Scheda prodotto Social Classroom, la piattaforma per una scuola 2.0

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Zeta Social srl - Sede Legale via Solferino, 1 • 26900 Lodi - Sede Operativa via Piovola, 138 • 50053 Empoli (FI) - Tel. 0371 - 1985650 E-mail: [email protected], [email protected] - www.zetasocial.it - www.socialclassroom.it - www.zucchetti.it Social Classroom è una piattaforma didattica di tipo collaborativo per la Scuola digitale, progettata come strumento di supporto ad insegnanti e studenti, che Zeta Social ha pensato per la “nuova” scuola. Con l’avvento degli ambienti social, anche gli insegnanti si sono inseriti nel mondo delle relazioni online, per rapportarsi con i propri studenti e proseguire sul web le attività didattiche. Infatti, molti insegnanti hanno iniziato a lavorare in classi virtuali, coinvolgendo gli studenti nei gruppi su Facebook o in community private su Google+, che non sono strumenti adeguati e pensati per il mondo della scuola. Facebook e gli altri social network generalisti diventano infatti proprietari dei dati personali degli utenti e creano pubblicità mirate a seconda dei loro interessi. Possono decidere di cambiare l’interfaccia in ogni momento e in ogni momento potrebbero decidere di dedicarsi ad altro, senza nessuna garanzia circa il recupero del materiale loro affidato. Inoltre, possono sorgere dei problemi legati alla privacy e al trattamento di informazioni sensibili. Social Classroom non è solo tecnologia, non è solo strumento: Social Classroom è un supporto per la didattica, un prezioso alleato nella definizione del metodo di lavoro, una piattaforma che stimola la partecipazione degli studenti e lascia libero il docente di impostare la propria didattica come meglio desidera. L’accesso è PROTETTO e solo insegnanti abilitati e i relativi studenti vi possono accedere. Tra i docenti della scuola può essere definito un amministratore di sistema

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Scheda prodotto Social Classroom, la piattaforma per una scuola 2.0

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 Social   Classroom   è   una   piattaforma   didattica   di   tipo   collaborativo   per   la   Scuola  digitale,  progettata  come  strumento  di  supporto  ad   insegnanti  e  studenti,  che  Zeta  Social  ha  pensato  per  la  “nuova”  scuola.    Con   l’avvento  degli  ambienti  social,  anche  gli   insegnanti  si  sono   inseriti  nel  mondo  delle   relazioni  online,  per   rapportarsi   con   i  propri   studenti  e  proseguire   sul  web   le  attività  didattiche.  

Infatti,  molti   insegnanti  hanno   iniziato  a   lavorare   in   classi   virtuali,   coinvolgendo  gli  studenti  nei  gruppi  su  Facebook  o  in  community  private  su  Google+,  che  non  sono  strumenti  adeguati  e  pensati  per  il  mondo  della  scuola.    Facebook   e   gli   altri   social   network   generalisti   diventano   infatti   proprietari   dei  dati  personali   degli   utenti   e   creano   pubblicità   mirate   a   seconda   dei   loro   interessi.  Possono   decidere   di   cambiare   l’interfaccia   in   ogni   momento   e   in   ogni   momento  potrebbero  decidere  di  dedicarsi   ad  altro,   senza  nessuna  garanzia   circa   il   recupero  del  materiale  loro  affidato.  Inoltre,  possono  sorgere  dei  problemi  legati  alla  privacy  e  al  trattamento  di  informazioni  sensibili.    

   

Social  Classroom  non  è  solo  tecnologia,  non  è  solo  strumento:  Social  Classroom  è  un  supporto  per  la  didattica,  un  prezioso  alleato  nella  definizione  del  metodo  di  lavoro,  una  piattaforma  che  stimola  la  partecipazione  degli  studenti  e  lascia  libero  il  docente  di  impostare  la  propria  didattica  come  meglio  desidera.    L’accesso   è   PROTETTO   e   solo   insegnanti   abilitati   e   i   relativi   studenti   vi   possono  accedere.  Tra  i  docenti  della  scuola  può  essere  definito  un  amministratore  di  sistema  

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che   all’interno   di   un’area   specifica   della   piattaforma   può   impostare   le   politiche   di  accesso,  ruoli  e  operatività  per  ruolo.      

