S ggi i e e e ia i ai Ca e i R ai - Master Meeting · 2016. 12. 19. · S ggi i e e e ia i ai Ca e...

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delle relazioni istituzionali di Castelli Ro- mani Destination Management Organiza- tion, «grazie ai collegamenti dall’aeropor- to di Roma Ciampino o dalla stazione Ter- mini, ma anche a piedi o in bicicletta per- correndo la suggestiva Via Francigena per circa 50 km da Velletri a Roma, ed en- trando dall’Appia antica». Trekking tra arte e natura La maggior parte dei paesi sono da 300 a 700 metri sul livello del mare fino a mille del Monte Albanus dove arriva la Via Sa- cra, antico lastricato romano. Quattro se- coli prima della fondazione di Roma i lati- ni avevano stabilito qui le proprie città: Tusculum, Albalogna, Civita, Vellitrae ed Ariccia che formavano la lega latina. «Luoghi ricchi di vegetazione e sentieri 11-12 2016 www.mastermeeting.it 142 TOP MICE&BLEISURE DESTINATION Ogni stagione è buona per scoprire questo territorio laziale che ben si presta anche al turismo Mice. Tra le molteplici occasioni per una visita: i soggiorni esperenziali e la recente apertura al pubblico, a Castel Gandolfo, dei Giardini di Villa Barberini e del Palazzo Apostolico con la Galleria dei Ritratti dei Pontefici e le stanze private del Papa a cura di Tiziana Conte Soggiorni esperenziali ai Castelli Romani Una destinazione tutta da scoprire, da vi- vere, ed amare. Stiamo parlando dei Ca- stelli Romani che non sono in realtà ca- stelli, ma 13 centri collinari che si svilup- pano nell’area dei Colli Albani, a 20 chilo- metri da Roma sud-est, in un suggestivo paesaggio creato dall’attività vulcanica. A testimoniarlo, anche i laghi di Albano e Nemi che si sono formati dopo le eruzioni vulcaniche, nel corso dei millenni. Bo- schi, laghi e pittoreschi paesi, in un terri- torio che fin dai tempi dell’Impero è stato luogo di villeggiatura di ricchi signori e successivamente dalla nobiltà papalina, come si evince dalle antiche rovine, pa- lazzi e ville, in un contesto ricco di anti- che tradizioni, «che ha tanto da offrire an- che al turista che arriva dalla capitale», informa Valerio Ciaccia, responsabile Soggiorni esperenziali ai Castelli Romani

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  • delle relazioni istituzionali di Castelli Ro-mani Destination Management Organiza-tion, «grazie ai collegamenti dall’aeropor-to di Roma Ciampino o dalla stazione Ter-mini, ma anche a piedi o in bicicletta per-correndo la suggestiva Via Francigenaper circa 50 km da Velletri a Roma, ed en-trando dall’Appia antica».

    Trekking tra arte e naturaLa maggior parte dei paesi sono da 300 a700 metri sul livello del mare fino a milledel Monte Albanus dove arriva la Via Sa-cra, antico lastricato romano. Quattro se-coli prima della fondazione di Roma i lati-ni avevano stabilito qui le proprie città:Tusculum, Albalogna, Civita, Vellitrae edAriccia che formavano la lega latina.«Luoghi ricchi di vegetazione e sentieri

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    Ogni stagione è buona per scoprire questo territorio laziale che ben si prestaanche al turismo Mice. Tra le molteplici occasioni per una visita:i soggiorni esperenziali e la recente apertura al pubblico, a Castel Gandolfo,dei Giardini di Villa Barberini e del Palazzo Apostolico con la Galleria dei Ritrattidei Pontefici e le stanze private del Papa

    �a cura di Tiziana Conte

    Soggiorni esperenziali

    ai Castelli Romani

    Una destinazione tutta da scoprire, da vi-vere, ed amare. Stiamo parlando dei Ca-stelli Romani che non sono in realtà ca-stelli, ma 13 centri collinari che si svilup-pano nell’area dei Colli Albani, a 20 chilo-metri da Roma sud-est, in un suggestivopaesaggio creato dall’attività vulcanica. Atestimoniarlo, anche i laghi di Albano eNemi che si sono formati dopo le eruzionivulcaniche, nel corso dei millenni. Bo-schi, laghi e pittoreschi paesi, in un terri-torio che fin dai tempi dell’Impero è statoluogo di villeggiatura di ricchi signori esuccessivamente dalla nobiltà papalina,come si evince dalle antiche rovine, pa-lazzi e ville, in un contesto ricco di anti-che tradizioni, «che ha tanto da offrire an-che al turista che arriva dalla capitale»,informa Valerio Ciaccia, responsabile

