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Progetto l uc e Progetto luce RD Congo Burundi per aiutare bambini a vedere il mondo ed adulti in Africa con i propri occhi 4ª EDIZIONE - marzo 2013

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Semi di Pace Progetto Luce

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Progetto luceProgetto luceRDCongoBurundi

per aiutare bambini

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con i propri occhi

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L’Associazione Semi di Pace è nata a Tarquinia nel maggio del 1980 dall’espe-rienza di un gruppo di giovani ed adolescenti che, attraverso la musica e il canto, riu-scirono a coinvolgere sempre più bambini e ragazzi in attività di solidarietà. Prima,nella città stessa e, poco a poco, sempre più lontano, fino ad arrivare in Africa, in Asia

ed in America Latina. La pace, la fratellanza e l´unità tra i singoli e i popoli fu-rono e sono i valori che hanno ispirato il cammino in tutti questi anni.

Oggi, all’interno dell’Associazione, persone appartenenti a diverse confessionireligiose, a diverse opinioni politiche, si riconoscono nella passione comune delmettersi al servizio dei più poveri, in qualsiasi parte del mondo si trovino.

Nel mese di febbraio 2009 nasce Semi di Pace International (Organizza-zione Non Lucrativa di Utilità Sociale [ONLUS]) che prosegue l’attività di aiuto umanitario e di intervento incampo internazionale, nei paesi in via di sviluppo, al fine di ridurre povertà e disuguaglianze. Attualmentesono in corso diversi progetti nei campi sanitario, educativo e sociale.

‘SETTORE LIFE’ interventi sanitari nel mondoContinente africano

� Burundi e Repubblica Democratica del Congo

Il ‘Progetto Luce’, iniziato nell’ottobre del 2009 in Burundi (ospedale di Bururi, su un altopiano a sud delpaese), e da quest’anno anche in Repubblica Democratica del Congo (ospedale di Lumbi, in mezzo alla giun-gla sub-equatoriale) ha le seguenti finalità:

• permettere a tutta la popolazione della zona e dei villaggi vicini di poter avere un controllo gratuito dellavista e, se necessario, la prescrizione ed il confezionamento di occhiali correttivi;

• monitoraggio dei pazienti affetti da cataratta, tracoma ed oncocercosi;• esecuzione di interventi chirurgici di cataratta,

glaucoma e pterigio;• formazione professionale di medici e di infer-

mieri che operano in loco.Il contributo di molti benefattori ha permesso di

acquistare le sofisticate attrezzature per allestire lasala operatoria oculistica e l’ambulatorio dell’ospedaledi Bururi (Burundi - funzionanti da ormai quattroanni) e quelli dell’ospedale di Lumbi (R.D. del Congo)dove l’Associazione ha iniziato la nuova avventura conla missione di settembre 2012. Questi due centri sonocosì all’avanguardia in tutti e due i paesi.

Semi di Pace International confida nella sen-sibilità e nella generosità di persone ed istituzioniper la raccolta di ulteriori fondi che serviranno sem-pre per poter proseguire queste attività negli annifuturi.

Lo scopo dell’Associazione è di far sì che gli am-bulatori siano gestiti da operatori locali (oculisti e/otecnici ortottisti), mentre équipes mediche, scelte edorganizzate da Semi di Pace International, si alter-neranno per gli interventi chirurgici. Fino ad ora, inBurundi (cinque missioni in quattro anni), sono stativisitati oltre 1850 pazienti, effettuati 218 interventichirurgici di cataratta, glaucoma e pterigio, confe-zionati e consegnati oltre un centinaio di paia di oc-chiali correttivi a piccoli pazienti tra i 7 e i 16 anni.

BURUNDIpagine 4 - 45pages

R.D. CONGOpagine 46 - 71pages

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Per quanto riguarda la Repubblica Democratica del Congo, Semi di Pace International ha deciso di am-pliare il ‘Progetto Luce’ presso l’Ospedale Txingudi di Lumbi: oltre all’oftalmologia, quattro nuovi progetti am-biziosi sono stati realizzati, o in fase di realizzazione:

• Il primo riguardava il ripristino del vecchio ‘acquedotto’ ormai in disuso da diversi anni, con l’acquisto ela messa in funzione di una nuova pompa e di un generatore di corrente, insieme all’individuazione dieventuali perdite ed alla riparazione delle tubature, in certi tratti usurate o addirittura completamente di-strutte. L’intervento di Semi di Pace International ha così permesso alla popolazione di poter usufruiredell’acqua direttamente alle fontanine del villaggio eliminando il disagio dell’approvvigionamento del ‘pre-zioso liquido’. Inoltre, grazie a quest’opera, l’ospedale può riaprire i rubinetti dei lavandini permettendomaggiori condizioni di igiene ai suoi pazienti. Sono stati anche sistemati i locali che accoglieranno le at-tività sanitarie delle prossime missioni dell’Associazione (sala operatoria, ambulatori per oftalmologia edodontoiatria, foresteria per l’accoglienza dei volontari).

• Il secondo, di carattere sociale, si occupa dell’orfanotrofio esistente, fatiscente per mancanza di fondi,con l’istituzione del ‘Sostegno a distanza’ dei suoi piccoli ospiti. Inoltre sono state avviate ristrutturazionie migliorie (come il collegamento all’acquedotto di cui sopra) della ‘Casa della Gioia’, per offrire condizionidi vita migliori ai bambini che vi vivono.