   

Gli   insegnanti  possono  avere  visibilità  e  controllo  completo  su   tutti   i   contenuti  che  transitano  attraverso  la  piattaforma  e  nessuna  persona  non  autorizzata  dalla  scuola  può  aver  accesso.  

Cosa  puoi  fare  con  Social  Classroom?  

La  didattica  in  classe  La  piattaforma  dà   supporto   alle   attività   svolte   in   classe  per  mezzo  di   tablet   o   altri  strumenti   digitali   come   Computer,   notebook,   smartphone   secondo   la   politica   del  BYOD   (Bring   Your   Own   Device   –   Porta   a   Scuola   il   Tuo   Device):  consente   di  semplificare  la  strutturazione  delle  lezioni,  l’organizzazione  dei  materiali  per  singole  classi  e  materie,  uniformare  e  semplificare   l’accesso  alle   risorse  con  meccanismi  di  ricerca   avanzati,   anche   nel   caso   in   cui   gli   studenti   di   una   classe   non   posseggano   i  medesimi  strumenti.    L’insegnante   ha   lo   strumento   per   garantire   a   tutti   l’accesso   alle   lezioni,   contenuti,  link,   approfondimenti,   sapendo   indicare   in   tempo   reale   dove   si   trova   e   come   si  accede  alla  risorsa.  Senza  l’uso  di  una  piattaforma  i  materiali  sarebbero  infatti  “dispersi”  o  peggio  “persi”  in  ciascun  singolo  strumento  che  per  sua  caratteristica  potrebbe  avere  una  capacità  di  memoria  troppo  limitata.    La  video  lezione,  i  test,  le  wiki,  i  sondaggi,  i  questionari  e  il  post  con  tutti  i  vari  tipi  di  allegati   (documenti,  video  esterni,   link  a  siti)  sostengono  e  coadiuvano  l’insegnante  nella   didattica   inclusiva.   Gli   studenti   partecipano   attivamente   alla   lezione  disponendo  di  un  sistema  semplice  ed  immediato  attraverso  cui  ritrovare  i  materiali,  studiare,  approfondire,  fare  nuove  proposte  e  condividerle  con  i  compagni.  

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 La  didattica  senza  confini  (di  spazio  e  di  tempo  e  di  contenuti)    In  molte  realtà  Social  Classroom  è  utilizzata  come  ambiente  di  studio  che  si  estende  oltre   il   tempo   “frontale”   delle   lezioni   ex   cathedra   attraverso   la   condivisione  (proposta)   di   contenuti,   lezioni,   approfondimenti,   ricerche,   sondaggi,   assegnazioni,  test   di   autovalutazione,   corsi   di   recupero,   lezioni   a   distanza   per   chi   ha   particolari  disabilità  ecc.  La  piattaforma  diventa  un  vero  e  proprio   supporto  didattico  per   la   sua   capacità  di  integrare,   ampliare,   organizzare,   consentire   collaborazione,   proattività,   e  partecipazione.   L’uso   di  Social   Classroom  consente   agli   insegnanti   di   avere   uno  strumento  e  di  mettere  a  punto  un  “metodo”  (il  proprio  metodo)  per  trasformare  gli  studenti   in   attori   protagonisti   della   propria   formazione.   L’insegnante   diventa   il  regista,  colui  che  stabilisce  le  regole  del  gioco  e  che  è  garante  della  corretta  modalità  d’uso  dello  strumento  secondo  il  proprio  piano  didattico.  Social   Classroom  sostituisce   le   integrazioni   con   le   fotocopie,   i   link   interessanti  comunicati  a  voce  (e  suscettibili  di  essere  smarriti),  la  ripetizione  continua  di  alcune  lezioni  e  concetti  che  possono  essere  approfonditi,  studiati  e  letti  nello  storico  delle  lezioni  della  piattaforma.  

 Social  Classroom  è  anche  la  condivisione  di  una  ricerca  fatta  da  un  gruppo  di  ragazzi,  di   un   testo   scritto   o   proposto   dai   ragazzi,   dalle   loro   domande   e   risposte.   La  collaborazione   e   la   condivisione   diventano   fattori   chiave   finalizzati  all’apprendimento.   Il   tutto   rimane  nella  disponibilità  esclusiva  della   classe   che  può  decidere  se  e  come  usare  tali  materiali.            

