San.Arti fondo di previdenza per dipendenti artigiani

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Bergamo Artigiana Flash Anno 21 - n° 1 Marzo 2013 Poste Italiane s.p.a. Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB PO Periodico quindicinale degli organi direttivi della Associazione Artigiani di Bergamo Aut. Trib. Bergamo n° 18 del 17/5/1993 iscrizione ROC n. 10601 Dir. resp.: Angelo Carrara Editore e Redazione Associazione Artigiani Bergamo via Torretta, 12 - 24125 Bergamo Stampa: Rindi - copia 0,15 il Fondo sanitario integrativo per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane Nasce SAN.ARTI Quindi un “progetto” che viene da molto lontano, i cui protagonisti sono stati gli artigiani. A partire dal 2013 anche i lavoratori dell’artigianato potranno beneficiare dell’assistenza sanitaria integrativa. Dopo una lunga gestazione, in attuazione dell’Accordo Interconfederale dell’Artigianato del 21 settembre 2010, lo scorso 21 luglio 2012 è stato costituito SAN.ARTI, il Fondo sanitario integrativo che si rivolge ai lavoratori dell’artigianato. Dunque, anche il mondo delle imprese artigiane inizia un percorso che tanti altri settori produttivi, quali l’industria, il commercio e altri ancora, hanno già intrapreso con fondi sanitari di categoria. Una breve parentesi storica è d’obbligo per sottolineare che queste forme di autotutela socio-assisten- ziali erano già apparse in Italia nella prima metà del 1700 ad opera dei calzettai e dei lito-tipografi torinesi e veneziani, e cioè prevalentemente di artigiani, piccoli proprietari e commercianti, sulla scorta di simili esperienze inglesi, francesi e tedesche. Sarà poi nella seconda metà dell’Ottocento che le società del mutuo soccorso prenderanno davvero piede. SOMMARIO pag. 2 Perché i fondi sanitari integrativi pag. 2 Perché SAN.ARTI? pag. 3 Meno costi per l’impresa e maggiori vantaggi per il dipendente pag. 4 Le prestazioni

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fondo di previdenza per dipendenti artigiani

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Bergamo Artigiana FlashAnno 21 - n° 1

Marzo 2013Poste Italiane s.p.a.

Sped.abb.post. D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n°46),

art. 1 comma 1, DCB PO

Periodico quindicinale degli organi direttivi della

Associazione Artigiani di Bergamo

Aut. Trib. Bergamo n° 18 del 17/5/1993 iscrizione ROC n. 10601Dir. resp.: Angelo CarraraEditore e RedazioneAssociazione Artigiani Bergamovia Torretta, 12 - 24125 BergamoStampa: Rindi - copia 0,15

il Fondo sanitario integrativoper i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane

Nasce SAN.ARTI

Quindi un “progetto” che viene da molto lontano,

i cui protagonisti sono stati gli artigiani.

A partire dal 2013 anche i lavoratori dell’artigianato potranno beneficiare dell’assistenza sanitaria integrativa. Dopo una lunga gestazione, in attuazione dell’Accordo Interconfederale dell’Artigianato del 21 settembre 2010, lo scorso 21 luglio 2012 è stato costituito SAN.ARTI, il Fondo sanitario integrativo che si rivolge ai lavoratori dell’artigianato.

Dunque, anche il mondo delle imprese artigiane inizia un percorso che tanti altri settori produttivi, quali l’industria, il commercio e altri ancora, hanno già intrapreso con fondi sanitari di categoria.

Una breve parentesi storica è d’obbligo per sottolineare che queste forme di autotutela socio-assisten-ziali erano già apparse in Italia nella prima metà del 1700 ad opera dei calzettai e dei lito-tipografi torinesi e veneziani, e cioè prevalentemente di artigiani, piccoli proprietari e commercianti, sulla scorta di simili esperienze inglesi, francesi e tedesche. Sarà poi nella seconda metà dell’Ottocento che le società del mutuo soccorso prenderanno davvero piede.

SOMMARIO

pag. 2Perché i fondi

sanitari integrativi

pag. 2Perché SAN.ARTI?

pag. 3Meno costi per

l’impresa e maggiori vantaggi per il

dipendente

pag. 4Le prestazioni

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Speciale SAN.ARTI2

PERCHE’ I FONDI SANITARI INTEGRATIVI

PERCHé SAN.ARTI?

