Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche...

33
Giovan Battista Amati Breve saggio sul vajuolo vaccino www.liberliber.it Giovan Battista Amati Breve saggio sul vajuolo vaccino www.liberliber.it

Transcript of Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche...

Page 1: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Giovan Battista AmatiBreve saggio sul vajuolo vaccino

www.liberliber.it

Giovan Battista AmatiBreve saggio sul vajuolo vaccino

www.liberliber.it

Page 2: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Questo e-book è stato realizzato anche grazie alsostegno di:

E-textWeb design, Editoria, Multimedia

(pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)http://www.e-text.it/

QUESTO E-BOOK:

TITOLO: Breve saggio del dottor fisico Giovan Batti-sta Amati sul vajuolo vaccino ritrovato in bocca diFalco Villaggio di Palermo nel mese di aprile del1811AUTORE: Amati, Giovan BattistaTRADUTTORE:CURATORE:NOTE:CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

DIRITTI D'AUTORE: no

LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

COPERTINA: n. d.

TRATTO DA: Breve saggio del dottor fisico GiovanBattista Amati sul vajuolo vaccino ritrovato in boc-ca di Falco Villaggio di Palermo nel mese di apriledel 1811. - In Palermo : dalla Reale Stamperia,1811. - 32 p. ; 4°.

CODICE ISBN FONTE: n. d.

2

Questo e-book è stato realizzato anche grazie alsostegno di:

E-textWeb design, Editoria, Multimedia

(pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)http://www.e-text.it/

QUESTO E-BOOK:

TITOLO: Breve saggio del dottor fisico Giovan Batti-sta Amati sul vajuolo vaccino ritrovato in bocca diFalco Villaggio di Palermo nel mese di aprile del1811AUTORE: Amati, Giovan BattistaTRADUTTORE:CURATORE:NOTE:CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

DIRITTI D'AUTORE: no

LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

COPERTINA: n. d.

TRATTO DA: Breve saggio del dottor fisico GiovanBattista Amati sul vajuolo vaccino ritrovato in boc-ca di Falco Villaggio di Palermo nel mese di apriledel 1811. - In Palermo : dalla Reale Stamperia,1811. - 32 p. ; 4°.

CODICE ISBN FONTE: n. d.

2

Page 3: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 30 ottobre 2018

INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard2: affidabilità buona3: affidabilità ottima

SOGGETTO:MED036000 MEDICO / Politica SanitariaMED022090 MEDICO / Malattie Infettive

DIGITALIZZAZIONE:Ruggero Volpes, [email protected]

REVISIONE:Gabriella Dodero

IMPAGINAZIONE:Ruggero Volpes, [email protected]

PUBBLICAZIONE:Catia Righi, [email protected]

3

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 30 ottobre 2018

INDICE DI AFFIDABILITÀ: 10: affidabilità bassa1: affidabilità standard2: affidabilità buona3: affidabilità ottima

SOGGETTO:MED036000 MEDICO / Politica SanitariaMED022090 MEDICO / Malattie Infettive

DIGITALIZZAZIONE:Ruggero Volpes, [email protected]

REVISIONE:Gabriella Dodero

IMPAGINAZIONE:Ruggero Volpes, [email protected]

PUBBLICAZIONE:Catia Righi, [email protected]

3

Page 4: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Liber Liber

Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: http://www.liberliber.it/online/aiuta/.

Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale, audiolibri, brani musicali con licenza libera, videoe tanto altro: http://www.liberliber.it/.

4

Liber Liber

Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: http://www.liberliber.it/online/aiuta/.

Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale, audiolibri, brani musicali con licenza libera, videoe tanto altro: http://www.liberliber.it/.

4

Page 5: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Indice generale

Liber Liber......................................................................4Breve saggio del Dottor Fisico Giovan Battista Amatisul Vajuolo Vaccino........................................................6

5

Indice generale

Liber Liber......................................................................4Breve saggio del Dottor Fisico Giovan Battista Amatisul Vajuolo Vaccino........................................................6

5

Page 6: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

BREVE SAGGIODEL DOTTOR FISICO

GIOVAN BATTISTA AMATISUL VAJUOLO VACCINO

Ritrovato in Bocca di Falco Villaggio di Palermonel mese di Aprile del 1811.

IN PALERMO M. DCCC. XI.DALLA REALE STAMPERIA.

6

BREVE SAGGIODEL DOTTOR FISICO

GIOVAN BATTISTA AMATISUL VAJUOLO VACCINO

Ritrovato in Bocca di Falco Villaggio di Palermonel mese di Aprile del 1811.

IN PALERMO M. DCCC. XI.DALLA REALE STAMPERIA.

6

Page 7: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Felici abitanti della Sicilia, un tesoro inesauribile nel-la vostra bell’Isola esiste al pari di quello, che scopertofu nella Contea di Gloucester dal Dottor Edowardo Jen-ner di Berklei.

Il vajuolo vaccino è quel tesoro, di cui parlo, che na-turalmente presentano in questo bel paese le Vacche nelmese di Aprile, e Maggio, e par che l’autore della naturaabbia voluto così profondere in questo angolo della terrale sue beneficenze, per resistere a quella peste, o sia alvajuolo naturale, che in questo clima, più che inogn’altro fa strage, e che innanzi tempo a guisa di messefa cadere più della quinta parte degli uomini.

Io non voglio quì tesservi una lunga storia dell’origi-ne del vajuolo naturale, ma soltanto ridire in poche righecon esattezza, e precisione in qual epoca questa peste siatra noi, e nell’Europa tutta comparsa.

Sebbene discordanti siano taluni autori sull’epoca diquesta malattia, pur non di meno concordi sono tutti,d’onde sia derivata, ed in che modo fu a noi comunicata.

Non vi ha dubbio, che l’origine di questo veleno nonderivi dagli Arabi, e che da questi passò nel 571. ad in-festare le popolazioni d’Egitto. Quindi allorchè le Spa-gne inondate furono da una gran ciurma di Saraceni po-poli rozzi, e barbari, lo che accadde nel fine del SecoloXI., e nel cominciar del XII., questa tremenda malattiadi mano in mano cominciò a propagarsi in tutta l’Euro-pa, e mediante il commercio penetrò sino alle nazioni

7

Felici abitanti della Sicilia, un tesoro inesauribile nel-la vostra bell’Isola esiste al pari di quello, che scopertofu nella Contea di Gloucester dal Dottor Edowardo Jen-ner di Berklei.

Il vajuolo vaccino è quel tesoro, di cui parlo, che na-turalmente presentano in questo bel paese le Vacche nelmese di Aprile, e Maggio, e par che l’autore della naturaabbia voluto così profondere in questo angolo della terrale sue beneficenze, per resistere a quella peste, o sia alvajuolo naturale, che in questo clima, più che inogn’altro fa strage, e che innanzi tempo a guisa di messefa cadere più della quinta parte degli uomini.

Io non voglio quì tesservi una lunga storia dell’origi-ne del vajuolo naturale, ma soltanto ridire in poche righecon esattezza, e precisione in qual epoca questa peste siatra noi, e nell’Europa tutta comparsa.

Sebbene discordanti siano taluni autori sull’epoca diquesta malattia, pur non di meno concordi sono tutti,d’onde sia derivata, ed in che modo fu a noi comunicata.

Non vi ha dubbio, che l’origine di questo veleno nonderivi dagli Arabi, e che da questi passò nel 571. ad in-festare le popolazioni d’Egitto. Quindi allorchè le Spa-gne inondate furono da una gran ciurma di Saraceni po-poli rozzi, e barbari, lo che accadde nel fine del SecoloXI., e nel cominciar del XII., questa tremenda malattiadi mano in mano cominciò a propagarsi in tutta l’Euro-pa, e mediante il commercio penetrò sino alle nazioni

7

Page 8: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

più remote.Quello, che da tutti viene concordamente contestato,

è, che nel secolo decimo terzo fu conosciuta in Inghil-terra.

Non farei, che funestarvi, se volessi riepilogare le in-numerevoli stragi fatte da questo veleno, poichè la storiamedica ne presenta un numero infinito; e se vogliamoprestar fede agli autori, de’ quali dubitar non puossi, essiasseriscono, che ha tolti di vita più individui il vajuolo,che non ha fatto cadere al suolo la peste stessa, o il cru-do acciajo, o il cannone.

Non meno di ciò è da calcolarsi l’innumerabile classede’ mali, a quali andò, e va tuttavia infelicemente sog-getta l’umana specie. Quanti ciechi, quanti storpj con di-sarticolazioni, quanti rachitici, scrofolosi, attratti, ema-ciati, fistolosi, svisati non vi sono stati, che di gran tor-mento furono, e sono a loro parenti, ed al pubblico digran peso?

Sparse da pertutto la desolazione, ed il terrore questocontagio, allorchè s’affacciò in Europa, e la classe de’Medici intenta sempre al sollievo de’ suoi simili, sebbe-ne atterrita dal rapido corso di questa truce malattia, nontrascurò di mettere in campo mezzi, onde opporsi allaferocia di tal male. Inutili pertanto furono i loro tentativiper un buon tratto di tempo; ma conosciuta alla finel’indole del male, ed esaminati con ogn’attenzione i sin-tomi, da’ quali veniva corredato incominciarono ad ab-batterlo con ogni ardimento.

Non è mio scopo il ridire con quali presidj i medici si

8

più remote.Quello, che da tutti viene concordamente contestato,

è, che nel secolo decimo terzo fu conosciuta in Inghil-terra.

Non farei, che funestarvi, se volessi riepilogare le in-numerevoli stragi fatte da questo veleno, poichè la storiamedica ne presenta un numero infinito; e se vogliamoprestar fede agli autori, de’ quali dubitar non puossi, essiasseriscono, che ha tolti di vita più individui il vajuolo,che non ha fatto cadere al suolo la peste stessa, o il cru-do acciajo, o il cannone.

Non meno di ciò è da calcolarsi l’innumerabile classede’ mali, a quali andò, e va tuttavia infelicemente sog-getta l’umana specie. Quanti ciechi, quanti storpj con di-sarticolazioni, quanti rachitici, scrofolosi, attratti, ema-ciati, fistolosi, svisati non vi sono stati, che di gran tor-mento furono, e sono a loro parenti, ed al pubblico digran peso?

Sparse da pertutto la desolazione, ed il terrore questocontagio, allorchè s’affacciò in Europa, e la classe de’Medici intenta sempre al sollievo de’ suoi simili, sebbe-ne atterrita dal rapido corso di questa truce malattia, nontrascurò di mettere in campo mezzi, onde opporsi allaferocia di tal male. Inutili pertanto furono i loro tentativiper un buon tratto di tempo; ma conosciuta alla finel’indole del male, ed esaminati con ogn’attenzione i sin-tomi, da’ quali veniva corredato incominciarono ad ab-batterlo con ogni ardimento.

Non è mio scopo il ridire con quali presidj i medici si

8

Page 9: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

fossero opposti a questa terribile malattia; poichè sareb-be lungo il narrarli, e grande noja arrecherebbe a chilegge. Mi accingo soltanto a brievemente narrare il feli-ce successo dell’innesto del vajuolo naturale, che servìveramente di argine alla strage, che questo faceva.

