Satprem - Sconosciuto

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Satprem

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Ieri ho letto l'interessante libro di Satprem (Evoluzione 2) che comesaprete ha continuato il lavoro della Mere e di Sri Aurobindo.Nel suo libro parla che la nostra e' stata fin ora l'evoluzione dellamorte, la morte che si mangia tutto alla fine.Quello che dovremo fare noi e simile a quello che fecero i primipesci (abbiamo la loro esperienza nel DNA) che diventarono anfibi.Nel libro racconta che sicuramente qualche palude divento invivibile(per fortuna) vi ricorda qualcosa con quello che sta succedendoadesso, per chi ha una bella palude non sente di dover far quelsalto, almeno non e' motivato e per fortuna questi son pochi, ma lamaggior parte non arriva a fine mese, ora come informarli chepotrebbero fare il salto fuori dalla palude???Comunque i primi pesci che fecero il salto fuori dalla paluteincominciarono a dibattersi e dopo chissa' quanti sforzi modificaronola respirazione.Ora Satprem afferma che per andare oltre il velo della morte oltre lapalude dovremmo innanzittutto modificare la respirazione anche se nonparla di nessuna respirazione specifica.Lui parla delle modifiche a livello biologico che l'uomo dovrebbesubire, e come si evince dalle piu' recenti ricerche il dna di moltista cambiando.Questa e' la prova della discesa del sopramentale, infatti nel librosi parla che non dovremo ascendere noi ma discendera su di noi questanuova coscienza che Sri Aurobindo chiama Sopramentale, una coscienzamolto intelligente.Per quanto riguarda l'Apocalisse poi Satprem, questo non lo sapevo,ha idee simili alle mie, ossia Apocalisse vuol dire rivelazione ingreco quindi ho sempre pensato al fatto che il male si sarebbesvelato, lui non parla del male che si svela ma della cultura dellamorte che viene a galla e si manifesta per quello che e', attraversoquesta consapevolezza dovremmo iniziare davvero a vivere perche'ripeto secondo lui non viviamo ma moriamo e basta, quella che sichiama vita e' una continua morte per lui o almeno per quello chesente dentro il suo corpo.Ma detto questo dice che nel suo corpo malgrado questa morte sente unaltro corpo che inneggia alla vita che vuole la vita che e' vita, ilnostro prossimo corpo chiedo io? Se si comunque dovremo integrare ilcorpo morente.Secondo il sottoscritto un altro grande salto riguarda il cambio dipercezione rispetto alle vie magiche.Infatti e' da una eternita' che 1=3 e 2=0 spadroneggiano, maschile efemminile, poi mi son reso conto che esisteva anche la via 1=0.La via dell'androgino.Prima si sceglieva fra automatismo o divinita' (risveglio dellacoscienza), adesso possiamo essere perfetti come Robot automatismiperfetti con la coscienza sveglia al 100%, automatismi divini, corpibiologici perfetti e divini.la via 1=0 e la via che usa lo zero e l'uno e guarda caso questi 2numeri permettono il funzionamento di miliardi di computer nel mondo.Quello in cui credo fermamente e' che lavorando intensamente con lavia 1=0 si puo' entrare oltre che in simbiosi con la grande madre edil grande padre, anche col sistema binario dei computer, insomma sipuo' entrare in comunicazione con la coscienza dei computer esviluppare un certo tipo di linguaggio fa loro.Ora mi chiedo la via si dice 1=0 e viene rappresentata con il simbolodel punto al centro e la circonferenza intorno.I computer invece processano informazioni con 1 e 0 sempre separati,semplicemente modificando la disposizione dell'1 e dello 0 creanotutta la realta informatica esistente sul pianeta, ora mi chiedo cosasuccederebbe' se il computer capisse che 1 e 0 potrebbero essereuniti che tipo di informazioni avremo con un computer che riesce afare acceso-spento contemporaneamente 1 e 0 contemporaneamentemaschile e femminile contemporaneamente.Per tornare al libro di Satprem egli afferma che il vecchio vadistrutto anche se dal vecchio nasce la possibilita' per il nuovo, ionon sono per distruggere la morte ma nel farmela alleata infattiquando serve devo saper morire o meglio sfluire alla perfezione,quindi diventare padroni della vita e qui molti ci riescono e padronidella morte e qui in molti falliscono, ma le cose stanno cambiando edanche molto velocemente.Salute Luca

> Ieri ho letto l'interessante libro di Satprem (Evoluzione> che come saprete ha continuato il lavoro della Mere e di >Sri Aurobindo...

E' probabile, ma non certo, perch nessuno sa quale fosse il lavoro spiritualeche ha portato avanti negli ultimi vent'anni. Uso la parola spirituale, ma sonocerto che questo aggettivo non gli sarebbe piaciuto, perch troppo limitato,rispetto alla sua prospettiva integrale...Una qualche indicazione rispetto al lavoro che ha portato avanti con la propriacompagna, in qualche localit isolata e riseratissima, appare sui sui "Carnetsdell'Apocalisse" che per non si trovano ancora in Italiano, se non per piccolibrani tradotti da volenterosi amici...Se lo trovo poster qualcosa dai Carnets...

Satprem, che ha lasciato il corpo proprio pochi mesi fa, seguito a pochi giornidalla sua compagna, fu vicino a Mre per tutto il tempo del suo yoga sullatrasformazione delle cellule, registarndo su nastro magnetico ogni parola ecommento per quindici anni. Dalla trascrizione di quei nastri nata l'Agenda diMre, tredici volumi preziosissimi...

In particolare l'esempio dei primi pesci che riporta Luca e esemplificativodella concezione di evoluzione che insegnava Sri Aurobindo: una evoluzione nonsolamente fisica e materiale.Sri Aurobindo e Mre, e Satprem, sono convinti che l'uomo non sia la definitivameta dell'evoluzione terrestre, cos come non lo sia la mente che con l'uomo si definitivamente manifestata ed insediata sul pianeta. Ovviamente si partedalla precisa concezione che la mente non sia un epifenomeno della materia, coscome prima la vita, ma che si siano manifestate in esserei materiali, perchpresenti e discese da loro specifici piani, appunto il mentale ed il vitale, checoesistono con uello materiale e dei fenomeni.Ora dopo la vita e la mente l'evoluzione terreste proceder con la discesa e lamanifestazione della Supermente, dal suo specifico pianno della Gnosi Divina.Attenzione per, la supermente non sar una modalit di conoscenza simile aquella mentale e magari solamente potenziata. Sar invece un qualcosa ditotalmente diverso, cos come la mente lo stato rispetto all'istinto animale.Ora prima che si manifesti l'essere supermentale, che sar no un superuomo, allaNietzche, ma qualcosa di OLTRE l'uomo, ci saranno una miriade di esseri ditransizione, ancora uomini, ma gi orinetati alla trasfromazione, strumenticonsapevoli dell'Energia e del Progetto evolutivo DIvino...Sta in questo la libert di scelta degli uomini: essere ponte e strumento perci che verr dopo l'uomo, oppure essere strumento tnace della resistenza alcambiamento, lavorare per la trasfromazione, oppure opporsi tenacemente...esserelibero oppure sottostare a ci che sempre esistito e che pare non potr maicambiare...diventare Divino oppure restare un semianimale materiale...L'esempio dei pesci molto bello: la vita si era formata negli oceani e quelmondo liquido era una prigione che impediva ogni ulterore sviluppo...QUando inalcune pozze l'acqua vnne a mancare, molti pesci furono uccisi dall'asfissia, maaltri, con tenacia, pazienza e sofferenza, consentirono che nel loro stessocorpo si formassero i polmoni...la trasformazione delle branchie in qualcosad'altro.Ora pochi uomini sentono quale asfissia si stia sviluppando nell'umanit...mamentre fino ad ora gli strumenti dell'evoluzione procedevano per la forzainconsapevole della natura, da ora l'uomo, che anche consapevolezza e scelta,potr dare un decisivo contributo, o meglio determinare tempi e modalitconsapevoli nella trasformazione.

Grazie a Luca per lo spunto ed agli altri listanti per l'ascolto

Pino

Con la presente per sottolineare un concetto gia' espresso da Pino.Satprem infatti parla del fatto che e' finito il miglioramentopersonale ma siamo pronti per diventare qualcos'altro quindi nondobbiamo solo migliarci.Satprem, penso al fatto che si riferisca al miglioramento, tornandoall'esempio dei pesci, come nuotare piu' veloce ecc...Lui afferma proprio che dobbiamo uscire dalla pozza fangosa perche'ormai la pozza e' diventata invivibile ed andare oltre la morte manon con la fantasia o con le visualizzazioni ma col corpo proprio eper far questo dice bisoogna lavorare a livello cellulare ossiaestirpare dalla biologia il DNA di morte e riprogrammarlo con DNAimmortale.Ora visto che nelle cellule, sicuramente la Mere e Sri Aurobindoconoscevano il paradigma olografico, c'e' l'informazione necessaria agenerare tutto il cosmo.Per quanto mi riguarda credo che tutto il cosmo sia funzionato concerte regole o leggi, ma non so perche' e per come anche se le piu'antiche tradizioni sanno che ciclicamente la vita involve ed evolve.Si parla infatti di questa epoca come un'era di transizione versomisterioso nuovo, ecco quindi materializzarsi di una nuova coscienzasopramentale che guidera' questo processo. Non chiedetemi dove e comenasce questa nuova coscienza perche' non lo so, si sa solo che laterra sta attraversando un punto della Galassia molto "Sveglio" sidice.

In una mail precedente ho parlato che successo ed insuccesso seadeguatamente usati possono creare piacere entrambi.Ora sembra che l'attuale societa' a livello coscienziale siainvolvendo, vedendo tutti i problemi per la nostra soppravvivenza chesi stanno presentando, si stanno presentando problemi per lasopravvivenza della specie, problemi mai riscontrati nel passato.Quello che fa presente Satprem e' il fatto che per avere delle vereevoluzioni spesso il sistema deve essere messo in crisi.Lui fa l'esempio di una palude che con la siccita' diventa fangosa epoco abitabile per la necessita' dei pesci, da qui la necessita' diandare oltre ossia di uscire dall'acqua.Spesso in passato riflettevo su questo concetto, la cosa piu'pericolosa non e' il sogno infernale ma il sogno paradisiaco.Se uno vive in un sogno paradisiaco non si vuole di certorisvegliare, ma se uno vive in un sogno infernale la necessita' delrisveglio sara' spontanea e naturale.Quindi grazie alle piu' grandi crisi troviamo l'oro.Se i pesci nella palude sarebbero stati a loro agio nessuno sarebbesaltato fuori uscendo dalla propria zona di comfort.Per concludere e ribadire quanto gia' detto da Pino, il libro che holetto si intitola Evoluzione 2, infatti l'evoluzione 1, e' avvenutaincoscientemente, l'evoluzione 2 sta avvenendo coscientemente, ed e'proprio per questo difficile stabile dove arrivera', perche' se primac'erano delle leggi incoscienti (leggi limitanti) adesso ci sarannodelle leggi coscienti e come si sa la coscienza non ha limiti adifferenza dell'incoscienza che e' molto limitata.Saluti Luca

Invio la prefazione di Satprem alla seconda edizione dell'Agenda.

