Sabato 5 Gennaio 2013 TORRE DEL GRECO LA STRADA … NEWS 2013/177 TORRE... · E qualcuno a Torre...

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1 Assemblaggio di notizie prelevate dalla carta stampata e dal web su e da Torre del Greco numero 121 Gennaio 2013 http://www.torremare.net "Il piacere di comunicare di tutto... per il diritto di essere informati su tutto" Sabato 5 Gennaio 2013 TORRE DEL GRECO LA STRADA DEGLI ARMATORI DEIULEMAR DIVENTA " VIA DEI TRUFFATORI" La nuova intitolazione della strada che porta alla «reggia» degli armatori Angelo Della Gatta e Pa- squale Della Gatta è avvenuta sotto gli occhi di un ristretto gruppo di obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione. Pronti a ribattezzare l’ar- teria che il Comune aveva dedicato a Giovanni Batti- sta Della Gatta - fondatore del colosso economico di via Tironi, insieme al capitano Michele Iuliano e a Giuseppe Lembo - in via dei truffatori, a sottolineare l’accusa del fallimento «pilotato» che rischia di man- dare sul lastrico 13.000 famiglie di risparmiatori. Un’i- niziativa già messa in campo alla vigilia di San Silve- stro, pochi giorni dopo la scarcerazione dei due ar- matori decisa dal gip del tribunale di Roma: «In quel- l’occasione - sottolineano diversi obbligazionisti - il cartello fu rimosso dopo poche ore». Una scena che in quattro giorni si è ripetuta per tre volte, non senza momenti di tensione tra gli obbligazionisti e alcuni «residenti» della zona scesi in strada per rimuovere il cartello. Di qui, la deci- sione dei risparmiatori di rilanciare l’idea della targa dedicata alla disonestà degli armatori e di organizzare un presi- dio permanente all’imbocco della strada che conduce alla reggia dove i fratelli Angelo Della Gatta e Pasquale Della Gatta sono attualmente agli arresti domiciliari. In serata una pattuglia dei carabinieri - invocata dai parenti degli ar- matori - si sono presentati all’imbocco della strada e hanno identificato gli obbligazionisti che stavano civilmente ma- nifestando in strada. di ALBERTO DORTUCCI TURRIS. Clamoroso, Fabiano "scappa" dalla Turris Il tecnico non sarà a Civitavecchia Franco Fabiano scappa via dalla Turris. Alla vigilia della trasferta contro il Civitavecchia il tecnico rassegna le dimissioni e molla l'incarico. Se- condo indiscrezioni, non se la sarebbe sentita di affrontare una partita nella quale, sfruttando anche il debutto di Lacarra, sarebbe stato chia- mato solo a vincere. Le notizie che arrivano sono frammentarie, la so- cietà parla di "tecnico ammalato", ma in realtà si sta prendendo tempo perché il patron Mario Moxedano non ha accettato le dimissioni dell'al- lenatore, che in questi ultimi due mesi ha difeso anche di fronte all'indi- fendibile, al punto che c'è stata anche qualche uscita fuori luogo di Fa- biano, che si sentiva inattaccabile anche di fronte alle critiche della stampa. Negli ultimi due giorni Fabiano non si è visto al Liguori, un'as- senza che ha insospettito (o avrebbe dovuto farlo per chi dice di voler fare informazione), fino ad alimentare le più svariate voci. Di certo, non si è trattato di un esonero, ma di un abbandono vero e proprio dell'alle- natore che ha sbagliato quanto meno la tempistica. Infatti, Fabiano se n'è andato pochi giorni prima la partita in terra laziale, lasciando di stuc- co anche lo spogliatoio, incredulo di fronte ad un simile atteggiamento. Probabilmente, Mario Moxedano avrà pensato ad uno scherzo, visto che il presidente non ha dato peso ai risultati pur di continuare con l'allenatore che aveva scelto ad inizio stagione le guidare la Turris. Una vicenda quasi grotte- sca, con la squadra che domani potrebbe essere guidata dal professor Bianco. Fabiano, che aveva tutto il tempo per

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Assemblaggio di notizie prelevate dalla carta stampata e dal web su e da Torre del Greco

numero 121 Gennaio 2013 http://www.torremare.net "Il piacere di comunicare di tutto... per il diritto di essere informati su tutto"

Sabato 5 Gennaio 2013 TORRE DEL GRECO LA STRADA DEGLI ARMATORI DEIULEMAR DIVENTA " VIA DEI TRUFFATORI"

La nuova intitolazione della strada che porta alla «reggia» degli armatori Angelo Della Gatta e Pa-squale Della Gatta è avvenuta sotto gli occhi di un ristretto gruppo di obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione. Pronti a ribattezzare l’ar-teria che il Comune aveva dedicato a Giovanni Batti-sta Della Gatta - fondatore del colosso economico di via Tironi, insieme al capitano Michele Iuliano e a Giuseppe Lembo - in via dei truffatori, a sottolineare l’accusa del fallimento «pilotato» che rischia di man-dare sul lastrico 13.000 famiglie di risparmiatori. Un’i-niziativa già messa in campo alla vigilia di San Silve-stro, pochi giorni dopo la scarcerazione dei due ar-matori decisa dal gip del tribunale di Roma: «In quel-l’occasione - sottolineano diversi obbligazionisti - il

cartello fu rimosso dopo poche ore». Una scena che in quattro giorni si è ripetuta per tre volte, non senza momenti di tensione tra gli obbligazionisti e alcuni «residenti» della zona scesi in strada per rimuovere il cartello. Di qui, la deci-sione dei risparmiatori di rilanciare l’idea della targa dedicata alla disonestà degli armatori e di organizzare un presi-dio permanente all’imbocco della strada che conduce alla reggia dove i fratelli Angelo Della Gatta e Pasquale Della Gatta sono attualmente agli arresti domiciliari. In serata una pattuglia dei carabinieri - invocata dai parenti degli ar-matori - si sono presentati all’imbocco della strada e hanno identificato gli obbligazionisti che stavano civilmente ma-nifestando in strada. di ALBERTO DORTUCCI

TURRIS. Clamoroso, Fabiano "scappa" dalla Turris

Il tecnico non sarà a Civitavecchia Franco Fabiano scappa via dalla Turris. Alla vigilia della trasferta contro il Civitavecchia il tecnico rassegna le dimissioni e molla l'incarico. Se-condo indiscrezioni, non se la sarebbe sentita di affrontare una partita nella quale, sfruttando anche il debutto di Lacarra, sarebbe stato chia-mato solo a vincere. Le notizie che arrivano sono frammentarie, la so-cietà parla di "tecnico ammalato", ma in realtà si sta prendendo tempo perché il patron Mario Moxedano non ha accettato le dimissioni dell'al-lenatore, che in questi ultimi due mesi ha difeso anche di fronte all'indi-fendibile, al punto che c'è stata anche qualche uscita fuori luogo di Fa-biano, che si sentiva inattaccabile anche di fronte alle critiche della stampa. Negli ultimi due giorni Fabiano non si è visto al Liguori, un'as-senza che ha insospettito (o avrebbe dovuto farlo per chi dice di voler fare informazione), fino ad alimentare le più svariate voci. Di certo, non si è trattato di un esonero, ma di un abbandono vero e proprio dell'alle-natore che ha sbagliato quanto meno la tempistica. Infatti, Fabiano se n'è andato pochi giorni prima la partita in terra laziale, lasciando di stuc-co anche lo spogliatoio, incredulo di fronte ad un simile atteggiamento. Probabilmente, Mario Moxedano avrà pensato ad uno scherzo, visto che il presidente non ha dato peso ai risultati pur di continuare con l'allenatore che aveva scelto ad inizio stagione le guidare la Turris. Una vicenda quasi grotte-sca, con la squadra che domani potrebbe essere guidata dal professor Bianco. Fabiano, che aveva tutto il tempo per

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maturare una decisione simile, lo ha fatto solo al vigilia dell'ennesima sfida importante per i corallini, obbligati a ritor-nare al successo. E qualcuno a Torre del Greco, nell'ambiente dei tifosi, che ha recentemente contestato l'allenato-re, già scherza paragonando il tecnico al comandante Schettino della Costa Concordia. "Torni sulla nave c..." gli a-vrà detto Moxedano nell'ultima telefonata. Di certo, il presidente è stato tradito dopo averlo tanto difeso e sia calcisti-camente che dal punto di vista personale non meritava una cosa del genere. C'era la sosta, Fabiano poteva anche pensarci prima. Di Luigi Capasso

