Rotary 20312032 · 2032 2032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di...

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Rotary 2031 2031 2032 2032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected] LUGLIO/AGOSTO 2012 N° 7 Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani Il 1° luglio 2012 segna la nascita del nostro nuovo Distretto 2031 sotto l’indirizzo ed il motto del Presidente Internazionale Sakuji Tanaka “La pace attraverso il ser- vizio”. Viviamolo come augurio! Le parole del Presidente Tanaka sono saldamente legate agli inizi del Rotary. È infatti nel luglio del 1908 che Paul Harris esprime l’e- sigenza primaria di lealtà compor- tamentale dei Soci verso il bene pubblico e la Terza Convention del 1912 proietta il servizio Rota- riano sul piano internazionale. E’ trascorso oltre un secolo ed oggi Tanaka ci ripropone gli stessi con- cetti attualizzando e chiarendone il contenuto. Definisce il bene pubblico della pace sul piano intimistico del contrasto alla sof- ferenza personale, alla fame ed alla paura, alle persecuzioni ed alla povertà. Il nostro servizio, veramente al di sopra di ogni in- teresse personale, deve combatte- re ciò che la pace non è: guerre, conflitti, violenze di tutti i generi, tensioni sociali, familiari e perso- nali ad ogni livello. Il Presidente ci chiede di materializzare il suo grande disegno concentrando le energie sulle priorità del piano strategico del Rotary Internatio- nal che impone di sostenere e rin- forzare i Club, incrementare l’a- zione umanitaria quale appunto quella da lui proposta, migliorare la consapevolezza e l’immagine pubblica della nostra istituzione. Ci propone in particolare di con- centrare l’operatività su sei aree di intervento: pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione-edu- cazione di base e sviluppo econo- mico e comunitario. L’Assemblea del 26 maggio scor- so ha focalizzato l’attenzione sulle esigenze di aiuto delle fasce debo- li e sulle nuove povertà, ma altri temi saranno nelle assolute prio- rità del Distretto e soprattutto la quinta via del servizio a favore dei nostri giovani. Essa sarà potenzia- ta con ogni attenzione ed ogni mezzo, quale dovere primario per garantire al meglio il ricambio generazionale. Tra le tante iniziative che via via il- lustrerò nelle lettere di ogni mese mi preme sin da ora invitarvi alla partecipazione alla Convention di Lisbona che si svolgerà il 23-26 giugno 2013. La partecipazione ad un Congresso Internazionale Rotary è una esperienza esaltante e altrimenti difficilmente ripetibi- le, perché dopo quella di Lisna le successive Convention si terran- no per parecchi anni in sedi mol- to distretti dall’Europa. Inoltre il Distretto 2031 sarà presente a Lisbona con uno studio sulla Ta- lassemia, il grandissimo service Italia-Marocco teso ad eradicare la malattia, il che richiede generoso supporto di fronte al mondo con nostra folta presenza. Ancora una raccomandazione operativa, necessaria per ade- guare il livello della funzionalità veramente a livello internazionale che consiste nell’aprire puntiglio- samente gli indirizzi postali già approntati per ciascuno ed il sito web predisposto dal Distretto per ogni Club. Cari amici, o a tutti! LETTERA DI LUGLIO Pace attraverso il servizio e lealtà verso il bene pubblico LETTERA DI LUGLIO LETTERA DI AGOSTO La società cambia in modo rapido ma i nostri valori rimangono inalterati Piano triennale per l’espansione e ringiovanire con i Rotaractiani Amicizia e solidarietà interiore aiutano la comprensione universale C ari amici, l’espansione è il tema della lettera di Agosto del Governatore che viene poi ripreso nel seminario che ha luogo successivamente, per- tanto le considerazioni ed i suggerimenti si ripetono, anche se con toni diversi, più o meno costantemente. Vorrei quindi limitarmi ad un rapido esame degli argomenti ricorrenti, che troviamo nelle raccomandazioni, lettere e mes- saggi inerenti questo tema ed esaminarne le caratteristiche di novità dell’anno che ci aspetta. Aumento dei Soci Ogni anno il presidente Inter- nazionale ha indicato l’obietti- vo che si dovrebbe raggiungere in termini di espansione. Nell’anno corrente il Presidente Tanaka ed il Board hanno fis- sato un ambizioso programma da raggiungere in un triennio, ossia arrivare a 1,3 milioni di Soci al 30 giugno 2015, chie- dendo ai Club di fare il massi- mo sforzo, tenendo conto delle opportunità offerte dall’area in cui essi operano. Ha quindi raccomandato lo sviluppo di piani triennali di mantenimen- to e sviluppo dell’effettivo, che tengano conto delle peculiarità di ciascuna regione allo scopo di consentire il mantenimento di un tasso di crescita costante basato su un attenta valutazione delle possibilità offerte dal terri- torio su cui opera il Club. Obiettivo stimolante che se vi- sto congiuntamente ad un altro fattore, caratterizzante molti Club del Distretto, e cioè l’an- zianità della compagine sociale, appare anche ambizioso. Infatti per avere il successo atteso i Club dovranno concentrarsi non solo sulla individuazione di nuovi Soci, ma anche com- pensare il numero di coloro che, per vari motivi, sono in- dotti ad allontanarsi dal Rotary. Ne consegue che la conserva- zione dell’effettivo diventa un elemento fondamentale per la crescita numerica di un Club, e la conservazione dovrà quindi essere considerata una priorità alla pari del reclutamento di nuovi Soci. Ringiovanimento del Club Visto che l’anzianità dei Soci di un Club potrebbe costituire un problema ai fini della sua cre- scita, il modo più semplice per cooptare nuovi Soci giovani è da tempo indicato nell’attingere al grande bacino costituito dai Rotaractiani. Mentre ho potuto personalmente constatare quan- to siano validi e volonterosi i Rotaractiani, ho qualche dubbio sulla opportunità dell’automa- tismo di un loro passaggio al Rotary, per la semplice ragione che non sempre un Rotarac- tiano, al momento in cui deve necessariamente abbandonare il gruppo, ha maturato i requisiti richiesti dal Rotary per entrare a farne parte, requisiti indicati chiaramente nel Manuale di Pro- cedura. Sono invece dell’avviso che i gio- vani Rotaractiani debbano essere attentamente seguiti all’inizio della loro carriera professionale, non vadano persi di vista mante- nendo contatti con loro in modo continuativo, e poi avere il co- continua a pagina 4 C ari amici, siamo all’inizio di un nuovo Anno Rotariano, che per il nostro Distretto signi- fica anche l’inizio di un nuovo periodo connotato dal fraziona- mento del Distretto 2030 e dalla nascita del nuovo Distretto 2032, cui noi apparteniamo. Il frazionamento del Distretto rientra in quel programma di cambiamento di cui abbiamo par- lato nella scorsa Assemblea che il Rotary sta affrontando per essere più vicino ad una società che sta cambiando in modo rapido, ma con la consapevolezza che riman- gono inalterati i valori fondanti dell’istituzione quali l’integrità, la qualità dei Soci, l’amicizia e la disponibilità al servizio. Il frazio- namento consentirà ai Club ed al governatore con il suo staff di mantenere più stretti rapporti e di avere maggiori possibilità di dialogo e di consultazione di quanto avrebbe consentito un Distretto di dimensioni molto più ampie. Avete già ricevuto il programma delle visite ed avete potuto constatare che a metà no- vembre tutti i Club del Distretto saranno già stati visitati. Resta quindi un lungo periodo in cui potremo incontrarci per parlare ed affrontare insieme le temati- che da voi ritenute importanti o quelle emerse ed evidenziate nel corso degli incontri. Una volta di più vi ricordo che il frazionamento ha lasciato inalte- rati alcuni aspetti della operatività dei due nuovi distretti: i program- mi relativi alle nuove generazioni saranno gestiti congiuntamente, come alcuni progetti di vasto impatto e tutti i seminari di istru- zione. Che dire ancora di questo anno? Innanzi tutto che saremo guidati dal messaggio del Presidente In- ternazionale Sakuji Tanaka: Peace trough service. Tema affascinan- te, in quanto fa carico a tutti noi Rotariani di essere edificatori di pace, occupandoci dei problemi che impediscono alla gente di vivere una vita normale e tran- quilla, facendo quanto è in nostro potere per venire loro incontro nell’allontanarli dalla povertà e dalla fame, ed aiutandoli ad avere sicurezza e fiducia nel futuro. Do- vremo quindi focalizzare i nostri services nel fornire assistenza me- dica, strutture igienico-sanitarie, cibo ed istruzione dove e quando sono necessari e cercare di realiz- zare i bisogni più interiori delle persone, ossia amicizia, parteci- pazione e interesse per il prossi- mo. In secondo luogo dovremo avere presenti quelle tematiche di grande rilievo che rientrano nel percorso di cambiamento nella continuità, che il Rotary sta racco- mandando e che dovrà guidarci nel corso dell’anno: - in primo luogo il Piano Strate- gico, che è la chiave di volta per continua a pagina 4 LETTERA DI AGOSTO C ari Presidenti e Segre- tari di Club, cari e care Rotariani, Rotaractia- ni ed Interactiani, il 2 agosto 1910 si apre a Chicago, sotto la presidenza di Paul Harris, la prima Convention che coagu- la i 16 Club allora esistenti. In poco più di un secolo si sono moltiplicati sino a raggiunge- re l’attuale numero di 34.000, distribuiti in oltre 200 nazioni. Proprio per celebrare questa crescita straordinaria, nel ca- lendario Rotariano, agosto è il mese dell’espansione. Nell’arco dei 31 giorni agostani perde- remo quasi un’ora e mezza di luce, le riunioni si diraderanno e molti di noi si allontaneranno per le vacanze, magari in paesi lontani. Questo non può farci tuttavia dimenticare in alcun modo la nostra missione di servire, anche soltanto con il comportamento personale, né il nostro ideale di espansione a garanzia della pace. Rotariano è continua a pagina 4 SOMMARIO 2 I nuovi siti Web dei Distretti 2031 e 2032 3 Il Congresso affida il 2030 alla Storia 4 Il calendario delle visite ai Club 5 Primo trapianto di midollo in Marocco 7 Il protocollo con il Politecnico di Torino

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Rotary 20312031

20322032

Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected]

luglio/agosto 2012 N° 7Agenzia Club Med Voyages

Piazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

[email protected]

Torino

Agenzia Club Med VoyagesPiazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

[email protected]

Torino

C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani,

Rotaractiani ed InteractianiIl 1° luglio 2012 segna la nascita del nostro nuovo Distretto 2031 sotto l’indirizzo ed il motto del Presidente Internazionale Sakuji Tanaka “La pace attraverso il ser-vizio”. Viviamolo come augurio! Le parole del Presidente Tanaka sono saldamente legate agli inizi del Rotary. È infatti nel luglio del 1908 che Paul Harris esprime l’e-sigenza primaria di lealtà compor-tamentale dei Soci verso il bene pubblico e la Terza Convention del 1912 proietta il servizio Rota-riano sul piano internazionale. E’ trascorso oltre un secolo ed oggi Tanaka ci ripropone gli stessi con-cetti attualizzando e chiarendone il contenuto. Definisce il bene pubblico della pace sul piano intimistico del contrasto alla sof-

ferenza personale, alla fame ed alla paura, alle persecuzioni ed alla povertà. Il nostro servizio, veramente al di sopra di ogni in-teresse personale, deve combatte-re ciò che la pace non è: guerre, conflitti, violenze di tutti i generi, tensioni sociali, familiari e perso-nali ad ogni livello. Il Presidente ci chiede di materializzare il suo grande disegno concentrando le energie sulle priorità del piano strategico del Rotary Internatio-nal che impone di sostenere e rin-forzare i Club, incrementare l’a-zione umanitaria quale appunto quella da lui proposta, migliorare la consapevolezza e l’immagine pubblica della nostra istituzione. Ci propone in particolare di con-centrare l’operatività su sei aree di intervento: pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione-edu-cazione di base e sviluppo econo-mico e comunitario. L’Assemblea del 26 maggio scor-so ha focalizzato l’attenzione sulle esigenze di aiuto delle fasce debo-li e sulle nuove povertà, ma altri temi saranno nelle assolute prio-rità del Distretto e soprattutto la quinta via del servizio a favore dei nostri giovani. Essa sarà potenzia-

ta con ogni attenzione ed ogni mezzo, quale dovere primario per garantire al meglio il ricambio generazionale.Tra le tante iniziative che via via il-lustrerò nelle lettere di ogni mese mi preme sin da ora invitarvi alla partecipazione alla Convention di Lisbona che si svolgerà il 23-26 giugno 2013. La partecipazione ad un Congresso Internazionale Rotary è una esperienza esaltante e altrimenti difficilmente ripetibi-le, perché dopo quella di Lisna le successive Convention si terran-no per parecchi anni in sedi mol-to distretti dall’Europa. Inoltre il Distretto 2031 sarà presente a Lisbona con uno studio sulla Ta-lassemia, il grandissimo service Italia-Marocco teso ad eradicare la malattia, il che richiede generoso supporto di fronte al mondo con nostra folta presenza.Ancora una raccomandazione operativa, necessaria per ade-guare il livello della funzionalità veramente a livello internazionale che consiste nell’aprire puntiglio-samente gli indirizzi postali già approntati per ciascuno ed il sito web predisposto dal Distretto per ogni Club. Cari amici, o a tutti!

Lettera di LugLio

Pace attraverso il servizioe lealtà verso il bene pubblico

Lettera di LugLio

Lettera di agosto

la società cambia in modo rapidoma i nostri valori rimangono inalterati

Piano triennale per l’espansionee ringiovanire con i Rotaractiani

amicizia e solidarietà interioreaiutano la comprensione universale C ari amici,

l’espansione è il tema della lettera di Agosto

del Governatore che viene poi ripreso nel seminario che ha luogo successivamente, per-tanto le considerazioni ed i suggerimenti si ripetono, anche se con toni diversi, più o meno costantemente. Vorrei quindi limitarmi ad un rapido esame degli argomenti ricorrenti, che troviamo nelle raccomandazioni, lettere e mes-saggi inerenti questo tema ed esaminarne le caratteristiche di novità dell’anno che ci aspetta.

Aumento dei SociOgni anno il presidente Inter-nazionale ha indicato l’obietti-vo che si dovrebbe raggiungere in termini di espansione. Nell’anno corrente il Presidente Tanaka ed il Board hanno fis-sato un ambizioso programma da raggiungere in un triennio, ossia arrivare a 1,3 milioni di Soci al 30 giugno 2015, chie-dendo ai Club di fare il massi-mo sforzo, tenendo conto delle opportunità offerte dall’area

in cui essi operano. Ha quindi raccomandato lo sviluppo di piani triennali di mantenimen-to e sviluppo dell’effettivo, che tengano conto delle peculiarità di ciascuna regione allo scopo di consentire il mantenimento di un tasso di crescita costante basato su un attenta valutazione delle possibilità offerte dal terri-torio su cui opera il Club.Obiettivo stimolante che se vi-sto congiuntamente ad un altro fattore, caratterizzante molti Club del Distretto, e cioè l’an-zianità della compagine sociale, appare anche ambizioso. Infatti per avere il successo atteso i Club dovranno concentrarsi non solo sulla individuazione di nuovi Soci, ma anche com-pensare il numero di coloro che, per vari motivi, sono in-dotti ad allontanarsi dal Rotary. Ne consegue che la conserva-zione dell’effettivo diventa un elemento fondamentale per la crescita numerica di un Club, e la conservazione dovrà quindi essere considerata una priorità alla pari del reclutamento di nuovi Soci.

