Saggio breve prof. fXXX esame di stato

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PERCORSO GUIDATO PER L’ELABORAZIONE DI UN SAGGIO BREVE Segui, passo dopo passo, le indicazioni e le consegne che ti verranno di seguito elencate. Obiettivo è elaborare un saggio breve a partire dai documenti che ti sono stati forniti. 1. Dai uno sguardo agli argomenti proposti nei quattro ambiti e scegli la traccia che, tra le quattro, si avvicina maggiormente alla tua sensibilità e alle tue conoscenze pregresse (documentazione interna). In questo caso, l’ho già fatto io: mi dovresti ringraziare! Quale traccia hai scelto? Scrivi l’argomento e, se è il caso, evidenzia di quali parti (concetti) esso si compone. Ricorda, inoltre, sin da ora, di decidere quale sarà la destinazione editoriale del tuo saggio (dove lo pubblicherai, su quale rivista, ad esempio). L’operazione non è così banale: da questa tua ipotesi dipende l’individuazione dell’audience, ovvero del tuo lettore di riferimento. Non esagerare nella formulazione della destinazione, a meno che tu non sia certo di poter reggere il tono alto di alcune riviste. Credo sia buona cosa pensare, ad esempio, alle pagine di approfondimento (economico, politico, scientifico, artistico,…) di una rivista scolastica. Fai attenzione: non devi indicare un titolo di testata (Focus, ad esempio), ma una tipologia editoriale. 2. Per effettuare la scelta di cui al punto, si diceva, hai già riflettuto sulla documentazione interna in tuo possesso relativamente all’argomento indicato (insomma, quello che sai della questione proposta). Tieni presente che il tema dovrà essere declinato rispetto all’ambito in cui esso si colloca (ad esempio: se l’argomento è “I giovani e la crisi” e l’ambito è quello “tecnico-scientifico”, si dovrà cercare idee che leggano l’argomento secondo le direttrici di pensiero dell’ambito (GIOVANI + CRISI in ambito tecnico). Fatto ciò, elabora un grappolo delle idee / una mappa concettuale / una scaletta spontanea delle conoscenze che possiedi rispetto all’argomento scelto. Ne uscirà un progetto gerarchicamente non ancora ordinato. 3. Passiamo ora alla documentazione esterna. Leggi i documenti, sottolineane le frasi interessanti e riassumili in forma di glossa (note a margine). A questo punto, le conoscenze sull’argomento saranno aumentate. Ricordati che dovrai far uso delle frasi scovate o del contenuto dei documenti. 4. Passa ora a elaborare una scaletta ordinata del tuo saggio. Ricordati che converrà, sin da ora, articolare i contenuti in INTRODUZIONE,

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PERCORSO GUIDATO PER L’ELABORAZIONE DI UN SAGGIO BREVE

Segui, passo dopo passo, le indicazioni e le consegne che ti verranno di seguito elencate. Obiettivo è elaborare un saggio breve a partire dai documenti che ti sono stati forniti.

1. Dai uno sguardo agli argomenti proposti nei quattro ambiti e scegli la traccia che, tra le quattro, si avvicina maggiormente alla tua sensibilità e alle tue conoscenze pregresse (documentazione interna). In questo caso, l’ho già fatto io: mi dovresti ringraziare!Quale traccia hai scelto? Scrivi l’argomento e, se è il caso, evidenzia di quali parti (concetti) esso si compone. Ricorda, inoltre, sin da ora, di decidere quale sarà la destinazione editoriale del tuo saggio (dove lo pubblicherai, su quale rivista, ad esempio). L’operazione non è così banale: da questa tua ipotesi dipende l’individuazione dell’audience, ovvero del tuo lettore di riferimento. Non esagerare nella formulazione della destinazione, a meno che tu non sia certo di poter reggere il tono alto di alcune riviste. Credo sia buona cosa pensare, ad esempio, alle pagine di approfondimento (economico, politico, scientifico, artistico,…) di una rivista scolastica. Fai attenzione: non devi indicare un titolo di testata (Focus, ad esempio), ma una tipologia editoriale.

2. Per effettuare la scelta di cui al punto, si diceva, hai già riflettuto sulla documentazione interna in tuo possesso relativamente all’argomento indicato (insomma, quello che sai della questione proposta). Tieni presente che il tema dovrà essere declinato rispetto all’ambito in cui esso si colloca (ad esempio: se l’argomento è “I giovani e la crisi” e l’ambito è quello “tecnico-scientifico”, si dovrà cercare idee che leggano l’argomento secondo le direttrici di pensiero dell’ambito (GIOVANI + CRISI in ambito tecnico).

Fatto ciò, elabora un grappolo delle idee / una mappa concettuale / una scaletta spontanea delle conoscenze che possiedi rispetto all’argomento scelto. Ne uscirà un progetto gerarchicamente non ancora ordinato.

3. Passiamo ora alla documentazione esterna. Leggi i documenti, sottolineane le frasi interessanti e riassumili in forma di glossa (note a margine). A questo punto, le conoscenze sull’argomento saranno aumentate. Ricordati che dovrai far uso delle frasi scovate o del contenuto dei documenti.

