S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno pag. 1 · S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno pag....
Transcript of S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno pag. 1 · S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno pag....
pag. 1S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
pag. 2S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ciclo dell’Ossigeno
pag. 3S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Reazioni bio-geo-chimiche che coinvolgono l’ossigeno
pag. 4S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Struttura dell’atmosfera
pag. 5S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Processi atmosferici
pag. 6S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Variazione di temperatura con l’altitudine
pag. 7S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Distribuzione dell’Ozono nell’atmosferaL’Ozono è naturalmente
più abbondante nella stratosfera
pag. 8S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica dell’Ozono
pag. 9S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Assorbimento dell’Ozono
pag. 10S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Assorbimento dell’Ozono
pag. 11S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Assorbimento atmosferico
L’ozono assorbe principalmente nell’ultravioletto per 0,35 < λ < 0,29 μm, Il vapor d’acqua invece assorbe principalmente nell’infrarosso per λ pari a 1, 1,4 e 1,8 μm.Per lunghezze d’onda maggiori di 2,5 μmla trasmissione dell’atmosfera risulta bassa e ciò è dovuto all’assorbimento da parte dell’H2O e della CO2, l'energia nello spettro di radiazione extraterrestre èminore del 5% dello spettro totale e questo implica che l’energia ricevuta al suolo per λ > 2,5 è molto piccola.La figura mostra la distribuzione spettrale della radiazione solare con sole allo zenit al suolo (m = 1) ed all'esterno dell'atmosfera (m = 0).
Ozono H2O
CO2
fuori dall’atmosfera
al suolo
pag. 12S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Distribuzione dell’ozono nell’atmosfera
Ozono stratosferico
Ozono troposferico
pag. 13S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
L’ozono stratosfericoLa concentrazione di ozono in stratosfera è il risultato del bilanciamento fra reazioni di formazione e distruzione. Se non intervengono altri fattori, la quantità di ozono raggiunge quindi uno stato stazionario soggetto a normali oscillazioni stagionali poiché regolato dalla quantità di luce e di ossigeno presente. Per effetto delle correnti stratosferiche l'ozono inoltre viene trasportato dalle regioni tropicali a quelle polari dove èquindi presente in quantitàsuperiore.
Formazione di O3
Distruzione di O3
pag. 14S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
I CFC e la diminuzione di ozono stratosfericoLa causa della formazione del "buco" dell'ozono è stata individuata nell'immissione in atmosfera di massicce quantità di composti di origine antropogenica, i clorofluorocarburi (CFC). I clorofluorocarburi sono composti chimici di origine sintetica composti da carbonio, cloro e fluoro, non tossici e chimicamente inerti. i CFC sono estremamente persistenti ed inerti nei confronti dei normali processi di degradazioneI CFC una volta immessi in troposfera vi rimangono per anni, si distribuiscono su tutto il pianeta, raggiungono inalterati la stratosfera e qui, per effetto della forte radiazione solare, liberano atomi di cloro radicale.
Cloro radicale
pag. 15S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dove sono usati i CFCDiminuzione dell’utilizzo dei CFC
I CFC hanno molti impiaghi industriali
pag. 16S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Distruzione dell’Ozono stratosfericoIl cloro radicale (Cl-) è un potente catalizzatore della distruzione di ozono O3 → O2
Esso è prodotto dalla scissione delle molecole di CFC ad opera dei raggi UVUn catalizzatore è una specie chimica che è in grado di aumentare la velocitàdi una reazione senza essere consumato alla fine della reazione stessa, quindi un solo radicale cloro ècapace di promuovere la distruzione di moltissime molecole di ozono. Fortunatamente la maggior parte di cloro radicale formatosi dai CFC viene trasformato in stratosfera in acido cloridrico HCl e cloronitratoClONO2, composti innocui per l'ozono.