I Georgiani, ed i Circassi, che un infame commerciofanno delle loro bellissime figlie coi Musulmani, perchèqueste non venissero deturpate nel viso dal vajuolo na-turale, ciò che sarebbe stato di remora al loro interesse,inventarono l’innesto del vajolo; questo stesso metodod’inoculare era conosciuto nella China fin dal decimosecolo. Mi lusingo, che il puro azzardo abbia indottoquesta nazione a mettere in opera l’innesto, poichèognun sa, che la maggior parte delle pustole si determi-na nel luogo della piccola piaga.

Questa utilissima scoperta fu praticata con grandesuccesso nell’antica Tracia, o sia nella Romanìa, o pureRomelia, e particolarmente in Costantinopoli, ch’è laCapitale di essa nella fine del secolo XVII. da una don-na Tessalica. Ella facea tirar su per le narici a forma ditabacco la materia vajolosa ridotta in polvere.

Nel cominciar del XVIII. secolo ritrovandosi il Mar-chese di Chateauneuf Ambasciatore alla Porta, e MiladiWorthley Montagu con il figlio; questa coraggiosa Si-gnora temendo, che il suo tenero figlio vittima non fossedi quel micidial veleno, con maschile intrepidezza ino-cular lo fece, e per buona sorte l’esito fu felice. Riuscitele cose a seconda de’ suoi desiderj, appena ritornata inLondra mette avanti gli occhi della nazione i vantaggi

9

fossero opposti a questa terribile malattia; poichè sareb-be lungo il narrarli, e grande noja arrecherebbe a chilegge. Mi accingo soltanto a brievemente narrare il feli-ce successo dell’innesto del vajuolo naturale, che servìveramente di argine alla strage, che questo faceva.

I Georgiani, ed i Circassi, che un infame commerciofanno delle loro bellissime figlie coi Musulmani, perchèqueste non venissero deturpate nel viso dal vajuolo na-turale, ciò che sarebbe stato di remora al loro interesse,inventarono l’innesto del vajolo; questo stesso metodod’inoculare era conosciuto nella China fin dal decimosecolo. Mi lusingo, che il puro azzardo abbia indottoquesta nazione a mettere in opera l’innesto, poichèognun sa, che la maggior parte delle pustole si determi-na nel luogo della piccola piaga.

Questa utilissima scoperta fu praticata con grandesuccesso nell’antica Tracia, o sia nella Romanìa, o pureRomelia, e particolarmente in Costantinopoli, ch’è laCapitale di essa nella fine del secolo XVII. da una don-na Tessalica. Ella facea tirar su per le narici a forma ditabacco la materia vajolosa ridotta in polvere.

Nel cominciar del XVIII. secolo ritrovandosi il Mar-chese di Chateauneuf Ambasciatore alla Porta, e MiladiWorthley Montagu con il figlio; questa coraggiosa Si-gnora temendo, che il suo tenero figlio vittima non fossedi quel micidial veleno, con maschile intrepidezza ino-cular lo fece, e per buona sorte l’esito fu felice. Riuscitele cose a seconda de’ suoi desiderj, appena ritornata inLondra mette avanti gli occhi della nazione i vantaggi

9

Page 10: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

dell’inoculazione, l’introduce, e la protegge.Non pertanto non furonvi degli oppositori, che non

impiegarono tutta l’arte, ed ogni impostura per disto-gliere la nazione Inglese dal mettere in esecuzione l’ino-culazione. Molti medici insorsero, i quali misero avantigli occhi del pubblico la morte di tanti inoculati, dipin-sero l’innesto col nero colore, e cercarono tutt’i mezzi,onde rendere dubbiosa sì felice scoperta. Questi stessisedussero coi loro falsi raziocinj molti Teologi, e per-suasero questi con dire, che l’inoculazione era illecita,perchè contraria alle leggi della natura, ed alle divine, ecosì si sforzarono di persuadere il pubblico in contrario:ed un Predicatore sostenne in Londra sul Pergamo, chel’inoculazione era stata scoperta per arte diabolica.

Finalmente la saggezza, la clemenza, e la pietà de’Principi, che tende sempre al bene, ed alla conservazio-ne de’ popoli, chiamati innanzi a se uomini illustri perdottrina, e noti per l’amore della verità, ad essi impose-ro, che tutti gli esperimenti mettessero in campo per di-rimere una lite sì capricciosa, dalla quale dipendeva lasicurezza dell’inoculazione, ed il bene dell’umanità.Quindi avvenne, che provatosi l’utile di tale invenzione,tutti i dotti convennero unanimemente, che l’inoculazio-ne del vajuolo naturale, non solo era vantaggiosa, ma lasola che potesse mettere argine alla strage, ed alla di-struzione, che il vajuolo non innestato faceva.

I Sovrani ne comandarono l’esecuzione, destinaronoluoghi pubblici per l’innesto, ciascuno abbracciò il par-tito d’inoculare, e così si propagò in tutta l’ Europa, ed

10

dell’inoculazione, l’introduce, e la protegge.Non pertanto non furonvi degli oppositori, che non

impiegarono tutta l’arte, ed ogni impostura per disto-gliere la nazione Inglese dal mettere in esecuzione l’ino-culazione. Molti medici insorsero, i quali misero avantigli occhi del pubblico la morte di tanti inoculati, dipin-sero l’innesto col nero colore, e cercarono tutt’i mezzi,onde rendere dubbiosa sì felice scoperta. Questi stessisedussero coi loro falsi raziocinj molti Teologi, e per-suasero questi con dire, che l’inoculazione era illecita,perchè contraria alle leggi della natura, ed alle divine, ecosì si sforzarono di persuadere il pubblico in contrario:ed un Predicatore sostenne in Londra sul Pergamo, chel’inoculazione era stata scoperta per arte diabolica.

Finalmente la saggezza, la clemenza, e la pietà de’Principi, che tende sempre al bene, ed alla conservazio-ne de’ popoli, chiamati innanzi a se uomini illustri perdottrina, e noti per l’amore della verità, ad essi impose-ro, che tutti gli esperimenti mettessero in campo per di-rimere una lite sì capricciosa, dalla quale dipendeva lasicurezza dell’inoculazione, ed il bene dell’umanità.Quindi avvenne, che provatosi l’utile di tale invenzione,tutti i dotti convennero unanimemente, che l’inoculazio-ne del vajuolo naturale, non solo era vantaggiosa, ma lasola che potesse mettere argine alla strage, ed alla di-struzione, che il vajuolo non innestato faceva.

I Sovrani ne comandarono l’esecuzione, destinaronoluoghi pubblici per l’innesto, ciascuno abbracciò il par-tito d’inoculare, e così si propagò in tutta l’ Europa, ed

10

Page 11: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

anche nelle regioni le più remote. Ma la provvidenza divina, che il tutto regge, e gover-

na, per togliere questa peste, che uno de’ mali maggioriera, che affliggesse l’umanità, fece sì, che un genio in-glese la cui memoria sarà indelebile, ed eterna nella sto-ria, scoprisse un più sicuro mezzo per allontanare, epossiam con sicurezza dire di distruggere sì potente ve-leno.

Egli fu Edowardo Jenner medico di Berklei nellaContea di Gloucester, quegli cui l’umana specie dee sìgran bene per avere strappato dal seno della natura unantidoto da sì gran tempo ricercato.

Questo rispettabile uomo nell’anno 1795. s’avvede,che in buona parte di quegli abitanti, a’ quali fatto aveal’innesto del vajuolo naturale, non avea avuto effetto;mentre in altri aveva spiegata l’ordinaria sua azione. In-comincia a rintracciarne le cagioni, a prendere norma daquelli, quale mai potesse essere il mezzo, che ritardaval’innesto del vajuolo naturale; molti di quegli abitantil’attestano, che in ogn’anno le vacche di quella Conteaandavano soggette ad una pustulosa eruzione intorno aicappezzoli delle mammelle, le quali pustole nell’attoche colle mani eran tocche s’aprivano: quindi un umoresgorgava, che sovente s’invischiava nelle mani di colo-ro, che destinati erano a mungerle; se questi non aveva-no sofferto il vajuolo naturale, si formava nelle loromani una pustola non molto dissimile della pustola va-juolosa, che suppurandosi, ed esiccandosi li rendevainattaccabili dal vajuolo. Asserivano questi, che lo stes-

11

anche nelle regioni le più remote. Ma la provvidenza divina, che il tutto regge, e gover-

na, per togliere questa peste, che uno de’ mali maggioriera, che affliggesse l’umanità, fece sì, che un genio in-glese la cui memoria sarà indelebile, ed eterna nella sto-ria, scoprisse un più sicuro mezzo per allontanare, epossiam con sicurezza dire di distruggere sì potente ve-leno.

Egli fu Edowardo Jenner medico di Berklei nellaContea di Gloucester, quegli cui l’umana specie dee sìgran bene per avere strappato dal seno della natura unantidoto da sì gran tempo ricercato.

Questo rispettabile uomo nell’anno 1795. s’avvede,che in buona parte di quegli abitanti, a’ quali fatto aveal’innesto del vajuolo naturale, non avea avuto effetto;mentre in altri aveva spiegata l’ordinaria sua azione. In-comincia a rintracciarne le cagioni, a prendere norma daquelli, quale mai potesse essere il mezzo, che ritardaval’innesto del vajuolo naturale; molti di quegli abitantil’attestano, che in ogn’anno le vacche di quella Conteaandavano soggette ad una pustulosa eruzione intorno aicappezzoli delle mammelle, le quali pustole nell’attoche colle mani eran tocche s’aprivano: quindi un umoresgorgava, che sovente s’invischiava nelle mani di colo-ro, che destinati erano a mungerle; se questi non aveva-no sofferto il vajuolo naturale, si formava nelle loromani una pustola non molto dissimile della pustola va-juolosa, che suppurandosi, ed esiccandosi li rendevainattaccabili dal vajuolo. Asserivano questi, che lo stes-

11

Page 12: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

so loro avveniva in quelle parti, che si mettevano incontatto con tale umore, come il margine delle narici, lepalpebre, le labbra, ed altre parti del corpo.

Quì il rinomato Jenner incomincia a stendere le sueosservazioni, a rintracciare le cagioni; ad osservare at-tentamente i fenomeni, e mette allo scrutinio non soloquelli, che nell’atto erano infetti dalla malattia, ma levacche ancora, che somministrato l’avevano. Ricerchepiù esatte l’accertarono, che quei soggetti, che parevanon avessero attitudine a ricevere il vajuolo, tutti aveva-no sofferta la malattia vajuolosa delle vacche.

Inocula quindi col vajuolo naturale quelli, che conte-stavano di aver sofferto un tal contagio vaccino, e nonvedendo ombra di sviluppo, si assicura, che costoro noncontraevano più l’infezione del naturale.

Inebriato parmi vedere Jenner di positivo piacere persì certa scoperta; la palesa alla repubblica medica, ed alpubblico; ma come le grandi scoperte sogliono sempreincontrare grandi ostacoli; così non mancò una turbad’invidiosi, che si scatenasse contro di esso. Questi in-tanto intrepido fa conoscere la sicurezza del male, e laforza preservativa, che ha per il vajuolo naturale, ne rad-doppia gli esperimenti con altri medici, tra’ quali Pear-son, Simons, Aikim, Voodwille, Thornoton, e questistessi sicuri de’ resultati ne divengono garanti.

Il saggio governo inglese avuta sicurezza di tale im-mancabile scoperta, dopo replicate osservazioni, e tenta-ti saggi, stabilisce pubblici luoghi per dare maggior co-modo, e vie più facilitare la vaccinazione. Nomina molti

12

so loro avveniva in quelle parti, che si mettevano incontatto con tale umore, come il margine delle narici, lepalpebre, le labbra, ed altre parti del corpo.

