello Spirito santo e il battessimo. La quarta domenica, con l’incontro di Ge- sù e il cieco, ci parla di Cristo luce che splende davanti ai nostri occhi. La quin- ta domenica presenterà un Gesù autore della vita quando risusciterà Lazzaro dalla morte. Il significato dei quaranta giorni Perché la durata di questa osservanza è di quaranta giorni? Due sono le ragioni che hanno determinato la durata di qua- ranta giorni: il numero quaranta che ricorre molte volte nella Bibbia e il fatto della riconciliazione dei penitenti fissato al Giovedì Santo che richiedeva un di- giuno di quaranta giorni. Le principali risonanze che hanno a che fare con la quaresima sono considerate alla luce del simbolismo biblico che dà a questo tempo un valore salvifico- redentivo: - i quaranta giorni del diluvio universa- le, - i quaranta giorni trascorsi da Mosè sul monte Sinai, - i quaranta giorni che gli esploratori ebrei impiegarono per esplorare la terra santa, - i quaranta giorni di cammino del pro- feta Elia per giungere al monte Oreb, - i quaranta giorni della predicazione di Giona, - i quaranta giorni di Gesù nel deserto, - i quaranta giorni in cui Gesù ammae- strò i suoi discepoli tra la sua risurrezio- ne e la sua ascensione. I segni liturgici e le opere della Quaresima Questo periodo inizia con il Mercoledì delle Ceneri e si estende fino al mattino del Giovedì Santo. Fra i suoi segni va notato l’imposizione delle ceneri, il co- lore dei paramenti e l’astensione da cer- te azioni liturgiche come il canto dell’Alleluia e il Gloria. Si usa il colore viola per i paramenti liturgici fatta ecce- zione nella quarta domenica nella quale si può scegliere il rosa. Il lezionario domenicale della Quaresi- ma offre la possibilità di tre itinerari secondo l’anno liturgico i quali hanno il fine di farci entrare nel mistero della Morte e Risurrezione di Gesù: - Nell’anno A il tema che sviluppano le letture è il battesimo. - Nell’anno B al centro delle letture c’è il Cristo. - Nell’anno C il tema è una Quaresima penitenziale. La spiritualità della Quaresima è caratte- rizzata dal’ascolto della Parola di Dio perché questa Parola illumina per cono- scere i peccati. Le opere della penitenza quaresimale devono essere compiuti nella consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione. Per questo motivo si è sempre detto che questo periodo è un tempo favorevole per la conversione. Come lo dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, tre sono le forme principali per esprimere la conversione: - il digiuno che ci aiuta a recuperare un sano rapporto con il nostro corpo e con le cose che abitano il nostro mondo, - la preghiera che sostiene il nostro cam- mino quaresimale per la nostra crescita nel rapporto con Dio, - l’elemosina come segno della nostra solidarietà verso il prossimo. Merita un po’ di spazio il digiuno eccle- siastico. Si tratta di un digiuno, che co- stituisce il quarto dei cinque precetti della Chiesa Cattolica. Il quarto precetto invita tutti i fedeli cattolici a praticarlo per penitenza in alcuni giorni stabiliti. La norme dice: “in giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti del mangiare carne e osserva il digiuno”. In dettaglio si può affermare che: - i fedeli cattolici sono tenuti al digiuno ecclesiastico e all’astinenza dalle carne due volte all’anno: il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo; - i fedeli cattolici sono tenuti alla sola astinenza dalle carne in tutti i singoli venerdì dell’anno; - l’obbligo del digiuno inizia a 18 anni e termina a 60 anni; - l’obbligo dell’astinenza inizia a 14 anni compiuti. La legge del digiuno obbliga a fare un solo pasto durante la giornata ma non proibisce di fare una seconda refezione leggera. L’acqua e le medicine sia solide o liquide si possono assumere libera- (Continua a pagina 2) segno sacramentale della nostra conversione

Transcript of segno sacramentale della nostra conversione - TIM · rizzata dal’ascolto della Parola di Dio...

Anno XVI - N. 139 Marzo 2011 Periodico mensile del gruppo «Donna Vestita di Sole» del Rinnovamento nello Spirito Santo di Bientina (PI) -

Redazione: Sandro Balatresi, Paolo Bernardini, Luisa Burelli, Patrizia Gaspari, Monica Gonzini, Emiliano Pantani, Emiliano Tognetti - www.donnavestitadisole.it - Stampato in proprio - Distribuzione gratuita.

