SALA MAZZA PIAZZA VINCENZO NIGRI 1 SEMINARIO ......2018/02/21 · NELLE FORNITURE DI CALCESTRUZZO...
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Con il patrocinio del Comune di Foggia
Evento realizzato con il contributo incondizionato di
CONGLOBIXdi DI LASCIA Nobile e C. SncCalcestruzzi - Asfalti - Inerti lavati di fiume
PRESCRIZIONE, CONTROLLI E RESPONSABILITÀNELLE FORNITURE DI CALCESTRUZZO
DALLE NORME AL CANTIERE
MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO 2018 ORE 14.30MUSEO CIVICO CITTÀ DI FOGGIA SALA MAZZA PIAZZA VINCENZO NIGRI 1SEMINARIO
Organizzano
DOSSIER PRESENTAZIONI
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La vita nominale delle strutture in calcestruzzo armato, il requisito di durabilità, alla base della progettazione ed esecuzione delle opere, e i migliori risultati in termini di sicurezza e sostenibilità, impongono una maggiore consapevolezza sulla scelta, impiego e controllo in cantiere del materiale. Il calcestruzzo è un materiale da costruzione innovativo e tecnologico e va prescritto correttamente valutando una serie di circostanze, che vanno dalle condizioni ambientali di utilizzo, il tipo di applicazione, le indicazioni sulle modalità di getto e di maturazione e le dovute specifiche sui componenti. L’incontro verte sulle principali criticità riscontrate nell’iter progettuale ed esecutivo delle strutture in calcestruzzo armato.
Programma
14.30 Registrazione dei partecipanti
15.00 Saluto delle AutoritàIng. Maria Rosaria De Santis Presidente Ordine Ingegneri Foggia Dott. Franco Landella Sindaco Comune di Foggia
15.15 Il contesto normativoIl Testo unico per l’edilizia e le Norme tecniche per le costruzioniProf. Francesco Biasioli Docente Politecnico di Torino
16.15 La prescrizione e il controllo del processo Le caratteristiche del prodotto e la corretta prescrizione, il controllo dei processi industriali e il trasporto e la consegna del calcestruzzo in cantiereDott. Francesco Di Lascia Conglobix Snc
17.00 Coffee break
17.15 Il sistema di controllo delle forniture La documentazione relativa alle forniture e i controlli di conformità e di accettazione in cantiere
Prof. Francesco Biasioli Docente Politecnico di Torino
18.15 Il calcestruzzo fibrorinforzato La progettazione e l’uso del calcestruzzo fibrorinforzato, esempi pratici e applicativiIng. Riccardo Chinosi Basf CC Italia Spa
19.00 Dibattito conclusivo
19.30 Termine dei lavori e cena buffet con prodotti locali
Modera Dott. Massimiliano Pescosolido Segretario Generale Atecap
Agli iscritti all’Ordine degli IngegneriPartecipanti al seminario sarannoriconosciuti n° 4 CFP ai sensi delle
Linee di indirizzo CNI per l’aggiornamento
della competenza professionaleTesto Unico 2018
Con il patrocinio del Comune di Foggia
PRESCRIZIONE, CONTROLLI E RESPONSABILITÀNELLE FORNITURE DI CALCESTRUZZO
DALLE NORME AL CANTIERE
MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO 2018 ORE 14.30MUSEO CIVICO CITTÀ DI FOGGIA SALA MAZZA PIAZZA VINCENZO NIGRI 1SEMINARIO
Evento realizzato con il contributo incondizionato di
CONGLOBIXdi DI LASCIA Nobile e C. SncCalcestruzzi - Asfalti - Inerti lavati di fiume
Organizzano
Iscrizione Obbligatoria da effettuare entro il 19 febbraio 2018
Per i beneficiari di CFP: INFO E ISCRIZIONISegreteria Ordine
0881 [email protected]
Per le altre categorie professionali:
INFO E ISCRIZIONIATECAP
La partecipazione al seminario è a titolo gratuito
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Prof. Francesco Biasioli
ERMCO European Ready Mixed Concrete Organization
Il contesto normativo
Dieciannidopo…
in vigoredal 22 Marzo
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• DPR 380/2001 Testo Unico edilizia
• Regolamento (UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione (marcatura CE)
• DM 14/01/2008 (DM 17/01/2018)Norme tecniche per le costruzioni e
relative istruzioni
La legislazione per le costruzioni
• Contiene i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell'attività edilizia
(Art. 1)• Definisce le responsabilità degli attori del
processo di costruzione
• Nello specifico, identifica nel Direttore dei Lavori e nel Costruttore, i responsabili della «qualità» dei materiali impiegati in cantiere
(Art. 64 – comma 5)
DPR 380/2011 – Testo Unico
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• Disciplina la marcatura CE dei prodotti da costruzione
• Riguarda tutti i prodotti realizzati per essere integrati permanentementenelle opere di costruzione
• Non tratta il prodotto calcestruzzo ma tutti i suoi costituenti (cemento, aggregati, additivi, aggiunte)
Regolamento (UE) n. 305/2011
DM 17/01/2008 – Norme Tecniche
• Riguardano le opere strutturali
• Disciplinano, fra le altre cose, il controlloe l’impiego dei materiali e prodotti da costruzione, fra cui il calcestruzzo e i suoi costituenti
• Individuano le figure responsabili in relazione alle fasi di controllo e messa in opera
• Emesse in forza del DPR 380 e della legge 1086, hanno valore cogente
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DM 17/01/2018 - NTC
I prodotti ed i componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere chiaramente identificati in termini di caratteristiche meccanico-fisico-chimiche e dotati di idonea qualificazione
(Cap. 2)I materiali e prodotti devono essere sottoposti a procedure e prove sperimentali di accettazione
(Cap. 11)
identificatiqualificati
accettati
(Cap.11 - Materiali e prodotti per uso strutturale)
PRODUTTORE
DIRETTORE LAVORI
DM 17/01/2018 (NTC) - materiali
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A) Marcatura CE(Costituenti del calcestruzzo)
B) Qualificazione secondo le NTC(FPC calcestruzzo)
C) Benestare Tecnici Europei (ETA) /CVT Certificati di Idoneità Valutazione Tecnica all’Impiego (STC) (Materiali innovativi per cui non esistano norme europee armonizzate)
(Cap.11 - Materiali e prodotti per uso strutturale)
DM 17/01/2018 – NTCidentificazione e qualificazione
PRODUTTORE
A) Marcatura CEB) Qualificazione secondo le NTCC) ETA) /Certificato Idoneità Valutazione Tecnica
(Cap.11 - Materiali e prodotti per uso strutturale)
DM 17/01/2018 - accettazione
Il DIRETTORE LAVORI:verifica il possesso delle certificazionirichiede i relativi certificati ad ogni fornitura
DIRETTORE LAVORI
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“I produttori devono dotarsi di un SISTEMADI CONTROLLO DEL PROCESSO
PRODUTTIVO (FPC) che dovrà esserecertificato da un ente esterno perassicurare il mantenimento dellecaratteristiche fisiche, chimiche emeccaniche dei calcestruzzi oggetto dellafornitura.Il controllo di produzione deve esserepredisposto facendo utile riferimento alleLINEE GUIDA SUL CALCESTRUZZO
PRECONFEZIONATO del Servizio TecnicoCentrale del Cons. Superiore dei LavoriPubblici.”