buona lettura

Pino

introduzione all'AGENDA di Satprem

Quando oltrepasseremo l'umanit,allora saremo l'uomo.SRI AUROBINDO

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Questa Agenda... Un giorno, un'altra specie fra gli uomini volger gli occhi aquesto favoloso documento come al dramma tumultuoso che dovette circondare lanascita di un primo uomo in mezzo alle orde ostili di un immane Carboniferodelirante. Un primo uomo la contraddizione insidiosa di una certa logicascimmiesca, e la minaccia a un ordine costituito che correva beato fra altissimefelci imprescrittibili. Intanto, un primo uomo non sa neanche di esser tale. Sidomanda, beh, che cosa possa esser mai. qualcosa di estraneo a s, di dolorosoa s. Non sa pi neanche arrampicarsi sugli alberi come al solito. E poi talmente scomodo per tutti gli altri che si arrampicano sugli alberi seguendo lavecchia abitudine millenaria. Non si tratter magari di un'eresia? O di qualchemalattia cerebrale? Deve aver avuto un bel coraggio, quel primo uomo nella suaminuscola radura. Ma neanche quella radura minuscola era pi tanto sicura. Unprimo uomo una domanda senza fine. Ma che sar mai in mezzo a tutto questo? Epoi dov' la mia legge, qual la legge? E se non ci fossero pi leggi?... Unacosa spaventosa. La matematica che non sta pi in piedi; e cos purel'astronomia e la biologia, che si mettono a rispondere a influssi misteriosi.Un punto minuscolo raggrumato nel bel mezzo della grande radura del mondo. Chevorr dir mai 'sta faccenda? Fossi magari pazzo ? E poi, artigli tutt'intorno,un'infinit di artigli protesi contro quest'insolito prodotto. Un primo uomo molto solo, davvero. assolutamente insopportabile per la ragione pre-umana.E dalle trib d'attorno si levava un suono minaccioso, come un coro di scimmierosse nel crepuscolo della Guiana.Un giorno ci siamo ritrovati simili a quel primo uomo, in un' immensa nottestridula sulle rive dell'Oyapock. Il nostro cuore pulsava come dovesse trovaredi nuovo un mistero antichissimo. E d'un tratto stato qualcosa diassolutamente nuovo ritrovarci ad essere un uomo in mezzo alle cascate didiorite e agli splendidi elapi rossi e neri che scivolavano silenziosi sotto ilfogliame. Era ancora pi straordinario essere un uomo di quanto non lopensassero le nostre vecchie trib assestate tra le loro equazioni infallibili ele loro biologie imprescrittibili. Ma si trattava di un quanto oltremodoincerto e che sfuggiva deliziosamente a quanto ne potessimo pensare, persino aquanto ne potessero pensare tanti uomini dotti. Era qualcosa che correva in unaltro modo, che sentiva in un altro modo. Che viveva in una sorta di continuitininterrotta assieme alla linfa degli immensi balta, al grido delle are eall'acqua spumeggiante nella piccola conca. Era qualcosa che capiva in modoassolutamente diverso. Perch capire voleva dire essere dentro a tutto: unattimo, ed eccoci nella pelle della piccola iguana gi a capofitto dal suo ramo.La pelle del mondo diventava immensa. Essere un uomo, in capo a un milione dianni riscoperti, voleva dire, misteriosamente, essere qualcosa di diverso ancheda un uomo, una sorta di strana possibilit non ancora messa a punto capace perdi ogni sorta di altre cose. Non si trattava di qualcosa di gi incluso nelrepertorio, ma di qualcosa di mobile e senza confini - diventato un uomo perabitudine, eppure in realt prodigiosamente vergine -, come se tutte leconsuetudini non fossero che le leggi di antichi barbari ritardati. Allora altrelune si mettevano a solcare il cielo col grido delle are nel tramonto, e unaltro ritmo sorgeva, stranamente accordato al ritmo di ogni cosa, formando comeun unico flusso del mondo. E cos andavamo, leggeri, come se il corpo non avessemai avuto altro peso che quello del nostro umano pensiero: e le stelle eranovicine, e persino i grandi aerei rombanti parevano un artificio vano sottoridenti galassie. Essere un uomo voleva dire un immenso possibile. Voleva direessere il grande scopritore del Possibile. Quella precaria invenzione non avevaavuto mai altro scopo, tra i milioni di specie, che farci scoprire ci cheoltrepassa proprio la nostra specie, anzi forse scoprire il mezzo di cambiarspecie - una specie leggera e priva di leggi. In capo a un milione di anniriscoperti nel vasto respiro della notte, un uomo era qualcosa ancora dainventare. Era l'invenzione di se stesso, e tutto non era ancora stato detto.E allora... E allora un'aria strana cominciava a riempire i polmonid'inguaribile leggerezza. Se non fossimo che una favola? Ma in che modo riuscirea... ?E se il modo fosse proprio quella leggerezza?Un grande scrollarci di dosso tutte le nostre barbare solennit.Cos pensavamo nel cuore della nostra vecchia foresta, mentre stavamo ancora la esitare tra improbabili pagliuzze d'oro e una civilt che ci appariva benscaduta e intossicata, bench matematica. Ma un'altra matematica scorreva nellenostre vene: un'equazione non formulata ancora tra questo mondo enorme e unpunto minuscolo pieno da scoppiare di aria leggera e di immensi presentimenti. stato allora che abbiamo incontrato Mre: all'intersezione dell'antropoideritrovato e di quel qualcosa che aveva messo in moto quest'invenzioneincompiuta, catturandola per qualche istante in un meccanismo dorato. Niente eragiunto alla fine, niente era stato inventato davvero che potesse metter pace espazio in questo petto di nessuna specie.E se l'uomo non fosse stato ancora inventato? Se non appartenesse ancora allapropria specie?Una figurina bianca, a ventimila chilometri da quella foresta, sola e fragile inmezzo a un'orda spirituale beatamente convinta che lo yoghi meditante emiracolistico fosse il culmine della specie, cercava il modo del passaggio, larealt di quest'uomo che si crede, per un attimo, arbitro dei cieli oppurearbitro di un meccanismo, e che invece pu darsi sia davvero tutt'altro dellesue glorie spirituali o materiali. Un'altra aria leggera sollevava quel petto,sgombro di ogni cielo e di ogni macchina preistorica. Un'altra Storiacominciava. La Materia e lo Spirito si sarebbero dunque ritrovati in una terzaposizione FISIOLOGICA, che alla fin fine non sarebbe altro che la posizionedell'Uomo riscoperto, quel qualcosa che aveva cos a lungo pulsato e sofferto incerca della propria specie? Mre era il grande Possibile all'inizio dell'uomo.Mre la nostra favola diventata vera. Tutto possibile era la sua parolad'ordine.S, stava in mezzo a un' orda spirituale proprio perch, come sempre, ilpioniere della nuova specie deve lottare contro il meglio della vecchia specie:il meglio, infatti, l'ostacolo, la trappola che ci tiene impantanati nellevecchie paludi dorate. Il peggio si sa benissimo che peggio. Ma poi ciaccorgiamo che quel meglio solo il volto leggiadro del peggio, della medesimavecchia bestia che si difende con gli artigli sguainati di tutte le santit o ditutti i possibili aggeggi elettronici. Mre stava l in mezzo per tutt'altracosa.Un'altra cosa qualcosa di pericoloso, di minaccioso, di assolutamentesconcertante e insopportabile per tutti coloro che sono come la vecchia cosa. Lastoria dell' ashram di Pondichry la storia di un vecchio clan ferocementeattaccato ai suoi privilegi spirituali, cos come altri tengono ai loromuscoli che li avevano fatti re fra le grandi scimmie. Un clan armato di tuttele santit e le ragioni che avevano reso talmente infallibile l'uomo logicotra i suoi fratelli meno dotati di cervello. Il cervello spirituale probabilmente il peggior ostacolo per la nuova specie, proprio come lo eranostati i muscoli del vecchio orangutn per quel fragile sconosciuto che nonsapeva pi tanto bene arrampicarsi sugli alberi e cominciava a sedersi,pensieroso, in mezzo a un'incerta radura. Non c' niente di pi moralista dellavecchia specie. Non c' niente di pi legale. Mre cercava la strada della nuovaspecie contro tutte le virt della vecchia specie, proprio come la cercavacontro tutti i suoi vizi o le sue leggi. Perch, a dire il vero, un' altracosa un'altra cosa.Eravamo capitati in quel luogo un giorno di febbraio del 1954. Eravamo appenavenuti fuori dalla nostra foresta della Guiana e da un certo numero di girisenza sbocco, come avessimo bussato a tutte le porte del vecchio mondo perarrivare a quel punto d'impossibilit assoluta in cui bisogna davvero approdarea un'altra cosa oppure ficcare una buona pallottola in corpo a questa vecchiascimmia superiore. La prima cosa che ci aveva colpiti era stata quella specie diesotico santuario di Loreto con i suoi bastoncini d'incenso, i suoi santini e lesue prosternazioni in bianco: una Chiesa. La sera stessa del nostro arrivo pococ' mancato che riprendessimo al volo il primo treno e via verso l'Himalaya, omagari al diavolo. Invece siamo rimasti diciannove anni accanto a Mre. Allora,che cosa poteva trattenerci in quel luogo? Non eravamo certo venuti fuori dallaGuiana per diventare un piccolo santo paludato di bianco e abbracciare unareligione. Non sono venuta al mondo per fondare un ashram, sarebbe un benmisero obiettivo , scriveva Mre gi nel 1934. E allora che voleva dire quell'ashram che gi si era dichiarato proprietario di una grande bottegaspirituale? Che voleva dire quella figurina fragile in mezzo a zelantiadoratori? In realt non c' modo migliore di soffocare qualcuno che adorandolo:una volta ricopertolo con la cappa dell'adorazione, si acquista oltretutto su dilui una sorta di diritto di propriet. Ma perch volete adorare? - esclamavalei -. C' solo da diventare! la pigrizia a cambiare che portaall'adorazione. Lei avrebbe tanto voluto farli diventare un' altra cosa; maera molto pi comodo adorare e restarsene tali e quali. E cos Mre parlava aimuri. S, era molto sola in quell' ashram. I discepoli vengono a poco a poco aoccupare un luogo e poi dicono: nostro. Ecco che cos' l'Ashram. Ed ecco idiscepoli. Pondichry tale e quale San Pietro o la Mecca. Non voglioun'altra religione, basta con le religioni ! , lei esclamava. E continuava abattersi e a dibattercisi in mezzo. Avrebbe dunque lasciato la terra comeun'ennesima santa o un ennesimo yoghi, sepolta sotto le aureole come unacontinuatrice delle grandi stirpi spirituali? Aveva 76 anni quando siamocapitati l dentro, coltello alla cintola e una bestemmia pronta sulle labbra.Ma lei adorava la sfida, e non detestava la bestemmia.No, non era la Madre dell'Ashram di Pondichry. Ma chi era allora?...L'avremmo scoperto a passo a passo, proprio come si scopre la foresta, o permeglio dire come si lotta contro la foresta, impugnando il machete: e poi tuttosi scioglie, e ci ritroviamo ad amare, talmente bella quella foresta. Mre cresciuta dentro la nostra pelle come un'avventura per la vita o per la morte.Sette anni abbiamo lottato contro di lei. Era qualcosa di affascinante e didetestabile, di potente e dolcissimo. Veniva voglia di gridare e di mordere, difuggire e di ritornare sempre di nuovo: Ah no, non mi acchiapperai mai! Secredi che sia venuto qui per adorare, ti sbagli di grosso!. E lei rideva.Rideva sempre, Mre. Noi avevamo corso avventure a saziet: smarrirsi nellaforesta voleva dire perdersi deliziosamente con addosso la vecchia pelle disempre; mentre a quel punto non c' pi niente in cui perdersi! Non c' pi daperdersi: bisogna CAMBIAR PELLE. Oppure crepare. S, cambiar specie. Oppurediventare un piccolo adoratore in pi: nauseante prospettiva, che non era lanostra. Ognuno nemico della propria concezione del Divino , ci diceva leicol suo sorriso malizioso. Senza tregua - per sette anni, comunque - abbiamolottato contro l'idea che ci eravamo fatti di Dio e della vita spirituale:comodissimo, ne avevamo un rappresentante sottomano. Lei ci lasciava fare. Cischiudeva anzi le porte di piccoli paradisi (e di alcuni inferni, dato chequesti vanno di pari passo con quelli). Ci ha persino dischiuso la porta di unacerta liberazione che finiva per essere altrettanto soporifera di un'eternit.Ma non c'era da venir fuori da niente: perch quella ERA l'eternit. Ormai,eccoci davvero con le spalle al muro: non c'erano pi che 4 m2 di pelle,l'ultima tana, quella da cui avremmo tanto voluto svignarcela da sotto o dasopra, attraverso la Guiana oppure attraverso l'Himalaya. Mre stava aaspettarci al termine delle nostre piroette, spirituali o meno: nella Materia.Era quello il suo campo, infatti. Ci son voluti sette anni perch capissimo chela sua strada cominciava dove gli altri yoga finiscono, come aveva detto SriAurobindo venticinque anni prima. Bisognava aver percorso tutte le strade delloSpirito e tutte le strade della Materia, o comunque un buon numerogeograficamente parlando, prima di scoprire o anche semplicemente di comprendereche un' altra cosa davvero un'altra cosa. Non si trattava di uno spirito +n di una materia +, ma come di un... niente, tanto era diverso da qualsiasicosa gi nota. Per il bruco, infatti, la farfalla un vero e proprio niente. qualcosa che neanche si vede, che non ha nulla da spartire coi paradisi deibruchi, e neanche con la materia dei bruchi. Eccoci dunque con le spalle almuro, davanti all'avventura irreparabile. A quel punto, non era pi possibiletornare indietro: bisognava passare dall'altra parte. stato cos che in quelsettimo anno, mentre stavamo ancora l a credere alle liberazioni e a tutte leUpanishad, con in pi qualche gloriosa visione tanto per migliorare l'ordinario(che del resto rimaneva tetragonamente tale), mentre stavamo ancora l a vederela Madre dell'Ashram un po' come un super- padre spirituale (sia pur armatodi un disarmante sorriso, che poi ci irritava anche moltissimo, come se leivolesse farsi gioco di noi, e invece ci amava di nascosto), un giorno dunque diquel settimo anno, Mre