Quì il rinomato Jenner incomincia a stendere le sueosservazioni, a rintracciare le cagioni; ad osservare at-tentamente i fenomeni, e mette allo scrutinio non soloquelli, che nell’atto erano infetti dalla malattia, ma levacche ancora, che somministrato l’avevano. Ricerchepiù esatte l’accertarono, che quei soggetti, che parevanon avessero attitudine a ricevere il vajuolo, tutti aveva-no sofferta la malattia vajuolosa delle vacche.

Inocula quindi col vajuolo naturale quelli, che conte-stavano di aver sofferto un tal contagio vaccino, e nonvedendo ombra di sviluppo, si assicura, che costoro noncontraevano più l’infezione del naturale.

Inebriato parmi vedere Jenner di positivo piacere persì certa scoperta; la palesa alla repubblica medica, ed alpubblico; ma come le grandi scoperte sogliono sempreincontrare grandi ostacoli; così non mancò una turbad’invidiosi, che si scatenasse contro di esso. Questi in-tanto intrepido fa conoscere la sicurezza del male, e laforza preservativa, che ha per il vajuolo naturale, ne rad-doppia gli esperimenti con altri medici, tra’ quali Pear-son, Simons, Aikim, Voodwille, Thornoton, e questistessi sicuri de’ resultati ne divengono garanti.

Il saggio governo inglese avuta sicurezza di tale im-mancabile scoperta, dopo replicate osservazioni, e tenta-ti saggi, stabilisce pubblici luoghi per dare maggior co-modo, e vie più facilitare la vaccinazione. Nomina molti

12

Page 13: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

medici per eseguirla, ed invita il pubblico a profittarne.Varj Medici escono dall’Inghilterra si portano in di-

verse parti dell’Europa; tra questi il celebre Marshall loinnesta in Gibilterra, in Malta, e nel 1800. dopochè6000. ragazzi rimasero vittima del pestifero vajuolo na-turale, viene ad inocularlo in Sicilia.

Mossi dall’esempio di questi, molti altri Medici divarj regni d’Europa si trasferiscono in diverse contradeper vedere se la stessa malattia delle vacche di Glouce-ster, si trovasse nelle vacche degli altri lunghi. In molteparti si trova in effetto, ed i medici di questi luoghi, cheper brevità non nomino, ne fecero i saggi, e ne ottenneroli stessi risultati.

Ma tempo è ormai di metter fine alla storia del vajuo-lo naturale e vaccino, e di venire al desiato scopo, cioèd’esporre in poche note, come sia stato accidentalmentescoperto il vero vajuolo vaccino nel villaggio di Boccadi Falco.

S.A.R. il Principe Ereditario delle due Sicilie intentosempre al bene dell’umanità, dal cui sagace occhio nullasfugge, essendo andato un giorno per suo diporto nellasua casa di delizie nel Villaggio di Bocca di Falco, perristorare alquanto il suo spirito da tante cure oppresso,in passando ben da vicino ad alcune vacche, che il lattetutto dì danno per il comodo della Real famiglia, a casos’avvede, che le vacche suddette avevano alcune pustolenei capezzoli delle mammelle. Ritornato la stessa seranel Real Palazzo ordina a me, ed al Regio Salassatore,ed inoculatore D. Candeloro Alterio, che senza dilazio-

13

medici per eseguirla, ed invita il pubblico a profittarne.Varj Medici escono dall’Inghilterra si portano in di-

verse parti dell’Europa; tra questi il celebre Marshall loinnesta in Gibilterra, in Malta, e nel 1800. dopochè6000. ragazzi rimasero vittima del pestifero vajuolo na-turale, viene ad inocularlo in Sicilia.

Mossi dall’esempio di questi, molti altri Medici divarj regni d’Europa si trasferiscono in diverse contradeper vedere se la stessa malattia delle vacche di Glouce-ster, si trovasse nelle vacche degli altri lunghi. In molteparti si trova in effetto, ed i medici di questi luoghi, cheper brevità non nomino, ne fecero i saggi, e ne ottenneroli stessi risultati.

Ma tempo è ormai di metter fine alla storia del vajuo-lo naturale e vaccino, e di venire al desiato scopo, cioèd’esporre in poche note, come sia stato accidentalmentescoperto il vero vajuolo vaccino nel villaggio di Boccadi Falco.

S.A.R. il Principe Ereditario delle due Sicilie intentosempre al bene dell’umanità, dal cui sagace occhio nullasfugge, essendo andato un giorno per suo diporto nellasua casa di delizie nel Villaggio di Bocca di Falco, perristorare alquanto il suo spirito da tante cure oppresso,in passando ben da vicino ad alcune vacche, che il lattetutto dì danno per il comodo della Real famiglia, a casos’avvede, che le vacche suddette avevano alcune pustolenei capezzoli delle mammelle. Ritornato la stessa seranel Real Palazzo ordina a me, ed al Regio Salassatore,ed inoculatore D. Candeloro Alterio, che senza dilazio-

13

Page 14: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

ne il dì seguente ci fossimo portati in bocca di Falco ariconoscere, ed attentamente esaminare le pustole da luiosservate ne’ cappezzoli delle mammelle delle sue vac-che.

In obbedienza degli ordini ricevuti, il seguente giornounitamente al detto Alterio ci portammo in Bocca diFalco: ivi fatte condurre le vacche alla nostra presenza,feci la prima domanda al custode, da qual tempo eranocomparse le pustole alle mammelle delle vacche; il cu-stode mi rispose, che al finir del mese di Marzo, ed alcominciar del mese d’Aprile appariva questa naturaleeruzione ne’ cappezzoli delle mammelle di esse.

Passai alla seconda domanda, se gli altri anni le vac-che avevano sofferta l’istessa malattia. Il vaccaro rispo-se, che negli anni antecedenti all’apparir della stessa sta-gione, la medesima pustolosa malattia s’era manifestatanelle vacche; anzi soggiunse che questi animali, tosto-chè s’approssima la primavera, incominciano a risentireun interno movimento, ed in vece di cibarsi del fieno,che loro si prepara al solito per la notte, queste l’abban-donano, si affollano alle finestre, e l’intera notte mugi-scono. Lasciate in piena loro libertà nella campagna tut-to il dì, ed anco la notte, esse si acchetano, e cosi l’eru-zione pustolosa incomincia a comparire nelle mammel-le.

Tra queste una sola vacca vi era, che nell’atto aveadue pustole marciose nelle due sinistre mammelle, e di-verse croste di figura bislunga, altre di figura ovale, diun colorito biondo, simili a quelle da noi vedute nelle

14

ne il dì seguente ci fossimo portati in bocca di Falco ariconoscere, ed attentamente esaminare le pustole da luiosservate ne’ cappezzoli delle mammelle delle sue vac-che.

In obbedienza degli ordini ricevuti, il seguente giornounitamente al detto Alterio ci portammo in Bocca diFalco: ivi fatte condurre le vacche alla nostra presenza,feci la prima domanda al custode, da qual tempo eranocomparse le pustole alle mammelle delle vacche; il cu-stode mi rispose, che al finir del mese di Marzo, ed alcominciar del mese d’Aprile appariva questa naturaleeruzione ne’ cappezzoli delle mammelle di esse.

Passai alla seconda domanda, se gli altri anni le vac-che avevano sofferta l’istessa malattia. Il vaccaro rispo-se, che negli anni antecedenti all’apparir della stessa sta-gione, la medesima pustolosa malattia s’era manifestatanelle vacche; anzi soggiunse che questi animali, tosto-chè s’approssima la primavera, incominciano a risentireun interno movimento, ed in vece di cibarsi del fieno,che loro si prepara al solito per la notte, queste l’abban-donano, si affollano alle finestre, e l’intera notte mugi-scono. Lasciate in piena loro libertà nella campagna tut-to il dì, ed anco la notte, esse si acchetano, e cosi l’eru-zione pustolosa incomincia a comparire nelle mammel-le.

Tra queste una sola vacca vi era, che nell’atto aveadue pustole marciose nelle due sinistre mammelle, e di-verse croste di figura bislunga, altre di figura ovale, diun colorito biondo, simili a quelle da noi vedute nelle

14

Page 15: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

vacche artifiziosamente inoculate, secche, d’una durezzacornea, sparse in diverse parti de’ cappezzoli; queste fu-rono diligentemente raccolte, e conservate dal sucitatoinoculatore; come altresì molte altre furono prese dallezinne dell’altre vacche.

Ritornato la sera al Real appartamento feci un genui-no rapporto a S.A.R. di tutto ciò, ch’osservato aveva.Contento rimase S.A.R., e si compiacque nel tempostesso d’una sì vantaggiosa scoperta. La chiamo vantag-giosa, perchè i nostri inoculatori dovevano faticare mol-tissimo inoculando or quà, or là per perpetuare il vajuo-lo vaccino, o pure dovea questo ricercarsi in Inghilterra,perchè la marcia si rinnovasse. Ordina quindi S.A.R.che ’l dì seguente ritornato fossi in Bocca di Falco, eche fatta avessi l’inoculazione colle croste, che dallevacche aveva raccolte.

Di fatti l’indomani giorno 29. Aprile ritornammo nelcitato luogo: l’esperto inoculatore Alterio polverizza lemigliori croste, e queste bagna con una goccia d’acqua;incomincia poi coll’adatto istrumento a fare delle picco-le incisioni sulle braccia di que’ teneri ragazzi, applicala polvere alle incisioni, ed acciò fossero meglio custo-dite, copre prima con un pezzetto di carta la ferita, e suquesta. adatta un pezzo di taffettà.

Ci potrebbe taluno giustamente rimproverare, condire perchè l’innesto non s’è fatto prendendo la marciadalle due pustole fresche della vacca, e si è fatto piutto-sto colle croste polverate? brev’è la risposta.

Una delle cose della massima importanza ella è di

15

vacche artifiziosamente inoculate, secche, d’una durezzacornea, sparse in diverse parti de’ cappezzoli; queste fu-rono diligentemente raccolte, e conservate dal sucitatoinoculatore; come altresì molte altre furono prese dallezinne dell’altre vacche.

Ritornato la sera al Real appartamento feci un genui-no rapporto a S.A.R. di tutto ciò, ch’osservato aveva.Contento rimase S.A.R., e si compiacque nel tempostesso d’una sì vantaggiosa scoperta. La chiamo vantag-giosa, perchè i nostri inoculatori dovevano faticare mol-tissimo inoculando or quà, or là per perpetuare il vajuo-lo vaccino, o pure dovea questo ricercarsi in Inghilterra,perchè la marcia si rinnovasse. Ordina quindi S.A.R.che ’l dì seguente ritornato fossi in Bocca di Falco, eche fatta avessi l’inoculazione colle croste, che dallevacche aveva raccolte.

Di fatti l’indomani giorno 29. Aprile ritornammo nelcitato luogo: l’esperto inoculatore Alterio polverizza lemigliori croste, e queste bagna con una goccia d’acqua;incomincia poi coll’adatto istrumento a fare delle picco-le incisioni sulle braccia di que’ teneri ragazzi, applicala polvere alle incisioni, ed acciò fossero meglio custo-dite, copre prima con un pezzetto di carta la ferita, e suquesta. adatta un pezzo di taffettà.

