SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN) · Chimica di Viadana (MN) e le modalità con cui...

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SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN)

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Dichiarazione Ambientale 2011

ai sensi del Regolamento EMAS

(Reg. CE n. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio)

SADEPAN CHIMICA S.r.l.

Sito di Viadana (MN)

SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN)

1. InformazIonI generalI 42. la socIetà sadepan chImIca 53. Il sIto dI VIadana ed Il terrItorIo cIrcostante 64. l’attIVItà sVolta nel sIto 9 4.1. I processi produttivi 9 4.2. La produzione 155. la polItIca ambIentale ed Il sIstema dI gestIone 16 5.1. La Politica Ambientale 16 5.2. Il Sistema di Gestione 186. glI aspettI ambIentalI 217. I datI e glI IndIcatorI ambIentalI 23 7.1. Efficienza dei materiali 23 7.2. Efficienza energetica 24 7.3. Acqua 25 7.4. Trasporti su strada 25 7.5. Emissioni in atmosfera 26 7.6. Rifiuti 31 7.7. Scarichi idrici 32 7.8. Suolo e acqua di falda 33 7.9. Rumore esterno 33 7.10. Impatto visivo 35 7.11. Inquinamento luminoso 358. la sIcurezza sul sIto 36 8.1. Esposizione ad agenti chimici e fisici 36 8.2. Infortuni sul lavoro 38 8.3. Incidenti ed azioni correttive 399. glI obIettIVI ed I target ambIentalI 4010. glI allegatI tecnIcI 44 10.1. Il glossario 44 10.2. Rifiuti prodotti e smaltiti nel triennio 2008 ÷ 2010 45 10.3. Analisi media delle acque di scarico del 2010 47 10.4. Elenco norme applicabili alla realtà aziendale emanate nel periodo settembre 2010 ÷ settembre 2011

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INDICE

IND

ICE03

DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2011 SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN)

1. INFORMAZIONI GENERALI05

INFO

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ZIO

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ALI

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Il presente documento denominato “Dichiarazione Ambientale 2011”, redatto in conformità all’allegato IV del Regolamento CE 1221/2009 del 25/11/2009 (EMAS) ha come obiettivo la informazione di tutte le parti interessate sugli aspetti e gli impatti ambientali legati alle attività che si svolgono nel sito produttivo, sul conseguente programma di miglioramento adottato e sui risultati raggiunti. La Dichiarazione Ambientale è rivolta ai lavoratori, ai cittadini, alle autorità, alle associazioni, ai fornitori di materie prime ed ai clienti per garantire ai vari portatori di interesse la conoscenza dei problemi ambientali e di sicurezza del sito Sadepan Chimica di Viadana (MN) e le modalità con cui l’organizzazione li affronta. Il tutto improntato alla massima trasparenza.

I dati e le informazioni riportate nella Dichiarazione Ambientale sono stati controllati in termini di attendibilità, credibilità ed esattezza dal Verificatore Ambientale Accreditato CERTIQUALITY S.r.l., Via G. Giardino 4, Milano (n° di accreditamento IT-V-0001) in data 15 novembre 2011.

L’organismo nazionale competente che ha concesso la registrazione del sito ai sensi del Regolamento EMAS è il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit - Via V. Brancati, 48 - 00144 Roma.Come richiede il Regolamento EMAS, la prossima Dichiarazione sarà redatta nel 2014, al termine del ciclo completo di Audit; negli anni intermedi (2012 e 2013) sarà prodotta una versione “semplificata” del documento, anch’essa sottoposta a verifica e convalida da parte di un Verificatore Ambientale Accreditato.

La Dichiarazione è stata redatta da un gruppo di lavoro composto da:

DR. GIUSEPPE RIZZI - Responsabile del Sistema di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza

e Rappresentante della Direzione

ING. LUCA SPATA - Responsabile Protezione Ambiente e Sicurezza

ed approvata da:

SIG. ROBERTO BERTOLA - Legale Rappresentante e Direttore Tecnico di Sadepan Chimica.

I dati relativi al 2011, evidenziati nei grafici con colorazione diversa, sono stati stimati sulla base dei risultati raggiunti nel primo semestre dell’anno ed introdotti in questa Dichiarazione Ambientale per completezza d’informazione.Per facilitare la lettura del testo, alla fine del documento sono stati raccolti e spiegati in un glossario i termini tecnici e le sigle utilizzate (allegato 10.1).

Altre informazioni utili:il documento è distribuito in forma cartacea a tutti i dipendenti di Sadepan Chimica, sito di Viadana, ai responsabili degli stabilimenti contigui e a tutti coloro che ne facciano richiesta.Inoltre esso è reso disponibile al pubblico, in formato elettronico, sul sito Internet di Sadepan Chimica.

Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare

* il Responsabile del Sistema, Dott. Giuseppe Rizzi (tel. 0375/787253, e-mail [email protected])

* il Responsabile dei Rapporti con l’esterno, Dott. Alessandro Ciaramelli (tel. 0375/787280, e-mail [email protected])

* il Responsabile Protezione Ambiente e Sicurezza, Ing. Luca Spata (tel. 0375/787389, e-mail [email protected])

2. LA SOCIETA’ SADEPAN CHIMICA

Denominazione: SADEPAN CHIMICA S.r.l.

Sede legale: Viale Lombardia 29, 46019 Viadana (Mantova) Tel. 0375/7871 - Telefax 0375/787200

Stabilimento: Via Alberti 4, 46019 Viadana (Mantova) sito registrato EMAS

Sito internet: www.grupposaviola.com

Indirizzo e-mail: [email protected]

Classificazione attività: Codifica NACE 20.14 (ex 24.14) “Fabbricazione di altri prodotti chimici di base organici” Sadepan Chimica, Società appartenente al Gruppo Mauro Saviola, è stata costituita nel 1973 allo scopo di integrare a monte il processo produttivo del pannello truciolare, core business del Gruppo, con la produzione dell’adesivo.Con il trascorrere degli anni, Sadepan Chimica assume un ruolo via via sempre più autonomo; con le sue produzioni di Formaldeide, concentrato Urea-Formaldeide, Resine Ureiche e Melamminiche, sia liquide che in polvere, Resine Fenoliche, fertilizzanti azotati a lento rilascio di azoto, la società è diventata uno dei maggiori produttori europei esportando circa il 50 % dei propri prodotti.La descrizione dei processi produttivi è riportata nella successiva sezione 4.Sadepan Chimica, in base ai criteri espressi nella raccomandazione della Commissione 2003/361/CE non rientra nelle categorie di piccola o media impresa. Sadepan Chimica opera su tre stabilimenti, tutti situati in Lombardia: • Sito di Viadana (MN), via Alberti 4, occupa 106 dipendenti e produce Formaldeide, concentrato Urea-

Formaldeide, Resine Ureiche e Melamminiche, sia liquide che in polvere e fertilizzanti azotati a lento rilascio di azoto. In esso sono attivi il Sistema Qualità conforme allo standard UNI EN ISO 9001:2008, il Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla norma UNI 10617:2009, il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004: tutti i Sistemi di Gestione sono certificati da Certiquality S.r.l. Il sito di Viadana è registrato secondo il Regolamento EMAS ed è l’oggetto della presente Dichiarazione Ambientale.

• Sito di Castelseprio (Varese), Via Roggia Molinara 22, per la produzione di Formaldeide e adesivi Urea-Formaldeide. In esso sono attivi il Sistema Qualità conforme allo standard UNI EN ISO 9001:2008 ed il Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla norma UNI 10617:2009, entrambi certificati da Certiquality S.r.l.. Inoltre è implementato il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004, non certificato.

• Sito di Truccazzano (Milano), Via G. Di Vittorio 12, per la produzione di Resine Fenoliche, Resine ammidiche e carta impregnata per laminati plastici. In esso è attivo il Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla norma UNI 10617:2009 certificato da Certiquality S.r.l. ed il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004, non certificato.

Tutti gli stabilimenti di Sadepan Chimica rientrano nel campo di applicazione del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n° 334 e successive modifiche ed integrazioni; le attività sono soggette al controllo dei Vigili del Fuoco.

LA SO

CIETA’ SAD

EPAN

CHIM

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3. IL SITO DI VIADANA ED IL TERRITORIO CIRCOSTANTE

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06IL SITO

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Il Comune DI VIADAnA

Il territorio del Comune di Viadana è costituito da un’area interamente pianeggiante situata nella parte meridionale della provincia di Mantova, sulla riva sinistra del fiume PO; la superficie comunale è di 103 kmq e la popolazione residente è di circa 20.000 unità (dato 2010). L’altimetria del capoluogo è di 25 m s.l.m.. L’attività economica prevalente è l’agricoltura; la copertura predominante del suolo è data da colture seminative: circa il 90 % della superficie agraria utilizzata.Nel territorio comunale vi sono anche insediamenti per l’allevamento dei suini e bovini, attività artigianali e piccole e medie imprese industriali.Nelle immagini che seguono è illustrata la localizzazione dell’abitato di Viadana e dello stabilimento.

 Figura 1: inquadramento geografico di Viadana

lo stAbIlImento sADePAn CHImICA

Il sito di SADEPAN CHIMICA si trova sul confine meridionale del Comune di Viadana a ridosso del centro abitato del capoluogo e a poche centinaia di metri dal fiume PO, in un’area pianeggiante indicata dal vigente Piano Regolatore Generale come zona industriale.Nella stessa area industriale sono presenti:• la Direzione generale del Gruppo Mauro Saviola,• lo stabilimento GMS S.r.l. divisione SIA, per la produzione di pannello truciolare, utilizzando come

materia prima legno riciclato, di componenti per mobili ed arredi per interni (fasi di laccatura e stampa, nobilitazione/ rivestimento con carte decorative, sezionatura e bordatura di pannelli truciolari) il quale, però, non è oggetto della presente registrazione EMAS.

L’inizio dell’attività del Gruppo Mauro Saviola in questo nucleo produttivo risale al 1963 (precedentemente la zona era adibita a coltivazioni agricole); nei primi anni ‘70 alla produzione di pannelli truciolari si affianca l’attività chimica, inizialmente dedicata ai soli adesivi ureici, indispensabili nella produzione del pannello truciolare. Nel 1973 nasce SADEPAN CHIMICA.

Nello sviluppo dell’insediamento produttivo si è sempre tenuta in debita considerazione la protezione del suolo provvedendo alla pavimentazione in calcestruzzo di tutta l’area e dotando le zone di stoccaggio di bacini di contenimento in cemento; si può quindi escludere ogni possibilità di inquinamento del terreno.Le coltivazioni agricole più prossime si trovano a sud-ovest, in prossimità del corso del Po e a nord degli insediamenti del Gruppo Mauro Saviola.A circa 6 km a est (a sud del centro abitato di Pomponesco) è presente un’area ad elevato interesse naturalistico e paesaggistico, rappresentativa di un habitat fluviale tipico del Po; altre aree di rilevanza paesaggistico - ambientale, ma maggiormente distanti, sono:• il “Parco Oglio Sud”, a circa 10 km da Viadana in direzione nord-est;• il “Parco del Fiume Mincio”, a circa 27 km (in direzione nord-est verso Mantova).Nella Figura 2 in allegato è riportato il sito Sadepan Chimica ed il territorio circostante.

