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Rotary 2031 2031 2032 2032 Allegato a Rotary Dicembre n. 11 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected] DICEMBRE 2012 N° 11 Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino LETTERA DI DICEMBRE Servire al di sopra di ogni interesse è una definizione sempre attuale C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani, Rotaractiani ed Interactiani, appena ritornati dal Forum “Pace senza confini” svoltosi a Berlino dal 30 novembre al 2 dicem- bre con temi ed argomenti che troveranno organico sviluppo nelle prossime settimane, eccoci d’impeto alla metà dell’Anno Ro- tariano 2012-2013, alle festività natalizie ed al passaggio al nuovo anno solare. Grazie all’impegno del PDG Ser- gio Vinciguerra, degli altri PDG e di alcuni amici è stato completato e sarà presto distribuito a tutti i Club del Distretto 2031 un ag- giornato CD interamente dedi- cato alla formazione che sarà la nostra base ed il nostro supporto in questo delicato settore. Merita ricordare qualche spunto degli interventi dedicati. Come tutti sappiamo il Rotary Interna- tional è la più antica associazio- ne di servizio nel mondo intero. Nasce a Chicago negli Stati Uniti 107 anni fa il 23 febbraio 1905. Oggi è presente ed attivo in ol- tre 220 paesi civili, gli stessi che abbiamo visto partecipare alle recenti Olimpiadi di Londra nella sfilata delle bandiere. È l’identica festosa sfilata dei nostri Congressi Internazionali. L’ultimo si è svol- to a Bangkok lo scorso aprile ed i prossimi saranno a Lisbona nel 2013 e Sidney l’anno successivo, con la partecipazione di alcune decine di migliaia di Soci prove- nienti da ogni Nazione. Infatti il Rotary è suddiviso in 540 distretti che comprendono 34.000 Club per un totale di 1.240.000 Soci sull’intero pianeta, secondo i dati indicativi forniti all’inizio del pre- sente Anno Rotariano. Il nostro distretto 2031 comprende Nord Piemonte e Valle d’Aosta, conta 51 Club e circa 2.500 Soci di ogni estrazione professionale distribu- iti su tutto il territorio. A questo Rotary globale è stata dedicata nel settembre scorso una sessione speciale dell’Assemblea generale dell’ONU in vista 1988 con una campagna internazionale di vac- cinazioni. Il motto del Rotary è “servire al di sopra di ogni interesse”. Rotary è stato definito un gruppo di amici, appartenenti a diverse professio- ni e chiamati ad impegnarsi a fa- vore del prossimo. La definizione è attuale, del 2006, vale per tutto il Rotary e per ogni suo distretto ed implica una importante rica- duta sociale. Il Rotary ha un suo manuale di procedura, uniforme nel mon- do intero, tradotto in ciascuna delle nove lingue ufficiali tra cui l’italiano, che definisce gli scopi della nostra istituzione così: 1°) Promuovere il legame di amicizia per servire l’interesse generale; 2°) Promuovere i valori etici nelle attività professionali e imprendi- toriali; 3°) Orientare ogni attività professionale e pubblica all’ide- ale del servizio; 4°) Favorire la comprensione e la cooperazione reciproca a questi fini. Il tema dell’anno 2012-2013 individuato dal Presidente Inter- nazionale, il giapponese Sakuji Tanaka che ha vissuto in prima persona la vittoriosa esperienza della ricostruzione post atomica, e che focalizza il senso dell’ope- ratività Rotariana, è “La Pace at- traverso il servizio”, asse portante del Forum di Berlino e degli altri che seguiranno a Honolulu dal 25 al 27 gennaio 2013 ed a Hiro- shima il 17-18 maggio 2013. Tutto ciò va vissuto attraverso la prova, sempre valida, delle quattro domande che richiama il nostro agire ai valori etici dell’in- teriorità per ogni iniziativa: 1°) Risponde a verità? 2°) È giusto per tutti? 3°) Promuoverà la buo- na volontà e migliorerà i rapporti d’amicizia? 4°) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati? L’estensione all’intera società civile dei principi Rotariani ha sempre significato e significa spinta al suo progresso. Proprio in questi giorni ho finito il ciclo delle visite previste per il 2012. Restano pochissimi Club che per ragioni organizzative incontrerò a gennaio prossimo. Incontrerò a gennaio prossimo. Il protrarsi tanto in avanti della con- clusione del tour istituzionale di- pende dall’aver voluto rispettare, per ogni visita, il giorno e la sede liberamente scelti da ciascuno nella sua cadenza ed autonomia. Ho sempre privilegiato il contatto diretto, senza schemi prefissati, modulando argomenti e discorso I l progetto Talassemia Marocco prosegue il suo percorso, è giunto a Tangeri, dove è stato aperti l’ottavo centro di eccellenza per la cura della malattia. Ma anche nella nostra comunità continua a viaggiare. È iniziata una campagna di comunicazione sui mezzi della GTT a Torino, che ha l’obiettivo generale di farci conoscere meglio dai nostri concittadini e stimolarli a vederci come persone impegnate nelle nostre professioni e nelle nostre comunità. Michele G. Porfido LETTERA DI DICEMBRE C ari amici, stiamo per entrare nel mese di dicembre, mese che si concluderà con il Santo Natale, che è l’occasione di un momento di pausa nel turbine della vita quotidiana e di ritrova- re la gioia e la serenità di stare con la famiglia. E cos’è la famiglia in estrema sintesi? E’ unità e comunione. E se diamo questo significato al termine, allora noi Rotariani abbiamo la fortuna di poter con- tare su più famiglie diverse e di poter condividere tutte le gioie ma anche tutte le responsabilità del farne parte. Per noi la famiglia in primo luo- go è ovviamente quella rappre- sentata dal nostro partner, dai nostri figli e dai nostri parenti. E la responsabilità a questo pro- posito è solo una: prendiamo coscienza e godiamo questo immenso dono e questa stra- ordinaria opportunità che è la famiglia. Il nostro compito in questa fa- miglia è quello di essere vicino ai nostri cari, guidarli, consi- gliarli e prenderci cura di loro e dei loro affanni. In una parola “servirli”. E poi c’è l’altra fami- glia per noi tutti, che è l’appar- tenenza al Rotary. E non mi riferisco tanto al- l’“Istituzione Rotary”, ma soprat- tutto alla appartenenza al Club. Il Club significa amicizia, piace- re di stare insieme e di trovarsi, dibattere con persone che si ri- spetta ed alle quali ci unisce un identico modo di sentire, pur nella diversità degli iter profes- sionali e delle esperienze degli individui che ne fanno parte. Significa condivisione di ideali e di obiettivi: l’integrità nell’a- zione, la lealtà ed il rispetto nei confronti degli altri e la corret- tezza etica, che costituiscono i cardini dell’essere Rotariano, sono un collante che ci accomu- na e ci rende simili. In più, la consuetudine di ritro- varsi settimanalmente da un lun- go periodo di tempo non fa che unirci e farci sentire più vicini. Ed ecco che il Club diventa un po’ come una famiglia allargata. Buon Natale e felice Anno Nuovo (continua a pag. 2) (continua a pag. 2) Nella foto le Socie del Rotaract di Biella Integrità, lealtà, rispetto e correttezza etica costituiscono i cardini dell’essere Rotariano

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Allegato a Rotary Dicembre n. 11 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2031 e del Distretto 2032 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] - [email protected]

DICEMBRE 2012 N° 11Agenzia Club Med Voyages

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Torino

Lettera di dicembre

Servire al di sopra di ogni interesseè una definizione sempre attuale

C ari Presidenti e Segretari di Club Cari e care Rotariani,

Rotaractiani ed Interactiani,appena ritornati dal Forum “Pace senza confini” svoltosi a Berlino dal 30 novembre al 2 dicem-bre con temi ed argomenti che troveranno organico sviluppo nelle prossime settimane, eccoci d’impeto alla metà dell’Anno Ro-tariano 2012-2013, alle festività natalizie ed al passaggio al nuovo anno solare.Grazie all’impegno del PDG Ser-gio Vinciguerra, degli altri PDG e di alcuni amici è stato completato e sarà presto distribuito a tutti i Club del Distretto 2031 un ag-giornato CD interamente dedi-cato alla formazione che sarà la nostra base ed il nostro supporto in questo delicato settore.Merita ricordare qualche spunto degli interventi dedicati. Come tutti sappiamo il Rotary Interna-tional è la più antica associazio-ne di servizio nel mondo intero. Nasce a Chicago negli Stati Uniti 107 anni fa il 23 febbraio 1905. Oggi è presente ed attivo in ol-tre 220 paesi civili, gli stessi che abbiamo visto partecipare alle recenti Olimpiadi di Londra nella sfilata delle bandiere. È l’identica

festosa sfilata dei nostri Congressi Internazionali. L’ultimo si è svol-to a Bangkok lo scorso aprile ed i prossimi saranno a Lisbona nel 2013 e Sidney l’anno successivo, con la partecipazione di alcune decine di migliaia di Soci prove-nienti da ogni Nazione. Infatti il Rotary è suddiviso in 540 distretti che comprendono 34.000 Club per un totale di 1.240.000 Soci sull’intero pianeta, secondo i dati indicativi forniti all’inizio del pre-sente Anno Rotariano. Il nostro distretto 2031 comprende Nord Piemonte e Valle d’Aosta, conta 51 Club e circa 2.500 Soci di ogni estrazione professionale distribu-iti su tutto il territorio. A questo Rotary globale è stata dedicata nel settembre scorso una sessione speciale dell’Assemblea generale dell’ONU in vista 1988 con una campagna internazionale di vac-cinazioni.Il motto del Rotary è “servire al di sopra di ogni interesse”. Rotary è stato definito un gruppo di amici, appartenenti a diverse professio-ni e chiamati ad impegnarsi a fa-vore del prossimo. La definizione è attuale, del 2006, vale per tutto il Rotary e per ogni suo distretto ed implica una importante rica-duta sociale.Il Rotary ha un suo manuale di procedura, uniforme nel mon-do intero, tradotto in ciascuna delle nove lingue ufficiali tra cui l’italiano, che definisce gli scopi della nostra istituzione così: 1°) Promuovere il legame di amicizia per servire l’interesse generale; 2°) Promuovere i valori etici nelle attività professionali e imprendi-toriali; 3°) Orientare ogni attività professionale e pubblica all’ide-

ale del servizio; 4°) Favorire la comprensione e la cooperazione reciproca a questi fini.Il tema dell’anno 2012-2013 individuato dal Presidente Inter-nazionale, il giapponese Sakuji Tanaka che ha vissuto in prima persona la vittoriosa esperienza della ricostruzione post atomica, e che focalizza il senso dell’ope-ratività Rotariana, è “La Pace at-traverso il servizio”, asse portante del Forum di Berlino e degli altri che seguiranno a Honolulu dal 25 al 27 gennaio 2013 ed a Hiro-shima il 17-18 maggio 2013.Tutto ciò va vissuto attraverso la prova, sempre valida, delle quattro domande che richiama il nostro agire ai valori etici dell’in-teriorità per ogni iniziativa: 1°) Risponde a verità? 2°) È giusto per tutti? 3°) Promuoverà la buo-na volontà e migliorerà i rapporti d’amicizia? 4°) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?L’estensione all’intera società civile dei principi Rotariani ha sempre significato e significa spinta al suo progresso. Proprio in questi giorni ho finito il ciclo delle visite previste per il 2012. Restano pochissimi Club che per ragioni organizzative incontrerò a gennaio prossimo.Incontrerò a gennaio prossimo. Il protrarsi tanto in avanti della con-clusione del tour istituzionale di-pende dall’aver voluto rispettare, per ogni visita, il giorno e la sede liberamente scelti da ciascuno nella sua cadenza ed autonomia. Ho sempre privilegiato il contatto diretto, senza schemi prefissati, modulando argomenti e discorso

Il progetto Talassemia Marocco prosegue il suo percorso, è giunto a Tangeri, dove è stato aperti l’ottavo centro di eccellenza per la cura della malattia. Ma anche nella nostra comunità

continua a viaggiare. È iniziata una campagna di comunicazione sui mezzi della GTT a Torino, che ha l’obiettivo generale di farci conoscere meglio dai nostri concittadini e stimolarli a vederci come persone impegnate nelle nostre professioni e nelle nostre comunità.

Michele G. Porfido

Lettera di dicembre

C ari amici,stiamo per entrare nel mese di dicembre, mese

che si concluderà con il Santo Natale, che è l’occasione di un momento di pausa nel turbine della vita quotidiana e di ritrova-re la gioia e la serenità di stare con la famiglia.E cos’è la famiglia in estrema sintesi?E’ unità e comunione.E se diamo questo significato al termine, allora noi Rotariani

abbiamo la fortuna di poter con-tare su più famiglie diverse e di poter condividere tutte le gioie ma anche tutte le responsabilità del farne parte. Per noi la famiglia in primo luo-go è ovviamente quella rappre-sentata dal nostro partner, dai nostri figli e dai nostri parenti. E la responsabilità a questo pro-posito è solo una: prendiamo coscienza e godiamo questo immenso dono e questa stra-ordinaria opportunità che è la famiglia.Il nostro compito in questa fa-miglia è quello di essere vicino ai nostri cari, guidarli, consi-gliarli e prenderci cura di loro e dei loro affanni. In una parola “servirli”. E poi c’è l’altra fami-glia per noi tutti, che è l’appar-tenenza al Rotary.E non mi riferisco tanto al-l’“Istituzione Rotary”, ma soprat-

tutto alla appartenenza al Club. Il Club significa amicizia, piace-re di stare insieme e di trovarsi, dibattere con persone che si ri-spetta ed alle quali ci unisce un identico modo di sentire, pur nella diversità degli iter profes-sionali e delle esperienze degli individui che ne fanno parte. Significa condivisione di ideali e di obiettivi: l’integrità nell’a-zione, la lealtà ed il rispetto nei confronti degli altri e la corret-tezza etica, che costituiscono i cardini dell’essere Rotariano, sono un collante che ci accomu-na e ci rende simili.In più, la consuetudine di ritro-varsi settimanalmente da un lun-go periodo di tempo non fa che unirci e farci sentire più vicini. Ed ecco che il Club diventa un po’ come una famiglia allargata.

