SE-NATO DELLA REPUBBLICA24aprile 1982,n.336,riguaroante !'inqua-dramento nei ruoli della PoJ.iziadi...

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SE-NATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 502a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO GIOVEOì 23 SETTEMBRE 1982 (Pomeridiana) Presidenza del vice presidente OSSICINI, indi del vice presidente MORLINO, INDICE CONGEDI ....... o .... Pago25909 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . _ . 25909 Approvazione da parte di Commissioni per. manenti . . . 25910 Assegnazione o . . . . . . . . . . . 25909 Inserimento nell'ordine del giorno dei di. segni di legge nn. 2030 e 2029 e autorizza- zione alla relazione orale per il disegno di legge n. 2029: PREsIDENTE o . D'AMELIO (DC) PITTELLA (PSI) Nuova assegnazione o 25930 . 25930 . 25930 . 25910 Discussione e approvazione: «Elevazione della misura delle detrazioni dall'imposta sul reddito delle persone fio siche e riduzione dell'imposta per i red- diti posseduti nell'anno 1982» (2003) (Ap- provato dalla 64 Commissione permanente della Camera dei deputati): · BERLANDA (DC), relatore. . . Pago 25919, 25926 DE SABBATA (PCI) ...... 25913e passim FORMICA, ministro delle finanze o o o 25921 · NAPOLEONI(Sin. Ind.) 25923,25927 NEPI (DC) . . . . o25918 · PISTOLESE (MSI.DN) . 25927 SCEVAROLLI (PSI) . 25911 Votazione a scrutinio segreto . 25927 «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-Iegge 29 luglio 1982, n. 482, re. cante proroga del termine per gli inter- venti della GEPI ai sensi della legge 28 no- vembre 1980, n. 784, concernente norme per la ricapitalizzazione della GEPI, e del termine di cui al sesto comma dell'artico- lo 1 della medesima legge» (2030) (Appro- vato dalla Camera dei deputati): BUSSETI (DC) . . . o' . o. o. . 25936 · CALICE (PCI) .. o' .25930, 25938, 25940 D'AMELIO(DC), relatore .25936, 25938, 25940 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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SE-NATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

502a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

GIOVEOì 23 SETTEMBRE 1982(Pomeridiana)

Presidenza del vice presidente OSSICINI,indi del vice presidente MORLINO,

INDICE

CONGEDI . . . . . . . o . . . . Pago25909

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . _ . 25909Approvazioneda parte di Commissioni per.manenti . . . 25910Assegnazione o . . . . . . . . . . . 25909

Inserimento nell'ordine del giorno dei di.segni di legge nn. 2030 e 2029 e autorizza-zione alla relazione orale per il disegno dilegge n. 2029:

PREsIDENTE o .D'AMELIO (DC)PITTELLA (PSI)

Nuova assegnazione

o 25930. 25930. 25930

. 25910

Discussione e approvazione:

«Elevazione della misura delle detrazionidall'imposta sul reddito delle persone fiosiche e riduzione dell'imposta per i red-

diti posseduti nell'anno 1982» (2003) (Ap-provato dalla 64 Commissione permanentedella Camera dei deputati):

· BERLANDA(DC), relatore. . . Pago 25919, 25926DE SABBATA(PCI) . . . . . . 25913e passimFORMICA,ministro delle finanze o o o 25921

· NAPOLEONI(Sin. Ind.) 25923,25927NEPI (DC) . . . . o25918

· PISTOLESE (MSI.DN) . 25927SCEVAROLLI(PSI) .25911Votazione a scrutinio segreto . 25927

«Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-Iegge 29 luglio 1982, n. 482, re.cante proroga del termine per gli inter-venti della GEPI ai sensi della legge 28 no-vembre 1980, n. 784, concernente normeper la ricapitalizzazione della GEPI, e deltermine di cui al sesto comma dell'artico-lo 1 della medesima legge» (2030) (Appro-vato dalla Camera dei deputati):

BUSSETI (DC) . . . o' . o . o . . 25936· CALICE (PCI) .. o' .25930, 25938, 25940

D'AMELIO(DC), relatore .25936, 25938, 25940

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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Senato della 'Repubblica ~ 25908 ~

S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

FORNI (DC) . . . . . . . . Pago25934,25938· REBECCHINI,sottosegretario di Stato per

l'industria, il commercio e l'artigianato 25937,25939, 25940. . . 2594125936,25938. . . 25938

ROMEO (PCI)

ROSA (DC)ZICCARDI (PCI)

« Conversione in legge del decreto-Iegge 2agosto 1982, n. 491, concernente ulterioreproroga del. termine previsto dall'articolo3, secondo comma; lettera c), del decretodel Presidente della Repubblica 12 novem-bre 1976, n. 1000, per l'adeguamento altedisposizioni comunitarie sulla macellazio-ne ed eviscerazione dei volatili da cortil~»(2029) (Approvato dalla Camera dei depu-tati) (Relazione orale):ALTISSIMO,ministro della sanità

· ARGIROFFI(PCI) . . . .PITTELLA (PSI), relatore

. 25943

. 25943

. 25942

Rinvio in Commissione:« Conversione in legge del decreto-Iegge 4agosto 1982, n. 495, recante disposizioDl inmateria di imposta sul valore aggiunto, diregime fiscale delle manifestazioni spor-

tive e cinematografiche e di riordinamentodella distribuzione commerciale» (2008):PRBSIDENTE . . . . . . . . . . . Pago25929GUALTIERI(PRI) . . . . . . . . . . . 25929TAMBRONIARMAROLI,sottosegretario di Sta-to per le finanze . . . . . . . . 25929

GOVERNOTrasmissione di documenti . 25910

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONIAnnunzio 25946, 25947

Interrogazioni da svolgere in Commissione 25950Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni . . . . . . . . . . . . . . . 25946

Per lo svolgimento di una interrogazione:PREsIDENTE . . 25946LUCCHI (PCI) . 25945ROSSI (DC) . . 25946

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DIMARTEDI' 28 SETTEMBRE 1982. . . . 25950

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'autore.

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Senato della Repubblica ~ 25909 ~

S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

V E N T U R I, f. f. segretario, dà lettu.ra del processo verbale della seduta del gior-no precedente.

P RES I D E N T E. Non eS1sendoviosservazioni, il processo verbal'e è appro-vato.

Congedi

P RES I D E N T E. Hanno chiestocongedo i senatori: Bomptani, JervoH:no Rus-so, Spano, Tanga e Vernaschi per giorni 2.

Disegni di legge, annunzio di presentazione

P RES I D E N T E. È stato presentatoH seguente disegno di legge:

dal Ministro degli affari esteri:

~ Riati:fica ed esecuzione den'Accordo trail Governo ddla Repubblica i,talirana e ilDirett-ore generale della Forza multinazi~naIe e di osservatori, effettuato con Scam-bio di lettere, con due AiHegati, a Roma il16 marzo 1982, per ~a partecipazione de'l~l'Italia alla Forza multinaziona'le e di osser-vatori nel Sinai» (2037).

È stato inoh,re presentato il seguente drse-gno di legge d'iniziativa dei senatori:

BONIVER, CIPELLINI, BARSACCHI, JANNELLI,

LANDOLFI e MARAVALLE. ~ «Istituzione diuna Commissione naziomcle per J'uguagliaI}-m fra uomo e donna» (2038).

Disegni di legge, assegnazione

P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sOIno,stati deferiti

~ in sede deliberante:

alla 9a Commissione permanente (Agri-coltura) :

« Inasprimento deLle sanzroni amministra-tive a oarico dei trasgressori delle normein materia di difesa dei boschi dagli in-cendi» (2005), previ pareri della 1a e della2a Commissione.

~ in sede referente:

alla la Commissione permanente (Affa-ri costituzionali, affari della Presidenza delConsiglio e deH'interno, ordinamento gene-rale deLlo Stato e deHa pubblica ammini-strazione) :

JERVOLINO Russo ed altri. ~ «Modifiche

al decreto del Presidente deLla Repubblioa24 aprile 1982, n. 336, riguaroante !'inqua-dramento nei ruoli della PoJ.izia di Statodel personale che espleta funzioni di po~lizia» (1961), previo parere deLla sa Com-missione;

« Estensione delle disposizioni dell' artico-lo 21 del testo unico sul trattamento diquiescenza dei dipendenti civi~i e militarideHo Stato, approvato con decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 dicembre 1973,n. 1092, agli appartenenti alMa Polizia diStato, all'Arma dei carabinieni ed al Corpoforestale dello Stato» (1971), previ parerideHa 4a, deHa sa, deHa 6a e della 9a Com~missione;

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Senato della Repubblica ~ 25910 ~

502a SEDUTA (po1"t'berid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

alla 3a Commissione permanente (Affa-ri esteri):

« Ratifica ed esecuzione dell'Accordo traill Governo della Repubblica italiana ed nGoverno della Repubblica di Turchia perevitare le doppie impO'sizioni derivanti dal-l'esercizio deHa navigaziO'ne marittima edaerea, con Scambi di note, firmato ad An-kara mI 29 settembre 1981» (1986), previpareri de'Ha 6a e della 8a Commissione;

alla 7a Commissione permanente (Istru-ziO'ne pubblica e belle arti, ricerca scienti-fica, spettacolo e sport):

Deputati AMALFITANOed altri. ~ « Normeper la cancessione di cantributi finanziaria carica deHo Stata per gli archivi di note-vole interesse storico in pO'ssesso di enÌiÌpubblici e privati» (2025) (Approvato dalla8a Commissione permanente della Cameradei deputati), previ pareri della 1" e dellasa Commissiane.

Disegni di legge, nuova assegnazione

P RES I D E N T E. Su richiesta della12" Commissione permanente (Igiene e sa-nità), 'sono stati deferiti in sede delibemnteaMa CO'mmissione stessa i seguenti disegnidi legge, già as.segnati a detta Commissionein sede referente:

« Recepimenta deLla direttiva del Consigliodelle legislazioni degH Stati membri deHaCEE concel1llenti il miele» (1204-B) (Appro-vato dalla 14a Commissione permanente del-la Camera dei deputati, modificato dalleCommissioni permanenti riunite 9a e 12a delSenato, nuovamente modificato dalla 14aCommissione permanente della Camera deideputati) ;

« Regolamentazione dei t'apporti giuridicisorti sulla base dei decreti~legge 26 nO'V0ID-bre 1981, n. 680, e 25 gennaio 1982, n. 15, nonconvertiti in legge, in materia di partecipa-zione degli assistiti alla spesa per l'assisten-Zia farmaceutica» (1899) (Approvato dalla14a Commissione permanente della Cameradei deputati).

Disegni di ,legge, approvazione da parte diCommissioni permanenti

P RES I D E N T E. Nella seduta diieri, la lOa Commissione permanente (Indu-stria, commercio, turismo) ha approvato ildisegno di legge: « Norme per l'attuazionedella pO'litica mineraria» (1290-B) (Appro-vato dal Senato e modificato dalla 12:' Com-missione permanente della Camera dei de-putati).

Governo, trasmissione di documenti

P RES I D E N T E. Il Ministro dellapubblica istruzione, con lettera in data16 settembre 1982, ha trasmessa, ai sensideLl'articolo 30, penultimo comma, della leg-ge 20 marzo 1975, n. 70, ]a relazione sull'at-tività svalta dall'Ente nazionale di assisten-Zia magistrale (ENAM) nell'anno 1981 e lerelazioni sul bilancio preventiva e sulla con-sistenza organica per l'annO' 1982, corredatedal bilancio preventivo e dalla pianta orga-nica per l'annO' 1982.

T'ali relazioni saranno inviate ail1a7a Com-missiane permanente.

Il Presidente del Cansiglio dei ministri~ per conto del garante dell'attuaziane del-la ilegge 5 agosto 1981, n. 416 ~ con letterain data 23 settembre 1982 ha trasmessa, aisensi dell'articolo 9, ultimo comma, dellalegge citata, copia delJe comunicazioni indata 13 e 14 settembre 1982, con relativiaUegati, del garante stessa.

Dette camunicazioni samnno inviate alla1a Commissiane permanente.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

{( Elevazione deUa misura delle detrazionidall'imposta sul reddito delle persone fi-siche e riduzione della imposta per i red-diti posseduti nell'anno 1982» (2003)(Approvato dalla 6a Commissione perma-nente della Camera dei deputati)

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Senato della Repubblica ~ 25911 ~

SOla SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no ["eca ,la discussione del disegno di legge:«Elevazione della misura delle detrazionidall'imposta sul reddito deHe pelrsone fisi-che e riduzione dell'imposta per i redditiposseduti neH'a<11a1o1982 », già approvatodalla 6a Commissione permanente de1la Ca-mera dei deputati.

Dichia,ro aperta la di'scU'ssione genemle.

È isoritto a parla,re il sena,tare Scevarolli.Ne ha faco~tà.

S C E V A R O L L I. Onorevofe Presi-dente, onorevole Ministro, onorevoli colle-ghi, l'approva2Jione del disegno di legge SUiI-la compensazione del drenaggio f1scale perl'anno 1982 costituisce ~ ad ,avviso dei so-cialisti ~ un momento di pa,rtiCOllare rHe-vanza per le forze politiche e per H movi-mento sindacale. Per le forze politiche rap-presenta, infatti, la realizzazione di un attodi giustizia sostanziale nei confronti dei con-tribuenti e in particolare dei lavoratori di-pendenti. Per il movimento sindacale o:appre-senta uno strumento funziona,le a.ll'intendi-mento di condurre un'azione sindaoale inli!nea con l'obiettivo di contenimento del-l'inflazione.

Ma vorrei premettere delle considerazio-ni di ordine più generale prima di entraren.e1 meriito dei problemi affrontati eon iJdisegno di legge. Il fenomeno del fiscal dragsi è manifestato negli ultimi anni ~ è di-ventato, tm tl'a1tro, un termine ora.mai diuso corrente ~ ed è causato, come è a tuttinoto, dal>1'agire congiunto deH'inflazione edella struttura progressiva delle aliquoteIRPEF. È chiaro dunque che questo aumen-to automatico de~la pressione tributaria rea-le fi.nisce per penaJ:izzare ulterio.rmente icontribuenti ohe non si sottraggono ail do-vere impositivo, e quiilldi, in particolare, ilavoratori dipendenti e i pensionati. Non c'èsoltanto quiilldi tl'esigenza di correggere unadisto.rsione del prelievo Hscale, ahe in ma-niera automatica gra<va sempre di più suicontribuenti, ma si t'l'atta anche di tutelarequei redditi, appunto da lavoro dipendente,sui quali finisce per grav'are gran parte dei-!'imposizione di<retta.

Non possiamo nascondere ad alcuno, ono-revoli collleghi, che i risultati che ci atten-devamo dalla riforma trlbutaria degli anni'70, in termini di maggior efficienza del si-s.tema fiscale, sono stati raggiunti in ma-niera molto parZJia!le. L'efficienza deil siste-ma fi,scale non si misura soltanto dall'in~cremento delie entrate (da questo puntodi vista non ci dovremmo lamentare), masoprattutto dalla capacità di rea!l.izmre pie~namente il dett.ato costituzionale che impo-ne .n contributo di ciascun ci:ttadilIlo alle£pese deUo Stato, secondo le proprie possi~bi1ità.

J.l sistema attuale, nonostante gli sforzinella lotta contro J'evasione compiuti daiministri socialisti da quando ha.n[};()assun-to [a responsablliità del Dicastero ddle fi-nanze, presenta un grado. elevato di evasio-ne e quindi di ingiustizia. Per ,renderseneconto basta effettuare una verifka dei datipubbHcati ilIl primavera dal Ministero del~le finanze relativi a.lle dichiarazioni IRPEF,IRPEG ed IVA e dei dati sugli accerta!IDen-ti mscaJi; in particolare poi il monda delleimp;rese manifesta, agli occhi del fi5CO, Sb-tuazioni 1n moLtissimi casi addiriituJ:1a in-credihili e ,tutti ,rico!rderanno che, in alcunisettori, i datori di lavo.ro dichiarano me-diamente un reddito Ì'llfedore a quello per-cepito da1 prop['i dipendenti. Ecco perchèil provvedimento che oggi discut>iamo, eper il quale i socialisti esprimono il proprio.voto favorevole, rappresenta un passo versouna maggiore giustizia fiscale; un passo,diciamo, onorevoli colleghi, perchè va :ac-co.mpagnato dal reaJizzarsi di tutte ,le alt:recondizioni per il miglioramento del sistemafiscale in termilni di maggi'OT efHoi'ellza edi maggiore giustiZJia.

Giustamente è stato 'sottolineato che an~che questo che oggi votiamo è Uin provve-dimento congiuntumle: a£Emnta cioè il pro-blema di una compensazione 'rilevante deldrenaggio fiscale per 11 1982, ma non af-£ronta il problema strutturale e cioè Jacomposizione delle aliquo.te IRPEF.

Le misure previste dal presente provvedi-mento TÌ!spO'l1donaaLl'esigenza di tener fedead un impegna che il Govel1llO ha assunta

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Senato della Repubblica ~ 25912 ~

S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

nei confronti deMa categaria dei percettaridi reddita che maggiarmente 'son'O in regolacan iJ fisca e che quindi ,sentono per interail peso di una progressività delle atliquotef'Ortemente esasperata dan' elevato dtmodell'inf.laziane; è però a tutti nata ,la gra-vità della situazione della fÌJnanza pubblicacame farte condizionamento alJa manavradel tipo di quella proposta.

Sul Jato delLa spesa, il'isultana sca~samen-te comprimibiJi gli onel'i diretti ed indi-retti dell'intervento pubblico che si è anda-to consolidanda nei vari settori della V'Ìtadel paese in questi uLtimi <atnni: ciò nan si-gnifica che ci dabbiama esimel'e da 'Ognisfo['zo possibiJe tesa in questa d1ireziOlne.

Sul lato delle entrate, sempre più I1Ìstrettirisultano i maI1gini di manavra fiscale il[.pJ:1esenza dena tendenza emergente che evi.denzia ritmi sempre più riflessiVli di incre.mento di gettito, peraltro aggrav,ata da unaorescita del10 sviluppo che rischia di assestarsi su livelli addirittura negativi. ~ unapreoccupazione che d'Obbiama avere atten-tamente presente per tutte le conseguenzeche essa implica e può comportare.

È: quindi fuar di dubba che il Gaverno,nel proporre queSito provvedimento, nan puòavere tmsourato il più generale contestanel quale esso va a calal'si. L'esigenza di pri.vilegilaire le azioni di più ,diretto impattosulle macro-grandezze che 'sattendana aHaevaluzione e alla situazione economica ge-nerale ~ come quella del fabbi'sogno pubblica ~ non può essere portata a livelH casìesasperati da annuLlare ogni intervento. dicarattere redi'stributivo.

Il casa di questo provvedimento ci sem.bra Uill esempia quant'O mai significativo dimisure richieste da uno stata di necessitàcui il Governa non può sottrarsi perchè, anostro avviso, deve a'ssumersi tutte Je pro-prie iresp011!sabHi,tà. Da questa circostanzarÌiteni.arno scaturiscana Je perplessità di natura prevalentemenrt:e tecnica portate nel di-bat1Ji'ta parlameJ1Jtare. Il prablema che dob-biama affI'Oilltare però non è ,di natura esclu-sivamente tecnica e ciò impHoa uno sfOirzadel tutto particdlare alla ricerca di soiluzio-ni paliticamente valide e tecnkamente pra-ticabiJi.

Vista in queSJta 'Ottica, Ja struttura delprovvedimento è emblematica della volantàdi accompagnare i benefici immediati delledetrazioni fiscali a garanzie concrete in'Ordine aiJJ'eventualità di una penallizza:z;ionefutura derivante da un andamento degli in-dici di ~i,ferimento diverso da quell'O ipo~tizzato nel'le previsioni macraecanamicheformulate dal Govern'O. Ri'Spetto agLi sgravifisoali per l'anna 1982, il provvedimento indiscussione, pur mantenendo carattere can-giunturale, affranta infatti per a:ltl'O versaun problema strutturale di grande impartan-za. Se è vero, carne è vero, che il drenag-gio f.iscalle è determinata dalla strutturadelle aliquote e dall'agi're dell'infla~iane, èchiaro che 'Ogni compartamento e 'Ogni azio~ne per ill contenimenta dell'i:nf.la~io[le fini~scono anche con l'essere fattore di conteni-mento del fiscal drag. Per quanta elementa-re, è una verità impartante.

Ecco anche perchè noi assegniamo gran-de importanza a quelLa parte del provV1edi-mento che condiziona gli .altri beIJ!efid fi~scali, in termini di ulteriore detroziane edi riduzione percentuale dell'imposta lor-da, atl verificarsi di determinate condizionidella dinamica dell":iJnflazione, della produt-tività e deLle retribu:z;iani. Questa innava~zione, che è tale n'On soltanta per i:l nastrosi'stema fiscale, rappresenta Uill riconosci-mento sOIstanziaJe che non va in aJloun m'O-do mortificato del contributa de'1le forzesociali ~ e in particolare di quelle sÌJndaoa-Ii, come diceva al.J'inizio ~ per il raggiun-gimento di determinati obiettivi nella lattaall'inflazione.

La st['ada irrtrapresa can forte dase di rea-'Usmo dal Governa, e che ovviamente fa se-guita ad un accorda ["aggiunta su questapunto con le organizzazi'Oni ,sindacali, ci sem-bra da seguire non saltanta con interesse,ma anche can approvazione. È: vero, carneha satta[ineato il relatare, che esistano pro-blemi teonici nella valutazkme di queHegrandezze che condizionano ulteriori sgra-vi, ma sano problemi risalvibiH se esiste ,lavolantà di r.isolverli.

Perchè, signar Presidente, onorevoli coJ-leghi ~ e vagli'O sottolineaI11a ~ nai sacia-

listi pensiamo che <atnchein futuro una par~

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Senato della Repubblica ~ 25913 ~

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S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

te deHa restituzione del drenaggio Hscalevada subordinata al comportamento delleforze sociali: su questo punto di ordine ge~nerale esprimiamo Ja nostra precisa valuta~zione positiva, perchè rkonosciamo gjranderilevanza politica, ma anche economica,al coinvolgi mento del movimento sindacalenel generale programma di lotta all'!imfla-zione, per J.a soluzione di numerosi proble~mi come i,l costo del lavoro, iJ rinnovo deicontratti, gli investimenti e l'oocUlpaziolIle.

Dall'a1-IJro .Iato, chiediamo al Governo diaffrontare a breve termine, con >l'urgenza chemerita, il problema più generale della revi~sione strutturale della curva deJile aliquote,con l'obiettivo soprattutto di diminuire laprogressività.

Noi sappiamo che il Mimistro è decisa~mente impegnato a realizza~e anche questoobiettivo di fondamentale .importanza chedarà la dimostrazione completa di una vo~lontà decisa sulla strada deHa giustizia fi-scale.

Pensiamo che una riforma strutturale del-la curva del1e aliquote possa benissimo ac~compagnarsi a provvedimenti che annual-mente riservano vantaggi fiscali soprattuttoper i lavoratori dipendenti (soprattutto, manon esclusivamente) condizionati al raggiun~gimento di certi obiettivi nella [otta 'ali'in-flazione.

Signor Presidente e onorevoli coLleghi, misono Jimitato a sottolineare alcuni aspettidel provvedimento che abbiamo al nostroesame. Siamo del parere che questo prov-vedimento sia un atto dovuto, ma anche unatto di giustizia fisoale che ha significati econtenuti sociali altamente apprezzabili.

Con queste considerazioni, noi esprimia~mo, fin da questo momento, l'apprezzamentoe .il voto favorevole dei senatori socialisti.(Applausi dalla sinistra e dal centro).