Ci potrebbe taluno giustamente rimproverare, condire perchè l’innesto non s’è fatto prendendo la marciadalle due pustole fresche della vacca, e si è fatto piutto-sto colle croste polverate? brev’è la risposta.

Una delle cose della massima importanza ella è di

15

Page 16: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

prendere la materia da innestarsi, mentr’è tuttavia flui-da, e trasparente, non prima che l’infiammazione abbiaspiegato tutto il corso; temendo quindi, che da questanon ne fosse risultato un vajuolo spurio, noi preferimmopiuttosto la polvere delle croste alla marcia, che passatacredemmo. Non pertanto mettemmo in non cale la mar-cia delle due pustole fresche, che la ridetta vacca aveva.

Tra le vacche ve n’ha una ben nutrita, e di bella cor-poratura. I custodi mi dissero, che questa non avea sof-ferto la malattia dell’altre; però questa stessa dal mo-mento, che dato aveva il latte, era stata sempre la primachiamata per essere munta; ed ecco come si era questapreservata dal contaggio. Avvertito di ciò la feci innesta-re col pus fresco preso dalle due pustole di quella vaccapoc’anzi detta, che le aveva ancor colla marcia.

Il terzo giorno dopo l’innesto ritornammo di. bel nuo-vo a visitare tanto la vacca, che i ragazzi: Osservammoprima le mammelle della vacca, e vedemmo di già i se-gni del vajuolo preso, vale a dire le incisioni alquantoarrossite. Scoperto di poi l’apparecchio delle braccia de’ragazzi, o sia levato prima il taffettà, indi la carta ve-demmo una piccola macchia rossa chiara, e toccandolacol dito si sentiva una sensibile durezza.

Al quarto giorno visitammo di bel nuovo la vacca, evedemmo i contorni delle incisioni un poco più elevati,ci assicurammo già, che il vajuolo faceva il suo svilup-po: passammo poi ad osservare i ragazzi, e trovammo,che una leggiera, e circolare elevazione visibile apparivasulla cute.

16

prendere la materia da innestarsi, mentr’è tuttavia flui-da, e trasparente, non prima che l’infiammazione abbiaspiegato tutto il corso; temendo quindi, che da questanon ne fosse risultato un vajuolo spurio, noi preferimmopiuttosto la polvere delle croste alla marcia, che passatacredemmo. Non pertanto mettemmo in non cale la mar-cia delle due pustole fresche, che la ridetta vacca aveva.

Tra le vacche ve n’ha una ben nutrita, e di bella cor-poratura. I custodi mi dissero, che questa non avea sof-ferto la malattia dell’altre; però questa stessa dal mo-mento, che dato aveva il latte, era stata sempre la primachiamata per essere munta; ed ecco come si era questapreservata dal contaggio. Avvertito di ciò la feci innesta-re col pus fresco preso dalle due pustole di quella vaccapoc’anzi detta, che le aveva ancor colla marcia.

Il terzo giorno dopo l’innesto ritornammo di. bel nuo-vo a visitare tanto la vacca, che i ragazzi: Osservammoprima le mammelle della vacca, e vedemmo di già i se-gni del vajuolo preso, vale a dire le incisioni alquantoarrossite. Scoperto di poi l’apparecchio delle braccia de’ragazzi, o sia levato prima il taffettà, indi la carta ve-demmo una piccola macchia rossa chiara, e toccandolacol dito si sentiva una sensibile durezza.

Al quarto giorno visitammo di bel nuovo la vacca, evedemmo i contorni delle incisioni un poco più elevati,ci assicurammo già, che il vajuolo faceva il suo svilup-po: passammo poi ad osservare i ragazzi, e trovammo,che una leggiera, e circolare elevazione visibile apparivasulla cute.

16

Page 17: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Al quinto giorno ritornammo ad osservare la vacca,trovammo le pustole sufficientemente elevate di figurairregolare, di colore quasi piombino; ma come nellevacche lo sviluppo è più celere di quello de’ ragazzi,così feci condurre avanti di me molti di que’ ragazzi,che non avevano avuto il vajuolo, de’ quali ne sarannoregistrati i nomi alla fine dell’innesto.

L’Inoculatore punse la pustola più grande, che la vac-ca avea, e trovato il virus limpido, e cristallino, inco-minciò l’inoculazione dalla vacca ne’ ragazzi, e questofu il primo innesto fatto dalla vacca.

Il giorno sei, e sette per non perdere il virus della vac-ca, fu proseguita di bel nuovo l’inoculazione in tuttique’ ragazzi, che si presentarono.

Al sesto giorno trovammo la vescichetta nelle pustolede’ ragazzi, che erano stati inoculati colle croste polve-rizzate della vacca, distintamente circoscritta, allargata,abbassata nel centro, ed attorniata da una in due linee dirossezza. In questo giorno non fu preso il virus da que-ste pustole; ma l’indomani, che cadeva il settimodall’innesto furono punte, e così fu inoculata altra quan-tità di ragazzi.

In quest’epoca li ragazzi della prima inoculazione co-minciarono a risentire qualche indisposizione appenasensibile, il polso febbrile, calore accresciuto, il palloredel volto, ed in taluni l’inappetenza, la nausea, ed uncerto fastidio.

Al nono giorno fu visitata altra volta la vacca, tro-vammo l’infiammazione, o sia l’areola regolarmente

17

Al quinto giorno ritornammo ad osservare la vacca,trovammo le pustole sufficientemente elevate di figurairregolare, di colore quasi piombino; ma come nellevacche lo sviluppo è più celere di quello de’ ragazzi,così feci condurre avanti di me molti di que’ ragazzi,che non avevano avuto il vajuolo, de’ quali ne sarannoregistrati i nomi alla fine dell’innesto.

L’Inoculatore punse la pustola più grande, che la vac-ca avea, e trovato il virus limpido, e cristallino, inco-minciò l’inoculazione dalla vacca ne’ ragazzi, e questofu il primo innesto fatto dalla vacca.

Il giorno sei, e sette per non perdere il virus della vac-ca, fu proseguita di bel nuovo l’inoculazione in tuttique’ ragazzi, che si presentarono.

Al sesto giorno trovammo la vescichetta nelle pustolede’ ragazzi, che erano stati inoculati colle croste polve-rizzate della vacca, distintamente circoscritta, allargata,abbassata nel centro, ed attorniata da una in due linee dirossezza. In questo giorno non fu preso il virus da que-ste pustole; ma l’indomani, che cadeva il settimodall’innesto furono punte, e così fu inoculata altra quan-tità di ragazzi.

In quest’epoca li ragazzi della prima inoculazione co-minciarono a risentire qualche indisposizione appenasensibile, il polso febbrile, calore accresciuto, il palloredel volto, ed in taluni l’inappetenza, la nausea, ed uncerto fastidio.

Al nono giorno fu visitata altra volta la vacca, tro-vammo l’infiammazione, o sia l’areola regolarmente

17

Page 18: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

formata, e così il vajuolo nella vacca fece il suo corsoregolare di modo, che nel decimoquinto giorno trovam-mo le croste della stessa figura, e del medesimo coloredi quelle, che raccolte avevamo dall’altre vacche.

Nello stesso nono giorno vedemmo nei ragazzi la ve-scichetta più allargata circolare, il cui colore era ceneric-cio, lucido, ed il suo perimetro più elevato. Il cerchio, osia l’anello rosso, che alla larghezza d’una linea circon-da il vajuolo, divenuto largo un pollice, e mezzo circa, edi mano in mano acquistò più rossezza, e durezza. Inquesto stesso momento, che fu tra il nono, e decimogiorno, la parte divenne più dolente, ed in taluni portò ilrisentimento sino nelle glandole sotto le ascelle.S’accrebbe il tedio, e la febbre fu poco più risentita.Molti di questi ragazzi passarono un giorno, ed una not-te quasi sempre dormendo. Questi fenomeni non si vid-dero l’istessi in tutti i ragazzi, mentre essi variano a te-nore delle diverse costituzioni.

Al cader dell’undecimo giorno i sintomi cominciaro-no a cambiare, tanto che nel duodecimo, e decimoterzogiorno la rossezza divenne chiara, si ristrinse la pelle de’contorni della pustola, si fece meno dura, e cominciò asgonfiarsi; a poco a poco la pustola si diseccò nel cen-tro, e divenne livida, e nel decimo quinto giorno si con-vertì in crosta duretta, nericcia, liscia; che vieppiù indu-rendosi li ragazzi le hanno portate sino al vigesimose-condo giorno. Tosto che queste caddero, o pure dallistessi ragazzi vennero strappate, lasciarono al di sottoun voto simile a quello, che suole fare il vajuolo natura-

18

formata, e così il vajuolo nella vacca fece il suo corsoregolare di modo, che nel decimoquinto giorno trovam-mo le croste della stessa figura, e del medesimo coloredi quelle, che raccolte avevamo dall’altre vacche.

Nello stesso nono giorno vedemmo nei ragazzi la ve-scichetta più allargata circolare, il cui colore era ceneric-cio, lucido, ed il suo perimetro più elevato. Il cerchio, osia l’anello rosso, che alla larghezza d’una linea circon-da il vajuolo, divenuto largo un pollice, e mezzo circa, edi mano in mano acquistò più rossezza, e durezza. Inquesto stesso momento, che fu tra il nono, e decimogiorno, la parte divenne più dolente, ed in taluni portò ilrisentimento sino nelle glandole sotto le ascelle.S’accrebbe il tedio, e la febbre fu poco più risentita.Molti di questi ragazzi passarono un giorno, ed una not-te quasi sempre dormendo. Questi fenomeni non si vid-dero l’istessi in tutti i ragazzi, mentre essi variano a te-nore delle diverse costituzioni.

Al cader dell’undecimo giorno i sintomi cominciaro-no a cambiare, tanto che nel duodecimo, e decimoterzogiorno la rossezza divenne chiara, si ristrinse la pelle de’contorni della pustola, si fece meno dura, e cominciò asgonfiarsi; a poco a poco la pustola si diseccò nel cen-tro, e divenne livida, e nel decimo quinto giorno si con-vertì in crosta duretta, nericcia, liscia; che vieppiù indu-rendosi li ragazzi le hanno portate sino al vigesimose-condo giorno. Tosto che queste caddero, o pure dallistessi ragazzi vennero strappate, lasciarono al di sottoun voto simile a quello, che suole fare il vajuolo natura-

18

Page 19: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

le.In diversi di questi ragazzi si vidde una eruzione mi-

liare sparsa quà e la per il corpo, simile alle altre, chenoi abbiamo tante volte vedute nel corso delle inocula-zioni.

Lo stesso corso regolare del vajuolo vaccino innestatone’ primi ragazzi, abbiam veduto in tutti gli altri dellaseconda, terza, quarta, e quinta inoculazione. Solo ab-biamo osservato, che il virus preso dalla pustola dellavacca, porta in certo modo lo sviluppo più sollecito diquello innestato da braccio a braccio.

In tutto il corso della vaccinazione solo tre de’ ragazzivaccinati hanno presentato il vajuolo spurio. In questi sivide la pustola in meno di due giorni sollevata a guisa dibolla, col centro acuminato, e co’ lati bassi. Immediata-mente sopravvenne la suppurazione, e le vessichette era-no molli, gli stessi ragazzi le avevano rotte colle loromani, ed al settimo giorno circa erano quasi seccate.