Domenica 6 TORRE DEL GRECO EPIFANIA DÌ SOLIDARIETA' Doni e dolci per i bambini dei quartieri degradati

Un’Epifania più dolce e giocosa per i bambini dei quartieri degradati e a rischio criminalità di Torre del Greco. E’ l’obiettivo centrato dall’iniziativa «Adotta una letterina» giunta alla sua terza edizione e capa-ce di restituire il sorriso - un regalo insperato e ina-spettato - a decine di piccoli angeli provenienti da famiglie e ambienti economicamente disagiati. «Quest’anno sono state adottate 216 letterine, pro-venienti in particolare dal rione San Giuseppe alle Paludi, piazza Santa Croce, largo Costantinopoli, il quartiere Santa Teresa e diverse case famiglia», racconta Enrico Di Maio, coordinatore del progetto organizzato in tandem con Mario Spagnuolo - presi-dente del circolo sociale «Guido Mazza» - e realiz-zato grazie alla collaborazione de «Il villaggio del

regalo», Pasquale Sannino, Eva Contigiani e Ferdinando Della Gatta. «I donatori sono stati amici, parenti e volontari - proseguono gli organizzatori -. Abbiamo ricevuto donazioni da Roma, Milano e Frosinone: persone che non cono-scono la nostra città, ma hanno deciso di appoggiare a priori un’iniziativa che consideravano lodevole». La gioia di avere regalato un «piccolo sogno» a bambini che finalmente hanno trovato sotto l’albero il regalo desiderato è, tutta-via, adombrata dall’amara constatazione di un disagio e un’emarginazione sempre crescenti. «Leggendo alcune letterine, si percepisce come certe zone di Torre del Greco siano completamente isolate rispetto al resto della città. E a pagare le conseguenze sono, in particolare, i bambini. Purtroppo, fino a oggi, si è fatto davvero poco per argina-re tale fenomeno. A dispetto del fatto che duecento letterine siano una goccia nel mare, con questo progetto siamo riusciti a conoscere meglio determinate realtà, interagendo e provando a pianificare azioni concrete volte al recupero di queste generazioni». Un lavoro reso possibile grazie a una lunga serie di collaboratori, operatori e volontari che - operando nei luoghi del disagio e conoscendo bene il fitto reticolo di rapporti che li collega - hanno potuto redigere liste mirate in modo da evitare sprechi e favori. La consegna dei doni è avvenuta il 4 e 5 gennaio presso il circolo sociale «Guido Mazza» articolata in due turni di consegna al giorno, addolciti con caramelle e cioccolata. Centoventi letterine adottate il primo anno, centottanta adottate il secondo anno e più di duecento sono quelle che infine hanno «visto la luce» tra fine 2012 e inizio 2013. Un trend in crescita che racconta una crisi economica sempre più palpa-bile, acuita certamente dal disastro Deiulemar e dalla crisi del settore marittimo che, proprio nelle zone portuali e fronte mare, aveva il suo storico serbatoio di lavoratori che con grandi sacrifici hanno portato il nome di Torre del Greco in giro per il mondo. Un dato che lascia solo lontanamente supporre il numero di famiglie realmente indigenti che si nascondono in rioni «dimenticati» della città, testimoni - come un puzzle incompleto - di una vecchia indiffe-renza assolutamente da scardinare. di MARINA MIRANDA

TORRE DEL GRECO ABUSIVOPOLI-BIS 4 INCHIESTE PARALLELE L’inchiesta sullo scandalo abusivopoli-bis a Torre del Greco è chiusa da circa 40 giorni. E a breve il pubblico ministero Silvio Pavia della procura di Torre Annunziata potrebbe in-vocare il processo per il «re dei supermercati» di Cava de’ Tirreni - l’imprenditore Antonio Della Monica - e i 14 indagati della cricca coinvolta nella vicenda del centro commerciale abusivo all’angolo tra via Nazionale e via Lava Troia. Ma le indagini portate avanti dagli investigatori sul malcostume della politica all’ombra del Vesuvio potrebbero a breve sca-tenare nuove bufere giudiziarie su palazzo Baronale, sede del Comune di Torre del Greco. Perché, a margine delle telefonate intercettate per dimostrare i reati contestati ai 15 indagati travolti dallo scandalo abusivopoli-bis, il pm Silvio Pavia riporta una serie di conversazioni «in cui emergono - si legge nel dossier di circa mille pagine - palesi elementi di reità, mentre in diverse circostanze si evidenziano gravi indizi meritevoli di approfondimento e riscontro». Contatti

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e scambi d’opinione che vedono protagonisti una serie di personaggi al momento esclusi dalla «lista nera» degli in-dagati - a partire dal sindaco Ciro Borriello per finire all’ex capogruppo di Forza Italia Luigi Russo, passando per l’ex city manager Ciro Falanga, il cancelliere-talpa del tribunale di Torre Annunziata e alcuni funzionari dell’ente parco nazionale del Vesuvio e della motorizzazione civile di Napoli - ma, in qualche modo, interessati a diverse vicende che a cavallo tra il 2008 e il 2010 hanno tenuto banco a Torre del Greco. Si parte dal concorso per l’assunzione di 44 vigili urbani, già all’epoca al centro di furibonde polemiche politiche e non solo con l’ex assessore Salvatore Esposito - successivamente deceduto, ma presente in diverse intercettazioni telefoniche catturate dagli investigatori - pronto a fare «visita» agli agenti del commissariato di polizia proprio alla vigilia della prova scritta. Fari puntati inoltre sulla vicenda dell’acquisto dell’ex sementificio «richiamato» in diverse conversazioni tra l’ex sindaco Ciro Borriello e l’ex city manager Ciro Falanga, in prima linea per portare a termine un «affare» costato alle casse dell’ente circa due milioni di euro e fino a oggi rimasto senza utilizzo. Ma non ci sono solo le (presunte) anomalie del Comune al centro delle attenzioni della procura di Torre Annunziata: un intero capitolo delle «note a margine» messe nero su bianco dal pm Silvio Pavia riguarda, infatti, gli «esami facili» per il conseguimento della patente alla motorizzazione civile di Napoli: un’abitudine di cui, secondo gli investigatori, avrebbe beneficiato la figlia dell’ex ingegnere capo Giovanni Salerno. Pronta a fare sostenere la prova pratica - grazie all’occhio di riguardo di un funzionario - alla sorella e a por-tare così a casa il titolo di guida. Stesso cliché per un esame universitario della moglie di Giovanni Salerno, agevola-ta da una «conoscenza» in dipartimento. Tutti nodi caldi che potrebbero dare origine a nuove bufere giudiziarie per politici e dipendenti comunali di palazzo Baronale. di ALBERTO DORTUCCI

Lunedì 7 TORRE DEL GRECO GLI SPRECHI DELLA CASTA

Il Comune paga 20.000 euro in 4 mesi per le assunzioni-bluff dei politici Prima sono stati eletti consiglieri comunali, poi sono riusciti nell’impresa di trovare un’occupa-zione a tempo pieno. E’ l’incredibile «colpo di fortuna» che accomuna i quattro esponenti di maggioranza e opposizione che - conquistato uno scranno tra i banchi di palazzo Baronale - sono riusciti a strappare un’assunzione a ditte e aziende private consapevoli di prendere in organico lavoratori che, proprio a causa degli «impegni politici» in municipio, non avrebbero potuto garantire la propria presenza. Ma certa-mente il rimborso dello stipendio, assicurato direttamente dalle casse dell’ente di largo Ple-biscito: costretto così a sborsare circa 20.000 euro in quattro mesi per «coprire» le assenze dei politici-lavoratori. Un «giochetto» previsto dalla legge che, tuttavia, rischia di scatenare l’ennesimo incidente diplomatico all’interno dell’amministrazione comunale guidata dal

