SCHIZOFRENIA - Medicinenon.itschizofrenia che soffrono di un’eccessiva attività chimica del...

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Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Istituito nel 1969 SCHIZOFRENIA Un’utile “malattia” psichiatrica Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai disturbi mentali

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“È ora che si smetta di dire ai pazienti

a cui è stata diagnosticata la

schizofrenia che soffrono di

un’eccessiva attività chimica del

cervello e che gli psicofarmaci ne

ripristineranno l’equilibrio chimico.

Tutte queste chiacchiere sono una

specie di frode, non si riesce ad

immaginare nessun’altra categoria di

pazienti, come per esempio i malati di

cancro ..., che sia così ingannata”.

— Robert WhitakerAuthor, Mad in America: Bad Science,

Bad Medicine, and the Enduring Mistreatment of the Mentally Ill, 2002

Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Istituito nel 1969

SCHIZOFRENIAUn’utile “malattia” psichiatrica

Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito

ai disturbi mentali

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RINGRAZIAMENTI PER LE FOTO: pagina 4: Peter Turnley/Corbis; page 9: NewsPix (NZ); Reuters News Media Inc./Corbis; AP Wide World Photos; pagina 10: Roger Ressmeyer/Corbis; pagina 12: Gabe Palmer/Corbis; Lester Lefkowitz/Corbis; pagina 15: Tom & Dee Ann McCarthy/Corbis.

Il CCHR negli Stati Uniti è un ente non a scopo di lucro ed esentasse [501(c)(3)] a beneficio pubblico, riconosciuto dall’Internal Revenue Service.

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Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ad una sovvenzione

dell’Associazione Internazionale degli Scientologist

Pubblicata come servizio pubblico dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

LLAA CCRRIISSII DDEELLLLAA SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE –– RReessooccoonnttoo ee rraaccccoommaannddaazziioonnii sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

LLAA GGRRAANNDDEE FFRROODDEE –– LLaa ccoorrrruuzziioonnee nneell sseettttoorree ppssiicchhiiaattrriiccoo Resoconto e raccomandazioni sul monopolio della salute mentale

LL’’IINNGGAANNNNOO PPSSIICCHHIIAATTRRIICCOO –– LLaa rroovviinnaa ddeellllaa mmeeddiicciinnaa Resoconto e raccomandazioni sull’impatto psichiatrico nel sistemasanitario

PPSSEEUUDDOOSSCCIIEENNZZAA –– LLee ““ddiiaaggnnoossii”” ppssiicchhiiaattrriicchheeResoconto e raccomandazioni sui pericoli derivanti dalla mancanza di scientificità delle diagnosi psichiatriche

SSCCHHIIZZOOFFRREENNIIAA –– UUnn’’uuttiillee ““mmaallaattttiiaa”” ppssiicchhiiaattrriiccaa Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai disturbi mentali

UUNNAA RREEAALLTTAA’’ BBRRUUTTAALLEE –– ““TTrraattttaammeennttii”” ppssiicchhiiaattrriiccii ddaannnnoossii Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

LLAA VVIIOOLLEENNZZAA SSEESSSSUUAALLEE –– AAggggrreessssiioonnee aa ddoonnnnee ee bbaammbbiinnii Resoconto e raccomandazioni sugli abusi sessuali all’interno del sistema della salute mentale

CCOONNTTEENNZZIIOONNEE MMOORRTTAALLEE –– LL’’aaggggrreessssiioonnee tteerraappeeuuttiiccaa ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sull’abuso dei sistemi di contenzionenelle strutture psichiatriche

PPSSIICCHHIIAATTRRIIAA –– CCoommee rreennddee iill mmoonnddoo sscchhiiaavvoo ddeellllaa ddrrooggaa Resoconto e raccomandazioni sull’aumento dell’uso di psicofarmaci

RRIIAABBIILLIITTAAZZIIOONNEE OO DDIIPPEENNDDEENNZZAA?? –– II pprrooggrraammmmii ddii rriiaabbiilliittaazziioonneeResoconto e raccomandazioni sul metadone e altri programmi diriabilitazione psichiatrici dalla droga

DDRROOGGAARREE II BBAAMMBBIINNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree uunnaa vviittaa Resoconto e raccomandazioni sulle false diagnosi psichiatriche e lasomministrazione forzata di psicofarmaci ai bambini

DDAANNNNEEGGGGIIAARREE II GGIIOOVVAANNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree llaa mmeennttee Resoconto e raccomandazioni sui pareri, valutazioni e programmipsichiatrici nelle scuole

IILL ““TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO”” FFOORRZZAATTOO –– MMeettooddii ddii ccoonntteennzziioonnee ppssiicchhiiaattrriiccii Resoconto e raccomandazioni sul fallimento dei programmi di salute mentale

LLAA DDIISSTTRRUUZZIIOONNEE DDEELLLLAA CCRREEAATTIIVVIITTÀÀ –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree ggllii aarrttiissttii Resoconto e raccomandazioni sull’impatto negativo che la psichiatria hasugli artisti e la società

DDIISSSSAACCRRAARREE IILL SSAACCRROO –– PPssiicchhiiaattrriiaa ee rreelliiggiioonnee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza negative che la psichiatriaha sul sentimento religioso

LL’’EERROOSSIIOONNEE DDEELLLLAA GGIIUUSSTTIIZZIIAA –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa hhaa iinnfflluueennzzaattoo llaa lleeggggee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza psichiatrica e psicologicanei tribunali e nel sistema carcerario

AABBUUSSII SSUUGGLLII AANNZZIIAANNII –– CCuurraa oo ttrraaddiimmeennttoo?? Resoconto e raccomandazioni sui trattamenti psichiatrici destinati agli anziani

CCRREEAARREE IILL TTEERRRROORREE –– LLaa ffaabbbbrriiccaa ddeell ccaaooss ssoocciiaallee Resoconto e raccomandazioni sull’uso di strumenti psichiatrici nel terrorismo internazionale

CCRREEAARREE IILL RRAAZZZZIISSMMOO –– IIll ttrraaddiimmeennttoo ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sui programmi che istigano all’odiorazziale

CCOOMMIITTAATTOO DDEEII CCIITTTTAADDIINNII PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNIIUUnn ggrruuppppoo iinntteerrnnaazziioonnaallee ddii ttuutteellaa ddeeii ddiirriittttii uummaannii nneell ccaammppoo ddeellllaa ssaalluuttee mmeennttaallee

L ’istruzione è parte vitale di qualsiasi iniziativa rivolta e fermareil progressivo declino della società. Il CCDU si assume questaresponsabilità con particolare impegno. Grazie all’ampia diffu-

sione del sito internet del CCDU, dei libri, riviste ed altre pubbli-cazioni. Un numero sempre maggiore di pazienti, fami-liari, profes-sionisti, legislatori e infinite altre persone vengono a conoscenza dimolti aspetti oscuri e nascosti relativi alla psichiatria. Tutto questo è

qualcosa d’efficace che può essere fatto e viene fatto. Le pubbli-cazioni del CCDU, disponibili in 15 lingue, trattano vari argomentitra i quali: razzismo, istruzione, violenza sessuale, giustizia, riabili-tazione dalla droga, morale, anziani, religione e in molte altre aree espiegano qual è il ruolo di alcune correnti psichiatriche in talifenomeni.

La lista delle pubblicazioni include:

Comitato dei Cittadini per i Diritti UmaniAUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PUBBLICO

ATTENZIONE: Nessuno deve interrompere l’assunzione di psicofarmaci senza ilconsiglio o l’assistenza di un medico competente.

NOTA IMPORTANTEPer Il Lettore

Di seguito vi sono alcuni fatti che smentiscono lapretesa di alcuni psichiatri di essere l’unicaautorità sul soggetto della salute mentale e sui

“disturbi” mentali:

1. I “DISTURBI” PSICHIATRICI NON SONOMALATTIE. Nella medicina esistono criteri precisi:per definire una condizione come malattia si devedimostrare ed accertare un gruppo prevedibile di sintomi e la loro causa o la comprensione della lorofisiologia (funzione). Brividi e lamentare un dolore osentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sonomalattie. L’esistenza delle malattie viene comprovatatramite riscontro oggettivo e test fisiologici.L’esistenza delle malattie mentali, invece, non è maistata provata tramite criteri medici.

2. GLI PSICHIATRI SI OCCUPANO SOLO DI “DISTURBI MENTALI”, NON DI MALATTIEACCERTATE. Mentre la medicina ufficiale cura lemalattie, la psichiatria riesce solamente ad occuparsi di“disturbi”. In assenza di una causa o di una fisiologiaconosciuta, un gruppo di sintomi, osservati in differentipazienti, viene definito come disturbo o sindrome. Il dott.Joseph Glenmullen dell’Università di Harvard, affermache in psichiatria “tutte le diagnosi sono solamentedelle sindromi (o disturbi), gruppi di sintomi che sisuppone siano in relazione l’uno con l’altro, non dellemalattie”. Come osserva il dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria “Non esistono esamidel sangue o un altro tipo di esami biologici peraccertare la presenza o l’assenza di una malattia mentale, mentre invece tali esami esistono per la maggior parte delle malattie fisiche”.

3. LA PSICHIATRIA NON HA MAI STABILITOLA CAUSA DI ALCUN “DISTURBO MENTALE”.Enti leader nel settore della psichiatria, quali la WorldPsychiatric Association e il National Institute ofMental Health americani ammettono che gli psichiatri

non conoscono né le cause né le cure per i disturbimentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro“trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie e opinionicontrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche inrelazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi basescientifica. Uno dei passati presidenti della WorldPsychiatric Association aveva dichiarato: “È passato iltempo in cui gli psichiatri consideravano di poter curareil malato mentale. In futuro il malato mentale dovràimparare a convivere con la sua malattia”.

4. LA TEORIA CHE I DISTURBI MENTALIDERIVANO DA UNO “SQUILIBRIO BIOCHIMI-CO” DEL CERVELLO È UN’OPINIONE NONDIMOSTRATA, NON UN FATTO. Una delleteorie psichiatriche prevalenti (vitale per la vendita difarmaci psicotropi) è che i disturbi mentali sianocausati da uno squilibrio biochimico nel cervello. Alpari di altre teorie psichiatriche, non esistono provebiologiche né di altro tipo a sostegno di ciò. Il ricerca-tore Elliot Valenstein, rappresentante di un nutritogruppo di esperti di medicina e biochimica, e autoredel libro Blaming the Brain, dice: “Non esistono testper accertare lo stato biochimico del cervello di unapersona mentre è in vita.”

5. IL CERVELLO NON È LA VERA CAUSA DEIPROBLEMI NELLA VITA. Le persone, nella lorovita, hanno esperienza di problemi e turbamenti chepotrebbero sfociare in problemi mentali, a volte moltogravi. Ma il dire che tali problemi siano causati da“disturbi cerebrali” incurabili, e che essi possanoessere alleviati solamente da pillole pericolose, è disonesto, dannoso e, spesso, letale. Tali farmaci sonospesso più potenti di un narcotico e in grado diportare qualcuno a commettere atti violenti o il suicidio. Essi mascherano la vera causa dei probleminella vita e debilitano l’individuo, negandogli l’opportunità di una vera guarigione e la speranza peril suo futuro.

