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SERVIZIO INTEGRATO PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO Per l’inclusione lavorativa e sociale delle fasce deboli - Rapporto 2011 -

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SERVIZIO INTEGRATO PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO

Per l’inclusione lavorativa e sociale delle fasce deboli

- Rapporto 2011 -

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LA STORIA IN BREVEIl progetto nasce a partire dall’esperienza sperimentale svolta dal CFP Colonia Orfani di Guerra (ora Cefal) sul territorio di Lugo, che si occupava della formazione professionale per persone disabili, in particolare di disabili psichici. Gli operatori del Centro avvertendo la mancanza di collegamento fra la loro attività di formazione e il mondo del lavoro, cominciarono a svolgere in via sperimentale un’attività di mediazione e di sensibilizzazione nei confronti delle imprese (supportata da un percorso di auto-formazione). Nel 1998, grazie alla volontà degli operatori e alla loro capacità di perorare la causa presso le Istituzioni, viene avviato un percorso di trasferibilità del modello operativo del SIIL (Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo) sui territori di Faenza e Ravenna. Nel 2000, viene integrato all’interno del sistema operativo dei SIIL anche il mondo della Cooperazione Sociale. Vengono poi create, sui tre comprensori della Provincia, delle Unità Operative Territoriali composte da operatori provenienti dalla formazione professionale (l’ENGIM per Ravenna, il Centro di Formazione Professionale di Faenza e il Cefal su Lugo), dai servizi sociali e dalla cooperazione sociale. Il Consiglio Provinciale di Ravenna, infatti, attraverso una delibera di collaborazione tra AUSL, Consorzio dei Servizi Sociali e Amministrazione Provinciale decreta appunto la trasferibilità del modello. Dal 2010, le attività sono gestite da un nuovo soggetto, il Consorzio “ Fare Comunità”, soggetto ibrido che unisce le cooperative e i centri di formazione, nato con l’intento di svolgere una funzione di “Agenzia di sviluppo locale del welfare di cittadinanza e delle lotta all’esclusione sociale”.

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OBIETTIVI E ATTIVITÀ DEL SIILLa mission del SIIL è il collocamento mirato delle persone disabili, prioritariamente con deficit psichici e intellettivi, e svantaggiate attraverso percorsi di inserimento mediato e attività di sostegno ed accompagnamento nel mondo del lavoro.

 

Il SIIL si propone al proprio territorio come sostegno ai lavoratori e alle aziende per :aiutare l’impresa ad assolvere gli obblighi di assunzione previsti dalle leggi di tutela per gli invalidi (L. 68/99);sperimentare inserimenti rivolti a persone che, pur non in possesso dell’invalidità civile, trovano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro;definire abbinamenti di inserimento idonei e reciprocamente gratificanti per i lavoratori disabili o svantaggiati e per le imprese;favorire l’inserimento utilizzando periodi di formazione e tirocini preparatori;sostenere gli inserimenti con personale specializzato.

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LA METODOLOGIA Progettazione individualizzata dei percorsi di transizione ed

accompagnamento nel mondo del lavoro, quale strumento di valorizzazione delle potenzialità di ogni lavoratore disabile o svantaggiato, nel rispetto delle caratteristiche e dei deficit individuali, e nella prospettiva dell’emancipazione ed integrazione sociale e civile della persona.

Il valore e il significato culturale dell’azienda come luogo formativo professionale ma soprattutto sociale. L’azienda, dunque, come “spazio formativo reale” e volano di integrazione civile, all’interno del quale sono possibili gli apprendimenti di competenze professionali ma anche relazionali e sociali, basati su “rapporti simmetrici” che implicano responsabilità e contrattualità tra datore di lavoro e lavoratore disabile o svantaggiato.

La figura professionale di un operatore specializzato, denominato operatore della mediazione, che si occupa specificatamente e a tempo pieno della promozione e della realizzazione dei percorsi individualizzati in azienda e di consulenza alle imprese.

La creazione e la manutenzione di una rete territoriale di supporto che condivide e sostiene l’integrazione lavorativa delle persone disabili e svantaggiate, composta dalle Istituzioni pubbliche, gli Enti Locali, le Associazioni degli Imprenditori, i Servizi per l’Impiego, i Servizi Sociali, le Associazioni delle Persone Disabili e dei loro Familiari.