 Figura 2: sito Sadepan Chimica e territorio circostante

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08L’ATTIVITA’ SVO

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EL SITO

ConDIzIonI meteorologICHe

Il clima è di natura continentale, tipico della Pianura Padana, con inverni freddi ed estati calde; tale clima è determinato dall’azione svolta sulla circolazione atmosferica dalle catene montuose appenninica e alpina e dal mare Adriatico, soprattutto con una funzione di sbarramento ai venti freddi settentrionali e di ostacolo all’effetto mitigatore del mar Tirreno sulla parte occidentale della Pianura.Si determina in generale una scarsa circolazione delle masse d’aria con presenza di venti al suolo deboli, frequenti episodi di stagnazione dell’aria negli strati bassi e conseguente aumento dell’indice di umidità relativa che favorisce la formazione delle nebbie.I venti dominanti presentano generalmente una direzione da ovest in autunno inverno, e sia da est che da ovest in primavera estate Il settore prevalente di provenienza dei venti risulta essere NE-SE per il periodo estivo (39% del tempo) e SO-NO per il periodo invernale (55% del tempo) con condizioni di calma relativa (fino a 2 km/h) per quasi tutto il tempo dell’anno.Il valore medio del numero di fulmini a terra all’anno per chilometro quadrato è pari a 2.5 (norma CEI 81-3)

lA VulnerAbIlItà Del terrItorIo

L’area in cui ricade lo stabilimento è costituita da un unico paesaggio, quello della Pianura Padana: nei dintorni vi sono depositi sabbiosi e limosi di origine alluvionale, legati all’attività deposizionale del Fiume Po. L’area all’interno del perimetro del sito è caratterizzata dalla presenza di acqua sotterranea a 3-4 metri di profondità rispetto al piano campagna: uno strato argilloso impermeabile (fino ai 9 metri di profondità) e la pavimentazione di tutte le superfici scoperte offrono sufficienti garanzie di protezione del sottosuolo e dell’acqua di falda da eventuali fenomeni di inquinamento.Nel complesso perciò, l’area risulta avere un basso livello di vulnerabilità naturale all’inquinamento, intesa come la sintesi delle caratteristiche del suolo e del sottosuolo, della tipologia dell’acquifero e della profondità della falda.Dalla classificazione sismica redatta dal Dipartimento della Protezione Civile ed aggiornata al 2010, il comune di Viadana è posto in zona 3 in una scala da 1 a 4; i territori classificati in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti. Il sIto e lA bIoDIVersItà

La proprietà si estende sulla sponda destra del fiume Po e occupa una superficie di circa 65.000 m2 di cui 14.000 m2 edificati e la rimanenza, 51.000 m2, pavimentati. Lo stabilimento è nella sua configurazione attuale dall’anno 2000 e non si prevede espansione della superficie totale ne della superficie edificata.

4. L’ATTIVITA’ SVOLTA NEL SITO

4.1 I PROCESSI PRODUTTIVIIn Sadepan Chimica si svolgono diversi processi produttivi:• Produzione di Formaldeide• Produzione di adesivi partendo dalla Formaldeide ed altre materie prime• Produzione di fertilizzanti azotati liquidi a lento rilascio• Produzione di adesivi in polvere essiccando resine liquide• Produzione di fertilizzanti azotati solidi a lenta cessione essiccando e granulando speciali prepolimeri a

base di Urea e Formaldeide• Produzione di adesivi in polvere premiscelati con eccipienti e catalizzatori.

L’attività di Sadepan Chimica rientra nel campo di applicazione del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e successive modifiche, più nota come legge Seveso (azienda ad alto rischio). Nelle pagine seguenti sono riportati gli schemi di processo delle principali attività di Sadepan Chimica con gli aspetti ambientali ad esse connessi.Di seguito riportiamo una breve descrizione dei cicli produttivi.

lA ProDuzIone DI FormAlDeIDe e DI PreConDensAto ureA-FormAlDeIDe In soluzIone ACquosA

Il Metanolo (o Alcool Metilico) è la materia prima impiegata per la produzione di Formaldeide. E’ approvvigionato in stabilimento per mezzo di chiatte fluviali o autobotti stradali e travasato in circuito chiuso in due serbatoi di stoccaggio fuori terra. Il processo di produzione della Formaldeide avviene in sei unità a funzionamento continuo ed indipendenti tra di loro e consiste nell’ossidazione catalitica del Metanolo con aria e successivo assorbimento della fase gassosa con acqua. La soluzione acquosa così ottenuta ha un contenuto di Formaldeide (o Aldeide Formica) variabile dal 24 al 45%. L’utilizzo in fase di assorbimento di Urea disciolta in acqua, in sostituzione della sola acqua, permette di produrre Formurea (o Precondensato Urea-Formaldeide) in soluzione dal 55 al 80%.L’Urea solida é approvvigionata mediante autotreni e stoccata alla rinfusa in cumuli all’interno di un magazzino dedicato, pavimentato e coperto.Quattro post-combustori catalitici provvedono all’abbattimento degli inquinanti presenti nei gas prima dell’emissione in atmosfera.Le due tipologie di prodotti, trasferiti per mezzo di linee fisse ai serbatoi di stoccaggio, atmosferici e fuori terra, sono prevalentemente destinate alla produzione di adesivi e fertilizzanti; la quota destinata alla vendita viene spedita ai clienti utilizzatori mediante autobotti. Il parco serbatoi e le relative piste di carico sono impermeabilizzati e dotati di bacino di contenimento contro eventuali spanti accidentali. Ogni serbatoio di stoccaggio è dotato di un sistema di recupero degli sfiati i quali sono poi convogliati agli impianti di abbattimento.

lA ProDuzIone DI ADesIVI lIquIDI e In PolVere

Gli adesivi sono prodotti in 9 reattori discontinui mediante reazione di policondensazione tra Urea e Formaldeide (colle ureiche), tra Melammina e Formaldeide (colle melamminiche) o tra Melammina, Urea e Formaldeide (colle MUF). Tutte le materie prime ed i chemicals sono approvvigionate per mezzo di autotreni, sia in forma confezionata che alla rinfusa.Un particolare prodotto di condensazione tra Urea e Formaldeide è commercializzato per l’uso in agricoltura come fertilizzante azotato liquido a lenta cessione di azoto. La soluzione acquosa di Formaldeide o precondensato (UFC) viene alimentata direttamente ai reattori di produzione resine con tubazioni; l’Urea e

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la Melammina sono alimentate allo stato solido con coclee e nastri trasportatori. Ogni reattore è dotato di un sistema di recupero degli sfiati i quali sono poi convogliati agli impianti di abbattimento.I prodotti finiti sono stoccati in serbatoi fuori terra e destinati per il 90 % circa alla vendita e la parte rimanente a successive lavorazioni; tutti i trasferimenti interni di prodotti liquidi sono effettuati in tubazione. La spedizione ai clienti utilizzatori delle resine liquide avviene con autobotti; le aree dei serbatoi e le relative piste di carico sono impermeabilizzate e dotate di bacino di contenimento contro eventuali spanti accidentali.Una parte degli adesivi liquidi é essiccata in corrente d’aria calda, ottenuta dalla combustione di gas naturale, in due impianti per la produzione di adesivi in polvere puri; gli impianti sono provvisti di idonei sistemi di abbattimento delle emissioni gassose (filtro a tessuto e biofiltro catalitico installati in serie).

lA ProDuzIone DI ADesIVI In PolVere AutoInDurentI

Speciali adesivi in polvere, detti Autoindurenti, si ottengono per miscelazione degli adesivi in polvere puri con altri additivi solidi (eccipienti, catalizzatori, pigmenti ecc.). I prodotti, confezionati in sacchi e sistemati su pallet con linea di imballo automatica, sono consegnati ai clienti per mezzo di trasporti stradali e marittimi.

lA ProDuzIone DI FertIlIzzAntI AzotAtI grAnulArI

Un particolare prodotto di condensazione tra Urea e Formaldeide é essiccato in forma granulare, in corrente d’aria calda ottenuta sia recuperando i gas caldi in emissione dai postcombustori catalitici sia dalla combustione di gas naturale, in un innovativo impianto per la produzione di fertilizzante a lento rilascio di azoto. Il prodotto è commercializzato confezionato in sacconi da 1000 Kg o sacchi da 25 Kg , movimentato internamente con carrelli elevatori e spedito ai clienti con autotreni o via mare.

Altre attività dello stabilimento di Viadana sono:• la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e di soluzioni innovative per limitare l’impatto ambientale

dei prodotti esistenti e delle attività di produzione come, ad esempio, la progressiva riduzione della Formaldeide emettibile dagli adesivi per pannello truciolare,

• la progettazione di impianti per la produzione di Formaldeide e adesivi; Sadepan Chimica è presente sul mercato mondiale con sette installazioni in quattro paesi.

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L’ATTIVITA’ SVOLTA

NEL SITO

la produzione di Formaldeide e di Formurea (uFC) in soluzione acquosa

METANOLO

ARRIVO E SCARICO

OSSIDAZIONE CATALITICA

ACQUA DEMI

SOLUZIONE DI UREA

ASSORBIMENTO DELLA FORMALDEIDE

POSTCOMBUSTORE CATALITICO

STOCCAGGIO FORMALDEIDE E UFC

AL REPARTO RESINE LIQUIDE

CARICO AUTOMEZZI VENDITA

Trasporto merci pericolose

Spandimento sostanze

Emissioni diffuse

Rumore

Produzione rifiuti

Consumi energetici

Consumi idrici

Scarichi idrici

Emissioniconvogliate

Trasporto mercipericolose

PROCESSO ASPETTI

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NEL

SIT

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L’ATTIVITA’ SVOLTA

NEL SITO

la produzione di resine liquide e in Polvere

UREA

ARRIVO E SCARICO

REATTORE DI POLIMERIZZAZIONE

MELAMMINA

CHEMICALS

IMPIANTO PRODUZIONE RESINE IN POLVERE

POSTCOMBUSTORE CATALITICO

REPARTO RESINE INPOLVERE AUTOINDURENTI

REPARTO FERTILIZZANTE GRANULARE

VENDITA

Trasporto

Emissioni diffuse

Consumi energetici

Rumore

Produzione rifiuti

Consumi idrici

Scarichi idrici

Emissioni diffuse

Rumore

PROCESSO ASPETTI

FORMALDEIDE

STOCCAGGIO

VENDITA

BIOFILTRO

Trasporto

Consumi energetici

Produzione rifiuti

Emissioni convogliate

la produzione di resine in Polvere Autoindurenti

RESINE IN POLVERE PURE

ARRIVO E SCARICO

IMPIANTO DIMISCELAZIONE

ADDITIVI SOLIDI

CONFEZIONAMENTO

FILTRO A MANICHEVENDITA PRODOTTO

FINITO

Trasporto

Emissioni diffuse

Consumi energetici

Rumore

Produzione rifiuti

PROCESSO ASPETTI

Trasporto

Emissioni convogliate

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TTIV

ITA’

SVO

LTA

NEL

SIT

O14

L’ATTIVITA’ SVOLTA

NEL SITO

la produzione di Fertilizzanti Azotati granulari

FERTILIZZANTELIQUIDO

IMPIANTO DIGRANULAZIONE

CONFEZIONAMENTO

FILTRO A MANICHE

VENDITA PRODOTTO FINITO

Emissioni diffuse

Consumi energetici

Rumore

Produzione rifiuti

PROCESSO ASPETTI

Trasporto

Emissioni convogliate

4.2 LA PRODUZIONELa produzione dello stabilimento in termini di Formaldeide (espressa al 36% in peso), Resine Liquide, Resine in Polvere e Fertilizzante Granulare è dettagliata nei grafici n. 1 e 2 seguenti:

La produzione di Formaldeide, espressa come soluzione acquosa al 36 % in peso e comprensiva della quota ottenuta come precondensato Urea-Formaldeide, ha subito una sensibile diminuzione a partire dal 2008 a causa della sfavorevole congiuntura economica; anche le previsioni per il 2011 non si discostano dal trend in atto.Della produzione complessiva, circa l’80 % è utilizzata come materia

prima per ottenere colle, resine e fertilizzanti; il rimanente 20 % è commercializzata a varie concentrazioni e come precondensato Urea-Formaldeide.

