Santuari: da Castelpetroso a Cercemaggiore

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Tel.: 555-555 5555 ITINERARIO BREVE SANTUARIO DELL’ADDOLORATA : Molise en plein air Le origini del culto della Madonna di Cercemaggio- re risalgono al ritrovamento di una statua in legno della Vergine da parte di un contadino nle 1412. La statua, oggi venerata nel santuario, è alta 1, 33 m. e raffigura la Madonna in piedi in atteggiamento oran- te; il corpo ornato con una lunga veste azzurra. Gli abitanti del luogo affermano che la statua venne in seguito occultata durante il periodo iconoclasta. La chiesa, distrutta più volte da eventi fortuiti, fu ricostruita definitivamente nel 1500, come si osser- va dall’iscrizione sulla porta maggiore. All’interno si struttura in tre navate con volta a crociera e con falsa cupola. Sui lati della navate si aprono in tutto dodici cappelle, un altare di epoca barocca funge da trono alla statua della Vergine. Sempre all’interno vanno segnalati i numerosi quadri d’autore della chiesa e quelli del convento e quelli eseguiti nei refettori risalenti al XVI secolo. Il Respiro dell’Arte http://www.twitter.com/SantuarioMolise Tel. 0865/936110 - 346/6395430 Fax. 0865/936110 E-mail: [email protected] [email protected] Sito internet: www.santuarioaddolorata.it SANTUARIO DELL’ADDOLORATA DI CASTELPETROSO Arte, storia, matura e bellezza in quattro semplici tappe. Un itinerario semplice ma tutto da scoprire e da gustare. Consulta in anticipo il percorso mediante la mappa! .... E utilizza i nostri contatti per avere maggiori informazioni! Potrai anche richiedere l’assistenza di una guida specializzata che ti accompagnerà lungo tutto il percorso. http://www.facebook.com/santuariodicastelpetroso Simona Forte - Marzo 2012

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Itinerario breve, due giorni, per visitare i santuari.

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Tel.: 555-555 5555

ITINERARIO BREVE

S ANT UARIO DELL’ADDOLORATA :

Molise en plein air

Le origini del culto della Madonna di Cercemaggio-

re risalgono al ritrovamento di una statua in legno

della Vergine da parte di un contadino nle 1412. La

statua, oggi venerata nel santuario, è alta 1, 33 m. e

raffigura la Madonna in piedi in atteggiamento oran-

te; il corpo ornato con una lunga veste azzurra.

Gli abitanti del luogo affermano che la statua venne

in seguito occultata durante il periodo iconoclasta.

La chiesa, distrutta più volte da eventi fortuiti, fu

ricostruita definitivamente nel 1500, come si osser-

va dall’iscrizione sulla porta maggiore. All’interno si

struttura in tre navate con volta a crociera e con

falsa cupola. Sui lati della navate si aprono in tutto

dodici cappelle, un altare di epoca barocca funge da

trono alla statua della Vergine. Sempre all’interno

vanno segnalati i numerosi quadri d’autore della

chiesa e quelli del convento e quelli eseguiti nei

refettori risalenti al XVI secolo.

Il Respiro dell’Arte

http://www.twitter.com/SantuarioMolise

Tel. 0865/936110 - 346/6395430

Fax. 0865/936110

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Sito internet: www.santuarioaddolorata.it

SANTUARIO DELL’ADDOLORATA DI

CASTELPETROSO

Arte, storia, matura e bellezza in quattro semplici tappe. Un itinerario semplice ma tutto da scoprire e da gustare.

Consulta in anticipo il percorso mediante la mappa! ....

E utilizza i nostri contatti per avere maggiori informazioni!

Potrai anche richiedere l’assistenza di una guida specializzata che ti accompagnerà lungo tutto il percorso.

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Simona Forte - Marzo 2012

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Il Respiro dell’Arte

I L SANTUARIO DELL’ADDOLORATA Immerso nel verde ai piedi del Monte Patalecchia, come

un'intelaiatura vivente in costante moto verso l'alto,

appare il Santuario dell'Addolorata di Castelpetroso, il

mistico luogo delle Apparizioni della Madre nel lontano

22 marzo 1888.

L’opera monumentale della corrente romantica-

neogotica fu iniziata nel 1890 su progetto dell’architetto

bolognese Francesco Gualanti.