sindaco Gennaro Malinconico. Perché a fare da «apripista» alla corsa al rimborso per le aziende private che si av-valgono del contributo-fantasma dei consiglieri comunali è stato - già a luglio, praticamente in contemporanea con la proclamazione degli eletti a palazzo Baronale - il neo esponente di Diritti e Libertà, Domenico Maida. L’ex assessore comunale di Ciro Borriello - fresco di passaggio in maggioranza - all’indomani del successo elettorale si è fatto assu-mere dalla sua vecchia ditta - la Dibiemme Building Enterprise con sede in viale Europa - a cui il Comune ha versato tra luglio e ottobre la bellezza di 8.225,32 per le ore di permesso usufruite dal consigliere comunale per partecipare alle riunioni delle commissioni di palazzo Baronale. Una «pratica» già nota all’indefesso (e recidivo) Antonio Donadio che, a 73 anni suonati, risulta impiegato presso la ditta Gel di cui il figlio Nicola Donadio rappresenta uno dei vertici. E poco importa se per presidiare la commissione trasparenza del Comune, l’esponente dell’Udc deve lasciare a lun-go i locali di via Ignazio Sorrentino: il «recupero» delle ore perse viene assicurato dall’ente con circa 4.637,52 euro per le assenze accumulate tra luglio, agosto e settembre. A concludere il tris di esponenti della maggioranza, il neo lavoratore della Tea System di Pomigliano d’Arco, Vittorio Guarino: il delfino di Alfonso Ascione ha portato nelle cas-se della sua azienda privata 2.072,61 euro di soldi pubblici per i congedi ordinari di tre mesi. I lavoratori-fantasma, tuttavia, non si trovano solo in maggioranza. A tenere alta la bandiera degli «stacanovisti» dell’opposizione ci pensa il capogruppo dell’Api, Pasquale Brancaccio. Lo storico ultrà della Turris dopo una vita passata a gestire in prima persona l’attività di mobiliere in via Piscopia si è improvvisamente «votato» al lavoro dipendente per mettere la sua esperienza al servizio della Ennebi di Carmela Minerva, una ditta di arredamenti con sede in via San Giovanni Batti-sta. Per le ore di permesso usufruite dall’esponente della minoranza, l’azienda a carattere familiare si è portata a casa 4.110,34 euro in tre mesi. In totale,dunque, il Comune ha dovuto sborsare per le ditte dei lavoratori part-time circa 20.000 euro. Una somma - destinata, secondo i beni informati, a crescere ulteriormente visto che la «dea dell’-occupazione» bacia i politici - che si aggiunge ai gettoni già incassati per le riunioni delle commissioni di palazzo Baronale. Dove, non a caso, Vittorio Guarino & company recitano sempre la parte del leone. Con buona pace delle aziende private che li hanno assunti. di ALBERTO DORTUCCI

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TOSSICODIPENDENTE FINISCE AI DOMICILIARI Preso dalla polizia con 9 dosi di eroina: tossicodipendente finisce ai domiciliari a Torre del Greco Torre del Greco. Quando i poliziotti del locale commissariato di via Sedivola l’hanno avvistato in una zona abitual-mente frequentata da noti tossicodipendenti, si sono subito messi in allarme. Anche perché Corrado Camboni - 32 anni, già noto per qualche «problema» con la droga - si muoveva con fare sospetto, come se avesse qualcosa da nascondere. Un atteggiamento che ha convinto gli uomini in divisa guidati dal primo dirigente Paolo Esposito a rom-pere gli indugi e a entrare immediatamente in azione: l’uomo è stato così bloccato e sottoposto a un’accurata perqui-sizione personale. E’ successo nella tarda mattinata di sabato, a due passi dalla stazione della Circumvesuviana di Torre del Greco: durante i controlli, gli agenti di polizia hanno scoperto che Corrado Camboni nascondeva all’interno del suo giubbotto nove dosi di eroina, destinate a essere vendute ai tossicodipendenti della zona. La droga è stata immediatamente sequestrata, mentre il trentaduenne è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupe-facenti ai fini di spaccio. Dopo le formalità di rito negli uffici del commissariato di via Sedivola, il trentaduenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo in programma domani presso il tribunale di Torre del Greco. METROPOLIS

CIVITAVECCHIA-TURRIS 0-0. Pari senza idee, senza gol e senza... Fabiano I corallini escono dal Fattori solo con un punto

Coglie soltanto un pareggio la Turris nella trasferta di Civitavecchia. Sarebbe potuta e dovuta essere la giornata della rinascita e invece lo 0-0 contro i ne-razzurri riconsegna ai tifosi una squadra ancora in crisi di gioco, a tratti bello ma per gran parte della partita senza mordente, e di risultati, la vittoria in campionato manca da oltre un mese. Ma gli occhi di tantissimi, prima e durante la gara, non erano rivolti verso il campo, bensì verso la panchina. Fino all’ultimo infatti c’era chi aveva sperato in un ripen-samento dell’allenatore Franco Fabiano che nei giorni scorsi ha presentato le proprie dimissioni,

decidendo così di non prendere parte alla gara contro la formazione di Ferretti. Fabiano resta a casa, in attesa che sciolga i dubbi sul suo futuro e panchina affidata momentaneamente all’allenatore in seconda Nutolo. Il trainer coral-lino opta per una formazione sperimentale con coppia d’attacco inedita: Amato -Lacarra (il neo acquisto del mercato dicembrino). Sulle fasce Sibilli e Moxedano con Manzo e Gasparini a fare legna al centro. Panchina per Vitale, il cal-ciatore che ha segnato di più quest’anno con la maglia della Turris. Le cose funzionano a metà, il classe ’94 non tro-va il feeling con Lacarra, costringendo così Nutolo a cambiarlo a inizio ripresa. Nel primo tempo pericolosi Moxedano e Lacarra.Il primo sfiora la traversa su calcio piazzato al 20’, il secondo invece centra il palo in chiusura di frazione. Il gol non arriva e non arriverà neanche nella ripresa dove Postorino, entrato al posto di uno spento Amato, è pericolo-so in un paio di occasioni. Prima con un colpo di testa e poi con un tiro da buona posizione. Niente da fare e nem-meno l’ingresso di Vitale, a 15’ dalla fine, riesce a risollevare le sorti della squadra corallina di patron Moxedano. L’atteggiamento ultra offensivo con 4 punte più il supporto di Gasparini non aiuterà i biancorossi. Nel finale, la ciliegi-na su una torta amara la mette l’espulsione di Ferdinando Salvati che lascia la squadra in inferiorità numerica per un fallo da ultimo uomo. La Turris non sblocca e con il pareggio contro il Civitavecchia di oggi (ieri per chi legge, ndr) esce anche dalla zona playoff scavalcata dalla Casertana. Il Civitavecchia resta ultimo in classifica. Nei prossimi giorni terrà banco la questione allenatore, Fabiano dovrebbe sciogliere le riserve dopo un colloquio con il presidente Moxedano, certo è che la scelta di lasciare la squadra poco prima della gara disputatasi allo stadio “Fattori” non è stata una scelta vincente da parte del trainer dimissionario. http://www.resport.it

FUTSAL SERIE D:PRIMA VITTORIA ESTERNA DELLA STELLA NASCENTE C'era molta attesa per il ritorno in campo della Stella Nascente dopo il turno di riposo e le feste natalizie. Ad atten-derla una trasferta insidiosa a Pomigliano contro il buon Castello di Cisterna che veniva da una netta vittoria esterna contro la Partenope. Mister Letizia aveva chiesto ai ragazzi una prova di forza dopo la prima e unica sconfitta (di misura) esterna arrivata contro la Lausdomini ed è stato accontentato. È stata una buona Stella Nascente quella vista al palazzetto di Pomigliano. Entrata in campo concentrata, la squadra ha subito cominciato a macinare gioco e mantenere il pallino del gioco, riuscendo a rendersi molto pericolosa in attacco e soprattutto mantenendo alta la con-centrazione in difesa e lasciando al CDC solo tiri poco insidiosi da fuori area. Buona circolazione di palla e schemi che cominciano ad essere metabolizzati hanno permesso agli ospiti, dopo i primi minuti di studio, di portarsi in van-taggio grazie a un sinistro preciso di Carpentieri, capocannoniere della squadra. La partita continua con la stessa inerzia, con la SN a controllare e cercare il raddoppio che non arriva finché De Pascale non caccia dal cilindro un gran destro dalla trequarti che si insacca all'incrocio dei pali alla destra del portiere. Sono almeno tre le occasioni che gli ospiti si mangiano fino al fischio dell'arbitro che segna la fine del primo tempo. Forse è proprio questo poco cinismo sotto porta l'unica pecca dei ragazzi di Letizia che costruiscono bene per mancare nell'ultimo tiro. Rientro in