Il cloro radicale è il vero catalizzatore della distruzione
di ozono
pag. 17S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Il buco dell’Ozono in AntartidePer quale motivo i CFC provocano una diminuzione primaverile così massiccia di ozono sull'Antartide? La causa risiede nelle particolari condizioni climatiche che si instaurano durante l'inverno: temperature bassissime, formazione di PSC (nubi stratosferiche polari) e vortici. All'interno di queste nubi, viene promossa la formazione di grandi quantità di cloro molecolare gassoso che al primo sole primaverile si dissocia formando cloro monoatomico radicale ed innescando cosìla reazione di distruzione di quasi tutto l'ozono stratosferico sopra l'Antartide. In tarda primavera le PSC scompaiono, i meccanismi di distruzione catalitica si arrestano ed il "buco" si richiude.Vi sono indizi che fanno sperare che il buco dell'ozono, seppur lentamente, si stia richiudendo.
pag. 18S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
L’ozono troposfericoL'ozono è un gas tossico, quindi se presente in troposfera in concentrazione troppo elevata ha effetti negativi sulla salute dell'uomo, sulle piante, sui materiali plastici ed anche sul clima.L'ozono in troposfera non è un inquinante primario ma bensì un inquinante secondario, perché è originato dalla fotolisi di NO2
La sua formazione è legata ad episodi di smog fotochimico, definito come inquinamento dell'aria dovuto agli scarichi degli autoveicoli (NOx e VOC) che provoca foschia con particelle in sospensione contenenti derivati degli scarichi e loro sottoprodotti. In atmosfera “pulita” laformazione e distruzionedi O3 sono in pareggio (ciclo di Leighton)Jt dipende dalla radiazionesolare
( )( )
22k
3
323
3J2
ONOONO
s13OOPO
PONOhNO
3
t
+⎯→⎯+
≈→+
+⎯→⎯+
μτ
ν
pag. 19S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ciclo di Leighton in aria pulita
equilibrio di Leighton
pag. 20S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica dell’Ozono troposferico
In aria inquinata da scarichi di autoveicoli e cioè in presenza di VOC incombusti, NO viene sequestrato e contemporaneamente si forma NO2. Si forma piùozono e la reazione di distruzione di ozono non avviene: si ha accumulo di ozono.
pag. 21S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Formazione di O3 in eccesso al ciclo di LeightonDato che la fotolisi di NO2 è l’unico meccanismo conosciuto per la formazione di O3 si può avere un accumulo di O3 solo se si ha NO2in eccesso al ciclo di Leighton senza ulteriore consumo di O2
Perciò la formazione di O3 è legata alla presenza di NO2 in violazione dell’equilibrio di LeightonLa formazione di NO2 in eccedenza dell’equilibrio è dovuta alla presenza di radicali liberi, specialmente Perossido (OH-) e alkilperossido (RO2)
NO2 può essere immagazzinato e rilasciato attraverso la formazione/distruzione di Perossi-Acetil-Nitrato (PAN) CH3CO3NO2
22 NORONORO −− →+
22333
233233
NOCOCHNOCOCHNOCOCHNOCOCH+→+
↔+
pag. 22S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
NO2 all’osservatorio di Brera (MI)
pag. 23S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Evoluzione di O3
pag. 24S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Evoluzione di NO
pag. 25S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ciclo dell’Ossigeno in un sistema acquatico
Radiazionesolare
Diffusione dall’atmosfera
Consumo nelsedimentoFotosintesi
Consumonell’ambiente
acquatico
Dinamica dell’Ossigeno
Disciolto
pag. 26S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Aspetti del ciclo dell’ossigenoFotosintesi
Produzione di ossigeno da parte degli organismi dotati di clorofilla con consumo di CO2Proporzionalità Ossigeno/Carbonio nei produttori primariRateo istantaneo fotosinteticoProduzione fotosintetica media
Disponibilità dell’Ossigeno nell’acquaSolubilità dell’ossigeno Quali sono le fonti di rifornimento e quanto ne è disponibile?