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Ma  entriamo  adesso  nel  dettaglio  dei  singoli  strumenti:    

Nel  presentare  le  varie  funzioni  facciamo  riferimento  ai  ruoli  diversi  che  hanno  i  due  protagonisti:  gli  insegnanti  e  gli  studenti.  

Social  Classroom:  la  visione  degli  insegnanti  

Con  Social  Classroom  l’insegnante  può:    

Organizzare   il   lavoro   in   classi   e   materie.   Ciascun   insegnante   gestisce   le  proprie  classi  per  le  proprie  materie  di  insegnamento.  I  contenuti  e  le  lezioni  sono  visibili  solo  ai  propri  studenti.  Può  decidere  se  condividere  o  meno  con  gli  altri  insegnanti.  

All’interno   dei   propri   gruppi   (classe   /   materia)   può   creare   lezioni,   video  lezioni   o   semplicemente   condividere   materiali   (documenti   word,   excel,  powerpoint)  ma   anche   link   a   risorse   esterne,   link   a   video   didattici   esterni,  testi,  immagini.  

Creare   dei   test,   tramite   lo   strumento   Questionario,   per   aiutare   i   ragazzi  nell’autovalutazione   dell’apprendimento   di   una   materia   e   verificarne  rapidamente  i  risultati.  

Utilizzare  le  wiki  per  avviare  lavori  di  gruppo  su  sviluppi  di  particolari  temi  o  per  sessioni  di  correzioni  condivise.  

Usare   il   calendario   per   la   programmazione   condivisa   di   compiti   e  interrogazioni,   verificando   al   contempo   quella   dei   colleghi   (evitando  sovrapposizioni  di  compiti  nelle  stesse  giornate  e  potendo  valutare  il  carico  di  

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impegni  della  classe  e  dei  singoli).  Inoltre,  il  calendario  può  essere  usato  per  l’assegnazione  dei  compiti  a  casa.  

Dialogare   in   privato   con   i   vari   studenti   mediante   lo   strumento   dei   post   e   dei  

commenti  per  rispondere  a  domande,  dare  indicazioni  ecc.      

Effettuare   sondaggi   su   specifici   argomenti   e   tematiche   per   ottenere   feedback  immediati  dagli  studenti  e/o  professori  coinvolti.  

     

Più  in  generale,  in  caso  di  piattaforma  attivata  dalla  scuola,  ciascun  insegnante  può:    

Interagire   con   i   colleghi   sia   delle   stesse   classi   sia   di   classi   diverse.  Dialoghi,  contenuti,  scambi  avvengono  in  gruppi  privati  visibili  soltanto  agli  insegnanti  che  ne  fanno  parte.  

Si  possono  creare  gruppi  interdisciplinari  per  lavori  trasversali  alla  classe  e  a  classi   di   altre   scuole   senza   che   questi   siano   presenti   all’interno   di   tutte   le  attività  disciplinari.  

Si  possono  attivare  convegni  visibili  anche  on-­‐line  per  studenti  o  genitori  che  desiderano   partecipare  ma   sono   impossibilitati   (per   disabilità   particolari   ad  esempio).   Lo   strumento   è   ottimo   per   sostenere   tutti   i   ragazzi   che   hanno  alcune   particolari   caratteristiche   (ipovedenti,   ipoudenti,   deficit   nel  movimento  e  spostamenti).  Rendendo  la  lezione  e  i  contenuti  disponibili  on-­‐line   si   consente   a   tutti   di   accedere   e   trarne   vantaggio   (anche   in   termini   di  ripasso  e  recupero  in  caso  di  assenza).  

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E’   possibile   attivare   aree   generali   per   la   scuola   (biblioteca,   gite,   eventi,   notizie   del  territorio,  mostre  ecc.)    

IL   sistema   consente   di   attivare   spazi   di   dialogo   sia   coi   singoli   genitori   per  problematiche   private,   sia   spazi   di   dialogo   pubblici   per   discutere   di  problematiche  comuni.  