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    da percorrere a piedi, per godere appienoanche le testimonianze artistiche e ar-cheologiche; ed ogni stagione è buonaper un soggiorno qui, grazie all’offerta ri-cettiva diversificata e i servizi di buon li-vello, in grado di soddisfare anche il turi-smo Mice», precisa Ciaccia. Per citarequalche esempio, non lontano dal MonteAlbanus meritano una visita: l’AbbaziaGreca di San Nilo e l’annesso Criptoporti-co Romano oltre alla Catacomba Ad Deci-mum, tutti nella medievale Grottaferrata;il Criptoportico del Barco Borghese e lerovine della Città di Tusculum al MonteTuscolo in prossimità di Monte Porzio Ca-tone; i resti urbani della Albano Romanae la Catacomba di San Senatore, ad Alba-no Laziale ma anche il Tempio di DianaNemorense ed il Museo delle Navi di Cali-gola, a Nemi, oltre all’interessante MuseoArcheologico di Velletri.

    Antiche Ville e PalazziNobili e aristocratici tra il Cinquecento edil Seicento solevano trascorrere soprat-tutto nei mesi estivi, soggiorni proprio aiCastelli Romani; è grazie a loro se oggi ciritroviamo lo splendido patrimonio delleVille nella zona detta “del Tuscolo”, già

    luogo prediletto per gli ozi dei patrizi ro-mani. La maggior parte di queste si trovanel comune di Frascati: Villa Torlonia,costruita sul luogo dov’era l’antica villa diLucullo, con il suo scenografico TeatroDelle Acque e la bella cascatella disegna-to da Carlo Maderno; Villa Aldobrandi-ni, con la splendida facciata e i suoi me-ravigliosi giardini all’italiana, opera en-trambi di Giacomo della Porta terminatientrambi da Carlo Maderno e da GiovanniFontana; Villa Falconieri (1545-48), in-grandita nel successivo secolo dal Borro-mini e con sale affrescate da Ciro Ferri eCarlo Maratta; Villa Lancellotti, sontuo-sa dimora già denominata Piccolomini edal cui parco è stato ricavato uno dei piùbei giardini pubblici di Frascati: il Parcodell’Ombrellino. Dal Cinquecento nel ter-ritorio dei Castelli Romani si assiste an-che ad un grande sviluppo urbanistico edell’edilizia monumentale come si può ve-dere visitando Ariccia con la sua anticaPiazza di Corte, dove si affaccia PalazzoChigi iniziato nella seconda metà del se-dicesimo secolo dalla famiglia Savelli etrasformato dai Chigi in dimora barocca,nella metà del Seicento, su progetto diGian Lorenzo Bernini che si servì del suo

    Monte Porzio Catone, unodei tredici pittoreschi paesidi cui è costellata l’areadei Castelli Romani(foto Claudio Viviani)

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    allievo Fontana. Il palazzo vanta un’im-portante collezione di dipinti, sculture edarredi del XVII secolo. A Frascati, invece,il Palazzo Vescovile, costruito nel 1458nella locale pietra sperone, è sede dellaDiocesi Tuscolana. Tra le numerose resi-denze storiche, alcune sono divenute mu-sei o ospitano eventi culturali e mostre.Ad esempio Palazzo Ferrajoli è sede deiMusei Civici di Albano Laziale; le Scu-derie Aldobrandini, a Frascati, risalenteal Seicento e trasformato in spazio espo-sitivo dall’architetto Massimiliano Fuk-sas, ospita una mostra archeologica per-manente ed è polo culturale multifunzio-nale. Anche la storica Locanda Marto-relli nella Piazza di Corte, ad Ariccia, è

    Palazzo Apostolico durantela visita alle stanze privatedel Papa, ora museo.In alto, al centro, il Parcodi Villa Torlonia a Frascati(foto Sergio Bufalini)Sotto: i laghi di Albanoe Nemi in uno splendidocontesto naturale formatodall’erosione dei vulcani(foto Valerio Marino)

