RUGBY MIRANO 1957 · E’ meglio non scrivere tante ovvietà. ... mesi si sono allenate con impegno...

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C’è un sapore comune nelle sconfitte. Un sapore che, a seconda del peso della partita che hai giocato, può durare qualche giorno o una vita intera. Ogni sportivo conosce quel sapore, perché ogni sportivo ha conosciuto almeno in un’occasione la sconfitta. Perdere e vincere sono le opposte medaglie del tacito accordo che si sot- toscrive nel momento in cui si decide di correre il rischio e giocare. È quello che è capitato anche a noi giocatori della Prima Squadra nelle scorse domeniche, contro Paese prima e Tarvisium poi. Sono state partite giocate al massimo delle nostre possibilità e con grande agonismo. Ha portato a casa il risultato chi è riuscito a sfruttare al meglio le occasioni offerte dal campo. Sono state partite giocate ad armi pari, da squadre consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie zone di debolezza che hanno messo in mostra il meglio del proprio rugby. E nel momento in cui le due opposte fazioni si equi- valgono, a far la differenza arrivano, pesantemente, i dettagli. Ed è forse anche a causa della natura della sconfitta, maturata non per un’evidente superiorità di gioco ma per determinazioni contin- genti, che quel sapore sgradevole si riempie di frustrazione. Se sei abbastanza masochista (e molti lo sono!), appena concluso l’incon- tro, con tutto il peso degli ottanta minuti trascorsi che ti crollano di botto sulle spalle,inizi a chiederti cosa non sia andato, perché il ta- bellone mostri un risultato, in fondo, ingiustificato. Cominci così a ri- muginare, mentre esci dal campo, squadrando i musi lunghi dei tuoi compagni, su quello che non è andato, su quello che poteva andare diversamente e alla fine arrivi, inesorabilmente, davanti alla corte del- la tua coscienza. Diventi il primo imputato; ti chiedi quello che avresti potuto fare e non hai fatto, analizzi gli errori che hai commesso e che avresti potuto evitare. Il tutto, poi, rimane complessivamente una fatica di Sisifo perché rintronato come sei, totalmente immerso in una partita la cui tua unica prospettiva è stata quella a 5 centimetri dal pallone, ogni possibile deduzione fatta nella mezz’ora successi- va non ha alcun valore, anzi spesso risulta agli antipodi della realtà. I più scafati, infatti, hanno un approccio diverso: pur continuando a lanciare bestemmie mute contro il destino (si nota chiaramente), mettono temporaneamente in stand by ogni possibile funzione co- gnitiva. Riprendono a ragionare su quanto accaduto solo a mente fredda, dopo qualche ora, ed è pacifico che possano snocciolare analisi nettamente meno campate in aria di quanto possa fare il no- vellino di turno. Nonostante l’esperienza, però, anche gli scafati della squadra non possono fare a meno di provare, passato il tempo del rifiuto, quel sapore amarognolo. Anzi, arriva con più forza e tutto concentrato, quel sapore della sconfitta, proprio perché il tempo tra- scorso gli ha permesso di accumularsi. Mi ricordo il capitano Gatto, la partita dopo Paese, che dove ti giravi ti giravi, lo trovavi a macerarsi con un’incazzatura furibonda per l’oc- casione sfumata. Eravamo in Piazza da Giampi e tra un bicchiere e l’altro lo vedevi che non riusciva a ripulirsi la bocca da quel gusto. Sbuffava, beveva e tornava a sbuffare: credo che un dolore vero lo abbia accompagnato per tutta la serata e non tanto dovuto alle botte, ma al fatto stesso di aver lasciato sul campo una grossa op- portunità. Il nostro obiettivo, ora, diventa quello di onorare il campionato, di continuare a realizzare quanto siamo riusciti a costruire quest’anno. Per quanto se ne dica, le sconfitte non insegnano nulla, l’unica cosa che ti lasciano è un gran giramento dicoglioni. Ciò che invece aiuta sono gli errori, che possono essere talvolta motivo di sconfitta. Da questi bisogna partire, questi bisogna eliminare per portare a casa, per portare a Mirano quello che ci meritiamo. Forza Mirano! Marco Frighetto RUGBY MIRANO 1957 Ass. Sportiva Dilettantistica Via Matteotti, 51 - 30035 Mirano (VE) Tel. e Fax 041.5700339 www.rugbymirano.it RUGBY MIRANO 1957 Ass. Sportiva Dilettantistica Via Matteotti, 51 - 30035 Mirano (VE) Tel. e Fax 041.5700339 www.rugbymirano.it Dai Mirano n. 5/2014 del 13.04.2014 - Comunicazione riservata ai Soci Rugby Mirano 1957 Stampa: Eurooffset Via Rialto 108 - Maerne di Martellago (VE) Fenomenologia della sconfitta Foto: Samantha Piva

