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MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO Dott. Ing. Carla Facciotto Dott. Arch. Sauro Mambrini 53021 ABBADIA S.S.Via dei Forni, 4 tel. 0577776049 Fax 0577776437 email [email protected] RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA MEDIA A VIVO D’ORCIA OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER IL RIFACIMENTO DEL MANTO DI COPERTURA 1° Stralcio-Progetto esecutivo- Committente: Amministrazione Comunale di Castiglione d’Orcia Elaborato tecnico della copertura Relazione tecnica illustrativa (art.5 comma 4 lett. b) D.P.G.R. Toscana 18 dicembre 2013 n.75/R Data :aprile 2014 Elaborato 06 COMUNE DI CASTIGLIONE D’ORCIA Provincia di Siena

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MAMBRINI STUDIO ASSOCIATO

Dott. Ing. Carla Facciotto ‐ Dott. Arch. Sauro Mambrini 53021 ABBADIA S.S.‐ Via dei Forni, 4 ‐ tel. 0577776049 Fax 0577776437 e‐mail [email protected] 

 

RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA MEDIA A VIVO D’ORCIA

OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER IL RIFACIMENTO DEL MANTO DI COPERTURA

1° Stralcio-Progetto esecutivo-

Committente: Amministrazione Comunale di Castiglione d’Orcia

Elaborato tecnico della copertura Relazione tecnica illustrativa (art.5 comma 4 lett. b)

D.P.G.R. Toscana 18 dicembre 2013 n.75/R

Data :aprile 2014

Elaborato

06

COMUNE DI CASTIGLIONE D’ORCIA

Provincia di Siena

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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 18 dicembre 2013, n. 75/R -Art. 5 comma 4" lett. b

COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE NE COMUNALE DI CASTIGLIONE D’ORCIA (SI)

nome Cognome

Residente/con sede in viale MARCONI n° 11a

Comune CASTIGLIONE D’ORCIA Cap 53023 Prov SIENA

Per i lavori di:

Tipologia intervento Intervento manutenzione straordinaria copertura della ex Scuola Media a Vivo d’Orcia

Nel fabbricato posto in via delle Sorgenti loc. Vivo d’Orcia n°

Comune CASTIGLIONE D’ORCIA Cap 53023 Prov SIENA

Destinazione attuale dell’immobile:

residenziale industriale e artigianale commerciale

direzionali turistico - ricettive commerciale all’ingrosso e depositi

agricola e funzioni connesse di servizio altro ( impianto sportivo)

L’intervento rientra nei casi previsti dall’art.90, c.3 o c .4 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.

(obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione ) si no

La redazione dell’elaborato tecnico è affidata a

Coordinatore alla Sicurezza (art.90, c.3 ,c .4 del D.Lgs.81/08 e s.m.i. )

Progettista (art.4 DPGR Toscana 75/R 2013)

1. DESCRIZIONE DELLA COPERTURA

L’area oggetto dell’intervento di progettazione riguarda:

Totalmente la copertura dell’immobile Parzialmente la copertura dell’immobile (Evidenziare chiaramente nei grafici la porzione dove non si interviene)

Tipologia della copertura

piana a volta a falde a shed altro

Calpestabilità della copertura

totalmente calpestabile parzialmente calpestabile totalmente non calpestabile

Pendenze presenti in copertura

Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15% Inclinata 15% < P< 50% Fortemente inclinata P> 50%

Struttura della copertura:

latero-cemento lignea metallica altro

Presenza in copertura di: (Evidenziare nei grafici i dispositivi presenti) Linee elettriche non protette a distanza non regolamentare (art. 117 e All. IX Dlgs. 81/08) Impianti tecnologici sulla copertura (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e simili) Dislivelli tra falde contigue superfici non praticabili (quali finestre a tetto, lucernari. pannelli solari e simili) Altro ___________________________

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Descrizione/note:

L’edificio è caratterizzato da una pianta articolata composta da più corpi di fabbrica che si sviluppano intorno ad una piccola corte centrale. Il fabbricato è ad un solo piano mentre la linea di colmo della palestra raggiunge l’altezza circa 7,50mt. La copertura è del tipo a padiglione con alcune parti a falda. Le pendenze delle falde delle coperture a padiglione sono realizzate con muretti a “salto di gatto” in mattoni forati su solaio piano, tavelloni, soletta in cls, e manto di copertura. Le caratteristiche strutturali della copertura dell’edificio ex scolastico, ad eccezione della palestra, non consentono l’installazione dei dispositivi di sicurezza. I dispositivi di sicurezza saranno installati nel tetto del corpo di fabbrica della palestra che ha una struttura di copertura con travi in c.a e solaio in latero-cemento. Per gli interventi di manutenzione sulle coperture dove non è possibile installare i dispositivi di sicurezza è prescritto l’accesso alle coperture con il ponteggio che, considerata l’altezza ad un solo piano dell’edificio, è di facile realizzazione e con costi contenuti. Anche se nell’intervento di rifacimento del tetto è prevista la realizzazione di una soletta in cls alleggerito armata con rete filo 5mm, non è possibile installare i paletti delle linee vita in quanto andrebbero ad ancorarsi a muri in forati non idonei a supportare i carichi e anche i ganci puntuali sottocoppo UNI 795 classe A2 ancorati al massetto alleggerito della copertura, non garantiscono idonea. Per gli interventi sulla copertura sprovvista dei dispositivi di sicurezza sarà necessario installare il ponteggio od eseguire gli interventi con l’utilizzo di una piattaforma.

2. DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA

Interno

Esterno

PERCORSO PERMANENTE

Scala fissa a gradini

Scala fissa a pioli

Scala retrattile

Scala portatile

corridoi (Largh. Min 60 cm)

passerelle/ Andatoie

_______________________

_______________________

Descrizione/note:

Si accede si accede alla copertura della palestra dal prospetto nord dell’edificio con una scala portatile esterna che consente di salire sulla copertura del corpo di fabbrica adiacente a quello della palestra posta ad una quota più bassa e quindi salire con una scala fissa a pioli sulla copertura della palestra.

PERCORSO NON PERMANENTE

Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente: Tipo di percorso provvisorio previsto in sostituzione: Descrizione e dimensioni degli spazi per ospitare le soluzioni prescelte:

3. DESCRIZIONE DELL’ ACCESSO ALLA COPERTURA

interno

Apertura orizzontale o inclinata dimensioni m. x

quantità n° dimensioni m. x

dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non inferiore a 0,5 m2

Apertura verticale dimensioni m. x

quantità n° dimensioni m. x

larghezza minima 0,70 metri – altezza minima 1,20 metri

esterno Ancoraggi Uni EN 795-UNI EN 517

Parapetti

Linee di ancoraggio

Altro __________________________

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ACCESSO PERMANENTE

Descrizione/note:

Si accede si accede alla copertura della palestra dal prospetto nord dell’edificio con una scala retrattile esterna, saliti sulla copertura del corpo di fabbrica adiacente a quello della palestra, ad una quota più bassa rispetto a quella della palestra si cammina sulla falda ancorati con ganci puntuali al muro della palestra per un breve tratto arrivando ad una scala a pioli fissa da cui si sale e ci si ancora ai punti di ancoraggio sulla copertura della palestra per raggiungere la linea vita sul colmo

ACCESSO NON PERMANENTE

Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili accessi di tipo permanente:

Tipo di accesso provvisorio previsto in sostituzione:

4. TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE ELEMENTI PROTETTIVI PERMANENTI

Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio rigide orizzontali (UNI EN 795 classe D) Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2) Ganci di sicurezza da tetto (UNI EN 517 tipo A e B) Dispositivi di ancoraggio puntuali (UNI EN 795 classe A1-A2)

Reti di sicurezza Parapetti

ELEMENTI PROTETTIVI NON PERMANENTI Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili dispositivi o apprestamenti di tipo permanente: Per motivi strutturali non è possibile installare le sistemi di sicurezza sulle coperture dell’edificio ad eccezione della corpo di fabbrica della palestra.

Tipo di soluzioni provvisorie previste in sostituzione: Per l’accesso alle coperture del fabbricato, ad esclusione della copertura della palestra, è prescritto l’utilizzo del ponteggio. La piattaforma elevatrice potrà essere utilizzata per interventi sul prospetto Est e Sud accessibili ai mezzi.

Linee di ancoraggio flessibili orizzontali temporanee (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Dispositivi di ancoraggio a corpo morto (UNI EN 795 classe E)

Reti di sicurezza Parapetti

5. DPI NECESSARI

Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2)

Cordini Lmax. 200 (UNI EN 354) Doppio Cordino Lmax. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Kit di emergenza per recupero persone

Modalità di transito in copertura: La minima differenza di quota tra la copertura della palestra e le coperture circostanti obbligano ad operare sulla copertura della palestra lavorando sempre in trattenuta. Transito consentito mediante dispositivo guidato (lunghezza minima 5 m.) agganciato permanentemente a linea di vita; nelle aree evidenziate nei grafici si dovrà fare uso anche di cordino di lunghezza massima 2 metri in aggiunta al dispositivo principale collegato ai dispositivi di ancoraggio puntuali