Questo stesso corso d’innesto vaccino ci ha presenta-ta l’occasione di vedere l’uscita contemporanea del va-juolo naturale, e del vajuolo vaccino nello stesso sogget-to. Non è stata in realtà per noi cosa nuova il vederequesti due veleni far il loro corso regolare: non abbiamvoluto tacere quest’accidente, acciocchè tutti sapessero,che non è questa una cosa insolita, ma cosa regolare, enota a tutti gl’inoculatori.

Non può negarsi in realtà, che per ricevere l’impres-sione del vajuolo vaccino, si richiede la disposizione delsoggetto, cui si vaccina. Questa non è nuova esperienza,

19

le.In diversi di questi ragazzi si vidde una eruzione mi-

liare sparsa quà e la per il corpo, simile alle altre, chenoi abbiamo tante volte vedute nel corso delle inocula-zioni.

Lo stesso corso regolare del vajuolo vaccino innestatone’ primi ragazzi, abbiam veduto in tutti gli altri dellaseconda, terza, quarta, e quinta inoculazione. Solo ab-biamo osservato, che il virus preso dalla pustola dellavacca, porta in certo modo lo sviluppo più sollecito diquello innestato da braccio a braccio.

In tutto il corso della vaccinazione solo tre de’ ragazzivaccinati hanno presentato il vajuolo spurio. In questi sivide la pustola in meno di due giorni sollevata a guisa dibolla, col centro acuminato, e co’ lati bassi. Immediata-mente sopravvenne la suppurazione, e le vessichette era-no molli, gli stessi ragazzi le avevano rotte colle loromani, ed al settimo giorno circa erano quasi seccate.

Questo stesso corso d’innesto vaccino ci ha presenta-ta l’occasione di vedere l’uscita contemporanea del va-juolo naturale, e del vajuolo vaccino nello stesso sogget-to. Non è stata in realtà per noi cosa nuova il vederequesti due veleni far il loro corso regolare: non abbiamvoluto tacere quest’accidente, acciocchè tutti sapessero,che non è questa una cosa insolita, ma cosa regolare, enota a tutti gl’inoculatori.

Non può negarsi in realtà, che per ricevere l’impres-sione del vajuolo vaccino, si richiede la disposizione delsoggetto, cui si vaccina. Questa non è nuova esperienza,

19

Page 20: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

ma conosciuta dai più celebri vaccinatori. Questa stessadisposizione si ricerca anche a poter ricevere l’impres-sione del vajuolo naturale, come anche allorchè questoviene innestato. In effetto due ragazzi di Bocca di Falcofurono de’ primi ad essere inoculati, ed in questi non sisviluppò vajuolo. Fu tentato l’innesto la seconda volta,ed ebbero la stessa sorte. Al terzo innesto uno di questiebbe una sola pustola vajuolosa vera, la quale fece il suocorso regolare.

Dopo aver fatti tutt’i ridetti esperimenti, perchè sìvantaggiosa scoperta non avesse incontrato dubbio alcu-no, pregai S.A.R. perchè avesse permesso di poter mecocondurre Medici, e Chirurghi, acciocchè osservato aves-sero con ogni attenzione i ragazzi innestati, come anchel’innesto fatto nella vacca, e le altre vacche, che ancoraavevano le croste. In effetto ebbi l’onore di meco con-durre il dotto Medico D. Francesco Calcagni, ed un’altravolta il dotto, e celebre D. Lorenzo Troja medico delGrande Ospedale militare, come anche diversi ottimiChirurghi del Real Esercito, li quali in vedere le pustoledella maggior parte degl’innestati, non poterono far ameno di ammirare la qualità del vajuolo vaccino, e dipunto dubbitare della veracità di esso.

Dopo la scoperta del vajuolo vaccino naturale nellevacche, che sono in Bocca di Falco, pare senza dubbiocrollata l’opinione del Dottor Jenner, il quale credè, cheil vajuolo delle vacche non fosse malattia originaria del-le vacche stesse; ma volle egli sostenere, che questa ma-lattia veniva comunicata alle zinne delle vacche dai Cu-

20

ma conosciuta dai più celebri vaccinatori. Questa stessadisposizione si ricerca anche a poter ricevere l’impres-sione del vajuolo naturale, come anche allorchè questoviene innestato. In effetto due ragazzi di Bocca di Falcofurono de’ primi ad essere inoculati, ed in questi non sisviluppò vajuolo. Fu tentato l’innesto la seconda volta,ed ebbero la stessa sorte. Al terzo innesto uno di questiebbe una sola pustola vajuolosa vera, la quale fece il suocorso regolare.

Dopo aver fatti tutt’i ridetti esperimenti, perchè sìvantaggiosa scoperta non avesse incontrato dubbio alcu-no, pregai S.A.R. perchè avesse permesso di poter mecocondurre Medici, e Chirurghi, acciocchè osservato aves-sero con ogni attenzione i ragazzi innestati, come anchel’innesto fatto nella vacca, e le altre vacche, che ancoraavevano le croste. In effetto ebbi l’onore di meco con-durre il dotto Medico D. Francesco Calcagni, ed un’altravolta il dotto, e celebre D. Lorenzo Troja medico delGrande Ospedale militare, come anche diversi ottimiChirurghi del Real Esercito, li quali in vedere le pustoledella maggior parte degl’innestati, non poterono far ameno di ammirare la qualità del vajuolo vaccino, e dipunto dubbitare della veracità di esso.

Dopo la scoperta del vajuolo vaccino naturale nellevacche, che sono in Bocca di Falco, pare senza dubbiocrollata l’opinione del Dottor Jenner, il quale credè, cheil vajuolo delle vacche non fosse malattia originaria del-le vacche stesse; ma volle egli sostenere, che questa ma-lattia veniva comunicata alle zinne delle vacche dai Cu-

20

Page 21: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

stodi, dopochè questi sporcate si erano le mani collamarcia delle giarde, o sia di quella malattia, che suol ve-dersi ne’ piedi de’ cavalli. Quest’opinione fu combattutacon valide ragioni da molti medici Inglesi, ed il SignorColeman Professore nella scuola Veterinaria di Londrainoculò nelle zinne delle vacche la giarda, nè il risultatofu la vaccina. Lo stesso esperimento fu fatto dal DottorSimmons, e le conseguenze furono le stesse.

Congetturarono anche taluni, che la vaccina dipen-desse da origine diversa, e dissero, che questa malattiacomparir suole nelle vacche di fresco partorite: ne de-dussero, che non trovando il latte gli opportuni emuntorjsubito preparati, ivi si arresta, diviene acre, cagional’infiammazioni, e produce la malattia. Non pertantonon abbiamo noi la pronta opposizione per far fronte aquesta, ed è, che le vacche, che ci hanno presentata que-sta malattia hanno attualmente i loro figli di un anno cir-ca, ed altre sono stato da poco tempo coperte da Tori. Sela cagione del vajuolo nelle vacche dipendesse dal latteinagrito per essere queste di recente partorite, noil’avremmo vedute in quelle, che partorirono l’anno an-tecedente.

Un famoso inoculatore, che per rispetto non nominofece un sospetto fondato alle osservazioni fatte sull’ori-gine delle malattie esantematiche, fra le quali non v’ hadubbio doversi comprendere il vajuolo tanto umano, chevaccino. Egli suppose, che queste devono essere prodot-te da vermi, i quali s’insinuano nella cute, ed annidati inessa formano le pustole, che sortono, e vengono ad una

21

stodi, dopochè questi sporcate si erano le mani collamarcia delle giarde, o sia di quella malattia, che suol ve-dersi ne’ piedi de’ cavalli. Quest’opinione fu combattutacon valide ragioni da molti medici Inglesi, ed il SignorColeman Professore nella scuola Veterinaria di Londrainoculò nelle zinne delle vacche la giarda, nè il risultatofu la vaccina. Lo stesso esperimento fu fatto dal DottorSimmons, e le conseguenze furono le stesse.

Congetturarono anche taluni, che la vaccina dipen-desse da origine diversa, e dissero, che questa malattiacomparir suole nelle vacche di fresco partorite: ne de-dussero, che non trovando il latte gli opportuni emuntorjsubito preparati, ivi si arresta, diviene acre, cagional’infiammazioni, e produce la malattia. Non pertantonon abbiamo noi la pronta opposizione per far fronte aquesta, ed è, che le vacche, che ci hanno presentata que-sta malattia hanno attualmente i loro figli di un anno cir-ca, ed altre sono stato da poco tempo coperte da Tori. Sela cagione del vajuolo nelle vacche dipendesse dal latteinagrito per essere queste di recente partorite, noil’avremmo vedute in quelle, che partorirono l’anno an-tecedente.

Un famoso inoculatore, che per rispetto non nominofece un sospetto fondato alle osservazioni fatte sull’ori-gine delle malattie esantematiche, fra le quali non v’ hadubbio doversi comprendere il vajuolo tanto umano, chevaccino. Egli suppose, che queste devono essere prodot-te da vermi, i quali s’insinuano nella cute, ed annidati inessa formano le pustole, che sortono, e vengono ad una

21

Page 22: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

specie di maturità della stessa maniera, che accade nellascabbie. Per quest’ultima le lenti l’han dimostrato, e lecure, intraprese di ungere la periferia del corpo col zol-fo, o pure con altri unguenti tolgono ogni questione.Non può però negarsi, che se gli scabbiosi non si ungo-no, questa malattia si rende ostinata, e viepiù schifosa.Al contrario il vajuolo sì naturale, che vaccino, e moltealtre flemmasie cutanee si prolungano più o meno sullemembrane mucose le più esterne, e loro comunicano de’caratteri infiammatorj particolari. La durata in certune diqueste è fissa, ed indeterminata in talune altre. Il lorocorso è ordinariamente continuato: certe passano allostato di suppurazione, altre terminano per disquamazio-ne, ed altre per desiccazione. Queste stesse molte voltesono semplici, ed il loro corso è semplice, e regolare;molte volte sono complicate a delle febbri biliose, in-fiammatorie, mucose, adinamiche ec., lo che non avvie-ne nella scabbie, perchè prodotta da insetti.

Ora dopo la recente scoperta non può metttersi indubbio, che la pustolosa malattia delle zinne delle vac-che sia una malattia di suo genere particolare, ed origi-naria nelle vacche stesse.

Passiamo all’esame d’un affare un poco più interes-sante degli altri: Allorchè si tratta di fare qualunque in-novazione, benchè salutare, sono tali, e tanti gli ostacolida superarsi, che le persone stesse ben intenzionate a farpromuovere un pubblico bene, disperano di poter indur-re le popolazioni a profittarne a costo di tutte le persua-sioni, e degli esempj.

22

specie di maturità della stessa maniera, che accade nellascabbie. Per quest’ultima le lenti l’han dimostrato, e lecure, intraprese di ungere la periferia del corpo col zol-fo, o pure con altri unguenti tolgono ogni questione.Non può però negarsi, che se gli scabbiosi non si ungo-no, questa malattia si rende ostinata, e viepiù schifosa.Al contrario il vajuolo sì naturale, che vaccino, e moltealtre flemmasie cutanee si prolungano più o meno sullemembrane mucose le più esterne, e loro comunicano de’caratteri infiammatorj particolari. La durata in certune diqueste è fissa, ed indeterminata in talune altre. Il lorocorso è ordinariamente continuato: certe passano allostato di suppurazione, altre terminano per disquamazio-ne, ed altre per desiccazione. Queste stesse molte voltesono semplici, ed il loro corso è semplice, e regolare;molte volte sono complicate a delle febbri biliose, in-fiammatorie, mucose, adinamiche ec., lo che non avvie-ne nella scabbie, perchè prodotta da insetti.