Analoga evoluzione è seguita dalla produzione del Reparto Resine Liquide. L’andamento della produzione di Resine in Polvere mantiene un andamento regolare a motivo delle vendite sul mercato internazionale (Estremo Oriente e Africa Equatoriale in particolare); il dato atteso per il 2011 conferma il trend.La produzione dei Fertilizzanti Granulari è iniziata nei primi mesi

del 2002 con i test di messa a punto dell’impianto; l’unità produttiva è arrivata a regime nel gennaio 2003. Il dato atteso per il 2011 consolida le posizioni di mercato acquisite ed è frutto sia dell’intenso lavoro di promozione del prodotto, soprattutto su mercati extra europei, che della eccellente qualità agronomica.

Nel triennio 2008 ÷ 2011 è stato portato a termine un importante progetto di recupero energetico (vedi sezione VII.2 Efficienza energetica) che ha riguardato le emissioni dei postcombustori asserviti alle unità di produzione della Formaldeide. La produzione degli ultimi anni è descritta nei prospetti che seguono.

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5. LA POLITICA AMBIENTALE E IL SISTEMA DI GESTIONE

5.1 LA POLITICA AMBIENTALELa politica contiene gli impegni che SADEPAN CHIMICA ha deciso di sottoscrivere in modo pubblico e formale per la tutela sia dell’ambiente sia della sicurezza.I principi enunciati sono quelli propri dell’Azienda e si applicano pertanto non solo al sito di Viadana, ma anche agli stabilimenti di Castelseprio (Varese) e Truccazzano (Milano), le cui produzioni e problematiche ambientali sono simili.

Il documento di Politica Ambientale aggiornato il 30 novembre 2009, viene riportato di seguito in versione integrale.

Il documento viene valutato in termini di adeguatezza durante i periodici “Riesame da parte della Direzione”, l’ultimo dei quali si è tenuto il 28 aprile 2008. Durante l’ultimo Riesame si è deciso di provvedere alla revisione della Politica.

PolItICA DI sADePAn CHImICA s.r.l. Per l’AmbIente e lA sICurezzA

SADEPAN CHIMICA S.r.l. utilizza e produce nei propri stabilimenti in modo responsabile e sostenibile chemicals destinati prevalentemente all’industria.Consapevole dei pericoli connessi alle proprie attività, definite dalle norme vigenti (D.Lgs. 334/99 e s.m.i.) “a rischio di incidente rilevante”, l’Azienda si impegna: • ad adeguarsi tempestivamente alla continua evoluzione della legislazione in materia di Ambiente e

Sicurezza e dei regolamenti volontari sottoscritti, • a prevenire l’accadimento di eventi incidentali,

• a stabilire e mantenere alti standard per la sicurezza, la tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori, da migliorare in modo continuativo perseguendo gli obiettivi formalizzati per la riduzione dell’inquinamento e la prevenzione degli incidenti,

• a tutelare il generale benessere psicofisico dei lavoratori collaborando in particolare con il Medico Competente per valutare, tra gli altri, aspetti quali lo stress, il mobbing e prevenire gli abusi e l’insorgenza di dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti,

• a tutelare la sicurezza dei vicini centri abitati e del personale operante nei propri siti attraverso un monitoraggio periodico delle attività esistenti e dei loro potenziali effetti sull’ambiente, la sicurezza, la salute dei lavoratori e della popolazione dell’abitato,

• a integrare, in fase progettuale, le possibili modifiche impiantistiche e/o gestionali con considerazioni finalizzate al risparmio di risorse e materie prime, alla riduzione di emissioni inquinanti e di rifiuti, al miglioramento delle prestazioni di sicurezza, impiegando le migliori tecnologie esistenti,

• a ridurre l’impatto ambientale e il rischio derivante dall’uso e dalla produzione di sostanze chimiche pericolose lungo tutto il loro ciclo di vita, attraverso l’adozione di misure di prevenzione degli incidenti, l’incremento del riutilizzo di imballaggi, la definizione di procedure di emergenza e la qualificazione dei fornitori e appaltatori di beni e servizi, a cui si richiede una particolare attenzione nella gestione delle problematiche ambientali e di sicurezza,

• a sviluppare la cooperazione con le pubbliche Autorità e perseguire un dialogo aperto con il pubblico in merito ai punti sopra esposti.

Per raggiungere tali obiettivi Sadepan Chimica S.r.l., oltre a mantenere attivo un Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alle vigenti prescrizioni legislative (D.M. 09/08/2000) ha anche aderito volontariamente, a standard nazionali ed internazionali, quali:norma UNI EN ISO 9001:2008 siti produttivi di Castelseprio e Viadana;norma UNI EN ISO 14001:2004 e Regolamento EMAS sito produttivo di Viadana;norma UNI 10617 siti produttivi di Castelseprio, Truccazzano e Viadana.

In seguito all’entrata i vigore del D.Lgs.81/08 e s.m.i. Sadepan Chimica ha provveduto a revisionare il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza, così da garantirne la rispondenza al Modello di Organizzazione idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, in relazione ai “reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela dell’igiene e della salute sul luogo del lavoro (art. 25-septies, D.Lgs. 231/01)”. Allo scopo ha provveduto a nominare uno specifico Organismo di Vigilanza per garantire il controllo sull’attuazione del Modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Ha inoltre istituito un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello.

Convinta che i Sistemi di Gestione implementati possano garantire un esercizio sempre più sicuro delle attività dei siti produttivi, la Direzione Generale dell’Azienda fornisce le risorse necessarie per la prevenzione dell’inquinamento ed il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e di sicurezza, da realizzarsi attraverso: • il perseguimento di obiettivi formalizzati per incrementare la sicurezza nella gestione di chemicals

pericolosi e per ridurre le immissioni nell’ambiente di inquinanti e rumore, la produzione di rifiuti ed il consumo di risorse naturali;

• la sorveglianza ed il monitoraggio delle attività di produzione e dei loro potenziali effetti sulla sicurezza e l’ambiente;

• lo sviluppo di nuovi processi e prodotti mediante l’utilizzo di tecnologie atte ad incrementare l’efficienza ambientale ed a migliorare l’affidabilità e la sicurezza degli impianti;

• l’effettuazione di studi di sicurezza, comprendenti l’identificazione dei pericoli rilevanti e la definizione di idonee misure preventive;

• la formazione, l’addestramento e la sensibilizzazione degli operatori ai problemi ambientali e di sicurezza;

• la qualifica di fornitori e appaltatori di beni e servizi, ai quali si richiede il rispetto della presente Politica e delle procedure operanti in Azienda;

• la definizione di procedure di emergenza per fronteggiare eventuali incidenti e ridurne al minimo le potenziali conseguenze sull’ambiente, la sicurezza e la salute della popolazione;

Sadepan Chimica S.r.l. si impegna a tradurre gli obiettivi generali enunciati nella presente Politica in obiettivi di miglioramento tempificati e quantificati.Questa Politica, che enuncia i principi che l’Azienda si impegna a concretizzare, è disponibile al pubblico e a chiunque ne faccia richiesta. Viadana, 30/11/2009

IL PRESIDENTE DEL CDA IL DIRETTORE TECNICO Alessandro Saviola Roberto Bertola

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5.2 IL SISTEMA DI GESTIONE

AsPettI generAlI

Sadepan Chimica, per dare piena attuazione alla propria politica ambientale ha adottato un Sistema di Gestione per l’Ambiente e la Sicurezza; esso è una parte del sistema di gestione complessivo comprendente la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire ed attuare la politica per l’ambiente e la sicurezza.Sadepan Chimica, stabilimento di Viadana, ha implementato un Sistema di Gestione della Qualità, certificato la prima volta il 15 dicembre 1995; attualmente il Sistema è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008 ed è certificato da Certiquality S.r.l.. Sulla struttura del Sistema di Gestione della Qualità, nel 1998 l’Azienda ha costruito un Sistema di Gestione “Integrato”, sia per gli aspetti ambientali che di sicurezza sui quali Sadepan Chimica può esercitare un controllo o avere influenza.

I Sistemi di Gestione mantenuti attivi, aggiornati secondo l’evoluzione delle norme di riferimento e certificati da una organizzazione esterna accreditata sono:• Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004• Sistema di Gestione della Sicurezza secondo la norma UNI 10617:2009• Registrazione del Sito secondo il Regolamento CE 1221/2009 EMAS

Nel corso del 2008 è stato istituito l’Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs 08 giugno 2001, n° 231 e Legge 03 agosto 2007, n° 123.I Sistemi di Gestione sono definiti e documentati attraverso Manuali, Procedure Operative, Procedure Gestionali e Istruzioni Operative in cui sono definiti i ruoli, le responsabilità e le modalità operative per la gestione di ogni singola attività di Sadepan Chimica.

lA strutturA orgAnIzzAtIVA

Al vertice della struttura organizzativa è il Direttore Tecnico che ricopre anche la funzione di Rappresentante Legale, Datore di Lavoro ai sensi del D.Lgs. 09 aprile 2008, n. 81 e Gestore ai sensi del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e successive modifiche.Sono a servizio dello stabilimento e dipendono direttamente dalla Direzione Tecnica:

• il Reparto Manutenzione, Ispezione e Collaudi;

• il Laboratorio per il controllo qualità, la ricerca e lo sviluppo, le analisi ambientali di routine;

• l’Ufficio Tecnico Lavori, che si occupa della progettazione/costruzione degli impianti nuovi o della modifica degli esistenti, in collaborazione con Ditte esterne per alcune fasi progettuali, dei lavori di costruzione edile e di installazione di apparecchiature;

• il Responsabile Protezione Ambiente ed il Responsabile Protezione Sicurezza, figure istituite per fronteggiare in maniera efficace e coordinata con la Direzione Tecnica ogni problema per l’ambiente, la sicurezza e la salute di tutti coloro che operano nel sito. Il Responsabile Protezione Sicurezza riveste le funzioni di RSPP – Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione – come definito dal D. Lgs. 81/08;

• il Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione per l’Ambientale e la Sicurezza (SGA & S) con il compito di:

- assicurare l’attuazione e il mantenimento del sistema, - riferire alla Direzione sulle prestazioni in materia ambientale e di sicurezza, per permettere il riesame e il miglioramento del Sistema;

• la squadra di emergenza per l’attuazione del Piano di Emergenza Interno, coordinata dal Responsabile PEI;

• il Responsabile delle risorse umane;

• il Responsabile acquisti tecnici di gruppo.

Controllo Del sIstemA DI gestIone

Il controllo della conformità e dell’efficacia del Sistema di Gestione è garantito dalle verifiche ispettive interne (audit), le quali sono effettuate secondo un piano annuale preparato dal Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza, ed approvato dalla Direzione. Gli audit sono integrati e coprono tutti gli aspetti relativi ad ambiente e sicurezza; sono pianificati tenendo conto anche degli aspetti critici e delle non conformità emerse nelle precedenti ispezioni. Gli audit sono condotti da personale interno ed esterno qualificato. Per garantire una maggiore obiettività nella valutazione della conformità del Sistema ai requisiti previsti dalle norme di riferimento, il Sistema di Gestione di Sadepan Chimica viene sottoposto a periodici audit di certificazione e sorveglianza da parte di un organismo indipendente.