Ringiovanimento del ClubVisto che l’anzianità dei Soci di un Club potrebbe costituire un problema ai fini della sua cre-scita, il modo più semplice per cooptare nuovi Soci giovani è da tempo indicato nell’attingere al grande bacino costituito dai Rotaractiani. Mentre ho potuto personalmente constatare quan-to siano validi e volonterosi i Rotaractiani, ho qualche dubbio sulla opportunità dell’automa-tismo di un loro passaggio al Rotary, per la semplice ragione che non sempre un Rotarac-tiano, al momento in cui deve necessariamente abbandonare il gruppo, ha maturato i requisiti richiesti dal Rotary per entrare a farne parte, requisiti indicati chiaramente nel Manuale di Pro-cedura. Sono invece dell’avviso che i gio-vani Rotaractiani debbano essere attentamente seguiti all’inizio della loro carriera professionale, non vadano persi di vista mante-nendo contatti con loro in modo continuativo, e poi avere il co-

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C ari amici,siamo all’inizio di un nuovo Anno Rotariano,

che per il nostro Distretto signi-fica anche l’inizio di un nuovo periodo connotato dal fraziona-mento del Distretto 2030 e dalla nascita del nuovo Distretto 2032, cui noi apparteniamo.Il frazionamento del Distretto rientra in quel programma di cambiamento di cui abbiamo par-lato nella scorsa Assemblea che il Rotary sta affrontando per essere più vicino ad una società che sta cambiando in modo rapido, ma con la consapevolezza che riman-gono inalterati i valori fondanti dell’istituzione quali l’integrità, la qualità dei Soci, l’amicizia e la

disponibilità al servizio. Il frazio-namento consentirà ai Club ed al governatore con il suo staff di mantenere più stretti rapporti e di avere maggiori possibilità di dialogo e di consultazione di quanto avrebbe consentito un Distretto di dimensioni molto più ampie. Avete già ricevuto il programma delle visite ed avete potuto constatare che a metà no-vembre tutti i Club del Distretto saranno già stati visitati. Resta quindi un lungo periodo in cui potremo incontrarci per parlare ed affrontare insieme le temati-che da voi ritenute importanti o quelle emerse ed evidenziate nel corso degli incontri.Una volta di più vi ricordo che il frazionamento ha lasciato inalte-rati alcuni aspetti della operatività dei due nuovi distretti: i program-mi relativi alle nuove generazioni saranno gestiti congiuntamente, come alcuni progetti di vasto impatto e tutti i seminari di istru-zione.Che dire ancora di questo anno?Innanzi tutto che saremo guidati dal messaggio del Presidente In-

ternazionale Sakuji Tanaka: Peace trough service. Tema affascinan-te, in quanto fa carico a tutti noi Rotariani di essere edificatori di pace, occupandoci dei problemi che impediscono alla gente di vivere una vita normale e tran-quilla, facendo quanto è in nostro potere per venire loro incontro nell’allontanarli dalla povertà e dalla fame, ed aiutandoli ad avere sicurezza e fiducia nel futuro. Do-vremo quindi focalizzare i nostri services nel fornire assistenza me-dica, strutture igienico-sanitarie, cibo ed istruzione dove e quando sono necessari e cercare di realiz-zare i bisogni più interiori delle persone, ossia amicizia, parteci-pazione e interesse per il prossi-mo. In secondo luogo dovremo avere presenti quelle tematiche di grande rilievo che rientrano nel percorso di cambiamento nella continuità, che il Rotary sta racco-mandando e che dovrà guidarci nel corso dell’anno:- in primo luogo il Piano Strate-gico, che è la chiave di volta per

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Lettera di agosto

C ari Presidenti e Segre-tari di Club, cari e care Rotariani, Rotaractia-

ni ed Interactiani, il 2 agosto 1910 si apre a Chicago, sotto la presidenza di Paul Harris, la prima Convention che coagu-la i 16 Club allora esistenti. In poco più di un secolo si sono moltiplicati sino a raggiunge-

re l’attuale numero di 34.000, distribuiti in oltre 200 nazioni. Proprio per celebrare questa crescita straordinaria, nel ca-lendario Rotariano, agosto è il mese dell’espansione. Nell’arco dei 31 giorni agostani perde-remo quasi un’ora e mezza di luce, le riunioni si diraderanno e molti di noi si allontaneranno

per le vacanze, magari in paesi lontani. Questo non può farci tuttavia dimenticare in alcun modo la nostra missione di servire, anche soltanto con il comportamento personale, né il nostro ideale di espansione a garanzia della pace. Rotariano è

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Sommario

2 I nuovi siti Web dei Distretti 2031 e 2032

3 Il Congresso affida il 2030 alla Storia

4 Il calendario delle visite ai Club

5 Primo trapianto di midollo in Marocco

7 Il protocollo con il Politecnico di Torino

Page 2: Rotary 20312032 · 2032 2032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Perniceagenziatorino@clubmeditalia.it

2 Rotary 20312031

20322032

Ricordi dalla prima assemblea del 2031

Iil Governatore Pierluigi Bai-ma Bollone ha proposto la prima Assemblea del Distret-

to 2031 come excursus sulla crisi che ha colpito tutto il mondo occidentale, rivolgendo una particolare attenzione al nostro territorio, attraverso interventi di testimoni appartenenti alla pubblica amministrazione, alle associazioni di servizio, alla Chie-sa Cattolica.Elide Tisi, Assessore al Welfare e alle Politiche Sociali del Comune di Torino, ha rilevato che la cri-si si accompagna ad una fase di trasformazione della società: la

popolazione invecchia, affiorano nuove istanze di inclusione so-ciale e integrazione. Affrontarle significa affiancare alle soluzioni tradizionali percorsi innovativi. Nascono nuovi bisogni che ri-chiedono flessibilità e risposte giuste. Diviene necessario il coinvolgimento di tutto il mon-do dell’assistenza e della coope-razione sociale: il volontariato, le fondazioni, le associazioni, i privati. Ciascuno nel rispetto dei propri ruoli dovrà lavorare alla ricerca di soluzioni, sapendo che innalzare la qualità della vita è un costo, ma anche un investimen-

to. Tiziana Ciampolini, Respon-sabile dell’Osservatorio Caritas di Torino, ha osservato che oggi la situazione sociale ci pone im-provvisamente di fronte ad osta-coli imprevisti. E’ più facile per-dere il lavoro, manca la capacità di produrre reddito, e quindi si possono perdere anche casa e re-lazione familiare entrando in una situazione prima sconosciuta: la povertà. Nessuno è esente. In passato c’e-rano delle categorie, che più del-le altre erano esposte alla situa-zione di povertà, in particolare, nel nostro immaginario, carcerati

e prostitute, oggi può capitare a tutti: ad un dirigente di banca o a un operaio, senza differenze.Si devono trovare nuove forme per favorire lo sviluppo. E’ ne-cessario investire in risorse rela-zionali, in capitale sociale, nella costruzione di nuove alleanze con i diversi soggetti che opera-no sul territorio.Don Piero Gallo, Parroco dei Santi Pietro e Paolo (Borgo San Salvario di Torino), ha portato la sua profonda conoscenza del-le numerose realtà di un borgo spesso al centro dell’attenzione dei media, per la forte immi-

grazione che fa convivere, in un’area ristretta, etnie, culture e religioni diverse; una situazione che porta in primo piano il tema dell’integrazione culturale e del-la mediazione dei conflitti. In chiusura della mattinata di lavori il Governatore Eletto Pier Luigi Baima Bollone ha intro-dotto il tema presidenziale per l’Anno Rotariano 2012-2013 “La pace attraverso il servizio” che il Presidente Internazionale pro-pone per affrontare, nel prossi-mo anno, questa situazione di profonda crisi.Abbracciare il concetto di pace

significa crescere, prosperare e migliorare la qualità della vita. Apre la nostra mente alla tolle-ranza, ad una maggiore com-prensione, permette di puntare ad obiettivi positivi. Conferma la validità del nostro motto “Servi-re al di sopra di ogni interesse personale” che individua come prioritari i bisogni dei cittadini, prima di quelli individuali, che ci ricorda che nessuno può vi-vere da solo in quanto il nostro ruolo è vivere con gli altri e per gli altri, nelle famiglie, nelle co-munità, tra tutti gli esseri umani.

Enrico Mastrobuono

i nuovi siti Web dei due nuovi Distretti 2031 e 2032Tecnologia Informatica al servizio del Rotary

Per effetto del frazionamen-to del Distretto Rotary 2030 - nell’ambito dell’azione di

ristrutturazione dei distretti che il Rotary International sta attuando nel mondo e che avrà compimen-to nel 2013 - a partire dal 1° lu-glio 2012 sono ufficialmente ope-ranti due nuovi Distretti: il 2031 (il cui territorio di riferimento comprende l’intera Regione Valle d’Aosta e le Provincie di Torino, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli della Regione Pie-monte) e il 2032 (con territorio di riferimento costituito dall’intera Regione Liguria e dalle Provincie di Alessandria, Asti, Cuneo della Regione Piemonte).E con esatta sincronia e tem-pismo, in campo informatico, proprio dal 1° luglio 2012 - gra-zie all’impegno professiona-le del Webmaster distrettuale Luigi d’Andrea, all’essenziale contributo dei Past Governatori Giuseppe Nuzzo, Alessandro Pa-storini, Gianni Montalenti e con l’azione di sostegno del Gover-natore uscente Antonio Strumia (Distretto 2030 a.r. 2011-2012), in piena condivisione di intenti verso obiettivi comuni con i Go-vernatori entranti per l’a.r. 2012-2013 Pierluigi Baima Bollone (Distretto 2031) e Paolo Biondi (Distretto 2032) - i due nuovi Di-stretti hanno pienamente operati-vi due siti Web tecnologicamente all’avanguardia.

In questo nuovo ordinamento organizzativo, Luigi d’Andrea (RC Viverone Lago), già Webmaster distrettuale del Distretto 2030 fin dall’Anno Rotariano 2004-2005 (l’indimenticabile “Anno del Centenario del Rotary Internatio-nal”), è ora il Webmaster dei due nuovi Distretti 2031 e 2032.Per i due siti (con indirizzi, rispet-tivamente: www.rotary2031.it e www.rotary2032.it) l’architettura e le soluzioni tecnologiche adot-tate sono identiche, pur nella dif-ferenziazione dei loro contenuti informativi, peculiari per ciascun Distretto. La grafica e la struttura dei due nuovi siti Web distrettuali (nomenclatura pagine, menu ap-plicazioni, area Soci, ecc.) sono omologhe a grafica e struttura del sito Web del Rotary International (www.rotary.org).Nel disegno progettuale dei due nuovi siti il Webmaster d’Andrea ha adottato le ultime novità per quanto riguarda sistemi e piat-taforme Web: linguaggi ASPX (impiegato nella tecnologia di sviluppo ASP.NET di Microsoft, nella quale il codice programma viene elaborato sul server Web con creazione automatica di pa-gine in codice HTML inviate al Web browser dell’utente), CSS e CSW (utilizzati per semplificare e ridurre la lunghezza del codi-ce programma e per rendere le applicazioni Internet compatibili con i nuovi formati di computer

palmari, iPhone, smartphone, ta-blet, iPad). Il tutto per garantire agli utenti elevata affidabilità di utilizzo, migliori performance e superiore rapidità negli accessi.Nei due siti Web, oltre a mettere on line per gli utenti dotati di PC tutte le informazioni ineren-ti l’organizzazione distrettuale per l’Anno Rotariano 2012-2013 (mappa territoriale, elenco dei Club, profilo e lettere mensili del Governatore, organigramma e commissioni distrettuali, prin-cipali iniziative e progetti di ser-vice, eventi e agenda distrettuali, calendario visite del Governatore, news, pubblicazioni, riviste e an-nuario distrettuale on line, photo gallery, contatti per comunicare con il Distretto, links, moduli-stica, grafica Rotary, ecc.), sono state inserite nuove interessanti funzionalità.Una prima novità è l’applicazione informatica “Trova Rotary Club” (Rotary Club Locator): è un cross browser fruibile da qualunque dispositivo, senza limiti imposti dall’hardware, che aiuta il Ro-tariano, quando è fuori sede, a trovare il luogo delle riunioni di Club. L’interfaccia fluida e intui-tiva permette una facile fruizione tramite i principali dispositivi smartphone presenti sul mercato come iPhone, Android, Blackber-ry, e anche tramite i tablet e gli iPad. Per lanciare il programma è sufficiente connettersi allo spe-cifico indirizzo Web distrettuale (indirizzi, rispettivamente, mobi-le.rotary2031.it oppure mobile.rotary2032.it) tramite il browser disponibile sul proprio iPhone, smartphone o tablet o iPad.La seconda novità consiste nel fornire on line agli utenti dotati di iPhone, smartphone (o tablet o iPad) la visualizzazione digitale, su un’interfaccia agile e snella, di tutte le lettere del Governa-tore, le pubblicazioni e le riviste distrettuali. Questi documenti si possono “sfogliare” a video qua-si fossero su carta, grazie ad un software che ha reso all’utente la

consultazione immediata e vera-mente semplice. Accedendo all’Area Soci dei siti Web distrettuali ogni segreteria di Club continua ad aggiornare sul Data Base distrettuale i dati del suo Club, gestire le anagra-fiche Soci, inserire le assiduità delle riunioni, caricare in upload documenti di interesse storico della vita del Club (documenti, fotografie, immagini, loghi, pro-memoria, regolamenti e statuti, schede progetto di service, ecc.). In quest’ultimo ambito, una novi-tà è il rilascio di user-id (profilo utente) e password comuni, che ogni Rotariano può utilizzare per la consultazione on line, in modo efficace e rapido, del ricco archivio dei documenti “storici” inseriti nel Data Base distrettuale, oltre che dai Club, anche dai Go-vernatori che si sono succeduti in vari anni alla guida del Distretto Rotary 2030.Permane la disponibilità delle altre funzioni precedentemente presenti sul sito Web distrettua-le: Area e-mail (per scaricare i profili e parametri delle caselle e-mail che gli utenti devono at-tivare per usufruire del sistema di posta elettronica distrettuale), Webmail (accesso in modo “na-tivo” al sistema di posta elettro-nica distrettuale, senza passare attraverso l’utilizzo “mediato” di pacchetti come Outlook, Outlo-ok Express, Windows Live Mail, Mozzilla, ecc.), Alumni, Blog, trasmissione di RSS (acronimo di RDF Site Summary o Really Simple Syndication, formato ap-plicativo che genera, a richiesta dell’utente, flussi di dati che gli forniscono automaticamente sul suo PC nuovi documenti, file o commenti pubblicati nel sito web senza doverli visitare ma-nualmente uno a uno).Più in particolare, Blog/Notizie dal Distretto è un blog che offre resoconti in prima persona circa gli sforzi del Distretto per eradi-care la poliomielite (programma End Polio Now) e per altri impor-

tanti progetti di servizio distret-tuali e di Club. In esso possono essere pubblicati articoli scritti da Rotariani e da altri membri della famiglia del Rotary, dai partner e da coloro che si sono impegnati nelle iniziative di ser-vice. Testi (max. 350 parole), fotografie e immagini (formato JPG), video (indirizzi Internet e codici di allocazione) devono essere inviati al Webmaster di-strettuale, che provvede alla vali-dazione tecnica e quindi alla loro pubblicazione. Successivamente, gli utenti che accedono al blog possono inserire commenti, do-mande e risposte. Nei due nuovi siti i Club dei due Distretti 2031 e 2032 possono migrare, dal precedente comu-ne dominio rotary-2030.it, i loro siti Web di Club in spazi apposi-tamente allocati dal Webmaster d’Andrea nei due nuovi domini Web distrettuali (rispettivamente rotary2031.it e rotary2032.it).In questo campo una ulteriore novità è la possibilità offerta ai Club di gestire, in sostituzio-ne del loro vecchio sito Web, un nuovo sito Web “standard” messo loro a disposizione su piattaforma CSW di facile e ve-loce utilizzo per l’utente: la sua struttura, creata e disegnata dal Webmaster distrettuale, com-prende tutte le funzionalità nor-malmente utilizzate dagli attuali siti dei Club. La caratteristica più interessante di questo sito Web standard proposto ai Club è l’estrema facilità di aggiorna-mento: la persona che riveste la funzione di Webmaster di Club, anche se completamente priva di conoscenza di linguaggi di programmazione e procedure di pubblicazione su Web, è in grado di aggiornare le pagine del sito, carican-dovi immagini, docu-menti, fotografie e altri oggetti multimediali, e quindi di pubblicarli in rete con estrema ra-

pidità (con queste funzionalità la gestione di un sito Web Internet è facile e veloce come quella di un semplice documento Word su PC).Il Webmaster distrettuale assicu-ra sempre l’assistenza remota on line via Internet, fornita a tutti i Club direttamente su PC per gli eventuali problemi incontrati dagli utenti; inoltre gestisce l’am-ministrazione delle iscrizioni a Vi-meo e You Tube per l’accesso ai filmati dei più importanti eventi distrettuali messi in rete sul Web.In entrambi i Distretti 2031 e 2032, per tutte le attività inerenti la preparazione anagrafica degli Annuari Rotariani, il controllo delle assiduità e l’elaborazione delle statistiche distrettuali, con-tinua ad operare, come per il pas-sato in affiancamento al Webma-ster distrettuale Luigi d’Andrea, un team “collaudato” (è da alcuni anni che funziona come squadra ben affiatata e coesa), composto da Enrico Giordani (RC Torino Nord-Est), Ivana Massocca (RC Viverone Lago) e Bruno Scovazzi (RC Torino Europea).

