S. Giannini, Comune di Bologna - Dalle misure alle policy ambientali urbane: nuove dimensioni, ...

20
Indicatori ambientali urbani: orientamento alla smartness e alla gestione eco-sostenibile Sessione 2: Dalle misure alle policy ambientali urbane: nuove dimensioni, nuove sfide Silvia Giannini – Vice Sindaco Comune di Bologna Istat - 5 febbraio 2015

Transcript of S. Giannini, Comune di Bologna - Dalle misure alle policy ambientali urbane: nuove dimensioni, ...

Indicatori ambientali urbani: orientamento alla smartness e alla gestione eco-sostenibile

Sessione 2: Dalle misure alle policy ambientali urbane: nuove dimensioni, nuove sfide

Silvia Giannini – Vice SindacoComune di Bologna

Istat - 5 febbraio 2015

Ambiente e benessere

La qualità dell’ambiente è una dimensione importante del “benessere” dei cittadini, che a sua volta deve essere il fine ultimo delle policy

L’Ambiente è una tra le più importanti delle 12 dimensioni del benessere:

in BES con 13 indicatori su 134 in UrBES, con 8 indicatori (nel II Rapporto) su 64.

Importanza della valutazione e monitoraggio ambientale a livello locale, soprattutto nelle grandi aree urbane dove maggiore è la concentrazione di fattori inquinanti e più forte l’esigenza di politiche eco-sostenibili.

Le nuove tecnologie offrono molte sfide e opportunità di intervento

Salute

Ambiente

Istruzione e formazione

Qualità dei servizi

Lavoro e conciliazione tempi vita

Ricerca e innovazione

Paesaggio e patrimonio culturale

Relazioni sociali

Sicurezza

Politica e istituzioni

Benessere soggettivo

Benessere economico

ISTAT - CNEL Comune di Bologna

Salute1

Ambiente2

Lavoro e conciliazione tempi vita

3

Qualità dei servizi4

Istruzione e formazione

5

Ricerca e innovazione6

Relazioni sociali7

Sicurezza8

Paesaggio e patrimonio culturale

9

Politica e istituzioni

10

Benessere soggettivo11

Benessere economico12

Salute

Ambiente

Qualità dei servizi

Lavoro e conciliazione tempi vita

Istruzione e formazione

Ricerca e innovazione

Sicurezza

Paesaggio e patrimonio culturale

Relazioni sociali

Politica e istituzioni

Benessere soggettivo

Benessere economico

Salute

Lavoro e conciliazione tempi vita

Ambiente

Qualità dei servizi

Istruzione e formazione

Sicurezza

Ricerca e innovazione

Relazioni sociali

Benessere soggettivo

Politica e istituzioniPaesaggio e

patrimonio culturale

Benessere economico

Salute

Ambiente

Istruzione e formazione

Qualità dei serviziLavoro e conciliazione tempi vita *Ricerca e innovazione

*Paesaggio e

patrimonio culturale

Relazioni sociali

Politica e istituzioni

Sicurezza

Benessere soggettivo

Benessere economico

Università degli Studi di Bologna

AUSL di Bologna Organizzazioni culturali di Bologna

Importanza dimensioni del benessere(confronto Istat - campione bolognese)

Come si colloca Bologna in ambito nazionale

In genere Bologna si colloca bene nei vari ranking delle città eco-compatibili e smart

Ad esempio, Bologna è al primo posto in base al recente ottavo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane. Ciò in quanto ha una buona dotazione di parcheggi a pagamento e di scambio, un basso indice di incidentalità sulle strade, una buona dotazione di corsie ciclabili, una elevata domanda soddisfatta dal trasporto pubblico, un servizio di car sharing, etc.

Bologna è la città italiana più smart del 2014: si è classificata al primo posto nella seconda edizione dello Smart City Index.

Rapporto Istat “Ambiente urbano: gestione eco compatibile e smartness” (2013) in genere Bologna è in buona posizione su molti degli indicatori considerati

(attenzione: non sempre gli indicatori sono sufficienti a cogliere adeguatamente il fenomeno, ad es. rilevano solo la presenza di uno strumento o di un servizio, non la sua efficacia, estensione, qualità, etc…)

Vi sono comunque moltissimi spazi di miglioramento, ed è questo a cui bisogna guardare quando si amministra una città!

