Santa Caterina Villarmosa
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SANTA CATERINA VILLARMOSA
Lo stemma è rappresentato da un’aquila sormontata da una corona reale con al collo altra corona di casato.
L’origine
ll territorio di Santa Caterina Villarmosa è prevalentemente collinare. Essa sorge su una collina,
a nord di Caltanissetta, a 606 metri sul livello del mare. Nella zona "Scaleri" sorge la Riserva naturale
orientata geologica di Contrada Scaleri, con la presenza di "microforme carsiche", rocce gessose
variamente incise, di grande interesse scientifico. Il paese prende nome da Santa Caterina d'Alessandria, alla quale
Giulio Grimaldi Barone di Risigallo, (presumibilmente padrone del feudo dal quale è nato il paese) era molto
devoto. Successivamente, durante la dominazione spagnola, venne aggiunto Villahermosa (poi trasformato
in Villarmosa), ossia bel paese.
Luoghi d’interesse
• Chiesa Madre, eretta nel XVII secolo, dedicata all'Immacolata Concezione. L'interno, a tre navate, è ricco di affreschi. La chiesa è sita in piazza Garibaldi.
• Chiesa Santa Maria delle Grazie, risalente al 1600, situata in via Roma.
• Sito archeologico di "Cozzo Scavo", antico insediamento dell'età del ferro; i reperti rinvenuti sono
custoditi nel Museo archeologico di Caltanissetta.
La Chiesa Madre dedicata all’Immacolata Concezione,
costruita nel 1717 è la più importante di Santa Caterina
Villarmosa e la particolarità che subito colpisce il visitatore
è il suggestivo prospetto bianco rivestito nel 1879 con la
caratteristica pietra di Siracusa, a dimostrazione del fatto
che il centro abitato fosse allora particolarmente ricco
grazie all’abile e paziente attività delle ricamatrici che
producevano preziosi lavori all’uncinetto e ricami ricercati
e richiesti dai nobili siciliani di tutta l’isola.Chiesa Madre
Chiesa Santa Maria delle Grazie
Per saperne di più …
Nelle vicinanze della Chiesa Madre si trova un edificio dei primi del 900 adibito a sede della Biblioteca Comunale Pasquale Panvini, che custodisce un ricco e vario patrimonio librario antico e moderno. Tra le opere che fanno di questa biblioteca un tesoro e un vanto per l’intera popolazione è da ricordare la preziosa Enciclopedia di Diderot e D’Alembert, donata alla biblioteca dagli eredi di Monsignor Panvini sacerdote e studioso di medicina.
Al centro del paese si trova La Fiumara e l’Abbeveratoi costituita da due grandi vasche rettangolari in pietra, una con bordo più alto che serviva per abbeverare gli animali, mentre l’altra più bassa, con i bordi realizzati con larghe lastre di pietra lavica, poste leggermente inclinate e scanalate a formare dei lavatoi. Qui le massaie del paese si riunivano per fare il bucato, per battere al ritmo dei gioiosi canti popolari, i panni da sbiancare; gli allevatori portavano armenti, greggi, e mandrie di buoi per abbeverarli, i contadini, all’alba prima di cominciare a lavorare nei campi, riempivano il bummulu e le quartare ( tipici contenitori d’acqua in terracotta ) con l’acqua fresca.
Personalità legate a Santa Caterina Villarmosa
•Ferdinando Fiandaca, (1857-1941) - arcivescovo cattolico italiano
•Maurizio Randazzo, (1964) - schermidore italiano
•Antonio Guastaferro, (1736-1771) - pittore italiano
•Salvatore Cucchiara, (1950) - professore di Pediatria alla Sapienza, Università di Roma
TRADIZIONI, SAGRE, FESTE E FOLKLORE
Le feste e le sagre legate alle antiche tradizioni popolari testimoniano un forte legame che va oltre il folklore in quanto mantengono vivi i valori di un territorio che li conserva e li rivive con partecipazione e coinvolgimento come quello del pomeriggio del Giovedì Santo quando nella piazza principale viene imbandita la tavola con pane, verdura e frutta a simboleggiare l’ultima cena.
Commovente è la processione all’alba del Venerdì Santo quando il corteo religioso si muove lungo le stradine silenziose e ad intervalli regolari e segue l’Addolorata e la Sacra Urna scandendo coralmente le melodie e le antiche lamentanze.
Settimana Santa scinnenza
Processione all’alba del Venerdì Santo
La Sagra più sentita è quella del muffuletto, che ha luogo i primi giorni di Settembre e prevede la preparazione di
gustose focacce di pane morbido aromatizzate con semi di finocchio selvatico e zafferano condite con
salsa e tritato di carne. Tra i prodotti tipici
artigianali va segnalata la lavorazione all’uncinetto e la
realizzazione dei ricami.
Li Vampi di Santa Caterina
A Santa Caterina Villarmosa ogni anno il 24 di Novembre di sera si celebrano “1i Vampi di Santa Caterina”.Questa tradizione, seppure in parte spogliata di una forte valenza religiosa e devozionale, è ancora molto viva nella nostra comunità. Anche se la festa cade in giorno feriale, coinvolge gran parte della popolazione dei preparativi domestici e nella costruzione dei falò.
A questa usanza se ne aggiungeva un’altra rilevante che è ancora attuale che prevede il salto delle fiamme da parte dei giovani.