P RES I D E N T E. :E:iscritto a par-lare tI senatore De Sabbata. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. SignoiI' Presidente,onorevoli colleghi, siaJIDOdi fronte ad unavkenda che si può oonsiderare emblematicadi ciò che pll"oduce una mancanza di politicafiscale e, più im generale, una manca:nzJa di

poJ1tica. Ci troviamo di fronte ad Uit1 veroe proprio pasticcio che sarebbe persino dif-ficile ideare per chi volesse compiere unosforzo di -libera invenzione.

Credo che per comprenderlo occorra bre~vemente dfarsi aLla stoIlia di questa vicendache è nata nel 1980 con la discussione pri-ma di un emendamento e poi di un dise~gno di legge relativo aHa graduato.da deiredditi, deLle aHquote e, in generaLe, a tuttele condizioni di tassazione dell'imposta sru-le persone fisiche; proposta e dibattito chenel 1981 si sono trasformati neRa discussio~ne ,sune sole detrazioni, e questo dopo cheil Senato approvò un emendamento comu~nista sgradito al Governo ed tI Governo, in-sistendo sulla sua graduatoria, n'On ebbeperaltro la forza eLifar Tesp1ngere dall'altroramo del Paruamento quello che H Senatoaveva vatato. La graduatoria e le condizionidi tassazione oggi sono relativamente ~

ma lo erano già qualche mese fa ~ supe-rate dall'andamento dell'inflazione.

Dunque itl Gov'erno aveva piena libertàdi af£J:1Ontareila pl'Ova. In realtà .gli è man-cato il coiI'éJggioe, nel 1981, ha proposto unsolo intervento 'SuLle detranioni limitato alsolo 1981, 'lasciando che ,sulla busta pagariprendes'sero dalla gennaiO' 1982 ,le ritenu-te frscali eon le aliquote in vigore nel 1980'e ripetendo ora, p~r i,l 1982, lo stesso espe-diente, avanzando la stess'a proposta di ri~toccare le detraz101Ili per un ,sO'lo anno, ri~proponendo che, dall 10 gennaio 1983, l'ico-mindno le ritenute stiNe buste fiscali congli stessi criteri del 1980, vale a dire dopotre anni di inflazione.

In mancanza di coraggiO' si ripiega su mi-sure parziaM e oome tali discutihiJi; ma se10 sono per il primo anno, la loro qualitàsi aggrava per ,itl s'econdo anno. Lo scorsoanno lo si cons,iderò come un fatto tran,si-torio, da sostituke eon Uin riassetto deHni-tivo; oggi si ricomincia ancora, e si ripe'te

IO' stesso inconveniente dello scorso anno.C'è da chiedersi se ill Governo ,ripeterà anco-ra una volta J'impegno 'a rivedere la strut-tura dell'imposta, a rivedere la graduatoriadei redditi e delle aLiquote. Certamente, s~questo impegno verrà riaffermato, ci si tro-verà di fronte ad un calo di oredibiJ;jtà, ad

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una credibilità ancora più scarsa. Questocalo di credibiJlità non è dovuto salo al ri~petelI'si dell'esperienza del 1981 neil 1982,ma si manifesta anche per altri elementi.

Sembra infatti che il Governo voglia fa~re di questa precari età annuale uno stru-mento ~ certo molto deteriore e di,scuti~bHe ~ di ,azione pol]tka. Ma forse è me-gHo muoversi nel dedalo in:estr1aabile delocmportamento governativo con un po' diordine ispirato i'n modo indipendente dalJevicende concrete. Mi viene anzitutto di af-fermare un primo punto: siamo ancoradi fronte ad una manovra frammentaria, se-parata dalla poiitica economica nel suo com-plesso e, cosa ancora più grave, dallo stessoambito Hmitato della politica fiscale.

Occorre ,rioordal1e che ,l'articolo 53 dellaCostituzione par,la di si'sterna tr1butario, dicapacità contributiV1a, di progressività; tuttiquesti oriteri assumono signifioato e diven~tano oonrt:roLlabHisdlo se dferiti 311comples-sivo sistema tributario. In seCOl1!dlOduogol'argomento che guida questa manovra è ilcosiddetto risardmento del fiscal drag. De-sidero qui rare alcune osservazioni elemen-tari, peI1chè il -linguaggio appare piuttostoconfuso; le faccio per chiarezza verso mestesso, sicuI10 che i oolleghi mi perdoneran~no. n fiscal drag 'opella iln vario modo e neiconfronH di diversi soggetti: opera controH contribuente, non opera affatto oppureopera contro il fisco. Opera contro il con-tribuente quando !'imposta è progres-siva, non opera afratto quando /l'dmposta èproporzionla!le ~ e tuttavia 'si esercitanougualmente manov,re fiscali ,in presenza diinflazione anche quando non c'è fiscal drag~ e infine, quando rimposta è istituita contariffa suUa quantità, opera contro il £i.sco;ed opera contro iJ fisco anche quando èisltituiita su va'lori che non si muovono se-condo il mercato, ma sono convenzionalmen-te fissati per un periodo ilTI:defj,nHo(peresempio li va10ri fis'sati dal catasto, per in-tenderei) .

Si Uisa quindi questo termilne, che è untermine neutro di per sè e forse non percaso 10 stÌ.preferisce in quanto è un termineinglese, perchè in questo modo si nasCO!l1deche vi è 'la neceSiSità di correggere UIIlIavera

e propria riduzione, un pesante taglio deireddi.ti meno elevati e fra questi d,n modoparticolare di quelli dei laV'oratOJ:i dipenden-ti che hanno un minor grado di evasione. Sitratta della restituzione di parte dell'impo-sta personale e progressiva sul cumulo deiredditi personali, questo deve es'sere chia~ro; quando si parla in questo senso di fiscaldrag, 'si parla della necessità di restituirequeHo che è stato eocessivamente sottratto.Per comprendere 11senso dell'obbligo di re-sNtuzi'One bisogna rifarsi ai prim.cìpi fionda-mentali che reggono Ila 'struttura dell'impo-sta e, ,in modo partiCOl1are, 11suo aspetto pro-gressivo. NeLl'imposta progressiva gH aspet-ti piÙ difficiJIi sono ill mezzo tecnico e la suamisura.

Nel caso che ai interessa, quello dell'IR-PEF, come mezzo tecnico si è scelta il si~stema cosiddetto « per scaglioni »; la misuraè poi scaturita al termine di un lungo esa-me e di un lungo e alterno dibattito che èdurato anni. Le variabili principali di questascelta sono l'ammontare e la distl1ibuzionedel redHo. Esiste anche un'altra variabi'le,rappresentata dall'evasione, ma ques,ta deveessere considerata in modo del tutto partico-lare, perché altrimenti si cade in un atteg-giamento grossolano che porta alla Jega[izza-zione dell'evasione o alla punizione degai in-nocenti.

Ci dobbiamo chiedere se queste v,ailuta-zioni, questi ancoraggi de,I,la graduatoria deiredditi, delle a:liquote, cioè della percus-sione dell'imposta prog,reS'siva, queste valu-tazioni che sono legate all'ammontare e al-,la distribuzione del reddito, Siiano state an-che sol,tanto sfiorate neHe considerazioni chehaI1ì!l1omosso ,le decisioni e l'in::liziaMvadelGoverno. Naill voglio ~asciare tale questionein sospeso: questi argomenti 'll0iIl sono sta:-ti nemmeno presi in considerazione e que-sto fatto ha determilnato, e determma, d,schidi illegittimità costituzionale e di gravi di~fetti di contenuto fiscale che sono tali darell1dere inaccettabile qualunque proposta.Dunque manca, e questo è ,]l punto, 'una se.ria valutazione degli interessi fiscali nel sen-so più generale e, al tempo stesso, più poHti~00 e scientifico ~ mi si passi :iJltermine ~

che, peraltro, si'gni£ica 'soltanto aspirazlionead una giustizia fiscale, accompagnata an-

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che dailla produttività fiscale e dalla gesti~bilità del tributo.

L'unico atteggiamento corretto sarebbeuna riforma deHa graduatoria dei redditie delle aHquote, insieme naturaJlmente alliveLlo delle deirazioni che sono un comple-tamento di questa graduatoria. Si deve in-vece purtroppo CO\l}statare che la manovrasune detrazioni, invece di essere Uill iSem-plice oomplemento, diviene un ,sostituto del-la maJnovra sulle graduatorie dei redditi edelle aliquote.

La nuova graduatoria dei redditi e delleailiquote, i nuovi scaglioni di reddÌJt\Ì.e gliscagLioni di aliqu&te, nonchè i JÌJvelli per-manenti delle detrazioni (o fissati per unmedio pociodo), devono avere il'eHetto di ri-pristinare nel1a 'nuova sHuanioa:J!e,determi-nata dall'inflazione, ,la precedente condizio-ne fiscaile, con ,la cons>Ìderazione che J'ÌJnfla-zione abbia influenzato il mercato iJn modouniJfornne, oppure devono realiznare una ri-determinazione della gmduatoria stessa con-siderando anche le i1n£luenze, che normal-mente non ,sono uniformi, de1l'iJnflazione, inognd. caso, comunque, prendendo a barse loammontare del reddilto e ,la 'sua distribu-zione.

Tutto ciò signifka dare un minimo di cer-tezza tributaria; invece In Govemo, di fron-te ad una richiesta ,elementare di gius,tiziae alla necessità di un Tiassetto del tributo,condizione base per l1a certezza e anche perla funzionalità del sistema tributario, ha scel-to la strada della trattativa.

La giustizia e la correttezza delle valuta-ziOOJJimai aome in questo caso non sono ra-gioni astratte. Sconvolgendole si sconvolge[a possibilità stessa di: governare e lo stes-so Gov,emo rischia di farsi sfuggire di manol'imposta. L'invito a guardal'si da una sem-pUceapplicazione della giustizia perchè esi-ste l'evasione è un argomento chiaramerutefalso ed è f,also in primo Iluogo perchè l'eva-sione va combattuta e non oonsideraJta co-me un dato oggettivo, non modimcabile. Insecondo Juogo perohè l'evasione è stimolatadaHa iniquità deMe tariffe e si crea cosìUillcircolo vizioso. Non si può attendere checessi l'evasione per applicare ,le tariffe giu-ste, bisogna i,nvece applicare le tar1He giu-

s'te per fao:iJlitare la lotta ,aLl'evasione. In,terzo luogo perchè, con una valutazione diquesto genere, negaJndo giustizia a chi :lachiede per Illon concedere troppo a chi eva-de, si colpiscono coloro che non sono oOllpe~voli: è questo ill peggiore atteggiamento cheUJno Stato possa adottare nei confronti deisuoi ci:ttadiJni.

La graduatoria dei redditi e delle al1quo-te ,rigualfda tutti e così le condizioni gene-rali per ,l'app1karione deLle imposte. Questoprovvedimento, 1nvece, Tiguarda tutti soloper quanto conoeIlIle i,l coniuge conviventee i figli a carÌJco; per il 'oosto riguarda soloi ~avoratori dipendenti e si sottointende chegli altri evadono di più. Ma quei commer~danti, quegli artigiani, quei barbieri, queirappresentanti di commercio ohe non eva-dono, quegli operatori marginali, non lavo-ratori dipendenti, che non hanno abbastan-za reddito per poter ev'adere, perchè debbo-no essetlle trattati ;iln questo modo? Stiamodi,scutendo da tempo, e lo facciamo, si puòdiTe, in ogni esame di qualsiasi tributo, sul-la 'ilntroduzio[le dei registratolli di cas'sa checonseI1'tÌirebbe nOIll solo di ridu!I1re l'evasio-ne per nv A, ma anche di facÌilitare l'acceT-tamento per i tributi diretti. Anche in que-,sta sede va ribadito che bÌJsogna introdurrei registratori di: cassa; I1itorna per questastrada quella vilSd.o[lecomplessiva che man-ca, che manca gravemente nell'atteggiamentodel Governo.

La v.ana e 'ripetuta di'scussione inmroduceanche un elemento di di'sturbo, perchè con-ti:nuare a parlare dei regilstratori di cassasignifica 'Continuare ad ,agitare un argomen.to che fa più paura prima di essere irntro-dotto che dopo Ila sua introduzione. I regi-stratolri d~ cassa, dopa ,la loro ilntroduzione,finkebbell'o per essere assorbiti da'l meroa-to e per (['~durre gli scarti fiscali, ill che cor-risponderebbe ,aJ!J'illltereS'sedella largMssimamaggiOlraJnza di ogni categoria, oltre che delfisco, e Irealizzerebbe una maggiore giusti~zia fiscale che .finirebbe, nei £atti, per esse-re accettata da tutti molto più di qUaJntonon accada per illl sistema tributario cosìcome è 'applicato oggi.

Si tratta quindi di passare ill Rubicone,di appLicare i registratori di cassa, di togHe-

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re questo 'spauracchiO' che viene continuar-mente agitata, mentire n rifiuto di applicar-1i può favorire qualche piccola ren.d1ta elet-torale da parte di chi 'Si appone [lei fatti 3/1-,Laj'I1traduzio[le dei registratari di cassa cal-colandO' di avvantaggiarsi mei canf.ronti dichi non comprende il gioco che viene con-dotto o il proprio contro interesse a questogioco.

Si fa, dunque, della restituzi{)lne d~ mail-tolto con l'IRPEF, un argomenta di tratta-tiva, ma in questa m'Oda si eserdta una pre-va,r>Ìcazia[le[lei confiron1i di ooloI1Oche sonainteressati. a:lla trattativa. Un'imposta chedeve essere gestita neH':iJnteresse del paesee del fisco viene dnvece gestita per contin-genti fini di tatticismo economico, ditatticai economica e si forma alloraun prob[ema di biiaJndo, un falso prob~e-ma di bilancia, perchè si dice che quando noiritocchiamo le detrazioni dobbiamo poi fi-nanzialre la restThtuZ'ione del den'aro che èstata toho. Questa falsa problema ci ha af-faticata 110''SCOlrsaanno e tOJ.1naa ripresen-tarsi per questa progeUo di legge. Il pro-blema è falso, basti dire, per esempio, chequesta probaema non esi,S'te per lIe imposteca1:astaM, !addove è affidata :alI Mmistra, eal Ministro soltantO', neaIllche ,aHa legge (suquesta si potrebbe discarere, però attual-mente il sistema in vigore è questo). !il Mini-stro con il sua decreto fiss'a 1 coefficienti di'l."Ìvalutazione del redditO' catastale per l'ap-plicazione di ogni imposta, ILOR o IRPEFche sia. In questo quadro, comunque sia fis-sata ]l cooffidente, [loon emerge il proble-ma della copertura fiscale. Il problema èfalso perchè l'entrat1a de1l'IRPEF è :iJnespan-sione e l'aggiustamentO' della graduatariadei redditi 'e deLle aliquote, in Hnea geoofalle,nan provoca aloUJna min.ore entmta. Salase Sii,arl1iva Ìin ,ritard.o ciò 'accade perchè laentrata ,si è già ,rea1izzata e va resti'tuita, maquesta derLva non dall prablema, bensì dal-la IÌnefHcirenza del Govemo, il quale hacreato questa fal,sa problema: è un f.a'l>soproblema che serve per tla 'trattativa ed èum f3/l,saproblema che ogni anno si accresce.Infat1i se .ogni aD!l1.asi ditorna al livella del1980, il'aumenta della 'l'es1:tituzi.one,che nel

1981 è stata di um certo livello, nel 1982 sa~Ifà più aMa, nel 1983 sarà più alta ancora.

QUaTIJdapoi nan 'accade che di questo fall-sa pI1obJ.ema, creato da un atteggiamentO'valOlntario del Govell1no,noOnse ne avvalgaJnoalcuni esponentJi della Demacmzia cristi<a-na, com'è accaduto ,lo scorso anno, quandoci son.o venuti a proporre ~ lo vogHo :ri-cordare per mastrare tutto ,i! quadra dellaoGllpZJio'StÌtàdi questo atteggiamento ~ cheH daJnaI'O della copertura, ,invece che per~a ,res'tÌ'tuziane dovuta per >l'aumenta de1ledettrazioni, venisse speso per l'aumenta del-la pensioni o che rosse tratto da una I1tdu-zione delle spese comuna1i per la cultura.

La voglia ,rkordare per indicare a chepunto si può arrivare quando sii ,sceLgonO''Strade che sano dilstorte; can questa logi~ca potrebbe passare assolutamente tutta;i oo1leghi deLla Democraz'ta cristi<aJoo haThllOscelto questi problemi, ne avrebbero potutiscegliere cento altri; hanno fatto soltantodella demagogia profittando di un impro-prio atteggiamento del Governo. Quindi ilproblema della copertura è un problema in-

, ventata, creato artificiosamente da un ritar-do che è proprio necessario per mettere inopera la prevaricaziane.

P.er questa stmc1a 'Si giunge wHa iilllegitti-mità castituzionale. Va qui ricordato loaI1tlÌoolo 23 deiLla Oostituzione che pr,evedeche lIe impaste sano stabilite per Jegge; inquesto disegno di legge, invece, si definisceun livello di detraZiione subordiJnato aJllacondizione sospensiva che ,non si verifkhi~no, o che ,si verifÌ>chino, ques1:o o queH'aJtroaumenta del tas'sa di rnnf.lazione del com-pl,essivo sviJluppo de1le retribuZ'ioni e dellaproduttività, IÌ'stiltuendo :aJnche un meccani-smo per il oailcolo. SiamO' v,eramente al pa~sticcia nel pas.ticcio; si toglie in questo mo-do ogni certezza nel tributo, si crea un pre-cedente estremamente grave, S'iporta ,ad unliveLla di trattativa iilJ'aooettabille queH.o cheè un potere del10 Stato che deve sempreeSS'elreusato tenendo conta de1le concùiziO!l1idel mercatO' ed anche della volontà espressadai cittadini, da1le l'Ora assodaZ'ioni, dallefarze politiche, ma che in definitiva non puòessere coperto da responsabilità esteme. Misemb.ra qui di dover an qualche modo pre-

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cisare anche le cose che SQiIlOstate dette da:l elementari oa:lcoli l],tmitatamerrte ad un lra-collega Scevarolli a proposito dell'accordo voratore che nel 1981 abbia IDiscosso 10 mi-con i 'sindacati. n potere del Governo è au- Honi di 'lire di ,retribuzione. Ebbene, con itonomo, il potere rpalitioo è autOlIlomo so- criterJ del 1981, questo ,lavoratore ha paga-prattutto ne11a mét!teria tr.ibutaria; d smda- to 1.420.000 ;Hire, pari al 14,20 per cento;cati hanno ogni facoltà di chiedere e di gLi è rimasto UIll reddito netto di 8.579.000fair oonoscere la loro opinione, dJ battersi :li.re.Questo Il'avoratore nel 1982, tenendo con~perchè questa v'enga approvata. Si deve te- to di un &ncremento medio fissato ail 16 pernere conto di tutto dò, ma le conclusioni cento ~ proprio per entrare dentro le CQiIl-riguardano !la sdla responsabiMtà del potere dizioni sceLte da-11alegge ~ dovrebbe averp0!1ttico. riscosso un salario di 11.600.000 1:1re.Se gili

Se un oakolo si £osse dovuto fare, poi- si f06sero appHcate le oondizioni del 1981,chè s:i parla dell'imposta del 1981, si sareb- avrebbe pagato 1.851.000 ,Hre di imposta ebe dovuto avere riguardo aLl'inflazione che gli sarebbe rimasto un ireddito di 9.749.000hra distinto il pét!ssaggio dal 1980 al 1981; lire, avrebbe avuto cioè una perdita, rispet-considerare il passaggio dal 1981 ail 1982 è to alI reddito netto del 1981, ['l'Valutato delarbitrario. Si è tmttato aLlom di una infla- 16 per cento, di 203.424 Hre. Questa s'areb-:òione più ,alta. Del resto, se 11'fu1£lazionesi be Ila perdita del JaJ'Voratore che ha guada-accresce illel 1982 e i 'redditi acorescono 1'in~ gnato nel 1981 10 mHioni di Hre, se gli si£laZlÌoll>e,non c'è problema ai fini del getti- applicassero le condi:òiOlni fiscali del 1981.to del fisco.Camunque, :lasdamo stare tale Parliamo di un ,lavaratore senm coniuge eques'ttOllle che meriterebbe un esét!ffieatten- senza £igLi.toO,-anche se poi non è così semplice; per Le condizioni 'Proposte daLla prima metàom bas'ta ~a ,sua indicaz'lone. del testo del Governo, ciQè quelle senza scat~

Che cosa dabbiamo di're dei sindacati che to deLl'imbroglio pasti'cciato SOlllOdeteriorihanno accettata? Creda che ai sindacati: non I rispetto a quelle stabilite per ill 1981, rap-si possa attribuire allcuna responsabilità per-

I

present'ail1ido Uln peggioramento di 53.790 li~chè, se esiste una -respansabilità, questa ri- I re e qumw UIlla pel1d:ita .di 257.214 J:ire inguarda :l'atteggiamento del Governo che ha

I

vailore 8Issoluto, eon io!passaggio da una per-

volu'Ìo usare Jo strumento ,della prevarica- I cussÌ'OIlle dcl14,20 per cento ne!11981 aJl16,42zione. Semmai va rivolta U!na d~manda al I

l

per cento nel 1982. S~ ~i appMc~sse aJllch~Gaverna. H Governa tratta con l silIldacat~ la seconda ,paute condIZIonante iJ meccam-quakosa che deve essere restituitQ; ma per- smQ, che non s-i sa ,se soatterà, v.i sarebbechè noOntmtta allom daLl'altra parte aJll>che un miglioramento di 72.000 lire, per cU!Ìlala f.iISOalliz:òa:òÌonedegli oneri sooiaili e non perditadel,lavoratore 'Si'I1idur.rebbe a 131.000ne fa una argomenta di trattativa politica? LiTema, :rispetto al 14,20 per centa del 1981,Si noti che negH oneri sQciali D>0Illc'è dre- a>nche nel caso ,che tutto ~l mecca:niiSmo sinaggio fiscalle perchè SOlllOappunto oneri a applichi, a quel lavoratore verrà applicatatariffa p!roporzionale e quamto vrene restitui- una imposta con tét!SSOeffettivQ superioreto agLi imprenditori è oggetto di una scelta e cioè pari al 15,33 per centa. Infine, in pre-di politica economica, non è UIlla restitu- senza di coniuge e di! figlli a carico, vi sa~ziane ma la costituzione di Ulna condizione l'ebbe ancora un migliaramenta, ma il lavo-di maggior favore. Senza dubbio UIll Gaver- ratare continuerebbe a perdere 71.000 lireno può fare anche questo, ma qUail1idoio con coniuge a carica e 47.000 lire con quat-fa opera una sceJ.ta di 'PoHti<caeconomica e 1:1'0figli a carica.quando questa ,scelta è un:ilatemle, bisogna Il pr.ovvedimento è qutnw prurZJiale,impro-ricOllloscere questa unilateraJHtà de1Jla poli- prio ed 'i[1Jcerto. 11 'nostro Gruppa proponetica economica e quilIldi 1a limitatezza del- ~ se mi conserrttte im..oludonel dibat1:i'to ge-~a visione del Governo. il1emle nJ:lustrazione degli emendamenti per-

Concludo J"iferendomi 'ad un sOlloesempio chè SOJ1iOpochi e qutndi eCQiIlomizzo :iJltem-che ho cercato di costitui.re facendo alcuni po successivo ~ almeno di eV:Ìtare questa

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inoortezza de~la tariffa, di affermrure che [edetrazioni 'SOO1iOcomunque quelle massimeprev1ste da:! di'segno di 11egge.Questo siÌgni~ficato hanno i tre emendamenti che sono sta~ti proposti e non c'è quindi bisogno di ill~Jus'tra\Ii1i uJ.'teriormelIlite. QueLlo ohe è certoè che UiIl proVViedimento che restitui,sce solouna parte di quanto è stato toho ai Javo['a~tOl1i daH'mfllazlone, UiIl provved~mel[1tochenon si :im.quacLra in UIl1 ambito 'PoLi,tico ap~prezzabille, un plrovv'ooimento che compielesioni di caraJttere oostrtuzionale e che, aldi là di ,talli :lesioni, ,arreca danIllÌ <:ulSÌiS'temat/r,ibutario e 'aLla certezza del Hsco, s'Oplrat~tutto se non v.iene corretto con gli emen~damenti che questo Gruppo ha presentato,non può ottenere ill voto positivo dei comu-nisti. (Applausi dall' estrema sinistra).

