Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione...

19
Saggistica Aracne

Transcript of Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione...

Page 1: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Saggistica Aracne

Page 2: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –
Page 3: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Alfio Bonfiglio

Le nuove frontiere della didattica

E-learning, podcasting e wikipediaper una didattica collaborativa in rete

Page 4: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Copyright © MMXIIIARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, /A–B Roma()

----

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: ottobre

Page 5: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Indice

Introduzione

Capitolo ILe nuove frontiere della didattica

.. La didattica tradizionale, – .. La didattica multimediale, – .. La didattica in rete, .

Capitolo IIE-Learning: fare formazione in rete

.. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, – .. Piattaforme e-learning e strumenti didattici, –... Tipologie di sistemi e-learning: CMS, LMS, LCMS, – ... Glistrumenti per operare in rete, – .. La classe virtuale come am-biente di formazione didattica a distanza, – .. Piattaformee-learning a confronto, .

Capitolo IIIPodcasting

.. Cos’è il podcasting?, – .. Il podcast come strumentodidattico, – .. Esempi di podcast didattici in ambiente colla-borativo, – .. Come produrre un podcast, – ... Comeprodurre un podcast: il software, .

Capitolo IVWikipedia: il sapere in rete

.. Storia di Wikipedia, – .. Wikipedia: l’enciclopedia on-line, – .. Wikipedia come strumento didattico collaborati-vo, – .. Progetti didattici e uso di scrittura collaborativa, .

Page 6: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Indice

Capitolo VCostruttivismo e didattica collaborativa in rete

.. Apprendimento collaborativo, – .. Ipermedia: strumentiper una didattica in rete, – .. La didattica collaborativa inrete, – .. Conclusioni, .

Bibliografia

Webliografia

Page 7: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Introduzione

La didattica nel corso del tempo ha subito trasformazioni straor-dinarie ed ogni decennio spesso si è caratterizzato per una pro-posta forte che calamitava l’attenzione degli addetti ai lavoriche subito cercavano di applicare sul campo le nuove teorieche venivano presentate.

Tuttavia, spesso, le nuove didattiche non riuscivano a supera-re il muro di diffidenza e di sospetto della gran parte dei docentiche in queste “innovazioni” vedevano soltanto una perdita ditempo, o (per i più impegnati) un modo per dire con parolenuove concetti già presenti nella didattica tradizionale. L’azionedidattica “innovativa” veniva metabolizzata grazie ad un “lif-ting” di facciata nelle procedure educative quotidiane che difatto non scalfivano l’approccio sostanzialmente convenzionaledel docente nella somministrazione dei contenuti didattici.

È anche vero che le istituzioni scolastiche, con la loro strut-tura fondamentalmente rigida, non hanno mai favorito, némotivato, cambiamenti radicali nella didattica. Purtuttavia lascuola italiana, nonostante le lacune e le arretratezze del settore,è riuscita, con la dedizione di pochi docenti innovatori, capacidi mettersi in discussione, e grazie ad alcune coraggiose ini-ziative sperimentali, a procedere sulla strada del cambiamentorealizzando in qualche caso delle belle esperienze.

L’insegnamento nella scuola italiana in questi ultimi tredecenni (anni settenta, ottanta e novanta), seppur con unaveste parzialmente rinnovata, che fa uso delle “unità didatti-che” per sviluppare coerentemente dei contenuti disciplinari,della “didattica breve” per presentare sinteticamente proble-matiche e quadri di riferimento cognitivi, dei “lavori in pic-coli gruppi” per sviluppare e approfondire particolari tema-

Page 8: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

tiche, ha mantenuto le sue caratteristiche di fondo: utilizzodi una didattica in presenza che si avvale della lezione fronta-le come strumento privilegiato per la trasmissione di conte-nuti informativo-culturali essenzialmente orale secondo unatipologia comunicativa Uno-uno o Uno-molti.

A fronte di questa consolidata tradizione didattica e comu-nicativa “È negli ultimi dieci anni del Novecento che per unaconvergenza di fattori si fa strada una rivoluzione radicale: lafilosofia del distance and open learning viene coniugandosi siner-gicamente con la comunicazione mediata da computer (CMC),che ha ricevuto uno straordinario impulso dall’avvento dellereti (Internet, Web) e con i nuovi modelli della conoscenza, ditaglio costruttivistico e sociale”.

