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R.S.A E CENTRO DIURNO “CASA SACRA FAMIGLIA” DI ROVERETO NUMERO 36 GENNAIO — APRILE 2015 www.csfrovereto.com SOMMARIO “La voce della direzione” pag 1 “Incontri in preparazione alla Pasqua” pag 2 “Eventi speciali alla Sacra Famiglia” pag 3 “Si festeggiano i compleanni” pag 4 “Grazie per aver camminato insieme a noi ...” pag 5 “Esperienze alla “Sacra Famiglia” pag 6e7 “Momenti di noi..” pag 8 “L’angolo dei ricordi” pag 9

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R.S.A E CENTRO DIURNO “CASA SACRA FAMIGLIA” DI ROVERETO

NUMERO 36 GENNAIO — APRILE 2015

www.csfrovereto.com

SOMMARIO

• “La voce della direzione” pag 1

• “Incontri in preparazione alla Pasqua” pag 2

• “Eventi speciali alla Sacra Famiglia” pag 3

• “Si festeggiano i compleanni” pag 4

• “Grazie per aver camminato insieme a noi ...” pag 5

• “Esperienze alla “Sacra Famiglia” pag 6e7

• “Momenti di noi..” pag 8

• “L’angolo dei ricordi” pag 9

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“ E’ IL SIGNORE “

In questo racconto della risurrezione narrato da Giovanni 21,1-14, Gesù incontra i discepoli nella loro quoti-dianità, nel loro ambiente di lavoro, nella loro situazione di fatica… Pietro chiede ad alcuni discepoli di andare a pescare con lui. Essi aderi-scono, ma...non prendono nulla! La loro azione rimane priva di risultati finché scaturisce solamente dalla volontà di Pietro … e tornano a riva! E’ una mattinata nera !!!(come succede qualche volta a noi)Gesù li aspetta sulla riva, ma essi non lo riconoscono. Lui dice loro “… gettate li reti dalla parte destra. Ma, Gesù, non sai che la pe-sca non si fa di giorno…abbiamo tribolato tutta not-

te… “ Gettate le reti e troverete…” I poveri apostoli devono gettare le reti, dalla parte destra (cosa cambia se la gettiamo a sinistra? )Nò, dalla parte destra…. Non devono fare ciò che credono opportuno, devono met-tere in atto queste direttive, in modo assennato… Ed ecco che la rete si riempie di grossi pesci! Giovanni intuisce che la loro azione è stata guidata da Gesù e dice: E’ IL SIGNORE! Pietro allora si

getta in mare per raggiungere il Si-gnore, quel Gesù che giorni prima ha rinnegato per tre volte. La Parola del Signore che ogni giorno ascol-tiamo e soprattutto in queste dome-niche di Pasqua diano luce al nostro quotidiano, diano gioia al nostro vivere, diano speranza al nostro fu-turo! Con LUI e ascoltando Lui le nostre notti si illumineranno, le no-stre fatiche avranno senso e la no-stra quotidianità, illuminata dalla presenza del Risorto, avrà VITA.

LE COLONNE PORTANTI NELL’ATRIO DELLA NOSTRA “CASA SACRA FAMIGLIA “, DI-VENTANO COLONNE FONDAN-TI LA VITA DI OGNI FAMI-GLIA.

Sono pitture strane , sono singolari, ma danno immediatamente nell’occhio. Sono un messaggio elo-quente alle persone che vi entrano. All’entrata sulle quattro facciate di

ogni singola colon-na è rappresentata la famiglia nelle sue diverse angolazioni: papà, mamma, bambino e bambi-na; papà e bambina; mamma e bambino; nonno, nonna , bambino e bambina, e c c … f i n o all’annuncio del messaggio di papa Francesco alla fami-glia: P E R M E S S O , GRAZIE, SCUSA. Sono slogands