Buon Natalee feliceAnno Nuovo

(continua a pag. 2)

(continua a pag. 2)

Thalassemia: il grande progetto Rotariano attraversa le vie di Torino

Nella foto le Sociedel Rotaract di Biella

Integrità, lealtà, rispetto e correttezza eticacostituiscono i cardini dell’essere Rotariano

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UN SERVICE CON LA CORALE GIUSEPPE VERDIUnire due grandi tradizioni italiane, in un’unica serata: è questo

l’obiettivo felicemente raggiunto dal nostro Gruppo 5 (che, come sappiamo, raccoglie i Club Torino Lamarmora, Torino Ovest,Torino Polaris,Torino Sud Ovest,Torino Stupinigi,) + il Club Torino Crocet-ta, che con il Patrocinio del Distretto 2031 hanno saputo fondere la grande tradizione lirica della Città di Parma con la lunga e benefica tra-dizione dei Santi Sociali di Torino, organizzando un’importante serata musicale a favore della Scuola Media del nostro Cottolengo.L’idea aveva preso corpo nel corso dell’Anno Rotariano 2011/2012, ed era finalizzata all’acquisto di un pulmino, da dedicare al trasporto dei ragazzini disabili, che appunto frequentano la Scuola Media del Cottolengo (Associazione Sportiva Giuco).Il cuore dell’iniziativa è stato sostenuto dal contributo che i Club han-no versato, per la durata di due anni: ma è parso subito opportuno affiancare a questa fonte di aiuto anche uno spettacolo musicale, che consentisse appunto di integrare la preziosa raccolta fondi.Ha così trovato realizzazione l’idea di invitare, presso il Teatro del-la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, la mitica Corale Giuseppe Verdi di Parma, una delle più antiche e gloriose espressioni dell’amore italiano per il bel canto�.La Corale - che ha festeggiato nel 2005 il suo 100° anniversario - è infatti depositaria di un’ininterrotta tradizione di successi, di presenza sulle scene e di inesausta attività formativa a favore dei giovani, concre-

tizzata dal Coro di voci bianche e dal Coro giovanile.Lunga poi è la storia dei grandi Direttori che hanno guidato la Corale, per giungere fino all’attuale Direttore, il Maestro Fabrizio Cassi, che è stato stretto collaboratore del grande tenore Carlo Bergonzi, nato nel 1924 e considerato uno dei più autorevoli interpreti del repertorio verdiano.La serata, che si è tenuta venerdì 19 ottobre scorso, è iniziata con un Saluto alle Bandiere tutto particolare: la Corale Verdi ha infatti splen-didamente eseguito l’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia. Decisamente folta ed attenta presenza di Rotariani, che hanno lungamente applau-dito il ricco programma presentato poi dalla Corale: programma tutto basato sull’immortale opera di Giuseppe Verdi, ma impreziosito anche da due noti pezzi di Bizet e di Rossini.Inutile sottolineare l’alta professionalità ed il trascinante carisma della Corale e del suo Maestro Cassi, che si è esibita nel suo repertorio più congeniale, accompagnata in alcuni brani dal soprano Alicia Quinta-valla, dal mezzosoprano Maria Vittoria Paba, dal tenore Seung Hwa Paek e dal basso Franco Montorsi.Ancora una volta, è apparso in tutto il suo splendore il ruolo della Co-rale Verdiana, che, negli anni, ha onorato il nome di Parma e dell’Italia in tutto il mondo, in una ricchissima serie di esibizioni di successo.Significativo è stato anche l’apporto dei saluti dei Rappresentanti Ro-tariani: in primo piano il Governatore Prof. Pier Luigi Baima Bollone,

attorniato dai Presidenti del Gruppo 5 che, con la voce di Sergio Morra, hanno saputo ricordare e ringraziare lo stesso Governatore, i Past Go-vernor e tutti i Rotariani, Ospiti e Signore, che hanno fatto da splendi-da cornice ad una serata così riuscita.Non è inoltre mancato un doveroso ringraziamento al Prefetto di Par-ma, Dott. Luigi Viana, anch’esso Rotariano del Torino Nord ed alla sua gentile Consorte e Rotariana Letizia Viana, che si sono attivamente impegnati per costruire la partecipazione della Corale Verdi a questo importante evento artistico.In sintesi conclusiva, una serata ideale, cha ha saputo fondere la gran-de cultura italiana, l’amore per la musica e lo spirito di servizio, in un’iniziativa che farà certamente del bene ad un’istituzione tipicamen-te torinese come il Cottolengo, che � fin dalla sua fondazione ad opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nel lontano 1832 ha saputo interpretare al meglio lo spirito di carità e di concretezza, tipico della nostra migliore tradizione.

Domenico Lops

Ma anche nei confronti di que-sta famiglia abbiamo delle re-sponsabilità. In primo luogo abbiamo la re-sponsabilità di non limitarci ad essere osservatori di quanto ac-cade ma di partecipare alla vita ed ai progetti di chi con noi costituisce parte di questa fa-miglia. Nelle mie visite non mi sono stancato di ripetere quan-to sostenuto dal Presidente della commissione per il Piano Strategico del Rotary Interna-tional: dobbiamo cambiare la nostra cultura e passare da una cultura della presenza ad una cultura della partecipazione. E quindi, cari amici, vediamo di impegnarci tutti nelle azioni di servizio e nei progetti, con la nostra professionalità e con le nostre capacità: è quanto ci è stato richiesto di fare al-lorché abbiamo accettato la chiamata al Rotary ed è comun-que quanto ci si aspetta da un componente appunto di una “famiglia”.In fondo anche in questo caso si tratta di “servire”, anche se in un ambito molto più vasto del-la famiglia tradizionale, ma con un compito che siamo chiamati

ad assolvere che è simile. Ed al quale non dobbiamo sottrarci.Poi c’è l’impegno di ciascuno di noi a rendere il Club, ovve-ro l’altra nostra famiglia, più forte e più vitale, e questo lo si può fare facendo quanto ci è possibile per allargarla, per fare in modo che le persone che hanno gli stessi valori e lo stesso modo di intendere il servizio come una responsabi-lità nei confronti di chi è stato meno fortunato di noi nella vita, si aggiungano alla compa-gine sociale e divengano nostri compagni in questo magnifico percorso che il Rotary ci porta a percorrere. E allora sarà possibile essere quei “costruttori di pace attra-verso il servizio” che il Rotary International ci chiede di esse-re, assolvendo in questo modo i nostri doveri nei confronti della famiglia Rotariana.Con questo augurio vi saluto, sperando che noi tutti si possa godere un sereno periodo di pace e di gioia nell’ambito del-le nostre famiglie.

secondo le attese che ho creduto di cogliere per illustrare questi principi ed il grande sviluppo che hanno avuto. Debbo ringra-ziare veramente l’intero distretto per la festosa accoglienza, per il calore e l’affetto dimostratimi. Su queste basi è nato, si è sviluppa-to ed è maturato un vivo legame di amicizia con inviti ripetuti a catena, per cui nelle sere libere ho avuto la grandissima gioia di ritornare, anche più volte, alle manifestazioni ed alle iniziative di uno stesso Club. Tutto questo supera di fatto il mio progetto iniziale di un secondo giro siste-

matico di visite. Dico piuttosto che, come ben si sa, sono e sarò a disposizione di tutti per l’intero Anno Rotariano.Intanto, Buon Natale a tutti da parte mia e di Titti. Ai Segretari, Tesorieri, Assistenti, Staff Distret-tuale e le loro Famiglie. Buon Na-tale ai 51 Presidenti ed ai Segre-tari, Tesorieri, Prefetti, Direttivi, Commissioni con tutte le Socie e Soci ovviamente insieme alle loro Famiglie.Un affettuoso arrivederci presto!

(segue dalla prima pagina)

(segue dalla prima pagina) Concerto per la Polio al Paganini di Genova

Le note di un grande concerto per sconfiggere la polio sono state suonate da cinque magnifici artisti, oggi giovani e che do-

mani saranno grandi, dei conservatori musicali di Alessandria, Genova e La Spezia. Sabato 24 novembre l’Auditorium del Con-servatorio Niccolò Paganini di Genova, ha infatti ospitato la ma-nifestazione interdistrettuale, giunta ormai alla seconda edizione di un concerto per la solidarietà e per un mondo senza la polio. È un progetto significativo che mette in contatto i giovani e le loro famiglie con il mondo Rotary e i programmi del Rotary per le nuove generazioni al fine di trasmettere loro un bagaglio di va-lori utili alla loro formazione. La manifestazione, presentata da Sil-vano Balestreri, presidente incoming del RC Genova Sud Ovest (è stato il past president Mauro Rovida l’ideatore dell’iniziativa), ha visto la partecipazione di Paolo Biondi, Governatore del Distret-to 2032 e di Anton Mario Semolini, assistente del Distretto 2031. Il Governatore Biondi ha sottolineato l’importanza della collaborazio-ne tra Rotary e Rotaract per la valorizzazione dei nuovi talenti artistici e per contribuire concretamente all’iniziativa “End Polio Now. Dopo il saluto di Davide Viziano, presidente del Conservatorio, il Direttore del Conservatorio, Maestro Claudio Proietti, ha ricordato l’appunta-

mento del 21 dicembre, data in cui sarà realizzato il concerto di Nata-le, offerto dal Rotary alla cittadinanza, in collaborazione con il conser-vatorio Nicolò Paganini sempre a favore del progetto End Polio Now. Al concerto di Natale andrà in scena al Palazzo Ducale di Genova l’’opera “L’Arca di Noè” di Benjamin Britten, musicata e cantata dai ragazzi e dai giovani artisti del conservatorio genovese, che coinvolge-rà oltre al Rotary importanti istituzioni cittadine quali la Fondazione Palazzo Ducale, l’Accademia Ligustica, il Carlo Felice.Il concerto per la Polio al Paganini è stato eseguito da Oleksandr Pushkarenko, violino (Conservatorio Paganini di Genova); Niccolò Ricci, pianoforte (Conservatorio Puccini di La Spezia); Miryam Veg-gi, viola, Simone Buffa, pianoforte (Conservatorio Vivaldi di Alessan-dria); e Simone Sammicheli, pianoforte (Conservatorio Paganini di Genova).Sempre nell’ambito delle iniziative contro la polio è realizzato dai Conservatori musicali di Liguria e Piemonte DG Pack con brani musi-cali scelti e eseguiti da giovani artisti sul tema: “Romanticismo musica-le, tra Sogno e Realtà”. Sarà un contributo, fortemente sostenuto dalla Rotary Foundation e in particolare da Gugliemo Valobra, realizzare di sogno di un mondo libero dalla polio.

La nobiltà del servire

La correttezza etica

Biondi Fantino Viziano Balestreri Proietti

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Grande Festa della Musica nel Distretto 2031

N on tutti possono van-tare una Oktoberfest, ma se i bavaresi posso-

no giustamente andare fieri di questa grande tradizione della città di Monaco, i Rotariani del Distretto 2031, accompagnati dagli amici da poco distacca-tisi da loro per confluire nel Distretto 2032, ma che conti-nuano però a seguirli nelle ini-ziative più prestigiose, possono giustamente andare fieri di due eventi musicali eccellenti, svoltisi nel loro territorio tra il giorno 13 ed il 27 di Ottobre di quest’anno.Si tratta, in ordine di tempo, della ventiquattresima edizio-ne della “International Music Competition” della Città di Moncalieri e della sessantatre-esima edizione del Concorso Internazionale di Musica Gian Battista Viotti, al quale per la seconda volta è stato associa-to un secondo Concorso, che si esprime esclusivamente per mezzo di una ricca serie di Bor-se di Studio intitolate al nome del grande tenore Luciano Pa-varotti: orbene, tale Concorso è stato voluto, organizzato e sostenuto fin dalla sua origine dal Distretto 2030 del Rotary International, quello per l’ap-punto che quasi per gemmazio-ne ha dato origine agli attuali Distretti 2031 e 2032.Si tratta di due manifestazioni abbastanza diverse, poiché la prima è essenzialmente mirata a quella componente della for-mazione musicale che si propo-ne di abituare tutti gli studenti degli Istituti musicali, anche quelli dei primi anni, a cimen-tarsi e confrontarsi con altri studenti di pari grado, ma a livello internazionale, in esibi-zioni di carattere pubblico, che possono pure talvolta premiare talenti nascenti di grande respi-ro; per la seconda, si tratta in-vece di un classico Concorso di carattere internazionale rivolto a musicisti giovani, ma già in possesso di tutti gli strumenti e dell’esperienza necessaria ad

accedere al circuito internazio-nale dei più importanti calen-dari delle Società organizzatrici di Concerti di Musica Classica o dell’Opera lirica.Anche la presenza del Rotary International nelle due diver-se manifestazioni ha un peso del tutto diverso, poiché nel caso della “International Mu-sic Competition” della Città di Moncalieri, essa ha potuto avva-lersi soltanto del contributo del locale Rotary Club, che tuttavia, avendo partecipato non soltan-to con il cuore di tutti i suoi Soci, ma anche con la presenza di uno di essi nella Giuria, ha potuto assistere ad un evento straordinario, che si vuole qui portare a conoscenza di tutti i Rotariani amanti della Musica, cioè la nascita in pubblico in una sola occasione di ben due talenti giovanissimi, entrambi di soli dodici anni di età, ma as-solutamente eccezionali per la loro bravura, la loro incredibile maturità e la loro meravigliosa sensibilità musicale.Per il primo talento si tratta di un giovane pianista cinese che risponde al nome di Yuhang Li, che attualmente segue corsi di perfezionamento alla Univer-sità di Linz, in Austria e che ha eseguito la “Tarantella” di Liszt dominandone le estreme difficoltà di carattere virtuosi-stico con una tecnica perfetta ed un suono immacolato, tali da rendere tanto gli arabeschi più complicati che le frasi più espressive con una eleganza senza pari, alla quale si accom-pagna una compostezza che ricorda quella proverbiale di Arturo Benedetti Michelangeli.Il secondo talento è forse anco-ra più stupefacente: la giovanis-sima violinista di Regensgburg (Baviera) Anne Marie Weh-rmeyer non solo è stata in grado di superare le difficoltà trascendentali della fantasia di De Sarasate sui temi della Car-men di Bizet rivelando le valen-ze più nascoste ed espressive della partitura, ma è riuscita

a farlo con gioia, apparente-mente senza nessuno sforzo, giungendo a sottolineare con la cangiante espressione del suo piccolo volto quasi lo stesso

stupore per l’incanto della Mu-sica che stava eseguendo, che si poteva leggere nella splendida interpretazione del giovane Mozart nell’indimenticabile

film Amadeus di Milos Forman.Lo stesso Maestro Marcello Ab-bado, direttore per lunghi anni del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ha dichiarato

di non aver mai ascoltato nella sua lunga carriera di Artista e di emerito Docente nessun altro giovane con delle qualità musi-cali tanto eccezionali!