L’impatto delle nuove tecnologie sui processi di formazio-ne nel corso di questi ultimi sei-otto anni è diventato semprepiù forte tanto da rendere più credibile un tipo di formazio-ne a distanza (FAD) che è stata chiamata anche open learning,e-learning, online learning o Web based learning. Questa filosofiadella formazione in rete spinge l’insegnamento da un modelloinstructor centered ad uno lerner centered per approdare ad un mo-dello learning team centered. Del resto l’educazione a distanza,come è stato scritto da G. Trentin, dopo la prima generazione(seconda metà dell’Ottocento - sviluppo del sistema ferrovia-rio - corrispondenza) e la seconda generazione (anni ’ - ’del Novecento – radio, cinema, televisione - multimedialità) ègiunta alla terza generazione caratterizzata dall’impiego di retitelematiche (Internet – workgroups – e-learning).

Nel corso di questa breve trattazione si cercherà di dare unquadro generale di quelle che sono le nuove frontiere delladidattica e dell’evoluzione degli strumenti multimediali, dellosviluppo dell’e-learning e delle relative piattaforme e infine sa-ranno presentati quelli che sono i nuovi strumenti per realizzareuna didattica collaborativa in rete.

. A. Calvani e M. Rotta, Fare formazione in Internet, Erickson, Trento, , p. .. G. Trentin, Insegnare e apprendere in rete, Zanichelli, Bologna, .

Page 9: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Capitolo I

Le nuove frontiere della didattica

Il tema della didattica e della sua evoluzione nel corso del tem-po non è un argomento di facile sviluppo, ma è necessarioprocedere lungo questa via per potere comprendere le innova-zioni che si sono presentate e affermate in questi ultimi anni.La nostra analisi parte dalla situazione in cui si trova la scuo-la italiana che nella maggior parte dei casi ha mantenuto unimpianto didattico strutturalmente legato alla tradizione, fat-te salve alcune lodevoli eccezioni che hanno introdotto dellesperimentazioni in campo didattico.

.. La didattica tradizionale

Le caratteristiche portanti della didattica tradizionale sono in-nanzitutto quelle della lezione frontale e di essere una didatticain presenza.

La lezione, quantunque spesso sia stata criticata e conside-rata obsoleta ai fini della trasmissione dei contenuti culturali,tuttavia non solo continua a rimanere un punto di riferimentoobbligato per le istituzioni e per i docenti, ma viene percepitasia dagli alunni delle scuole primarie che dagli studenti dellesecondarie ed universitari come “la via” che bisogna percorrereper ottenere risultati didattici appropriati.

Gli elementi tipici che vengono messi in risalto e che sem-brano dare un valore aggiunto alla lezione sono l’interazionealunno-docente e il coinvolgimento emotivo-sensoriale chevengono messi in atto quando ci troviamo in una situazione

Page 10: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

di “comunicazione in presenza”. Tant’è che A. Calvani e M.Rotta ribadiscono questo concetto, a proposito delle giustifica-zioni date dagli studenti circa la loro preferenza per la lezione inpresenza, affermando che: ”Nell’esposizione orale un docentemette informazioni diverse da quelle dei testi scritti. La parolaviva del docente, con ripetizioni, enfasi, ecc. permette allo stu-dente di comprendere meglio cosa è importante che egli faccia,quali parti studiare, quali tralasciare nella preparazione, oppurecome concretamente agire dinanzi a un problema”.

Proseguono affermando che: “L’inflessione, il tono, la ge-stualità, la mimica, la ridondanza stessa della comunicazio-ne orale aiutano a fissare nella mente concetti più o menosignificativi”.

La sostanziale tenuta del metodo tradizionale è dovuta an-che ad una certa pigrizia del docente, ad una certa assuefa-zione dei discenti, nonché alla normale resistenza al cambia-mento che tutti i sistemi sociali oppongono nei confronti delcambiamento.

Questo tipo di didattica in effetti non si è identificata solo conla lezione “ex-cathedra”, spesso di tipo autoritario, ma ha fattouso di altre forme didattiche che possono essere considerate piùdemocratiche ed efficienti. Infatti, pur rimanendo nell’ambitodelle didattiche espositive, la “lezione dialogica” coinvolge glistudenti nel dialogo formativo innescando processi di intera-zione profonda. Anche le “esperienze di laboratorio” (laddove èpresente) aiutano il discente nello studio e lo spingono versoforme di apprendimento attivo secondo il modello del “learningby dooing”.

Altre forme di didattica utilizzate sono: il lavoro di gruppo,la didattica breve e la didattica modulare.