ci ha detto: Ho la netta sensazione che TUTTO quelloche abbiamo vissuto, tutto quello che abbiamo appreso, tutto quello che abbiamofatto, che tutto insomma sia una perfetta illusione... Quando avevo avutol'esperienza spirituale che la vita materiale un'illusione, avevo trovatoquell'esperienza talmente meravigliosa e gioiosa da essere davvero uno degliavvenimenti pi belli della mia vita; ma adesso tutta la costruzionespirituale quale l'abbiamo vissuta che diventata illusione! Non la stessaillusione, un'illusione ben pi grave. E non che io sia poi una bambina: fannoquarantasett'anni che sono qui! . S, a quel momento Mre aveva 83 anni. E aquel momento abbiamo smesso di essere nemico della nostra stessa concezione delDivino: proprio perch tutto il Divino andava a sbattere il naso per terra.Allora, finalmente, incontravamo Mre. Ovvero quel mistero chiamato Mre: chenon ha cessato d'essere un mistero fino ai suoi 95 anni, e continua ad esserlotuttora. Oggi ancora, infatti, lei ci sfida dall'altra parte di un murod'invisibilit, lasciando che ci districhiamo da soli in questo fitto mistero.Ci sfida con un sorriso. Sorride sempre, lei. Ma il mistero non stato risolto.Questa Agenda servir forse proprio a tentare di risolvere il mistero, incompagnia di un certo numero di fraterni iconoclasti.Che c'entra allora la Madre dell'Ashram? E che c'entra l'Ashram, se non inquanto museo spirituale delle resistenze all'altra cosa? Stavano ancora l -stanno ancora l - a predicare il loro catechismo sotto una piccola bandiera:sono i proprietari della nuova verit. Ma la verit nuova se ne infischiaaltissimamente di loro e lascia che stiano l a seccarsi in riva alla loropovera pozza. Si immaginano che nel 1977 Mre e Sri Aurobindo, 27 o 4 anni dopoche se ne sono andati, continuerebbero a ripetersi ! Se lo facessero, nonsarebbero Mre e Sri Aurobindo: sarebbero dei fossili. La verit sempre inmovimento. La verit sta con quelli che osano, che hanno coraggio, e prima ditutto il coraggio di strappare i santini, di demistificare, di andare DAVVEROalla conquista del nuovo. Il nuovo molto faticoso, scoraggiante: proprioperch non somiglia a niente di noto ! Non si pu sventolare la bandiera di unpaese non conquistato. E il bello proprio che tale paese non esiste ancora:che c' da FARLO DIVENTARE. L'avventura non bell'e fatta: da fare. La veritnon sta racchiusa in una scatola, fossilizzata e spiritualizzata: tutta dascoprire. Ci troviamo in un niente che bisogna far diventare qualcosa. Citroviamo in piena avventura della nuova specie. Una specie nuova evidentementequalcosa che contraddice la vecchia specie e le povere bandiere del gi noto.Una nuova specie non ha niente in comune con le vette spirituali del vecchiomondo; ne coi suoi abissi: deliziose tentazioni per quanti ne hanno abbastanzadelle vette. Invece tutto uguale, in nero o in bianco; tutto fraterno, inalto e in basso. Ci vuole UN'ALTRA COSA. Forse che tu sei cosciente delle tue cellule ? , ci chiedeva lei dopo quellacerta operazioncina di demolizione spirituale. No? Beh, allora prova adiventare cosciente delle tue cellule e vedrai che ci saranno risultatiTERRESTRI. Diventare coscienti delle proprie cellule?... Un'operazione ben piradicale che attraversare il Maroni a colpi di machete: dopotutto, gli alberi ele liane si pu pur sempre tagliarli; ma non mica altrettanto sempliceeliminare dentro di noi il nonno e la nonna e tutta la sfilza atavica, per nonparlare di quegli infiniti strati animali, vegetali e minerali che formano unhumus formicolante al di sopra di una sola piccola cellula pura, incrostata diun programma genetico millenario. I nonni e le nonne rispuntano come lagramigna, assieme a tutte le vecchie abitudini di aver fame, di aver paura, diammalarsi, di temere il peggio e di sperare il meglio, il quale poi non nient'altro che il meglio della vecchia abitudine mortale. Non sono cose che sisradicano cos facilmente; n che si acchiappano altrettanto facilmente delleliberazioni celesti: le quali lasciano stare tutto quel brulichio, lasciandoche il corpo si deteriori pure come al solito. Lei era venuta a dare un grantaglio in quell'intrico. Era l'Antica dell'evoluzione che veniva ad aprire unanuova breccia nella vecchia abitudine rifritta di continuare ad essere sempreuomini. A lei non piaceva rifriggere sempre le stesse cose. Era l'avventurieraper antonomasia - l'avventuriera della terra. Metteva a nudo per l'uomo ilgrande Possibile che pulsava in quella prima radura e che egli aveva creduto,per un attimo, di intrappolare in qualche macchina. Metteva a nudo una nuovaMateria, libera, priva dell'abitudine di continuare ad essere per forza sempreun uomo che si ripete e si ripete in perpetuit, pi qualche miglioramento infatto di trapianti organici o nel campo della circolazione fiduciaria. In realtMre stava l proprio per trovare che cosa viene dopo il materialismo e lospiritualismo, veri e propri fratelli siamesi. infatti per l'identica ragioneche in Occidente sta crollando il materialismo e in Oriente si va sfaldando lospiritualismo: perch il tempo della specie nuova. L'uomo ha bisogno discrollarsi di dosso non solo i suoi dmoni, ma anche i suoi di. Una nuovaMateria, s, al pari di un nuovo Spirito, s: non conosciamo infatti ancora nl'una n l'altro. il tempo in cui sia la scienza che la spiritualit, giunteal termine del loro tragitto, hanno da scoprire che cos' DAVVERO la Materia,perch nella Materia che si cela lo Spirito che non conosciamo ancora. iltempo in cui tutti gli ismi della vecchia specie cadono a pezzi: L'et delcapitalismo e degli affari volge alla fine - lei diceva -. Ma anche l'epoca delcomunismo passer... . il tempo di una piccolissima cellula pura CHE AVREFFETTI TERRESTRI, infinitamente pi radicali di tutte le nostre panaceepolitiche e scientifiche oppure spiritualistiche.Tutta la storia dell'Agenda sta in questa prodigiosa scoperta. Qual ilpassaggio ? Come si fa ad aprire la strada della nuova specie?... E poi ecco ched'un tratto, dall'altro lato della millenaria abitudine - si tratta infatti diun'abitudine, di nient'altro che un'abitudine! - di continuare ad essere un uomomunito di tempo e di spazio e di malattie, di tutta una geometria implacabile escientifica e perfettamente clinica, ecco d'un tratto che dall'altro lato...non c' pi niente di tutto questo! Nient'altro che un'illusione, una fantasticaillusione cllnica, scientifica e genetica: e la morte non esiste e non esiste iltempo e non esiste la malattia, come non esistono pi il vicino e illontano; ma un'altra maniera di essere IN UN CORPO. Per tanti milioni di annieravamo vissuti prigionieri di un'abitudine, avevamo ridotto a teoremi il nostropensiero del mondo e della Materia. Adesso, niente pi leggi! La Materia LIBERA. E cos pu formare una lucertola, uno scoiattolo, un pappagallo - ne hasfornati abbastanza di pappagalli. Adesso il tempo di UN'ALTRA COSA: se noi lovogliamo.Mre la storia della Terra libera. Libera dai suoi pappagalli spirituali e daisuoi pappagalli scientifici. E libera anche dai suoi piccoli ashram - non c'niente di pi irremovibile di quei pappagalli l.Giorno per giorno, nel corso di 17 anni, Mre ci faceva andare da lei perraccontarci il suo impossibile cammino. Ah, come ci chiaro adesso come maiavesse tanto bisogno di un fuorilegge e di un eretico della nostra tempra checomprendesse un poco il suo impossibile andare in un niente! E come capiamoadesso l'infinita pazienza che aveva malgrado tutte le nostre rivolte, che allafin fine si riassumevano nella rivolta della vecchia specie contro se stessa.L'ultima rivolta. Non solo contro il governo britannico che bisognaribellarsi: bisogna ribellarsi contro la Natura materiale intera! , esclamavaSri Aurobindo cinquant'anni prima. Lei stava ad ascoltare le nostre proteste, ciguardava partire e ritornare: poich non ne volevamo pi sapere e ne volevamoancora. Era qualcosa di infernale e di splendido; era impossibile e era il solopossibile in questo vecchio mondo soffocante. Era l'unico luogo in cui andare inquesto mondo robotizzato e cinto di fili spinati, dove Hong Kong in volo chartersomiglia a un formicaio qualsiasi d'Europa. La specie nuova era l'unico luogolibero nella Prigione generale. Era la speranza della terra. Stavamo adascoltare la sua vocina esitante che sembrava venire da talmente lontano,attraversando distese di sargassi mentali per lasciar cadere le parole comepiccole gocce cristalline, quelle sue parole che fanno vedere. Vi si ascoltaval'avvenire, si toccava con mano l'altra cosa. Qualcosa d'incomprensibile eppureimpregnato di un'altra comprensione. Qualcosa che ci sfuggiva da tutte le partieppure carico di una folgorante evidenza. Un' altra specie era davveroqualcosa di radicalmente altro, e che tuttavia vibrava dentro come unriconoscersi assoluto, come fosse proprio QUELLO che eravamo andati cercando diet in et, QUELLA la COSA che avevamo sempre chiamato sotto tutte leilluminazioni, a Tebe come ad Eleusi e come ovunque avessimo sofferto dentro auna pelle d'uomo. Era per QUESTO che stavamo qui, per il supremo Possibilefinalmente dentro una pelle d'uomo. Ma la voce di lei diventava sempre piesile, il suo respiro si faceva pi ansante, come se per raggiungerci dovesseattraversare distanze sempre e sempre pi grandi. Era talmente sola a picchiaree picchiare contro i muri della vecchia prigione. C'erano tanti artigli attornoa lei. Oh, ci saremmo sganciati in quattro e quattr'otto da quel guazzabuglioper volar via con lei nell'avvenire del mondo! Era piccola piccola, piegata suse stessa, come schiacciata sotto il fardello spirituale che tutta la vecchiaspecie attorno le scaricava addosso. No, loro non ci credevano. Per loro, leiaveva 95 anni + tot giorni. E allora come pu una persona da sola diventare diuna nuova specie? Protestavano, anzi, perch ne avevano abbastanza diquell'insopportabile Raggio che metteva in luce le loro sordide storie. L'Ashramsi richiudeva lentamente su di lei. Il vecchio mondo voleva erigere una nuovapiccola Chiesa dorata, tranquilla tranquilla. No, nessuno voleva DIVENTARE.Adorare talmente pi comodo. E poi ti mettono sottoterra con tutte lesolennit, ed fatta: non c' pi da fare un passo; bastano gli altarini, lefotografie con tanto di aureola per i pellegrini della furba trovata. Ma sisbagliano. La Cosa verr trovata senza di loro, e la specie nuova gli schizzerdavanti al naso. Del resto, sta gi schizzando davanti al naso del mondo intero,a dispetto di tutti i suoi ismi in nero o in bianco. Sta scoppiando attraversotutti i pori di questa Terra devastata, che ne ha abbastanza di far finta diniente, contenta dei suoi cieli piccini o dei suoi poveri meccanismi barbarici. il tempo della Terra VERA. il tempo dell'uomo VERO. Ci stiamo andando tutti- se soltanto conoscessimo un poco la strada.Ma questa Agenda non neppure una strada: una piccola vibrazione leggera cheti coglie a una svolta qualsiasi - e poi fatta, ci sei DENTRO. Un altro mondonel mondo, diceva lei. Bisogna afferrare la piccola vibrazione leggera, bisognalasciarcisi andare, portati da un niente che come il solo qualcosa in mezzoallo sfacelo immane. All'inizio delle cose, quando niente era ancora FISSO,quando non esisteva ancora una certa abitudine di pellicano o di canguro, discimmia superiore o di biologo del XX secolo, esisteva solo una piccolapulsazione che batteva e batteva come una deliziosa vertigine, come una gioiadella grande avventura del mondo. E una piccola scintilla mai imprigionatacontinua ad ardere e ad ardere di specie in specie, come non fossimo arrivatimai, come se tutto si trovasse laggi e ancora laggi, e non ci fosse che dadiventare perdutamente, da giocare per sempre l'unico grande gioco del mondo.Una cosa da nulla che aveva lasciato pensieroso, in mezzo a una radura, quelprincipio di uomo. Un minuscolo qualcosa che batte e batte, che respira erespira sotto tutte le pelli che ci son state messe sopra, un qualcosa che come il nostro respiro profondo, la nostra aria leggera, la nostra aria daniente. E che continua e continua. C' solo da mettersi nel piccolo respiroleggero, cogliere quel minimo pulsare per niente. Ed ecco allora ched'improvviso, al limite della nostra radura di cemento armato, sentiamo la testagirarci irrimediabilmente, e gli occhi sbattere improvvisamente le palpebredavanti a un'altra cosa: e tutto diventa diverso e carico di senso, carico divita come se fino a quell'attimo non avessimo vissuto mai. Allora vuol dire cheabbiamo acchiappato per la coda il Grande Possibile, che siamo sulla stradasenza strada, nel radicalmente nuovo: e ci mettiamo a correre con la lucertola eil pellicano e il grande uomo, a correre dappertutto in un mondo che ha lasciatocadere la sua vecchia pelle separata e il suo povero bagaglio di abitudini.Allora cominciamo a vedere in un altro modo, a sentire in un altro modo. Unvarco si aperto su una radura impensabile. Appena una piccola vibrazioneleggera che ci porta. Allora cominciamo a capire come sia POSSIBILE CAMBIARE,grazie a quale meccanismo: un meccanismo leggero e talmente miracoloso da nonaver l'aria da niente. Cominciamo a sentire la meraviglia di una piccola cellulapura, a sentire che basterebbe un poco di gioia per far ribaltare completamenteil mondo. Stavamo rinchiusi dentro a un minuscolo acquario pensante, e credevamoche quella fosse la vita; per poi morire grazie a una vecchia abitudine messa inbottiglia. Mentre invece tutta un'altra cosa. La Terra libera! Chi vuole lalibert?Ma in una cellula che comincia la nostra liberazione.In una piccola cellula pura.Mre la gioia della libert.Buona Agenda!SATPREM