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6. VALUTAZIONI Valutazione del rischio caduta:

Arresto caduta: Spazio minimo di caduta dalla copertura ammesso > 4.50

Trattenuta (caduta impossibile per la presenza di sistemi e procedure che impediscono, correttamente utilizzati, il raggiungimento di aree a rischio) Valutazione misure di emergenza per il recupero in caso di caduta:

Area raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti)

Area non raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti) è pertanto necessario un piano di emergenza da parte degli operatori prima di accedere alla copertura

Elaborati grafici ALLEGATI planimetrie n° Sezioni n° Prospetti n° 01

in cui risultano indicate: 1. dimensionamento e ubicazione dei percorsi, degli accessi e degli elementi protettivi per il transito e l’esecuzione dei lavori in copertura,

con relativa legenda 2. Posizionamento dei dispositivi protettivi permanenti 3. Altezze libere di caduta 4. dimensionamento di accessi e percorsi

ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’

Il sottoscritto Coordinatore Progettista attesta la conformità del progetto alle misure preventive e protettive indicate nella sezione II del D.P.G.R. 18.12.2013 n.75/R (Regolamento di attuazione dell’art.82, comma 15, della L.R. 03.01.2005, n.1 – relativo alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza).

Data aprile 2014 Il Professionista (firma)

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1. ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

1.1.0 – DESCRIZIONE DELLA COPERTURA

STATO DI FATTO Descrizione Copertura: Copertura a una falda

nuova Esistente

Praticabile NON

praticabile Sulla copertura della palestra

della scuola saranno istallati i

sistemi di sicurezza

anticaduta. La struttura del

solaio è in latero-cemento

con tipologia a padiglione. la

presenza delle coperture dei

corpi di fabbrica adiacenti,

ad una quota più bassa che

varia da 1,5/2,40mt

comporta che l’operarore

lavori sempre in Trattenuta.

Distanza minima di caduta :

N E S W

1,5 1,5 2,4 2,0

N.B. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota Le distanze sono in metri.

1.2.0 – CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLA COPERTURA -ANALISI-

Consistenza strutturale

copertura

PORTANTE

copertura

PARZIALMENTE PORTANTE

copertura

NON PORTANTE

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Pendenze

P<50% FORTEMENTE INCLINATE

15%<P<50%

INCLINATE-

0%<P<15%

ORIZZONTALI - sub orizzontali-

Aggravanti

Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde

Dotazioni Impiantì meccanici Elementi fissi Manutenzioni

- Ascensore

- Montacarichi

-Impianto termico

-Impianto di

condizionamento

-Impianto di

climatizzazione

-Impianto di ventilazione

- Impianto di

depurazione

-Impianto di

sollevamento acque

-Impianto di

refrigerazione

-Impianto di

spegnimento

- Altro

- Camini - Sfiati - Antenne - Pannelli solari - Pannelli fotovoltaici - Altro - Evacuatori fumi

PRESENTE

NON PRESENTE

PRESENTE

NON PRESENTE

OCCASIONALE

OPERATIVA

FREQUENTE

ISPETTIVA

Contesto

ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO

ESITI DELLE ANALISI Caratteristiche della copertura:

- L'intera copertura della palestra presenta una capacità portante idonea al transito. - La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%). La pendenza determina rischi di scivolamento dell’operatore in caso di basse temperature con formazione di ghiaccio e in caso di inciampo rischi di rotolamento. - Il manto di copertura in tegole marsigliesi è caratterizzato da una buona resistenza allo scivolamento e sufficiente ancoraggio al solaio. - Sulla falda esposta a sud della copertura della palestra è prevista l’installazione di elementi fissi costituiti pannelli fotovoltaici. - La distanza minima di caduta, considerato che la copertura della palestra su ogni lato è contornata da coperture a quote più basse, deve essere valutata considerando il dislivello con le coperture adiacenti

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Esigenze manutentive prevedibili:

Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo "ispettivo" e "occasionale". Le tipologie di manutenzione ipotizzate ("occasionale" e "ispettiva"), sono indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie impiegate e alla verifica dello stato di ostruzione dei canali di gronda, verifica delle componenti impiantistiche (antenna, parabola etc).

Contesto:

La copertura in oggetto è del tipo “contiguo alto ” rispetto alle coperture dei corpi di fabbrica dei locali della Ex Scuola Media. II contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. Le attività manutentive in copertura non attivano rischi all'intorno.