• Con il terzo, l’Associazione ha volutoincrementare le figure mediche chepossono operare presso quest’ospedale.Si sono così aggregati al gruppo un car-diologo per visite della popolazione eformazione del personale locale sul-l’utilizzo di un elettrocardiogrammafornito dall’Associazione; un pediatra,figura indispensabile in un ambientedove i bambini sono il ‘soggetto’ princi-pale del paesaggio; ed una esperta inmalattie mentali.

• Il quarto, infine, riguarda la creazionedi un centro odontoiatrico che dovrebbepartire a breve con la collaborazionedella ‘Tuscan School of Dental Medi-cine’, Università degli studi di Siena.Durante la seconda missione in Repub-

blica Democratica del Congo, sono statirealizzati 231 controlli della vista con pre-scrizione e confezionamento di 60 paia diocchiali, 45 interventi di cataratta, glau-coma e pterigio, 103 controlli a pazienti af-fetti da cardiopatie varie, 20 consultazionipsichiatriche e 100 bambini sono stati sot-toposti a visita medica. Un bel risultato ot-tenuto grazie al contributo ed allagenerosità di molti benefattori, fra cui laBanca Popolare di Ancona, l’RBS RoyalBank of Scotland e la Fondazione MarcoSimoncelli, che incoraggia l’Associazione aproseguire nel suo programma.

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The Association ‘Semi di Pace’ (Seeds ofPeace) was created in Tarquinia in May 1980

by a group of young people and teenagers who,through the use of music and song, encouraged othersto participate in active solidarity. This organisationstarted in the city itself and then, gradually, spreadfurther and further afield, until it reached Africa, Asiaand Latin America.

Peace, brotherhood and unity are the values whichinspired and continue to inspire the group’s members.

Today, in the Association, people of different faithsand with different political views, are united by acommon passion: to serve the poor, across the globe.

In February 2009, the ‘Semi di PaceInternational’ (Non Profit Organisation[NPO]) was founded extending the work ofhumanitarian aid to developing countrieswhere it hopes to reduce poverty andinequality. There are currently severalongoing projects in the fields of health,education and social work.

Health interventions in the world

The African Continent

�Burundi and The Democratic Republic of the Congo

The ‘Progetto Luce’ (Project Sight), started inOctober 2009 in Burundi (Bururi Hospital, on aplateau in the south of the country). In 2012 it alsoextended its work to the Democratic Republic of theCongo (Lumbi hospital, in the sub-equatorial jungle).Its aims are:

• to enable the local population to have free eyecheckups and, if necessary, to get free glasses;

• to monitor patients suffering from cataract,trachoma and river blindness;

• to perform surgery for cataract, glaucoma andpterygium;

• to train doctors and nurses to work on-site.Thanks to the generous contributions of many

benefactors, we were able to buy specialised equipmentto set up an ophthalmologic operating theatre andoutpatients ward, first in the Bururi Hospital inBurundi, and then at Lumbi Hospital in R.D. Congo. Inboth countries, these hospitals are centres of excellence.

The Association is now collecting donations fromindividuals and institutions to continue this work inthe future.

The purpose of the Association is to ensure thatclinics are run by local operators (ophthalmologistsand/or technical orthotist), with the help of medicalteams, selected and organized by ‘Semi di PaceInternational’, who perform surgery.

Over the past four years and five missions inBurundi, 1850 patients have been treated, 218 surgeriesfor cataract, glaucoma and pterygium have beenperformed, and hundreds of pairs of glasses have beengiven to young patients between 7 and 16.

‘Semi di Pace International’ has then decided toexpand the ‘Progetto Luce’ at the Txingudi Hospital inLumbi, in the Democratic Republic of the Congo,adding four new tasks.

• The first goal is the restoration of the old aque-duct which was in disuse for many years. In Oc-tober 2012, a team of volunteers went to Lumbi

and replaced and repaired the pipes, boughtand installed a new pump and generator.Water can now be transported directly to thevillage fountains. The hospital now has run-

ning water which enables the staff to pro-vide higher standards of hygiene and careto their patients. Buildings were restoredto house the activities of upcoming mis-

sions with an area dedicated to sleeping dormito-ries for the volunteers.

• The second task is to aid the children in thedelapidated orphanage and to find them sponsors.We also have started to work on improving theliving conditions of the children and haveconnected the orphanage to the main water supply.

• With our third project, the Association hopes tobring more specialised care to the local population.A cardiologist joined the group who arrangedcheck-ups and trained local staff in the use of anelectrocardiogram supplied by the Association.A paediatrician and a specialist in mental hilnessesalso joined us.

• Our fourth goal is to establish a dental centrewhich should open soon in collaboration with‘Tuscan School of Dental Medicine’ (Universityof Siena).

During the second mission to the DemocraticRepublic of the Congo, we checked the sight of231 persons, prescribed 60 pairs of glasses (made andoffered by the Association), and performed 45 operationsto correct cataract, glaucoma and ptérygion. In addition103 persons with cardiac problems were treated,20 people had psichiatric consultations and about ahundred children were examined. Thanks to thegenerosity of numerous benefactors this was all madepossible. A special thanks to the RBS Royal Bank ofScotland, to the Banca Popolare di Ancona, and to theFoundation Marco Simoncelli.