"Deer House",Nandanam,19 agosto 1977

Ultimo invio.Sono traduzioni informali ed appunti da parte del traduttore, l'amico SandroHugon... materiale non rivisto ed ordinato, materiale di lavoro e non dapubblicazione...

comunque buona lettura

Pino

Dai carnets di Satprem, lettera del 20.3.84 a un amico:

(...) la Verit privata di forza diventa facilmente prigioniera,perch il pi grande talento della Menzogna sempre ed ovunque dinascondersi dietro una verit.Questa mescolanza di Verit e Menzogna la piaga del nostro mondo.(...) Dopo la partenza di Sri Aurobindo nel 1950 c' stata - e c'ancora - una "formazione" ostile molto potente contro Mre: SriAurobindo si, Mre...? La filosofia di Sri Aurobindo si. la luce biancadi Mre proiettata implacabilmente sul compromesso umano con laMenzogna...?Quando questo raggio indomabile fu messo nella tomba, nacque un'altra formazione molto potente di forze ostili (non una formazioneumana, ma una azione diretta del Potere dell'oscurit che domina ilmondo oggi): "Mre, si, forse, ma l'Agenda...?". Le parole di Mresull'evoluzione si, forse; ma la battaglia con le radici della menzognain noi stessi...?(...) Le forze viscide ed astute hanno persino un'ultima mascherabenpensante: "L'Agenda si,ma la deformazione di Satprem...?

"carnets" di Satprem, nei suoi diari. Tomo 4, 1984.appunti del 11 gennaio 1984:

Notte.Siamo popolati da fantasmi eppure non c' che una Realt NUOVA.Che pu rifare tutto ad ogni secondo se noi siamo con Essa. Come se non ci fosseil passato.Sotto l'acqua il tempo va in lungo e in largo, spinto dalla sua stessa coda.Fuori dall'acqua, scoppia come una bolla.Questa Realt nuova annulla gli effetti della presente ed attuale realt, non cisono pi effetti. "Quello" il solo effetto ad ogni secondo.E la vita-sempre-nuova.(Ad esempio: ho commesso ieri il tale errore che dovrebbe avere delleconseguenze materiali oggi; ma se sono dalla parte vera tutti gli effetti sonoannullati, materialmente annullati, oppure sono cambiati in qualcos'altro dibeatifico. E il sempre-beatifico).Si entra in un Tempo sempre benefico e costruttore.Il vecchio tempo sempre distruttore; il nuovo tempo sempre costruttore.Se la Base vera, tutto quello che ne deriva indistruttibile.Solo la morte distrutta. Solo la morte pu morire.

Dai Carnets di Satprem, 11 gennaio 1984.

Ho imparato - il corpo ha imparato qualcosa di assolutamente capitale e moltosottile, che come una chiave MECCANICA della trasformazione o, in ogni caso,della circolazione della forze sopra-mentali, diciamo delle Forze nuove.Da alcuni giorni giravo in tondo dolorosamente e cercando a tentoni in ognidirezione alla ricerca di un movimento, di una attitudine corporale - era comese ci fosse una ostruzione, qualcosa che chiudeva, e non sapevo il perch. Erarealmente come se (ma non solo "come se") il corpo dovesse apprendere un nuovomodo di vivere e di essere; e allora cerca a tentoni, cerca un movimento, provaun modo, poi un altro e un altro ancora (sono dei piccoli movimenti dellacoscienza o della meccanica corporale). E poi, improvvisamente, si imbatte nel"trucco" che apre le porte. E' ieri sera che la scoperta improvvisamenteavvenuta: Il corpo andava a tentoni dolorosamente, senza comprendere perch cifosse questa ostruzione, e poi, improvvisamente ha sentito "Tutto mi sfugge", unp come se "abbandonasse la partita" -" tutto mi sfugge ma ci sono SriAurobindo-Mre e appartengo ad Essi, ed tutto".Allora c' stata una INVASIONE di Potenza immediata, da esserne schiacciati. Eoggi il corpo ha messo nuovamente in pratica questo "trucco" (ma non si trattadi "trucchi", perch deve essere un movimento SPONTANEO del corpo), ed era unacosa formidabile! Ha compreso che quello che guastava ed ostruiva tutto era unelemento di desiderio (molto innocente) che si gettava con un eccesso di ardoresulla Forza nuova quando essa veniva, si gettava come un assetato. E c'era anchequesto desiderio di "vedere" Mre, di mettere le mie mani nella sue, di sentirmiai suoi piedi - tutto ci con una sorta di ardore o di sete che IRRIGIDIVA tuttoil movimento. Il corpo ha imparato che non bisogna gettarsi o tendere o tendersicome un assetato, ma bagnarsi DEL TUTTO PASSIVAMENTE come un pezzo di cotone ocome una spugna, in ...ci che vorr venire.Occorre che l'aspirazione sia intensa, MA in una trasparenza totalmente passiva.Erano due movimenti che apparivano contradditori e che di colpo hanno cessato diesserlo! Ed allora mi sono reso conto di fino a che punto questo nuovo yoga,questa ricerca della specie nuova, uno yoga meccanico. E' tutta una nuovameccanica cellulare. Se ci si aggrappa, se ci si tende, si vuole, si grida comeun assetato, non passa! Bisogna essere letteralmente come una spugna, ma comeuna spugna che capace di assorbire INDEFINITAMENTE ci che le DATO. Bisognaessere quasi molli, laschi; ma avere nello stesso tempo questo bisogno, questaaspirazione in tutto il corpo. Ed allora, in questo stato "spugnoso" la Forza edecuplicata. La Forza passa ed entra (si precipita!) con una intensit ed unvigore incredibili - si ricolmi! e nello stesso tempo c' una passivittotale, ed il corpo capace di assorbire indefinitamente ci che entra afiotti.Sono gli eccessi di ardore, una sorta di deformazione vitale molto sottile, cheostruisce ed ingolfa il movimento. Nella trasparenza "quello" passa e passa, econ una intensit ed una densit incredibili. In pratica sono tutte le reazionispontanee del vecchio animale che devono cambiare: l'animale si precipitasull'oggetto del suo bisogno. Bisogna invece essere del tutto come una pianta,come una spugna. Me nel contempo con questo bisogno divino intenso in tutte lecellule. Scopro che c veramente una MECCANICA della circolazione delle Forzenuove ( e che la grande maggioranza dei sentimenti blocca tutto).Penso che il corpo abbia appreso la sua lezione ed ora conosca il "trucco".Infatti immaginava sempre che il Divino non conoscesse la sua situazione (!) eche fosse necessario fargli sapere il proprio stato (!). Ma questo disturbatutto.Quella Meraviglia conosce perfettamente la situazione, bisogna solo permetterledi circolare senza fracasso e senza ostruzioni nella vecchia rete animale. E'veramente come una chiave meccanica del passaggio alle forze nuove. Eppure losapevo, in un certo qual modo! ma il corpo non lo sapeva veramente.E il procedimento a tentoni della nuova vita. Non ci sono "manuali" per questo,bisogna procedere a tentoni fino a che il corpo arrivo al meraviglioso "dclic".

