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Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2040 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Tel. 035.241227 E-mail [email protected] C ari Amici rotariani, con il 1° dicembre ho completato le visite ufficiali ai Club: sono molto soddisfatto perché la nuova formula della Conviviale in Interclub, pur mantenendo gli 3 RotaryNet e L’Era dello Swing 5 La Musica è Vita 9 Invecchiamento di successo 6 Bando 2010: ETIC 7 L’impegno del Rotaract 10 Rotaract LETTERA DI GENNAIO Il dovere di testimoniare i valori del Rotary seguono a pag. 4 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 N°1-2 segue a pag. 4 C ari Amici rotariani, il motto scelto quest’anno dal Presidente Interna- zionale Ray Klinginsmith Impegniamoci nelle co- munità - Uniamo i continenti è efficace perché consente di LETTERA DI FEBBRAIO L’universalità del linguaggio rotariano e della sensibilità dei Soci Il Governatore 2013-2014 Ing. Sergio Orsolini N ato il 19 Dicembre 1931 a Ro- ma, si laurea nella locale Univer- sità nel 1956 in Ingegneria In- dustriale. Assolto il ser- vizio militare nella Scuola Radar Con- traerea, dal 1958 opera in una multina- zionale dell’in- formatica, do- ve occupa ruoli direttivi sino al 1991, in Italia e al- l’estero. Dal 1992, sia quale libero profes- sionista, sia quale Partner di alcune socie- tà industriali, opera nella analisi dei costi industriali, nella progettazione e installa- zione di strutture speciali in ambienti al- tamente inquinanti, e di impianti indu- striali elettrici e centrali di cogenerazione. Nel corso di vari anni ha vissuto in Paesi esteri: Gran Bretagna, Francia, Cecoslo- vacchia. Coniuge: Elisa, imprenditrice. I figli Fla- viano, architetto, e Lavinia, restauratrice- ceramista, vivono in Gran Bretagna. È Vice Presidente della Accademia Euro- pea di Musica. SAVE THE DATE I n un momento di grande confusione e crisi, il Rotary D2040 e la Federazione Lombarda Cavalieri del Lavoro propongono ai cittadini di fermarsi a riflettere, dibattere e formulare proposte per migliorare Milano. Sabato 26 marzo dalle 9.00 alle 13.00 presso l’auditorium di Assolombarda sarà tenuto il CONVEGNO: Milano e i Milanesi: proposte per migliorare la vita della Città Interverranno il Sindaco Moratti ed autorevoli esponenti rotariani e non della vita cittadina. PARTECIPAZIONE LIBERA. P assata ormai la scadenza di metà an- no, si può cominciare a trarre qual- che indicazione sulle attività dei Club del Distretto 2040 nei riguardi della Fondazione Rotary per l’Anno Rotariano 2010-11. Sappiamo che il processo trien- nale di rinnovamento della Fondazione, il cosiddetto Piano di Visione Futura, è pie- namente in corso ma che il nostro Distret- to non è tra i 100 Distretti pilota, per cui sono già in atto le nuove regole. Siamo quindi in una fase di transizione e ciò sta comportando qualche scompenso, mentre invece sembrano in larga parte superate le difficoltà portate dalla crisi economica mondiale, in ciò aiutati dal sostegno dei Rotary Club che non è mai venuto meno. Guardiamo in primo luogo alla partecipa- zione ai programmi, che è la ragione stessa dell’esistenza della Fondazione Rotary. Si è conclusa la raccolta e l’esame delle do- mande per le Sovvenzioni Distrettuali Semplificate. Esse sono state ben 40, un vero record, con il coinvolgimento di alme- no i due terzi dei Club del Distretto, sinto- mo della voglia di realizzare che nonostante le difficoltà di vario genere cui oggi si va incontro, è ancora viva, anzi più viva, per l’estesa consapevolezza dei Club della ne- cessità di operare nel concreto. A queste ri- chieste, che muovono globalmente risorse per oltre 650.000 , si è cercato di dare una risposta la più positiva nei limiti delle disponibilità. Dei risultati renderemo con- to più in là. Le domande per le Sovvenzio- ni Paritarie o Matching Grant, già andate a buon fine, cioè approvate dalla Fondazio- ne, sono cinque contando solo quelle in cui i Club del 2040 sono partner principa- li. Ad esse sono da aggiungere quelle in cui i nostri Club sono cosponsor. Altre sono in gestazione, il termine ultimo per la presen- La RF al giro di boa dell’Anno Rotariano segue a pag. 7