Controllo DeglI AsPettI AmbIentAlI

Il controllo degli aspetti ambientali è effettuato attraverso procedure scritte che regolano le attività di produzione e dei servizi. I processi di fabbricazione sono tutti condotti da personale SADEPAN CHIMICA, mentre alcune attività di servizio (manutenzione meccanica, elettrica e strumentale, pulizie, facchinaggio, ecc.) sono integrate dalle prestazioni di personale esterno qualificato.L’Organizzazione applica le procedure del Sistema di Gestione per la selezione e la qualifica dei fornitori, degli appaltatori e degli eventuali subappaltatori; nel corso delle verifiche ispettive periodiche é valutata anche l’attività dei dipendenti di ditte esterne che operano nel sito.I manuali e le istruzioni operative che definiscono, per tutti gli impianti, le modalità di marcia, comprendono anche le istruzioni per il monitoraggio dei processi, criteri scritti di prestazione, le situazioni di marcia regolare, avviamento, fermata e marcia in condizioni di emergenza. Agli utilizzatori dei prodotti finiti di Sadepan Chimica sono fornite le Schede di Sicurezza, anche per le miscele che non sono classificate come pericolose e le Schede Tecniche; tali schede contengono le informazioni per un corretto utilizzo del prodotto sia in termini di sicurezza sia di rispetto dell’ambiente.Nel caso di incidenti all’interno dello stabilimento è prevista l’attivazione del “Piano di emergenza interno” (PEI), strumento che consente di intraprendere azioni ed adottare norme di comportamento per fronteggiare le situazioni di pericolo.Dall’inizio dell’attività industriale ad oggi all’interno del sito non si sono mai verificati incidenti rilevanti ma solo sversamenti di scarso impatto ambientale e di sicurezza nelle operazioni di travaso delle sostanze chimiche, e qualche reazione fuggitiva.Gli incidenti, i quasi incidenti e le anomalie, accaduti negli ultimi 18 mesi e riassunti nel prospetto della sezione VIII.3, sono stati gestiti dal personale dei reparti produttivi senza la necessità di attivare il Piano di

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Emergenza Interno e sono risultati privi di ripercussioni per l’ambiente e la sicurezza degli operatori e della popolazione.La registrazione e l’analisi di questi eventi consente di individuarne le cause e di applicare le idonee azioni correttive. Per fronteggiare i pericoli connessi al trasporto su strada di sostanze pericolose approvvigionate (Metanolo) o consegnate ai clienti (Formaldeide in soluzione acquosa), Sadepan Chimica mette a disposizione delle pubbliche Autorità che gestiscono le emergenze esterne il proprio personale addestrato e un’unità mobile di pronto intervento.

rIesAme Del sIstemA DI gestIone

Il Responsabile Protezione Ambiente ha il compito di valutare, almeno ogni sei mesi, l’andamento e la criticità degli aspetti ambientali, individuando le eventuali azioni necessarie per sanare situazioni non conformi (azioni correttive) o prevenirne l’accadimento o il ripetersi (azioni preventive). Attività analoga é svolta dal Responsabile Protezione Sicurezza per gli aspetti di sicurezza.La Direzione riesamina almeno annualmente il Sistema valutando i risultati ottenuti, l’organizzazione, le risorse e le linee guida gestionali sulla base dei documenti elaborati da RPA e RPS, dei risultati delle verifiche ispettive interne ed esterne e dallo stato di avanzamento dei progetti di miglioramento.

rAPPortI Con le AutorItà loCAlI e lA ComunItà

L’integrazione con il territorio e la comunità locale è sempre stata una prerogativa dello stabilimento; questa impostazione deriva dalla convinzione che sia eticamente corretto, per una realtà come SADEPAN CHIMICA, favorire la realizzazione di attività che contribuiscano ad arricchire la vita sociale della comunità nella quale si è inseriti.L’informazione della comunità in merito alla attività dell’organizzazione è stata realizzata attraverso la consegna della Dichiarazione Ambientale e degli aggiornamenti agli Amministratori ed ai rappresentanti politici locali, ai dipendenti, clienti, fornitori ed alle imprese esterne che operano all’interno dell’Azienda.Inoltre, sia il documento di Politica sia la Dichiarazione Ambientale sono disponibili sul sito web di Sadepan Chimica.Come previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza (D.Lgs. 334/99 e successivi aggiornamenti), l’Azienda diffonde le informazioni sui pericoli connessi alle proprie attività attraverso la “Scheda di Informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori”.

Le attività, i prodotti e i servizi dell’Organizzazione possono provocare effetti sull’ambiente.Per mezzo della Procedura Gestionale PG 003 del Sistema di Gestione vengono individuati gli aspetti ambientali e di sicurezza, analizzati, individuati quelli con impatto significativo sull’ambiente e sulla sicurezza e stabilite le priorità di intervento.La PG003 permette quindi di definire quali, tra gli aspetti diretti, ovvero sotto il totale controllo di Sadepan Chimica, e gli indiretti, ossia originati dall’interazione con terzi e sui quali l’organizzazione ha un controllo gestionale solo parziale, siano ritenuti “importanti” o significativi, come richiesto dal Regolamento EMAS.Per poter attribuire significatività agli aspetti ambientali e di sicurezza individuati è necessario valutare la significatività degli impatti ad essi associati utilizzando criteri definiti ed oggettivi; un impatto è significativo quando, applicando questi criteri, ad esso viene assegnato un valore superiore ad un limite stabilito.

Tutti gli impatti individuati vengono valutati in termini di gravità mediante il calcolo dell’Indice di Rischio Ambientale (IRA) e dell’Indice di Rischio Sicurezza (IRS): maggiore è l’indice IRA (o IRS), più importante è l’impatto.Gli indici IRA e IRS sono determinati come prodotto tra il valore attribuito alla probabilità “P” di accadimento di un determinato evento ed il valore del danno “D” che l’evento potrebbe provocare.La probabilità di accadimento “P” è stabilita dall’analisi della storia recente del sito, dalle segnalazioni provenienti dagli operatori e dagli auditor, da dati di probabilità reperiti in letteratura ed assume un valore compreso tra 1 a 4. Il danno “D” è valutato considerando le possibili situazioni di disagio della popolazione, la conformità ai limiti di legge, le segnalazioni giunte dall’esterno, gli effetti immediati o differiti nel tempo sulla popolazione e sull’ambiente, la vulnerabilità dell’ambiente in cui è inserito il sito produttivo, la possibilità di risoluzione del danno e le ricadute economiche in termini di costi per il risanamento, le possibili sanzioni pecuniarie e i rischi di natura legale in cui l’Organizzazione potrebbe incorrere, la compromissione dell’immagine di SADEPAN CHIMICA; esso assume un valore compreso tra 1 a 4.

Un aspetto ambientale o di sicurezza si ritiene significativo se l’indice IRA o IRS dell’impatto ad esso associato è maggiore o uguale ad un valore soglia fissato pari a 8. L’analisi di tutte le attività svolte all’interno del sito produttivo ha portato alla individuazione complessiva di 172 aspetti in un arco temporale di 12 anni; tutti gli aspetti sono stati valutati per mezzo della Procedura PG003, pianificati ed attuati interventi per la mitigazione degli impatti ad essi conseguenti. L’ultimo aggiornamento dell’analisi delle attività, febbraio 2011, si è concluso con l’individuazione di un solo aspetto giudicato come significativo e 12 aspetti che, pur non essendo significativi, richiedono la programmazione di interventi specifici per la riduzione degli impatti potenziali ad essi conseguenti (vedi successiva Tabella 5 – Interventi di miglioramento.)

AsPettI DIrettI DescrizioneE’ stato individuato un aspetto significativo di tipo diretto• Percezione dei segnali acustici di sicurezza all’interno degli ambienti di lavoro

AsPettI InDIrettI DescrizioneNon sono stati individuati aspetti significativi di tipo indiretto. Nei paragrafi seguenti si riporta una breve descrizione dei principali aspetti ambientali di Sadepan Chimica ed i dati numerici che consentono di valutare nel corso degli anni l’andamento delle prestazioni ambientali del sito.

6. GLI ASPETTI AMBIENTALI

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Nella tabella seguente si riportano gli aspetti ambientali pertinenti alle attività di Sadepan Chimica, individuati utilizzando la Procedura Gestionale PG 003 del Sistema di Gestione. In parentesi sono indicati i capitoli e i paragrafi della Dichiarazione Ambientale in cui l’aspetto è descritto.

tabella 1 - Aspetti ambientali di Sadepan Chimica

Attività o servizi Aspetto ambientaleApprovvigionamento delle mate-rie prime, spedizione ed utilizzo dei prodotti finiti

1. trasporto su strada di merci pericolose: emissione di gas di scarico degli automezzi, inquinamento acustico, rischio di incidenti stradali con sversamento di sostanze [§ 7.4];

2. comportamento ambientale di fornitori ed appaltatori [§ 6.2];

Operazione di travaso di materie prime e prodotti finiti trasportati con automezzi;Stoccaggio materie prime e pro-dotti finiti

3. rischio di incidenti ambientali con spanto di sostanze pericolose, possibile incendio e diffusione nell’atmosfera di vapori organici [§ 8];

4. emissioni diffuse in atmosfera;5. possibile contaminazione del suolo e dell’acqua di falda [§ 7.8];6. odori [§ 7.5].

Ciclo produttivo:• impianti di produzione,• impianti di trattamento degli

inquinanti gassosi,• quadri e trasformatori elettrici.• aria compressa• raffreddamento utenze

7. emissioni in atmosfera [§ 7.5];8. sicurezza degli ambienti di lavoro: emissioni diffuse di sostanze

usate nella produzione, odori, campi elettromagnetici, vibrazioni, rumore, amianto, rischio di infortunio, irraggiamento termico, illuminazione, gestione delle situazioni di emergenz [§ 8];

9. consumi di risorse naturali [§ 7.3]; 10. emissioni di rumore [§ 7.9];11. produzione di rifiuti [§ 7.6];12. consumo di acqua [§ 7.3];13. consumo di energia elettrica [§ 7.2];14. utilizzo di sostanze responsabili dell’effetto serra [§ 7.5];15. scarico idrico in acque superficiali [§ 7.7]

Produzione acqua demineralizzata 16. stoccaggio e utilizzo di prodotti chimici pericolosi [§ 8]17. scarico idrico in acque superficiali [§7.7]

Produzione di vapore 18. emissioni in atmosfera [§ 7.5]; 19. consumo di Metano [§ 7.2]; 20. emissione di rumore [§ 7.9].

Manutenzione 21. produzione di rifiuti [§ 7.6];22. comportamento ambientale di fornitori ed appaltatori [§ 6.2].

Le prestazioni del sito produttivo in campo ambientale sono descritte nei paragrafi seguenti per mezzo di Indicatori Ambientali espressi con:

• valori assoluti, ovvero dati proporzionali ai volumi produttivi i quali danno indicazioni dell’entità e della significatività degli aspetti ambientali considerati;

• indicatori specifici, ovvero parametri legati all’unità di prodotto e che pertanto permettono di definire il livello di efficienza raggiunto per i diversi aspetti ambientali.

7.1 EFFICIENZA DEI MATERIALII consumi di materie prime, elencati nella seguente tabella 2 per gli anni 2007 ÷ 2010, sono direttamente proporzionali alla produzione poiché i processi utilizzati sono consolidati come tecnologia e già ottimizzati per efficienza e resa: non è pertanto particolarmente significativo descriverli in termini di andamento temporale o per mezzo di indicatori ambientali. Si evidenzia comunque la drastica riduzione di materie prime impiegate negli ultimi tre anni a causa della congiuntura economica sfavorevole.