(Par. 11.2.8 - Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato)
DM 17/01/2018 – calcestruzzo
Le Linee Guida del STC sono richiamate quale riferimento obbligatorio per il- confezionamento
- trasporto- messa in opera- controllo resistenza in
operadel calcestruzzo preconfezionato.
Sono il riferimento per la certificazione FPC
Linee Guida dell’ STC
Scaricabili da www.atecap.it
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Linee Guida dell’ STC
Factory Production Control = Controllo del Processo Produttivo in Fabbrica ( in stabilimento)
• controllo interno permanente della produzione
• documentato sistematicamente con modalità e secondo procedure scritte
• verificata da un ente esterno qualificato
(Par. 11.2.8 - Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo
industrializzato)
FPC del calcestruzzo – cos’è?
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Tutti gli impianti di produzione conprocesso industrializzato
Fanno eccezione solo gli impianti diproprietà di un costruttore, con produzionenon industrializzata e temporanea, che,all’interno di un cantiere, producono menodi 1500 m3 di miscela omogenea.
(Par. 11.2.8 - Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato)
FPC del calcestruzzo – chi lo deve possedere?
Gli organismi di certificazioneautorizzati ai sensi del DM conDecreto del Presidente del CSLPL’elenco è sul portalesicurnet2.cslp.it
FPC del calcestruzzo – chi lo certifica?
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Il Direttore dei Lavori, primadell’inizio della fornitura, DEVEacquisire copia delle certificazioniFPC e verificare che i documenti cheaccompagnano ogni fornitura dicalcestruzzo in cantiere riportino gliestremi della certificazione.
(Par. 11.2.8 - Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo
industrializzato)
FPC del calcestruzzo – chi controlla che il produttore lo abbia?
Il dm 17/01/2018, per il calcestruzzo, richiama:• Norme armonizzate sui costituenti• UNI EN 206 + UNI 11104• Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale
(STC) del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
• Norme UNI EN sui metodi di prova
La Normativa tecnica e le Linee Guida
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Definiscono le regole tecniche alla base della
marcatura CE dei materiali da costruzione e,
in quanto norme armonizzate, sono
obbligatorie:• UNI EN 197 (serie) – cemento
• UNI EN 12620 – aggregati
• UNI EN 13055-1 – aggregati leggeri
• UNI EN 450-1 – ceneri volanti
• UNI EN 934-2 – additivi
(dm 14/01/2008 – Par. 11.2.9)
Norme armonizzate sui componenti del calcestruzzo
È il riferimento tecnico europeo per laprescrizione e la produzione delcalcestruzzo.
Viene richiamata dal DM 17/01/2018 come utile riferimento in relazione a:• prescrizione del calcestruzzo• utilizzo dei costituenti• durabilità delle opere
E’ coordinata con l’Eurocodice 2
UNI EN 206:2014 + UNI 11104
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Grazie per l’attenzione
Prof. Francesco Biasioli
ERMCO European Ready Mixed Concrete Organization
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CALCESTRUZZOla base del costruire sostenibile
“Un cattivo calcestruzzo viene confezionato mescolando semplicemente cemento, inerti e acqua, gli stessi ingredienti che si usano per confezionare un buon calcestruzzo. L'unica differenza è il know-how del procedimento”
Adam M. Neville
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E’ il materiale da costruzione più impiegato al mondo
Ø DURABILE: può raggiungere 500 anni di vita utileØ PRATICO: facile da produrre e trasportare in grandi quantitàØ AFFIDABILE: la sua tecnologia è conosciutaØ ECONOMICO: ottenuto da prodotti “poveri”Ø SOSTENIBILE: può essere confezionato anche con il riciclo del demolitoØ SICURO: resistente anche al fuocoØ TECNOLOGICO: acquisisce nuove proprietà come ad esempio leggerezza, impermeabilità ecc.