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C’è un sapore comune nelle sconfitte. Un sapore che, a seconda del peso della partita che hai giocato, può durare qualche giorno o una vita intera. Ogni sportivo conosce quel sapore, perché ogni sportivo ha conosciuto almeno in un’occasione la sconfitta. Perdere e vincere sono le opposte medaglie del tacito accordo che si sot-toscrive nel momento in cui si decide di correre il rischio e giocare.È quello che è capitato anche a noi giocatori della Prima Squadra nelle scorse domeniche, contro Paese prima e Tarvisium poi. Sono state partite giocate al massimo delle nostre possibilità e con grande agonismo. Ha portato a casa il risultato chi è riuscito a sfruttare al meglio le occasioni offerte dal campo. Sono state partite giocate ad armi pari, da squadre consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie zone di debolezza che hanno messo in mostra il meglio del proprio rugby. E nel momento in cui le due opposte fazioni si equi-valgono, a far la differenza arrivano, pesantemente, i dettagli.Ed è forse anche a causa della natura della sconfitta, maturata non per un’evidente superiorità di gioco ma per determinazioni contin-genti, che quel sapore sgradevole si riempie di frustrazione. Se sei abbastanza masochista (e molti lo sono!), appena concluso l’incon-tro, con tutto il peso degli ottanta minuti trascorsi che ti crollano di botto sulle spalle,inizi a chiederti cosa non sia andato, perché il ta-bellone mostri un risultato, in fondo, ingiustificato. Cominci così a ri-muginare, mentre esci dal campo, squadrando i musi lunghi dei tuoi compagni, su quello che non è andato, su quello che poteva andare diversamente e alla fine arrivi, inesorabilmente, davanti alla corte del-la tua coscienza. Diventi il primo imputato; ti chiedi quello che avresti potuto fare e non hai fatto, analizzi gli errori che hai commesso e che avresti potuto evitare. Il tutto, poi, rimane complessivamente una fatica di Sisifo perché rintronato come sei, totalmente immerso in una partita la cui tua unica prospettiva è stata quella a 5 centimetri dal pallone, ogni possibile deduzione fatta nella mezz’ora successi-va non ha alcun valore, anzi spesso risulta agli antipodi della realtà.I più scafati, infatti, hanno un approccio diverso: pur continuando a lanciare bestemmie mute contro il destino (si nota chiaramente), mettono temporaneamente in stand by ogni possibile funzione co-gnitiva. Riprendono a ragionare su quanto accaduto solo a mente fredda, dopo qualche ora, ed è pacifico che possano snocciolare analisi nettamente meno campate in aria di quanto possa fare il no-vellino di turno. Nonostante l’esperienza, però, anche gli scafati della

squadra non possono fare a meno di provare, passato il tempo del rifiuto, quel sapore amarognolo. Anzi, arriva con più forza e tutto concentrato, quel sapore della sconfitta, proprio perché il tempo tra-scorso gli ha permesso di accumularsi.Mi ricordo il capitano Gatto, la partita dopo Paese, che dove ti giravi ti giravi, lo trovavi a macerarsi con un’incazzatura furibonda per l’oc-

casione sfumata. Eravamo in Piazza da Giampi e tra un bicchiere e l’altro lo vedevi che non riusciva a ripulirsi la bocca da quel gusto. Sbuffava, beveva e tornava a sbuffare: credo che un dolore vero lo abbia accompagnato per tutta la serata e non tanto dovuto alle botte, ma al fatto stesso di aver lasciato sul campo una grossa op-portunità.Il nostro obiettivo, ora, diventa quello di onorare il campionato, di continuare a realizzare quanto siamo riusciti a costruire quest’anno. Per quanto se ne dica, le sconfitte non insegnano nulla, l’unica cosa che ti lasciano è un gran giramento dicoglioni. Ciò che invece aiuta sono gli errori, che possono essere talvolta motivo di sconfitta. Da questi bisogna partire, questi bisogna eliminare per portare a casa, per portare a Mirano quello che ci meritiamo.Forza Mirano!

