Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

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    3-1

    CAPITOLO 3

    STATICA DELLA TRAVE E DEI SISTEMI DI TRAVI

    3.1. Travi rigide piane ad asse rettilineo

    Si definisce trave l'elemento strutturale corrispondente ad un corpo descritto nella

    configurazione di riferimento da un solido cilindrico, generato dal movimento nello spazio

    di una superficie piana A, dettasezione trasversale, descritto da una linea continua L, detta

    linea d'asse della trave, mutuamente ortogonali (figura 3.1). Il solido che ne risulta ha una

    dimensione dominante, la lunghezza della linea d'asse tra gli estremi A e B, rispetto alla

    sezione trasversale A.

    L

    B0

    B0

    AA

    B

    Fig. 3.1. Trave, sezione trasversale Ae linea d'asse L.

    Lipotesi di piccolezza delle dimensioni della sezione trasversale A rispetto alla

    lunghezza || AB = consente di trattare la trave con un modello cinematico e statico pisemplice: il modello di solido cilindrico esteso nelle tre dimensioni (modello solido di

    trave tridimensionale) viene ridotto ad un modello monodimensionale, esteso secondo

    l'asse della trave, denominato modello strutturale di traveo semplicemente trave.

    Mentre travi ad asse curvilineo possono rappresentare diversi elementi strutturali,

    quali ad esempio l'arco (L una curva piana), la trave elicoidale (L un'elica), etc., nel

    seguito si far riferimento alla geometria pi semplice, ovvero la trave ad asse rettilineo, in

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    3-2

    cui l'asse L una retta.

    f_

    L

    A

    B

    Fig. 3.2. Trave piana ad asse rettilineo.

    Si consideri inoltre il caso di una trave avente asse rettilineo contenuto in un piano

    e sezione trasversale Asimmetrica rispetto allo stesso piano (figura 3.2). Si supponga,inoltre, che i movimenti del corpo cos definito siano piani, ovvero che siano nulle le

    componenti di spostamento ortogonali al piano , e che anche le forze applicate sianocontenute in tale piano.

    Tali ipotesi consentono di studiare la cinematica e la statica della trave piana ad asse

    rettilineo facendo riferimento ad un dominio piano in cui contenuto l'asse della trave, le

    forze applicate e i movimenti.

    Nel seguito verr considerata l'ulteriore ipotesi di rigidit della trave, che pur

    essendo esemplificativa del comportamento della trave, tuttavia consente di effettuare

    l'analisi dell'efficacia dei vincoli sia mediante l'analisi cinematica sia mediante l'analisi

    statica. Un aspetto metodologico di notevole importanza nel progetto e nella verifica

    dell'efficacia dei dispositivi di vincolo per la costruzione.

    3.2. Analisi cinematica della trave piana rigida

    Si consideri la trave piana descritta mediante il segmento della linea d'asse A0B0su

    cui si istituisce un asse s con origine in A0 che consente di individuare i punti sull'asse

    stesso. L'ipotesi di rigidit, consente di esprimere lo spostamento di un generico punto Q0,

    nella configurazione di riferimento definita nel dominio bidimensionale della trave, in

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    3-3

    termini dello spostamento del corrispondente punto P0 sull'asse, individuato portando la

    perpendicolare passante per Q0 alla linea d'asse stessa (figura 3.3). E' quindi sufficiente

    limitare la descrizione cinematica ai soli spostamenti dei punti sull'asse della trave .

    u

    u

    2

    1

    e1

    2

    O

    e

    P0

    Q0

    Q

    P

    B

    B0

    A0

    A

    s

    s

    Figura 3.3. Spostamento rigido piano.