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�Missioni in BurundiMissions in Burundi

�Missioni in Repubblica Democratica del CongoMissions in the Democratic Republic of the Congo

i volontariche hanno preso parte

alle prime sette missioni

volunteerswho participatedin the first seven missions

�1 Monica DoriaInfermiera professionaleOspedale SS Giovanni e Paolo,VeneziaNurseVenice Hospital, Italy

�2 Luisa MorcianoInfermiera professionaleClinica Don GuanellaRomaNurseRome, Italy

�2 Daniela TeroniReabilitazione psichiatricaFirenzeMental rehabilitationFlorence, Italy

�3 Orietta SterrantinoAusiliariaOspedale di TarquiniaAuxiliaryTarquinia Hospital, Italy

�1�2 Giancarlo AndreoliPensionato, ex ingegnere dell’EnelTarquiniaRetired, Enel EngineerTarquinia, Italy

�1 Enrico LeoniIdraulicoTarquiniaPlumberTarquinia, Italy

�1 Massimo RossiIdraulicoTarquiniaPlumberTarquinia, Italy

�1 Mariano OrsiniGeometraVejano VTSurveyorVejano, Italy

�1 Marco VivenzioArtigiano edileVejano VTMasonVejano, Italy

�3�4�5 Bernard Chazine�1�2 Grafico, fotografo, con ruolo di interprete

SienaDesigner, Photographer, InterpreterSiena, Italy

�1�2�3�4�5 Claudio Bondi�1�2 Responsabile delle Missioni

Infermiere professionale, Capo sala Pronto soccorsoOspedale di TarquiniaHead of MissionNurse, Head of Emergency WardTarquinia Hospital, Italy

�1�2�3�4�5 Prof. Vincenzo Mittica, PhD�2 Oftalmologo Università degli Studi di Siena

Ospedale Santa Maria alle Scotte, SienaOphthalmologist University of SienaSiena Hospital, Italy

�2 Dr Antonello MoramarcoSpecializzando in Oftalmologia (nel febbraio 2010)Ospedale Santa Maria alle Scotte, SienaSpecializing in Ophthalmology (in February 2010)Siena Hospital, Italy

�5 Dr Pietro Mittica�2 Specializzando in Oftalmologia (apr.2012, feb.2013)

Ospedale Santa Maria alle Scotte, SienaSpecializing in Ophthalmology (Apr.2012, Feb.2013)Siena Hospital, Italy

�2 Dr Pietro PellegriniCardiologoAsl 9 GrossetoCardiologueGrosseto, Italy

�2 Dr Mauro PizzettiPediatraUsl 7 SienaPaediatricianSiena, Italy

�3 Emilia SaccomandiOrtottistaTeramoOrthoticTeramo, Italy

�4�5 Andrea AndreaniOrtottista, otticoTarquiniaOrthotic, OpticianTarquinia, Italy

�2 Bruno CarascialiOptometrista, otticoSienaOptometrist, OpticianSiena, Italy

�1 Cristina PeloOstetricaOspedale di TarquiniaMidwifeTarquinia Hospital, Italy

�1�2�3�4�5 Chimena Filippetti�2 Infermiera professionale ferrista

Ospedale Santa Maria alle Scotte, SienaScrub NurseSiena Hospital, Italy

�5 Laura TarsitanoInfermiera professionaleOspedale Santa Maria alle Scotte, SienaNurseSiena Hospital, Italy

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Blaise, quattro anni, è affetto da cataratta congenitaad entrambi gli occhi; è completamente cieco e timorosomentre ci sente parlare in una lingua a lui sconosciuta. Conla preziosa collaborazione di Sami, anestesista egizianopresso l’ospedale di Bururi, il bambino viene addormentatoed intubato. L’intervento procede senza intoppi. Blaise si ri-sveglia un pochino intimidito dall’ambiente che finalmenteriesce a vedere. Bastano pochi minuti di sguardi intorno a séche comincia a mostrare i primi sorrisi. I giorni dopo l’in-tervento procedono senza problemi ed i controlli sono tuttipiù che soddisfacenti. Ora Blaise vede bene. E grande è statala soddisfazione di tutta l’équipe che l’ha operato quando,l’anno successivo (2011), Blaise e la sua mamma sono venutia salutarci, si è potuto appurare che il suo incubo era ormaipassato e che poteva vivere la stessa vita dei suoi compagni.

Blaise, 4 years old, has cataracts in both eyes. He iscompletely blind and is a very scared little boy especially whenhe hears the medical staff at the hospital speaking in a languagehe can’t understand. Thanks to the precious help of the residentEgyptian anaesthetist Sami, who works in the hospital inBurundi, little Blaise undergoes surgery in October 2010. Theoperation is a complete success and Blaise awakens shortlyafterwards, very intimidated by his surroundings which he cannow finally see. It only takes a few minutes before a huge smilelights up his face. The days following the surgery go accordingto plan and the post-operative results are even better thanexpected. Blaise now sees well. When Blaise and his mothercame to visit us the following year (2011) the team felt so happyand proud to have been able to help this young boy. He nowleads a full life like all his little friends and his nightmares are athing of the past.

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ine Vediamo Darcine, bambina di quattro

anni, la prima volta nel febbraio 2010 a Bururi. Allavisita emerge un esoftalmo all’occhio sinistro conuna formazione periorbitaria di natura non deter-minabile. Nel dicembre dello stesso anno, attra-verso la Caritas, la bambina e i ge nitori vengonofatti venire in Italia e la piccola viene ricoveratapresso l’azienda Ospedaliera Universitaria di Siena.Dopo una lunga serie di indagini si effettua un in-tervento chirurgico esplorativo ed una biopsia chemette in evidenza un linfangioma ed una inizialecataratta di media entità che decidono di non ope-rare. Pertanto la famiglia torna a casa in Burundi.