P RES I D E N T E. È :isoritto a par-lare ~l serrato['e Nepi. Ne ha falColtà.

N E P I . OnorevOlle P.residente, ono-revole Mini'stro, onorevoLi coLleghi, [a na-tura e le finaililtà del provvedimento al no-s,tro esame non poteV'ano !I1!0IIldapri1re ill I

discorso suUa generale manovra tributariaed in particolare sulle detrazioni di impo~sta e 'suna !11eutralizzazione del fiscal drag.Gli stessi precedenti legislativi, a cui si col-Jega l'attuale disegJJ!o di :legge e che SOlllOattuaJlmente aLl'es'ame del,La Camera ~ mi,niferisoo in particolare al di'segno di leggen. 1162, già aproVlato dal Senato ~ postu-

~ano una ,rev:isione organica deHa CUrVlade[~le aliquote IRPEF, poIIlendo di conseguen-za UD1aserie di problemi teonioi e di. equitàtributaria ,che nOlIl possono ,rÌ'so1wl1si nècon lIe battute demagogiche, !I1!ècon sempli-oi soluzioni tampone.

IiI ,relart:ore, senaiore Be:r11anda,,sia iD1Com-missione che neLla relazione sedtta per l'aAurIa, ha doverosamente e con rigore tecni-ca ,ripreso 1'iD1trecci'Odegli elementi che com-pongono UJI1Iaorga11lica manOV1m fiscale del~Ja impos1a personale per ,raggi'l1JIlgereobiet~tivi di certezza e di giustizia nella materia.Tutto ciò non ha impedito nè alI roLatore, nèa~1a Commi,ssiore, nè al Gruppo dell'La D&mOOI'azia orisHana di g1udkare il rprovvooi~mento una soluzione positiva, anche se par-

zi'ale, ilntesa tra l'altro a rispettare il'accordoILnterv>enuto tra Governo e ,sindacati suLlariduzione .degli effetti del fiscal drag per [

~avoratori dipendenti.I coLleghi della maggioranza, iln sede di

Oommissione, hanno sottolineato ,la dupliceVlalenza teonioa e poHtica del disegno di leg-ge e proprio questo fatto ha portato la marg~giora:nZ!aa Irkonos-cerlo come atto :importan-re e urgente ma nO[) conclusivo ~ come (['1-

col1daV'a giustamente prima ill coHega Sce~varolli ~. Solo la presentazione da parte delGoveI1llo, come lI'ichioesto dallla Democmziaodstiana, eLiuna pI1orposta organi,oa di 'Tev'Ì-sione periodica deLle curve del~e aliquoteIRPEF è in gmdo di defjnli,re l'iJntera ma-teria, J<asua incidenza ,suLl'inf.lazi'OIIlee sui'P'rezzd,la sua compatibilità con il'insieme del-la 'P'Oil:itkadelle ent,mte, lla 'sua natura di IStru-mento di girus1Jiziafisca:1e.

L'unico qualificato spazio che, a nostroavviso, in questo provvedimento parziaile eurgenJte, poteva essere ocoupato sen!Z'astI'a-V'olgerne ~o 'spedfico cOlIltenuto, è stato uti-1izzaJto proprio daUa Democrazia cristianaohe ne:H'altro rramo del Parrlamento, come haricordato il relatore Berlanda, ha raccolto lainderoP.'aMle esh~enZJa,sempre da noi postu-lata e £atta anche OQ'!rettodi un ordime de[giorno aprprovato dal Senato, di aumentarein milsura crescente le quote di detrazlÌOneperr i filllii a carico.

Noi riteniamo che 'ques,ta esi'genza scaJtu-,risoa da clJ:'Heri di eIlementa>re g:Ìustizia, etuttavia anche questo correttivo non è suf-ficiente, ma dovrà 'Ì'rovare lJ1ie11anUO'V'a[eg;ge

ill suo completamento 'in 'Una normativa cheaffronti e ,risolV'a il >problema dei redditifamiiHari, 1m particoLare per Il'e famiglie CO'llIDOIIloreddiJto.

~ Questo UD1punto eSSienzi,aJle che 'La De-mocrazi'a crl'stklilla so1tol:inea anche in aue-sta sede oorchè Ila più vi'stoSia ~ Il'opposizio-

ne cLi(rebbe Ila più ,scandalosa ~ 'spereaua-

zi011le in questa materia non investe più jJlT'aPDorto .ura i ,singoli 'reddiN. ormai quas,iHwHati, qlli1Jtl1Ì'Ol'inciden~a Hscale in da~S'CUlTI.nucleo famiili,aTe.

n Gruppo romani'sia ~ e abbiamo senti-to <a111JChequi ['j,petere dal coLlega De Sabba-1Ja quanto ,già detto :i:n Commissione ~ r'Ì~

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23 SETTEMBRE 1982

tiene che vi 'skmo :ÌiI1 questo provvedimen-to ,spazi per modificare radicalmente glia:rtiooH 3 e 4, che costituiscODJO Il>asecondaparte delLla malllovra per ,r.idur,re Ìll drena,g~gJio fisca'le e che di fatto ratificano un com~promesso tra gli stessi sindacati ed il Gover~no. Abbilalillo sent'Ì<to qui il coLlega De Sab-bata a!ooosare ill Gov,erno per tiJ ratto chenon :af£ro[)jta i ill(di de1Uea11quote, d:e~i 'sca~gLioni su:1l'IRPEF, di laver 'sceMo lla stradadel1le tmttatrive ~ ha iI"1petrutoill colllegaDe Sabbata ~ 'con oj sindacati. Mi sa. COI11-

senta di di/re che, lse ciò inon fosse avvenu-to e se Inon fosse -stato ,recepito questo so-s.tanZJiale aoooroo, 'Sia pure in un provvedi-mento Mmit:a:to, parziale e urgente con [ sin-daooti, il Governo sarebbe stato oggetto dicrimea di Isegno diverso. (Interruzione delsenatore Pollastrelli). Voglio qui sottalill1ea-l1eche noi apprezziamo questa .rivendicazio-ne del'la ,sovraJn1tà del Parlamento e d~'au-tonomia dell Governo 'rispetto aLle forze so-ciali che i comunis1ti, anche in questa sede,hanno Isostenuto, magari come garbam.ssi'-mo avvertimento ai sindacati, come già av~venuto ::una;1tra epoca quando si trattava diilstMui.re :il fondo di solidarietà.

P O L L A S T R E L L I. Anche aUoralo volevate condizionwe aiHo 0,5 per cenIto.

N E P I. Noi eravamo {iermi su quellaposizilone che era stata concordata anchecon ,i silndacati, per Ja verità. Abbiamo fattoquanto era possibile fare, poi è saJJ.'tato,manon certo per co'lpa deJbla Democrazia cri-stiana e deillLamaggio['anza. Ma in questocaso l',i.niziativa colillUl[lista, con da ['ichiestadi sopprimere de condizioni CUliwene subOi['-dinata l'erogazione degli Ullteriori sgravi diimposta per 2.750 miLiardi, IllJOnsodo puòpD:DDare:la previsione di 1111duzioned~l gettirtoIRPEF automaticamente la 4.900 midia:rdiper UID.anno (cioè lIe due somme comples-sive ,stanziare 'sila per ila manovra dilretrtache per queLla indi1retta), ma 'significa anchenon pOlJ1re,akuna condizione ser.ia ill 11Ìspet-to del tasso di 'Ìin£1aZJione progmmffiaJto, oheè stato 'accettato anche dai sindacati, aLme-no per questa manovra fiscale; ,sig;n:ificanOlll

pOHe unasenia attenzione aLl'aumento deisw1ari, dei prezzi e della pr.oduttiwtà coLle-gati in un organico disegno di equilibrio. Loaver raggilunto tra Govel1no e sillldacati que--sto compromesso, se esprime da un latouna più vasta presa di coscienza del feno-meno inHattivo e delle azioni da metterein atto anche in Viista dell'auspicata ripre-sa delle trattative tra sindacati ed impren~ditorÌ', esprime anche una seria volontà po~litica di superare lÌnodi dell'attuale situazio-ne economica e sociale.

È mutile, oollega De Sabbata, div,agareancora ,sui registratori di cassa in questasede le su questo provvedimento, quando giàdil ,coLlega SegJDa[la ha precisato, :ÌiI1 s'ooe di6a Commissione, qual è la posizione deHaDemoorazia oriiS,tdao:1ache qui mi sembra aJIVcora ahiamata in causa indirettame[)Jte main modo sufficientemente ;leggibjJle propriodal coIllega De Sabbata; anche dal[e diohia-razioni del colllega Lai, in sede di replica su]provvedimento che abbi<amo approvarto que-'sta mattina, risulta Il'atteggi,amento favore-vole del.l:a Democrazia oristiana aH'introdu-Zlione dei lregistmtori di cassa.

Broprio questa volontà politica ~ e con-aLudo, onorevoli coLleghi ~ anima ~a Demo~orazia crÌismallllanel dan~ H proprio voto fu.vorevole a questo disegJno di legge che con~sideciamo un prilITlo ma 'ÌiI1di'spoosabile pas-so verso una più equa tassazione dei ['edditifam'ÌiHari. (Vivi applausi dal centro. Congra-tulazioni) .

P RES I D E N T E . Dichiaro chiusala discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore.

* BER L A N D A, relatore. Signor Presi~dente, signor Ministro, colleghi, nella relazio-ne rassegnata all'Assemblea il relatore ha ri-tenuto doveroso rappresentare il dibattitoavvenuto in Commissione che aveva già an-ticipato le principali osservazioni oggi ripe-tute negli interventi dei colleghi ed ha rite-nuto doveroso anche avanzare deHe osservar-zioni che vengono qualificate da qualcunodi carattere tecnico e che hanno reso qual~cuno perplesso. Nonostante questo, la Com~missione, a maggioranza, ha fatto prevalere

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un giudizio politico per approvare questoprovvedimento.

Negli interventi testè svolti si, i colleghihanno richiamato gli aspetti più generali; inparticolare il collega senatore Scevarolli hasottolineato la grande importanza che il suoGruppo attribuisce a quella parte del provve~dimento che condiziona le agevolazioni alverificarsi di determinate condizioni e, cor~relativamente, al raggiungimento di certiobiettivi. E questo al di là delle osservazionidi carattere tecnico sulle quali torneremoeventualmente parlando degli emendamentiall'articolo 3, ma sottolineando !'importanzapolitica di collegare una strategia ed una li-nea di politica tLibutaria ad andamenti effet-tivi dell'economia, pur richiamando ~ e suquesto torneremo brevemente ~ l'esigenzadi una revisione strutturale delile aliquoteIRPEF.

n senatore Scevarolli ha concluso dicendoche questo è un atto dovuto, un atto di giu~stizia fiscale e questo è il senso anche delleconclusioni della Commissione che ritiene disegnalare all'approvazione dell'Assembleaquesto provvedimento, appunto perchè si ri~ I

tiene che, verso categorie certamente penaliz-zate dal fenomeno del drenaggio fiscale e afronte anche dell'impegno assunto dal Go~verno coi sindacati, si debba approvarlo. Esenza rassegnazione, come invece in questigiorni all'esterno si è osservato, quasi che,nel momento in cui il Parlamento approvai provvedimenti in quanto atti dovuti, sen~za esprimerne un esame critico, ci si trovas-se di fronte ad una dimissione di compitiche competono a questo ramo del Parla~mento.

n senatore De Sabbata, dopo aver richia-mato i precedenti su questa materia del dre-naggio fiscale sotto il profilo più ampio del~le iniziative già assunte dal Governo e dalParlamento (in particolare dal Senato) aquesto riguardo, e dopo aver ricordato chenell'altro ramo del Parlamento giace dal mar~zo 1981 un provvedimento che, con la curvadella aliquota approvata dal Gruppo del PCI,è comunque più razionale rispetto a provve-dimenti tampone, ha osservato giustamenteche con questo provvedimento si inizierà dalprimo gennaio 1983 ad operare ritenute sui

redditi (compresi quelli da lavoro dipenden~te) nella stessa misura del 1980.

Questo è uno degli inconvenienti "dei prov-vedimenti tampone che rimediano a metàanno o a fine anno a delle situazioni desti~nate a riaprirsi subito dopo. In sostanza re-steremo con una situazione fiscale che ci ve-de ancora con 32 scaglioni di aliquote, men~tre l'anno scorso il Senato li aveva ridottia 26, e nei confronti di altri 15 paesi europeied extra~europei restiamo con l'aliquota mi-nima tra le più basse (lO per cento), l'aliquo-ta massima più alta (72 per cento), e la mag-giore differenza (62 per cento) fra l'aliquo~ta minima e l'aliquota massima. Ciò dimo-stra che la struttura della curva delle aliquo~te è ancora la più inadeguata rispetto a quel-la di altri paesi e presenta riflessi negativisugli effetti dell'inflazione.

n senatore De Sabbata ha poi criticato ilfatto che il Governo abbia scelto la stradadella trattativa ed in questo senso abbia for-se prevaricato gli interessi di categorie noncoinvolte o protette dalla trattativa ed anchenei confronti del Parlamento a cui spetta, se-condo la Costituzione, di deliberare in mate-ria di imposte. Ha inoltre aggiunto che co-munque la responsabilità è solo del Governo,non riguarda i sindacati; io sono di avvisoun po' diverso perchè è vero che i sindacatihanno tutte le possibilità di farsi sentire invarie occasioni, però in questo ramo del Par-lamento c'è il particolare precedente che,quando stavamo affrontando la revisionedelle curve IRPEF nel suo complesso, la6a Commissione del Senato ha chiesto al Pre~sidente del Senato (e lo ha ottenuto) di com-piere una indagine conoscitiva per ascoltareunicamente i rappresentanti delle tre orga-nizzazioni sindacali de] .lavoratori. L'indagi-ne conoscitiva è stata indetta: non vorrei di-re che è stata disertata, ma comunque nonè stato colto il significato, perchè questa erala sede giusta ~ cioè il Parlamento dove na-sceva una nuova curva delle aliquote IRPEF

~ in cui manifestare opinioni e proposte an-che diverse da quelle avanzate dal Governoe da altri Gruppi politici. Quella occasionesi è perduta, e si è preferito collocare que-sto argomento nel corso di altri colloqui sualtri tavoli con :r.isulltati non sempre edifi.-

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23 SETTEMBRE 1982

canti, a giudizio anche di quelle categorie.Il richiamo comunque va fatto, perchè è unrichiamo che deve essere rivolto al Governo,nel senso che il Parlamento deve rivendicarela potestà in questa materia, in quanto sitratta di un fatto di giustizia nei confrontidi tutti i cittadini e può comprendere in que~sto fatto di equità anche aspetti particolariche riguardano singole categorie.

Per quanto riguarda i calcoli che il senato~re De Sabbata ha citato circa le differenzedi tassazione per i lavoratori dipendenti aseconda che si applichi o meno questa mano~vra, posso osservare che su questi calcoli po~tremmo dividerci perchè l'ipotesi, ad esem~pio, di calcolare un reddito di 10 milioni1981 che abbia un incremento del16 per cen~to nel corso del 1982, è come fare l'ipotesi(che è stata fatta dai suoi colleghi comunistidella Camera) ri'Spetto all'anno scorso, di unreddito 1980 di una certa misura e di un in~cremento 1981 del18 per cento che in realtàè stato del 23,60 per cento; bisogna quinditener conto dell'andamento reale delle retri~buzioni che è stato nel 1981 superiore al tas~so di inflazione. È una differenza marginale,si tratta di 4 o 5 punti, ma evidentementenon si possono presentare dei calcoli senzatenere conto di tutti gli elementi.

Il senatore Nepi ha ricordato il trattamen-to particolare che, anche se in modo parzia-le, riceve in questo provvedimento la tassa~zione dei redditi familiari, pur lamentando(e il relatore si associa) la incompletezza nel-l'affrontare l'argomento in questo modo.

Concludendo, e richiamando le osservazio-ni già fatte nella relazione presentata all'As~semblea, il relatore condivide le opinioniespresse dalla maggioranza della Commissio-ne affinchè il provvedimento venga approva-to. (Applausi dal centro e dalla sinistra).

P RES I D E N T E . Ha facoltà di parla-re il Ministro delle finanze.

FOR M I C A , ministro delle finanze.Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringra-zio innanzi tutto il collega Berlanda per larelazione puntuale, precisa ed attenta cheha sottoposto all'attenzione dell'Aula e perla replica che, tra l'altro, condivido.

Il provvedimento n. 2003 all'esame del Par~lamento acquista per il Governo rilievo im-portante per almeno due motivi. In primoluogo, in sua assenza si determinerebbe inconto IRPEF un aggravio sui redditi del1982 pari a circa 6.700 miliardi, di cui 4.000dovuti all' operare del drenaggio fiscale conla vigente struttura delle aliquote e delle de-trazioni, e 2.700 dovuti al venir meno deibenefici una tantum in conto IRPEF 1981prodotti con legge n. 645 del 1981. In prati-ca oioè, in assenza di sgravi fiscali, i reddi~ti 1982 subirebbero non solo il drenaggio fi~scale che si è verificato tra il 1982 e il 1981,ma anche il drenaggio fiscale verificato sitra il 1981 e il 1980, che era stato in granparte compensato dagli sgravi della leggen. 645. Ciò è profondamente iniquo: infatti,anche ammesso che per un anno si decidadi non restituire il fiscal drag, è opportunomantenere comunque l'eliminazione di quel~la parte di drenaggio fiscale restituita neglianni precedenti, in particolare per i lavora~tori dipendenti.

È opportuno sottolineare, a questo propo~sito, che sono i lavoratori dipendenti a sop~portare di gran lunga il peso maggiore del~l'IRPEF. Prendendo in esame, ad esempio, idati dei redditi 1978, che è l'anno più vicinoper il quale esistono elaborazioni complete,risulta che la base imponibile dichiarata dailavoratori dipendenti era pari all'81 per cen~to del totale, quella dichiarata dai lavoratoriautonomi al 2,45 per cento, quella dichiaratadalle imprese al 12,9 per cento e quella do~vuta dai redditi di terreni e fabbricati al3,65 per cento. Come si vede, Ja quota dellavoro dipendente è preponderante; in parti~colare, il rapporto con quella di .lavoro au-tonomo è assai superiore al rapporto desu~mibme dalle grandezze di contabilità nazio-nale corrisponden11i.

In secondo luogo, i benefici non sono co~munque incondizionati. Ovvero, per una par-te pari ad un onere di 2.050 miliardi, che riMpete sostanzialmente i benefici della leggen. 645, essi sono definitivi ed incondiziona~ti. Ciò è giusto in quanto non si fa che con-solidare una restituzione di drenaggio fisca-le già avvenuta. Ma per la parte che vienea configurarsi logicamente come resthuzione

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Senato della Repubblica ~ 25922 ~

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

di parte del drenaggio fiscale specifico tra il1982 e il1981 gli sgravi sono condizionati al-l'andamento dell'inflazione, con il vincoloche essa resti entro il 16 per cento, e all'an~damento del rapporto tra salari, prezzi eproduttività, in modo da introdurre stimolifiscali a comportamenti antinflazionistici.

Va sottolineato il valore di questa politicaoriginale, sia rispetto al passato in Italia,sia rispetto agli altri paesi europei. È statonecessario ricorrere a delle stime perchè idati ufficiali (che tra l'altro pure sono stime,in fondo), si conoscerebbero solo a 1983 inol-trato, per cui sarebbero eccessivamente tar-divi. Peraltro, per esperienza tratta dal pas-sato, le stime effettuate alla fine del terzotrimestre si accostano moltissimo, in genere,a quelle che saranno poi le cifre ufficialiper !'intero anno.

n provvedimento, se si tiene conto anchedella seconda parte (articoli 3 e 4), comportasgravi fiscali per circa 4.900 miliardi, cioècirca il 73 per cento dell'aggravio in contoIRPEF che si sarebbe verificato a legislazio-ne invariata: una proporzione ragionevole,

I

dunque, nè troppo bassa, nè eccessiva.

Naturalmente il provvedimento è provvi-sorio: esso non sostituisce, anzi amplifica efaoilita una revisione strutturale delle ali-quote IRPEF (come è stato ricordato sia dalrelatore, sia dal senatore Nepi che dal se-natore Scevarolli) mediante la quale sia pos-sibile ridurre permanentemente iil drenaggiofisca1e. A tale riforma il Ministero delle fi-nanz'e è seriamente impegnato; ciò è ancheprogramma del Governo, letto al Parlamen-to e approvato dal Par1amento. Intendiamopresentare entro breve tempo un progetto eciò è tanto più importante perchè risolvealla radice il problema generale delrra ride-finizione delle aliquote IRPEF. Riteniamopertanto che il provvedimento oggi in di-scussione sia la premessa di questa riforma.(Applausi dal cBntro, dal centro-sinistra edalla sinistra).

P RES I D E N T E . Passiamo agli esa-mi degli articoli. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 1.

Le disposizioni di cui al primo commadell'articolo 1 della legge 14 novembre 1981,n. 645, concernenti l'ammontare della detra-zione di imposta sul reddito delle personefisiche per il coniuge non legalmente ed ef-fettivamente separato, si applicano ai red-diti posseduti nell'anno 1982.

Relativamente agli stessi redditi:

1) le detrazioni previste nel numero 2)del secondo comma dell'articolo 15 del de-creto del Presidente della Repubblica 29 set-tembre 1973, n. 597, e suocessive modifica-zioni, sono elevate come segue:

I.ire 18.000 per un figlio;lire 36.000 per due figli;Ere 54.000 per tre figli;lire n.ooo per quattro figli;lire 102.000 per c1nque figli;lire 144.000 per sei figli;lire 186.000 per sette figli;

lire 276.000 per otto figli;lire 114.000 per ogni altro figlio.

2) la riduzione prevista nel numero 2)del secondo comma dello ,stesso articolo 15per il caso di mancanza del coniuge è fis-sata in lire quarantottomila;

3) il limite di ,redditualità di lire nove-centosessantamila previsto nei numeri 1),2) e 3) del secondo comma dello stesso arti-colo 15 è elevato a litre unmilionetrecento-cinquantamiJa;

4) !'importo di lire centosessantotto-mila, indicato nel primo comma, lettera a),dell'articolo 16 del deoreto del Presidentedel.la Repubblica 29settembre 1973, n. 597,e successive modificazioni, è elevato a lireduecentoquarantamila e gli importi di lirecentottantaseimila e centosessantottomilaindicati nel secondo comma dello stesso ar-ticolo sono rispettivamente elevati a lireduecentocinquantottomila e a lire duecen-toquarantamila.

(E approvato).

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Senato della Repubblica ~ 25923 ~

502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

Art.2.

Sui redditi di lavoro dipendente corrispo-sti nell'anno 1982 i sostituti di imposta de-devono procedere é1J1l'applicazionedelle mag-giori detrazioni previste dall' articolo 1 nonoltre .il secondo mese successivo a quelloin COTSOalla data di entrata in vigore dellapresente legge eseguendo altresì entro lostesso termine eventuali conguagli relativial periodo decorso dallo gennaio 1982.

(È approvato).

Art. 3.