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campo delle squadre e subito gli ospiti mettono un'ipoteca sulla vittoria. È capitan Prisco, messo solo davanti al por-tiere da un buon assist di Cozzolino, a siglare il terzo gol della squadra e il suo secondo in stagione. Il Castello di Cisterna non ci sta e nonostante il risultato mostra una buona circolazione di palla, ma non riesce a rendersi perico-loso nei metri finali. Amoruso, però, che fino a quel momento era stato poco impegnato, si fa trovare prontissimo su una buona punizione della squadra di casa, allungandosi a togliere la palla dall'angolino basso alla sua destra. Il quarto gol lo segna Nastri con un gran sinistro a incrociare da fuori area. Partita chiusa dal ritorno al gol di Onorato, servito perfettamente da De Pascale. Sul 5 a 0 cala un po' la concentrazione della Stella Nascente e il CDC ne ap-profitta per portare pressione sugli ospiti, che pagano l'unica vera svista difensiva che permette il gol della bandiera al Castello. Prova soddisfacente per Mister Letizia: “Buona la prova dei ragazzi. Aspettavo questa seconda trasferta dopo la sconfitta con la Lausdomini, volevo capire fino a che punto i ragazzi avessero il “mal di trasferta”. Ovviamen-te questa prova non dimostra ancora nulla ma è un buon segnale. Ora dobbiamo rimanere concentrati e non abbas-sare la guardia per la prossima”. I ventidue gol fatti e soprattutto i dieci subiti (di cui 7 contro la Lausdomini e uno a testa contro le altre tre) sono i numeri della squadra fino ad ora. Buona base che bisogna assolutamente migliorare soprattutto nelle statistiche d'attacco e nelle finalizzazioni finali. Il fatto che sia tutta la squadra a segnare e non ci sia un solo terminale d'attacco su cui caricare il peso del gol a tutti i costi è sintomo, comunque, di un forte gioco di squadra e di ottimi effettivi, pronti sempre a subentrare e dare il massimo. Il prossimo turno vedrà la squadra coralli-na affrontare il San Giorgio in casa. Quintetto titolare: Amoruso, Prisco (capitano), Nastri, De Pascale, Carpentieri Marcatori: Carpentieri, De Pascale, Prisco, Nastri, Onorato Comunicato stampa - [email protected]

Martedì 8

TORRE DEL GRECO DEIULEMAR FRONTE UNICO DE-GLI OBBLIGAZIONISTI

Deiulemar, fronte unico degli obbligazionisti: «Uniti per vincere la battaglia» Chiarire gli intrecci tra questioni penali e civili, mettere al servizio dei risparmiatori il maggior numero di informazioni possibili e tracciare u-n’unica strada condivisa nell’interesse di investi-tori e cittadini. Sono i principali punti cardine attorno a cui ruota l’idea di costituzione del nuo-vo «pool pro-obbligazionisti» della Deiulemar compagnia di navigazione. Un «coordinamento aperto» in difesa dei risparmiatori, proposto da alcuni dei legali che rappresentano le circa 1-3.000 famiglie travolte dal fallimento del colosso economico di via Tironi. Aspettando il verdetto della Cassazione sul ricorso avanzato dalla pro-cura di Torre Annunziata in merito al trasferi-mento della competenza e in attesa che si apra ufficialmente - a marzo - il processo penale a carico della dinastia di armatori che per quaran-

ta anni ha gestito l’ex «banca privata» di Torre del Greco, gli avvocati che rappresentano il comitato dei creditori hanno deciso di creare un «fronte comune» in difesa degli obbligazionisti. Un’idea in fase embrionale, considerato che il primo incontro è previsto solo per oggi, che ricalca in parte concetti e principi già analizzati, circa un mese fa, a margine del summit convocato dagli avvocati dei risparmiatori e andato in scena presso le aule del tribunale di Tor-re del Greco. «L’incontro previsto per questo pomeriggio- sottolinea Giuseppe Colapietro, avvocato civilista e presi-dente del comitato dei creditori - mira essenzialmente a fare chiarezza sulla situazione processuale nell’interesse degli obbligazionisti. Tra gli obiettivi c’è sicuramente anche quello di provare a creare un fronte comune, magari coinvolgendo, nelle prossime riunioni, altri rappresentanti dei risparmiatori. Si tratta di un tema delicato e particolare, fatto di intrecci tra questioni penali e civili che noi abbiamo il dovere di far comprendere al meglio agli obbligazionisti che rappresentiamo. Velocizzare le procedure è importante, ma bisogna anche avere molta pazienza». Concetti ri-baditi in toto da Antonio Cardella, legale e rappresentante del comitato dei creditori, che pone l’accento sulla neces-sità di creare un «coordinamento aperto in difesa degli interessi di tutti gli obbligazionisti». «Abbiamo deciso di aderi-re a quest’invito per tutelare, attraverso un costruttivo confronto tra le nostre conoscenze, i diritti di tutti i 13.000 ob-bligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione, coinvolti in questa vicenda - sottolinea con convinzione l’av-vocato civilista - L’idea è quella di creare un vero e proprio coordinamento aperto a tutti, con l’obiettivo di fornire un contributo di qualità alla causa dei risparmiatori». Invito raccolto con approvazione praticamente da quasi tutti i legali, anche i penalisti, come l’avvocato Maurizio Toscano. «Condivido in pieno la linea tracciata dai colleghi - ribadisce Maurizio Toscano -. Già nei mesi scorsi, assieme a diversi avvocati penalisti e civilisti, abbiamo dato vita a un summit per discutere della questione. Creare un fronte comune è utile, soprattutto, per chiarire agli obbligazionisti l’utilità della partecipazione ai procedimenti facendo chiarezza sui mille intrecci tra questioni penali e civili. Un modo per capire quali strade percorrere, delineando, al tempo stesso, i possibili scenari futuri». Oltre a fornire la sua dispo-nibilità, l’avvocato penalista si spinge oltre, provando a delineare con chiarezza i contorni delle questioni attorno alle quali dovrebbero ruotare, in questo momento, gli interessi del nascente pool. «Tra gli argomenti che potrebbero es-

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sere posti al vaglio della discussione dovrebbe esserci, a mio avviso, la questione relativa alla possibile costituzione di parte civile, nel processo penale, da parte della curatela fallimentare. Una sentenza di condanna penale ed il rico-noscimento di un risarcimento per le parti lese, sarebbe, infatti, un ottimo viatico anche per il processo civile». Del-l’invito esteso da Antonio Cardella, si dice «soddisfatto» anche l’avvocato penalista Antonio Cirillo. «Si tratta di un’i-dea già lanciata da me qualche mese fa e culminata nell’incontro al tribunale- ribadisce Cirillo- Aspettando l’esito del summit mi fa comunque piacere registrare che anche altri legali condividano quest’idea». Più cauta, invece, la rea-zione dell’avvocato Romeo Del Giudice che «aspetta l’esito dell’incontro, prima di valutare qualsiasi tipo di azione particolare». di CIRO FORMISANO

Turris, Fabiano torna in sella: oggi sarà presente alla ripresa degli allenamenti…

L'allenatore corallino dovrebbe aver chiarito le incomprensioni con Moxe-dano e torna alla guida della Turris già oggi pomeriggio alla ripresa degli allenamenti. Il trainer torrese si era dimesso nella giornata di giovedì per motivi ancora da chiarire. A Civitavecchia era andato in panchina il vice Nutolo. Fabiano torna così a sedersi in panca. Decisive saranno state le parole di Moxedano che non aveva mai accettato le dimissioni. Fine delle telenovela: Fabiano rimane alla Turris, a questo punto fino al termine del-la stagione. Il trainer corallino, dopo aver optato per un periodo di “riflessione”, è ritornato sui suoi passi, ritirando le dimissioni che aveva dato giovedì scorso. E’ lo stesso Fabiano a spiegare l’evolversi di questa grottesca vicenda, una volta rientrato al Liguori per guidare la sua squa-dra: “Si era trattata di una scelta sofferta, dovuta esclusivamente a ragio-ni personali. Non stavo bene con me stesso per non aver ottenuto i risul-tati che speravo e mi sono lasciato andare a questo gesto istintivo, con la speranza di dare una scossa alla squadra. Mi sono voluto accollare tutte le responsabilità di questo periodo negativo, sperando che i miei giocatori in questo modo dessero una sterzata al campionato. E penso che già a Civitavecchia, seppur non sia arrivata la vittoria, la Turris abbia reagito positivamen-te”. Molti si chiedono, perché dimettersi solo ora e non a prima della sosta natalizia? “Dopo Sora ci credevo ancora Avevo la consapevolezza che con il lavoro avremmo raddrizzato la situazione. Poi è successo tutto improvvisamen-te, ho avuto un periodo di sconforto e ho preso questa decisione istintiva, senza ragionarci più di tanto. Poi domeni-ca sera ho avuto un confronto con Moxedano, che mi ha chiesto di tornare in sella, ed ho accettato subito. Ho soffer-to troppo a stare lontano dalla mia squadra”. Fabiano però precisa: “Le dimissioni non erano dovute alle critiche rice-vute dai tifosi, altrimenti me ne sarei dovuto andare già molto tempo prima. Ribadisco che si è trattata di una scelta personale, di cui però mi sono pentito”. Ed ora il futuro: “Ripartiamo più forti di prima. Al di là del progetto biennale del presidente, io alla vittoria del campionato ci credo ancora, perché davanti nessuna ha continuità. E’ un campio-nato strano e allo stesso tempo equilibrato: tutte possono perdere contro chiunque. Puntiamo a vincere sempre e vediamo dove arriviamo …”.http://www.tuttoturris.com