Cosa fa Bologna per la qualità dell’ambiente:principali strumenti

Aderisce al Patto dei Sindaci (dal 2008)Nel maggio 2012 ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia

Sostenibile (PAES), al termine di un importante percorso partecipativo e di concertazione avviato nel dicembre 2011, con tutti gli attori del territorio: enti locali, mondo economico, organizzazioni di rappresentanza di interessi collettivi, etc.. L’adozione di strumenti di pianificazione su temi energetici ha una lunga tradizione: esperienza BEST (1982), progetto Urban CO2 Reduction (1995), Piano energetico comunale (1999) e Programma energetico comunale (2007)

Adotta (dal 2003) un Bilancio ambientale (preventivo e consuntivo), secondo la metodologia ICLEI e definita all’interno del progetto LIFE ecoBUDGET (ciclo formato da 9 passaggi, suddivisi in preparazione, implementazione e valutazione). Attenzione sia agli indicatori e agli obiettivi di contesto, che a quelli specifici dell’ente.

Ha redatto il suo primo bilancio sociale nel 1997.

Il collegamento con il bilancio

Nel tempo si è sempre più integrata la prospettiva di rendicontazione sociale, di quella ambientale e di quella di genere con la gestione del bilancio economico-finanziario (vedi schema)

Obiettivi: interno: collegare il più possibile indicatori, obiettivi,

politiche, alle risorse di bilancio, definendo ben precise responsabilità e tempi;

esterno: poter rendicontare ai cittadini le motivazioni delle politiche adottate e i risultati conseguiti.

L’integrazione con il processo di bilancio serve a valutare l’allocazione delle risorse fra i vari fini e fra le diverse dimensioni del benessere, così come percepite dai cittadini.

Dalla misurazione alle policy

L’utilizzo di indicatori (lo sforzo di misurazione) deve servire a creare un ponte tra il benessere dei cittadini, fine ultimo delle policy, e le politiche adottate, di responsabilità dell’ente.

Gli indicatori selezionati non devono essere quelli disponibili, ma quelli più utili per rappresentare l’effetto delle policy e il loro impatto sul benessere.

Vi possono e devono essere diversi livelli di approfondimento e dettaglio (dipende dalla politica specifica e dallo scopo dell’analisi: confronti spaziali, temporali, progettazione, rendicontazione)

Deve essere anche chiarito che: non tutto dipende dall’azione pubblica; l’azione pubblica può assumere forme diverse (è sempre più

necessaria una valutazione dell’impatto di politiche alternative). Esempio: in campo ambientale (ma non solo) sono molto importanti

fattori esogeni (es. climatici) e i comportamenti dei cittadini e delle imprese. L’intervento pubblico può agire direttamente e/o indirettamente, sui comportamenti, con adeguati incentivi/sanzioni (e “spinte gentili”). Quale è la politica più efficiente ed efficace?

E’ fondamentale il coinvolgimento (sia in fase progettuale che di controllo/rendicontazione) dei cittadini e di tutti gli stakeholders interessati

Il bilancio e il ciclo della performance

2012: attuazione programma di lavoro Controllo strategico-Ciclo di gestione della performance che collega le risorse del bilancio ai: servizi erogati continuativamente dal Comune (138, per 24

aree di intervento); ai nuovi progetti attivati dal Comune (92, raggruppati in 24

programmi), tutti declinati secondo le principali (5) linee di mandato dell’amministrazione.

Tutte le attività di misurazione, gestione e valutazione vengono condotte utilizzando questa griglia, con attenzione crescente agli outcome e alla qualità dei servizi.

Documentazione: Relazione di metà mandato.pdf volume72obiettivioperativischedeperlineedimandato_1_1.pdf

5 linee di mandato

Una svolta ecologica per Bologna: aree e servizi

Una svolta ecologica per Bologna: programmi e progetti

Un esempio: area pianificazione, valutazione e controllo ambientale/2

Le risorse impiegate

Il servizio gestione rifiuti

Il servizio gestione rifiuti: scheda di bilancio

Un esempio: programma mobilità sostenibile

Un esempio: progetto piste ciclabili

Scheda di bilancio: progetto piste ciclabili

Scheda di bilancio: progetto piste ciclabili

Conclusioni

Ancora work in progress. Azioni di miglioramento:

Affinamento indicatori e maggiore integrazione fra i diversi livelli di analisi

Più forte collegamento fra indicatori selezionati e obiettivi di policy

Valutazione più attenta degli effetti di breve e lungo periodo, visione di lungo periodo (es. molti interventi richiedono investimenti oggi per benefici che si concentreranno nel futuro)

Più forte committment politico e condivisione diffusa, nella macchina amministrativa, della cultura di valutazione ex-ante (anche di politiche alternative) e di monitoraggio ex-post

Maggiore capacità/efficacia di: comunicazione, coinvolgimento dei cittadini e di tutti gli stakeholders di volta in volta interessati), restituzione alla cittadinanza dei risultati delle policy (es. Giornate della Trasparenza)