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UN SERVIZIO INNOVATIVO, PERCHÉ?

L’innovatività dell’iniziativa risiede nella logica dell’integrazione: tra professionalità e competenze diverse presenti negli operatori dei Servizi Sociali, della Formazione Professionale, della Cooperazione Sociale e dei Centri per l’Impiego che partecipano direttamente o in partnership alla attività del Serviziotra Enti, Istituzioni, organizzazioni diverse attraverso l’integrazione strategica di risorse umane ed economiche ( Provincia, Comuni, AUSL, privato sociale).… e nella flessibilità del servizio rispetto ai bisogni dell’utenza. Ne è un esempio il servizio di Ricerca Attiva Motivazionale (RAM) avviato sperimentalmente nel 2011 con lo scopo di valorizzare l’empowerment e l’autonomia della persona disabile nella ricerca del lavoro.

Per questa ed altre ragioni il servizio SIIL è stato inserito tra le buone pratiche regionali contenute in “Un altro welfare: esperienze generative”, indagine che mira a valutare le eccellenze del territorio emiliano - romagnolo alla luce di criteri quali l’innovazione sociale e i valori che questa genera (valore sociale, valore culturale – partecipazione civica, valore istituzionale e valore economico).

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RAPPORTO 2011 – I DATI

La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza - Franklin Delano Roosevelt –

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DI CHI CI OCCUPIAMO …

Le persone, utenti dei SIIL, appartengono alle seguenti categorie:

Disabili psichici; Disabili fisici e intellettivi con necessità di sostegno (Commissione

104); Sperimentazione con persone in situazione di disagio sociale.

Quanti sono?

• Utenti disabili: 326, di cui 95 sono le nuove prese in carico per il 2011.

In media, quindi, tra le tre unità territoriali c’è stato un leggero decremento rispetto all’anno precedente, nello specifico di 2 utenti in totale.

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LE UNITÀ OPERATIVE TERRITORIALI – RAVENNA, FAENZA E LUGO

Come si può notare dal grafico il numero di persone che sono seguite dai SIIL è proporzionale all’estensione territoriale del comune di riferimento. I tre territori si differenziano però per la tipologia di utenza disabile servita.

E’ il caso, infatti, di sottolineare che presso il SIIL di Faenza ed il SIIL di Lugo le persone con disabilità sono per il 49,4% e 41,2% disabili psichici, mentre al SIIL di Ravenna prevale un utenza con disabilità fisiche (48,5%), laddove però in totale i disabili fisici rappresentano oltre il 40% del totale degli utenti SIIL.

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DIFFERENZA DI GENERE

Nel grafico è chiaramente rappresentata la parità di accesso al servizio tra maschi e femmine.

Sono, infatti, 175 gli utenti uomini che si rivolgono al servizio, rispetto alle 151 utenti donne. Questo dato è invariato rispetto all’anno precedente, a dimostrare la continuità di approccio rispetto alla tematica delle pari opportunità.

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I DISABILI E IL SIIL: CONFRONTO DAL 2005 AD OGGIFacendo un confronto con i dati relativi agli anni precedenti possiamo notare come il numero delle persone che sono entrate in carico al servizio sia pressoché uguale per tutte le annualità considerate.

Ciò deve far riflettere sulla necessità che questo servizio sia continuativo, in quanto la domanda di inserimento lavorativo non è diminuita negli anni, sia per quanto riguarda l’utenza in carico ai tre SIIL, sia relativamente alle nuove prese in carico.

Leggermente in calo (circa 30%) il rapporto tra totale utenti e nuove prese in carico, confermando però come le persone con disabilità e svantaggio trovino nel servizio un punto di riferimento importante.

Utenti disabili in carico ai SIIL

Anno Numero disabili totaledi cui nuove prese in

carico%

2003 150 n.d.  

2004 n.d. n.d.  