Ø ARTISTICO: assume qualsiasi forma, la sua superficie può avere diverse finiture, lavorazioni e colori
Ø PRODOTTO LOCALE: si produce a breve distanza da dove si impiega
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Le potenzialità costruttive:
Il calcestruzzo per i grattacieli
“I più semplici elementi statici acquistano, con il cemento armato, un interesse architettonico altrettanto nuovo quanto espressivo”
Pier Luigi Nervi
Il calcestruzzo e l’architettura
“Il fatto di poter creare pietre fuse, di qualunque forma, superiori alle naturali poiché capaci di resistere a tensione ha qualche cosa di magico”
Pier Luigi Nervi
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Le potenzialità costruttive:Il calcestruzzo in galleria
Il concetto di progettazione di una galleria si è modificato in termini di “progettazione dell’emergenza”. In questa chiave gioca un ruolo fondamentale la scelta appropriata del materiale giusto
il calcestruzzo come materiale per il risanamento idrogeologico
ü materiale idoneo: versatile prestazionalmente, resistente e durabile, semplice, di rapido utilizzo, si adatta a molteplici esigenze
ü materiale sano, non rilascia inquinanti a contatto con l’acqua
Le potenzialità costruttive:
Lavato Colorato
Trasparente
Stampato Drenante
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Le caratteristiche del “Calcestruzzo”:
ümix-designücemento, aggregati, acqua, aria, eventuali additivi e/o aggiunteüreazione di idratazione del cemento a contatto con l’acqua
Gli impianti di produzione del calcestruzzo con processoindustrializzato devono essere dotati obbligatoriamente dicertificato FPC (Factory Production Control)
Le Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato, sono alla basedella certificazione FPC.
D.m. 14 gennaio 2008 – Norme tecniche per le costruzioni (NTC)
LE CENTRALI DI BETONAGGIO
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Classe di resistenza:La classe di resistenza rappresenta la capacità del calcestruzzo di assorbire gli sforzi dicompressione. La resistenza a compressione viene misurata su appositi provini dopo 28giorni dal prelievo ed è definita come il rapporto fra il carico applicato e l’area dellasezione resistente del provini e l’unità di misura è il N/mm2 (Mpa).
LE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO Sono 4 le principali voci per una corretta descrizione del calcestruzzo:
Secondo le Ntc 2008, per la classificazionedevono essere utilizzate le seguentiresistenze caratteristiche:• resistenza caratteristica cubica Rck:
resistenza caratteristica a compressionea 28 giorni di cubi di 150 mm di lato
• resistenza caratteristica cilindrica fck:resistenza caratteristica a compressionea 28 giorni di cilindri di altezza 300 mm ediametro 150 mm
fck 8 12 16 20 25 28 32 35 40 45 50
Rck 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60
Classe C8/10 C12/15 C16/20 C20/25 C25/30 C28/35 C32/40 C35/45 C40/50 C45/55 C50/60
Classe di esposizione – durabilità: Conservazione delle caratteristiche fisiche emeccaniche, proprietà essenziale affinché ilivelli di sicurezza vengano mantenuti durantetutta la vita dell’opera.
Classe di esposizione Ambiente Struttura Sottoclassi
XO Nessun rischio di corrosione (interni di edifici asciutti) Tutte 1
XC Corrosione delle armatura promossa da carbonatazione Armata 4
XD Corrosione delle armatura promossa da cloruri esclusi quelli presenti in acqua di mare Armata 3
XS Corrosione delle armatura promossa dai cloruri dell’acqua di mare Armata 3
XF Degrado del calcestruzzo per cicli di gelo e disgelo Tutte 4
XA Attacco chimico Tutte 3
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Classe di consistenza –lavorabilità: Capacità del calcestruzzo di esserefacilmente trasportato o gettato ecostipato nelle casseforme. Vienemisurata attraverso la determinazionedello “slump” definito comel’abbassamento del calcestruzzo,appena sformato dal cono di Abrams,rispetto alla altezza iniziale di 300 mm,quanto maggiore sarà la lavorabilità,tanto più facile sarà la messa in opera.
Diametro massimo dell'aggregato:Il diametro massimo dell’aggregato (solitamente chiamato“inerte”) deve essere pertanto scelto in base allecaratteristiche del manufatto da gettare ed in particolaredeve essere confrontato con il copriferro e con l’interferro.Il diametro deve essere sempre minore della minimadistanza tra i ferri di armatura.
Classe Slump test EN 12350-2 (mm)
S1 10 to 40
S2 50 to 90
S3 100 to 150
S4 160 to 210
S5 ≥ 220
Classe di esposizione - durabilità
La durabilità del calcestruzzo è la capacità di durare neltempo, resistendo agli attacchi chimici,all’abrasione o ad ognialtro processo di degrado che coinvolge oltre alla pastacementizia e agli aggregati anche le armature metalliche delC.A.
Per garantire la durabillità delle strutture in calcestruzzo armato ordinarioo precompresso,esposte all’azione dell’ambiente, si devono adottare iprovvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti dall’attaccochimico,fisico, dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo.A tal fine il progettista, valutate opportunamente le condizioni ambientalidel sito ove sorgerà la costruzione o quelle di impiego, deve fissare lecaratteristiche del calcestruzzo da impiegare (composizione e resistenzameccanica), i valori del copriferro e le regole di maturazione.
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Le specifiche di progetto devono tenere conto adeguatamente del tipo diambiente cui l'opera è destinata; i materiali impiegati per confezionare ilcalcestruzzo devono essere, non solo di buona qualità ma scelti anche inbase a caratteristiche aggiuntive che consentano di soddisfare le prescrizionidi progetto; l'esecuzione dell'opera da parte dell'impresa deve avveniretenendo in giusta considerazione alcune regole che riguardano inparticolare la giusta consistenza del calcestruzzo, le modalità di getto, lavibrazione, lo spessore del copriferro, la stagionatura.
Vita nominale (VN):
numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata.