2° Concorso Luciano Pavarotti GiovaniGli amici Rotariani dei Distretti 2031 e 2032 amanti della Musica ed attenti alle iniziative in favore delle giovani generazioni sono già

perfettamente al corrente del nobile progetto di alcuni Past Governor del Distretto 2030, che già nel 2010 istituirono una serie di Borse di Studio intitolate al nome del grande Luciano Pavarotti per esprimere la loro riconoscenza per il dono dei due concerti che il Maestro offrì in passato alla Città di Torino, prima in favore dell’Assistenza ai bambini handicappati e più tardi per l’Associazione Italiana per la Ricerca e la Cura del Cancro.Nella prima edizione vennero premiate tre giovani voci di soprano provenienti dalla Nigeria, dalla Spagna e dall’Ungheria, che ebbero così l’opportunità di rivelare le loro doti musicali accanto ai talenti già più maturi che vinsero i tradizionali Premi del Concorso Gian Battista Viotti, organizzato dalla Società del Quartetto di Vercelli - giunto allora alla sua sessantunesima edizione - e che aveva accettato con entu-siasmo la nostra proposta di iniziare una collaborazione capace di sviluppare significative sinergie destinate a durare a lungo.Nelle giornate comprese tra il 20 ed il 27 di Ottobre si è ora svolta la seconda edizione del nostro Concorso per le Borse di Studio, che questa volta sono cresciute raggiungendo il numero di sei, contemporaneamente alla sessantatreesima edizione del Concorso Gian Battista Viotti; la più grande sorpresa dell’evento è stata però rappresentata dal confronto tra i risultati ottenuti dai nostri Borsisti ed i vincitori del Concorso storico, che si desidera evidenziare nelle righe seguenti:

Graduatoria Concorso Gian Battista Viotti Borse di Studio Luciano Pavarotti

Prima classificata Teresa Romano (Italia) Teresa Romano (Italia)

Secondo classificato Jootaek Kim (Corea) Jootaek Kim (Corea)

Terza classificata Jeanine De Bique (Trinidad) Marina Nachkebiya (Georgia-Russia)

Quarta classificata Sooyeon Lee (Corea)

Quinta classificata Justiyna Samborska (Polonia)

Sesta classificata Natasa Djikanovic (Serbia)

Premio del Pubblico Teresa Romano (Italia)

Premio “Teatro d’Opera” Justiyna Samborska (Polonia)

Premio Barone RaffaelloDe Banfield

Marina Nachkebiya (Georgia-Ru)

Premio Soroptimist Vercelli Sooyeon Lee (Corea)

Targa Cesare Bardelli Jootaek Kim (Corea)

Dunque i due primi classificati del Concorso storico e quelli delle Borse di Studio intitolate a Luciano Pavarotti coincidono, ma occorre anche mettere in evidenza il fatto che addirittura cinque delle sei Borse di Studio attribuite dal Concorso Luciano Pavarotti Giovani sono state ammesse al gruppo degli otto finalisti del Concorso storico.Sono state certamente le regole delle due competizioni a favorire la sovrapposizione dei primi risultati, ma pure la straordinaria maturità anche dei più giovani concorrenti, che hanno tutti dimostrato la capacità di allinearsi alle qualità dei concorrenti più esperti.In ogni caso non si può far a meno di notare lo straordinario grado di preparazione di tutti i concorrenti, che hanno dimostrato, indipen-dentemente dalla loro età, una tecnica perfetta, una voce educata alle più difficili insidie dell’intonazione e della resistenza alle difficoltà delle lunghe cadenze presenti nelle arie da loro scelte e, tutti, una eccellente musicalità.Era veramente difficile stabilire una graduatoria capace di tenere conto delle fin troppo sottili differenze nel valore delle varie esecuzioni, ma l’entusiasmo dimostrato dal pubblico presente, che ha anch’esso istintivamente premiato la prima classificata, è la migliore testimo-nianza contemporaneamente della saggezza della Giuria e dell’altissimo livello delle qualità musicali dei e, soprattutto, delle giovani concorrenti.Grande è stata pure la partecipazione dei Rotariani torinesi che, alla presenza di ben tre Past Governor hanno assistito alla consegna delle Borse di Studio dei Distretti 2031 e 2032 da parte del Governatore in carica del Distretto 2031 Prof. Perluigi Baima Bollone; tutti hanno manifestato la più grande gioia per essere stati presenti all’avvenimento, esprimendo così il loro consenso ad una iniziativa che non solo si raccorda perfettamente con la filosofia Rotariana di sostegno alla Cultura ed alle giovani generazioni, ma esprime la capacità di entrare in risonanza con le iniziative più prestigiose della vita musicale della nostra Regione, portando sul nostro territorio il contributo della nostra bella Istituzione alla costruzione dell’armonia, inteso non soltanto come uno degli elementi fondamentali del linguaggio della Musica, ma della comprensione tra tutti i popoli della terra.

E veniamo alla manifestazione più importante in sé, ma anche più importante per il Rotary

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Aimez-vous BRAMS… Molti ricorderanno il romanzo

di Françoise Sagan, compar-so nei lontani anni sessanta, che portava lo stesso titolo di questo articolo, o meglio quasi, poiché il ri-ferimento della scrittrice era rivolto, ovviamente, al grande compositore romantico di Amburgo e conteneva perciò una “h” in più.Nei Distretti 2031 e 2032, quando si pronuncia quel nome si inten-de invece un servizio Rotariano di grande respiro, nato nell’anno 1999 nel Rotary Club di Moncalieri seguendo la geniale e generosa in-tuizione dell’amico Rotariano Gior-gio Crua e che risponde allo stesso suono di Brahms, ma che esprime, come ogni acronimo che si rispetti, un concetto diverso, elementare, ma ricchissimo di conseguenze: BRAMS significa infatti semplice-mente “Banca per il Recupero di Apparecchiature e Materiale Sani-tario”.I Rotariani dei due Distretti ne han-no sentito parlare per lungo tempo, poiché l’azione di Giorgio Crua è stata talmente efficace ed incisiva da meritare moltissime citazioni sulla stampa Rotariana distrettuale ed anche nazionale, citazioni che riferi-vano nei loro articoli dei brillanti ri-sultati delle azioni in corso ed inol-tre addirittura l’apertura a livello del Distretto 2030, allora operativo, di una Commissione tutta per sé, nella quale però hanno continuato a lavorare praticamente quasi solo l’inventore dell’iniziativa ed alcuni tra i suoi più stretti collaboratori.Così all’autore di queste righe è venuto spontaneo porsi una “quasi domanda” del tutto simile al titolo del romanzo della Sagan, una quasi domanda che non mette in dubbio il valore dell’oggetto al quale si riferisce, ma alla condivisione del valore in essa illustrato da parte di coloro che in qualche modo sono chiamati ad esprimerlo ma, soprat-tutto, a parteciparvi.Lo stesso autore è stato invitato dal Governatore del nuovo Distretto, il professor Baima Bollone, che evidentemente appartiene alla categoria di coloro che ben com-prendono il valore dell’iniziativa, a ricordare sulle pagine della stampa distrettuale l’esistenza e la filosofia di BRAMS, desideroso di offrire una spalla autorevole ad un pro-gramma che già ha fatto miracoli, ma che avrebbe potuto farne molti di più se avesse convenientemente coinvolto un maggior numero di Rotariani.

Certamente il volume degli oggetti salvati da BRAMS e riciclati nei luo-ghi dove potevano offrire ancora tanto aiuto alle persone che soffro-no è cresciuto moltissimo e perciò in calce a queste righe sarà riporta-to un elenco aggiornato di quanto realizzato ad oggi, ma esso sarà limitato soltanto agli esempi delle apparecchiature più significative per non occupare una spazio che diventerebbe forse troppo grande, addirittura eccessivo...Tale elenco, di per sé impressio-nante, aiuterà a confermare una volta di più il valore oggettivo del programma BRAMS espresso da numeri incontrovertibili, ma non è questo lo scopo di queste righe.L’occasione offerta dal nostro Go-vernatore è quella di richiamare l’attenzione di tutti coloro che sono in grado di partecipare al program-ma BRAMS su come essi possono partecipare e far sì che l’iniziativa non abbia ad affievolirsi in un non lontano futuro; infatti anche le grandissime energie di Giorgio Crua non possono essere infinite e perciò occorre ricercare nuovi seguaci, capaci di continuare a far vivere l’iniziativa e possibilmente estenderla verso nuovi, più ampi orizzonti. Che cosa sarebbe auspi-cabile veder realizzato all’interno dei nostri Distretti 2031 e 2032 (per ora, ma con l’intenzione di estendere l’azione almeno agli Di-stretti italiani) allo scopo di offrire solide radici al programma e sotto-porlo all’attenzione del Rotary In-ternational nello stesso modo che il Rotary Club di Treviglio seppe imporre una azione divenuta poi il programma POLIOPLUS?Una serie di azioni semplici, capaci di divenire assai incisive se saranno comprese e condivise e che ci si permette di evidenziare nei punti seguenti:• Istituire un centro di coordina-

mento dell’informazione, svi-luppato a cura del Distretto con la collaborazione dei Rotariani esperti nella scienza e del tratta-mento dell’informazione stessa (ad esempio il webmaster) nel quale far confluire i dati emer-genti dalle fonti descritte più avanti.

• Invitare non solo tutti i Rotariani medici, ma anche altri operatori sanitari in senso lato (come gli appartenenti all’industria ed alla distribuzione di apparecchiature mediche, nonché gli operatori dell’industria farmaceutica) ad aderire formalmente al program-ma, segnalando il proprio no-minativo ad una unità centrale

gestita dal Distretto.• Redigere un elenco delle

Istituzioni (pubbliche e private, laiche e con-fessionali) interessate ad interpellare BRAMS per le loro esigenze. Tale elenco è già pra-ticamente disponibile poiché corrisponde alle Istituzioni con le quali Giorgio Crua ha sempre operato.

• Impegnare formalmente tutti coloro che hanno dato la pro-pria adesione al programma a segnalare tutti i dati relativi alle scadenze della operatività di ap-parecchiature esistenti presso le varie strutture pubbliche e pri-vate, poiché in via di sostituzione con strumenti di caratteristiche più avanzate. Parimenti segnalare l’esistenza di “code” di produzio-ne di farmaci non coperte da for-mali ordinazioni, ma comunque prodotte come eccedenze che è possibile recuperare.

• Istituire una specie di “magazzino virtuale” corrispondente alla di-sponibilità di materiale sanitario attuale, con l’indicazione della località dove è disponibile, la scadenza per i suo ritiro o l’even-tuale opportunità di una colloca-zione provvisoria nel magazzino di Carignano gestito dalla Asso-ciazione Amici di Brams.

• Incrociare i dati delle richieste e della disponibilità per procedere all’assegnazione dei vari prodotti disponibili e prendere contato con gli interessati per le modalità di consegna della merce.

Se si potesse contare in un prossi-mo futuro su di una tale collabora-zione, si potrebbe non solo assicu-rare una lunga vita al programma BRAMS nato nel Distretto 2030, ma provare ad estenderlo almeno agli altri Distretti italiani; infatti non si è certamente inventata l’acqua calda, poiché non vi è alcun dubbio che una innumerevole serie di Rotary Club nel nostro Paese ha già avuto l’occasione di mettere in pratica BRAMS, ma non l’ha mai detto, o meglio, si è limitato ad illustrare le proprie iniziative con una lunga serie di descrizioni dettagliate di un evento del quale giustamente potevano menar vanto, ma non fa-cilmente riconoscibile.L’invito dell’Associazione “Amici di BRAMS” è semplice: se qualche altro Club del nostro Distretto o esterno ad esso metterà in pratica BRAMS, nessuno andrà mai a sot-trargli il suo merito, non per que-sto sarà una iniziativa del Rotary Club Moncalieri del quale essere gelosi, sarà solo un semplicissimo strumento con il quale i Rotary Club vogliono essere riconosciuti all’esterno, come una Istituzione che vuole semplicemente fare del bene, una Istituzione nota nel mon-do intero per aver prodotto prima il progetto POLIOPLUS e poi il programma BRAMS. L’Associazione sarà enormemente riconoscente a tutti i Club e a tutti i Rotariani ca-paci di recepire questo messaggio, aderire all’iniziativa e dedicare ad essa anche una modesta frazione del proprio tempo e della propria esperienza professionale.Grazie della loro attenzione, che si spera possa essere ulteriormente stimolato dalla lettura delle “cose” che BRAMS è già riuscito a fare fino ad oggi, riassunte nell’elenco seguente, che descrive soltanto gli oggetti più significativi che costitu-iscono il patrimonio di un servizio destinato all’umanità intera.

Elenco del materiale fornito

Apparecchiature medicheN. 1 camera iperbarica seminuova comple-

ta di consolle comando, quadro elettri-co, compressore con relativi accessori, serbatoio aria 3000 lt. essiccatore con filtri e serbatoio acqua con relativi ac-cessori

N. 1 laboratorio analisi completo di centri-fughe, vetreria, camere Burker, densi-metri, pipette, provette, ecc.

N. 2 Ambulatori di endoscopia completi (fonte luminosa, registratore, bronco-scopio, gastroscopio, cistoscopio, co-lonscopio)

N. 1 studio dentistico completo di riunito, mobili base, scrivanie, sedie, sgabelli

N. 1 auto-medica Mitsubishi 6/8 posti per trasporto malati completa di bombole ossigeno

N. 3 ambulanze Ducato Fiat completa di 2 barelle, defibrillatore, pallone ambu e 2 zaini emergenza

N. 4 ambulanze Volkswagwen 4x4 comple-ta di 2 barelle, defibrillatore, pallone ambu e zaini emergenza

N. 1 ambulanze Ducato Fiat completa di riu-nito da dentista

N.24 radiologie fisse complete di pareti piombate e camici piombati

N. 20 radiologie mobiliN. 41 riuniti da dentista di cui 15 portatiliN. 4 studio radiologici completiN. 7 laboratori analisi completi di mobili e

scaffalatureN. 3 cappa aspiranti per laboratorio N. 1 strumento elettroforesi proteine con

computer, monitor, tastiera, scanner e stampante

N. 1 officina ortopedica completaN. 1 postazione oculistica completa di lam-

pada a fessura, oftalmometro, tavola optometrica, proiettore ottotipo, cen-semeter, carrello portastrumenti

N. 14 ecografiN. 10 apparecchi brillanzaN. 13 ortopantomografiN. 10 mammografiN. 34 elettrobisturiN. 3 ossimetriN. 39 diafanoscopiN. 1 microscopio per chirurgia oftalmicaN. 1 apparecchio per circolazione extracor-

porea pediatricaN. 1 laser per sala operatoriaN. 1 cardiotomografoN. 8 colposcopiN. 6 audiometriN. 2 isterosuttoriN. 1 podoscopioN. 1 cabina completa per audiometriaN. 18 apparecchi per anestesiaN. 2 apparecchi per elettroencefalogrammaN. 10 apparecchi per elettrocardiogrammaN. 22 apparecchi per glicemia + 2.000 stri-sceN. 25 apparecchi per aerosolN. 1 apparecchio per campimetria completoN. 3 elettrocardiografo completo di accesso-

ri e stampanteN. 6 microscopiN. 1 microscopio per chirurgia oftalmicaN. 11 otoscopio completo + 100 copri,

membrana di ricambioN. 207 fonendoscopiN. 3 defibrillatoriN. 5 laringoscopio con 3 lame misure diver-

seN. 100 apparecchio per paosN. 20 apparati per riabilitazione-fisioterapia

respiratoriaN. 67 aspiratori per sala operatoriaN. 67 lampade scialitiche fisse e portatiliN. 30 centrifugheN. 3 autoclaviN. 6 lavamani inoxN. 40 sterilizzatrici a seccoN. 40 concentratori d’ossigenoN. 4 ventilatori polmonariN. 6 tende ossigenoN. 4 poltrone prelieviN. 29 tavoli operatoriN. 681 letti per articolati per degenzaN. 6 letti dialisi