La  Video  Lezione  consente  di  preparare  lezioni  e  renderle  visibili  attraverso  la  piattaforma  in  modo  da  consentire:  

o Di   rivedere   le   lezioni   per   comprendere   meglio   e   per   ripassare   un  argomento  

o Di  assistere  alla  lezione  in  caso  di  assenza  

                   

 La  video  lezione  infatti  consente  all’insegnante  di  registrare  il  proprio  video  usando  il  proprio   PC   e   una   semplice   webcam   e   di   registrarlo   attraverso   l’integrazione   con  youtube.     Con   il   Modulo  Webinar   l’insegnante   può   effettuare   la   lezione   e     gli   studenti  

possono  partecipare  in  streaming.  Il  modulo  è  molto  utile  soprattutto  nei  casi  in  cui   vi   siano   studenti   impossibilitati   a   raggiungere   la   scuola   per   disabilità   o  particolare  allergie.  

   

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Social  Classroom:  la  visione  degli  studenti

Con  Social  Classroom  é  possibile:  

Trovare  tutte  le  spiegazioni  delle  varie  materie,  le  lezioni  da  studiare,  i  link  ai  siti  interessanti   o   ai   video   che   aiutano   a   capire  meglio,   già   scelti   e   selezionati   dai  professori;  

Rivedere  le  lezioni  perse  a  causa  delle  assenze;  

Con  il  post  e  commenti  chiedere  chiarimenti  sia  agli  insegnanti  che  ai  compagni;  

Attraverso   il   calendario   sapere   sempre   quali   compiti   sono   stati   assegnati,   le  interrogazioni  e  i  compiti  in  classe  o...proporsi  volontario!  

Poter  proporre   i  materiali   (testi,   siti,   video)   interessanti   rispetto  agli   argomenti  trattati   e   fare   nuove   domande   o   condividere   pensieri,   commenti,   valutazioni,  anche  nel  corso  stesso  della  lezione.    

Organizzarsi  all’interno  della  classe  e  della  scuola  come  in  un  vero  social  network  in  cui   i  contatti   tra   i   ragazzi  e  gli   insegnanti  non  sono  solo  ricondotti  alla  classe  ma  alle  “attività”  che  possono  essere  quindi  trasversali  per  materia,  per  luogo  e  per  grado.  

    Fare  ricerche,  aiutarsi  nei  compiti,  chiarirsi  dubbi  ed  argomenti  tra  compagni  anche  quando  si  è  a  

casa.  

Svolgere  i  test  e  i  questionari  proposti  dagli  insegnanti  con  calma  nei  tempi  che  servono  anche  

per  approfondire,  studiare  e  memorizzare  (come  esercizio  e  metodo  di  apprendimento).  

Usare  le  wiki  per  svolgere  ricerche  di  gruppo  insieme  ai  compagni  

Fare   ricerche,   aiutarsi   nei   compiti,   chiarirsi   dubbi   ed   argomenti   tra   compagni  anche  quando  si  è  a  casa.  

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Svolgere  i  test  e  i  questionari  proposti  dagli   insegnanti  con  calma  nei  tempi  che  servono   anche   per   approfondire,   studiare   e   memorizzare   (come   esercizio   e  metodo  di  apprendimento).  

Usare  le  wiki  per  svolgere  ricerche  di  gruppo  insieme  ai  compagni  

Partecipare  alle   lezioni  anche  se  a  causa  della  malattia  non  è  possibile  recarsi  a  scuola  

Ricevere   indicazioni   e   spiegazioni   aggiuntive   in   privato   dal   tutor   o  dall’insegnante.  

In   generale   partecipare,   con   il   post,   i   commenti   ed   i   sondaggi   a   tutte   le  discussioni  in  classe.  