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INDICE INTRODUZIONE: Nel disperato bisogno di aiuto ..........2

CAPITOLO UNO: Danneggiare il vulnerabile ................5

CAPITOLO DUE: Inganno diagnostico e tradimento ................11

CAPITOLO TRE: Realizzare la salute mentale per davvero ..........17

Raccomandazioni ............................21

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale ............24

SCHIZOFRENIAUn’utile “malattia” psichiatrica

TM

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Talvolta la vita riserva delle vere e propriesfide. Talvolta è addirittura difficile viverla. Euna famiglia che si ritrova, fra i propri cari,una persona seriamente affetta da turbe psi-chiche e comportamenti irrazionali che può

sprofondare nella disperazione nel tentativo di risolvereuna simile situazione.

E a chi bisogna rivolgersi in casi del genere?Secondo gli psichiatri, si dovrebbe chiedere consu-

lenza a loro, in quanto esperti di salute mentale. La dottoressa Megan Shields, medico di famiglia che

ha praticato la professioneper più di venticinque annied è un consigliere delComitato dei Cittadini per iDiritti Umani, avverte: “Glipsichiatri non sanno nulladella mente, trattano l’indi-viduo considerandolo unorgano (il cervello) e sonointeressati alla spiritualità,alla medicina standard ealla cura vera e propriatanto quanto un carnefice èinteressato a salvare viteumane”.

Nel film “A BeautifulMind”, premiato con diver-si premi Oscar, il vincitore del premio Nobel John Nash, faaffidamento sull’ultima portentosa scoperta, da parte dellapsichiatria, di uno psicofarmaco che previene ricadute dellasua “schizofrenia”. Ma si tratta di una pura e semplice fin-zione cinematografica: lo stesso Nash contesta la descrizioneche il film ha lasciato di lui come di una persona che assume“nuovi farmaci” nel periodo in cui fu insignito del PremioNobel. Nash non assumeva psicofarmaci da oltre ventiquat-tro anni ed è guarito dalla sua malattia con mezzi naturali.

Non s’intende qui suggerire che chiunque stia pren-dendo farmaci prescritti per risolvere problemi psichiatri-

ci dovrebbe smettere immediatamente. Tuttavia, visti glieffetti collaterali alquanto deleteri di queste sostanze, nes-suno dovrebbe smettere di farne uso senza consultare unmedico competente (non uno psichiatra).

Si tenga conto, però, che esistono davvero delle solu-zioni reali per i problemi mentali gravi e queste non com-portano i rischi e gli errori da cui la psichiatria invece ècaratterizzata.

Da parte degli psichiatri o degli psicologi, sostenereche le malattie mentali gravi non sono diverse da proble-mi cardiaci, da una cancrena alla gamba o da un sempli-

ce raffreddore.Ecco cosa afferma

in merito il professoreemerito di psichiatriadell’Università Syracuse diNew York, Thomas Szasz:“Se si vogliono considerarele malattie mentali comemalattie fisiche, allora se nedovrebbero avere provebiochimiche e patologi-che”. Inoltre: “Affinché unamalattia possa avere unqualche valore scientifico,si dovrebbe in qualchemodo poterla sperimentare, valutare o esaminare

con criteri scientifici, per esempio per mezzo di un’anali-si del sangue o di un elettroencefalogramma [rilevazionedell’attività elettrica del cervello].

Se non si può misurare – e questo è il caso dellecosiddette malattie mentali – allora l’espressione stessa“malattia” è nel migliore dei casi una metafora e nel peg-giore dei casi un mito; ne consegue che sperare di potertrattare queste presunte malattie è, allo stesso modo,un’impresa senza alcunché di scientifico”. 1

D’altro canto, vi è un’abbondante documentazionedi casi concreti a riprova del fatto che alcune malattie

INTRODUZIONENel disperato bisogno di aiuto

I N T R O D U Z I O N E N e l d i s p e r a t o b i s o g n o d i a i u t o

2

“Gli psichiatri non sanno nulla della mente, trattano l’individuo

considerandolo un organo (il cervel-lo) e sono interessati alla spiritualità,

alla medicina standard e alla curavera e propria tanto quanto un

carnefice è interessato a salvare vite umane”.

– Dottoressa Megan Shields, medico di famiglia, membro del consiglio consultivo del CCDU

Internazionale

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fisiche reali – ciascuna con una propria ben precisapatologia – possono avere effettivamente delle graviripercussioni mentali e comportamentali su un pazien-te. Ma la psichiatria ignora del tutto il peso di tali evidenze scientifiche, preferendo individuare una sin-golare eziologia basata su delle dubbie malattie e suipresunti (e mai dimostrati) squilibri chimici del cervel-lo; come se non bastasse, queste acrobazie dell’ingegnolimitano giocoforza le pratiche psichiatriche a dei trat-tamenti brutali che non raggiungono altri risultati senon un danneggiamento permanente del cervello edella vita stessa dei pazienti.

E del resto, completamente all’oscuro di cosasiano davvero la mente, il cervello o le cause fonda-mentali dei disturbi mentali gravi, la psichiatria sidiletta tutt’oggi a bruciare i tessuti cerebrali con l’e-lettroshock, a lacerarli con operazioni di psicochirur-gia e a indebolirli con psicofarmaci. Assolutamenteignoranti rispetto alla materia in cui dovrebbero esse-re degli esperti, costoro sembrano preferire espedien-ti draconiani come “buttare una bomba a mano sulquadro di comando per aggiustarlo”. Potrebbe sembrare impressionante, ma così facendo essidistruggono numerose vite, non curano alcunché,costando fra l’altro miliardi di dollari dei contribuen-ti ogni anno.

È chiaro che distruggendo delle parti di cervelloun paziente diventa più docile e arrendevole; maanche meno vivo. Oltretutto, un simile interventonon scalfisce neppure il disturbo mentale originario(che permane), lo reprime soltanto. Però è questo iltrattamento adoperato dalla psichiatria con gli indi-vidui mentalmente disturbati.

Le informazioni di questa pubblicazione sono unavvertimento per coloro che stanno sperimentandoserie difficoltà nella vita, oppure per coloro che cono-scono altri che hanno simili difficoltà e stanno cer-cando risposte.

Le alternative ai trattamenti psichiatrici esistono.

Vanno individuate e sostenute poichè possonorisanare e ricostruire. E funzionano. La psichiatriadovrebbe essere evitata, perchè separa, distrugge enon "cura".

Jan Eastgate Presidente CCDU Internazionale

I N T R O D U Z I O N E N e l d i s p e r a t o b i s o g n o d i a i u t o

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La schizofrenia non è un'anoma-lia fisica e, di conseguenza, nondeve essere considerata unamalattia.

I primi pazienti a cui fu diagnosti-cata la schizofrenia – si scoprì inseguito – soffrivano di un’infiam-mazione al cervello, provocatada virus, che dava come risultatodei comportamenti bizzarri.

Le sostanze neurolettiche usateper il trattamento della schizofre-nia provocano danni al sistemanervoso che, di riflesso, diventa-no permanenti; in certi casi cau-sano persino la morte.

Degli studi svolti sui trattamentimostrano una percentuale disuccesso maggiore nei paesi piùpoveri (dove i farmaci neuroletticisono stati usati su un minornumero di pazienti) rispetto aipaesi più ricchi.

Come hanno dimostrato altristudi, la violenza efferata non èaltro che un effetto collateraledocumentato sia dell’assunzionedi psicofarmaci, sia dell’astinenzadagli stessi.

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FATTI IMPORTANTI

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CAPITOLO UNO

C A P I T O L O U N O D a n n e g g i a r e i l v u l n e r a b i l e

5

La maggior parte delle persone continua a cre-dere che la principale funzione della psichia-tria sia la cura di pazienti affetti da disturbimentali gravi e pericolosi. La più marcata diqueste condizioni fu denominata dementia

praecox dallo psichiatra tedesco Emil Kraepelin allafine dell’800 e fu ribattezzata “schizofrenia” dallo psi-chiatra svizzero Eugen Bleuler nel 1908.

Lo psichiatra E. Fuller Torrey afferma cheKraepelin “pose il sigillo medico finale sul compor-tamento irrazionale dan-dogli un nome e classifi-candolo. Ora il compor-tamento irrazionale com-pare di diritto tra idisturbi medici in quantoha un nome. ... Il sistemadi classificazione diKraepelin ha continuatoa dominare la psichiatriafino al presente, non per-ché si è dimostrato vali-do ... ma perché è stato ilbiglietto da visita delcomportamento irrazio-nale nella medicina”.2

Tuttavia, Robert Whitaker, autore del libro Madin America, dice che i pazienti diagnosticati daKraepelin con dementia praecox in verità soffrivano diuna malattia causata da un virus, encephalitis lethargi-ca [infiammazione del cervello che causa letargia]malattia sconosciuta ai medici di quel tempo: “Questipazienti camminavano in modo strano e soffrivano ditic facciali, spasmi ai muscoli e improvvisi attacchi disonno. Le loro pupille reagivano in modo pigro allaluce. Inoltre sbavavano, avevano difficoltà nell’in-ghiottire, erano continuamente costipati, ed eranoincapaci di completare atti fisici di propria volontà”.3

I testi di Kraepelin non sono stati revisionati perrendersi conto che la schizofrenia è un problema fisi-co diagnosticato scorrettamente e non curato: “Laschizofrenia era un concetto troppo vitale per legitti-mare a livello medico la professione psichiatrica... Isintomi fisici della malattia furono abbandonati silen-ziosamente... Quello che rimase come caratteristicaprincipale furono i sintomi mentali: allucinazioni,manie e pensieri strani”, afferma Whitaker.

La psichiatria continua tuttora a considerare la“schizofrenia” una malat-tia mentale sebbene, dopooltre un secolo di ricerche,non sia emersa una solaprova oggettiva della suaesistenza come malattiavera e propria o comeanomalia fisica del cervel-lo a se stante.

Controllare le persone con gli psicofarmaci

I neurolettici prescrit-ti per la schizofrenia,

chiamati anche antipsicotici, furono sintetizzati daifrancesi per “intorpidire il sistema nervoso durante leoperazioni chirurgiche”. Gli psichiatri impararonomolto presto che in alcuni pazienti questi psicofarma-ci possono provocare i sintomi del morbo diParkinson e dell’encefalite letargica.4

Le sostanze psicotrope danneggiano il sistemaextrapiramidale (EPS), quella vasta e complessa retedi fibre neurali che regolano le funzioni generali delcorpo; ci si ritrova, in definitiva, con rigidità deimuscoli, spasmi, svariati movimenti involontari. 5

La discinesia tardiva, invece, è l’incapacità perma-nente di controllare il movimento di labbra, lingua,

“Diagnosticare qualcuno come schizofrenico puòapparire scientifico, specialmente quando la

biopsichiatria continua ad affermare che la causa èuna malattia cerebrale genetica. Ma quando si fa un

passo avanti e si osserva da lontano quello cherealmente stanno facendo questi ricercatori, ci sichiede come possano giustificare il loro lavoro. ...

Questa non è scienza”.