Vita nominale (VN) Tipo di costruzione
≤ 10 anni Opere provvisorie – Opere provvisionali -Strutture in fase costruttiva
≥ 50 anni OPERE ORDINARIEponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale
≥ 100 anni GRANDI OPEREponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica
d.m. 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni
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Cause di degrado:
ü corrosione indotta da carbonatazioneü corrosione indotta da cloruri non provenienti da
acqua di mareü corrosione indotta da cloruri provenienti da
acqua di mareü attacco chimico alla pasta cementizia da parte di
alcuni agenti aggressiviü degrado dovuto ad azioni di cicli di gelo-disgelo
Classe ambientale X0 Assenza di rischio di corrosione. Riguarda le prescrizioni da seguire per le strutturerealizzate all’interno di edifici, nei quali viene a mancare l’azione di degrado da partedell’ambiente. Sono di obbligo il copriferro di 15 mm e la resistenza di progetto.
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Classe ambientale XC Corrosione indotta da carbonatazione riguarda le prescrizioni da seguire per evitare che lebarre in acciaio siano corrose per effetto dell’esposizione all’aria umida. Le quattrosottoclassi variano in base al tipo e frequenza di esposizione a cui è sottoposta la struttura.
Classe ambientale XD Corrosione indotta da cloruri di origine non marina. Riguarda le prescrizioni da seguire perevitare che le barre in acciaio siano corrose per presenza di cloruri. Le tre sottoclassi distintein base al tipo e frequenza di esposizione all’umidità che è veicolo di trasporto di cloruripresenti nei Sali disgelanti. (Piscine, pavimentazioni e solai di parcheggi, parti di ponti, ecc.)
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Classe ambientale XSCorrosione indotta da cloruri presenti nell’acqua di mare. Riguarda le prescrizioni da seguireper evitare che le barre in acciaio siano corrose per presenza di cloruri. Le tre sottoclassisono distinte in base al tipo e frequenza di esposizione.
Classe ambientale XF Corrosione indotta da cicli di Gelo/Disgelo e Sali disgelanti. Riguarda le prescrizioni daseguire per evitare che l’espansione e le contrazione dell’acqua presente nei pori delcalcestruzzo dia origine a fessurazioni. Le tre sottoclassi distinte in base al tipo e frequenzadi esposizione.
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Classe ambientale XAAttacco chimico derivante dal terreno. Riguarda le prescrizioni da seguire per evitare ildegrado di strutture immerse in ambiente chimico aggressivo: terre acide o con solfatidiffusi ( aree ex industriali).
Le azioni ambientali possono essere combattute aumentando la resistenza delcalcestruzzo, rendendo la matrice più densa e meno porosa.
Per ogni tipo di attacco la normativa fissa una classe di protezione che per grado diattacco stabilisce un quantitativo minimo di cemento, un rapporto acqua cementomassimo e una resistenza a compressione, l’utilizzo di specifici additivi e di materieprime idonee.
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Prospetto classi delle esposizione del calcestruzzo e relative prescrizioni:
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TIPOLOGIE DI CALCESTRUZZO
• Calcestruzzi durevoli per impieghi strutturali aprestazione garantita Rck da 30 a 55 N/mm2
• Calcestruzzi ordinari a prestazione garantita Rck da 20 a25 N/mm2
• Calcestruzzi per impieghi non strutturali a prestazionegarantita Rck da 5 a 15 N/mm2
• Calcestruzzi speciali e dedicati Autocompattanti SCC,leggeri, pesanti, impermeabilizzanti, fibrorinforzati
Esempio di prescrizione
• 6 m3 di Calcestruzzo a resistenza per la realizzazione di un pilastro resistente allacarbonatazione.
• 6 m3 di calcestruzzo XC2 C25/30 S4 Dmax32 (comprende indicazioni per ilpreconfezionatore sul dosaggio di cemento minimo, il rapporto acqua cementomassimo 0,60 e la classe di resistenza a compressione cubica minima 30 N/mm2)
• 100 m3 di calcestruzzo a resistenza per la realizzazione di una pavimentazione esternaresistente alla carbonatazione e ai cicli di gelo e disgelo
• 100 mc. di calcestruzzo XF3+XC2 C25/30 S5 Dmax 32 (comprende indicazioni per ilpreconfezionatore sul dosaggio minimo di cemento (XF3) , il rapporto acqua cementomassimo 0,50 ( XF3) e la classe di resistenza cubica minima 30 N/mm2 ( XF3 XC2 )
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Calcestruzzi Speciali o dedicati:
Autocompattanti SCC, leggeri, impermeabilizzanti, fibrorinforzati
Sono i calcestruzzi che uniscono alle normali proprietà, caratteristiche aggiuntive che facilitano la messa in opera, il faccia a vista o che danno alle strutture realizzate caratteristiche specifiche.
SCC per minimizzare gli effetti negativi della non corretta posa in opera
Self Compacting Concrete: calcestruzzo così fluido da poter esser messoin opera senza alcuno sforzo di compattazione.I calcestruzzi SCC devono essere privi di segregazione e confezionati conun basso a/c grazie agli additivi superfluidificanti.
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Caratterizzati da una elevata resistenza alla segregazione, sonoparticolarmente indicati per opere con geometrie complesse ofittamente armate, in quanto, l’elevata capacità di scorrimento,permette al conglomerato di distribuirsi in maniera omogeneaadattandosi perfettamente alla cassaforma di contenimento.
Oltre ad offrire significative prestazioni sia dal punto di vistaestetico che tecnico (resistenze a compressione elevate), facilitanola messa in opera e comportano il risparmio di oneri dovuti alpersonale, che può essere così impiegato in altre attività.