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Rotary2040Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 ■ Dir. Responsabile: Andrea PerniceUna pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2040 ■ Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo ■Tel. 035.241227 ■ E-mail [email protected]

C ari Amici rotariani,con il 1° dicembre ho completato le visite ufficialiai Club: sono molto soddisfatto perché la nuova

formula della Conviviale in Interclub, pur mantenendo gli

3 RotaryNet e L’Era dello Swing

5 La Musica è Vita 9 Invecchiamento di successo

6 Bando 2010: ETIC

7 L’impegno del Rotaract

10 Rotaract

LETTERA DI GENNAIO

Il dovere di testimoniarei valori del Rotary

seguono a pag. 4

GENNAIO-FEBBRAIO 2011 N°1-2

segue a pag. 4

C ari Amici rotariani,il motto scelto quest’anno dal Presidente Interna-zionale Ray Klinginsmith Impegniamoci nelle co-

munità - Uniamo i continenti è efficace perché consente di

LETTERA DI FEBBRAIO

L’universalità del linguaggio rotarianoe della sensibilità dei Soci

Il Governatore 2013-2014

Ing. SergioOrsolini

Nato il 19 Dicembre 1931 a Ro-ma, si laurea nella locale Univer-sità nel 1956 in Ingegneria In-

dustriale.Assolto il ser-vizio militarenella ScuolaRadar Con-traerea, dal1958 opera inuna multina-zionale dell’in-formatica, do-ve occuparuoli direttivisino al 1991,in Italia e al-l’estero. Dal 1992, sia quale libero profes-sionista, sia quale Partner di alcune socie-tà industriali, opera nella analisi dei costiindustriali, nella progettazione e installa-zione di strutture speciali in ambienti al-tamente inquinanti, e di impianti indu-striali elettrici e centrali di cogenerazione.Nel corso di vari anni ha vissuto in Paesiesteri: Gran Bretagna, Francia, Cecoslo-vacchia.Coniuge: Elisa, imprenditrice. I figli Fla-viano, architetto, e Lavinia, restauratrice-ceramista, vivono in Gran Bretagna.È Vice Presidente della Accademia Euro-pea di Musica.

SAVE THE DATEIn un momento di grande confusione e crisi, il Rotary D2040 e la Federazione

Lombarda Cavalieri del Lavoro propongono ai cittadini di fermarsi a riflettere,dibattere e formulare proposte per migliorare Milano. Sabato 26 marzo dalle 9.00alle 13.00 presso l’auditorium di Assolombarda sarà tenuto il CONVEGNO:

Milano e i Milanesi: proposte per migliorare la vita della CittàInterverranno il Sindaco Moratti ed autorevoli esponenti rotariani e non della vitacittadina. PARTECIPAZIONE LIBERA.

Passata ormai la scadenza di metà an-no, si può cominciare a trarre qual-che indicazione sulle attività dei

Club del Distretto 2040 nei riguardi dellaFondazione Rotary per l’Anno Rotariano2010-11. Sappiamo che il processo trien-nale di rinnovamento della Fondazione, ilcosiddetto Piano di Visione Futura, è pie-namente in corso ma che il nostro Distret-to non è tra i 100 Distretti pilota, per cuisono già in atto le nuove regole. Siamoquindi in una fase di transizione e ciò stacomportando qualche scompenso, mentreinvece sembrano in larga parte superate ledifficoltà portate dalla crisi economicamondiale, in ciò aiutati dal sostegno deiRotary Club che non è mai venuto meno.Guardiamo in primo luogo alla partecipa-zione ai programmi, che è la ragione stessadell’esistenza della Fondazione Rotary.Si è conclusa la raccolta e l’esame delle do-