N. 6 letti rianimazioneN. 11 letti ginecologiciN. 55 lettini visitaN. 12 letti pediatriciN. 7 letti a bilancia per dialisiN. 1 lettino elettrico per disabiliN. 10 letti carrellati pieghevoli N. 30 letti pediatriciN. 313 comodiniN. 500 materassiN. 150 cusciniN. 12 culleN. 1 culla termica per trasporto e rianima-

zione neonati completa di bombola ossigeno, monitor ecg, aspiratore

N. 25 incubatriciN. 8 lampade per itteroN. 1 statimetro per neonatiN. 9 frigoemotecheN. 2 frigoriferi per medicinaliN. 43 barelle carrellateN. 157 carrozzine per disabiliN. 5 carrozzine per disabili elettrichen. 1 sollevatore sedie a rotelle motorizzaton. 1 sollevamalati pneumaticoN. 6 lavapadelleN. 35 piantane per fleboN. 44 bilance adulti e neonatiN. 112 protesi ancaN. 14 protesi arti inferioriN. 861 fili KirschnerN. 700 chiodi KuntcherN. 1750 chiodi EnderN. 118 steli femoraliN. 140 placche ortopedicheN. 250 viti per ortopediaVarie centinaia ferri chirurgici assortitiN. 1700 lentine per catarattaN. 69 busti pediatriciN. 1350 scarpe ortopediche adulti/bambiniN. 150 quintali disinfettanti (51 bancali)Varie centinaia confezioni medicinali vari (ultimo arrivo 48 bancali)Varie centinaia latti per neonatiArredi per 2 studi medici completi di scriva-

nie, lettini, sedie, armadi, lampadariArredi per sale d’attesa completi di sedie, ta-

volini, armadiettiCentinaia bancali materiale sanitario vario (ben-

de, garze, bende gessate, cerotti, can-nule, aghi cannula, fili sutura, masche-rine anestesia, mascherine ossigeno, bisturi monouso, cestelli sterilizzazio-ne, sacche per urine e colostomia, bi-beron (6000), disinfettanti ambientali e cutanei, guanti monouso (250000) ecc……)

Decine bancali di medicinali variN. 1 autocarro Iveco 260 ribaltabile con gru N. 1 autocarro OM 150 dei vigili del fuoco

completamente accessoriato N. 1 idrovora per pozzo artesianoN. 1 piccolo ’jumbetto’ per ediliziaN. 70 computer completi

Materiali complementariN. 1 banco bar completoN. 1 impastatrice N. 2 forni pasticceriaN. 2 tagliaverduraN. 1 centrifuga per verduraN. 1 pelatrice rapida per patateN. 1 frullatore da bancoN. 1 turbofrantumatoreN. 1 affettacipolleN. 1 frigoriferoN. 1 laboratorio falegnameria completoN. 1 officina meccanica completaN. 1 negozio bar completoN. 21 macchine per maglieriaN. 2 macchine da cucitoN. 100 biciclette mountain bikeN. 46080 barattoli nutellaN. 700 paia scarpeN. 31 televisoriN. 30 vasche da bagno in vetroresinaDecine bancali di piccoli elettrodomestici (bi-

stecchiere, frullatori, scaldavivande, tostapane, rasoi, ferri da stiro ecc...)

Decine bancali vestiti assortiti

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Creare e aggiornare con facilità il sito web del ClubUn nuovo, veloce ed agile strumento informatico disponibile per tutti i Club dei Distretti 2031 e 2032

Dopo il frazionamento del Distretto Rotary 2030 ope-

rante dal 1° luglio 2012, in cia-scuno dei due nuovi Distretti 2031 e 2032 è pienamente ope-rativo un nuovo sito Web tec-nologicamente all’avanguardia (indirizzi, rispettivamente: www. rotary2031.it e www.rotary2032.it, come illustrato dettagliatamente nell’articolo a pag. 2 del Tabloid distrettuale n° 7 di luglio-agosto 2012).Contestualmente, nell’obiettivo di massimizzare il supporto alle attività informatiche dei Club, l’impegno dei due Distretti pro-segue in modo congiunto e co-ordinato, facendo sempre affida-mento sulla competenza tecnica e disponibilità del loro Webma-ster Luigi D’Andrea (RC Vivero-ne Lago). Inoltre, in entrambi i Distretti 2031 e 2032 in ambito più ampio opera - in affianca-mento al Webmaster distrettuale D’Andrea - per le tre tipologie di attività inerenti l’elaborazione delle statistiche distrettuali, la preparazione anagrafica degli annuari Rotariani, il control-lo delle assiduità dei Club, un Information Technology Team coeso e da tempo “collaudato”, composto, rispettivamente per le corrispondenti tre funzioni, da: Bruno Scovazzi (RC Torino Europea), Enrico Giordani (RC Torino Nord-Est), Ivana Massoc-ca (RC Viverone Lago).Dall’inizio dell’Anno Rotariano 2012-2013 - tutti i Club dei Di-stretti 2031 e 2032 hanno a di-sposizione un nuovo, veloce ed agile strumento informatico per

creare e mantenere aggiornato il proprio sito Web di Club.Ora i Club hanno la possibilità di gestire, in sostituzione del loro vecchio sito Web, un nuovo “Sito Web standard” su piattafor-ma CSW, appositamente adotta-ta per semplificare e ridurre la lunghezza del codice program-ma e per rendere le applicazio-ni Internet automaticamente compatibili con i nuovi formati di computer palmari, iPhone, smartphone, tablet, iPad, garan-tendo agli utenti elevata affida-bilità di utilizzo, migliori perfor-mance e superiore rapidità negli accessi rispetto alle soluzioni tradizionali.Dal punto di vista gestionale, i vantaggi più significativi di que-sto software, offerto a tutti i Club dei Distretti 2031 e 2032, risie-dono nella sua grande rapidità di utilizzo e nell’elevata sempli-cità di apprendimento per chi gestisce il sito Web di Club. La struttura del nuovo “Sito Web standard”, creata e disegnata dal Webmaster distrettuale in analo-gia a grafica e struttura del sito Web del Rotary International, comprende, nell’articolazione delle differenti pagine sfogliabili con il mouse dall’utente finale, tutte le aree e le funzionalità di cui i Club necessitano per diffondere le loro informazio-ni via Internet: - Home (pagina destinata alla presentazione del Club nell’ambito del Rotary International e del Distretto di appartenenza), - Club (la sintesi della storia del Club), - Organico (i Soci Onorari e Attivi), - Presi-

dente (lettera programmatica del Presidente di Club, insieme ad altri eventuali documenti il-lustrativi della sua presidenza), - Organigramma (la composizio-ne del Consiglio Direttivo e delle Commissioni di Club), - Photo Gallery, - Notizie (l’aggiorna-mento su riunioni imminenti, su iniziative progettuali ed attività in corso), - Agenda (il calendario delle riunioni).Un esempio di Sito Web stan-dard è quello realizzato dal Ro-tary Club Viverone Lago (http://viveronelago.rotary2031.it).Se però un Club che adotta il “Sito Web standard” volesse strutturarlo con una diversa denominazione di pagine, può facilmente ottenere le persona-lizzazioni desiderate rivolgen-dosi direttamente al Webmaster distrettuale Luigi D’Andrea.La caratteristica più interessante del “Sito Web standard” propo-sto ai Club è l’estrema facilità di aggiornamento: la persona che riveste la funzione di Webmaster di Club, anche se completamente

priva di conoscenza di linguaggi di programmazione e procedure di pubblicazione su Web (que-sta figura potrebbe essere, ad esempio, lo stesso Segretario di Club oppure, se presente, la segretaria operativa), è in grado di aggiornare con immediatezza (“da subito”) le pagine del sito, caricandovi immagini, documen-ti, fotografie, filmati e altri ogget-ti multimediali, pubblicandoli in rete istantaneamente. A ben ragione si può dire che la gestio-ne di un sito Web Internet con il pacchetto “standard” è facile e veloce come il semplice editing di un documento Word su PC.Una ulteriore caratteristica, di-rettamente fruibile dagli utenti finali (Soci) del Club, è la tra-smissione di RSS (acronimo di RDF Site Summary o Really Simple Syndication), formato applicativo che genera, a richie-sta dell’utente, flussi di dati che gli forniscono automaticamente sul suo PC i nuovi aggiornamen-ti (documenti, file o commenti) pubblicati nel sito Web del suo

Club senza doverli visitare ma-nualmente uno ad uno.Il Webmaster distrettuale Lui-gi D’Andrea assicura ai gestori dei siti Web standard di Club assistenza remota on line via Internet su PC per gli eventuali problemi incontrati. Va anche detto però che, partendo “da zero”, occorre soltanto qualche minuto di colloquio telefonico con lui per effettuare la registra-zione dal proprio PC (rilascio di Userid e Password) e quindi completare la fase di implemen-tazione del sito.Che deve fare il Club fare per usufruire di questa opportunità? Deve semplicemente inviare una e-mail al Webmaster distrettua-le Luigi D’Andrea (E-mail: web [email protected] oppure [email protected]) o, eventualmente, telefonargli per avere tutti i ragguagli necessari in merito ai costi di installazione e gestione e per emettere la ri-chiesta di utilizzo del “Sito Web standard” di Club al Distretto.

Bruno Scovazzi

Luigi D’Andrea - Webma-ster Distretti 2031 e 2032

Enrico Giordani - Ela-borazione Assiduità dei Club Distretti 2031 e 2032

Ivana Massocca - Anagra-fiche Distretti 2031 e 2032

Bruno Scovazzi - Statisti-che Distretti 2031 e 2032

Che emozione il Rotary Day alle Nazioni Unite

Il 3 Novembre 2012 si è svolto a New York il Rotary Day in

una location davvero unica, la sede delle Nazioni Unite, luogo dove si pianifica e si fa la Pace. Orgoglioso di aver partecipato vi racconto l’esperienza di un Rotaractiano “internazionale” e di un Rotariano fresco di spil-la. All’ingresso del Palazzo di Vetro l’occhio cade subito su un’enorme sfera di bronzo, è la famosa “Sfera con sfera” ope-ra del grande scultore Italiano contemporaneo Arnaldo Pomo-doro che fu donata dal Governo italiano alle Nazioni Unite nel 1996 come simbolo di pace, il secondo sguardo invece viene rapito da “Knot-Violence“ una pistola dalla canna annodata cre-ata dallo svedese Carl Frederik Reutersward dopo l’assassinio di John Lennon, divenuta poi icona mondiale e simbolo della fondazione per la non violenza tra i giovani. Bandiere, manife-sti e roll-up erano il benvenuto coreografico, l’atmosfera era quella classica di una conferenza internazionale, questa però ave-

va qualcosa di più oltre alle sin-golari misure di sicurezza : due conference plenarie in contem-poranea, la prima del Rotary In-ternational, la seconda organiz-zata per i programmi giovani del Rotary, tutta dedicata alla quinta via di azione: Rotaract, Interact, scambio giovani ed ambasciatori per la pace insieme. Quest’ulti-ma era piena di giovani di tutte le età e delle più svariate prove-nienze, tutti attenti e silenziosi sino a quando lo speaker ha dato

il via ad un gioco per il pubblico dove il premio era la semplice interazione attiva degli stessi: è stato bello poter assistere. L’e-lemento di spicco è stato sicura-mente la presenza di ShelterBox con tanto di tenda montata ed equipment in bella mostra; mi-gliore presentazione per il neo “Rotary Partner Project” non si poteva immaginare. Anche tra i giovani il progetto ShelterBox è stato accolto con entusiasmo. La curiosità fa si che la visita proce-

da in direzione della sala Rotary, ed ecco uscire per una pausa il Presidente Internazionale Sukuji Tanaka, complice la mitica fel-pa ROTARACT made in 2030 ci troviamo a scambiare un saluto, i nomi dei rispettivi Club ed un fotografia per ricordare il nostro incontro. Andrea Contini del Rotary Club Genova Nord Ovest, mio compagno di viaggio, insie-me alla foto ha avuto il compito di portare i personali auguri del Presidente Internazionale per il trentennale del suo Club. Tanaka si è dimostrato persona davvero cortese e disponibile, peccato non aver scambiato un gagliar-detto, ci saranno altre occasioni più europee, magari il Forum della Pace a Berlino o la Rota-ry Convention a Lisbona. Poco dopo incontro finalmente gli amici Rotaractiani d’oltreoceano, qualcuno amico di penna, qual-cuno conosciuto sul campo ed altri su Facebook, in un attimo ti rendi conto che il Rotaract an-cora una volta dimostra come il luogo non sia importante, il fine ed i valori del servizio che con-

dividiamo ti fanno sentire sem-pre a casa. La fila per arrivare ai food point è snella ed ordinata, ognuno sceglie il suo pranzo ri-gorosamente servito in lunchbox etichettate “Tuna”, “Chicken”, “Veggie” o ancora “Vegan”, una bibita ed un frutto a scelta ed il Kit del pranzo è completo, sem-plice e veloce. Rimane trovare il proprio posto al tavolo, magari con un Past President Internazio-nale o con un membro del Board del Rotary International o con

gli amici di prima, al coperto o in giardino guardando l’Hudson con accanto un pezzo del Muro di Berlino. Il viaggio termina qui con un arrivederci al prossimo meeting, con l’uragano Sandy alle spalle e con i saluti della nostra ambasciatrice Rotaract Nicole Dolan. E’ stata un’espe-rienza sicuramente unica nel suo genere che ricorderò per molto tempo. Arigatou.

Giorgio Gandus

RAC Genova Golfo Paradiso

Giorgio Gandus con il presidente internazionale del Rotary Sakuji Tanaka

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A un anno dall’alluvione raccolti 220 mila euro a favore delle popolazioni e del territorio particolarmente devastato

Genova: una città risorta dal fangoGli Angeli del Fango sono stati veri e propri eroi, hanno tracciato un solco di solidarietà

nel quale anche il Rotary si è voluto impegnare con identico entusiasmo

“Non permettiamo che perdano anche la loro di-

gnità” aveva dichiarato un anno fa Antonio Strumia, Governatore Rotary di Liguria,Piemonte e Val-le d’Aosta, in seguito alla tremen-da alluvione che aveva colpito Genova e subito la grande fami-glia Rotariana si era attivata per individuare e valutare le possibi-lità di intervento a favore delle popolazioni e del terri-

torio particolarmente devastato. “Il Rotary, la prima organizzazio-ne mondiale di servizio non a scopo di lucro, commenta oggi Paolo Biondi, nuovo Governato-re Rotary, a margine di una con-ferenza stampa a Palazzo Turzi, sede del Comune di Genova, da sempre dedica molta attenzione alle Comunità in cui opera e que-sta è stata una risposta rapida ed

immediata al grido di aiuto della val Bisagno e non solo”.Dopo i precedenti interventi a ridosso dei tragici eventi di un anno fa, il Rotary, attraverso il “Fondo distrettuale di Soli-darietà”, fondo alimentato dai versamenti volontari dei singo-li Rotariani sono stati raccolti circa 220.000 euro. Di questi 150.000 sono stati destinati a Genova,tramite donazioni dai vari Club (75.000 euro), e altret-tanti (75.000 euro) raccolti dai Rotariani della città attraverso l’evento Tiffany con le oltre 4000 chiavi benefiche vendute; inoltre per la rinascita di quattro paesi della val di Vara e due della val di Magra sono stati destinati altri 70.000 euro.“E’ stato un grande sforzo orga-

nizzativo, ha illustrato Emanuele Remondini past President del RC Golfo Paradiso e promoto-re dell’evento - ma i risultati ci hanno premiato. In ogni caso, fin d’ora possiamo dire che ancora una volta il Rotary, grazie al fon-damentale sostegno Rotariano e di Tiffany, hanno dimostrato la loro fattiva vicinanza alla Città di Genova e al Levante Ligure, martoriati entrambi, un anno fa, dall’alluvione ed, in particolare, a chi ha avuto bisogno di aiuto. Anche se la cifra raccolta rispetto all’ammontare dei danni potreb-be sembrare poca cosa, è bene segnalare che, quanto raccolto, è stato interamente devoluto senza alcun costo gestionale: pertanto di puro volontariato”. Tutti hanno fatto la loro parte:

presto e bene. Gli Angeli del fan-go sono stati eccezionali, si sono prodigati per salvare vite umane, pulire e ripulire botteghe e ne-gozi, scuole e magazzini invasi da acqua e fango; veri e propri eroi capaci di tracciare un solco: quello della solidarietà in caso di calamità naturale. Un solco nel quale anche il Ro-tary si è voluto gettare con iden-tico entusiasmo per contribuire materialmente alla ricostruzione e, attraverso il grande cuore che contraddistingue tutta la fami-glia Rotariana, Rotaract, Interact e Inner Weehl, ha da subito or-ganizzato una serie di interventi come quello di Babbo Natale all’Istituto Maria Ausiliatrice di Corso Sardegna, a Genova, dove è stato fatto il primo intervento del RC Centro Storico, donando dolci ai bambini e formalizzando la fattiva cooperazione in favore dello stesso Istituto attraverso l’acquisto diretto di materiale danneggiato durante l’alluvione: banchi, mobili, sedie…O come il Concerto “La pioggia, il vento… e ritorna il sereno”, or-ganizzato dal RC Golfo di Genova con la partecipazione dei Rotary genovesi, al Teatro Politeama Genovese dove in una splendi-da cornice di un teatro colmo in ogni ordine di posto, artisti come I Delirium e Sophia Baccini, Shel Shapiro e Max Manfredi, sapien-temente diretti dalla regista Ivana Saio e guidati da Mauro La Luce, oggi Presidente del Club, che ha

ideato e voluto con tutte le forze il concerto, per non dimenticare. “La musica stasera, diceva Mauro presentando la serata, ha le note della speranza e il suono della ricostruzione”.Per la cronaca, l’intero incasso è servito a contribuire all’acqui-sto di una “auto medica” per la Pubblica Assistenza di Molassana, uno dei quartieri maggiormente devastati dall’alluvione, in sosti-tuzione di quella… che il torren-te Bisagno aveva portato diretta-mente in mare.E sempre per la cronaca, a Geno-va, dei 23 destinatari delle dona-zioni (150.000 euro), 19 riguar-dano solo il quartiere di Marassi, due a Molassana e San Fruttuoso e due alla Foce.“Si è prescelta la destinazione con priorità alle Attività Produt-tive - ha concluso Paolo Biondi parlando alla Stampa - in sintesi i nostri interventi diretti sono stati per due cartolerie, due negozi di abbigliamento, un negozio di pelletteria artigiana, una polleria, tre panifici, due colorifici, una gelateria, due negozi di arreda-mento, un negozio di porte ed infissi, un bar, un calzolaio, due officine meccaniche, un negozio di materassi, una coltelleria ed articoli da taglio, un negozio di moto ed uno di trattamento delle acque oltre ad altri interventi di acquisto arredi didattici, appa-recchiature mediche...”.

Luigi de Concilio

(RC Golfo di Genova)

Iniziativa del Fondo per le calamità coordinato dal PDG Giuseppe Capone

La grande solidarietà dei Distretti 2031 e 2032Consegnati 70 mila euro ai terremotati dell’Emilia Romagna durante una commossa manifestazione

Si è conclusa l’operazione di solidarietà per i terremotati dell’E-milia Romagna lanciata dai dai Rotariani di Liguria, Piemonte e

Valle d’Aosta. Nel giugno scorso, Antonio Strumia Governatore del Distretto 2030, i Distretti 2031 e 2032 non erano ancora ufficialmen-te operativi, ha chiamato all’appello i Rotariani, mobilitando il Fondo distrettuale per le calamità coordinato dal Past Governatore Giusep-pe Capone. A luglio sono stati presi i contatti con il Rotariano del Distretto 2070 delegato a occuparsi dei problemi connessi al sisma, rivolti essen-zialmente a individuare i casi bisognosi più gravi, ad accertare le condizioni morali e professionali dei destinatari del contributo e a verificarne la reale possibilità di riprendere o di proseguire l’attività forzatamente interrotta.

Si è lavorato per individuare, tra le località gravemente colpite, quella su cui dirigere l’attenzione del Fondo e condotta un’analisi delle dit-te locali in difficoltà. Il Comune prescelto per desinare i fondi è stato Finale Emilia (Ferrara).A ottobre si è conclusa la raccolta dei fondi. Distretto 2031: 21 Club 31.540 euro; Distretto 2032: 11 Club 21.971 euro; Distretto 2032 + due privati 5.150,00 euro. Il totale raccolto è stato 58.661 euro, che sono stati arrotondati con contributo “proprio” da parte del Fondo di 11.339 euro. Quindi la somma a disposizione Fondo per gli inter-venti è stata di 70.000.Alla fine di novembre c’è stata la consegna materiale del contributo dei Rotariani dei nostri Distretti ai Titolari delle tre ditte prescelte (tutte operanti nel campo della meccanica, con ottimi requisiti pro-

fessionali ed in grado di riportare gradualmente la propria attività coraggiosamente ripresa, a livelli prossimi alla normalità).La consegna degli assegni circolari “NON TRASFERIBILI” alle ditte B.C.R. Srl - Classiche Srl - F.B. di Claudio Toselli e C. Snc, è avvenuta nel corso della consueta riunione settimanale del Club di Cento (Fer-rara)), Comune vicino a quello di Finale Emilia. Alla cerimonia erano presenti autorità Rotariane locali, il PG del Distretto 2070 Prof. Pietro Pasini, il Past Presidente del Club Bologna Ovest, Avv. Claudio Pezzi, delegato distrettuale per il sisma, il presidente del Club locale Dott.ssa Annalisa Bregoli Contri, il vice Presidente dello stesso, Claudio Sabatini, cui va gran parte del merito per l’ottimo lavoro fatto, non-ché i titolari delle ditte suddette e i Soci del Club. Il Pdg Giuseppe Capone ha rappresentato il Fondo distrettuale.

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“Siamo concentrati sul futuro. Ma il presente deve essere conside-rato nel suo pieno valore, è l’e-lemento determinante per poter costruire un futuro”. Questa la visione che i Rotariani genovesi hanno della loro città ed è per questo che i Presidenti dei dieci Rotary Club cittadini si sono riu-niti per riflettere e pianificare su alcune emergenze quali: la salute, l’istruzione, il sociale e la cultura. Il denominatore comune che lega fra loro i singoli interventi è, non solo fare del bene, ma anche af-frontare situazioni di disagio in modo tale che dalle loro risolu-zioni ne derivi, in modo perma-nente, un beneficio per la città di Genova e per la stessa Comunità.L’iniziativa, presentata oggi nel Salone di Rappresentanza di Pa-lazzo Tursi da Giorgio Guerello, Presidente del Consiglio Comuna-le e da Paolo Biondi, Governato-re Rotary di Liguria e Piemonte, si chiama “Una ruota che ne muove tante altre”, una serie di progetti che saranno messi a disposizione delle Istituzioni, ma soprattutto dei cittadini, per rilanciare la qua-lità della vita nel Centro Storico e la tutela del nostro patrimonio storico e artistico cittadino.“In passato il Rotary è stato vici-no alla cittadinanza con diverse iniziative di grande valore - ha di-chiarato Giorgio Guerello - ricor-do in particolare lo scorso anno, nella circostanza difficile e gra-vissima dell’alluvione, e continua anche quest’anno a manifestare la sua attenzione e il suo interes-se per la città con progetti che riguardano proprio la tutela del territorio, oltre che gli interventi diretti alla salute, alla cultura, alla scuola e al mondo del lavoro.Credo che nella società in cui viviamo, sia davvero sempre più pressante ed irrinunciabile risco-prire, promuovere e rispettare valori e principi fondamentali per una comunità, quali la solidarie-tà, l’unione, il senso e il rispetto del bene comune, se davvero vogliamo che la nostra società

progredisca. In un momento di gravissima crisi economico-finan-ziaria quale quello che stiamo attraversando, i cui drammatici effetti si ripercuotono in manie-ra preponderante proprio sui Comuni, che non riescono più a garantire un livello di alta quali-tà dei servizi erogati ai cittadini, il contributo del Rotary risulta di primaria rilevanza”.“E’ un piacere presentare quanto il Rotary sta facendo per Genova - interviene Paolo Biondi - non solo perché amiamo questa città così ricca di cose meravigliose ma perché con le azioni che vi pre-sentiamo riusciamo a manifestare in modo immediato e tangibile come il Rotary si adoperi a favore delle persone e delle cose che ci circondano.I progetti di servizio che vi verran-no illustrati sono quelli a favore del territorio, ma costituiscono solo una parte di tutti i services che i Club oggi rappresentati stan-no portando avanti nel mondo. E stiamo facendo riferimento solo ad un piccolo spaccato dell’Uni-verso Rotariano, l’area genove-se che conta 800 Soci. Vi lascio immaginare quanto sia grande e ricco il panorama delle azioni che globalmente vengono effettuate da oltre 1.200.000 Soci!”“Il Rotary, - conclude Luigi de Concilio, responsabile Comuni-cazione e Immagine del Distretto Rotary - è “Amicizia e Servizio”, il piacere di stare insieme per ren-dersi utili, donare competenza, tempo e disponibilità. Con quasi 1.300.000 Rotariani in 200 paesi la nostra è un’Associazione mon-diale con una sola missione: ser-vire al di sopra di ogni interesse personale. E se oggi presentiamo questa serie di progetti dedicati alla Città di Genova, questi non sono fatti per lodarsi o autoce-lebrarsi, ma per far conoscere a tutte le persone esterne, cosa in realtà il Rotary International sia e come operi”.

Luigi de Concilio

Responsabile comunicazione immagine

TUTTI I PROGETTISalute: Il progetto “Cicogna Sicura” vuole essere un piccolo contributo ma di grande aiu-to per migliorare l’integrazione degli stranieri che oggi, a causa della lingua italiana, risulta difficile. A tale scopo è stato predisposto un manuale informativo ed educativo per le par-torienti, che verrà distribuito gratuitamente in punti strategici della Città. Cicogna Sicura è redatto in italiano, inglese, francese, spagnolo ed arabo ed è scaricabile dal sito http://geno-vanordovest.rotary2030.it/cicogna/sicura.pdfSalute: “Insieme si può”, Rotary e Punto di Emergenza Prè svolgono da diversi anni un servizio che si rivolge ad un gran numero di persone bisognose, in particolare extracomu-nitari, mamme e bambini. Salute: “MaiSoli”, è il primo centro specifico di riabilitazione per l’autismo presente in tutta la Liguria. Salute: “Una Casa per Amica”, si allaccia ai programmi dell’Associazione “L’abbraccio di Don Orione ONLUS” finalizzati alla tutela della maternità e della madre nei vari gruppi etnici presenti in città. Scuola: “Alfabetizzazione informatica”, scopo del progetto è quello di fornire ad ado-lescenti in difficoltà, selezionati dalla Direzio-ne dei Servizi per l’Impiego della Provincia e dall’Associazione Ligure per i Minori, nozioni di informatica atte a facilitare il loro inseri-mento nel mondo del lavoro tramite il conse-guimento di specifici certificati attestanti il su-peramento di esami secondo la normativa eu-ropea. Il progetto è stato definito in accordo con la Regione Liguria, la Provincia di Genova, l’Università di Genova e l’associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico.Scuola: Il progetto “Il Rotary mette in luce tesori nascosti” ha lo scopo di dare un con-creto contributo alla salvaguardia ed alla con-servazione dei beni culturali del nostro terri-torio: avere memoria del passato è importante per costruire il futuro.Scuola: Il progetto “Maturità e poi?” vuole essere, attraverso il mondo Rotariano che rap-presenta le eccellenze delle professioni nella società, il primo strumento indispensabile ai giovani maturandi per aiutarli all’orienta-mento al lavoro e alla futura professione. Soci Rotariani, professionisti ed imprenditori di entrambi i sessi, saranno una guida “profes-sionale” per i giovani.Scuola: “La Pace attraverso il Servizio” è un concorso per gli studenti della scuola se-condaria di secondo grado che, attraverso un componimento, una poesia, un racconto, un disegno, una fotografia dovranno esprimere la propria visione positiva sui principi e sui valo-ri che portano alla realizzazione di un mondo migliore. Scuola: “Borsa di Studio Universitaria da € 15.000,00”, è un bando di concorso con l’o-biettivo di offrire ad un giovane laureando o laureato dell’Ateneo genovese un soggiorno

per la preparazione della tesi di laurea o di dottorato o frequentare un corso Master o Ph.D presso una Università estera. Sociale: “Le Ali della Libertà”, ha come obiettivo fondamentale il recupero morale e sociale degli ex detenuti o di detenuti autoriz-zati a scontare la pena fuori dal carcere.Sociale: “Progetto Arianna”: contrasto alla violenza all’infanzia e all’adolescenza.Gli scopi principali del progetto sono la forma-zione e l’aggiornamento degli operatori che a vari livelli sono coinvolti nella protezione e cura del bambino maltrattato, e l’intervento tempestivo a tutela del bambino che subisce il maltrattamento. Il progetto, coordinato dalla Direzione Politiche Sociali, Settore Integra-zione SocioSanitaria del Comune di Genova, prevede la partecipazione diretta di Rotariani, esperti nelle diverse discipline e con esperien-za del settore, che interverranno sia nella fase di formazione sia in quella di assistenza diretta nelle situazioni individuate dalle strutture pre-poste del Comune di Genova. Inoltre il Rotary Club Genova fornirà il proprio sostegno all’or-ganizzazione di incontri specialistici finalizzati ad una più incisiva opera assistenziale.Sociale: “Perché No?” è un’iniziativa in col-laborazione con l’Associazione San Marcellino che vuole offrire nuove opportunità di lavoro ai senza dimora attraverso un percorso di rein-serimento con corsi formativi e laboratori di educazione al lavoro nel contesto di Società genovesi. Sociale: “Progetto uomo”, vuole affrontare i problemi legati all’emarginazione giovanile ed in particolare alla tossicodipendenza ini-ziando un percorso riabilitativo adeguato alla persona e finalizzato al suo reinserimento nel contesto familiare, lavorativo e culturale da cui proviene. Il percorso formativo che il Centro di Solida-rietà di Genova insieme ad un gruppo di vo-lontari Rotariani porta avanti da anni è legato a determinati valori che sono alla base dello stesso “Progetto Uomo”.Cultura: “Tra Sogno e Realtà”, sarà il concer-to di Natale offerto alla cittadinanza, in colla-borazione con il conservatorio Nicolò Pagani-ni a favore del progetto Rotariano END POLIO NOW. L’opera “L’Arca di Noè” di Benjamin Britten, opera musicata e cantata dai ragazzi e dai giovani artisti del conservatorio genove-se coinvolgerà oltre al Rotary importanti isti-tuzioni cittadine quali la Fondazione Palazzo Ducale, l’Accademia Ligustica, il Carlo Felice. Cultura: “Quattro Passi Fuori Porta” Il pro-getto, otto percorsi nell’entroterra genovese, può considerarsi logica prosecuzione di quel-lo relativo alle guide monografiche “Il segno dei tempi” che proponevano la riscoperta di alcuni edifici o apparati decorativi presenti nel Centro Storico di Genova; in questo caso l’interesse viene esteso non solo alla città di Genova, ma anche alle attività o ai mestieri