    Inoltre, l'ipotesi di rigidit consente di esprimere lo spostamento dei punti

    appartenenti alla linea d'asse della trave in termini delle tre componenti di spostamento di

    un punto LC generico, di posizione { }1 2c= c cT

    , e rappresentate dal vettore

    { }T2c1c uud = ,come illustrato in figura 3.4.Restringendo l'analisi ai piccoli spostamenti, che comporta la sovrapponibilit dei punti

    della configurazione di riferimento e di quella spostata 0 0 0A A , B B , P P , lo

    spostamento { }1 2u u uT

    = di un punto generico L0P individuato dal vettore

    { }1 2p= p pT

    espresso dalle relazioni di moto rigido in termini dello spostamento d del

    punto C (figura 3.5.), secondo la relazione:

    =

    =2c

    1c

    11

    22

    2

    1

    u

    u

    100

    )cp(10

    )cp(01

    u

    u

    )p(u . (3.1)

    Introducendo la matrice cinematica:

    =

    100

    )c(p10

    )c(p01

    )c,p(D 11

    22

    , (3.2)

    che dipende dalla posizione del punto generico p e del punto di riferimento c , l'equazione

    dello spostamento si pu porre nella forma:

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    3-4

    u(p)=D(p,c) d (3.3)

    su

    u

    c2

    c1

    C

    O

    1e

    2e

    B0

    A0

    c 2

    c 1

    Fig. 3.4. Componenti di spostamento rigido della trave.

    u

    u

    2

    1

    e1

    2

    O

    eP

    0

    B

    B0

    A0

    A

    s

    s

    Cc 2

    c 1 p1

    p2

    P

    c2u

    uc1

    Fig. 3.5. Componenti di spostamento rigido.

    La rappresentazione dello stato di spostamento in termini di spostamenti dei punti sulla

    linea dasse comporta dispositivi di vincolo pi complessi di quelli considerati per il corposoggetto a moti piani introdotti in 2.X. Infatti, nel corpo esteso nel piano i vincolisemplici impediscono lo spostamento di un punto sulla frontiera nella direzione efficace

    del vincolo stesso. Tali condizioni possono essere trattate nel modello strutturale di travemediante ulteriori dispositivi di vincolo. Ad esempio, mentre nel modello di corpo

    rettangolare lungo possono essere assegnati vincoli ai punti sulle basi ( == 11 x,0x ),come illustrato in figura 3.6, ci non possibile in modo diretto nel modello a trave. Si

    consideri a titolo di esempio il caso illustrato in figura 3.6.

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    3-5

    4_

    _2

    _3

    1_

    s

    uc2

    uc1C

    h

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    3-6

    Tabella 3.1 - Vincoli semplici, doppi e triplo per la trave.

    Incastro semplice

    Cerniera

    Appoggio semplice

    Carrello

    Incastro scorrevole

    Glifo

    Incastro

    S

    S

    D

    D

    T

    _trave

    u =0

    1_

    2_

    1_

    =_0

    1

    2_ 1_ =0

    Incastro scorrevoleT

    _2

    1_

    Canotto

    trave

    trave

    1112 u =01 u =0

    0

    =2

    _ 22 2

    21

    _3=, , , , ,

    0

    10

    _2

    0

    _= ,01 u =0

    0=_ 0 ,

    1=0

    2u =0u =0

    0

    =1

    _ ,12 1

    11

    0

    2_=, 2 ,2 21

    u =0

    1=_

    1,

    20

    11

    ,1

    =1

    2_= ,

    00 0

    1

    u =0_=

    11

    2 ,0

    1 2

    _,1 ,0= 1

    0

    0=

    I dispositivi di vincolo riguardano, quindi, non solo i vincoli semplici di traslazione,

    denominati appoggi semplici e descritti mediante il versore della direzione efficace delvincolo e la condizione di spostamento nullo:

    0u0

    2

    1

    =

    = v

    , (3.4)

    dove 21 , rappresentano le componenti ovvero i coseni direttori del versorev e u

    rappresenta lo spostamento proiettato su tale versore. L'ulteriore vincolo semplice quellosulla rotazione della sezione, che viene denominato incastro semplicee descritto mediante

    il versore ortogonale al piano dello spostamento () e la condizione di rotazione nulla:

    0u

    1

    0

    0

    ==

    = v

    , (3.5)

    dove la rotazione che viene impedita dal vincolo.Si possono cos ottenere i sei tipi di vincolo rappresentati in Tabella 3.1 mediante i

    quali possibile impedire gli spostamenti di moto rigido della trave.

