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SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA MADRID PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2010/2011

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SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA

MADRID

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Anno Scolastico 2010/2011

Premessa

La Scuola dell’Infanzia costituisce il primo grado del percorso educativo e di crescita, così come affermano esplicitamente i nuovi Orientamenti: «deve consentire ai bambini e alle bambine che la frequentano di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia e alle competenze». La determinazione delle sue finalità deriva dalla visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l'ambiente e la cultura. A tale proposito il Collegio dei Docenti elabora tutti gli anni un progetto educativo didattico attento alle esigenze e ai ritmi dei bambini e delle bambine.

Contenuti Finalità (da “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia” -settembre 2007) Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio

al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura. I CAMPI DI ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la Scuola dell’Infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.

OBIETTIVI PER CAMPI DI ESPERIENZA

3 ANNI Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute Riconoscere il proprio schema corporeo e prendere coscienza delle abilità segmentali Riconoscere la propria identità sessuale Orientarsi nello spazio noto Controllare i propri movimenti e prevederne gli effetti Valutare velocità e distanza

Reagire adeguatamente agli stimoli improvvisi Affinare le capacità percettive sensoriali di base Affinare la capacità di attenzione e concentrazione Esprimersi con il linguaggio mimico gestuale Imitare con il proprio corpo azioni concrete Riprodurre semplici ritmi binari con mani o piedi Cogliere la successione logica temporale di movimenti dati I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura Produrre correttamente fonemi Esprimersi in modo comprensibile per chi ascolta Strutturare correttamente la frase semplice Ascoltare e comprendere il senso di una semplice storia Descrivere, formando frasi comprensibili: immagini, situazioni, stati d’animo, preferenze Memorizzare e ripetere semplici poesie, filastrocche o canzoni Inventare brevi storie Rievocare avvenimenti del passato recente La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura Stabilire relazioni spaziali Discriminare le dimensioni: grande/piccolo Identificare i concetti topologici: dentro/fuori, davanti/dietro, sopra/sotto Aggiungere uno o più elementi ad una figura in modo appropriato Completare una figura seguendo un tracciato Seguire con il dito un percorso su un tracciato grafico Ricostruire una figura scomposta in 4 pezzi Riconoscere le principali forme piane: cerchio, quadrato, triangolo Conoscere e memorizzare semplici procedimenti (es. prima ci svestiamo e poi entriamo in sezione prima ci sediamo e poi cantiamo, ecc.) Acquisire la consapevolezza del risultato finale di un’azione Riconoscere le caratteristiche distintive di persone, animali, oggetti Accorgersi della ricorsività di alcuni momenti della giornata scolastica Compiere una successione di due azioni in ordine cronologico Mostrare di intuire, attraverso l’osservazione delle attività ricorrenti, i momenti della merenda o dell’uscita

Essere in grado di comprendere ed utilizzare semplici simboli di registrazione Riconoscere semplici simboli del giorno e della notte Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità Discriminare e denominare i colori fondamentali Accettare di utilizzare materiali e tecniche diverse: colori a dita, pennelli, pennarelli, pongo, pasta di sale, collage, strappo, spugnature Colorare un’immagine entro i margini Utilizzare le forbici in modo via via più adeguato per ritagliare lungo linee prestabilite Dare forma a ciò che si vuole rappresentare Rappresentare graficamente elementi semplici di una storia nota Saper utilizzare, su richiesta, i colori reali nel colorare un’immagine assegnata Riprodurre graficamente lo schema corporeo di base (testa, tronco, arti) Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Individuare il senso di appartenenza al gruppo familiare Percepire la propria identità individuando le relazioni parentali Superare l’ansia del distacco dalle figure genitoriali Vivere positivamente il momento dell’ingresso a scuola Comunicare, verbalmente o gestualmente bisogni o desideri Esprimere verbalmente sentimenti ed emozioni Stabilire rapporti di fiducia nei confronti di adulti non familiari, insegnanti e collaboratori Maturare comportamenti di collaborazione in un gioco spontaneo con i pari Comprendere ed accettare semplici regole della vita comunitaria Inserirsi positivamente in una dinamica di gioco collettivo Rispettare il proprio turno in una situazione strutturata Discriminare atteggiamenti scorretti ed interiorizzare le prime semplici norme sociali

4 ANNI Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute Essere capaci di controllare la motricità fine e nella sua globalitá. Valutare velocità e distanza negli spostamenti alla presenza di altri Eseguire schemi motori in coppia e in gruppo Affinare le capacità percettive sensoriali attraverso differenti mezzi Potenziare la capacità di attenzione e concentrazione Esprimersi con il linguaggio mimico- gestuale liberamente e seguendo le consegne Imitare con il proprio corpo azioni concrete Riprodurre ed inventare ritmi con il corpo Eseguire percorsi seguendo la sequenza data I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura Affinare le capacità semantico-lessicali Associare correttamente una parola alla sua immagine Osservare rappresentazioni grafiche verbalizzandone gli elementi principali Descrivere con un linguaggio appropriato: azioni, eventi, situazioni, stati d’animo, preferenze Verbalizzare in modo comprensibile una breve storia Memorizzare e ripetere semplici poesie, filastrocche o canzoni Rievocare e raccontare esperienze ed avvenimenti vissuti Ascoltare e comprendere una breve storia letta dall’insegnante Individuare i personaggi principali di una storia, di poesia o di una filastrocca Inventare brevi storie La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura Discriminare le dimensioni: grande/medio/piccolo, lungo/medio/corto Classificare in base a un criterio dato Stabilire una seriazione di oggetti in base ai criteri di dimensione grande/medio/piccolo Raggruppare elementi in base al criterio quantitativo: di più/ di meno

Ordinare una sequenza a tre elementi Identificare i concetti topologici:dentro/fuori, davanti/dietro, in mezzo, in alto/in basso Riconoscere e rappresentare graficamente linee aperte, chiuse, continue Seguire e rappresentare graficamente un percorso Completare una figura in modo simmetrico Ricostruire una figura scomposta Stabilire relazioni tra elementi in base alla forma Riconoscere le principali forme piane: cerchio, quadrato, triangolo Individuare e verbalizzare la successione temporale di un’azione, utilizzando i termini di prima-adesso-dopo Maturare la capacità di esplorare, manipolare, osservare Compiere semplici attività manuali e costruttive Elaborare previsioni, anticipazioni, ipotesi Associare semplici indicatori di tempo ( es. carillon o filastrocche) ai momenti ricorrenti di attività collettive Compiere autonomamente la successione di azioni abituali note in ordine cronologico (es. “ prima si riordina e poi si cambia gioco”) Prevedere l’avvicendamento di alcuni momenti della giornata scolastica ( es. appello, merenda, uscita) Usare semplici simboli e strumenti di registrazione Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità Discriminare e denominare i colori derivati Utilizzare correttamente materiali e tecniche diverse: colori a dita, pennelli, pennarelli, colori a cera, pastelli, pongo, pasta di sale, collage, strappo, spugnature Utilizzare le forbici ritagliando lungo linee prestabilite Padroneggiare le tecniche dello strappo e del collage Dare forma a ciò che si vuole rappresentare Rappresentare graficamente con elementi semplici: una storia nota, o avvenimenti legati all’esperienza personale Saper utilizzare i colori reali nel colorare un’immagine assegnata Riprodurre graficamente lo schema corporeo arricchendolo di dettagli Discriminare e distinguere suoni dell’ambiente naturale Distinguere voci, suoni e rumori Comunicare con voci, suoni rumori Eseguire giochi simbolici e di ruolo Giocare ad interpretare personaggi e situazioni di una storia nota

Distinguere la realtà dalla fantasia in rapporto a storie, fiabe, racconti televisivi e cinematografici Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Vivere positivamente il momento dell’ingresso a scuola Esprimere verbalmente sentimenti ed emozioni proprie Avere fiducia nelle proprie potenzialitá Comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri Intuire che esistono altri punti di vista, oltre il proprio, che vanno accettati Stabilire rapporti corretti basati su: fiducia, simpatia, collaborazione, amicizia nei confronti dei compagni e degli adulti che operano nella scuola Avere comportamenti di collaborazione in un gioco spontaneo con i pari Comprendere ed accettare semplici regole della vita comunitaria Inserirsi positivamente in una dinamica di gioco collettivo Rispettare il proprio turno in una situazione strutturata Discriminare atteggiamenti scorretti ed interiorizzare le prime semplici norme sociali

5 ANNI Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute Prendere coscienza del valore del proprio corpo Coordinare movimenti oculo-manuali Eseguire e verbalizzare un percorso motorio complesso utilizzando i descrittori topologici Padroneggiare le abilità grosse motorie (corsa, salto, capriola, percorsi di equilibrio, ecc.) Movimenti segmentari Controllare l’equilibrio statico e dinamico Il rilassamento La respirazione Riconoscere la destra e la sinistra sul proprio Corpo Acquisire corrette regole alimentari Organizzare uno spazio fisico e uno spazio grafico Essere capaci di compiere movimenti simultanei e coordinati

I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura Escoltare storie e comprendere le seguenze di un racconto Pronunciare correttamente parole Verbalizzare una situazione prodotta con il linguaggio corporeo, mimico o gestuale Usare gli indicatori temporali adeguatamente Discriminare realtà e fantasia in una storia Scoprire una lingua diversa dalla propria

Utilizzare il linguaggio verbale orale per descrivere e riflettere eventi ed emozioni Inventare storie o finali Utilizzare analogie per descrivere oggetti, persone, eventi Utilizzare nel proprio linguaggio esclamazioni ed intonazioni Utilizzare il linguaggio verbale orale per informare, correggere, spiegare Ricercare significati dall’esame di elementi denotativi (di persone, oggetti, eventi) Formulare con chiarezza domande rivolte a compagni ed adulti Fornire spiegazioni relative ai propri comportamenti Dare la propria interpretazione di fatti cui si è assistito Comprendere le intenzioni e il contenuto di un messaggio Intervenire al proprio turno in modo coerente e consequenziale La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura Classificare Costruire insiemi definendo i criteri utilizzati Rappresentare con semplici simboli gli insiemi Aggiungere/togliere elementi da uno o due insiemi Rappresentare iconicamente e con semplici simbolizzazioni (diagrammi, simboli concordati, crocette, frecce istogrammi) le operazioni indicate Individuare e rappresentare i rapporti topologici Individuare, verbalizzare, e rappresentare iconicamente le relazioni topologiche (dentro, fuori, sopra, sotto, in mezzo, di fronte, di fianco, davanti, dietro, in alto, in basso, di lato a destra, di lato a sinistra) Riconoscere e rappresentare linee aperte, chiuse, continue, discontinue Eseguire un percorso seguendo segnaletiche, superando ostacoli Rappresentare graficamente un percorso realizzato riproducendo la successione degli elementi

Individuare e rappresentare alcuni rapporti euclidei Riconoscere e rappresentare graficamente linee e principali forme geometriche Individuare dimensioni e stimarne la misura usando unità di misura concordate Individuare e rappresentare relazioni temporali Rappresentare graficamente la successione temporale di azioni o racconti Riconoscere e verbalizzare le scansioni temporali convenzionali (mattino- pomeriggio- sera –notte; ieri –oggi – domani) Maturare atteggiamenti di tipo scientifico Riconoscere che esistono i problemi e che è possibile affrontarli per risolverli Perseverare nella ricerca Seguire un ordine nelle procedure Essere sinceri nell’ammettere di non sapere, nel riconoscere di non aver capito, nel domandare Essere disponibili al confronto con gli altri e alla modifica delle proprie opinioni Rispettare gli esseri viventi e le loro condizioni di vita Apprezzare le caratteristiche dei vari ambienti naturali Acquisire abilità di tipo scientifico Esplorare, manipolare, osservare Mettere in relazione, ordine, corrispondenza Costruire ed usare simboli e strumenti di registrazione Elaborare previsioni, ipotesi, anticipazioni Formulare piani di azione tenendo conto dei risultati Ragionare per argomentare, spiegare gli eventi Acquisire concetti e abilità in ordine alla temporalità Intuire i concetti di ordine, successione, simultaneità, irreversibilità, durata Percepire e collocare gli eventi nel tempo Misurare, con strumenti non convenzionali le durate Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità Ambito grafico, pittorico, plastico Discriminare e denominare i colori derivati Utilizzare con padronanza materiali e tecniche diverse Servirsi correttamente dei materiali Operare una scelta di tecniche e materiali diversi Rappresentare graficamente con ricchezza di particolari: una storia nota, o avvenimenti legati all’esperienza personale