Contesto  attuale  

Analizzando  la  situazione  attuale  possiamo  osservare  che:    

sono  in  atto  numerose  sperimentazioni  di  classi  digitali;  

si   fornisce  tecnologia  hardware  ma  c’è  scarsa  attenzione  alle  piattaforme  di  supporto  alla  didattica  integrata  dai  nuovi  device;  

il   tablet   di   per   sé   non   costituisce   valore   aggiunto  ma   crea   disorientamento  nei   docenti   spesso   impreparati   e   obbligati   a   subire   quelle   scelte   e   può  generare   caos   per   genitori   e   studenti   (Tablet   o   notebook?   Quale   tablet?  Quale   marca?   Quale   risoluzione?   Quanta   memoria?   Aperto   o   chiuso?  Android?  IOS,  Windows  mobile?;    

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e  ancora,  wifi,  3g,  memoria  esterna?  Dropbox?  Nuvola?  Cloud?;  

è  la  scuola  che  sceglie  una  linea  operativa  e  didattica,  ma  la  carenza  di  mezzi  e  di  risorse,  non  solo  economiche,  porta  ad  una  scelta  spontanea  e  personale  degli  strumenti  da  usare;  

i   materiali   per   le   lezioni   possono   essere   distribuiti   alla   classe   in   vari  modi:  alcuni  docenti  li  inviano  via  mail,  altri  come  allegato,  altri  usano  dropbox,  altri  ancora   fanno  upload  del  documento  sulla  cartella  condivisa  del   server  della  scuola  (il  risultato  è  che  non  si  sa  mai  dove  possa  essere  un  documento),  altri  ancora  usano  suite  che  mettono  a  disposizione  strumenti  nati  per  tutt’altro  e  malamente  accorpati  per   simulare  un  ambiente  di   lavoro   integrato,  ma  che  per  loro  eterogeneità  impediscono  una  qualsiasi  ricerca;  

La  bidirezionalità,  essenza  del  WEB  2.0,  è  poco  sfruttata  o  usata  in  modo  non  ottimale;    

Da   qui   nascono   soluzioni   estremamente   eterogenee:   manca   una  pianificazione  delle  cose  più  elementari.  

 

Social  Classroom...una  scommessa  vincente...  

In  pochi  mesi  più  di  500  installazioni.  

 

 

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VALORE  DIDATTICO  

“L’innovazione  non  passa  attraverso  l’introduzione  della  tecnologia  ma  dallo  sviluppo  del   modo   di   lavorare   insieme   nella   classe,   nell’implementare   meccanismi   di  collaborazione  e  soprattutto  mediante  la  disponibilità  di  strumenti  sicuri  ed  efficienti  per  lo  sviluppo  della  didattica”.      La  trasformazione  della  scuola  tradizionale  in  scuola  digitale  deve  invece  consentire  un  lavoro  collaborativo  fra  docente  e  studente  per:    -­‐  l’accrescimento  della  motivazione  allo  studio,  vivendo  in  un  ambiente  collaborativo  che   offre   e   anima   situazioni   reali   in   cui   ciascun   soggetto   è   chiamato   ad  esercitare  ruoli  attivi  di  confronto  e  partecipazione;    -­‐   il   reale   utilizzo   delle   nuove   risorse   per   l’apprendimento   e   l’acquisizione   di  competenze  nuove  e  spendibili  nel  futuro  professionale.    Inoltre   i   ragazzi:   leggono,   studiano,   si   informano   usando   la   rete,   vivono   sui   social.  Con  Social   Classroom  i   contenuti   preparati   dall’insegnante   sono   sempre   disponibili  online.  L’insegnante  può  educare  i  ragazzi  ad  orientarsi  nella  giungla  dei  materiali  più  o   meno   validi   presenti   in   rete   in   un  ambiente   sicuro   e   protetto,   operando   una  selezione   ed  una  proposta   ed  insegnando   a   “scegliere”   le   risorse.    Da   tutte   queste  considerazioni,   e   con   l’esperienza   di  Zeta   Social  nelle  piattaforme   collaborative,  è  nata   l’idea   di   costruire  Social   Classroom  per   dare   agli   insegnanti   e   agli   studenti,  strumenti   idonei   e   semplici   per   gestire   la  transizione   ad   una   didattica   che   non   sia  solo  digitale  ma  effettivamente  efficace  ai  fini  formativi.      Social   Classroom  è   un   vero   e   proprio  “supporto   didattico”   sia   per   il   singolo  insegnante  sia  per  gli  studenti.  Semplice  da  usare  e  sicuro,  può  diventare  esperienza  e  valido  metodo  anche  per  gli  altri  colleghi  e  per  un’intera  scuola.  