Mercoledì 9 TORRE DEL GRECO REBUS GIUNTA Rebus giunta a Torre del Greco, braccio di ferro per il rimpasto: il «messaggio» degli alleati al sindaco

Il 2013 si apre all’insegna delle polemiche all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Gennaro Malinconico. A scatenare i primi malumori del nuovo anno a palazzo Baro-nale, il «solito» nodo della giunta politica: un tasto dolente per diversi alleati del primo cittadino, pronti a puntare i piedi per accelerare su un rimpasto invocato - attraverso gli affon-di in rapida successione firmati prima dall’onorevole Nello Formisano e poi dal capogruppo dell’Udc Gaetano Frulio e dal segretario cittadino del Pd Vittorio Cuciniello - già alla fine dell’estate. E diventato, adesso, un obiettivo prioritario per i feroci «avversari» dell’esecutivo tecnico finito al centro di diverse contestazioni e discussioni. Al punto da rischiare la paralisi delle normali attività di programmazione dell’am-ministrazione comunale. Il «messaggio» all’avvocato penali-sta è arrivato attraverso il secco no - ufficialmente motivato

da difficoltà organizzative - alla riunione convocata in municipio per affrontare tre temi caldi del 2013: il bilancio, il piano urbanistico comunale e il progetto Più Europa. Tre punti-chiave su cui il sindaco Gennaro Malinconico avrebbe voluto aprire il confronto con gli alleati per pianificare le future mosse prima delle «grandi manovre» in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio che, inevitabilmente, potrebbero rallentare tutti i giochi: un piano d’azione naufragato, invece, davanti alla insolita raffica di defezioni dei professionisti della maggioranza. Tutte giustificate da improrogabili impegni lavorativi. Assenze dietro cui, tuttavia, si nasconderebbero i «mal di pancia» di diversi alleati. Malumori e-

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mersi durante la riunione di maggioranza organizzata - senza la partecipazione del sindaco - alla vigilia della Befana nella sede del Pd: un incontro per avviare la discussione sulla giunta politica, in cui non sono mancati forti momenti di tensione tra gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà - rappresentati nella «stanza dei bottoni» di palazzo Baro-nale dall’assessore Laura Santangelo, responsabile della cultura e della pubblica istruzione - e i rappresentanti delle due liste civiche della maggioranza di palazzo Baronale - Torre Libera e Nova Civitas - sostenuti dai vertici del Pd. Arrivati a «minacciare» lo stop alle attività istituzionali, in mancanza dell’atteso rimpasto: una sorta di «patto di ferro» tra gli esclusi dall’esecutivo tecnico che, secondo i bene informati del Comune, avrebbe poi portato al flop della riu-nione convocata dal primo cittadino per affrontare i problemi della città. Un atteggiamento accolto con evidente di-sappunto da Gennaro Malinconico, deluso dalla scala di priorità degli alleati e dalla mancanza di «sensibilità» verso la risoluzione di tre questioni che rischiano di diventare tre spine per l’amministrazione comunale. Uno strappo che ora potrebbe - a dispetto della disponibilità dimostrata dal primo cittadino per l’eventuale sostituzione di qualche as-sessore - rallentare la corsa al rimpasto. «E’ chiaro che devono essere i partiti a trovare la soluzione giusta e a pre-sentare il quadro completo al primo cittadino - prova a gettare acqua sul fuoco Gaetano Frulio, capogruppo dell’Udc in consiglio comunale - a cui poi spetterà la decisione finale, in base alle sue riflessioni e alle sue valutazioni. La riu-nione per organizzare il crono programma del 2013 è saltata per un semplice fraintendimento: sono certo che tutte le incomprensioni potranno essere facilmente superate e potrà essere avviato un discorso complessivo per il rilancio della città». di ALBERTO DORTUCCI

TORRE DEL GRECO DISCARICA DÌ RIFIUTI NEL PAR-CO DEL VESUVIO Torre del Greco, discarica di rifiuti nel parco del Vesuvio: «Senza pulizia, non pagheremo la Tarsu»

Da riserva mondiale dell’Unesco a «parco na-zionale della monnezza». E’ una storia che si ripete, tra denunce, silenzi e degrado, quella di via Montagnelle: l’arteria periferica che nel giro di tre anni si è meritata la palma di «bomba e-cologica» di Torre del Greco. Un vero e proprio inferno eco-ambientale all’ombra del Vesuvio, ai piedi di un’area che, tra pini e querce, nel 1997 ha ricevuto dall’Unesco la qualifica di riserva mondiale della biosfera. Un ricordo lontano anni luce, specie per chi, ogni giorno, affacciandosi dalla finestra di casa scruta speranzoso l’oriz-zonte. «E’ una situazione vergognosa - afferma-no senza freni i residenti - sono anni che siamo costretti a convivere con questo scempio. Ab-biamo denunciato più volte la situazione, anche attraverso stampa e televisioni, ma nessuno ha mai fatto nulla, specie nell’ultimo anno». Parole che si riflettono perfettamente nelle immagini della «strada del degrado», nei cumuli di sac-chetti che costeggiano marciapiedi e abitazioni,

nel nero della spazzatura che accarezza il verde delle pinete. «Spesso vengono con auto e camion per scaricare i rifiuti - chiariscono gli abitanti della zona -. Siamo esasperati da questa situazione e in particolare dal muto silenzio che accompagna le nostre denunce». Una rabbia che sfocia anche in un’originale provocazione, dettata sia dalla vergogna che da una serie di valutazioni oggettive. «L’altro giorno ci è arrivata la bolletta della Tarsu e stiamo seria-mente pensando di non pagarla - ripetono in coro i residenti - Non crediamo, sinceramente, sia giusto sborsare fior di quattrini per un servizio inesistente. Quando si tratta di mandare le cartelle esattoriali il Comune non si dimentica di nessuno, quando c’è da tutelare i nostri diritti diventiamo cittadini di serie b». Una provocazione si, ma fino a un certo punto. Ad avvalorare la singolare tesi proposta dai residenti di via Montagnelle c’è, infatti, un decreto legislativo del 1993 che in sintesi dichiara «applicabile» la tariffa per i rifiuti solidi urbani anche sull’efficienza del servizio ricevu-to e sulla capacità di produzione dei rifiuti. Un assist a porta vuota per i cittadini di via Montagnelle che tra denunce, segnalazioni, reportage e dossier fotografici potrebbero mettere in piedi un caso destinato a fare storia. Oltre alle provocazioni però, a fare da sfondo alla rabbia che accompagna le parole dei residenti, c’è anche la preoccupazio-ne, forte, per le condizioni iginieco-sanitarie dell’area. «Ci sono cani randagi, gatti e quando i cumuli diventano più imponenti anche i topi». Una situazione drammatica, quella ritratta nelle parole dei residenti, per la quale l’ammini-strazione comunale, attraverso le parole dell’assessore all’ambiente Francesco Balestrieri promette «un impegno immediato». «Conosciamo la vicenda - afferma l’assessore - per questi giorni è fissato anche una conferenza di ser-vizi con i comuni limitrofi per discutere dell’installazione delle telecamere di videosorveglianza. Il problema più grave in quell’area sono, infatti, gli sversamenti abusivi. Stamattina, comunque, provvederemo ad un intervento straordina-rio, assieme alla ditta, per la rimozione di tutti i rifiuti presenti in quell’area». Una situazione sul cui peserebbe, e non poco, la responsabilità del comando di polizia locale. «Negli ultimi tempi - sottolinea, infatti, l’assessore all’ambiente - ho purtroppo registrato il lassismo della polizia municipale in merito proprio ai controlli sugli sversamenti abusivi nelle aree a rischio come via Montagnelle». di CIRO FORMISANO