    Il problema quindi ricondotto alla determinazione dell'efficacia del sistema di vincolo

    agente sulla trave. A tal fine si pu estendere quanto gi trattato nel capitolo precedente eosservare che la condizione di vincolo semplice, sia a traslazione sia a rotazione, pu

    essere espressa nella forma:

    0)p(u = vvT , (3.6)

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    3-7

    essendo v l'indicatore di vincolo ( 1,v m= ) e pv il vettore posizione del vincolo

    considerato. Sostituendo l'equazione (3.3) che esprime lo spostamento del punto vincolato

    in termini della posizione pv e della posizione c del punto C, si ottiene l'equazione di

    vincolo semplice:

    { } 0uu

    100

    )c(p10

    )c(p01

    2c

    1c

    11

    22

    321 =

    v

    v

    vvv . (3.7)

    Sviluppando il prodotto tra il vettorevT e la matrice D(p , c)v si ottiene l'equazione di

    vincolo semplice nella forma:

    { }0u

    u

    cpcp2c

    1c

    311222121 =

    ++

    vvvvvvv )()( . (3.8)

    Le equazioni di vincolo semplice sono me definiscono un sistema omogeneo di equazioni

    lineari:

    =

    ++

    ++

    ++

    0

    0

    0

    u

    u

    )c(p)c(p

    )c(p)c(p

    )c(p)c(p

    2c

    1c

    311222111

    311222121

    131

    11

    122

    12

    11

    12

    11

    mmmmmmm

    vvvvvvv , (3.9)

    dove con A si denota la matrice dei coefficienti di ordine (m3) e con d il vettoreincognito degli spostamenti rigidi d . Tali equazioni possono essere poste nella forma

    compatta 0dA = . Il giudizio sulla sufficienza dei vincoli assegnati alla trave ad escluderespostamenti rigidi, e quindi sulla idoneit a definire ununica configurazione, viene

    stabilito mediante la discussione del sistema di mequazioni in tre incognite. In particolare

    si osserva che i coefficienti della matrice A dipendono dalla disposizione dei vincoli (p )v

    ,

    dalla direzione efficace )(v e dal vettore c che definisce la posizione del punto C che

    arbitrario (si veda la figura 3.8).

    Essendo il problema formalmente analogo a quello discusso nel caso di spostamenti rigidi

    piani, ad esclusione del vincolo sulle rotazioni di incastro semplice, la discussione ricalca

    quella gi sviluppata nel 2.X . Si procede quindi alla seguente classificazione:

    (a) Condizione necessariaper escludere spostamenti rigidi che 3m .

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    3-8

    m_

    _2

    1_

    uc2

    uc1

    C _v

    c p1

    v

    1

    Fig. 3.8. Esempio di trave vincolata.

    (b) Se la condizione necessaria soddisfatta possono verificarsi diverse condizioni di

    risolubilit del sistema a seconda del rango ( )A della matrice dei coefficienti A

    secondo quanto enunciato dal teorema di Rouch- Capelli:

    (b.1) == 3)A(m la soluzione esiste, unica ed quella banale )0d( = epertanto i vincoli sono efficaci ad impedire spostamenti rigidi. la trave

    cinematicamente isodeterminata.

    (b.2) = 3m3)A( , la soluzione esiste, unica ed quella banale )0d( = epertanto i vincoli sono efficaciad impedire spostamenti rigidi. Poich il numero

    di vincoli semplici maggiore dei gradi di libert di corpo rigido, la trave

    cinematicamente iperdeterminatacongrado di iperdeterminazione ( )3m .

    Di seguito sono riportati alcuni esempi applicativi di tale metodologia.

    Esempio (1) Assegnata la trave rigida appoggiata agli estremi, di luce , discutere

    l'efficacia dei vincoli applicati e classificare cinematicamente il sistema.

    Si assume l'origine O coincidente con l'estremo sinistro della trave ( 1s=x ). Si assume,

    inoltre, il punto OC= , pertanto c 0= . I vincoli semplici sono definiti come:

    =

    ==

    =

    =

    =

    0

    0

    1

    ,0

    pp,

    0

    1

    0

    ,0

    0p,

    0

    1

    0332211

    .

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    3-9

    1_ _2

    _3

    Cc1u

    c2u

    Il sistema di m=3 equazioni (3.9) risulta:

    0dA

    0u

    0u

    0u

    0

    0

    0

    u

    u

    001

    10

    010

    1c

    2c

    2c

    2c

    1c

    =

    =

    =+

    =

    =

    e la matrice dei coefficienti ha rango m== 3)A( , pertanto (b.1) la trave risultacinematicamente isodeterminata.