Elaborare prodotti grafici, iconici, plastici scegliendo tra tecniche e materiali diversi Ambito drammatico teatrale Elaborare e interpretare con il linguaggio mimico gestuale emozioni e stati d’animo Elaborare e rappresentare attraverso il gioco drammatico fatti, storie eventi Imparare a controllare l’emotività Interpretare nei linguaggi non verbali preferiti semplici temi e storie Ambito sonoro musicale Discriminare e distinguere suoni dell’ambiente naturale Distinguere voci, suoni e rumori Comunicare con voci, suoni rumori Usare semplici strumenti per produrre suoni Rappresentare i suoni in forme elementari e ludiche Scoprire ed usare semplici regole musicali Ambito mass – mediale Esplorare, conoscere, discriminare i messaggi presenti nella realtà Riflettere con l’adulto sulle esperienze audiovisuali (video, cartoni animati, film ecc.) Distinguere la realtà dalla fantasia in rapporto a storie, fiabe, racconti televisivi e cinematografici Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Stabilire rapporti corretti basati su: fiducia, simpatia, collaborazione, amicizia nei confronti dei compagni e degli adulti che operano nella scuola Riconoscere, esprimere, controllare emozioni e sentimenti Assumere ruoli diversi nei momenti ludici e sociali nel gruppo Comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri Esprimere bisogni e intenzioni propri Accettare che esistono altri punti di vista ed essere capaci di superare il proprio esclusivo Avere comportamenti di collaborazione in un gioco spontaneo con i pari Maturare atteggiamenti di tutela e aiuto nei confronti dei piccoli Accettare e rispettare la diversità degli altri Rispettare le regole della vita comunitaria Inserirsi positivamente in una dinamica di gioco collettivo

Rispettare il proprio turno in una situazione strutturata Maturare il senso di autonomia, responsabilità, accoglienza, appartenenza, collaborazione Formulare valutazioni ed essere disponibili a discutere soluzioni Consolidare capacità di scelta e di impegno della volontà Riconoscere ed accettare il modo di essere e le esigenze degli altri Nutrire curiosità e rispetto nei confronti di altri popoli e culture Considerare con rispetto le differenze di tipo etnico, culturale, sessuale, religioso Abituarsi a considerare la differenza come un valore

Itinerari didattici 3 anni Dedichiamo ai più piccoli un percorso di conoscenza delle emozioni: dal percepire al rappresentante il proprio “sentire” in rapporto al sentire altrui, nell’intersezione tra i diversi contesti di vita quotidiana (scuola, famiglia, natura), attraverso proposte di esplorazione e di gioco rispettose dei bisogni personali e evolutivi di ognuno. Il filo conduttore delle attività delle sezioni di 3 anni sarà Malù il pesce blu, un personaggio che accoglierà e accompagnerà i bambini durante tutte le attività di routine di tutto l’anno. Questo personaggio fantastico diventerà così il “promotore” di molteplici e stimolanti esperienze di natura espressiva, affettiva, ludica… Malù si rivolge a ogni bambino per fare amicizia: “Come ti chiami? Quanti anni hai? Qual è il tuo gioco preferito?...” e poi parla del mare, dove vive e dei suoi amici. Grazie alla grande attrattiva che tale personaggio potrà esercitare sui bambini, sarà il pretesto per avvicinarli alla lingua italiana, come chiave di apprendimento. La grande disponibilità di testi e la vasta produzione grafica relativa a questo personaggio consentono di proporre attività sempre differenziate e adeguate ai temi che verranno trattati. Settembre, ottobre, novembre Il Pesce Malù: costruiamo il burattino Malù e il suo ambiente. Passiamo poi alla realizzazione della settimana “pesciolina” , attraverso un cartellone dove saranno presenti Malù e i suoi amici.

Contenuti Insieme a scuola: per facilitare l’ingresso a scuola invitiamo i bambini, con l’aiuto dei genitori, a raccogliere piccoli oggetti significativi del periodo estivo e costruiamo insieme i sacchetti delle vacanze. L’oggetto diviene così un elemento transizionale che può aiutare i piccoli a tranquillizzarsi nei momenti critici e a ritrovare un rituale tutto loro, ricordando il contatto con la mamma. Alla scoperta della mia identità La mia foto Il mio ritratto Maschio o femmina Le dita della mano Il mio contrassegno Il mio gruppo La mia scuola La mia famiglia Attività Lavoriamo con due elementi: acqua e terra. Per avvicinare i bambini ala natura utilizzeremo tecniche varie, quali manipolare della creta, giocare con l’acqua, ascoltare i suoni del vento….. Il suono, la musica: sperimentiamo il conoscimento dei rumori e dei suoni che ci circondano (da quelli della natura, come la pioggia, a quelli della città) in modo da stimolare la concentrazione e l’attenzione dei bambini. A partire dai semplici suoni si arriva poi a godere dell’ascolto della musica e degli strumenti musicali. Conversazioni libere e guidate Giochi spontanei e guidati Giochi motori Attività grafico-pittoriche Attività manipolative Canzoni e filastrocche Lettura di storie e racconti Facciamo teatro con il Pesce Malù e i suoi amici burattini Osservazioni e discussioni Dicembre, gennaio Contenuti Leggere che piacere!

Presentiamo semplici letture varie(poeti, poesie e animali) e di Natale per dar vita a una serie di giochi divertenti a partire dalle storie ascoltate. Emozioni in gioco. Proponiamo giochi simbolici per aiutare i bambini a confrontarsi con le paure o l’aggressività ed elaborare le proprie emozioni in modo costruttivo. Il piacere di ascoltare Il Natale Poeti, poesie e animali Le paure La rabbia Espressione ed elaborazione delle emozioni Attività Conversazioni libere e guidate Giochi spontanei e guidati Giochi motori Attività grafico-pittoriche Attività manipolative Canzoni e filastrocche Lettura di storie e racconti Memorizzazione di brevi poesie Preparazione di addobbi per la classe Realizzazione di un regalo per i genitori Facciamo teatro con il Pesce Malù e i suoi amici burattini Osservazioni e discussioni Febbraio, marzo Contenuti “Con gli altri”. Impariamo a star bene con noi stessi e con i compagni e a collaborare attraverso alcune attività a sfondo interculturale. “Con e tra la carta”. Giochiamo con carta di ogni tipo, per aiutare i bambini a familiarizzare con questo elemento e stimolare l’uso di materiali naturali da sperimentare in maniera creativa e per incentivare l’educazione al riciclaggio. Valorizzazione e interiorizzazione dei valori per la scoperta dell’amicizia come grande tesoro della e per a vita Alla scoperta dei valori

Maschere e burattini con tecniche di riciclaggio Il travestimento e il trucco Festa del papà I colori e gli odori della primavera Attività Conversazioni libere e guidate Giochi spontanei e guidati Giochi motori Attività grafico-pittoriche Attività manipolative Canzoni e filastrocche Lettura di storie e racconti Memorizzazione di brevi poesie Preparazione di addobbi per la classe Realizzazione di un regalo per i genitori Facciamo teatro con il Pesce Malù e i suoi amici burattini Osservazioni e discussioni Aprile, Maggio Contenuti “Corpi che comunicano”. Proponiamo giochi e attività che stimolino i bambini a entrare in relazione con se stessi e con gli altri attraverso il riconoscimento del proprio corpo e dei movimenti che lo accompagnano. “La mia crescita”. Avviamo la discussione tra i bambini sulla loro storia passata, presente e futura; proponiamo giochi legati al concetto di crescita e realizziamo insieme dei semplici “quaderni” con le nostre storie. Partendo dalla comunità che i bambini conoscono, quali la famiglia e la scuola allarghiamo la riflessione sul gruppo classe e sulla scuola vissuta come comunità unità dall’amore, dal rispetto, dalla tolleranza e dalla solidarietà reciproca. Gli amici della scuola Gli amici di casa La/il mia/o amica/o preferita/o Amici del mondo La Pasqua La terra e gli animali sono nostri amici Attività Conversazioni libere e guidate Giochi spontanei e guidati

Giochi motori Attività grafico-pittoriche Attività manipolative Canzoni e filastrocche Lettura di storie e racconti Memorizzazione di brevi poesie Preparazione di addobbi per la classe Realizzazione di un regalo per i genitori Facciamo teatro con il Pesce Malù e i suoi amici burattini

4 anni

“I FOLLETTI DELLE STAGIONI” Con “La notte delle magie” inizieremo il nostro percorso attraverso le stagioni. Il progetto è costituito da una unità di apprendimento dedicata all’approfondimento della parte linguistica, che si realizzerà durante tutto l’anno scolastico proponendo ai bambini alcune fiabe tradizionali e da altre quattro unità di apprendimento, dedicate alle stagioni, introdotte da una storia e da un personaggio mediatore: IL FOLLETTO DELL’AUTUNNO, IL FOLLETTO DELL’INVERNO, LA FATA- FOLLETTO DELLA PRIMAVERA, LA FATA-FOLLETTO DELL’ESTATE.

I bambini verranno invitati ad esplorare il mondo fantastico dei colori relativi ad ogni stagione. I folletti dell’autunno, dell’inverno, della primavera e dell’estate accompagneranno i bambini in un percorso ricco di esperienze sensoriali diversificate: dal gioco libero con i colori, alla sperimentazione di diverse tecniche pittoriche ed espressive, alla ricerca delle emozioni suscitate dai colori dell’ambiente, per arrivare alla scoperta ed alla libera re-interpretazione di alcune opere pittoriche sul tema delle stagioni. Sperimentando la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive si intende promuovere contemporaneamente la coordinazione oculo-manuale del bambino e lo sviluppo della fantasia creativa fino a giungere al piacere dell’invenzione attraverso diversi linguaggi espressivi affinandone le capacità di osservazione e creazione e suggerendogli un modo di procedere che gli consentirà di realizzare i suoi

“capolavori”. Durante ogni stagione avremo degli incontri puntuali con la musica e l’arte. Ascolteremo le “Quattro Stagioni” di Vivaldi e osserveremo dei quadri famosi con soggetti relativi all’autunno, inverno, primavera, estate. PRIMA UNITÀ D’APPRENDIMENTO “IL FOLLETTO DELL’AUTUNNO” Leggeremo la storia del folletto autunno e la drammatizzeremo con i bambini. Li inviteremo ad ascoltare i diversi rumori dell’autunno, ad osservare e comprendere i mutamenti climatici, a riconoscere gli elementi caratteristici della frutta di stagione, a conoscere gli effetti stagionali sul comportamento degli animali ma anche a prendere coscienza del proprio corpo e delle sue unità. ATTIVITÀ Pitture con colori a tempera e gli acquarelli Frottage e stencil utilizzando le foglie come stampi Collage con carta velina, carta crespa e stoffa Costruzione “dell’Armadio delle stagioni”(Autunno) Costruzione “dell'orologio” del tempo (atmosferico e settimanale) Incontro con l’ARTE (osservazione di quadri famosi) Incontro con la MUSICA(ascolto de “L’autunno” dalle Quattro Stagioni di Vivaldi) Filastrocche Storie I colori dell’autunno Profumi e Sapori: La frutta dell’ autunno. Gli animali vanno in letargo Il giorno e la notte Il nostro corpo SECONDA UNITÀ D’APPRENDIMENTO “IL FOLLETTO DELL’INVERNO”

Il folletto Inverno assomiglia a Babbo Natale e attraverso la sua storia accompagneremo i bambini alla scoperta dell’inverno e alla preparazione del Natale. Inviteremo i bambini a osservare e “leggere” i fenomeni naturali della realtà circostante, comprendendo le caratteristiche della stagione invernale; li inviteremo, inoltre, a cogliere le modificazioni dell’ ambiente naturale (colori, suoni,

odori), a rilevare gli aspetti climatici, a rappresentare a livello grafico-pittorico gli aspetti stagionali, a comunicare esperienze individuali relative al- l’ inverno. ATTIVITÀ Realizzazione di pitture , disegni, collage e cartelloni con diverse tecniche espressive: pittura con tempere e acquarelli, matite colorate e colori a cera, collage con carta velina, carta crespa e materiali naturali Riflessione sulla differenza tra Caldo e Freddo Approfondimento dello schema corporeo Incontro con l’ARTE (osservazione di quadri famosi) Incontro con la MUSICA (“L’inverno” delle Quattro Stagioni di Vivaldi) Filastrocche Storie e Racconti I colori dell’inverno Profumi e Sapori Arriva il Natale Laboratorio in famiglia La neve Evviva il carnevale! Le figure geometriche