Ora dopo la recente scoperta non può metttersi indubbio, che la pustolosa malattia delle zinne delle vac-che sia una malattia di suo genere particolare, ed origi-naria nelle vacche stesse.

Passiamo all’esame d’un affare un poco più interes-sante degli altri: Allorchè si tratta di fare qualunque in-novazione, benchè salutare, sono tali, e tanti gli ostacolida superarsi, che le persone stesse ben intenzionate a farpromuovere un pubblico bene, disperano di poter indur-re le popolazioni a profittarne a costo di tutte le persua-sioni, e degli esempj.

22

Page 23: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Evvi opinione, che il vajuolo vaccino non renda im-mune dal vajuolo naturale quelli, a cui fu inoculato, eche quantunque un ragazzo di fresco vaccinato, o sia incui questo vajuolo ha fatto il corso il più regolare, nonabbia per qualche tempo disposizione per il vajuolovero, col corso del tempo lo vada di bel nuovo a poco apoco riacquistando.

Ella è cosa certamente di fatto, che uomini rispettabiliInglesi, e degni di tutta la fede ci han fatto sapere, edhanno assicurato il pubblico Inglese con tutti gli autenti-ci attestati d’aver essi inoculato più volte inutilmente ilvajuolo a delle persone, che avevano sofferto il vaccinoda 40 e 50. anni addietro. Queste sono persone qualifi-cate, se vi fosse stata impostura, o pure mala fede, i ne-mici dell’innesto vaccino, che non furono pochi in In-ghilterra l’avrebbero immantinente scoperta. Il GovernoBrittannico non avrebbe mandata innanzi un impostura,nè in meno di sette anni avremmo veduto propagato intutta l’Europa l’innesto vaccino;

Ma io voglio dileguare ogni dubbio dalla mente di co-loro, che pensano il contrario. Nel 1800. venne in questanobilissima Capitale il Signor Marshal per introdurrel’innesto vaccino; il nostro saggio e pio Sovrano nonavrebbe certamente fatto penetrare un nuovo veleno ne’suoi dominj, se non ne avesse avuto contezza, e sicurez-za della cosa. Di più prima di metterla in esecuzione,chiamò a se due uomini illustri, e celebri nella Repub-blica letteraria per le loro celebrate produzioni il SignorMarchese D. Giovanni Vivenzio primo medico di came-

23

Evvi opinione, che il vajuolo vaccino non renda im-mune dal vajuolo naturale quelli, a cui fu inoculato, eche quantunque un ragazzo di fresco vaccinato, o sia incui questo vajuolo ha fatto il corso il più regolare, nonabbia per qualche tempo disposizione per il vajuolovero, col corso del tempo lo vada di bel nuovo a poco apoco riacquistando.

Ella è cosa certamente di fatto, che uomini rispettabiliInglesi, e degni di tutta la fede ci han fatto sapere, edhanno assicurato il pubblico Inglese con tutti gli autenti-ci attestati d’aver essi inoculato più volte inutilmente ilvajuolo a delle persone, che avevano sofferto il vaccinoda 40 e 50. anni addietro. Queste sono persone qualifi-cate, se vi fosse stata impostura, o pure mala fede, i ne-mici dell’innesto vaccino, che non furono pochi in In-ghilterra l’avrebbero immantinente scoperta. Il GovernoBrittannico non avrebbe mandata innanzi un impostura,nè in meno di sette anni avremmo veduto propagato intutta l’Europa l’innesto vaccino;

Ma io voglio dileguare ogni dubbio dalla mente di co-loro, che pensano il contrario. Nel 1800. venne in questanobilissima Capitale il Signor Marshal per introdurrel’innesto vaccino; il nostro saggio e pio Sovrano nonavrebbe certamente fatto penetrare un nuovo veleno ne’suoi dominj, se non ne avesse avuto contezza, e sicurez-za della cosa. Di più prima di metterla in esecuzione,chiamò a se due uomini illustri, e celebri nella Repub-blica letteraria per le loro celebrate produzioni il SignorMarchese D. Giovanni Vivenzio primo medico di came-

23

Page 24: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

ra delle LL. MM., e l’ illustre D. Michele Troja primoChirurgo di camera delle MM. LL. uomini di dottrina, eprobità senza pari. Questi dopo aver messo ad esattoscrutinio l’affare, non tralasciarono tentativo alcuno peraccertarsi dell’esito di esso, ed in fine dopo di aver ve-duto il corso intero del vajuolo vaccino, e dopo aver in-nestati centinaia di fanciulli, fecero dormire assieme ivaccinati, e quelli, che nell’atto avevano il vajuolo natu-rale; anzi perchè non vi rimanesse dubbio alcuno inocu-larono con questo molti di quei ragazzi, nè ve ne fu uno,che avesse ricevuto il contagio, e così assicurarono viepiù il loro Padrone, ed il pubblico della sicurezza dellavaccina.

Se vi fu caso, in cui si vide comparire il vajuolo natu-rale in coloro, ch’erano stati vaccinati, non fu perchèquesto non distrugga la disposizione al vajuolo naturale;ma perchè gl’inesperti vaccinatori, o sia che non hannoinoculato il pus limpido, e chiaro del vajuolo vaccino,ma troppo denso, o pure passata la pustola in ulcere, lamateria, che questa contiene talmente s’ispessisce percerte sconosciute decomposizioni, a cui va soggetta, cheperde allora le sue qualità specifiche, e produce tuttaviade’ sintomi, li quali quasi somiglianti a quelli della vac-cina gli induce in errore. Si dovrebbe provare dunque dachi inocula, che la materia vaccina, colla quale s’innestasia vera, e legittima, e che ella abbia suscitata realmentela malattia osservando attentamente il corso di essa.

Un’altra idea chimerica è fermamente radicatanell’animo del volgo, che il pus vaccino possa spargere i

24

ra delle LL. MM., e l’ illustre D. Michele Troja primoChirurgo di camera delle MM. LL. uomini di dottrina, eprobità senza pari. Questi dopo aver messo ad esattoscrutinio l’affare, non tralasciarono tentativo alcuno peraccertarsi dell’esito di esso, ed in fine dopo di aver ve-duto il corso intero del vajuolo vaccino, e dopo aver in-nestati centinaia di fanciulli, fecero dormire assieme ivaccinati, e quelli, che nell’atto avevano il vajuolo natu-rale; anzi perchè non vi rimanesse dubbio alcuno inocu-larono con questo molti di quei ragazzi, nè ve ne fu uno,che avesse ricevuto il contagio, e così assicurarono viepiù il loro Padrone, ed il pubblico della sicurezza dellavaccina.

Se vi fu caso, in cui si vide comparire il vajuolo natu-rale in coloro, ch’erano stati vaccinati, non fu perchèquesto non distrugga la disposizione al vajuolo naturale;ma perchè gl’inesperti vaccinatori, o sia che non hannoinoculato il pus limpido, e chiaro del vajuolo vaccino,ma troppo denso, o pure passata la pustola in ulcere, lamateria, che questa contiene talmente s’ispessisce percerte sconosciute decomposizioni, a cui va soggetta, cheperde allora le sue qualità specifiche, e produce tuttaviade’ sintomi, li quali quasi somiglianti a quelli della vac-cina gli induce in errore. Si dovrebbe provare dunque dachi inocula, che la materia vaccina, colla quale s’innestasia vera, e legittima, e che ella abbia suscitata realmentela malattia osservando attentamente il corso di essa.

Un’altra idea chimerica è fermamente radicatanell’animo del volgo, che il pus vaccino possa spargere i

24

Page 25: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

germi di varie occulte malattie, che col tempo vanno asuscitarsi, e che degenerar possono in tristi malanni.

Sono ormai undici anni, che questo pus regna tra noi,nè sono insorte malattie di somma conseguenza; e undi-ci anni certamente non sono un breve spazio di tempoper lo sviluppo delle materie morbose; ben inteso chenon siano prese per effetti di questa materia le antece-denti ereditarie disposizioni.

Mi sia permesso il domandare dopo tanti innesti delvajuolo vaccino è mai più comparso uno stafiloma? esi-ste più per questa cagione una fistola lagrimale? Si ve-dono più strume, e tant’altri mali del sistema linfatico,che l’ordinaria conseguenza erano del vajuolo naturale,ed anche inoculato? Anzichè i fanciulli dopochè fu loroinnestato il vajuolo della vacca si mostrarono più sani, epiù spiritosi.

Se si considerano i vantaggi dell’innesto vaccino sulvajuolo naturale, rileveremo, che quelli del primo sonodi gran lunga superiori a quelli del secondo, e dir pos-siamo neppure paragonabili tra loro. Di fatti l’innestovaccino in qualunque stagione si faccia le conseguenzesono sempre le stesse; le precauzioni sono necessariesolo ne’ casi di particolare idiosincrasia, com’è nelloscorbuto, nè s’incorre nel pericolo sempre possibile, espaventoso di suscitare un’epidemia vajuolosa. Al con-trario nel vajuolo naturale, si richiede la stagione, el’apparecchio, e suscitato ch’egli è, è facile vedernel’epidemia.

Se si ha riguardo all’età nella vaccina, la più conve-

25

germi di varie occulte malattie, che col tempo vanno asuscitarsi, e che degenerar possono in tristi malanni.

Sono ormai undici anni, che questo pus regna tra noi,nè sono insorte malattie di somma conseguenza; e undi-ci anni certamente non sono un breve spazio di tempoper lo sviluppo delle materie morbose; ben inteso chenon siano prese per effetti di questa materia le antece-denti ereditarie disposizioni.

Mi sia permesso il domandare dopo tanti innesti delvajuolo vaccino è mai più comparso uno stafiloma? esi-ste più per questa cagione una fistola lagrimale? Si ve-dono più strume, e tant’altri mali del sistema linfatico,che l’ordinaria conseguenza erano del vajuolo naturale,ed anche inoculato? Anzichè i fanciulli dopochè fu loroinnestato il vajuolo della vacca si mostrarono più sani, epiù spiritosi.

Se si considerano i vantaggi dell’innesto vaccino sulvajuolo naturale, rileveremo, che quelli del primo sonodi gran lunga superiori a quelli del secondo, e dir pos-siamo neppure paragonabili tra loro. Di fatti l’innestovaccino in qualunque stagione si faccia le conseguenzesono sempre le stesse; le precauzioni sono necessariesolo ne’ casi di particolare idiosincrasia, com’è nelloscorbuto, nè s’incorre nel pericolo sempre possibile, espaventoso di suscitare un’epidemia vajuolosa. Al con-trario nel vajuolo naturale, si richiede la stagione, el’apparecchio, e suscitato ch’egli è, è facile vedernel’epidemia.

Se si ha riguardo all’età nella vaccina, la più conve-

25

Page 26: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

niente è quella dopo due mesi della nascita; e questo èun importante beneficio, poichè fatto nei primi tempidella vita, si previene l’attacco del vajuolo naturale; inquello è necessario attendere un’età più avanzata, ed inquesto frattempo si perde la maggior parte de’ ragazzi.