    Esempio (2) Assegnata la trave rigida incastrata all'estremo sinistro e libera all'estremo

    destro, di luce ,discutere l'efficacia dei vincoli applicati e classificare cinematicamente il

    sistema.

    Si assume l'origine O coincidente con l'estremo sinistro della trave )x(s 1= . Si assume,inoltre, il punto OC= , pertanto c 0= . I vincoli semplici sono definiti come:

    0ppp,

    1

    0

    0

    ,

    0

    1

    0

    ,

    0

    0

    1321321 ===

    =

    =

    =

    Il sistema di m=3 equazioni (3.9) risulta:

    0u

    u

    100010

    001

    2c

    1c

    =

    1_

    _2

    _3

    Cc1u

    c2u

    e la matrice dei coefficienti ha rango m== 3)A( , pertanto (b.1) la trave risulta

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    3-10

    cinematicamente isodeterminata.

    Esempio (3) Assegnata la trave rigida continua su tre appoggi, discutere l'efficacia dei

    vincoli applicati e classificare cinematicamente il sistema.

    Si assume l'origine O coincidente con l'estremo sinistro della trave )x(s 1= . Si assume,inoltre, il punto OC= , pertanto c 0= . I vincoli semplici sono definiti come:

    =

    +

    =

    =

    =

    =

    =

    0

    1

    0

    ;0

    p;

    0

    1

    0

    ;0

    p;

    0

    1

    0

    ;0

    0p

    321321211

    _2

    c1C u

    c2u 1_3_

    s 1 s2

    Il sistema di m=3 equazioni (3.9) risulta:

    0u

    u

    10

    10

    010

    2c

    1c

    21

    1 =

    +

    .

    e la matrice dei coefficienti ha rango m== 2)A( , pertanto (b.2) la trave risultacinematicamente indeterminata o labile.

    Aggiungendo un quarto vincolo, si ottiene il seguente schema:

    _2

    C

    1

    _3

    _

    4_

    =

    ++

    =

    0

    0

    1

    ,0

    sp

    4214 .

    Il sistema di 4=m equazioni (3.9) risulta:

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    3-11

    0u

    u

    001

    10

    10

    010

    2c

    1c

    21

    1 =

    +

    ,

    e la matrice dei coefficienti ha rango 43)A( =

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    3-12

    m(s)

    q(s)_

    _f

    m

    A

    Q1

    Q2

    R1 R2

    s

    O

    e 2

    1e

    Fig. 3.11. Forze e coppie concentrate e distribuite agenti sullatrave.

    m(s)

    q (s)_

    _f

    m

    A

    s

    2

    _f1

    2

    1_q (s)

    O

    e 2

    1e

    (a)

    mf

    m

    A

    s

    2

    f1

    h

    h

    hA

    h

    fq

    2

    q

    1f

    Aq

    O

    e 2

    1e

    (b)

    Fig. 3.12. (a)Sistemi di forze e coppie concentrate e distribuite;

    (b)sistemi staticamente equivalenti alla distribuzione (a).

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    3-13

    Il sistema di forze attive viene descritto mediante una distribuzione F(Ah, f h; h=1,

    n) di forze e coppie applicate ad npunti, il cui generico elemento descritto in termini di

    forza generalizzata { 1 2f f f mT

    h h h h= di componenti h1f ,h2f e coppia di momento m

    h

    applicata al punto Ah individuato dal vettore { }Thhh 21 aaa = , come illustrato in figura3.12.

    Essendo la trave rigida, le Equazioni cardinali della staticarisultano necessarie e

    sufficienti per l'equilibrio e assumono la forma:

    0f

    f

    r

    rr

    2

    1

    12

    1 =

    =

    = hhn

    h ,

    (3.10)

    [ ] 0m)i(af)i(af(I)m 1122211

    =++= hhhhhn

    hr ,

    essendo r e m (I)r , rispettivamente, il risultante ed il momento risultante della

    distribuzione F rispetto al polo I individuato dal vettore { }1 2i i iT

    = . Le equazioni

    possono essere poste nella forma:

    ( ) 0fi,aDm

    f

    f

    1)i(a)i(a

    010

    001

    (I)m

    r

    r

    12

    1

    1122

    12

    1

    ==

    =

    hTh

    n

    h

    h

    h

    h

    hh

    n

    h

    r

    , (3.11)

    dove stata inserita la matrice Th

    )i,a(D gi introdotta nell'analisi cinematica, ma con una

    differente dipendenza dagli argomenti; tale matrice riduce la forza generalizzata hf

    applicata in Ahal punto I.