2005 313 118 37,70%

2006 355 133 37,46%

2007 369 138 37,40%

2008 347 142 40,92%

2009 341 137 40,18%

2010 328 120 36,59%

2011 326 95 29,45%

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L’ASSUNZIONE CON LA MEDIAZIONE DEI SIIL - 1Assunzioni mediate dai SIIL

Anno Numero

assunzioni disabili% rispetto all'anno

precedente

1998 3  

1999 10 333%

2000 40 400%

2001 75 188%

2002 55 73%

2003 46 84%

2004 83 180%

2005 73 88%

2006 83 114%

2007 77 93%

2008 93 121%

2009 64 69%

2010 88 138%

2011 93 106%

Uno dei valori più interessanti per valutare il funzionamento del servizio di inserimento lavorativo è proprio il numero delle assunzioni.I dati a nostra disposizione ci danno una panoramica generale, dall’anno di costituzione del servizio SIIL fino ad oggi.Indubbiamente, come molti dati economico-sociali, i valori di maggiore interesse sono quelli dell’ultimo triennio 2009-2011, questo perché la crisi economica mondiale ha causato non pochi problemi in tema di occupazione.

Come si può notare dai dati in tabella, anche di fronte alla crisi il numero di assunzioni ha subito una lieve flessione nel 2009, anno in cui la crisi ha colpito più duramente, ma con un recupero nel 2010, che ha avuto trend positivo anche nel 2011 a sottolineare l’efficacia del servizio in un ambito, come quello del lavoro, dove la cassa integrazione e la mobilità hanno giocato un ruolo molto incisivo e nel quale gli operatori hanno riscontrato non poche difficoltà nel prendere contatti con le aziende per l’inserimento in ambito produttivo di queste persone con bisogni speciali.

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L’ASSUNZIONE CON LA MEDIAZIONE DEI SIIL - 2Nonostante la crisi economica continui a produrre un mercato del lavoro all’insegna della precarietà e dell’atipicità, il servizio offerto dal SIIL permette alle persone disabili di confrontarsi positivamente con il mondo occupazionale.

I dati raccolti illustrano infatti, come una elevata percentuale di utenti sia stata inserita con un contratto a tempo determinato (78,5% del totale inseriti) e la seconda tipologia contrattuale più consistente è quella del contratto a tempo indeterminato, con il 14% del totale.

Relativamente alle altre forme contrattuali notiamo come i contratti atipici e avventizi siano poco utilizzati, ma soprattutto l’apprendistato risulta non essere utilizzato in nessun territorio. Con le riforme previste ad inizio 2012, relativamente al mondo del lavoro, si potranno prevedere dei cambiamenti nel corso dei prossimi anni.

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TIPOLOGIA DI CONTRATTO E TIPOLOGIA DI DISABILITÀ, QUALI CONNESSIONI

All’inizio di questa presentazione abbiamo evidenziato come la maggior parte dei disabili che vengono accolti nei servizi SIIL abbiano una problematica fisico – motoria, per tale ragione sono anche coloro con un numero maggiore di inserimenti in azienda. E’ necessario però considerare, in aggiunta una componente emozionale - psicologica, sia da parte del disabile psichico ed intellettivo e della sua famiglia di affidarsi al servizio, sia da parte del datore di lavoro, che spesso subisce lo stigma di una disabilità che non si può “toccare”.Per tale ragione i disabili psichici ed intellettivi sono più a rischio di esclusione, non soltanto lavorativa, ma anche sociale.

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COLLABORAZIONE CON I SERVIZI DEL TERRITORIOI servizi cui il SIIL fa riferimento per l’individuazione delle persone da inserire al lavoro sono la rappresentazione di una collaborazione costruita negli anni con tutti gli attori pubblici del territorio provinciale.

I dati riportati nel grafico ci mostrano che il referente principale del servizio sono i servizi sociali, unendo infatti il dato dell’ASP (Ravenna 85 utenti) con quello dei servizi sociali di Lugo (41) e Faenza (45) si ottiene un utenza di 171 persone. Il dato immediatamente più significativo riguarda i 79 utenti serviti dai SIIL che non sono in carico a nessun servizio, cioè non seguiti dai servizi socio-sanitari del territorio, ma provenienti da percorsi mediati da privati, ad esempio psicologi liberi professionisti o che raggiungono gli operatori dei SIIL in maniera indiretta, perché magari questi utenti hanno rifiutato il servizio assistenziale.