molto attuali e sempre necessa-ri. Per ogni riquadro c’è un messaggio preso dalla Bibbia. Nelle altre co-lonne viene raccontato San France-sco. Dio, dopo avere creato l’universo e tutti gli esseri viventi, creò il capo-lavoro, ossia l’essere umano, che fece a sua immagine e somiglianza: a immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò. Così dice il libro della Genesi.1.27. In tante forme di vita è presente la differenza, ma solo l’uomo e la don-na porta in sé l’immagine e la somi-glianza di Dio. La differenza tra l’uomo e la donna non è per la con-trapposizione o per la subordinazio-ne , ma per la comunione e la somi-glianza di Dio. La cultura moderna ha aperto nuovi spazi, nuove libertà per l’arricchimento della compren-sione di questa differenza, ma sem-bra avere introdotto molti dubbi, scetticismo e tanta confusione. ( Francesco) Ma dove c’è scetticismo e dubbio non c’è speranza. Noi ammiriamo il grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Suor Iralda Spagnolo

LA VOCE DELLA DIREZIONE

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Come tutti gli anni per prepararci alla Pa-

squa la Casa ha proposto un percorso di

tre incontri rivolti a tutto il personale e

anche a chi era interessato.

I temi affrontati hanno toccato argo-

menti sia legati a temi di attualità che a

tematiche più spirituali.

Nei primi due incontri tenuti dal Dottor

Carlo Cazzanelli si è trattato il delicato

ed attuale tema dell’attentato accaduto

in Francia a Gennaio di quest’anno.

Si è parlato insieme dell’importanza di es-

sere liberi di esprimersi, ma sempre nel

rispetto dell’altro e senza calpestare o

prendere in giro la fede che ognuno è li-

bero di abbracciare.

Si è parlato dell’importanza di essere

fratelli, di aiutarsi a vicenda quando si ha

bisogno d’aiuto, della fratellanza come

strumento per vivere come una unica co-

munità dove il fine comune è fare del be-

ne, senza avere secondi fini.

Il fatto poi di avere delle regole sia mo-

rali che civiche che ci guidano durante la

nostra vita , fanno in modo di rispettarci

e di essere felici perché ci fanno agire

nel bene di tutti non solo nei nostri inte-

ressi.

Nel secondo incontro il tema si è sposta-

to su una domanda che ci chiedeva se la

Pasqua è una data festiva sul calendario o

se è qualcosa in più.

Il sacrificarci per noi di Gesù sulla croce

è un modo per far nascere a nuova vita

tutti gli uomini, liberandoli dal peccato,

ma anche per abbracciare Cristo risorto

ricordandolo ogni giorno nelle nostre pre-

ghiere.

Relatore del terzo incontro è stato Don

Francesco Scarin che ha trattato il tema

della Pasqua come cammino nel periodo di

Quaresima verso la resurrezione.

Il discorso si è incentrato su tre parole

servizio, sofferenza e speranza ognuna

delle quali può essere collegata ad uno dei

tre giorni del triduo pasquale (giovedì

santo, venerdì santo e sabato santo).

Riflettendo su queste tre parole si è tro-

vato un parallelismo anche sulla profes-

sione del personale all’interno della no-

stra struttura che ogni giorno si trova ad

operare con persone in difficoltà e biso-

gnose di assistenza.

INCONTRI IN PREPARAZIONE ALLA

PASQUA

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Durante il periodo di carnevale la città

si arricchisce di mille colori e di bam-

bini che saltellano in maschera diverti-

ti. Qui presso la nostra Casa il 10 feb-

braio abbiamo invitato un bravissimo

cantante locale Claudio Tonolli, che

già lo scorso

anno ci ha fat-

to ascoltare

brani conosciu-

ti del passato,

ma anche qual-

che canzone

inedita, cantata da lui e scritta con

l’aiuto dell’amico Ciro Pizzini. I brani

proposti erano tutti dei grandi succes-

si del passato e quindi tutti abbiamo

potuto cantare e ballare e qualche si-

gnora si è anche cimentata in un duet-

to canoro con Claudio.

Accompagnato dalla sua pianola ci ha

fatto ascoltare anche una canzone che

ci ha riportato alla memoria una delle

nostre ospiti, che ne aveva ispirato la

stesura del testo, “L’om de pel l’om de

paia”. La gioia della mamma Giuseppina,

nostra ospite, presente in mezzo al

pubblico è stata veramente una bella

occasione per renderla orgogliosa e

anche per far trascorrere un momento

divertente e di puro svago a tutti noi

presenti. Prima si parlava di bambini e

del carnevale e di come questo periodo

ci renda allegri. Come noi tutti sappia-

mo qui accanto c’è una scuola primaria,

le “Veronesi” , che per la prima volta

quest’anno hanno, come la tradizione

vuole, preso il posto dei nostri politici

locali per la durata di una settimana.