Produzione di ossigeno per fotosintesiRifornimento di ossigeno per diffusione atmosferica
Consumo di OssigenoConsumo per ossidazione di materiale biodegradabileConsumo dal sedimento
pag. 27S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Solubilità di un gas in un liquidoLa solubilità di un gas in un liquido è proporzionale alla sua pressione parziale (Legge di Henry)
Solubilità dei principali gas @ 20 °C
Se ad es. si vuole calcolare la solubilità in acqua dell'ossigeno dell'aria si deve tener conto che la sua pressione parziale è Pgas = 0.209 atm, perciò
Per l’Anidride Carbonica
Csat = Kh ⋅ Pgas
atmosfera in ppm 300P2CO ≅
( )11h atm.L.mmolK −− ( )11
h atm.L.mgK −−
1667.637.9Carbonica Anidride42.881.340Ossigeno19.0120.679Azoto
mg/L962.8209.088.42C 2Osat =×=
mg/L5.01036.1667C 4-COsat
2 =⋅×=
pag. 28S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Solubilità dell’ossigeno in acquaNormalmente la solubilità (concentrazione di saturazione) è riferita alla percentuale di Ossigeno presente nell’aria (20.9 %)
Csat = Kh ⋅ Pgas
Costante di Henry
Concentrazione di saturazione
Pressione parzialedel gas
Csat
Pgas0.209 atm
42.88 mg/l
1 atm O2
8.962 mg/l
Ossigeno puro
O2 in Aria
Dato che le alghe producono ossigeno puro, ma la saturazione è sempre riferita alla miscela “aria”, apparentemente si ha sovrasaturazione
O2 puro
pag. 29S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Concentrazione di saturazione dell’O2
La solubilità è influenzata dalla temperatura e dalla salinità
2
2sat
S0002739.0ST00005.0S0966.0
T0044972.0T367134.06244.14)T(C
⋅+⋅⋅+⋅−
⋅+⋅−=
510
1520
25 2025
3035
4045
50
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Temperatura (°C) Salinità (‰)
Csa
t(m
g/L)
pag. 30S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Rifornimento di ossigenoProduzione fotosintetica
Le alghe producono ossigeno puro (pressione parziale = 1 atm) che viene direttamente immesso nella colonna d’acquaSi possono avere concentrazioni in eccesso alla saturazione, che è riferita all’aria
Riossigenazione naturaleL’ossigeno contenuto nell’aria (pressione parziale = 0.209 atm) viene trasferito nell’acqua per diffusioneattraverso la superficieCi si affida al moto turbolento (raschi, cascate, traverse, etc.)
O2
atm1P2O =
atm209.0P2O =
Aria
pag. 31S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Rifornimento di OssigenoScambi gassosi per diffusione
Interfaccia gas - liquido(moto turbolento superficiale)
Superficie delle bolle di gas in acqua
Diffusione determinata dal gradiente di concentrazione (Legge di Fick) BOLLA
DIGAS
Fase gassosa
Fase liquida
satliq PP <
satgas PP =
satgas PP =
aKL
rearK
( )
)(43421
ossigenodideficit
liqsatrear
liqsatliq
CCK
PPdt
dC
−=
−=α
Valori tipici di D.O.fiume pulito 12 - 8 mg/Lfiume inquinato 8 - 4 mg/Ldepuratore 1 - 2 mg/L in ossidazione
pag. 32S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Coefficiente di riossigenazione naturaleIl coefficiente Krear è funzione:
della velocità della corrente (u)dello stato di agitazione superficiale dell’acqua (α)della profondità del fiume (h)
Esistono solamente formule empiriche
Inoltre Krear dipende dalla temperatura secondo la legge di Arrhenius
γβα −⋅⋅= huKrear