Marco Frighetto

RUGBY MIRANO 1957Ass. Sportiva Dilettantistica Via Matteotti, 51 - 30035 Mirano (VE)Tel. e Fax 041.5700339www.rugbymirano.it

RUGBY MIRANO 1957Ass. Sportiva Dilettantistica Via Matteotti, 51 - 30035 Mirano (VE)Tel. e Fax 041.5700339www.rugbymirano.it

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Fenomenologia della sconfitta

Foto: Samantha Piva

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Da dicembre 2013 noi Teals abbiamo inziato a partecipare agli even-ti del Rugby Mirano 1957 e giunte ormai ad alcuni mesi dall’inzio del rapporto, scriviamo qui per ringraziare tutti i componenti della grande famiglia Bianconera che abbiamo conosciuto fino ad oggi.Tutto è iniziato dalla collaborazione nata ad inizio anno associativo tra Islanders Venezia e Rugby Mirano, nella quale grazie alla conces-sione del Comune di Mirano, il rugby ha accettato di condividere gli spazi con il blu team per la stagione sportiva in corso.Gli Islanders si sono quindi trasferiti a Mirano e noi Teals, loro fedeli cheerleaders fin dalla nostra nascita nel febbraio 2012, li abbiamo prontamente seguiti in questo nuovo territorio.Galeotto fu l’evento Decemberfest dell’8 dicembre 2013 che fece conoscere Teals e Rugby Mirano. Da subito ci siamo sentite accol-te calorosamente nell’ambiente del rugby miranese, in particolare da Gianfranco Beda che fin dall’inizio ha lavorato per farci sentire le benvenute nel campo da rugby, da Giampaolo Bortoluzzi che ci ha ospitate e fatto divertire nella Club House, nei terzo tempo post partita e nei vari eventi in cui abbiamo anche avuto l’onore di parte-cipare, come al St. Patrick Festival.Siamo da subito rimaste colpite dal clima sereno e amichevole che si respira nell’ambiente del Rugby Mirano. Fin dalla prima partita, ab-biamo avuto modo di constatare il senso di ospitalità che caratterizza questa società: ci è stato assegnato uno spogliatoio dopo essersi ga-rantiti che soddisfasse tutte le nostre necessità, ci sono stati regalati dei giacconi che riassumono la grande collaborazione nata quest’an-no con i loghi Teals, Islander e Rugby Mirano stampati, abbiamo avu-to l’opportunità di svolgere un allenamento nel campo comunale di via Matteotti durante il periodo di Carnevale ed alla fine di ogni partita, indipendentemente dal risultato, si festeggia tutti assieme.In questi mesi, abbiamo avuto il piacere di partecipare ad alcuni eventi durante i quali abbiamo avuto l’occasione di notare perso-

nalmente tutto il lavoro che ci sta dietro, tutti i volontari che servono pasta e birra sempre con il sorriso sulle labbra, che si occupano dell’intratte-nimento e di far sentire tutti come a casa!Inoltre siamo felici di portare un po’ del nostro spirito americano, con le partite di football degli Islanders e la nostra stessa presenza e sperando di imparare dalla grande esperienza organizzativa del Rugby Mirano e portarla nella grande famiglia Blu-teal.Nelle varie occasioni in cui siamo chiamate ad esibirci sentiamo di crescere professionalmente e ci sentiamo apprezzate, siamo quindi entusiaste di questo rapporto di collaborazione e speriamo continui a prosperare. Ci vediamo ai prossimi eventi:13 aprile, per la partita Mirano Rugby - Villorba26 aprile, il pomeriggio per la partita Mirano Rugby Silea e la sera per la partita Islanders Venezia - Trieste.Infine vorremo ringraziare tutti coloro che abbiamo avuto modo di conoscere e con cui abbiamo avuto modo di rapportarci tra i quali il presidente del Rugby Mirano 1957 Enrico Nali, l’assessore allo Sport di Mirano Cristian Zara, chi ci ha assistito durante le partite, tutti coloro che aiutano Giampy nella Club House, tutti i fotografi che nelle varie partite hanno scattato foto fantastiche, lo sponsor Onga-rato Motors, il pubblico che ci segue ed apprezza in ogni esibizione, Simone Borina che fa sempre in modo di farci avere le foto e si ricor-da sempre di noi nei vari articoli che pubblica, Giampy che ci ha fatte entrare nel vivo delle feste e dell’anima del Rugby Mirano ed il mitico Gianfranco che ci aiuta e sostiene in tutto e per tutto!

