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Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria Università degli Studi di Milano Elementi di teoria dell‘analisi compartimentale Augusto Giussani Helmholtz Zentrum München Institute of Radiation Protection Milano, 17/03/2008

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Scuola di Specializzazionein Fisica SanitariaUniversità degli Studi di Milano

Elementi di teoria dell‘analisi compartimentale

Augusto Giussani

Helmholtz Zentrum MünchenInstitute of Radiation Protection

Milano, 17/03/2008

Helmholtz Zentrum MünchenInstitute of Radiation ProtectionWorking Group Internal Dosimetry and BiokineticsIngolstädter Landstr. 185764 Neuherberg

[email protected]

Augusto Giussani

Helmholtz Zentrum MünchenInstitute of Radiation Protection

Milano, 17/03/2008

Rateo di dose equivalente all’organo bersaglio T:

qSj = Attività del radionuclide j nell’organo sorgente S

SEE(T S;t) = specific effective energy:

Dose equivalente impegnata (fino all’età di 70 anni)*:

* (nell’ipotesi che tutte le grandezze siano indipendenti dal tempo)

Dose efficace impegnata:

∑∑ ←=S j

jj,S0T )t;ST(SEE)t(qc)t,t(H&

∑←

=i T

iiii,R

)t(M)t;ST(AFEYw

( ) ( )∑∑∫ ←==S j

jj,S

70

t0T0T STSEEUcdt)t,t(HtH

0

&

∑=

+=12

1TremremTT HwHwE ∑ ⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡ +=

T

FT

MT

T 2HHwE

∑∑ ←=S j

jj,S0T )t;ST(SEE)t(qc)t,t(H&

( ) ∑ ←⋅=h

hkh0

k )rr(SA

rD τ ICRP Publication 53

Radiation dose from radiopharmaceuticals (1988)

( ) ( ) ( ) ( ) n,,2,1i0QRQRQRRtQn

ij1j

ii0

n

ij1j

ijijij0ii KK& ==−−+= ∑ ∑≠=

≠=

Statostazionario

Un sistema viene descritto come una seriedi unità (compartmenti) all‘interno delle quali le quantità di interesse (variabili di stato) si comportano in maniera omogeneaed uniforme.

La descrizione matematica di un modellocompartimentale è data da un sistema di equazioni differenziali:

Modello compartimentale

ICRP Publication 69: Age dependent doses to members of the public from intake of radionuclides: part 3. Ingestion dose coefficients. Annals of the ICRP, Vol. 25/1, 1995.

CASO 1

186186ReRe--HEDP HEDP nellanella terapiaterapia palliativapalliativa del del doloredolore da da metastasimetastasi osseeossee

In collaborazione con Ospedali Riuniti di Bergamo.

Somministrato a pazienti che non rispondono alla terapia standard di palliazione del dolore.

Protocollo individualizzato.

Possibili modalità alternative di somministrazione (frazionamento, infusione).

7 pazienti (età 58-72) con pregresso tumore alla prostata e metastasiossee dolenti.

Misure di attività in sangue intero, plasma, siero e urine.

Determinazione di attività in alcuni tessuti (osso metastatico, osso sano, rene, vescica) con una gamma-camera ELSCINT Helix (+ immagini S-CT per calibrazione dell‘attività in funzione della profondità).

A.Giussani et al., Workshop on Internal Dosimetry of Radionuclides, Oxford, Sept. 2002

Post-administration time (h)0 10 20 30 40 50

Act

ivity

conce

ntr

atio

n (

MBq m

l-1)

0.00

0.05

0.10

0.15

0.20

0.25

0.30

Whole bloodBlood plasma

Post-administration time (h)0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Perc

enta

ge

cum

ula

ted e

xcre

tion

0%

20%

40%

60%

80%

CASO 1: 186Re-HEDPCASO 1: CASO 1: 186186ReRe--HEDPHEDP

CurveCurve di di attivitattivitàà in in sanguesangue eded urineurine

Post-administration time (h)

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

Act

ivity

conce

ntr

atio

n in p

lasm

a (M

Bq m

l-1)

0.01

0.1

Bound fractionUnbound fraction

A.Giussani et al., Workshop on Internal Dosimetry of Radionuclides, Oxford, Sept. 2002

CASO 1: 186Re-HEDPCASO 1: CASO 1: 186186ReRe--HEDPHEDP

Frazione slegata

q11Other organs

ModelloModello propostoproposto per la per la biocineticabiocinetica di di 186186Re Re tenendotenendo in in considerazioneconsiderazione la la dissociazionedissociazionedelladella molecolamolecola

CASO 1: 186Re-HEDPCASO 1: CASO 1: 186186ReRe--HEDPHEDP

A.Giussani et al., Workshop on Internal Dosimetry of Radionuclides, Oxford, Sept. 2002

CASO 2

TerapiaTerapia con con radioiodioradioiodio del del nodulonodulo autonomoautonomo

In collaborazione con Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.Una parte della tiroide (nodulo) è iperattiva, e lavora in maniera autonoma

rispetto al resto della ghiandola.21 pazienti (6 M e 15 F, età 63 a [45-85]) con un singolo nodulo autonomo, con

TSH soppresso e valori di FT3 e FT4 normali o elevati.Studio dosimetrico effettuato con 123I. Uptake e clearance nel nodulo e nel tessuto

extranodulare determinato da imaggine del collo prese a 2, 4, 24, 48, 72 e 120 ore. Gamma camera Prism 2000XP (Philips) data di un collimatore a foriparalleli Low-Energy-High-Resolution.