Questa tradizione, che quest’anno è

arrivata alla sessantasettesima edizio-

ne, vuole “simbolicamente” consegnare

le chiavi della città nelle mani dei bam-

bini, i quali possono esporre delle idee

legate a tematiche importanti come la

tutela dell’ambiente, attività ricreati-

ve per la comunità, luoghi di ritrovo

per bambini e adulti ecc… .

Le maestre e i bambini contattandoci

hanno proposto un incontro per pre-

sentarsi e illustrarci quello che aveva-

no detto al Sindaco e anche per venire

a trovare le

nostre ospi-

ti. Purtrop-

po il “mini

sindaco” e-

ra ammala-

to, anzi am-

malata, ma

il vice e gli assessori, molto puntuali e

professionali hanno parlato della no-

stra città, del desiderio di venire a

trovarci più spesso e ci hanno fatto

ascoltare delle bellissime canzoni, tra

cui l’inno della loro scuola.

EVENTI SPECIALI ALLA

SACRA FAMIGLIA

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Da Gennaio 2015 abbiamo ripreso a fe-

steggiare i compleanni ai piani che, a

causa dei lavori di ristrutturazione,

erano stati sospesi.

Ogni mese il giovedì pomeriggio ad o-

gni piano vengono ricordate e festeg-

giate tutte le signore nate in quel me-

se ed assieme a tutte le ospiti del pia-

no si fa festa!

Durante la festa c’è chi canta chi balla

chi tiene il tempo battendo le mani e

chi sorride osservando i ballerini ed i

loro passi di danza improvvisati al mo-

mento...tutti sono coinvolti nei festeg-

giamenti anche il personale della Casa!

In questi pomeriggi di allegria Suor A-

lessia ci accompagna con la sua chitar-

ra ed i suoi canti animando così i com-

pleanni. Ovviamente non può mancare

come canzone di apertura “Tanti augu-

ri a te” ma poi si spazia con altri canti

da quelli di montagna ai classici della

musica italiana.

Tutte le signore sono felicissime an-

che perché è l’occasione per mangiare

una fetta di torta, una pasticcino o

qualche biscotto che i parenti delle

festeggiate offrono a tutto il piano.

SI FESTEGGIANO

I COMPLEANNI!!

www.csfrovereto.com

Sul sito trovi tutti gli aggiornamenti in tempo reale.

Puoi scaricare tutte le locandine e i depliant degli eventi in pdf.

Dopo la pubblicazione puoi scaricare il notiziario in pdf.

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Da sette anni

camminiamo

insieme per

aiutare chi ha

bisogno, te-

nendo sempre

presente le

parole di Gesù

che ci ha sempre guidato e ispirato.

Nel lontano 2007 la domanda che ci siamo

posti è stata se fosse possibile in qualche

modo aiutare il prossimo raccogliendo del de-

naro in favore di qualche progetto portato

avanti dalla congregazione, per essere vicini

a chi a bisogno è allora che è nato il “Gruppo

Girasole”. Questo bel gruppo formato da tre

bimbe e una mamma che lavora presso la no-

stra Casa, si è attivato e attraverso il mer-

catino di Natale, la lotteria di Pasqua, il gioco

dei tappi ecc… ha cercato di raccogliere del-

le somme in denaro da inviare in varie parti

del mondo, dove le nostre suore operano op-

pure in posti dove le calamità naturali hanno

messo in ginocchio la popolazione. Si è partiti

con il progetto “Adozioni a distanza” che

tutt’ora ci vede impegnati, infatti in Angola,

Argentina e in Brasile abbiamo sette bambini

che grazie al nostro aiuto possono andare a

scuola, avere un pasto caldo perché magari la

loro famiglia non ha lavoro oppure avendo una

famiglia numerosa, non riesce a rispondere ai

bisogni di tutti. Ogni festività riceviamo let-

tere e foto, le pagelle che ci tengono infor-

mati sull’andamento del percorso educativo e

piccoli lavoretti fatti a scuola..