Nozione

B asandoci sull’insegnamento della

Chiesa, che troviamo nei suoi di-

versi documenti soffermiamoci su que-

sto segno che ci è dato dal Signore e che

ci rende più vicini a Lui e vicini gli uni

gli altri.

Dal latino quadragesima dies, che signi-

fica il quarantesimo giorno, la Quaresi-

ma rappresenta il cammino,

l’osservanza o il periodo di quaranta

giorni che ha sempre avuto due scopi:

una preparazione generale dei fedeli alla

celebrazione del culmine delle festività

cristiane che è la Pasqua e una disciplina

penitenziale per la riconciliazione dei

peccatori. Nei giorni nostri l’accento è

messo più sull’osservanza preparatoria

dei fedeli visto che i catecumeni adulti

non ci sono più come negli altri tempi.

Questo tempo favorevole per la nostra

conversione è una grande scuola di vita

perché lo Spirito Santo tramite la Chiesa

ci educa alla comunione con Dio e con il

prossimo. Questo tempo ci porta a capi-

re che non c’è la vita, non c’è nascita

senza combattimento contro il male.

La scuola quaresimale presenta dunque

questi due aspetti: l’aspetto ascetico che

ci insegna la rinuncia e il sacrificarsi.

Ma lungo questi quaranta giorni, e que-

sto è l’aspetto mistagogico, la Liturgia

ci introduce passo passo nel mistero

della Pasqua. Alcuni spunti ci possono

fare vedere come l’aspetto mistagogico

è curato: la prima domenica di Quaresi-

ma ci offre la contemplazione del volto

di Gesù tentato ma vincitore e ci invita a

divenire vincitori con Lui sul monte

della Trasfigurazione, tema della secon-

da domenica. Secondo l’anno liturgico,

la terza domenica ci presenta Gesù come

acqua viva. L’acqua che ha questi tre

significati: il desiderio di Dio, il dono

dello Spirito santo e il battessimo. La

quarta domenica, con l’incontro di Ge-

sù e il cieco, ci parla di Cristo luce che

splende davanti ai nostri occhi. La quin-

ta domenica presenterà un Gesù autore

della vita quando risusciterà Lazzaro

dalla morte.

Il significato dei quaranta giorni

Perché la durata di questa osservanza è

di quaranta giorni? Due sono le ragioni

che hanno determinato la durata di qua-

ranta giorni: il numero quaranta che

ricorre molte volte nella Bibbia e il fatto

della riconciliazione dei penitenti fissato

al Giovedì Santo che richiedeva un di-

giuno di quaranta giorni.

Le principali risonanze che hanno a che

fare con la quaresima sono considerate

alla luce del simbolismo biblico che dà a

questo tempo un valore salvifico-

redentivo:

- i quaranta giorni del diluvio universa-

le,

- i quaranta giorni trascorsi da Mosè sul

monte Sinai,

- i quaranta giorni che gli esploratori

ebrei impiegarono per esplorare la terra

santa,

- i quaranta giorni di cammino del pro-

feta Elia per giungere al monte Oreb,

- i quaranta giorni della predicazione di

Giona,

- i quaranta giorni di Gesù nel deserto,

- i quaranta giorni in cui Gesù ammae-

strò i suoi discepoli tra la sua risurrezio-

ne e la sua ascensione.

I segni liturgici e le opere della

Quaresima

Questo periodo inizia con il Mercoledì

delle Ceneri e si estende fino al mattino

del Giovedì Santo. Fra i suoi segni va

notato l’imposizione delle ceneri, il co-

lore dei paramenti e l’astensione da cer-

te azioni liturgiche come il canto

dell’Alleluia e il Gloria. Si usa il colore

viola per i paramenti liturgici fatta ecce-

zione nella quarta domenica nella quale

si può scegliere il rosa.

Il lezionario domenicale della Quaresi-

ma offre la possibilità di tre itinerari

secondo l’anno liturgico i quali hanno il

fine di farci entrare nel mistero della

Morte e Risurrezione di Gesù:

- Nell’anno A il tema che sviluppano le

letture è il battesimo.