ETICA  

Assistiamo   all’esplosione   di   numerose   pseudo   piattaforme   per   la   scuola   con   un  modello   di   business   alquanto   discutibile.   L’aggregazione   di   ragazzi   ed   insegnanti   è  ritenuto   interessante  e  viene  sfruttato  ai   fini  di  marketing  e  vendita  di   libri,  giochi,  prodotti   per   ragazzi,   cibo,   strumenti   tecnologici,   per   veicolare   app  e  quant’altro.   Il  meccanismo   della   vendita   tramite   community   profilata   viene  mutuata   dal   mondo  delle   aziende   e   servizi,   anche   al  mondo  della   scuola.   Il  modello   non   è   sbagliato   in  assoluto,   ciò   che   è   pericoloso   è   l’assenza   del  meccanismo   di   controllo   e   selezione  “etico”   dei   contenuti.   Sulle   piattaforme   aperte   quali   facebook,   edmodo,   google+,  dropbox,   ecc.   non   si   può   avere   il   controllo   dei   contenuti   “extra   scolastici”   che  passano  sotto  gli  occhi  dei  ragazzi.  

Utilizzare   il   canale   per   fornire   strumenti   semplificati   e   utili   alla   didattica,   elementi  “predigeriti”  dagli  insegnanti  che  hanno  modo  di  educare  gli  studenti  alla  selezione  ed  uso  di   risorse   internet  e  che   in  generale  consenta  a  chi   si  occupa  di  guidare  ed  educare  di  detenere  il  filtro  sulle  informazioni  che  possono  passare  in  piattaforma  è,  

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a  nostro  avviso,  fondamentale.  Un  genitore  responsabile  certamente  preferisce  che  i  propri   figli   possano   essere   formati   a   stare   su   internet   sotto   la   supervisione   di   un  docente  qualificato.  

Perché  Social  Classroom  è  una  piattaforma  ETICA:  

Perché   ciascuna   attivazione   è   gestita,   guidata,   configurata   dall’insegnante   o   dalla  struttura   preposta   all’interno   delle   scuola   e   solo   tali   soggetti   decidono   e  determinano  i  contenuti  scolastici  ed  extrascolastici  ammessi.  Le  chiavi  sono  in  mano  solo  agli  abitanti  della  casa!  E  nessuno  entra  senza  il  loro  consenso!  

PRICACY  SICUREZZA  E  PROTEZIONE  

Un  social  network  nasce  col  preciso   scopo  di  essere  attrattivo.  È  una   trappola,   è   il  paese   dei   balocchi   che   ci   viene   concesso   in   uso  al   fine   di   vendere   noi   e   la   nostra  identità,   i   nostri   dati,   vendere   la   nostra   attenzione   a   chi   ci   vuole   indirizzare  messaggi  pubblicitari  e  a  chi  fa  statistica  e  marketing.    Tutto  questo  avviene  con  la  nostra  autorizzazione  espressa  ed  esplicita  che  autorizza  il   produttore   di   turno   ad   usare   i   nostri   dati   in   modo   chiaro,   direttamente   e  indirettamente  in  ogni  ambito.    È   infatti   comunemente   noto   che   le   aziende   che   gestiscono   i   social   network  concedono  l’uso  dei  propri  prodotti  secondo  clausole  molto  rigide  che  ci   impedisce  di  far  loro  causa  qualora  perdessero,  o  venissero  loro  trafugati  i  nostri  dati.  È  chiaro  che  in  alcuni  casi  l’intento  non  è  quello  di  vendere  esplicitamente  i  nostri  dati  a  terzi,  ma,  qualora  accadesse,  nulla  potremmo  fare  in  termini  di  rivendicazioni.    È  pensabile  che  tutti   i  dati  relativi  alla  didattica  possano  andare  persi  senza  nessun  coinvolgimento   da   parte   del   fornitore?   Quali   garanzie   vengono   date?   C’è   un  contratto   scritto   e   firmato?   No,   non   c’è   mai.   Nessuno   è   responsabile   né   della  eventuale  perdita  dei  nostri  dati  scolastici,  né,  cosa  ben  più  grave,  della  diffusone  dei  nostri  dati  “sensibili”.  