I vantaggi dell’ SCC:
Øil risparmio dell’energia di vibrazione e di pompaggio;Øil risparmio di mano d’opera per le operazioni di costipamento;Øminore tempo di posa in opera del calcestruzzo;Ømaggiore durabilità e resistenza meccanica rispetto ai calcestruzzi ordinari poiché si evita l’insorgere dei difetti dovuti ad una non adeguata compattazione quali la segregazione e i nidi di ghiaia;Øminor sviluppo di rumore in cantiere per assenza delle operazioni di costipamento;Ødiffusione omogenea anche in presenza di strutture fittamente armate, casseforme di forma complessa, sezioni ristrette e ostacoli in generale;Øeliminazione dell’aria intrappolata nel getto senza procedere a vibrazione;Ømaggiore adesione del calcestruzzo ai ferri di armatura;Ømaggiore resa estetica (limitazione di pori e difetti superficiali in genere) in presenza di strutture facciavista.
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Calcestruzzi leggeri Sono i calcestruzzi avente massa volumica compresa tra 600 kg/m3 e 1000 kg/m3 . Sono ottenuti miscelando con i normali componenti, aggregati con massa volumica bassa. Possono essere non strutturali o strutturali.
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Calcestruzzi fibrorinforzati
Calcestruzzi impermeabili
Calcestruzzi drenanti
Calcestruzzi colorati
Calcestruzzi stampati
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MITOLe strutture in legno e in acciaio si prestano meglio per la realizzazione di coperture per edifici
REALTÀ
È proprio il maggiore peso delle
coperture in calcestruzzo armato
che conferisce margini di sicurezza
maggiori in caso di un sovraccarico
come quello che si determina a
causa di nevicate di intensità
superiore alla media. In occasione
di nevicate eccezionali, si ha notizia
di coperture crollate, ma sempre e
solo di quelle leggere, mai di quelle
in calcestruzzo armato
MITOPer realizzare edifici alti sono necessari materiali più leggeri come l’acciaio, rispetto al calcestruzzo armato
MITOIl calcestruzzo è soggetto al degrado da parte degli agenti atmosferici
REALTÀ
Il calcestruzzo armato è in sé poco
attaccabile, a differenza degli altri
materiali, le cui prestazioni
possono dipendere dall’efficienza
delle protezioni. La ormai secolare
esperienza ha mostrato la sua non
soggezione al degrado, se non in
ambienti estremamente aggressivi
REALTÀ
Il calcestruzzo armato permette ad
una struttura di elevata di altezza
come un grattacielo di raggiungere
livelli di robustezza che l'acciaio
non ha e che sono necessari
soprattutto per gli edifici alti,
maggiormente soggetti alle azioni
perturbanti del vento o del sisma.
Anche la messa in opera del
calcestruzzo oggi è diventata
un'operazione estremamente
semplice grazie al calcestruzzo
autocompattante. Il calcestruzzo è
infatti pompabile fino a 1000 m
I falsi miti sul calcestruzzo….
MITOGli edifici in calcestruzzo armato hanno un più levato impatto sul consumo di risorse rispetto al legno perché quest’ultimo è una risorsa rinnovabile.
MITOIl calcestruzzo non può essere riciclato
MITOL’aggregato riciclato proveniente dal calcestruzzo non può essere utilizzato per calcestruzzo strutturale
REALTÀConsiderando l’intera vita utile di un
edificio le risorse consumate per la produzione del calcestruzzo sono
minori di quelle necessarie a produrre il legno lamellare. A questo si aggiunge
anche il minor consumo di combustibile che si ha per il trasporto del calcestruzzo in cantiere in quanto,
generalmente, le fabbriche di produzione del legno si trovano a
distanze maggiori rispetto alle centrali di betonaggio
REALTÀIl calcestruzzo è completamente
riciclabile ed è una fonte alternativa di aggregati in crescita. Il calcestruzzo
contribuisce anche al riciclo di molti altri materiali come sottoprodotti
dell’industria dell’acciaio o del settore energetico
REALTÀÈ generalmente diffuso che circa il
20% o più di contenuto di aggregato può essere sostituito da calcestruzzo
riciclato per applicazioni strutturali
ed ancora….
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E’ da venti anni la casa dei produttori italiani di calcestruzzo preconfezionato qualificati e virtuosi;Tutela e sostiene chi rispetta le norme e opera in modo corretto;Da sempre segue la strada della legalità, della sicurezza, dell’innovazione e del valore del prodotto;Offre informazione, comunicazione, aggiornamento e servizi alle imprese;Dialoga per promuovere gli interessi del comparto.
email: [email protected]: www.atecap.ittwitter: @atecap
Grazie per l’attenzione
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Prof. Francesco BiasioliERMCO European Ready Mixed Concrete Organization
Prescrizione e controllo delle forniture di
calcestruzzo
Perché occorrono i controlli?
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Perché occorrono i controlli?
Perché occorrono i controlli?
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© M. Pettinarowordpress.com
Perché occorrono i controlli?
Staffa completamente aperta e raddrizzata
Perché occorrono i controlli?
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L’esperienza degli altri
Il degrado del calcestruzzo
2005 2007 2004 2008XF - cicli gelo-disgelo
XD - cloruri da sali disgelan8
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Corrosione da cloruri Piemonte, 1975 - 2009
XC - corrosione da carbonatazionePiemonte, 1959 - 1971
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Durabilità e materiali - Torino, 1959
1920 - 2017: 76 anni al serviziodei “bisogni” dei cittadini
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.1. Classe di resistenza2. Classe di esposizione ambientale UNI EN 206: 20163. Classe di consistenza al getto 4. Diametro massimo aggregato5. Classe di contenuto in cloruri, nel caso di di
armature di pre o post-tensione permanentemente incorporate nei getti
La prescrizione del calcestruzzoNTC 2018 par. 11.2.1
…Adottare provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti dall’attacco chimico, fisico e quelli derivanti dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo.A tal fine, valutate opportunamente le condizioni ambientali del sito ove sorgerà la costruzione o quelle di impiego, conformemente alle indicazioni della tabella 4.1.III, in fase di progetto dovranno essere indicate le caratteristiche del calcestruzzo da impiegare in accordo alle Linee Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del CSLPP, facendo anche, in assenza di analisi specifiche, utile riferimento alle norme UNI EN 206 ed UNI11104….
