SCENARIO La sfida: qualità delle cure e risparmio · IRCCS EUGENIO MEDEA / Unico ospedale pugliese...

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2 Sanità tra pubblico e privato Eventi Lunedì 3 settembre 2012 Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano Attività editoriale a cura de: Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr); Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs); Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 5 - Numero 38 Lunedì 3 settembre 2012 Direttore responsabile: Donatella Treu TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti entro di vedere fuggire i re- sidenti in strutture di un’altra regione o all’estero in caso di cure (10 milioni di italiani in tutto), lo studio rivela un’im- magine concreta di come oggi siano oggi mutate le esigenze dei cittadini. Intanto, la prima impressione è che i conna- zionali abbiano le idee chiare sull’argomento. E già in tema di “gestione delle risorse” per tenere insieme sostenibilità finanziaria e qualità dell’assi- stenza saprebbero come muo- versi, ovvero depoliticizzando la sanità. Per il 40% dei cittadini si deve passare a una gestione da par- ■■ SCENARIO / Una ricerca del Censis analizza il rapporto dei cittadini col sistema sanitario ■■ IRCCS EUGENIO MEDEA / Unico ospedale pugliese specializzato in neuroriabilitazione per l’età evolutiva La sfida: qualità delle cure e risparmio A Brindisi cure e ricerche all’avanguardia te di manager più competen- ti e non scelti dalla politica, mentre per il 38,5% ciascuno deve contribuire pagando un ticket proporzionato al pro- prio reddito. Ancora, il 37% indica la necessità di rendere più efficienti strutture, servizi e personale, allo stesso modo il 19% vuole introdurre con- trolli rigorosi sui medici di medicina generale. Passando poi all’economia ve- ra e propria, un altro dato che viene fuori dal rapporto è che si spende di più. Tra visite me- diche, dentista, analisi e accer- tamenti diagnostici, il 58% de- gli italiani ha visto aumentare la propria spesa in sanità del 18% in un anno. Il dito è pun- tato sul ticket, rispettivamen- te sui farmaci per il 65% dei cittadini, sulle visite mediche specialistiche per il 64%, sulle analisi e sulle radiografie per il 63%. Insomma, nonostante si cerchi di fare buona gestione e di amministrare bene, comun- que non si riesce a contenere. In tutto questo cambiano però anche le tendenze degli ita- liani nella scelta del sistema sanitario, che vede prevalere il ruolo delle strutture private. A farvi ricorso nell’ultimo anno è stato il 38%, almeno per una prestazione, con le dovute dif- ferenze tra i due sessi: il 42% delle donne, il 42,5% degli adulti nella fascia di età 45-64 anni e il 40% degli anziani. Per il resto, ha deciso di rivolgersi al privato il 42% dei residen- ti nel Nord-Ovest e il 42% di quelli nei comuni tra 10mila e 30mila abitanti, ma anche il 42% dei laureati. Unico neo il prezzo delle prestazioni che per il 55% è troppo elevato, invece il 44% lo ritiene giusto e solo l’1% pensa che sia basso. Al contrario, quanto all’intra- moenia (prestazioni private erogate dai medici all’inter- no dell’ospedale ma fuori dall’orario di lavoro) vi ha fat- to ricorso il 10% dei cittadini, vale a dire donne (11,5%), 45-64enni (12%), residenti al Centro (13%) e nei comuni tra 100mila e 250mila abitanti (15%), laureati (15%). Pure qui si fanno i conti sui costi, perché secondo il 49% sono troppo in su, per il 48% giusti e per il 3% bassi. In sostanza, gli italiani san- no selezionare bene quando si tratta di salute e benessere. Soprattutto sono sempre più esigenti e in grado di giudica- re da sé l’efficienza dei servizi e l’appropriatezza delle presta- zioni, in un’ottica che fa della qualità e dello stile di vita il fattore decisivo fondamentale. Il 58% degli italiani ha visto aumentare la propria spesa del 18% in un anno Neuropatologia e riabilitazione funzionale e Psicopatologia dello sviluppo le Unità operative P iù formazione degli ope- ratori, maggiore vigilanza sull’uso dei farmaci e sugli eventi avversi, migliori pre- stazioni. Ma anche massima sicurezza in sala operatoria, ricorso a strumentazioni di ultima generazione, innova- zione a tutto campo con la telemedicina e tutto ciò che fa capo a nuove tecnologie. E ancora: ricerca applicata fina- lizzata a risultati d’eccellenza e sperimentazione di terapie all’avanguardia. Il sistema sanità e il governo clinico nel Belpaese punta- no sulla politica della quali- tà e sul suo miglioramento costante, in un momento peraltro non facile, in cui ammodernamento, spending review, appropriatezza, ac- countability, ovvero “rendere conto” di ciò che viene fatto, sono all’ordine del giorno. Proprio, in questi