legati al territorio e agli insediamenti urbani localizzati lungo le valli del genovesato.Per ogni guida è prevista una cartina d’orienta-mento e la traduzione in lingua inglese:La via dell’ardesia (Lavagna e la Fontana-buona, Cicagna Ecomuseo dell’ardesia)La via dell’argento (Campoligure, lavora-zione e museo della filigrana C. Bosio,)La via della carta (le cartiere, da Voltri al Santuario dell’Acquasanta, museo della carta)La via dell’acqua (l’acquedotto della val Bisagno da Staglieno a Prato, filtri, ponti e sifoni)La via del sale (Porta Siberia i magazzini del sale e i percorsi di valico Bocchetta...)La via della seta (sistemi di lavorazione a telaio dei damaschi e dei velluti)Cultura: “Il Rotary per l’Alessi”Il progetto, promosso dai RC genovesi in oc-casione del quinto centenario della nascita dell’architetto Galeazzo Alessi (Perugia 1512-1572), intende presentare attraverso una serie di eventi a cadenza quindicinale le sue importanti opere presenti a Genova (basilica di Carignano, villa Giustiniani Cambiaso in Albaro, villa delle Peschiere, villa Sauli in Bi-sagno, cattedrale di S. Lorenzo, porta Siberia e altre), Perugia (duomo, palazzo dei Priori, rocca paolina, chiese di S. Pietro e di S. Maria del popolo e altre), Assisi (basilica della Por-ziuncola), Milano (duomo, palazzo Marino, chiese di S. Barnaba, di S. Maria presso S. Cel-so, di S. Vittore al corpo, abbazia di Garegna-no e altre), Bologna (palazzo D’Accursio) e in altre località.Cultura: “Quaderni dei Musei di Strada Nuova”.Scopo del progetto è quello di promuovere l’a-vanzamento degli studi sul patrimonio artisti-co dei Musei Comunali, di ricostruirne storia e provenienza, di ripercorrere le fasi della civiltà abitativa signorile dal Seicento all’Ottocento, di diffondere la conoscenza della realtà musea-le genovese. Esso si concretizza in una serie di “Quaderni”, redatti dalla Direzione dei Musei di Strada Nuova.Cultura: Simbolo urbano dedicato al con-tainer.Scopo del progetto è quello di promuovere la realizzazione di un’opera simbolo della por-tualità genovese, volta ad assolvere la funzione di memoria storica anche per le generazioni future. Con il patrocinio della Regione Ligu-ria, della Provincia e del Comune di Genova e dell’Autorità Portuale è stato bandito un con-corso di idee a livello nazionale sul tema. Sono stati presentati 70 progetti ad opera di singoli o di gruppi consociati. E’ stato individuato un primo classificato ed è stata redatta una graduatoria dei 10 progetti giudicati più me-ritevoli. E’ stato pubblicato nel 2012 il volume “Container: un simbolo urbano” riproducente tutti i progetti presentati e la loro collocazione nell’ambiente urbano proposto.

Diciotto progetti e services nel rispetto e tutela del territorio con interventi concreti su: Salute, Scuola, Sociale e Cultura

Genova: una ruota che ne muove tante altre

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Massimiliano Blardone: un campione con un grande cuore

Intervista al Rotary di Orta allo sciatore ossolano che “adotta” due bimbi di Masango in Burundi,

dove il Club opera con le sorelle della Carità di Novara

Dodici stagioni in Coppa del Mondo (è partita la 13esima), 24 podi, 7 vittorie ed un traguardo di quelli che ti fanno entrare

nella storia: per l’ultima prova dell’anno a Lenzerheide (Svizzera) il 16 marzo 2013 si presenterà al cancelletto di partenza n. 100 nella sua specialità, lo slalom gigante. Per non aggiungere un altro grande appuntamento sulle nevi di casa perché in Val Badia il tifo sarà tutto per lui il 16 dicembre prossimo: la pista della Gran Risa lo ha visto trionfare per ben 3 volte, solo il grandissimo Alberto Tomba è riuscito a centrare il poker.Questi sono i numeri di Massimiliano Blardone, un campione vero, un uomo che a 32 anni ha la piena consapevolezza di quanto di grande la vita gli abbia saputo riservare e gli riserverà ancora, grazie alla straor-dinaria combinazione di ferrea determinazione ed indiscusso talento. “Mi ritengo un uomo fortunato” dichiara, semplicemente. “Amo il mio lavoro ma la vita vera è la mia famiglia, sono mio figlio Alessandro e la mia compagna Simona. Senza di loro nulla avrebbe significato”.Blardone si è raccontato a cuore aperto a Paolo Brusorio, vice respon-sabile della redazione sportiva de La Stampa di Torino, ed alcuni filma-ti hanno rivelato momenti pubblici e privati della sua vita. Ha svelato aspetti del suo carattere e della sua personalità forse meno conosciuti che hanno entusiasmato la platea attenta di autorità (Massimo Nobili e Diego Sozzani in veste istituzionale) di appassionati di sci (tra i quali numerosi Presidenti di Sci Club) e di fan giovani e meno giovani.“Un campione con la «u» maiuscola” lo ha definito il Presidente del so-dalizio Rotariano Franco Piola, sportivissimo e grande fan di Max “un grande uomo prima ancora di essere un atleta, un esempio di umiltà, umanità e di altruismo”.Non sono mancati i racconti dell’esordio, a tre anni, sugli sci (“me lo hanno raccontato, io non lo ricordo...”) e della crescita vera e propria sulle nevi di Macugnaga; i ricordi delle straordinarie vittorie con i podi più inaspettati e lo svolgimento della sua “giornata tipo” con cadenza ferrea tra palestra ed allenamenti in pista. Poi ancora la confessione di quella che si può definire la prima parte di una carriera quasi “in-compiuta” fino alla svolta, dopo l’«annus orribilis» 2009 che lo ha visto rinascere. “Ho vissuto un anno psicologicamente difficile, ma quando sei affiancato da una persona “unica” che cerca in tutti i modi di soste-nerti e di farti vedere il lato positivo delle cose cercando sempre una soluzione, ecco qua il risultato. L’obiettivo è stato quello di sistemare sci, testa, fisico e andare a ridominare la Val Badia…e così è stato”

“Ho ancora molto da dare e non ho nessuna intenzione di appende-re gli sci al chiodo” ha proseguito con fermezza nonostante l’amaro esordio di Soelden che lo ha visto cadere inspiegabilmente dopo appena 10 secondi “Mi attendono una nuova stagione in cui darò il massimo ed i due appuntamenti che mi stanno più a cuore: i Mon-diali di Schladming in febbraio e le olimpiadi invernali a Sochi nel 2014”.Corale la dichiarazione dei due Presidenti Nobili e Sozzani “Max sarà testimonial del nostro territorio nel mondo, stiamo lavorando con-giuntamente perché lui già è simbolo dei nostri monti e dei nostri laghi, ed è conosciuto e molto amato all’estero”.La competenza di Brusorio lo ha portato sui temi “spinosi” di attualità che vedono il Circo Bianco iniziare un nuovo percorso tecnico, osteg-giato dagli atleti: i nuovi materiali hanno imposto una modifica della “sciata” ed il nuovo anno sarà tutto da scoprire. “Non serve a nessuno ritornare su decisioni ormai prese, occorre solo lavorare sodo. Ted Ligety è un campione straordinario, io sono uscito subito, Moelgg ha vinto l’argento con più di due secondi di distacco... la prima gara è sempre una grossa incognita...”.Molte le domande dalla platea, dalla più “spinosa” sul doping (“se le mie prestazioni non saranno più competitive lascerò lo sport”) alla più apprezzata, rivoltagli da un ragazzino tifoso, giunto con casco da gara per un autografo speciale. “Volevo sapere se pensi di avere avversari irraggiungibili...”. Max gli esterna i complimenti per la riflessione e risponde con determinazione “No, se scendi in pista anche solo con il pensiero di arrivare dietro sei già sconfitto”.A fine serata una grande sorpresa: la volontà del Club di Orta di do-nare al campione un contributo per una iniziativa benefica alla quale tenesse particolarmente … è ritornata nelle mani del Presidente Piola: “So cosa state facendo a Masango con Suor Cellina ed è straordinario: ho per voi cappellini, bandane ed una maglia ufficiale che spero abbia-te piacere di portare in Burundi. Soprattutto ho il desiderio di aiutare due dei piccoli bimbi che la comunità ospita: saranno due piccoli ami-ci miei e di Simona. Ad Alessandro spiegheremo presto quali siano i veri valori nella vita, da non dimenticare mai”.La vita di Massimiliano Blardone è adesso: “Nel percorso di ognuno di noi tutto è scritto, e quando ti senti dentro che è arrivato il tuo momento non ti è permesso sbagliare”

Engarda Giordani

L’impegno di RC Chivasso nella tutela dei Beni Culturali

A conferma della sua tradizionale sensibilità verso le testimonian-ze culturali della storia locale, già dimostrata negli anni attraver-

so il restauro della Chiesa di S. Maria degli Angeli nel 1980, il restau-ro della “Deposizione” di Defendente Ferrari nel Duomo di Chivas-so nel 1975, la mostra fotografica e la pubblicazione di un volume dedicato al patrimonio cartografico dell’Archivio Storico Comunale nel 1997, il restauro dell’edicola funeraria del dott. G.Berruti fonda-tore dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino nel 1998 e nel 2009, il Presidente PHF Armando Marello ha avviato, nelle scorse settimane, altri due importanti progetti di servizio a favore di importanti beni culturali della città.Il primo, relativo al restauro dei tre volumi manoscritti di oltre 1800 pagine delle “Memorie Istorico - Cronologiche della Città di Chivas-so”, scritte nel 1772 dal Padre Agostiniano Giuseppe Borla, è stato recentemente completato con la restituzione dei volumi alla Parroc-chia di S.Maria Assunta di Chivasso nella persona del suo Prevosto Don Piero Bertotti.Di questi volumi, che costituiscono il testo più importante sulla sto-ria della città e, proprio per questo motivo, erano già stati riprodotti e diffusi dal Club nel 1980, si sta altresì predisponendo un e-book che verrà prossimamente posto sul sito del Club e consegnato alla nuova Biblioteca Civica di Chivasso in occasione della sua inaugura-zione il prossimo 15 dicembre.La sensibilità del Club e del suo Presidente verso la storia della Città si è contemporaneamente finalizzata anche alla ricerca di possibili tesori artistici nascosti da secoli all’interno del Duomo quattrocen-tesco.La Chiesa di S.Maria Maggiore venne edificata intorno al 1415 su di una preesistente e meno autorevole chiesa romanica, con il prezioso contributo di Teodoro II Paleologo, Marchese di Monferrato, il cui castello marchionale, edificato intorno al 1164 dal Marchese Gugliel-mo V Aleramico, era antistante alla suddetta chiesa.L’antica sacrestia venne poi trasformata in cappella laterale nell’am-bito dell’ampliamento dell’arch. Cattaneo nel 1826 e successivamen-te dedicata alla Madonna di Lourdes dalla devozione popolare di inizio Novecento.La medesima, che oggi costituisce uno dei luoghi maggiormente fre-quentati dai fedeli, è stata fatta oggetto, in queste ultime settimane, di organiche ed approfondite indagini preliminari da parte delle gio-vani dottoresse Barbara Giussani e Lorenza Marello, attenta restaura-trice la prima ed appassionata ricercatrice la seconda, in ordine alle puntuali indicazioni espresse in argomento dall’arch.Lisa Accurti della Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici di Torino.La pronta approvazione infatti, da parte della citata Soprintendenza, della proposta progettuale predisposta dall’arch. Francesco Vaj ed inoltrata alla medesima per il tramite della Diocesi d’Ivrea in quel di settembre, ha consentito il recentissimo avvio della procedura co-noscitiva di quei diffusi decori - quattrocenteschi e non - che, nella suddetta Cappella, erano stati completamente celati alla vista dei fe-deli a causa della loro ricopertura con decorazioni invasive effettuate nei tempi più recenti e che possono invece oggi essere attentamente rimosse.La paziente opera di ricerca, di volontariato attento e professionale, di collaborazione motivatacon le iniziative culturali del Club consen-tiranno quindi, tra qualche settimana, la riconquista dell’ennesimo tesoro artistico nascosto da secoli agli occhi della Città.Ci si auspica infatti che, passate le prossime feste natalizie, rimos-so il maestoso Presepe di cui tradizionalmente la Cappella tutti gli anni si arricchisce e ripristinate quindi le normali condizioni d’uso della cappella, si possano riprendere i lavori di restauro della me-desima, sia estendendo le ricerche a quegli elementi architettonici non ancora esaminati, sia per provvedere a quelle diffuse operazioni di restauro tradizionale dei singoli elementi architettonici in cui la Soprintendenza ha già autorizzato l’intervento in quanto privi di ele-menti artistici significativi.Dopo che saranno stati effettuati i necessari sopralluoghi di indirizzo e di verifica finale da parte del già citato funzionario della Soprinten-denza, il Rotary Club Chivasso potrà così restituire ai fedeli ed a tutta la cittadinanza una Cappella completamente diversa dall’anonimato artistico precedente, corredata di importanti decorazioni antiche - seppur mai viste - e tali da impreziosire con nuovi valori artistici un luogo tanto amato e venerato dalla gente. Certamente il Club, da sempre attento ai problemi più diversi della società e del territorio, potrà esser fiero di aver ideato e realizzato un’ulteriore opera di restauro e di tutela del ricco patrimonio cul-turale della città.Un meritato successo di filosofia Rotariana che si aggiunge al suo già consistente medagliere di opere compiute a favore della comunità.

da sx: Engarda Giordani, Sergio Avondo, Roberto Galleazzi, Fabrizio Delpiero, Diego Sozzani, Simona e Max Blardone, Franco Piola, Massimo Nobili, Giuseppe Antonioli e Camillo Paffoni

da sx: Diego Sozzani, Franco Piola, Max Blardone e Massimo Nobili

Max Blardone con alcuni dei suoi fans intervenuti alla serata

Max Blardone intervistato da Paolo Bru-sorio, vice capo della redazione sportiva de LA STAMPA di Torino

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LAVORARE CON I GIOVANI

Il Rotary di Biella festeggia i suoi 75 anni

Il 9 novembre il Club biellese ha festeggiato l’impor-tante traguardo di tre quarti di secolo.