Nel 2008 abbiamo sostenuto il progetto

“900 pasti caldi in Togo”, nel 2009 sono

stati acquistati, grazie alle vostre offerte,

100 banchi in Togo, per due scuole e grazie

a questo 300 bambini ora hanno un banco su

cui studiare. Nel 2009 dopo il terremoto in

Abruzzo, oltre a una somma in denaro è stata

spedita all’Associazione “Tempera”, una pia-

nola, donata dalla Casa. Non sono mancati i

loro ringraziamenti e una loro visita di due

giorni che ci ha riempiti di gioia. Nel 2010,

come voi tutti ricorderete, ci fu un evento

catastrofico che colpì Haiti, un terremoto

devastante che lasciò la gente senza una ca-

sa, senza cibo e senza più alcuna certezza ne

speranza.. Le parole del Papa ci ricordano di

essere fratelli e di aiutarci nel momento del

bisogno, per questo si è pensato di organiz-

zare una raccolta fondi. Nel 2010 sempre il

progetto del “Mulino” e al progetto

“Agricolo”, dove sono stati comperati una

macina e dei buoi, così da poter lavorare la

terra e per l’acquisto di una macina. Nel 2011

il progetto ”latte pediatrico” in Angola.

Ringraziamo tantissimo anche tutti quelli che

hanno partecipato alle nostre cene solidali,

che hanno contribuito a raccogliere fondi per

mantenere le nostre adozioni e anche per

contribuire ad aiutare “il fondo di solidarie-

tà”, portato avanti dal gruppo del nostro de-

canato, che aiuta le famiglie e chi ha bisogno,

dando un aiuto concreto in questi periodi di

crisi. Ringraziamo anche le ragazze del cen-

tro diurno per aver preparato per i nostri

due ultimi merca-

tini delle bellissi-

me bambole e al-

tri oggetti in fel-

tro che sono sta-

ti molto apprez-

zati.

GRAZIE PER AVER CAMMINATO

INSIEME A NOI...

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Non è da molto che ho iniziato la mia collabora-

zione con l’ Istituto……tutto è nato un po’ per ca-

so, la Direzione cercava una figura che si occu-

passe in generale della gestione della Casa sotto

il profilo amministrativo ed anche gestionale in

senso stretto. La mia formazione spaziava in altri

campi, quelli strettamente fiscali e tributari, an-

che di gestione se vogliamo ma si trattava di pic-

cole aziende e non istituti, specialmente con una

forte connotazione religiosa.

E’ stata una sfida nata anche da una grande cu-

riosità di vedere cosa c’è “dentro” una casa di

riposo, quali sono le dinamiche di gestione e so-

prattutto che umanità si respira al suo interno;

nell’unica e breve esperienza che avevo fino allo-

ra avuto, con una casa di riposo (svolgevo una

sorta di volontariato “religioso”) non avevo mai

potuto verificare com’era l’ambiente che fre-

quentavo, vedevo questi poveri “anziani” trattati

anche bene dagli operatori ma mi sembrava in un

contesto di pietosa sopportazione. Siccome io ho

sempre avuto (come ritengo tante persone della

mia età) un profondo rispetto per l’Anziano, ero

alla fine curioso di verificare se quanto avevo

percepito la prima volta era vero o meno.

Devo dire che nel contesto di questa Casa,

l’atmosfera è totalmente diversa, si respira la

vera “piètas” cristiana, tutta rivolta all’ospite

ormai al termine del proprio cammino terreno. So

che non è facile rapportarsi con le persone anzia-

ne, specie se malate nel fisico o nella mente,

quindi vedo encomiabile il lavoro di tutti speso

unicamente per il benessere dell’ospite.