Con decreto del Presidente del Consigliodi concerto con i Ministri del tesoro, dellefinanze, del bilancio e della programma-zione economica, su conforme deliberazionedel Comitato interministeriale per la pro-grammazione economica, da pubblicarsi nel-la Gazzetta Ufficiale entro e non oltre il15 dicembre 1982, sentite le organizzazionisindacali maggiormente rappresentative, so-no accertati per l'anno 1982 ~ consideran-do le medie dell'anno rispetto a quelle del-l',anno 1981 ~ il tasso di inflazione, le va-riazioni percentuali delle retdbuzioni mediee della produttività suIlla base degli elementiche devono essere forniti dall'ISTAT in re-lazione rispettivamente alle variazioni, sti-mate per lo stesso anno 1982, degli indicidei prezzi al consumo per le famiglie di ope-rai ed impiegati, delle retribuzioni lordemedie del totale dei lavoratori dipendentie del valore aggiunto in termini reali peroccupato. Se, per lo stesso anno, l'aumentodelle retribuzioni lorde medie ha superatoil 16 per cento, è altresì accertato se l'ecce-denza è contenuta entro il limite del 50 percento dell'aumento della produttività.

P RES I D E N T E. Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

P A L A , segretario:

Sopprimere l'articolo.

3. 1 DE SABBATA,BONAZZI, POLLASTREL-LI, SEGA, VITALE Giuseppe, MAR-SELLI, MORANDI, BACICCHI, GRAN-

ZOTTO

D E S A B B A T A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

D E SA B B A T A. Signor Presidente,mi limito a porre in rilievo che l'emendamen-to è volto a sopprimere il meccanismo pro-cedurale per l'accertamento delle condizionialle quali subordinare la riduzione tributa-ria, in evidente connessione con l'ulterioreproposta di abolizione di queste condizioni.

N A P O L E O N I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

* N A P O L E O N I . Signor Presidente,onorevoli colleghi, il mio intervento si riferi-sce all'emendamento 3.1, ma investe inevi-tabilmente anche l'emendamento 4.1, datolo strettissimo collegamento che vi è tra lematerie a cui questi due emendamenti si ri-feriscono. In altri termini, la mia dichiara-zione si riferisce a tutta quella parte delprovvedimento che gli emendamenti presen-tati dal Gruppo comunista propongono disopprimere.

Il Gruppo della Sinistra indipendente vo-terà a favore di questi emendamenti poichèritiene che le misure di cui viene propostala soppressione sollevino gravi problemi po-litici e presenNno una scarsa applicabilitàsul piano tecnico. Innanzi tutto premettouna considerazione che credo opportuno te~ner presente e cioè che il recupero del dre-naggio fiscale, mentre è una misura ovvia digiustizia tributaria nei confronti di chiun-que, ossia nei confronti di coloro che per-cepiscono redditi sottoponibili all'IRPEF, èd'altra parte una misura di giustizia tributa-ria in un senso doppio, per così dire, nei con-fronti dei percettori di reddito da lavoro di-

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Senato della Repubblica ~ 25924 ~.

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

pendente, perchè questi soggetti non hannoavuto a differenza di altri alcuna possibilitàdi compensare il fiscal drag mediante l' eva~sione fiscale. Di conseguenza, nei confronti di:questi soggetti, l'atto di giustizia fiscalee tributar.ia ha un valore doppio chenon nei confronti di altri soggetti purepercettori di redditi personali. È una que-stione di fatto che si riferisce all'Italia dioggi e non certo una questione di principio.

Fatta questa premessa, a me sembra chei: problemi politici che qui conviene discute-re sono almeno due: il primo problema èquello che è stato sollevato molto lucida-mente dal senatore Scevarolli nel suo inter-vento in discussione generale, cioè che lanorma è finalizzata a condizionare il com-portamento dei percettori di reddito da la-voro dipendente ~ soprattutto in occasio-ne del rinnovo dei contratti ~ in modo daottenere migliori risultati nella lotta contro!'inflazione.

Il mio modesto parere, il parere del mioGruppo, è che se questa è !'intenzione ~

e questa intenzione è del resto dichiarata an-che dallo stesso Ministro e dal Governo esu questa intenzione noi possiamo ancheconvenire ~ lo strumento proposto per rag-giungere questo scopo ~ cioè interessare ilavoratori dipendenti alla lotta contro l'in-flazione dal punto di vista della dinamicadelle retribuzioni ~ sortisce invece J'effettoopposto.

Si dà come contropartita ad un compor-mento, sul terreno retributivo, che si ritie-ne conforme a certi obiettivi, la concessio-ne di un atto che è invece un atto di giusti-zia tributaria. In altri termini non si com-pie l'atto di giustizia sino in fondo, ma sicompie a metà e si porta il compimento del-la giustizia tributaria sino in fondo soltan-to a condizione che certi soggetti si com-portino in un certo modo. A mio parere, ciòsortisce l'effetto opposto, perchè viene sot-tratto un provvedimento di giustizia nel mo-mento stesso in cui a questi soggetti econo-mici si chiede di collaborare ad una certapolitica.

Nasce i1 sospetto ~ che per noi è più diun sospetto, ma che io metto in forma disospetto perchè i colleghi possano riflette-

re su questo punto ~ che in realtà i,l Go-verno offra questo tripo, a nostro parere as-surdo, di contropartita perchè ha moltopoco da offrire su altri terreni. Lecontropartite ad un controllo della dinami-ca retributiva sono di tutt'altra natura, ri-guardano la politica degli investimenti, lapossibilità di riprendere uno sviluppo ~

non mi soffermerò su questo punto ~ ma èchiaro che quando su questo terreno si èmolto poveri, ed il Governo in questo mo-mento è molto povero perchè non più di po-chi giorni fa su questa questione sono dinuovo emersi in forma particolarmente evi-dente contrasti profondi all'interno dellacompagine governativa, quando dunque siha poco da offrire su questo terreno proprio,si finisce per offrire qualcosa su un terrenodel tutto improprio e politicamente inaccet-tabile.

C'è però una seconda considerazione poli-tica. Non si possono usare due pesi e duemisure, ossia, se si propone una sorta discambio politico con un certo gruppo di sog-getti economici, bisogna investire tutti i sog-getti economici che con il loro comporta-mento influenzano il processo inflazionisti-co. Allora bisogna investire anche i soggettieconomici che influenzano il processo infla-zionistico, pur non essendo soggetti percet-tori di reddito sottoponibile all'IRPEF; miriferisco in maniera specifica alle imprese;le imprese hanno infatti la possibilità di in-fluire sul processo inflazionistico facendo iprezzi e noi sappiamo che le imprese, in unamisura notevole, possono fare i prezzi sulmercato. È allora ovv,io che un atteggiamen-to analogo andrebbe assunto nei confrontidelle imprese. Nasce qui il problema ben no-to di manovrare in questo modo la fiscaliz-zazione degli oneri sociali.

Personalmente sono contrario all'uso dellafiscalizzazione degli oneri sociali come for-ma, diciamo così, di ricatto nei confronti del-le imprese, perchè sono contrario a tuttequeste forme di ricatto oggettivo, ma è chia-ro che, se se ne propone una nei confronti:dei lavoratoI'li, se ne dovrà anche proporreun'altra nei confronti delle imprese, altri-menti l'equità si perde e l'equità sul terre-no tributario non è una cosa indifferente.

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S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

Questi sono i problemi politici, ma vorreirichiamare l'attenzione dei colleghi ~ inparticolare del relatore, che ha già mostratonella sua relazione di cogliere l'esistenza diquesto problema ~ sul fatto qui si dà unanormativa che è del tutto inapplicabile percui anche se passasse, ciò che è contenutonegli articoli 3 e aJil'inizio dell'articolo 4 nonsarà applicato mai. Questo è un punto chepotrà essere vero o falso, però, se è vero è unproblema delicato perchè non possiamo con~sentire che dal Parlamento esca una leggeche quando sia divenuta legge dello Statodiventa ipso facto inoperante. Quali sono leragioni di ciò? Le ragioni sono tante e necito soltanto una per brevità, perchè nonvoglio far perdere tempo ai colleghi. Negliarticoli 3 e 4 si prevede un tetto posto alleretribuzioni in base all'andamento della pro~duttività e c'è una Commissione che dovràpoi stabilire questa quantità. Onorevoldcol,leghi, s.enatore Be11landa, quale produt~tivi,tà? La produttività dal punto di vistastatist:Loo ~ e noi dobbiamo stare sul ter~reno .statistico perchè a ciò ci obbliga l'ar~ticoù.o 3 ~ è una frazione con iJ suo nume~ratore e con .i.lsuo denominatore. Che cosamettiamo al numeratore? Si dice qui il va-lore aggiunto. Quale valore aggiunto? IJ va-lore aggiunto de1l'intero 'sl:Lstema?Attenzio~ne, non 10 possiamo f,aIt'e rperchè nel valoreaggiunto dell'intero sistema c'è H vallore ag-giunto della pubblica amministrazione, cheè per definizione uguale ai salari e quindinon può es.sere adoperato per calcolare laproduttività, rpena un circolo logico che ren-de la misura iné11pplicabile. Ma ci sono anchealtri settori, tutti i settori produttorri diservizi, i:n oui il calcolo ,del valore aggiuntonon è i,ndipendente dal caleotlo delle retri-buzioni. Pertanto, il valore aggiunto nonpuò essere adoperato come un indice diproduttività. Ci limitiamo al valore aggiun-to dei settori venditori di bemi sul mercato?È possibile, ma in questo modo escludiamotutta una fascia di attività che vanno defi-nite, altrimenti come facciamo ad applicareil processo? E che cosa mettiamo, onore-vole senatore Berlanda, onorevole ministrro~ e le ahiedo s.cusa per l'andamento scola~stico della mia esposizione ~ al denomi-

natore? C'è scritto ,l'occupazione. Quale oc-cupazione, 'senatore Berlanda? L'occupazio-ne dei lavoratori di:pendenti o tutta J'occu-pazione? Se mettiamo solo quella dei lavo-ratol1i dipendenti, possiamo dar luogo ad unaincornrpatibÌJlità con H numeratore, che do-vrebbe essere calcoJato soltanto elli lavora-tori dirpendenti e H dato non .10 abbiamo.Se mettiamo tutta l' occUlpazione, andiamoincontro aLl'inconveniente che i Lavoratoriautonomi danno luogo lad un valore agg:Lun-to che non può essere calcolato indipenden-temente dalle loro retribuzioni. In realtàl'unico concetto .di produttività statistica-mente .de'finibile in mailliera cooretta è quel~lo che si I1iferisce all'industria come a quel-settore che ha una fortissd.ma prevalenza dilavoJ1atori dipendenti. Ma se questo concet~to è limitato all'industria, allora è chiaroche Inas:oono una 'serie di probJemi maltocornrp:lessi, di cui qui non c'è neanche l'av-vel'vi,mento.

Un alltro punto sottopongo al1a sua at-tenzione, senatore BerlaTIida: questo miste-rioso SO per cento. Pel1Chè SO per cento?Ho un sospetto che mi peIID.etto d.i ester~nare e poi cOllllCludo.n sospetto è che al di-sotto di questa percentuale ci .sia qrues.to ra-gionamento: noi poS'skw.1lofar 'Parteciparei sMari aill'aumento deLla produttività, manon totaLmente rperohè vogliamo che J'au-mento delLa produttività mantenga run certospazio per i profitti e per gli :LnvestÌ!IIlenti,quindi soltanto la metà. Questo ragiona-mento è faLso in radke perchè, affinchè iprofitti non .siano toccati, sia in rapportoal capÌ'tale sia in mpporto al valore aggiun-to, oocorre che 'Ì saJIari aumentino come tut-1a la produttività, non come la metà di essa.Pertanto, questo SOper cento nOlll ha alcunsenso. 'E.un numero sparato :dill tutto a caso.Qumdi, abbiamo delle ragioni politiche diinaocettabiHtà della manovra, confoTtateinoltre dal fatto che comunque questa nor-ma sarebbe ÌIllaprplicabile e darebbe luogo,in sede di quel[a Commissione, ad llN1Jeon-tenzioso pressochè infinito e non scioglibilein alcun mO'do.

È per queste ragioni che noi votiamo afavore degli emendamenti .soppressivi. (Viviapplausi dall'estrema sinistra).

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23 SETTEMBRE 1982

P RES I D E N T E. Faccio presenteche prima deHa votazione deU'articoJo 3,occorrerà procedere alla votazione degliemendamenti all'articolo 4 e dello stesso ar~ticolo 4, avendo l'articolo 3 natura pura'ffien~te stmmentale, poichè indica s'O[o Le opera~zioni per l'accertamento di quei dati economiei che vengono ill1Jdicati dall'articolo 4come condizione di ulteriori sgravi fiscali.Dispongo pertanto l'aocantonamento de:ll'ar~ticolo 3.

Si dia lettuTa dell'articolo 4 e dei relativiemendamenti.

P A L A, segretario:

Art. 4.

Se il tasso di inflazione e le variazIOniin aumento delle retribuzioni, accertati perl'anno 1982 con ,j,!deoreto previsto daLl'ar~ticolo precedente, non superano il 16 percento o se questa percentuale è superatasolamente dal tasso di inflaztone oppure seè sur-era1:a dalla sola variazione delle retri-buzioni ma l'eccedenza è, in questo caso,contenuta nel Hmite del SO per cento del-l'eventuale aumento di produttività, ai finidella imposta sul reddito delJe persone fi-siche ai redditi posseduti nell'anno 1982si applicano le seguenti maggiori detrazioni,in aggiunta a quelle di cui all'articolo 1:

a) la detrazione di im;posta per il co~niuge non legalmente ed effettivamente se~parato, richiamata nel primo comma del~l'articolo 1, è ulteriormente elevata a lireduecentoquarantamila;

b) gli importi di lire duecento quaranta-mila e di lire duecentocinquantottomila sta-biliti nel numero 4) del secondo commadell'articolo 1 sono elevati rispettivamentea lire trecentomHa e a lire trecentodidot-tomila;

c) l'imposta sul Ireddito delle personefisiche determinata ai sens.i dell'articolo 11del decreto del Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n. 597, e successive mo-dificazioni, è ridotta di un importo pari al

tre per cento della imposta lorda arroton~dato a norma della legge 23 dicembre 1977,n. 935. La predetta riduzione non si applicasulla imposta relativa agli scaglioni di 'red~lito complessivo eccedenti l'ammontare dilire trentamilioni.

Ai fini dell'applicazione delle ritenute allaConte di cui all'articolo 23 del decreto delPresidente della Repubblka 29 settembre1973, n. 600, le disposizioni del presenteqrticolo si applicano in sede di conguaglio

'ii fine anno 1982 o, se precedente, ana dataeli cessazione del rapporto di lavoro.

Al primo comma sopprimere le parole dal~l'inizio fino a: «aumento di produttività, ».

4. 1 DE SABBATA,BONAZZI, POLLASTREL~LI, SEGA, VITALE Giuseppe, MAR~SELLI, MORANDI, BACICCHI, GRAN~

ZOTTO

Al primo comma sopprimere le parole:« del SO per cento ».

4. 2 DE SABBATA, BONAZZI, POLLASTREL~LI, SEGA, VITALE Giuseppe, MAR-

SELLI, MORANDI, BACICCHI, GRAN-

ZOTTO

D E S A B B A T A. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. Rinuncio ad i11u-:;trare gli emendamenti.

P RES I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere il pareJ:1e sugli emen~damenti in esame.

* BER L A N D A, relatore. Il relatoreè contrario e r;itiene di cogliere >l'occasione diquesta dichiarazione per replicare in ordineai problemi che il senatore Napoleoni ha vo-luto segnalare nella sua dichiarazione di vo-to. Se si l1icordano i dibattiti in Commissio-ne e si vede la rela:zjione presentata aU'Aulasi capisce che evidentemente non è stato so-[o per gusto di leggere attentamente i provv,e-

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

d~mentiche il Governo ci manda e non èstato solo per .onestà inteUettJuale che sisono avanzate dserve sul mecoanismo. In-fatti, rper dinla i[}!tenmini oomprens1bili atutti i colleghi, anche quelli non srpecialistideLla materia, se si legge bene e per interol'articolo 3, si vede Iche esso non è altro chela descrizione di una trattativa sindaoaleanzichè una norma, peI1chè si dice che siaccettano certi indici, si fanno le stime, sisentano i sindacati e si fa il deoreto. Dun-que questo non è un articolo di legge, maè La desorizione di lJJna tmttativa sindacale.

Sotto il profilo tecnico, ilrelatope ha tro-vato in Commissione consenso da parte de-gli altri Gruppi suLle sue osservazioni, peròha çonaluso che ne1la volontà di approvareil testo deJ Governo ha prevalso la intenrzio-naMtà di tentare l'uso di questo strumento,che potrà essere improprio ed inapplioabilema ohe va attuato, e ciò per i famosi motivipolitici che sono stati ricoIidati anche dapapte del senatore ScevaraLli.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

FOR M I C A, ministro delle finanze.Concondo COilparere espresso dal relato~e.

P RES I D E N T E. P,assiamo alla vo-tazione.

P I S T O L E SE. Domando di padareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* P I S T O L E SE. A nOlffiedel Grtl/PpOdel Movimento ,sociale dichiaro çhe votere-mo a fal\TOIredell' emendamento proposto dalGruppo comunista. In effetti J'articolo 3 ècongegnato in modo tale che non potràmai essere app['Ì:cato rperchè ,la comrplessi,tàdelle opemzioni di accertamento rende inat-tuabill,e il provvedimento. Pertanto noi, sen-za .r~ipetere gli argomenti che sono stati giàampiamente svolti, voteremo a favore del-l'emendamento.

Votazione a scrutinio segreto

P RES I D E N T E. Comunico che isenato['Ì Baciochi, Guerrini, AngeHn, lanna-rone, Gmzi'ani, Merzario, Morandi, Sestito,Bonazzi, PO'lbstre1li, Felicetti, MarseUi, DeSabbata, Ruhl Bonazzola, Pollido.ro, Montal-bano, Argiroflì, Romeo, Grossi, Vitale Giu-seppe, Pieraloli, Martino e Napoleoni hanno;richiesto che la votazione sull' emendamento4. 1 s,ia fatta a scrutinio segreto.

Indìco pertJanto la votazione a scrutinio,segreto.

I senatori favorevoli deporranno pallabianca nell'urna bianca e palla nera nell'urnanera. I senatori contrani deporranno pallanera nell'urna bianca e palla bianca nell'urna11.era. Coloro che intendono astenersi do-vranno mettere le due paliline, la bianca ela nera, rnsieme neLla terza urna che è al,centro fiI'a le altre due.

Dichiaro aperta Ila votazione a scrutiniosegreto.

(Segue la votazione).

Prendono parte alla votazione i senatori:

Accili, Agrimi, Amadeo, Anderlini, Ange-lin, Antoniazzi, Argiroffi, Ariosto, Avellone,

Bacicchi, Baldi, Barin, Barsacchi, Barto-lomei, Bausi, Bellinzona, Benassi, Berlan-da, Berti, Bertone, Bevilacqua, Bisaglia,Boggio, Bollini, Bombardieri, Bonazzi, Ban-di, Bonifacio, Boniver, Borzi, Bozzello Ve-role, Branca, Brugger, Bufalini, Busseti,Buzzi,

Calarco, Calice, Canetti, Carlassara, Ca-rollo, Cazzato, Cengarle, Cerami, Chiara-monte, Chielli, Ciacci, Cipellini, Coco, Co-dazzi, Colajanni, Colella, Colombo Ambro-gio, Colombo Vittorino (L.), Colombo Vitto-rino (V.), Conterno Degli Abbati, Conti Per-sini, Corallo, Cossutta,

D'Agostini, Dal Falco, D'Amelio, D'Amico,Da Roit, de' Cocci, De Giuseppe, Degola,Della Briotta, Del Nero, Del Ponte, De Sab-bata, De Vita, Di Lembo, Di Marino, Di Ni-cola,

Fabbri, Falcucci, Fallucchi, Fassino, Fe-licetti, Fermariello, Ferralasco, Ferrara Mau-

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

rizio, Fel1mra Nicola, Ferrari~Aggradi, Fer~rucci, Finessi, Flamigni, Forma, Formica,Forni, Fossa, Fosson, Fracassi, Fragassi,

Gatti, Genovese, Gherbez, Giacometti, Gio~vannetti, Giust, Granelli, Granzotto, Gra~ziani, Grossi, Gualtieri, Guerrini, Gusso,

Iannarone,Jannelli,Lai, Landolfi, Lapenta, La Porta, La Rus~

sa Vincenzo, La Valle, Lavezzari, Lazzari,Lepre, Libertini, Longo, Lucchi, Lugnano,

Maffioletti, Mancino, Manente Comunale,Maravalle, Margotto, Mariotti, Marselli, Mar~tinazzoli, Martino, Mascagni, Masciadri, Maz-za, Mazzoli, Melandri, Merzario, Mezzapesa,Miana, Milani Armelino, Milani Giorgio, Mi-neo, Miraglia, Mitterdorfer, Modica, Mola,Montalbano, Morandi, Morlino, Murmura,

Napoleoni, Nepi,Oriana, Orlando, Ossicini,Pacini, Pala, Panico, Parrino, Pastorino,

Patriarca, Pavan, Pecchioli, Perna, Petronio,Pieralli, Pinna, Pinto, Pistolese, Pittella, Pol~lastrelli, Pollidoro, Procacci,

Ravaioli, Rebecchini, Ricci, Riggio, Rocca~monte, Romanò, Romei, Romeo, Rosi, Ros-sanda, Rossi, Ruhl Bonazzola,

Salvaterra, Salvucci, Santalco, Saporito,Sassone, Scamarcio, Scevarolli, Schiano,

Schietroma, Segnana, Segreto, Senese, Se-stito, Sica, Spinelli, Spitella,

Talassi Giorgi, Tambroni Armaroli, Tara~bini, Taviani, Tedesco Tatò, Tiriolo, Toros,Tropeano,

Urbani,Valenza, Valori, Vecchietti, Venanzetti,

Venanzi, Venturi, Vettori, Vincelli, VitaleAntonio, Vitale Giuseppe,

Zavattini, Ziccardi.

Sono in congedo i senatori:

Bompiani, Castelli, Damagio, Della Porta,De Zan, Gozzi:ni, Jervolino Russo, Lombardi,Malagodi, NoveLlini, Papalia, P'él!stti,Recupe-ro, Ripamonti, Rumor, Salerno, Santonasta-so, Spaclaccia, Stanzani Ghedini, Spwno, Tan~ga, TrigHa, Vernaschi, Vigmola.

Chiusura di votazione

P RES I D E N T E. Dichiaro chiusala votaziane e invita i senatoo:-i segJ:"etaria procedere aLia numemzione dei voti.

(I senatori segretari procedono alla nume~razione dei voti).

Presidenza del vice presidente M O R L I N O

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. P,roclamo il ri'sul~tato della vatazione a scrutinio segreto sul~l'emendamento 4.1:

Senatori votantiMaggiaranzaFavorevoliContrari

Il SenatO' non approva

22311295

128

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. Metta ai 'VIOtiremen~damento 4. 2, presentato dal 'senatore De

Sabbata e da altri senatoru. Chi l'approva èpregato di alzare la malIlD.

Non è approvato.

P RES I D E N T E. Metto ai voti rart,i-colo 4. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:£ approvato.

Riprendiamo l'esame deU'artioolo 3 pre~cedentemente accantOiIlato. No.n essendo sta~13ipresentati su quest'articolo, altri emenda-menti oltre quella soppressiva, metto ai vatiil mantenimento dell'articolo iSteSiSlO.Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

:£ approvato.

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Senato della Repubblica ~ 25929 ~

502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

P,assiamO' all'esame degli arNcoli SU<CCeSiS!i.-vi. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. S.

Aill'onere derivante daLl'attuazione dellapresente legge, v'aIutato per l'annO' 1982 inHre 1.650 miliardi, si provvede:

a) quanto a 1Ì>re1.300 miliardi a caricodel capitolo 6820 dello stato di previsionedella spesa del Ministero del tesoro per l'an~nO' finanziario 1982;

b) quanto a lire 350 miliardi mediantecorrispondente riduzione dello stanziamentorecato dal capitolo 4667 deHo stato di previ-sione della spesa del Ministero delle finanzeper l'anno finanziario 1982.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni del bilancio.