- Nell’anno B al centro delle letture c’è

il Cristo.

- Nell’anno C il tema è una Quaresima

penitenziale.

La spiritualità della Quaresima è caratte-

rizzata dal’ascolto della Parola di Dio

perché questa Parola illumina per cono-

scere i peccati. Le opere della penitenza

quaresimale devono essere compiuti

nella consapevolezza del loro valore di

segno in vista della conversione. Per

questo motivo si è sempre detto che

questo periodo è un tempo favorevole

per la conversione.

Come lo dice il Catechismo della Chiesa

Cattolica, tre sono le forme principali

per esprimere la conversione:

- il digiuno che ci aiuta a recuperare un

sano rapporto con il nostro corpo e con

le cose che abitano il nostro mondo,

- la preghiera che sostiene il nostro cam-

mino quaresimale per la nostra crescita

nel rapporto con Dio,

- l’elemosina come segno della nostra

solidarietà verso il prossimo.

Merita un po’ di spazio il digiuno eccle-

siastico. Si tratta di un digiuno, che co-

stituisce il quarto dei cinque precetti

della Chiesa Cattolica. Il quarto precetto

invita tutti i fedeli cattolici a praticarlo

per penitenza in alcuni giorni stabiliti.

La norme dice: “in giorni stabiliti dalla

Chiesa astieniti del mangiare carne e

osserva il digiuno”. In dettaglio si può

affermare che:

- i fedeli cattolici sono tenuti al digiuno

ecclesiastico e all’astinenza dalle carne

due volte all’anno: il Mercoledì delle

Ceneri e il Venerdì santo;

- i fedeli cattolici sono tenuti alla sola

astinenza dalle carne in tutti i singoli

venerdì dell’anno;

- l’obbligo del digiuno inizia a 18 anni e

termina a 60 anni;

- l’obbligo dell’astinenza inizia a 14

anni compiuti.

La legge del digiuno obbliga a fare un

solo pasto durante la giornata ma non

proibisce di fare una seconda refezione

leggera. L’acqua e le medicine sia solide

o liquide si possono assumere libera-

(Continua a pagina 2)

segno sacramentale della nostra conversione

2 pagina

Marzo 2011 Donna Vestita di Sole

QUARESIMA

mente.

Lo scopo del digiuno è l’impegno peni-

tenziale. Si tratta dell’espressione della

partecipazione del corpo nel cammino

di conversione e astensione dal pecca-

to. Per legge divina, tutti i fedeli sono

tenuti a fare penitenza ciascuno a pro-

prio modo.

La legge dell’astinenza dalle carni non

proibisce di consumare pesce, uova,

latticini. Ma proibisce di consumare,

oltre alla carne, cibi e bevande che ad

un prudente giudizio sono da conside-

rarsi come ricercati e costosi.

L’astinenza dalle carni il venerdì serve

come segno dell’abbandono del lusso

per vivere una vita essenziale.

All’inizio era un segno di povertà es-

sendo nell’antichità il pesce più econo-

mico che la carne.

Le altre opere della Quaresima sono la

preghiera e la carità. La preghiera, in

questo tempo, serve come mezzo che

porta alla conversione e aiuto a lasciare

più spazio a Dio. La carità è ritenuta

utile perché non c’è vera conversione a

Dio senza conversione all’amore frater-

no.

A queste opere di penitenza i vescovi

italiani suggeriscono altre forme per

arricchire l’impegno quaresimale. Fra

queste forme riteniamo:

- l’astensione dal fumo;

- l’astensione dalle bevande alcoliche;

- l’astensione dalla ricerca smodata di

divertimento;

- l’astensione dai comportamenti con-

sumistici;

- il digiuno dalla televisione.