Come in ogni comunità che si rispetti è inevitabi-

le che esistano al suo interno anche contrasti e

dissapori, fortunatamente sempre risolvibili col

dialogo e con un po’ di comprensione. Devo dire

che queste situazioni sono stati anche causati

dallo stress che inevitabilmente i recenti lavori

di ristrutturazione hanno creato. A tale proposi-

to volevo cogliere l’occasione per complimentarmi

con la regia della Casa per come ha gestito

(unitamente ai suoi validi collaboratori) la ri-

strutturazione dei tre piani…………turnare gli o-

spiti su soli due piani mantenendo inalterati si-

tuazioni e persone penso sia stata la strategia

vincente che ha permesso una ristrutturazione

generale dell’edificio senza alcun disagio per

l’ospite.

E’ indubbio, infine, che il mix vincente di questa

Casa è la professionalità di tutti (e la loro inter-

pretazione della mission), e il carisma religioso

delle Suore che cercano di trasfondere agli ad-

detti stessi per poter sopportare meglio le fati-

che di questo lavoro e per donare loro l’umanità

necessaria a svolgerlo.

Ultimo aspetto da sottolineare è la formazione

che la Casa offre ai propri collaboratori su temi

attuali aventi valenza anche etico – religioso; è

infatti molto apprezzabile lo sforzo che viene

fatto per assicurare ai propri collaboratori una

crescita oltreché professionale, anche spirituale

e valoriale sicura garanzia per un operare in ar-

monia con sé stessi e con l’ospite. A questa atti-

vità formativa svolta anche con la partecipazione

di figure esterne molto autorevoli, si affianca la

presenza di una associazione di carattere umani-

tario che con momenti di preghiera e di riflessio-

ne uniti a momenti conviviali e di svago riesce a

far fronte ad alcuni progetti di sostentamento di

minori residenti in paesi estremamente poveri

garantendo loro un minimo di sussistenza e di

formazione scolastica. Anche questo, di riflesso

serve a sensibilizzare l’operatore interno

all’assistenza sincera e autentica verso il biso-

gnoso.

Ragionier Gianluca Ceschini

LAVORARE ALLA “SACRA FAMIGLIA”

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Noi , Luca e Aurora, siamo studenti dell’ I-

stituto “Don Milani” e frequentiamo il terzo

anno dell’indirizzo professionale per i servizi

socio-sanitari. Siamo venuti a fare questa

esperienza per vedere come funziona il mon-

do del lavoro e anche se era un pò faticoso è

stata una bell issima esperienza.

Ci siamo trovati molto bene con i colleghi e

anche con gli ospiti.

LUCA: Prima di iniziare lo stage ero molto

titubante, e non ero certo se questo

“percorso” di 3 settimane mi sarebbe servito

per imparare la metodologia di questo lavoro;

già i primi 3 giorni, però, mi hanno tolto tutti

i dubbi e, arrivato quasi alla fine di queste 3

settimane, posso dire che questo periodo è

stato molto educativo per me e, soprattutto,

ho capito come si lavora nell’ambito del so-

ciale,anche se ovviamente ho ancora moltissi-

mo da imparare.

In queste settimane io, e penso anche Auro-

ra, ci siamo inseriti e trovati a proprio agio

anche grazie alla disponibilità delle animatri-

ci Erika e Laura, che ci hanno aiutato e mai

messo in difficoltà affidandoci dei compiti

alla nostra portata e non che potessero met-

terci in difficoltà. Mi sono trovato molto be-

ne e questa esperienza me la ricorderò per

tutta la vita.

AURORA: Sono una ragazza di 16 anni ed è

la mia prima esperienza alla casa di riposo.

Prima di incominciare ero un po’ agitata e

spaventata all’idea di lavorare con gli anziani,

ma grazie a queste tre settimane ho impara-

to, ascoltato e soprattutto mi sono divertita

a discutere e ridere con gli ospiti.

I lavoratori dei tre piani sono molto disponi-

bili, solari ed educati. Sono veramente con-

tenta di lavorare in questa struttura e since-

ramente ho poca voglia di ritornare a scuola,

perché mi mancherà questa bella esperienza.

Le ospiti sono tutte donne ed un maschio e

con loro sorrido, facciamo molte conversa-

zioni e spero tanto che le signore si siano

trovate bene con me e Luca. Ho cercato di

aprirmi con le ospiti, portandoli rispetto ma

anche ho cercato di comportarmi da amica.