Durante la quarta missione rivediamo la bam-bina presso l’ospedale di Bururi per un controllo.L’esoftalmo è invariato ma purtroppo la cataratta èpeggiorata e la bambina non ha più campo visivo.Si decide pertanto di operarla e verificare così lafunzionalità visiva onde procrastinare l’eventualeinfiltrazione di sostanze per scelotizzare la massatumorale che comporterebbe la sicura perdita dellavista e dell’occhio (intervento peraltro da effettuarepiù tardi in Italia quando sarà necessario). L’inter-vento si svolge con successo. Ci si lascia con la pre-

scrizione di gocce oculari edi rivederla nelle missionisuccessi ve per un controlloin quanto il tumore è a ma-lignità locale e quin di puòessere controllato a di-stanza di tempo.

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23Darcine, a little 4-year-old girl, is first brought to us in February 2010. She is diagnosedwith a exophthalmos in her left eye with a periorbital formation of an unascertained nature.In December 2010, with the aid of Caritas, the little girl and her parents are flown to Italy whereshe is admitted to Siena hospital. After an exhaustive series of tests, a small operation and biopsyhighlight the presence of a lymphangioma tumour and a medium-sized cataract. The decision istaken not to operate and Darcine and her family return home.

During the mission of the following year, a check-up showed that while the lymphangioma hasnot worsened, the cataract has grown and Darcine has no field of vision. A small operation isperformed to remove the cataract. We hope to delay infiltrating substances which would harden thetumour mass but result in the loss of sight in this eye. This surgery seems inevitable and will needto be performed later in Italy, if and when it becomes necessary. Darcine is given eye-drops and anappointment to be seen in the next mission as this is a localized malignancy so it can be checkedover a period of time.

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Nellyse is 7 months old and has bilateral congenital cataracts.She can only recognise her mother by her smell and her breast to whichshe clings greedily to eat. We operated on her in May 2012 using theFaco technique where the cataracts are removed using ultrasoundwaves and 22-diopter lens are implanted.

Seeing this tiny human being who takes up so little place on theoperating table being intubated and being looked after by theanaesthetist and 3 nurses of our group was so moving that even those

of us who did not take an active part in the operation waited withapprehension. The ophthalmologist performs this delicate operationwith his usual skill. Everything goes smoothly and when Nellyse awakeswe are all vying to hold her in our arms.

The next morning, on removing the bandages we note with emotionthat she is attracted by light. Since the operation she has been fine and hermother tells us she continues to eat regularly. We are happy to think thatthis little girl is now able to see the world through her own eyes.

Nellyse ha sette mesi ed è affetta da cataratta congenita bilate-rale. Riconosce la sua mamma solo dall’odore e dal seno al quale si at-tacca avidamente per mangiare. Cieca fin dalla nascita, la operiamo il1° maggio 2012 con tecnica ‘Faco’, quindi con la rimozione delle cata-ratte attraverso gli ultrasuoni ed impiantiamo due lenti da 22 diottrie.

Quelli che non prendono parte attivamente all’intervento assistono conapprensione. Questo scricciolo ci commuove, così minuta occupa solo unapiccolissima parte del tavolo operatorio, intubata, assistita dall’anestesistae dai tre infermieri del gruppo. L’oftalmologo esegue con la solita abilitàquesta delicatissima operazione. Tutto prosegue senza intoppi ed al risve-glio di Nellyse facciamo tutti a gara per tenerla in braccio.

La mattina dopo, quando vengono tolte le bende, notiamo con emo-zione che la bambina è attirata dalla luce. Sta bene e, come conferma lamamma, mangia regolarmente. Siamo felici di pensare che questa bam-bina è ora in grado di vedere il mondo con i propri occhi.

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Jeanette

Il 28 aprile 2012 vediamo Jeanette quando sipresenta in ambulatorio insieme alla sua mamma; cam-mina a testa bassa ed è sempre girata dall’altra parte.

La bambina ha 14 anni ed inizialmente pensiamoche sia per un problema di timidezza ma visitandola cisi accorge che il suo occhio destro è stato asportato.Non è facile per lei far vedere ad altre persone la suame nomazione, specialmente a dei dottori bianchi dicui ha timore.

La mamma racconta che tutto ebbe inizio in unanotte di 7 anni fa quando nel suo piccolo e misero vil-laggio ci fu una incursione di banditi armati; eravamoverso la fine della guerra civile e regnava il caos totale:uccisioni, pestaggi, deturpazioni, violenze di ogni tiposoprattutto ai danni delle donne e delle bambine…Quella notte, appunto, Jeanette che allora ha solo7 anni, viene strappata dalle braccia della madre. Pic-chiata selvaggiamente, le estirpano l’occhio destro.

In questo modo si creano invalidi e si deturpano ledonne per renderle meno attraenti.

Quando le diciamo che possiamo aiutarla impian-tando una protesi, scappa via a gambe levate. Le su-perstizioni in questo paese sono dure a morire, neimercati ci sono venditori di amuleti e rimedi a base dianimali essiccati di ogni genere. La bambina pensa chequello che le abbiamo fatto vedere sia l’occhio di unqualche animale. Con l’aiuto della mamma, riuscia moa convincerla che la protesi è di plastica e che potràmetterla e levarla da sé quando e dove vorrà farlo.