Alla serata hanno partecipato, quali autorità Rotariane, il Governatore Pier Luigi Baima Bollone e due past Governor, Grasso e Vinciguerra oltre all’assistente al Governatore e past president del Club Massimo To-setti, mentre le autorità locali erano rappresentate dal Sindaco, Dino Gentile, dal Senatore Gilberto Pichetto e dal comandante Provinciale dei carabinieri, Colonnello Lucio Pica. Nella affollata sala del Circolo Sociale, fra le stesse mura che videro, il 9 novembre 1937, nascere il Club, oltre ad una significativa presenza di Soci e consorti, si notava la presenza di parecchi presidenti di Rotary vici-ni e i presidenti di quasi tutti i Clubs di servizio presenti nella provincia.Il Rotaract di Biella, presenziava alla serata con ben 12 Soci, guidati dal Presidente Stefano Servo.Particolarmente gradita la partecipazione di due (Vil-lefranche ed Olten) dei quattro Clubs che da ben 55 anni, annualmente si ritrovano, a rotazione nelle cin-que sedi, per un week end all’insegna del Club Contact in un processo di amicizia ormai giunto a coprire più generazioni di Soci.La serata si è aperta con i tradizionali Inni (nazionale, europeo e del Rotary) suonati dal vivo al pianoforte, viola e violino, creando quella suggestione adeguata allo spirito della importante ricorrenza.Gli stessi musicisti, componenti dell’Accademia Perosi, hanno intervallato gli interventi che si sono succeduti durante la serata.All’ingresso nei locali del Circolo, a tutti gli invitati, veniva offerta una cartellina contenente la fotografia del gruppo di Soci fondatori di 75 anni prima e quella degli attuali Soci, oltre ad un annullo postale apposita-mente realizzato per la circostanza e posto sul franco-bollo emesso per il centenario del Rotary International.Al termine della cena, terminata con il taglio della torta del settantacinquesimo, il Governatore Baima Bollo-

ne ha consegnato al Presidente Giancarlo Macchetto l’onorificenza concessa al Club dal Presidente inter-nazionale Sakuji Tanaka, accompagnando il gesto con parole che hanno commosso tutti i presenti.Sono quindi seguite tre relazioni, la prima della Socia Gabriella Zignone che ha presentato, con racconto e fotografie, un interessante spaccato della vita e dei fatti salienti del 1937, contestualizzando quanto avveniva a Biella, nel momento in cui si fondava il Club, con quan-to succedeva in Italia, in Europa e nel mondo. Successivamente il past president più anziano di cari-ca, Giovanni Pozzi, ha offerto una relazione sui valori Rotariani, oltre a commemorare i Soci scomparsi negli ultimi cinque anni.L’ultimo intervento, sempre dopo i momenti musicali, ha visto il Socio Sergio Garella curatore, come rap-presentante dei Past president, della realizzazione dei Club contact raccontare la storia e l’evoluzione di que-sta importante attività che si porta avanti con gli altri quattro Paesi Europei, Francia, Svizzera, Gran Bretagna e Germania. In coda a questo intervento hanno portato il loro saluto i rappresentanti francese e svizzero.In chiusura il Presidente Macchetto ha ricordato a tutti come questo Anno Rotariano sia caratterizzato dalla vo-lontà di accentuare lo spirito di servizio in tutti i Soci, la partecipazione attiva ai services, l’impegno verso le realtà locali e quelle distanti, particolarmente utile in momenti di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo ed ha consegnato ai Past Presidents una Paul Harris a ciascuno in segno di gratitudine ed apprezza-mento per quanto ciascuno ha fatto negli anni per il Club e per la Società locale.A ricordo dell’evento, il giovedi successivo, 15 novem-bre, nel chiostro della Basilica Antica del Santuario di Oropa, numerosi Soci hanno assistito all’inaugurazio-ne, con benedizione da parte del Rettore Canonico Michele Berchi, di tre sale restaurate dal Rotary di Biel-la e destinate parte alla Caritas e parte alle iniziative Missionarie.

PRESENzE ANGELIChE IN CORSIAAlla presenza del Governatore Paolo Biondi, il Presidente del Club Sarzana-Lerici Massimo Scirocco ha rinnovato alla Presidente AVO Sarzana M. Ro-saria zampella la disponibilità ad un sostegno solidale e generoso con la sponsorizzazione di gazebo utili per raccoglier fondi e volontari, affinchè la presenza AVO nel territorio diventi sempre più costante ed organica.

Iniziativa del Rotary Club Gavi Libarna Il concorso Lavagnino per compositori musicali

Domenica 28 ottobre si è concluso, nel Teatro di Gavi, il Concorso Internazionale Lavagnino de-

dicato a compositori di musiche per film, promosso dal RC Gavi Libarna. Il concorso, di cui il Rotariano Luciano Girardengo, Socio del RC Gavi Libarna, è motore e animatore, si prefigge di ricordare la me-moria di Angelo Francesco Lavagnino, scomparso a Gavi 25 anni fa, premiando giovani compositori e offrendo loro l’opportunità di lavorare da subito nel mondo del cinema o della televisione.La giuria, composta da nomi prestigiosi e presieduta dal Premio Oscar Luis Bacalov, ha premiato Ales-sandro Maietta, vincitore di questa 8a edizione, che ha ritirato il riconoscimento dalle mani di Bianca

Lavagnino. L’eredità di Lavagnino costituisce, per il territorio, una ricchezza culturale che andrebbe pre-servata e sviluppata. Troppo spesso si scopre che in giro per il mondo le persone conoscono “il” Gavi (nel senso del vino), ma pochissimi sanno di Gavi e del suo territorio.La musica, che parla un linguaggio che va al di là delle frontiere linguistiche e politiche (un po’ come il vino, se vogliamo) potrebbe essere un ulteriore ca-nale per far conoscere nel mondo il nostro territorio e la nostra cultura.L’ingresso allo spettacolo era a libera offerta. Il rica-vato verrà utilizzato per un service in collaborazione con il Lions Club per il Forte di Gavi.

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EDITORIALELa magia di una cena al contrarioCare lettrici, cari lettori,

questo mese voglio approfit-tare dell’editoriale per raccontar-vi una strana esperienza che ho fatto recentemente. Sto parlando

della cena al contrario del Rota-ract Valsesia. Uno di quei Club di cui si parla poco, forse perché è lassù nell’angolino del distretto, ma con un grande entusiasmo, che ha contraddistinto la serata! Una cena al contrario: ma cosa vuol dire? Che era tutto al con-trario, dalle portate ai vestiti dei commensali, a libera interpreta-zione! Oltre 100 persone agghin-date in modo più o meno ridico-lo, pronte a sedersi a tavola per gustare un buon caffè, per poi passare al dolce e proseguire fino all’antipasto! Ovviamente prima del caffè non poteva mancare

un aperitiv…ehm, pardon, dige-stivo. Ma non è solo la stranezza del tema ad aver reso divertente la serata, quello che ha fatto dav-vero la differenza è, come dicevo prima, l’entusiamo dei Soci e degli amici del Club. Una carica di voglia di stare insieme e diver-tirsi, senza dimenticare il service; il ricavato della serata infatti è stato devoluto al progetto SMILE. Un grazie alla Presidente Cristina Gritti per l’invito a partecipare a tutti gli amici della Valsesia per l’accoglienza.

Giovanni Marchi

Direttore Quadrifoglio

FranciaRotaractiani nel mondo:

La mia esperienza come Rotaractiana all’estero è cominciata due anni fa - nell’autunno del 2010 - quando ha preso il via la mia avventura lionese. Appena arrivata in questa bellissima città, ero emozionata e molto curiosa: avevo un forte desiderio di scoprire la “ville de la Fête des Lumières” con le sue piazze, le sue vie, i suoi palazzi, i musei, le chiese e i tipici traboules. Dopo qualche settimana ho avuto la fortuna di incontrare le persone che mi han-no permesso di conoscere davvero Lione, vivendola non da “turista” ma da “vera cittadina”: i ragazzi del Rotaract Club Lyon International. Partecipan-do a serate e giornate organizzate da loro, ho avuto modo di capire meglio il funzionamento del Rotaract in Francia: in totale sono settanta i Rotaract Club sul territorio francese e Lione è rappresentata dal Club Lyon Internatio-nal, che conta al proprio interno trenta membri. Il Direttivo è così composto: Presidente, Vicepresidente, Segretario, Vicesegretario, Tesoriere e Protocole, che si occupa dell’accoglienza dei nuovi membri. Vi sono poi le Commis-sioni, ognuna incaricata di seguire specifici ambiti dell’attività del Club: la Commissione Comunicazione, la Commissione Internazionale, la Commissio-ne Professionale, il cui obiettivo è quello di aiutare i Soci che sono ancora studenti a trovare la propria strada nel mondo del lavoro. Per adempiere al proprio compito, la Commissione organizza conferenze ad hoc, incen-trate sul tema del lavoro e predispone incontri tra gli studenti e i membri del Rotary di Lione, affinché questi ultimi possano aiutare i giovani a scegliere il percorso lavorativo più adatto a loro; infine, la Commissione dell’Interesse Sociale, che segue tutte le iniziative di volontariato e i service, sia in maniera autonoma, sia coordinandosi con gli altri Club francesi. Quattro volte l’anno, infatti, sono organizzati week-end di coordination nationale, durante i quali vengono svolte attività di volontariato e organizzate conferenze in cui sono definiti gli obiettivi da raggiungere attraverso i service successivi. Le riunioni del Lyon International avvengono due mercoledì al mese, mentre i service sono solitamente uno al mese. Oltre alla vendita del vin chaud in occasione della Festa delle Luci dell’8 dicembre, i Soci organizzano nel periodo pre-natalizio una colletta per la Banque Alimentaire, in partenariato col Rotary, destinata alla raccolta di cibo per le associazioni che si occupano di nutrire i cittadini di Lione meno fortunati. Una volta l’anno viene inoltre organizzata una cena di gala i cui introiti sono devoluti all’Associazione Xuân, che si oc-cupa di aiutare i bambini in Vietnam. Un’iniziativa che mi ha colpito molto è Espoir en tête : si tratta di un progetto realizzato da tutti i Rotary francesi al quale aderisce anche il Club di Lione. L’idea è quella di programmare - in tutta la Francia, lo stesso giorno e alla stessa ora - la proiezione cine-matografica di un’anteprima di un film molto atteso, vendendo il biglietto a circa 15 euro, di cui 8 sono destinati alla Fédération pour la recherche sur le cerveau (FRC) che si occu-pa dello studio di alcune malattie tra cui Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla. Quella col Club di Lione è stata un’esperienza molto interessante, che mi ha permesso di scoprire un modo diverso di essere Rotaractiano; anche dopo aver terminato l’anno di studio in Francia, infatti, sono rimasta in contat-to con alcuni Soci e ho iniziato a maturare l’idea del Gemellaggio tra il mio Club - il Rotaract Torino Sud-Ovest - e il loro. Idea che si è concretizzata in occasione del REM di gennaio, a Torino, con mia grande felicità e soddisfazione.

Carolina Ponchione

ROTARACTRUNNING TEAMCORRERE, DIVERTIRSIE VINCEREPER L’AISM!Condividere le passioni è lo spirito di chi ama il Rotaract, di chi lo vive e di chi decide di farne parte per mostrare che sempre e comunque si può partecipare per la semplice voglia di stare insieme e non con l’obiettivo di vincere. O meglio, Vincere si... ma le battaglie comu-ni ai progetti che sempre sostenia-mo con entusiasmo ed amicizia. Il Rotaract Running Team nasce per la voglia di correre insieme, spon-sorizzando e facendo conoscere il progetto APIN SMILE! La sera, nei weekend, trovarsi per corre-re qualche chilometro nei parchi cittadini diventa un momento per fare sport e per motivarsi a dare sempre di più. Da una semplice passione siamo arrivati alla Stra-torino: domenica 18 Novembre,

9.30, freddo pungente d’inverno. In 9 Soci ci siamo trovati in piazza San Carlo con le magliette Rota-ract progetto SMILE! Pronti via! Via per i 7,5 KM nel centro città... l’arrivo? un miraggio! Il sole ci ha accompagnati durante il percorso e tutti abbiamo corso fieri della nostra maglietta SMILE e del no-stro progetto fino all’ultimo, fino all’arrivo! Una mattinata emozio-nante, divertente e naturalmente conclusasi con una bella e ricca merenda energizzante!!! Condi-

videre le fatiche e soprattutto i sorrisi è la migliore dimostrazione che il Rotaract Running Team è l’inizio di un progetto Friendly, che ci terrà allenati fino a Giu-gno! E’ un progetto per mostrare a tutti che quest’anno, i Rotaract del Distretto 2030 ‘capitanati’ dal RD Davide Seggiaro, corrono per l’AISM!Vieni a correre a noi!

Emanuele CiarnelliPresidente Commissione Attività Sportive Distretto Rotaract 2030

ROTARAzIONE INTERNAzIONALEAlla distrettuale di Biella i

ragazzi dell’exchange tra specchi, pizze e pioggia.Some coffee? Inizia tutto così, brevi presentazioni, nomi su-bito dimenticati, e l’obbligo di bere il caffè, because in Italy it’s a must! Poi la riunione. La Commissione Azione Interna-zionale incontra i ragazzi del Rotary Youth Exchange. Il nostro capitano internaziona-

le Federico coordina tutto. Introduzione personale di ciascuno dei ragazzi, da dove arrivano, che ci fanno in Italia, sogni, fobie… Si respira aria americana, poi mes-sicana, indiana e così via. Ci raggiunge Andrea, supervi-sor e Rotariano doc. Poi si parte. Ci aspettano alla Fon-dazione Cittadellarte. Qui troviamo esposte le opere di Michelangelo Pistoletto. I suoi quadri specchianti esigo-no che ci si interagisca, che ci si passi davanti, che ci si fotografi. E noi non ci sottraiamo, fuori le digitali. La sua Venere degli stracci ci costringe a pensare contempo-raneamente alla crisi economica mondiale, all’armonia greca classica, al tessile biellese. E noi non ci sottraiamo, foto rapida mentre palpiamo con eleganza Rotaractiana le sue natiche. Poi, uno ad uno, in the middle of the

Universe, quando ci troviamo immersi in un immenso negativo della volta celeste. Impossibile non stupirsi. Da bravi ragazzi quali siamo, stiamo facendo un bel po’ di baccano quando veniamo inevitabilmente redarguiti dalla guida. C’è un motivo. Sta entrando un altro grup-po in sala, e la guida è proprio lui, il maestro Pistoletto. Per i più distratti, Michelangelo Pistoletto è tra gli artisti leader dell’arte povera, a livello mondiale, un vero van-to per la nostra Italia, e per la nostra cittadina di Biella. Se avete dubbi o curiosità andate a controllare sul vo-stro testo di storia dell’arte, o chiedete info al Moma, o se avete pazienza, aspettate e andate in primavera al Louvre a visitare la sua personale. Sta accompagnando un gruppo da Montecarlo, ma si ferma e ci spiega la sua teoria del Terzo Paradiso. Vede Nitanth (ragazza dell’Exchange), ed esclama “I need an Indian girl!”, la chiama e sistemati i capelli, le fa scattare qualche foto. A questo punto la fame c’è. E nonostante stia piovendo, tutti in funicolare, raggiungiamo Biella Piazzo, il borgo storico, per una meritata pizza & coke. Poi, finalmente, siamo pronti, e abbastanza internazionali per tornare al Circolo Sociale e ricongiungerci con Davide Seggiaro, i suoi relatori, e la platea della distrettuale. Federico Mi-lanetti prende la parola. Thank u guys, see u next time!