    Poich l'analisi riguarda la trave vincolata necessario considerare le forze reattive

    associate ai vincoli descritti nel paragrafo precedente. Oltre al vincolo semplice che

    impedisce lo spostamento secondo il versore { }Thhv 021 = ed a cui associata laforza reattiva incognita, necessario considerare anche il vincolo semplice alla rotazione

    secondo il versore { }Tv 100= a cui associata una coppia reattiva di momento

    incognito. In generale, per qualunque tipo di vincolo semplice, la forza reattiva

    corrispondente data dalla relazione seguentevvv = zz , con il significato dei simboli

    precedentemente illustrato.

    Nel caso di vincolo alla traslazione zv rappresenta l'intensit della forza reattiva,

    mentre nel caso di vincolo alla rotazione zv rappresenta l'intensit della coppia reattiva (il

    verso del vettore { }Tv 100= definisce come positive le rotazioni e le coppie

    antiorarie). Ne risulta, pertanto che:

    vv

    v

    v

    v

    v =

    = z

    z

    z

    z

    z

    3

    2

    1

    . (3.12)

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    14/23

    3-14

    Il problema statico viene riferito al la trave nella configurazione di riferimento,

    soggetta ad un sistema F(Ah, f

    h; h=1, n) di forze e coppie attive, vincolata da un insieme

    di mvincoli semplici applicati ai punti p ( 1 , )v

    v m= , di direzione efficace descritta dal

    versorev

    , che esercitano un sistema di forze reattive , 1,v

    z v m= incognito.

    _2

    1_I _v

    fh

    2

    h

    1f

    mh

    (a)

    s

    fh

    2

    h

    1f

    mhz12z

    zv (b)

    Fig.3.13. (a)Trave vincolata soggetta alle forze attive; (b)travelibera soggetta alle forze attive ed alle forze reattive incognite.

    Innanzi tutto necessario applicare il Postulato fondamentale della Meccanica

    mediante il quale si sostituiscono ai vincoli (figura 3.13.a) le reazioni vincolari (figura

    3.13.a).

    Tabella 3.2 - Vincoli semplici, doppi e triplo: reazioni vincolari.

    Incastro semplice

    Cerniera

    Appoggio semplice

    Carrello

    Incastro scorrevole

    Glifo

    Incastro

    S

    S

    D

    D

    T

    _trave

    u =0

    1

    _

    2_

    1_

    2_ 1_

    Incastro scorrevoleT

    1_ Canotto

    1_ =

    00

    2 =_ 00

    1

    _2=001

    _3=1

    00

    _z

    _2

    z_

    z2

    1

    z _1

    z11

    _2z _2

    _11

    z

    22_z

    z11 _ z

    _22

    _z33

    Il problema dell'analisi statica della trave rigida (e del sistema di travi rigide) consiste

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    15/23

    3-15

    nel verificare l'idoneit dei vincoli, ovvero delle forze reattive, ad equilibrare un

    generico sistema di forze attive e quindi nel determinare, qualora possibile, i valori

    delle reazioni vincolari corrispondenti ad un assegnato sistema di forze.In questo caso le Equazioni cardinali della statica assumono la forma:

    .

