Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

35
Bisogni Educativi Speciali (BES) Dall’inserimento all’integrazione verso l’inclusione

Transcript of Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Page 1: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Dall’inserimento all’integrazione

verso l’inclusione

Page 2: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Linee Guida dell’UNESCO del 2009

“La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ...Un sistema scolastico ‘incluso’ può essere creato solamente se le scuole comuni diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori nell’educazione di tutti i bambini della loro comunità”

Page 3: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Caratteristica della Scuola Inclusiva

La logica dell’inclusione richiede di transitare dall’idea di una scuola che incarna un sistema duale unificato (nella stessa classe convivono senza interazioni reciproche la programmazione disciplinare di classe e il Piano Educativo Individualizzato per l’allievo/gli allievi in difficoltà), all’idea di una scuola a sistema unico , in cui la classe identifica un gruppo di allievi naturalmente eterogeneoLa Scuola inclusiva deve dare risposte ai bisogni di ciascun alunno attraverso un progetto personalizzato

Page 4: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Tipologie di (BES)

Disabilità Disturbi evolutivi specifici Svantaggio socioeconomico,linguistico,

culturale.

Page 5: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Disturbi evolutivi specifici

disturbi specifici dell’apprendimento disturbi i deficit del linguaggio, disturbi delle abilità non verbali, disturbi della coordinazione motoria, disturbi dell’attenzione e dell’iperattività

Page 6: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Disturbi specifici dell’apprendimento ( DSA )

Non sono correlati a deficit sensoriali, motori o neurologici. Sono di tipo diverso:

Dislessia Discalculia Disgrafia Disortografia Disturbi associati (comorbilità)

Page 7: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Dislessia

La Dislessia comporta difficoltà di grado lieve, medio o severo nella lettura e nella comprensione dei testi e dei numeri, nella memorizzazione delle definizioni, nella memorizzazione dei termini specifici.

Necessitano di spiegazioni che passino anche attraverso l’esempio concreto, la sperimentazione, l’uso di schemi riassuntivi.

Page 8: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Discalculia

Tale disturbo coinvolge, in particolare, l'acquisizione di abilità relativamente semplici, quali ad esempio la scrittura e la lettura dei numeri e il sistema del calcolo

Difficoltà di organizzazione spazio-temporale e visuo-spaziale

Difficoltà di coordinazione motoria Difficoltà di svolgimento di compiti in

sequenza.

Page 9: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Disgrafia

La disgrafia è un disturbo non verbale, che coinvolge tipicamente la scrittura di parole e di numeri e l’utilizzo del segno grafico, in misura lieve, media o severa

Comporta difficoltà con alcuni compiti di motricità fine. Può inoltre risultare poco organizzato nella gestione del materiale e del lavoro autonomo

Page 10: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Disortografia Chi soffre di disortografia non rispetta le regole

di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto, non è in grado di tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici.

I sintomi della disortografia possono essere omissioni di grafemi o parti di parola (es. pote per ponte o camica per camicia), sostituzioni di grafemi (es. vaccia per faccia; parde per parte), inversioni di grafemi (es. il per li; spicologia per psicologia).

Page 11: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

LEGGE 170/2010 (8 ottobre)

L’articolo 1 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

Page 12: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Le FINALITA’ della Legge a) garantire il diritto allo studio;

b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di aiuto concreto, assicurando una formazione adeguata e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità individuali;c) ridurre i disagi legati alla sfera emotiva e relazionale; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità didattiche e pedagogiche degli studenti; e) favorire la preparazione degli insegnanti; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici di potenziamento a livelli diversi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso scolastico; h) assicurare uguali opportunità di sviluppo delle capacità sia in ambito sociale che professionale.

Page 13: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Piano Didattico Personalizzato Il PDP, è un contratto tra famiglia, scuola e istituzioni

socio-sanitarie, per organizzare un percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti con DSA. Per ciascuna materia devono infatti essere individuati gli strumenti dispensativi e compensativi più efficaci per consentire allo studente il raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni.

Il PDP deve essere redatto all’inizio di ogni anno scolastico, entro la fine del mese di novembre

Page 14: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Certificazioni di DSA in Sicilia

PROVINCIA SECONDARIA DI 2° GRADO TOTALE GENERALE

AGRIGENTO 22 90

CALTANISSETTA 33 130

CATANIA 144 562

ENNA 17 88

MESSINA 103 430

PALERMO 63 286

RAGUSA 11 58

SIRACUSA 20 114

TRAPANI 6 72

TOTALE GENERALE

419 1830

Page 15: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Disturbi dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD)

Page 16: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

INTERA PROVINCIASECONDARIA 2° GRADO

A.S. Scrutinati Evasione Abbandono Istr. Parentale

2004/05 95,81% 1,55% 2,29% 0,35%

2005/06 96,71% 1,24% 1,99% 0,07%

2006/07 96,89% 0,93% 2,15% 0,03%

2007/08 96,34% 1,14% 2,47% 0,04%

2008/09 97,09% 1,07% 1,81% 0,03%

2009/10 97,20% 0,99% 1,77% 0,04%

2010/11 96,34% 1,04% 1,93% 0,04%

2011/12 96,71% 0,82% 1,55% 0,04%

Page 17: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

INTERA PROVINCIASECONDARIA 2° GRADO

A.S.Anno invalidato

Fr saltuaria

Non Promosssi

Ripetenti

Immigrati

Sosp, Giud.