Luigi d’Andrea, Webmaster Distretti 2031-2032

Enrico Giordani, Assiduità dei Club Distretti 2031-2032

Ivana Massocca, Anagrafiche Distretti 2031-2032

Bruno Scovazzi, Statistiche Distretti 2031-2032

Luigi d’Andrea, Webmaster Distretti 2031-2032

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il Distretto 2030 entrato nella grande storia del RotaryAntonio Strumia: fieri del passato e pronti alla sfida del futuro

Il Distretto 2030 entra nella Storia del Rotary Internatio-nal. Con grande emozione

racconto il giorno del suo ultimo Congresso: sabato 9 giugno data del XXXV Congresso Distrettuale. I locali dell’Unione Industriale di Torino danno il loro benvenuto in gran pavese agli oltre 500 Rotaria-ni, tutti consapevoli testimoni di un evento storico.Dopo il minuto di silenzio per le vittime del terremoto dell’Emilia, il Presidente del RC Torino, Cesare Furno, fa gli onori di casa sotto-lineando che “è stato un anno di grandi impegni, di grandi risultati sia all’interno dell’associazione sia nell’azione esterna nel campo del sociale e nel campo culturale”.Subito una magnifica sorpresa: sul palco sale un grande amico del Go-vernatore Antonio Strumia, il Mini-stro dell’Istruzione dell’Università e Ricerca, professor Francesco Pro-fumo, Rotariano, già Rettore del Politecnico di Torino. “In questi anni - dice il ministro - ho apprez-zato la comunità Rotariana per la sua capacità di fare gruppo e trasmettere le buone pratiche e i buoni ideali ai più giovani. Il mio rapporto principale è con i giova-ni, dalla scuola all’università e alla ricerca e io credo che il nostro Paese abbia una grandissima op-portunità, l’opportunità di ripar-tire per riottenere quel ruolo che gli compete in Europa, gli compete per la sua Storia, gli compete per i suoi Cittadini, gli compete per il fatto di essere un grande Paese, ma questo può avvenire solo at-traverso un grande investimento nella scuola”. Il Ministro prosegue: “In ogni confronto internazionale i nostri giovani sono sempre tra i più bravi o i più bravi, dobbiamo dirlo con forza. Se siamo meno competitivi è perché in questo no-stro Paese c’è stato un eccesso di

provincialismo”. Il Ministro Pro-fumo ricorda che la Commissaria UE per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza Geoghegan-Quinn, ha elogiato la preparazione degli studenti italiani, la competenza dei nostri ricercatori. ma ha affermato che abbiamo quattro punti deboli: un sistema educativo e di ricerca troppo chiuso (quindi maggiore openness), bandi troppo difficili da interpretare (maggiore tran-sparency), dobbiamo dare più merito per valorizzare le capacità (maggiore meritocracy), più ri-spetto dei tempi (maggior time).Lo speaker Filippo Barral riprende la scaletta degli interventi: Giovan-ni Maria Ferraris, in rappresen-tanza della città di Torino, dice di essere onorato di parlare a “questa associazione che da sempre im-pegna le proprie risorse umane, morali, intellettuali ed economi-che a servizio, sostegno e supporto dell’umanità più bisognosa”. Pierluigi Baima Bollone, Governa-tore 2012-13 del nuovo Distretto 2031 è tanto sintetico, quanto ami-cale: “Ciao a tutti, ciao al mondo di questo meraviglioso Distretto 2030 che chiude con questo non meno stupendo Congresso una lunga e stupenda attività”. Il Go-vernatore 2012-13 del Distretto 2032, Paolo Biondi, ricorda che “...questa è l‘ultima occasione che abbiamo per salutare il D2030, in cui ho passato trent’anni di vita Rotariana. L’emozione lascia il campo all’ottimismo perché ho vi-sto come l’eredità che verrà lascia-ta dal 2030 ai due nuovi Distretti, un’eredità fatta di capacità di lavorare insieme, di amicizia, di trasparenza, di rapporti franchi e sereni tra i Soci”.Filippo Maria Bistolfi, RD del Di-stretto Rotaract 2030, rivolge un “saluto particolare e un ringra-ziamento forte al Governatore

Antonio Strumia, che è stato estre-mamente vicino e concreto nella collaborazione con il Rotaract”.Seguono altri indirizzi di saluto: Lella Bottigelli, Governatrice del Distretto 204 Inner Wheel; Andrea Mattasoglio, RD Interact D2030; Lino Nardò, Governatore Lions Distretto 108Ia1; Ennio Chiavolini, Consigliere Internazionale del Pa-nathlon International; Patrizia Cof-fi, Tesoriere del Soroptimist Club Torino; Cristina Greco, Area Direc-tor Area 3 dello Zonta Internatio-nal. Conclude, in rappresentanza del Sindaco di Torino, l’Assessore Maria Cristina Spinosa, affermando che “i vostri Club e i vostri Soci si sono distinti e si distinguono per le loro attività umanitarie e cul-turali che svolgono con passione a livello locale ed internazionale”.Si entra nel vivo dei lavori congres-suali con il discorso di Antonio Strumia, che possiamo ascoltare e vedere sul sito distrettuale. Stru-mia ricorda gli accordi iniziati con il PDG Gianni Montalenti con tutte le Associazioni di servizio. Saluta con affetto il Rappresentante del Presidente Internazionale, il PDG Giuseppe Raffiotta, Governatore del nostro Distretto nel 2000-01 ora appartenente al Distretto 2110. Strumia chiede un’azione concre-ta, come per la tragica alluvione che ha colpito Genova e il Levan-te ligure, a favore dei terremotati dell’Emilia con l’aiuto del Fondo Solidarietà Distrettuale, con un co-ordinamento interdistrettuale con il Distretto 2070. Elogia la “sua” Torino, che ha saputo trasformarsi nell’ultimo decennio da “one com-pany town” in una realtà culturale e industriale. Dedica ai novanta Club del Distretto la “Presiden-tial Citation” attribuita ai migliori quindici Distretti nel mondo (di cui solo due in Europa). Strumia affronta i punti focali Rotariani: in-ternazionalizzazione, innovazione tecnologica, giovani. Tutto questo che ci vede primeggiare non solo tra i Distretti italiani è merito - sostiene il Governatore - di tutti i PDG. “I valori importanti su cui si

basa il Rotary e cioè servizio, ami-cizia, apprezzamento nella diver-sità, integrità e leadership vanno continuamente stimolati e sono la struttura portante della nostra ultracentenaria associazione. I Club sono centrali per la azione Rotariana ed il Distretto è stato, come si è visto nei fatti, al loro servizio. L’orgoglio e l’eccellenza dei Club che voi Presidenti avete impersonato sono vitali. Il Rotary deve riconquistare il ruolo di cen-tralità e di guida insieme a tutte le istituzioni”.Il PDG Giuseppe Raffiotta, nelle vesti del Rappresentante del Pre-sidente Internazionale, illustra il motto dell’Anno Rotariano che si chiude: “Conoscete prima voi stes-si, sviluppate i vostri punti forti e, senza esitazioni e tentennamenti, abbracciare l’umanità” del Pre-sidente Internazionale, l’indiano Kaylyan Banerjee. Raffiotta affronta il pensiero, la spiritualità, la cultu-ra di questa. Un video con Gianni Jandolo che intervista il Presidente della Rotary Foundation, il PP in-ternazionale Bill Boyd e la tavola rotonda sui giovani e le prospettive economiche del Nord Ovest ripor-tano ai temi attuali. Cesare Testo-re, presidente della Commissione Distrettuale, voluta da Antonio Strumia afferma che “la sua com-missione ha analizzato sotto molti aspetti e da vari punti i vista i temi guida di questo Anno Rotariano: i Giovani, il Lavoro e il Nord Ovest. È stata una sfida. A Torino si è par-lato di social network, a Courma-yeur di sport, a Pollenzo di agro-alimentare, a Santa Margherita di trasporti ed infrastrutture”. I rela-tori di questa tavola rotonda sono: Marco Cantamessa, Presidente I3P (Incubatore delle Imprese Innovati-ve del Politecnico); Andrea Comba, Presidente della Fondazione CRT; Giorgio Groppo, Consigliere della Compagnia di San Paolo; Vincenzo Ilotte, Presidente dell’AMMA; Mon-tanaro, Prorettore del Politecnico di Torino. Tutti parlano della gravi-tò della crisi, ma sono ottimisti sulla ripresa del Paese.

Il congresso prosegue con la pre-sentazione dei gruppi di Scambio Studi da parte del Presidente della Commissione SGS, Bartolomeo Berello. Iniziano i borsisti italiani con l’intervento di Andrea Marel-li. La Rotariana Nancy introduce i suoi borsisti, Elisabeth, Laura, Tara e Tim che raccontano la loro en-tusiasmante esperienza nel nostro Distretto. Segue il filmato da Bangkok pro-iettato sul futuro con le indicazio-ni del programma del presidente internazionale Sakuji Tanaka con il suo motto “La Pace attraverso il Ser-vizio” e i tre Forum Internazionali sulla pace che si terranno a Berlino, Honolulu e Hiroshima, tre icone dell’Umanità. Dopo il momento internazionale riprende la parola Antonio Strumia che illustra i tanti eventi del suo anno: il Pre-SIPE, il SIPE, l’Assemblea, il seminario sulla Rotary Foundation, il Premio Gali-lei, l’Institute, il seminario sull’E-spansione e Leadership, i concerti di Natale a Torino e Genova, i quat-tro incontri dedicati al tema distret-tuale sui giovani e l’economia del Nord Ovest, il REM con 800 Rota-ractiani europei, l’illuminazione di Novara in occasione del 23 febbra-io, i service multi-Club, ricordando i video proiettati a loop nei locali dell’Unione Industriale (confesso di essere molto orgogliosa quando Antonio Strumia fa cenno al filmato dei ruggenti anni 60 proiettato in occasione del decennale del mio Club il Torino Lamarmora!), gli oramai mitici Campionati Mondiali di Sci, il RYPEN il RYLA, il RYE, il seminario sulla storia e il futuro del Rotary, la Convention a Bangkok, il convegno con gli altri Sodalizi sulle nuove povertà, il Campus Disabili, il Premio Bruno Caccia, i grandi progetti quali Acqua per sempre, Talassemia, Beni Cultura-li, Casa Maria, PAIDEIA, Fondo di Solidarietà, Protocollo d’Intesa con il Politecnico, gli innumerevoli ser-vice dei novanta Club del D2030!!! Tutto ha contribuito a far ottenere l’ambito riconoscimento ricevuto dal nostro Antonio Strumia dalle

mani del Presidente Internazionale Kaylyan Banerjee... a Bangkok!E il futuro incalza con l’auto pre-sentazione dei Governatori 2013-14: per il 2031 Sergio Bortolani e il 2032 Fabio Rossello seguiti dai Governatori 2014-15 Ilario Viano e Giorgio Groppo. Il Distretto si fra-ziona, ma resta una gestione unica di capisaldi il Fondo di Solidarietà, coordinato dal PDG Giuseppe Ca-pone e la Collana Storica Rotariana curata dal PDG Giuseppe Viale. Seguono alcuni adempimenti con-gressuali (trasformazione dei Futu-ri Distretti in Associazione e Bilan-cio 2010-11, entrambi approvati)E poi la consegna di Attestati In-ternazionali e Distrettuali ai Club e l’assegnazione dei riconoscimenti ai tanti Soci che hanno collaborato con il governatore.Conclude la seconda allocuzione del Rappresentante di Banerjee, Giuseppe Raffiotta, densa di pa-thos tra il parallelismo dato dall’ot-timismo scaturito dalla commis-sione per il tema distrettuale sui giovani e la disperazione dei giova-ni della “sua” Sicilia. Rivolgendosi a Strumia, Raffiotta dice commosso: “mi scende una lacrima perché fi-nisce il mio Distretto, un Distretto che mi è rimasto nel cuore!”. Il tocco di campana di Antonio Strumia segue il “passaggio” dei collari a Pierluigi e a Paolo e un discorso del decano dei PDG, Pier Bordiga, questi singoli momenti concludono un’era! Concludo questo mio articolo, pa-ragonando il Distretto 2030 a un grande Veliero che tutti abbiamo amato:

“Conosco delle barche straboccanti di sole

perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato. Fino al loro ultimo giorno, e sono

pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore

a misura di oceano”.

Silvia MigliettaRC Torino Lamarmora

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questo cambiamento. Come abbiamo visto insieme a Portofino, il piano è inteso preservare la caratteristica Rotariana del cambiamento, ossia della ruota che fa ogni anno un pezzo di percorso con persone e forze nuove, con la necessità di continuità verso un obiettivo condiviso che resta fisso per un arco temporale stabilito.- Un altro momento epocale di questo cambiamento è rappresentato dal Piano Visione Futura della Rotary Foundation, il nuovo modello operativo della Fonda-zione che consiste nel passaggio ai Distretti di molti dei compiti che in passato erano svolti da Evanston, allo scopo soprattutto di semplificare l’accessibilità alla Fondazione per i Club e sviluppare progetti di maggiore portata.- Altro tema di grande importanza che segnerà l’anno che ci attende è quello relativo alla membership, ossia all’effettivo. L’aumento nel numero dei Soci è vitale per la nostra organizzazione perché è la chiave per regi-strare il successo delle nostre iniziative più importanti, come la lotta alla polio e per il supporto dei progetti dei nostri Club. Dovremo quindi darci degli obiettivi che tengano conto delle peculiarità dell’ambiente in cui i Club operano e poi operare attivamente per raggiun-gerli. I piani dovranno avere un orizzonte temporale ampio, triennale e quindi essere condivisi dai Presidenti con i loro successori, in modo da avere la garanzia che

gli obiettivi della conservazione dei Soci, del recluta-mento di nuovi soci e dell’organizzazione di nuovi Club siano raggiunti e rispettati.Questi, oltre a quello dei giovani e all’impegno che deve essere investito da tutti i Rotariani nel compimen-to dei servizi che il Club pone in essere, sono i temi di maggior portata che dovremo affrontare nell’anno che ci attende. Ciascuno di questi temi sarà oggetto di approfondimento, allorchè esamineremo in maggior dettaglio gli aspetti e le caratteristiche di ognuno, e cosa ci viene richiesto di fare in merito, sia in occasione delle nostre lettere mensili che degli incontri durante le visite ai Club.Nella prossima lettera di agosto vi comunicherò il ca-lendario dei prossimi appuntamenti Rotariani, che al momento è in fase di completamento.Con questo auguro a tutti i Soci un Anno Rotariano denso di soddisfazioni, durante il quale profondere l’impegno personale di ciascuno di noi ad investire la propria professionalità e la propria cultura in progetti che vadano incontro alle necessità della gente, ricordan-do che questo è il modo con cui noi Rotariani possiamo concorrere ad edificare la pace.

raggio di investire su di loro se i segnali che riceviamo sono positivi. Spesso attendere che le loro potenzialità siano compiutamente espresse, vuol dire perderli.Quindi non automatismo, ma coraggio nel cooptarli se si ritiene che gli individui stiano marciando nella di-rezione da noi auspicata ed abbiano dimostrato di ave-re le doti etico-morali che riteniamo imprescindibili.

Ampliamento delle classificheCome a tutti noto, fin dai suoi albori il Rotary prevede-va l’ammissione ad un Club di un rappresentante per ciascuna professione. Lo scopo era quello di arricchire il Club con la più ampia varietà di professionalità ed esperienze. Oggi la situazione è molto diversa e si assi-ste ad una concentrazione di Soci che rappresentano solo alcune categorie. E ciò avviene perché la ricerca di nuovi Soci non risponde ad un piano strategico mi-rato, ma è per lo più lasciata all’iniziativa dei singoli Soci, che tendono naturalmente a proporre persone cui sono professionalmente vicini.Per ovviare a questa situazione è necessario che l’in-dividuazione di nuovi Soci venga fatta con una cam-pagna mirata, che abbia lo scopo di trovare candidati nelle categorie meno rappresentate o addirittura sco-perte, tenendo sempre presente che la diversità cultu-rale, professionale e religiosa è la vera forza del Rotary e quindi di un Club.