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TORRE DEL GRECO BUON CONSIGLIO ARRIVA IL NUOVO SACERDOTE Torre del Greco. Buon Consiglio, arriva il nuovo sacerdote La comunità parrocchia-le del Santuario Maria SS. del Buon Consiglio in Torre del Greco si prepara ad ac-cogliere il nuovo parroco don Ciro Sorrentino, che sostituisce Mons. Nicola Longo-bardo, chiamato dall’Arcivescovo Metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Se-pe, all’importante incarico di nuovo Rettore della Basilica Pontificia dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e dell’Unità della Chiesa, Santuario Mariano Dicesano di Capodimonte – Napoli.L’evento per festeggiare l’ingresso del nuovo parroco don Ciro Sorrentino è fissato per sabato 26 gennaio 2013, in occasione della serata mariana. Alle ore 17:00 è prevista l’accoglienza di don Ciro in chiesa, dove guiderà la recita del S. Rosario. Alle ore 18:00 S.E. Mons. Lucio Lemmo, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Napoli, presiederà la celebrazione della S. Messa e presenterà alla Comunità del Santuario il suo nuovo pastore; la breve processione con le fiaccole e la”Buona notte Maria” conclude-ranno, come tutti i 26 del mese, la straordinaria serata di preghiera. L’Arcivescovo di Napoli Card. Crescenzio Sepe ha, inoltre, disposto il trasferimento del vice parroco del Santuario don Antonio Smarrazzo, nominandolo parroco della chiesa Madonna delle Grazie in Torre del Greco. Don Antonio, al suo primo incarico di parroco, subentra a Mons. Alfonso Punzo, designato dal Card. Sepe quale Rettore della Basilica del Gesù Vecchio in Napoli. L’ingresso di don Antonio Smarrazzo nella chiesa Madonna delle Grazie è fissato per domenica 13 gennaio alle ore 18:00 con la S. Messa presieduta da S.E. Mons. Antonio Di Donna, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Napoli.Sabato 19 gen-naio, Mons. Nicola Longobardo e don Antonio Smarrazzo, con la celebrazione della S. Messa delle ore 18:00, salu-teranno i membri del Consiglio Pastorale, la comunità parrocchiale del Santuario di Leopardi e quanti, in questi anni, hanno collaborato a costruire il percorso di Fede alla luce dell’evangelizzazione e della carità, ricalcando le orme del fondatore don Raffaele Scauda .Francesco manca

TORRE DEL GRECO MEDICO NEGA TIMBRO RICOVE-RO ESTERNO E LUI DISTRUGGE ARREDI OSPEDALE Si è visto rifiutare il "visto" necessario per essere ricoverato nel reparto di Psichiatria di una struttura sanitaria priva-ta. Un rifiuto che ha scatenato la sua rabbia,"sfogata" su mobili e suppellettili dell'ospedale Maresca di Torre del Gre-co (Alla fine però l'uomo è stato bloccato dai carabinieri della stazione Centro e arrestato. In manette è finito Vincen-zo Riccio, 44enne già noto alle forze dell'ordine: per lui l'accusa è di danneggiamento aggravato. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, Riccio ieri sera si è recato al pronto soccorso del Maresca per chiedere al medico di guardia l'apposizione di un timbro per il ricovero in una struttura privata specializzata in Psichiatria. Vedendosi nega-re quanto richiesto, il 44enne è andato in escandescenza, iniziato a distruggere tutto quanto gli capitava a tiro. Bloc-cato dai carabinieri, intervenuti sul posto dopo una segnalazione, Vincenzo Riccio è stato bloccato e arrestato.

TORRE DEL GRECO AGGREDITO EX CONSIGLIERE COMUNALE Salvatore Antifono, sedutosi negli scranni di Palazzo Baronale durante l'amministrazione Valerio Ciavolino, è stato aggredito pochi giorni fa da una donna E' giallo sull'aggressione di un ex consigliere comunale a Torre del Greco. Salvatore Antifono, sedutosi negli scranni di Palazzo Baronale durante l'amministrazione Valerio Ciavolino, è stato aggredito pochi giorni fa da una donna. Un banale litigio, forse, alla base di quanto accaduto. L'aggressore, una gio-vane torrese, avrebbe avvicinato l'ex consigliere comunale per strada, inveendo prima contro di lui verbalmente, e poi aggredendolo fisicamente. Non contenta, la donna gli ha anche mandato in frantumi il parabrezza dell'auto. Anti-fono ha raggiunto l'ospedale Agostino Maresca di via Montedoro a Torre del Greco per farsi medicare dai camici bianchi. Successivamente avrebbe anche deciso di procedere con un esposto nei confronti della donna. Resta però un giallo il motivo del gesto. di Salvatore Formisano NapoliToday

TORRE DEL GRECO RAID ALLA CREOLINA CHIUSO LICEO NOBEL

Atto vandalico nella serata di ieri. Lezioni sospese dalla preside Annunziata Langella Raid vandalico all'Istituto "Alfred Nobel" di Torre del Greco. Ignoti nella serata di ieri sono entrati nel Liceo Scientifico Statale di via Alcide de Gasperi ed hanno imbrattato corridoi e pareti della struttura con del disinfettante. L'ennesimo atto vandalico a base di creolina messo in atto negli ultimi anni nelle scuole torresi. Ad accorgersi dello stato di inagi-bilità dell'istituto corallino sarebbe stato il custode, che ha immediatamente lanciato l'allarme. I militari dell'arma dei carabinieri hanno appurato la situazione e consultato i sanitari dell'Asl. Al dirigente scolastico, l'avvocato Annunziata Langella, non è rimasto altro da fare che sospendere le lezioni e chiudere l'edificio scolastico."A seguito di azione vandalica - si legge in una nota pubblicata sul sito internet del liceo "Alfred Nobel" - effettuata nel nostro istituto attra-verso spargimento di creolina, le attività didattiche sono sospese. In seguito a sopralluogo effettuato alle ore 10.30, si stabiliscono 24 ore di chiusura dell'edificio scolastico in data 09/01/13 e della sospensione di ogni attività didattica,

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Atto vandalico nella serata di ieri. Lezioni sospese dalla preside Annunziata Langella

amministrativa e ausiliaria, per una pulizia totale dei pavimenti nelle zone interessate per Giovedì 10 Gennaio 2013. L'attività didattica riprenderà regolarmente il giorno 11/01/13". Salvatore Formisano NapoliToday

Giovedì 10

TORRE DEL GRECO IL KILLER DELLE POSTE VUOLE LO SCONTO

Il killer delle Poste vuole lo sconto: rito abbreviato per Cristofaro Gaglione Il «giustiziere» delle Poste vuole lo sconto per il massacro della direttrice della sede centrale di via Vittorio Veneto. A un mese dal giudizio immediato invocato e ottenuto dal pm Emilio Prisco della procura di Torre Annunziata, Cristofaro Gaglione - l’impie-gato di 53 anni finito in manette con l’accusa di omicidio volon-tario, rappresentato dall’avvocato Giancarlo Panariello - ha scel-to la strada del rito abbreviato, in modo da ottenere lo sconto di un terzo della pena. Una decisione che adesso trascinerà il killer di Anna Iozzino - la cinquantaseienne di Torre Annunziata, sposata e madre di due figli - direttamente davanti al gup di Tor-re Annunziata (la data resta da fissare) facendo così saltare l’appuntamento già fissato per l’11 marzo alla corte d’assise di