TERZA UNITÀ D’APPRENDIMENTO “LA FATA-FOLLETTO DELLA PRIMAVERA” Con l’arrivo della Fata-Folletto Primavera i bambini sarannno in grado di riconoscere i mutamenti ambientali che caratterizzano il periodo, di conoscere alcuni animali che si svegliano dal letargo e alcuni uccelli migratori; i bambini saranno in grado di intuire le relazioni esistenti tra mutamenti climatici e le trasformazioni nelle abitudini, nel- l’ abbigliamento, nei giochi. ATTIVITÀ Pittura con i colori a tempera e gli acquerelli Pittura con i gessetti Collage con carta velina, carta crespa Collage con pongo Festa del Papá Pasqua Festa della Mamma

Laboratorio Musicale Laboratorio in Famiglia Incontro con l’ARTE (osservazione di quadri famosi) Incontro con la MUSICA (“La Primavera” dalle Quattro Stagioni di Vivaldi) Filastrocche Storie I colori della primavera Profumi e Sapori QUARTA UNITÀ D’APPRENDIMENTO “LA FATA-FOLLETTO DELL’ESTATE” Con l’aiuto della Fata-Folletto dell’estate i bambini saranno stimolati ad individuare gli aspetti che caratterizzano la stagione estiva, di assumere informazioni relative all’ ambiente marino, di acquisire la capacità di vivere in modo positivo, gratificante e arricchente dal punto di vista conoscitivo l’esperienza di contatto con l’acqua. ATTIVITÀ Chiederemo ai bambini di raccontare le loro esperienze al mare, attraverso conversazioni sul mare mostrando immagini e fotografie. Partendo dalle osservazioni dei bambini si possono condurre diverse esperienze sull’acqua quali: Travasi Colorazione dell’acqua Esperimenti di galleggiamento Le esperienze verranno fatte rielaborare graficamente e attraverso cartelloni collettivi. Le conversazioni sul mare potranno essere utilizzate come pretesto per delle riflessioni sull’importanza di rispettare l’ambiente e di non inquinare. Incontro con l’ARTE (osservazione di quadri famosi); Incontro con la MUSICA (“L’estate” dalle Quattro stagioni di Vivaldi) Filastrocche Storie I colori dell’estate Profumi e Sapori Orologio delle Stagioni FESTA DI FINE ANNO. Laboratorio sul reciclaggio

Lo scopo di questo laboratorio è quello di far nascere nei bambini una coscienza ecologica e ambientale, perchè conoscere come gestire i rifiuti vuol dire avere il massimo rispetto dell’ambiente in cui viviamo. E`importante far capire ai bambini che nei rifiuti ci sono beni preziosi, e che attraverso essi si può esprimere la propia creatività progettando e realizzando prodotti con materiali diversi, in modo particolare con materiali che facilmente si butterebbero via E’ importante comprendere e rispettare regole quotidiane di educazione ambientale, discriminare e riconoscere oggetti e materiali da buttare o da riutilizzare, accrescere un atteggiamento di rispetto e salvaguardia nei confronti dell’ambiente, conoscere il significato di parole nuove, porre domande e formulare ipotesi. E`importante far notare ai bambini, che rispettare l’ ambiente vuol dire seguire alcune regole: -rispettare gli animali, -non gettare la carta a terra o altri rifiuti per terra, -portare i rifiuti negli appositi contenitori. QUINTA UNITÀ D’APPRENDIMENTO “C’ERA UNA VOLTA…” Durante il nostro percorso didattico verrà approfondita la parte linguistica partendo dalla fiaba tradizionale. Le fiabe, attraverso il linguaggio della fantasia, aiutano il bambino ad avvicinarsi a situazioni in maniera più chiara e concreta. Dopo l’ascolto e la rielaborazione della storia, proporremo ai bambini il gioco, la drammatizzazione o il racconto animato. Tali linguaggi stimolano al confronto con gli altri, a verificare le proprie capacità di adattamento, a migliorare l’ascolto, la comprensione e l’accettazione di sé, a condividere stati emotivi, disagi, paure e scoperte, a sviluppare i processi di comunicazione, a liberare la propria creatività e a scoprire le proprie risorse personali. Per il nostro percorso abbiamo individuato le seguenti fiabe:

Biancaneve e i sette nani;

I musicanti di Brema;

Il brutto anatroccolo;

La storia di pollicina;

La lepre e la tartaruga;

La cicala e la formica;

Pinocchio;

Cappuccetto rosso;

Cenerentola;

Il gatto con gli stivali.

5 anni

TRA TERRA E CIELO

I bambini guardano incantati il cielo, sia di notte che di giorno, i bagliori della luna nella notte, i raggi del sole che sbucano dalle nuvole dopo un temporale… Con la loro spontaneità, curiosità e fantasia ci pongono domande come “perché il cielo non ha sempre lo stesso colore? Quanti colori ha il cielo? Perché il sole e la luna non cadono? Dove va il sole quando non si vede? Il progetto mira, quindi, ad avvicinare i bambini all’osservazione e all’approfondimento di alcuni fenomeni naturali attraverso un approccio giocoso, ma allo stesso tempo scientifico; sensibilizzare i bambini a tematiche come il risparmio energetico e l’inquinamento atmosferico. Si presenta ai bambini il personaggio de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, che farà da guida nel viaggio alla scoperta del suo e degli altri pianeti. Così come il protagonista decide di lasciare il suo pianeta e la sua rosa per viaggiare alla scoperta dell’universo, allo stesso modo i bambini viaggeranno e conosceranno il cielo visibile e non visibile e poi scopriranno e conosceranno il pianeta Terra, chi e come si vive nei vari continenti. Non si tratta di fare del folklore, ma accogliere i bambini come portatori di sapere, di ricordi, di esperienze per costruire insieme un sapere scolastico che non rifiuta nessun bambino e si arricchisce dell'apporto di ciascuno. Il progetto è caratterizzato da un approccio conoscitivo, che esprime la capacità di entrare nel mondo degli altri e la disponibilità a un incontro simbolico con l'altro. La coesistenza nel gruppo-sezione di bambini provenienti da realtà linguistiche e culturali diverse è di per sé un contesto multiculturale che avvia processi di scoperta, conoscenza, comprensione e contrapposizione. Si cercherà di privilegiare la dimensione relazionale e la ricerca dei significati. Si tratterà di un lavoro centrato sulla conoscenza dell'ambiente e della vita dei bambini nei cinque continenti (Africa, Americhe, Asia, Europa, Oceania). Finalità Sviluppare l’identità, rafforzando l’autostima, la relazione con gli altri, la considerazione della diversità come ricchezza; potenziare il

senso della convivenza attraverso l’integrazione nel proprio ambiente, il rispetto e la cura dello stesso e la conoscenza di mondi diversi. Obiettivi Migliorare l’attitudine all’osservazione e all’analisi dei fenomeni naturali. Sviluppare il senso del valore della natura. Acquisire comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente. Essere motivati a collaborare con gli altri per la gestione di un bene comune. Raccontare esperienze personali ai compagni in vari modi. Formulare ipotesi e spiegazioni. Ampliare il lessico. Arricchire le tecniche espressive. Potenziare le capacità artistico/creative. Organizzazione Sarà elaborato un percorso esplorativo di ricerca-azione teso ad affinare le capacità di fare ipotesi, confrontare, verificare, trarre deduzioni, porre domande. Metodologia di lavoro Le attività proposte, che impegnano attivamente i bambini, saranno divertenti e convolgenti per garantire la buona riuscita sperimentale che permette a ogni alunno di imparare attraverso l’esperienza diretta: “Osservo, sperimento, confronto,verifico, deduco”. Il progetto si articola in tre momenti: Il cielo e i suoi segreti ( ottobre-novembre) Alla scoperta dei pianeti (novembre-dicembre) Al centro della Terra (gennaio-maggio) 1. IL CIELO E I SUOI SEGRETI Osserviamo il cielo per scoprire i suoi “segreti”, l’alternanza del giorno e della notte, il Sole, la Luna, le stelle… Facciamo semplici giochi ed esperimenti e sensibilizziamo i bambini a tematiche come il risparmio energetico Contenuti I colori del cielo Il giorno e la notte A caccia delle ombre

Conosciamo la luna Attività Ascolto della storia “La favola del sole e della luna” Conversazioni di gruppo Attività rappresentative Esperienze scientifiche Attività manipolative e costruttive Giochi di gruppo Memorizzazione di filastrocche 2. ALLA SCOPERTA DEI PIANETI Attraverso un approccio giocoso, facciamo scoprire ai bambini i pianeti dei nostro sistema solare e alcune loro caratteristiche. Prima si parte alla scoperta del pianeta dove vive il protagonista del progetto, il Piccolo Principe Contenuti Il pianeta del Piccolo Principe I vulcani del pianeta B612 Scopriamo i pianeti Il sistema solare Attività Lettura del testo Il Piccolo Principe Osservazione, descrizione e rappresentazione dei pianeti con tecniche diverse: pittura, collage, etc. Visione del cartone animato Piccolo Einstein Conversazioni guidate Realizzazione di modelli del sistema solare Memorizzazione di filastrocche Giochi di gruppo 3. AL CENTRO DELLA TERRA Parliamo del nostro pianeta, dell’ambiente e delle persone che vivono nei diversi continenti. Educhiamo alla convivenza, alla collaborazione, all'accoglienza considerando la diversità come una parte significativa dell'altro. Educhiamo all'ascolto e alla conoscenza dell'altro come persona. Invitiamo a superare gli stereotipi e i facili pregiudizi riconoscendo nella diversità una ricchezza.

CONTENUTI Diverse culture a confronto Il piccolo principe incontra Kirikú Kirikú ci presenta l’Africa Il piccolo principe conosce Azur e Asmar ATTIVITÁ Ascolto di racconti e storie che presentino personaggi con diverse identità etniche e culturali (kirikú, Azur e Asmar). Rielaborazione delle storie, osservando l’abbigliamento dei personaggi, le loro abitazioni e la loro alimentazione. Costruzione di giocattoli africani (il villaggio, i barattoli, il bastone). Uso di sussidi audiovisivi Poesie e canzoni (“Girotondo di tutto il mondo”,”Canzoncina per tutti i bambini”). Musiche autoctone e danze tipiche Elaborazione di piatti tipici di diversi Paesi Realizzazione di maschere di diverse etnie Allestimento di uno spettacolino di fine anno sui temi trattati. STRUMENTI DI VERIFICA La verifica verrà effettuata attraverso: conversazioni guidate sui temi trattati letture/analisi degli elaborati grafici individuali e di gruppo realizzazione di oggetti tridimensionali con precedente formulazione d’ipotesi osservazioni delle competenze raggiunte dai bambini durante le attività livello di partecipazione e gradimento dei bambini rilevazione di comportamenti conoscenze e uso degli strumenti presenti durante il percorso.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Modalità di valutazione Osservazione e riflessione sui dati che emergono dalle caratteristiche dei bambini Verifica dell’idoneità del contesto Valutazione complessiva dell’interazione insegnante/bambino –bambino/bambino.

Strumenti di valutazione Descrittori di competenza Scambio di informazioni nel contesto scolastico Informazioni dalla famiglia sull’indice di partecipazione dell’esperienza scolastica. Modalità di osservazione in funzione della valutazione. Osservazione dei bambini in situazione ludica spontanea Rilevazione delle prestazioni dei bambini in diverse situazioni di impegno didattico (es. lavoro guidato, autonomo, effettuato singolarmente o in gruppo ).

Strumenti e tecniche di rilevazione Osservazione degli elaborati individuali prodotti dai bambini Trascrizione di momenti di verbalizzazione Schede strutturate Documentazione fotografica di alcune esperienze. Fasi Verifica iniziale dei prerequisiti (periodo settembre / ottobre 2010). Verifica in itinere (gennaio 2011) Valutazione finale (periodo maggio / giugno 2011).