QualitàSulla qualità penso che ci sia molto poco da dire, visto che è un elemento ampiamente richiamato nei nostri seminari in ogni sede. Voglio solo ricordare che la qualità dei Soci di un Club è l’elemento di successo del Club stesso, e che per la qualità vale la legge di Gresham sulla moneta, in altri termini là dove non c’è qualità c’è un progressivo distacco dei Soci. Quin-di nel nostro ricercare nuovi Soci con le caratteristi-che desiderate, dobbiamo sempre porci la domanda preliminare e pregiudiziale: la persona che penso di proporre ha le caratteristiche qualitative che bisogna aspettarsi in un Rotariano? Non dobbiamo scordare che perché un Club possa avere successo nel suo ideale di espansione, è ne-cessario che venga visto sempre di più come un polo di attrazione, come un Club del quale è gratificante

entrare a far parte. Il Rotary, nel nostro paese come in gran parte dei paesi europei, continua ad avere una connotazione elitaria: se questa immagine viene meno perché si abbassa il livello qualitativo dei Soci, ne conseguirà l’effetto che i Soci di qualità presenti nel Club perderanno l’interesse a partecipare alla vita Rotariana con un conseguente impoverimento della compagine sociale.E non dimentichiamo che il punto cardinale per la crescita dell’effettivo di un Club è costituito dalla con-servazione dei Soci esistenti e dal richiamo da loro esercitato. Se si mantiene un Club con Soci di quali-tà, riconosciuta nel contesto in cui il Club opera, sarà agevole attrarre nuovi Soci e perseguire l’obiettivo di espansione.Per concludere, cari amici, vorrei ribadire l’importan-za del Piano Strategico ai fini del conseguimento degli obiettivi di espansione del Club: per avere successo in un programma di espansione è necessario che il Club discuta e predisponga un piano strategico pluriennale che deve essere condiviso tra più presidenti e più di-rettivi, in modo da avere uno strumento che possa es-sere verificato nei tempi e nelle modalità di sviluppo, e seguito per monitorarne l’avanzamento. In sintesi il Piano avrà lo scopo di: - garantire un costante controllo di come il Club si stia muovendo in merito alla espansione

- mantenere un necessario equilibrio tra conservazio-ne e crescita.

Il Piano dovrà vedere la partecipazione dei dirigenti di Club in carica e dei loro successori, per avere la certezza che le scelte fatte e le soluzioni individuate siano condivise e mantenute nell’arco di tempo consi-derato. Io sono convinto che se i Club affronteranno il tema dell’espansione in questa ottica, considerandolo una sfida ed una opportunità a dimostrare la vitalità e la creatività che sono in grado esprimere, sarà possibi-le registrare i margini di aumento che il Rotary Inter-national si aspetta vengano espressi da paesi nei quali la maturità si coniuga con la capacità.Con questo augurio vi saluto sperando che possiate godere un sereno periodo di vacanza.

Segue da pagina 1

Lettera di LugLio

Lettera di agosto

un modo di essere sempre e dovunque. Il Presidente Internazionale Sakuji Tanaka ha recen-temente osservato come l’abbandono delle spinte interiori ai contrasti di ogni genere si sia riflessa po-sitivamente sulla ricostruzione del Giappone dopo l’ultimo conflitto mondiale e sia stata determinante al momento del terremoto che ha colpito le terre nipponiche nel marzo dell’anno scorso. Anche noi italiani abbiamo sperimentato come i sentimenti positivi, l’amicizia e la solidarietà interiore siano alla base di tanti interventi in occasione dell’analoga ca-tastrofe che ha colpito da poco le nostre terre, come già in altre precedenti disgraziate occasioni. Tanaka osserva che il desiderio di pace, di armonia, di equi-librio e di ricostruzione apre le nostre menti, ci fa diventare più tolleranti e favorisce la comprensione universale. I documenti ancora recentemente diffusi dal R.I. confermano la necessità di raggiungere il risultato attraverso le sei aree d’intervento Rotariane: pace e risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione, educazione di base e sviluppo economico e comunitario. Il R.I. in-siste sul fatto che alla riduzione della conflittualità interna possono e devono contribuire in particolare gli insegnanti di ogni livello e gli operatori sociali,

alla cura delle malattie ed alla salute materna ed in-fantile coloro che si muovono in ambito sanitario, per l’acqua ingegneri e biologi, per l’alfabetizzazione gli educatori e per lo sviluppo economico tutti colo-ro che partecipano direttamente o per competenza alla vita delle infinite istituzioni del settore.Nelle visite ai Club, che ho iniziato con grande im-pegno, scopro ogni giorno realtà entusiasmanti dove tutte queste categorie sono rappresentate al meglio e si adoperano attivamente. Ritengo però che ciascun Socio, indipendentemente dalla sua collocazione e qualificazione specifica abbia il dovere di impegnarsi proprio per l’imperativo interiore della pace e della amicizia che constato così viva tra di noi. Le visite mi mettono anche a contatto con Rotaractiani ed Inte-ractiani di cui constato ed apprezzo intelligenza, for-za ed impegno nei loro services, improntati proprio ai nostri ideali.Ricordo che tra meno di un anno, dal 23 al 26 giu-gno del prossimo 2013, ci troveremo tutti a Lisbona per la grande Convention Internazionale dove sarà possibile constatare tangibilmente le realizzazioni e l’impatto mondiale degli obiettivi di pace e di servi-zio del Rotary.Buone vacanze a tutti! Pierluigi

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Lettera di agosto

amicizia e solidarietà interioreaiutano la comprensione universale

Segue da pagina 1

la società cambia in modo rapidoma i nostri valori rimangono inalterati

Piano triennale per l’espansionee ringiovanire con i Rotaractiani

LUGLIO 2012

Giorno ora

Martedì 3 12 Genova

Giovedì 5 20 Bra

Lunedì 9 20 Canelli Nizza Monferrato

Venerdì 6 20 Novi Ligure

Martedì 10 20 Savigliano

Giovedì 12 20 Sanremo

Venerdì 13 20 Chiavari Tigullio

Lunedì 16 20 Saluzzo

Martedì 17 20 Imperia

Giovedì 19 20 Savona

Lunedì 23 20 Cuneo Alpi del Mare

Martedì 24 20 Cuneo

SETTEMBRE 2012

Giorno ora

Martedì 4 20 Canale Roero

Lunedì 10 20 Alessandria

Martedì 11 20 Asti

Giovedì 13 20 La Spezia

Martedì 18 20 Alba

Giovedi 20 20 Gavi Libarna

Martedì 25 20 Mondovi’

Giovedì 27 20 Tortona

2032Calendario delle visite ai Club

LUGLIO 2012

Giorno ora

Martedì 3 20 Cuorgné e Canavese

Mercoledì 4 20 Aosta

Giovedì 5 20 Torino

Venerdì 6 20 Courmayeur Valdigne

Lunedì 9 20 Val Ticino di Novara

Martedì 10 20 Borgomanero - Arona

Giovedì 12 20 Novara

Lunedì 16 20 Pallanza - Stresa

Martedì 17 20 Orta San Giulio

Giovedì 19 20 Chieri

SETTEMBRE 2012

Giorno ora

Lunedì 10 20 Biella

Martedì 11 20 Vercelli

Mercoledì 12 12:30 Valle Mosso

Giovedì 13 20 Valsesia

Lunedì 17 20 Viverone Lago

Mercoledì 19 20 Vercelli Sant’Andrea

Giovedì 20 20 Ivrea

Lunedì 24 20 Susa e Val Susa

Mercoledì 26 20 Gattinara

Giovedì 27 20 Chivasso

Calendario delle visite ai Club 2031

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Aperitivi in Concerto

“P ronto, è la segreteria del Rotary Club To-rino Castello? Telefono per gli Aperitivi in Concerto. Mi dicono che lo spettacolo è

aperto al pubblico, Vorrei prenotare per il concerto di martedì 29 marzo...”.“E’ in programma un concerto al pianoforte. Andrea Boccaletti propone musiche di Bach, Robert Schu-mann, Chopin e Beethoven. E’ a scopo benefico: per sostenere il progetto End Polio Now del Rotary Inter-national... Potrete ritirare l’invito al botteghino del teatro”.La prima telefonata apre all’entusiasmo: l’informazio-ne ha raggiunto qualcuno, fuori del Rotary. Speriamo che funzioni.Poi una seconda telefonata. Il contenuto è lo stesso, chi telefona appare incerto, si coglie la preoccupazio-ne di chi teme di non essere accolto in un ambiente che ritiene un po’ esclusivo... Ma per noi è una tenue assicurazione: forse siamo riusciti ad aprire un varco nel muro che riduce la capacità dei Rotariani di comu-nicare all’esterno. Eppure tutti noi Rotariani ci propo-niamo di servire sul territorio.Poi una terza telefonata, una quarta e molte altre anco-ra. E all’entusiasmo iniziale si associa un po’ di ansia: ci sarà posto per tutti? Il catering sarà capace di affron-tare un aumento di presenze? Mezz’ora prima dell’apertura al pubblico arrivano i labari dei Club sponsor: quello più antico del Rotary Club Torino, quello rinnovato nel suo sfondo bianco del Rotary Club Torino Nord Est e gli altri del Rota-ry Club Torino Val Sangone, del Rotary Club Torino Europea, del Rotary Club Torino Castello, del Rotary Club Torino Collina, dell’Inner Wheel Torino Castello e quello rosso del Rotaract Club Torino Castello. Alle 20 siamo pronti ad accogliere gli ospiti: nella buvette l’aperitivo è già servito e nella sala le luci illuminano il palcoscenico sul quale un trionfo di bandiere e di labari fa da cornice al pianoforte.

Con grande emozione il Presidente Maristella Maz-zocchio si presenta di fronte ad una sala gremita di oltre 140 spettatori, tra i quali il Governatore Antonio Strumia, il Governatore Incoming del Distretto 2031 Pierluigi Baima Bollone con la consorte Titti, i Presi-denti dei Club sponsor, numerosi Rotariani e altret-tanti spettatori “non Rotariani”.L’inno alle bandiere dà il via alla manifestazione.Dal palcoscenico il Presidente riassume il percorso e gli obiettivi del progetto PolioPlus del Rotary Interna-tional, ringrazia l’artista, Andrea Boccaletti, che si è prestato a titolo gratuito, tutti i presenti e gli spon-sor che hanno permesso di realizzare questo service-evento di grande visibilità. Poi invita sul palco il Gover-natore Antonio Strumia e l’Incoming Pierluigi Baima Bollone per un saluto ai presenti. Il Maestro Gianni Possio presenta il protagonista della serata: Andrea Boccaletti, un giovane emergente che vanta già collaborazioni con importanti istituzioni concertistiche. Le luci della sala si attenuano per la-sciare spazio alla musica.In apertura due corali di Bach trascritti da Ferruccio Busoni: pagine di grande spiritualità che sembrano metterci in contatto diretto con il trascendente. Poi le «Scene infantili» di Robert Schumann, scritte nel 1838 con l’intenzione di osservare il fanciullesco attraverso gli occhi commossi dell’adulto.Quindi due Mazurche di Fryderyk Chopin, con le loro radici affondate nel repertorio popolare polacco, e la spettacolare Sonata «Patetica» di Beethoven, scritta nel 1799 con la chiara intenzione di spalancare con vio-lenza le porte del nuovo secolo.La musica ci avvolge e ci emoziona con la delicatezza delle sue note. Poi di nuovo nel foyer per raccogliere il commento dei presenti: “una manifestazione di ele-vato livello per il discorso del presidente, per il con-certo, per il catering eccezionale...”.La piccola serie di “Concerti-Aperitivo” aperti al pub-blico è stata progettata dal Rotary Club Torino Castello in linea con gli obiettivi del Rotary grazie all’apporto professionale di alcuni Soci, col proposito di investire sulla cultura del territorio. L’idea era quella di creare un “service-evento” di ampia visibilità, per coinvolge-re giovani artisti emergenti e, contemporaneamente, trasmettere all’esterno l’immagine del Rotary come istituzione culturalmente e socialmente viva e propo-sitiva.Lo scopo pare raggiunto.

Enrico Mastrobuono

PRIMO TRAPIANTO DI MIDOLLO IN MAROCCO

C ari amici,ieri pomeriggio, 27 giugno, ho avuto dall’amico Lawrence Faulkner la

notizia dell’avvenuto primo trapianto di midollo in Marocco.Abbiamo lavorato assieme due anni e mezzo su questo progetto, dal primo viaggio che fece con me agli ospedali di Casablanca, Rabat e Marrakech, al primo seminario organizzato a Casablanca nel febbraio del 2010.Poi incomprensibili gelosie tra ospedali e medici hanno rallentato il progetto, che poteva facilmente partire un anno prima.Data questa situazione di paralisi, con Lawrence abbiamo deciso di aggira-re il problema. E’ stato inserito un ospedale (Marrakech) che è da un pun-to di vista tecnico un’eccellenza, ma che cura pochi malati di talassemia. Lawrence ha perciò deciso di fare un trapianto di midollo a un bambino leucemico. Questo trapianto mi viene detto essere più complesso di quello per la talassemia, e presenta qualche rischio in più.Il CD del talassemia 1, dopo meditata riflessione, ha deciso di avvallare l’o-perazione. Per due mesi ho tenuto la cosa riservata, solo il CD genovese e Michele Porfido, dato che il trapianto è stato effettuato in uno dei “suoi” ospedali, erano al corrente.Ora la cosa è fatta. Per me è un’immensa emozione.

RicoRdo la tabella di maRcia:1 Luglio 2005. Samira, la madre coraggio, arriva a Genova con un

bambino talassemico2 Febbraio 2006. Con Forni e Brunetta facciamo un primo viaggio di

studio in Marocco. L’opinione è positiva, facciamo domanda per un 3H alla Fondazione Rotary. La malattia è quasi sconosciuta nel Paese. Quasi nessun bambino è curato, è una situazione parago-nabile al “medioevo”.

3 Luglio 2007. La domanda è accettata e iniziamo a lavorare.4 Gennaio 2009. Il progetto avanza molto bene. Nel corso di una

riunione allargata a Genova viene deciso di estendere il progetto ad altre città, tra mille difficoltà opposte da rivalità locali.

5 2010 inizia il progetto T2, Casablanca, e qualche mese dopo il T3, Marrakech Fes e Agadir. Gradualmente la malattia diviene cono-sciuta. 6 ospedali in tutto il paese la curano.

6 A metà anno inizia un lavoro parallelo anche sul nostro territorio, prima in Liguria, poi in Piemonte.

7 2011 si firma con il Ministero una convenzione che garantisce pe-rennità di cure ai malati. Il Rotary è chiamato a fare da consu-lente del sistema sanitario marocchino, impegno che, sentito il Governatore Montalenti, prendiamo.

8 2011 entra in forze nel progetto il Distretto 2110 con attività sia nel campo della talassemia (città di Oujda) che nel campo di centri trasfusionali. Inoltre inizia a lavorare sul territorio della Sicilia con eccellenti risultati. Il Club di Napoli Sant’Elmo, Distretto 2100, entra nel progetto con grande vigore.

9 Continua a mancare il tassello finale: i trapianti, che da un punto di vista tecnico eravamo in grado di iniziare in Marocco ma che per i problemi indicati non partivano.La filosofia che seguiamo è sempre: CURARE I BAMBINI NEL LORO PAESE, CREANDO COMPETENZE LOCALI.

10 2012 Gennaio, una delegazione del Gaslini di Genova firma una convenzione con l’ospedale di Rabat nel campo della cardiochi-rurgia infantile.

11 2012. Si decide di fare un trapianto (un secondo è programmato tra non molto) a Marrakech. Solo Dio sa se avrà successo, se il bambino (che era condannato a morte) vivrà. I medici hanno deciso che i rischi erano accettabili.