Napoli. Per i familiari della vittima, dunque, non ci sarà il lungo calvario della ricostruzione in aula del brutale delitto portato a termine il 30 luglio del 2012: il giudice per le udienze preliminari dovrà stabilire la condanna di Cristofaro Gaglione esclusivamente sulla base delle prove già raccolte dagli agenti del locale commissariato di polizia guidato dal primo dirigente Paolo Esposito. Prove che in ogni caso appaiono schiaccianti per l’ex portalettere di via Ruggie-ro, a due passi dal parco nazionale del Vesuvio: il raid fu, infatti, ripreso dalle telecamere a circuito interno dell’ufficio postale che «immortalarono» Cristofaro Gaglione mentre - pistola in pugno - faceva irruzione nella sala riunioni dove era in corso l’abituale briefing di lavoro. Arrivato davanti alla direttrice Anna Iozzino, l’impiegato si «vendicò» dell’or-dine di servizio firmato 48 ore prima dalla donna aprendo il fuoco all’impazzata: la vittima fu raggiunta da quattro col-pi al volto, al petto e al torace. Inutile il trasferimento d’urgenza all’ospedale Maresca, dove Anna Iozzino fu sottopo-sta a un lungo e delicato intervento chirurgico: il cuore della cinquantaseienne di Torre Annunziata si fermò dopo dodici ore di agonia, in un lettino della sala rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il killer, intanto, era stato già catturato al termine di una vera e propria caccia all’uomo su tutto il territorio cittadino e non solo: Cristofaro Ga-glione fu intercettato dagli agenti di polizia sul cavalcavia di via Prota - al confine con Torre Annunziata - e immedia-tamente bloccato. Durante il primo interrogatorio davanti al pubblico ministero Emilio Prisco, l’impiegato provò a giu-stificare il suo folle gesto come «un atto di giustizia». Una «ribellione» a una serie di ordini di servizio che il cinquantatreenne aveva interpretato come «veri e propri soprusi e mortificazioni». Una convinzione che innescò il «corto circuito» fatale alla direttrice dell’ufficio postale di via Vittorio Veneto. Un déjà vu per il cinquantatreenne già finito a processo davanti al giudice monocratico Emma Aufieri del tribunale di Torre del Greco per oltraggio e resi-stenza a pubblico ufficiale dopo un’aggressione ai vigili urbani che l’avevano fermato senza casco in sella al suo scooter in località Sant’Antonio: un altolà che fece saltare i nervi all’ex portalettere, denunciato per la violenta reazio-ne nei confronti degli uomini in divisa che stavano procedendo alla contravvenzione e al sequestro del motoveicolo. Un precedente che ha convinto il difensore dell’imputato a depositare durante i cinque mesi trascorsi tra il massacro alle Poste e il via libera al giudizio immediato per Cristofaro Gaglione, una perizia psichiatrica per dimostrare lo stato di alterazione del proprio assistito al momento del raid di sangue e - in generale - l’avversione del cinquantatreenne nei confronti dei (presunti) soprusi nei suoi confronti. Adesso, trascorsi i venti giorni utili per la richiesta di riti alterna-tivi, la scelta di essere giudicato con la formula dell’abbreviato: una strada per cercare di evitare il carcere a vita per un massacro costato la vita a una donna di 56 anni. di ALBERTO DORTUCCI

La Turris obbligata a uscire dalla crisi Invertire il trend negativo delle ultime 9 gare. L’obiettivo della Turris verso la gara di Isola Liri è soltanto uno: bisogna vincere. La settimana non è cominciata nel migliore dei modi, ma almeno è stato fatto un passo importante. Il caos legato all’allenatore Franco Fabiano, dimessosi una settimana fa è fortunatamente rientrato e il tecnico martedì scor-so ha ripreso a lavorare con la sua squadra. L’intenzione di Fabiano era quella di dare uno scossone ad un ambien-te che nelle ultime settimane si era intorpidito. Troppe le gare in cui la Turris ha convinto poco, sotto il profilo del gio-co e del carattere. Qualità che avevano contraddistinto la formazione di patron Moxedano all’inizio del campionato. Negli ultimi 2 mesi i corallini hanno portato a casa soltanto una vittoria (in casa contro il Budoni), incappando in 4 sconfitte (Anziolavinio, Torres, Casertana e Sora) che non solo l’hanno spodestata dalla vetta della classifica ma addirittura l’hanno estromessa dalla zona playoff. Niente di irrimediabile perché davanti non corrono troppo forte. Ora Fabiano dovrà essere bravo, dopo essere tornato sulla panchina corallina a invertire una rotta che lui stesso ha in-trapreso. Una rotta evidentemente sbagliata. Un tunnel di crisi di risultati da cui i corallini devono, per forza di cose, uscire. Verso domenica. Mancheranno due pedine importanti contro l’Isola Liri, prossimo avversario. Non hanno re-cuperato infatti l’attaccante Federico Arcamone e l’esterno Falco. Il primo è alle prese con un infortunio muscolare da cui non si è mai ripreso completamente. L’under invece sta curando la tendinopatia al tendine d’Achille che lo sta tenendo a box da tempo.Di Andrea Ripa http://www.resport.it

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Venerdì 11 Mox solleva il problema stadio: ecco tutti gli accorgi-menti per il restyling del Liguori. C'è un'ipotesi sugge-stiva, ma anche un ostacolo La Lega Pro in due anni, va bene, ma Moxedano nel suo discorso alla piazza di fine anno sollevò un problema di non poco conto: lo stadio “Liguori”. Premesso che c’è di peggio anche in categorie superiori, lo storico catino torrese per a-deguarsi alla serie C unica dovrebbe subire molte modifi-che.”Con questo stadio messo così, la serie C non ce la fan-no fare, voi ponetevi questo problema …”. Più chiaro di così il presidente non poteva essere. Abbandonati oramai i sogni della Cittadella dello Sport con annesso stadio con la man-cata rielezione di Borriello l’anno scorso, non resta che at-tuare un corposo restyling al “Liguori”. Il regolamento parla chiaro e se l’anno prossimo ci saranno ancora le due divisio-ni, cioè Prima e Seconda, dal 2014 ci sarà la Lega Pro unica che in sostanza significherà adeguare il Liguori. LA CAPIENZA - In questo senso non dovrebbero esserci problemi. Il “Liguori”, essendo “sotto” i 7500 posti, non ha bisogno di tornelli, ma comunque ci sarà la necessità di avere minimo 3500 posti. L’impianto torrese fondamental-mente ne contiene di più, ma omologandolo a 3500 posti si “rientrerebbe” bene, nel senso che ai sostenitori ospiti spetta minimo il 5% della capienza, quindi la Curva Vesuvio andrebbe più che bene. Semmai il problema nasce con le vie di fuga. Se si tiene presente questo parametro, allora il settore Distinti sarebbe destinato agli ospiti e Viale Un-gheria diventerebbe l’accesso per chi viene da fuori o addirittura da Via Aldo Moro. La Tribuna invece rimarrebbe ai corallini, con probabile ingresso da Via Cimaglia. In ogni caso, in una Lega Pro unica ci vorrà un settore ospiti di mi-nimo 800 posti, quindi i Distinti andranno di default ogni domenica agli ospiti, anche se “grazie” alla Tessera del Tifo-so oramai in trasferta di tifosi ne vanno davvero pochi. Tuttavia ci sarebbero dei piccoli accorgimenti da fare: in pri-mis numerare tutti i posti, poi dotare di lettori elettronici tutte le porte d’ingresso causa biglietti nominativi elettronici. Inoltre, ci sarebbe da istallare la Video sorveglianza. TERRENO DÌ GIOCO - Il terreno di gioco deve essere di 105x68, con una tolleranza massima, causa limitazio-ni strutturali, per un minimo di 100x60m. Il campo può essere sia in erba naturale che sintetica, ma di qualità FIFA 2 STAR e quella del Liguori non sembrerebbe rispettare questo criterio, ragion per cui necessita di alcuni ravvedimen-ti, ma comunque di poco conto (ad esempio servono altri tipi di pallini di caucciù come inserti nell'erba). Inoltre, il Liguori necessiterebbe delle panchine per il quarto uomo e deve adeguare l’impianto di illuminazione, ad oggi pre-sente ma deficitario. SPOGLIATOI SQUADRE - Ad oggi, ad onor del vero, non sappiamo le misure esatte degli spogliatoi del “Liguori”, ma di sicuro qualcosa andrà adeguato per lo spogliatoio degli arbitri, la sala antidoping e per l’infermeria. Ad oggi il problema più rilevante sarebbe quello di individuare una sala per il controllo antidoping, con annessa sala massaggi, sala prelievi e controllo incrociato sangue-urina. TRIBUNA STAMPA - Anche quella dovrà essere adeguata, in quanto deve avere una capienza minima di 30 postazioni coperte, con almeno 2 riservate alle TV. Ad oggi, quella presente conta circa una decina di postazioni, tutte dotate di prese per la corrente elettrica. Ovvio che sarebbe da allungare un pochino, ma questo non sembra un problema insormontabile. LA CONCESSIONE A GAGLIONE E’ UN OSTACOLO? E' difficile saperlo. Gaglione, in quanto gestore per altri due anni e mezzo, dovrebbe essere lui a farsi carico di parte dei lavori, in quanto la gestione ordinaria tocca all’affidatario, la gestione straordinaria al Comune. Da capire quali lavori spettano all’ex patron corallino e quanti al Comune, anche se ci risulta difficile immaginare un Gaglione disposto a spendere bei soldini per far fare la C ad una Turris non “sua”, ma di Moxedano … E SE RIGIRIAMO IL CAMPO? Anche questa è un’idea balenata a molti: tornare a “rigirare” il Liguori, così co-me lo è sempre stato fino agli anni 70-80. In sostanza, dove adesso c’è la Curva Vesuvio, andrebbero i Distinti. L’at-tuale tribuna sarebbe il vero problema. Lì andrebbe fatta una curva, ma essendo una struttura in cemento, risultereb-be difficile abbatterla. Gli attuali distinti invece, saranno trasformati in curva ospiti, con un settore fruibile da Via Aldo Moro tramite “il canalone” per dirla alla torrese … In ogni caso, girando di nuovo il campo, la struttura torrese ne gua-dagnerebbe in capienza e fruibilità. QUALCOSA VA FATTO - Al momento, fermo restando che la Turris deve tornare in C, resta comunque più fattibile l’ipotesi dei piccoli accorgimenti al “Liguori” con concessione dei Distinti agli ospiti, con Viale Ungheria utiliz-zabile sono dalla tifoserie “avversarie”. La tribuna, tutto sommato capiente, riceverebbe sia tifosi “normali” che ultras. Resta da capire se, verificatesi queste condizioni, la Curva Vesuvio diventerebbe di “pertinenza” dei tifosi corallini o rimarrebbe come zona cuscinetto. di Filippo Panariello http://www.tuttoturris.com