2004/05 - 1,44% 12,96% 7,01% 0,37% -

2005/06 - 2,18% 13,57% 7,82% 0,43% -

2006/07 - 1,65% 14,60% 7,25% 0,68% -

2007/08 - 1,01% 16,36% 8,05% 0,80% 22,30%

2008/09 - 0,88% 15,28% 8,16% 0,93% 22,23%

2009/10 - 1,22% 14,82% 7,34% 0,96% 21,46%

2010/11 0,66% 0,62% 13,51% 6,96% 1,11% 20,28%

2011/12 0,89% 0,63% 13,23% 6,79% 1,34% 20,84%

Page 18: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

“il disagio scolastico è uno stato emotivo non correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistico o cognitivo, ma che si manifesta attraverso una serie di comportamenti di rifiuto delle attività scolastiche, tali da impedire l’utilizzo delle proprie capacità cognitive, affettive relazionali

Page 19: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Affrontare il disagio

Strategie motivazionali: Strategie comunicative Creare progetti di peer education Creare progetti ed iniziative di tutoring

e mentoring Dare ampio spazio all’orientamento

formativo

Page 20: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Strategie motivazionali

- potenziare il senso di self-efficacy nei soggetti coinvolti;

- “personalizzare il curriculum” coinvolgendoli in attività che rispondano ad un loro reale interesse;

- applicare delle metodologie valutative di tipo formative.

Page 21: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Strategie comunicative

utilizzare, se possibile, counselor di formazione in grado di rafforzare la consapevolezza dei soggetti riguardo ai propri problemi, nonché alla possibilità di unarisoluzione autonoma e autogestita;

scegliere le modalità della comunicazione non autoritaria e dell’ascolto attivo come strategie relazionali con gli studenti.

Page 22: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Creare progetti di peer education Il termine inglese peer education (“educazione fra pari”)

indica comunicazione fra coetanei che instaurano un rapporto di educazione reciproca. La peer education è quindi una nuova strategia didattica, un nuovo metodo educativo in base al quale alcuni membri di un gruppo vengono formati per svolgere il ruolo di tutor nei confronti di altri compagni.

Tale metodo fa riferimento al ruolo centrale che la relazione con i coetanei gioca nello sviluppo psicosociale dell’adolescente.

Sito del manuale: http://www.youthpeer.org/upload/resources/155_ResFile_Manual.pdf.

Page 23: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Creare progetti ed iniziative di tutoring

Quando si parla di “tutoring” si fa riferimento ad una relazione educativa privilegiata in cui sono coinvolti due o più compagni che si definiscono rispettivamente tutor e discente. Utilizzato fra ragazzi di età diversa esso è un ottimo mezzo per favorire lo scambio e la crescita tra gli studenti di una stessa scuola.

Page 24: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Creare progetti ed iniziative di mentoring

Il progetto, nato negli Stati Uniti nel 1987 per iniziativa di Matilda Raffa Cuomo, ha lo scopo di aiutare gli adolescenti che frequentano la scuola dell’obbligo a sviluppare stima di sé, a prendere coscienza della proprie potenzialità ed a migliorare il rendimento scolastico. Il progetto di mentoring, che prende il nome da Mentore, precettore di Ulisse, rappresenta quindi una metodologia innovativa di accompagnamento attraverso l’istituzione di un rapporto di fiducia e di ascolto tra un adulto ed un adolescente. Sull’esperienza di mentoring è utile la consultazione del sito web: www.mentoringusa.it

Page 25: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Dare ampio spazio all’orientamento formativo

Page 26: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Fonti di finanziamento dei Progetti

Fondo scuole a rischio Fondo d’Istituto Fondo sociale europeo (PON e POR)

Page 27: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Fondo Sociale Europeo

Gli interventi dell’Azione 3 del Piano Azione Coesione sono finanziati con le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) nell’ambito dei Programmi Operativi (POR) delle Regioni in Obiettivo Convergenza

Obiettivo specifico del PON Azione poste a bando

F) Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale

F3 – Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e creazione di prototipi innovativi

Page 28: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Risultati attesi: Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione

scolastica a parità di contesto e attivazione di tutte le energie formative ed educative presenti nel territorio

Creare reti di scuole e attori del territorio che agiscano in misura sinergica e integrata nel contrastare i fattori alla base del fallimento formativo

Accrescere il successo scolastico Ridurre la dispersione scolastica Offrire una seconda opportunità ai soggetti usciti precocemente

dai percorsi di istruzione e formazione indicatori di risultato Tasso di abbandono al biennio delle scuole superiori Tasso di passaggio alla classe successiva quota di drop out reinseriti in percorsi di istruzione

Page 29: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio.

Realizzazione di una reaòe alleanza educativa di tutte le componenti scolastiche e i genitori.

Utilizzo di una didattica laboratoriale Realizzazione di attività aggiuntive in orario

extracurricolare. Attenzione alla documentazione dei percorsi

realizzati nell’intento di diffondere gli aspetti positivi.

Page 30: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Norme sui BES

Direttiva-ministeriale 27/12/2013 prot.lo 721_13

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013

nota-1551 del 27/06/2013 ( chiarimenti piano-annuale-inclusivita)

Page 31: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Direttiva-ministeriale 27/12/2013 La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale

approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltànderivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

Page 32: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Circ. Min n. 8 del 6 marzo 2013

Alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici: Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi

di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo.

Page 33: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Circ. Min n. 8 del 6 marzo 2013

Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale:

Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

Attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenticompensativi e misure dispensative con le stesse modalità sopra indicate.

Page 34: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

Circ. Min n. 8 del 6 marzo 2013 Istituzione del gruppo lavoro per l’inclusione (GLI) che si

occupa delle problematiche relative a tutti i BES. I suoi componenti sono tutte le funzioni strumentali, insegnanti

per il sostegno,assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola)

Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall’ art 19 comma 11 della Legge n. 111/2011 (assegnazione posti in deroga)

Page 35: Bisogni Educativi Speciali (BES) Dallinserimento allintegrazione verso linclusione.

nota-1551 del 27/06/2013