Ricordo che la Fondazione Cure2Children, che effettua la formazione dei medici e segue i primi interventi, ha un tasso di successo analogo a quello degli interventi in Italia. Un intervento in Marocco costa 10/12.000 euro. In Italia ne costa 100/200.000.In 7 anni dalla “scoperta” del problema, in 5 anni dall’inizio del lavoro, il Ma-rocco è passato da una situazione “medioevale” ad una conoscenza del problema, ad avere 7 ospedali nel territorio, a fare i trapianti. In un incontro recente a Torino organizzato da Michele Porfido, al quale ha partecipato il Cardinale Poletto, questi mi diceva che in un tempo così breve non capiva come abbiamo fatto ad ottenere questi risultati. Prego Michele di dare al Cardinale questa notizia, cosa che mi aveva pregato di fare.GRAZIE ALLE TANTE PERSONE CHE HANNO DATO L’ANIMA A QUESTO! Grazie a Lawrence Faulkner ed a Cure2Children.I soldi per questo primo intervento sono stati dati dal conto residuo del pro-getto 3H del Club Genova Nord, con autorizzazione del CD del progetto stesso. Spero però che tanti distretti e Club si uniscano a noi. Non deve esse-re lavoro di pochi, ma di tutti: non di un Club, non di un Distretto ma di tutti i Rotariani che vorranno partecipare.Mi scuso per la passata riservatezza, ma l’avevo promessa ai medici di Mar-rakech ed a Faulkner.

Un abbraccioPaolo Gardino

Page 6: Rotary 20312032 · 2032 2032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Perniceagenziatorino@clubmeditalia.it

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Rotariani ciclisti, campioni del mondoil campionato del mondo di ciclismo 2012 si teRRà in FRancia

a la Rochelle il 7-8 settembRe (www.cycle28throtaryworldrace.org).

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Premio Galileo Galilei per Giovani Ricercatori 2012Nel marzo 2012 il Governatore del Distretto 2030 Antonio Strumia aveva

inviato ai Club il bando di concorso del “Premio Galileo Galilei per Gio-vani Ricercatori 2012 - Distretto Rotary 2030”, creato per la promozione della ricerca scientifica e offerto, unitamente agli altri Distretti Rotary d’Italia, in collaborazione con la Fondazione Premio Galileo Galilei.L’invito del Governatore ai Presidenti di Club era di far conoscere a tutti i Rotariani il premio, curando inoltre con particolare attenzione la diffusione del bando - nel modo più esteso possibile - in tutte le Università del territorio costituente il Distretto 2030.Il Premio, con un importo di 2000 Euro, era rivolto a candidati di età non superiore a 35 anni, residenti nel territorio del Distretto 2030 e distintisi in una delle seguenti cinque aree disciplinari di Facoltà universitarie: Agraria, Archi-tettura, Ingegneria, Medicina, Scienze.I lavori presentati dai sedici candidati sono stati attentamente esaminati e giudicati da una apposita Giuria Rotariana distrettuale composta dai Proff. Paolo Tappero (RC Torino Nord), Mario Valletta (RC Novara) e Giovanni Bat-tista Varnier (RC Genova).Dopo ampia ed approfondita discussione, a metà giugno 2012 la Giuria all’unanimità ha proposto l’assegnazione del premio al Dott. Davide Bedo-gnetti, in considerazione del curriculum scientifico e della qualità delle pub-blicazioni e della documentazione presentata.Il Dott. Bedognetti, residente a Genova, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Genova e, sempre presso tale Università, ha conseguito la Specializzazione in Oncologia, summa cum laude, e successi-vamente (anno 2012) il titolo di Dottore in Oncologia ed Ematologia Clinica e Sperimentale. Attualmente è Associate Director del Clinical Center FOCIS (Federation of Clinical Immunology Societies), Center of Excellence del NIH (National Institutes of Health) a Bethesda (Maryland, USA).Il premio sarà consegnato al Dott. Davide Bedognetti con la cerimonia di premiazione che avrà luogo a Pisa il 6 ottobre 2012.

Bruno Scovazzi

Rotary International - Distretto 2050

PREMIO GALILEO GALILEIPER GIOVANI RICERCATORI

2012

Consegnati i premiBruno Caccia

Bruno Caccia era Rotaria-no e il Rotary ha voluto

onorare la sua memoria de-dicandogli un premio che è giunto quest’anno alla ven-tisettesima edizione e la cui cerimonia di consegna s’è svolta nei saloni dell’Unione Industriale alla presenza di numerose autorità e dei fa-miliari del magistrato che, come Falcone, Borsellino, Chinnici, Livatino e tanti altri ha sacrificato la propria esistenza per combat-tere la criminalità organizzata.Il premio, patrocinato dal Distretto e organizzato dal Club Torino 45° Parallelo, è doppio: il premio Bruno Caccia destinato ai cittadini (o alle istitu-zioni) che si sono distinti nella tutela dell’interesse pubblico e il premio allo studio Bruno Caccia de-stinato a studenti di Giurisprudenza o Scienze Politi-che particolarmente meritevoli.Il primo consiste in una medaglia d’oro con in effi-gie il profilo del giudice assassinato e un attestato; il secondo, in un attestato e un contributo di tre-mila euro.Sul palco, Michelangelo De Biasio, il figlio di Bruno Caccia, Guido, Socio del 45° Parallelo, il Governa-tore Antonio Strumia, e il dottore Stefano Pannier Suffait, Presidente del Rotary Club Torino Mole An-tonelliana, cui quest’anno competeva la scelta del candidato al Premio allo Studio.Michelangelo De Biasio, nell’introdurre la cele-brazione e dopo aver ricordato la figura di Bruno Caccia, ha sottolineato l’impegno di tutti i Rotary Club del Distretto nel perpetuarne la memoria tra-mite i due premi a lui intestati che ben si accorda-no allo spirito rotariano, ha voluto dedicare questa edizione del Premio agli eroi di tutti i giorni, cioè a tutte le persone che quotidianamente con abne-gazione e sacrificio si impegnano ed operano nel pubblico, nel privato, nel volontariato, al di fuori di ogni interesse personale, per il perseguimento dei più alti valori di solidarietà con l’obiettivo di creare una Società più giusta e più equa.Soprattutto ha sottolineato come l’esempio di queste persone debba spingere una parte più ampia della società a prefiggersi ideali di legali-tà e convivenza civile nella vita quotidiana, nella professione e nei rapporti d’affari, di lavoro e con lo Stato.Come tutti gli anni, i Club avevano segnalato molte candidature per il premio: in base al rego-lamento, gli Assistenti del Governatore, in accordo con l’apposita commissione giudicante, hanno deciso di assegnare il premio Bruno Caccia ad Al-berto Vanelli, con la motivazione “Per aver ideato e realizzato con entusiasmo, passione e compe-tenza l’attuale sistemazione della Reggia di Vena-ria e per aver attuato le numerose manifestazioni e mostre per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, contribuendo così al rilancio cul-turale e turistico dell’area torinese”.La medaglia d’oro con l’effigie di Bruno Caccia è stata consegnata da Guido, figlio del giudice, al Premiato che, ha illustrato il percorso che ha por-tato alla spettacolare rinascita della Reggia della Venaria Reale. È stato bello sentire, dalla voce del maggior protagonista, il racconto di un’impresa che sembrava impossibile a chi conosceva lo sta-to di degrado della Reggia.Il premio allo studio Bruno Caccia è stato assegna-to a Francesco Dal Pozzo con la motivazione “In ri-conoscimento dell’alto valore scientifico degli stru-menti di ricerca acquisiti nel suo percorso di studi e per l’interdisciplinarità della sua formazione. Le ec-cellenti competenze acquisite e la sua personale attitudine allo studio costituiscono ottime basi per un ulteriore percorso formativo verso l’eccellenza nel campo della ricerca sia in ambito economico che sociale”.

il Rotary Club torino 150 aiuta la ricerca per la lotta alla sla

Nel corso di una cerimo-nia tenutasi il 19 giugno nell’Aula Magna dell’U-

niversità presso l’Ospedale San Giovanni di Torino (Molinette) il Rotary Club Torino 150 ha do-nato al Centro Regionale Esperto per la Sclerosi Laterale Amiotro-fica (CRESLA) del Dipartimento di Neuroscienze, diretto dal Prof. Adriano Chiò, una centrifuga da banco a doppio rotore.La Sclerosi Laterale Amiotrofica, chiamata SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia degenerativa e progres-siva del sistema nervoso che col-pisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali sia periferici.Fu descritta per la prima volta nel 1860, tuttavia attualmente le sue cause sono ancora ignote. Il paziente affetto da SLA perde progressivamente i motoneuroni centrali e periferici, con un de-corso del tutto imprevedibile e

differente da soggetto a soggetto. Le conseguenze di questa malat-tia sono la perdita progressiva e irreversibile della normale ca-pacità di deglutizione (disfagia), dell’articolazione della parola (di-sartria) e del controllo dei musco-li scheletrici, con una paralisi che può avere un’estensione variabi-le, fino alla compromissione dei muscoli respiratori, alla necessità di ventilazione assistita e quindi alla morte.E’ conosciuta dal grande pubbli-co perché colpisce in percentuale superiore alla media i calciatori.Finora non è stata scoperta alcu-na cura definitiva per la SLA.Un recente studio, cui ha parteci-pato in un ruolo di primo piano il CRESLA di Torino diretto dal Prof. Chiò, ha recentemente iden-tificato un nuovo gene, principale responsabile della SLA.Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti verso l’identificazione della causa della SLA e della sua terapia, soprattut-

to perché permette di spiegare l’origine della malattia in un’ele-vata percentuale di casi famigliari e sporadici.Lo studio è stato finanziato con il contributo di enti pubblici e privati, tuttavia la strada da per-correre per la sconfitta della SLA è ancora molto lunga, e necessita di crescenti risorse.Nel consegnare l’attrezzatura, il presidente del RC Torino 150 Gennaro Vivarelli, ha dichiarato

“riteniamo che la ricerca in que-sto campo sia fondamentale, e vogliamo ringraziare il Prof. Chiò e la sua equipe per quanto sta fa-cendo: per dimostrargli il nostro concreto supporto, ho il piacere di testimoniare, con questa targa, la donazione di una attrezzatu-ra di laboratorio, in particolare una CENTRIFUGA refrigerata THERMO SCIENTIFIC.Il Prof. Chiò ringrazia il Club per la donazione.

Il Presidente Vivarelli consegna al Prof. Adriano Chiò la targa attestan-te la donazione

Page 7: Rotary 20312032 · 2032 2032 Allegato a Rotary Luglio/Agosto n. 7 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Perniceagenziatorino@clubmeditalia.it

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iniziativa dell’inner Wheel Genova ovest: solista alessandra magrini

magico concerto di arpa per l’associazione Gigi Ghirotti

La grande famiglia del Rotary è sempre in prima linea nell’impegno per la solidarie-

tà. L’Inner Wheel Genova Ovest, presieduto da Gabriella Maresca, insieme con il circolo Madolinistico Risveglio ha organizzato un concerto di Strumenti a Pizzico Arpa, Man-dolini e Chitarre a favore dell’Associazione Gigi Ghirotti, a cui è stato devoluto l’intero provento della serata. L’onlus Gigi Ghirotti è un’associazione di volontariato sorta per alleviare il dolore nei malati di tumore. Svol-

ge la sua attività prevalentemente a casa del malato. Dal 1994 l’attività domiciliare è stata estesa anche ai malati di AIDS. L’associazione è guidata dal Professor Franco Henriquet, campione di solidarietà insignito dal massimo riconoscimento di tutti i RC genovesi.Il concerto, diretto dal Maestro Eliano Cala-maro si è svolto sabato 26 maggio 2012 ore 21.00, nella magnifica cornice del Conserva-torio dei Fieschi a Genova. Il Circolo Mando-linistico Risveglio, erede di una grande tradi-zione del mandolino a Genova e in Liguria da quasi novant’anni tiene viva la cultura musi-cale legata agli strumenti a pizzico e in parti-colare al mandolino. Arpa Solista dello straor-dinario concerto è stata Alessandra Magrini, sempre pronta a rispondere alla chiamata dei Rotariani anche per affetti e tradizione fami-liare (papà e sorella Rotariani, mamma attiva nell’Inner). Alessandra Magrini diplomata in arpa presso il Conservatorio “Nicolò Pagani-ni” di Genova, ha proseguito gli studi musicali in Francia perfezionandosi con Catherine Mi-

chel (Prima arpa dell’Opéra di Parigi) ed Elisa-beth Fontan-Binoche. Ha ottenuto il I premio di arpa con menzione speciale presso il Con-servatorio di Musica di Antibes e il I premio di Musica da camera presso il Conservatorio di Parigi - Boulogne. Laureata con lode in Let-tere moderne presso l’Università di Genova, si è in seguito specializzata nell’insegnamento dell’arpa ai bambini in età prescolare, diplo-mandosi all’Istituto Internazionale Suzuki di Torino. Vive e lavora in Francia dove alterna la sua attività musicale tra concerti ed insegna-mento. È titolare della cattedra di arpa presso il Conservatorio di Musica di Grasse e colla-bora regolarmente con l’Orchestre Philhar-monique de Montecarlo e con l’Orchestre Philharmonique de Nice. Presidente dell’As-sociazione “RECITAL” ha curato la direzione artistica del Festival “Concerts à la Chapelle” a Chateauneuf, e l’organizzazione Festival In-ternazionale dell’Arpa “HARPES MARITIMES” che si è svolto ad Antibes nel 2006 e a Grasse nell’aprile 2010.

Il Protocollo di cooperazione tra il Rotary e il Politecnico di Torino

il percorso dell’impegno della Commissione Distrettuale Mondo scuola

Il percorso che rendicontiamo è quello dell’impegno della Com-missione Distrettuale Mondo

Scuola, riallacciandoci all’articolo apparso su questa stessa Rivista a novembre scorso a firma di Davide Seggiaro.Davide, componente Rotaractiano della Commissione e allora RD Incoming,ricordava con non poca emozione in quell’articolo, la sua partecipazione al riavvio di tale percorso, avvenuto formalmente il 7 settembre 2011 con la firma del Protocollo da parte dell’allora Ret-tore Profumo e del Governatore Strumia. Citava i vari service allora appena pensati per un program-ma di attuazione del Protocollo;la potenzialità del fertile vivaio Rota-ractiano intrinsica nel dialogo che il Protocollo stimolava fra Rotarac-tiani e studenti del Poli (33.000 fra italiani e di altri Paesi) e conclude-va: Insomma, come avrete intuito, si tratta di un documento assai articolato, che ha come obiettivo quello di favorire realmente una integrazione tra mondi (quello Rotariano e quello Rotaractiano, quello dell’istruzione e quello del lavoro) assai vicini tra loro, stretta-mente legati e dalle forte analogie, di cui spesso si parla molto e altret-tanto spesso si fa, ahimè, troppo poco per avvicinare.Dopo il dire, il fare e così alcuni mesi dopo potemmo già fare il pun-to della maturazione di tale percor-so in occasione dell’incontro del 24 aprile 2012 col nuovo Rettore del Politecnico, Marco Gilli, essendo nel frattempo Francesco Profumo divenuto Ministro della Ricerca e Istruzione.

Perché tale incontro?Sì, certamente prioritario era re-cepire la continuità a proseguire nella condivisione di tale cammino da parte del nuovo Rettore, come puntualmente si verificò, cosìcome da parte Rotariana per voce dell’al-

lora Governatore Incoming Baima Bollone, ivi presente assieme al Go-vernatore Strumia oltre i Past Gover-nator Vinciguerra, Bassi e vari amici Rotariani e Rotaractiani.Ma non secondario era per noi co-gliere l’opportunità di testimoniare la fecondità di risultati che il Proto-collo stava ottenendo per entrambi i mondi delle Istituzioni che lo sot-toscrissero.Risultati non molto semplici da raggiungere, perché percepimmo subito che dovevamo imparare a conoscere e rispettare le regole e la burocrazia tipiche di un ateneo per qualunque progetto proponessimo; ma percepimmo anche che c’era una diffidenza iniziale da superare, quella forse connaturata a un mon-do esterno, come questo dei funzio-nari del Poli con i quali dovevamo confrontarci, verso un po’ tutte le Associazioni, avvertite spesso quali espressioni di un mondo di estem-poranee beneficenze, poco avvezze a incidere e con continuità su pro-blemi come quelli della criticità di saldatura fra formazione e lavoro, impegno prioritario di tali funziona-ri. Difficoltà superate grazie al meto-do di lavoro pensato e avviato, oltre naturalmente alla forza di squadra della Commissione; coinvolgendo cioè fin da subito i funzionari del Poli nello sperimentare con i service proposti una capacità di far Rete per contribuire a rispondere più effica-cemente agli scenari di quelle stesse criticità come di altre man mano da individuare.