– Dott. Ty C. Colbert, Blaming Our Genes , 2001

Danneggiare il vulnerabile

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mascelle, dita delle mani e dei piedi e altre parti delcorpo: fu riscontrata nel 5% dei pazienti entro unanno dall’inizio della terapia a base di neurolettici.6

D’altra parte, i ricercatori e la psichiatria cono-scono il rischio della sindrome neurolettica maligna,una reazione tossica potenzialmente letale, caratteriz-zata da febbre, confusione, agitazione, rigidità estre-ma. Negli Stati Uniti ha ucciso circa 100.000 persone.7

Per contrastare una simile pubblicità negativa,gli articoli pubblicati dalle riviste mediche esaltavanoregolarmente i benefici dei nuovi psicofarmaci glis-sando abilmente sui rischi. Whitaker afferma chenegli anni ‘50 le informazioni sui nuovi psicofarmacidiffuse ai medici e al pubblico in generale eranomanipolate: “Naturalmente questa manipolazionedell’opinione fu determinante per presentare i neuro-

lettici come farmaci antischizofrenici sicuri per il mala-to di mente”.8

Tuttavia i risultati di altre ricerche indipendentierano preoccupanti. In uno studio durato otto anni,l’OMS scopri che in tre paesi economicamente sotto-sviluppati i pazienti “miglioravano molto di più chenegli Stati Uniti e in altri quattro paesi sviluppati”.Dopo cinque anni, “il 64% dei pazienti nei paesi pove-ri non aveva più sintomi e stava bene. Per contro, soloil 18% dei pazienti nei paesi ricchi stava bene”.9

Gli psichiatri occidentali ribatterono che le perso-ne che vivono in paesi sottosviluppati semplicementenon soffrivano di schizofrenia proprio per niente.Tuttavia, in un secondo studio successivo con lo stes-so criterio diagnostico si ottenne, la medesima con-clusione.10 Mentre nei paesi sottosviluppati solo al16% dei pazienti vennero somministrati farmaci neu-rolettici, nei paesi sviluppati, la percentuale era del61%.

I farmaci neurolettici chiaramente mostravanoun risultato inferiore nei paesi occidentali.

L’esperienza nei paesi occidentali, inoltre, mostrache il tasso di ricaduta era più basso per pazienti a cuinon venne somministrato il farmaco rispetto aipazienti a cui il farmaco venne somministrato. 11

L’APA inviò una lettera di avvertimento ai proprimembri soltanto nel 1985 e soltanto dopo numerosecause legali molto pubblicizzate in cui fu constatata la“negligenza di psichiatri e delle loro strutture per nonaver avvisato i pazienti del rischio, con risarcimentiche in un caso raggiunsero i tre milioni di dollari”.

La ragione di questo silenzio non ha nulla a chefare con la pratica della medicina. L’iniziale investi-mento in clorpromazina [un neurolettico] nel 1954 eradi 350.000 dollari. Nel 1970 stava già generandoentrate per 116 milioni di dollari l’anno.

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che ineurolettici “causano frequentemente danni irreversi-bili al cervello minacciò di sradicare l’albero dellacuccagna”, afferma Whitaker. In risposta a questo,

Lo psichiatra E. Fuller Torrey afferma che Kraepelin (sinistra) “pose il sigillo medicofinale sul comportamento irrazionale dandogli un nome e classificandolo. Ora ilcomportamento irrazionale compare di diritto tra i disturbi medici in quanto ha

un nome. ... Il sistema di classificazione di Kraepelin ha continuato a dominare lapsichiatria fino al presente, non perché si è dimostrato valido ... ma perché è

stato il biglietto da visita del comportamento irrazionale nella medicina”.

C A P I T O L O U N O D a n n e g g i a r e i l v u l n e r a b i l e

6

MARKETINGDANNOSO:

1950-1970: La pubblicità negativa

agli psicofarmaci fucontrastata con articoli ed

annunci pubblicitari inriviste mediche che

esasperarono di continuo i benefici dei farmaci

antipsicotici, glissandocontemporaneamente e

spudoratamente sui loronumerosi rischi, ivi

compresi i sintomi delmorbo di Parkinson, idanni permanenti al

sistema nervoso e persinola morte.

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negli anni ‘90 vennero introdotti nuovi farmaci “atipi-ci” [non usuali; avevano meno effetti sul sistema EPS]per la schizofrenia; questi promettevano effetti collate-rali più miti.

Purtroppo i nuovi psicofarmaci atipici hannoeffetti collaterali perfino più seri: cecità, coagulazionesanguigna, aritmia (irregolarità del battito cardiaco),infarti, rigonfiamenti e perdite dal seno, impotenza edisfunzione sessuale, disturbi del sangue, eruzionicutanee dolorose, colpi apoplettici, difetti nei neonatied estrema angoscia e inquietudine interiore.

Tuttavia uno di questi farmaci atipici era già statotestato negli anni ‘60 ed erano stati rilevati i seguentieffetti collaterali: spasmi, sedazione intensa, bava allabocca, costipazione, incontinenza, aumento di peso, arre-sto respiratorio, crisi cardiaca e (raramente) morteimprovvisa. Dopo la sua introduzione in Europa, neglianni ‘70, il farmaco fu ritirato quando si scoprì che incirca il 2% dei pazienti causava anche agranulocitosi, unariduzione dei globuli bianchi potenzialmente letale”.12

Il 20 maggio 2003, il New York Times riportò chegli atipici possono causare il diabete, “in alcuni casipossono portare alla morte”. Il dottor JosephDeveaugh-Geiss, un professore consulente di psichia-tria alla università di Duke, disse che esteriormente ildiabete “ha dei sintomi alquanto simili a quelliriscontrati 25 anni fa nella discinesia tardiva”.13

Nel maggio 2003, uno studio degli atipici su 17ospedali per ex militari veterani, ha rilevato che i far-maci antipsicotici costano da 3.000 a 9.000 dollari eoltre per paziente, con nessun beneficio per i sintomi,mentre facilitano malattie simili al morbo di Parkinsoncome effetto collaterale e non producono alcun miglio-ramento della qualità della vita nel suo complesso.14

Nel 2000, in America la vendita totale annuale dipsicofarmaci è stata di 4 miliardi di dollari. Per la finedel 2003 le vendite hanno raggiunto gli 8,1 miliardi didollari.15

Internazionalmente, la vendite erano superiori a12 miliardi di dollari .

Oggi, la psichiatria si aggrappa tenacemente aglipsicofarmaci come trattamento alla “schizofrenia”, no-nostante i provati rischi e studi che mostrano chequando i pazienti smettono di usare gli atipici essimigliorano. 16

Il remunerativo mercato farmacologico della “schizofrenia” nel 1999 valeva 5 miliardi di dollari e nel 2003, era arrivato 12,2 miliardi di dollari. Il grafico in basso,rappresenta il costo totale per gli Stati Uniti., Regno Unito, Canada, Francia,Germania, Italia, Giappone e la Spagna insieme, convertiti in dollari americani.

61%

18% 16%

64%

Farmaci utiliz-zati nel 61%

della cura

Farmaci utiliz-zati nel 16%

delle cure

Tasso di miglio-ramento neitrattamenti

Stati Uniti e tre paesi ricchi

Paesi poveri

“Le percentuali dimiglioramento della“schizofrenia” sonoPIÙ ALTE nei paesipiù poveri dovevengono utilizzatiMENO FARMACInella cura.

Alcuni studi della Organizzazione Mondiale della Sanità hannodimostrato che il miglioramento della schizofrenia è maggiorenelle nazioni più povere che utilizzano molti meno psicofarmacinel suo trattamento rispetto ai paesi ricchi che fanno principal-mente affidamento sui farmaci.

$12.000

$10.000

$8.000

$6.000

$4.000

$2.000

1990 1995 2000 2003

Curare la ‘Schizofrenia’: un confronto tra le nazioni

$ 12,2 miliardi

Fatturato delle vendite di psicofarmaci (in milionidi dollari)

Tasso dimiglioramentonei trattamenti

$14.000

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“La gente non avrebbe mai sospettato che il pazzo dei suoiincubi, colui che uccide senza preavviso e senza motivo appa-rente, non fosse sempre spinto da una malvagità interiorebensì da un diffuso psicofarmaco”. 17

Robert Whitaker, Autore di Mad in America: Bad Science,Bad Medicine, and The Enduring Mistreatment of theMentally Ill, 2002

G li psichiatri sostengono che se i loro pazienti commet-tono crimini violenti, ciò è dovuto al fatto che hannotrascurato o interrotto le cure prescritte; in realtà

sanno che la violenza efferata è un documentato effetto collaterale sia dell’assunzione degli psicofarmaci che della loroastinenza.

❚ Il 20 giugno 2001, Andrea Yates, casalinga del Texas,riempì d’acqua la vasca da bagno e vi annegò i cinque figli dietà compresa tra i sei mesi e i sette anni. Da anni la trentaset-

tenne signora Yates si dibatte-va tra ricoveri in ospedale,prescrizioni di psicofarmaci etentativi di suicidio.Nonostante ciò il 12 marzodel 2002, la giuria le ha nega-to l’infermità mentale e l’hariconosciuta colpevole di omi-cidio e passibile della penacapitale.

Per i magistrati e per lastampa, tutto era già stato dettoe il caso era chiuso. Per la psi-chiatria, l’esito della storia era

prevedibile. La signora Yates era affetta da una grave malattia menta-le “resistente alla terapia” oppure non aveva ricevuto le cure psichia-triche appropriate da professionisti competenti.

Non soddisfatto, il CCDU del Texas richiese una valutazio-ne medica indipendente delle cartelle cliniche della Yates. Ilconsulente scientifico Edward G. Ezrailson concluse che il cock-tail di psicofarmaci prescritti alla donna aveva causato un’intos-sicazione involontaria. La dose eccessiva di un antidepressivo eil passaggio improvviso a dosaggi elevati di un altro aveva“peggiorato il suo comportamento”. Questo aveva “condottoall’omicidio”. 18

❚ L’ampia ricerca di Robert Whitaker ha scoperto che ifarmaci antipsicotici attenuano temporaneamente la psicosi,ma a lungo andare rendono i pazienti più predisposti biolo-gicamente ad essa. Un altro effetto collaterale, emerso con ipiù potenti neurolettici, è un effetto collaterale detto acati-sia (incapacità di stare fermi). Questo effetto collaterale è

Il 30 marzo 1981, John Hinckley Jr., quimostrato mentre viene arrestato a

Quantico (Virginia), organizzò un tentativodi assassinio del Presidente Ronald Reagan.Successivamente uno psichiatra attribuì il

tentato omicidio ad un’ira violenta precipi-tata da un farmaco psichiatrico.

CREARE DANNO Gli psicofarmaci inducono alla violenza

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stato mosso in relazione al comportamento aggressivo eviolento.19

❚ Uno studio del 1990 ha concluso che il 50% delle litiin una corsia psichiatrica potevano essere correlate all’acatisia.I pazienti parlavano di “impulsi violenti ad assalire chiunque sitrovasse nelle vicinanze”.20

❚ Un rapporto inglesedel 1998 riferiva che alme-no il 5% dei pazienti trattaticon SSRI soffrivano di effetticollaterali “comunementericonoscibili”, quali agitazio-ne, ansia e nervosismo.Circa il 5% degli effetti colla-terali rilevati sono costituitida aggressività, allucinazio-ni, malessere generale edepersonalizzazione.21

❚ Nel 1995, nove psi-chiatri australiani denuncia-rono che alcuni pazienti si erano procurati delle lesioni, altrierano preoccupati dell’aumentata violenza mentre assumeva-no SSRI. “Non volevo morire, avevo solo voglia di lacerare lamia carne facendola a pezzi”, aveva detto un paziente aglipsichiatri. 22

Conseguenze dell’astinenza: ❚ Nel 1996, in Nuova Zelanda, il National Preferred

Medicines Center Inc. emise un rapporto sulla “astinenza acutada psicofarmaci”, in cui affermava che l’interruzione dell’as-sunzione di farmaci psicoattivi può causare: 1) ripercussioni che

esacerbano i sintomi precedenti di una “malattia”; 2) nuovi sin-tomi non correlati al disturbo di cui il paziente soffriva in pre-cedenza. 23

❚ Il dottor John Zajecka scrisse nel Journal of ClinicalPsychiatry che l’agitazione e l’irritabilità provati dai pazientiche interrompono l’uso di SSRI può provocare “impulsiaggressivi e suicidi”.24

❚ Nella pubblicazioneinglese Lancet , il dottorMiki Bloch descrisse pazien-ti che dopo avere interrottol’assunzione di un antide-pressivo provavano impulsisuicidi e omicidi; uno di essiprovava l’impulso di faredel male “ai propri figli”. 25

❚ Il 25 maggio 2001 ungiudice australiano ha accu-sato un antidepressivo diaver trasformato David

Hawkins, un uomo pacifico e rispettoso della legge, in un vio-lento assassino (di sua moglie). Barry O’Keefe, Giudice dellaCorte Suprema del Nuovo Galles del Sud, ha affermato: “SeHawkins non avesse preso l’antidepressivo è molto probabi-le che non avrebbe ucciso la moglie...”.