4. Passa ora a elaborare una scaletta ordinata del tuo saggio. Ricordati che converrà, sin da ora, articolare i contenuti in INTRODUZIONE, CORPO, CONCLUSIONE. Al termine di questa fase, avrai una sorta di indice da sviluppare secondo le frasi che riterrai più opportune. Ti sarai certamente ricordato di proporre un testo argomentativo, ovvero un ordito che si sviluppi secondo PRESENTAZIONE DEL PROBLEMA, TESI, ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA TESI, EVENTUALE ANTITESI E CONFUTAZIONE DELLA STESSA, CONCLUSIONE. Presta attenzione al passaggio: la mappa al punto 2 non è ordinata linearmente; ciò che ti si chiede qui, al punto 4, sì.

5. È questo il momento in cui collocare, all’interno della tua linea argomentativa (la scaletta di cui al punto 4) i contenuti dei documenti su cui hai lavorato a punto 3. Potrai farlo utilizzando le frasi e le glosse che hai evidenziato analizzando i documenti fornititi. È molto utile, e stilisticamente molto ordinato, creare un diagramma di flusso che si apra con un’ellisse, porti avanti le idee attraverso rettangoli, evidenzi dicotomie (scelte) attraverso rombi, introduca documenti citati attraverso parallelogrammi e si chiuda con un’ellisse. Te lo ricordo con insistenza: si tratta di un esercitazione di SCRITTURA DOCUMENTATA, OVVERO SUPPORTATA DA DOCUMENTI.

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6. Puoi iniziare a scrivere il tuo testo. Ricorda, e non è un vantaggio da poco, che, nella scrittura saggistica, potrai avvalerti degli omissis ([…], ovvero di tagliare parti del testo da citare) e delle note in cui riportare le parti che ti interessano, ma che, se riportate in toto, in pagina, andrebbero ad appesantire il fluire sintattico. Per fare un esempio, ho inserito, a fondo pagina, un immaginario volume dal quale, supponiamo siano prese le mie parole1. Di seguito, invece, trovi in nota una citazione, dallo stesso ipotetico volume, in cui vengono riportate le parole precise 2. Fai attenzione: mai il tuo testo dovrà trasformarsi in un elenco di pareri sui documenti che ti hanno assegnato (Sono d’accordo con X… Non concordo con Y…). Il testo in uscita prevede un tua argomentazione originale e originaria, non a rimorchio delle argomentazioni di altri o da esse generata.

7. Al termine dell’elaborazione, se lo riterrai opportuno, potrai dare dei sottotitoli ai paragrafi in cui hai diviso il testo. Non dare dei titoli banali (Introduzione, Conclusione, …).

8. Solo alla fine, dovrai indicare il titolo del saggio: ricorda che devi rinunciare all’urlo tipico dei giornali e guardare, invece, a una formulazione più neutra, scientifica (I giovani e la crisi: per un’analisi diacronica; Riflessioni sui giovani al tempo della crisi; …).

9. Ricordati che la tua scrittura dovrà essere chiara, rigorosa, univoca; insomma, scientifica.

10. Non dimenticare, al termine del lavoro, di revisionare il testo. Oltre agli aspetti di correttezza formale e contenutistica (morfologia, ortografia, punteggiatura, sintassi, equilibrio tra le parti, chiarezza e ricchezza della linea argomentativa), dovrai porre attenzione a quanto hai utilizzato in termini di documentazione esterna. Prova ad evidenziare le parti in cui hai fatto riferimento ai documenti che ti sono stati forniti:

a. Hai evidenziato pochissime/poche righe: non ci siamo perché hai trasformato il tuo saggio in un testo argomentativo libero (scrittura non documentata);

b. Hai evidenziato moltissime righe: non ci siamo perché hai trasformato il tuo saggio in un esercizio di copiatura.

c. C’è un equilibrio tra le parti di tua elaborazione e le citazioni: ci siamo perché hai costruito un testo argomentativo (capace di convincere il lettore della bontà della tua tesi) supportato dalla documentazione fornitati.

Per riassumere, dovrai ottenere, alla fine del lavoro:

- Scelta dell’argomento;- Grappolo delle idee;- Documenti sottolineati e in glossa (riassunti);- Scaletta ordinata;- Diagramma di flusso;- Testo con note;- Sottotitoli e titoli.

Dai che ce la facciamo!!! Forse…

1 Febo M., La scrittura del saggio breve nelle Scuole Superiori, Verona, editrice San Zeno 2014, pp. 35 – 37.2 Febo M., La scrittura del saggio breve nelle Scuole Superiori, Verona, editrice San Zeno 2014, pp. 35 – 37: «Le note sono fondamentali per conferire scientificità a un testo che voglia presentarsi come saggio. Lo studente dovrà ricordarsi di citare sempre la fonte e di farlo in maniera corretta […]; il rimando alla bibliografia dovrà essere altrettanto rigoroso».