    0

    0

    0

    z

    1)i(p)i(p

    010

    001

    m

    f

    f

    1)i(a)i(a

    010

    001

    (I)m

    r

    r

    1122

    1

    2

    1

    1122

    12

    1

    =

    +

    +

    =

    vv

    vv

    m

    v

    h

    h

    h

    hh

    n

    h

    r(3.13)

    Definito il vettore risultante e momento risultante delle forze e coppie attive:

    =h

    h

    h

    hh

    n

    he

    m

    ff

    1)i(a)i(a

    010001

    r 2

    1

    1122

    1

    , (3.14)

    le equazioni di equilibrio divengono :

    0

    (I)m

    r

    r

    z

    )i(p)i(p

    2

    1

    3112221

    2

    1

    1

    =

    +

    ++

    er

    e

    e

    v

    vvvvv

    v

    v

    m

    v . (3.15)

    In analogia con le equazioni (2.xx), il sistema di 3 equazioni lineari nelle mequazioni (3.xx) pu essere posto nella forma canonica :

    =

    +

    +

    +

    +

    +

    +

    )(

    e

    e

    m

    v

    mmm

    mm

    vvv

    vv

    mv

    mv

    Im

    r

    r

    z

    z

    z

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(pcr

    2

    1

    1

    3112

    221

    3112

    221

    131

    11

    12

    212

    11

    2212

    1111

    . (3.16)

    Tale sistema di equazioni viene espresso in forma compatta:B z= r

    e , (3.17)

    dove si definisce la matrice B dei coefficienti di ordine m)(3

    z il vettore delle incognite { }1z z z zT

    v m= e re il vettore dei termini noti ovvero

    delle componenti del risultante e del momento risultante definito in equazione (3.??).

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    16/23

    3-16

    +

    +

    +

    +

    +

    +

    =

    mmm

    mm

    vvv

    vv

    mv

    mv

    3112

    221

    3112

    221

    131

    11

    12

    212

    11

    2212

    1111

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    )i(p

    B

    , (3.18)

    Confrontando la matrice B del problema statico con quella A definita nel problema

    cinematico (3.9) si pu osservare che se si assume il polo I coincidente con il centro C

    definito nell'analisi cinematica )ic( = , i quali si ricorda che sono punti arbitrari, lamatrice A e B risultano legate dalla relazione di trasposizione:

    B=AT ,

    aspetto che evidenzia la relazione tra la cinematica e la statica.Le equazioni di equilibrio (3.xx) qui formulate in modo generale, possono essere

    ottenute imponendo direttamente lequilibrio tra le forze attive e reattive agenti sulla trave.

    Pertanto, quando possibile, verr anche seguita tale tecnica risolutiva, che nei casi pi

    usuali e semplici risulta pi diretta.

    Si considerino ora le condizioni per l'esistenza della soluzione del problema lineare

    per qualunque condizione di carico. Dal teorema di Rouch-Capelli possibile

    individuare le seguenti informazioni in relazione alla matrice B.

    (a)Se il numero di vincoli semplici 3m < non esiste soluzione. Infatti la matrice B costituita da tre righe ed un numero di colonne minore di tre e quindi ha rango minore

    di tre, mentre la matrice completa B r

    e , assumendo il vettore r

    e

    valori arbitrari, ha

    rango maggiore. Pertanto )rB()B(e

    | e quindi per il teorema di R.C. non esistesoluzione, ovvero non esistono reazioni vincolari in grado di equilibrare sistemi

    arbitrari di forze attive.L'equilibrio della trave rigida (o del sistema di travi rigide)

    impossibile per generiche condizioni di carico ed il sistema (di vincolo) detto

    staticamente impossibile. Data la corrispondenza tra la matrice B e A il sistema

    denominato labile. Per equilibrare le forze attive necessario aggiungere vincoli

    semplici opportunamente collocati e orientati.

    (b)Se il numero di vincoli semplici 3m < si rende necessario discutere la soluzione aseconda del rango della matrice B e del numero di vincoli semplici m:

    (b.1) )rB()B(3)B(e

    |m === la soluzione esiste ed unica. Le forzereattive sono in grado di equilibrare qualunque sistema di forze attive. Il sistema

    staticamente determinato per ogni condizione di carico o isostatico. I vincoli

    sono efficaci.

    (b.2) )rB()B(3)B(e

    |

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    17/23

    3-17

    (b.3) )rB()B(3,3)B(e

    |m =>= la soluzione esiste ed unica ma indeterminata. Infatti il numero di incognite m maggiore delle tre equazioni. Il

    sistema staticamente indeterminato - iperstaticoin quanto possono esistere m-

    3 soluzioni possibili che soddisfano le equazioni cardinali. I vincoli sono efficaci

    e possono realizzare m-3 combinazioni di valori delle forze reattive per

    soddisfare l'equilibrio. Il modello di trave rigida non in grado di fornire una

    soluzione determinata allo schema di vincolo considerato. L'eccesso di vincoli

    pu essere in generale a favore di sicurezza, tuttavia esistono casi in cui ci viene

    contraddetto.