Silvia Bertoldo

Grazie Teals!

“Davide dobbiamo scrivere un articolo sulla squadra femminile...’’‘’E cosa scriviamo?’’Vero, che cosa scriviamo? Se non vogliamo cadere nel banale, è me-glio non scrivere di quanto siamo sorpresi riguardo la tenacia, la voglia e l’impegno che ci stiamo mettendo. E’ meglio non scrivere di quante persone stanno aiutando le ragazze e soprattutto noi, durante que-sto piacevole percorso. E’ meglio non scrivere tante ovvietà. Quello che vogliamo dire nel mezzo del cammin del viaggio è: che figata! (permetteteci il francesismo). Che figata perchè vedere un gruppo di ragazze che non si conoscevano (oppure si conoscevano a gruppi tra loro) essere diventate un vero gruppo di amiche e compagne di squadra è già una vittoria, perchè nello sport, prima dell’agonismo, vengono l’amicizia e la condivisione di una passione comune.Indipendentemente dai risultati di eventuali partite che le ragazze

andranno a giocare, ci fa immensamente piacere vedere la vo-glia con cui queste ragazze vengono e svolgono gli allena-menti.Sarò sincero (dice Luca) all’inizio, pri-ma di conoscerle bene, pensavo che quest’anno sarebbe stato un via vai di

ragazze incuriosite da questo sport e mai avrei pensato di poter lavorare con un nucleo solido di 12 ragazze che non saltano un allenamento neanche sotto un nubifragio e se lo saltano, è solo per causa di forza maggiore.Una parola molto importante per definire questa squadra: Costanza. Nello sport, come nella vita, la costanza è un concetto chiave, solo che nel caso della nostra squadra femminile il concetto di costanza assume un significato ancora maggiore, in quanto le ragazze per mesi si sono allenate con impegno con il solo fine di imparare a giocare e per divertimento, cioè senza un obiettivo definito e con un termine stabilito. Definire ciò ammirevole è riduttivo.Altra parola chiave: Passione. Passione per lo sport, per divertirsi in-sieme e perché no, per provare qualcosa di diverso. La passione in campo si vede: se una delle ragazze sbaglia qualcosa in allenamen-to, non cerca di giustificarsi con una scusa, magari si arrabbia ma ci riprova e se qualcosa invece riesce loro bene, parte il sorrisone con il paradenti in bella vista.Con questo spirito, allenarle è un piacere. Avere a che fare con ragazze con questo spirito facilita molto il lavoro a noi allenatori, perché anche noi, a 24 e 17 anni, abbiamo tutto da imparare e di settimana in settimana, assieme alle ragazze, cresciamo anche noi.Chiudiamo questi brevi nostri pensieri con una data: 13 aprile. La prima partita delle ragazze. Se proprio vogliamo essere precisi è un triangolare, con le squadre di Badia e Villorba.Il programma è questo:ore 14,20 Badia vs Villorba ( 2 tempi da 7 minuti)ore 14,35 Mirano vs Badia ( 2 tempi da 7 minuti)ore 14,50 Mirano vs Villorba ( 2 tempi da 7 minuti)e se vogliamo ri-prendere il concetto di passione per lo sport, sappiamo che nessun appassionato mancherà! Luca e Davide Bonfio

L’esordio!

Foto: Mirko Volponi

Foto: Lucio Zamengo

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Da quest’anno, durante tutte le partite in casa, il nostro piccolo parco giochi allestito a fianco della tribuna (lato opposto alla club house) ospiterà animatori e clown per far giocare e divertire i vostri bambini.

L’animazione e’ offerta da Free Power Pro-duction agenzia specializzata nell’organiz-zazione di feste ed aventi per bambini, locali ed aziende, che da questa stagione è no-stro partner d’eccezione.

Free Power Production, partner di Rugby Mirano

La macchina del tempo a Mirano funziona, dopo anni tornano i campionati studenteschi.Dopo molte primavere è tornata a Mirano la fase provinciale dei campionati studenteschi (qualcuno li ricorderà come giochi della gioventù), così il 3 aprile lo stadio di via Matteotti si è riempito di studenti ed insegnanti provenienti dagli istituti di tutta la provincia di Venezia. Oltre a giocatori ed insegnanti, la manifestazione è stata onorata anche dalla presenza di alcune autorità, come l’assessore allo sport di Mirano Cristian Zara,la Dr.ssa Elisabetta Scarpa coordinatrice di Educazione fisica per la provincia di Venezia e Francesco Grosso responsabile per la Fede-razione Italiana Rugby.La manifestazione è stata un successo, la bella giornata, la musica e le emulazioni di gesti visti solo in televisione hanno contribuito ad un evento interessantissimo.