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PROGETTI – TIPOLOGIE Ogni persona inserita in un percorso del SIIL è diversa, per il suo vissuto e le sue esperienze sociali e professionali, perciò richiede una tipologia di progetto particolare.Sono stati predisposti, sulla base del lavoro svolto all’interno dei Nuclei di Valutazione Territoriale, alcuni strumenti di mediazione:

•Progettazione attiva, riguarda una serie di colloqui per la presa in carico, orientamento e consulenza sul mercato del lavoro, progettazione, proposte di tirocinio, accompagnamento e/o presentazione in azienda e incontri con i referenti dei servizi;

•Progetti osservativi sperimentali, rivolti ad utenti “non conosciuti” per valutare la possibilità di presa in carico, si opera similmente al tirocinio osservativo- formativo;

•Progetti osservativi/formativi, sono attivati per verificare le competenze della persona inserita e non sono finalizzati all’assunzione. La verifica viene fatta in azienda, durante tirocini lavorativi. L’operatore della mediazione SIIL in questo caso, oltre a svolgere un tutoraggio della persona inserita, procede anche al mantenimento di relazioni con il personale e il titolare dell’azienda in modo da favorire l’integrazione lavorativa e sociale della persona disabile/svantaggiata;

•Progetti di mediazione all’occupazione, diversamente dai precedenti questi progetti hanno un obiettivo assunzionale e quindi di integrazione formale e giuridica nel mondo del lavoro. Propedeutico a questo progetto è necessario che la persona abbia concluso un percorso formativo, scandito da un numero variabile di tirocini osservativi formativi, questo per favorire un rapido inserimento nei processi e ruoli lavorativi;

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•Progetti di sostegno all’occupazione, questi particolari progetti sono rivolti a coloro che già hanno un’occupazione, ma che richiedono un percorso di monitoraggio per il mantenimento del posto di lavoro, aiutando a superare le criticità che possono compromettere l’occupazione (ricollocazione interna, transizione verso un’altra impresa);

•Progetti di sostegno alle dimissioni, attivato successivamente ad un progetto terminato con esito negativo per l’individuazione delle criticità e delle difficoltà incontrate nel mondo del lavoro, con contestuale indirizzamento ad altri percorsi;

•Progetti di monitoraggio all’assunzione, prevede verifiche periodiche con l’utente e/o l’azienda ed eventualmente con i referenti dei servizi per monitorare l’assunzione.

Dai dati evidenziati nel grafico possiamo notare come lo strumento principalmente utilizzato dai SIIL sia la progettazione attiva, con 278 utenti inseriti.

Altro servizio molto importante è il

sostegno all’occupazione con ben 200

utenti supportati nelle difficoltà sul

posto di lavoro.

Anche il progetto osservativo formativo

è uno strumento importante utilizzato

in 156 casi.

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PROGETTI – DATI DI RAFFRONTO 2003-2011 Le tipologie di progetti, come evidenziato in precedenza, sono diverse tra loro. Inizialmente il servizio prevede un’attività propedeutica generale, riguardante la progettazione attiva (valori PA nella tabella). Una volta effettuata l’intervista conoscitiva con la persona inviata al SIIL, si procede alla strutturazione di un percorso individualizzato, volto a valutare e/o sviluppare le competenze professionali e relazionali della persona inserita in tirocinio.Facendo una rapida carrellata possiamo verificare che per quanto riguarda i colloqui conoscitivi (PA) essi sono aumentati nel corso degli anni, fino ad arrivare a 278 nel 2011.Per quanto riguarda i tirocini osservativi-sperimentali i dati evidenziano una sostanziale stabilità nel tempo, salvo un leggero calo nel 2008-2009, poi recuperato nel 2010 e raddoppiati l’anno successivo.Considerando i tirocini che più hanno finalità assunzionali e quindi di inclusione lavorativa della persona che si rivolge ai servizi, si registra un aumento consistente delle persone in tirocinio formativo e una leggera diminuzione nel servizio di mediazione all’occupazione. Contribuiscono a queste discrepanze sicuramente la crisi e la conseguente scarsità di posizioni lavorative disponibili. Utenti in carico

Anno PA OS OF MO SO SD Totale

2003 0 0 72 50 47 0 1692004 0 0 96 49 74 0 2192005 228 15 130 68 132 25 5982006 246 35 124 78 183 24 6902007 240 44 96 75 177 13 6452008 233 39 113 73 181 32 6712009 241 36 123 30 159 21 6102010 262 44 110 44 167 12 6392011 278 88 156 32 200 25 779

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La mediazione all’occupazione, diversamente dai tirocini a finalità occupazionale (OF), hanno subito una forte battuta di arresto nel 2009 e hanno lentamente recuperando importanza, segno che le imprese ed i servizi sono riusciti a ripristinare collaborazioni per l’integrazione lavorativa di persone svantaggiate, anche dopo la grave crisi che ha colpito il Paese, dato che però ha subito nuovamente un calo nel 2011.