Progettato in stile neogotico da Francesco Gualandi di

Bologna, il Santuario ha una pianta di tipo radiale con

sette cappelle laterali e si sviluppa su una superficie di

circa 2800 metri quadrati. Essa simboleggia un cuore, la

parte centrale, trafitto da sette spade, i sette dolori di

Maria, le sette cappelle. Tale disposizione planimetrica è

di immediata lettura se si osserva la volumetria dell'inte-

ro complesso architettonico: dall'alto corpo centrale

sovrastato dalla cupola, alta 54 metri, si dispongono a

raggiera i bracci più bassi delle cappelle.

Alle spalle della costruzione si estende il percorso della

Via Matris, cammino rappresentante i sette dolori della

Vergine patiti durante la sua vita. Il percorso si concluse

con la fonte sgorgante l’acqua miracolosa e, poco più in

su, con la cappella delle Apparizioni.

SANT’ANGELO IN GROTTE Incastonato nell’alto della montagna, unica frazione del comu-

ne di Santa Maria del Molise, è S. Angelo in Grotte: suggesti-

vo borgo medievale, con i suoi tetti in pietra che si scorgono

dal vicino Bosco dell’Impero e la bellissima grotta che, secon-

do la tradizione, fu frequentata dall’Arcangelo Michele prima

di spostarsi in volo presso quella del Gargano.

Nella chiesa madre, dedicata a San Pietro in Vincoli, inoltre,

al di sotto della pavimentazione, è situata una bellissima crip-

ta che, seppur di modestissime dimensioni, da quasi sette

secoli mostra un raro esempio di ciclo completo di affreschi

dedicati alle sette opere di misericordia. Scoperta quasi ca-

sualmente dopo essere stata utilizzata anche come vano per

la caldaia, è stata opportunamente restaurata e, attraverso

una serie di opere di sistemazione, è anche visitabile con una

certa facilità. Nessuna notizia diretta vi è sulla datazione e

circa la committenza, si può ritenere, tuttavia, che fin

dall’inizio dovette essere una vera e propria cappella sotter-

ranea dove le pitture potevano essere osservate solo con

l’ausilio di una illuminazione artificiale. La parete che avvolge

l’ambiente con una volta a sesto ribassato è riquadrata da

cornici che accolgono finte lastre marmoree con intarsi mul-

ticolori, tutti diversi tra loro. La fascia mediana è occupata

dalla serie di rappresentazioni che richiamano, una per una, le

sette opere di misericordia corporale.

ALTIL IA Località di elevato valore storico, visitare Altilia vuol

dire vivere l’Arcadia, dove le case contadine e i terreni

coltivati circondano i resti dell’antico villaggio romano,

con il Foro, il luogo dove si svolgevano le riunioni politi-

che e si amministrava la giustizia; la Basilica, l’antico Ma-

cellum; il Tempio, a pianta quadrata dedicata ai culti

pagani e il Teatro, l’edificio più monumentale, a forma di

semicerchio e con una capienza di circa 3.000 posti a

sedere collocati su 28 gradoni. Una passeggiata affasci-

nante che non può non terminare nel luogo in cui erano

le Terme del Foro, identificate come le terme di Silvano

che, secondo i documenti, erano molto visitate e resero

la zona rinomata località termale.

Il Molise, cuore pulito d’Italia e culla d’incontro di beni ambientali, storici e archeologici, propone, al

visitatore, alcune delle sue bellezze articolandole in un “mini-tour” suddiviso in 4 tappe, con punto di

partenza dal Santuario di Castelpetrso e con

I L SANTUARIO DI CERCEMAGGIORE Situato nel pianoro alle falde del Monte S. Maria e di

Monte Saraceno, il santuario è intitolato alla Madonna

della Libera. Tale appellativo secondo la tradizione risa-

lirebbe al 663, anno in cui l'Imperatore d'Oriente Co-

stanzo II cinse di assedio Benevento e il (futuro) vesco-

vo Barbato invocò la Vergine che apparve così come la

si vede raffigurata nella statua lignea conservata nella

chiesa.

punto di arrivo al Santuario di Cercemaggiore. Ideato per un

visitatore attento, curioso e paziente, ad un visitatore che ha

voglia di sapere ed arricchirsi, “Il Respiro dell’Arte” presenta

le sue piccole grandi meraviglie.

Il Respiro dell’Arte Il Respiro dell’Arte