mande per le Sovvenzioni Distrettuali

Semplificate. Esse sono state ben 40, unvero record, con il coinvolgimento di alme-no i due terzi dei Club del Distretto, sinto-mo della voglia di realizzare che nonostantele difficoltà di vario genere cui oggi si vaincontro, è ancora viva, anzi più viva, perl’estesa consapevolezza dei Club della ne-cessità di operare nel concreto. A queste ri-chieste, che muovono globalmente risorseper oltre 650.000 €, si è cercato di dareuna risposta la più positiva nei limiti delledisponibilità. Dei risultati renderemo con-to più in là. Le domande per le Sovvenzio-ni Paritarie o Matching Grant, già andate abuon fine, cioè approvate dalla Fondazio-ne, sono cinque contando solo quelle incui i Club del 2040 sono partner principa-li. Ad esse sono da aggiungere quelle in cuii nostri Club sono cosponsor. Altre sono ingestazione, il termine ultimo per la presen-

La RF al giro di boadell’Anno Rotariano

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Anche per l’Anno Rota-riano 2010-2011l’adesione dei Club al-

la Iniziativa RotaryNet è signi-ficativa. Alla data sono pro-motori di questo progetto 30Club della Lombardia, ma ilnumero è in crescita.l’Iniziativa RotaryNet per l’in-dia e l’evento musicale ad essaassociato sono patrocinati daiDistretti 2040 e 2050, dal Di-stretto Rotaract 2040 oltre chedalla Presidenza della Repub-blica, dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri, dalMinistero dei Beni ed AttivitàCulturali, e dalle istituzionilombarde e milanesi.

RotaryNet per l’IndiaIn particolare l’Iniziativa Ro-taryNet si articola in due areedi sviluppo: un progetto prin-cipale dedicato, ancora perquest’anno, alla realizzazionedell’Ospedale di Umden nel-l’India del Nord Est (per ilquale si stanno raccogliendoanche fondi).La costruzione di questo ospe-dale sta avanzando spedita-mente: stiamo in questi giorniultimando la soletta dell’edifi-

cio. Nell’area, in grave emer-genza sanitaria, sociale e idri-ca, la mortalità infantile sottoi 5 anni raggiunge l’87%.

Ma RotaryNet ... non è solo“per l’India”Parallelamente RotaryNet fa-vorisce la creazione di nuoviprogetti “satellite”, in cui glienti beneficiari individuati daiClub Promotori riceverannoattrezzature sanitarie usate ericondizionate procurate dallarete.Così ogni Rotary Club può ri-cevere più di quello che dà,grazie all’effetto moltiplicatoredi RotaryNet.Nel 2009-2010 questa inizia-tiva ha prodotto risultati inte-ressanti, con un rapporto co-sti-benefici certamente favore-vole: sono stati raccolti e di-stribuiti attraverso RotaryNetmateriali sanitari e farmaci perun valore di oltre 506.000 €,a favore dei service dei singoliClub promotori.Tali materiali, nell’Anno Rota-riano indicato, sono stati do-nati a strutture in Polonia,Malawi, Cameroun, Haiti,Congo, ma anche all’opera S.

Francesco e all’Opera CardinalFerrari entrambe di Milano.Al galà del 29 marzo 2010,presso il Teatro Dal Verme econ il tutto esaurito, hannopresenziato rappresentanze di44 Rotary Club, Soci Rotaria-ni con le loro famiglie e tantialtri amici milanesi e dellaLombardia.Il sito web www.rotarynet.orgillustra il progetto con mag-giore dettaglio.