Autore α β γStreeter & Phelps 1.0 0.57 - 5.40 2.0O’Connor & Dobbins 3.0 – 4.0 0.5 1.5Isaacs & Gaudy 1.35 - 2.22 1.0 1.5Negulescu & Rojanski 4.74 0.85 0.85Bennet & Rathburn 2.33 0.674 1.865Owens 3.0 – 6.0 0.67 - 0.73 1.75 - 1.85
( ) ( )20Trear
20Trearrear )20(Ke)20(K)T(K −− ⋅=⋅= θϑ
⎩⎨⎧
==
0243.1024.0
θϑ
hhu
α
pag. 33S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Formule empiriche per la riossigenazione
O’Connor - Dobbins
h ~ 0.3 – 9 (m)u ~ 0.15 – 0.5 (m/s)
Churchill
h ~ 0.6 – 3.3 (m)u ~ 0.5 – 1.5 (m/s)
Owens – Gibbs
h ~ 0.12 – 0.7 (m)u ~ 0.03 – 0.5 (m/s)
5.1
5.0
rear hu93.3K =
67.1rear hu026.5K =
85.1
67.0
rear hu32.5K =
pag. 34S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Rateo di riossigenazione
La figura mostra la combinazione delle varie formule disponibili per calcolare il rateo di riossigenazione, in funzione della velocità della corrente. Ciascuna di esse ha un campo di applicazione privilegiato
pag. 35S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Consumo di ossigenoOssidazione di materiale a base di carbonio nella colonna d’acquaOssidazione dei composti ammoniacali nella colonna d’acqua e nelle zone riparieOssidazione di materiale sedimentatoFabbisogno della catena alimentare
Richiestadi ossigeno
dal sedimento
Consumo nellacatena alimentare Consumo
di ossigeno
Ossidazionecarbonio
Ossidazioneammonio
2org COC → −+ → 34 NONH
pag. 36S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Richiesta di ossigeno dal sedimentoDegradazione di sostanza organica depositata sul fondo, proveniente da
Sorgenti esterne come scarichi e fognatureSorgenti interne al sistema, come scarti, escrementi o parti morte del fitoplankton o dello zooplankton
Respirazione del bioma bentico (comunità dei decompositori del fondo)
Processi importantiper la riossigenazione del sedimentoLa diffusione di ossigeno dalla colonna d’acqua alla parte porosa del sedimentoLa diffusione di forme ridotte mineralizzate di sostanda organicaLa lavorazione del fondo da parte degli organismi benticiL’ossigenazione lungo l’apparato radicale a sviluppo orizzontale della vegetazione sommersa.
pag. 37S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica del sedimento
SEDIMENTO PROFONDOambiente ridotto
SEDIMENTOSUPERFICIALE
ambiente ossidato
Radici di piante emersefavoriscono l’ossidazionedello strato superficiale
Pesci pasturatorilavorano il fondo
favorendone l’ossigenazione
Organismi decompositoritriturano e riprocessano
il materiale organico
Molluschi filtratori(Anodonta sp.) filtrano l’acqua
rimuovendo il materialeorganico sospesoe scavano il fondo
favorendone l’ossigenazione
L’ossigeno atmosfericopenetra nel sedimento
attraverso le radicidelle piante emerse
O2
Nel sedimento superficialeavvengono i processidi decomposizione ed
ossidazione degli inquinanti
pag. 38S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Sedimento ossidato e ridotto
Il sedimento in superficie è ossidatoe si presenta di colore chiaro
Il percorso di pasturazione del limicolo mette in evidenza il sedimento sottostante ridotto, di colore scuro
pag. 39S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Importanza delle macrofite acquaticheLe macrofite sono piante radicate sul fondo
Le radici della Ruppia hanno sviluppo prevalentemente orizzontale, nello strato superficiale del sedimento.