La durabilità del calcestruzzoNTC 2018 par. 11.2.11
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Devono essere rispettati i valori del copriferro nominale di cui al punto 4.1.6.1.3, nonché le modalità e la durata della maturazione umida in accordo alla UNI EN 13670:2010, alle Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale ed alle Linee Guida per la valutazione delle caratteristiche del calcestruzzo in opera pubblicate dall’STC del CSLPP dei Lavori Pubblici.Ai fini della valutazione della durabilità, nella formulazione delle prescrizioni sul calcestruzzo, si potranno prescrivere anche prove per la verifica della resistenza alla penetrazione degli agenti aggressivi, quali ad esempio anidride carbonica e cloruri.Si può, inoltre, tener conto del grado di impermeabilità del calcestruzzo, determinando il valore della profondità di penetrazionedell’acqua in pressione. Per la prova di determinazione della profondità della penetrazione dell’acqua in pressione nel calcestruzzo indurito potrà farsi utile riferimento alla norma UNI EN 12390-8.
La durabilità del calcestruzzosecondo le NTC 2018 par. 11.2.11
•Durabilità: forme e
dettagli
In genere, cercare di utilizzare sezioni COMPATTE = che massimizzano lospessore fittizio
h0 = Ac/(u/2)u = perimetro a contatto
con l’aria della sezione di area Ac
(NT 11.2.10.6 – 10.7Ritiro e viscosità)
-
Durabilità = Classe di esposizione ambientale
+ corretta specifica del calcestruzzo+ corretti dettagli costruttivi+ corrette modalità di messa in opera e stagionatura
d'cnom
fstaffef /2long
h d
d'
d'
•
-
LAVORABILITA’ DEL CALCESTRUZZOAttitudine del calcestruzzo ad essere trasportato e
posato in opera.
Coesione - lavorabilità
Troppo umido, Troppo secco, Plastico,separazione poco lavorabile, lavorabile
nidi di ghiaia + legante + acqua OKRapporto a/c: tra 0,40-0,45 (ottime prestazioni)
e 0,60
-
Tipico aspetto di un impasto sabbioso: è troppo «liscio!»
Tipico aspetto di un impastonormale
I. I. C.Coesione - lavorabilità
•
-
© M. Pettinarowordpress.com
40 pilastri (0,30 x 0,30) x 3,10 m x 7 piani = 78 m3
Aumento di due classi di resistenza = 12 €/ m3
78 x 12 = 936 €
Ci giochiamo la vita (nostra e degli altri!) per un pezzo di pane
•
Il rapporto prezzo-prestazioni:È il «normale» criterio di scelta in tutte
le decisioni d’acquisto (razionali)
Se si progetta «correttamente» utilizzando un calcestruzzo più performante non si aumenta,
anzi si RIDUCE il costo di costruzione- come ben sanno i prefabbricatori, - come non hanno ancora capito quasi tutte le imprese, che vanno «educate» dai loro professionisti…
-
Ottimizzare il progettoNRd = NRd, cls + NRd,s = 0,85 fcd Ac + As fyd
0,85 fcd = 0,85 x (0,83 Rck/1,5) = 0,47 RckNRd = 0,47 Rck Ac + As fyd
Deve essere NRd ≥ NEd (in progetto si pone NRd = NEd).In zona sismica si progetta «correttamente» la sezionedi calcestruzzo Ac imponendo :
- per elementi «secondari» (MEd trascurabile) (NEd - As fyd ) = NRd, cls = 0,47 Rck Ac
- - per elementi «primari» (MEd significativo)
- (NEd - As fyd) = (0,40-0,50) 0,47 Rck Ac(NEd - As fyd) = NRd, cls = 0,20 Rck Ac
Si può operare su Rck o su Ac : un calcestruzzo più «performante» (Rck maggiore) permette di ridurre, entro certi limiti, la sezione d’area Ac e di conseguenza il volume dunque il costo del pilastro.
•
Passando a Rck35 aumentano sia il costo delcalcestruzzo (+11%) che la Rck (+40%). Rispetto aRck25 l’area di calcestruzzo si riduce di 1,40 e ilcosto del pilastro, in teoria, si riduce all’:
[(Ac/1,40) x 1,11 ] x 100 = 80%
Il rapporto prezzo-prestazioni:«normale» criterio di scelta in tuttele decisioni d’acquisto (razionali!)
-
üLa classe del calcestruzzo va individuata DOPO aver definito la classe di esposizione ambientale.
üLa prescrizione del calcestruzzo deve essere fatta seguendo le indicazioni della norma, altrimenti il materiale non è individuato in modo completo, dunque non sono possibili confronti di prezzo tra fornitori.
üLa scelta del copriferro minimo per la durabilità dipende dalla classe di esposizione e definisce le sagome delle staffe.
üMateriali con prestazioni più elevate, anche se costano più di materiali meno performanti, riducono il costo di costruzione e resistono meglio alle sollecitazioni e alle aggressioni ambientali.
CONCLUSIONI
Vari livelli, con attori e finalità diverse:• autocontrollo della produzione (IM)• valutazione preliminare della resistenza (IM)• controlli di accettazione (CA) • controlli di conformità (-)• controlli su opera finita (CA)
IM = impianto CA = cantiere
Norme: Legge 380, DM 14/01/2008 NTC, UNI EN 206
I controlli del calcestruzzo
-
I controlliCOSA CHI QUANDO DOVE
Autocontrollo Produttore Durante la fornitura Impianto
Valutazione preliminare della resistenza
Costruttore e Direttore
Lavori
Prima dell’inizio della
fornitura
Impianto/ Laboratorio
aut.