La  Legge  Italiana  e  i  dati  degli  studenti  

È  paradossale,   nel  nostro   sistema  normativo,   quando  emettono  una   fattura  a  mio  nome,   io   devo   dare   un   consenso   esplicito   e   firmare   documenti   cartacei   al   fine   di  consentire  a  qualcuno  di  gestire  i  miei  dati  contabili,  che  di  solito  sono  limitati  ad  una  stringatissima  anagrafica  corredata  da  una  partita  iva  o  codice  fiscale.  Viceversa  c’è  qualcuno   che   pensa   di   poter   affidare   ad   un   social   network   non   solo   anagrafiche  complete,  ma  anche  di  poter  affidare  a  società  che  non  rispondono  alle  leggi  italiane,  un  insieme   spaventosamente   ricco   di   informazioni   altamente   riservate   e   ultra  sensibili  su  soggetti  di  minore  età.    Supponiamo  che  all’interno  di  una  materia  umanistica  vengano  espresse  opinioni,  o  comunicati   dati   relativi   alla   salute,   parlando  di   dieta   e   di   cibi   per   celiaci,   diabetici,  piuttosto   che   kosher   (dati   dai   quali   si   ricava   l’orientamento   religioso),   o   più  semplicemente   che   esprimano   tendenze   e   orientamenti   politici   o   sessuali.   Non  

Page 12: Scheda prodotto Social Classroom, la piattaforma per una scuola 2.0

Zeta Social srl - Sede Legale via Solferino, 1 • 26900 Lodi - Sede Operativa via Piovola, 138 • 50053 Empoli (FI) - Tel. 0371 - 1985650 E-mail: [email protected], [email protected] - www.zetasocial.it - www.socialclassroom.it - www.zucchetti.it

dimentichiamo   che   dall’esame   di   affermazioni   o   frasi   assolutamente   innocue   e  innocenti,   è   possibile   avere   un   quadro   molto   chiaro   dei   dati   più   sensibili   degli  studenti.   È   possibile   pensare   di   affidare   questi   dati   a   qualcuno   che   risponde   alla  normativa   delle   Antille?   Cosa   accade   se   questi   dati   vengono   trafugati?   O   peggio,  venduti?  Chi  è  responsabile?    Il   garante   della   Privacy   ha   diramato   una   serie   di   documenti   che   sono   raggiungibili  anche  sul  web  ad  interpretazione  della  normativa  vigente.  Consultabili  on  line:  http://www.garanteprivacy.it/documents/10160/2416443/La_privacy_tra_i_banchi_di_scuola.pdf  

Perché  Social  Classroom  è  sicura  e  a  norma  di  legge?  

Perché  è  una  piattaforma  completamente  italiana,  risiede  in  una  server  farm  italiana  (Zucchetti   S.p.A.)   con   altissimi   livelli   SLA   (di   sicurezza,   tempi   di   intervento   e  ripristino,   backup);   perché   ha   più   linee   di   connessione   con   differenti   carrier   e   più  linee   di   alimentazione,   con   differenti   fornitori,   e   collocata   in   uno   dei   dieci   caveau  bancari  più  sicuri  d’Italia  ecc.  Ma  principalmente  perché  esiste  un  responsabile  del  trattamento  dei  dati  personali   che   insieme  alla  piattaforma  vi   rilascia  un   contratto  firmato   relativo   alla   privacy   e   al   trattamento   dei   dati   personali.   Di   fatto   è   forse  l’unica  che  preveda  il  rilascio  di  un  contratto  firmato  tra  proprietario  dei  dati  (scuola-­‐professore-­‐studente)   e   il   responsabile   del   trattamento   dei   dati   (Zeta   Social)   con  piena  assunzione,  da  parte  del  fornitore,  della  responsabilità  circa  il  trattamento  dei  dati,   la   privacy,   la   non   diffusione   dei   dati   a   terzi   e   la   garanzia   assoluta   della  permanenza  (backup  continui)  e  fruizione  dei  dati  stessi  (24h/7).