❚ Nel giugno del 2001, una giuria del Wyoming ha con-cesso un risarcimento di 8 milioni di dollari ai parenti di unuomo, Donald Schell, che era stato colto da furia omicidadopo l’assunzione di un antidepressivo. La Giuria stabilì chelo psicofarmaco era responsabile all’80% del comportamentoomicida dell’uomo. 26

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Nel 1995, nove psichiatri australianiriportarono che i pazienti, mentre assu-mevano SSRI, si erano procurati dei taglio erano tutti intenti nel commettere attidi violenza.”Non volevo morire, avevo

solo voglia di lacerare la mia carne facen-dola a pezzi”, dichiarò un paziente agli

psichiatri.

TRATTAMENTO COLLEGATO ALLA

VIOLENZA:

1) David Hawkins: un uomo di 74 annisenza una storia pregressa di violenza, uccisesua moglie nel periodo in cui stava assumendoun antidepressivo. Un giudice stabilì che ilfarmaco era, in parte, responsabile.2) nel 2001, Andrea Yates riempì la vascada bagno e vi affogò i suoi 5 figli piccoli.Esperti medici sostengono che dosi eccessive dicerti psicofarmaci, hanno indotto all’assassi-nio.3) Kip Kinkel, 14 anni, ha ucciso 2 persone ene ha ferito 22 dopo avere aperto il fuoco nelsuo liceo in Oregon, nel 1998. Stava assu-mendo psicofarmaci.David Hawkins Andrea Yates Kip Kinkel

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La quarta edizione del “Manuale dia-gnostico e statistico dei disturbi men-tali” (DSM-IV) della psichiatria elencaattualmente 374 disturbi mentali inbase ai quali chiunque potrebbe esse-re soggettivamente etichettato “mala-to mentale” e di conseguenza essereindotto ad usare psicofarmaci.

Gli psichiatri non sono stati in grado diraggiungere un accordo su che cosasia la schizofrenia, ma solo su qualenome attribuirle.

“Schizofrenia”, “bipolare”, e tutte leetichette psichiatriche hanno un soloscopo: far guadagnare milioni di dolla-ri a diversi psichiatri con rimborsi dalleassicurazioni, stanziamenti governativie introiti dalle vendite degli psicofar-maci.

"È possibile che non esista un terminepeggiore di 'disturbo mentale' perdescrivere le condizioni classificate nelDSM-IV". Allen J. Frances, professoredi psichiatria e presidente del gruppodi studio del DSM-IV.

123

4

FATTI IMPORTANTI

Per quasi un secolo, gli psichiatri hanno usato il termine schizo-frenia per descrivere i vari comportamenti irrazionali come

malattia mentale, anche se non vi è alcuna evidenza scientifica asostegno di ciò. Gli psichiatri non sono stati d’accordo per lungo

tempo su cosa sia effettivamente la schizofrenia (si veda l’edizionedel 1973 della “bibbia psichiatrica”, il già menzionato “Manuale

diagnostico e statistico”) ma continuano ancora ad usarequesta lucrosa etichetta.

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Come sostituto per la guarigione mentale,l’Associazione Psichiatrica Americana(APA) ha sviluppato il “ Manuale diagnosti-co e statistico dei disturbi mentali” (DSM-IV), un testo che elenca 374 presunti disturbi

mentali, il cui criterio diagnostico è veramente vago,soggettivo e ampio. In base a questo manuale, chiun-que potrebbe essere etichettato come mentalmentemalato. Di sicuro, questo crea per gli psichiatri un girodi affari smisurato nel campo della malattia e dellasalute mentale .

Nel frattempo, gli psichiatri non solo ammettono di non avere la benché minima idea della causa di que-ste presunte “malattie”,ma non hanno neppurealcuna prova scientifica-mente convalidata chequeste malattie esistanoseparatamente dalle malat-tie fisiche.

Il professor ThomasSzasz emerito di psichia-tria dice: “La funzione el’obiettivo principale delDSM è di conferire credi-bilità all’affermazione checerti comportamenti, o meglio, certi comportamentiscorretti, siano dei disturbi mentali e in quanto talisiano quindi delle malattie fisiche. Così la tendenzapatologica a giocare d’azzardo gode della stessadignità dell’infarto miocardico (l’occlusione di un’ar-teria coronarica)”.

I pazienti vengono traditi quando viene detto loroche hanno dei problemi emozionali con una base gene-tica o biologica. Eliot Valenstein, medico, afferma che:“Mentre i pazienti si potrebbero sentire sollevati nelsentirsi dire che essi hanno una ‘malattia fisica’, puòsuccedere che assumano un ruolo passivo nel proprio

recupero, diventando così totalmente dipendenti daltrattamento fisico per risolvere il problema”.27

Gli psichiatri non sanno definire la schizofrenia

Durante una conferenza, gli psichiatri votano let-teralmente l’esistenza di una malattia mentale odisturbo, questo spiega perchè non puo’ esserci nulladi scientifico in quello che trattano. Nel DSM-II: affer-mano “Malgrado i tentativi, la Commissione non haraggiunto un accordo in merito alle caratteristiche diquesto disturbo; ha solamente concordato un nomecon il quale identificarlo”.28

Allen J. Frances, professore di psichiatriaall’Università del Centromedico di Duke e presi-dente del gruppo di stu-dio del DSM-IV, haammesso: “Si potrebbesostenere che non cipotrebbe essere un termi-ne peggiore di disturbomentale per descrivere lacondizione classificatanel DSM-IV. Lo stesso

DSM-IV afferma che l’espressione disturbo mentalecontinua a rimanere nel volume “perché non abbiamotrovato un sostituto appropriato”.

Il professor Szasz afferma: “La schizofrenia è defi-nita in maniera così vaga che, in verità, è un terminespesso applicato a quasi ogni tipo di comportamentoche non si ritiene accettabile”.

A parte la schizofrenia, ci sono numerosi altri distur-bi o comportamenti che gli psichiatri hanno definito comemalattie e attraverso le quali guadagnano innumerevolimilioni di dollari in rimborsi assicurativi, stanziamentigovernativi e introiti dalle vendite di psicofarmaci.

CAPITOLO DUEInganno diagnostico e

tradimento

“È possibile che non esista un termine peggiore di ‘disturbo mentale’

per descrivere le condizioni classificate nel DSM-IV”.

– Allen J. Frances, professore di psichiatria e presidente del gruppo di studio del DSM-IV

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Il disturbo bipolareLa psichiatria fa

delle “affermazioni nonprovate secondo le qualila depressione, il disturbobipolare, l’ansia, l’alcoli-smo e una moltitudine dialtri disturbi psichicisono di fatto primaria-mente biologici eprobabilmente di originegenetica. ... Questo tipodi fiducia nella scienza enel progresso sta vacil-lando, senza contare cheè ingenuo e forse illuso-rio”, afferma lo psichiatraDavid Kaiser.

❚ Il disturbo bipola-re si suppone sia caratte-rizzato da episodi alter-nati di depressione emania, così il nome,“due poli” o “bipolare”.Nel gennaio 2002, ilMedicine Journal riportò:“L’eziologia e la pato-fisiologia del disturbobipolare (BPD) non sonostate determinate e nonesistono oggettivi segnibiologici che corrispon-dono in modo precisocon lo stato della malat-tia”. E neanche i geni della malattia deldisturbo bipolare sonostati identificati.29

❚ Craig Newnes,direttore delle terapiepsicologiche di unacomunità di servizio di salute mentale nelloShropshire, Inghilterra, riportò la storia di tre psichia-tri i quali dissero ad una nonna che il suo nipote aveva

un disturbo bipolarecausato dallo “squilibriobiochimico del cervel-lo”. Tranquillamentema fermamente elladomandò quali proveessi avessero per affer-mare che ci fosse qualco-sa di sbagliato nel cer-vello di suo nipote. Lororisposero che il suo statod’animo e il suo com-portamento erano il sin-tomo di un grave problema. La donnadomandò come faceva-no loro a sapere che que-sto era causato dallecondizioni chimiche delcervello. Suo nipotevenne velocemente tra-sferito in una unità cheoffriva “la terapia delparlare” invece dellasomministrazione di psi-cofarmaci. “Immaginatela stessa situazione inoncologia: ti viene dettoche sembra che hai ilcancro, senza farti vede-re il test, e poi ti vienedetto che dovrai faredue operazioni, seguitedalla radioterapia e poila somministrazione dimedicine che ti fannocadere i capelli. L’idea èassurda ... La prossimavolta che ti viene anche detto che la tua condizione psichiatrica

è dovuta ad uno squilibrio biochimico del cervello,chiedi se puoi vedere i risultati del test”, affermòNewnes.

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“Anzitutto, non è stata provata nessuna eziologia [causa] biologica per un qualun-

que disturbo psichiatrico... Perciò, nonaccettare il mito che possiamo fare una

‘diagnosi accurata’... E non credere neanche al fatto che i tuoi problemi sonodovuti solamente allo ‘squilibrio chimico’”.

– Edward Drummond, medico, The Complete Guide to Psychiatric Drugs , 2000

Nessuna radiografia,analisi del sangue oscansione cerebrale

individua la presenza diuna cosiddetta malattiamentale. E la premessa

che una condizione psichiatrica è causata

da “uno squilibrio biochimico nel cervello”

non ha alcun sostegnoproveniente da una

prova scientificamenteconvalidata.

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La depressione Portando avanti la loro parodia fraudolenta della

medicina, oggigiorno molti psichiatri dichiaranocomunemente che la depressione è anche una “malat-tia, simile alla malattia del cuore o l’asma”.

Il DSM stabilisce che per diagnosticare la depressionedevono essere ravvisati cinque fattori su nove; questi com-prendono, per esempio: tristezza profonda, apatia, fatica,agitazione, sonno disturbato e cambiamenti nell’appetito.Persino gli psichiatri sono preoccupati riguardo a questitentativi “di tirare fuori una malattia da una normale con-dizione di vita composta di alti e bassi”.30

Il professore di medicina di Harvard, JosephGlenmullen, afferma: “I sintomi della depressione nonsono altro che degli stati emozionali soggettivi, perciòla diagnosi è assai vaga”. 31

Glenmullen afferma che le schede di valutazione edi comparazione utilizzate per esaminare le personerispetto alla depressione sono superficiali e “progetta-te per calzare alla perfezione con gli effetti degli psico-farmaci, enfatizzando i sintomi fisici della depressioneche per lo più rispondono alle cure antidepressive ...mentre assegnano un numero al paziente così da appa-rire scientifici, quando uno esamina le domande e lescale usate si scopre che sono completamente misuresoggettive basate su che cosa il paziente riporta o leimpressioni di un perito”. 32

David Healy, psichiatra e direttore del dipartimen-to di medicina psicologica di North Wales riporta: “Staaumentando la preoccupazione tra la comunità clinicariguardo al fatto che non solo lo sviluppo neuroscienti-fico non rivela assolutamente nulla riguardo alla natu-ra del disturbo psichiatrico ma di fatto distrae dallaricerca clinica...”. 33

Infine, il professor Szasz afferma: “Se si dovesse

scoprire, per esempio, che la schizofrenia ha una causae una cura biologica, essa non potrebbe più essere unadelle malattie per la quale una persona potrebbe esse-re ricoverata contro la propria volontà. Infatti, verreb-be a quel punto curata dai neurologi, mentre gli psi-chiatri non avrebbero più nulla a che vedere con essa,così come, del resto, non hanno niente a che fare con ilglioblastoma [tumore maligno], il morbo di Parkinsone altre malattie del cervello”.