(l!. approvato).

Art.6.

La presente legge entra in vigore il giornosuccessivo a quello della sua pubblicazionenella Gazzetta Ufficiale deUa Repubblica ita-liana.

(l!. approvato).

Pas,sdamo alla votazione finale.

D E S A B A T T A. Doma'llldo di pafllareper dichiamzione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. La mia dichiaI'aziOlnedi voto tende semplicemente a confermarel'atteggiamento del Gruppo oomunista. IlGruppo ha ben operato per acoelerare la con-

dus>Ìone dell'iter procedurale di questo prov-vedimento in quanto rioonosce aJcund ele-mentari diritti dei cittadini e in modo parti-co1are dei lavoratori. Tuttav:ia, di ,fronte alcontenuto del provvedimento, al II'ÌconoSici-mento soltanto parz:iale, al oondizionamentodi una sua pa'rte in modo inaccettabile dalpunto di visto economioo, dal pUlnto di vistapmtico e dal punto di vista giuridioo, il Grup-po si astiene dal votare dando a questa asten-silOne un significato fortemente critico neioonfronti dell'operato del Governo.

P RES I D E N T E. Metto ai voti il dise-gno di legge nel suo comples'S'O. Chi l'applro-va è pregato di alzare la mano.

:£ approvato.

Rinvio in Commissionedel disegno di legge n. 2008

G U A L T I E R I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A L T I E R I. A nome della 6a edeHa lOa Commis'sione permanente, chdedoil -rinvio in Commissione del disegno di leggen. 2008, Tecante: « Conversione IÌn legge deldecreto~legge 4 agosto 1982, n. 495, 'recantedisposizioni in materia di imposta sul valo-re aggiunto, di regime fiscale delle mamfe-staz,ioni sportive e cinematografiche e ,diriordinamento della distribuzione commer-ciale », per ulteriari approfandimenti sa-prattutto per quanto riguarda 'la matell1Ìacommerciale.

P RES J D E N T E. Invito 'ÌIlGoverno ad~spdmere il parere.

TAMBRONI ARMAROLI,sottosegretario di Stato per le finanze. Ade~risco a tale proposta.

P RES I D E N T E. Nan facendosi 'Os-servazioni, la richiesta di 'rinvio :Ìi11 Commis-siane s'intende accolta.

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23 SETTEMBRE1982

Inserimento nell'ordine del giorno dei dise~gru di legge nn. 2030 e 2029 e autorizza.zione alla relazione orale per il disegnodi legge n. 2029

D'A M E L I O. Domando di p'aJl'l'are.

P RES I D E N T E. Ne ha facoJtà.

D'A M E L I O. A nome della 5" Oom~miss'ione permainente chiedo, a norma del-l'articolo 56, quarto comma, del Regolamen-to, l'inserimento, nell'ordi,ne del gi'Orno del-la sleduta odierna, del disegno di legge nu-mero 2030: «Conversione in legge, con modi-fica:zJioni, del decreto~legge 29 luglio 1982,n. 482, recante proroga del termine per glJinterventi della GEPI ai senSii deLla 'legge 28novembre 1980, n. 784, oonoernente 1I.1:0['meper Ila ricapitalizzaz:ione della GEPI, e deltermine di cui al sesto comma dell'artico[o1 della medesima legge».

P RES I D E N T E. Non ,facendosi os-servazioni, la richiesta s'intende accolta.

P I T T E L L A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I T T E L L A. A nome deHa 11a Com-missione permanente chiedo, 'a norma del-l'articolo 56, quarto oomma, del Regolametn~to, 1'inserimento, nell'ordine del giorno delJaseduta odierna, del disegno di legge n. 2029;«Conversdone in legge del deoret'O-legge 2agosto 1982, n. 491, OOiIlcernoote ultedore pro-roga del termine previsto daH'articolo 3,s'econdo <comma, lettera c), deJ deçreto ddPresidente della RepubbLica 12 'I1o'Vlembre1976, n. lODO, per 1',adeguamento alle dispo-sizioni comunitarie sulla macellazi'Ollle edeviscerazione dei volatili da cortile ».

P RES I D E N T E. Non £acendosi os~servazioni le richieste s'intendono accoltee la 11a Commissione presente è autorizzataa riferire oralmente sul disegno di leggen. 2029.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

«Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 29 luglio 1982, n. 482,recante proroga del termine per gli inter-venti della GEPI ai sensi della legge 28novembre 1980, n. 784, concernente nor-me per la ricapitalizzazione della Gepi,e del termine di cui al sesto comma del-l'articolo 1 della medesima legge}) (2030)(Approvato dalla Camera dei deputati)

P RES I D E N T E. Pas's'iamo pert'3JllJtoaUa dis<cussFonedel disegno di legge: « Con~versione 'fn }egge, con modi£1cazÌ'oni, del de-creto-legge 29 luglio 1982, '11.482,recante pro~raga dd termine per gli interventi della GE-PI ai s,ensi della legge 28 novembre 1980, n.784, concernente norme per la l'kapitallzza-zione de1:laGEPI, e dell termine di cui a[ sestocomma dell'articolo 1 della medesima legge »,già approvato dailla Camera dei deputati e in~se'l:ito nell'ordine del giorno a norma dell'ar-ticolo 56, qual'to comma, del Rego,lamento.

Dichiaro aperta la discussione generale.È iscritto a parlare il senatore Calice. Ne

ha facoltà.

* C A L I C E. Signor Presidente, on'OrrevoHcolleghi, noi non ci nascondiamo che ci sonoormai da tempo difficoltà oggettive a mante-nere la GEPI sul terreno del rigore e dell'og-gett,ività dei comportamenti nel campo deisalvataggi. C'è un'indubbia crisi degli :in-vestimenti ed anche degli linvestitori, c'è cioèuna difficoltà a trovare imprenditori privatie c'è molta oscurità suHe lipotesi e suHe pro-spettive della riconversione produttiva. C'èinfine una 'Ìlndubbia crisi di manage1'ia:lità daparte della stessa GEPI.

Non si può 'su questo non essere d'accordo,ma proprio queste constatazioni ~ se un Go-verno autorevole ci fosse ~ non dovrebberoautorizzrure a tollerare ~ come di fatto e didiritto è accaduto ~ che la GEPI si t1'as'£or-masse in un meccanismo di messa in Cassaintegrazione, ormai quasi sempre a tempoindeterminato. Tanto è vero che oramai nonparliamo pill di un '1stituto come fu orgaiIlii.z-zato nel 1971, bensì parliamo dd. altro e di

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

aItri tipi di i<nterventi ,organizzati deHa GEPI.Basta 'soorrere rapidamente alouni fatti. Giàcon <lalegge del 1977, n. 675, si meI1idional:iz~zò, per così dire, la GEPI, vincolandola al di-simpegno da,i suoi interventi nel Centro-NODd. Non ci pare nè che il di<simpegno siaavvenuto, ~ come vedrem,o fra poco citandoqualche dauo ~ nè che sia :stato ;rispettat,o

senza eccezioni il vincolo meDidionalistico.Ma c'è di più. Mi limito semplicemente a con-statare le mutazioni istituzi,oool'Ì, S'eTIzaespri-mere per ora giudizi di merito. Con la leggen. 784 del 1980, 'in [sostanza, la GEPI, anchea prescindere daUa possibile p:roduttiV\Ìtà del~le imprese di riferiment,o, fu aut,orizZiata acostituire società per l'assunzione di lavo~ratori in cassa integrazione. Non c'è chi nonveda ~ almeno è sperabi1e ~ come, a pre~scindere dalla produttività della spesa pub~blica, siamo ,ormai di fronte a meccanismiistituzionali e di -spesa senza bussola e senzacertezZ1e, che esigono quindi ~ almen,o a !l1JO~

stro parere ~ di essere ripensati e rioI1ganiz~za ti.

Già a giugno di quest'anno lo ,stesso Go~verno, in quest'Aula, riconobbe la necesls.Ìtà el'opportunità di analizzare T'esperj!enza dellaGEPI e di pensare alla 'strumentaZiione diuna politioa di salvataggi,o. Altrettanto ha P,oifatto alla Camera, c1ilS'cutend,o suHa legge diconversione di questo decreto e accettandoun esplidto ordine del giorno in merito; e Hpresidente della Commissione bilancio, l<asa Commi'ssione del Senato, il senatore De

V'ito, s'i è impegnato a condurre UIllesame, 'sunostra soLlecitazione, dell'intervento GEPInell'ambito del1'<indagine conoscitiva sunepartecipazioni statali. Noi già a]la Camera

~ qui :10 faI'emo tTa qualche giorno ~ ab~

biamo presentato una proposta di legge diriordino della politica dei salvataggi e di scio~gHmento della GEPI. Quando il Governomanterrà l'impegno di presentare una suaproposta? Quando inizierà il lavoro istrutto~rio in Commissi,one bilancio? Se questo nonsi facesse, al di aà dei problemi di riforma,per quanto ci riguarda non più procastina~bili, per quanto ci, riguarda non più procra-stinabiH, si porrebbero ~ come ormai si pon-gono ~ altri delicati problemi relativi al si-gnMìcato del lavoro legislativo che svolgiamo,

signor Presidente, al rapporto, non dico di fi-ducia che non c'è per quanto ci riguarda, fraquesta parte del Senato e il Governo, ma dilealtà tra Governo e Parlamento, non soltan~to tra Governo e opposizione. Di che si trat~ta? Come tante a:ltre volte ~ purtroppo! ~

:;embra che legiferiamo, per stare al decretodi questa sera, per un caso singolo, per Spo-leto. Ma in verità questa è una [egge che foto-grafa accordi di interventi già avvenuti aJ difuori di quest'Aula. Parrebbe così. Mi si diceche si sia operato con ,salomonko impegno,di,stribuendo gli interventi uno per daSicUil1aregione. Di quali regioni si tratta? Di qualiimprese si tratta? Di quali poss,ibil1tà di riiSa~namento si t'mtta? QuaH sono le previsionifrnanZ1iaDie e gli impegni del managementdella GEPI?

È da tempo ~ almeno con questo decret,oè avvenuto con ,la ridotazione della oosid~detta fil[la[}zja'ria~bis ~ che si sta stravo~gen~

do il modo normale di legiferare sulla GEPI,che dovrebbe essere di esame dei :rendicon-ti, di analisi deMe proposte e, quindi, di ri~chieste di finanziamento.

Il Governo e b maggi,oTanZla pretendon'Odi impoHe v'Oti a scatola .chiusa ~ e alla lu~ce dei numeri li impongono ~ anche se c'èsempre qua1cuno che avendo iOontrattato,magari, !"inclusione di qualche azh~nda neicosiddetti pacchetti di intervento ordinario,OJ1ededi ess,ere beato, avendo un oochio in unmondo di ciechi.

Così non può contiJnuare, perohè ,la stessadiscussione sulla parte HnanziarÌa diventaarbitraria e rimessa all'arbitrio dell'eseouti-va. Per esempio, quanti dei quamnta miliaT~di, che qui si 'stanzi<ano con questa propostadi convertire il decreto, serviranno peT nuoviintervenni e quanti per pagare gli ,operai ~

legittimamente Ise 'SIivuol<e ~ I~ncassa inte:gra~

zione? Qual è la Tichiesta per il 1983, rimam~data al Bilancio, disaggregata nei termi<ni aiquaH ho fatto riferimento per \Ladotazionedi quaranta miliardi per il 1982? Come fac-ciamo a saperlo ,s.e il Govepno deopeta an-che per il futuro? È un problema delka1Jo enon di parte ~ almeno ci a:ugt1lriamo ~ che

dovrebbe scuotere anche i monolpol,i even-tuali della maggioranza ad aprire :tutte e duegli occhi e ad uS'dre fuori da una beatitudine

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502a SEDGTA (pomuid.) ASSEMBLEA - RESOCONTOSTENOGRAflICO

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che riteniamo ingiusti£icata. ~ un problemadi credibilità: dove 'sono infatti i dat'i anali.tici? In generale, l'artkalo 3 deHa legge 13agasto 1980, n. 442 e successive delibere delClPI .obbLigavano ,a presentare piani di di-simpegno della GEPI dal centro-'Ilord. Giàho i1hlJSitratotutte le difficoltà della situazio-ne, ma pongo un problema, per oasì dire, diconoscenza dei dati per poter correttamentelegiferare. Ebbene, nanostante qU'elsti obbli-ghi votati dal Parlamento e a:sSfUlll1Jicon deH-bere CIPI dal Governo, cos'a è accaduto del-le 72 aziende a cui si fiaceva riferimento inquell'e delibere ClPI? Qua'D'te 'sonlOstate ce-dute, :in quali tempi sono cedibili, di quanteè possibH.e il risanamento, quante devono es-sere liquidabili e in quaLi tempi? Questi datinon li conosciamo. Inoltre, dopo ,la [reggen. 784 del 1980, deHe 23 azioode, che si di:s,sesarebbero state risanate e :reimmesse 'sulmercato, quante effettivamente sono en,tretein produzione? Dei 25.500 addetti di cui al-lora si parLava in una ,relazione che aOCOID-pagnaVla queHa legge perchè, come si dicenella relaziane che accompagna om questodisegno di legge di conversione, solo 2.333s'Ono 'stati reimpiegam? QuaM sono Je pir~spettiVle delle ,altre aziende e degli 'altri .la-voratori ?

TI oumuJ.o di domande che ci 'siamo per-messi dil'ivolgere al Governo non <solo qui,ma anche in Commissione ~ chiedo scusaai colleghi di aV1erlitediati con questo cumulodi domande, ma sono permanentemente ine-vase ~ è direttamente proporziom:de aH'as-senza di informazioni credibili tredizioml-mente offerte sulla openatività della GEPI edè direttamente proporzionale ad un modo dilegiferare che ormai sottrae al Parl'affiootoperfino dati analitici di conoscenza. Ciò, 011-tre il resto, ,signor Presidente, non ci sem-bra 'che si'a più tollerabile; vi 'saramno sen-z'altro difficoltà ohi:ettive, queHe a cui face-va ,riferimento 'inizianda questa mio ilJ:l1:Jer~

vento, ma questa pretesa di £are una paH-tica 'i:ndustriale alla giol1n:ata non Isalo ir1iOnc'Onsente .Ie neceslsarÌe i"evisioni e le necessa-r~e J:1iforme, n'On solo alimenta sprechi dipubbliche risorse, non solo altera i mppor-ti tm EsecuÌ'ivo e Parlamento ed 1ncomggiac'OrporativiSimi e munioipa'lismi, ma allan-

tana una visione generale dei pl1ablemi [ndu-stria1i del nostro paese.

Vediamo infatti qualche rapida 'Osserva-zione al disegno di legge di canvel1sio:ne deldecreto al nostro esame.

Per Spoleto noi riteniamo che 'Sia possi-bile ~ lo abbiamo proposto aHa Camera elo riproponiamo qui ~ intervenJire tramite

'a finanziaria umbra e dotando tale finan-zial1ia dei 15 miliardi necessar.i aH'operazionedi risanamento dJi queHa impreSla. In questosenso abbiamo presentato un esp1idto emen-damento, ohe do già per ilJustmto avendo ilcontenuto a cui ho fatto brevemente riferi-mento. Ma, la questione che ci deve eSiserechral1ita è quel1a del rapporto fra nnt:erveo:l-to a Spoleto e quello n'elll'intero compartoche comprende Dongo e CasteHammare diStabia, e che richiede una p01iticadi ris1ò.JDa-mento dell',intero comparto, al di fuori delsingolo caso e in una .Jogica che abbia un mi-nimo di dignità di rÌ'sanamenvo <indus:tria.1e.Crediamo sia diritto del Parlamento, invecedi provv'edere satta l'urgenza dei decreti, ~n.terveni're nell' el'aborazione e nella verificagesti<male del risa:namento di un in'tero oom-parto che qui coinvolge ",arie imprese e va-rie zone geografiche del paese. QU!ali sa-ranno, linsomma, su tale complessa questio-ne, al di là di Spoleto, i compol'tamenti delGoverno? Si limiterà ad erogare alla Falck i15 milial1di, a terrà conto dei problemi pro-duttivi, occupazionali, geografici dell'interosettore, così come i sindaoati hamno 'Solleci-tato ,a fare in un rapporto stringenrte CQ[llaFalk? Ebbene, che sia detta una parolachiara e che sia confermato, ce 10 auguYiia-mo, 1'ordine del giorno della Camera che,se non abbiamo letto male, è stato condivisoed accettato dalllo stesso Governo.

Sig1IlOTPresidente, anorevoli colleghi, cre-diamo di avere offerto almeno qualche ar-gomento per gius.tifica:re nO'll.'Solo ,la nostraoposizione e il nostro voto negativo, ma perindurre a qualche cif.1ess,ione la stessa mag-gi,oranza di Governo su questo modo di af-frontare 'a'Ha giornata, caso per caso e voltaper volta problemi 'Ormai incanorerriti dellostrumento GEPI nella 'Politica dei sa'lvatag.gi industriali. Lo abbiamo fatto ispirando-ci, ~ questo è il senso del1a proposta eLileg-

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V/II Legislatura

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ge che abbiamo preSlentato lalla Camera e chepresenteremo tra quakhe giorno anche quial Senato ~ a quella esigenza di rigOJ:ìe e di

difesa de'l mercato che pI1eVlede~ s:aJ.vartaggi,ma nell'ambito di una 'realistioa politica in~dustdale, sottmtta all'affanno delle pl1essio~TIlicmporative e della oontingenza. L'abbia-mo fatto ispirandoci al principio di COiin~volgere lI'esiponsabilità impreaJ.ditorÌ!a!li pri-v'ate, responsabiHtà po1itÌ!che e iiinanma.riedel1e singole regioni Ì!ncui ~ll'sistono aziendeeventualmente da risana:re e ori:entalndocis'enz;a meridionalizzare esclusivamente nn~tervento del nuovo strumeiITto che proporua-mo, ma oon pl1eferenze indubbie per ,la realtàdella piccola e media industria soprattuttomerk1ionale.

Sono queste le motivazioni del nastro 1110e della nostra richiesta urgente di avviare inCammi,ssione bilancia l'indagine suUa GEPIe nella Commissione di merito l'esame delleproposte di legge, fionchè della nostra S'olle~citazione al Governo a fornire uno strumen-to di confironto 'su queste proposte. Noi ab-biamo fatto le .nostre sce1te e ci siamo assul11-ti le nos,ÌII'e responsabilità; faccia altrettantoU Governo, faccia altrettanto La maggior.an--za,se aUe procla:mazioni di rigore vuoI farseguire comportamenti coerenti e concreti.(Applausi dall'estrema sinistra).

P RES I D E N T E. Dichia,ro chiusa ladis<cuS'sione genera:Le. Debbono aIl100lt1aesseresvo1ti alcuni ordini del giornO'. Se lIle dia [et-tura.

P A L A, segretario:

Il Senato

in sede di conversione in legge dill decreto-legge 29 luglio 1982, n. 482, cansiderata:

che TI secando comma de1l'l3:rticala 1consente al,la GEPI, su delibera del CIPI, diintervenire nill comune di SpoIeto per ilrisanamento della ditta Pozzi, unica ad ave-re, in quel territorio, nOlIl mena di 500 ad-detti;

che per condurre in parto tale opera-zione sona state avviate dal Ministero del-

l'industria tmttative con la Spa Frock diMilano che si è dichiarata d'accorda sui-l'operazione utilizzando i finanziamenti pre-v,isti dal presente decreto;

che la Falck Spa opera nel settore del-la produziane di raccordi di ghisa e di get-ti meccanici, con stabilimenti a Dongo (Co-ma) e a Castellammarre di Stabia (Napoli);

che tale settare veI'sa in crisi per ecce-denza di offerta, sul mercato, dill prodottoimportato, senza alcuni lIimiti, daiLl'esterae che cOIIlseguentemente negli stabilimentiFalck si è ricorsi aHa Cassa integmzioneguadagni con la previsiane di riduziane dellamano d'opera;

tenuto conto

che la società Falck ha disatteso finqui g1i aocoI1di stipulati con i sindacati peril patenziamento degli impianti di Dongo ~

unica unità proout,tiva di un certo rHievonella zona del centro e aLta Lago di Coma;

impegna H Gaverno e, per es<soil MilIlistrodell'Industria neWa:ppHoazione del secondocamma dell'articalo 1:

1) a verifioare, d'intesa eon il MinistJrodel Commercio can l'estero la situazione delsettore del,la praduziane dei raccoI1di di ghi-sa e a studiare la poS'sibilità di adottare at-te misure limitative effioaci nei confrantidell'importazione e di controLla sUJ1lesacie-tà importatrici che non aperano con la ne-cessaria cal1rettezza;

2) a predisporre un piano in cui, l'attua-zione dell'unità produttiva di Spoleto, nel-l'ambito deMa riorganizzazione del settore,sia condizionata al funzianamenta raziona:ledegli stabilimenti Falck di Dango e Casltetl-lamare di Stabia, senza riduzione cioè degliattuali HvelH di occupazione;

3) a far precedere iJ.adeHbera del CIPIda un'intesa ,da raggiungere da parte del Mi-nisterO' con le rappresentanze sindacali na-zionali e Jocali del settore e con la SocietàFalck al fine di definire condizioni, tempi emodali>tà dell'interventO' ilIl comrtme di Spo-leto;

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VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

4) a riferire a:1 Padamenrto neHa sededelle competenti cammissiani sugli impegniassunti, prima deU'adaZ'ione deUe deliberedel CIPI previste dall presente decreta-degge.

9.2030.1 FORNI, CaNTI PERSINI

Il Senato,

cansiderata che il CIPI, can delibera~2Jione del 28 aprile 1982 ha emanata le di~rettive 'I1Ì1guaJ:1dantii programmisUll disim~pegna di partecipaziani detenute dalla GEPInei confronti di società localizzate nel Cen~tra~NOlid;

tenuta canta dell'esigenza di destinarerisorse finanziarie dell'dJI1tervento pubblicoa sostegno delle iimprese i'l1.crisi Jocalizzatenell'area meridionale;

cansiderata ohe, anche al fine di pra~muavere la rinasoita e la sviluppo dene re-gioni terrematate del Mezzagiarna, è urgenteassicurare priaritariamente, attraversa !'in-terventa pubblica, il .sastegno delle impresein crisi delle regioni terrematate, della Ba-si1icata, della Calabria e della Campania,

tutta ciò premes,so impegna H GaveJ:1lla:

1) a vigilare per la corretta applicazionedella deliberazione del CIPI dell 28 aprile1982;

2) ad assicurare le risorse della GEPIa sostegna delle imprese meddionali iÌ.!Il cri-si, dando asso1uta priorità anche nella for-mulazione del nuava pragramma di inter~venta (come stabilito dal decreta~legge n. 482,atti Senata n. 2030-A) a1!le imprese laoaJliz~zate nelle regioni tE;)rrematate della Basili-cata, della Calabria e della Campa,n:ia.

9.2030.2 D'AMELIO

Il Senata,

cansiderata l'urgenza di assiourare J'.i[l~tervento della GEPI per i,l salvataggio delleimprese Penelope di Ferrandina e Valdadigedi Matera;

.rilevata la necessità .di assicurare nn-terventa pubbHoo pI1iaritaI1iamente a soste-gna della crinasrCÌta delle z;One terremotate;

l'Iichiama l' oI1dine del giorno approvatodal Sell:1ato in oooas:ione della discussionedel disegno di legge Ill. 1123, lÌtn.data 24 giu~gno 1982, e iJJ:np.egna~l Ga'VIerno peI1Chè ilCIPI ,inserisca la Penelape, la Valdadige ela Hermanas di Bitonto tra le imprese daaffidare a11'interventa della GEPI.