Solidarietà e “L’Era delloSwing”Nell’ambito della IniziativaRotaryNet, il 21 marzo 2011al Teatro dal Verme di Milano,andrà in scena: “Jazz Broad-way. Da Broadway al GrandeJazz: George Gershwin, ColePorter & Co.Quest’anno il Galà sarà dedi-cato ai grandi autori americanidegli anni ’30 e ’40, da cui ilJazz prese a mani piene.Bisogna ricordare che il termi-ne “Jazz” in questo contestoindica un periodo storico-mu-sicale, non lo stile di fare mu-sica che generalmente vieneattribuito a questa parola. Stardust (polvere di stelle), per

citare un esempio, fu compo-sto da Hoaghy Carmichael nel1927, ma è uno slow. La serata prevede la presenzadell’Orchestra, costituita da 33elementi, di Paolo Tomelleri,considerato l’erede musicale diBenny Goodman in Italia, epropone un percorso musicale eculturale ambientato nell’Ame-rica di quello straordinario pe-riodo che gli storici chiameran-no “Era dello Swing”.Questa Orchestra è tra le piùgrandi orchestre Swing, forsela più grande oggi in Italia,con una formazione che com-prende gli “ottoni”, una sezio-ne di 12 “archi” e due piano-forti a coda lunga, oltre natu-ralmente alla sezione ritmica.Sarà una, una narrazione mu-sicale che parte dalla produ-zione dei grandi musical diBroadway e Hollywood, si im-merge nello Swing degli anni’30 e ’40, ci porta al ballo chene era elemento inseparabile,fino ad approdare al generemusicale delle grandi orchestreJazz. Ma è anche la storia di perso-naggi che furono grandi inno-vatori e uomini coraggiosi nel

loro tempo, in un periodo sto-rico segnato dalla discrimina-zione razziale, dal proibizioni-smo e dalla depressione eco-nomica.

La Swing danceQuell’epoca era anche legataal mondo del ballo, che saràrappresentato nel corso del ga-là attraverso la ricostruzione diuna serata al Ballroom Savoydi New York, una delle piùgrandi e affollate sale da ballodi dell’epoca. Era il 1934.

Acquisto bigliettiPer l’acquisto dei biglietti e laassegnazione dei posti nume-rati (obbligatoria per motiviorganizzativi) rivolgersi allaDottoressa Ilaria Biasini([email protected], cell.:393.04.300.40) che agirà dabiglietteria dedicata all’evento.La assegnazione avverrà secon-do il criterio della prioritàtemporale.Molti RC hanno consideratoil 21 marzo come conviviale,in modo che il costo di parte-cipazione dei Soci sia a caricodei singoli RC.

Il Rotary che vogliamoL’ideale del servire, in grandiiniziative di solidarietà comequella citata (ma possiamo di-re in qualsiasi iniziativa Rota-riana di service) pone a ciascu-no di noi Rotariani la doman-da: “perché lo faccio, cosa mispinge”. È la domanda che cisiamo fatti il giorno che siamoentrati nel Rotary. Se la rispo-sta sarà come fu quel giorno, ecome deve essere ogni giorno,“per desiderio di sensibilità so-ciale”, se metteremo al centrodelle nostre azioni i più disa-giati e null’altro, ne uscirà unRotary autorevole, capace didare testimonianza senza farepromozione, capace di attrarree di ispirare simpatia, eccellen-te ed efficiente per dato di fat-to e senza bisogno di sottoli-neature. Così il tema della au-torevolezza ci riporta al temadella leadership, quella leader-ship che interpreta le capacitàcome titolo di servizio e nondi merito, quella leadershipche risveglia ancor più il no-stro senso di responsabilità.