tempi in cui le finanze agitano gli animi e i tagli mettono a dura prova chi si ritrova a fare i conti, anche i cittadini si guardano nelle tasche e si orientano su scelte ben ponderate. A dirlo è una recente ricerca del Censis, presentata a giugno, che scatta una fotografia molto appro- fondita degli italiani e delle loro famiglie di fronte alla questione sanità, rivelandone uno spirito particolarmente critico. Oltre a un’approfondita ana- lisi del rischio che incombe sulle regioni con piani di ri- A ttivo in Puglia dal 2004, prima a Ostuni e dal 2011 presso l’ex complesso ospeda- liero “A. Di Summa” di Brin- disi, l’Irccs “Eugenio Medea”, sezione di ricerca dell’Associa- zione “La Nostra Famiglia”, è l’unico ospedale di neuroriabi- litazione per l’età evolutiva pre- sente in Puglia. Esso risponde a un ampio bacino d’utenza, che si amplia ben oltre i con- fini pugliesi, con una mobilità attiva extraregionale dalla Ca- labria, Sicilia, Campania, Mo- lise e Abruzzo del 16%. Consolidata, com’è nella natu- ra degli Irccs, l’attività di ricer- ca scientifica che nel caso del Medea, l’unico Irccs in Italia con mandato ministeriale per la neuroriabilitazione in età evolutiva, è concentrata nel campo delle neuroscienze in età evolutiva, con importanti pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Il Polo, spiega la direttrice Carmen Chiaramonte, è strut- turato in due unità operative di neuroriabilitazione: Neuro- patologia e riabilitazione fun- zionale (Uo1) e Psicopatologia dello sviluppo (Uo2). Dotate di 15 posti letto ciascuna, le due unità hanno un indice di saturazione superiore al 95%, a dire dell’intensa attività svolta dal Medea e della sua capacità attrattiva. L’Unità operativa di Neuropa- tologia e riabilitazione funzio- nale, prosegue la direttrice, “è centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle paralisi cerebrali infantili e delle gravi cerebrolesioni in età evolutiva, mentre l’Unità operativa di Psicopatologia dello sviluppo è centro di rife- rimento regionale per l’Adhd. la sindrome da iperattività. Entrambe sono inserite nelle Rete Regionale per la diagnosi e la terapia delle malattie rare. Per quanto attiene l’attività clinica, l’Irccs dà una risposta a 360 gradi alle patologie neu- rologiche e psicopatologiche e la sua attività corrisponde al codice 75, ovvero ad alta spe- cialità”. Tratto peculiare e estrema- mente specialistico della strut- tura è l’intervento riabilitativo intensivo immediatamente dopo la formulazione di una diagnosi funzionale o dopo la fase acuta di patologia. “È il momento fondamentale per il recupero neurologico - sottoli- nea il dottor Antonio Trabacca, responsabile di Neuropatolo- gia e direttore sanitario - tanto che attorno a questo periodo vi è anche un’intesa attività di ricerca. L’obiettivo è oggettiva- re le condizioni prima e dopo l’intervento di neuroriabilita- zione grazie a esami quali la ri- sonanza magnetica funzionale, che consente di vedere come il cervello si riorganizza dopo un evento traumatico e di mettere in evidenza l’azione positiva della riabilitazione”. L’Uo1 si caratterizza per la pluridecennale esperienza maturata nel campo delle paralisi cerebrali infantili e la riabilitazione delle malattie neuromuscolari rappresenta un’ulteriore area di attività. È specializzata anche nella trattazione delle epilessie sintomatiche, rispetto a cui è attiva una specifica linea di ricerca utilizzando il moni- toraggio elettroencefalogra- fico prolungato. L’Uo2 diretta dal dottor An- gelo Massagli, interviene con prestazioni diagnostiche, te- rapeutico- riabilitative nei di- sturbi pervasivi dello sviluppo, dell’attività e della attenzione, dello sviluppo psicologico, nel- le sindromi post traumatiche da stress. Tra le linee di ricerca attive in quest’ambito, mette in rilievo il direttore Trabacca, “vi sono quelle dedicate agli autismi, che sono in cresci- ta, e all’Adhd. In questo caso, l’obiettivo non è solo ricercare le cause all’origine di questi disturbi, ma anche individua- re le strategie riabilitative più idonee”. Dopo l’intervento intensivo di riabilitazione, l’Irccs Medea assicura ai pazienti un moni- toraggio ambulatoriale e li in- dirizza verso le strutture terri- toriali per la prosecuzione del processo riabilitativo. Quello di Brindisi è uno dei quattro poli italiani dell’Irccs Medea, che ha la certificazione qualità sia per l’attività clinica, sia per quella scientifica. L’As- sociazione “La Nostra Fami- glia”, di cui l’Irccs è la sezione scientifica, ha una rete di 35 centri di riabilitazione attivi in Italia e, attraverso progetti di cooperazione internazionale, anche all’estero. A sx: l’Irccs Eugenio Medea a Brindisi. A dx: la riabilitazione neurovisiva