I risultati finali sono passati in secondo piano dato che l’unico aspet-to rilevante è stato il divertimento di quegli alunni che, pur prove-nendo da altri sport (calcio, basket, hockey, ecc.), hanno onorato il campo con lo spirito di un vero rugbysta.Alla fine ha vinto lo sport: dopo un paio d’ore di battaglia il tutto si è concluso davanti alla club house a mangiare un panino e a discutere delle gesta eroiche appena compiute.

Gianfranco Beda

Campionati Studenteschi

Eccoci nuovamente a sostenere una giusta causa per chi ha biso-gno di tutto il nostro aiuto: l’iniziativa parte da una chiacchierata in-tercorsa tra me e Michela, mamma di un giocatore U14 ed infermie-ra del dipartimento cardiovascolare di Mirano-Dolo-Noale. Michela mi racconta la sua esperienza in questa avventura che prevede la raccolta di offerte in denaro, vestiario e/o materiale sanitario e non, per una Comunità in Costa d’Avorio. La Comunità, diretta da una suora, è all’interno di un ospedale pubblico del posto, che prevede però una specie di distaccamento in poliambulatori privati gratui-ti dove vengono curati bambini che non possono essere allattati, perciò denutriti, in quanto la percentuale di mortalità durante il parto delle madri è molto alta.Purtroppo questi bambini molto spesso arrivano troppo tardi in am-bulatorio, perciò l’obbiettivo è cercare di ridurre al minimo, se non eliminare, questa terribile realtà.Una volta curati, questi bimbi tornano alle loro famiglie d’origine, o a quello che ne rimane.

La dottoressa Noventa, responsabile del dipartimento di medicina dello sport per la zona di Mirano-Dolo-Noale e la dottoressa Frigato, medico cardiovascolare, si occupano personalmente di fare arrivare il ricavato di queste raccolte a destinazione, recandosi loro stesse in Costa d’Avorio e toccando con mano quella realtà che abbiano appena descritto.La forza di questa iniziativa sta proprio nel conoscere direttamente chi si occuperà di recapitare ai diretti interessati eventuali somme e/o materiale.Noi entriamo in gioco proprio qui perché da domenica 16.03.2014 ci siamo fatti promotori di questa iniziativa allestendo, ad ogni mani-festazione sportiva del Mirano Rugby, una bancarella per la raccolta di fondi “For Africa”, per l’appunto.Cercheremo di sensibilizzare un numero sempre maggiore di perso-ne, a cominciare dai giovani delle Under giovanili e dai loro genitori, fino a arrivare agli amici degli amici degli amici degli amici… perché in questi casi anche un solo euro può fare la differenza per alcuni individui meno fortunati di noi… e chissà, il mio sogno è che un gior-no i nostri ragazzi possano portare personalmente il nostro Rugby proprio lì... Cinzia Vianello

Mirano Rugby for Africa

Rieccoci: nuovo appuntamento casalingo della Prima Squadra e nuova offerta di intrattenimento a marchio Rugby Mirano.Lo spettacolo inizia già dal mattino nel campo “8 marzo” di via Mat-teotti dove alle 10.00 la nostra Under 16 incontrerà i pari età del Valpolicella. Dalle 12.00 sarà attiva la Club House ed a partire dalle 12.30 l’Armata Brancaleon Old Mirano Rugby ci delizierà con l’or-mai consueta grigliata della domenica.Alle 13.30 il “Comunale” di via Matteotti, 51 sarà teatro della sfida tra gli enti scolastici G. Matteotti di Maerne e C. Goldoni di Martel-lago che mostreranno quanto imparato, in fatto di rugby, durante quest’anno scolastico.A partire dalle 14.20 l’erba del “Comunale” vedrà la prima, vera, esibizione della squadra femminile del Mirano Rugby che disputerà un torneo dimostrativo di rugby Seven assieme alle rappresentative

di Villorba e Badia. Il programma detta-gliato è il seguente:ore 14,20 Badia vs Villorba;ore 14,35 Mirano vs Badia;ore 14,50 Mirano vs Villorba.Alle 15.20 le Cheerleaders Teals ci delizieranno con le loro esibizioni fino a contornare l’ingresso in campo del-le Prime Squadre di Mirano e Villorba, contornato dallo “stormer show” di An-drea De Marchi.A chiusura dell’incontro, a partire dalle 17.10 il gruppo “Dog Bone” ci presenteràalcune cover AC-DC.Cambia il programma ma l’invito rimane lo stesso: non mancate!