Ma che tipo di Rete?Sicuramente una Rete capace di fare massa critica fra i saperi del Rotary e quelli del Politecnico, ma trovando il modo di aprirla ancor più a vari altri saperi della Società esterna.Ecco quindi che ben presto i funzio-nari referenti del Poli fanno entrare in campo i Docenti più qualificati rispetto alla tematica di ogni singolo service proposto, così come la Com-

missione referente del Rotary, vi ab-bina di volta in volta altri esponenti della Società, Istituzioni e Privati che diventono così i Partners qualificati per una più compiuta condivisione sociale e efficacia di realizzazione degli stessi vari progetti.Ed è così che una tale Rete, lungo il percorso, va a connotarsi come una naturale espressione di Social Inno-vation, capace con i vari services di “liberare l’energia della conoscenza intrecciandola con l’energia della solidarietà”.La società iphonedeveloper con l’Ing Marturano), Ne citiamo alcu-ni, dandogli un breve sottotitolo a sottolineare il valore aggiunto per ognuno dei service.

“Il Rotary, una Giacca da indossa-re Sempre”L’amica Rotariana Franca Audisio Rangoni,del Rotary Club Torino Polaris, dà durante tale incontro testimonianza della sua partecipa-zione al service “un Rotariano con la sua azienda adotta un laureando del Poli” quale contributo a far avvi-cinare fra di loro, col tema della tesi, azienda, ricerca e laureando (ana-logamente si è poi aggiunto Marco Masselli, del Rotary Club Pinerolo).Da tale costola altri service sono nati, proprio per l’allargarsi della crisi economica che ha ancor più acuito l’esistente corto circuito di conoscenze e opportunità recipro-che fra i talenti di laureandi-dotto-randi e il mondo del lavoro.In tal senso il Politecnico si fa tutt’u-no col Rotary nel cercare di dare una risposta, pur nella criticità del momento, col progetto “Laurea e Dottorato in Alto Apprendistato” (frutto di un accordo Poli e Regione Piemonte su dispositivi ministeria-li), chiedendogli di divulgarne le direttive fra i Rotariani appartenenti alle categorie industrie (come ap-punto ha di recente fatto il Governa-tore Strumia) e di pianificare per il prossimo anno accademico una se-

rie di visite al Poli da parte di gruppi ristretti di Rotariani suddivisi per l’appartenenza alla stessa tipologia di industria, e che saranno guidati dal Rettore Gilli e dal Governatore Baima Bollone.Anche per tale service Franca Audi-sio, mantenendo la Giacca Rotaria-na nel suo nuovo ruolo di Presiden-te Nazionale dell’Aidda (le industrie al femminile di tutta Italia, con 1400 aziende), manifestò la disponibi-lità ad incrociare i percorsi di tali aziende con quelli del Poli, come appunto sta già avvenendo ad oggi iniziando dalle aziende piemontesi dell’AIDDA per poi allargarlo alle aziende genovesi e valdostane per poi approdare al livello più ampio italiano (moltissime fra l’altro sono le giovani studentesse del Poli pro-venienti dalle varie regioni italiane).

“Il Service stesso è una Social Inno-vation?”nuove idee che funzionano (“new ideas that work”, Geoff Mulgan 2007) ovvero idee innovative svi-luppate da una rete di partner per risolvere problemi sociali che il singolo settore pubblico o mercato non è ad oggi in grado di soddisfare. Service in cui studenti, Rotaractiani, docenti, Rotariani, esercito, azien-de, usrp, politecnico, assessorati, etc costituiscono di volta in volta una efficace Rete di Partner, in cui il dare e ricevere il proprio recipro-co sapere, e non necessariamente la loro monetizzazione, soddisfano piccoli e grandi bisogni sociali.

E così per il primo service, in cui i PC in disuso del Poli, dei Rotariani,di ogni Club o delle loro aziende, sa-ranno dall’Esercito immagazzinati nei propri depositi da dove, una volta rigenerati (da studenti del Poli svolgendo lezioni-laboratorio del loro corso di studi) li trasporterà nei Paesi in via di sviluppo; teatri di scenari di guerra, dove Ingegneri di quei Paesi, laureatisi al Politecni-

co di Torino (altra comunità della Rete, quella degli Ex Alumni del Poli), offriranno l’ulteriore suppor-to formativo per destinarli ai giovani locali con l’aiuto dei Club e Distretti Rotariani di quell’area del mondo.E così per il secondo service, in cui il bisogno sociale, cioè Il “diritto allo studio”, è quello dei bambini affetti da gravi malattie, anche on-cologiche, costretti a “vivere” negli ospedali dove si recano maestre e maestri coraggiosi, facenti parte del-la Rete delle Scuole Ospedaliere in tutte le regioni italiane.“La mela” è l’Ipad di cui tali inse-gnanti hanno bisogno come nuova e utilissima facility per meglio offrire un’istruzione, e in modo più gioco-so, a tali sfortunati bambini.E’ tale mela-IPad che sarà donata dagli studenti del Poli grazie ai pro-venti della vendita in tutto il mondo dall’Apple Group dell’application che i migliori di loro realizzeranno, dopo aver ricevuto a loro volta il beneficio di un corso di formazio-ne offerto dal Partner Privato della Rete. Si tratta della società iphone-developer che ha già ad oggi fatto la selezione dei 100 studenti che beneficeranno della formazione, in sintonia col Poli nei cui corsi di lau-rea ancora non sono inseriti tali in-novativi linguaggi di programmazio-ni necessari per fare tali application. È lo stesso docente del Poli, il Prof. Velardocchia a presentare durante l’incontro questo terzo service con tutte le varie implicazioni (ricerca, tecnica, socializzazione, comporta-menti sociali etc) da cercare di mo-nitorare assieme a tutta una vasta Rete di Partner per quella che sicu-ramente è una delle maggior emer-genze sociali (fra cui, la prima causa di morte e invalidità nei giovani fra i 15 e 24 anni dandoci il senso stesso di tale nostro operare coinvolgendo i giovani delle scuole, del Poli e del Rotaract).Egli nel presentare il progetto di for-mazione degli studenti del Poli per

dar loro il ruolo di formatori degli studenti più giovani sulla sicurezza-educazione stradale presso le scuo-le superiori, ha così esemplificato anche la ragione stessa dell’operare della Commissione Distrettuale Mondo Scuola che ha al suo attivo un Protocollo anche con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte (così per la Liguria) non potendo tante tematiche come questa della sicurezza stradale avere interruzioni o differenti modalità per un giovane che passa dalla scuola all’università. Ecco così Poli, USRP, Rotary diven-tare Partner di un’ampia Rete con Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Re-gione Piemonte etc per tale cruciale progetto dai molti percorsi. Uno recente è volto a formalizzare un gruppo di studio sulle implicazioni della ricerca e innovazione tecno-logica, formato dal Prof Velardoc-chia e da altri docenti del poli ma Rotariani nello stesso tempo, quali i Prof.ri Belforte, Chiaia e Ferro. Il Sito del ProtocolloI vari services citati sono stati pre-sentati sullo sfondo delle immagini del Sito del Protocollo, che la Com-missione ha creato presentandolo a tutti in anteprima in tale incontro col Rettore.E’ un Sito interattivo che crediamo sia la risposta efficace all’ulteriore tormento iniziale nel percepire la difficoltà a costruire la premessa fondante del Protocollo, quella di instaurare una sistematica reciproca conoscenza fra Rotary e Politecnico; e crediamo con ciò di poter garanti-re più agevolmente una comunica-zione circolare capace di generare condivisione e partecipazione fatti-va. Ma a voi amici che ci leggete la risposta finale, perché presto il Sito sarà in rete essendo già stato regi-strato il dominio.

Alfredo CammaraCommissione Distrettuale Mondo Scuola

(G. Cervini, G. Firpo, G. Karaghiosoff,A. Maiello, S. Miglietta, C. Rossero,

D. Seggiaro, L. Stringa Biagioni, A. Tattara)

la creatività di Francesco tabusso a Capanna Mollino a sauze d’oulx

Il 27 giugno sarebbe stato il compleanno di Francesco Ta-busso, ma la stella del pittore

delle fiabe, considerato erede di Felice Casorati, di cui fu discepolo, si è spenta a fine gennaio.Gli amici di una vita del Rotary Club Susa Val Susa, di cui fu Socio dal 1985, ricordano il suo amo-re per la Valle, allestendo in alta quota, a Sauze d’Oulx, sul pianoro prospiciente Capanna Mollino una grande riproduzione di una sua opera pittorica ispirata ai monti: “Zivago” del 2004. Una carriera molto feconda, quella dell’artista, in una vita molto vivace. Nel 1954 a 24 anni partecipò alla Biennale di Venezia, esperienza ripetuta nel ’56, nel ’58 e nel ’66, anno in cui ottenne una prestigiosa sala personale. Come hanno scritto gli amici “davanti ai suoi quadri si ha l’impressione di essere di fronte ad una poesia dipinta: gli alpeggi, il giardino di Rubiana, la sua Com-

bray dove ritro-vava estate dopo estate il tempo perduto, medi-tando i versi di Dino Campana, che in Val Susa si rifugiò malato d’amore”. L’opera che sarà fruibile dai villeggianti in passeggiata e da-gli sciatori in inverno, è collocata su una struttura realizzata dai RC Susa Val Susa e Torino San Carlo, in occasione della mostra di arte contemporanea in alta quota a Capanna Mollino per le Olimpia-di della Neve del 2006. Il maestro Tabusso, con grande spirito Rota-riano, ha anche realizzato l’ultimo logo del Distretto 2030.

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Casa Mangrovia, dove abita la solidarietàdei Rotary Club e della Caritas torinese

Su iniziativa e proposta del Rotary Club Torino Dora, che aveva avviato i contatti con Caritas da alcuni mesi, si sta concretizzando un service finanziato dai Club Rotary della Zona To 6 del Distretto

2030 e cioè RC Rivoli, RC Susa e Val Susa, RC Torino Dora, RC Torino Est, RC Torino Nord-Ovest e da un contributo del Distretto 2030.I Rotary Club prima indicati, ben consci della crisi che sta colpendo la nostra società e che ha visto anche recentemente su Torino momenti di profonda sofferenza, nell’ambito dello spirito di servizio che si rias-sume nel motto del “servire al di sopra di ogni interesse personale”, hanno deciso di porsi al servizio del progetto “investire in nuove reti a sostegno di mangroviainascolto.net”.Il progetto, da parte del Rotary, si articolerà inizialmente in un so-stegno biennale che vede, con la collaborazione dei cinque Club, la possibilità di aggregare risorse finanziarie che possono costituire un primo supporto per dare un senso concreto alla iniziativa, fornire la potenzialità di una rete di relazioni ma, in particolare, testimoniare come le varie componenti della società civile riescono ad agire insieme per la ricerca del bene comune.E’ quindi un momento congiunto che vede una profonda attenzione sulla realtà locale, coglie lo sviluppo di nuove tecnologie e cerca di nobilitare l’impegno puramente economico, apprezzabilissimo, con il patrimonio umano che ognuno possiede e che può essere un di più che rende veramente prezioso il momento del servire.Serata rotariana, il 22 maggio in interclub con i Rotary del “Gruppo 6”, RC Torino Est, RC Susa Val Susa, Torino Nord Ovest, RC Rivoli ed il nostro Torino Dora, dove è stato presentato il progetto sperimentale “Casa Mangrovia”.Il direttore della Caritas diocesana, dott. Pierluigi Dovis, ha illustrato l’iniziativa in corso. In questi anni il contesto di povertà è in aumento costante, nascono nuove forme di povertà, i così detti “nuovi poveri”: sono persone insospettabili, provengono da situazioni in ascesa fino a non molto tempo addietro, provengono dalla fascia del ceto medio, re-pentinamente impoverito a motivo non suo: non sono né dei fannullo-ni, né hanno perseguito operazioni speculative sbagliate o rischiose, si

è impoverito il contesto territoriale in cui vivono e non si possono più permettere il livello di vita che conducevano prima con la loro famiglia.Queste persone avvertono il senso della povertà maggiormente dei poveri classici, in quanto non la sopportano psicologicamente e ca-dono nelle maglie della depressione: nel solo 2011 si sono suicidate 120 persone che non appartenevano ai “senza fissa dimora”, queste persone non hanno né resistenza, né anticorpi per sopportare una vita disagiata.Nello spazio messo a disposizione in corso Novara 77 a Torino si cerca di individuare queste nuove realtà, con un punto di ascolto. Per facili-tare l’avvicinamento si è anche attivato un indirizzo di posta elettronica [email protected], i nuovi poveri si vergognano di palesarsi come tali, sembrano invisibili, non si recano nei centri usuali a cui si rivolgono i poveri “normali”.Dal 13 marzo, data dello start up dell’iniziativa, ad oggi sono arrivate 50 richieste di aiuto via mail, possono sembrare poche, ma il servizio è appena all’inizio, deve essere conosciuto. Tutte hanno ricevuto una risposta da un consuellor professionale, che ha avviato un dialogo cer-cando di capire le esigenze e di attivare le risorse a disposizione. Molti scrivono di getto e di domenica, o in tarda notte: hanno bisogno di sentirsi a loro agio per confidarsi. Tra le mail arrivate, quelle di un geometra in attività ma oberato dai debiti con il fisco; altre minacciano il suicidio addirittura. Si è messo a disposizione un consulente psi-cologico prima di tutto, e poi professionale (legale, tecnico, ecc.), il consuellor riceve le persone nei locali di Casa Mangrovia, previo un appuntamento, in un ambiente mansardato allestito come fosse una casa, non un ufficio, al fine di rendere l’ambiente più famigliare.Per portare avanti i progetto serviranno delle figure professionali al fine di consentire a questi individui in difficoltà di traghettarsi fino all’uscita di questi tempi di crisi. Servono accompagnatori per percorsi di affiancamento che dureranno oltre una singola annualità.Serve una forte carica di relazionalità per stare a fianco di questi nuovi bisognosi, si chiede una condivisione del cuore per svolgere bene que-sto “service” inteso nella qualità del servizio offerto a queste persone.

service a favore degli orfani della taurinense

Il RC Torino Dora al fianco degli Alpini caduti in Afghanistan

Il Rotary Club Torino Dora prosegue, per il secon-do anno il service a favore degli orfani dei caduti della Brigata Taurinense in Afghanistan.