E così, la mattina del giorno successivo, le vienemessa quella protesi. Quando si specchia, un sorrisosmagliante le illumina il viso e ci abbraccia con forzaringraziandoci.

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It was April 28th 2012 when we first saw Jeanette.She came into the clinic with her mother walking with her headdown and her face turned away from us. The girl is 14 yearsold and initially we thought she was just very shy butwhen we examined her, we realised that she had hadher right eye removed. It was not easy for her toshow her disability especially to the whitedoctors of whom she was extremely afraid.

Her mother explained it all beganone night 7 years earlier when armedbandits arrived at her smallvillage. It was at end of the civilwar and there was totalmayhem: killings,beatings,disfigurement,violence of all kindsespecially against womenand girls. In fact, that nightJeanette, who was then onlyseven years old was torn from hermo ther’s arms, savagely beaten andthen had her right eye gouged out. Thebandits’ aim was to create invalids anddisfigure the women to render them lessattractive.

When we explain to Jeanette that we can help byimplanting a prosthesis which we show her she runs outof the clinic terrified. In this country superstitions die hardand in the markets we can still find many people selling amuletsand remedies made from all kinds of animals. It is only with thehelp of her mother that we were able to convince her that theprosthesis was made of plastic and that she could put it in andtake it out when she wanted. The next morning Jeanette comes tothe clinic to have her prosthesis fitted and when we give her amirror to look at herself a huge smile lights up her face and shehugs us emotionally to thank us.

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La Asociación ‘Semi di Pace’ nació en Tarquinia en el mayo 1980 por un grupo de jóve-nes y adolescentes que, a través de la música y el canto, se las arreglaron para involucrara más niños y jóvenes en actividades de solidaridad. En primer lugar, en la misma ciu-

dad y, poco a poco, más y más, hasta llegar a África, Asia y América Latina.La paz, la fraternidad y la unidad entre los individuos y los pueblos han sido y son los valores

que inspiraron la forma de todos estos años.Hoy, dentro de la Asociación, las personas pertenecientes a diferentes religiones, diferentes opi-

niones políticas, se identifican con la misma pasión para servir a los pobres, en cualquier parte delmundo se encuentren.

En el mes de febrero de 2009 naciò ‘Semi di Pace International’ (sin fines de lucro social) quequiere realizar el trabajo de ayuda humanitaria y la intervención en el ámbito internacional, en lospaíses en desarrollo, con el fin de reducir la pobreza y la desigualdad. Actualmente hay varios pro-yectos en las áreas de salud, educación y desarrollo social.

Intervenciones de salud en el mundoEl continente africano

� Burundi y República Democrática del Congo

El "Proyecto Luz" comenzó en octubre de 2009 en Burundi (Bururi hospital, en una meseta ensur del país), y este año en la República Democrática del Congo (Lumbi hospital, en la selva sub-ecuatorial) para los siguientes propósitos:

• permitir a toda la población de la zona y pueblos cercanos de tener un cheque gratis de la vista y, sies necesario, la prescripción de anteojos y embalaje;

• seguimiento de los pacientes que sufren de catarata, tracoma y oncocercosis;• la realización de la cirugía de cataratas, glaucoma y pterigion;• la formación de médicos y enfermeras que trabajan en el lugar.La configuración del servicio de oftalmología, deficiente (por no decir completamente ausente,

salvo en la capital) en estos dos países, está permanente en Burundi mientras en República Demo-crática del Congo este proyecto está en construcción y comenzará a plena capacidad para el año 2013.

La contribución de muchos benefactores ha permitido adquirir instrumentos de alta calidadpara preparar el quirófano oftalmológico y el consultorio médico del hospital de Bururi (Burundi- que está operativo desde hace cuatro años), así como los del hospital de Lumbi (República De-mocrática del Congo), donde la Asociación ha iniciado una nueva aventura con la misión de sep-tiembre 2012.

La Asociación confía, ahora, en la sensibilidad y generosidad de personas e instituciones que co-laborarán con fondos que podrán servirnos para continuar nuestros proyectos en el futuro. El ob-jetivo de la Asociación es lograr que los locales sean administrados por el personal local(Oftalmólogos / Oculistas) mientras que los equipos médicos, organizados por Semi di Pace Inter-national, se alternarán para realizar las intervenciones quirúrgicas.

Hasta el momento, en Burundi (5 misiones en cuatro años), han sido consultados más de 1850pacientes, se han realizado 218 intervenciones para erradicar la cataratas, glaucoma y pterigio; sehan enviado más de 100 pares de espejuelos con sus respectivas graduaciones, destinados a los pa-cientes con edades comprendidas entre los 7 y 16 años.

En la República Democrática de Congo, ‘Semi di Pace International’, ha decidido ampliar el‘Progetto luce’ (Proyecto Luz) dentro del hospital Txingudi de Lumbi: además de la oftalmología,cuatro nuevos proyectos ambiciosos, han sido inaugurados.