    Se si considerano particolari condizioni di carico, pu accadere che sistemi labili

    ( 3)B( .

    Di seguito sono riportati alcuni esempi di analisi statica di travi e sistemi di travi rigide.

    Esempio (1) Assegnata la trave rigida appoggiata agli estremi, di luce , discuterel'efficacia dei vincoli a equilibrare una generica condizione di carico e determinare, se

    possibile, le reazioni vincolari equilibrate al sistema di forze e coppie applicate.

    Si assume l'origine O coincidente con l'estremo sinistro della trave ( 1xs= ). Si assume,inoltre, il punto I=O, pertanto i 0= . La trave vincolata con tre vincoli semplici m=3.

    1_

    _2

    _3

    f

    Om

    1z

    m /4

    /2f

    z2

    z3O=I

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    18/23

    3-18

    Le equazioni di equilibrio considerato il polo I risultano:

    0m43

    2fzI)

    02fzz)x

    0z)x

    2

    212

    31

    =

    =+

    =

    /

    e in forma matriciale:

    rzB

    f8

    3m

    2f

    0

    z

    z

    z

    00

    011

    100

    23

    2

    1

    =

    +

    =

    /.

    La matrice dei coefficienti ha rango m== 3)B( , pertanto (b.1) la trave risulta essereisostatica. Risolvendo il sistema di equazioni si ottengono le reazioni vincolari incognite:

    mf

    8

    1z,f

    8

    3mz,0z 123 =+== .

    E' necessario osservare che la collocazione del polo I sulla retta dazione della

    reazione 1z semplifica la soluzione in quanto l'equazione di equilibrio alla rotazione

    presenta una sola incognita, che viene cos determinata direttamente. L'assetto statico della

    trave risulta illustrato in figura.

    mf

    mf

    8

    1

    f

    8

    3m+

    Esempio (2) Assegnata la trave rigida incastrata all'estremo sinistro e libera all'altro

    estremo, denominata anche trave incastrata, di luce , discutere l'efficacia dei vincoli a

    equilibrare una generica condizione di carico e determinare, se possibile, le reazionivincolari equilibrate al sistema di forze e coppie applicate.

    Si assume l'origine O coincidente con l'estremo sinistro della trave ( 1xs= ). Si assume,inoltre, il punto I=O, pertanto i 0= . La trave vincolata con tre vincoli semplici m=3.

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    19/23

    3-19

    /2m

    z2

    I=0

    z1z3

    2 2__f

    f2 2__

    _1

    /4

    /2

    0

    _2

    m

    f

    Le equazioni di equilibrio considerato il polo I risultano:

    0f2

    2

    2mzI)

    0f2

    2z)x

    0f2

    2z)x

    3

    22

    11

    =++

    =+

    =+

    e in forma matriciale:

    =

    f2

    2

    2

    m

    f2

    2

    f2

    2

    z

    z

    z

    100

    010

    001

    3

    2

    1

    .

    La matrice dei coefficienti ha rango m== 3)B( , pertanto (b.1) la trave risultaessere isostatica. Risolvendo il sistema di equazioni si ottengono le reazioni vincolari

    incognite:

    f2

    2

    2

    mz;f

    2

    2z;f

    2

    2z 321 === .

    Anche in questo caso necessario osservare che la collocazione del polo I nellasezione di incastro semplifica la soluzione. L'assetto statico della trave risulta illustrato in

    figura.

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    20/23

    3-20

    f2 2__ m

    f

    f__2 2

    m__2

    +2 2__f

    Esempio (3)Assegnata la traverigida continua su tre appoggi, in cui si indentificano due

    campate centrali di luce di luce e due sbalzi di lunghezza s, discutere l'efficacia dei

    vincoli a equilibrare una generica condizione di carico e determinare, se possibile, lereazioni vincolari equilibrate al sistema di forze e coppie applicate.