L’attuale situazione dei fondi sanitari inte-grativi appare, oggi, in continua evoluzione, sia dal punto di vista della loro “estensione” sul territorio che della diffusione a fasce di popolazione che precedentemente non fruivano di tale possibilità. Tale incremento nasce da una serie di ragioni che sono state ampiamente analiz-zate da studi effettuati dai maggiori centri di analisi economica e sociale.

In sintesi, le cause che sempre più favo-riranno la diffusione delle forme di sani-tà integrativa possono riassumersi in:• riduzioni delle prestazioni offerte

dal Servizio Sanitario Nazionale, particolarmente in specifiche aree,

• sempremaggioreevoluzionedelletec-nologie sanitarie e quindi incremento dei costi richiesti per poterne usufruire,

• aumentodiunadiffusaculturasanitarianella popolazione, con parallelo atteg-giamento di maggiore partecipazione nelle scelte che riguardano la pro-pria salute.

La risposta che viene fornita a tali istanze è estremamente differenziata. Infatti, oltre ai fondi storici, sono apparsi nel panorama italiano molti altri Fondi Sanitari con proprie caratteristiche per rispondere alle necessi-tà sia “individuali” che “familiari“.Nel mondo odierno e particolarmente nel nostro Paese, l’articolazione della spesa pubblica e dei servizi in campo previdenziale, assistenziale e della salute mostra delle forti criticità, di quantità ed efficienza, mentre la sostenibilità nel lun-go periodo è condizionata da fattori quali l’invecchiamento della popolazione e la scarsa crescita.

Si registrano, inoltre, segnali sia di natura demografica che economica, di una mag-giore debolezza delle famiglie: insieme alla crisi del welfare pubblico si osserva la crisi del welfare familiare.

Crisi dello Stato e della famiglia richiedono una crescente parteci-pazione della componente privata

sia sul lato della domanda del welfare sia dal lato dell’offerta.

Ad una crescita dei flussi monetari privati a supporto della domanda di servizi di welfare, si dovrà affiancare una crescente integrazione tra le reti di servizi dei privati e del non profit in prospettiva di rafforzata sussidiarietà.

Oggi parliamo di SAN.ARTI vale a dire del Fondo di Assi-stenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato, ma la strada per arrivarci è stata molto lunga e complessa e parte dall’accordo interconfederale sul costo del lavoro siglato tra tutte le parti sociali e dal Governo nel lontano luglio dell’anno 1993. Questo accordo, per l’artigianato, ha aperto la strada della Bilateralità e della contrattazione di secondo livello che si sviluppa a livello territoriale (regionale).

Sulla scorta di tale enunciazione si è sviluppata in alcune regioni una contrattazione collettiva che, oltre a prevedere un contenuto economico, ha sviluppato anche un sistema di welfare attuato tramite gli enti bilaterali con contributi per i lavoratori delle aziende artigiane e, in taluni casi, anche per gli stessi datori di lavoro. Tali contributi vanno dall’assistenza sanitaria integrativa per spese mediche, dentistiche, oculistiche, ai contributi per spese sostenute per la formazione ecc.Altri sistemi bilaterali prevedono, invece, solo contributi a favore dei dipendenti e non anche per i datori di lavoro.

Il sistema bilaterale così’ delineato ha coniugato per-fettamente il principio del minor costo contrattuale

in capo all’impresa con il maggior vantaggio economico per il personale dipendente in

esso occupato mediante forme di “retribu-zione” indiretta erogata tramite assistenze e contributi al personale dipendente.IN BUONA SOSTANZA SI PUO’ TRADURRE TALE PRINCIPIO CON MENO COSTI PER L’IMPRESA E MAGGIORI VANTAGGI PER IL PERSONALE DIPENDENTE

In ossequio a tale principio, e proseguendo nella tradizione della bilateralità, è stato costituito il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato.Con SAN.ARTI il mondo dell’artigianato realizza una vera e propria forma di welfare contrattuale, attraverso uno strumento che, con prestazioni di alta qualità, è da consi-derarsi una tutela importante anche per la fidelizzazione dei lavoratori alle imprese.

E’ opportuno e necessario evidenziare che il contributo è stato concordato dalle Parti Sociali, bilanciandolo con minori incrementi salariali erogati in occasione dei rinnovi contrattuali e che gode di un trattamento fiscale e contributivo agevolato per le imprese.