Nel vaccino non è che di rado affetta l’organizzazio-ne; nel naturale si vedono tutte le infermità di sopra cen-nate, oltre le convulsioni, ed altri nervosi accidenti. Nelvaccino non si produce eruzione fuori della locale dellebraccia, e di rado si vede qualche efflorescenza sul ri-manente del corpo; non si vedono febbri risentite, i ra-gazzi camminano per le pubbliche strade, ed i grandiprosieguono i loro lavori. Nel naturale si vede tuttol’opposto.

Nemmeno la dentizione ci arresta l’inoculazione vac-cina: giammai si è veduta la vaccina influire d’una ma-niera svantaggiosa su di essa, anzi sovente i denti sonoapparsi nel suo corso. Nel naturale al contrario, allorchès’incontra colla dentizione non vi resta per lo più spe-ranza per la vita.

Si domanda da molti, che se ne fa del veleno vajuolo-so naturale, che si presume esistere nel corpo dell’inne-stato, dopochè il veleno vaccino ne ha impedita l’uscitadal corpo? Tale proposizione non è degna veramente dirisposta; nondimeno per non essere scortese rispondo,che il vajuolo non è uno de’ nostri elementi, che non èparte de’ nostri componenti, che noi non ne portiamonascendo i germi; ma soltanto la disposizione a ricever-ne l’impressione. Di fatti prima che questa malattia fos-

26

niente è quella dopo due mesi della nascita; e questo èun importante beneficio, poichè fatto nei primi tempidella vita, si previene l’attacco del vajuolo naturale; inquello è necessario attendere un’età più avanzata, ed inquesto frattempo si perde la maggior parte de’ ragazzi.

Nel vaccino non è che di rado affetta l’organizzazio-ne; nel naturale si vedono tutte le infermità di sopra cen-nate, oltre le convulsioni, ed altri nervosi accidenti. Nelvaccino non si produce eruzione fuori della locale dellebraccia, e di rado si vede qualche efflorescenza sul ri-manente del corpo; non si vedono febbri risentite, i ra-gazzi camminano per le pubbliche strade, ed i grandiprosieguono i loro lavori. Nel naturale si vede tuttol’opposto.

Nemmeno la dentizione ci arresta l’inoculazione vac-cina: giammai si è veduta la vaccina influire d’una ma-niera svantaggiosa su di essa, anzi sovente i denti sonoapparsi nel suo corso. Nel naturale al contrario, allorchès’incontra colla dentizione non vi resta per lo più spe-ranza per la vita.

Si domanda da molti, che se ne fa del veleno vajuolo-so naturale, che si presume esistere nel corpo dell’inne-stato, dopochè il veleno vaccino ne ha impedita l’uscitadal corpo? Tale proposizione non è degna veramente dirisposta; nondimeno per non essere scortese rispondo,che il vajuolo non è uno de’ nostri elementi, che non èparte de’ nostri componenti, che noi non ne portiamonascendo i germi; ma soltanto la disposizione a ricever-ne l’impressione. Di fatti prima che questa malattia fos-

26

Page 27: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

se stata a noi comunicata dalle straniere mentovate na-zioni, come dicemmo nel principio di questo discorso,non si manifestava in alcuno di noi: ciò posto coll’ino-culare il vaccino si distrugge la disposizione al naturale,si prevengono gli attacchi, e se ne combattono i funestieffetti.

Non vi aspettate per tanto, che io più a lungo vi tessaelogj della vaccinazione, nè più vi trattenga con esempj,basta solo sapere che sì utile, e semplice operazione datutte le nazioni colte fu con trasporto abbracciata, e so-stenuta. Toglietevi d’avanti gli occhi quel fosco velo,che ancora v’ottenebra, e siate alfin sicuri, che il vajuolovaccino è innocente nell’applicazione, e sicuronell’effetto. Sono ormai sedici anni, dacchè si vaccinanè si è presentato ancora un caso, che ci decidesse con-tro di esso. Non prestate orecchio alle vane dicerie, chetutto dì si spargono dagl’ignoranti, e che un danno incal-colabile arrecano all’umanità. Basta solo sapere, che frai tanti pericoli, che sovrastano ai ragazzi, il vajuolo so-pra ogni altro minaccia di troncare il filo de’ loro giorni.Per uno speciale beneficio della Provvidenza s’è scoper-to a giorni nostri un rimedio assodato su tante esperien-ze, privo di pericoli, del pari sicuro, praticabile in tuttel’età, ed in tutti i tempi, tanto per li bambini, che per gliavanzati in età sì deboli, che robusti. Non vi fissate nellamente, che dopo l’innesto vaccino non si debbano piùvedere eruzioni cutanee, scrofole, scorbuto, e tant’altrimalanni, che hanno sempre afflitta l’umanità, mentrequeste per lo più derivano o da malattie ereditarie, o

27

se stata a noi comunicata dalle straniere mentovate na-zioni, come dicemmo nel principio di questo discorso,non si manifestava in alcuno di noi: ciò posto coll’ino-culare il vaccino si distrugge la disposizione al naturale,si prevengono gli attacchi, e se ne combattono i funestieffetti.

Non vi aspettate per tanto, che io più a lungo vi tessaelogj della vaccinazione, nè più vi trattenga con esempj,basta solo sapere che sì utile, e semplice operazione datutte le nazioni colte fu con trasporto abbracciata, e so-stenuta. Toglietevi d’avanti gli occhi quel fosco velo,che ancora v’ottenebra, e siate alfin sicuri, che il vajuolovaccino è innocente nell’applicazione, e sicuronell’effetto. Sono ormai sedici anni, dacchè si vaccinanè si è presentato ancora un caso, che ci decidesse con-tro di esso. Non prestate orecchio alle vane dicerie, chetutto dì si spargono dagl’ignoranti, e che un danno incal-colabile arrecano all’umanità. Basta solo sapere, che frai tanti pericoli, che sovrastano ai ragazzi, il vajuolo so-pra ogni altro minaccia di troncare il filo de’ loro giorni.Per uno speciale beneficio della Provvidenza s’è scoper-to a giorni nostri un rimedio assodato su tante esperien-ze, privo di pericoli, del pari sicuro, praticabile in tuttel’età, ed in tutti i tempi, tanto per li bambini, che per gliavanzati in età sì deboli, che robusti. Non vi fissate nellamente, che dopo l’innesto vaccino non si debbano piùvedere eruzioni cutanee, scrofole, scorbuto, e tant’altrimalanni, che hanno sempre afflitta l’umanità, mentrequeste per lo più derivano o da malattie ereditarie, o

27

Page 28: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

pure da tante altre cagioni a noi ignote. Ma qual conten-to non provano i parenti, allorchè vedono salvi i loro ni-poti, i loro fratelli dalla peste vajuolosa? Potrà esprimer-si giammai la gioja dei teneri genitori nel vedere i pro-dotti delle loro tenerezze con un mezzo così semplicestrappati dalle fauci dell’oblío? Qual dolce compiacenzanon sarà per noi il poter dire, abbiamo sottratti dallamorte tanti simili a noi, liberandogli da sì grave malat-tia. Ormai è una verità toccata con mani, che durantel’epidemia d’un veleno sì feroce in poche settimanemuore un terzo de’ fanciulli, e degli adulti, che ne sonoattaccati, e famiglie intere restano prive de’ loro figli.

Rincoratevi dunque, o popoli di quest’Isola fortunata,ed approfittatevi della bella opportunità, che vi presentail benigno vostro Principe per ischivare l’assalto di unmorbo cotanto micidiale, le cui funeste conseguenzeravvisansi ben sovente anche in coloro, che hanno avutola sorte di scamparne. Deh! salvate la vostra tenera proledalla falce distruggitrice di un morbo sì ferale sottopo-nendolo all’innesto vaccino, e contribuite a svellere suc-cessivamente dal mondo un così pestifero veleno.

28

pure da tante altre cagioni a noi ignote. Ma qual conten-to non provano i parenti, allorchè vedono salvi i loro ni-poti, i loro fratelli dalla peste vajuolosa? Potrà esprimer-si giammai la gioja dei teneri genitori nel vedere i pro-dotti delle loro tenerezze con un mezzo così semplicestrappati dalle fauci dell’oblío? Qual dolce compiacenzanon sarà per noi il poter dire, abbiamo sottratti dallamorte tanti simili a noi, liberandogli da sì grave malat-tia. Ormai è una verità toccata con mani, che durantel’epidemia d’un veleno sì feroce in poche settimanemuore un terzo de’ fanciulli, e degli adulti, che ne sonoattaccati, e famiglie intere restano prive de’ loro figli.

Rincoratevi dunque, o popoli di quest’Isola fortunata,ed approfittatevi della bella opportunità, che vi presentail benigno vostro Principe per ischivare l’assalto di unmorbo cotanto micidiale, le cui funeste conseguenzeravvisansi ben sovente anche in coloro, che hanno avutola sorte di scamparne. Deh! salvate la vostra tenera proledalla falce distruggitrice di un morbo sì ferale sottopo-nendolo all’innesto vaccino, e contribuite a svellere suc-cessivamente dal mondo un così pestifero veleno.

28

Page 29: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Inoculazione del vajuolo vaccino fatta col pus frescopreso dalle zinne d’una Vacca, e con esso vaccinataun’altra vacca, e da questa vaccinati i ragazzi, chevengono notati in appresso.

PRIMA VACCINAZIONE.A dì 29. Aprile fu inoculata una Vacca colle pustole

di un’altra Vacca, e questa non avea mai sofferto l’eru-zione pustolosa dell’altre.

Seconda vaccinazione fatta ne’ ragazzi di Bocca diFalco col pus fresco preso dalle mammelle della Vaccainnestata.

A dì 3. 4. e 5. Maggio furono vaccinati. I FigliDi Rosario CaravelloDi Pietro Schiera Di Fracesco VincenzelloDi Matteo Scamarola Di Pietro Storace Di Giuseppe AnastasioDi Gioacchino MaranzanoDue di Rocco FanaroDi Francesco PintagoraDi Antonio DusiDi Benedetto FranchiniDi Gaetano Di Giovanni

Di Natale NzerilloDi Nicolò MonteDi Pietro Storace Di Isidoro InzerilloDi Vincenzo Pecone Di Mario AffricanoDi Giuseppe ScamarolaDi Salvatore FranchinoDi Antonio ReginaDi Giuseppe GnoffoDi Matteo Porsella

A dì 11. Maggio terza vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle braccia de’ suddetti ragazzi.

29

Inoculazione del vajuolo vaccino fatta col pus frescopreso dalle zinne d’una Vacca, e con esso vaccinataun’altra vacca, e da questa vaccinati i ragazzi, chevengono notati in appresso.

PRIMA VACCINAZIONE.A dì 29. Aprile fu inoculata una Vacca colle pustole

di un’altra Vacca, e questa non avea mai sofferto l’eru-zione pustolosa dell’altre.

Seconda vaccinazione fatta ne’ ragazzi di Bocca diFalco col pus fresco preso dalle mammelle della Vaccainnestata.

A dì 3. 4. e 5. Maggio furono vaccinati. I FigliDi Rosario CaravelloDi Pietro Schiera Di Fracesco VincenzelloDi Matteo Scamarola Di Pietro Storace Di Giuseppe AnastasioDi Gioacchino MaranzanoDue di Rocco FanaroDi Francesco PintagoraDi Antonio DusiDi Benedetto FranchiniDi Gaetano Di Giovanni

Di Natale NzerilloDi Nicolò MonteDi Pietro Storace Di Isidoro InzerilloDi Vincenzo Pecone Di Mario AffricanoDi Giuseppe ScamarolaDi Salvatore FranchinoDi Antonio ReginaDi Giuseppe GnoffoDi Matteo Porsella

A dì 11. Maggio terza vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle braccia de’ suddetti ragazzi.

