SCIENZE INTEGRATE Prof.ssa Lisa Burgio Maggio 2020 Ips. M.Carrara

Costituiscono il più grande gruppo di organismi presenti sulla Terra; Possono essere classificati con diversi criteri, quali ed esempio la loro forma, il fabbisogno di ossigeno o la malattia che innescano, il nutrimento; Le loro tracce fossili risalgono a tre miliardi e mezzo di anni fa e per due miliardi e mezzo di anni rappresentarono l’unica forma di vita presente sulla Terra.

BATTERI PERICOLOSI

Fuori dalla classificazione dei viventi; Parassiti cellulari obbligati; Hanno caratteristiche intermedie tra la materia non vivente e gli organismi viventi.

Nello stato extracellulare, un virus è una particella submicroscopica contenente acido nucleico circondato da proteine ed eventualmente altre componenti macromolecolari, a seconda del tipo di virus. In questa forma extracellulare , la particella virale, chiamata anche VIRIONE, è metabolicamente inerte e non esplica alcuna funzione vitale. Il virione è la struttura attraverso la quale il genoma virale è trasportato dalla cellula in cui è stato prodotto a un’ altra cellula dove l’acido nucleico virale può essere introdotto, dando così inizio allo stato intracellulare. Il processo attraverso cui il genoma virale è introdotto e si replica in una cellula ospite viene chiamato INFEZIONE. Una cellula che può essere infettata da un virus e nella quale esso si può replicare , è detta CELLULA OSPITE e il riconoscimento tra il virione e l’ospite specifico è mediato dall’interazione tra recettori specifici

I virus sono dunque elementi genetici che per moltiplicarsi devono reclutare una cellula per l a loro replicazione, detta cellula ospite; Sono anche caratterizzati dal fatto di avere una forma infettiva matura che normalmente è extracellulare e che può in questo modo trasmettersi da un ospite all’altro. Essi , una volta penetrati all’interno della cellula, tramite dei recettori che si legano alla membrana, sfruttano il macchinario metabolico codificato dal genoma cellulare per fare esprimere il proprio materiale genetico e riprogrammare le funzioni cellulari preesistenti in nuove funzioni cellulari necessarie per la sua replicazione e per l’assemblaggio di nuovi virioni. Se il virus si replica all’interno della cellula ospite, questa viene danneggiata e infine letteralmente «rotta» dai virus ivi replicatisi, per poter fuoriuscire ed infettare altre cellule.

Al di fuori della cellula i virus sono altamente termo–sensibili e in pochi minuti di esposizione ad una temperatura superiore a circa 45 °C , le proteine del rivestimento esterno vengono irreversibilmente denaturate, con conseguente perdita della capacità infettante del virione. Tutti i virus sono inoltre facilmente inattivati anche dai comuni disinfettanti, che agiscono denaturando le proteine. Un virus può essere trasmesso in diversi modi e il tipo di organo che colpirà dipende dal tipo di affinità che le proteine del virione hanno per alcune cellule piuttosto che per altre. La capacità di un virus di provocare malattia dipende da due eventi: 1. La realizzazione dell’infezione, ovvero la penetrazione del virus nell’ospite e la sua

replicazione in organi e/o tessuti specifici; 2. La produzione di lesioni (in genere il virus penetra nei tessuti per effetto di una sua

replicazione diretta nelle cellule con cui è inizialmente venuto a contatto);

Una volta realizzatasi l’infezione, negli organi interessati possono verificarsi differenti tipi di lesioni anatomo-funzionali , che possono derivare direttamente dall’azione patogena del virus o possono essere conseguenza dell’attivazione delle risposte immunitarie dell’ospite. Affinché insorga un’ infezione nell’ uomo , il virus deve essere dunque in grado di: superare le barriere esterne dell’organismo; essere patogeno; Essere presente in quantità sufficiente da superare la reazione difensiva

dell’organismo!

La malattia infettiva è dunque l’insieme dei segni e dei sintomi locali e/o generali che derivano da un’infezione, ed è il risultato dell’interazione fra il virus e le difese dell’organismo.