USCITE E VISITE DIDATTICHE Nell’ambito della programmazione annuale, si propongono le seguenti uscite e visite didattiche per l’anno scolastico 2010/2011: 3 ANNI Encuentro con artista: Mirò Taller riciclaggio Fattoria “la Esgaravita” 4 ANNI Museo del Prado: mis pintores preferidos: Museo de ciencias naturales Caixaforum: el viaje de la caracola

Teatralia Taller del consumidor: vamos de compra Fattoria “la Esgaravita” 5 ANNI Museo del Prado: galeria de retratos Caixaforum: una fiesta en la cocina Teatralia Taller del consumidor: consumo responsable Taller riciclaggio Visita biblioteca Fattoria “la Esgaravita”

ATTIVITÀ

SONORO-MUSICALI

PREMESSA Il presente progetto si fonda sulla convinzione che la musica è un fattore importante di formazione che permette al bambino di esprimersi attraverso i suoni, di stabilire relazioni con gli altri e con mondi culturali diversi. A questo scopo si attiverà un laboratorio musicale per l'uso della sonorità e del movimento e sarà fatto uso di strumentario didattico per la musica e materiale di recupero; radioregistratore, televisore e video-registratore per l'ascolto; tastiera elettronica; materiale vario per le attività ritmico-motorie; ecc. FINALITA' Sviluppare la sensibilità musicale; Usare consapevolmente i messaggi sonoro-musicali; Avviare i bambini alla musica d'insieme come forma di socializ-zazione. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELL’ EDUCAZIONE MUSICALE Scoperta dei suoni: Riconoscere le sonorità dei diversi ambienti (casa, scuola, percorso casa-scuola, città...) Imitare e classificare rumori naturali e artificiali; Scoprire e riconoscere la direzione dei suoni; Discriminare le voci dei compagni; Scoprire e conoscere la propria immagine sonora (bocca, mani, piedi). Manipolare con tecniche diverse materiali diversi (cartone, legno, plastica metallo...); Sviluppo della sensibilità vocale: Recitare semplici poesie, filastrocche, conte. Pronunciare correttamente parole e frasi; Apprendere canti adatti all'estensione vocale; Usare i vari registri della voce (grave, media, acuta); Usare la voce nelle più svariate forme di espressione (paura, tristezza, allegria, pianto...); Individuare il ritmo di rime e filastrocche.

Formazione del senso ritmico: Muoversi a ritmo di musica insieme ai compagni; Ritmare una musica, accompagnandola con strumenti vari; Inventare semplici sequenze ritmiche e melodiche. Qualità del suono Conoscere e simbolizzare i parametri del suono (altezza, intensità, timbro e durata); Discriminare le variazioni agogiche di un brano (allegro, adagio...) Riconoscere gli strumenti musicali all'interno di un brano ascoltato. Musica e socializzazione Rispettare le regole di un gioco; Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti; Potenziare la concentrazione e l’ascolto; Canalizzare l'aggressività. STRUMENTI METODOLOGICI Esplorazione dell'ambiente sonoro. Uso di strumenti di registrazione per riascoltare suoni e rumori del corpo e dell'ambiente. Giochi per la scoperta del silenzio, del respiro, della fonazione... Produzione ritmico-espressiva di filastrocche, ninne nanne, canzoni e testi poetici: intonazione di semplici motivi; produzione ritmica con il corpo e lo strumentario didattico. Ascolto di brani di musica classica e moderna. Rappresentazione gestuale e grafica dei suoni. PERCORSI OPERATIVI Il progetto si svolge nell’intero arco dei tre anni della Scuola dell’Infanzia e si articola in più percorsi operativi mediante i quali i bambini saranno guidati nella comprensione e produzione dei messaggi sonori e nella loro traduzione-rielaborazione in codici di volta in volta diversi (corporeo, verbale, grafico-pittorico, drammatico-teatrale ecc.). I – IL PAESAGGIO SONORO. II - LA VOCE E LE SUE POSSIBILITÀ SONORE. III - IL RITMO. IV - LE QUALITÀ DEI SUONO.

Il paesaggio sonoro Percorso di esplorazione e ricerca mirato a liberare la curiosità dei bambini per scoprire la musicalità nascosta nel vivere quotidiano, stimolare nuove emozioni e sensazioni attraverso l'ascolto e sviluppare le capacità percettive, in particolare la sensibilità uditiva. Obiettivi Scoprire il silenzio. Esplorare l'ambiente sonoro. Conoscere e rappresentare le caratteristiche sonore della realtà. Favorire un’atteggiamento d’attenzione e d’ascolto. Attività Giochi per la scoperta del silenzio. Prestare attenzione ai suoni e rumori della natura, della scuola, della casa, del percorso casa-scuola; scoprire i suoni prodotti dal corpo e dalla voce. Giocare per esplorare le potenzialità sonore degli oggetti di uso comune e degli strumenti musicali. Produrre e analizzare materiale acustico per classificare suoni e rumori. Raggruppare i suoni prodotti dall'uomo, dagli animali, dalla natura, dagli strumenti musicali, dagli oggetti ecc. Localizzare spazialmente l'origine dei suoni e delle voci, la loro lontananza o vicinanza attraverso giochi ad occhi bendati. Ascoltare brani di musica classica e moderna di breve durata e invitare i bambini a dare un'interpretazione verbale e/o grafico-pittorica del brano ascoltato. La voce e le sue possibilità sonore Questo percorso mira a potenziare la capacità di servirsi della voce per socializzare, comunicare ed esprimere sentimenti ed emozioni. Obiettivo Sviluppare la capacità di utilizzare la voce in maniera comunicativo-espressiva sia nel parlare che nel cantare. Attività L'appello musicale. Giochi per imparare a dosare il respiro durante il canto; giochi di fonazione e giochí onomatopeici; emissione di vocali su note libere o su una nota fissa; esecuzione di brevi cantilene su una nota sola (sol) o su due note (sol-mi).

Eseguire ed illustrare canzoncine; cantare in maniera triste, allegra, arrabbiata, lamentosa ecc.; cantare lentamente/ velocemente, accelerare e rallentare; individuare semplici ritmi nei ritornelli di girotondi e canzoni. Sonorizzare storie con la voce per usare i diversi registri vocali. Produzione ritmico-espressiva di filastrocche, ninne nanne, canzoni e testi poetici. Il ritmo L'acquisizione del concetto di ritmo sarà stimolata dall'osservazione di azioni ed eventi naturali con carattere di ricorsività, con riferimenti sia alla dimensione temporale (la goccia di un rubinetto, il tic-tac del pendolo), sia a quella spaziale (una fila di alberi, i libri disposti sui piani della libreria ecc.). Obiettivo Acquisire consapevolezza della “ricorsività” presente nei fenomeni naturali, nella quotidianità, nel movimento, nei gesti, nelle parole. Attività Ritmo, musica e parole Esperienze ritmiche realizzate attraverso il linguaggio verbale: accompagnare insieme filastrocche e conte con il battito delle mani e con gli strumenti; scandire ritmi delle parole; ritmare parole nuove e sconosciute; inventare filastrocche utilizzando alcuni ritmi. Giochi di imitazione di formule ritmiche dapprima semplici e brevi, poi più complesse; dialoghi ritmici. Ritmo e il movimento Sincronizzare i movimenti del corpo per seguire il ritmo di un canto conosciuto; adeguare il movimento al ritmo cambiando la velocità del passo, battere le mani e seguirne il ritmo camminando; saltare ritmicamente su due piedi, su un piede solo, fuori e dentro un cerchio. seguendo un tracciato ecc. Le qualità del suono I bambini affineranno la capacità di discriminare il materiale sonoro: suoni acuti e gravi; suoni forti e deboli; timbri scuri e chiari degli strumenti musicali e delle voci. Inoltre, miglioreranno la capacità di ascolto, analisi e comprensione di brani musicali imparando ad esprimere le sensazioni e le impressioni suscitate dalla musica, anche attraverso l'uso del linguaggio gestuale e grafico - pittorico.

Obiettivi Discriminare e classificare i suoni in base alle loro qualità (altezza, intensità e timbro). Tradurre i suoni in simboli. Attività Timbro Manipolare e suonare molteplici oggetti e strumentini per scoprire quanti suoni può emettere uno strumento. Classificare i suoni in base al materiale dello strumento che li produce (famiglia dei metalli, della plastica ecc.) Ascoltare brani di musica descrittiva e non, canzoni e registrazioni varie per conoscere le caratteristiche timbriche degli strumenti musicali. Distinguere il timbro dei principali strumenti dell'orchestra (gli archi, i legni, gli ottoni, le percussioni). Descrivere i suoni prodotti dagli strumenti per imparare ad usare una terminologia appropriata. Intensità Distinguere suoni forti e deboli e sperimentare con il proprio corpo le diverse intensità del suono. Cambiare l'intensità del suono gradualmente crescendo e diminuendo. Rappresentare graficamente l'intensità dei suoni. Altezza Confrontare due o più suoni diversi per fare ipotesi sui vari aspetti del suono. Ricercare suoni e rumori che abbiano la voce acuta o grave e classificarli. Sonorizzare grafici con la voce variando l'altezza. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Le esperienze musicali si svolgeranno per gruppi di 9-12 bambini. I bambini impegnati saranno gli alunni di 3-4-5 anni della Scuola Materna Italiana di Madrid. SPAZI: l’aula di musica; TEMPI: da ottobre a maggio; 1 ora settimanale per ogni gruppo di bambini.

VERIFICA E VALUTAZIONE In ognuna delle fasi del progetto gli obiettivi dell'educazione musicale rispettati nella loro suddivisione, saranno utilizzati anche come indicatori di osservazione e di verifica. Le verifiche si effettueranno prevalentemente in modo indiretto attraverso l’osservazione continua nel corso di ogni attività al fine di calibrare l’intervento educativo in base alle esigenze e i ritmi di ogni gruppo di alunni.

PROGRAMACIÓN

DE PSICOMOTRICIDAD

FINALIDAD. Aprovechar al máximo las posibilidades de desarrollo de los niños, potenciándolas y afianzándolas a través de la acción educativa. Dotar a los niños de competencias, destrezas hábitos y actitudes que puedan facilitar su posterior adaptación a la educación a la siguiente etapa escolar. Desarrollar y potenciar en su conjunto la capacidad sensitiva, la capacidad perceptiva, la capacidad representativa-simbólica para el desarrollo armónico de todas las competencias. METODOS DE APRENDIZAJE Y PRINCIPIOS BASICOS DEL PROGRAMA EDUCATIVO. Las actividades que se llevan a cabo en las sesiones de psicomotricidad se desarrollan teniendo encuenta los objetivos del area il corpo in movimento (identità, autonomia, salute). La estructura de las sesiones son las siguientes:

Ritual de entrada: será el momento de explicar que actividad se hará y cuales son las reglas que tienen que respetar pensandolas todos juntos: “ no debo hacerme daño “y “ o debo hacer daño a los demás” “ Uso el cuerpo para expresarme y no la voz “. Representación corporal o grafica

Propuesta de Actividad : nos movemos por el espacio con el cuerpo, caminamos, corremos, nos arrastramos…con material etc.. Jugamos a…. ahora somos….. Relajación y vuelta a la calma. Verbalización : “¿Qué cosa te a gustado? “o “¿ Que cosa no te ha gustado?”.

Principios Metodologicos: Globalización: Vincular los procesos socio-afectivos y psicomotores. Organizar las experiencias alrededor de determinados centros de interés que respondan a las necesidades y deseos del los niños.

Creatividad: A la actividad imitativa, propia de los primeros momentos de desarrollo, debe seguir, tras el conocimiento y representación de la realidad, la búsqueda de soluciones para saber resolver situaciones concretas. Individualización: Atender a las necesidades propias de cada individuo y sus ritmos de aprendizaje. Ajustar a los niveles de desarrollo específicos de los alumnos. Socialización: Integración en la comunidad social mediante aprendizajes, unos hábitos y unos valores. Democratización: La cooperación, la participación y el respeto a los demás son valores que deben caracterizar la dinámica de trabajo. Criterios metodológicos.

Se tendrá encuentra las siguientes criterios metodológicas para la realización de las sesiones de psicomotricidad:

Adaptarse a la propia evolución y desarrollo del niño.

Diseñar situaciones de aprendizaje variadas que favorezcan la libre elección por parte del niño.

Basar la actividad psicomotriz en el Juego como principal criterio metodológico.

Ofrecer al niño un clima cálido, espacios amplios que posibiliten su necesidad de movimiento propiciando una actividad creadora que favorezca no solo la adquisición de conocimientos, sino también el desarrollo de su independencia, seguridad y autonomía.

OBJETIVOS GENERALES

Formarse una imagen ajustada y positiva de sí mismo a través de la interacción con los otros y de la identificación gradual de las propias características, posibilidades y limitaciones, desarrollando sentimientos de autoestima y autonomía personal. Conocer y representar su cuerpo, sus elementos y algunas de sus funciones descubriendo las posibilidades de acción y de expresión, y coordinando y controlando cada vez con mayor

precisión gestos y movimientos. Identificar los propios sentimientos, emociones, necesidades o preferencias, y ser capaces de denominarlos, expresarlos y comunicarlos a los demás, identificando y respetando, también, los de los otros. Realizar, de manera cada vez mas autónoma, actividades habituales y tareas sencillas para resolver problemas de la vida cotidiana, aumentando el sentimiento de autoconfianza y capacidad de iniciativa, y desarrollo estrategias para satisfacer sus necesidades básicas. Adecuar su comportamiento a las necesidades y requerimientos de los otros, desarrollando actitudes y hábitos de respeto, ayuda y colaboración, evitando comportamientos de sumisión o dominio. Progresar en la adquisición de hábitos y actitudes relacionados con la seguridad, la higiene y el fortalecimiento de la salud, apreciando y disfrutando de las situaciones cotidianas de equilibrio y bienestar emocional.