29

Page 30: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Ai FigliDi Giovanni PecorielloDi Placido AnielloDi Onofrio SchieraDi Blasio SarroDi Giuseppe Loporto

Di Michele AbbateDi Giuseppe AnastasioDi Pietro ContornoDi Paolo PellettiereDi Giuseppe Drago

A dì 17. Maggio quarta vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle braccia de’ suddetti. Ai FigliDi Giuseppe LoportoDi Nicola PellettiereDi Vincenzo SpinaDi Giulio GamminoDi Luciano Caruso tre figliDi Natale Nzerillo

Di Francesco GiarratanoDi Gregorio LopiccoloDi Vincenzo SpinaDi Nicolò CrastaDi Giuseppe PellettiereDi Domenico Sommonia

A dì 23. Maggio quinta vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle pustole delle braccia de’ suddetti ragazzi.Ai FigliDi Carlo CammarotaDi Girolamo Di ModicaDi Nicola Di ModicaDi Andrea Cieco PaoloDi Vito Loporto Di Anastasio Giuliano

Di Carlo CammarotaDi Girolamo di ModicaDi Pietro RiccioDi Alessandro MoriciDi Nicola Caronio

Notamento de’ Ragazzi vaccinati del Villaggio di Boccadi Falco con la polvere delle Croste presa da’ capez-zoli delle mammelle delle altre Vacche.

30

Ai FigliDi Giovanni PecorielloDi Placido AnielloDi Onofrio SchieraDi Blasio SarroDi Giuseppe Loporto

Di Michele AbbateDi Giuseppe AnastasioDi Pietro ContornoDi Paolo PellettiereDi Giuseppe Drago

A dì 17. Maggio quarta vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle braccia de’ suddetti. Ai FigliDi Giuseppe LoportoDi Nicola PellettiereDi Vincenzo SpinaDi Giulio GamminoDi Luciano Caruso tre figliDi Natale Nzerillo

Di Francesco GiarratanoDi Gregorio LopiccoloDi Vincenzo SpinaDi Nicolò CrastaDi Giuseppe PellettiereDi Domenico Sommonia

A dì 23. Maggio quinta vaccinazione fatta col pus fre-sco preso dalle pustole delle braccia de’ suddetti ragazzi.Ai FigliDi Carlo CammarotaDi Girolamo Di ModicaDi Nicola Di ModicaDi Andrea Cieco PaoloDi Vito Loporto Di Anastasio Giuliano

Di Carlo CammarotaDi Girolamo di ModicaDi Pietro RiccioDi Alessandro MoriciDi Nicola Caronio

Notamento de’ Ragazzi vaccinati del Villaggio di Boccadi Falco con la polvere delle Croste presa da’ capez-zoli delle mammelle delle altre Vacche.

30

Page 31: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

A dì 29. Aprile prima inoculazione fatta con croste: Ai FigliDi Giuseppe RussoDi Francesco di Franco

Di Rocco Fanaro

A dì 5. Maggio seconda inoculazione fatta col pus fresco preso dalla pustole de’ ridetti ragazzi della prima inoculazione. Ai FigliDi Giacomo PecorelloDi Giuseppe LopiccoloDì Silvestro LoportoDi Antonio CosimanoDi Francesco MelazzoDi Domenico CataldoDi D. Ciro BocchiereDi Giacomo MelazzoDi Mario Affricano Di Pietro Davì Di Matteo Loporto

Di Giovanni InzerilloDi Salvatore CappelloDi Filippo JevolaDi Gaspare SchieraDi Gio. Battista MiglioneDi Pietro ContornoDi Giuseppe ReginellaDi Gioacchino FranceseDi Francesco PetuccioDi Francesco LopiccoloDi Giuseppe Manfrè

A dì 11. Maggio terza inoculazione fatta col pus fresco preso dalle pustole de’ ragazzi della seconda inoculazione. Ai FigliDi Pietro RiccioDi Carmine CasapulloDi Giulio GamminoDi Antonio LoscisceroDi Francesco PellettiereDi Antonio Affricano

Di Mariano AbbateDi Carlo PalomboDi Salvatore FranchinoDi Nicola LisciandroDi Stefano PellettiereDi Antonio Davì

31

A dì 29. Aprile prima inoculazione fatta con croste: Ai FigliDi Giuseppe RussoDi Francesco di Franco

Di Rocco Fanaro

A dì 5. Maggio seconda inoculazione fatta col pus fresco preso dalla pustole de’ ridetti ragazzi della prima inoculazione. Ai FigliDi Giacomo PecorelloDi Giuseppe LopiccoloDì Silvestro LoportoDi Antonio CosimanoDi Francesco MelazzoDi Domenico CataldoDi D. Ciro BocchiereDi Giacomo MelazzoDi Mario Affricano Di Pietro Davì Di Matteo Loporto

Di Giovanni InzerilloDi Salvatore CappelloDi Filippo JevolaDi Gaspare SchieraDi Gio. Battista MiglioneDi Pietro ContornoDi Giuseppe ReginellaDi Gioacchino FranceseDi Francesco PetuccioDi Francesco LopiccoloDi Giuseppe Manfrè

A dì 11. Maggio terza inoculazione fatta col pus fresco preso dalle pustole de’ ragazzi della seconda inoculazione. Ai FigliDi Pietro RiccioDi Carmine CasapulloDi Giulio GamminoDi Antonio LoscisceroDi Francesco PellettiereDi Antonio Affricano

Di Mariano AbbateDi Carlo PalomboDi Salvatore FranchinoDi Nicola LisciandroDi Stefano PellettiereDi Antonio Davì

31

Page 32: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Di Matteo PursielloDi Nicola MonteDi Francesco ConoscenteDi Angelo ConsagaDi Francesco Termini

Di Giovanni LeonardoDi Giuseppe LoportoDi Vincenzo PiconeDi Giuseppe Scamarola

A dì 17. Maggio quarta inoculazione fatta col pus fresco preso dalle pustole de’ ragazzi della terza inoculazione. Ai FigliDi Giovanni Di FrancoDi Francesco De CaroDi Salvatore LociceroDi Nicola PellettiereDi Antonio Lopiccolo

Di Gioachino MaranzanoDi Francesco DecaroDue di Cosmo Santomauro Di Antonio Loporto

A dì 23. Maggio quinta inoculazione fatta col pus fresco dalle pustole delle braccia de’ ragazzi della quartainoculazione. Ai FigliDi Pasquale CaputoDi Alessandro DamianoDi Nicola LosiccioDi Francesco Morino

Di Baldassare SianoDi Pasquale LopiroDi Giovanni SericchioDi Cosmo Coda

Dal suddetto inoculatore Alterio sono stati inoculati nella Città di Palermo. I FigliDi D. Ignazio CaracappaDi D. Giuseppe RiccaDi D. Giusep. BuonamanoDi Alessio MandovanoDi Carmine Bottaro

Di D. Agostino EcclèDi D. Giovanni Manzo figli

dueDi Agostino PellettiereDi Anastasio Altobordo

32

Di Matteo PursielloDi Nicola MonteDi Francesco ConoscenteDi Angelo ConsagaDi Francesco Termini

Di Giovanni LeonardoDi Giuseppe LoportoDi Vincenzo PiconeDi Giuseppe Scamarola

A dì 17. Maggio quarta inoculazione fatta col pus fresco preso dalle pustole de’ ragazzi della terza inoculazione. Ai FigliDi Giovanni Di FrancoDi Francesco De CaroDi Salvatore LociceroDi Nicola PellettiereDi Antonio Lopiccolo

Di Gioachino MaranzanoDi Francesco DecaroDue di Cosmo Santomauro Di Antonio Loporto

A dì 23. Maggio quinta inoculazione fatta col pus fresco dalle pustole delle braccia de’ ragazzi della quartainoculazione. Ai FigliDi Pasquale CaputoDi Alessandro DamianoDi Nicola LosiccioDi Francesco Morino

Di Baldassare SianoDi Pasquale LopiroDi Giovanni SericchioDi Cosmo Coda

Dal suddetto inoculatore Alterio sono stati inoculati nella Città di Palermo. I FigliDi D. Ignazio CaracappaDi D. Giuseppe RiccaDi D. Giusep. BuonamanoDi Alessio MandovanoDi Carmine Bottaro

Di D. Agostino EcclèDi D. Giovanni Manzo figli

dueDi Agostino PellettiereDi Anastasio Altobordo

32

Page 33: Breve saggio sul vajuolo vaccino saggio sul vajuolo vaccino Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo

Di Pietro Munna due ge-melli

Di Pietro Munici figli dueDi Nunzio PanzeraDi D. Domenico Beneinca-

saDi D. Franc. VotteschiereDi D. Giorgio ValdinaDi D. Michele RodinòDi Carlo CiancioloDi Giuseppe MicconeDi Gio. Battista Reiniglia

figli treDel Ten. Col. Pietro MajoDi Francesco ForconeDi Antonino ScaldinoDi D. Nunzio D’EpiroDi Natale De DomenicoDi D. Ignazio PizzoDi Michele PerroneDi Vincenzo RagnoDi Sebastiano FalconeDi Andrea MansellaDi Carlo Alessi

Di D. Gaetano FrajaDi Gaetano PiazzaDi D. Francesco CartaDi D. Giovanni RagusaDi Benedetto TomasiniDi Luigi FravaDi Leonardo BasileDi D. Giovanni TascaDi D. Agostino EclèDel Ten. Colon. GaetaniDi D. Salvatore SimoncinoDi Nicasio SarulloDi D. Nicola TamascoDi Alessandro TalpaDi D. Giuseppe Santoro De

BlasjDi D. Giovanni Di FranciaDi D. Francesco PeranioDi Carmine ListaDi D. Francesco CaneDi Francesca ManenteDi Claudio PolèDi Sebastiano Abicè.

33

Di Pietro Munna due ge-melli

Di Pietro Munici figli dueDi Nunzio PanzeraDi D. Domenico Beneinca-

saDi D. Franc. VotteschiereDi D. Giorgio ValdinaDi D. Michele RodinòDi Carlo CiancioloDi Giuseppe MicconeDi Gio. Battista Reiniglia

figli treDel Ten. Col. Pietro MajoDi Francesco ForconeDi Antonino ScaldinoDi D. Nunzio D’EpiroDi Natale De DomenicoDi D. Ignazio PizzoDi Michele PerroneDi Vincenzo RagnoDi Sebastiano FalconeDi Andrea MansellaDi Carlo Alessi

Di D. Gaetano FrajaDi Gaetano PiazzaDi D. Francesco CartaDi D. Giovanni RagusaDi Benedetto TomasiniDi Luigi FravaDi Leonardo BasileDi D. Giovanni TascaDi D. Agostino EclèDel Ten. Colon. GaetaniDi D. Salvatore SimoncinoDi Nicasio SarulloDi D. Nicola TamascoDi Alessandro TalpaDi D. Giuseppe Santoro De

BlasjDi D. Giovanni Di FranciaDi D. Francesco PeranioDi Carmine ListaDi D. Francesco CaneDi Francesca ManenteDi Claudio PolèDi Sebastiano Abicè.

33