Trattamento terapeutico personalizzato con 131I. Cinetica dello 131I studiata a 2, 4, 24, 48, 96 ore e, per la maggior parte dei pazienti, ad intervalli successivi finoad un massimo di 46 giorni. Stessa gamma camera dotata di un collimatoreHigh-Energy-General-Purpose.

Escrezione nelle urine monitorata in 3 pazienti durante gli studi dosimetrici e in 6 pazienti dopo la terapia. L’attività nei campioni di urine è stata determinatausando rivelatori NaI calibrati (geometria a pozzetto).

ModelloModello di di partenzapartenza

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

Time after administration (h)

0 200 400 600 800 1000

Nodule

upta

ke

0%

4%

8%

12%

16%

20%UptakeUptake dellodello iodioiodio nelnel nodulonodulo((tempitempi brevi)brevi)

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

Time after administration (h)

0 200 400 600 800 1000

Nodule

upta

ke

0%

4%

8%

12%

16%

20%UptakeUptake dellodello iodioiodio nelnel nodulonodulo((tempitempi brevi).brevi).

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

Time after administration (h)

0 200 400 600 800 1000

Nodule

upta

ke

0%

4%

8%

12%

16%

20%UptakeUptake dellodello iodioiodio nelnel nodulonodulo((tuttitutti i i datidati).).

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza ((tempitempibrevi)brevi)

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

Time after administration (h)

0 200 400 600 800 1000

Nodule

upta

ke

0%

4%

8%

12%

16%

20%UptakeUptake dellodello iodioiodio nelnel nodulonodulo..

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza ((tempitempibrevi)brevi)

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza ((tuttitutti i i datidati))

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

ModelloModello modificatomodificato

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

Time after administration (h)

0 200 400 600 800 1000

Nodule

upta

ke

0%

4%

8%

12%

16%

20%UptakeUptake dellodello iodioiodio nelnel nodulonodulo..

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza ((tempitempibrevi)brevi)

⎯⎯ modellomodello di di partenzapartenza ((tuttitutti i i datidati))

⎯⎯ modellomodello modificatomodificato..

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

Patient

7 9 24 35 36 38 sinis 38 dest 39 40

Del

ta [%

]

0

5

10

15

20

100 Simple170 Simple270-430 Simple

A.Giussani et al., EANM Annual Congress, Amsterdam, Aug. 2003

A.Giussani et al., Workshop on InternalDosimetry of Radionuclides, Montpellier, Oct. 2006

CASO 2: 131ICASO 2: CASO 2: 131131II

SISTEMA IN STATO STAZIONARIO COSTANTE E SENZA INPUT DALL’ESTERNO

Ipotesi: ho un solo compartimento accessibile, tutto il resto lo vedo come un unico insieme

Pool non Pool non accessibileaccessibile

Rate of appearance: Ra(t) = R10(t)+E1(t)Rate of disappearance:

( ) ( ) ( ) ( ) n,,2,1i0QRQRQRRtQn

ij1j

ii0

n

ij1j

ijijij0ii KK& ==−−+= ∑ ∑≠=

≠=

( ) ( ) ( )∑ ∑≠= =

−=n

1j0j

n

2jj11j tRtRtRd

SISTEMA IN STATO STAZIONARIO COSTANTE E SENZA INPUT DALL’ESTERNO

Ra=RdSe si vuole conoscere Ra, bisogna trovare il collegamento tra Ra e la variabile accessibile alla misura (es. concentrazione della sostanza). Questo collegamento è dato dalla relazione:

h(t) è il “kernel” (nocciolo) del sistema: dà la risposta del sistema ad uno stimolo (che è Ra). Nel caso stazionario, Ra e C sono costanti, e la relazione precedente può essere espressa come

( ) ( )∫ ττ⋅τ=t

0

d)(Ra,thtC

( ) ττ=

∫∞

0dh

CRa

DETERMINAZIONE DELLA FUNZIONE h(t) UTILIZZO DEL TRACCIANTE

Condizioni che deve soddisfare il tracciante:1) Comportarsi come la sostanza da tracciare (tracee)

2) Quantità trascurabile rispetto al tracee

3) Discriminabile dal tracee per mezzo di opportune tecniche analitiche di misura (traccianti radioattivi, traccianti stabili)

Quindi: si somministra un tracciante, se ne determina la concentrazione nel compartimento accessibile (funzione risposta), si ricava h. SOMMINISTRAZIONE IN BOLO

INFUSIONE A TASSO COSTANTE

“PRIMED INFUSION”

SOMMINISTRAZIONE IN BOLO

( ) ∑=

α−=k

1i

ti

ieAdtc

0 50 100 150 2000

5

10

15

20

25

∑= α

= k

1i i

iACRa

d/)t(c)t(h =

0 50 100 150 2000

5

INFUSIONE A TASSO COSTANTE

( ) ( )∑=

α−−α

=k

1i

t

i

i ie1Artc

cCrRa =

0 50 100 150 2000

5

10

15

20

25

“PRIMED INFUSION”

( ) ( ) ∑∑∑=

α−

=

α−

=

α−⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛α

−⋅+α

=−α

+=k

1i i

ii

t

i

ik

1i

t

i

ik

1i

ti

ArAdeAre1AreAdtc iii

0ArAdk

kk =

α−⋅

kdr

α=

cCrRa =

Equazioni della cinetica del tracciante

Siccome nello stato stazionario Rijs e Qjs sono costanti, allora l’equazione che regola la cinetica del tracciante è un’equazionelineare, QUALE CHE SIA LA DINAMICA DEL TRACEE.

( ) ( )is

ijisji Q

tqRtr =n,,2,1irrrq 0i

n

ij0j

ji

n

ij1i

iji KK& =+−= ∑∑≠=

≠=

n,,2,1irqQR

qQR

q 0i

n

ij0j

iis

jisn

ij1i

jjs

ijsi KK& =+−= ∑∑

≠=

≠=

Non è possibile però ricavare informazioni sulle eventuali variabili di controllo (non entrano nell’equazione del tracciante). js

ijsij Q

Rk =

Equazioni della cinetica del tracciante: small signal perturbation.

L’equazione del tracciante è sempre lineare, ma in questo caso i parametri kijcorrispondono alla derivata del flusso rispetto alla quantità di tracee.

( ) ( ) L+⋅−+⋅−+=== jsijsj QQ

2j

ij2

2jsj

QQj

ijjsjijsij dQ

RdQQ

21

dQdR

QQRR

( ) ∑ ∑= = ==

=δ+⎟⎟

⎜⎜

⎛δ⋅+−

⎟⎟⎟

⎜⎜⎜

⎛δ⋅++=

δ+ n

1j0i

n

0ji

QQi

jijisj

QQj

ijijss0i

iis n,,2,1iRQdQdR

RQdQdR

RRdt

QQd

isijsj

K

( ) ∑ ∑= = ==

=δ+⎟⎟

⎜⎜

⎛δ⋅−

⎟⎟⎟

⎜⎜⎜

⎛δ⋅=δ

n

1j0i

n

0ji

QQi

jij

QQj

iji n,,2,1iRQ

dQdR

QdQdR

Qisijsj

K&

jsj QQj

ijij dQ

dRk

=

=

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

( )( )

( )⎪⎪⎩

⎪⎪⎨

+⋅+⋅+−=⋅+⋅−=

⋅+⋅+−=+⋅+⋅+⋅++−=

2242414044

1313033

121242122

141421213121011

uqkqkkqqkqkq

qkqkkquqkqkqkkkq

&

&

&

&

( )( )

( )

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

=

⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

+−−

+−++−

=

4

140442

0331

421221

1412312101

V1000

10000001

kk0k00k0k00kkk

k0kkkk

C

B

A

qCy

uBqAq

⋅=

⋅+⋅=dtd

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

qAq

⋅=dtd

∑=

λ⋅α=n

1i

tii

ie)t( xq

( )

( )

( )

( ) ∑

=

λ

=

λ

=

λ

=

λ

α=

α=

α=

α=

4

1i

ti4i4

4

1i

ti3i3

4

1i

ti2i2

4

1i

ti1i1

i

i

i

i

extq

extq

extq

extq

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

( ) ( )

( ) ( ) ∑

=

λ

=

λ

α==

α==

4

1i

ti4i2

u4

42

4

1i

ti4i1

u4

41

i

2

i

1

exV

tqty

exV

tqtyq1(0) = u1

q2(0) = q3(0) = q4(0) = 0

q4(0) = u2

q1(0) = q2(0) = q3(0) = 0

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4xxA ⋅λ=⋅

( ) 0=⋅λ− xIA

qAq

⋅=dtd

( )( )

( )⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

++λ−−λ−

++λ−+++λ−

=⋅λ−

140442

0331

421221

1412312101

kk0k00k0k00kkk

k0kkkk

IA

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

( )( )

( )⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

++λ−−λ−

++λ−+++λ−

=⋅λ−

140442

0331

421221

1412312101

kk0k00k0k00kkk

k0kkkk

IA

( ) ( )⋅−λ−=λ− 03kDet IA

( )( )

( )=

⎥⎥⎥

⎢⎢⎢

++λ−++λ−

+++λ−

140442

421221

1412312101

kkk00kkk

kkkkkDet

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

( ) ( )( ) ( ) ( )[ ]

( )[ ] 0kkkkkk

kkkkkkkkDet

421414041221

14044212312101

03

=⎭⎬⎫

⎩⎨⎧

⋅−−−λ−⋅⋅−++λ⋅++λ⋅+++λ−

⋅−λ−=λ− IA

( )

0kkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk

kkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk

kkkkkkk

423114311412423104

422104311204421401141201420401120401

4231422142143114211431121412

42043104210412044201140112010401

4231211412040123

=+++++++++

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛+++++++

+++++++⋅λ

+++++++⋅λ+λ

( ) 0k03 =−λ− 031 k−=λ

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

031 k−=λ ( ) 0ii =⋅λ− xIA( )

( )

( )

0

xxxx

kkk0k0000k00kkkk

k0kkkkk

41

31

21

11

14040342

31

42120321

141231210103

=

⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

−−

−−−−−

( )( )

( )⎪⎪⎩

⎪⎪⎨

=⋅−−+⋅=⋅

=⋅−−+⋅=⋅+⋅+⋅−−−

0xkkkxk0xk

0xkkkxk0xkxkxkkkk

411404032142

1131

214212031121

411421121131210103

x11=0 x21=0 x41=0

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

031 k−=λ

( )( )

( )⎪⎪⎩

⎪⎪⎨

=⋅−−+⋅=⋅

=⋅−−+⋅=⋅+⋅+⋅−−−

0xkkkxk0xk

0xkkkxk0xkxkxkkkk

411404032142

1131

214212031121

411421121131210103

x11=0 x21=0 x41=0

⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

=

0100

1x

( ) ( )

( ) ( ) ∑

=

λ

=

λ

α==

α==

4

1i

ti4i2

u4

42

4

1i

ti4i1

u4

41

i

2

i

1

exV

tqty

exV

tqty

Software per risoluzione dei modelli compartimentali

depts.washington.edu/saam2

www.webcom.com/rphair/bis/resources/kinweb.html

www.webcom.com/rphair/welcome.html#Free Resources

www.boomer.org/pkin/soft.html

courses.washington.edu/rfka

bmsr.usc.edu/index.html

Modello di varianzaCome varia il peso associato ad un dato

sperimentale a seconda delle opzioni scelte

ERRORE ESPRESSO COME

SD FSD

Dati Modello Dati Modello

ASSOASSOLUTOLUTO

RELARELATIVOTIVO

( ) ( )

( ) ( )22

22

22

22

sf1

yf1

sf1

yf1

d1

d1

d1

d1

⋅⋅ν⋅⋅ν

⋅⋅

⋅ν⋅ν

Criterio di convergenzaIn ogni iterazione, il programma cerca valori dei parametri che risultano in una diminuzione del

valore della funzione obiettivo. Se, per ogni parametro, la differenza tra il valore assunto dal p

nella i-esima iterazione e quello assunto nella iterazione precedente verifica la relazione:

allora si considera soddisfatto il criterio di convergenza.

( )LU1ii pppp −δ<− −

RESIDUI:

CHIQUADRO:

Iniettato Ingerito

Residuo Chiquadro Residuo Chiquadro0.147 0.022 0.202 0.041-0.735 0.540 -0.356 0.1270.365 0.133 0.622 0.3870.965 0.931 0.114 0.013-0.335 0.112 0.246 0.0610.653 0.426 0.160 0.0260.039 1.52e-3 0.517 0.267-0.286 0.082 0.101 0.010-1.876 3.519 -0.233 0.0541.090 1.188 -1.436 2.0620.476 0.227 0.494 0.2441.882 3.542 -0.748 0.560

10.724 3.851 14.575

( )i

ii ,xfywres_sσ

−=

p

( )∑ ⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛σ

−=χ

i

2

i

ii2 ,xfy p

RESIDUI:

CHIQUADRO: = 14.575

( )i

ii ,xfywres_sσ

−=

p

( )∑ ⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛σ

−=χ

i

2

i

ii2 ,xfy p

CHI QUADRO

Chiquadro calcolato: 14.575

Numero di gradi di libertà: numero di dati sperimentali

meno numero di parametri determinati: 24-7 = 17

Chiquadro ridotto: 0.857

Probabilità: 62.88 %(0.8: 70%; 1.0: 45%)

k21

k01

k12

1 2

k02

( ) ( )

( )⎪⎩

⎪⎨

⋅+−⋅=

−δ⋅+⋅+⋅+−=

212021212

00212121011

qkkqkdt

dq

ttqqkqkkdt

dq

( ) ( )0201 tttt

1

11 ebea

Vqy −⋅λ−⋅λ ⋅+⋅==

( ) ( )( ) ( )

( ) ( )( ) ( )

( ) ( ) ( )

( ) ( ) ( )2

kkkkkk4kkkkkkkk2

kkkkkk4kkkkkkkk

kkkkkk4kkkkV2

kkkkkk4kkkkkkkkqb

kkkkkk4kkkkV2

kkkkkk4kkkkkkkkqa

0201120102212

01210212012102122

0201120102212

01210212012102121

0201120102212

012102121

0201120102212

01210212021201210

0201120102212

012102121

0201120102212

01210212012102120

++⋅−+++−+++−=λ

++⋅−+++++++−=λ

++⋅−+++⋅⋅

++⋅−++++−−+=

++⋅−+++⋅⋅

++⋅−++++−−+=

0 2 4 6 8 10

Con

cent

razi

one

nel c

omp.

1 (u

.a.)

0

2

4

6

8

10

set 1set 2dati sperimentali

k21

k01

k12

1 2

k02

( ) ( )0201 tttt

1

11 ebea

Vqy −⋅λ−⋅λ ⋅+⋅==

0 2 4 6 8 10

Con

cent

razi

one

nel c

omp.

1 (u

.a.)

0

2

4

6

8

10

set 1set 2dati sperimentali

Tempo post-somministrazione (u.a.)

0 1 2 3 4

Con

centr

azio

ne

nel

com

p.

2 (

u.a

.)

0

5

10

15

20

25

30

k21

k01

k12

1 2

k02

( ) ( )0201 tttt

1

11 ebea

Vqy −⋅λ−⋅λ ⋅+⋅==

Un parametro pi si dice NON IDENTIFICABILEnell’intervallo [t0,T] se esiste un numero INFINITO di soluzioni. Se un modello ha anche un solo parametro NON IDENTIFICABILE, allora l’intera struttura si dice NON IDENTIFICABILE.

Un parametro pi si dice IDENTIFICABILEnell’intervallo [t0,T] se esiste un numero FINITO di soluzioni (diverse da quella identicamente nulla). Se tutti i parametri sono IDENTIFICABILI, allora l’intera strutturasi dice IDENTIFICABILE.

Un parametro pi si dice UNIVOCAMENTE IDENTIFICABILE nell’intervallo [t0,T] se esiste UNA E UNA SOLA soluzione. Se tutti i parametri sono UNIVOCAMENTE IDENTIFICABILI, allora l’intera struttura si dice UNIVOCAMENTE IDENTIFICABILE. Se anche un solo parametro non è UNIVOCAMENTE IDENTIFICABILE, allora l’intera struttura si dice NON-UNIVOCAMENTE IDENTIFICABILE.

( )

( ) ( )( ) ( ) ( )

( ) ( ) ( )⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

=

− pBpApC

pBpApCpBpC

pJ

1n2M

⎥⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢⎢

∂∂

∂∂

∂∂

∂∂

p

n2

1

n2

p

1

1

1

pp

pp

JJ

JJ

L

MOM

L

2n sottomatrici di ordine mxr

p derivate per ogni termine di ogni sottomatrice

2nxmxrxp derivate!!!!!

METODOMETODO DELLA MATRICE DI MARKOVDELLA MATRICE DI MARKOV

n = numero compartimeniir = numero inputm = numero outputp = numero parametri

METODOMETODO DELLA MATRICE DI MARKOVDELLA MATRICE DI MARKOV

( )

( ) ( )( ) ( ) ( )

( ) ( ) ( )⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢

=

− pBpApC

pBpApCpBpC

pJ

1n2M

⎥⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢⎢

∂∂

∂∂

∂∂

∂∂

p

n2

1

n2

p

1

1

1

pp

pp

JJ

JJ

L

MOM

L

Il modello èidentificabile se e solo se IL RANGO DELLA MATRICEDELLE DERIVATE èuguale a p per ogni possibile valore del vettore p.

Il modello èidentificabile se e solo se IL RANGO DELLA MATRICEDELLE DERIVATE èuguale a p per ogni possibile valore del vettore p.

n = numero compartimeniir = numero inputm = numero outputp = numero parametri

mxr termini[ ][ ] [ ] )(B)(As)(

)t(uL),t(yL),s( 1

r,1jm,1ij

i ppIpCppH −

==

−=⎥⎥⎦

⎢⎢⎣

⎡=

( ) ( ) ( )( )

( )

( )∑

∑∑

=

=

= α+

β=

λ−== n

1k

1kijk

k

n

1k

1kijkn

1k k

ijk

ii

ss

s

sA

,sY),ty(Lp

p

pp

pp

( ) ( )[ ]( )[ ]

( )⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

⎥⎥⎦

⎢⎢⎣

⎡=

1,sY

tuL,tyL,sH i

j

iij

pppn = numero compartimeniir = numero inputm = numero outputp = numero parametri

METODOMETODO DELLA MATRICE DELLA FUNZIONE DELLA MATRICE DELLA FUNZIONE DI TRASFERIMENTODI TRASFERIMENTO

n = numero compartimeniir = numero inputm = numero outputp = numero parametri

Il modello èidentificabile se e solo se IL RANGO DELLA MATRICE G(p) è uguale a p per ogni possibile valore del vettore p.

Il modello èidentificabile se e solo se IL RANGO DELLA MATRICE G(p) è uguale a p per ogni possibile valore del vettore p.

( )

⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢⎢

∂α∂

∂α∂

∂β∂

∂β∂

∂α∂

∂α∂

∂β∂

∂β∂

=

p

mrn

1

mrn

p

mr1

1

mr1

p

11n

1

11n

p

111

1

111

pp

pp

pp

pp

L

MM

L

MM

L

MM

L

pG

METODOMETODO DELLA MATRICE DELLA FUNZIONE DELLA MATRICE DELLA FUNZIONE DI TRASFERIMENTODI TRASFERIMENTO

2nxmxrxp derivate!!!!!

il sistema dev’essere “input-“ e “output-connectable”(OGNI COMPARTIMENTO E’ RAGGIUNGIBILE DA ALMENO UN INPUT ED E’ COLLEGATO AD ALMENO UN OUTPUT)

il sistema dev’essere “input-“ e “output-connectable”(OGNI COMPARTIMENTO E’ RAGGIUNGIBILE DA ALMENO UN INPUT ED E’ COLLEGATO AD ALMENO UN OUTPUT)

CONDIZIONICONDIZIONI NECESSARIE PER NECESSARIE PER LL’’IDENTIFICABILITAIDENTIFICABILITA’’

k21k01

k12

k14

k31

k03

k42 k04

1

3

2

4

il sistema dev’essere “input-“ e “output-connectable”(OGNI COMPARTIMENTO E’ RAGGIUNGIBILE DA ALMENO UN INPUT ED E’ COLLEGATO AD ALMENO UN OUTPUT)

il sistema dev’essere “input-“ e “output-connectable”(OGNI COMPARTIMENTO E’ RAGGIUNGIBILE DA ALMENO UN INPUT ED E’ COLLEGATO AD ALMENO UN OUTPUT)

CONDIZIONICONDIZIONI NECESSARIE PER NECESSARIE PER LL’’IDENTIFICABILITAIDENTIFICABILITA’’

k34

k43k32

1Stomach

2 Smallintestine

k21

k02 k03

4 Organs& tissues

3 Transfer compartment

nu ≤ nedove nu è il numero di parametri incogniti, e ne è dato dall’espressione:

n=numero di compartimenti

n’=numero di sottosistemi chiusi

whk = numero di compartimenti del sistema hk meno la lunghezza del percorso più breve (se l=0, si prende comunque =1)

zhk = si riferisce alle comuni parti in cascata; è uguale al numero dei compartimenti comuni meno la lunghezza del percorso più breve meno 1

nu ≤ nedove nu è il numero di parametri incogniti, e ne è dato dall’espressione:

n=numero di compartimenti

n’=numero di sottosistemi chiusi

whk = numero di compartimenti del sistema hk meno la lunghezza del percorso più breve (se l=0, si prende comunque =1)

zhk = si riferisce alle comuni parti in cascata; è uguale al numero dei compartimenti comuni meno la lunghezza del percorso più breve meno 1

CONDIZIONICONDIZIONI NECESSARIE PER NECESSARIE PER LL’’IDENTIFICABILITAIDENTIFICABILITA’’

∑∑==

==

==

==

−+−=mhrk

1k1h

hk

mhrk

1k1h

hke zw'nnn

∑∑==

==

==

==

−+−=mhrk

1k1h

hk

mhrk

1k1h

hke zw'nnn

1

7

2

3

6

8

5

4

2 percorsi 1->6: lunghezza 2 e 3

4 percorsi 1->4: lunghezza 2, 3 e 4

Compartimenti input connectable: 1,2,3,4,5,6,8

Compartimenti output connectable: 1,2,3,4,5,6,7

Sottosistema h=1, k=1: [1,2,3,6]

Sottosistema h=2, k=1: [1,2,3,4,5]

Sottosistemi chiusi: [6], [4,5]

Parti comuni in cascata: [1,2,3]

k34

k43k32

1Stomach

2 Smallintestine

k21

k02 k03

4 Organs& tissues

3 Transfer compartment

0232

321 kk

kf+

=

METODO DELLE FORCING FUNCTIONSHP: MODELLO CON COMPARTIMENTO CENTRALE COLLEGATO A STRUTTURE COMPARTIMENTALI

PERIFERICHE

k21k01

k12

k14

k31k41

1

3

2

4 Le strutture periferiche non sono note. Difficile caratterizzarle tutte insieme perché c’è una forte correlazione degli effetti conseguenti alle modifiche delle ipotesi cinetiche sulle varie strutture.

METODO DELLE FORCING FUNCTIONSSi considerano le singole strutture prese

separatamente.

In questo modo, è possibile definire le sottostrutture indipendentemente dal resto del modello.

Per far ciò, devo considerare nota la funzione che descrive l’andamento nel compartimento centrale.

k21k01

k12

k14

k31k41

1

3

2

4

METODO DELLE FORCING FUNCTIONS

La procedura seguita è la seguente:

Si definisce una funzione che descrive l’andamento nel compartimento centrale (in genere, una somma di esponenziali).

Si associa questa funzione al compartimento centrale utilizzando l’opzione “Forcing function”.

Per ogni compartimento periferico, si cerca la sottostruttura più adatta a descrivere i dati sperimentali misurati in quel compartimento, e che sia compatibile con la curva nel compartimento centrale (descritta dalla forcing function).

Una volta trovate tutte le sottostrutture, si ricostruisce il modello completo e si fa un fit complessivo per trovare i valori dei parametri anche per il compartimento centrale.

MODELLI DI VARIANZAVi sono situazioni in cui è giustificato pensare che gli errori determinati sperimentalmente sono insufficienti a indicare il grado di incertezza legato alle misure:

IN PARTICOLAR MODO NELLA MODELLIZIN PARTICOLAR MODO NELLA MODELLIZ--ZAZIONE DI PROCESSI METABOLICI PER ZAZIONE DI PROCESSI METABOLICI PER CUI LE LEGGI IPOTIZZATE SONO SOLO CUI LE LEGGI IPOTIZZATE SONO SOLO DELLE APPROSSIMAZIONI O DELLE DELLE APPROSSIMAZIONI O DELLE INTERPRETAZIONI DEL CASO REALE, E INTERPRETAZIONI DEL CASO REALE, E IN CUI LA VARIABILITA’ INTERIN CUI LA VARIABILITA’ INTER-- E E INTRAINDIVIDUALE SONO INTRAINDIVIDUALE SONO IMPREVEDIBILI.IMPREVEDIBILI.

MODELLI DI VARIANZA

In questi casi si ipotizza che l’errore sui singoli dati, da utilizzare nel processo di fit sia dipendente dalla previsione del modello.previsione del modello.

Ovviamente il risultato del fit dipenderà in maniera significativa dalle ipotesi che vengono fatte sul modello di varianza da prendere in considerazione.

CASO SEMPLICE

1 solo parametro 1 solo parametro (INTAKE I)(INTAKE I)

MODELLI DI VARIANZA

Si introduce questo valore nella formula della grandezza da minimizzare (Chi quadrato), e si va a IMPORRE che questa grandezza assuma il valore atteso, pari al NUMERO DI GRADI DI LIBERTA’ (cioè, pari al numero di dati sperimentali nn meno il numero i parametri derivati 11).

Ipotesi 1

ii2i FIyˆ ⋅⋅κ=⋅κ=σ

=

==n

1ii

n

1ii

F

yI

RATIO OF THE MEANS

MODELLI DI VARIANZA

Ipotesi 2

κ=σ2iˆ

=

=

⋅=

n

1i

2i

n

1iii

F

yFI

UNWEIGHTEDLEAST SQUARES

Ipotesi 3

( )2i2i FIˆ ⋅⋅κ=σ n

Fy

I

n

1i i

i∑==

SLOPES

i yi Fi1,00 25 502,00 12 253,00 10 204,00 7 155,00 5 126,00 4 107,00 3 88,00 2 69,00 1 4

10,00 1 26,95 15,20

0,46

i yi Fi Intake1,00 25 50 0,502,00 12 25 0,483,00 10 20 0,504,00 7 15 0,475,00 5 12 0,426,00 4 10 0,407,00 3 8 0,388,00 2 6 0,339,00 1 4 0,25

10,00 1 2 0,256,95 15,20 0,40

0,46

POPULATION KINETICS

Dati di diversi soggetti che cerco di analizzare con un modello comune.La population kinetics permette di identificare la VARIABILITA’ tra i soggetti (BSV: between subject variation) isolandola da tutte le altre “sorgenti” di incertezza (RUV: residual unknown variation).

SPK (https://spk.rfpk.washington.edu/info/)NONMEM (http://c255.ucsf.edu/nonmem0.html)PKBugs (http://ww1.imperial.ac.uk/medicine/about/divisions/ephpc/eph/bugs/pkbugs)WinNonmix (http://www.pharsight.com)NLME (http://stat.bell-labs.com/NLME/index.html)PopKinetics (http://depts.washington.edu/saam2/)

NPEM2 (http://www.lapk.org)

Rielaborazione presentazione del Prof. P.Vicini (UW-RFPK)

POPULATION KINETICS

Da individuo a popolazione

Molti individui (dati sparsi)

risposta di popolazione

Caratterizzare e modellare le fonti di variabilità

Time (a.u.)0 1 2 3 4 5

Dat

a (a

.u.)

0.01

0.1

1

exp(-0.05 t)exp(-0.25 t)exp (- t)

POPULATION KINETICS

Time (a.u.)0 1 2 3 4 5

Dat

a (a

.u.)

0.01

0.1

1

exp(-0.05 t)exp(-0.25 t)exp (- t) media dei dati

POPULATION KINETICS

y = (ey = (e--0.05t0.05t + e+ e--0.25t0.25t ++ ee--tt)/3)/3

Time (a.u.)0 1 2 3 4 5

Dat

a (a

.u.)

0.01

0.1

1

exp(-0.05 t)exp(-0.25 t)exp (- t) media dei datimedia dei parametri

POPULATION KINETICS

y = ey = e--(0.05+0.25+1) t/3(0.05+0.25+1) t/3

POPULATION KINETICS

Numero di soggetti MOLTI POCHI

Numero di dati

per soggetto

MOLTI Informazioni affidabili sia Informazioni affidabili solo per popolazione che per per individuoindividuo

POCHI Informazioni affidabili solo Informazioni inaffidabiliper popolazione

Notazioni individuali:

θ parametro incognito del modello

ω RUV incognita

Notazioni di popolazione

θ parametro incognito del modello

ω BSV incognita

σ RUV incognita

POPULATION KINETICS

Standard Two Stage (STS)

parametri cinetici stimati separatamente per ogni individuo, poi vengono valutati valor medio e covarianza

Iterative Two Stage (ITS)

Dopo STS, il valor medio e la covarianza sono usati come valore „bayesiano“ per i soggetti individuali.

Il processo viene iterato finchè non si giunge ad unaconvergenza

POPULATION KINETICS

Standard Two Stage (STS)

Modello risolto per ognuno dei soggetti e la media θ e la covarianza ω di ogni parametro vengono calcolate come la media e la covarianza del campione

La STS presuppone una distribuzione normale dei parametri

k01 = θk01+ η, con η ~ N(0,ωk01)

k01 ~ N(θk01, ωk01)

( )( )TSTSi

N

1i

STSi

STSN

1ii

STS ˆˆN1ˆ

N1

θ−θθ−θ=ωθ=θ ∑∑==

θk01 = valore tipico

ωk01 = BSV

POPULATION KINETICS

Iterative Two Stage (ITS)

Modello risolto per ognuno dei soggetti e la media θ e la covarianza ω di ogni parametro vengono calcolate come la media e la covarianza del campione ed utilizzate come stima Bayesiana a priori per una rianalisi dei dati individuali

E‘ molto utile e potente nel caso in cui vi siano singoliindividui con pochi dati

Fa variare i singoli parametri in un range „ristretto“ sullabase dei risultati dei fit individuali

( ) ( )ii Y,pY,p ωθ⇒⇒ωθ

POPULATION KINETICS

STS ITSk21 k02 V k21 k02 V

1 0.05395 1.7774 0.369262 0.10166 1.9427 0.440343 0.08142 2.4536 0.485834 0.08747 1.1715 0.427595 0.08844 1.4715 0.493066 0.09953 1.1637 0.513817 0.10225 0.6797 0.504618 0.09196 1.3756 0.505269 0.08663 8.8656 0.3773110 0.07397 0.6955 0.4386211 0.09812 3.8490 0.5834112 0.10558 0.8329 0.39779

0.0892 2.19 0.461

POPULATION KINETICS

STS ITSk21 k02 V k21 k02 V

1 0.05395 1.7774 0.36926 0.06565 1.6205 0.349882 0.10166 1.9427 0.44034 0.09542 1.9745 0.447223 0.08142 2.4536 0.48583 0.08142 2.4585 0.486324 0.08747 1.1715 0.42759 0.08606 1.1954 0.431965 0.08844 1.4715 0.49306 0.09912 1.3259 0.461296 0.09953 1.1637 0.51381 0.09708 1.1734 0.514997 0.10225 0.6797 0.50461 0.09326 0.7291 0.527838 0.09196 1.3756 0.50526 0.09552 1.3256 0.493039 0.08663 8.8656 0.37731 0.08452 5.4764 0.3756810 0.07397 0.6955 0.43862 0.07458 0.6966 0.4386011 0.09812 3.8490 0.58341 0.10098 3.6955 0.5749212 0.10558 0.8329 0.39779 0.08601 0.9774 0.44077

0.0892 2.19 0.461

POPULATION KINETICS

STS ITSk12 k20 V k12 k20 V

stima 0.0892 2.19 0.461 0.0883 1.89 0.462

BSV (varianza 1.94e-4 4.77 3.73e-3 1.23e-4 1.90 3.81e-3dei parametri)

RUV („tipico“ .357 .342errore di misurasui dati) Y = F + RUV