7. I DATI E GLI INDICATORI AMBIENTALI

tabella 2 - Consumi di materie prime

materia Prima Classificazionedipericolo(ai sensi delle norme sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze e

miscele pericolose)

Consumi 2007

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Consumi 2008

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Consumi 2009

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Consumi 2010

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metanolo Infiammabile e tossico 142.000 120.000 91.000 88.000urea Non pericoloso 182.000 157.000 113.000 111.000melammina Non pericoloso 26.000 26.000 23.000 24.000Additivi(classificati peri-colosi)

Differenti classificazioni di pericolo per l’uomo o per l’ambiente: irritanti, corrosivi, tossici, pericolosi per l’ambiente, comburenti ed infiammabili tra i quali i più importanti sono il DEG (glicole dietilenico), Acido Formico, Acido Fosforico, Resorcinolo, Urotropina, Acido Solfammico, Permanganato di potassio, Sodio idrossido, Sodio ipoclorito, Ammoniaca in soluzione acquosa

4.100 4.200 4.000 4.100

Additivi Classificati non pericolosi 3.650 3.360 3.800 3.400

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7.2 EFFICIENZA ENERGETICAGli investimenti effettuati da Sadepan Chimica con l’obiettivo di migliorare il consumo di risorse naturali hanno consentito il consolidamento della riduzione dei consumi specifici (consumi riferiti all’unità di produzione, indicatori di prestazione ambientale).

L’impiego di energia elettrica (E.E) è passato dagli 81 kilowattora per tonnellata del 2000 ai 70,0 kilowattora per tonnellata del 2008 con un trend in continua discesa negli anni intermedi. Attualmente il consumo specifico si è stabilizzato a circa 72 kilowattora per tonnellata. La produttività esercita una forte influenza sul consumo specifico di E.E.; infatti, al diminuire della produttività non corrisponde una proporzionale diminuzione dei

servizi di stabilimento (aria compressa, torri evaporative, caldaie, circuiti frigoriferi, ecc) il cui consumo di energia contribuisce ad innalzare il dato. Questo spiega il leggero innalzamento del consumo specifico dal 2007 ad oggi nonostante la sensibile diminuzione del consumo assoluto.

Il gas Metano viene utilizzato per la essiccazione del fertilizzante granulare e, in parte, per le resine in polvere (essiccazione in corrente di aria calda) e la produzione di vapore per il Reparto Resine Liquide. La percentuale relativa di questi tre consumi non è costante nell’arco dell’anno pertanto è poco significativo fornire un dato di consumo specifico.

Nel mese di febbraio 2009 è stato messo in funzione il sistema di recupero dei gas caldi in emissione dai Postcombustori Formaldeide e utilizzati per la essiccazione del Fertilizzante Granulare; questa innovazione ha consentito di ridurre il consumo specifico di Metano al Sazolene di circa il 23 % pari a 192.000 m3 per il 2010 ed una mancata emissione di circa 358 tonnellate di CO2.

7.3 ACQUASadepan Chimica è stata autorizzata alla derivazione di acque sotterranee con Concessione rilasciata dalla Regione Lombardia con decreto n°2186 del 01/02/2001 (scadenza 01/02/2031). La Concessione è stata rilasciata in base al Testo Unico 1775/33, alla L.R. n°34 del 10/12/1998 ed al Reg. Regionale n°2 del 24/03/2006.

L’acqua di raffreddamento (grafico n. 5), così come il vapore tecnologico, è utilizzata all’interno di circuiti parzialmente chiusi. In tale maniera è possibile riutilizzare la stessa acqua in continuo riducendo così al minimo gli sprechi di questa risorsa naturale così importante.Il prelievo di acqua da pozzo in termini assoluti è sostanzialmente costante negli ultimi anni; il consumo specifico (m3 per tonnellata prodotta) è leggermente aumentato dal 2009 a causa dei medesimi fattori considerati per l’E.E..

7.4 TRASPORTI SU STRADA

I valori per gli anni 2007 ÷ 2010 sono riportati nel grafico n. 6, il quale mostra un numero di trasporti da e per lo stabilimento in costante diminuzione dal 2007 (anno di massima produzione del sito) ad oggi; l’utilizzo del trasporto fluviale ha contribuito alla riduzione del traffico veicolare per circa 2.000 unità nel 2010 e circa 1.000 nel primo semestre del 2011.

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7.5 EMISSIONI IN ATMOSFERALe emissioni in atmosfera provengono dagli impianti di trattamento degli effluenti gassosi di processo (post combustori catalitici per le Unità Formaldeide e biofiltro catalitico per le Unità Resine in Polvere), dall’Unità di produzione Fertilizzante Granulare (punto di emissione), dai filtri di abbattimento delle polveri, dalla centrale termica per la produzione di vapore alimentata a Metano, da emissioni diffuse di entità trascurabile.Dalla primavera 2009 è attivo il sistema di recupero dei gas caldi in emissione dai postcombustori catalitici, gas utilizzati come aria di essiccazione nel processo di produzione del Sazolene Granulare; l’attivazione del recupero consente una importante diminuzione del consumo di Metano per il riscaldamento dell’aria necessaria a questo processo.Le emissioni per le quali non sono riportati i dati sono considerate poco significative.Le emissioni di Sadepan Chimica sono soggette al Dlgs n° 152/06, parte V e s.m.i.Le autorizzazioni in essere sono:• Autorizzazione alle emissioni PC catalitici E1, E2, E8, E16 rilasciata dalla Regione Lombardia con DGR

VI/26406 del 21/03/1997• Autorizzazione alla emissione Biofiltro E3 con Presa d’atto della Regione Lombardia n°15786 del

23/03/2000• Autorizzazione alla emissione Unità Sazolene E15 rilasciata dalla Regione Lombardia con Dec. Reg.

31484 del 17/12/2001

Sadepan Chimica ha presentato la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per lo stabilimento di Viadana in data 16/03/2007; il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato il decreto per l’esercizio dell’impianto chimico in data 26/07/2011 il quale, dalla data della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sostituirà tutte le autorizzazioni precedenti.I limiti alle emissioni riportati nei grafici che seguono sono riferiti alle autorizzazioni in essere al 30/06/2011.

Le sostanze che caratterizzano le emissioni dello stabilimento sono:• Formaldeide• COT (sostanze organiche volatili espresse come Carbonio Organico Totale)La Formaldeide è la più importante sostanza controllata nelle emissioni in atmosfera, non tanto per la quantità emessa, bensì perché coinvolta in tutte le produzioni di Sadepan Chimica e per le sue caratteristiche di pericolosità.La Formaldeide è un gas incolore, dall’odore pungente, ubiquitaria, prevalentemente presente nei centri urbani come prodotto della combustione; la sostanza è classificata nel modo seguente (Regolamento (CE) 1272/2008):

Cancerogeno di Categoria 2 Sospettato di provocare il cancro (per inalazione)Tossicità Acuta Cat. 3 (orale) Tossico se ingeritoTossicità Acuta Cat. 3 (contatto con la pelle) Tossico per contatto con la pelleTossicità Acuta Cat. 3 (inalazione) Tossico se inalatoCorrosione/Irritazione Cutanea Cat. 1B Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculariSensibilizzazione Cutanea Cat. 1 Può provocare una reazione allergica cutanea

I dati riportati nei grafici seguenti vengono confrontati con i valori di riferimento contenuti nelle autorizzazioni più sopra riportate.

grafico n. 7: quantità di COT emesso annualmente dai quattro postcombustori catalitici PC1÷PC4 e fattore di emissione espresso in grammi di COT per tonnellata di Formaldeide al 36 % prodotta (consuntivo anni 2007 ÷ 2010 e stima anno 2011)

grafici n. 8 e n. 9: concentrazione media di Formaldeide emessa da ogni postcombustore(consuntivo anni 2007 ÷ 2010 e I° semestre 2011)

grafico n. 10: quantità di Formaldeide emessa annualmente dai quattro postcombustori catalitici e fattore di emissione espresso in grammi di sostanza emessa per ton-nellata di Formaldeide al 36 % prodotta (consuntivo anni 2007 ÷ 2010 e stima anno 2011)

grafico n. 11 e n. 12: nel grafico n° 11 è riportata la quantità di Formaldeide emessa negli anni 2007 ÷ 2010 dalla unità di produzione Fertilizzante Granulare (emissione E15); la delibera autorizzativa non stabilisce un limite quantitativo in termini assoluti ma in termini di emissione specifica. Nel grafico n° 12 è riportato il fattore di emissione per gli anni 2007 ÷ 2010 e per il I° semestre 2011, espres-so in grammi di sostanza emessa per tonnellata di Fertilizzante prodotto

grafico n. 13: quantità di Formaldeide emessa dall’intero stabilimento (consuntivo anni 2007 ÷ 2010 e stima anno 2011)

grafico n. 14: distribuzione percentuale della quantità di Formaldeide emessa dall’intero stabilimento nel 2010.

L’emissione specifica è molto inferiore al minore dei limiti di legge autorizzati per i post-combustori (25 grammi di COT/ tonnellata di Formaldeide prodotta per il PC3 ed il PC4; 35 grammi di COT/tonnellata di Formaldeide prodotta per il PC1 ed il PC2).I valori di emissione specifica sono pressoché costanti nel tempo (costante efficienza dei Postcombustori) mentre è in diminuzione l’emissione assoluta, strettamente legata alla produzione di Formaldeide.

I due diagrammi che seguono (grafico n. 8 e n. 9) confermano il consolidamento delle basse concentrazioni di Formaldeide emessa dai 4 post combustori catalitici. La concentrazione di Formaldeide del PC1 per il 2010 è stata omessa poiché il Postcombustore è rimasto inattivo tutto il periodo.

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Dai grafici n. 8 e n. 9 si può notare anche che le concentrazioni di Formaldeide nelle emissioni dei PC sono sempre inferiori a 5 mg/Nm3, valore considerato come il risultato dell’applicazione della migliore tecnologia disponibile (BAT) nelle linee guida “Reference Document on Best Available Techniques in the Large Volume Organic Chemical Industry February 2003” pubblicate dalla Commissione Europea.

Grafico n. 10: l’emissione specifica è molto inferiore al minore dei limiti di legge autorizzati per i post-combustori (8 grammi di CH2O/tonnellata di Formaldeide prodotta per il PC3 ed il PC4; 20 grammi di CH2O/ tonnellata di Formaldeide prodotta per il PC1 ed il PC2).

Nel grafico n. 12 viene riportata l’emissione specifica media di Formaldeide dall’Unità di produzione Fertilizzante Granulare; il dato si consolida attorno al 50 % del limite.Nel periodo considerato non si sono avuti superamenti del limite autorizzato.

L’emissione di Formaldeide dall’intero stabilimento è calcolata considerando le emissioni dei 4 post-combustori (Reparto Formaldeide), del Biofiltro a servizio del Reparto Resine in Polvere e dell’Unità per la produzione di Fertilizzante Granulare (grafico n. 13). Il limite di 7.5 tonnellate è in vigore dal 1999.

Nel grafico n. 14 è rappresentata la distribuzione percentuale del contributo dei singoli reparti produttivi alla emissione di Formaldeide dello stabilimento.

ControllI AnAlItICI Delle emIssIonI

Le emissioni dei post-combustori catalitici sono controllate da un sistema di monitoraggio in continuo con misura delle concentrazioni di Carbonio Organico Totale (COT), portata degli effluenti e temperature: i dati sono archiviati e resi disponibili alle Autorità di controllo.

Il Laboratorio Chimico Aziendale effettua campionamenti sistematici alle emissioni per misurare la concentrazione di Formaldeide; i campionamenti sono mensili sulle emissioni dei quattro post combustori e del biofiltro catalitico, trimestrali sulla emissione dell’Unità di produzione Fertilizzante Granulare.

Mediante analisi gascromatografiche degli effluenti in ingresso e in uscita dai post combustori si determinano gli altri inquinanti (Ossido di Carbonio, Biossido di Carbonio, Etere Dimetilico, Metanolo, ecc.) e si controlla l’efficienza di ogni impianto di abbattimento.