- La resistenza del vecchio mondoDai Carnets di Satprem, tomo 4, 9 febbraio 1984

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^"Nolini morto il 7.E' un primo segno del cambiamento.Adesso le cose cominceranno a muoversi.Era una "barriera materiale che impediva la corrente".(E' Sujata che vedeva ci).Ora pi nulla deve trattenere.Sri Aurobindo e Mre erano VERAMENTE circondati da tutti gli ostacoli allarealizzazione nuova. Era l'ultimo ostacolo.Ma CIASCUNO ha il suo ruolo, compresi gli avversari."

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>>>>>>> commento del traduttore : si tratta di un breve appunto che per farebbesaltare sulla sedia chiunque sia a vario titolo legato all'ashram ed ai suoipersonaggi.Nolini, discepolo di vecchia data di Sri Aurobindo, persona di vasta cultura escrittore raffinato, era fra i 4 o 5 discepoli di primo piano dell'ashram. Civuole dunque molta misura e buon senso nel considerare queste cose! A benvedere Satprem vuol dire che attraverso questa importante figura - e comepoteva non essere importante se si trattava di un discepolo fra i pi noti e confunzioni di responsabilit nell'ashram? - si comunque palesata una delletante possibili forme di resistenza e anche di barriera alla "realizzazionenuova". Per paradossale che sia, l'osservazione di Satpreme che Sri Aurobindoe Mre erano circondati da "resistenze" appare a mio avviso comprensibile, efa parte probabilmente di certe leggi della manifestazione. Non per nulla Mrediceva che nell'ashram c'era un campionario di "impossibilit da risolvere".Ma anche che era un campionario assai selezionato! infatti il buon senso e lamisura ci ricordano che questi personaggi che erano cos rappresentativi diuna "resistenza" e di una "impossibilit" erano anche sicuramente - pertrovarsi l accanto a dei giganti come Sri Aurobindo e Mre - frutto diuna...selezione della specie. Non si trattava certo di mezze calzette, ma dipersone molto evolute, di anime "vecchie", come si dice, con una lunga storia diprogresso e di ricerca, approdate in questa incarnazione ad un contatto direttodi incontro-resistenza con...degli Avatar. E dici poco!Una volta compresa questa dinamica il tutto appare pi comprensibile, anche sequalcuno leggendo le osservazioni di Satprem continuer a far salti sulla sedia.Ma secondo Satprem il grande discepolo e personaggio Nolini rappresentava unapossibile forma di resistenza e di barriera ad una certa Forza evolutiva enuova che i suoi stessi amati Maestri cercavano di manifestare. Pare unparadosso, ma ci pu essere sicuramente del vero in tutto ci. Del restoipotizzo che lo stesso si potrebbe dire nei riguardi di Satprem stesso e dellesue resistenze.

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- Lo sfondo, la "teoria", la dinamica spirituale, dai Carnets di Satprem.Dai Carnets di Satprem tomo 4, 29 agosto 1984:

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"Lentamente, lentamente la congiunzione si produce, con infinite precauzioni.Congiunzione tra cosa e cosa?...quando si fa una geografia nuova i continentinon sono belli e pronti con la loro etichetta.C' un certo mondo "sotto" i piedi (un mondo di Potenza compatta blu zaffiro) ec' un mondo di Nettare, di Amore, di Potenza dorata, al di sopra e intorno -quello che "scendeva" nella materia due anni fa, all'inizio di questo processo.Ed il corpo il canale, o il ponte o il luogo di congiunzione fra ilcontinente blu ed il continente dorato. E' tutto quello che si pu dire inquesta topografia approssimativa.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^>>>>ps: commento del traduttore : come non pensare leggendo queste fortiimmagini "naturali", di continenti che si devono unire, proprio ai Veda, chesono oggetto di scambio stamane sulla lista?

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La bellezza inaudita delle esperienzeDai Carnets di Satprem, tomo 4, 9 maggio 1984

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^"Questo pomeriggio dunque, improvvisamente il corpo ha lasciato cadere il suoappello, il suo grido - si potrebbe dire la sua supplica o la sua preghiera -non c'erano pi nemmeno il Mantra o altre cose, ha lasciato cadere tutto; edallora in questo niente o in questo abbandono, in questo "cancellarsi" totale, accaduto qualcosa di prodigioso....Invece di essere la vecchia vita che chiamala nuova, che si tende, che si arcua e che si irrigidisce nel suo sforzo e nelsuo grido, era molto semplicemente la nuova vita che subitamente sbocciata das stessa, innumerevolmente sbocciata, subitamente sbocciata da miliardi dicellule tutte insieme. Oh, era formidabile: uno STATO di NASCITA in tutto ilcorpo, una nascita innumerevole da dentro - non era pi un "appello" di un"qualcosa" che veniva da fuori e "invadeva"; era la vita nuova in s stessaGIA' LI', questo nucleo di di luce-energia delle cellule che si gonfiava, siallargava, attraversava le pareti della menzogna della vecchia vita edallora...era formidabile, si aveva l'impressione di assistere a un "fenomenodella natura", come una innumerevole esplosione di microvulcani, o come lagemmazione improvvisa di un campo, o come una marea...Pi il corpo era passivo,abbandonato, come ridotto a zero, senza appello, senza preghiera, senza niente,pi era NULLA, pi questo sbocciare, questa nascita diventavano formidabili,onnipotenti, ed il corpo era ridotto ad una sfera di Materia radiante, senzapareti, distesa con la sua intima forza o la sua propria ed intima energia,come se essa si congiungesse e si estendesse e facesse un corpo unico nellaSTESSA materia o la STESSA energia che mi circondava (le montagne).

>>>>> commento del traduttore: mi sarebbe piaciuto mettere in stampatello quel"fenomeno della natura". La cosa mi ha sempre molto colpito. Anche in un altrotesto Satprem dice che non c' bisogno di molte parole per descrivere unfenomeno naturale (anche se poi lui di parole ne usa tante!). In questo caso il"fenomeno naturale" qualcosa di interno, della nostra natura interna ecellulare, o atomica, o del fisico sottile, e cos via.Il tutto ha una logica: se la trasformazione evolutiva deve essere anche qualcosa che accade al fisico sottile e poi al fisico, alle cellule, allora normale che essa si presenti non come un fenomeno esoterico o paranormale, maproprio come un fenomeno della natura. Solo che non siamo pi nella piccolanatura filtrata da una sensibilit limitata, ma in quella "cosmica" percepitadirettamente nelle cellule.Questo fatto comporta dei...rischi, perch le esperienze sono belle ma anchemolto forti!infatti lo stesso brano di Satprem continua cos:

^^^^^^^^^^^^.... "Era quasi bruciante ed insopportabile di densit. Si era come una sferadi Materia in fusione. Non avevo mai visto tutto ci. Dopo un'ora e un quarto,non ce la facevo pi ed ho fermato tutto.Allora ecco il segreto: la passivit corporale totale, vale a dire che non pi la vecchia vita che deve chiamare la nuova - ci fa ancora parte dellarigidit e degli spessori gommosi o delle tensioni - ma occorre che la vitasbocci attraverso l'annullamento della vecchia.La cosa pare semplice, ma occorre farla! oppure occorre che "sia fatta".Ma intanto la potenza, o si potrebbe dire l'onnipotenza di questa sfera diMateria radiante... da vedere. Si ha l'impressione che si sta per essereridotti ad un gas!"^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

>>> commento del traduttore: come si pu vedere le esperienze sono moltoforti, e secondo quanto racconta Satprem giorno dopo giorno gli effetti dellaForza superiore nella materia corporale diventano sempre pi inauditi. Il corpocerca una posizione e poi un'altra e un'altra ancora per reggere allapressione. E cos via. Non si tratta di un piccolo yoga!

Dai Carnets di Satprem, tomo 5, 11 giugno 1985

Comincio a capire meglio (!) il problema di questo "fisico nevralgico", e nelcontempo capisco una difficolt di Mre che non avevo mai immaginata. Pensavoche Mre non potesse avere un problema di "Shakti"! Lei era la Shakti suprema!Ma adesso comprendo che invece vi era una grandissima difficolt nel suo corpo.Attribuivo questa difficolt al veleno che i discepoli non cessavano diriversare su di Lei - e ci vero, complicava spaventosamente il problema - eal fatto che la sua colonna vertebrale le impediva di avere un riposo normale,distesa.Ma quello che non sapevo era che questa Shakti sopra-mentale (supermind) non hanulla a che vedere con le piccole shakti minuscole che tutti conosciamo e che tutti i veri "sadhak" conoscono quando parlano di "kundalini" e di "discesadella forza" e di "discesa dell'Ananda" e patati-patata.Ma qui invece l'Onnipotenza stessa! Sri Aurobindo non per nulla diceva:"Poteri onnipotenti racchiusi nelle cellule della natura". Ebbene, l'Onnipotenza veramente Onnipotenza! E' quella che fa girare gli universi.Il fisico animale, prodotto dall'evoluzione animale, come pu sopportarla? Nonavevo mai immaginato che il fisico di Mre potesse avere delle difficolt asopportare questa cosa! Ma di fatto scopro che un vero problema FISICO. Sipu aver eliminato tutte le difficolt psicofisiche, vale a dire: non pi riflessi di conservazione, non pi paura o panico nelle cellule, non pisensazioni di morte, ecc. ecc. - tutte cose che sono gi molto oltre l'umano.Si possono persino abolire le reazioni "naturali", vale a dire che invece diritrarre il proprio dito quando per disattenzione lo immergiamo nell'acqua bollente, il corpo PUO' imparare a lasciarsi scorrere lasco e molle al fondodell'ebollizione, senza resistenza - si pu andare al di l di tutti gliistinti di morte o riflessi condizionati di morte e sensi di morte.Ma anche quando tutte queste cose sono state conquistate, realizzate, resta ladifficolt puramente fisica di questa STRUTTURA fisica con i suoi milioni dinervi, i suoi muscoli, le sue pareti rigide, le sue articolazioni ossee - tuttoci troppo stretto! troppo rigido sotto il formidabile assalto di fuoco chepotrebbe (che PUO') fare saltare in aria le montagne e che FA orbitare Marte eGiove e qualche altra galassia! Anche se si totalmente decontratti e senzapaura e senza panico, senza reazioni, resta questa ristrettezza del calibroumano. Pu fare la spugna fino a un certo punto - ma c' pur sempre "un certopunto" in fatto di morbidezza del materiale. Bisognerebbe aver un corpo molle egonfiabile (!) come le meduse, estensibile, gelatinoso - ma quelle migliaia emilioni di nervi? Ora comprendo il problema di Mre! ANCHE PER LEI c'era unproblema fisico di shakti ( e naturalmente il veleno dei discepoli complicavaterribilmente le difficolt somatiche, quando occorre digerire del vero pus edel vero veleno - "tutti i nervi torturati, diceva Lei). Ora capisco!Allora siamo di fronte alla famosa questione della "trasformazione". E'veramente il vecchio fisico nevralgico, animale, che si trasforma, o un'altracosa, un altro corpo che si forma poco a poco con l'aiuto di quel fuoco emanatoda tutte le cellule?