La Quaresima rimane il tempo favore-

vole per la nostra conversione. Servia-

moci dei mezzi messi a nostra disposi-

zione per vivere consapevolmente co-

me figli amati da Dio e chiamati alla

santità. Don Sylvain Nkongolo Lupwishi

(Continua da pagina 1) “Ed ora, nostro Dio, noi ti ringraziamo

e lodiamo il tuo nome glorioso!“ (Cr.1.29,13)

L a Lode è la Preghiera dominante, nei gruppi carismatici. Non tanto

come uno sforzo umano di rinnova-mento, ma, molto di più, come una manifestazione spontanea dello Spi-rito, come uno zampillo che sgorga dal cuore, come da una fonte. E, realmente, lo Spirito Santo è anche uno Spirito di glorificazione: dove Lui si fa presente, si manifesta anche la sua gloria, che inebria, che avvol-

La Lode nel RnS

ge, che crea clima ed at-mosfera. Basta ricordare i numerosi testi della Bib-bia in proposito e costate-remo che, dove si ebbero dello Spirito, la lode e la glorificazione erano le sue manifestazioni naturali. A Pentecoste, gli apostoli e i discepoli "furono tutti pieni di Spirito Santo, e iniziarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi" lasciando una moltitudi-ne di ebrei stupefatta in quanto li udiva proclamare, nelle varie lingue, le meraviglie di Dio (At 2,1-13). Nella casa del centurione Cornelio, "Pietro stava ancora parlando quan-do lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo, li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio " (At 10,44-46). Maria, madre del Signore, colma di Spirito Santo cantò l'impareggiabile lode: L'anima mia magnifica il Signore (il Magnificat), ancora oggi pregato o cantato centi-naia di migliaia di volte, tutti i giorni nel mondo. Potremmo esaminare, inoltre, i personaggi biblici: Simone e Zaccaria, descritti in Lc. 1 e 2. Il medesimo fenomeno di esplosione di lode accade nei nostri giorni. Quando lo Spirito si effonde, quan-do lo Spirito si manifesta, i cuori si infiammano e lo Spirito stesso incita e porta alla lode ed alla glorificazione di Dio. Pertanto, la lode, nelle riunio-ni di preghiera carismatiche, è più una conseguenza dell'azione dello Spirito Santo che, piuttosto, un effet-to dell'impegno della mente umana. In cosa consiste, allora, la preghiera di lode? E che significa lodare? Lo-dare è elogiare. E' applaudire. E' con-gratularsi. E' parlare bene di qualcu-no. E' ingrandire ed esaltare. Lodare è elogiare Dio - Padre, Figlio e Spiri-to Santo - per qualche motivo reale, chiaro, evidente, concreto. Lodare è applaudire e congratularsi con Dio

per le sue opere meravi-gliose, realizzate nel mon-do, nell'uomo, in noi. Quando vediamo queste opere, rimaniamo meravi-gliati e il nostro cuore si esprime con la lode. Motivi per lodare Dio I mille motivi che tu hai per lodare e glorificare Dio possono essere riassunti in

tre gruppi: Lodare Dio per ciò che Lui è Se contempli la persona di Dio, le sue qualità e i suoi attributi, ne resti ammirato; allora tu ne fai una lode ben meritata. Pensando a Dio, con-templandolo, che cosa percepisci in Lui? Percepisci che lui è Dio, e lo lodi perché lui è il Signore e non una creatura soltanto. Lui è Padre, Santi-ficatore, Unico, Onnipotente, Buo-no, Saggio, Misericordioso, Paziente, Fedele, Onnipresente, Amabile, San-to, Bello, Artista, Provvidente e chis-sà quante altre cose si potrebbero dire. Lodare Dio per quello che lui ha fatto e fa nel creato Esamina, guarda, contempla, le ope-re meravigliose di Dio e, incantato, fanne la lode che merita. Lodalo per tutta la creazione: il sole, la luna, il mare, i venti, gli alberi, gli alimenti, l'atmosfera. Lodare Dio per ciò che lui ha fat-to per te, personalmente, e per quanto continua e continuerà a fare. Guarda te stesso. Guarda che mera-viglia sei, e quante cose grandi Dio ha fatto per te. Puoi lodare Dio per il dono della vita, per il tuo corpo, per la tua salute, per gli occhi per l'udito, per la tua voce, per il tuo cuore e per la circolazione del sangue.. Puoi lodarlo per i tuoi genitori, fra-telli, figli, marito o moglie, per gli amici. Puoi lodarlo per le tue capaci-tà intellettuali emotive e fisiche. Infine per tutto ciò che tu sei e pos-siedi per suo dono. (Tratto dal volume "Come partecipare ...ai

gruppi di preghiera del RnS di P. Alirio

Josè Pedrini - Edizioni RnS)

3 pagina

Marzo 2011 Donna Vestita di Sole

R iflettiamo anche sul fatto

che Università ed Ospeda-

li, come li conosciamo noi oggi,

hanno preso l’avvio, tutti, da o-

pere messe in atto da uomini di

Dio.