Trimestralmente si effettua il controllo della combustione e la verifica del rendimento sui quattro impianti termici della centrale di produzione vapore alimentata a Metano: le determinazioni sono effettuate secondo la norma UNI 10389.

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Come previsto dalle autorizzazioni in essere, semestralmente un laboratorio esterno qualificato effettua campionamento e misura del COT e della Formaldeide ai quattro camini dei postcombustori catalitici, al biofiltro ed all’Unità di produzione Fertilizzante Granulare; almeno una volta l’anno il medesimo Laboratorio effettua campionamento e misura sui rimanenti punti di emissione dello stabilimento.

Trimestralmente i dati delle misure puntuali di Formaldeide effettuate sui quattro post combustori sono comunicati, su base volontaria, al Sindaco ed all’ASL del comune di Viadana, all’ARPA ed alla Amministrazione Provinciale di Mantova.Con frequenza semestrale, i dati rilevati dallo SME, le emissioni del biofiltro e dell’unità “Sazolene” sono comunicati all’ARPA, dipartimento di Mantova.Altri importanti aspetti legati all’inquinamento atmosferico e potenzialmente correlabili alle attività di Sadepan Chimica sono:• l’impoverimento dell’Ozono atmosferico ad opera dei composti refrigeranti (R22) presenti negli apparecchi

frigoriferi installati (tutti gli apparecchi installati negli ultimi anni in Sadepan Chimica funzionano con gas refrigeranti che non contengono R22). Nel periodo 2010 – I° semestre 2011 sono stati regolarmente effettuati ad opera di ditte esterne specializzate, gli interventi di manutenzione periodica programmata previsti dai costruttori. In seguito alla sostituzione dei compressori di due gruppi frigo di raffreddamento a servizio dell’Unità di produzione Resine liquide si è provveduto alla sostituzione del gas R22 con gas R407C innocuo per l’Ozono atmosferico. Annualmente le ditte specializzate di manutenzione, effettuano i controlli relativi all’assenza di fughe di gas R22 nelle macchine ove ancora tale tipologia di gas è presente. Tali controlli vengono registrati sui libretti di ciascun apparecchio.

• le emissioni di Anidride carbonica prodotte dalla combustione del gas Metano (circa 7.300 tonnellate nel 2010, proporzionali al consumo di combustibile);

• le possibili molestie olfattive derivanti dai processi produttivi ed in particolare dalla produzione e dall’utilizzo di Formaldeide (nessuna lamentela è pervenuta all’azienda dal 1999, data di istituzione del Registro segnalazioni dall’esterno)

• la presenza di amianto: come prescritto dalla normativa vigente Sadepan Chimica ha provveduto alla nomina del Responsabile per le Strutture Contenenti Amianto (DM 06\09\1994). Sono state censite le coperture, analizzata la composizione dei materiali per la individuazione dell’amianto ed implementato e mantenuto attivo un protocollo di monitoraggio periodico del loro stato; l’esito di tale monitoraggio ha evidenziato il buono stato di conservazione delle coperture.

7.6 RIFIUTILa gestione dei rifiuti è soggetta al D.Lgs. 152/06 parte IV e s.m.i.; Sadepan Chimica opera secondo la modalità del deposito temporaneo, così come definito all’art.183 del D.Lgs. 152/06 nel testo modificato dall’articolo 10 del D.Lgs n° 205 del 3/12/2010.

La descrizione dettagliata dei rifiuti prodotti nello stabilimento di Viadana nel triennio 2008 ÷ 2010 è riportata nell’allegato X.2.

I grafici che seguono mostrano l’evoluzione nel tempo delle tre principali tipologie di rifiuti prodotti (grafico n. 15) ed il dato complessivo della produzione di rifiuti rapportata alla produzione dell’intero stabilimento (grafico n. 16).

Nel 2010 si evidenzia una sostanziale stabilità nella produzione totale annua di rifiuti con una leggera diminuzione dei rifiuti da imballaggi a causa di un minor consumo di materie prime. Di particolare rilievo la stima di produzione adesivi di scarto per il 2011; il dimezzamento della quantità di questo tipo di rifiuto è la conseguenza di un intervento di miglioramento effettuato sulle pompe di travaso (vedi successiva sezione IX)I rifiuti di imballaggi ed i rifiuti metallici sono avviati al riciclo mentre gli adesivi e sigillanti di scarto sono destinati allo smaltimento per incenerimento; significativo è pertanto il grafico n° 16 nel quale viene rappresentata la produzione specifica di adesivo di scarto in relazione alla totalità di adesivi prodotti. Il valore medio della produzione specifica di adesivi di scarto negli ultimi dieci anni è stata di 0,800 kg/tonnellata; la stima per il 2011 indica 0,548 kg, dato in decisa controtendenza e frutto dell’intervento di miglioramento.

Nessuno smaltimento di materiali contenenti amianto è stato effettuato nel corso del 2010 e nei primi sei mesi del 2011.

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7.7 SCARICHI IDRICISadepan Chimica è stata autorizzata dalla Provincia di Mantova allo scarico di acque reflue con i seguenti provvedimenti:• scarico acque reflue industriali con Determinazione n° 1396 del 06/06/2006. Rinnovo richiesto nel 2009

in attesa di confluire in AIA• scarico acque domestiche con Determinazione n° 1178 del 23/05/2006. Rinnovo richiesto nel 2009 in

attesa di confluire in AIASadepan Chimica ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in data 26/07/2011; tale provvedimento sostituirà tutte le autorizzazioni precedenti dalla data della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.I limiti alle emissioni riportati nei grafici che seguono sono riferiti alle autorizzazioni in essere al 30/06/2011.

Gli scarichi idrici sono soggetti al D.Lgs. 152/06 parte III e s.m.i.

La quantità di acqua scaricata in corpo idrico superficiale e proveniente da emungimento da pozzi, nel 2010 è stata circa 580.000 m3, corrispondente al 65% dell’acqua prelevata. Si stima per il 2011 una quantità pressoché analoga (560.000 m3).La qualità delle acque per tutti i parametri previsti dalla legge è verificata mediante analisi effettuate da un Laboratorio esterno qualificato, con cadenza trimestrale. I valori relativi alla media dei risultati analitici ottenuti nel 2010 sono riportate nell’allegato X.3.

Il grafico che segue (grafico n. 17) mostra i valori del parametro Formaldeide in termini di concentrazione media nelle acque di scarico e di stima della massa annua scaricata. L’oscillazione del valore medio osservato negli anni, sempre comunque inferiore al limite di legge, è riconducibile alle normali incertezze delle misure della concentrazione e all’esiguo numero di dati disponibili (quattro analisi/anno).

Nel periodo considerato non si sono verificati superi della concentrazione limite prevista per legge.

Altri parametri ritenuti significativi per l’attività industriale sono il COD e il BOD5 (grafici n. 18 e 19).

I dati del 2010 e la stima per il 2011 esprimono valori di concentrazione stabilmente ed abbondantemente inferiori ai limiti di legge.

7.8 SUOLO E ACQUA DI FALDALa completa pavimentazione dell’area ed il confinamento in bacini e piste di tutte le aree di stoccaggio e travaso dei prodotti chimici garantiscono la protezione del suolo e dell’acqua di falda da qualsiasi rischio di inquinamento derivante dalle attività dello stabilimento.Nonostante le garanzie di sicurezza offerte dalla pavimentazione, Sadepan Chimica ha realizzato nel 2003 una rete di 5 piezometri per il monitoraggio della qualità e della direzione di moto dell’acqua nel sottosuolo.Una ditta esterna specializzata provvede con frequenza semestrale ad eseguire i prelievi dell’acqua di falda dai piezometri secondo metodiche ufficiali e standardizzate. Il personale Sadepan Chimica effettua periodicamente la misura dei livelli piezometrici.La medesima ditta redige, con cadenza annuale, una relazione di sintesi con lo scopo di illustrare lo stato quali-quantitativo delle risorse idriche sotterranee in riferimento all’anno trascorso.In estrema sintesi emergono dall’analisi dei dati raccolti nel corso di sette anni le seguenti osservazioni:• una stretta relazione del moto dell’acqua di falda con le fasi di piena e di magra del vicino fiume Po;• la conferma dell’assenza nell’acqua di falda dei due inquinanti ritenuti spia di possibili inquinamenti

derivanti dal processo produttivo di Sadepan Chimica ovvero Formaldeide e Metanolo.

7.9 RUMORE ESTERNOLe norme relative al rumore esterno di riferimento sono le seguenti:• Legge Quadro n° 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, • DPCM 14/11/97 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”, • D.M. 11/12/96 “Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo continuo”, • D.M. 16/03/98 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”

Nei mesi di ottobre e novembre 2008 è stata eseguita l’ultima campagna di misure fonometriche ( i cui risultati sono riportati nella tabella seguente) al fine di verificare la compatibilità dei livelli sonori indotti dalle attività di Sadepan Chimica al confine di proprietà ed ai più vicini ricettori sensibili, con i limiti di rumore fissati dalla classificazione acustica comunale (classe V). Recettori al confineIn tutti i punti a confine oggetto di misura si è verificato il rispetto del limite di zonizzazione acustica comunale (classe V).

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rif Punto DescrizioneValore

riscontrato leq [db(A)]

limite di zonaleq [db(A)]

r10 Confine est con SIA 69,5 70r12 Confine nord con SIA 69,5 70r13 Confine nord con SIA 69,5 70r15 Confine con SIA zona ingresso / uscita 66 70r16 Confine con SIA zona ingresso / uscita 65 70r17 Confine nord-ovest con abitazione A1 66 70r18 Confine sud-est (c/o cabina metano) 68,5 70r19 Confine sud 68,5 70r20 Confine sud carico 69,5 70r21 Confine sud / est con SIA 69 70r22 Confine sud-ovest (zona ingresso) 67,5 70r23 Confine con SIA presso torri raffreddam. 65,5 70r24 Confine sud-est 59,5 70r25 Oltre il confine sud c/o abitazione A2 60,5 70

recettori sensibili: Abitazioni A1 e A2

L’attività aziendale in oggetto ha i requisiti necessari per essere definita come impianto a ciclo produttivo continuo. Per le abitazioni è richiesta la verifica dei livelli ambientali. Essendo rispettati i limiti di immissione assoluti, ai sensi del D.M. 11/12/96 (art.3), non si è reso necessario effettuare la verifica del criterio differenziale. Presso le più vicine abitazioni A1 ed A2, si è registrato il rispetto dei limiti di zona fissati dal piano acustico comunale in entrambi i periodi di riferimento.

rif Punto Descrizione PeriodoValore

riscontrato leq [db(A)]

Contributo aziendale

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limite di zonaleq [db(A)]

CC1

Campionamento in continuo – confine nord/

ovest (C/o A1)

Diurno 65 56 70

Notturno 57,5 53,5 60

CC2

Campionamento in continuo –

oltre il confine sud (c/o A2)

Diurno 60 56,5 65

Notturno 56,5 54 55

La prossima indagine fonometrica ai confini ed all’esterno del sito produttivo è prevista per il 2012 salvo modifiche impiantistiche significative o aggiornamenti normativi che ne rendano necessario un aggiornamento anticipato.

7.10 IMPATTO VISIVOLo stabilimento Sadepan Chimica è ubicato in Zona Prevalentemente Produttiva. Gli impianti di produzione in struttura metallica presentano un impatto visivo caratteristico di un complesso chimico; gli edifici appaiono integri alla vista; lungo le zone perimetrali sono presenti alberi di alto fusto che riducono l’impatto visivo dello stabilimento.