I Coronavirus , appartenenti alla famiglia Coronaviridae, in genere hanno morfologia rotondeggiante e dimensioni di 100-150 nm di diametro e sono caratterizzati da alcune strutture peculiari, tra cui la glicoproteina S (spike) che conferisce la tipica forma a corona. SARS-CoV-19 è il settimo dei coronavirus noti in grado di infettare l’uomo e che causano soprattutto infezioni respiratorie (di cui 3 sono associati a patologie più gravi e 3 presentano sintomi più lievi, tipici del raffreddore comune, mentre lui riesce a fare entrambe le cose con grande efficienza). In suo genoma è costituito da RNA+ e a differenza dei suoi parenti più stretti, può attaccare facilmente le cellule umane in più punti, prendendo come bersaglio soprattutto i polmoni e la gola; una volta entrato nel corpo, il virus si avvale di un diversificato arsenale di molecole dannose ; I dati genetici fanno pensare che se ne sia stato nascosto in natura forse anche per decenni. Ma ci sono molti aspetti cruciali ignoti di questo virus, come il modo esatto in cui esplica la sua azione patogena o se evolverà in qualcosa di più o meno letale…

Uno studio pubblicato su Nature il 17 Marzo intitolato «The proximal origin of SARS-CoV-2» ha dimostrato inconfutabilmente l’origine non artificiale del virus, descrivendone accuratamente alcune caratteristiche ed evidenziando , tra le altre cose, un sito di scissione nella sua proteina S necessario non solo per la capacità infettante nell’uomo, ma anche per il salto di specie dai pipistrelli all’uomo (spillover acquisizione della capacità di infettare una nuova specie ).

SEQUENZIAMENTO GENICO

La contagiosità di un virus in genere dipende: dalla quantità di virus eliminati all’esterno dell’organismo infetto tramite la via

di eliminazione ; Dalla capacità di sopravvivenza dell’agente infettante al di fuori dell’organismo; Dalla sua concentrazione nei liquidi biologici.

Nel caso dei Corona–virus la via di eliminazione è prettamente rappresentata dalle secrezioni respiratorie: « un colpo di tosse che lancia 10 particelle virali verso di voi può far partire un’infezione, ma i peluzzi delle cellule ciliate che ricoprono le vie respiratorie potrebbero fermarlo; se però il colpo di tosse è più vicino e di particelle ne lancia 100, il virus potrebbe riuscire ad arrivare fino in fondo ai polmoni e provocare un’infezione (polmonite interstiziale) distruggendo gli alveoli polmonari, i minuscoli sacculi da cui passa l’ossigeno nel torrente circolatorio, bloccando di fatto il passaggio dell’ossigeno nel sangue». Queste diverse capacità spiegano forse il motivo per cui i malati di COVID-19 vivono esperienze così diverse.

Il virus può partire dalla gola o dal naso, dare tosse e disturbi dell’odorato , e fermarsi lì. O invece può trovare la strada per arrivare ai polmoni e debilitarli. Come ci arrivi, se spostandosi di cellula in cellula o per qualche forma di trasporto non si sa ancora. Alcune persone inoltre producono anticorpi neutralizzanti, capaci di legarsi al virus ed impedirne l’entrata nelle cellule, mentre altre persone sono incapaci di produrli, trattandosi di un virus nuovo che il nostro sistema immunitario non ha mai incontrato e di cui quindi non ha sviluppato memoria immunologica.

La REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI (PCR) è un processo che permette la produzione in laboratorio di copie praticamente infinite di materiale genetico. La PCR identifica la presenza di un patogeno dal DNA o RNA di quel patogeno contenuto nel campione del paziente (ottenuto da tampone rinofaringeo nel caso della ricerca di Coronavirus), prima che sia possibile il rilevamento degli anticorpi. Questa caratteristica la rende uno strumento diagnostico utile per l’identificazione precoce di malattie negli animali malati. I TEST SIEROLOGICI invece sono mirati ad identificare la presenza di anticorpi nel sangue (siero) del paziente ; la presenza di anticorpi indica che il soggetto è venuto a contatto con il virus, anche se magari non ne ha manifestato i sintomi proprio perché è riuscito a neutralizzarlo.