9.2030.3 ROSA, SALERNO, LA PENTA, FERRARANioala, de' COCCI, D'AMELIO,

BOGGIO, BORZI

Il Senato,

rilevata la necessità e l'urgenza di uninterventa in favore delle Acciaierie Ferrie-re Pugliesi, che danna accupaziane a circa1.000 dipendenti e che sano in crisi da mol~ti mesi;

canstatata la sollecitudine con la qUJaJleil Gaverna si è massa per il ripristino diattività dell'azienda e di risanamento dellagestiane;

attesa che la GEPI ha recentementesvalta una peculiare indagine che, però, con-templa canclusivamente sala una parzialis-sima riassunziane (circa un quarta) del per~sanale dipendente,

inv,ita i1 Gaverna a vigilare a che la GE-PI nan discrimini lingiustamente, nella di~stribuziane delle pravvidenze di cui all'adier~n'O pravvedimenta legislativa, le AcciaierieFerriere Pugliesi, anche in farza della pra~duzione di pregio che le ha sempre can~traddistinte nel mercata mandiale.

9.2030.4 BUSSETI, ROSA, FERRARI-AGGRADI

FOR N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

FOR N I. Signor Pres.idente, signor ir'ap-presentante del Ga'V'ema, 'Onorevoli colleghi,ritenga appartuna ,illustrare, SiCpur breve-mente, l'ardine del giorna da me presentatainsieme al senatare Conti PerS'imi e riguar-dante l'applicazione dell'artic()i1a 1 del de~creta~1egge n. 482, al nostw esame per LacOllVieJ:1sionein legge.

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Va detto nmanzitutto, per amore di v~mitàe per it! r1spetto che si deve da parte di tuttialla Costi,tuzione, che, mentre la prorogadei termini per gli mterve<nti GEPI, ai sensidella 1egge n. 784 del 1980, cOlllla oonseguen-te proroga al 31 dicembre 1983 della Cassaintegmzione guadagni per i lavoratori i'l11te-ressaN agl,i interventi oper.ati dalla stessaGEPI, è g:iustificata nell'urg:en:zJae pienamen-te motivata, il <s'econdocomma deill'articol.o 1non presenta quei requisiti d'urg:en:zJa previ-sti dall'articolo 77 della Costituzione e sa-rebbe ,stato opportuno, per qUlesto m01Jivo,espungerlo dal Vesto del decreto per fameun provvedimento ad hoc Illel quadI'o deHar1struttumzione del settore della produziollledei raccordi di ghisa da parte dell'lÌlldusltJriairalkma.

IncluSia nel decreto, la norma, o}tre a man-care del requisito deLl'urgenza, cos.tituiisce ungross.o equivoco. Si t'ratta di un pJ1ovvedimen-to particolare steso in forma g:ener:ka perfarlo sembrare di int,eresse genenale come do-vrebbero essere tutte ,le leggi deLlo Stato. Siparla in realtà di una sola industJ:1ia, che nonsi cita, di una sola località, Spoleto, e di unsolo comparto, che non ,si :nomina, <scrivendocosì una norma app1icabile Q eludib:ile, re-s.tringibHe o estensibile. Questo è di fatto,dal punto di vista deHa tecnk:a 1eg:isla:tiva,un 'esempio da manuaLe da evitare tI1'elfuturo.

Non voglio addeiIltmrmi nel tema del-l"est:ensioneal territorio del oomune eLiSpo-leto della possibilità di intervten'to deHaGEPI, ,a:ldi fuori oioè della wn:a lllormaLe diintervento, anche ,se giuridicamente hnmo-tivat'a e pericoLosa perchè co'stituisce un al-tro esempio di deroga a:lle ,Leggi,con il meto-do del cas.o per caso; ma vogHo sof£ermarmisuna Slituazione concreta, cMaramelllte iiUu-strata nell'ordine del giorno.

L'industria per cui è :autorizzato fintervtelll-to è la Pozzi di Spoleto, fonderia con 650 di-pendenti, attualmente in cassa integraziollles'tra:ordinaria a zero ore. L'industria Ìlnteres-sata all' operazione da finanziare dalla GEPI,con rammontare presumibile di 15 miliardi èla Falck S.p.A. di M:iI1anoche ha stabi.l:imentia Dongo ed a GasteLlammare di Stabia. Il \Set-1!ore produttivo è quello deir:acoordi di ghi-sa: aVVlieneche di frOll1tead un meroato. Sla-

turo per effett.o di una larga e Inon contro.Ha-taimportazione del pI'Odotto, la Falck 'si ac-cinga ad 'a:tti~are runità produt1Jiva di Spole-to, con la chiara intenzione di :ridurre pro-porzionalmente al vo1lume dell'iJ]jtervearto, le.attività ndLe uni,tà produttive di D01IlgOe diCastellammare di Stabia, con oonseg:u;enJtegrave perdita di occupazione. Non è d!Ilfattiipotizzabi1e un aumento della prnduzione ita-liana a meno di attuare misure di riduzionedra:stica delle importazioni più voJte chieste,senza avere Dilsposte preoise, al M:i:nistro peril commercio con .l'estero.

L'unità produttiva che ne s'Of£rkebbe mag-giormenre è quella di Dong:o, Ii'llprovincia diComo, per 'la quale la Falck aveva in passatoconcordato Icon i s,inda:cati interventi di po-tenziamento pO'i regolarmente disattesli, eonpeJ1dita di credibH1tà. La Falck di Dongo pro-duce 8.520 tonnellate di J:'accordi di ghisamalleabile a cuone bianco, pari ad oltre il 60per cento della produzione italiana nel 1981,oltre la produzione di getti di ghisa mallea-bi'1e. I dipendenti al primo gennaio erano1.480; la produzione, negli ultimi quattro an-ni, è caLata di 2.000 tOiOll1Jella'tedrca. Attual-mente la Dongo, a turno, i lavoratori 'Son.oincasS'a integrazione guadagni a ~eIl10o.re.

L'unità produttiva di Spolero dov.rebbeprodurre 5.000 tonneUate di l'accondi annui;la necessità del mercato naziona'le è di 22.000tonnellate, più 3.000 di esportazione, pari a25.000 tonnellate; ,le import:azioni a:rnmon:ta-no a 12.000 tonneHate.

Se s,i tÌJene OOlIltOche Do!t1gopuò produrre10.500 tonneUate di racoondi, l'att.ivazio:rre diSpoleto, se non armonizzata in 'Un quadro diristrutturaZlione oomplessiva del settore, pro-voca una cadut:a di produzione a Dongo ,e laperdita di manodopera in una zona poveiracome e più di Spoleto, dove ogni, unità pro-duttiva Ìln meno diviene un dJmmma [['eare.Logica vorrebbe <chesi soprassedes,s,e aH'ope-razione e si valutasse meglio ,La 'Stiessa, :ri-prendendo il tema del comt,:i:ngentamento edel oOlIltrollo delle importazioni.

L'urgenza deUe soadenze oi -obbliga, 'invece,a deddeI1e, per cui siamo oostmtti, così comeè stato fatto 'a:lla Camera, a chiedere dellegaranzie che sono contenute nell'ordine delgiorno e che devon.o impegnaI1e il Governo,

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S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

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per prima cosa, a verificare, di mtesa CO!IlilMinistro per il commercio oon ['estero, la si~tuaZJÌone del settore della produzione dei T'ac~oODdi di ghisa ed a .studiare la posSlibiHtà diadottare misure efficaoi nei confmnti deIJ'im-porta~ione e di controllo ,sulle lsodetà :impOT~tatrici che non operano con 'la nroessa:ria cor-rettezza. In secondo luogo a pred1sporre unpiano in cui J'attiVlaZJione,dell'unità produt-tiva di Spoleto, neWamMto della riorganiz-zazione del settore, -sia condizionata al fUlIl-z1onamento razionale degLi stabiHmentiFalck di Dongo e Oastellammare di Stabia,senza riduzione cioè degli attuali Hvelli oc~cupaz10nali. In terzo luogo, a faT precederela delibero del CIPI da un'intesa da raggiun-gere da parte del Ministero dell'industriacon le rappresentanze sindaca!1i !Il'aZJionaHeloca1i del settore e con la 'società FaJlck, al fi-ne di definire condizioni, tempi e modalitàdell':ilntervento nel comune di Spoleto. Inquarto luogo, a riferire al PamLamell.1to,n.el-la sede deHe competenti CommiSlsloni, suglidmpegni assunti prima deH'adozruone delledelibere del CIPI previste dal preSle!Ilr(:ede~creto~legge, in questo interp~etal11Jdo megliof ordine del gioroo riguardante, evidentemen-te, !'intervento a Spoleto.

E i,l minimo che possiamo chiedere in que-S'ta situazione. Non possiamo creare lUJIlaguerra fra poveri, aggravare La situazione diDongo per sanare quella di Spo'leto: non sa~rebbe questo un atto di progrommazione mauna discrimina:cione tra Figli e figHaSltri. Chie-do, anche a nome del collega Conti Persini,sull'ordine del giorno oltre che la compren~sione dd1 Governo, la solidarietà dei colleghi.Non si tratta qui di problemi partioolari madi un atto di giustizia. (Commento del sotto-segretario Rebecchini).

R O SA. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O SA. Signor Presidente, il disegnodi legge che queS'ta sera è in esame ~l Senato,da questa stessa Aula è stato già 'Preoedente~mente approvato e, a seguito di emendamentidella Camera, è ~itornato.

Nella prima lettura già il Senato s,tesso ave-va approvato l'ordine del giorno (esattamen-te 'Ì'l 24 giugno) nel quale .si chiedeva al Go-verno l'impegno di includere nell'elenco dellaGEPI1e aziende Penelope di FeI1I1andi!Ila,Val-dac1ige di Matera e Hermanas di BÌ'tonto. Ap-provato lall'iUnanimità con 11 OOillsenso del-l'Aula e del Governo, questo ordine del gior-no viene da noi ripresentano, segnalando fur-genza e la necessità e anche ,Lafedeltà allospirito e alla lettera della legge che è alla basedella GEPI, perchè queste aZJiende meridio-nali così dissestate ed iÌiI1 crisi pOSisano averela pos'Sibilità di ripresa, atteso che sottol'aspetto Iteonico e finanziario ai 'S'anotutte lecondizioni per poterle rilanciare.

Oan queste motivamoni chiediamo l'ade-sione dell'Aula e del GOV1ernoa.Wordine delgiorno pre-sentato.

BUS S E T I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoJtà.

BUS S E T I. Signor Presidente, si trattadi un ordine del giorno a sostegno di una :ri-chiesta peraltro già presa in cons:1deraz1o!Iledal Governo. Noi vogliamo dargliene testi-mornaiIlza perchè -il Governo s,tesso continuiin queS'ta soo attività Viigilando, nel ,senso chela GEPI non discrimini le Accia.Ì1elrieFerrierepugliesi nella distribuzione delle provvidenzedi 'Cui a questo provvedimento JegÌJs.lativo.

P RES I D E N T E. Ha facoltà di parla-re il re1atore ill quale, nel corso del 'Suo inter-vento, H1ustrerà anche l'ordine del giorno dalui presentato.

D'A M E L I O, relatore. Sigoor Presi-dente, per quanto riguarda l'oriline del gior-no a firma Forni e Conti Persini, rÌJtengo chenon dnterferisca direttamente con !'interven-to della GEPI per quanto Tigua:rda Spoleto,se non :nella parte che condiziona ~ e questaè un'itniziativa che credo il Governo farebbebene ad in.traprendere ~ la predisposizionedel piano e quindi dell'intervento per :illSIaIl-vataggio de11'azienda di Spoleto iGliduna ver.ir6i-ca circa il funz,ioname:nto razionale dello sta-

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Senato della Repubblica ~ 25937 ~ VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

bHimeTIito della Falck. ~itengo quindi ,oheanche sotlto questo aspetto 's~a da !accettare.

Sull'mcline del giorno. del senatare Rosae su quella del senatare Bussetti, esprimo pa~l'ere favarevole.

Per quanto riguarda l'ordine ,del giarno dame pres.entata es'sa sa iUustra da sè.

P RES I D E N T E. Ha faco[tà di 'Par~lare il rappresentante del Gaverno.

R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti~gianato. Signor Presidente, per essere parti-colaJl'J:nente sintetico consegnerò a111aPresi-denza dell'Assemblea una speci£ica dacumen~taziane sulle misure predisposte fino ad og~gi dalla GEPI in applicazione della [eggen. 784 del novembre ,scorso.

P RES I D E N T E. OnarevOlle Sat:to~segretaria, come lei .sa :non è possibi1le aoqui~silre dacumentaziani al di là dei limiti previ-sti dall'articalo 89, secondo comma del Re~golamento. Ritengo che patrà fare avere, invia breve, alla Commissione competente, taledocumentazione.

R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti-gianato. Sono d'accardo, signor Presidente.Poiohè l'onorevale se...'1atore Calice tha chie-sto in particolare che cosa ne è dei circa10.000 OCOUlPatiprov6..l1ienti dall;le 23 aziendein crisi che con 1a legge 23 novembre 1980furono. assegnati in cassa integrazione f,inoal 29 ilugIio (Interruzione del senatore Ca~lice) posso dire, sintetizzando i dati princi-pali e riservandOl11li ,di darne ,una specifica-zione aggiornata, che dei 7.890 addetti inforza alle cosiddette «società-scatola» ri-spetto ai 9.310, circa 5.387 hanno prospettiveprecise di lavoro qui indicate e specificate.Tutto ciò, quindi, can uno 'Sbillamda rispettoaLnmpegno iniziale di 2.503 unità. Le causeche ,1a GEPI adduce sono moltissime e leabbiamo viste in Commissione. Intendo ri-portarmi a quei motivi che ,attengono sa-stanzialmente al reperimento dei partnersin crisi economica e alla bassa industria-lizzazione delle aree in cud deve avere luogola locailizzazione.

Che cosa si è detto, sul piano pOllitico piùgenera:le? Si è affermato che queste formedi surrettizia revisione istituzionale incidonosul1rllalo deHa GEPI, dimostrando. ohe l'in-tervento. aI1d1naria GEPI non è suffioientee che, pertanta,si deve rkorrere a questeleggi che deteDIninano in sostanza un inter-vento. straOI1dinaria deLla GEPI. Il Governoquindi, pur nan concaI'danda .eon ,Ie impa-staziani date dai singoli Gruppi ohe hanno.prese:ntato disegni di legge di iniziativa par-lamentare (e vedremo in <seguita perchè :i!1

Governa non concorda), comunque I1itie!l.1enecessaria, come abbiamo detto in Com-missiane, che si proceda ,ad una revisionegenerale dal punta di vista isti,tuzianale delruolo. della GEPI e si riserva :pertanto., dapal'.iniziativa che andrà ad assumere la Com-missiane bilancio COin il'indagine canosciti-va prevista, di presentare un disegno di leg~ge di iniziativa gavernativa.

Devo .s0l10 aggiungere una .parala che sirifà ai! merito degli aI'dini del giorno. Perquanto riguaJ:1da S:poleta debba canfermareche la sa[uzione adottata, che è una Isalu-ziane del tutta eccezionale, non preclude enon deve prec1udere le esigenze degli stabi-limenti della Falck deNe altre aree. Al riguar-do, pertanto., il Governa accetta l'ordine delgiarna, impegnandosi, onorevole Forni, ariferire in PaI1lamenta, presso le prepasteCommissioni, come gli viene chiesta, primadella adazione deHa delibera ,relativa Ceque-sta intendo rpreoi:sarla) aLl,a realtà produt-tiva deLlo stabilimento di Spaleta, feJ:1morestando l'ardinaria iter dellealtJ.1e deliberedel CIPI. Con questa precisazione prenda,a nome del Gaverna, l'impegna di tarnarein Parlamenta prima di adottare la dffiiberadel CIPI relativa a Spaleto.

Creda di aver risposto a tutto, ma esisteun altro problema relativa alle aree del Cen-tra-NOI1d di oui si è detta. Pos'sa dire che i[eIPI pI10vvederà aHa prevista verifica, aseguito della delibera CIPI del maggio scor-so, entro il 31 attobre, riservandosi, ovvia~meni'e, di riferire successivamente a taledata. Per quanto riguarda gli altri ardinidel giorno., il Governo li aocetta, come giàfece neUe ,precedenti accasioni qui richia-mate.

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502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

P RES I D E N T E. Senatore Forni,insiste per la votazione dell' ordine del gior~nO'. n. l?

FOR N I. Ringrazia il Governo che haaccettato il mia oIldine del giarno ma, perdare maggiore forza all'jmpegna assUlIlta, sipatrebbe passare alLa v:otaziOll1e. Perso'I1al~merute la ritenga opportuna.

P RES I D E N T E. PassiamO' ailiLavo~taziane.

C A L I C E. Damando di parlare per di~chiaraziOll1e di vata.

P RES I D E N T E. Ne ha facaLtà.

* C A L I C E. Signor Prresidente, ha giàchiarita, a nome del mia GruppO', nel1.l'in~terventa introduttiva, ohe l'interventa neilJlarealtà produttiva di Spoleta obiettivamenteesige un cooJ.1dinamenta ca1l1i comparti diidootÌICa settore siti a Castellammare di Sta~bia e a Danga. Pur tro\TraIlida forti 'a:lcunitermini (candi2'Jianare, eccetera), tuttavira,nella sostanza, nai siamO' perfettamente d'ac~COJ.1dO'e qUll.n:diesprimiamo il nostro votofavorevOlle sull'ordine del gi'Orno.

P RES I D E N T E. Metta ai voti l' or~dine del giornO' n. 1, ,presentato dai se1l1lé\1tat'iFami e Canti Persini. Chi r~ppra'V'a è pre-gato di ,alzare la manO'.

:ì3: approvato.

Senatore D'Amelia, insiste ,per la ViOtazio-ne deLl'aIldjme del giOlrna n. 2?

D'A M E L I O, relatore. Insista.

P RES I D E N T E. Metto ai vati l' or~dine del giorno n. 2, presentata dal senatareD'Amelia. Ohi l'approva è '-pregata di alzarela manO'.

~ approvato.

Senatol!"e Rosa, inS'iste per la votazianedeB' oIldine del gioJ:1nan. 3?

R O SA. Insista.

Z I C C A R D I. Domanda di parlareper dichiarazione di vata.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

Z I C C A R D I. Signol!" Pres1dente, iO'deva fare una dichiaraz10ne di vata sull' or-d1ne del giarna del co~lega Rosa ed altri.Dovevamo anche fare una breve diohiara-ziane sull'ord1ne del giarna D'Amelia perquanta riguaJ.1da le zone terremotate. Ona-revole Sottasegretario, prenda la parola per-chè qui dobbiamO' sapere che casa diciamO'e che casa votiamO'. Abbiamo già 1'a:1tiI"avol-ta é1Jpprovata un ordine del giarna che imlPe~gnava il Governa ad introdurre nei pianidi risani(lJffiento della GEPI, fabbriche comela Valdadige, la Penelope e ara abbiamo ag~giunta...

R O SA. C'era anche prima.

Z I C C A R D I. Onorevale collega, dob~biama capire ohe cosa vatiamo, che cosafétcciama. Lei, onorevale Sattasegretario, haaccettata un ardine del giornO' e adessO' l'As~semblea nella sua unanimità si appresta avotarre, canvinta che il Governa pmterà aJlariunione del eIPI !'inserimentO' di questefabbriche. Nan abbiamO' nessuna sfiducia neiconfrornti del Goverma e sapp1ama che faràquanto richiesrta perohè ha l' abbliga di ri~spettare un impegna presa dinanzi al Parla-mento e di rispettarne il vota.

R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti~gianato. Non è così. Lei legga la legge.

Z I C C A R D I. So Jeggere! Proprio perquesto chiedO' una dichiarazione molta chia-ra e netta perohè questi ol!"dini del giOOl1ovenganO' interpretati come so1uzione dellacrisi di queste fabbriche. DobbiamO' esseremolta ohiavi. Votiamo que,sta ordime deilgiorno, ma dobbiamO' anche sapere quali sa-na gIri impegni che si assumerà il Gaverna,quali sona gli 1m[pegni ohe H Gaverna può

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502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VII I Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

far assumere alla GEPI e quali saranno itempli. Noi imatti ci troviamo di £ronte afabbrrche che hanno problemi di cassa in~tegrazione, ecco il punto. Bisogna tenerepresente i tempi, ,le operazioni e la scaden~za deHa cassa integrazione. OnorevoJe Sotto~segremrio, votando questo ordine del gio.r~no, abbiamo la £iducia, abbiamo la certezzache TIGoverno si sentirà obbligato a rispec-chiare il voto. ,del Pairlamento. Però qualo!rai tempi dovessero ,slitta:re, quaJora dovesse-ro insorgere di£ficoLtà le chiediamo di con~vocare le organizzazÌ()[li sindacali, Ì rappre-sentanti ,m queste ,fabbriche per ptrende:revisione ded-le questioni suscitate daLla cassaintegrazione perchè diversamente questi ope~rai po.tranno trové!!I1si ~ pensam,do che que-

sto otrdine del giorno risolw. il problema ~

tra qua.ilche setti:mana senza aJCIUII1rapportonè di tlavo.ro e nemmeno di cassa integra-zione. Nom so 'se ,mi sano spiegato, anotre~

vo:le Sottosegretario ,pe:rdhè è bene che quanJ.~do votiamo e discutiamo. 'Si sappia con chia~rezza quello cne Sii fa.

R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti-gianato. DomaOOo di par1are.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

... R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti~gianato. Debbo precisare una cosa perchènon :rimanga aJloun equivoco. I:l Governoprernde un impegno, oome è suo dovere,ohiarissimo e solenne che si atterrà cioè aque1Jlo che dice la legge e quindi pI1erJJdel'impegno di 'sottoporre al CIPI una delibe-ra ndla 'quale sii adottemnno i oriteri. Vada sè che il Go\"emo correderà la propostadi deHbera che sarà sottolPoSlta al CIPI de-gli aroini dell giorno che qui ha accettato;va rotI1esÌ da sè che 'ÌJ. CIPE, neLl'ambitodelLa legge e neLl'ambito delLa sollecitazioniche pe:rveI1ranno, ,dovrà fissare i criteri. Cer~to è che il Governo non si può dmpegnarequesta sera ad iiOJserirequesta o quella azien-da, come è stato chiarito anche 'in COIDiIIlis-sione, come ben sanno le oiJ:1g'anizzazioni

sindacaJli con ,le quaJi abbiamo fa:tto buonaparte della nottata per esaminare il proble--ma, quindli non c'è da convocarle petrcl1èsono state già cO[}JVocateieri 'sera. Il pro~blema sa:rà esaminato ,dal CIPI, il qualeavrà certo davanti a sè riohieste ,per circa10.000 occupati a fronte di una possibilitàche po.ne un vincollo f1nanziario moJ.to pre-ciso che dà ,spazJÌo a 3.500A.000 ocoupati.H CIPI si trova di fronte a questo nodo,terrà ovviamente icon1Jodegl,i ordini del gior~no, ma 'soprattutto .si atteI1rà a queHo medioe ,la legge. Non vi siano equivoci, i sÌiIll-dacati sono a~l'uopo già informati e sonoda noi iConsu1tati.

P RES I D E N T E. Meao ai \"oti l'ill-dine del gioI1llo n. 3, 'Presentato dal senatoreRosa e ,da a:ltd S'enatoIìi. Ohi l'approva èpregato di ahare la mano.

t!: approvato.

Metto ai voti fOl1dine deJl :giorno n. 4, 'P're~sentato dai! se[1latore Busseti e da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvato.

Passiamo aH'eSlame dell' articolo unico. Sene dlia letrtu:ra.

P A L A, segretario:

Articolo unico.