CONTENIDOS GENERALES Bloque 1. El cuerpo y la propia imagen El cuerpo humano. Exploración del propio cuerpo. Identificación y aceptación progresiva de las características propias. El esquema corporal.

Percepción de los cambios físicos propios y de su relación con el paso del tiempo. Las referencias espaciales en relación con el propio cuerpo. Utilización de los sentidos: sensaciones y percepciones. Las necesidades básicas del cuerpo. Identificación, manifestación, regulación y control de las mismas.

Confianza en las capacidades propias para su satisfacción. Identificación y expresión de sentimientos, emociones, vivencias, preferencias e intereses propios y de los demás. Control progresivo de los propios sentimientos y emociones. Aceptación y valoración ajustada y positiva de si mismo, de las posibilidades y limitaciones propias.

Valoración positiva y respeto por las diferencias, aceptación de la identidad y características de los demás, evitando actitudes discriminatorias. Bloque 2. Juego y movimiento. Confianza en las propias posibilidades de acción, participación y esfuerzo personal en los juegos y en el ejercicio físico. Gusto por el juego.

Control postural: el cuerpo y el movimiento. Progresivo control del tono, equilibrio y respiración. Satisfacción por el creciente dominio corporal. Exploración y valoración de las posibilidades y limitaciones perceptivas, motrices y expresivas propias y de los demás. Iniciativa para aprender habilidades nuevas. Nociones básicas de orientación y coordinación de movimientos. Adaptación del tono y la postura a las características del objeto, del otro, de la acción y de la situación. Compresión y aceptación de las reglas para jugar, participación en su regulación y valoración de su necesidad, y del papel del juego como medio de disfrute y de relación con los demás. Bloque 3. La actividad y la vida cotidiana. Las actividades de la vida cotidiana. Iniciativa y progresiva autonomía en su realización de tareas y conciencia de la propia competencia.

Normas que regulan la vida cotidiana. Planificación secuenciada de la acción para resolver tareas. Aceptación de las propias posibilidades y limitaciones en la realización de las mismas.

Hábitos elementales para la interacción y colaboración y actitud positiva para establecer relaciones de afecto con las personas adultas y los iguales.

Bloque 4. El cuidado personal y la salud.

Acciones y situaciones que favorecen la salud y generan bienestar propio y de los demás.

Practica de hábitos saludables: higiene corporal, alimentación y descanso. Utilización adecuada de espacios, elementos y objetos. Petición y aceptación de ayuda en situaciones que la requieran. Valoración de la actitud de ayuda de otras personas. Gusto por un aspecto personal cuidado. Colaboración en el mantenimiento de ambientes limpios y ordenados. El dolor corporal y la enfermedad. Valoración ajustada de los factores de riesgo, adopción de comportamientos de prevención y seguridad en situaciones habituales, actitud de tranquilidad y colaboración en situaciones de enfermedad y de pequeños accidentes. Identificación y valoración crítica ante factores y prácticas sociales cotidianas que favorecen o no la salud. OBJETIVOS ESPECIFICOS Desarrollo del Esquema Corporal Conocimiento de las partes del cuerpo. Control tónico y postural. El Equilibrio: estático-dinámico y post-movimiento. Disociación psicomotriz y coordinaciones generales. Control respiratorio. La lateralidad. Desarrollo del Esquema Espacial Localización espacial. Orientación espacial. Estructuración espacial. Desarrollo del Esquema Temporal Localización temporal. Orientación temporal. Organización temporal. El tiempo.

El movimiento. El Espacio. La Velocidad Cuidado Personal y Salud La salud y el Cuidado de uno mismo. Cuidado del entorno y el bienestar personal OBJETIVOS OPERATIVOS POR CURSO 1º CURSO: 3 – 4 AÑOS IMAGEN Y PERCEPCIÓN CORPORAL Toma de conciencia de uno mismo ( introspección). Conocer las partes y elementos del cuerpo. Coordinación y dominio del propio cuerpo Sensaciones y percepciones del propio cuerpo Utilizar el control corporal en actividades lúdicas Descubrir los movimientos del cuerpo de manera vivencial Acciones que favorecen el descanso. CONDUCTAS MOTRICES DE BASE Coordinación dinámica general Adquisición de las habilidades motrices básicas (marcha, carrera, salto, giro etc...) Ajuste del movimiento a la acción. Posibilidades motrices del cuerpo. Coordinación vasomotora Coordinación intermanual Coordinación ojo-mano Coordinación ojo-pie

Equilibrio Vivencia emocional del desequilibrio y el equilibrio Equilibrio en posturas básicas Equilibrio Estático CONDUCTAS NEUROMOTRICES:

Paratonía Relajación activa Nociones Básicas Espaciales: dentro-fuera/ arriba-abajo/cerca-lejos/ alto-bajo. Temporales: ayer-hoy/ mañana. 2º CURSO: 4 – 5 AÑOS IMAGEN Y PERCEPCIÓN CORPORAL Control global y segmentario del propio cuerpo Elementos principales de cada una de las partes del cuerpo de si mismo y del otro.(Articulaciones) Movilidad e inmovilidad. Inicio en el control de la inhibición voluntaria de la respiración. Organización de la lateralidad. Dominio del movimiento implicado por la musculatura larga y inicio en los movimientos de motricidad fina. Creación de unas nociones temporales ligadas al propio cuerpo. Conocimiento de los órganos de los sentidos. Atender y apreciar formas de representación, música: plástica y corporal. CONDUCTAS MOTRICES DE BASE * Coordinación dinámica general: Perfeccionamiento de los distintos tipos de desplazamientos: - Marcha, carrera, salto, cuadripedia, reptación y los giros.

Desplazamientos desde las posturas básicas. Adecuado control de la postura. Disociación de los grupos musculares * Habilidades Básicas: Lanzamientos-Saltos-Equilibrios-Giros-Transportes CONDUCTAS NEUROMOTRICES: Nociones Básicas: Espaciales: dentro-fuera/ delante-detrás/ a un lado- a otro/dentro-fuera/ arriba-abajo/cerca-lejos/ alto-bajo. Temporales:- antes-ahora-después/ ayer-hoy-mañana Conocer las habilidades básicas relacionadas con el

cuidado de uno mismo y del entorno Equilibrio: Equilibrio dinámico Ritmo: Normal-Lento-Rápido Estructurado 3º CURSO: 5 – 6 AÑOS IMAGEN Y PERCEPCIÓN CORPORAL

Identificar en sí las partes del cuerpo y configurar la imagen de uno mismo. Sensaciones del propio cuerpo (propioceptivas, interoceptivas y exteroceptivas). Percepciones a través de los sentidos (táctil y kinéstesica, visual y auditiva) Sentimientos y emociones propios y de los demás, y su expresión corporal. Conciencia de las posibilidades y las limitaciones motrices de su propio cuerpo. Consolidación del esquema corporal. La salud y el cuidado del propio cuerpo.

CONDUCTAS MOTRICES DE BASE Coordinación dinámica general Coordinación y control de las habilidades motrices de carácter fino y grueso. Perfeccionamiento de habilidades motrices básicas Control tónico- postural Coordinación visomotora Coordinación interpodal Coordinación audio-motora Coordinación estática Lanzar y recepcionar Equilibrio Estático Dinámico Post-movimiento

CONDUCTAS NEUROMOTRICES Lateralidad Organización de la lateralidad Utilizar la noción izquierda y derecha Reconocimiento izquierda y derecha en su propio cuerpo Sincinesias Disociación de movimientos Vivencia de variaciones tónicas Paratonía Técnicas de relajación Canalización de los impulsos Control del cuerpo: actividad, movimiento, respiración, reposo y relajación. CONDUCTAS PERCEPTIVAS MOTRICES Localización Situación de los objetos en relación a sí mismo y unos en relación con los otros. Orientación espacial Eje corporal y nociones espaciales (arriba-abajo, izquierda-derecha). Patrones de referencia (espacio propio, espacio inmediato y espacio mediato). Estructuración espacial Formas de organización de las nociones espaciales (derecha-izquierda, hasta-hacia, antes- después, junto-separado, largo-corto). Ritmo Vivencia del propio ritmo actuando en relación con el tiempo y el espacio. Adaptación al ritmo, espacio y tiempo del otro. Grafomotricidad. Controlar la direccionalidad del trazo y reproducir distintos tipos de grafías PROCESO DE EVALUACIÓN

Características de la evaluación. Individual: Comprobar en cada niño el nivel de adquisición de las capacidades. Global: Capacidades expresadas en los objetivos generales de etapa y tener en cuenta las capacidades generales establecidas en los objetivos generales de etapa. Continua Formativa: Tendrá como referente la función de orientación y mejora del acto didáctico. Cualitativa: Ofrecerá datos, aclaraciones y comentarios con los cuales conseguiremos la comprensión y la valoración de los procesos seguidos. Participativa: Maestros y padres y orientadores. Criterios de Evaluación:

1. Dar muestra de un conocimiento progresivo de su esquema corporal y de un control creciente del cuerpo global y segmentario, átraves de representaciones graficas para evaluar la maduración del esquema corporal:

Observar el desarrollo del tono, postura equilibrio, control respiratorio o la coordinación motriz y se evalúa la utilización de las posibilidades motrices, sensitivas y expresivas del propio cuerpo. Ser capaces de reconocer y nombrar las distintas partes del cuerpo y ubicarlas especialmente, en su propio cuerpo y en el de los demás.

Evaluar la formación de la imagen personal ajustada y positiva, la capacidad para utilizar los recursos propios, el conocimiento de sus posibilidades y limitaciones, y la confianza para emprender nuevas acciones.

2. – Evaluar la participación activa en distintos tipos de juego. Desarrollo de los elementos motrices que se manifiestan en los desplazamientos, marcha, carrera o saltos. También observar la coordinación y control de las habilidades manipulativas. Valorar su participación y utilización adecuada de las normas que las rigen y la manifestación y progresiva regulación de

sentimientos y emociones que provoca la propia dinámica de los juegos, actitudes de colaboración y ayuda mutua en juegos diversos, evitando adoptar posturas de sumisión o de dominio, especialmente entre niños y niñas.

3. – Realizar autónomamente y con iniciativa actividades habituales para satisfacer necesidades básicas, consolidando progresivamente hábitos de cuidado personal, higiene, salud y bienestar. Se apreciara el gusto por participar en las actividades que favorecen un aspecto personal cuidado, un entorno limpio y estéticamente agradable y por colaborar en la creación de un ambiente generador de bienestar.

RELIGIONE CATTOLICA

1. Concreción de la programación de la Religión Católica:

1.1. Finalidades

La acción educativa en Educación Infantil viene determinada por unas finalidades educativas.

Comprender la información visual de escenas ilustradas sobre la vida de Jesús y de los cristianos.

Comprender el contenido de un relato bíblico contado.

Expresar de forma clara y coherente hechos de la vida de Jesús y de la vida de los cristianos.

Interpretar el mensaje de Jesús.

Acercarse al lenguaje simbólico religioso propio de su edad.

Relatar vivencias personales.

Tener una actitud favorable a la expresión de las propias emociones.

Utilizar el diálogo para la resolución de conflictos.

Valorar positivamente las diferencias en la apariencia física de las personas.

Valorar, admirar y cuidar la naturaleza como creación de Dios.

Fomentar el cuidado del medio ambiente.

Fomentar el uso responsable de los recursos naturales.

Situarse en el tiempo respecto a los días festivos.

Identificar elementos religiosos del entorno inmediato.

Identificar manifestaciones artísticas propias de la Religión Católica.

Aprender a mejorar sus relaciones.

Participar y colaborar en la vida familiar con actitudes de servicio.

Aceptar las normas que rigen los juegos.

Participar en la vida escolar.

Acercarse al valor del perdón como expresión del amor de Dios.

Desarrollar valores de solidaridad y cooperación.

Acercarse al valor de la misericordia, la justicia y el servicio.

Comprender y representar imágenes con distintos materiales plásticos.

Expresar ideas y sentimientos de forma creativa.

Utilizar el cuerpo como elemento expresivo en su apertura a la trascendencia.