Il nostro organismo è dotato di un efficiente sistema di difesa dagli agenti estranei all'organismo: si tratta del sistema immunitario, composto da cellule diverse, ognuna con funzioni specifiche, e molecole circolanti che lavorano insieme per riconoscere ed eliminare gli agenti estranei all'organismo come batteri, virus, funghi, cellule tumorali.

Vaccinarsi è sicuro. L'informazione che i genitori titubanti vogliono ascoltare giunge dalle pagine del rapporto sulla sicurezza dei vaccini stilato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Il dossier, relativo alle vaccinazioni effettuate nel 2018, conferma sia il beneficio derivante dalla profilassi sia il basso rischio di insorgenza di effetti collaterali.

Dall’analisi dei dati nazionali, non sono emerse informazioni che possano influenzare il rapporto tra rischi e benefici. Viene dunque confermata in toto la sicurezza della profilassi vaccinale, «uno degli interventi sanitari più efficaci e convenienti nella storia della salute pubblica, grazie alla quale si continuano a salvare ogni anno milioni di vite in tutto il mondo»

Sulla base di quanto appreso, scrivere un articolo di giornale inerente uno dei seguenti aspetti: Caratteristiche dei virus respiratori;

Modalità di trasmissione del contagio;

Strategie di prevenzione della trasmissione

ed implicazioni del distanziamento sociale;

Test diagnostici di individuazione ;

I vaccini.

ITALIANO Prof.ssa Elisa Aldrovandi Maggio 2020 Ips. M. Carrara

SCOPO: trasmettere informazioni relative a un argomento in forma oggettiva. COME SCRIVERE: si utilizza il presente al modo indicativo (tempo della certezza, è qualcosa di obiettivamente vero!). È importante un’esposizione oggettiva e impersonale con una sintassi semplice (frasi brevi). INDIVIDUARE IL TARGET: capire il tipo di pubblico a cui è rivolto l’articolo. Giornale specialistico, giornalino scolastico…

STRUTTURA 1. TITOLO ACCATTIVANTE 2. INTRODUZIONE: presentazione dell’argomento, l’introduzione dovrebbe incuriosire il lettore. 3.PARTE CENTRALE: contiene l’esposizione vera e propria, seguendo un ordine logico preciso (pensato prima nella scaletta). 4.CONCLUSIONE: considerazioni finali di ciò che si è scritto. Puoi aggiungere una riflessione personale.

LA SCALETTA La scaletta è il sommario di quanto si intende scrivere: è il modo di dare ordine alle idee da utilizzare per qualsiasi forma di testo. COME PROCEDERE? •Leggere con attenzione il titolo o la traccia e individuare le parole chiave. •Far affiorare nella mente, anche in modo disordinato, tutte le conoscenze in proprio possesso relative all’argomento e scrivere gli elementi essenziali. •Selezionare e ordinare le proprie conoscenze in base all’importanza e alla pertinenza: è importante sapere tralasciare aspetti che non riguardano direttamente il tema. La qualità delle informazioni (pertinenza e coerenza) è più importante della quantità!

ESEMPIO TITOLI: CoVid19: un virus sconosciuto. Perché questo virus fa paura. Coronavirus : aspetti della malattia respiratoria. CoVid19 – pillole di ottimismo: una speranza arriva dai vaccini. Prevenzione secondaria : tutti i test disponibili per scovare la presenza del virus –

differenze. Prevenire il contagio da Covid-19 : l’importanza del distanziamento sociale e dei

dispositivi di protezione individuali. Il riscaldamento globale, insieme allo spostamento di specie verso nuove aree,

potrebbe cambiare i rapporti tra gli agenti patogeni e i loro ospiti intermedi e i meccanismi di difesa del corpo umano.

Perché indossare la mascherina? Analizziamo le modalità di trasmissione del contagio dei virus respiratori.

Come abbattere il rischio Covid19 e come ritornare alla normalità senza mettere a rischio la nostra salute e quella degli altri.

Distanziamento sociale : risvolti psicologici e sociali nella vita di tutti noi. Test sierologici – A cosa servono? Sono affidabili per una corretta diagnosi? Differenze tra virus e batteri : non facciamo confusione! I coronavirus: facciamo chiarezza sulla loro origine. Emergenza Covid: tutte le soluzioni. …

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