Questa struttura è ricca di colori e vivacità.

Concludo dicendo che questa casa di riposo è

come una famiglia e mi sono trovata molto

bene in queste tre settimane.

Luca e Aurora

Tirocinanti “Don Milani”

ESPERIENZA DI TIROCINIO

RAGAZZI ISTITUTO “DON MILANI”

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MOMENTI DI NOI...

CORO “PENSIONE VIVA” CONCERTO IN ATRIO

CONCERTO DI CARNEVALE

LABORATORIO IN SALONE

MERCATINO DI PASQUA

COMPLEANNI

I LAVORI AVANZANO... ALBERO DI PASQUA

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L’angolo dei ricordi. . . .

A OGNI MESE IL SUO PROVERBIO

A Gennaio sotto la neve pane sotto la pioggia fame.

Primavera di Febbraio reca sempre qualche guaio.

Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là.

Aprile fa il fiore a maggio si ha il colore.

FILASTROCCA DI PRIMAVERA

Filastrocca di primavera più lungo è il giorno,

più dolce la sera. Domani forse tra l’erbetta spunterà la prima violetta.

O prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova,

il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua. Gli altri signori non lo sanno

e ancora in inverno si crederanno:

magari persone di riguardo, ma il loro calendario

va in ritardo.

IL SIGNIFICATO DELL’UOVO DI PASQUA

Quale è il vero significa dell'uo-vo di Pasqua? Nell'iconografia cristiana, l'uo-vo è il simbolo della Resurrezio-ne, il suo guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente. Secondo il paganesimo, invece, l'uovo è simbolo di fertili-tà:dell'eterno ritorno della vita. Dipingere e decorare le uova durante il periodo pasquale ri-sale a quest'ultimo periodo: do-narne uno colorato era sinoni-mo di auguri e buoni auspi-ci. L'uovo di pasqua L'uovo di Pasqua è venerabile, mentre le uova di cioccolato hanno un origine abbastanza recente, il vero uovo, quello de-corato con colori e disegni ha un origine antica ed é simbolo della vita che continua e della resurrezione di Cristo celebrata in primavera. Date come regalo dagli antichi Greci,Persiani e Cinesi durante le feste di prima-vera. Siccome l'uovo é natural-mente il simbolo della resurre-zione di Gesù Cristo si é ritenuto appropriato associarlo alla fe-sta pasquale.

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LA VOCE DEL CENTRO

PROSSIMI EVENTI

20 MAGGIO ROSARIO IN GIARDINO CON PADRE GIANNI

28 MAGGIO CONCERTO CON I RAGAZZI DI “CANTARE SUONANDO”

Con l’inizio della bella stagione riprenderanno le uscite al mercato ed al bar

L’arrivo

della pri-

m a v e r a

ha por-

tato nuo-

vi volti al

c e n t r o

diurno e la voglia di stare in giardino e

di passeggiare, apprezzando il tepore

del sole e il profumo dei fiori appena

sbocciati.

Un signore ha ritrovato la passione per

la cucina elaborando un succulento pa-

sticcio che è stato gustato da tutti,

promessa di altri manicaretti in via di

progettazione!

Frequenta il centro da poco una dolce

maestra d’asilo che con le sue idee e la

sua creatività porta idee colorate e vi-

vaci, da prendere ispirazione per nuo-

ve proposte.

Altri anziani hanno la passione per le

carte e desiderano trascorrere il loro

tempo giocandoci assiduamente.

Nel gruppo allora si formano nuove a-

micizie ed altre si rinsaldano, arric-

chendosi di personalità ancora da sco-

prire.

Ci si racconta con storie divertenti e

ricordi di un tempo che fu, alcune vol-

te consapevoli, altre no, di aver avuto

comunque la fortuna di poterli raccon-

tare.

Non tutti

ci riesco-

no come

siamo abi-

tuati, e la

comunica-

zione allo-

ra si arricchisce del contatto e del

semplice esserci, anche in silenzio.

Perché anche se è vero che il pensiero

a volte scappa, ciò che invece rimane

fino alla fine è la capacità di sentire.

Patrizia

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