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“La schizofrenia è definita in maniera così vaga che, inverità, è un termine spesso applicato a quasi ogni tipo

di comportamento che non si ritiene accettabile”.

– Dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria, 2002

“Nessuno ha la ben-ché minima idea deglieffetti chimici deglipsicofarmaci sul cervello di un essere umano ”. Dottor JosephGlenmullen, HarvardMedical School.

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“Un numero sempre maggiore di problemi è statoridefinito come disturbo o malattia presumibil-mente provocata da predisposizioni genetiche esquilibri biochimici. Gli avvenimenti della vitasono relegati a delle pure e semplici leve di unabomba a orologeria biologica congenita. Sentirsimolto triste è diventato un ‘disturbo depressivo’.Preoccuparsi troppo è un ‘disturbo d’ansia’ ... si fauna lista di comportamenti, si applicano delle eti-chette pseudomediche ai pazienti e poi si usa l’esi-stenza di questi comportamenti per provare che queipazienti soffrono della malattia in questione: tuttociò è scientificamente insignificante”. 34

– John Read, professore superiore in psicologia all’università di Auckland, Nuova Zelanda, 2004

Il fondamento del modello odierno dimalattia proposto dalla psichiatria è il con-cetto che i disturbi mentali siano causati da

uno squilibrio chimico a livello cerebrale.35

Benché questo concetto sia stato divulgatocon un’intensa campagna di marketing, sitratta soltanto dell’ennesima chimera psichia-trica. Come è successo a tutti gli altri modelli dimalattia proposti dalla psichiatria, anche que-sto è stato perentoriamentescreditato dai ricercatori.

❚ Valenstein è categori-co: “Non esistono test pervalutare la condizione chimi-ca del cervello di una perso-na”.36 Né sono stati trovati“segnali biochimici, anato-mici o funzionali che con-sentano di distinguere inmaniera attendibile il cervel-lo di pazienti psichiatrici”.37

❚ Il dottor Colbertafferma: “Noi sappiamo che

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PSEUDOSCIENZA INCOLPARE IL CERVELLO

LA FALSA TEORIA DEL CERVELLO Presentandolo in innumerevoli illustrazioni inriviste popolari, i ricercatori psichiatrici hannosezionato, etichettato ed analizzato il cervello mentre assalivano il pubblico con l’ultima teoria sucosa vi fosse di sbagliato in esso. Quello che manca,come del resto in ogni teoria psichiatrica, è la validità scientifica. Come ha spiegato il dott. ElliotValenstein: “Non esistono test per valutare la condizione chimica del cervello di una persona”.

Elliot Valenstein

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il modello dello squilibrio chi-mico per la malattia menta-le non è mai stato provatoscientificamente. Sappiamoinoltre che tutte le ragione-voli evidenze puntano invece a squalificare questomodello come azione della psichiatria nellasomministrazione deipsico-farmaci. E c’è di più: noisappiamo inoltre che laricerca sulla efficacia dei psi-cofarmaci non è attendibileperché i test sugli psicofar-maci misurano solamentel’efficacia basata sulla ridu-zione dei sintomi e nonsulla cura”.38

❚ Nel 2002, il profes-sor Thomas Szasz, profes-sore emerito di psichia-tria, affermò: : “Non c’èesame del sangue néalcun altro test biologicoper accertare la presenzao l’assenza di una malat-tia mentale così come esi-ste, invece, per la mag-gior parte delle malattiedel corpo. Se questo tipodi test fosse stato svilup-pato (e se così fosse, per quale motivo quindi sarebberostate considerate malattie psichiatriche?), allora le condi-zioni affinché le si considerino malattie mentali verreb-bero meno improvvisamente, ed esse sarebbero classifi-cate, invece, come sintomi di una malattia del corpo”.

❚ Nel suo libro The Complete Guide to PsychiatricDrugs, pubblicato nel 2000, Edward Drummond, medi-co, direttore medico associato al Centro della SaluteMentale Seacoast in Portsmouth, New Hampshire,affermò: “Primo, nessuna eziologia [causa] biologica èstata provata per qualsiasi disturbo psichiatrico... Perciò,non accettate il mito che possiamo fare una ‘diagnosiaccurata’... E non credete neanche al fatto che i proble-mi sono dovuti solamente allo ‘squilibrio chimico’”. 39

❚ Un articolo pubblicato nel maggio del 2004 nelquotidiano americano The Mercury News mise in guardia

sul fatto che le scansionidiagnostiche cerebrali pos-sono causare “malattiamentale”: “Molti dottorimettono in guardia sull’u-so dello SPECT (emissionedi un singolo fotone per latomografia) come stru-mento diagnostico, dicen-do che non è etico ed èpotenzialmente pericolosonell’identificare problemiemozionali, comportamen-tali e psichiatrici. II costo di2.500 dollari per una valu-tazione, secondo loro, nonoffre un’informazione utileo accurata”. 40

❚ In un articolo, scrit-to nel The MercuryNews, lo psichiatra M.Douglas Mar ha dichiara-to: “Non c’è una basescientifica per queste esi-genze [l’uso della scansio-ne del cervello per la dia-gnosi psichiatrica]. Comeminimo, al pazientedovrebbe venire detto chelo SPECT è molto contro-verso”. 41

❚ “Un’accurata dia-gnosi basata sulla scansione semplicemente non è pos-sibile”, ha affermato il dottor Michael D. Devous delCentro di Medicina Nucleare all’ università del TexasSouthwestern Medical Center. 42

❚ Mentre non c’è stata carenza nello spiegare comela biochimica sia la ragione delle malattie psichiatriche,Glenmullen è enfatico: “Non ne è mai stata dimostrataneanche una. Anzi, è il contrario: in ogni circostanza incui si è creduto di identificare la causa del disturbo inuno squilibrio chimico cerebrale, si appurava poi che ciòera falso”. 43

❚ Secondo Valenstein: “Queste teorie continuanoa venire usate non solo perché non c’è niente altroche possa essere usato in sostituzione, ma anche per-ché esse sono utili per pubblicizzare l’uso degli psicofarmaci”. 44

C A P I T O L O D U E I n g a n n o d i a g n o s t i c o e t r a d i m e n t o

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La psichiatria fa delle “affermazioninon provate secondo le quali la

depressione, il disturbo bipolare, l’an-sia, l’alcolismo e una moltitudine di

altri disturbi psichici sono di fatto pri-mariamente biologici e probabilmentedi origine genetica. ... Questo tipo di

fiducia nella scienza e nel progresso stavacillando, senza contare che è inge-

nuo e forse illusorio”. – David Kaiser, psichiatra

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La salute mentale dovrebbeessere il risultato di una effettivaguarigione mentale.

Mentre le cure mediche esisto-no per le malattie fisiche, nonesiste nessuna cura psichiatricaper i disturbi mentali.

È un fatto medico dimostratoche una malattia o un disturbofisico non diagnosticato posso-no dare l’avvio a delle difficoltàemotive.

Innumerevoli studi mostranoche coloro che sono stati dia-gnosticati con malattie mentalistavano, di fatto, soffrendo diuna condizione fisica.

La vera soluzione delle tantedifficoltà mentali comincia conun completo esame fisico ese-guito da un medico competen-te che non sia uno psichiatra.

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FATTI IMPORTANTI

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ohn Nash ha raccontato che la sua guarigioneè incominciata dalla sua determinazione diguarire. In fin dei conti, perché avrebbe dovu-to creare un finale fittizio della storia della suavita quando la verità (cioè che è stato capacedi guarire dai propri “demoni” senza l’usodegli psicofarmaci) è assai più stimolante?

Gli psichiatri promuovono la salute mentale come unfattore allo stesso livellodella salute fisica. Per con-tinuare con questa analo-gia, così come la salute fisi-ca dovrebbe essere il risul-tato di una effettiva guari-gione fisica, così la salutementale dovrebbe essere ilrisultato di una effettivaguarigione mentale.

Consideriamo i seguen-ti criteri basilari per la crea-zione della Salute Mentale:

1. Delle tecniche effi-caci per la cura e la guari-gione mentale migliorano erafforzano gli individui edi conseguenza la società;ciò si può ottenere resti-tuendo agli individuiforza personale, capacità, competenza, fiducia in se stes-si, stabilità, responsabilità e benessere spirituale.

2. Dei professionisti dall’elevata competenza e dal-l’elevato livello etico principalmente impegnati a portarebenessere ai loro pazienti e alle loro famiglie, che sono ingrado di fare effettivamente ciò che promettono.

3. La cura della guarigione mentale deve esseresomministrata in un’atmosfera serena caratterizzata datolleranza, sicurezza e rispetto dei diritti delle persone.

Dagli individui ai governi, troppe persone oggiritengono che questa sia la natura della guarigionementale. La cruda realtà, tuttavia, è che l’analogia trala guarigione fisica e quella mentale si spezza quandosi confrontano oggi i risultati della guarigione fisicacon quelli che vengono fatti passare per cure mentalisotto l’influenza della psichiatria.

In termini semplici, mentre una cura medica esi-ste, una cura psichiatricanon esiste.

Sotto la gestionedella psichiatria oggi,non c’è guarigione mentale.Logicamente questo vuoldire che la psichiatria nonraggiunge miglioramentinella salute mentale.

È indispensabi lesapere che ci sononumerosi programmimedici, basati sulla soli-darietà, che sono ingrado di curare indivi-dui gravemente distur-bati senza ricorrere acure psichiatriche.

Il progetto SoteriaHouse del dottor Loren

Mosher e il programma del dottor Giorgio Antonucci inItalia (trattato più avanti in questa pubblicazione), ha otte-nuto successi molto maggiori rispetto alla disumanizza-zione e all’utilizzo cronico degli psicofarmaci da partedegli psichiatri. Questi programmi alternativi inoltrehanno un costo molto più basso. Questi e una quantità dialtri programmi che continuano ad operare, sono la testi-monianza dell’esistenza di entrambe le cose: rispostegenuine e speranza per coloro che hanno seri problemi.

CAPITOLO TRE

“I professionisti della salute mentale che lavorano all’interno di

un sistema della salute mentaledovrebbero avere l’obbligo profes-

sionale e legale di riconoscere la presenza di una malattia fisica

nei loro pazienti... le malattie fisichepossono provocare il disturbo men-

tale di un paziente [o] possono peggiorare un disturbo mentale”. – California Department of Mental Health Medical Evaluation Field Manual, 1991

C A P I T O L O T R E R e a l i z z a r e l a s a l u t e m e n t a l e p e r d a v v e r o

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Realizzare la salute mentale per davvero

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È un fatto medico dimostrato che unamalattia o un disturbo fisico non diagnosticatopossono dare l’avvio a delle difficoltà emotive. Ildott. William Crook, nel suo libro Detecting YourHidden Allergies, dice che coloro che sonoinfastiditi da irritabilità, depressione, iperattività,fatica e ansia, hanno bisogno di un completoesame medico e un completo test per individuareintolleranze alimentari che potrebbero provocareesattamente questi cambiamenti nella mentedella persona.