In tal modo provvedono alla’ossigenazione dello strato superficiale del sedimento
Questo provoca la stabilizzazione chimica dei nutrienti (Azoto e Fosforo) che in condizioni ossidate sono legati stabilmente a complessi metallici, mentre in condizioni riducenti essi sono liberi di tornare in soluzione, favorendo cosìl’eutrofizzazione apparato radicale a sviluppo orizzontale
pag. 40S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
atmosfera
Andamento del DO con la profondità
Pro
fond
itàh
Superficieh = 0
Profondità otticah = zmax
Csat
Sovrasaturazione dovuta alla fotosintesi
Mancanza di ossigeno per il consumo dal
sedimento
0
acqua
Decadimento esponenziale di
ossigeno nel sedimento
pag. 41S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica del SODIl rateo di consumo dal fondo (SOD) è spesso espresso come rateo globale, non modellato
Il SOD è espresso come costante globale ks
E’ inversamente proporzionale alla profondità hAltre forme tengono esplicitamente conto del’influenza dell’ossigeno disciolto
skh1
dtdC
−=
CKCk
h1
dtdCCk
h1
dtdC
os
bs +
−=−=
Tipo di fondo Range ks media
Batteri filamentosi (10 g/m2) 5 - 10 7Vicinanze di scarico civile 2 - 10 4Valle di uno scarico civile 1 - 2 1.5Fondo sabbioso 0.2 - 1 0.5Suoli minerali 0.05 - 0.1 0.07
pag. 42S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Benthic chamber
fondo
Flusso di ossigeno, dipendente dalla richiesta di BOD nel sedimento
pag. 43S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica dell’Ossigeno Disciolto (DO)Il bilancio di ossigeno disciolto in fase liquida dipende da duefattori:
Rifornimento di Ossigeno per diffusione dalla fase gassosa(legge di Fick)Consumo per i processi (catabolici) di degradazione di inquinanti a base carboniosa ed ossidazione dell’ammonio
C = Concentrazione in fase liquida del gas discioltoKrear = Coeff. di riossigenazione (h-1)Csat = Concentrazione di saturazione del gas nel liquido (mg. L -1)f(C) = Rateo di Consumo di Ossigeno (mg.L -1.h-1) dato dalle reazioni di biodegradazione
( )
entodimsedal
ossigenodi
consumo
azotatied carboniosi
materialieossidazion per
consumo
ifotosintesper
produzione
ereareazionper
torifornimensatrear SODf(C)P(t)CCK
dtdC
−−+−=
pag. 44S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ciclo giornaliero dell'Ossigeno Disciolto% Oss. Disciolto alla Centralina ARPAT della Nave di Rovezzano
Data: 04/09/2004 Temperatura massima aria: 32,43°C Ore:16Temperatura massima acqua: 27°C Ore: 16
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
8.00
9.00
10.00
11.00
12.00
13.00
14.00
15.00
16.00
17.00
18.00
19.00
20.00
21.00
22.00
23.00
P > R
P < R
sovrasaturazione
% S
atur
azio
ne
Ora del giorno
pag. 45S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ciclo giornaliero dell'Ossigeno Disciolto
5.5
6.5
7.5
8.5
9.5
10.5
11.5
0 24 48 72 96 120 144
DO
(mg
O2/L
)
P > R
P < R
168Ore
Centralina ARPAT alla Nave di Rovezzano
satC
pag. 46S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dinamica semplificata dell'Ossigeno DiscioltoSi suppone assente il termine di consumo f(C)
P = Produzione fotosintetica di ossigeno (mg O2 L-1 h-1)
R = Somma dei consumi di ossigeno, indicata genericamente come "respirazione" (mg O2 L-1 h-1). Include:
Ossidazione (batterica) di carboni organico nella colonna d'acquaRespirazione di organismi acquatici (alghe, macrofite, batteri, etc.)Richiesta di ossigeno dal sedimento (SOD)
( ) ( )RPCCKdtdC
satr −+−=
sI)t(I1
s
eI
)t(IaP−
=
pag. 47S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Modello di bilancio di DO
( ) ReI
)t(IaCCKdtdC
sI)t(I1
ssatr −+−=
−
C
To Workspace
Sol Rad R
Respiration rate
Kr
Reaeration
Product
(u[1]/Is)*exp(1-u[1]/Is)
Phytoplkt response
a
Photosynt_coeff
1s
IntegratorDO_sat
Clock
pag. 48S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Calibrazione su dati circadiani
18 Luglio
P= [0.17797 0.38641 0.94743 1198.1]
0 5 10 15 20 256
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
10
DO
(mg/
L)
ora del giorno
26 Agosto
P=[0.3525 0.97379 1.6141 1588.7]
0 5 10 15 20 255.5
6
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
DO
(mg/
L)
ora del giorno
[ ]sr IaRK[ ]sr IaRK
pag. 49S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Misura dell'Ossigeno DiscioltoLa misura va fatta in situ (sul posto)
Non è possibile differire la misura prendendo un campione ed effettuando poi la misura in laboratorio
Le reazioni biochimiche responsabili del consumo di ossigeno nonpossono essere fermate
Due modi di esprimere la misuraIn valore assoluto (mg O2/L)In percentuale del valore di saturazione
La prima dà il contenuto reale di ossigeno disciolto
La seconda esprime l'eventuale sovra-saturazione dovuta ai processi di produzione fotosintetica di ossigeno
Per ricavare la concentrazione assoluta è necessario conoscere la temperatura dell'acqua
pag. 50S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
La misura del DO va fatta sul posto....