Ufficio Stampa Rugby Mirano

Venite Gente!

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Campionato Nazionale di Serie B 2013/2014Girone 3Le partite di oggi, 13.04.2014 ore 15.30:Lyons R. Veneziamestre - CUS Padova ASDRugby Silea - Volteco Ruggers TarvisiumRugby Mirano 1957 - Villorba RugbyTXT CUS Ferrara - B.B.M. Rugby BassanoFulvia Tour Rugby Villadose - Rugby PaeseTurno di riposo: Rugby Casale

Prossimo turno, 27.04.2014 ore 15.30:CUS Padova ASD - TXT CUS FerraraVolteco Ruggers Tarvisium - B.B.M. Rugby BassanoRugby Paese - Rugby CasaleRugby Mirano 1957 - Rugby SileaVillorba Rugby - Fulvia Tour Rugby VilladoseTurno di riposo: Lyons R. Veneziamestre

Under 18:Dopo aver ben figurato contro i sudafricani dello Stellenberg Hi-ghlights School 1st XV, i nostri hanno superato imbattuti il proprio campionato ed hanno conquistato l’accesso ai play off promozione per l’ingresso al girone Élite con 13 vittorie consecutive e addirittura nessuna meta subita durante il girone di ritorno.I ragazzi di Prosdocimi e Passuello ora sono attesi ad una serie di incontri importantissimi per il raggiungimento del traguardo Élite.Siamo con voi!Under 16Un rinvio di partita per l’infortunio occorso a un avversario ed un tur-no di riposo sono stati motivo di una pausa prolungata per i ragazzi di Bobbo e Pardies che oggi si apprestano ad incontrare il Valpolicella per una sfida ricca di significati e di aspettative.Forza!Under 14:Archiviato con una certa facilità l’incontro con i Grifoni di Oderzo, i nostri hanno subito una battuta d’arresto nel match contro il Sudtiro-lo e si apprestano a sfidare, sabato pomeriggio, gli amici di Vicenza.Ci aspettiamo grandi cose anche da questi ragazzi, allenati dal tris Kela, Pardies e Suka.In gamba!Minirugby:Dopo gli incontri rappresentativi giocati con gli amici di Checco l’O-vetto prima della partita della Prima Squadra, 15 giorni fa, i nostri sono attesi... al mare!Perché il concentramento di oggi di disputa in quel di Jesolo.Una trasferta lunga ma noi li aspettiamo al rientro, per festeggiare in campo questa domenica intensa.Avanti così!

Armata Brancaleon Old Mirano Rugby:Prosegue di torneo in torneo l’avventura rugbystica dei nostro “ge-riatrici” che sabato saranno a Vicenza per cercare di aggiudicarsi la “Four Cats Cup, evento giunto sulla settima edizione.Maestri del terzo tempo, i sicuro l’Armata saprà farsi valere anche in campo.Mitici!Centro di Formazione Under 16:Si è conclusa sabato scorso l’avventura della selezione Provinciale U16 che ha disputato un campionato parallelo tra Centri di Formazione.I ragazzi di Volpato chiudono la stagione con all’attivo tre vittorie e tre sconfitte, un risultato che aumenta di valore se si considera che questo collettivo ha iniziato a giocare assieme soltanto quest’anno.Complimenti!Pink Seven:L’altra novità di quest’anno è la rinata squadra femminile, all’esor-dio ufficiale proprio oggi con un triangolare che la vedrà affrontare le squadre già rodate di Villorba e Badia. Un’ottima occasione per mettersi alla prova.Brave! Simone Borina

Le altre partite del weekendUnder 16, domenica ore 10.00: Junior Rugby Mirano 1957 ASD - Rugby Club Valpolicella

Under 14, sabato ore 17.00: Junior Rugby Mirano 1957 ASD - Amatori Rugby Vicenza/2

Under 12 10, 8, domenica ore 10.00: partecipazione al concentramento di Jesolo

Armata Brancaleon Old Mirano Rugby, sabato ore 14.00: partecipazione al Torneo “Four Cats Cup”, VII^ edizione

Brevi dalle altre squadreFoto: Patrian

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