• El primero era destinado al restablecimiento del viejo ‘acueducto’ en desuso desde muchísimosaños, adquiriendo y poniendo en marcha una nueva bomba de agua y un generador de corriente,sumándole la individuación de eventuales pérdidas y la reparación de las cañerías en algunos tra-mos donde estaban completamente destruídas. La intervención de Semi di Pace International hapermitido a la población de poder usufruir del agua directamente de la fuente que se encuentraen el pueblo, eliminando, de ese modo, el problema del abastecimiento del ‘precioso líquido’. Ade-más, gracias a esta obra el hospital puede reabrir los grifos de los lavabos permitiendo mayorescondiciones higiénicas a sus pacientes. Han sido reparados, también, los locales que acogerán lasactividades sanitarias de las misiones de la asociación (quirófano, ambulatorios de oftalmologíay odontología, además de los locales para la acogida de los voluntarios).

• El segundo, de carácter social, se ha ocupado del orfanato existente, ruinoso por falta de fon-dos, instaurando un servicio de apoyo a distancia para los/las niños/as que viven en el mismo.Además han sido realizados algunas reestructuraciones en la ‘Casa della Gioia’ para garantizara los niños suficientes condiciones de vida.

• Con el tercero, la asociación ha incrementado las figuras médicas que pueden obrar en el hospi-tal. Han participado a la mision: un cardiólogo que ha hecho muchas consultas médicas a la po-blación local, además de formar al personal del hospital sobre como utilizar un electrocardiogramadonado por la asociación; un pediatra, figura indispensable en un contexto dónde los niños son el‘sujeto’ principal de ‘este paisaje’; y tambien una experta en enfermedades mentales.

• El cuarto, por fin, concierne la creación de un centro odontológico que debería partir pronto conla colaboración de la 'Tuscan School of Dental Medicinas', Universidad de los Estudios de Siena.

Con la segunda misión en República Democrática de Congo, han sido realizados 231 controlesde la vista con prescripción y preparación de 60 pares de gafas, 45 intervenciones de catarata, glau-coma y pterigio, 103 controles a nivel de cardiopatia, 20 consultas psiquiátricas y 100 niños han sidovisitados. Un bonito resultado conseguido gracias a la contribución y a la generosidad de muchosbienhechores, entre los cuales la Banca Popolare di Ancona, la RBS Royal Bank of Scotland y laFundación Marco Simoncelli, que anima la asociación a continuar en su programa.

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Der Verein „Semi di Pace“ (Friedenssamen) wurde im Mai 1980 von einer GruppeJugendlicher und junger Erwachsener in Tarquinia gegründet. Über die Musik und den Ge-sang konnten immer mehr Kinder und Jugendliche für gemeinnützige Tätigkeiten ge-

wonnen werden, zunächst in Tarquinia selbst, aber nach und nach auch an ferneren Orten, schließlichsogar in Afrika, Asien und Lateinamerika.

Frieden, Brüderlichkeit und Einigkeit unter den einzelnen Menschen und zwischen den Völkernsind und bleiben die Werte, die den Weg in all diesen Jahren gewiesen haben.

Heute vereinigt „Semi di Pace“ Menschen verschiedener Religionen und politischer Richtungen imgemeinsamen Bestreben, sich wo auch immer auf der Welt in den Dienst der Ärmsten zu stellen.

Im Februar 2009 wurde „Semi di Pace International“ als gemeinnütziger, nicht nach Gewinnstrebender Verein gegründet. Er leistet humanitäre Hilfe im internationalen Rahmen in den Entwick-lungsländern mit dem Ziel, Armut und Ungleichheit zu mindern. Zur Zeit wird an verschiedenen Pro-jekten in den Gebieten Gesundheitswesen, Erziehung und soziale Belangen gearbeitet.

Maßnahmen im Gebiet des Gesundheitswesens weltweitAfrikanischer Kontinent

� Burundi und Demokratische Republik Congo

Das Projekt „Luce“ (Licht) wurde im Oktober 2009 in Burundi gestartet (im Spital von Bururi, aufeiner Hochebene im Süden des Landes) und ist seit diesem Jahr auch auf die Demokratische RepublikCongo ausgeweitet worden (Spital von Lumbi, mitten im sub-äquatorialen Dschungel). Zielsetzung ist:

• der gesamten Bevölkerung der Gegend und der benachbarten Orte eine kostenlose Sehkontrolle zuermöglichen und, falls notwendig, entsprechende Korrekturbrillen anzufertigen und abzugeben;

• Katarakt-, Trachom- und Onchozerkosepatienten zu überwachen;• Katarakt-, Glaukom- und Pterygiumoperationen durchzuführen;• die vor Ort tätigen Ärzte und das Krankenpflegepersonal auszubilden.Mit der Unterstützung vieler Wohltäter konnten die hochtechnischen Apparate und Einrichtungen

erworben werden für den augenheilkundlichen Operationssaal und das Ambulatorium des Spitals vonBururi (Burundi – jetzt seit vier Jahren operativ) und jene des Spitals von Lumbi (Demokratische Re-publik Kongo), wo die Vereinigung mit dem Einsatz im September 2012 ein neues Abenteuer begin-nen wird. Die zwei Zentren werden so in diesen beiden Ländern eine Vorrangstellung haben.

Die Vereinigung vertraut nun auf das Wohlwollen und die Großzügigkeit von Personen und Insti-tutionen bei der Sammlung weiterer Gelder, die zur Weiterführung dieser Tätigkeiten in den kommen-den Jahren dienen werden. Ziel des Vereins ist es, die Leitung der Ambulatorien einheimischemPersonal (Augenärzten und/oder Orthoptisten) zu übertragen, während von „Semi di Pace Interna-tional“ zusammengestellte medizinische Teams sich bei den chirurgischen Eingriffen ablösen.