7.11 INQUINAMENTO LUMINOSOL’Azienda, in relazione alla L.R. 27/03/2000 n° 17 della Regione Lombardia, non provoca inquinamento luminoso in quanto non dispone di fari che irradiano luce artificiale al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata; inoltre Sadepan Chimica non è limitrofa a zone di tutela come osservatori astronomici o aree naturali protette.

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8. LA SICUREZZA DEL SITO

8.1 ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI E FISICI

FormAlDeIDe

Normativa di riferimento: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo IX, Capo I

L’esposizione degli operatori alla Formaldeide viene valutata con frequenza annuale attraverso indagini mirate su campioni di aria prelevati all’interno di tutti i Reparti produttivi.

Gli strumenti di prelievo vengono posizionati sia in punti fissi dei Reparti (campionamento ambientale) sia sugli indumenti degli operatori in modo da seguirli nelle diverse fasi lavorative (campionamento personale). L’ultima campagna di monitoraggio è stata condotta nel mese di giugno 2011. Per l’esposizione alla Formaldeide si è proceduto, come negli anni precedenti, all’analisi per mansione secondo la metodologia prevista al punto C.3 della norma UNI EN 689 “Guida alla valutazione dell’esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione”. Tale metodologia ha previsto l’utilizzo di campionatori passivi per tutta la durata di un turno di lavoro (8 ore). Il 100% dei dati rilevati nel corso dei campionamenti ambientali e personali è risultato inferiore al limite previsto dall’associazione dei Medici Igienisti Americani (ACGIH) e recepita dal Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori dell’industria chimica (0,3 ppm, o 370 µg/m3).Sulla base dei risultati ottenuti e della loro valutazione con i criteri della norma citata, il rischio chimico è risultato BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE per tutte le mansioni ad eccezione del “Turnista Reparto Resine Liquide”. Il Medico Competente ha partecipato attivamente alla valutazione del rischio chimico dell’azienda anche attraverso le osservazioni emerse in occasione dei sopraluoghi semestrali negli ambienti di lavoro previsti dal DLgs 81/2008 e s.m.i..

rumore

Normativa di riferimento: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo VIII, Capo II

L’ultima indagine fonometrica è stata eseguita da un laboratorio esterno qualificato nel mese di ottobre 2009, allo scopo di valutare il rischio derivante dall’esposizione al rumore all’interno di tutti i Reparti dello stabilimento.I dati ottenuti circa i livelli di esposizione personale (LEX, 8h) sono positivi; su un totale di 101 addetti, 33 si collocano nella classe di rischio compresa tra 80 ed 85 dB(A) e 68 in quella inferiore ad 80 dB(A). Per quanto concerne i livelli di rumorosità negli ambienti di lavoro si sono registrati valori superiori al limite di 87 dB(A) soltanto in luoghi non presidiati da personale, dove l’accesso od il passaggio avviene in modo saltuario per controlli od interventi di manutenzione.Queste aree sono state adeguatamente segnalate con cartelli che avvertono del pericolo ed indicano l’obbligo di accedervi con gli specifici DPI.Sulla scorta dei dati rilevati, il rischio di esposizione al rumore si può ritenere trascurabile; in ogni caso l’Azienda fornisce a tutti gli operatori inserti auricolari personalizzati o cuffie anti rumore. Nel mese di dicembre 2010, in seguito al completamento di due interventi di mitigazione acustica, si è provveduto ad effettuare un collaudo acustico dedicato i cui risultati sono riportai nella successiva tabella.

Condizionepre-bonifica Condizionepost-bonifica

Punto di misura leq db(A)misurato max peak liv. db(C) leq db(A)misurato max peak liv. db(C)

quadro comandi insaccatrice

Autoindurenti88,1 118,4 82,2 110,0

Passaggio tra reparto resine in PolvereeBiofiltro

85,9 104,8 77,4 106,3

Il primo intervento ha consentito di ridurre l’esposizione degli operatori addetti all’insacco della Resina in Polvere da 84,1 dB(A) a 82,3 dB(A).

CAmPI elettromAgnetICI e mICroClImA

Normativa di riferimento: • Campi elettromagnetici: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo VIII, Capo IV• Microclima: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo II e Titolo VIII, Norma UNI EN 27243

Nel corso dell’anno non sono stati registrati problemi legati al Microclima.

La valutazione del rispetto dei limiti di esposizione dei lavoratori ai Campi Elettromagnetici è stata aggiornata nel maggio 2010 seguendo quanto stabilito dal Titolo VIII “Agenti fisici” articolo 181 “Valutazione dei rischi” del DLgs 81 del 09/04/2008 e sue successive modifiche ed integrazioni ed in linea con quanto prescritto dalle norme standardizzate in materia di radiazioni non ionizzanti; in particolare in base alle indicazioni della norma EN 50499 “Procedure for the assessment of the exposure of workers to electromagnetic fields”.Alla luce delle misurazioni e delle valutazioni effettuate si può concludere che lo stabilimento Sadepan Chimica non presenta situazioni di rischio inerenti al fenomeno “Esposizione ai campi Elettromagnetici”.

VIbrAzIonI

Normativa di riferimento: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo VIII, Capo III

Secondo quanto prescritto dal D.Lgs n.187 del 19/08/2005 relativo alle misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccanica, nel settembre 2006 è stata eseguita una specifica valutazione con misurazioni in campo relative, sia ad attrezzature che possono comportare vibrazioni per il sistema mano – braccio, sia a porzioni di impianti (impalcati metallici) o macchine (carrello elevatore e pala meccanica) che possono comportare l’esposizione al fenomeno vibratorio per il corpo intero. In ottobre 2009 la relazione di valutazione del rischio è stata aggiornata al fine di considerare quanto riportato nel D.Lgs. 81 del 09/04/2008 e s.m.i. Nel corso del 2010 – primo semestre 2011 non sono state introdotte modifiche tali da richiedere l’aggiornamento delle misure.

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rADIAzIonI ottICHe ArtIFICIAlI

Normativa di riferimento: D.Lgs. 09/04/2008 n° 81 e s.m.i., Titolo VIII, Capo V

La valutazione del rischio di esposizione degli operatori alle Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) è stata eseguita nel giugno 2010; è stata incaricato un laboratorio esterno specializzato di eseguire una. Le misure e le valutazioni eseguite hanno dato valori complessivi di esposizione a ROA dei lavoratori inferiori ai limiti imposti dal DLgs 81/08, Titolo VIII capo V (Allegato XXXVII).

moVImentAzIone mAnuAle DeI CArICHI

Il rischio di esposizione alla movimentazione manuale dei carichi è stato valutato nel dicembre 2009. Tra tutte le attività svolte nei vari reparti una sola è stata individuata come rischio potenziale per gli operatori di Sadepan Chimica ed è costituita dalla movimentazione di sacchetti di chemicals presso il reparto Resine Liquide. Al fine di ridurre il rischio sono stati adottati interventi di miglioramento specifici ed i lavoratori esposti sono stati segnalati al Medico Competente per la sorveglianza sanitaria.

stress lAVoro CorrelAto

Normativa di riferimento: D.Lgs. 81/2008, art. 30; Accordo quadro europeo 8/10/2004; D. Lgs. 26/ 2001, n. 151; Direttiva – quadro 89/391

La valutazione del rischio stress è stata completata nel maggio 2009 una; l’indagine eseguita da una psicologa ha previsto sia la compilazione di test scritti, sia l’effettuazione di colloqui personali con i dipendenti. Non si è evidenziata la presenza di criticità.

8.2 INFORTUNI SUL LAVOROIl confronto dell’andamento infortunistico del 2010 con gli anni precedenti evidenzia un incremento sia dell’Indice di Frequenza If sia del Rapporto di Gravità Rg. I due indici descrivono una situazione infortunistica con otto eventi ma dalle conseguenze abbastanza limitate (85 giorni di assenza complessivi); uno degli infortuni è avvenuto in itinere, ovvero all’esterno del complesso produttivo, nel tragitto per raggiungere il posto di lavoro. Nei primi sei mesi del 2011 non si sono verificati infortuni all’interno dell’insediamento produttivo; l’unico episodio registrato è un infortunio in itinere. Pertanto l’Indice di frequenza If ed il Rapporto di Gravità Rg sono pari a zero.

L’Indice di Frequenza è calcolato con la formula (n° infortuni x 1.000.000)/ore lavorate; il valore di riferimento è rappresentato dall’indice rilevato nel settore chimico in Regione Lombardia nel triennio 2003 ÷ 2005.

Il Rapporto di Gravità è calcolato, secondo le indicazioni dell’INAIL come: (giorni di assenza / n° operai per anno); il valore di riferimento è rappresentato dall’indice rilevato nel settore chimico in Regione Lombardia nel triennio 2003 ÷ 2005 per aziende occupanti fino a 100 operai.

I dati ci portano ancora una volta a concludere che, pur riscontrando una frequenza di incidenti superiore alla media la gravità di questi è inferiore o in linea con la media di confronto (inciampi, contusioni, mancato uso dei DPI, ecc).

8.3 INCIDENTI ED AZIONI CORRETTIVENel periodo considerato (anno 2010 ÷ 1° semestre 2011) non si sono verificati incidenti rilevanti ai sensi della legislazione vigente (D.Lgs. 334/99 e successive modifiche).

Gli eventi riassunti nella Tabella 3 e tratti dal registro degli eventi incidentali, sono stati gestiti dal personale dei reparti produttivi senza la necessità di attivare il Piano di Emergenza Interno (PEI) e sono risultati privi di ripercussioni per l’ambiente e la sicurezza degli operatori e della popolazione.

tabella 3 - Incidenti ed azioni correttive

Data evento Azione correttiva

15/04/2010Trafilamento di Resina dal serbatoio in gomma di un automezzo appena

caricato poiché danneggiato

Svuotamento del prodotto dal serbatoio flesibile presso la pista di carico. Pulizia del veicolo e della pavimentazione con recupero del prodotto. Invio lettera di richiamo alla compagnia di trasporto

03/02/2011Tracimazione di circa 50 litri di resina

Ureica durante la fase di carico in autocisterna per guasto al conta litri

Pulizia del veicolo e della pavimentazione con recupero del prodotto; sostituzione del conta litri.

Nella tabella seguente si riportano i quasi incidenti e le anomalie registrate nel 2010 e nei primi sei mesi del 2011.

tabella 3.1 - quasi incidenti, anomalie ed azioni correttive

Data evento Azione correttiva

23/04/2010

Fuoriuscita di uno spruzzo di Resina durante il collegamento di una tubazione flessibile per il trasferimento del prodotto all’interno

del reparto Resine

Sostituzione delle tubazioni flessibili per il trasferimento del prodotto da un reattore ad un

altro con tubazioni fisse

La registrazione e l’analisi degli eventi incidentali, dei quasi incidenti e delle anomalie, consente di individuarne le cause e di applicare le idonee azioni correttive.

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9. GLI OBIETTIVI ED I TARGET AMBIENTALI

Con cadenza almeno annuale la Direzione di stabilimento definisce gli obiettivi di miglioramento per l’ambiente e la sicurezza: le azioni previste per il loro conseguimento sono pianificate in termini di responsabilità dell’esecuzione, durata dell’intervento, codice di priorità e risorse a disposizione.

La tabella 4 mostra lo stato di avanzamento al 30/9/2011 degli interventi pianificati nel periodo 2007 ÷ 2010.Nella tabella 5 si riassumono gli interventi pianificati nel corso del 2011.