    un edificio storico trasformato nel 1820da Antonio Martorelli in locanda: fu tappadi intellettuali e artisti di fama quali Tur-ner, Corot, ed il russo Ivanov e dal 1988 èdi proprietà del Comune e sede di mostred’arte. A Genzano troviamo, invece, Pa-lazzo Sforza Cesarini e l’annesso Parcoche offre un paesaggio suggestivo che dalcentro storico conduce fino alle spondedel Lago di Nemi. Il giardino ottocente-sco, edificato per volere del duca LorenzoSforza Cesarini, in onore della consorteCarolina Shirley, è stato progettato del-l’architetto del Palazzo, Augusto Lancianicon grotte e finti ruderi tipici del parcoromantico del XIX secolo. Altri palazzinobiliari sono stati riutilizzati come sedidegli uffici municipali: Palazzo Borghe-se a Monte Compatri, dal 1982 sede delMunicipio, è stato edificato nel 1423, pervolere di Marco Altemps, sulle rovine delcastello dei Colonna; Palazzo Savelli, aRocca Priora, ricostruito per voleredell’amministrazione comunale nel 1880

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    che qui trova terreno fertile «grazie agliantichi vigneti che producono vini Doc,come quelli, per esempio, delle zone diFrascati, Marino e Velletri per i vini bian-chi mentre per i rossi Affile e Piglio; poici sono anche prodotti Igp come la por-chetta di Ariccia, il pane di Genzano percitare i più famosi e ad ogni prodotto è le-gata una sagra».

    su progetto dell’architetto Vespignani, instile quattrocentesco sui ruderi del palaz-zo baronale dei Savelli; Palazzo Colon-na a Marino, eretto sulla rocca degli Or-sini e trasformato in palazzo nel 1489, pervolere di Agnese di Montefeltro, moglie diFabrizio Colonna. Infine alcuni altri sonoattualmente sede di Biblioteche comuna-li, come ad esempio Palazzo Borghesedi Monte Porzio Catone e Palazzo An-nibaldeschi di Monte Compatri.

    Esperienze creative«Sono molteplici le motivazioni che po-trebbero spingere il turista a visitare que-sto territorio costellato da caratteristicipaesi (Frascati, Monte Porzio,RoccaPriora, Grottaferrata, Marino, CastelGandolfo, Albano, Ariccia, Genzano,Nemi, Lanuvio, Rocca di Papa e Velle-tri)», ci fa sapere la responsabile promo-zione e commercializzazione dell’Agenziaregionale del Lazio, Micaela Farina, sot-tolineando l’aspetto enogastronomico

    In alto, la Villa Tuscolana diFrascati che ospita il GrandHotel con centro congressi(foto Sergio Bufalini).Al centro, il Museo diffusodel Vino a MontePorzio Catone(Foto Giovanni Biallo).Sotto: Micaela Farinadell’Agenzia RegionaleTurismo Lazio

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    La particolarità de i Castelli Romani sonole fraschette, caratteristici locali ricavatiil più delle volte da vecchie cantine, doveuna sosta è d’obbligo per gustare il vino,accompagnandolo con olive, formaggi,porchetta e piatti tipici romani. Famosaper le fraschette è sicuramente Ariccia,ma anche le altre località non sono dameno: Monte Porzio Catone, Monte-compatri, Rocca Priora, Colonna, Roc-ca di Papa, Marino, Albano Laziale eGenzano.«Vogliamo attirare l’attenzione su questazona suggestiva» da proporre con l’offer-ta culturale di Roma», ci spiega SabrinaIppolito di Castelli Romani Turismo,«abbinando, per esempio, itinerari natu-ralistici di trekking, o a cavallo, e sosteper degustazione di prodotti della nostragenuina gastronomia». E ci sono pure lecoltivazioni biologiche dove ci si puòsbizzarrire nella raccolta dei prodotti di

    madre natura, in luoghi suggestivi, perpoi cucinarli con lo chef magari in un ru-stico vicino al lago o in un vigneto. Espe-rienze in grado di coinvolgere tutti i sensima anche creative, per post meeting epost congress, con proposte come la sa-gra della porchetta, il corso su come pre-parare le marmellate di Fragole, a Nemi,famosa per questo prodotto a cui dedicauna sagra a maggio; un picnic sotto i mirtisulle sponde dell’omonimo lago. «Fra leesperienze creative, il corso per impararele basi della cucina italiana», ci fa sapereFederica Rondoni, consulente di viaggi,«e dopo le mani in pasta si mangia e si vi-sitano le cantine – siamo nell’area dei vinipiù antica d’Italia – e ce ne sono di diver-se tipologie da quelle a gestione familiarecon piccolo museo a quelle più modernee strutturate».Interessante il Museo diffuso del vinonel centro storico di Monte Porzio Ca-tone allestito in tre tinelli (tradizional-mente adibiti alla produzione e conserva-zione del vino). La collezione, formata dautensili e attrezzature vitivinicole, illustrai principali processi della filiera del vino ealcuni dei mestieri tradizionali che ruota-vano intorno alla produzione e venditadel prodotto: il mastro bottaio e il carret-tiere. La visita si completa nella sala de-gustazione con vini del territorio. Altrispunti per un soggiorno Mice&Bleisureesperenziale: i laboratori artigianali perapprendere la lavorazione dei formaggi,del pane o, ancora, dell’olio aromatizzato