❚ Uno studio ha concluso che l’83% delle per-sone indirizzate a cure psichiatriche da parte dicliniche e assistenti sociali avevano malattie fisi-che non diagnosticate; un altro studio ha rivelatoche il 42% di coloro diagnosticati con “psicosi”, siè scoperto in seguito, soffrivano di fatto di unamalattia fisica; di nuovo, un altro studio ha tro-vato che il 48% dei pazienti a cui degli psichiatriavevano prescritto cure mentali avevano in realtàuna malattia fisica. 45

❚ Numerose malattie somigliano di moltoalla schizofrenia e ingannano sia il paziente che ildottore. Il dott. Reid ha fatto un elenco che con-tiene 21 di queste malattie, a partire dalla più dif-fusa: “psicosi momentanea provocata dall’uso diamfetamina”. Il dott. Reid spiega che tale psicosiindotta dalla droga è completata da manie di per-secuzione, allucinazioni, e “spesso non è distin-guibile da una malattia acuta o schizofrenia para-noica”. 46

❚ Alla signora J. fu diagnosticata la schizofre-nia dopo che ella incominciò a sentire voci nellatesta; la cosa peggiorò fino al punto in cui nonpoté più parlare e non poté più fare il bagno,mangiare o andare alla toilette senza assistenza.Un completo esame fisico determinò che nonstava metabolizzando correttamente il glucosionecessario per fornire energia al cervello. Unavolta curata, cambiò drasticamente. Guarì com-pletamente mostrando di non avere più tracce delsuo precedente stato mentale.

❚ Alla cinquantunenne Anne Gates, madre dicinque figli, vennero prescritti degli psicofarmacicontro la depressione per un disturbo bipolare,dopo che aveva incominciato ad avere dei ricor-renti disturbi emozionali con pensieri suicidi.

Nel film A Beautiful Mind, che racconta la storia di John Nash, vincitoredel Premio Nobel, viene ignorata la ragione principale della sua guarigione

dalla “schizofrenia”: il suo rifiuto di continuare ad assumere farmaci psi-chiatrici. Nash (sopra con la moglie alla Cerimonia di consegna del premio

Nobel nel 1994) non assumeva più psicofarmaci da 24 anni ed era guaritoin modo naturale dal suo stato disturbato.

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Tuttavia, il rallenta-mento del suo ciclomestruale non vennemai esaminato sotto l’a-spetto medico, sicchéun competente esamefisico determinò che lasignora, in realtà, pre-sentava semplicementei sintomi della meno-pausa e necessitava diestrogeni.47

Ipoglicemia, (diminu-zione anomala degli zuc-cheri nel sangue), aller-gie, sensibilità alla caf-feina, problemi allatiroide, scarsità di vita-mina B ed eccessivorame nel corpo possonocausare manifestazionida “disturbo bipolare”.48

❚ Il dottor ThomasDorman dice: “...Perfavore ricordatevi chela maggioranza dellepersone soffre di malat-tie organiche. I medicidovrebbero prima ditutto ricordare che lostress emotivo associa-to ad una malattia cro-nica o ad un disturbodoloroso può alterare ilcarattere del paziente “. 49

Nel libro Mad inAmerica Robert Whit-aker ha stilato una listadi punti che auspicapossano essere realiz-zati al fine di mettere in atto una riforma dellasalute mentale Whitaker afferma: “In cima a que-sta lista, ci dovrebbe essere in ogni caso un appel-lo all’onestà. È ora che si smetta di dire ai pazien-ti a cui è stata diagnosticata la schizofrenia che essisoffrono di un’eccessiva attività chimica e che gli

psicofarmaci ripristi-nano l’equilibrio chi-mico del cervello.Tutte queste chiacchie-re sono una forma difrode medica, e non siriesce a immaginarenessun’altra categoriadi pazienti (per esem-pio i malati di cancro odi disturbi cardiova-scolari) che venga raggirata in questomodo”.

La vera soluzionedelle tante difficoltàmentali non cominciacon una superficialescheda di valutazionedei sintomi, ma piutto-sto con un completoesame fisico effettuatoda un medico compe-tente che non sia unopsichiatra.

Le cure per la salutementale dovrebbero in-vece imperniarsi sulmiglioramento e ilrafforzamento della per-sonalità degli individui,sull’innalzameto dellaloro responsablità e delloro benessere spirituale,senza fare affidamento a psicofarmaci potentiche creano assuefazione.Delle cure efficaci dov-rebbero essere sommini-strate in un ambiente

calmo caratterizzato da tolleranza, sicrezza e rispettoper i diritti dell’individuo.

Un sistema di salute mentale funzionale eumano è il progetto al quale sta lavorando ilComitato dei Cittadini per i Diritti Umani(CCDU).

C A P I T O L O T R E R e a l i z z a r e l a s a l u t e m e n t a l e p e r d a v v e r o

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”Per favore ricordatevi che la maggioranza delle persone soffre dimalattie fisiche. I medici dovrebberoprima di tutto ricordare che lo stressemotivo associato ad una malattiacronica o ad un disturbo doloroso

possono alterare il carattere del paziente”.

– Dott. Thomas Dorman,membro del Royal College of Physicians

del Regno Unito e del Canada

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lI dottor Loren Mosher era il direttore della SoteriaAssociates di San Diego (California), professore clinico dipsichiatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università diSan Diego, California (Stati Uniti) nonché ex presidente delCentro studi sulla schizofrenia dell’Istituto Nazionale ameri-cano per la Salute Mentale (NIMH). 50

Lui aveva scritto:“Inaugurai la Soteria

House nel 1971. In quellastruttura i giovani ai qualiera stata diagnosticata laschizofrenia potevano vive-re senza dover assumerefarmaci e potevano rivol-gersi a del personale noncomposto da professionistima istruito ad ascoltarli, acomprenderli e a fornireloro sostegno, sicurezza eaccettazione positiva delleloro esperienze. L’idea fon-damentale era che la schi-zofrenia potesse esseresuperata con l’aiuto di rela-zioni interpersonali signifi-cative piuttosto che conl’uso di altri psicofarmaci.”

Il progetto di Soteriaparagonò i propri metodidi trattamento con quellifarmacologici somministratinei normali ospedali psi-chiatrici per persone a cuiera stata da poco diagno-sticata la schizofrenia.

Il dott. Mosher aggiun-se: “L’esperimento funzionòmeglio del previsto. A dueanni di distanza dal ricovero,i soggetti trattati con ilmetodo di Soteria lavorava-no a livelli occupazionali significativamente più elevati, piùspesso vivevano in modo molto più indipendente oppurecon dei coetanei e necessitavano di nuovi ricoveri con fre-quenza notevolmente inferiore. È interessante notare che ipazienti trattati con il metodo Soteria, che non avevano rice-vuto alcuna cura basata su neurolettici – e si pensava potes-sero avere le peggiori ricadute – in realtà si erano ripresimeglio dei soggetti curati in ospedale e trattati con psicofarmaci”.

In Italia, il dott. Giorgio Antonucci porta avanti l’idea chesono i valori della vita umana e della comunicazione, piut-tosto che l’internamento forzato e i trattamenti fisici inu-mani, a dare una speranza di guarigione per le persone piùgravemente disturbate.

Presso l’Istituto di Osservanza di Imola, il dott.Antonucci ha curato decinedi cosiddette pazienti schi-zofreniche; per la maggiorparte si trattava di donnededite a lacerare di conti-nuo le lenzuola dei lettisulle quali dovevano restareimmobili, o che dovevanoessere contenute da cami-cie di forza. Oramai, tutti i trattamenti psichiatrici“usuali” erano stati ritenutiinefficaci per loro. Il dott.Antonucci liberò questedonne dalla contenzione espese ore ed ore a parlarecon loro per “penetrare iloro deliri e le loro ango-sce”. Egli prestava ascoltoalle loro storie di anni didisperazione e di sofferenzanelle strutture psichiatriche.

Antonucci controllavache i suoi pazienti venisserotrattati con solidarietà, conrispetto, e senza l’uso dipsicofarmaci. Di fatto, sottola sua guida, il reparto psi-chiatrico si trasformò: dauno dei più violenti dellastruttura ospedaliera diven-ne il più tranquillo. Nel girodi qualche mese, i suoipazienti “pericolosi” pote-vano stare in libertà e pas-

seggiavano quietamente nel parco della clinica. Al terminedel trattamento, erano stabili e furono dimessi dall’ospeda-le dopo aver imparato a lavorare e a prendersi cura di lorostessi, per la prima volta nella loro vita.

I risultati di prim’ordine del dott. Antonucci si ottene-vano anche a costi molto inferiori. I suoi programmi costi-tuiscono una testimonianza permanente dell’esistenza sia dirisposte concrete sia di speranze genuine per le personegravemente disturbate.

AIUTO EFFETTIVO Trattamenti funzionali

“È interessante notare che i pazienti trat-tati con il metodo Soteria [House], che

non avevano ricevuto alcuna cura basatasu neurolettici – e si pensava potesseroavere le peggiori ricadute – in realtà si

erano ripresi meglio dei soggetti curati inospedale e trattati con psicofarmaci”.

– Dottor Loren Mosher, ex direttore di Schizophrenic Studies, U.S. National Institute of Mental Health, 2002

BlamingOur Genes

late Dr.Loren

Il dott. Loren Mosher Il dott. Giorgio Antonucci

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RACCOMANDAZIONI Raccomandazioni

Le persone in circostanze disperate devono ricevere anzitutto delle cure medicheefficaci. Aiuteranno molto di più i malati: l’attenzione da parte di medici, non deglipsichiatri, un’alimentazione corretta, un ambiente sano e sicuro, attività che consen-tano ai pazienti di ripristinare la fiducia in se stessi, che non la brutalità dei tratta-menti psichiatrici e degli psicofarmaci.

Gli istituti per la salute mentale devono essere dotati di attrezzature per diagnosimediche, con cui poter svolgere dei completi esami e analisi per trovare qualsiasiproblema fisico che possa stare alla base delle manifestazioni di presunti disturbicomportamentali. Su questi progetti bisognerebbe incanalare finanziamenti privati epubblici.

Sporgere denuncia per qualsiasi episodio in cui uno o più psichiatri siano responsabilidi aggressione, truffa, somministrazione illegale di farmaci o altri abusi. Una copiadella denuncia dovrebbe essere inviata al CCDU, e la stessa, una volta presentata,dovrebbe essere mandata per conoscenza anche all’ordine dei medici e all’ordine deglipsicologi. Tali enti possono indagare su tali fatti e sospendere o radiare dall’albo glipsichiatri o gli psicologi colpevoli. Bisognerebbe anche rivolgersi a un avvocato peravere consulenza su come quantificare i danni ed ottenere un risarcimento.

Definire i diritti dei pazienti e delle compagnie assicurative per ricevere rimborsi pertrattamenti mentali che non hanno raggiunto il risultato o il miglioramento atteso, oche hanno provocato un danno dimostrabile; ciò assicurerebbe una responsabilità daparte del professionista che somministra le cure o della struttura ospedaliera, piutto-sto che da parte dello stato o dei suoi enti.