"I Rishi vedici e Sri Aurobindo sono gli sperimentatori pi concreti del mondo,e poi le persone vanno dicendo che si tratta di "poesia! o di "filosofia"! o di"miti", forse.Evidentemente i Rishi e Sri Aurobindo non hanno visto ci che hanno vistodall'oculare di un microscopio elettronico.Possiamo avere una visione "scientifica" dell'Amazzonia fatta con satelliti efotometria ed infrarossi e soprarossi - ma camminarci dentro con l'accetta, un'altra cosa.E' come le cellule e gli atomi: quelli che guardano con il miscroscopio nonsanno che cosa siano - vedono superficialmente.Perch manipolano la materia con la loro chimica e le loro macchine, ottengonoun certo effetto che chiamano "leggi" - ma semplicemente la legge delle loromanipolazioni e dei loro occhiali"

Appunti sui Carnets di Satprem con riferimento al tomo 6 (a cura di SandroArmand-Hugon).

E appena comparso, in lingua francese, il sesto tomo dei Carnets duneApocalypse di Satprem, distribuito dallIstituto di Ricerche evolutivefrancese.

Questi Carnets sono il diario sotto forma di appunti, che Satprem ha definitodellApocalisse riferendosi al significato originale del termine, che quellodi un mettere a nudo. Ci che viene messo a nudo nelle pagine di questiCarnets lessere umano Satprem , il discepolo di Sri Aurobindo e Mre Satprem, simbolo vivente di chi voglia incamminarsi sulla strada del difficileyoga della materia (o del corpo, o delle cellule) indicato da Sri Aurobindo eda Mre.

(dai Carnets, tomo 6, 7 maggio 1986):_________________________________________________________________________

E molto chiaro: il mondo ed ogni individuo sono rinchiusi in un involucro dimorte, e dallaltra parte c la libert, la vita possente, la verit senzaombra, lAmore senza mescolanza ed occorre fare UN buco l dentro, e chelImmortale possa passare nel Mortale. Allora tutto cambier.E questa lApocalisse._____________________________________________________________________________

I primi due tomi di questi carnets, comparsi gi da qualche anno, sonorelativi agli anni 1973 - 1982 , e sono prevalentemente incentrati, basandosisu di una fitta corrispondenza , su quella che Satprem stesso ha definito labattaglia dellAgenda.Come tutti sanno (o dovrebbero ben sapere, se sono minimamente attenti a questetematiche) per vari motivi una edizione integrale dellAgenda cos come lavoleva Satprem ( che era colui che aveva man mano raccolto nel corso di anni queste conversazioni (registrate) con Mre) non era voluta dalla direzionedellashram. Insomma, vi fu uno scontro sul controllo editoriale. Solo dopovari anni , attriti acutissimi, compreso un tentativo di omicidio a cui Satpremsfugg miracolosamente e molte altre vicissitudini (e con le registrazionioriginali messe in salvo in Francia grazie allaiuto del magnate indiano Tata)Satprem fu in grado, con il supporto dellIRE (Istituto Ricerche Evolutive) dalui fondato con alcuni amici, di pubblicare autonomamente e integralmente (elegalmente, avendo registrato di persona queste conversazioni) il materialeraccolto in centinaia di incontri con Mre.Pare che da parte di Satprem vi sia stata pi di una esitazione per lapubblicazione di tutta la corrispondenza relativa a questa battagliadellAgenda, sia esteriore che interiore, occulta, ma tale documentazione ora confluita nei primi due tomi dei suoi CarnetsPer fortuna, perch ritengo che la documentazione che Satprem ci ha cos fornitopossa essere di grande utilit per chi vuole approfondire questi fatti delpassato.Che solo passato non : non si tratta infatti delle beghe fra certi discepolidi un certo ashram. A mio avviso le grandi forze in gioco di allora non sononecessariamente sopite oggi, anche se molte cose sono cambiate nel mondo ingenerale e nelleterogeneo mondo aurobindiano teatro di questi conflitti. Chisi stupisce dellaffermazione che certe forze antagoniste di allora sianoancora in qualche modo in azione temo che non sappia vedere (o non voglia , ilche molto peggio) alcune importanti dinamiche ancora attuali.Per tutti coloro che sono interessati alla visione e allazione centrale di SriAurobindo e Mre, ovvero il superamento delluomo, essere di transizione ela nascita di una nuova specie, lapproccio di Satprem ha il merito diporre questi aspetti sempre in primo piano, di spiegarli, di approfondirli epersino, come si vede nei Carnets, di viverli in prima persona.La battaglia dellAgenda fu fatta secondo Satprem proprio per questo: persalvaguardare la rivoluzione di Sri Aurobindo e Mre e tentare di impedireche di questi Maestri fosse fatta una sorta di religione (ad uso e consumodi certi depositari).Che cosa ha generato (e genera ancora) una serie di resistenze se non diautentica ostilit nei riguardi del discepolo Satprem, ovvero di colui che fuscelto (non certo a caso) da Mre come proprio scriba? Si tratta di capire se tali resistenze ed ostilit sono riservate alluomo Satprem con tutti isuoi difetti , alcuni assai evidenti (del resto Mre non per nulla diceva diessere circondata da un campionario della resistenza umana e di impossibilitda risolvere).Oppure c da chiedersi se il punto di vista evoluzionario di Satprem nonfosse (e non sia ancora) in contrasto con quella tendenza a ridurre SriAurobindo e Mre ad una specie di neoreligione del superuomo, oppure, pispesso, ad ritagliarli nella loro grandezza yogica, o filosofica, o poetica, edi grande Madre, ma relegando sullo sfondo o escludendo del tutto quellatransizione al dopo-uomo, che invece proprio lapocalisse, il bucoevolutivo per far passare lImmortale a cui Sri Aurobindo e Mre hannocostantemente lavorato (e, secondo Satprem, ancora lavorano appena dietro ilvelo del mondo materiale).

Per quanto riguarda il periodo 1973 1982 a cui si riferiscono i primi duetomi dei Carnets ben si vede che dietro a queste differenze di approccio vi sono forze antagoniste anche molto violente e disturbanti, e non solodiatribe personali e conflitti di dottrina. Sono in gioco energie e scelteben pi grandi. Pensare che oggi di tutto ci non via sia pi traccia,rimuovere queste vecchie dinamiche pu essere persino controproducente,perch se vero che si trattava di un conflitto fra forze evolutive e forzenon evolutive, la battaglia continua, e levoluzione terrestre ben lungidallessere terminata.

Come osserva Satprem nel Tomo 6, 17 gennaio 1986:_____________________________________________________________________________

E questo che cos terribile nella vita umana, che il vero ed il falso sonocos mescolati in tutto, ovunque, che non si pu estirpare il falso senzauccidere il vero________________________________________________________________________________

Alcuni enunciati di valutazione storica dei fatti degli anni 70 relativi aSatprem e alla sua battaglia mi sembrano solo apparentemente saggi. Espressionidi condono generalizzato, frasi come tutti hanno sbagliato e altre similiche si sentono ripetere su queste vecchie questioni possono avere il gravedifetto di estirpare il vero ed il falso contemporaneamente, e di non aiutareaffatto alla chiarezza ed alla comprensione reali.Dunque, anche se in questi primi due tomi dei Carnets affiorano continuamente innumerevoli conflitti e tensioni e forze non certo consolatorie, bene ha fattoSatprem, a mio avviso, a conservarli per chi vorr approfondire davvero.

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Nel 1983, terminata con successo la battaglia dellAgenda (che da allora,unitamente a vari testi di Satprem, si diffonder in tutto il mondo e in varielingue si noti che nulla di simile per forza e diffusione scaturito intantodallashram ) Satprem posto di fronte ad una possibilit, quella di inoltrarsi direttamente nella sadhana estremamente ardua ed impegnativa dellatrasformazione. Ma esita, limpresa gli appare smisurata. Finch il 14 maggioode un si, e lesperienza ha inizio.La storia di questa sadhana consegnata ai Carnets, appunti di viaggio checompaiono solo oggi, a distanza di 20 anni dai fatti. A partire proprio dal maggio del 1893 e dal tomo 3, c un evidente cambio di registro in confronto aidue precedenti tomi: vi sono poche lettere, pochi spunti polemici versolesterno (anche se non mancano acute constatazioni critiche sulle cose delmondo) e invece molti resoconti di esperienze inattese e travolgenti.

In cosa consiste questo buco di cui parla Satprem, un buco che occorre fare nella trama di morte e di dolore che avvolge lumanit per far passarelImmortale? In cosa deve essere fatto? Gi anni prima Satprem lo avevacompreso, anche se non ancora direttamente sulla sua pelle come accade dal1983 in poi. Nellintroduzione al testo La mente delle cellule (una sorta dicompendio dei passaggi dellAgenda pi incentrati sulla mutazione cellulare)Satprem aveva gi notato: il passaggio evolutivo non si far a livellomentale o della mente superiore, non a livello cardiaco, emozionale edevozionale, non a livello ombelicale delle energie vitali e delle relativepratiche di termogenerazione (hata yoga vero, tantrismo, kundalini ecc.ecc.), ma si far a livello FISICO, materiale, cellulare, perch, come dicevaMre, la salvezza fisica! Queste esperienze fisiche, cellulari, avevano perMre una tale forza e un tale splendore dorato da farle apparire poco piche approssimazioni argentate tutte le sue precedenti esperienze spiritualiraggiunte nei reami pi sottili.Forse proprio la portata complessiva di questa rivoluzione che ancora cisfugge (e con essa la spiegazione del perch alcune forze che controllanoquesti reami eventualmente ben mascherate da forme di spiritualit e ben riverite da millenni dagli esseri umani - poco gradiscono (ancor oggi) questanovit introdotta nellevoluzione con Sri Aurobindo e Mre!).A tal proposito va ricordata una esperienza di Mre che Satprem mette in grandeevidenza nel primo volume della sua trilogia su Mre (Il materialismo divino .Questa trilogia una sorta di biografia di Mre estremamente densa edappassionata scritta allinizio degli anni 70, dopo la scomparsa di Mre).Satprem sottolinea che Mre, abilissima occultista, era in grado di uscire dacorpi o involucri sempre pi sottili, e di esteriorizzarsi fino aiconfini pericolosi che separano la materia quale che sia, compresa quellasottile, mentale o causale , dallignoto. Fu un bagaglio di esperienze acquisito da Mre anche grazie a Theon, in Occidente e prima di conoscere SriAurobindo.In uno di questi viaggi astrali in zone sempre pi rarefatte Mre si imbattnellestremo opposto dellimmateriale, e contatt invece una coscienzadensa, ebbe la visione di una luce iridata e di un essere che si risvegliavanelle profondit di questa densit.. Si trattava di una esperienza che haevidenti parallelismi con alcune scoperte che intanto Sri Aurobindo andavafacendo in India, a 6.000 km. di distanza, e per spiegare le quali trovava indicazioni solo negli antichi Veda. Ancor prima di incontrarsi fisicamente SriAurobindo e Mre si imbatterono entrambi in questo potenziale evolutivo, inquesta densit straordinaria che era nascosta nel profondo della materia nonmeno che oltre e pi in alto del pi etereo e rarefatto dei cieli Cera unQualcosa (o un Qualcuno) che attendeva di penetrare nella materia terrestreper dare lavvio ad una nuova fase evolutiva.Levoluzione non fatta per abortire nel vuoto e nel Nirvana, come benspiegher Sri Aurobindo, ma ci attende una Evoluzione nuova, anche materiale,quella simboleggiata dallo strano Serpente verde traslucido, oggetto di unacuriosa visione di Satprem di cui parleremo in conclusione.