Il lavoro di gruppo si propone come un’attività di approfon-dimento di alcune parti del programma da svolgere coeren-temente con l’indirizzo che si è dato alla programmazione

. A. Calvani e M. Rotta, op. cit., Erickson, Trento, , p. .. A. Calvani e M. Rotta, op. cit., p. .

Page 11: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

. Le nuove frontiere della didattica

annuale; la didattica breve spesso sopperisce alle lacune presentinel programma e ai tagli che si è costretti a fare per mancanzadi tempo, quindi illustra in forma estremamente sintetica ele-menti concettuali considerati fondamentali per la completezzadell’informazione; la didattica modulare, in questi ultimi anni,ha cercato di rinnovare in chiave argomentativa e concettua-le la didattica tradizionale in modo da snellire e rendere piùcoerente la programmazione disciplinare. Ma tutto ciò non hacambiato sostanzialmente il modello didattico che rimane in-structor centered, né la tipologia della trasmissione dei contenutiche rimane quella Uno-uno, Uno-molti.

.. La didattica multimediale

L’istruzione a distanza di seconda generazione (anni ’ - ’ delNovecento) si è caratterizzata per un uso integrato dei media:radio, cinema, televisione in

campo educativo introducendo di fatto la multimedialità vi-sto che un messaggio può utilizzare canali diversi per esprimeretutto il suo potenziale comunicativo.

Ambienti multimediali per eccellenza sono il cinema e latelevisione che integrano immagini in movimento, suoni, voce,musica, testo, ma non hanno ancora la capacità di interagirecon il fruitore che è essenzialmente passivo nei confronti delmedium. Ancora in questo periodo questi strumenti venivanoutilizzati come supporti didattici che fornivano un aiuto allalezione del docente che comunque manteneva la sua centralitànel processo educativo.

Dalla fine degli anni Ottanta, grazie allo sviluppo dei com-puter, le pratiche didatte nella scuola italiana si sono sempre piùorientate alla produzione multimediale. Un aspetto connessocon il termine multimedialità, ma non identico, è l’ipertestualitàche permette di navigare da un punto all’altro di un documentosenza essere costretti ad una fruizione sequenziale che caratte-rizza i media più antichi come il libro. A ciò si deve aggiungere

Page 12: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

la capacità di interazione con il prodotto multimediale e quelladi fare authoring multimediale creando un prodotto valido per ladidattica e per il processo educativo.

In questi ultimi casi presentati, piuttosto che di multimedia-lità, si dovrebbe parlare di ipermedialità e ipermedia, infatti ilprodotto dinnanzi a cui ci troviamo possiede le caratteristichedella multimedialità, della interattività, della ipertestualità e in-fine, da non sottovalutare, la possibilità di essere progettato eprodotto direttamente dai docenti formatori e/o dagli studenti.

Per fare chiarezza sulle caratteristiche dei prodotti e sullaloro corretta collocazione ho riprodotto la seguente tabellatratta da Didaforum.

Fig. 1 Monomediale Multimediale

Lineare Libro (testo, foto, grafica) ra-dio, audiocassetta, diapositi-ve, lucidi, software didattico

CinemaTelevisioneVideocassette

Non lineare Software didatticoipertesto

IpermediaVideodiscoCd-Rom

Nello schema, come ulteriore esemplificazione sono statiaggiunti i media cinema e videocassette che spesso vengonousati come supporti didattici.

Al centro di tutto questo sviluppo si colloca l’ipertesto cherappresenta una vera rivoluzione culturale nell’ambito dellapiù generale rivoluzione informatica a partire dagli anni Ottan-ta quando il computer diventa Personal (PC) e con la crescitadella potenza e della memoria disponibile la fruizione e laproduzione della multimedialità diventano realtà.

“L’ipertesto è un insieme di testi o pagine leggibili con l’au-silio di un’interfaccia elettronica, in maniera non sequenziale,per tramite di particolari parole chiamate collegamenti iperte-stuali (hyperlink o rimandi), che costituiscono un rete raggiata

. Didaforum, Una guida alle nuove tecnologie educative, Pellicani Editore, , p..

Page 13: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

. Le nuove frontiere della didattica

o variamente incrociata di informazioni, organizzate secondodiversi criteri, ad esempio paritetici o gerarchici, in modo dacostituire vari percorsi di lettura”.