    Si assume l'origine O coincidente con il primo appoggi. Si assume, inoltre, il punto I=O,

    pertanto i 0= . La trave vincolata con tre vincoli semplici m=3.Le equazioni di equilibrio considerato il polo I risultano:

    0)/22s)(f()(zzI)

    02s)f(zzz)x

    00)x

    2121213

    12

    21321

    2

    1

    =+++++

    =++++

    =

    ,

    _2

    0

    f

    s s1 2

    1

    z 1 z 2 z 3

    2( + ) /2

    f ( + +2s)1 2

    e in forma matriciale:

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    21/23

    3-21

    rzB

    2/))(s2(f

    )s2(f

    0

    z

    z

    z

    0

    111

    000

    2121

    21

    3

    2

    1

    211

    =

    +++

    ++=

    +.

    La matrice dei coefficienti ha rango m=

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    22/23

    3-22

    Dallequazione di equilibrio (3. ) risulta:

    1 1

    D(a , c) f D(p ,c) zn m

    h h v ve T T

    h vr = = , (3.21)

    che sostituita nella (3. ) porge:

    1 1

    1

    d D(p ,c) z D(p ,c)d z

    u(p ) z ,

    m m TT v v v vT

    A v v

    mv vT

    v R

    L

    L

    = = =

    = =

    (3.22)

    dove RL rappresenta il lavoro virtuale compiuto dal sistema di forze reattiveR(Pv, zv;

    v=1,m) sugli spostamenti u(p )v

    dei punti vincolati.

    Considerato che la (3. ) stata ottenuta considerando un sistema di forze e coppie attive e

    reattive date ed un sistema di spostamenti rigidi arbitrari, piccoli e indipendenti dallecondizioni di vincolo, si pu quindi enunciare il teorema dei lavori virtuali:

    Il lavoro virtuale compiuto dalle forze attive (lavoro attivo AL ) e dalle forze reattive

    (lavoro reattivo RL ) agenti su una trave piana rigida su un generico spostamento

    rigido piccolo nullo

    0=+ RA LL

    se e solo se il sistema di forze attive e reattive equilibrato.

    Esempio.Determinazione delle reazioni vincolari di una trave semplicemente appoggiata

    su luce e soggetta ad un carico trasversale uniforme di intensit f.

    Si considera il sistema di forze attive f e reattive z1, z2, z3rappresentato in figura (b) ed il

    sistema di spostamenti rigidi virtuali, rappresentato in figura (c), ottenuto attribuendo

    spostamenti e rotazioni piccole e arbitrarie al punto C=I collocato nell'origine del sistema

    di riferimento.

    f

    x1

    z 1 z 2z 3

    f

    u

    u

    + x1 + c2

    c2u

    c2u

    c1u

    1c

    (a)

    (b)

    (c)

    C=I

  • 7/23/2019 Scienza Delle Costruzioni - 03 - Travi Rigide Piane

    23/23

    Il lavoro attivo LAviene determinato considerando la risultante rdella distribuzione f di

    intensit fr= applicata alla mezzeria della trave 2

    1x1= ed il corrispondente

    spostamento virtuale += 21

    u)21

    (u 22 c :

    = 22 f2

    1uf cAL .

    In alternativa, il lavoro virtuale attivo pu essere determinato considerando il lavoro

    compiuto dalla forza elementare 1f xd sullo spostamento += 212 u)(xu c perl'estensione della trave stessa:

    =+== 2

    20 1120 112f

    2

    1ufx)xf(ux)(xfu

    ccA ddL .

    Il lavoro reattivo risulta:

    13

    22

    21 uz)(uzuzL cccR +++= .

    L'equilibrio tra forze attive e reattive viene stabilito imponendo alla somma dei lavori

    virtuali di annullarsi per ogni spostamento rigido:

    0)f2

    1(zu)fz(zuz0LL 222

    211

    3 =+++=+ ccRA .

    Tale equazione, considerata larbitrariet degli spostamenti rigidi ( 00u0u 21 ,, cc ),richiede l'annullarsi dei corrispondenti fattori:

    =

    =+

    =

    0f2

    1z

    0fzz

    0z

    22

    21

    3

    che comporta un sistema di equazioni che corrispondono alle equazioni di equilibrio della

    trave.