pag. 51S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Principio di misura di un ossimetroQuando si applica un potenziale elettrico a degli elettrodi di metallo nobile, l’ossigeno disciolto viene ridotto alla superficie del catodoLa corrente fra gli elettrodi, funzione del potenziale applicato, dipende da due processi:
Il rateo di trasporto dell’ossigeno disciolto dal liquido alla superficie del catodoIl rateo di riduzione dell’ossigeno al catodo
LIQUIDO
FILM LIQUIDO
MEMBRANA
ELETTROLITA K(OH)2
CATODO
Diffusione molecolare
Uscita di H2O2 e OH-
per diffusione22OH
-OH
-e
Flusso di ossigeno dal liquido
Prodotti direazione
Diffusione molecolare
Reazione di riduzione
pag. 52S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Principio di misura O2 (cella galvanica)
Per reazione spontanea l’O2 è ridotto a idrossido al catodo e 4 e- vengono rilasciati all’anodo per ogni molecola O2 consumataLa corrente è proporzionale al numero di e-
prodotti all’anodo, che è proporzionale alle molecole di O2
Corrente → Concentrazione O2
La reazione nella cella consuma O2, l’anodo e la soluzione elettrolitica!
Acqua
PbAnodo
AgCatodo
Pb2+
e-
O2O2 + 2 H20 + 4 e- → 4 OH- (Catodo)
2 Pb → 2 Pb+ + 4 e- (Anodo)2 Pb + + 4 OH-→ 2 Pb(OH)2 + 4 e -
membrana
pag. 53S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ag
Anode
Au
Cathode
Ag+
Ag
Anodo
Au
Catodo
Voltage
Principio di misura O2 (cella di Clark/polarografica)
La differenza di potenziale fra Ag e Au non èsufficiente per provocare la reazione spontaneaPerciò si applica una polarizzazione fra gli elettrodi (tipicamente -600 ... -900 mV) che produce una corrente di polarizzazione stabile, essenziale per una buona misuraL’O2 che passa attraverso la membrana viene ridotto al catodo
Si misura la corrente in più rispetto a quella di polarizzazioneE’ necessaria circa 1 h per la completa polarizzazione Acqua
O2
O2 + 2 H20 + 4 e- → 4 OH- (Catodo)
4 Ag + 4 Cl- → 4 AgCl- + 4 e- (Anodo)
membrana
pag. 54S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Principali svantaggi della cella di Clark
1
2
3
Anode Electrode(Clark - Ag)Cathode Electrode(Clark - Au)Reference Electrode(Clark- Ag)
1
2
3
Consumo dell’elettrolita e copertura dell’anodo, con variazione del potenziale di cellaLa copertura e lo sporcamento della membrana fanno diminuire il passaggio di O2, che viene interpretato come una sua diminuzioneIl tempo di polarizzazione (> 1 h) èconsiderevole e va applicato ad ogni accensione del sensoreDato che le caratteristiche della cella variano nel tempo, si dovrebbe continuamente effettuare una nuova calibrazioneLa soluzione a tre elettrodi risolve in parte il problema
Un secondo anodo su cui non passa corrente permette di rilevare e compensare queste variazioni
pag. 55S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Ossimetro
Si compone di:una sonda, da immergere nell’acquauno strumento che elabora il segnale della sonda effettua le dovute correzioni e produce la letturaun barometro per la compensazione con la pressione atmosferica
Sonda
Sensore di temperatura
Barometro
Strumento
Regolazionepressione
atmosfericaRegolazionesaturazione
Effettua la misura dell’Ossigeno Disciolto. Si impiega sia nei corsi d’acqua superficiali che nei depuratori biologici.