Bisher wurden in Burundi (fünf Einsätze in vier Jahren) mehr als 1850 Patienten untersucht, 218Star-, Glaukom- und Pterygiumperationen durch geführt und über einhundert Korrekturbrillen ange-fertigt und an kleine Patienten im Alter von 7 bis 16 Jahren abgegeben.

Was die Demokratische Republik Congo betrifft, hat „Semi di Pace International” beschlossen, dasProjekt „Luce” am Spital Txingudi in Lumbi zu erweitern. Neben der augenärztlichen Betreuung konn-ten vier neue, ehrgeizige Projekte realisiert oder in Angriff genommen werden.

• Das erste Projekt befasste sich mit der Instandstellung der alten „Wasserversorgung“, die seitmehreren Jahren nicht mehr benutzt wurde. Es musste eine neue Pumpe und ein Stromaggregat ge-kauft und in Betrieb genommen werden, mögliche undichte Stellen mussten gefunden und die teil-weise abgenutzten oder gar völlig zerstörten Rohrleitungen repariert werden. Dank dem Einsatz von„Semi di Pace International“ kann die Bevölkerung nun das Wasser direkt an den Zapfstellen im Dorfholen und so das „köstliche Nass“ mühelos beschaffen. Nach dieser Wiederinstandstellung der Was-serversorgung können auch im Spital die Wasserhahnen und Waschbecken wieder benutzt werden,was für die Patienten eine bessere Hygiene bedeutet. Im Weiteren wurden die Räume für die künftigenPflegeeinsätze von „Semi di Pace International“ instand gesetzt (Operationssaal, augen- und zahn-ärztliche Behandlungsräume, Unterkünfte für die freiwilligen Helfer).

• Das zweite Projekt hat sozialen Charakter und befasst sich mit dem bestehenden Waisenhaus,das wegen Geldmangel baufällig ist sowie mit dem Aufbau eines Netzwerkes für die interna-tionale Patenschaft (Fernadoption) zugunsten der kleinen Schützlinge. Überdies wurde im Haus„Casa della Gioia“ mit Renovierungs- und Umbauarbeiten begonnen (z.B. Anschluss an dieoben erwähnte Wasserversorgung), um den dort lebenden Kindern bessere Lebensbedingungenzu bieten.

• Mit dem dritten Projekt will „Semi di Pace International” die Vielfalt der medizinischen Hel-fer vergrößern, die in diesem Spital arbeiten können. So hat sich der Gruppe ein Herzspezialistangeschlossen zur Kontrolle des Gesundheitszustandes der Bevölkerung und um das Personalvor Ort im Gebrauch eines von „Semi di Pace International” gelieferten EKG-Apparates zuschulen. Auch ein Kinderarzt gehört jetzt zur Gruppe, ein unverzichtbarer Spezialist in einer Be-völkerung, die hauptsächlich aus Kindern besteht, und schließlich kann auch auf die Mitarbeiteiner Spezialistin für Geisteskrankheiten gezählt werden.

• Das vierte Projekt endlich befasst sich mit der Schaffung eines zahnheilkundlichen Zentrums,das seine Arbeit in Kürze aufnehmen soll, in Zusammenarbeit mit der „Tuscan School of Den-tal Medicine“ der Universität Siena.

Im zweiten Einsatz in der Demokratischen Republik Congo sind 231 Augenkontrollen durchgeführtworden. Für die verschriebenen Sehkorrekturen wurden 60 Brillen hergestellt. Es wurden 45 Star-, Glau-kom- und Pterygium-Operationen vorgenommen, 103 Patienten mit verschiedenen Kardiopathien un-tersucht, 20 psychiatrische Konsultationen durchgeführt und 100 Kinder ärztlich untersucht. Einerfreuliches Ergebnis, das möglich war dank den Spenden und der Großzügigkeit vieler Gönner, darun-ter die Banca Popolare di Ancona, die RBS Royal Bank of Scotland und die Stiftung Marco Simoncelli,und das „Semi di Pace International” den Mut gibt, das Programm weiterzuführen.

L’association ‘Semi di Pace’ (semences de paix) est née à Tarquinia au mois de mai1980, fruit de l’expérience d’un groupe de jeunes qui ont réussis, se servant de la mu-sique et du chant, à convaincre de nombreux enfants et adolescents à dédier une par-

tie de leur temps à des gestes de solidarité envers des personnes en difficulté. Au début, cette activitéconcernait la ville même, puis, petit à petit, s’est étendue aux allentours pour toucher des lieux tou-jours plus éloignés jusqu’à arriver en Afrique, Asie et Amérique latine. Paix, fraternité et unionentre les peuples ont été et sont les valeurs qui ont inspiré le chemin parcouru depuis.

Aujourd’hui, à l’intérieur de l’association, personnes de confessions religieuses et d’opinionspolitiques différentes se réunissent et participent à l’idéal commun qui caractérise Semi di Pace:celle de se dédier, suivant les possibilités de chacun, au service des plus pauvres, où qu’ils soientdans le monde.

En février 2009 né ‘Semi di Pace International’, organisation à but non lucratif qui poursuitl’activité d’aide humanitaire et d’interventions sanitaires dans les pays en voie de développement.L’intention est de combrattre la pauvreté, les inégalités qui existent en ce qui concerne l’assistancesanitaire parmi les êtres humains. Actuellement, plusieurs projets médicaux, éducatifs et sociauxsont en cours.