Trend in crescita, a seguito di un calo nel 2009, invece si verifica per quanto riguarda il sostegno all’occupazione, che va a supportare la persona in uno degli aspetti più critici di un percorso di inserimento lavorativo, la tenuta sul posto di lavoro, sia per quanto riguarda lo stress lavorativo, sia in confronto alle relazioni tra colleghi e quindi al clima aziendale.

Nel caso invece del sostegno alle dimissioni, servizio di supporto per la persona che ha concluso il suo percorso con esito negativo e quindi con maggiori necessità di comprendere quali sono stati i fattori ostativi e le incapacità di leggere il contesto lavorativo, si è verificato un calo nei 3 anni precedenti, passando da 32 (nel 2008) servizi per il sostegno alle dimissioni a 12 nel 2010, per poi registrare nuovamente una crescita nel 2011 (25).

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L’ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE

Tra le attività specifiche realizzate dai SIIL, ci sono quelle dei Nuclei di Valutazione Territoriali, che per loro funzione costituente sono composti da diverse figure professionali: gli operatori dei SIIL, gli operatori dei Centri per l’Impiego e dagli operatori dei servizi (servizi sociali, DSM, SERT ed INAIL quando richiesto).

Per monitorare i NVT, vengono calcolati tre indicatori: numero di incontri, numero di valutazioni e numero di utenti valutati.

  

In media vengono valutate 10 persone per ogni incontro effettuato dai Nuclei di Valutazione Territoriale di tutta la Provincia ed in totale vengono effettuate una media di 16 valutazioni ad ogni incontro.

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ALTRE ATTIVITÀ S.I.I.L.

Le attività svolte dagli operatori dei Servizi Integrati per l’Inserimento Lavorativo sono molteplici e volte ad integrare tutti gli ambiti della vita degli utenti inseriti. Come si può notare infatti si va dai colloqui diretti con la persona disabili e/o svantaggiata, agli incontri con le famiglie per instaurare un rapporto di fiducia e di reale presa in carico della persona in difficoltà.

Per quanto riguarda i rapporti più “istituzionali”, vengono realizzati periodicamente incontri con i referenti dei servizi socio-sanitari invianti ed, infine, si effettuano le verifiche in azienda.

In questa maniera, la persona disabile e la sua famiglia sono parte del progetto direttamente e soprattutto, questa modalità di lavoro integrativa, permette di creare dei percorsi inclusivi maggiormente efficaci e mirati.

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AZIENDE COINVOLTE DAL SERVIZIO

Aziende clienti

Anno Numero aziende con cui si è lavorato (vecchie e nuove)

2003 290

2004 95

2005 388

2006 383

2007 420

2008 262

2009 266

2010 218

2011 229

Anche in questo caso si può notare come il numero di aziende con le quali vengono intrattenuti rapporti sono diminuite dal 2008 rispetto agli anni precedenti, sempre a causa della crisi, infatti, molte imprese hanno ritenuto prioritario occuparsi di problematiche strutturali interne. Nell’ultimo anno si è registrato un leggero incremento, anche se i numeri rimangono relativamente più bassi rispetto agli anni pre - crisi. Resta di indubbio valore il lavoro di contatto fatto dagli operatori SIIL, che permette di avere un database di aziende continuamente aggiornato e a disposizione del servizio.

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GRAZIE A TUTTI DELL’ATTENZIONEBuon lavoro!

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LE BUONE PRASSI DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO“MEDIATORI PER IL LAVORO”. GLI OPERATORI DEL SIIL SI RACCONTANO

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PRESENTAZIONE VIDEO SIIL “DOVE SONO LE DIFFERENZE?”PRODOTTO DA STUDIO HORIZON

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LE BUONE PRASSI FUORI TERRITORIO- AGENZIA SOCIALE ARTICOLO 4: L’INFORMAZIONE DI PROSSIMITÀ DIVENTATA OCCUPAZIONE- RESPONSABILITÀ SOCIALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO: IL CONFERIMENTO DEL LOGO AZIENDA SOLIDALE ALLE IMPRESE PROFIT INCLUSIVE