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2 Sanità tra pubblico e privatoEventi

Lunedì 3 settembre 2012

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 5 - Numero 38 Lunedì 3 settembre 2012

Direttore responsabile: Donatella Treu

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E enti

entro di vedere fuggire i re-sidenti in strutture di un’altra regione o all’estero in caso di cure (10 milioni di italiani in tutto), lo studio rivela un’im-magine concreta di come oggi siano oggi mutate le esigenze dei cittadini. Intanto, la prima impressione è che i conna-zionali abbiano le idee chiare sull’argomento. E già in tema di “gestione delle risorse” per tenere insieme sostenibilità finanziaria e qualità dell’assi-stenza saprebbero come muo-versi, ovvero depoliticizzando la sanità. Per il 40% dei cittadini si deve passare a una gestione da par-

■■■ SCENARIO / Una ricerca del Censis analizza il rapporto dei cittadini col sistema sanitario

■■■ IRCCS EUGENIO MEDEA / Unico ospedale pugliese specializzato in neuroriabilitazione per l’età evolutiva

La sfida: qualità delle cure e risparmio

A Brindisi cure e ricerche all’avanguardia

te di manager più competen-ti e non scelti dalla politica, mentre per il 38,5% ciascuno deve contribuire pagando un ticket proporzionato al pro-prio reddito. Ancora, il 37% indica la necessità di rendere più efficienti strutture, servizi e personale, allo stesso modo il 19% vuole introdurre con-trolli rigorosi sui medici di medicina generale.Passando poi all’economia ve-ra e propria, un altro dato che viene fuori dal rapporto è che si spende di più. Tra visite me-diche, dentista, analisi e accer-tamenti diagnostici, il 58% de-gli italiani ha visto aumentare la propria spesa in sanità del 18% in un anno. Il dito è pun-tato sul ticket, rispettivamen-te sui farmaci per il 65% dei cittadini, sulle visite mediche specialistiche per il 64%, sulle analisi e sulle radiografie per il 63%. Insomma, nonostante si cerchi di fare buona gestione e di amministrare bene, comun-que non si riesce a contenere.