Controllo di accettazione
Direttore Lavori
Durante la fornitura
Prelievo a piè d’opera, prove in Laboratorio
aut.
Controllo di conformità
Dir Lavori e Collaudatore
Dopo la fornitura
Elaborazione risultati prove di Laboratorio
Controllo della resistenza in opera del calcestruzzo
Collaudatore / Direttore Lavori e
Costruttore
A strutture ultimate Prove in situ
Controlli che il produttore di calcestruzzo effettua per verificare la sua produzione e a cui si fa riferimento nella certificazione FPC.
(UNI EN 206:2014 – Linee Guida del STC)
Autocontrollo
-
Per determinare, prima dell’inizio della costruzione delle opere, la composizione di una miscela in grado di dare un calcestruzzo che abbia la resistenza di progetto.
Per calcestruzzo prodotto con processo industrializzato il Direttore Lavori acquisisce dal produttore un dossier prestazionale che descrive in dettaglio le miscele di cui è previsto l’impiego durante la costruzione.
(Par. 11.2.2 dm 14/01/2008)
Valutazione preliminare della resistenza
I controlliCOSA CHI QUANDO DOVE
Autocontrollo Produttore Durante la fornitura Impianto
Valutazione preliminare della resistenza
Costruttore e Direttore
Lavori
Prima dell’inizio della
fornitura
Impianto/ Laboratorio
aut.
Controllo di accettazione
Direttore Lavori
Durante la fornitura
Prelievo a piè d’opera, prove in Laboratorio
aut.
Controllo di conformità
Dir Lavori e Collaudatore
Dopo la fornitura
Elaborazione risultati prove di Laboratorio
Controllo della resistenza in opera del calcestruzzo
Collaudatore / Direttore Lavori e
Costruttore
A strutture ultimate Prove in situ
-
Il Direttore Lavori hal’obbligo
di eseguire controlli sistematici in corsod’opera per verificare la conformità dellecaratteristiche del calcestruzzo posto inopera rispetto a quelle stabilite dalprogetto e sperimentalmente verificate insede di valutazione preliminare.
Il Collaudatore hal’obbligo
di verificare che tali controlli siano stati effettuati e di esaminarne i risultati.
(Par. 11.2.5 dm 14/01/2008)
Controllo di accettazione: i compitidi Direttore Lavori e Collaudatore
Eseguito dal Direttore dei Lavori durante l’esecuzione dell’opera, in base ai risultati di prova di provini prelevati durante la messa in opera del calcestruzzo.
(Par. 11.2.2 dm 14/01/2008 NTC)
Controllo di accettazione
-
Prima dell’inizio delle forniture il Direttore Lavori ha l’obbligo di verificare che esista la certificazione FPC relativa a ciascun impianto coinvolto nella fornitura.
Per ciascuna fornitura il Direttore Lavori ha l’obbligo di verificare la rispondenza delle informazioni contenute nel documento di trasporto (DDT) con le specifiche, nonché la rispondenza del numero di certificato indicato sul DDT con quello dell’impianto.
(Par. 11.2.8 dm 14/01/2008)
Il controllo di accettazione: la documentazione
Oltre alle informazioni anagrafiche e fiscali contiene informazioni sulla fornitura:• il numero del Certificato FPC
(univoco) che deve corrispondere con la copia conforme in possesso dell’impresa e/o della Direzione dei Lavori
• l’indicazione della quantità consegnata in metri cubi (m3- mc);
• informazioni relative agli orari (data e ora di carico, ora di arrivo del mezzo in cantiere)
Il DDT (1/3)
-
• la descrizione del prodotto contenente almeno:
• la CLASSE DI RESISTENZA (esempio “ C32/40”, esprimibile anche come “Rck 40”)
• la CLASSE DI CONSISTENZA (esempio “S4”) ovvero, in alternativa, un valore numerico (esempio 210 mm).
• la CLASSE DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE (esempio “XC4”)
• il DIAMETRO MASSIMO DELL’AGGREGATO (“Dmax” o semplicemente “D” seguito da un numero (mm) - per esempio “D16”, “D20” o “D32”)
Il DDT (2/3)
CA
LCES
TRU
ZZO
A
PRES
TAZI
ON
E G
AR
AN
TITA
La descrizione del prodotto contenente almeno:
il TIPO, la CLASSE e il CONTENUTO di cemento •(espresso in kg/mc);il CONTENUTO e il TIPO dell’eventuale additivo e/o •aggiunta; il RAPPORTO ACQUA/CEMENTO in peso (espresso in •decimali, per esempio “0,55”) oppure, in alternativa, la CLASSE DI CONSISTENZA;Il DIAMETRO MASSIMO dell’aggregato•la COMPOSIZIONE GRANULOMETRICA della miscela •di aggregati.
Se previsto a contratto, tali dati possono essere riportati anche sul DDT di un calcestruzzo a prestazione.
Il DDT (3/3)
CA
LCES
TRU
ZZO
A
CO
MPO
SIZI
ON
E R
ICH
IEST
A
-
Controllo di accettazione: il DDT
Controllo di accettazione: il DDT
-
IL CAMPIONAMENTO DEL CALCESTRUZZO
Il campione deve essere prelevato in modo tale da essereil più rappresentativo possibile del calcestruzzo in fase dimessa in opera.