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1.3.0 – SOLUZIONE PROGETTUALE

LEGENDA

AREE

Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare

Area non Praticabile

BORDI

Bordo Protetto(parapetto)

Bordo soggetto a Trattenuta

Bordo soggetto ad Arresto Caduta

Bordo raggiungibile dal basso

Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso)

DISPOSITIVI

Linea Orizzontale UNI 795 classe C

Linea Orizzontale UNI 795 classe D

Linea verticale/inclinata UNI 353.1 Rigida

Linea verticale/inclinata UNI 353.2 Flessibile

Ancoraggio UNI 517 Ancoraggio UNI 795

Tipo A

classe Al

Tipo B classe A2

Palo UNI 795 classe Al PUNTO DI ACCESSO A e esterno

Percorso di Accesso est. Scalini di transito

A v interno con apertura verticale

A i interno con apertura orizzontale o inclinata

SOLUZIONE PROGETTUALE

1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l’uno dall’altro (1.50 mt preferibile)

2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura ( gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità).

Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell’ancoraggio è 2,6 m dall’angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono

conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda.

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1.4.0 – MOTIVAZIONI-DOTAZIONI ANTICADUTA-PROCEDURE- DPI MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA -PROCEDURE –DPI

Scelte progettuali di protezione e motivazioni:

Accesso. Il percorso di accesso alla copertura della palestra avviene dall’esterno dal prospetto nord. - La copertura della palestra è raggiungibile dalla copertura del corpo di fabbrica adiacente posto ad una quota inferiore utilizzando una scala esterna amovibile. La scala non può essere fissa per evitare che persone non autorizzate, in particolare i bambini, la possano utilizzare. Raggiunta la copertura dell’edificio adiacente spostandosi ancorati a ganci puntuali istallati a parete nel corpo emergente del volume della palestra si raggiunge il punto di salita alla copertura della palestra. Da quest’ultimo punto con ancoraggi con funzione di percorso di salita si raggiunge la linea vita flessibile sul colmo della copertura.

Sistema di protezione.

Considerato che la copertura della palestra, su ogni lato , è contornata dalle coperture degli altri corpi di fabbrica della scuola , che si trovano ad una quota più bassa , che non consentono di operare in Arresto Caduta, è necessario operare in sicurezza lavorando sempre in Trattenuta.

Sistema principale d’ancoraggio

Il sistema di protezione principale della copertura della palestra è costituita da una linea orizzontale flessibile UNI 795 classe C che corre lungo il colmo, tesa su due pali UNI 795 classe A1.

Linea vita flessibile (UNI EN 795 cl. 1). Caratteristiche linea collocata sul colmo : interasse tra i punti di ancoraggio max2,70mt → freccia massima della linea 1,00 m con 2 operatori ancorati

Sistema secondario di ancoraggio Agli angoli della copertura , a distanza di 2,60mt e lungo tutti i bordi della copertura prospicienti verso il vuoto dove si dovrà operare in trattenuta, a distanza di 2,00 , sono stati posizionati gli ancoraggi di tipo (UNI EN 795 classe A2) per consentire il raggiungimento dell’intera copertura in condizioni di trattenuta con l’ausilio del doppio cordino in aggiunta al dispositivo anticaduta principale costituito da un sistema guidati UNI

Si prevede l'uso di un DPI costituito da un sistema guidato UNI 353.2 associato a un doppio cordino di lunghezza max 2,00 m. che consenta di operare in condizioni trattenuta lungo le porzioni angolari e lungo tutte le aree individuate a rischio particolare

NOTA Qualora si intendesse operare su tutti i bordi della copertura IN TRATTENUTA, è necessario prevedere ulteriori ancoraggi puntuali lungo i bordi delle falde

Aree particolari. Le aree campite in grigio sono quelle dove si ravvede un rischio aggravato dalla posizione del soggetto rispetto all’altezze di caduta. La scarsa altezza della falda rispetto alle coperture adiacenti ( variabile da 1,50 a 2,40mt) non consente infatti di arrestare la caduta . Solo individuando una soluzione che consente di operare in trattenuta si raggiunge un accettabile livello di sicurezza per le manutenzioni della copertura.

Nelle aree campite oltre all’uso del dispositivo guidato UNI 795 classe C deve essere usato anche il cordino di 2,00mt. L’uso combinato del dispositivo anticaduta principale (UNI 795 C) e il cordino di 2.00 m fissato mediante moschettone al punto di ancoraggio più vicino all’area di intervento consente sempre di operare in trattenuta ed evitare la caduta.