pag. 56S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Sonda per la misura dell’Ossigeno Disciolto
Anodo in Argento
Catodo in Oro
Membrana in Teflon spess. 50 μm
(permeabile agli atomi di ossigeno)
Sensore di temperatura
Involucro della sonda(contenente soluzione elettrolitica)
La corrente dovuta alla reazione di riduzione al catodo viene amplificata e misurata da un apposito circuito elettronico, che provvede anche alla compensazione con la temperatura ed all’uscita(visiva su display, analogica, digitale in formato seriale RS - 232)
pag. 57S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Dettagli dello strumento
Vista della sonda con la membrana montata: sono visibili gli elettrodi attraverso la membrana di teflon (trasparente) che contiene l’elettrolita K(OH)2
Il liquido a contatto con la membrana deve essere sempre rinnovato per evitare saturazioni
elettrolita
anodo catodo
Regolazionepressione
atmosfericaRegolazionesaturazione
Percentuale disaturazione
Ossigeno disciolto (mg/l)
Tem
pera
tura
(°C
)
pag. 58S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Sensor bodySensor cap
Luminophor
blue LED
red LED
Photo diode
Misura O2 per luminescenza: LDO
Luminescence Dissolved Oxygen
pag. 59S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Principio di funzionamento di LDO
La calotta è ricoperta da un polimero luminescentePer effettuare la misura i LED blu emettono un impulso di luceQuesto passa attraverso il materiale di supporto trasparente trasferendo parte della sua energia al polimeroGli elettroni del polimero vengono così portati ad un livello energetico superioreEntro pochi µs tornano allo stato normale emettendo una radiazione rossaL’intensità di questa radiazione, rivelata dai fotodiodi, è proporzionale alla concentrazione di O2
Calotta con molecole fluorescenti sensibili O2-selettive O2 dalla soluzione
LEDFotodiodo
Sensore
Calotta
pag. 60S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Effetto di O2 sull’emissioneSe le molecole di O2 sono a contatto con il luminoforo possono assorbire l’energia degli e- che si trovano nello stato eccitato che tornano allo stato normale senza emissione di radiazione rossaPerciò un aumento delle molecole di O2 provoca una riduzione dell’intensità della radiazione rossa ed un più rapido ritorno degli e- allo stato normale, accorciando la durata della radiazione rossaLa concentrazione di O2 è proporzionale alla durata dell’impulso di emissione.
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
0 20 40 60 80 100
Impulso dieccitazione
Profili di emissione
senza O2
τ1
con O2τ2 Time [µs]
LEDFotodiodoLED
MisuraCalibrazione
O2 Luminoforo
pag. 61S. Marsili-Libelli: Ciclo dell’Ossigeno
Vantaggi della misura a luminescenza
Non è richiesta calibrazioneLa misura è più stabile perché dipende dalla stabilitàdella ricopertura della membranaNessuna interferenza da materiale sospeso e/o bolle d’ariaNessuna deriva dovuta ad effetti di consumo dell’elettrolita o dell’O2 vicino alla membranaNon necessita di polarizzazioneTempo di risposta certo anche se maggiore della cella di Clark (~ 30 s contro 0.1 s)