Il contributo verrà versato mensilmente tramite il modello F24.

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3Speciale SAN.ARTI

CON SAN.ARTI AUMENTO RETRIBUTIVO SENZA SAN.ARTI

125,04 €Contributo da versare con F24 (pari a 10,42 € x 12 mesi)

135,46 € (10,42 € X 13 mensilità)

12,50 € Contributo di solidarietà INPS

10,03 € Trattamento di Fine rapporto

35,80 € Contribuzione INPS carico azienda

1,04 € Contribuzione INAIL carico azienda

137,54 €COSTO ANNUO A CARICO AZIENDA PER DIPENDENTE

182,34 €COSTO ANNUO A CARICO AZIENDA PER DIPENDENTE

Prestazioni sanitarie per i dipendenti con rimborsi che possonoarrivare anche a 500/700 EURO!

12,45 € Contribuzione INPS carico dipendente

36,29 € Tassazione IRPEF carico dipendente

86,72 € NETTO PERCEPITO DAL DIPENDENTE

MENO COSTI PER L’IMPRESA E MAGGIORI VANTAGGI PER IL DIPENDENTE

SENzA SAN.ARTI A FRONTE DI uN COSTO DI 182 EuRO PER L’AzIENDA IL DIPENDENTE PERCEPISCE 86 EuRO DI NETTO IN buSTA, MENO DELLA METà!

CON SAN.ARTI LA SPESA è DI 137 EuRO ANNuI MA CON NOTEVOLI VANTAGGI PER IL DIPENDENTE E uN MINOR COSTO PER L’AzIENDA!

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Speciale SAN.ARTI4

Il Fondo offre diagnostica e terapia, visite specialistiche, ticket per accertamenti diagnostici e pronto soccorso, pacchetto maternità, prevenzione, ricovero in Istituto di cura per intervento chirurgico, odontoiatra, fisioterapia ecc.

Obbligo di contribuzione:Decorre dal mese in corso se l’assunzione avviene il primo giorno del mese, o dal primo giorno del mese successivo se l’assunzione avviene nel corso del mese. In caso di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro senza copertura salariale nel corso del mese, l’obbligo di contribuzione prosegue per tutto il mese. Inoltre, il lavoratore dipendente ha diritto a 6 mesi di prestazioni a partire dal mese successivo a quello in cui conclude il suo rapporto di lavoro.

Attenzione:Il lavoratore ha diritto all’erogazione delle prestazioni solo in caso di regolarità contributiva e, trattandosi di Fondo di derivazione contrattuale (quindi è già stato considerato nel costo dei rinnovi contrattuali), la mancata adesione al Fondo o il mancato versamento comporterà, per l’azienda, la responsabilità nei confronti dei lavoratori per la perdita delle prestazioni sanitarie e il conseguente risarcimento per il danno subito.

Le prestazioni sono erogate dal primo giorno del settimo mese dall’inizio della contribuzione.SAN.ARTI si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i CCNL Artigiani indicati nella tabella qui di seguito.

CCNL SettoriLavoratori a tempo

indeterminatoApprendisti

Lavoratori a termine

(min.12 mesi)

Legno e Lapidei Legno e lapidei Si Si

Metalmeccanici

Metalmeccanici,impiantisti,

OrafiOdontotecnici

SI SI SI

Tessili Tessili, moda calzature

OcchialiSI SI

Alimentari AlimentariPanificatori

SI Si

Acconciatura estetica

Acconciatura SI SI SI

Chimica e ceramica

Gomma plastica e vetro

Ceramica porcellanaSI SI SI

Comunicazione e grafica

Comunicazionee grafica

SI SI

Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare direttamente il Fondo attraverso il sito www.sanarti.it. Nel sito è possibile anche consultare e scaricare l’elenco delle prestazioni (Il Codice ART1 sarà operativo dopo il 1° marzo) ed espletare tutte le procedure di iscrizione ed avere accesso al testo del Regolamento. L’iscrizione delle imprese al fondo è già possibile attraverso il sito www.sanarti.it.

Per le aziende aderenti al Servizio Paghe, l’Associazione Artigiani provvederà all’iscrizione e alla gestione automatizzata del Fondo.

LE PRESTAzIONI