Con questa definizione viene presentato l’ipertesto da Wi-kipedia, la libera enciclopedia online, e Calvani afferma che“quando l’associatività si estende dal linguaggio scritto ad altrisistemi simbolici (immagini, suono, animazioni) si parla piùpropriamente di ipermedia”. E più avanti continua ”Un iper-testo non può esistere fisicamente sulla carta stampata, ha unanatura “virtuale”; sulla carta stampata si potranno avere i singolipezzi che lo compongono, ad esempio le “videate” ma ciò èqualcosa di completamente diverso dall’ipertesto che trova ilsuo significato nei molteplici raccordi tra le parti e che quindiin questo senso, può esistere solo su computer”.

Gli ipertesti/ipermedia (Fig. ..) rappresentano il nodo cru-ciale di tutta la didattica multimediale e, di fatto, in questi annisono stati per la scuola italiana il modo nuovo di porsi di tantidocenti che si sono messi in gioco ed hanno ripensato la loroattività didattica in una prospettiva multimediale elaborandoprogetti e realizzando materiale didattico multimediale anchecon il concorso attivo degli studenti.

La grande forza della multimedialità e dei prodotti iperme-diali è il fatto che essi rendono possibile svincolarsi dal proce-dimento sequenziale del libro di testo per costruire tutta unaserie di collegamenti (hyperlink) che permettono al lettore dinavigare lungo una rotta personale che soddisfa i criteri dellacuriosità e dell’approfondimento personali.

L’ipermedia con la sua flessibilità, non solo rende possibileuna lettura non sequenziale dei contenuti, ma permette diversigradi di approfondimento funzionali ad uno studio differenzia-to a seconda degli obiettivi didattici programmati. La progetta-zione e la produzione di ipermedia richiedono l’acquisizione di

. http://it.wikipedia.org/wiki/Ipertesto.. A. Calvani, Manuale di tecnologie dell’educazione, Edizioni ETS, , p. .. A. Calvani, op. cit., p. .

Page 14: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

competenze di medio livello nell’uso delle I.T.C. e la disponi-bilità di software specifico per il reading multimediale, l’editingdei materiali e l’authoring dell’ipermedia. Questi software oggi,rispetto ai primi presenti negli anni Novanta (Amico, Neobook,Toolbook Assistant, Incomedia, IperNote, Hyperstudio e altri),sono molto più potenti e flessibili, ma soprattutto gli strumentiper realizzare un ipertesto semplice si possono trovare su tuttii programmi comunemente utilizzati. Per esempio il pacchettoOffice della Microsoft con Word, PowerPoint e Frontpage permet-te di costruire degli ipertesti o dei veri e propri ipermedia chepossono essere masterizzati su CD rom o su un altro supportodigitale per essere distribuito.

Figura ..

Page 15: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

. Le nuove frontiere della didattica

Il concetto di multimedialità si è progressivamente esteso e,come fa notare Calvani nel suo prospetto qui riprodotto (Fig...), si è ampliato in quattro direzioni:

Figura ..

— multisensorialità: diversa integrazione di corpo-tecnologia,analogico-digitale, gioco-studio-lavoro, abilità manuali eapprendimenti formali.

— molteplicità comunicativa: utilizzo e integrazione dei varicanali.

— multidimensionalità prospettica: impiego di conoscenze ecompetenze in contesti diversi.

— classe globale: forme cooperative a distanza, creazione dicomunità di apprendimento.

La multimedialità in ambito didattico-educativo è un valoreaggiunto irrinunciabile ed è entrata a far parte del bagaglio diesperienze e di esigenze del docente di nuova generazione,anche se il panorama scolastico nazionale rimane piuottostovariegato e presenta ampie aree in cui queste innovazioni non

. A. Calvani, op. cit., p. .

Page 16: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

si sono realizzate sia per carenze infrastrutturali, sia per unadiffusa resistenza all’applicazione di nuove metodologie.

.. La didattica in rete

Nel corso degli anni Novanta, grazie alla crescita di reti te-lematiche (internet/intranet) e all’impiego sempre più mas-siccio delle tecnologie digitali, l’istruzione a distanza diventae-learning (online education, online learning) o FAD (Formazionea Distanza) di III generazione. Tutto ciò implica inevitabilmen-te la trasformazione della didattica che passa da una tipologiacomunicativa del tipo uno-molti ad una tipologia molti-moltiperché presuppone una interazione continua non solo tra do-cente/tutor con gli studenti, ma anche tra tutti gli studentiin una dimensione collaborativa (cooperative learning). Cambiaanche il ruolo del docente che diventa sempre più tutor, consi-gliere, facilitatore, animatore di rete e non solo trasmettitore diconoscenze.