Conocer y valorar algunos ejemplos de la presencia del hecho religioso de su entorno en su expresión artística.

Interpretar canciones y representaciones de contenido religioso.

Mostrar interés por conocer tradiciones religiosas.

Valorar su cuerpo y sus posibilidades.

Iniciarse en la formación de una personalidad basada en valores evangélicos.

Elegir de forma autónoma actitudes evangélicas frente a las situaciones conflictivas.

Colaborar con los demás para la consecución de objetivos comunes..

Mostrar interés por el lenguaje audiovisual.

Buscar y utilizar información en distintos soportes.

Utilizar las tecnologías de la información como transmisoras de conocimiento.

Utilizar la observación.

Ilusionarse por ir descubriendo el mensaje de Jesús.

1.2. Contenidos Generales

El relato bíblico de La Creación.

Dios es Padre y cuida a sus hijos e hijas.

La Virgen María, la Madre de Jesús.

Los principales personajes relacionados con el nacimiento de Jesús.

La manifestación del amor cristiano: repartir alegría y felicidad a quienes nos rodean.

Las relaciones con los demás.

Los miembros de la familia y las actividades diarias.

El relato bíblico de la oveja perdida.

Jesús cuida de las personas y se preocupa por ellas.

Los sentimientos de alegría y de unidad familiar en las

celebraciones.

Jesús es la luz del mundo y todos podemos ser luz cuando amamos y compartimos.

Los buenos amigos.

El relato bíblico de Jesús y los niños.

Las cualidades de las madres y de las personas que nos cuidan.

La Virgen María en el arte.

María en la vida de Jesús.

La iglesia como casa de Jesús.

Los amigos de Jesús se reúnen en la iglesia todos los domingos.

1.3. Objetivos específicos de la Religión Católica 3 años

Expresar sentimientos y emociones.

Desarrollar valores y actitudes de respeto y alegría.

Sentirse miembro de la familia.

Ser conscientes de los cuidados que recibimos de las personas que nos quieren.

Agradecer el cuidado, la protección y la educación que se recibe de la familia.

Respetar y cuidar a los amigos y compañeros de clase.

Respetar a las personas y los elementos del propio entorno, cuidarlos y preocuparse de ellos.

Respetar a los animales, cuidarlos y preocuparse de ellos.

Descubrir que Dios es Padre Creador.

Conocer los relatos bíblicos de la Anunciación a María y del nacimiento de Jesús.

Valorar que Jesús actúa como Buen Pastor.

Reconocer que Jesús es amigo de todos y nos quiere.

Recordar momentos de la vida de María.

Familiarizarse con el símbolo cristiano del pan.

Comparar la propia casa con la de Jesús.

Descubrir la iglesia como lugar de reunión de los amigos de Jesús

1.4. Objetivos específicos de la Religión Católica 4 años

Aprender a amar a los demás como Dios nos ama.

Respetar las diferencias.

Comportarse como buenos compañeros.

Valorar la necesidad de cuidar la Creación.

Descubrir la variedad de paisajes del mundo que Dios nos ha regalado.

Aprender a cuidar la Creación.

Preparar la celebración de la Navidad.

Descubrir qué actitudes nos acercan al mensaje de la Navidad.

Descubrir formas de colaboración familiar.

Mostrar gratitud por el cuerpo que Dios nos ha regalado.

Valorar el cuidado de la familia.

Valorar la actitud de Jesús de responder a nuestras necesidades.

Reconocer la importancia de colaborar en el aula.

Aprender a cuidar de las personas del entorno.

Aprender a jugar en equipo.

Reconocer las fiestas familiares, cristianas y populares.

Conocer que Jesús murió y resucitó por nosotros.

Descubrir el símbolo de la cruz.

Valorar las cualidades propias y de los demás.

Reconocer las celebraciones como momentos de encuentro y de alegría.

Identificar la iglesia como lugar de celebración.

Conocer cómo la familia nos ayuda a crecer y a aprender a ser mayores.

Conocer la alegría del perdón.

Aprender a pedir perdón y a perdonar a los demás, como enseña Jesús.

Preparar la despedida del curso y el inicio de las vacaciones.

1.5. Objetivos específicos de la Religión Católica 5 años

Valorar y respetar a los compañeros rechazando actitudes de discriminación.

Descubrir la importancia de las relaciones de amistad.

Valorar la Creación como obra de Dios.

Aprender a tomar decisiones altruistas.

Identificar la Biblia.

Dar las gracias a Dios por la obra creada.

Respetar y apreciar las celebraciones tradicionales navideñas.

Mostrar interés por tener actitudes basadas en el amor.

Valorar y agradecer a Dios por habernos dado una familia que nos cuida.

Agradecer a Dios el propio crecimiento.

Valorar y agradecer a Jesús su capacidad de cuidar a las personas.

Desarrollar la confianza en la familia, la reconciliación y el perdón.

Descubrir la oración como diálogo con Dios.

Descubrir a Dios como Padre Bueno.

Identificar manifestaciones culturales de la fe cristiana.

Conocer el relato bíblico: la Última Cena y el lavatorio de pies.

Descubrir el valor cristiano de cuidar de los demás.

Valorar el domingo como día de fiesta para los amigos de Jesús.Conocer que los cristianos forman la gran familia de los amigos de Jesús.

Apreciar y agradecer las muestras de amor recibidas de la persona que nos cuida y nos quiere.

Valorar y admirar la entrega y la valentía de todos los santos de la Iglesia.

Valorar las manifestaciones artísticas religiosas.

1.6. Enseñanzas transversales

Educación moral y cívica

El comportamiento en la escuela: escuchar a los demás y cuidar el material de clase.

Expresión de agradecimiento a la familia.

Todos podemos ser amigos de Jesús.

Admiración y respeto por los padres y otras personas que nos cuidan.

El comportamiento con los amigos: el respeto.

Respeto hacia las normas de convivencia.

La colaboración y el respeto en el aula.

Las fiestas y celebraciones, momentos de encuentro y alegría.

Expresión de la gratitud.

Actitud de ayuda y colaboración ante las necesidades de los demás.

Respeto y aprecio por los cristianos, amigos de Jesús.

Respeto y admiración por la labor que lleva a cabo la Iglesia.

Participación alegre y responsable en la fiesta de fin de curso.

Educación para la paz

La manifestación del amor cristiano: repartir alegría y felicidad a quienes nos rodean.

El perdonar a los amigos es motivo de alegría.

La resolución de conflictos: pedir perdón.

Reflexión sobre los sentimientos relacionados con el perdón.

Actitudes que acercan a Dios: el perdón.

Actitudes que causan alegría o tristeza.

Educación para la salud

Valoración de la salud como regalo de Dios.

Importancia de un entorno adecuado para crecer y hacerse mayor.

Educación para la igualdad de ambos sexos

Valoración de las diferencias entre los compañeros como riqueza.

El respeto, la valoración y la aceptación de los demás.

Gratitud hacia la madre o la persona que nos cuida y protege.

Educación ambiental

Colaboración y respeto en el cuidado y usos de la naturaleza.

Colaboración y respeto en el cuidado de los animales.

Discriminación entre actitudes respetuosas con la Creación y actitudes que la perjudican.

La colaboración de las personas en la obra creadora de Dios.

2. Procedimientos e instrumentos de evaluación

Tiene como finalidad identificar los aprendizajes adquiridos, así como determinar el grado de consecución de los objetivos previstos y el ritmo y características de la evolución de cada niño o niña, tomando como referencia los criterios de evaluación del área.

La evaluación será global, continua y formativa. El carácter global de la evaluación permite conocer el desarrollo de todas las dimensiones de la personalidad y valorar el conjunto de capacidades recogidas en los objetivos generales de la etapa y del área. Es continua, al considerarse un elemento inseparable del proceso educativo. Y formativa, reguladora y orientadora del proceso educativo, al proporcionar una información constante que permitirá mejorar tanto los procesos como los resultados de la intervención educativa.

Los instrumentos para la observación y la evaluación que se ofrecen desde el área de Religión Católica son:

— Evaluación inicial:

Observación y valoración de algunos aspectos del desarrollo y los conocimientos previos del niño o niña durante las primeras sesiones del curso.

— Evaluación continua:

Pauta de observación del proceso de aprendizaje de los contenidos del área por parte de cada uno de los alumnos y alumnas.

— Evaluación final:

Valoración de la adquisición de los objetivos curriculares con la ayuda de los trabajos realizados y las observaciones anotadas durante todo el curso.

Attività alternativa alla Religione Cattolica. Obiettivo generale: Approfondimento del senso dell’amicizia, della fratellanza, della pace. Obiettivi specifici:

Capacità di riflettere sui processi di socializzazione riconoscendo e distinguendo i rapporti di amicizia; Favorire e valorizzare la conoscenza di aspetti di culture differenti incentivando meccanismi di comprensione e rispetto; Sviluppare il senso di fratellanza universale, il rifiuto della violenza e di qualunque forma di prevaricazione. Attivita’: -lettura di racconti -verbalizzazione di esperienze personali -rielaborazione grafico-pittorica di vissuti -commenti di immagini fotografiche e d audiovisive -gioco simbolico Strumenti: libri, riviste, materiale per attivita’ grafico-pittoriche, audiovisivi.

PROGETTI

Anno Scolastico 2010-2011

PROGETTO CONTINUITÀ VERSO LA SCUOLA PRIMARIA La scuola italiana in questi ultimi anni ha affrontato diffusamente il tema della Continuità educativa e didattica tra i diversi ordini di scuola, nella convinzione che il benessere psicofisico del bambino sia fondamentale per favorire un buon apprendimento. Per queste ragioni i bambini vanno supportati da linee educative coerenti; gli insegnanti della Scuola dell´Infanzia devono fornire loro un bagaglio di competenze che si riveli creativo, interessante, essenziale, funzionale e duraturo; le famiglie, sono coinvolte per conoscere, condividere, e avere fiducia nella nuova comunità educativa che accoglierà i loro figli; gli insegnanti della scuola primari sono coinvolti per individuare strategie di accoglienza, per instaurare relazioni di fiducia con i bambini e con le famiglie, per progettare piani d´intervento personalizzati, in collaborazione con le insegnanti della Scuola dell’Infanzia INCONTRO CON I DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA La progettazione comune, svolta da un grupo di docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, consente di realizzare con maggiore eficacia il percorso di continuità. I punti su cui lavorare insieme sono:

la programmazione delle attivitá; il confronto; l’accoglienza dei bambini; scambi di informazione delle classi; colloqui dopo l’inserimento; la verifica del progetto continuità

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ Organizziamo un primo incontro a GENNAIO per attivare le modalità di una progettazione e condivisa del percorso didattico. Dopo aver individuato i TRAGUARDI FORMATIVI del progetto che concretamente definisce le attivitá, organizziamo una visita alla scuola primaria, definendo tempi, gruppi, spazi e modalità di accoglienza dei bambini. Concordiamo una data in cui effettuare la

visita alla scuola primaria e definiamo come suddividere il tempo della mattinata. IL CONFRONTO Nel mese di FEBBRAIO, concordiamo un incontro per confrontarci con gli insegnanti della scuola Primaria sulle caratteristiche fisiche e psicologiche dei bambini e sulle loro esigenze affettivo-emotive, tenendo conto delle differenze individuali e di età che potrebbero essere presenti. Gli aspetti più significativi del dialogo tra i docenti riguardano I BISOGNI DEL BAMBINO in riferimento al suo processo di apprendimento: il movimiento, la sfera affettiva, la concretezza operativa, i tempi personalizzati ecc. STRATEGIE DI LAVORO

Favoriamo l’alternarsi di momenti di attività socializzata a momento di rielaborazione individuale; partiamo dal concreto per poi arrivare alla rappresentazione grafica e verbale dell’esperienza; iniziamo l’utilizzo di tecniche come discussione e la riflessione metacognitiva per favorire l’apprendimento. SCAMBI DI INFORMAZIONI E COLLOQUI Nel mese di APRILE, ci incontriamo con i docenti della Scuola Primaria per fornire LE PRIME NOTIZIE UTILI per le formazioni delle classi prime. Serviamoci di questa traccia e comunichiamo ai colleghi:

se ci sono bambini diversamente abili, quali difficoltá presentano, quali strategie di facilitazione e di incoraggiamento sono state adottate; se ci sono bambini proveniente da altre cultura e quale grado di integrazione è avvenuto nella sezione, se ci sono bambini che iniziano in anticipo la scuola; se ci sono bambini gemelli e come vivono la particolare situazione; se esistono, tra i bambini, legami affettivi poco favorevoli a un sereno sviluppo delle loro personalità e/o a un proficuo apprendimento; se ci sono casi di bambini con allergie o intolleranza alimentari sospette o documéntate.