L’influenza di questa corrente psichiatrica ha causato devastazione in tutta la società,in modo particolare nelle prigioni, ospedali e sistemi educativi. I gruppi di cittadinied i funzionari governativi responsabili dovrebbero lavorare insieme per denunciareed abolire la manipolazione nascosta della società da parte della psichiatria.

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S C H I Z O F R E N I AR a c c o m a n d a z i o n i

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l Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani(CCDU) è stato fondato nel 1969 dallaChiesa di Scientology per indagare edenunciare le violazioni dei diritti umanida parte della psichiatria, e per portareordine nel campo della salute mentale.

Oggi il CCDU conta più di 130 sezioni in 31 paesi.Ha un Comitato di Consulenti, chiamati“Commissioner”, i cui membri sono medici, avvo-cati, educatori, artisti, uomini d’affari e rappresen-tanti dei diritti umani e civili.

Pur non fornendo pareri di carattere medico olegale, lavora a stretto contatto con medici e nesostiene l’attività. Un aspetto fondamentale sulquale il CCDU focalizza la sua attenzione è l’uso“soggettivo” e ingannevole di “diagnosi” che man-cano di un qualsiasi merito scientifico o medico.Basandosi su diagnosi fittizie, gli psichiatri giustifi-cano e prescrivono trattamenti che causano danniduraturi, il che include la somministrazione dipotenti psicofarmaci, che mascherano le vere causedella difficoltà, impedendo, in tal modo, che unapersona abbia la possibilità di un recupero.

Il lavoro del CCDU è allineato alla“Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delleNazioni Unite” e in particolare con i seguenti punti:

Articolo 3: “Ognuno ha il diritto alla vita, allalibertà e alla sicurezza della propria persona”.

Articolo 5: “Che nessuno sia soggetto a torturao a trattamento crudele, inumano o degradante oalla punizione”.

Articolo 7: “Tutti sono uguali di fronte allalegge e hanno diritto senza alcuna discriminazionealla protezione da parte della legge”.

Grazie a diagnosi inventate, a vergognose estigmatizzanti catalogazioni, a leggi che favorisco-no il ricovero forzato, ai trattamenti brutali e deper-sonalizzanti, i Diritti Umani di migliaia d’individuisono calpestati ogni giorno.

Il CCDU ha dato l’avvio e il contribuito, a cen-tinaia di riforme, fornendo testimonianze ufficialiin ambito legislativo, tenendo udienze pubblichesulle violenze da parte della psichiatria, lavorandocon i mass media, le forze di polizia e funzionaripubblici in tutto il mondo

C O M I T A T O D E I C I T T A D I N I p e r i D i r i t t i U m a n i

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Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale

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IL RUOLO DEL CCDU

Dottor Giorgio Antonucci, medico e scrit-tore Italiano: “A livello internazionale, il CCDU è l’unicogruppo che lotta efficacemente per porrefine all’abuso psichiatrico”.

Dottor Fred Baughman, Jr., neurologo: “Penso che oggigiorno esistano numerosigruppi che sono preoccupati per l’influenzadella psichiatria nella società e nelle scuole,ma nessun altro gruppo, è stato così efficacenel tentare di denunciare le azioni di diagnosifraudolenta e di farmacologizzazione ... comeha fatto il CCDU. Questo è di certo un grup-po molto efficace ed un alleato necessario dichiunque condivida queste preoccupazioni estia tentando di rimediare a queste sventure”.

Dottor Julian Whitaker, medico Direttore del Whitaker WellnessInstitute (California), autore di Health& Healing :“Il CCDU è l’unica organizzazione non ascopo di lucro che si è concentrata sugliabusi degli psichiatri e della professionepsichiatrica. Il trattamento farmacologicoeccessivo, l’etichettamento, la diagnosiimperfetta, la mancanza di protocolliscientifici, tutte cose di cui nessuno è alcorrente, su cui il CCDU si è concentratoe che ha portato all’attenzione del pubbli-co e del governo; il CCDU ha fatto deipassi da gigante nel fermare l’effetto‘rullo compressore’ della professione psichiatrica”.

IL COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI ha come scopo quello di indagare e denunciare le violazioni dei Diritti Umani da parte

della psichiatria, cooperando con altri gruppi e individui che condividono lo stessofine che è quello di portare ordine nel campo della salute mentale. Il CCDU continueràa fare questo, sino a che le pratiche abusive e coercitive della psichiatria non cesseran-

no e i Diritti Umani e la dignità saranno stati ripristinati per tutti.

Per ulteriori informazioni:CCHR International

6616 Sunset Blvd.Los Angeles, CA, USA 90028

Telefono: (323) 467-4242 • (800) 869-2247 • Fax: (323) 467-3720www.cchr.org • e-mail: [email protected]

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1. Richard E. Vatz, Lee S. Weinberg, and Thomas S. Szasz,“Why Does Television Grovel at the Altar of Psychiatry?,”The Washington Post, 15 Sept. 1985, pp. D1–2.

2. E. Fuller Torrey, M.D., Death of Psychiatry (ChiltonPublications, Pennsylvania, 1974), pp. 10–11.

3. Robert Whitaker, Mad in America: Bad Science, BadMedicine, and the Enduring Mistreatment of the Mentally Ill(Perseus Publishing, New York, 2002), p. 166.

4. Ibid., p. 203.

5. Ibid., pp. 253–254; Ty C. Colbert, Rape of the Soul, Howthe Chemical Imbalance Model of Modern Psychiatry hasFailed its Patients (Kevco Publishing, California, 2001), p. 106.

6. George Crane, “Tardive Dyskinesia in Patients Treatedwith Major Neuroleptics: A Review of the Literature,”American Journal of Psychiatry, Vol. 124, Supplement, 1968,pp. 40–47.

7. Op. cit., Robert Whitaker, p. 208.

8. Ibid., p. 150.

9. L. Jeff, “The International Pilot Study of Schizophrenia:Five-Year Follow-Up Findings,” Psychological Medicine,Vol. 22, 1992, pp. 131-145; Assen Jablensky,“Schizophrenia: Manifestations, Incidence and Course inDifferent Cultures, a World Health Organization Ten-Country Study,” Psychological Medicine, Supplement, 1992,pp. 1–95.

10. Op. cit., Robert Whitaker, p. 229.

11. Ibid., p. 182.

12. Ibid., p. 258.

13. Erica Goode, “Leading Drugs for Psychosis ComeUnder New Scrutiny,” The New York Times, 20 May 2003.

14. Ibid.

15. “IMS HEALTH Reports 14.9 Percent Dollar Growth inU.S. Prescription Sales to $145 Billion in 2000,”IMSHealth.com, 31 May 2001; “IMS Reports 11.5 PercentDollar Growth in ‘03 U.S. Prescription Sales,”IMSHealth.com, 17 Feb. 2004.

16. Op. cit., Erica Goode.

17. Op. cit., Robert Whitaker, p. 189.

18. Edward G. Ezrailson, Ph.D., Report on Review ofAndrea Yates’ Medical Records, 29 Mar. 2002.

19. Op. cit., Robert Whitaker, pp. 182, 186.

20. Ibid., p. 188.

21. Charles Medawar, “Antidepressants Hooked on theHappy Drug,” What Doctors Don’t Tell You, Vol. 8., No. 11,Mar. 1998, p. 3.

22. David Grounds, et. al., “Antidepressants and SideEffects,” Australian and New Zealand Journal of Psychiatry,Vol. 29, No. 1, 1995.

23. “Acute Drug Withdrawal,” PreMec MedicinesInformation Bulletin, Aug. 1996, modified 6 Jan. 1997,Internet URL: http://www.premec.org.nz/profile.htm,accessed: 18 Mar. 1999.

24. Joseph Glenmullen, M.D., Prozac Backlash (Simon &Schuster, New York, 2000), p. 78.

25. Ibid., p. 78.

26. Jim Rosack, “SSRIs Called on Carpet Over ViolenceClaims,” Psychiatric News, Vol. 36, No. 19, 5 Oct. 2001, pp. 6.

27. Elliot S. Valenstein, Ph.D., Blaming the Brain (The FreePress, New York, 1998), p. 225.

28. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders II(American Psychiatric Association, Washington, D.C.,1968), p. ix.

29. Stephen Soreff, M.D. and Lynne Alison McInnes,M.D., “Bipolar Affective Disorder,” eMedicine Journal, Vol.3, No. 1, 7 Jan. 2002.

30. Herb Kutchins and Stuart A. Kirk, Making Us Crazy(Simon & Schuster, Inc., New York, 1997), p. 36.

31. Op. cit., Joseph Glenmullen, p. 205.

32. Ibid., p. 206.

33. David Healy, The Anti-Depressant Era (HarvardUniversity Press, 1999), p. 174.

34. John Read, “Feeling Sad? It Doesn’t Mean You’reSick,” New Zealand Herald, 23 June 2004.

35. Op. cit., Joseph Glenmullen, p. 195.

36. Op. cit., Elliot S. Valenstein, p. 4.

37. Ibid., p. 125.

38. Op. cit., Ty C. Colbert. p. 97.

39. Edward Drummond, M.D., The Complete Guide toPsychiatric Drugs (John Wiley & Sons, Inc., New York,2000), pp. 15–16.

40. Lisa M. Krieger, “Some Question Value of Brain Scan;Untested Tool Belongs in Lab Only, Experts Say,” TheMercury News, 4 May 2004.

41. Ibid.

42. Ibid.

43. Op. cit., Joseph Glenmullen, p. 196.

44. Op. cit., Elliot S. Valenstein, p. 4.

45. David E. Sternberg, M.D., “Testing for Physical Illnessin Psychiatric Patients,” Journal of Clinical Psychiatry, Vol.47, No. 1, Jan. 1986, p. 5; Richard C. Hall, M.D., et al.,“Physical Illness Presenting as Psychiatric Disease,”Archives of General Psychiatry, Vol. 35, Nov. 1978, pp.1315–1320; Ivan Fras, M.D., et al., “Comparison ofPsychiatric Symptoms in Carcinoma of the Pancreas withThose in Some Other Intra-abdominal Neoplasms,”American Journal of Psychiatry, Vol. 123, No. 12, June 1967,pp. 1553–1562.

46. Patrick Holford and Hyla Cass, M.D., Natural Highs(Penguin Putnam Inc., New York, 2002), pp. 125–126.

47. Leslie Goldman, “Finding Clues to UnmaskDepression,” Chicago Tribune, 22 Aug. 2001.

48. “Alternatives for Bipolar Disorder,” Safe Harbor,Alternative On-Line. Internet address: http://www.alternativementalhealth.com, 2003.

49. Thomas Dorman, “Toxic Psychiatry,” Internet address:http://www.dormanpub.com.

50. Loren Mosher, “Soteria and Other Alternatives toAcute Psychiatric Hospitalization: A Personal andProfessional Review,” The Journal of Nervous and MentalDisease, Vol. 187, 1999, pp. 142–149.

RIFERIMENTI Riferimenti

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RINGRAZIAMENTI PER LE FOTO: pagina 4: Peter Turnley/Corbis; page 9: NewsPix (NZ); Reuters News Media Inc./Corbis; AP Wide World Photos; pagina 10: Roger Ressmeyer/Corbis; pagina 12: Gabe Palmer/Corbis; Lester Lefkowitz/Corbis; pagina 15: Tom & Dee Ann McCarthy/Corbis.

Il CCHR negli Stati Uniti è un ente non a scopo di lucro ed esentasse [501(c)(3)] a beneficio pubblico, riconosciuto dall’Internal Revenue Service.