    La pittoresca Nemivista dall’alto.In basso, i famosi vignetidi cui la zona è ricca(foto Sergio Bufalini)

  • A sinistra, a piedi perl’antica Via FrancigenaSopra, Castel Gandolfo: lavista del Lago dalle stanzedi Palazzo Apostolico

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    e dei saponi nella fattoria dove si coltiva-no 200 erbe biologiche. A tutto questo sipotranno abbinare visite ai giardini o ar-cheologiche e spettacoli come quello del-la Seconda Legione Partica nelle anticheTerme di Caracalla, ad Albano Lazia-le, con la partecipazione attiva dei turisti.

    Castel Gandolfotra sacro e profanoOltre alle Ville Pontificie e al PalazzoApostolico ci sono numerosi spunti peruna visita a Castel Gandolfo: per esem-pio, i laboratori artigianali di vetro e gio-ielli antichi di restauro e mosaici. Nontutti sanno poi che partendo da San Pie-tro, Castel Gandolfo è la seconda tappadella via Francigena andando verso Sud.Quest’area del Lazio è anche gettonatadai golfisti e la buca 4 di Castel GandolfoGolf Club è stata riconosciuta a livello in-ternazionale fra le 500 buche più belle delmondo. Dopo la recente apertura deiGiardini di Villa Barberini e degli spazimuseali della Galleria dei Ritratti deiPontefici, turisti e curiosi possono var-care anche le soglie dell’area più riservatadel Palazzo Apostolico: le stanze del-l’Appartamento Pontificio. «Un regalodel Papa, al popolo, il cui gesto ha un for-te valore simbolico: rappresenta la suapolitica pastorale», commenta il direttoredei Musei Vaticani, Antonio Paolucci.«Da quando Clemente VIII alla fine del

    ’500 ha incamerato il nucleo originario diquesto complesso, si sono succeduti 33papi, ma solo 15 vi hanno soggiornato», ciricorda il curatore delle Collezioni Stori-che dei Musei Vaticani, Sandro Barba-gallo. «Penso all’emozione e allo stupore,ma anche alla gratitudine che ciascunodei visitatori proverà entrando in quellache era un’isola sigillata; un universochiuso, privilegio di pochi», ricorda Pao-lucci che suggerisce di percorrere lenta-mente le stanze intrise di storia, «per go-dere dell’armonioso rispecchiamento frala bellezza artistica delle opere custodite,l’architettura monumentale che le contie-ne e la bellezza della natura all’esterno:un insieme inscindibile». Lo si apprezzaappieno affacciandosi dalle finestre o dalgrande terrazzo aperto sull’occhio azzur-ro del lago circondato da boschi di faggi edi querce. All’interno sarà quindi possibi-le ammirare il Salone degli Svizzeri, la Sa-la del Trono, la Sala del Concistoro, laGalleria che Alessandro VII volle così fi-nemente decorata, con le vedute pastoraliaffrescate da Pierleone Ghezzi che sispecchiano nel panorama del lago. Così,via via, fino ad arrivare a spazi più riser-vati come la Biblioteca e lo Studiolo Pri-vato, la Cappella dove per la prima voltail pontefice emerito Benedetto XVI e ilneo eletto Papa Francesco, hanno prega-to insieme; la Camera da Letto dove spi-rarono Pio XII e Paolo VI: arredata in mo-do sobrio, è rimasta celebre per esserestata riservata, durante la seconda GuerraMondiale, a numerose partorienti accolteda Papa Pacelli. Non a caso molti bambi-ni vennero battezzati col nome Eugeniocome segno di riconoscenza.Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sor-gono in un’area di circa 55 ettari, situatanei Castelli Romani, in provincia di Ro-ma, inclusa tra le zone extraterritorialidella Santa Sede in Italia. Sono state con-cesse con i Patti Lateranensi del 1929, inquanto costituiscono la residenza subur-bana frequentata dai Papi fin dall’epocadi Urbano VIII, nel 17esimo secolo. �