Parliamo con riservatezza, affinchè si possa individuare la sistemazione più utile al fine di un buon inserimento e dell’apprendimento dei bambini stessi, tenendo conto, inoltre, dell’utilità di creare un buon equilibrio nelle classi.

COLLOQUIO DOPO L’INSERIMENTO Nel ottobre successivo,ci incontriamo di nuovo per un ulteriore e un più completo scambio d’informazioni su tutti i bambini che hanno effettuato il passaggio. In forma di coloquio riservato, lo scambio serve per CONFRONTARE E APPROFONDIRE LE OSSERVAZIONI che i docenti della scuola primaria hanno elaborato nel primo mese di scuola Ci confrontiamo, inoltre, sulle competenze raccolte nel la valigetta di passaggio. IDEE A CONFRONTO:COME PARLARE DEI BAMBINI

Presentiamo i bambini evidenziando le loro caratteristiche positive, sottolineando l’evoluzione, anche minima, avvenuta sia nell’apprendimento sia nella capacità di interazione. Esaminiamo con oggettività le difficoltà che il singolo manifesta : esprimiamo le competenze acquisite di “ saper fare “ e sottolineiamo il contesto d’esperienza in cui sono inserite. VERIFICA DEL PROGETTO CONTINUITÀ CON I BAMBINI Al termine dell’attività del percorso didattico, verso la metà di MAGGIO chiediamo ai bambini, in forma di conversazione:

cosa sanno ora della scuola primaria; quali cose nuove hanno scoperto; quali preoccupazioni sono rimaste; quali paure non sono riuscite a vincere.

CON IL GRUPPO DOCENTI A NOVEMBRE 2010, verifichiamo il progetto, chiedendoci se e quale efficacia ha avuto e come i bambini hanno visuto il momento del passaggio.

IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI Il coinvolgimento dei genitori è estremamente importante in questo delicato momento. Sono loro, infatti, che, prima di altri, riescono a infondere ai bambini quella serenità emotiva indispensabile per affrontare le novità con entusiasmo e tranquillità. Per questo, durante l’anno scolastico in corso interessiamoli, al progetto, RENDIAMOLI PARTECIPI di questo momento di crescita dei loro figli e, soprattutto, coinvolgiamo coloro che, per diversi motivi, non partecipano spesso alla vita scolastica dei loro bambini. A GIUGNO ricordiamo ai genitori quali materiali di passaggio andranno inseriti nello zaino ed leggiamo con loro la lettera inserita nella valigetta di passaggio .

PROGETTO BIBLIOTECA Come suscitare nei bambini l’amore per i libri? Bruno Tognolini, uno dei più famosi scrittori per l’infanzia, dice “con l’affetto, con l’esempio, con speranza e senza certezza. Perché non vediamo nessuno che stappa una bibita e lo annusa per sentire come è riuscita? E perché questo si fa stappando il vino? Perché la bibita si produce in modo meccanico, sarà sempre quella, non riserva sorprese; mentre il vino si produce in modo organico, può riuscire o non riuscire, fruttare o stagionare o andare male. Il “lettore” si produce in modo organico e non meccanico. Possiamo solo seminare i migliori doni, leggergli i libri che ci paiono migliori, con tutto l’affetto e il rispetto possibile. E neanche così saremo sicuri che “riuscirà un lettore accanito. Forse a tredici anni smetterà del tutto di leggere. Abbiamo sbagliato? Chissà. Ma forse a sedici anni comincerà a dipingere o suonare nei garage… E allora come nasce un lettore? Chissà. Nasce per alchimie misteriose, per talenti ereditati, per gli esempi che vede, per caso, per semi giusti gettati nel tempo giusto, ma anche per pioggia o siccità, per annate, per stagioni. Non è proprio un fiore di campo, selvaggio. Ma neanche un prodotto di serra, un ortaggio”. (Da Scuola dell’infanzia, settembre 2010). Il progetto nasce dall’esigenza di potenziare le abilità di ascolto e di linguaggio nella specifica realtà della nostra scuola bilingue, col fine di acquisire competenze specifiche atte a incentivare

l’apprendimento della lingua italiana orale nella Scuola dell’Infanzia, orale e scritta nei successivi ordini di scuola. Da qui sorge l’interesse al gemellaggio con una Scuola dell’Infanzia italiana, per mantenere vivo e aggiornato lo scambio di nuove esperienze e nuovi saperi. È auspicabile la possibilità di alcuni incontri di formazione sull’educazione all’ascolto con una esperta italiana della Scuola dell’Infanzia per un ulteriore rafforzamento delle conoscenze pedagogiche e didattiche. La scuola dell’infanzia è sicuramente un momento privilegiato per accendere e coltivare nel bambino un rapporto positivo e duraturo con il libro, considerandolo come un qualsiasi gioco di divertimento, di conoscenza e sostegno per le abilità linguistiche. La magia della comunicazione è nelle parole: Esse regalano storie, fiabe, racconti… e viaggiano nella mente, citando l’immaginazione e il pensiero creativo. Allora nascono e si espandono le capacità di immaginare e di inventare, così che il bambino diventa anche persona capace di raccontare se stesso, le proprie gioie, i problemi, i desideri e i sogni. Da tempo abbiamo constatato quale interesse abbiano i bambini a guardare le immagini di un libro. Il piacere dei libri è qualche cosa che non si sviluppa da sé. I bambini devono essere aiutati a scoprire quello che i diversi libri hanno da offrire e devono imparare a sfogliarli con interesse e rispetto. In tutti gli ambienti vissuti da loro, a casa e a scuola, il gioco della lettura e della narrazione dovrebbe essere organizzato e praticato con grande cura. I libri che gli adulti, genitori e insegnanti, leggono insieme ai bambini costituiscono le fondamenta dell’interesse necessario all’apprendimento e al piacere della lettura. L’adulto che racconta e legge è simile a un mago che fa scoprire le innumerevoli meraviglie dei libri. La magia prende corpo ogni volta che nelle pagine compaiono immagini affascinanti e mondi tridimensionali. Il momento della narrazione è lo spazio delle emozioni, della riflessione, dell’incontro tra reale e fantastico… La nostra voce che racconta suscita nei bambini un’intensa attività d’immaginazione e lascia ognuno libero di rappresentarsi mentalmente personaggi, trame, vicende. Mentre narriamo diamo ai bambini la possibilità di sviluppare la fantasia, la creatività per così conquistare le competenze immaginative. Attraverso il gioco corporeo e la rappresentazione grafico-pittorica delle vicende ascoltate, i bambini passano dal ruolo di ascoltatori a quello di protagonisti attivi della narrazione. Quando, infine, cominciamo a lavorare su una storia in modi diversi (con la ricostruzione della sequenza degli eventi, l’analisi degli elementi che compongono la storia, il racconto fatto da vari punti di

vista...) aiutiamo il bambino a prendere sempre più confidenza con il testo, ad appropriarsi della struttura di un racconto, a diventare a sua volta capace di inventare storie. Tullio De Mauro, illustre linguista, suggerisce di stimolare fin dalla scuola dell’infanzia la curiosità verso la parola. Più volte nei suoi scritti ha insistito sul ruolo della lingua nella formazione della mente e della conoscenza. Come si spiega il rapporto tra lingua e le altre conoscenze? La lingua – afferma – è fatta in modo tale da poter rispondere alle esigenze di relazione e di conoscenza degli individui e delle comunità umane. Qualsiasi lingua, nel suo nucleo più elementare di parole apprese nell’ambito familiare e nella vita quotidiana. DESTINATARI E TEMPI DEL PROGETTO:

A tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia e alcune classi della scuola Primaria Agli insegnanti Ai familiari degli alunni

Il progetto avrà inizio nel mese di gennaio e si concluderà a fine maggio, si svolgerà in orario curriculare. Le attività di prestito, di accoglienza in biblioteca, saranno curate, sempre in orario scolastico, dalle insegnanti che aderiscono al progetto, a cadenza settimanale. Le docenti che aderiscono al progetto avranno incontri periodici per allestimento, catalogazione digitale, organizzazione e sistemazione del materiale librario. USO DELLA BIBLIOTECA Sono previsti vari momenti:

l’ascolto: momento in cui l’insegnante (o un familiare invitato a collaborare nel progetto) legge una storia che può essere scelta dai bimbi o dall’insegnante stessa a seconda della finalità che si vogliono perseguire. lettura libera: il bambino sceglie da solo il libro, lo sfoglia, lo legge a modo suo, lo interpreta, lo modifica… insomma è il protagonista. la rielaborazione: può avvenire verbalmente attraverso la ricostruzione della storia dai racconti dei bambini o con testimonianze grafiche.

Attualmente la biblioteca “Raggio di Sole” è composta da quasi 200 libri specifici per la scuola dell’infanzia e condivide lo spazio con l’attività musicale. I libri sono stati divisi per argomenti per un facile

uso da parte dei bambini: favole classiche, storie, racconti e filastrocche. La biblioteca è in fase di catalogazione. OBIETTIVI

Educare al piacere dell’ascolto. Familiarizzare con il libro. Stimolare interesse verso un testo e immagini. Responsabilizzare il bambino alla cura e al rispetto dello spazio/lettura e del libro. Favorire la capacità di ascolto, osservazione, memoria e racconto. Acquisire un linguaggio appropriato e corretto della lingua italiana. Coinvolgere le famiglie nel piacere della lettura. Stimolare lo “spirito critico” nei confronti del testo. Percorso Biblioteca/Continuità tra i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e i bambini delle Prime e delle Quinte della scuola primaria (Vedi Progetto Continuità).

ATTIVITÀ

Catalogazione dei testi con simboli e collocazione negli scaffali per una facile fruizione. Lettura di fiabe classiche e contemporanee. Visione di immagini Costruzione di un oggetto narrativo come traccia dell’esperienza. Attività di prestito settimanale. Visita a una Biblioteca comunale di Madrid Celebrazione della settimana mondiale del libro. Proposta di gemellaggio del progetto “Un libro per amico” con la scuola dell’infanzia di Casalecchio di Reno, Bologna. Eventuali incontri con l’ins. Patrizia Guandalini, docente esperta in educazione all’ascolto, e le insegnanti della Scuola dell’Infanzia e alcune della Scuola Primaria, per incentivare la formazione dell’Educazione e aggiornamento bibliografico al fine di rafforzare il ponte culturale tra la realtà italiana e quella spagnola.

PROGETTO ALIMENTARE DAL TEATRO ALLA CUCINA: FAVOLE DA MANGIARE Questo percorso parte da un progetto alimentare in cui si vuole avvicinare il bambino ai cibi e alla loro elaborazione mediante le favole. L’obiettivo e`di favorire da una parte la capacità di ascolto, di comprensione e rielaborazione delle storie, dall’altra saranno i personaggi stessi ad accompagnare i bambini alla scoperta del mondo della cucina e dei suoi processi di trasformazione degli alimenti. Quindi la mela di Biancaneve sara`l’ingrediente base per la nostra torta, cosi`come la carrozza – zucca di Cenerentola, per i nostri tramezzini. Ogni mese avra`una sua favola scelta in base ai valori che trasmette, al periodo dell’anno e alle festivita`che incontriamo durante il percorso. I bambini svolgeranno divertenti attività di drammatizzazione e ri-costruzione delle storie, ed elaborazioni di lavoretti al fine di sviluppare anche le capacita`manuali.

MESE FAVOLA RICETTA VALORI Settembre Capuccetto

rosso Torta della nonna L’ubbidienza

Ottobre Cenerentola Tartine di zucca Relazione tra sorelle e fratelli

Novembre Biancaneve Torta di mele Amicizia e fiducia

Gennaio Hansel e Gretel

Casetta di cioccolato

Aiuto reciproco

Febbraio I tre porcellini

Panini con Mouse al prosciutto

solidarieta` e l collaborazione

Marzo Il brutto anatroccolo

Specialita`all’uovo Non giudicare dall’apparenza

Aprile Cipi` Budino alla frutta Rispetto per la natura

Maggio Pinocchio Pesce finto La corretezza e la lealta`

“A SCUOLA CON GUSTO” L’alimentazione ha assunto oggi, nella società dell’informazione e della comunicazione, nell’era della globalizzazione dei mercati e dell’interculturalità, un ruolo fondamentale nella determinazione della qualità della vita: è uno strumento essenziale per l’educazione finalizzata alla prevenzione e alla cura delle malattie e, quindi, alla promozione e al mantenimento di un ottimo stato di salute e offre innumerevoli spunti di crescita personale, culturale e umana.