L’impegno economico richiesto per tali azioni è desumibile dagli indicatori riportati nei seguenti grafici n. 22 e n. 23:

Nel 2010 gli investimenti per l’ambiente e la sicurezza sono stati pari a € 248.000 (circa il 22% in meno rispetto a quelli effettuati nel 2009) e circa il 38% degli investimenti complessivi per lo sviluppo del sito SADEPAN CHIMICA S.r.l. di Viadana. Il grafico evidenzia una contrazione degli investimenti relativamente al 2010 pur tuttavia rimanendo superiori alla media degli ultimi 10 anni (27 %).

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ATI TECNICI

10. GLI ALLEGATI TECNICI

10.1 GLOSSARIO

ACgIH American Conference of Governmental Industrial HygienistsAIA Autorizzazione Integrata Ambientale

ArPA Agenzia Regionale Protezione Ambiente

boDBiological Oxigen Demand (richiesta di Ossigeno biologico): quantità di Ossigeno (espresso in milligrammi per litro di acqua) occorrente per la degradazione biologica di tutte le sostanze organiche biodegradabili contenute nell’acqua

Cer Catalogo Europeo dei Rifiuti

CoDChemical Oxigen Demand (richiesta di Ossigeno chimico): indice di inquinamento delle acque espresso come quantità di Ossigeno (in milligrammi per litro di acqua) necessario per distruggere i composti chimici presenti nell’acqua

Cot Carbonio Organico TotaleD. lgs. Decreto LegislativoD.g.r. Delibera Giunta Regionale

db(A)Decibel A: misura del rumore eseguita con strumenti calibrati sulla curva di ponderazione A (curva normalizzata a livello internazionale che fornisce, in funzione della frequenza, l’andamento pesato dell’intensità sonora espressa in dB in modo da simulare il più fedel-mente possibile la risposta la rumore dell’orecchio umano)

DPI Dispositivi di protezione individuale

emAsEco Management and Audit Scheme: Regolamento della Comunità Europea n° 1221/2009 riguardante l’adesione volontaria delle imprese ad un sistema comunitario di ecogestione ed audit.

en European NormIso International Organization for Standardization

IsPrA Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca AmbientalenACe Nomenclatura delle Attività della Comunità Europea

pH Concentrazione degli ioni Idrogeno (usato per esprimere l’acidità o l’alcalinità di un liquido)

ppm Parti per milionesme Sistema di Monitoraggio delle EmissioniunI Ente Nazionale Italiano di Unificazioneμg/m3 Microgrammi al metro cubo

10.2 RIFIUTI PRODOTTI E SMALTITI NEL TRIENNIO 2008÷2010

Rifiuto Provenienza Codice Cer

2008 2009 2010

prodot-ti (kg)

smaltiti (kg)

prodotti (kg)

smaltiti (kg)

prodot-ti (kg)

smaltiti (kg)

Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di

cui alla voce 060311 e 060313

Mezzo di termostatazione reattori per la produzione

formald.

060314 8.720 8.720 -- -- -- --

Rifiuti contenenti sostanze pericolose

Mezzo di termostatazione reattori per la produzione

formald.

061002* -- -- -- -- 11.480 11.480

Altri fondi e residui di reazione

Pulizia serbatoi di stoccaggio 070108* 94.100 94.100 -- -- -- --

Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla

voce 080317

Cartucce per stampanti, toner

fotocopiatrici080318 -- -- 228 228 -- --

Adesivi e sigillanti di scarto, diversi

da quelli di cui alla voce 080409

Residui della produzione di

adesivi; prodotti fuori specifica

080410 287.000 283.180 297.000 300.000 299.000 302.380

Cere e grassi esauriti

Manutenzione meccanica e

lubrificazione120112* -- -- 820 820 -- --

Scarti di olio minerale per

motori, ingranaggi e lubrificazione, non

clorurati

Manutenzionemeccanica 130205 * 1.110 1.360 1.090 720 1.170 1.280

Imballaggi in carta e cartone

Imballaggi di materie prime 150101 43.260 43.260 47.120 47.120 44.980 44.980

Imballaggi in plastica

Imballaggi di materie prime 150102 111.660 111.660 112.580 112.580 92.120 92.120

Imballaggi in materiali misti

Imballaggi di materie prime 150106 26.020 26.020 22.500 22.500 22.860 22.860

Imballaggi in vetro Imballaggi in vetro 150107 -- -- 2.340 2.340 2.480 2.480

Assorbenti, materiali filtranti,

stracci e d indumenti protettivi, diversi da quelli di

cui alla voce 150202

Materiale filtrante soluzioni di urea

e maniche dai filtri a tessuto per

polveri

150203 3.300 3.300 22.010 22.010 14.900 14.900

DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2011 SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN)

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Rifiuto Provenienza Codice Cer

2008 2009 2010

prodotti (kg)

smaltiti (kg)

prodotti (kg)

smaltiti (kg)

prodotti (kg)

smaltiti (kg)

Gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce

160504

Estintori inutilizzabili 160505 1.480 1.480 -- -- -- --

Catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o composti di metalli di transizione peric.si

Catalizzatori per formaldeide,

esauriti160802* 21.409 21.409 9.025 9.025 17.335 17.335

Vetro Demolizioni 170202 2.160 2.160 -- -- -- --

Ferro e acciaio Manutenzione meccanica 170405 148.320 148.320 32.000 32.000 33.380 33.380

Metalli misti Manutenzione meccanica 170407 -- -- 740 740 -- --

Fanghi prodotti da processi di chiarificazione

dell’acqua

Impianti di trattamento acqua

da pozzo190902 20.040 20.040 18.950 18.950 15.440 15.440

Rifiuti non specificati altrimenti

Bonifica serbatoi per acqua

antincendio190999 41.240 41.240 -- -- -- --

Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti

mercurio

Manutenzione elettrica 200121* -- -- -- -- 243 243

Fanghi da serbatoi settici Fosse biologiche 200304 8.340 8.340 9.180 9.180 3.480 3.480

NOTEL’asterisco accanto al codice CER del rifiuto indica che questi è pericoloso ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n° 152;Per alcuni rifiuti si osservano differenze nelle quantità prodotte e smaltite, dovute al normale deposito di rifiuti prodotti nell’anno solare e smaltiti l’anno successivo (ad esempio rifiuti prodotti e registrati nel mese di dicembre possono essere conferiti agli smaltitori nel gennaio dell’anno successivo). I controlli effettuati sulle registrazioni garantiscono che siano sempre soddisfatti i criteri stabiliti dalla legge per il “deposito temporaneo di rifiuti”

10.3 ANALISI MEDIA DELLE ACQUE DI SCARICO NEL 2010

Parametro risultatolimiti

(tab. 3, all. 5 alla parte III del D.lgs 152/06)

unità di misura

pH 8,20 5,5 - 9,5 mg/lmateriali totali in sospensione 7,00 80 mg/lC.o.D. 24,50 160 mg/lb.o.D.5 3,49 40 mg/lCromo 0,01 2 mg/lCromo esavalente 0,01 0,2 mg/lmanganese 0,41 2 mg/lPiombo 0,01 0,2 mg/lrame totale 0,01 0,1 mg/lzinco 0,03 0,5 mg/lCadmio 0,00 0,02 mg/lboro 0,16 2 mg/lnickel 0,01 2 mg/lAlluminio 0,01 1 mg/lCobalto 0,01 -- mg/lFerro 0,19 2 mg/lmercurio 0,0001 0,005 mg/lFosforo totale 0,26 10 mg/lAzoto ammoniacale 5,53 15 mg/lAzoto nitroso 0,45 0,6 mg/lAzoto nitrico 10,55 20 mg/lCloruri 40,50 1200 mg/lsolfati 46,00 1000 mg/ltensioattivi anionici 0,01

2mg/l

tensioattivi non ionici 0,01 mg/lsolventi organici aromatici 0,01 0,2 mg/lsolventi organici azotati 0,01 0,1 mg/lsolventi organici clorurati 0,01 1 mg/lAldeidi 0,28 1 mg/leschierichia coli 379 5000 ufc/100 ml

saggio di tossicità accettabile 50% Organismi vivi

DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2011 SADEPAN CHIMICA SRL - SITO DI VIADANA (MN)

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ATI TECNICI

10.4 ELENCO NORME APPLICABILI ALLA REALTà AZIENDALE EMANATE NEL PERIODO SETTEMBRE 2010 ÷ SETTEMBRE 2011

Ambito riferimenti normativi Argomento

Ambiente D.Lgs. n°121 07/07/2011

Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica

la direttiva 2005/35/CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni.

Antincendio D.M. 13/07/2011 13/07/2011

Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a

macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali,

agricole, artigianali, commerciali e di servizi

Apparecchi D.M. 22/07/2011 22/07/2011

Proroga dell’entrata in vigore del decreto 11 aprile 2011 recante disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche

periodiche di cui all’All. VIII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, nonché criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo.

Apparecchi D.M. 11/04/2011 11/04/2011

Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del decreto legislativo 09/04/2008,

n.81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo

Apparecchi D.P.R. n°214 05/10/2010

Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n.162, per la parziale attuazione

della Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.

Rifiuti Decreto-Legge n°138 13/08/2011 Ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo (abrogazione SISTRI)

Rifiuti D.M. 26/05/2011 26/05/2011Proroga del termine di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo

della tracciabilità dei rifiuti

Rifiuti Reg. CE n°333 31/03/2011

Regolamento recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del

Consiglio

Rifiuti D.M. n°52 18/02/2011

Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e dell’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n.78, convertito, con

modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n.102

Rifiuti D.Lgs. n°21 11/02/2011

Modifiche al decreto legislativo 20 novembre 2008, n.188, recante l’attuazione della direttiva 2006/66/CE concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che

abroga la direttiva 91/157/CEE, nonché l’attuazione della direttiva 2008/103/CE

Ambito riferimenti normativi Argomento

Rifiuti D.M. 22/12/2010 22/12/2010Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante

l’istituzione del sistema di controllo e della tracciabilità dei rifiuti

Rifiuti D.Lgs. n°205 03/12/2010Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del

Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive

Rifiuti D.M. 27/09/2010 27/09/2010Definizioni dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministero

dell’ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005

Sostanze D.M. n°20 24/01/2011

Regolamento recante l’individuazione della misura delle sostanze assorbenti e neutralizzanti di cui devono dotarsi gli impianti destinati allo stoccaggio, ricarica, manutenzione,

deposito e sostituzione degli accumulatori.

Sostanze Trasporto D.M. 29/12/2010 29/12/2010

Norme attuative dell’articolo 11 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n.35, concernente l’attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al trasporto interno di merci pericolose

Sicurezza Comunicato 10°15461 18/02/2011 Indicazioni per la valutazione dello stress lavoro - correlato

Sicurezza D.M. 04/02/2011 04/02/2011Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all’articolo 82, comma 2), lettera c), del decreto legislativo 9

aprile 2008, n.81 e successive modifiche ed integrazioni

Sicurezza Circolare n°42/10 09/12/2010

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; lavori in ambienti sospetti di inquinamento. Iniziative relative agli appalti aventi ad oggetto attività manutentive e di pulizia che espongono i lavoratori al rischio di asfissia o di intossicazione dovuta ad

esalazione di sostanze tossiche o nocive.

Nella tabella riportata sono indicate le norme applicabili alla realtà Sadepan Chimica emanate nel corso del periodo settembre 2010 ÷ settembre 2011. Tra queste rivestono particolare importanza:

• D.Lgs. n°121 del 07/07/2011 che amplia la responsabilità amministrativa delle società ai reati ambientali;

• D.M. 11/04/2011 che disciplina le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche per gli apparecchi di sollevamento e gli apparecchia a pressione;

• Reg.CE n°333 del 31/03/2011 che definisce i criteri per determinare quando alcuni rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti

• D.Lgs. n°205 del 03/12/2010 relativo alla disciplina di gestione dei rifiuti

DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2011