È convertito in legge il decreto~legge29 luglio 1982, n. 482, recante proroga deltermine per gli tinterventi della GEPI aisensi della legge 28 novembre 1980, n. 784,concernente norme per la ricapitalizzazio~ne della GEPI, e del termine di cui al sestocomma dell'articolo 1 della medesima legge,con le seguenti modificazioni:

al secondo comma dell'articolo 1 dopole parole: nel comune di Spoleto sono ag~giunte le seguenti: ed abbiano un numerodi addetti non superiore a 500;

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502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA.. RESOCONTOSTENOGRAFICO

V II 1 Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

l'ultimo periodo del secondo commadell' articolo 1 è sostituito dal seguente:

Il CIPI dovrà adottare una delibera nellaquale siano indicate le condizioni per !'in-tervento della GEPI ai sensi del precedentecomma. Tale intervento dovrà essere fina-lizzato alla riorganizzazione produttiva e alrisanamento del comparto attraverso le ne-cessarie ristrutturazioni, avendo riguardoalla tutela dei livelli occupazionali ancheattraverso misure di salvaguardia dei vo-lumi produttivi, in rapporto all'andamentodei mercati internazionali.

P RES I D E N T E . Avverto ohe gliemendamenti sano referiti agli articoli deildeoreto-<legge da convertke, carne modifica-to dalla Camera dei deputati.

Si ,dia lettura dell' emendamento presen-tato all'!é\<rtioolo1.

P A L A, segretario:

Sostituire il secondo comma con i se-guenti:

«Alla scopo di nsolvere 11 grave proble-ma produttivo ed ocoupazionale del comunedi S:poleto, Ja società f:i,nanzia;ria regionaleumbra - Svj:1upumbrla .. può promuovere, inconoorso con le aziende del settore in cui siattua l'mtervento, in1ziative produttive attea consentire illre.impiega dei lavoratori dellefO[1JderiePozzi, sf\1Itlabase di un pragrammacomplessivo di impresa approvato d!é\!1 Cipientro 30 giorni dalla data di entTata in vJ~gore della presente legge. La delibera di ap-provamOll1e del programma iÌmdd.cale condi-zioni per l'iJntervento della finanziaria regio-nale umbra - SvdJupumbr,1a - ohe deve esserefÌ'nalizzato ad,la X!iorganizzazione produttivae al risanamento del comparto attraverso lenccessanie 1iÌlstTuttura2Jioni e riconversioniproduttive, avendo rigua~do alla saJvaguar-dia dei ,LhreJli occupazionali complessd.vi eprevedendo anche le opportune misure disalvaguardia dei ;prodotti nazion.a1i in rei a-:mone aLle importazioni dai .paesi terzi.

n Ministero del tesoro è autonizzato a can-feri:re alLa fmnziariÌa regionale umbra - Svi-

lupumbrda - La somma di lire 15 miMardi perle finalità di cud. afl comma precedente ».

1. 1 CALICE, BACICCHI, POLLIDORO,GROSSI, FRAGASSI, TROPEANO

C A L I C E. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. Questo emendamento è sta-to già illustrato in sede di d1saussione ge-nerale.

P RES I D E N T E. Invito la Com-miss,iOiIle ad esprimere il parere sull' emen-damento in esame.

D'A M E L I O, relatore. Signor Presi-dente, rispetto nmpostaziOiIle dalla quailenasce questo emendamento, :però obiettiva-mente devo dire che è sconvolgente rispet-to al1'articOllato deLla legge. SOIIlOpertantocontraria.

P RES I D E N T E. InVlito ill Governaad 'esprimere H parere.

R E B E C C H I N I, sottosegretario diStato per l'industria, il commercio e l'arti-gianato. I:l Governo è cantro.r10 per ,le ragio-ni già espresse e nell' ottica della regionaJiz-zaziane di cui al disegno di legge.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 1. 1, presentato dal senatoreCalice e da a1tTi senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mam.o.

Non è approvato.

Si dia ~ettura dell'emendamento 4.1.

P A L A, segretario:

Al primo comma, dopa Ie parole: « perl'anno finanziario 1982» inserire le altre:« di cui 15 miliardi da versare alla finanzia-ria regionale umbra -Svilupumbria - per l'in-

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Senato della Repubblica ~ 25941 ~

S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

tervento nel comune di Spoleto di cui al se~condo comma dell'articolo 1 ».

4. 1 CALICE, BACICCHI, POLLIDORO,GROSSI, FRAGASSI, TROPEANO

P RES I D E N T E. Questo emenda~mento è preoluso dalla reiezione del' emen~damento 1. 1.

Passiamo alla votazione finale.

R O M E O. Domando di parlaTe per di~ohiaraziooe di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O M E O. S1gnor Presidente, onore~vole II'alppresentante del Govevno, noi avrem~ma potuto anche fare a meno di fare unadichiarazione di voto, visto che ill collegaCalice ha iHu:strato aJlTIipiamem.tee chiara~mente la nostra posizione. P.erò, dalla di~SC'lLssioneohe si è svolta e dagli ordini delgiOlrno ,che sano stati Vlotati, è emerso an~cara Ulnavolta che siamo costretti ad afflron~tare i problemi della GEPI e a decidere sutali questioni di grande interesse econOiIlli~co e sociale SOItto:la pressione di fatti dram~ma1ici, oome può essere la ohiusura di unafabbrica o la messa in cassa integrazionedi migliaia e migliaia di ~avoratori o le sca~denze, addirittluira, della cassa integrazione.Ciò pone Ln ,ri1ievo per noi <l'assenza di unapolitica industriale da rparte dei Governo,l'assenza di una politioa di salvataggio e dir1sanamento delle aziende non decotte. Persopperire, onorevole sottosegretario, all'as-sen~a di questa rpolitioa ~ e in conseguenzasorgono tutte queste richieste e tutte questeesigenze che sono espresse negli ordini delgioJ1llo ~ non bastano nè le polemiche chesi sono svolte in questi giorni sulla stampa,nè [e dichiarazioni aborracciate che lei ci hareso qui a concluslione di questa discussione,nè il proposito quotidiano dell'onorevole LaMalfa, che dice di vOller mettere sotto con-trollo la GEPI. Lei ha polemizzato personal~mente con me in Commissione, ma l'onore~vale La Ma,lfa ha dato direttive dn questosenso al CIPI per controllare e riportare laGEPI aliI'alveo dei compiti istituzionali. Non

possono naturalmente bastare per sopperireaLl'assenza di una politica !industriale le di-chiarazioni e le difese d'ufficio che lei ciha fatto in Commissione e qui in materiaGEPI; nè ci ha spiegato come mai, pur es~sendo necessari quindici mi.liardi per fron~teggiare Ila situazione di Spoleto, se ne 'stan~ziano, nel decreto che stiamo disoutendo,ben quaranta.

Tutta l'esperienza di questi anni ci haoonvinti che occorre uscire, come è statosottolineato, dalla occasionalità e dai pro~blemi che si affrontano di 'V&ta in voJtaladdove .scoppiano.

H problema non è per noi quelJlo del sal~Vlataggio o del risanamento, ma di come siaffrontano 11 salvataggio e il ris,a:namentodell'azienda. Il problema è di una politicaindustriale che non c'è e sottoLineiamo ~ enon potevama non farlo dopa un dibattitocome quello che ,si è svolto in quest' Aula ~che Ila verità è che ,la GEPI non ha avutoe non ha Ulna poHticache dsponde a questeesigenze di salvataggio e di risanamento.

La GEPI, è stato detto, è diventata unaarea di paroheggio !per .Iavomtori disocou~pati. l,matti ~ come dicevo ~ ill CIPI siriun:urà nei prossimi giorni per rplIDtualizza~re quali sono i compiti e far rientmre laGEPI nei compiti previsti dalla legge inquanto compiti istituzionali.

Da qUlesto ,dibattito, ano["evole Sottose-gretaria, abbiamo ricavato la conferma dellanecessità di un ripensamento su'1le strutturee sui compiti dellla GEPI che devono rispon-dere a certi obiettivi, come la possibiHtàreaJ'e di Irecuperare risorse, i:mpiamti e strut-ture neH'ambita del mercato delJe 'siIllgoleamende, oome !'importanza ohe si dà al-laazienda che opera :Unun determinata setto--re. Tutta la discussione S'1msettore dellaghÌ'sa bianca, che è stata portata qui daIcollega Forni, mostra che effettivamentenon ic'è una politioa in ques1Ja direzione.Abbiamo bisogno anche di indirizzi oonfor~mi a:Hedeliberazioni del Cipi, al quale spet-ta il compito di daTe ques'ti 'Orientamentidi politica industriale. Abbiamo voluto sat~toLineare questi aspetti perohè non ci sem-bra ~ e la disc.ussione 10 ha messo in evi~denza apertamente nè ci ha sOI'pI"esa, p0["

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Senato della Repubblica ~ 25942 ~

S02a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

la verità ~ ,ohe la politica che attualmentesvolge la GEPI cornispOiIlda a quesiti criteri.Infatti, neHa gestiOtlle per il 1981, su un fat~turato di miHe mHial1di, La GEPI ha regd~strato 180 miliardi di perdite. Nè ci parerisponda a queSiti oriteri, a questi obiettiviil fatto che la GEPI abbia ancora in carkoaziende da otto o nove anni, ,come risultadalle dichiam:ljioni di Bigazzi ~ per chi non,lo sapesse è il più alto dirigente della GEPI~ e come risulta dalle reLazioni più voltepresentate. Si pone quindi, come ho già det~to, Ila necessità di un ripensamento dellestrutture e dei compiti della GEPI, ripensa~mento che lo stesso Governo, in Commissio~[le questa sera, ha 'riconfermato di volerean:nunziaJooo la presentaziOlJ1.edi una prQlPo~sta di legge, e per la verità noi lo abbiamoantiaipato d'i quaLC!heanno, avvertendo ap~punto la necessità di ailldare ad un riordinodeHa GEPI. Perciò, in 'COerenza con la no~stra battaglia tesa a modificare gli attua:licompiti e la struttura ,della GEPI, nQlll pos~siamo vOltare a favore di questo provvedi~mento e di ,conseguenza dichiaro il voto con~tlrario del mio Gl1l1QJipo.Sentivo la necessitàdi dare questi chiarimenti, sOipmttutto dopola disouslsione d1e vi è stata sugli ordinidel giorno. (Applausi dall' estrema sinistra).

P RES I D E N T E. Metto ai voti ]1disegno di ,legge nel 'suo articolo unico. Chi1'approva è pregato di alzare la maiIlO.

:È approvato.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

«Conversione in legge del decreto-legge 2agosto 1982, n. 491, concernente ulterioreproroga del tennine previsto dall'artico-lo 3, secondo comma, lettera c), del de-creto del Presidente della Repubblica 12novembre 1976, n. 1000, per l'adeguamen-to alle disposizioni comunitarie sulla ma-cellazione ed eviscerazione dei volatili dacortile» (2029) (Approvato dalla Came-ra dei deputati) (Relazione orale)

P RES I D E N T E. Passiamo alla di-scussione del disegno di legge: «Conversio~ne in legge del decreto~legge 2 agosto 1982,n. 491, concernente ulteriore iPromga deltermine previsto da:l'articolo 3, secondo com-ma, lettera c), del deoreto del Presidentedella Repubblica 12 novembre 1976, n. 1000,per l'adeguamento aLle diSiposiziorri comuni-tarie sullla macellazione ed eviscerazione deivolatili da cortile », già approlVato dalla Ca~mem dei deputati, inserito neLl'ondine delgiorno, cOtllIrelazione orale, a iIlOIiffiadell'ar~ticalo 56, quarto comma, del RegolaJmento.

Pertanto, ha facoltà di par;lare il relatol1e.

P I T T E L L A, relatore. Signor Presi-dente, onorevole Ministro, onorevoli sena~tori, 11decreto~legge 2 agosto 1982, n. 491,di cui <sipropone lacoiIlversioll1e, riguardal'Ull1JeDioreproroga del termine 'Previsto dal~l'aJrtkoJo 3, secondo comma, ,lettera c), de~deoreto del Presidente della Repubblica 12novembre 1976, n. 1000, per l'adeguamentoaMe disposizioni comunitarie sulla maoel[a-zione ed eviscerazione dei volatili da cortNe.L'anzidetto decreto pr,eS'idenzial1.e,ohe rece~piva la direttiva CEE n. 75/431 dellO lrugi1.io1975, modificativa di Ulna ptrecedente diret~tiva, la n. 71/118 del 15 febbraio 1971, pre-vedeva, tm l'altro, la data del 15 agosto1981 quale teIiffiilne ultimo per J'adeguamen~to da Iparte degli stabillimenti itatliani alledisposizioni comunitarie in materia di ma-ceHazione ed eviscerazione dei voklltili dacortile. Tale data è Istata prorogata al 15agosto 1982 daJI dec:mto~legge 4 settembre1981, n. 496, oonVlertito in legge, con modi~ficaziO'Ili daiLla,legge 4 novembre 1981, n. 618,che recepiva la direttiva CEE n. 81 del 21luglio 1981 La qu~le, appunto, ,ootorizzavagli stabilimenti ad usuDruire dell'anzidet'taproroga. Questa, pertanto, sarebbe sOaJdutail 15 agosto ,scorso, senonchè una ulterioredirettiva d.e1la CEE del 19 lliugi1.io1982, mOwdifi<caJThdo'precedenti direttive, autorizzavagi1.i Stati membri aJd effettUiare Una nuovaproroga fino ~l 31 marzo 1984, in ,attesa diuna puntuale definizione dclle metodichedelLa ispezione veterinaria del poLlame ma~cellato e della disciplina sul finanziamentodei costi del serv:izio ispettivo.

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111GoveI1no italiano ha ritenuto OppOlrtunoavvalersi di tale ulteriore :proroga OI1Jdepo-ter riesaminare appprofonditaIl1ffi1te, anchein sede com'UJDJitada,una materia molto de~licata sia per i suoi I1isvoLti sul piano igie-nicO"sanitario ohe su .queLlo delJl'~s'Setto pro-duttivo. Data .la ri:strettezza dei tempi si èfatto rioorso al dooret~Legge che, nel casospecifico trova ulna sua giustificamone che,però, non sminuisce, a nostro giudizio, lavalutazione negativa me deve esprimersia proposito deLla non edif10ante prassi fi,~nOira adottata delLa decretazione d'urgenJZa,spedaLmente in materia sanimria.

In conclusione 11pI1ovvedimeOJJto,che nonfa altro ohe stabilire appunto La prorogafino M 31 marzo 1984 per l'adeguamentoaLle direttive com'Unitarie, può ad avviso ddrelatore essere accolto con la raocomanrla~zione al GovernlO di ~restare tutte le mi-sure idonee affinohè non si 'renda più ne-cessaria aLcuna altm proroga dopo la sca-denza del 31 marzo 1984 e di esaminare conapprofondimento la materia nel -suo Co<Ill.-plesso, previllegiandone gli aspetti 'igienico~sanitari e puntualizzando l'attenzione sru al- Icuni specifid problemi come i servizi vete-rinari di confine.

Con queste osservazioni, ohiedo ,l'appro-vazione del disegno di legge di conversione.

P RES I D E N T E. Non essendoviiscritti a parlare nella discuSisione generale,ha facoltà di paI1lare ill Ministro deLla sanità.

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Mi dichiaI10 d'aacor1do con quanto ha dettoiJ relatore.

P RES I D E N T E. Passiamo all'esa~me delJl'artiJcolo unico. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Articolo unico.

È convertito in legge il decreto-legge2 agosto 1982, n. 491, concernente ulterio~re proroga del termine previsto dall'arti-colo 3, secondo comma, lettera c), del de-

creto del Presidente della Repubblka 12 no-vembre 1976, n. 1000, per l'adeguamento alledisposizioni comunitarie sulla macellazioneed eviscerazione dei volatili da cortile.

P RES I D E N T E. P,assiaiIDo alla vo-tazione.

A R G I R OFF I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* A R G I R OFF I. Il Gruppo comuni-sta ha già antiqpato nel ooI1s0 del dibattitoe deLla dichiaI1azione di voto svoltJasi allaCamera dei deputati La valutazione f.avore-vole sul disegno di :legge in questione. Adogni modo, vogliamo avanzare aloune con-siderazioni re!lative ai due elementi addottidal relatore, anche questa sera, di urgenzadei tempi procedurali, ,da una pa,rte, e dioppoI'iunità igieniaa e commerciale, dall',w-tra. Sono considerazioni ,sul metodo con ilquale si è arr.ivati all'attuale disoossionein AUJ1a.

Ricordiamo in proposito che ci sono unaserie di provvedimenti che datano addirit-tura a 11 anni .fa: il primo provvedimentoadottato daLla CEE e segnato al 15 febbraio1971, che si avvale del trattato istitutivo deil~la CEE, ,secoooo .gli articoli 43 e 100 e dialcuni altri vatti istituzionali reLativi a:lledecisioni in quella data già adottate. Vi èpoi um secondo doou:mento del luglio 1975con due a!l,legati: i:l primo in 14 capitoili e11 secondo in 17 capitoli. Esiste inoltre unaltro pronunciamento delLa CEE del 1981che comprende tre articoli, e umo aTIlCOrapiù recente, del 19 lllliglio 1982, di tre ar-ticoli.

Ho voLuto citare brevemente queste dateper rendere più evidente il ritando, a nostroparere non facirlmente cOlTIiPrensibiJe, oltreche l'Ìimiproprietà ~ mi si consenta ~ delmetodo politico e di CO!1rettezza democra-tioa adottato anche nell'ambito della ma~teria oggi trattata che comprende, tra l'al-tro, un giro di affari diffici:lmente quanti-ficabile e ceI1taiIDenrtJemolto elevato, nono-stante il ritardo cihe si verifica, anche se

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gli spazi di tempo a disposizione del n~stTo PaI1lamento emno ben la~ghi e suffi~denti per consentire un'analisi del dispo-sitivo CEE ed il conseguente accoglimentonella nostra legislazione tanto deiJ.:l.eprimi-tive direttive del Consiglio ,deMe Comunitàeuropee, quanto delle modifiche ohe sonostate tempestivamente e puntualmente ap-po["tate sucessivamente al primo dispositi-vo giuridico.

Non ha senso dunque la Ipreoccupazioneohe è stata ripetutamenue eSlpressa nel cor-so dell'ultimo dibattito di Commissione alSenato, secoru:lo la quale il Governo itaJ.ia-no ha ritenuto opportuno avvailersi di taleDJUovaproroga per poter riesaminare anchein sede comunitaria una materia molto de-licata.

La verità è che la CEE ha approfondi1:oanaliticamente e ampiamente questo tema~ che ha una serie di implkazioni di ordineigienico, sanitario, di tutela deLla saLute dieicittadini, di garanzia 'sul piano deLla liceitànel trasporto di gmssi contingenti di vola-tiili eviscerati ~ e secondo tutte le indica-zioni ohe ven1vano da una eSiperienza che ,

ha consentito e hasOOlecitato anche ,la m~dificazione de~ primitivo dispositivo che ~

lo ripeto ~ ha ben 12 anni di vita. Si trattadell'ottantaseiesimo decreto~legge emanato,immativamente a nastro 'Parere, dal Gover-na Spa:dOllini, senza che da !parte del Go-Ve'["fiOsi riesca a rendere ragionevole alounamotivazione di merito obiettivo.

Tra 'l'altro, noi attendiamo i documenti re-lativi proprio a questo ultimo decreto. Finoa questa sera emvamo canvinti che in qual-ahe modo avremmo disposto di questi docu-menti, che invece non sono .arrivati. Diròdi più: ,Laspecifica materia, anche in rap--porto alla necessità di adeguamento aille di-sposiziani comunitarie suRa maceUazione edeviscemzione dei volatili da cortile risultagià affrontata in sede giuflidica qui in Italiacan ben cinque deoreti. J,l primo di essidata ail 10 agasto 1972 con aJlegato un rego-lamento di 15 articoli; il secorJ1Jdoè del 12novembre 1976, segnato 311nUiIDero 1.000;il tetrzo è dell 25 luglio 1979; il qUatrto è del4 novembre 1981; il quinto del 31 ottobre1981.

Si trotta dunque di UillImetodo non perti-nente, che trasferisce la decisione relativaad l\11llamateria certo importante ~ma dellaquale si ,sarebbe patuto e dovuto discutereper tempo) in 3Imbiti di irregolarità ~ misi consenta ~ !proceduraJ'e e democratica.

L'argomento secondo il quaLe la conver-sione in legge del deoret{};legge del 2 ag~sto 1982, n. 491, si presenta come una pro-roga necessar:ia ed inderogabile per la sca-deI1JZadel termine prefissato ~ ciò che par-

rebbe anche i macelLai e soprattutto i com-mercianti in 'I.111asituazione di i1legaiJ.ità ~

risulta dunque, a nostro pa~ere, preteSi1Ju~so. Infatti il ritaI1do denunciato non puògiustificarsi. La CEE non ha bisogno delnostro s'pazio di tempo. La CEE, COiffiehogià detto, ha approfondito ampiamel!lte e ciha offerto UI1Iterreno di motiv:azione e diindagine il più ampio e il più articolatopossibile. C1oè, la CEE ha tempestivamenteCOThsentito un allUl1igamento dei tempi diva:lidità deJla precedente dÌirettiva, al finedi cO'll!sentire UThacorretta prassi di adegua-mento da parte del Pa111amento i.taliano aJ.nuovo dispositivo.

Anche se il'argomento dunque ~ e mi av-vio alla conclusione ~ di fronte al[a serieimportante e drammatica di punti di discus-sione in corso sulla legge finanziaria, p~trebbe sembrare di vaiJ.ore,subo([1dinato, piro-babilmente ciò rende ancora più inspiega-biJe 'il ,r:itardo con il quale si pretende diaccreditare l'adozione dell'attuale provvedi-mento. È da rilevare, infi:ne, che, a prop~sito delle clirettive della ComUillÌtà eurorpea,U P,aplamento italiano, come del resto glialtri PaI1lamenti aderenti alla CEE, non puòalienarsi ~ ricordiamolo ~ il diritto-doveredi analizzare le disposizioni che da quellasede provengono, poiohè, neJ caso dovesse(seoondo un'labitudiJne inquietante che a noipare purtroppo illlValsa nel nostro Governo)accettade senza discutere, rinuncerebbe adesercitare una ,serie di competenze fonda-mentali. Ciò che consentirebbe a leggi nol11.statuali di divenire operaIllti nel nostro pae-se senza essere disousse in PaI1lamento. Nelcaso specifico ciò, in ogni >Caso, non puònon suonare come un'imposizione suscitata,presumibilmente, da ragioni esterne a quelJ.e

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addatte della necessità di regolamenrozioll1e~ come diceva il relatore, senatore P1ttella~ sanitaria e commerciale e ricanducibiliprababiLmente (e abbiamo motiva di so-spettarlo) ,ad mteressi di categorie di opera-tori economici che finiscono, come troppospesso accade in casi del gellle're, per avereil sapravvento sui diritti primari deUa col-lettività.

Riteniamo., pertanto., che per le ragioniindicate, nella vasta mativazione giuridioae normativa elaborata ne1le date già iIlldica~te da parte della CEE si copra a:mpiamentee concretamente la nastro adesiane all'at~tuale ,disegno di legge. Nan è 11 oaso, dun-que, di analizzare o intervenire in tale dire~zione; è per questa ohe mtendiamo sotto-lineare che una legge ordina,ria avrebbe po-tuto garantire nan soltanto. la ,soluzione delPIToblema e la reg01amentazione di un COlfi-mercia ormai divenuto molto vasto per Htipo di esigenze manifestate dal mercatoitaliana, !IlJa ciò avrebbe consentito di a1:-tuare tl'I1J'azione in:faJ1mativa sui problemiigienici esistenti in OI1dine ad un cOI1Tettocamportamento .alimentare (argomenta cheè stato sollevata anche nel dibattito. allaCamera) e \per ,gli altri mativi di aJ1dine sa-nitario ai quali, a nastro parere, piuttosto.strUlffientalmente pretendono di richiamars,ii dati e gli argamenti del Gaverna, compresoqueUo, che a nm pare veramente invecchiatocome argamenta e precoce come attuaziane,relativa al,l'organizzaziane del servizio. disorvegli.a:lllza veterinaria nel confine.