In maniera eminente, dal 1500 in

poi, artefici di questa fioritura di

opere di scienza e di amore furo-

no i Gesuiti, appartenenti a quel-

la Compagnia di Gesù, fondata

da Sant’Ignazio di Loyola, che

tanti scienziati ha prodotto, pri-

ma e dopo quel Galileo Galilei,

la cui vicenda è stata tanto usata

ed abusata per screditare la

Chiesa Cattolica.

Un nome fra tutti: padre Rugge-

ro Boscovich (1711-1787), di

cui ricorre qust’anno il tricente-

nario della nascita e per il quale

il Parlamento della Croazia ha

deciso di dichiarare il 2011 An-

no di Boscovch

Egli fu una delle più grandi figu-

re intellettuali di tutti i tempi,

capace di dare contributi fonda-

mentali in diverse discipline,

matematica, ottica, astronomia e

teoria atomica, tanto che Men-

deleev, quello della tabella degli

elementi atomici, ebbe a dire di

lui: “Boscovich , giusto orgoglio

degli slavi occidentali, è consi-

d e r a t o i l f o n d a t o r e

dell’atomismo moderno”, giudi-

zio condiviso da Maxwell e da

Lord Kelvin, il quale riconob-

be:”il mio assunto fondamenta-

le, al momento, è semplicemente

boscovichiano”.

A questo gesuita, che rimase

sempre fedele alla Chiesa, che

amava, e all’ordine religioso a

cui apparteneva, e che fu sem-

pre pieno di entusiasmo per la

conoscenza e il sapere, resero

giusto riconoscimento anche

Niels Bohr e Werner Heisen-

berg nel 1958, nel Simposio in-

ternazionale che si tenne a Bel-

grado per celebrare il bicentena-

rio della pubblicazione della sua

Theoria philosophiae naturalis

Per una documentazione puntua-

le di tutto questo, invito a legge-

re il bel libro di Thomas E. Wo-

od, Jr, intitolato: “Come la

Chiesa Cattolica ha costruito la

Civiltà Occidentale”.

Scienza e fede nel nostro Dio,

che ci ha fatto a sua immagine e

somiglianza, dandoci tanti indizi

della sua esistenza, della sua o-

pera sapiente, della sua capacità

logica e fedeltà, sorretta

dall’amore che porta a noi, sue

creature, che non vuole ingan-

nare, ma semplicemente aiutare

a comprendere tutta la Sua ope-

ra, , scienza e fede, dicevo, co-

me si vede, non sono in con-

traddizione.

Anzi, oso dire che non c’è vera

scienza senza fede, e se abbia-

mo fede, la conoscenza di Dio, a

cui aneliamo, ci porta invaria-

bilmente alla conoscenza del

mondo in cui Lui ci ha posti.

Con ciò ci avviamo alla scienza

vera, che è, prima di tutto , co-

scienza dei nostri limiti e rico-

noscenza per l’amore di cui sia-

mo oggetto da parte del nostro

Signore.

Altro che la tracotante superbia

di coloro che non riconoscono

Dio, e pensano a loro stessi co-

me artefici di questo mondo,

che la loro alterigia sta mandan-

do al diavolo, letteralmente!

Quelle quattro cose che hanno

capito sulla costituzione della

materia e della vita fanno loro

dimenticare le innumerevoli co-

se che non conoscono e che non

hanno capito.

Non conoscono o non vogliono

ricordare quello che di se stes-

so disse Newton:

”Ignoro come il mondo mi

consideri; in quanto a me, io

mi faccio l’effetto di un ragaz-

zo intento a giocare sulla riva

del mare, che si diverte a tro-

vare ogni tanto una pietra più

liscia o una conchiglia più gra-

ziosa delle altre, mentre il

grande oceano della verità si

stende davanti a lui senza che

egli lo conosca”

Per inciso, fu uno zio materno,

il reverendo William A-

yscough, a riconoscere per pri-

mo la qualità straordinarie di

Newton e ad avviarlo a Cam-

bridge, di cui lui stesso era sta-

to allievo.

Newton , dunque, è uno di

q u e l l i c he i l g r a nd e

“matematico impertinente”

Odifreddi, chiama cretini.