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Venerdì 11 Sabato 12

TORRE DEL GRECO ALUNNI IN CLASSE CON IL CAP-POTTO Riscaldamento ko, alunni in classe con il cappotto a Torre del Greco

L’allarme e la successiva protesta dei genitori degli alunni del settimo circolo didattico «don Milani» di via Montedoro è scattato dopo una co-municazione interna della dirigente Margherita Contesso: una nota in cui la responsabile della scuola invitava le mamme a vestire i propri figli con «indumenti consoni al freddo» per dieci giorni. Motivo? La rottura di una condotta dell’acqua del sistema di riscaldamento. Un guasto immediata-mente segnalato al settore edilizia scolastica del Comune, prontamente intervenuto per individuare la perdita e rimediare all’inconveniente. Ma mentre i tecnici erano già all’opera per risolvere il problema, la nota della dirigente scolastica scatenava la rivolta delle mamme dei piccoli alunni del circolo didattico: «I nostri figli sono costretti a restare in classe con i

cappotti - la protesta delle donne all’esterno dell’istituto scolastico di via Montedoro -.Era già successo alla vigilia delle festività natalizie, a causa della rottura della caldaia: adesso, proprio in concomitanza con il periodo più freddo dell’anno, i nostri figli dovranno soffrire il freddo per dieci giorni». Un incubo che, invece, si è risolto in poche ore: gli operai della ditta di manutenzione hanno immediatamente trovato la perdita e avviato gli interventi per la riparazione del guasto. «Entro tre giorni - fanno sapere da palazzo La Salle - il guasto sarà riparato. Non comprendiamo l’allar-mismo scatenato dalla dirigente scolastica: subito dopo il primo sopralluogo avevamo calcolato, come testimonia una nota inviata alla scuola, in pochi giorni i tempi di intervento». Parole che hanno rasserenato gli animi dei genitori dei piccoli alunni della «don Milani» e spento sul nascere qualsiasi tipo di protesta. di ALBERTO DORTUCCI

TORRE DEL GRECO CASSA MARITTIMA AL VIA I LA-VORI DÌ RESTYLING

Torre del Greco, si apre uno spiraglio per il «ritorno» della Cassa marittima: al via i lavori di restyling Si apre uno spiraglio di speranza per le 15.000 matricole della capitaneria di porto di Torre del Greco: a cinque mesi dalla chiusura innescata da un sopralluogo degli ispettori dell’Asl Napoli 3 Sud, infatti, partiranno a breve i lavori di ristrutturazione della Cassa Marittima di via Cesare Battisti. La società proprietaria dell’immobile giudicato a rischio igie-nico-sanitario ha presentato al Comune - attraverso il proprio legale rappresentante, l’avvocato Nunzia Filacchione - una dichiarazione di inizio attività per ottenere il via libera agli interventi di restyling che dovrebbero eliminare tutti i proble-mi riscontrati durante i controlli eseguiti a metà luglio del 20-12.Il fascicolo è già arrivato sulla scrivania del responsabile del procedimento nel settore Lavori pubblici di palazzo La Salle e, salvo complicazioni, entro 10 giorni potranno comin-ciare i lavori: l’apertura del cantiere dovrebbe rappresentare

il primo e decisivo passo verso il «ritorno» della Cassa Marittima in città. Gli interventi, in particolare, punteranno a «sanare» tutte le irregolarità riscontrate dagli ispettori dell’Asl Napoli 3 Sud: la manutenzione straordinaria dell’immo-bile di via Cesare Battisti, dunque, porterà al ripristino dell’intonaco «ammalorato» e alla sostituzione del pavimento sconnesso. Non solo: secondo il progetto presentato attraverso l’avvocato Nunzia Filacchione, previsto l’abbattimen-to di tutte le barriere architettoniche e l’allargamento a norma di legge di tutte le porte nonché l’adeguamento degli impianti elettrici e idraulici. A concludere l’elenco degli interventi di restyling riportati nella Dia presentata al Comune, l’esecuzione di piccole opere murarie e la tinteggiatura dei tre piani - seminterrato, piano terra e primo piano - del-l’immobile di via Cesare Battisti. I tempi per il completamento dei lavori non sono stati fissati, ma l’obiettivo sarebbe di chiudere il cantiere entro la prossima primavera. Successivamente, poi, dovrebbe essere eseguito un nuovo so-pralluogo degli ispettori dell’Asl per incassare l’agibilità dei locali e riportare la Cassa Marittima all’ombra del Vesu-vio: un risultato che segnerebbe la fine di un vero e proprio calvario per i marittimi del secondo comparto d’Italia, a oggi costretti a raggiungere la sede di Napoli per effettuare le visite del caso oppure ottenere certificazioni e permes-si. Una sede già «congestionata» dai marittimi di Napoli e Procida, con tutti i disagi del caso. Disagi che nei mesi scorsi avevano portato i «lupi di mare» di Torre del Greco a scendere in diverse occasioni sul piede di guerra per ottenere il ritorno della Cassa Marittima in città: proteste che - complice il costante interessamento alla vicenda dell’-amministrazione comunale guidata dal sindaco Gennaro Malinconico - hanno alla fine convinto i proprietari dell’im-mobile di via Cesare Battisti a dare il via ai lavori che dovrebbero risolvere il problema dell’idoneità dei locali storica-mente punto di riferimento per i marittimi della città del corallo. di ALBERTO DORTUCCI(ad)

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TORRE DEL GRECO FURTO IN UN'ABITAZIONE

Furto in un’abitazione a Torre del Greco: pregiudicato catturato dopo la fuga Raid in un’abitazione della periferia cittadina, in manette Andrea Rivieccio, quarantottenne di via Pagliarelle. L’uomo - già noto alle forze dell’ordine - è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato. Secondo i militari dell’Arma, infatti, Andrea Rivieccio si sarebbe reso protagonista di un furto in un appartamento di via Fiume Sarno. L’uomo, munito di numerosi arnesi utili allo scasso, avrebbe prima forzato la porta d’ingresso della casa di un venti-settenne per poi entrare nell’abitazione e portare via collane, anelli e bracciali d’oro. Un colpo perfetto, non fosse stato per l’intervento immediato dei carabinieri. I militari dell’Arma, sollecitati da alcune segnalazioni giunte da resi-denti e inquilini, sono giunti sul posto poco dopo che a bordo della sua auto il pregiudicato provava a fare perdere le proprie tracce. Un inseguimento durato centinaia di metri, giusto il tempo necessario per bloccare la corsa del ladro. A inchiodare il fuggitivo, il lauto bottino rinvenuto all’interno dell’autovettura dell’uomo al momento dell’arresto. A margine di un’accurata perquisizione, Andrea Rivieccio è stato trovato in possesso della refurtiva trafugata poco pri-ma all’interno dell’appartamento, oltre che di una svariata serie di arnesi e ferri che gli sarebbero stati utili per forzare la serratura dell’abitazione derubata poco prima. Subito dopo l’arresto i militari guidati dal capitano Michele De Rosa e coordinati dal maresciallo Nicola Olivetta hanno riconsegnato la refurtiva al legittimo proprietario, mentre il quarantottenne è in attesa di essere processato con il rito direttissimo. di CIRO FORMISANO