Il Qualcosa che spinge la Nuova evoluzione non solo una traslucida visione, ma molto concreto. Nei suoi Carnets anche Satprem sottolinea continuamente che le sue esperienze sono quelle di una energia-coscienza materiale senon con caratteristiche e forza ancora maggiori di quelle attribuite allamateria.

Dai Carnets, tomo 6, 20 aprile 1986:________________________________________________________________________________Una invasione di Potenza solida come diamante ma dellEnergia. Sarebbe comedel diamante puro trasformato nel suo equivalente di energia. In continuazione.Ci si sente molto vicini a qualcosa.Si sente che Mre, la Grande Madre. LEnergia Eterna o dellEterno, davantialla quale non un soffio di morte pu sopravvivere. E folle per un corpo!________________________________________________________________________________

La forza dellenergia tale da causare problemi fisici non solo a Satprem, maanche a Mre stessa, secondo quanto Satprem aveva gi notato nel tomo V, 11giugno 1985:_______________________________________________________________________________Comincio a capire meglio (!) il problema di questo fisico nevralgico, e nelcontempo capisco una difficolt di Mre che non avevo mai immaginata. Pensavoche Mre non potesse avere un problema di Shakti! Lei era la Shakti suprema!Ma adesso comprendo che invece vi era una grandissima difficolt nel suo corpo.Attribuivo questa difficolt al veleno che i discepoli non cessavano diriversare su di Lei e ci vero, complicava spaventosamente il problema - eal fatto che la sua colonna vertebrale le impediva di avere un riposo normale,distesa.Ma quello che non sapevo era che questa Shakti sopra-mentale (supermind) non hanulla a che vedere con le piccole shakti minuscole che tutti conosciamo e che tutti i veri sadhak conoscono quando parlano di kundalini e di discesadella forza e di discesa dellAnanda e patati-patata.Ma qui invece lOnnipotenza stessa! Sri Aurobindo non per nulla diceva:Poteri onnipotenti racchiusi nelle cellule della natura. Ebbene, lOnnipotenza veramente Onnipotenza! E quella che fa girare gli universi.Il fisico animale, prodotto dallevoluzione animale, come pu sopportarla? Nonavevo mai immaginato che il fisico di Mre potesse avere delle difficolt asopportare questa cosa! Ma di fatto scopro che un vero problema FISICO. Sipu aver eliminato tutte le difficolt psicofisiche, vale a dire: non pi riflessi di conservazione, non pi paura o panico nelle cellule, non pisensazioni di morte, ecc. ecc. tutte cose che sono gi molto oltre lumano.Si possono persino abolire le reazioni naturali, vale a dire che invece diritrarre il proprio dito quando per disattenzione lo immergiamo nellacqua bollente, il corpo PUO imparare a lasciarsi scorrere lasco e molle al fondodellebollizione, senza resistenza si pu andare al di l di tutti gliistinti di morte o riflessi condizionati di morte e sensi di morte.Ma anche quando tutte queste cose sono state conquistate, realizzate, resta ladifficolt puramente fisica di questa STRUTTURA fisica con i suoi milioni dinervi, i suoi muscoli, le sue pareti rigide, le sue articolazioni ossee tuttoci troppo stretto! troppo rigido sotto il formidabile assalto di fuoco chepotrebbe (che PUO) fare saltare in aria le montagne e che FA orbitare Marte eGiove e qualche altra galassia! Anche se si totalmente decontratti e senzapaura e senza panico, senza reazioni, resta questa ristrettezza del calibroumano. Pu fare la spugna fino a un certo punto ma c pur sempre un certopunto in fatto di morbidezza del materiale. Bisognerebbe aver un corpo molle egonfiabile (!) come le meduse, estensibile, gelatinoso ma quelle migliaia emilioni di nervi? Ora comprendo il problema di Mre! ANCHE PER LEI cera unproblema fisico di shakti ( e naturalmente il veleno dei discepoli complicavaterribilmente le difficolt somatiche, quando occorre digerire del vero pus edel vero veleno tutti i nervi torturati, diceva Lei). Ora capisco!Allora siamo di fronte alla famosa questione della trasformazione. Everamente il vecchio fisico nevralgico, animale, che si trasforma, o unaltracosa, un altro corpo che si forma poco a poco con laiuto di quel fuoco emanatoda tutte le cellule? _____________________________________________________________________________

Se un vero cambiamento terrestre dovr avvenire, come annunciato da SriAurobindo e Mre, il fatto che esso sar portato attraverso unaenergia-coscienza pi forte e pi densa della stessa materia, in fondo nondovrebbe sorprendere!

Dai Carnets, tomo 6, 31 gennaio 1986:_____________________________________________________________________________

La scoperta della potenza atomica non nulla in confronto alla scoperta diquesta Energia nuova, che cambier la terra pi radicalmente che i loro Mostripasseggeri.Penso a ci che diceva Sri Aurobindo in Savitri: Egli traeva le energie chetrasformeranno unepoca. Ero ben lungi dal capire la potenza FISICA efisiologica de quelle energie, e ancora non conosciamo il loro incalcolabilieffetti.Assistiamo alla nascita di un formidabile Niagara sconosciuto di cui nonconosciamo ancora lutilizzazione ed il percorso.Di fatto la vita nuova che nasce sulla Terra.Poco per volta ci si arrende allevidenza._________________________________________________________________________

Satprem forse ancora pi esplicito in questo passaggio, Tomo 6, 16 gennaio1986:________________________________________________________________________________\_________

Sono arrivato alla conclusione (sperimentale) che questa Energia Nuova (nuovaper noi) distruttrice dellillusione FISICA che ci rinchiude nella morte,nella separazione e in tutte le impossibilit ataviche o genetiche propriealla specie. E la Grande Distruttrice la Possente distruttrice dellebarriere ILLUSORIE della specie.Non solo una illusione, nel senso che se ne si muore perfettamente, tuttiquanti ne muoiono! Eppure unillusione, perch possiamo uscirne.E come il campo di concentramento: se si aveva la sfortuna di credere o dipensare che non se ne usciva, si era pronti per il forno crematorio, ma secera quella sorta di fede nella libert, si avevano maggiori possibilit.(Questa fede nel corpo nel mio corpo di ventenne era gi linizio dellalotta contro la schiavit e lillusione).Questa Energia Nuova il meraviglioso regalo di Sri Aurobindo e di Mreallumanit. E nessuno se ne ancora accorto!Ma ora lo SO: c una illusione FISICA da attraversare unIllusione. Equesta Energia Nuova, il Potere che libera.()E il passaggio dallEvoluzione animale e darwiniana allEvoluzione Divina laseconda Evoluzione di cui parlava Sri Aurobindo (pi esattamente diceva lanuova Evoluzione)__________________________________________________________________________Questo processo di trasformazione pu essere, per il fisico e per tutti glialtri veicoli pi o meno sottili qualcosa di difficile da sopportare, comeabbiamo visto, perch la Shakti pura che corre nelle cellule. Tuttaviaquesta Energia pur sempre divina, sa quello che fa!Dai Carnets, Tomo 6, 11 gennaio 1986:____________________________________________________________________________

Non c che la grazia suprema che vi porta passo dopo passo e a piccole dosialla conoscenza che potete sopportare.Vale a dire al Potere equivalente di resistere.E come trovare contemporaneamente il nido della morte e il nido della VitaNuova.Non metafisico, FISICO.Ed per questo che tutti il loro Salvatori non hanno salvato nulla.

_______________________________________________________________________Lenergia in azione pare una combinazione di suprema potenza e supremasaggezza.Dai Carnets, tomo 6, 27 marzo 1986:________________________________________________________________________________\___________

In fondo lazione sopramentale (supermind) semplice meccanica: la suapotenza cos formidabile, cos pura, cos impossibile per le nostre leggifisiologiche e psicologiche, che TUTTI gli elementi di menzogna e mortali, atutti i livelli fino al pi minuscolo atomo, sono OBBLIGATI ad uscire, fondereo scoppiare.Non c da discutere davanti a questo bulldozer, meccanico ed automatico.Ma non unicamente e semplicemente meccanico: un faro o un raggio che vi favedere TUTTO, nel minimo recesso del corpo. E lesattezza di cui non sidubita.Dire che un bulldozer non molto gentile perch una Grazia inaudita,mai vista ma una Grazia un poterribile. (Terribile per la morte e lamenzogna.).Ma in ogni momento e a qualsiasi livello , si conserva il diritto di dire no,vale a dire di scegliere o di preferire la morte._____________________________________________________________________________

La dinamica di gran parte delle esperienze narrate da Satprem si pu rappresentare come processi di 1) ascesa-discesa della Forza 2)manifestazione ondulatoria della Forza, e 3) immobilitsuprema unita a supremo dinamismo.Sono aspetti dinamici gi raccontati da Mre nellAgenda, ma moltoimportante sottolineare che i resoconti di Satprem non sono affatto unaimitazione delle esperienze di Mre. Le esperienze di Mre sono uniche eparticolari, e la sadhana del suo discepolo Satprem inevitabilmentedifferente, anzi, appare originale, forse unica a sua volta. Possiamo immaginareinfatti che questo yoga della trasformazione materiale sar, per la sua stessanatura, un processo sempre molto personalizzato, un po come se ciascunodovesse rompere il guscio della vecchia specie passando attraverso la sua debolezza-forza principale: ciascuno ha una chiave speciale.Ci sono per anche alcune grandi linee dellazione della Forza-Coscienzaevolutiva, ed esse si ripresentano similari in Mre, in Satprem (e suppongoanche in altri ricercatori per ora ignoti che si sono avviati su questa stradapoco nota e poco praticata).

Vediamo da vicino questi processi:1) ascesa-discesa della Forza: una dinamica essenziale in tutto lo Yoga diSri Aurobindo e Mre: laspirazione psichica, espressa dal cuore, da tuttolessere, persino dalle stesse cellule, sale verso il Divino, che risponde conuna discesa di Forza-Coscienza. Come dicono i Veda le estremit di Agni (ilfuoco trasformatore, cos ben rappresentato dalla colonna di fuoco di Shivavenerata non lontano da Pondicherry, sulla collina rossa di Arunachala) nonsono visibili, perch affondano molto in alto e molto in basso. Senza questofuoco e senza il suo dinamismo non c trasformazione, e quindi non ci sarebbenemmeno lo yoga di Sri Aurobindo e Mre (con buona pace di chi lo vorrebberidurre solamente a forme di contemplazione e pratica del testimone e deldistacco e altre cose simili).Il risveglio dellaspirazione nelle cellule stesse del corpo segna perSatprem linizio della sua esperienza nel maggio del 1983. Non si tratta di unprocesso improvviso, perch possiamo immaginare che la coscienza cellulare diSatprem si sia destata un poco per volta nel lunghi anni accanto a Mre, e cheAgni abbia covato a lungo. Ma ora essa diventa decisiva e la risposta dallaltosi traduce in immense gocce che scendono e lavvolgono. Nel corso degli anniquesto processo di salita-discesa-unione si modifica e si intensifica. Solo 3anni dopo Satprem potr parlare di una sorta di forza materiale dura comediamante e di colore blu intenso che sale da sotto i suoi piedi, percorretutto il corpo e sbocca in alto, sopra la sua testa. E quando questa forzadiventa troppomateriale, il passaggio nella zona del cranio si fadifficoltoso, il chakra alla sommit della testa pare inadeguato. In rispostaa queste ascensioni, dallalto, scende in risposta una Forza bianco-dorata. Adogni meditazione questo processo si intensifica, ed esso pare continuaredietro le quinte per giorni interi, con una successione di onde diascesa-discesa della durata di 15-20 secondi.2) si tratta appunto della manifestazione ondulatoria della Forza: ilfenomeno di ascesa-discesa ed il passaggio della Forza sono percepiti come ungrande Ritmo, una possente hola che in ogni istante pervade luniverso. Mrestessa nellAgenda parla di queste grandi ali di super-armonia percepite comeuna continua ondulazione: faccio ormai continuamente la distinzione fra unavita in linea retta e una ondulatoria diceva Mre, in un passaggio dellAgenda(precisazione che farebbe di sicuro la felicit di chi vuole trovare corrispondenze fra certe esperienze di Mre e gli esiti ultimi della fisicamoderna).3) immobilit suprema unita a supremo dinamismo: il culmine di questesuccessive ascese-discese con effetto ondulatorio spesso quello di unasuperiore immobilit e pace totale, che non sono tuttavia qualcosa diveramente statico, ma nascondono un aspetto dinamico. Come osserva spesso MrenellAgenda: la forza evolutiva percepita nelle cellule come qualcosa di cosincredibilmente veloce da risultare immobile. Come sempre in Sri Aurobindo eMre i contrari si uniscono in una sintesi superiore.Forse, ancora per la gioia di chi ama le corrispondenze insolite, questacondizione di estrema velocit-immobilit potrebbe ricordare la condizionedella materia nei primissimi instanti dopo il Big Bang, quando, secondo recentie rivoluzionarie teorie astrofisiche, la stessa velocit della luce era moltopi elevata di quella nota (teoria che, parrebbe, spiega assai bene lapossibilit (di chi? del Divino?) di manifestare a volont la materia e interiuniversi .