Ha addirittura scritto un libro,

questo intelligentissimo rappre-

sentante degli “illuminati” di

oggi, intitolato, se non vado

errato: ”Solo un cretino può

essere cristiano”. Quanto a me, non ho difficoltà

a riconoscermi tale: perfetto

cretino, dato che riconosco di

essere, anche se non ancora

perfetto, cristiano, grazie a

Dio!

Aurelio

Scienza e Fede

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Marzo 2011 Donna Vestita di Sole

1/3 Bulleri Alberto

2/3 Furlanis Francesca

13/3 Bachi Angela

15/3 Orsucci Federico

20/3 Elena Alberigi

27/3 Bani Elsa

Buon Compleanno a

Mar. 01/03 Bientina, S. Giuseppe h. 21,15 Santa Messa per il gruppo

Ven. 04/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Insegnamento post effusione “Discepoli nel mondo” Mer. 09/03 Le Sacre Ceneri Ven. 11/03 Bientina, S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria e inizio cammino quaresimale con mini catechesi sui vizi capitali Giov. 17/03 Bientina h. 21.30 Roveto ardente di preghiera Ven. 18/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria cari-smatica con mini catechesi sui vizi capitali Mart. 22/03 Bientina , S.Giuseppe h. 21.15 Preghiera di lode comunitaria cari-smatica con mini catechesi sui vizi capitali Ven. 25/03 Bientina, h. 21.15 Santa messa con preghiera di inter-cessione per i sofferenti con Via Cru-cis animata dal gruppo

a cura di Patrizia Gaspari

Marzo 2011

Calendario degli incontri del gruppo «Donna Vestita di Sole»

C arissimi fratelli dal qualche mese c’è una nuova rubrica dal nome

Agorà, in questo spazio desideriamo mettere i vostri suggerimenti,

commenti, ringraziamenti a Dio, idee per la vita del gruppo, richie-

ste di preghiera, in modo da rendere tutto più dinamico e partecipato. Come

si può fare per mandare le vostre indicazioni? Semplice:

inviando un sms al numero 339 2653176 scrivendo prima agorà poi il

testo di quello che ci volete dire, oppure una mail con oggetto ago-

rà all’indirizzo [email protected]

visitando il sito www.donnavestitadisole.it nella pagina “Agorà”

per una preghiera o richiesta di preghiere. ** ** **

Chiedo preghiere per Katia affinché trovi lavoro e che il Signore la guidi e

la illumini sulla scelta giusta da fare. Grazie. Dio vi benedica.

** ** **

Chiedo preghiere a voi fratelli per la prossima visita al ginocchio. Spero che

tutto andrà bene,ma sempre secondo la volontà di Dio. Il Padre nostro che è

nei cieli possa essere sempre al primo posto nella nostra vita. Lode a Dio!

Lucia P.

** ** **

Il Signore guidi il cuore dei coniugi ad unione profonda in Lui affinchè le

famiglie così rinnovate dal Sacramento del Matrimonio possano essere gui-

da per le generazioni future alla ricerca di un orientamento e testimoni fede-

li del Suo Amore Misericordioso.

** ** **

Preghiamo il Signore che ci guidi in questo cammino quaresimale ad una

revisione totale di vita e ad una radicale conversione per poterlo meglio

servire e seguire a lode e gloria del Suo Nome. Alleluja!

Domenica 20 febbraio 2011, presso il santuario di Santa Gemma Galga-ni a Lucca si è svolta la giornata per il rinnovo del comitato regionale, presente Carla Osella neo eletta nel comitato nazionale. Questi i fratelli eletti: Alessandro Pantaleoni, Ginetto Piantini, Sara Pagnini, Katia Giorgetti, Anna Vannucci. E’ stato confermato coordinatore Alessandro Pantaleoni. Ringraziamo il Signore per queste elezioni vissute in un clima di profonda preghiera, sicuri che lo Spirito Santo ci guiderà attraver-so di loro.Invochiamo la speciale protezione di Maria Santissima su loro e le loro famiglie perché possano sostenere questo nuovo impe-gno che si sono assunti liberamente davanti a Dio. Come gruppo Donna Vestita di Sole diamo il nostro impegno per sostenerli nella preghiera. Alleluia