© 2004 CCHR. Tutti i diritti riservati. CITIZENS COMMISSION ON HUMAN RIGHTS, CCHR e il logotipo del CCHR sono marchi di proprietà del Citizens Commission on Human Rights International. Stampato negli U.S.A. Articolo N. 18905-15 ITALIAN

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie ad una sovvenzione

dell’Associazione Internazionale degli Scientologist

Pubblicata come servizio pubblico dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

LLAA CCRRIISSII DDEELLLLAA SSAALLUUTTEE MMEENNTTAALLEE –– RReessooccoonnttoo ee rraaccccoommaannddaazziioonnii sulla mancanza di scientificità e risultati nel campo della salute mentale

LLAA GGRRAANNDDEE FFRROODDEE –– LLaa ccoorrrruuzziioonnee nneell sseettttoorree ppssiicchhiiaattrriiccoo Resoconto e raccomandazioni sul monopolio della salute mentale

LL’’IINNGGAANNNNOO PPSSIICCHHIIAATTRRIICCOO –– LLaa rroovviinnaa ddeellllaa mmeeddiicciinnaa Resoconto e raccomandazioni sull’impatto psichiatrico nel sistemasanitario

PPSSEEUUDDOOSSCCIIEENNZZAA –– LLee ““ddiiaaggnnoossii”” ppssiicchhiiaattrriicchheeResoconto e raccomandazioni sui pericoli derivanti dalla mancanza di scientificità delle diagnosi psichiatriche

SSCCHHIIZZOOFFRREENNIIAA –– UUnn’’uuttiillee ““mmaallaattttiiaa”” ppssiicchhiiaattrriiccaa Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito ai disturbi mentali

UUNNAA RREEAALLTTAA’’ BBRRUUTTAALLEE –– ““TTrraattttaammeennttii”” ppssiicchhiiaattrriiccii ddaannnnoossii Resoconto e raccomandazioni su elettroshock e psicochirurgia

LLAA VVIIOOLLEENNZZAA SSEESSSSUUAALLEE –– AAggggrreessssiioonnee aa ddoonnnnee ee bbaammbbiinnii Resoconto e raccomandazioni sugli abusi sessuali all’interno del sistema della salute mentale

CCOONNTTEENNZZIIOONNEE MMOORRTTAALLEE –– LL’’aaggggrreessssiioonnee tteerraappeeuuttiiccaa ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sull’abuso dei sistemi di contenzionenelle strutture psichiatriche

PPSSIICCHHIIAATTRRIIAA –– CCoommee rreennddee iill mmoonnddoo sscchhiiaavvoo ddeellllaa ddrrooggaa Resoconto e raccomandazioni sull’aumento dell’uso di psicofarmaci

RRIIAABBIILLIITTAAZZIIOONNEE OO DDIIPPEENNDDEENNZZAA?? –– II pprrooggrraammmmii ddii rriiaabbiilliittaazziioonneeResoconto e raccomandazioni sul metadone e altri programmi diriabilitazione psichiatrici dalla droga

DDRROOGGAARREE II BBAAMMBBIINNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree uunnaa vviittaa Resoconto e raccomandazioni sulle false diagnosi psichiatriche e lasomministrazione forzata di psicofarmaci ai bambini

DDAANNNNEEGGGGIIAARREE II GGIIOOVVAANNII –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree llaa mmeennttee Resoconto e raccomandazioni sui pareri, valutazioni e programmipsichiatrici nelle scuole

IILL ““TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO”” FFOORRZZAATTOO –– MMeettooddii ddii ccoonntteennzziioonnee ppssiicchhiiaattrriiccii Resoconto e raccomandazioni sul fallimento dei programmi di salute mentale

LLAA DDIISSTTRRUUZZIIOONNEE DDEELLLLAA CCRREEAATTIIVVIITTÀÀ –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa ppuuòò ddiissttrruuggggeerree ggllii aarrttiissttii Resoconto e raccomandazioni sull’impatto negativo che la psichiatria hasugli artisti e la società

DDIISSSSAACCRRAARREE IILL SSAACCRROO –– PPssiicchhiiaattrriiaa ee rreelliiggiioonnee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza negative che la psichiatriaha sul sentimento religioso

LL’’EERROOSSIIOONNEE DDEELLLLAA GGIIUUSSTTIIZZIIAA –– CCoommee llaa ppssiicchhiiaattrriiaa hhaa iinnfflluueennzzaattoo llaa lleeggggee Resoconto e raccomandazioni sull’influenza psichiatrica e psicologicanei tribunali e nel sistema carcerario

AABBUUSSII SSUUGGLLII AANNZZIIAANNII –– CCuurraa oo ttrraaddiimmeennttoo?? Resoconto e raccomandazioni sui trattamenti psichiatrici destinati agli anziani

CCRREEAARREE IILL TTEERRRROORREE –– LLaa ffaabbbbrriiccaa ddeell ccaaooss ssoocciiaallee Resoconto e raccomandazioni sull’uso di strumenti psichiatrici nel terrorismo internazionale

CCRREEAARREE IILL RRAAZZZZIISSMMOO –– IIll ttrraaddiimmeennttoo ddeellllaa ppssiicchhiiaattrriiaa Resoconto e raccomandazioni sui programmi che istigano all’odiorazziale

CCOOMMIITTAATTOO DDEEII CCIITTTTAADDIINNII PPEERR II DDIIRRIITTTTII UUMMAANNIIUUnn ggrruuppppoo iinntteerrnnaazziioonnaallee ddii ttuutteellaa ddeeii ddiirriittttii uummaannii nneell ccaammppoo ddeellllaa ssaalluuttee mmeennttaallee

L ’istruzione è parte vitale di qualsiasi iniziativa rivolta e fermareil progressivo declino della società. Il CCDU si assume questaresponsabilità con particolare impegno. Grazie all’ampia diffu-

sione del sito internet del CCDU, dei libri, riviste ed altre pubbli-cazioni. Un numero sempre maggiore di pazienti, fami-liari, profes-sionisti, legislatori e infinite altre persone vengono a conoscenza dimolti aspetti oscuri e nascosti relativi alla psichiatria. Tutto questo è

qualcosa d’efficace che può essere fatto e viene fatto. Le pubbli-cazioni del CCDU, disponibili in 15 lingue, trattano vari argomentitra i quali: razzismo, istruzione, violenza sessuale, giustizia, riabili-tazione dalla droga, morale, anziani, religione e in molte altre aree espiegano qual è il ruolo di alcune correnti psichiatriche in talifenomeni.

La lista delle pubblicazioni include:

Comitato dei Cittadini per i Diritti UmaniAUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PUBBLICO

ATTENZIONE: Nessuno deve interrompere l’assunzione di psicofarmaci senza ilconsiglio o l’assistenza di un medico competente.

NOTA IMPORTANTEPer Il Lettore

Di seguito vi sono alcuni fatti che smentiscono lapretesa di alcuni psichiatri di essere l’unicaautorità sul soggetto della salute mentale e sui

“disturbi” mentali:

1. I “DISTURBI” PSICHIATRICI NON SONOMALATTIE. Nella medicina esistono criteri precisi:per definire una condizione come malattia si devedimostrare ed accertare un gruppo prevedibile di sintomi e la loro causa o la comprensione della lorofisiologia (funzione). Brividi e lamentare un dolore osentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sonomalattie. L’esistenza delle malattie viene comprovatatramite riscontro oggettivo e test fisiologici.L’esistenza delle malattie mentali, invece, non è maistata provata tramite criteri medici.

2. GLI PSICHIATRI SI OCCUPANO SOLO DI “DISTURBI MENTALI”, NON DI MALATTIEACCERTATE. Mentre la medicina ufficiale cura lemalattie, la psichiatria riesce solamente ad occuparsi di“disturbi”. In assenza di una causa o di una fisiologiaconosciuta, un gruppo di sintomi, osservati in differentipazienti, viene definito come disturbo o sindrome. Il dott.Joseph Glenmullen dell’Università di Harvard, affermache in psichiatria “tutte le diagnosi sono solamentedelle sindromi (o disturbi), gruppi di sintomi che sisuppone siano in relazione l’uno con l’altro, non dellemalattie”. Come osserva il dottor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria “Non esistono esamidel sangue o un altro tipo di esami biologici peraccertare la presenza o l’assenza di una malattia mentale, mentre invece tali esami esistono per la maggior parte delle malattie fisiche”.

3. LA PSICHIATRIA NON HA MAI STABILITOLA CAUSA DI ALCUN “DISTURBO MENTALE”.Enti leader nel settore della psichiatria, quali la WorldPsychiatric Association e il National Institute ofMental Health americani ammettono che gli psichiatri

non conoscono né le cause né le cure per i disturbimentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro“trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie e opinionicontrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche inrelazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi basescientifica. Uno dei passati presidenti della WorldPsychiatric Association aveva dichiarato: “È passato iltempo in cui gli psichiatri consideravano di poter curareil malato mentale. In futuro il malato mentale dovràimparare a convivere con la sua malattia”.

4. LA TEORIA CHE I DISTURBI MENTALIDERIVANO DA UNO “SQUILIBRIO BIOCHIMI-CO” DEL CERVELLO È UN’OPINIONE NONDIMOSTRATA, NON UN FATTO. Una delleteorie psichiatriche prevalenti (vitale per la vendita difarmaci psicotropi) è che i disturbi mentali sianocausati da uno squilibrio biochimico nel cervello. Alpari di altre teorie psichiatriche, non esistono provebiologiche né di altro tipo a sostegno di ciò. Il ricerca-tore Elliot Valenstein, rappresentante di un nutritogruppo di esperti di medicina e biochimica, e autoredel libro Blaming the Brain, dice: “Non esistono testper accertare lo stato biochimico del cervello di unapersona mentre è in vita.”

5. IL CERVELLO NON È LA VERA CAUSA DEIPROBLEMI NELLA VITA. Le persone, nella lorovita, hanno esperienza di problemi e turbamenti chepotrebbero sfociare in problemi mentali, a volte moltogravi. Ma il dire che tali problemi siano causati da“disturbi cerebrali” incurabili, e che essi possanoessere alleviati solamente da pillole pericolose, è disonesto, dannoso e, spesso, letale. Tali farmaci sonospesso più potenti di un narcotico e in grado diportare qualcuno a commettere atti violenti o il suicidio. Essi mascherano la vera causa dei probleminella vita e debilitano l’individuo, negandogli l’opportunità di una vera guarigione e la speranza peril suo futuro.

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Page 28: SCHIZOFRENIA - Medicinenon.itschizofrenia che soffrono di un’eccessiva attività chimica del cervello e che gli psicofarmaci ne ripristineranno l’equilibrio chimico. Tutte queste

“È ora che si smetta di dire ai pazienti

a cui è stata diagnosticata la

schizofrenia che soffrono di

un’eccessiva attività chimica del

cervello e che gli psicofarmaci ne

ripristineranno l’equilibrio chimico.

Tutte queste chiacchiere sono una

specie di frode, non si riesce ad

immaginare nessun’altra categoria di

pazienti, come per esempio i malati di

cancro ..., che sia così ingannata”.

— Robert WhitakerAuthor, Mad in America: Bad Science,

Bad Medicine, and the Enduring Mistreatment of the Mentally Ill, 2002

Pubblicato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Istituito nel 1969

SCHIZOFRENIAUn’utile “malattia” psichiatrica

Resoconto e raccomandazioni sulle false asserzioni in merito

ai disturbi mentali

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