Il pranzo a scuola è un’opportunità per promuovere uno stile alimentare sano ed è, anche, fortemente intrecciato con l’identità della scuola e delle sue scelte educative. Uno degli obiettivi educativi è quello di rendere il pranzo a scuola sano, nutriente, piacevole, conviviale, ricco di opportunità, non solo nutrizionali, ma anche di dialogo con spazi e relazioni che alimentino la comunicazioni: è un dato di fatto che la qualità della conversazione si ponga in modo più caldo ed empatico se alimentata da un contesto piacevole. A tale proposito abbiamo cercato in questi anni di rendere lo spazio-mensa un luogo accogliente e confortevole per bambini/e, insegnanti e personale ausiliario: abbiamo cercato di comunicare, attraverso disegni, poesie, foto e frasi, il nostro concetto di “pranzo”, di condivisione e soddisfazione in un ambiente “sano” ed ospitale, una condizione base da garantire e raggiungere continuamente.La didattica italiana considera molteplici e differenti forme di linguaggio e, soprattutto oggi, in una società come la nostra, l’alimentazione e il rapporto con il cibo sono uno dei linguaggi più espressivi della condizione sentimentale e psicologica di un bambino/a, di un ragazzo/a e di un adulto. Noi-scuola riteniamo che il bambino sia al centro del processo educativo e soggetto di diritti, tanto da attribuire grande valore al loro ascolto attivo e all’osservazione degli stessi durante il momento-pranzo, consentendoci, non solo conoscere i nostri alunni/e, ma anche apportare le modifiche utili e necessarie alla realizzazione di un menu scolastico adeguato al raggiungimento dei nostri obiettivi, ma sempre considerando il contesto sociale in cui viviamo.In un’ottica di collegamento tra saperi trasversali, all’interno di una visione unitaria dell’intero percorso formativo, si prevedono collegamenti con tutti i campi di esperienza e gli ambiti di insegnamento.Il cibo ci immerge nella comunità umana, al punto che saper mangiare è socializzazione, “saper vivere”: il pasto riunisce la famiglia, rinsalda i legami e il dialogo; i pranzi di festa delle

ricorrenze e le colazioni di lavoro sono pretesti per favorire le comunicazioni sociali; il cibo costituisce occasione per incontrarsi e per far festa.Dietro ai sapori, agli odori, si nascondono molteplici significati; a cominciare dal colore dei cibi che ha linguaggio simbolico.Ogni tempo, luogo geografico, civiltà, ha dato importanza al cibo facendo delle scelte ben precise, in termini di preparazioni, cotture, e accostamenti: imparare a conoscerle significa accostarsi alla diversità.La storia dell’alimentazione è uno snodarsi di sorprese, di civiltà alimentari che cambiano, di gusti, sapori e profumi da scoprire: essa ha stretti collegamenti con gli aspetti geografici, sociologici e con la stessa storia politica dei popoli. La fame nel mondo rappresenta un problema scottante e drammatico, che minaccia l’esistenza di centinaia di milioni di persone ed ha connotazioni di ordine morale, sociale, politico: più di un terso della popolazione vive sotto la soglia della miseria. L’alimentazione si configura, pertanto, quale strumento di comunicazione, incontro, pensiero, condivisione, negoziazione, integrazione; quale mezzo per una educazione al “gusto”, dando la possibilità di sperimentare, di indagare su quelli che sono i gusti e non, di ipotizzare menu, di realizzarli attivamente e praticamente. Il GIOCO si rivela un fertile campo d’azione che aiuterà i bambini ad osservare, scoprire, diversificare, aggiungere novità per una corretta alimentazione. Alimentarsi è anche apprendere conoscenze da chi sa già e gestire il proprio modo di nutrirsi. A tale scopo quest’anno manterremo una costante comunicazione (mensile) sia con la nutrizionista che con le insegnanti della scuola primaria, per confrontarsi e trovare reciproci spunti di interazione, per garantire un lavoro globale che non si limiti alla sola scuola dell’infanzia o alla sola scuola primaria, ma sia una vera e propria collaborazione verticale e trasversale, soprattutto in vista di un interessamento da parte del Governo spagnolo alla nuova situazione di aumento della obesità tra i bambini, che lo ha indotto a fornire alle scuole un piano d’azione che aiuti a migliorare la situazione attuale. OBIETTIVI DIDATTICI Una sempre più matura consapevolezza relativa alla cultura gastronomica, può essere raggiunta proponendo percorsi didattici destinati alla fruizione e al coinvolgimento di bambini, insegnanti, genitori e familiari.

Riflettere sulle proprie abitudini alimentari. Argomentare le proprie scelte e i propri gusti.

Vivere con equilibrio il rapporto con il cibo, sviluppando serenità e piacevolezza nello stare a tavola. Comprendendo il legame fra la qualità dell’alimentazione e la qualità dell’ambiente della vita. Usare il “gioco con il cibo” come strumento per superare situazioni di difficoltà. Acquisire la conoscenza del legame fra alimentazione e cultura. Considerare l’alimentazione come prevenzione e cura delle malattie. Acquisire la consapevolezza che l’alimentazione contribuisce alla crescita personale, culturale e umana. Riconoscere l’alimentazione come strumento di comunicazione, incontro, pensiero, condivisione, integrazione.

Progetto Sicurezza La sicurezza va vista nella sua interezza e va risolta coinvolgendo il soggetto (il bambino) e sviluppando in lui le capacità di ordine percettivo, motorio, intellettivo e psicodinamico. Quando si parla di incidenti e sicurezza dei bambini si pensa subito alle "cause esterne", alle strutture, alle attrezzature, agli oggetti e spazi che possono procurare danni fisici ai bambini. Rimuovere tali cause con opportune modifiche delle caratteristiche fisiche dell'ambiente è sicuramente un obiettivo importante, ma questo da solo non risolve il problema della sicurezza nella sua globalità. Sicurezza è un costrutto assai complesso. Esso include anche comprendere e accettare regole diverse e la relatività della loro applicazione a seconda del contesto fisico e/o delle caratteristiche della persona coinvolta. Include anche il rispetto per se stessi e per gli altri. Ciò comporta di riconoscere e tenere conto di statid'animo come le emozioni. Diventa allora più un approccio educativo che strutturale, un problema formativo che tecnico, un'azione promozionale della personalità che rimozione solo di barriere ambientali. Questo approccio fa si che la sicurezza viene dal bambino stesso e dalla sua dimensione dinamica, passando attraverso la sua motricità, il suo livello cognitivo ed il suo agire. I nuovi orientamenti pedagogici mirano a far conseguire al bambino tre specifiche finalità: l'identità personale, l'autonomia e le competenze. L'identità viene intesa come autostima, sicurezza interiore, fiducia delle proprie capacità; come capacità a relazionarsi con l'ambiente, a vincere le paure e difficoltà dell'ignoto, ad agire serenamente davanti alle novità, all'imprevisto.

L'autonomia viene intesa come capacità di pensare, elaborare soluzioni ed agire in proprio, di chiedere consiglio o aiuto tenendo conto dei propri limiti, come capacità di prevenire eventi e situazioni accidentali reagendo adeguatamente. E come per tante altre funzioni anche l'autonomia del bambino può svilupparsi e consolidarsi sul fattore "sicurezza" attraverso l'elaborazione di esperienze e l'introiezione di regole; e tanto più il bambino esercita, mette in moto le sue attitudini e le sue dimensioni cognitive tanto più conseguirà delle capacità sia a livello personale e di apprendimento che a livello relazionale e di gruppo. Le competenze: il bambino attivo, curioso, interessato a conoscere e a capire, capace di interagire con gli altri e di servirsi della loro mediazione per conoscere e modificare la realtà, può con l'aiuto della scuola mettere a frutto queste sue attitudini e qualità per guadagnare "competenza". Nella scelta didattica di questo importante argomento nasce l'esigenza educativa mirata alla presa di coscienza da parte dei bambini del loro mondo: casa, scuola, strada, gioco e di come inserirsi e relazionarsi positivamente in esso. I bambini avranno la possibilità di esplorare sé stessi, la realtà, di riorganizzarla e di acquisire maggiori competenze e conoscenze. E' un gioco che diventa possibile attraverso i campi di esperienza educativa alimentato dall'interazione con gli altri e ciò consoliderà gli apprendimenti, renderà più fluida la loro prestazione e rinforzerà le capacità di autocontrollo e di adattamento alle novità. Dalla visione globale del problema "sicurezza" prende origine questo progetto con l'obiettivo di avviare precocemente un'azione di prevenzione centrata sui corretti comportamenti personali e sociali alla scoperta dell'ambiente in cui vive. Si proporrà agli insegnanti la creazione di un personaggio fantastico simbolico che guidi il percorso formativo dei bambini. Questo personaggio condurrà i bambini alla scoperta di sé stessi e di come muoversi sicuri negli ambienti e offrirà occasioni per parlare e approfondire le loro conoscenze. La possibilità di usare un personaggio simbolico con impronta vincente e positiva che informa e suggerisce regole e comportamenti, amico dei bambini, potrà essere la situazione motivante ed iniziale di ogni percorso alla sicurezza. La sicurezza allora non sarà vissuta come un elenco di divieti ma come un progressivo sviluppo di azioni positive tese ad aprirsi al mondo. I percorsi esperienziali con i bambini di varie classi della scuola materna è composta di tre unità didattiche: strada, scuola, ciascuna autonoma nel suo percorso educativo. Gli obiettivi sono infatti suddivisi in campi di esperienza diversi, però legati tra loro da azioni ed attività finalizzati alla sicurezza,

valenza trasversale che si pone alla base di ogni nuova esperienza; spunti di modalità operative per lavorare con i bambini. Il primo passo è acquisire la consapevolezza del fatto che si convive con tanti tipi di rischi. Il secondo è la costruzione di una mentalità nuova: i bambini debbono sapere che i rischi non sono eliminabili, ma possono essere governati e minimizzati. E' importante imparare a tenere dei comportamenti corretti e privi di panico che procura in genere più danni dell’evento stesso. Obiettivi 1. Addestrare gli alunni e gli operatori scolastici ad affrontare le situazioni di pericolo, facendo acquisire un "habitus" mentale che permetta, in caso di necessità, di rispondere con comportamenti adeguati. 2. Sviluppare negli alunni lo spirito di collaborazione e di solidarietà. 3. Acquisire esperienze utili a definire un programma che si possa riproporre ogni anno a tutte le classi della scuola. 4. Far conoscere le istituzioni e le associazioni che, in ambito nazionale e locale, operano nell'ambito della Protezione Civile. LA SICUREZZA NELLA SCUOLA La scuola dell'infanzia ospita 9 classi per un totale di circa 194 alunni. La nostra scuola presenta una situazione favorevole per il controllo delle classi e della sicurezza, essendo fornita dei necessari supporti, è in grado di affrontare situazioni di pericolo in condizioni di sicurezza. Tra gli aspetti più positivi ricordiamo:

la vastità e la spaziosità dell’edificio scolastico; una tradizione ormai consolidata di prove di sfollamento dell’edificio scolastico, fatte con regolarità nel corso dell’anno; adeguamento delle condizioni degli impianti alle norme vigenti: impianti elettrici in regola, porte che consentono un’uscita agevole, sistema di allarme, impianti di estintori fissi e portatili, segnaletica di sicurezza.

Il piano terra presenta n. 2 uscite di sicurezza, tutte dotate di maniglie antipanico. Al primo piano si accede mediante 2 rampe di scale molto spaziose e una scala dotata di montacarichi. Le uscite di sicurezza, sono dotate di maniglie antipanico.

Segnaletica All’entrata è esposta la planimetria generale della scuola con indicati i percorsi di fuga e il "centro di raccolta" esterno. Ad ogni piano, lungo i corridoi,è esposta la planimetria di riferimento con l’indicazione dei percorsi di esodo. In ogni aula è esposta una piantina del corridoio e della relativa via di fuga. La scuola è dotata di segnaletica ufficiale indicante le direzioni delle uscite. Verifica delle vie di fuga relative alle classi e ai diversi ambienti scolastici, dei moduli di evacuazione e delle norme di comportamento nelle varie aule. Controllo dell’efficienza delle pompe antincendio. Addestramento per tutte le classi ad uscire dalla propria aula e dal proprio corridoio secondo le modalità definite dal piano di evacuazione d’Istituto. Prova di evacuazione d’Istituto Pianificazione per l’evacuazione Ricognizione dell’ambiente "Scuola" Individuazione delle aree scolastiche a rischio e dei sistemi di sicurezza.