Piano di evacuazione. Il sistema di protezione prevede sempre di operare in condizioni di trattenuta per cui non e’ stata verificata la raggiungibilità dell’operatore sospeso da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti).

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DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede

Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Parapetto fisso con fascia parapiede Reti di sicurezza

DPC previsti Linee Ancoraggi

Linea orizzontale flessibile(UNI EN 795 CI. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 CI. D) Linea verticale o inclinata rigida

(UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile

(UNI EN 353-2)

Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali,inclinate (UNI EN 795 ci. Al)

Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 ci. A2) Gancio da tetto inclinato,unidirezionale

(UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale

(UNI EN 517 tipo B)

Dotazioni di arresto caduta Imbracatura (UNI EN 361)

Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile

(UNI EN 360) Dispositivo anticaduta tipo guidato

(UNI EN 353-2)

Cordini L max. 1,50mt (UNI EN 354) Doppio Cordino L max. 2.00 m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363)

MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA -PROCEDURE –DPI

Procedure - prescrizioni

1. Non è previsto l'uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la sicurezza dei lavoratori.

2. L'operatore prima di accedere al tetto dovrà indossare l'imbracatura ed assicurarsi con uno dei due cordini al primo gancio di risalita; mediante successive manovre di aggancio/sgancio dovrà raggiungere il sistema di ancoraggio principale posto a parete nella parte alta della falda; da qui la movimentazione deve avvenire mediante dispositivo guidato Uni EN 353.2 ancorato al sistema di ancoraggio principale costituito linea vita UNI EN 795.

3. Ai bordi della gronda , individuati come aree a rischio particolare, l'operatore, già assicurato al sistema principale mediante dispositivo guidato,dovrà provvedere al collegamento supplementare del doppio cordino agli ancoraggi puntuali UNI EN 795 classe A2

4. Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta dall'alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l'area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni

5. Dopo l’installazione dei sistemi di sicurezza l’installatore incaricato provvederà a posizionare nei pressi del punto d’accesso alla copertura un cartello che indichi: a) Numero e tipo di ancoraggio b) Per le linee anticaduta: lunghezza, numero delle persone che possono accedere

simultaneamente, tirante d’aria minimo al di sotto dell’area operativa. c) Obbligo di accedere con DPI contro la caduta dall’alto d) Data dell’installazione e) Data della futura revisione

f) Indicazione che se la data di revisione è trascorsa non si può usare il sistema anticaduta. 6. Esempio di elenco dei DPI da utilizzare per i lavori sulle coperture

a) imbracatura conforme ad EN 361 con attacco dorsale e sternale b) cordino doppio dotato di assorbitore marcato CE per EN 355 lunghezza 2 m dotato di

moschettoni conformi ad EN 362 c) dispositivo anticaduta regolabile con 5,50 m di cavo marcato CE in conformità alla

norma EN 360 con data di verifica non antecedente i 12 mesi e) scarpe dotate di suole antiscivolo

f) guanti

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7. Fissaggio degli ancoraggi

Si prescrive che i pali di ancoraggio strutturale in acciaio siano fissati alle strutture di copertura in base al necessario progetto. Successivamente, con la comunicazione della fine lavori e per il deposito della certificazione di abitabilità (art. 4, comma 4 del RdA), verrà presentata la relazione di calcolo, contenente la verifica della resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo sistema di fissaggio (art. 5, comma 4, lettera d del RdA). Sarà presentata anche la certificazione del produttore di dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto eventualmente installati, secondo le norme UNI-EN 795 ed UNI-EN 517, (art. 5, comma 4, lettera e del RdA), e la dichiarazione di conformità dell’installatore riguardante la corretta installazione di eventuali dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, (art. 5, comma 4, lettera f del RdA).

8. Controllo periodici e revisioni Tutti i punti d’ancoraggio, dopo la loro installazione devono essere controllati da persona esperta almeno ogni 12 mesi ed immediatamente dopo il verificarsi di una caduta. La persona esperta si può identificare con il professionista che ha curato l’installazione o persona da lui incaricata. Di ogni controllo periodico deve essere rilasciata al cliente una relazione scritta.

1. ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ................................................................................. 6 1.1.0 – DESCRIZIONE DELLA COPERTURA ...................................................................................... 6 1.2.0 – CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLA COPERTURA .......................................... 6 1.3.0 – SOLUZIONE PROGETTUALE ..................................................................................................... 9 1.4.0 – MOTIVAZIONI-DOTAZIONI ANTICADUTA-PROCEDURE- DPI ....................................... 10