Il sacrificio ha pro-fondamente toc-

cato il cuore di tutti i torinesi, orgogliosi della Brigata Alpina che porta il nome della Città; ricono-scenti per la dedi-zione, fino al sa-crificio estremo, dimostrata dagli uomini chiamati ad affrontare una “missione di pace” che tale è, purtrop-po, solo nel loro spi-rito; profondamente addolorati per la perdita di giovani vite e per la disperazione in cui la loro scomparsa ha gettato chi li amava.Proprio questo orgoglio, questa riconoscen-za e questo dolore hanno indotto i Soci del nostro Club Rotariano a domandarsi in che modo noi, rappresentanti di una società ci-vile troppe volte distratta rispetto alle trage-die che sconvolgono la vita delle persone, possiamo portare una testimonianza di soli-darietà, di vicinanza e di affetto a chi è sta-to tanto duramente colpito. Siamo perfettamente consci che non esiste gesto che possa lenire il dolore di chi ha per-so una persona cara, ma abbiamo voluto ugualmente pensare che un, sia pure simbo-lico, atto concreto possa in qualche modo far capire, a chi lo riceve, quanto forti e sin-ceri siano i sentimenti che lo dettano.In questo spirito il contributo che, in tutta umiltà, il nostro Club ha deliberato per due borse di studio che quest’anno sono state assegnate nel corso della cerimonia di avvi-cendamento del Comandante del 32° Reg-gimento Genio Guastatori.

il Rotary e le Nuove Povertà

La crisi finanziaria mondiale che si è ripercossa sull’eco-

nomia reale con conseguente perdita di posti occupazionali è la causa di un impoverimento gene-rale che per taluni è al limite della sopravvivenza.Impoverimento che riduce ai margini della società le persone che sono incappate, senza averne colpa, in questi fenomeni socio-economici.Giovani che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, famiglie monoreddito che si sfa-sciano causa gli ostacoli quotidia-ni, persone che, avanti negli anni, perdono il loro impiego danno luogo a situazioni di disagio ormai

comuni al nostro essere che per molti sfocia in stati depressivi e di perdita d’autostima tali da non far aver più volontà di reazione.I Rotary Club di Alba, Bra e Canale congiuntamente con il Distretto 2030 consapevoli che tali fenome-ni, sempre più consistentemente, si sono affacciati anche sul loro territorio, hanno dato luogo ad un progetto che, seppure in ragio-ne minima, da un contributo alla ricerca di un posto di lavoro ed al-levi, seppur temporaneamente, le difficoltà di ogni giorno a qualche famiglia.Il progetto intitolato “Il Rotary e le Nuove Povertà” ha avuto ed ha lo scopo di favorire, anche se per un

tempo determinato, l’entrata nel mondo lavorativo di giovani vo-lonterosi in cerca di primo impie-go o di persone, avanti negli anni, che per molteplici motivi hanno perso il lavoro e quindi giudicate dalla società obsolete.L’obiettivo è stato quello di sele-zionare con l’aiuto delle istituzio-ni o di Onlus locali quattro lavo-ratori/lavoratrici e farli incontrare con quattro aziende di Soci Rota-riani che per un periodo determi-nato di sei mesi hanno accettato la loro collaborazione, avendo la speranza che la persona selezio-nata sia in grado di conquistarsi la fiducia di chi l’ha assunto e quindi conquistarsi il posto a tempo in-determinto.Per favorire ed invogliare all’ope-razione il Rotary, inteso come i tre Club più il Distretto, hanno assi-curato alle aziende un contributo che copra gli oneri sociali relative alle risorse per il perio-do di sei mesi (Periodo

determinato di assunzione).Un lavoratore di cinquantasette anni, un uomo ed una donna di età compresa tra i quarantacinque e cinquanta anni ed un giovane di ventuno hanno potuto trovare una collocazione.Una conferenza stampa tenutasi l’undici maggio con la partecipa-zione del Governatore Antonio Strumia ha fatto da corolla al Pro-getto. Giornali regionali e locali telegiornali di zona hanno dato ampio risalto all’iniziativa susci-tando ammirazione e curiosità.Il progetto sarà monitorato per il periodo di validità del medesimo ed il service sarà chiuso con un convegno sul lavoro, facendo, anche, raccontare ai responsabili delle aziende i loro riscontri ed ai lavoratori i loro benefici.

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LAVORARE CON I GIOVANI

per festeggiare il 50° anno di vita il Rotary club Genova est ha organizzato per ini-

ziativa del suo presidente prof. pietro cro-vari il convegno “l’affascinante storia della battaglia fra Uomo e microbi”, curato da aristea della socia anna Rosa miele.il convegno, tenutosi a palazzo ducale il 14 aprile, è stato frequentato da 150 medici e segnalato dai media come evento di alto spessore scientifico. significative le sponso-

rizzazioni ottenute.il convegno ha permesso, tra l’altro, di fare il punto sul pro-gramma oms di eradicazione della poliomielite dal mondo, programma a cui il Rotary in-ternational partecipa in modo determinante con i program-mi polio plus e end polio now.

in occasione del 40° anno della sua fondazione il Rota-

ry club Genova nord, in col-laborazione con il municipio Genova medio ponente, ha curato il restauro di una sta-tua di luigi Venzano del 1925 dedicata ai caduti della guer-ra 1915-1918 che si trovava in stato di grave abbandono e che è stata ricollocata all’in-terno di palazzo Fieschi (sestri ponente), riconsegnandola così alla città con una cerimo-nia pubblica che si è svolta il 12 maggio 2012 alla presenza del Governatore antonio stru-mia.

la riabilitazione per la disabilità intellettiva e relaziona-le si incontra ormai con patologie complesse, che oltre

alla disabilità intellettiva interessano spesso anche aspetti neurologici, motori o genetici. intraprendere un interven-to riabilitativo a così ampio spettro nella prima infanzia all’interno dell’ambulatorio anffas necessita di ausili sem-pre migliori per lo svolgimento dei trattamenti, in modo da consentire poi di esportare quanto appreso anche negli altri ambienti di vita. alcuni dei bambini dell’ambulatorio presentano patologie molto gravi, che non consentono il corretto controllo po-sturale e devono perciò costantemente essere sostenuti o posizionati per poi poter svolgere una qualunque attività, anche solo di scambio e contatto oculare con l’altro. mosso da queste premesse, il Rotary club Genova nord ovest, che storicamente sostiene l’anffas di mignanego, ha fornito, in collaborazione con altri club genovesi, ausili per l’intervento riabilitativo a favore di bambini con disabilità nella prima infanzia.

Martino d’asburgo al Rotary Club Casale Monferrato

L’Arciduca Martino d’Asburgo è stato ospite del RC Casale

Monferrato nella Conviviale di Lunedì 2 Luglio. L’illustre ospite, nipote dell’ultimo Imperatore asburgico, proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 2004, era accompagnato da Roberto Coaloa autore del libro “Carlo d’Asburgo l’ultimo Imperatore” la cui pre-

fazione è stata scritta proprio dall’Arciduca Martino.E’ stata una serata molto interes-sante e vivace aperta dal Presi-dente Giachino che ha tracciato brevemente un profilo dell’Ospi-te ricordandone l’attività agricola di imprenditore a Sartirana e di rappresentante dei risicoltori eu-ropei a Bruxelles.

Occasione dell’incontro appunto il libro che lo storico e scrittore casalese Roberto Coaloa ha de-dicato alla figura di Carlo I d’Au-stria di cui ha saputo ribaltare l’immagine negativa diffusa dalla propaganda dei Paesi vincitori della prima guerra mondiale. L’i-dea dell’opera è nata dalla causa di beatificazione conclusa per volere di Papa Giovanni Paolo II nell’ottobre del 2004. Ma iniziata nel secondo dopo guerra.Dopo aver messo in luce il com-plesso intreccio della storia che ha portato sul trono l’Imperato-re Carloin anni caratterizzati da tragici eventi, tra cui l’assassinio a Sarajevo dell’Arciduca erede al trono Francesco Ferdinando, Coaloa ha ceduto la parola a Martino d’Asburgo Este che ha ringraziato il Presidente per l’in-vito e l’Autore della biografia del suo Antenato, per l’obiettività e la scientificità della ricerca stori-

ca. L’Arciduca si è quindi soffer-mato sulla caratteristica europea della dinastia e sulla fine pacifica dell’impero asburgico guidato dal nonno, inascoltato profeta di pace negli anni della guerra, il cui infelice destino fu segnato dal tri-ste esilio nell’isola portoghese di Madera dove l’ultimo Imperatore concluse il suo breve pellegrinag-gio terreno nell’Aprile del 1922. Al termine della relazione alcuni interventi tra cui quelli di Giovan-ni Zingarini che ha richiesto spie-gazioni sulle difficoltà incontrate dalla Famiglia per la concessione della cittadinanza austriaca (elet-torato attivo ma non passivo) e di Betty Spinoglio sulla religio-sità dell’Imperatore Carlo e sui fatti ancora oscuri di Mayerling, hanno consentito all’illustre rela-tore di offrire al pubblico sempre attento ed interessato ulteriori chiarimenti su altri aspetti di vita della dinastia asburgica.

Mercoledì 6 giugno Michele Porfido ha organizzato la presentazione del Progetto “Un ponte di pace sul

Mediterraneo” all’interno del progetto Talassemia Ma-rocco del Distretto Rotary 2030. Il fine quello di coinvol-gere tutti i Club piemontesi del Rotary e dell’Inner Wheel, nella realizzazione di importanti obiettivi in terra maroc-china e sul nostro territorio per l’individuazione e la cura precoce delle nuove malattie. Il responsabile del primo progetto, Paolo Gardino, ne ha ripercorso la storia, a partire da quando sette anni fa una madre disperata si recò a Genova, dal Marocco, per salvare il figlio malato, perché nel suo paese la malattia era ritenuta incurabile. Da allora, grazie al Rotary, la situazione è mutata e da due anni, grazie alla decisione del Past Governor Gianni Montalenti di coinvolgere i Club piemontesi, sono sorti in Marocco, sette centri specialistici, con personale forma-to in Italia e attrezzature donate dai Club Rotary italiani e marocchini e dalla Rotary Foundation, fino al riconosci-mento, da parte del Ministero della sanità marocchina, del diritto all’assistenza gratuita dei malati. Fondamen-tale anche il contributo del Console marocchino a To-rino; il cardinale Poletto ha definito strabi-liante quanto sia cambiata la realtà in Marocco in così pochi anni. Si è veramente creato un ponte tra le due sponde del Medi-terraneo che ha migliorato le condizioni di vita di tanti, grazie all’azione congiunta di persone, che hanno così saputo dimostrare l’importanza della solidarietà e dell’impegno per il rispetto dei diritti di tutti.

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EDITORIALE SMILE: questo il nome del-la proposta di progetto APIN 2012-2013, che racchiude nelle prime due lettere l’acronimo di una patologia cronica, invalidan-te e tristemente degenerativa: la sclerosi multipla. Si tratta di una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale, che porta a disturbi della vista, del-la mobilità e dell’equilibrio con decorso progressivo. Nel mondo, si contano circa 2,5 milioni di persone con SM, di cui 400.000 in Europa e 62.000 in Italia. L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla è un’associazione di persone con SM, loro familiari e altri azionisti sociali interessa-ti alle problematiche legate alla patologia, che lavorano e colla-borano per le persone con SM. In quarant’anni di attività, l’Asso-ciazione è cresciuta, diventando una delle più importanti realtà nel panorama del non profit ita-liano: idee, progetti innovativi, informazione, progetti di ricerca scientifica, raccolta fondi, tendo-no tutti verso l’unico obiettivo di riconoscere i diritti delle persone con SM alla salute, alle cure me-diche, al lavoro, all’accessibilità e alla piena inclusione sociale. In particolare, l’AISM è impegnata su tre fronti: la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone con SM affinché siano pienamente partecipi e autono-

me; la promozione, l’indirizzo e il finanziamento della ricerca scientifica; la promozione e l’e-rogazione di servizi nazionali e locali. Questo il motivo per cui il Distretto Rotaract 2030 si è avvi-cinato ad AISM: fornire un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita delle persone con SM attraverso il rallentamento della progressione della disabilità, il miglioramento della gestione dei sintomi e l’approccio globale nel-la gestione della malattia. AISM è presente in maniera radicale sul territorio, mediante una struttura organizzativa “a rete” che vede 98 sezioni (13 nel Distretto 2030), 17 coordinamenti regionali (2 nel Distretto 2030) e 53 gruppi operativi (9 nel Distretto 2030). La proposta di progetto APIN ha l’intento di supportare AISM, lungo l’intero corso dell’anno, attraverso tre attività specifiche: donazione di strumentazione per il Centro Riabilitativo Ligure che segue più di 1300 persone affette da SM finanziamento per lo sviluppo territoriale di attività fisiche di benessere per le per-sone con SM finanziamento per lo sviluppo territoriale di attività legate all’imprescindibile sup-porto psicologico necessario alle persone affette da SM.Tali piani di supporto verranno elaborati dai due coordinamenti regionali operanti sul territo-

rio. Per quanto riguarda la Com-missione APIN del nostro Distret-to, questa sarà composta da 13 membri, tanti quante le sezioni AISM operanti nel nostro territorio, ed ognuno di essi seguirà in particolare la sede della propria città di appar-tenenza. Un modo, insomma, perché l’APIN sia fortemente e capillarmente radicato nel terri-torio e, attraverso i Commissari, possa davvero essere promosso e “sentito” in ogni angolo del Pie-monte, della Liguria e della Valle d’Aosta. La proposta di progetto APIN 2012-2013 è stata presen-tata da Renato Benzi di AISM (Area Sviluppo Rete Associativa e Risorse Umane) durante i lavori del SIDE a Torino, lo scorso 2 Giugno, e verrà sottoposta ad approvazione nel corso dell’As-semblea della Distrettuale di Apertura.

Carlotta Marella

Presidente Commissione APIN

il Quadrifoglio è di tutti ed è uno spazio di scambio di idee

Care Lettrici, cari Lettori,eccomi al primo articolo da Direttore. Devo ammettere che non è facile… quando

scrivi un articolo per il piacere di farlo e lo mandi alla redazione chiedendo se avanza uno spazietto per pubblicarlo sembra tutto facile, ma quando ti trovi una mattina davanti al cursore lampeggiante di word con la consapevolezza che DEVI scrivere qualcosa è tutta un’altra storia. Avere la responsa-bilità di Quadrifoglio è per me un grande onore e cercherò di svolgere al meglio il compito essendo all’altezza di chi mi ha preceduto. Ci tengo a ringra-ziare in primis Davide Seggiaro che mi ha affidato questo incarico,ma anche Silvano Balestreri, che mi ha fornito preziosi consigli fin dal principio, non-chè Luca Pautasso e Diego Zunino per l’aiuto nel muovere i primi passi in questa nuova avventura.Gli obiettivi che mi sono posto per quest’anno sono semplici, ma a mio parere fondamentali: ✔ aumentare la nostra presenza sul web, sia sul

sito del Distretto che sui social network;✔ rendere sempre più Quadrifoglio un contenito-

re di idee, uno spazio in cui scambiarsi opinioni su progetti, iniziative, sull’essere Rotaractiani, e sempre meno un resoconto di feste ed eventi.

Ovviamente continueremo a diffondere le iniziative dei Club, ma utilizzando a questo scopo soprattut-to i social network e limitandone lo spazio sulla

carta stampata (che si rivela, oltretutto, un mezzo poco tempestivo).✔ Creare alcune rubriche a cadenza mensile, ed a

questo proposito sono già in essere alcune idee. La prima è di pubblicare ogni mese un articolo scritto da un Socio del 2030 che si trova a vivere e frequentare il Rotaract al di fuori del nostro Distretto, meglio se all’estero: ci sono tanti modi di fare Rotaract, cerchiamo di scoprirli ed arricchirci attraverso il confronto! La seconda, proposta dal nostro vice RD Jacopo Grillo, è di dare spazio ai Club perché raccontino le loro iniziative di service “sul campo”: dalla colletta alimentare, ad un pomeriggio in compagnia de-gli anziani in una casa di riposo, al volontariato con disabili in un centro di assistenza, al servizio presso la mensa dei poveri... raccontateci la vo-stra esperienza e le vostre sensazioni!

Quest’anno ci aspettiamo più che mai il vostro con-tributo, per trasformarci in uno spazio di scambio di idee e di contenuti che possa arricchire il baga-glio di esperienze di ogni Rotaractiano. Per questa ragione la redazione è molto snella: il Quadrifoglio è in mano ad ognuno di voi!!Vi saluto rinnovandovi l’invito a collaborare con noi e vi dò appuntamento al prossimo numero!

Giovanni Marchi

Direttore Quadrifoglio

A titolo della redazione dello scorso anno Rotaractiano vorrei rettificare due arti-coli pubblicati sullo scorso numero:1) A Malta era presente nella delegazione del Distretto anche Valeria Abate,

giovane Rotariana del Club Genova San Giorgio. 2) Nei ringraziamenti di Ottavio Patrucco alla Commissione APIN è “sfuggita” in

prima battitura la brava Valentina Longoni del Rotaract Orta San Giulio, la versione corretta è stata colpevolmente da me non inoltrata in tempo per essere stampata.

Alle socie vanno le mie scuse più sentite e i ringraziamenti per la puntualità d’in-tervento.