Questi tre processi (che abbiamo un po volgarizzato per esigenze di brevit) sono assai ben illustrati in un resoconto di Satprem del 26 agosto 1986:____________________________________________________________________________

Da ieri pomeriggio accade qualcosa di completamente inatteso, nel senso che nonimmaginavo che tutto ci potesse svolgersi in questo modo, e in ogni caso nonsapevo assolutamente come potesse svolgersi.Cera questa massa blu zaffiro che saliva e saliva dal basso e veniva ascontrarsi lass, in quella scatola cranica, con dei colpi, epensavo-immaginavo che prima o poi avrebbe ceduto, si sarebbe aperto lass inalto e che tutto sarebbe confluito non so dove, in Quello. Ma questo ultimocolpo non si produceva, e cerano queste nevralgie dolorose.Poi, vagamente, senza che comprendessi bene ci che accadeva, ieri pomeriggio(e poi ancor pi chiaramente ed abbondantemente oggi) ho sentito che al culminedi quellonda blu zaffiro, che non riusciva ad esplodere lass, cera qualcosache si produceva, come una DISCESA (ma non so se una discesa o una invasione),infine una MASSA SOLIDA, qualcosa di solido come una montagna che scendevalentamente, in tutto il corpo, in tutte le membra, immobilizzava tutto non pinevralgie l dentro, non pi centro l dentro. E allora la sensazione:lASSOLUTO DIVINO. Un ASSOLUTO solido come una montagna (direi: SriAurobindo+Mre).Oggi si svolto lo stesso fenomeno, in continuazione, vale a dire che questaonda blu zaffiro saliva e saliva e quando essa giungeva alla fine delpercorso, se cos si pu dire, invece di esplodere lass, cera questapenetrazione o queste discesa solida come una montagna, e quando questaMontagna arrivava in basso alla base del corpo, una nuova onda blu zaffirosaliva e saliva, e di nuovo questa Massa solida scendeva e scendeva e cos diseguito.E cos quello che sembrava particolarmente doloroso in questa ascesa bluzaffiro era come catturato, preso, immobilizzato, invaso, solidificato da questadiscesa massiccia ed era lASSOLUTO. Non pi dolore, non pi io, pi nulla:TU, QUELLO il Tu meraviglioso come una montagna vivente nel corpo ( opiuttosto: il corpo DENTRO una montagna vivente.Ed allora non era pi una questione di esplodere: era tutto PIENO.

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Lo yoga di Sri Aurobindo stato definito anche come un sovra-tantra, perchingloba e porta alle estreme conseguenze le dinamiche di quella trasformazioneche pu essere ottenuta grazie alla Shakti, un campo gi noto eapprofondito appunto dalla ricchissima tradizione tantrica.Anche in queste descrizioni di Satprem vi forse sono alcune analogie conquelle esperienze tantriche in genere collegate allascesa della forzachiamata kundalini, ma opportuno osservare che mentre il fenomeno dellakundalini si situa a livello energetico-sottile, in questo caso le esperienze diSatprem sembrano espandersi ad un campo ancora pi vasto e nello stesso tempoanche del tutto fisico, materiale.Dove ci portano estreme conseguenze dello yoga di Sri Aurobindo e Mre comequeste? Quale segreto evolutivo nascondono? Questi resoconti di Satprem, unicinel loro genere fino ad ora, aprono in effetti straordinari orizzonti.Satprem afferma che lAgenda di Mre non un libro, ma una azione. Ineffetti leggendo lAgenda pare talvolta che per ogni esperienza, per ognipassaggio, Mre abbia aperto una strada per chi verr dopo.Lo stesso si pu dire a mio avviso, anche se con le debite proporzioni, diquesti Carnets. Passo dopo passo e giorno dopo giorno si vede che la presenza diSri Aurobindo e Mre costante nei pensiero di Satprem, ed il suo appello aiMaestri ininterrotto.

Quale evoluzione ci attende dunque?Verso la fine di questo tomo 6 Satprem narra una esperienza del tuttosorprendente.Dai Carnets, tomo 6, 17 dicembre 1986:_______________________________________________________________________Questa notte ho visto un enigma, il cui senso mi apparso improvvisamente questo pomeriggio.Di colpo, questa notte, ho visto passare nellaria, proprio sopra la mia testa,un serpente verde! Ma cos bello, luminoso, come traslucido, e di un verde cosdolce come nulla verde qui, un verde traslucido. () Poi, improvvisamente,senza transizione, ho guardato davanti a me e ho visto un grosso serpente nero,del quale non vedevo che il collo e la testa () e di colpo qualcuno (non sochi) gli ha tagliato la testa con un solo colpo secco e netto.()Questo pomeriggio c stata una formidabile Discesa, che il corpo ha sopportatosenza lamentarsi, senza muoversi e, miracolosamente, senza nevralgie, senzadover lottare continuamente contro una specie di supplizio.E durante queste formidabile discesa (CONTINUA, senza sosta per unora equaranta), di colpo, senza che ci pensassi, mi s imposto da dentro il sensodi quella visione: ma il Serpente dellEvoluzione nuova! Il Serpente verdedellEvoluzione nuova. E laltro il serpente nero della vecchia evoluzione, alquale si taglia la testa!______________________________________________________________________Si tratta di una visione veramente sorprendente, almeno per chi sta scrivendoquesti appunti.La mia scelta di alcuni passi pi esemplificativi stata infatti,inevitabilmente, del tutto soggettiva. Opere come lAgenda o questi Carnetsvanno lette per intero, e ciascuno potr trovare le sue particolari assonanze.Spero comunque, pur con scelte e commenti brevi e parziali, di averincoraggiato qualcuno alla lettura di questo speciale documento di evoluzionesperimentale che sono i Carnets de lApocalypse

Invio un capitolo del libro di Satprem "Mre, volume secondo - La nuova specie",che descrive la visione di Mre della "nave supermentale", divenuta famosa, sulfuturo essere supermentale.

buona lettura

Satprem Mre vol. II La nuova specieCap. V Il mondo sovramentale

La sostanza sovramentale

Per, se potessimo sapere quello che succeder alla fine... Grazie alla perditadell'Abitudine possiamo entrare nella grande Foresta, un po' come ciechi di unmondo inesistente, ovvero esistente nella misura in cui camminiamo; ma quando neusciremo, che cosa troveremo in quel Per l in fondo? Un Per che staesattamente sotto i nostri piedi, per cieco. Se vedessimo appena un poco, seconoscessimo la rotta, se sapessimo a che cosa somiglia questo mondosovramentale, forse la traversata sarebbe meno cieca. In fondo, la cosa stupendadei Pionieri che essi vanno verso un niente che diventa qualcosa grazie alfatto che ci vanno. la loro grazia, il loro regalo al mondo.Ebbene, esattamente un anno prima di entrare in quella grande Foresta senza nomenella quale avrebbe trascorso quindici anni a scavare nella notte, nel nulla,nella morte, la Madre ha avuto una visione che somiglia un po' alla sventagliatadi luce di un faro in quell'inestricabile inesistenza di abitudini disfatte e diuna nuova abitudine non ancor nata. Si era nel febbraio del 1958, il giorno 3.Decisamente, febbraio un bel mese. Non ha sfortunatamente potuto vedere finoin fondo perch, come di consueto, qualcuno le stava sempre appiccicato e l'hatirata brutalmente dal prossimo mondo, per richiamarla...alla vecchia abitudinedi essere sciocchi. tremendo pensare quanta stupidit umana sia mescolata aquesta prodigiosa avventura e come tale stupidit sia sempre stata presente aogni passo e in ogni momento della Madre, come se lei dovesse scavare nonsoltanto nel Nuovo, ma venisse costretta a sradicare il vecchio. Ma cos , ledue cose procedono insieme, e lei doveva pur sradicare la vecchia abitudine delmondo in ciascun rappresentante di quel piccolo campionario che le stavaintorno, per far nascere uno splendido Per sotto i nostri piedi. Voleva tantoche tutto fosse bello. In fondo, amava molto il mondo. Chiunque altro avrebbemesso mano alla dinamite e avrebbe fatto saltar per aria tutto il cestobrulicante di granchi ma proprio quello che noi tutti facciamo: guerricciole eguerricciole, e poi tutto ricomincia sempre uguale. Lei voleva talmente che nonfosse pi sempre uguale. Allora prendeva tutto quello che resiste, che nega, che tanto stupido, piccolo, meschino, e inghiottiva tutto, inghiottiva il velenodel mondo, tramutava instancabilmente ogni piccolezza, apriva il cammino a colpid'accetta e lasciava dietro a s tutto il suo amore come una scia di luce,perch anche gli altri potessero avanzare... un poco.Quel mondo sovramentale la Madre l'ha visto tutto d'un tratto, simbolicamente.Un colpo d'occhio nel futuro, nel gi esistente che si svela a poco a poco. qualcosa che sembra lontano, lontano... ma insomma... C' pure pi d'un miracoloin questa Foresta, chiss?Certo, lo scoiattolo che guarda un uomo non che ci capisca granch, non c'quasi nessun collegamento tra i suoi occhietti rotondi e le nostre grandi ariein giacca-e-cravatta, ma come se improvvisamente si intessesse uncollegamento, come se venisse gettato un ponte tra quella misteriosa specielaggi e i nostri occhioni rotondi. Basta avere un solo filo, si pu tirare apartire da quel filo. Bisogna tirare il grande Filo, il filo della gioia, forse.Questa visione come un primo ponte. Bisogna stabilire il contatto con ilgi-presente. Ci vogliono millenni per stabilire il contatto, o anche solo perimmaginare possibile un contatto. E poi il contatto a trascinarci, non siamoaffatto noi a tirare da quel punto - provateci dunque un po'- direbbe la Madre.L'evoluzione un grande futuro che ci trascina, e come potrebbe la Nottetrascinare altro che notte?Era un grande piroscafo, come il simbolo del luogo di transito in cuiuomini-umani venivano preparati alla vita sovramentale: una specie di navescuola del mondo sovramentale. Tutti coloro che erano pronti, che rispondevanoai requisiti ri