La proroga, seconda il Gruppo comunista,è adattabile per ,il fatta che, fin dalla scorsanovembre, wCUilli emendamenti oarrettivisona ,stati introdatti nel pravvedimento al-lora discusso, an riferimento. aJl1a quantifi-oazione prevista dei volatili da contraUare.Oiò per due ordini di motivi, come diceva-mo:anzi1Jutta per oonsentire agli utenti ita-li'ani una Siu£fidente garanzia, come già in-dioata, di ,natura igienica e sanitaria, nellaspirito. dei prillcìpi di prevenzione dalla ma-lattia e dalle accasioni di pJ1Opagazione epi-demica di eventuali fattori marbigeni neicomp!rensori di utenza. In secondo luogo,per tenere conta delle vive e legittime pra-teste ,saillevate nel paese dai piccoH aHeva-

tori che si ,sarebbero davuti piegare a dispo-sizioni che .Ii av:rebbero to.talmente esclusidai drcuiti produttivi delle grandi fattoriecaJtivatrici esistenti 'ÌiDJ Europa e che avreb-bero. al~O'fa pravocata Uilla squilibJ:1io imme-diato dei mprparta tra investimenti e gua-dagni.

Non basta, dunque, avanzare le racco-mandaz10ni che, temo, ascoLteremo ancorae che suo.nana come le promesse di Ulll Go-verna marinaio. circa quel~a ohe è stata de-finita la necessità di una definizione ilegi-slativa che eviti la regorlamentazio'lle dellamateria attJ1averso H regime deLle pOC'aroghe.Abbiamo. detto che tale metodo si esprimecan una eviden:zJa aJ:1mai'PreoocUlpante, neMaconsiderazione d~l numero di deoreti-Ieggegià emanati da questa GoveI1Ilo.

È questo :i:lmativo per .j,!quale la nostramotivaziane riguarda il merito della leggeche, come in ta:nte altre occasioni, ritenia-mo di dover res1JOnsabi1mente valutare etuttav;ia insistiamo, nella conclusione, sullaassoluta necessità di adattare tempi di trat-taziane del dibattito. ohe garantiscano. spazidi demaorazia e di COJ1rettezzacastituziona~edi frante al,le varie parti politiche presentinel Parlamento italiano.

P RES I D E N T E. Metta ai voti ildisegna di legge nel suo articolo unica. Chil'aplprova è ,pregato di alzare la mano.

È approvato.

Per lo svolgimento di una interrogazione

L U C C H I. Domando ,di pa'l'la:re.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

L U C C H I. Signor Presidente, anore--voli colleghi, onorevole rappresentante delGaveI1IlO (ohe non è 'Presente) intervengaper sollecitare UIlla l11apida risposta aHa in-terragaZ'ione n. 3 ~02168 che ho presentata.È una risposta ohe purtroppo si ,sarebbe do~vuta dare subito, questa sera stessa, datala gravità del'la ,situazione. Questa mia in-

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te>rrogazione è 'soprattutto un pretesto perinformare il Senato ed i oolleghi su un fattograve che non ci può lasciare indifferenti:non possiamo 'lasciare quest' AUJla senza cernascere qualI è la reale situazione per qUaa:1toriguarda l'agitazione promossa dall'Unioneitaliana cieohi.

Mi sono <recata aLla Sala Borromini: lasituaZJione è malto tesa, è UiIla situazioneesplosiva; tre ciechi 'Si sono incatenati eduno ha la febbre a 39" ed è malto grave.

Oredo quindi iOhedobbiamo piI"endere attoquesta sera ddla situazione. I ciechi civilih3JI1JIlochiesto !li!petutaimente 'a11presidenteSpadolini ed al Ministro del tesOirO di esserericevuti, ma non sono ancora stati ricevuti.Ho telefonato pOlca fa e mi hanno dettoche non sanno quando saranno ricevuti dalPresidente del Consiglio e dal Ministro deltesOTO. Mi chiedo che cosa aspettino il Go-verno e il Minist:ro del tesoro a dÌceverli,perchè lla situaZJione 'sta diventando esplo-siva.

Noi comunisti saI.1ecitiamo il Governoaf-finchè riceva le delegazioni dei ciechi civili,peI1chè siamo molto preoccupati. Non ver ,gliamo entrare questa sera nel merito del,ledchieste dell'Unione italiaina ciecihi, però daqueLlo che ho vi'sto, mi sembra ohe si .pro-filino gravi inadempienze del Governo suleggi che sono state approvate dal Parla-mento, mi semhra che -si profili una preva-ricazione dell'Esecutivo sul potere legisla-tivo, casa ohe viene denunciata dall'Unioneitaliana ciechi. Tutte .Ie forze politiche -chesono qui presenti ,ed i colleghi senatori cre-do debbano preocooparsi di questo fatto equindi sollecitare ill Governo per.chè questedelegazioni vengano dÌcevute. (Applausi dal-l'estrema sinistra).

R O S SI. A nome del Grup!po demercratico criSlthmo, mi associo ail'le parole del-la senatrice Lucchi.

P RES I D E N T E. Assicuro l' onerrevole collega Lucchi che Ja Presidenza prov-vederà a sollecitare ]l Governo nene formedovute, eon l'impegno particolare che la que-stione richiede.

Interrogazioni,annunzio di risposte scritte

P RES I D E N T E. Il Governo ha in-viato risposte scritte ad interrogazioni pre-sentate da onorevoli senatori.

Tali risposte saranno pubblicate nel fa-scicolo numero 67.

Interpellanze, annunzio

P RES I D E N T E. Invito dl senatoresegretario a dare 'annunzio del['interpeHan-za pervenuta aI.la Presi,denza.

P A L A, segretario:

SICA, SANTONASTASO. ~ Al Ministrodel tesoro. ~ Per conoscere qual è la realesituazione del Banco di Napoli, oggetto inquesti ultimi gIorni di una runnovata Sca!Il-daHstica campagna di stampa, che tendeevidentemente a S'creditare il maggiore isti-tuto di credito del Mezzogiorno.

La recente ispezione deHa Banca d'Italia,di cui non ancora sono state comunicatele risul,tanze;

Ja diatriba tuttora !in atto sul tentativodi semiprivatiz:zJazione dell'istituto;

la mancata nomina del direttore gene-mIe, che priva l'ente, per le sue p8!rticolarifunzioni, di uno dei punti di maggiore ca-paoità operativa;

la polemica presa di posizione dellamaggioranza del consigl~o di amministra-zione, nel tentativo di frenare una politicatendenzialmente personillistica ed accentra-trice della presidenm,

sono i molteplici aspetti di una com-plessa situazione che attende una responsa-blle chiarificazione che dia al Banco la rin-novata e meritata fiducia dei risparmiatorie costituisca per lo stesso un'incentivazioneal rilancio della sua azione promozionaleper lo sviluppo del Mezzogiorno.

(2 -00533)

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23 SETTEMBRE 1982

Interrogazioni, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle mterroga~zioJ.1Ìpervenute aIlla. Presidenza.

P A L A, segretario:

MARCHIO. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri. ~ Premesso:

Iche, con comunicazione amlunciata inAula il 4 agosto 1982, ~l P,residente del Se- I

nato ha trasmesso alla Commissione com- J

petente la richiesta di autorizzazione a pro-cedere contro il senatore Elio Tiriolo, Sot-tosegretario di Stato;

che ,la il"ichiesta di autorizzazione a pro- Icedere è fondata sulla denunzia dei cara-

.

b.inieri di Lamezia Terme, per a\ ere il Ti-riolo offeso l'onore e il prestigio del tenentecdl()[}[lello dei carabinieri Rocco DJ Monte,

Idel capitano dei carabinieri Stefano Orlando,del maresoiallo dei cambinieni Domenico :

Lo Giacco e di altri militari deLl'Arma, men- itre questi traevano ,m arresto il sorveg:liato

I

Sipeoiale F,rancesco Iritano che si accompa-gnava al Tii.riolo;

che i giol'Ilaili di meocoledì 22 settembre1982 hanno dato il10tizia di una cOil1ferenzastampa, tenuta dal sottosegretario T'irioloin Catanzaro, nel COJ1SOdella quale 10 stessoav,rebbe affer.mato, pur iJ1eSipingendol'adde-bito, di conoscere H ,signor 1I1itano Francesco,dilquale il1ella akcostanza di Luogo e di tem-po portava ta bOJ1sa del sottoseg:retalrio Ti-riolo,

l'.interrogante chiede di conoscere se, an-che 'in relazione al,le tante volte condamataemergenza morale, il Presidente del Consli~glio il10n If'i.tenga di dov:er invitare !Ì:lsotto-segreta'lìio Tiriolo a -rassegnare le dimissionidalla C31rica, e ciò in attesa che li1 g:iudicecompetente siÌ pronunzi sui reati contestatiallo stesso.

Tale ,richiesta si rende necessaria a pre-scif11deredai reati o meno commessi dal sot-tosegretario T:iI1iolo, ma solo in considera-zione del fatto che il Tiriolo si aocompa-gnava con un noto pregiudicato al qualeafHdava anche la bOJ1sa,peI'sonale, nella qua-

le potevano ,trovarsi dooumenti riservati delMinistero di cui à1 nriolo è sottosegretario.

Per conoscere, if11oltre, se risponde a ve-rità che i due ufficiali e il sottufficiale del-l'AI1ma mnanzi memoonati ,siano stati tra-sferiti da Catanzaro presso altri comandidell'Arma stessa.

In caso affermativo, si chiede di conosce-re ,le ragioni ohe hanno determinato talitrasferimem.ti.

(3 -02165)

SAPORITO, FRACASSI, BORZI, MURMU-RA, AVELLONE. ~ Al Presidente del Con~siglio dei ministri ed al Ministro del tesoro.Premesso:

a) che netla scuda secondaria superio-re hanno prestato servizio, neH'anno scola-stico 1981-82, oirca 7.000 supplenti impe-gnati in posti d'insegnamento deNe diversediscipline;

b) che dal mese di aprile 1982 i mede-simi non hanno percepito alcuna ret:J1ibuzio-ne nonostante reiterate proteste per talemancato pagamento;

c) che i supplenti hanno 11ipetutamenterichiamato l'attenzione dei responsabili go-vernativi sul fatto che nessun corrispettivoeconomico fosse loro concesso, nonostanteif servi~io continuativo prestato e dimenti-cando le esigenze di vita di malti nucleifumiliari;

d) che analoga denunoia è stata formu-lata dal sindacato autonomo lavoJ1atori del-la scuola (SNALS),

gli i:nterJ1Oganti chiedono di conoscere secorrisponda a verità quanto denunciato e,in caso affermativo, quali misure urgentiintenda ill Governo adottare per adempierealI suo preciso dovere di pagare il servizioprestato dal'la benemerita categoria dei sup-plenti.

(3 - 02166)

BONAZZI, POLLASTRELLI, MARSELLI,GRANZOTTO, SEGA, DE SABBATA, VITA-LE Giuseppe. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro del tesoro. ~Per sapere secondo quali criteri e valuta-

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zioni, in rapporto alle finalità dell'ente di{( concorrere allo sviluppo ed al potenzia~mento dell'economia italiana », l'IMI abbiaconcesso, nel marzo 1982, un prestito di100 miliardi all'{( Italmobiliare », tenuto con-to che i mezzi così ottenuti dovevano ser~vire, e sono serviti, ad acquistare 1.833.800azioni de[ Banco ambrosiano e il prestitoveniva garantito dal Credito varesÌ!11oe dal-la Banca cattolica del Veneto, appartenen~ti ail gruppo facente capo >ail Banca amhro~siano.

(3 ~ 02167)

LUCCHI. ~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri ed al Ministro del tesoro. ~

Per chiedere:

quando hanno intenzione di ricevere ledelegazioni dei ciechi civili che hanno chie~sto ripetutamente di essere sentiti;

se si rendono conto della gravità dellasituazione che si è venuta creando: tre cie~chi si sono incatenati nella Sala Borrominie uno è gravemente ammalato;

se aspettano il morto per muoversi.

(3 -02168)

stemate carne docenti di materia affine (edu-cazione tecnica) nelLa 'SCuola media, in unruolo (quello di {( laureati »), quindi su:pe-rio~e a quella di appartenenza per d,l qualeconbÌinuavana ad essere re1Jribudte;

c) che l'attuale narmativa (la stessa Jeg~ge n. 270 del 1982 iDJOllcontempla oasi delgenere) non prevede la definitiva immi,s~sione iIIl ruO'lo nella disciplina msegnataininterrattamente da'l 1974 costringendo lemteressate (con atta aiIJJlli,dIi anzianità diruala) in Ultla situazione di precarietà,

l'inteI1rogaJnte chiede di conoscere qualipravvedimenti straoI1dinami intende adattaree se ritiene di prevedere, n.ell'ordina'llZa suipassaggd di cattedra e di :mOlla di prossimaemanazione, la possibilità di passaggia canprecedenza assoluta e mdipendentementedalla riserva di pasti ~ Irte[ casi in oui l'inse~

gnaDJte di ruolo al1dinama sda privo di sededefÌlllitiva :per soppressione del relativo in~segnamento all'intermo della piI"ovincia ~

ad altra ,rualo (anche supemore), fermo re-stando l'obbligo rper il titalalI"e del possessadella iI"elativa abil,ita2Jiane, nanahè della ri~ahiesta anzianità di ,servizio.

(4 ~ 03205)

FOSCHI. ~ Ai Ministri del tesoro e dellavoro e della previdenza sociale. ~ Vienesegnalato da più parti che la legge 22 di~cembre 1979, n. 682, can la qua:le è stalta

GRAZIANI. ~ Al Ministro della pubblica equiparata l'indennità di acoompagnamentodei oiechi civili a quella dei ciechi di guerra,

istruzione. ~ Cansiderato:

I

non sarebbe a tutt'aggi resa opeiI'anre.a) che diverse insegnanti di esercita~

I Infaai il decreto del P,reS'idente della Re-ziOIlÌ agrarie femmitI1JÌJi,classe di concorso i pubblica 30 dicembre 1981, n. 834, ha note~VIII/c (immeS'se in ,ruolo ai sensi dell'ar~ I volmente elevato l'assegno di accomrpagna~tioo1a 17 della Jegge 30 Iluglio 1973, n. 477), ! mento ai ciechi di guerra, mentre la citataa causa della 'Soppressione delle sezioni fem~

I legge n. 682 nan avrebbe ancora prodottominili precedentemente attiv,ate piI"es,sa al~

!gli effetti de1lla prevista equipa'razione.

cuni is,tÌtuti professionali per l'agricaltura, [ Considerato che ,la categoria dei ciechinon hanno mai attenuto .la ,sede definitiva,

! civiH, dopo signifioative battaglie, ha acqui-nè possono essere assegnate d'ufficia in ail~

I sito un diritto che ancora non viene con-tra proViincia (deoreto min:Ìisteriale 5 febbraio

I cretizzato, stante anche .t'aspetto psicologico-1981), dove, del resto, va esaurendasi La pas-

I

morale, oltre che, avviamente, economico,sibildtà ,dIi msegnamenta di tale discipJina;

I l'inter.ragante chiede di conoscere quali sia~b) [che le medesime in~egnant~, .ap:par~

I

no gli oS'~acoli. ch~ determinano .questo :ri~t~:m1Ji ~ « ruola dipl.oma:I» deglI IstItUtI

I

tardo nell apphc~~lO~e deLlamenzlOn~ta leg-dI ]struzlOne ,secondan:a di secondo 'grado,

I

ge n. 682, con l J:llVltOa voler plredlsparresono 'state annuaLmente .provvisoriamente si~ il migliare impegna deLl'organizzazione mi~

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

Page 43: SE-NATO DELLA REPUBBLICA24aprile 1982,n.336,riguaroante !'inqua-dramento nei ruoli della PoJ.iziadi Stato del personale che espleta funzioni di po~ lizia» (1961),previo parere deLlasaCom-missione;

Senato ~della Repubblica ~ 25949 ~

502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE 1982

nisteriaile a:l fine di regolarizzare rapidamen~te la situazione in argomento.

(4 - 03206)

CIPELLINI. ~ Ai Ministri di grazia egiustizia e dei beni culturali e ambientali.~ Per conoscere:

a) se risponde al vero quanto pubbli~ooto da « n Tempo» del 26 agosto 1982, eprecedentemente da ahri quotidiani, cioèche nel processo penale in corso presso laProcura della Repubblica di Roma per ac~certare <l'autenticità o meno di due piccoleterracotte dello scultore Arturo Martini, do~nate dalla signora Dana Belmonte alla Gal~leria nazionale d'arte moderna di Roma, siastato nominato perito del giudice istruttorel'autore di un catalogo dell'opera del grandescultore in cui figurano riprodotte alcunesculture che una sentenza del pretore diMilano, confermata dalla suprema Corte dioassazione, ha riconosciuto false;

b) se nella designazione di tale peritoè stata seguita la procedura stabilita dal-l'articolo 5 delta legge 20 novembre 1971,n. 1062.

(4 -03207)

BORZI, SENESE, D'AGOSTINI. ~ Al Mi-nistro delle finanze. ~ Premesso:

che sono venuti e vengono a scadenza,dal 1979 ad oggi, numerosi contratti di lo-cazione con patto di futura vendita stipula~ti, nell'ambito delle leggi per l'edilizia econo-mica e popolare, negli anni '50;

che, con errata interpretazione suH'ef-ficacia retroattiva della legge n. 268 dei 16ottobre 1973, gli Uffici del registro effettua~no accertamenti di valore su immobilI cheper destinazione avrebbero dovuto usufruiredi imposta del registro « fissa »;

che risulta evidente che gli interessati,enti alienanti ed acquirenti assegnatari, nonhanno potuto dichiarare in contratto sommediverse da quelle ~ oggi apparentemente mo-deste ~ risultanti dagli originali contrattidi locazione regolarmente registrati;

che sembra opportuno rilevare che trat-tasi, nella stragrande maggioranza, di mode-sti cittadini pensionati, oramai del tutto eco-

nomicamente impossibilitati a fronteggiarel'onere (trattasi di alcuni milioni) che verr~b-be preteso dall'Amministrazione finanziaria;

che il danno fiscale risultante verreb~be compensato nei tempi brevi in occasionedegli oramai imminenti passaggi di prop! ie-tà per successione od alienazione,

gli interroganti chiedono di conoscere seil Ministro non ritenga di dover intervenireper invitare l'Amministrazione periferica di-pendente ad applicare a tutti i contratti didetto tipo, stipulati anteriormente al 31 di-cembre 1973, i benefici fiscali previsti dalleprecedenti leggi, anche in vista dell'evider..teincostituzionalità di una diversa interprda-zione della norma a causa della risultantesperequazione fra gli assegnatari che hannoprovveduto anticipatamente al riscatto (pri-ma del 31 dicembre 1973) e che hanno godu-to dei predetti benefici e coloro che (all'oscu-ro delle conseguenze future) non hanno po-tuto o ritenuto di anticipare il riscatto ri-spetto alla naturale scadenza.

(4 -03208)

SASSONE, BERTI, POLLIDORO, MARTI-NO. ~ Al Ministro del lavoro e della pre-videnza sociale. ~ Per conoscere:

le ragioni del ritardo nell'approvazionedei decreti per la corresponsione della cassaintegrazione guadagni ai lavoratori degli sta-bilimenti della società « Hydromac» di SanMauro (Torino) e Trino Vercellese (Ver-celli) ;

quali iniziative il Governo intende as-sumere in relazione al futuro dell'azienda(industria di macchine movimento terra),anche in riferimentq agli investimenti perle trasformazioni da realizzare in agricol-tura.

(4 - 03209)

BUSSETI. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Per chiedere l'assunzione diurgenti e precipue iniziative ministerialiidonee a supplire alle macroscopiche defi-cienze funzionali ed operative degli orga-nismi scolastici periferici in ordine alla cao-tica situazione logistica, organizzativa e di-dattica in cui versa il distretto scolasticodi Andria (Bari) da diversi anni.

Page 44: SE-NATO DELLA REPUBBLICA24aprile 1982,n.336,riguaroante !'inqua-dramento nei ruoli della PoJ.iziadi Stato del personale che espleta funzioni di po~ lizia» (1961),previo parere deLlasaCom-missione;

Senato della Repubblica ~ 25950 ~

502a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTOSTENOGRAFICO

VIII Legislatura

23 SETTEMBRE1982

Per chiedere, quindi, che siano primaria-mente disposte con sollecitudine meticoloseispezioni ministeriali sulla lamentata situa-zione di cui più appresso si dà ulteriorespecificazione.

Sta di fatto che, per :il concorso dellanotoria instabilità degli organi amministra-tivi municipali (5 giunte in 4 anni!) e dellacolpevole faziosità di dirigenti scolastici lo-cali, nonchè per la totale incapacità dellesuperiori sedi provinciali e regionali a svol-gere le pur dovute funzioni di intervento,controllo, denuncia e punizione, sono tut-tora tenuti in vita ~ solo nominalmente ~gruppi e circoli che, di contro, non hannopiù nè sede, nè struttura stabile alcuna.

(4 - 03210)

SAPORITO, JERVOLlNO RUSSO, STAM-MATI. ~ Ai Ministri dei lavori pubblici edell'interno. ~ Premesso:

che i commercianti assegnataI1i di oltre100 negozi de1l'IACP nella zona del «Lau-rentino 38 » di. Roma, dopo aver pagato perdivel'si mesi affitti per locali ancora dacompletare, hanno poi perduto iJ.apossibi-Lità di avere licenze per gestire i proprieserciZ!i commerciali;

che per alcuni di essi vi sono state per-fino ordinanze di chiusura con la motiva-zione che [ 100aLi assegnati, nonostante iprecisi impegni del comune di Roma e del-l'IACP, sono ancora sprovvisti di certificatidi agibi:lità,

gli interroganti chiedono di sapere qualiiniziative si intendono adottare per solleci-tare una rapida soluzione deLla citata siJtua-zione che danneggia non solo i singoli com-mercianti, ma anche i circa 40.000 abitantidel quartiere, totalmente sfornito di altricentri commerciali.

(4 -03211)

Interrogazioni, da svolgere in Commissione

P RES I D E N T E. A norma dell'ar-ticolo 147 del Regol'amento, le seguenti in-terrogazioni samnno svolte presso le Com-missioni permanenti:

4a Commissione permanente (Difesa):

n. 3 - 02162, dei senatori ComBo ed al-tri, sul trasferimento di alcuni ufficial:i del-l'Arma dei oarabinieri daLla Legione di Ca-tanzaro:

n. 3 - 02164, dei senatori Cazzato e Gat-ti, sulJa situazione aU'Arsenale rnHitare diTaranto;

6a Commissione permanente (Finanze etesoro) :

n. 3 - 02160, dei senatori Gherbez e Ba-ciechi, suH'attuaz-ione della legge n. 880 del1980 e 'suJle provvidenze a favore delrle por-tatrici de:1!a Carnia;

9a Commissione permanente (AgricoiJtum):

n. 3 - 02159, dei senatori Cazzato ed altri,sul pagamento dell'integrazione comunitariaai produttori di olio di oliva;

12a Commissione permanente (Igiene esanità) :

n. 3 - 02158, dei senatori Signori ed al-tri, sugli interventi a fuvore dell'Istituto perlo studio e la cura dei tumori avente sedea Genova.

Ordine del giornoper la seduta di martedì 28 settembre 1982

P RES I D E N T E. Essendo stati esau-riti o rinviati tutti gli argomenti previsti dalcalendario dei lavori ,dell'Assemblea, la sedu-ta di domani, 24 settembre, non avrà piùluogo.

Il Senato tornerà a riunksi in seduta pub-blica martedì 28 settembre, alle ore 17, conil seguente ordine del giorno:

I. InterpeHanze.

II. Interrogazioni.

La .seduta è tolta (ore 20,10).

Dott. FRANCESCO CASABIANCA

Consigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari