Ricerca sui profili di decompressione: meglio il modello mnemonico o compartimentale?

P. Longobardi

Master Medicina Subacquea e Iperbarica,

Scuola Superiore S.Anna, Pisa (I)

Ricerca sui

profili di

decompressione

Pasquale Longobardi Centro Iperbarico Ravenna

Accademia Internazionale Scienze e Tecniche Subacquee Master Medicina Subacquea Iperbarica Scuola Superiore Sant’Anna (PI)

Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI)

E-mail: [email protected]

P. Longobardi



Microbolle su parete vene

J.W. Tyrrell – P. Attard, Phys. Rev. Lett. 87, 176104 (2001).

monossido di azoto (NO) “pulisce” la parete delle vene

dalle microbolle e riduce l’infiammazione

P. Longobardi



Correlazione tra bolle e pDCI

120 micron in immersioni tra 15 e 30 metri,

80 micron in immersioni tra 30 e 43 metri

la probabilità di incidente da

decompressione aumenta oltre il

2% teorico quando il diametro

della bolla supera: globulo rosso

diametro 8 micron

P. Longobardi



30 metri, BT 20’ risalita 10mt/min

surfattante: SDS (sodio-dodecil-solfato)

For. Bo.Gel

Centro iperbarico Ravenna

P. Longobardi



pre condizionamento con ossigeno (1,2 atm x 20 minuti 24 ore prima immersione)

• riduce l’innesco di bolle

• protegge la parete vasi sanguigni

• riduce l’attivazione piastrinica,

• riduce il danno ai tessuti

P. Longobardi



L’elio riduce la

pDCI

P. Longobardi



anidride carbonica

aumenta la pDCI

ione idrogeno carbonato

ione carbonato

(rene)

acido carbonico (respiro)

pH = 7,4

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“immeritati” 58%

GF 0,72 – 0,84 (media 0,80)

70% immersioni GF ≤ 0,6

“meritati”

43%

Predisposizione individuale

Database DAN: 85,000 immersioni

P. Longobardi



DCI “immeritata”

• assenza di errori evidenti nella procedura di decompressione

• meno di tre “fattori di rischio”:

immersioni ripetitive, multi-day, profilo yo-yo

profilo oltre l’80% del Gradient Factor massimo

profondità oltre 30 mt; intervallo superficie meno 2 ore,

sforzo fisico durante o dopo immersione, freddo,

alcool/droghe, disidratazione (ematocrito oltre 47%)

P. Longobardi



Predisposizione genetica alla PDD

• Lo stress decompressivo attiva 50 geni (eNOS)

responsabili di infiammazione, risposta immunitaria,

apoptosi Eftedal, Physiol Genomics 45:965, 2013

• Centro iperbarico Ravenna: subacquei con DCI

immeritata sono predisposti alla trombofilia.

Alterazione fattore II (protrombina) e V (Leiden) in 1/10;

MTHFR in 1/3.

• L’iperossia è il principale innesco per la espressione genica

della infiammazione. Kernagis DN, 2013

Buone Prassi: miscela arricchita di ossigeno limite massimo ppO2 1,4 atm

(1,2 atm per immersioni impegnative)

P. Longobardi


Scuola Superiore S.Anna, Pisa (I) Thom S. e al., J Appl Physiol 110:340-351, 22 feb 2011.

Stress decompressivo e infiammazione

2000 MP/ml

P. Longobardi



Stephen Thom

Trimix (vs aria): MP più piccole

aria 4a imm.

26/30 mt (23 sub)

ARR 4a imm.

74 mt ppO2 1,2

(3 sub)

0,1 -1 μ >1 μ 0,1 -1 μ >1 μ

P. Longobardi



Prevenzione (aumento del NO)

monossido

azoto (NO)

cioccolata fondente (70%)

6 grammi/giorno (2-3 quadratini),

meglio se 1 ora prima attività fisica

o immersione

P. Longobardi



Prevenzione stress ossidativo

antiossidanti

P. Longobardi



Per l’immersione sicura

la buona gestione

dell’immersione

P. Longobardi



Ricerca: Decompression Profiles

P. Longobardi



www.iperbaricoravennablog.it

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Healthcare

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