In tutto questo cambiano però anche le tendenze degli ita-liani nella scelta del sistema sanitario, che vede prevalere il ruolo delle strutture private. A farvi ricorso nell’ultimo anno è stato il 38%, almeno per una prestazione, con le dovute dif-ferenze tra i due sessi: il 42% delle donne, il 42,5% degli adulti nella fascia di età 45-64 anni e il 40% degli anziani. Per il resto, ha deciso di rivolgersi al privato il 42% dei residen-ti nel Nord-Ovest e il 42% di quelli nei comuni tra 10mila e 30mila abitanti, ma anche il 42% dei laureati. Unico neo il prezzo delle prestazioni che per il 55% è troppo elevato, invece il 44% lo ritiene giusto e solo l’1% pensa che sia basso. Al contrario, quanto all’intra-moenia (prestazioni private erogate dai medici all’inter-no dell’ospedale ma fuori dall’orario di lavoro) vi ha fat-to ricorso il 10% dei cittadini, vale a dire donne (11,5%), 45-64enni (12%), residenti al Centro (13%) e nei comuni tra 100mila e 250mila abitanti (15%), laureati (15%). Pure qui si fanno i conti sui costi, perché secondo il 49% sono troppo in su, per il 48% giusti e per il 3% bassi. In sostanza, gli italiani san-no selezionare bene quando si tratta di salute e benessere. Soprattutto sono sempre più esigenti e in grado di giudica-re da sé l’efficienza dei servizi e l’appropriatezza delle presta-zioni, in un’ottica che fa della qualità e dello stile di vita il fattore decisivo fondamentale.

Il 58% degli italiani ha visto aumentare la propria spesa del 18% in un anno

Neuropatologia e riabilitazione funzionale e Psicopatologia dello sviluppo le Unità operative

Più formazione degli ope-ratori, maggiore vigilanza

sull’uso dei farmaci e sugli eventi avversi, migliori pre-stazioni. Ma anche massima sicurezza in sala operatoria, ricorso a strumentazioni di ultima generazione, innova-zione a tutto campo con la telemedicina e tutto ciò che fa capo a nuove tecnologie. E ancora: ricerca applicata fina-lizzata a risultati d’eccellenza e sperimentazione di terapie all’avanguardia. Il sistema sanità e il governo clinico nel Belpaese punta-no sulla politica della quali-tà e sul suo miglioramento costante, in un momento peraltro non facile, in cui ammodernamento, spending review, appropriatezza, ac-countability, ovvero “rendere conto” di ciò che viene fatto, sono all’ordine del giorno.

Proprio, in questi tempi in cui le finanze agitano gli animi e i tagli mettono a dura prova chi si ritrova a fare i conti, anche i cittadini si guardano nelle tasche e si orientano su scelte ben ponderate. A dirlo è una recente ricerca del Censis, presentata a giugno, che scatta

una fotografia molto appro-fondita degli italiani e delle loro famiglie di fronte alla questione sanità, rivelandone uno spirito particolarmente critico. Oltre a un’approfondita ana-lisi del rischio che incombe sulle regioni con piani di ri-

Attivo in Puglia dal 2004, prima a Ostuni e dal 2011

presso l’ex complesso ospeda-liero “A. Di Summa” di Brin-disi, l’Irccs “Eugenio Medea”, sezione di ricerca dell’Associa-zione “La Nostra Famiglia”, è l’unico ospedale di neuroriabi-litazione per l’età evolutiva pre-sente in Puglia. Esso risponde a un ampio bacino d’utenza, che si amplia ben oltre i con-fini pugliesi, con una mobilità attiva extraregionale dalla Ca-labria, Sicilia, Campania, Mo-lise e Abruzzo del 16%.