Uno dei grandi pregi della Computer Mediated Communication(C.M.C.) sul piano didattico è l’indipendenza dal luogo e daltempo di erogazione dei vari corsi cosicché i corsisti sono liberida qualsiasi vincolo fisico e si costruisce un ambiente virtuale,ma non per questo meno reale, dove avviene l’interazione. Èchiaro che questo tipo di approccio presuppone delle compe-tenze di base di informatica e la capacità di utilizzare le ITCda parte degli studenti che così potranno avvalersi delle risor-se messe a disposizione dalla piattaforma e-learning utilizzata,ma è anche ovvio che l’impianto didattico è completamentediverso dalla didattica tradizionale.

La didattica in rete possiede dei punti di forza (vedi Fig. ..)apprezzabili che la caratterizzano:

— Risparmio di tempo e denaro— Autonomia di elaborazione— Velocizzazione ed esplosione delle interazioni possibili

Page 17: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

. Le nuove frontiere della didattica

— Memoria del percorso didattico— Ampliamento dello scaffolding— Flessibilità nelle forme di condivisione-cooperazione— Impiego dell’expertise dei partecipanti— Possibilità di pubblicazione dei prodotti

Tutti questi elementi costituiscono un valore aggiunto nelprocesso di formazione dello studente online che si trova alcentro di una serie di interazioni che riguardano l’interfacciacon cui si opera (computer/piattaforma), con il percorso for-mativo che può essere personalizzato, con il contenuto che èsoggetto ad arrichimenti di varia natura, interazioni di tipoverticale che riguardano il sostegno che possono ricevere dadiverse figure professionali (esperti, tutor, facilitatori, animato-ri, critici etc. . . ), o di tipo orizzontale che fa riferimento allapossibilità di sviluppare attività di cooperazione tra gli stessipartecipanti al corso.

Figura ..

Il diffondersi delle nuove tecnologie sempre più integratetra di loro (piattaforme e-learning) sta evolvendo verso formedi distributed learning che implicano la trasformazione delladidattica e la ridefinizione degli obiettivi didattici. Infatti Calvani

Page 18: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

Le nuove frontiere della didattica

e Rotta fanno notare che gli obiettivi dell’apprendimento siarticolano su tre livelli che possono essere schematizzati nelseguente modo:

a) I tipo: trasferimento delle conoscenze e acquisizione di nozio-ni; modello didattico instructor centered; tecnologie usa-te: videocomunicazione uno-molti, multimedia a bassolivello di interazione.

b) II tipo: accquisizione di abilità (rielaborazione delle cono-scenze); modello didattico learner centered; tecnologie usa-te: ipertesti, authoring multimediale (ipermedia), CBTinterattivi.

c) III tipo: cambiamento dei modelli mentali (sintesi delle cono-scenze ed elaborazione di nuove strategie cooperando all’in-terno di un gruppo); modello didattico learning team cente-red; tecnologie usate: ambienti collaborativi in rete, lava-gne condivise, forum online, ambienti di simulazione,mondi virtuali (Fig. ..).

Il grafico di fig. .. rappresenta l’impatto che le tecnologiehanno avuto ed hanno sugli obiettivi didattici e sui modellididattici che vengono scelti e praticati. Attualmente la didatti-ca in rete si va diffondendo in modo graduale, ma costantepresso i centri di formazione delle aziende che così realizza-no grandi risparmi per la formazione e l’aggiornamento delpersonale e presso le università sia come elemento di supportoalle normali attività didattiche in presenza, sia come corsi dilaurea online come accade all’Università di Firenze, presso laFacoltà di Scienze della Formazione, per il corso di laurea in“Formatore multimediale”.

. A. Calvani M. Rotta, Comunicazione e apprendimento in internet, Erickson,.

. A. Calvani, M. Rotta, Comunicazione e apprendimento in internet, Erickson,, p. .

Page 19: Saggistica Aracne · – 1.3. La didattica in rete, 16. 21 Capitolo II E-Learning: fare formazione in rete 2.1. Presupposti teorici di un ambiente di formazione a distan-za, 22 –

. Le nuove frontiere della didattica

Figura ..

Nelle scuole italiane il fenomeno non è ancora molto diffuso,spesso si limita a dei corsi di recupero in itinere o estivi ein genere si tende a preferire il modello Blended learning chepermette di coniugare l’attività in presenza con l’attività disupporto e d’approfondimento nella classe virtuale dove glialunni, individualmente o per gruppi, possono interagire fra diloro, socializzare, cooperare e sperimentare nuove tecnologiee nuovi modi di imparare.