Diego Zunino - Rotaract Savona

e RRata c oRRiGe

Un anno (e forse più) tutto d’un fiato

Chi mi cono-sce, al di là

di un ciao e del contesto corte-se in cui molti di noi amano chiacchierare, con quella su-perficialità in cui

spesso ci si rifugia per eludere il silenzio, sa bene che non amo le celebrazioni, ancor più se il celebrante ed il celebrato - in un certo qual modo - si trovano a coincidere. Quando Giovanni mi ha proposto di dedicare un ricordo all’anno ormai trascorso, lasciando sulla carta un punto di vista, un emozione o forse, più semplicemente, un saluto, mi sono sentito un po’ a disagio nel dover raccontare di me, del signi-ficato che ha avuto l’esperienza al fianco di Filippo. La mia fugace carriera giornalistica mi ha abi-tuato a scrivere di altri, cercando di esprimere un parere quanto più possibile obiettivo, dal basso dell’inesperienza di un ragazzo (comunque, ancora) poco più che ventenne. La mia formazione giuridica, mi ha regalato una sen-sibilità ben lontana dall’introspe-zione eppure, pur con un po’ di riluttanza, ho pensato non fosse giusto tirarsi indietro. Quando Fi-lippo mi chiese per l’ultima volta, nell’estate del 2010, di affiancarlo come Vice Rappresentante Di-strettuale accettai senza pensarci troppo. Conoscendolo, ormai da qualche anno, ed avendo condi-viso con lui già più di una “corsa”

avrei forse dovuto pensarci su (per lo meno se avessi avuto real-mente a cuore la mia salute) cosa che, invece, non feci affatto. L’en-tusiasmo che il ragazzo è in grado di trasmettere, come è ormai ben noto, è terribilmente contagioso (per non dire virulento) e poi, in fondo, mi convinsi che il ruo-lo di Vice RD - pur onorandomi profondamente - avrebbe goduto dell’indubbio vantaggio insito in ogni “Vice”: la presenza, il più delle volte, del diretto rappresen-tato. Che tutta questa tranquillità fosse completamente fuori luogo è, mi pare, un dato di fatto. La mia esperienza di vita Rotaractiana mi aveva abituato a vivere “ad alta ve-locità”; l’anno appena trascorso mi ha dato, a malapena, il tempo di respirare. Guardando indietro non riesco a darmi ragione della capacità, che ognuno di noi ha avuto, di sovrapporre comple-tamente alla propria vita di ogni giorno, un’altra vita, quella del Distretto 2030. Di ragioni, in real-tà, ne trovo molte: la passione, la voglia di guardare sempre avanti, l’affinità di pensiero, la grandissi-ma, sincera, amicizia. Tutti buoni motivi per fare quello che, per tanto o poco che possa sembra-re, abbiamo fatto, con il sorriso sulle labbra, con l’entusiasmo del primo giorno (che brucia ancora forte), con la tensione, con l’an-sia di essere sempre all’altezza della situazione eppure quasi con leggerezza. La consapevolezza di portare il proprio contributo a qualcosa di sempre più grande è

una sensazione che può ripagare di molti, moltissimi sacrifici; la certezza di farlo insieme a degli amici fa sembrare tutto questo quasi un gioco (e forse, alla fine, lo è davvero). Quel che mi sento di dire, all’indomani di questa incommensurabile sbornia di emozioni, è solo e semplicemen-te grazie! Grazie, a chi mi ha dato la possibilità di essere parte di un record, di esserne parte sen-tendolo mio, sentendo di farlo anche per coloro che ho perso; grazie, a chi ho incontrato lungo la mia strada, a chi mi ha dimo-strato stima (che spero di aver meritato almeno un po’), a chi mi ha preso in giro, a chi mi ha fatto un complimento e a chi non mi ha risparmiato critiche (per lo meno a quelli che hanno avuto la buona creanza di farlo di perso-na), a chi ha imparato ad apprez-zarmi e a chi mi sopporta ancora di meno (povero lui!), a chi mi ha insegnato qualcosa e a chi ha cre-duto di farlo, a quei Rotariani che sono ancora tanto Rotaractiani (e forse lo saranno per sempre), al Rotaract, perché non sarei stato lo stesso senza di lui, a Filippo per essere e per essere stato sempre, prima di tutto, un amico. Pensa-vo, per quest’anno che è appena cominciato, di aver bisogno di un po’ di riposo ma mi rendo conto, in realtà, di non essermi mai fer-mato. Perché il Rotaract, alla fine, non puoi chiuderlo in un anno; è un treno dal quale - una volta salito - non puoi più scendere!

Gabriele Marino

Sono le quattro e tre minuti del 20 Maggio 2012 quando la terra trema, per la prima volta, in Emilia,

tornerà a farlo molte volte ancora, sino al 12 Giugno successivo. Tra le macerie si contano, purtroppo, an-che alcune vittime, migliaia i senzatetto costretti a la-sciare le proprie case lesionate dal sisma. Il terremoto colpisce senza distinzione alcuna e mette in ginocchio un’intera Regione, con il suo tessuto sociale e produt-tivo. Tra le aziende più colpite, i caseifici: tonnellate di quell’eccellenza italiana che è il Parmigiano Reggiano finiscono a terra nei magazzini danneggiati, l’inizio del-la sofferenza per molte famiglie che alla produzione casearia si dedicano da generazioni. La forza d’animo della gente dell’Emilia, però, è più forte della dispera-zione. Le aziende si organizzano e, grazie al Consorzio del Parmigiano Reggiano, decidono di vendere le for-me danneggiate ad un prezzo ribassato, per limitare i danni e trovare le risorse utili a ricominciare. L’idea nasce in un attimo, grazie ad un post su Facebook di quel grande Rotaractiano (sì, prima Rotaractiano e poi Rotariano!) che è Gianni Montalenti: “il Rotaract do-vrebbe fare la sua parte anche in questo”, e così accade. Diego Zunino prende la palla al balzo e, forte dell’ap-

poggio di tutto il Club, in meno di un’ora il service è già pronto a partire. A fronte di un offerta di 15 Euro il Rotaract Club Savona si impegna ad acquistare 1kg di Parmigiano danneggiato e a portarlo in dono ai sov-ventori. Il ricavato in eccesso andrà alle popolazioni colpite dal sisma.Le offerte crescono di ora in ora, di giorno in giorno, fino a raggiungere la quantità (del tutto inaspettata!) di 140 kg di Parmigiano da acquistare. Gianni Montalenti è il primo a fare la propria offerta (ben superiore alla quantità di Parmigiano che ha accettato in cambio!), dando il là ad un lungo elenco di Rotariani tra i quali spicca Alberto Naviglio, del Rotary Club Torino Dora, che con la S.R.S. Engineering Design, si guadagna un’intera forma di Parmigiano (ben 40 Kg). Per elimi-nare i costi di trasporto la macchina di Diego si trasfor-ma in un furgone ed il 26 Giugno la coppia di corrieri improvvisati (lo stesso Diego ed il sottoscritto) parte alla volta di Parma. Imbarcato il prezioso formaggio (cui si aggiungono altri 60 Kg. trasportati “per conto” degli amici del Rotaract Club Genova Golfo Paradiso) la giornata prende una piega inaspettata. Alberto Na-viglio si trova a Maranello, in una delle sedi della sua

“Forma solidale”, una mano tesa dalla liguria all’Emilia

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Rappresentante Distrettuale: Davide Seggiaro Direttore Quadrifoglio: Giovanni Marchi Redazione: Carlotta Accardo, Prisca Rolando

un anno così e risultati così sono indimenticabili

365 giorni di impegno hanno porta-to grandi risultati: con il nostro

progetto Apin Rotaract Against Cancer ab-biamo raccolto oltre 130.000€ a favore del-la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Ma al di là dei risultati, sono gli stessi 365 giorni ad essere stati entusia-smanti: collaborazione stretta, attenzione, cura, vivacità...Resta la soddisfazione di aver “costruito” insieme. E non nascondiamoci di esserci assai divertiti! Di cotte e di crude, di tutti i colori, è stato elettrizzante affrontare le sfide e partecipare agli eventi più disparati proposti di volta in volta. Grazie a tutti per questo! E grazie a tutti noi un giovane ricercatore riceverà una borsa di studio triennale per portare avanti la ricerca contro il cancro presso l’Istituto di Candiolo con lo scopo principale di studiare le metastasi epatiche

secondarie. Sono certo, da ottimista con-vinto, che il suo lavoro darà un importante contributo a sconfiggere il cancro. Ed obbli-go con un risultato così importante dover fare dei ringraziamenti.Ed il primo grazie va alle vulcaniche Com-missarie: Giulia Gai, un’amica prima di tut-to e un’instancabile Rotaractiana, Beatrice Spagna, una grandissima scoperta, Valen-tina Longoni, Laura Xian Fen Hu, Manuela Scaparro, Gaia Li Causi, Giulia Ferrari Va-leria Cerati.Grazie a tutti i Presidenti e ai loro Club che hanno creduto così fortemente in questo progetto fin dal suo nascere, grazie a tut-to il Direttivo ed Esecutivo distrettuale che hanno indefessamente lavorato per l’obiet-tivo comune. Grazie ad Antonio Strumia, Pier Paolo Pontacolone e Paolo Furno per il continuo e prezioso supporto durante questo anno.

Un grazie a Marco Pansini per la preziosa collaborazione. Un grazie di cuore a Filippo (che ho disturbato ad ogni ora della notte) che ha creduto in me e in questo progetto fin dal primo istante in cui ne abbiamo par-lato. Ed infine un grazie a Maria Francesca vera ed instancabile ideatrice di idee che sono state alla base di questo incredibile successo di Service. Insomma... 130.000 (e qualcosina in più) volte grazie! Evviva Rotaract Against Can-cer!!!

Ottavio Patrucco

“Forma solidale”, una mano tesa dalla liguria all’Emilia società, a meno di un’ora di viaggio da Parma: alla missione si aggiunge, così, la consegna di un intera forma ad Al-berto, a Maranello. Giunti sul posto, non poco provati, Alberto soccorre i due Rotaractiani con acqua, caffè, ed un’indimenticabile esperienza alla gui-da della Rossa più famosa del mondo! A Gianni ed Alberto, la cui sensibilità e dedizione ha reso possibile questo pic-colo grande service, va il meritatissimo titolo di Soci Onorari del Rotaract Club Savona, per aver dimostrato quanto di buono l’amicizia e la collaborazione tra Rotary e Rotaract sia in grado di fare.Al (già) Rotaractiano e Rotariano Ange-lo Zelano ed al Rotary Club Savona, il ringraziamento più sentito per il sup-porto, entusiasta e paziente, che han-no saputo offrire ai due “corrieri del formaggio” ed a tutto il Club. Gabriele Marino - DDZ Riviera di Ponente

Carissimi Amici e Soci, quest’oggi

sono qui a scrivervi per raccontarvi il percor-so che mi ha portato Sabato 12 Maggio ad avere l’onore di po-ter ricoprire la carica di Rappresentante Distrettuale De-signato per l’A.S. 2013/2014.

Tutto iniziò nel lontano 2006 quando ebbi la fortuna e l’opportunità di conoscere il Rotaract.Ricordo che stavo navigando sul web e, ad un cer-to punto, apparse questa strana parola, Rotaract, cliccai sul link ed iniziai a cercare delle informa-zioni di dettaglio; ben presto scoprii che proprio nella mia zona, la Val Sangone, esisteva un Club e contattai immediatamente il Presidente.Il tempo di un caffè ed arrivò pronta la risposta del Club che mi invitò ad un evento di presen-tazione di un libro per fare due chiacchiere ed approfondire l’argomento. Al tempo Facebook non era ancora diffuso pertanto il Presidente mi disse di presentarmi in tal luogo alla tal ora se-gnalandomi che l’avrei riconosciuto per via della cravatta rosa.Colsi la palla al balzo, mi recai al luogo dell’incon-tro, provai a guardarmi intorno e la prima cosa che notai fu proprio una cravatta rosa shocking. A quel punto mi avvicinai, mi presentai e l’acco-glienza fu calorosissima; mi venne spiegata nel dettaglio l’attività del Rotaract e dei Rotaractiani, e iniziai immediatamente ad appassionarmi; gior-no dopo giorno, scoprii la meraviglia di questo

mondo, animato da importanti valori e dall’im-pegno profuso da ogni singolo Rotaractiano che rappresentano il motore del sodalizio che ci lega. Il Rotaract è un pezzo della nostra vita che ci re-gala emozioni indescrivibili che possono nascere da piccoli gesti per poi trasformarsi in qualcosa di molto più importante.Amicizia, solidarietà, service, sono i valori in cui crediamo e che ci spingono ogni giorno a cercare di cambiare il mondo. Il Rotaract è al servizio della comunità ed è pro-prio da lì che dobbiamo iniziare a lavorare, attra-verso la valorizzazione delle territorialità, di ogni singolo Club e di ogni singolo Socio.Come dice metaforicamente il mio caro Amico Da-vide Seggiaro, ognuno di noi ha al proprio inter-no un fuoco che arde, il “Fuoco Rotaractiano” che ci lega e ci fa sentire parte di un’unica famiglia; ebbene l’obiettivo sarà quello di alimentare que-sta fiamma e trasmettere tutta la nostra passione, i nostri valori, il nostro impegno, puntando sui più giovani che sono il futuro: il futuro del nostro Rotaract.Studiare il passato per capire il presente ed af-frontare il futuro è fondamentale ed è proprio partendo da questo assunto che lavoreremo tutti insieme, all’insegna della continuità, per cercare, nel nostro piccolo, di cambiare qualcosa.Concludo cogliendo l’occasione per ringraziare tutti gli Amici che ho avuto la fortuna di incon-trare durante questi anni e che mi hanno accom-pagnato, consigliato e supportato soprattutto quest’ultimo anno e ringrazio ogni singolo Socio del Distretto 2030 per la fiducia accordatami.Un caro saluto a tutti voi e a presto!

Jonathan Bessone

Rappresentante Distrettuale Incoming

C i siamo. L’ansia cresce, il cuore batte più forte, lo sguardo è fermo, una via di mez-

zo tra la determinazione e lo smarrimento. Credo che siano più o meno queste le sensazioni di un attore di teatro durante gli istanti che precedono la “prima”. Sensazioni contrastanti per un evento, un momento, che si prepara e si attende da mesi, ma per il quale la nostra natura umana, arrivati al dunque, ci fa sempre vacillare.Se di “prove generali” si può parlare, tale è stato il SIDE del 2 Giugno a Torino: un grande successo a dire di tutti, in termini di presenze e di entu-siasmo. Una partecipazione davvero importante ai lavori pomeridiani, vero cuore pulsante dell’even-to: durante quello appena concluso che da molti è definito come l’anno dei record, un piccolo re-cord forse siamo riusciti a raggiungerlo anche noi con circa centottanta partecipanti ai lavori, che dopo la classica seduta plenaria si sono divisi per i momenti di formazione tenuti magistralmente da Pier Paolo, Andrea e da Alessandro, cari amici che colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta. Durante la seduta plenaria si è parlato di progetti, si sono condivise idee e propositi.In piena sintonia con quelle che sono le vie d’a-zione Rotariane sono stati presentate le analoghe vie d’azione dell’anno Rotaractiano che è alle porte: service, crescita professionale, leadership, integrazione internazionale, il tutto legato dai col-lanti fondamentali e alla base della nostra Associa-zione, e cioè l’amicizia e l’integrità.Il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare devono essere un carburante inesauribile per il nostro agire: quello stesso entusiasmo che si re-spira nel Club, dove i legami di amicizia talvolta sono più forti, quello stesso entusiasmo va creato e ricercato anche ad un livello maggiore, quello

distrettuale, perché solo attraverso una fortissima condivisione e unione di intenti si possono rag-giungere risultati ambiziosi. Quello che ci aspetta sarà un anno caratterizzato dai grandi valori e dal forte cambiamento: la società intera in cui viviamo sta cambiando, e noi con essa. Il sempre crescente disagio sociale che ci circonda ci impone una ri-flessione seria su temi all’ordine del giorno, come l’integrazione di noi giovani in un mondo, quello del lavoro, che ha berriere talvolta troppo elevate. Su questi temi rivolgeremo sicuramente l’atten-zione. La nostra generazione eredita un mondo (o meglio, uno spicchio di mondo, il nostro) ca-ratterizzato sì da un elevato grado di benessere, ma anche da situazioni talvolta assai difficili, dal-le quali noi, giovani Rotaractiani, non dobbiamo scappare ma anzi, sulle quali abbiamo il dovere morale di intervenire. È sempre dai cambiamenti, dalle novità, che nascono le maggiori opportunità per la crescita: per cogliere queste opportunità ci vuole coraggio, è innegabile. E allora cari Soci, cari amici, abbiate il coraggio per cogliere que-sta opportunità e siate folli, perchè solo coloro che sono cosi folli da voler cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

Davide Seggiaro

Rappresentante Distrettuale

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Fare del bene nella Repubblica

Dominicana

Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti.

Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA.

Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary.

Fai la tua donazione annuale oggi stesso.

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