Nuccio Tola Rotaract Club Biella

Cari Soci, cari Amici,da poco ci siamo lasciati alle spalle una grandissi-

ma Assemblea Distrettuale, intensa quanto mai.La giornata Rotaractiana, che è cominciata nella mat-tinata con il workshop “Sostenere con successo un colloquio di lavoro” e con la splendida compagnia dei ragazzi dello Youth Exchange, è culminata con i lavori pomeridiani, vero cuore pulsante della nostra attività distrettuale. Decine e decine di occhi in attesa, di orecchie ansiose di sentire quali fossero le novità che da giorni circolavano ufficiosamente per il nostro Distretto, il più delle volte trattandosi probabilmente di voci o interpretazioni quantomeno “rivisitate” ri-spetto alla situazione reale. Dal prossimo anno il Di-stretto Rotaract 2030 darà vita a due nuovi Distretti, il 2031 e il 2032, in linea con quanto accaduto al nostro Distretto Rotary padrino. La comunicazione è arrivata da Zurigo, e dunque dal Rotary International, circa un mese fa e da allora sono al lavoro insieme a molte altre persone al fine di garantire continuità e serenità alla nostra realtà territoriale. Se è vero dunque che dal prossimo anno verrà meno formalmente l’effige del Distretto 2030, dando vita alla gemmazione di due nuovi Distretti, è anche vero che non saranno due campane o due stendardi a proibirci di lavorare insie-me con lo stesso entusiasmo e spirito di unione che da sempre si respira nel 2030. Da molti anni il nostro Distretto è organizzato in zone, che insieme si prodi-gano per dare il loro contributo ai service distrettuali: il mio auspicio è che questo nuovo assetto futuro non sia niente di più della nascita di due macro-zone, sepa-rate nella forma ma unite nella sostanza. Si è parlato di assetto futuro, ma è d’obbligo qualche chiarimento anche e sopratutto sull’anno in corso: eb-bene, fino alla fine di questo anno Rotaractiano non ci sarà alcuna modifica organizzativa, né a livello di

gestione né a livello di organigramma. Come già an-ticipato, l’unica urgenza che si è resa indispensabile da affrontare è stata quella della ricerca di un “volon-tario” che si rendesse disponibile a fornire il proprio nominativo pro tempore per andare a riempire una casellina vuota su un registro di Zurigo, al fine di ri-solvere con la massima urgenza la nostra inadempien-za burocratica. Voglio ringraziare ancora una volta Stefano Lupo che con grande gesto di responsabilità Rotaractiana e amicizia nei miei confronti ha dato la sua disponibilità, ben consapevole del fatto che i suoi compiti e le sue responsabilità per l’anno in corso sa-rebbero rimasti immutati rispetto a quelli di partenza, compiti che peraltro Stefano sta portando avanti mol-to egregiamente come Delegato di Zona del Levante Ligure. Per quanto riguarda le prossime tappe del nostro percorso vi rimando alle comunicazioni che vi verranno inviate a breve dalla Segreteria Distrettuale, per ora mi limito a ringraziarvi ancora una volta per il grande lavoro che state portando avanti durante que-sta prima parte dell’anno.Il vostro entusiasmo è la dimostrazione che la voglia di fare Rotaract marchiata 2030 non ha confini geografici di sorta. Vi abbraccio

Davide Seggiaro Rappresentante Distrettuale

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Rappresentante Distrettuale: Davide Seggiaro Direttore Quadrifoglio: Giovanni Marchi Redazione: Carlotta Accardo, Prisca Rolando

IL “SERVICE NEL SERVICE”Un service che è

diventato una tradizione per il Rotaract Club Tori-no. Una tradizione che il nostro Club porta avanti da

circa dieci anni quando una Socia di allora, Gior-gia Ilotte, propose un pomeriggio di service con le Signore Sordomute ospitate presso la Casa della Divina Provvidenza all’interno del Cottolengo. In questi dieci anni eravamo soliti organizzare con loro una tombolata dopo l’Epifania, per trascorrere un pomeriggio insieme. Purtroppo, però, il tempo che il Club riusciva a dedicare a queste signore era davvero poco ed ogni anno ci dispiaceva al pensie-ro che loro, che si son tanto affezionate a tutti noi, tornassero alla monotona routine di tutti i giorni. Così quest’anno abbiamo modificato il service e, su iniziativa della nostra presidentessa Alessia Ferro, abbiamo strutturato un progetto di “service nel service”, composto da più step. L’idea era quella di poter venire incontro alle esigenze delle signo-re sordomute cercando di avviare per loro e con loro un’attività che avesse una maggiore continu-ità : un laboratorio che potesse renderle partecipi di un piccolo, ma importante progetto. Alessia a questo proposito ha pensato, in collaborazione e con il supporto del Comitato Italiano per l’Unicef -sezione di Torino- di far realizzare loro le Pigotte, le famose bambole di pezza simbolo dell’Unicef. Un’iniziativa audace, ma che ha entusiasmato tutti:

i Soci, ma soprattutto le signore. Stoffe, gomitoli di lana, ago, filo, forbici e tanta fantasia! Con il sa-piente supporto della signora Annarita “la mamma” delle Pigotte, e volontaria dell’Unicef, il 20 ottobre abbiamo iniziato insieme il lungo processo che por-ta alla realizzazione di queste bambole. Bambagia per imbottire, lana per realizzare capelli e vestiti, pastelli per disegnare occhi, naso e bocca. Nono-stante i primi momenti di indugio, abbiamo iniziato a lavorare e dividendoci i compiti siamo arrivati a metà dell’opera. L’altra metà dell’opera sarà infatti affidata alle capacità e alla straordinaria volontà del-le signore sordomute che porteranno avanti questo laboratorio in autonomia insieme a Suor Giancar-la, la suora che si prende cura di loro. Verso fine novembre ci ritroveremo di nuovo per poter con-cludere il lavoro insieme, per mettere a punto gli ultimi dettagli: ultimi vestitini, ultime scarpette e le Pigotte saranno pronte. Inizierà qui la seconda parte del nostro progetto. Il service nel service sta proprio nel fatto che, una volta conclusa la realiz-zazione delle Pigotte, il Rac Torino ne acquisterà alcune per donarle, in occasione del S.S. Natale, ad alcuni bambini ospitati all’interno di una casa famiglia. Questo secondo step ci vedrà impegnati in una consegna di regali natalizi vera e propria, una consegna degna di Babbo Natale, ma i parti-colari, beh, quelli li scoprirete leggendo l’articolo che pubblicheremo una volta che i pacchi saranno giunti a destinazione!

Chiara CarmignaniPrefetto Rotaract Club Torino

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso, lavorare insieme un successo”. (Henry Ford)

Non esiste frase più indicata per sottolineare uno degli aspetti più autentici e fondamentali

del nostro Rotaract: la collaborazione. Lavoro di squadra, partecipazione collettiva, compresenza di forze ed energie: tanti i termini utilizzabili per de-finire una realtà Rotaractiana in cui il valore asso-ciativo emerge e si rafforza quotidianamente. Per toccare con mano la concretezza di tale fenomeno, abbiamo intervistato due presidenti: Maria Cristi-na Gironi del Rotaract Genova ed Irene Mura del Rotaract Genova Golfo Paradiso, grandi amiche e Socie, con cui abbiamo puntato i riflettori sull’effi-cacia di un tangibile sostegno reciproco.Quali sono, secondo te, gli ingredienti fondam en-tali per una collaborazione efficace e costruttiva?M. Cristina: “La creatività, il desiderio di contribui-re ad un progetto comune e la perseveranza, uniti alla voglia di mettersi in gioco ed alla capacità di ascoltare gli altri”.Irene: “La voglia di fare, di proporre idee nuove, la collegialità ed il rispetto. Se il tutto è condito con una buona amicizia alle spalle, diventa ancora più divertente. In caso contrario può essere lo start per un legame amicale”.Che cosa ti spinge a questa concreta collaborazio-ne con un altro Club?M. Cristina: “La forza della collaborazione tra Club apparentemente diversi sta nel fatto che sono uniti tutti dai medesimi principi. Questa nostra caratte-ristica può portare ad una facilità di comunicazio-ni e scambi di idee, con un conseguente aumento della produttività rispetto a quella del Club preso come singolo. Ciò che mi spinge alla collaborazio-ne è infatti la possibilità di raggiungere obiettivi più lontani, riuscendo ad aumentare anche il no-stro “livello di divertimento” nello svolgere com-piti comuni”.Irene: “Il Rac è costituito da tanti Club che han-no alla base gli stessi principi ma ognuno ha la propria storia, vita, attitudine e modo di funzio-nare; inoltre sono composti da persone essenzial-mente coetanee con cui può essere interessante collaborare, confrontarsi e creare nuove amicizie all’insegna di qualche service comune. Trovo che sia stimolante conoscere altre realtà e collaborare, perché l’unione fa la forza e si possono ottenere risultati migliori”.Nella nostra realtà Rotaractiana, che risultati positivi pensi possano derivare da un sostegno reciproco rispetto ad un lavoro individuale?M. Cristina: “Credo molto nel concetto espresso dalla frase “l’unione fa la forza” e ho sempre cerca-to la mia crescita personale in un sano confronto con persone simili a me, che credono negli stessi principi. L’ambiente Rotaractiano è ricco di tante personalità propositive che, collaborando tra loro, possono caratterizzare la produttività dell’intero ambiente, lasciando un’impronta che poi servirà a chi successivamente prenderà il loro posto”.Irene: “Credo fermamente nella collegialità del rotaract e nella collaborazione tra Club. Siamo ragazzi in un’età di crescita e formazione, e met-tiamo le nostre capacità al servizio di qualcosa in cui crediamo. E’ quindi impossibile imparare e confrontarsi senza il lavoro svolto con altre per-sone. E’ un modo per mettersi in gioco, scoprire i nostri limiti ed esaltare le nostre capacità. Inoltre,

tenendo conto del-la separazione del Distretto 2030, questo concetto di collaborazione, soprattutto per i service, è fondamentale”.Quali sono le eventuali difficoltà che a tuo pa-rere possono emergere in questa unione di forze ed energia?M. Cristina: “Il fatto che ognuno di noi sia dotato di una propria personalità e che il Rotaract tenda a valorizzarla, può far sì che emerga qualche difficol-tà nell’omogeneizzare i singoli pensieri; trovo tut-tavia che questa possa essere vista, più che come una difficoltà, piuttosto come una viva sorgente di spunti, idee e ispirazioni”.Irene: “Trovo che le difficoltà siano minime quan-do si ha precisamente in mente lo scopo per il quale si fa parte della famiglia Rotaractiana. Indub-biamente forze ed energie possono far emergere incomprensioni. La sfida ulteriore alla quale tutti noi siamo messi di fronte, è trovare il modo con-sono per superare l’ostacolo”.Quali aspetti del lavoro di squadra sono risultati più gratificanti per te e più esemplari per il tuo Club?M. Cristina: “L’idea di avere un obiettivo comune e di raggiungerlo mantenendo la costanza nell’o-perato è uno degli aspetti più gratificanti del lavo-ro di squadra. Trovo però speciale la sensazione che si prova quando si instaura quel meccanismo che rende armonioso il lavoro, che fa sì che tutti i membri della squadra si aiutino anche senza una manifestata necessità, arrivando ad avere una sorta di ‘travaso di energia’ per ottenere una distribu-zione uniforme delle risorse”.Irene: “Il lavoro di squadra è composto da tante fasi che possono gratificarti passo per passo, e dar-ti la spinta per proseguire e vedere il progetto di collaborazione concluso. Trovo molto gratificante avere uno scopo comune, la parte di brain-stor-ming nella quale tutti i partecipanti esprimono il proprio pensiero, e la parte successiva dove si cerca di conciliare e di mettere ordine tra tutte le idee. Trovo gratificante inoltre, vedere il risultato degli sforzi fatti. Sapere che ogni Socio ha dato la sua partecipazione per la riuscita del progetto, non ha prezzo”.Quali sono state le tue ultime proposte realizzate?M. Cristina: “L’apertura dell’A.R. che ha visto col-laborare il nostro Club insieme al Genova Golfo Paradiso è stata un’ottima iniziativa e un fonda-mentale spunto per il futuro delle Nostre attività. Nell’A.R. appena passato, la vendita delle uova di Pasqua a Sestri è stata un’ottima occasione di col-laborazione”.Irene: “La collaborazione con i Club genovesi non è una novità, certi eventi si sono anche consolidati negli anni. Al torneo di beach volley abbiamo visto partecipare Soci di altri Club, amici di altre asso-ciazioni culturali e persone delle associazioni per le quali facciamo service. Un altro evento è stata l’apertura dell’anno sociale 2012-2013 che ha vi-sto coinvolti in un’unica cena il Rac Club Genova Golfo Paradiso e il Rac Club Genova”.

Carlotta AccardoRedazione Quadrifoglio

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Ad undici anni si è ancora troppo piccoli e spensierati

per mettere piede in un ospeda-le e far conoscenza con la soffe-renza, quella vera e lacerante. Se ad una prima esperienza, poi, ne seguono molteplici, che accom-pagnano tutta l’adolescenza e la giovinezza, senza mai trovare la causa di tanto dolore, ecco che l’arrivo di una diagnosi preci-sa, più che una condanna, può davvero suonare come una li-berazione. Questo l’inizio della lotta alla Sclerosi Multipla di una grande donna, una guerriera che ha lottato con tutte le sue forze contro questa malattia subdola e contro tutti i pregiudizi ed i “no” che ha dovuto affrontare a causa sua. La donna in questio-ne è Antonella Ferrari, attrice teatrale, autrice televisiva, per

cinque anni anche nel cast di Centovetrine, madrina nazionale AISM, quell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che noi affian-chiamo quest’anno mediante il progetto APIN “Smile”. Anto-nella ci ha regalato una serata in sua compagnia, lo scorso 18 Novembre a Torino, presentan-doci il suo primo libro “Più forte del destino”, in cui racconta la sua vita in un corpo di balleri-na prima, di attrice poi, sempre con una coinquilina scomoda chiamata Sclerosi Multipla. Una malattia che lei ha sempre cerca-to di mettere in secondo piano, definendola addirittura “l’ultimo dei miei pensieri”, nonostante le sofferenze corporali e morali di questa sindrome le abbiano condizionato totalmente la vita. Antonella, però, non si è lascia-ta andare, mai. Ha imparato ad affrontarla, a coesistere con lei, inseguendo ad ogni costo i suoi sogni, anche se la strada per raggiungerli non è sempre stata la più scontata o quella più fa-cilmente percorribile da tutti gli altri. Ha studiato, ha lavorato, ha amato, ha sofferto certamente, ma ha anche gioito di ogni picco-

la conquista ottenuta in compa-gnia delle sue inseparabili stam-pelle colorate, della sua famiglia, del suo Roberto, della sua medi-cina miracolosa chiamata Grisù, un delizioso “bambino peloso” scodinzolante. Siamo stati rapiti dal suo racconto e catturati dalla sua voce squillante e dalla sua “R” francese, l’abbiamo seque-strata durante l’apericena per mille foto e autografi che ci ha concesso con un sorriso che non scorderemo mai. Grazie, Anto-nella, per averci insegnato ad af-frontare anche le sfide più dure, come quelle contro una malattia, con coraggio e forza d’animo. Grazie all’amico giornalista Mat-teo Martinasso per averci onorati della sua presenza nel dialogare con Antonella. Grazie ai Club che hanno collaborato con la Commissione APIN nell’orga-nizzazione della serata: Rotaract Torino, Torino Nord Est, Torino Ovest, Torino Sud Ovest. Infine un grazie sentito ad AISM Torino per la collaborazione alla buona riuscita dell’evento e a tutti i Ro-taractiani intervenuti.

Carlotta MarellaPresidente Commissione APIN

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Fare del bene nella Repubblica

Dominicana

Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti.

Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA.

Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary.

Fai la tua donazione annuale oggi stesso.

www.rotary.org/it/contribute