Interventions sanitaires dans le mondeContinent africain� Burundi et République démocratique du Congo

Le ‘Progetto luce’ (projet lumière), qui est parti au mois d’octobre 2009 au Burundi (hôpital deBururi, sur un plateau à 2.000 mètres de hauteur au sud du pays) et, à partir de septembre 2012,qui sera également en République démocratique du Congo (hôpital de Lumbi, en pleine jungle sub-équatoriale) poursuit les buts suivant :

• permettre à toute la population locale de jouir d’un contrôle gratuit de la vue et, au besoin,d’une prescription de lunettes ;

• la surveillance des patients souffrant de cataracte, trachome et onchocercose ;• permettre à la population concernée d’être opérée de cataracte, glaucome et ptérygion ;• formation professionnelle de médecins et infirmiers qui travaillent sur place.L’apport financier de nombreux bienfaiteurs a permit d’acheter le matériel médical nécessaire

à la préparation des salles d’opérations et des cabinets de consultations ophtalmologiques des hô-pitaux de Bururi et de Lumbi (où la nouvelle aventure a commencée en septembre 2012). Ces deuxcentres sont et seront à l’avangarde dans les deux pays.

Semi di Pace International compte sur la sensibilité et la générosité des personnes et des ins-titutions pour la récolte de fonds ultérieurs afin de pouvoir poursuivre toutes ces activités dans lesannées à venir.

Le but de l’association est d’arriver à faire gérer les cabinets de consultations par des opérateurslocaux (oculistes ou techniciens orthoptistes), tandis que des équipes de médecins, choisies et or-ganisées par Semi di Pace International, se relieront pour les interventions chirurgicales. Jusqu’àmain tenant, au Burundi (cinq missions en quatre ans), plus de 1.850 personnes ont pu profiter desvisites, tandis que 218 patients ont été opérés de cataracte, glaucome et ptérygion. Et plus d’unecentaine de paires de lunettes ont été faites et données à des enfants de 7 à 16 ans.

En ce qui concerne la République démocratique du Congo, l’association a décidé d’étendre le‘Progetto luce’ à d’autres domaines au sein de l’hôpital Txingudi de Lumbi dans la région de Ban-dundu: en plus de l’ophthalmologie, quatre plans d’action ambitieux ont été développés, ou sont encours de réalisation.

• Le premier avait pour but de rétablir le fonctionnement du vieil acqueduc abandonné depuisplusieurs années. Une nouvelle pompe et un nouveau générateur de courant ont été achetéset mis en service, après avoir réparé toutes les fuites dues aux tuyaux désormais en très mau-vais état. Le travail réalisé par les volontaires de l’association a ainsi permit à la populationd’avoir à nouveau l’eau courante aux quelques fontaines du village. L’hôpital peut mainte-nant ‘rouvrir’ les robinets des lavabos permettant au personnel d’assurer une meilleure hy-giène aux patients. En plus, les locaux qui accueilleront les médecins pendant les missions(salle opératoire, cabinets pour visites ophtalmologiques et dentaires, dortoirs avec annexespour les volontaires) ont été préparés.

• Le deuxième, à caractère social, s’occupe de l’orphelinat (la Maison de la joie) créé il y avingt ans, aujourd’hui ayant besoin d’une aide particulière pour permettre aux enfants re-cueillis d’espérer en un futur meilleur. Pour cela, l’association a mis en place le système de‘soutien à distance’. En plus, des travaux d’entretien ont été entrepris pour améliorer lesconditions de vie des enfants (eau courante entre autre).

• Avec le troisième projet, l’association a voulu diversifier le personnel médical pour couvrirdes lacunes dues à l’absence de nombreuses disciplines: c’est ainsi qu’un cardiologue (spé-cialisation présente seulement dans la capitale, Kinshasa!) s’est joint au groupe pour assu-rer des examens médicaux à la population et la formation du personnel local pour uneutilisation correcte de l’électrocardiogramme fourni par l’association. Un pédiatre, élémentfondamental d’un endroit où les enfants sont le ‘sujet principal du paysage’, ainsi qu’unepersonne spécialisée en soins de maladies mentales, font partie également de l’équipe.

• Le dernier prévoit la création d’un centre dentaire qui devrait partir à court terme, grâce àla collaboration de la ‘Tuscan School of Dental Medicine’ de l’Université de Sienne (Italie).

La deuxième mission en République démocratique du Congo, a permis de contrôler la vue à231 personnes, avec prescription de 60 paires de lunettes (confectionnées et offertes par l’association),de réaliser 45 opérations de cataracte, glaucome et ptérygion, de donner la possibilité à 103 per-sonnes avec problèmes cardiaques de profiter des visites d’un spécialiste, de faire 20 consultations psi-chiatriques et d’assurer un contrôle médical à une centaine d’enfants. Un résultat encourageant quia pu être obtenu grâce à la générosité de nombreux bienfaiteurs ; un remerciement particulier se doità la Banca Popolare di Ancona, à l’RBS Royal Bank of Scotland et à la Fondation Marco Simoncelli.

L’Associazione Semi di Pace International ringrazia Rossella Mignanti per la traduzione spagnola e Regula Ensslin per quella in tedesco

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psychiatricconsultations

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