Consolidata, com’è nella natu-ra degli Irccs, l’attività di ricer-ca scientifica che nel caso del Medea, l’unico Irccs in Italia con mandato ministeriale per la neuroriabilitazione in età evolutiva, è concentrata nel campo delle neuroscienze in età evolutiva, con importanti pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Il Polo, spiega la direttrice Carmen Chiaramonte, è strut-turato in due unità operative di neuroriabilitazione: Neuro-patologia e riabilitazione fun-

zionale (Uo1) e Psicopatologia dello sviluppo (Uo2). Dotate di 15 posti letto ciascuna, le due unità hanno un indice di saturazione superiore al 95%, a dire dell’intensa attività svolta dal Medea e della sua capacità attrattiva. L’Unità operativa di Neuropa-tologia e riabilitazione funzio-nale, prosegue la direttrice, “è centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle paralisi cerebrali infantili e delle gravi cerebrolesioni in età evolutiva, mentre l’Unità

operativa di Psicopatologia dello sviluppo è centro di rife-rimento regionale per l’Adhd. la sindrome da iperattività. Entrambe sono inserite nelle Rete Regionale per la diagnosi e la terapia delle malattie rare. Per quanto attiene l’attività clinica, l’Irccs dà una risposta a 360 gradi alle patologie neu-rologiche e psicopatologiche e la sua attività corrisponde al codice 75, ovvero ad alta spe-cialità”. Tratto peculiare e estrema-mente specialistico della strut-

tura è l’intervento riabilitativo intensivo immediatamente dopo la formulazione di una diagnosi funzionale o dopo la fase acuta di patologia. “È il momento fondamentale per il recupero neurologico - sottoli-nea il dottor Antonio Trabacca, responsabile di Neuropatolo-gia e direttore sanitario - tanto che attorno a questo periodo vi è anche un’intesa attività di ricerca. L’obiettivo è oggettiva-re le condizioni prima e dopo l’intervento di neuroriabilita-zione grazie a esami quali la ri-sonanza magnetica funzionale, che consente di vedere come il cervello si riorganizza dopo un evento traumatico e di mettere in evidenza l’azione positiva della riabilitazione”. L’Uo1 si caratterizza per la pluridecennale esperienza maturata nel campo delle paralisi cerebrali infantili e la riabilitazione delle malattie

neuromuscolari rappresenta un’ulteriore area di attività. È specializzata anche nella trattazione delle epilessie sintomatiche, rispetto a cui è attiva una specifica linea di ricerca utilizzando il moni-toraggio elettroencefalogra-fico prolungato.L’Uo2 diretta dal dottor An-gelo Massagli, interviene con prestazioni diagnostiche, te-rapeutico- riabilitative nei di-sturbi pervasivi dello sviluppo, dell’attività e della attenzione, dello sviluppo psicologico, nel-le sindromi post traumatiche da stress. Tra le linee di ricerca attive in quest’ambito, mette in rilievo il direttore Trabacca, “vi sono quelle dedicate agli autismi, che sono in cresci-ta, e all’Adhd. In questo caso, l’obiettivo non è solo ricercare le cause all’origine di questi disturbi, ma anche individua-re le strategie riabilitative più idonee”.Dopo l’intervento intensivo di riabilitazione, l’Irccs Medea assicura ai pazienti un moni-toraggio ambulatoriale e li in-dirizza verso le strutture terri-toriali per la prosecuzione del processo riabilitativo.Quello di Brindisi è uno dei quattro poli italiani dell’Irccs Medea, che ha la certificazione qualità sia per l’attività clinica, sia per quella scientifica. L’As-sociazione “La Nostra Fami-glia”, di cui l’Irccs è la sezione scientifica, ha una rete di 35 centri di riabilitazione attivi in Italia e, attraverso progetti di cooperazione internazionale, anche all’estero.

A sx: l’Irccs Eugenio Medea a Brindisi.A dx: la riabilitazione neurovisiva