I. I. C.
I. I. C.
LA MISURA DELLA LAVORABILTA’
-
I. I. C.
La prova del cono di Abrams (“ Slump Test”)LA MISURA DELLA LAVORABILTA’
Consistenza S1:0 - 40 mm
Consistenza S2:50 - 90 mm
Consistenza S3:100 - 150 mm
Consistenza S4:160 - 200 mm
Consistenza S5:> 210 mm
LA MISURA DELLA LAVORABILTA’: IL CONO DI ABRAMS
-
Misura dell’aria inglobata: il porosimetro
Massa volumica del calcestruzzo fresco
-
Contenuto d’acqua del calcestruzzo fresco
Un prelievo consiste nel prelevare al momento della posa in opera e alla presenza del Direttore Lavori o di suo incaricato, il calcestruzzo necessario per la confezione di due provini cubici.Resistenza di prelievo = MEDIA delle due resistenze di prova
(Par. 11.2.5 dm 14/01/2008)
Controllo di accettazione: le fasi
-
Prelievo dei provini cubici
Controllo di accettazione: i provini
Ciascun provino deve essere chiaramente identificato e firmato dal Direttore Lavori
(Par. 11.2.5 dm 14/01/2008)
-
Controllo di accettazione: stagionatura
Prima di essere sottoposti a prova, i provini dicalcestruzzo vanno stagionati a umidità (90%) etemperatura (20 °C) controllate per un periododi (4x7) = 28 giorni.
I. I. C.
LA RESISTENZA A COMPRESSIONE
La resistenza a compressione, misurata su provini cubici ocilindrici, si esprime in N/mm2 : Ccil/cu es C 20/25
I. I. C.
-
I controlliCOSA CHI QUANDO DOVE
Autocontrollo Produttore Durante la fornitura Impianto
Valutazione preliminare della resistenza
Costruttore e Direttore
Lavori
Prima dell’inizio della
fornitura
Impianto/ Laboratorio
aut.
Controllo di accettazione
Direttore Lavori
Durante la fornitura
Prelievo a piè d’opera, prove in Laboratorio
aut.
Controllo di conformità
Dir Lavori e Collaudatore
Dopo la fornitura
Elaborazione risultati prove di Laboratorio
Controllo della resistenza in opera del calcestruzzo
Collaudatore / Direttore Lavori e
Costruttore
A strutture ultimate Prove in situ
La resistenza caratteristica Rc
Res. caratteristica C30/35 fck = 30 N/mm2Resistenza media fcm = fck + 8 = 38 N/mm2s.q.m. limite s = 0,15 x 38 = 6 N/mm2s.q.m. massimo s = 0,30 x 38 = 11 N/mm2
-
Controllo di conformità: la verifica dei risultati
CONTROLLO DI TIPO A CONTROLLO DI TIPO B(volume cls ≤ 1500 m3)1 controllo ogni 300 m3
1 controllo è rappresentatoda 3 prelievi (6 provini)
almeno 3 prelievi/300 m3
1 prelievo giornaliero
(volume cls ≥ 1500 m3)1 controllo ogni 1500 m3
almeno 15 prelievi/1500 m3
1 prelievo giornaliero
R1 ≥ Rck - 3,5 [N/mm2] Rm ≥ Rck + 3,5 [N/mm2]
R1 ≥ Rck - 3,5 [N/mm2]Rm ≥ Rck + 1,4 * s [N/mm2]
(s/Rm ) ≤ 0,15 (15%)ove:• Rm valore medio delle resistenze di prelievo;• R1 resistenza di prelievo avente valore minore;• s scarto quadratico medio di tutte le resistenze di prelievo.
Stima della resistenza caratteristica
1) Si mettono in ordine crescente i risultati dei prelievi (media dei 2 risultati)
2) Si trova il valore minimo della serie RminRck,1 = Rmin + 3,5 (N/mm2)
3) Si calcola il valore medio Rm della serie (3 dati – controllo tipo A; n dati – controllo tipo B)
4) Per il solo controllo di tipo B, si calcola lo scarto quadratico medio campionario s
5) A: Rck,2 = Rm - 3,5 B: Rck,2 = Rm – 1,4 sRck,1 = min (Rck,1 , Rck,2 )
-
I controlliCOSA CHI QUANDO DOVE
Autocontrollo Produttore Durante la fornitura Impianto
Valutazione preliminare della resistenza
Costruttore e Direttore
Lavori
Prima dell’inizio della
fornitura
Impianto/ Laboratorio
aut.
Controllo di accettazione
Direttore Lavori
Durante la fornitura
Prelievo a piè d’opera, prove in Laboratorio
aut.
Controllo di conformità
Dir Lavori e Collaudatore
Dopo la fornitura
Elaborazione risultati prove di Laboratorio
Controllo della resistenza in opera del calcestruzzo
Collaudatore / Direttore Lavori e
Costruttore
A strutture ultimate Prove in situ
Non obbligatorio, può essere richiesto dal Direttore Lavori e/o dal Collaudatore nei casi in cui: • i controlli di accettazione non siano
soddisfatti• sorgano dubbi sulla qualità e rispondenza
del calcestruzzo alle prestazioni richieste• sorgano dubbi sulla messa in opera e
maturazione del calcestruzzo• occorra valutare a posteriori le proprietà di
un calcestruzzo precedentemente messo in opera.
Controllo della resistenza in opera
-
Il valore della resistenza in opera(strutturale) è generalmente inferiore alvalore della resistenza dei prelievi diaccettazione maturati in condizioni dilaboratorio (resistenza potenziale) a causadella modalità di getto, posa in opera estagionatura del materiale. Per le NTC:
Rck,opera ≥ 0,85 Rck,progetto
Per l’interpretazione dei risultati di prelievo e il calcolo di Rck,opera si utilizzano i criteri della norma EN13791:2008
(Par 11.2.6 dm 17/01/2018 - Linee guida del STC)
Controllo della resistenza in opera
Strumento per rendere efficace e immediato il controllo nelle diverse fasi della fornitura di un calcestruzzo.
Le «liste di controllo»
-
Prof. Francesco BiasioliERMCO European Ready Mixed Concrete Organization
Prescrizione e controllo delle forniture di
calcestruzzo
Grazie per l’attenzione!