Giorgio Rossi - RC Milano NordGianandrea Toffoloni

RC Corsico Naviglio Grande

Iniziative di successo

RotaryNet e L’Era dello SwingRotary, Rotaract, Istituzioni: partecipazione corale al grande evento di cultura e solidarietà

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incontri singoli con Presi-dente e Consiglio, ha benfunzionato ed i Soci sonostati chiaramente soddisfattidella opportunità di passareuna serata con colleghi rota-riani e spesso con Autoritàdel Territorio, ascoltando ilmessaggio del Presidente In-ternazionale. Mi pare che questa strada siada ripetere nel futuro all’in-segna della necessità di con-segnare ai Club, in tempocomunque utile per la piani-ficazione dell’attività dell’An-no Rotariano, il messaggiodel Presidente Internazionalecon i suoi contenuti formati-vi e di sprone. È stata per meun’esperienza entusiasmanteper l’incontro con tanti Socicon le loro problematiche edopportunità rotariane, per laaffabilità e generosa cordiali-tà con cui mi hanno accolto,e per la capacità di fare festain semplicità ma con entusia-smo: mi sembra doverosotrasmettere questi miei senti-menti di gratitudine a tutti,proprio in virtù del mese digennaio che ci richiama allasensibilizzazione al Rotary.Nelle visite ho avuto mododi incontrare tanti tipi di So-ci: a tutti ho ripetuto chehanno davanti a loro unaenorme opportunità e re-sponsabilità per far funziona-re bene il loro Club. Ai piùanziani ho ricordato chespetta soprattutto a loroprendere in mano l’azione disensibilizzazione al Rotaryverso i Soci giovani: con laloro esperienza, con la lorosaggezza, con la loro capacitàdi capire e spronare, grazie alsuccesso che hanno avutonella loro vita professionale,essi sono infatti quelli chepossono offrire ai giovaniuna occasione di confronto,di stimolo, di consiglio, dipaziente composizione deipezzi del mosaico della vitalavorativa, che non ha eguali.Grazie ad essi il cosiddettogap generazionale si trasfor-ma da un potenziale proble-ma in un’opportunità con-creta di crescita e di sviluppo.Naturalmente questa loroazione va tarata sulle possibi-lità di risorse e di tempo cheessi hanno: ma è certo che ri-fiutarsi di aiutare i più giova-ni sarebbe contro i principirotariani, oltre che una gran-de perdita per tutti. Ai piùgiovani ho ricordato che illoro dovere è quello di edu-carsi al Rotary con azioni diformazione teorica (incontri,letture, discussioni) ma an-che e soprattutto pratica, la-vorando attivamente nei pro-getti del Club, come ci chie-de l’Azione professionale, ecome ci siamo impegnati afare quando siamo stati co-optati nel Rotary. Nulla in-fatti motiva di più un Socioche lavorare spalla a spallacon i colleghi per azioni disupporto a persone menofortunate. Il problema deltempo, a mio avviso, si può esi deve affrontare con sempli-cità e coraggio: un proverbiocinese dice che se cerchi per-sone che abbiano tempo ti

devi rivolgere a chi temponon ne ha, perché chi ha po-co o niente tempo, lo troveràcomunque. Solo chi non faniente, non troverà mai iltempo, in realtà direi la vo-glia, di fare qualcosa. Si evin-ce subito che occupandocidella sensibilizzazione al Ro-tary, tocchiamo da vicinol’ambito dell’effettivo delClub. Ma c’è un altro aspettoche riguarda da vicino la sen-sibilizzazione al Rotary: ed èquello della nostra immagi-ne, ossia ciò che l’uomo dellastrada pensa il Rotary sia efaccia. E tutti sappiamoquanto errati sono gli stereo-tipi che oggi l’uomo dellastrada è indotto a coltivare sunoi. Tutti dobbiamo testimo-niare singolarmente i valoriche il Rotary persegue: è unpreciso nostro dovere. Lopossiamo fare con le azioniquotidiane, o raccontandosui media i nostri progetti.Ed in questa azione nondobbiamo mai dimenticaredi enfatizzare la bontà del-l’azione, i benefici per i me-no fortunati, quale è il Clubpromotore ecc: ma soprattut-to dobbiamo spiegare in mo-do chiaro e semplice cosa è ecosa fa il Rotary. Devono sa-pere che noi ci troviamo sullabase dell’ amicizia, che ci de-riva dal comune desiderio diporre al di sopra di ogni inte-resse personale, le nostrecompetenze e risorse a favoredei meno fortunati, vicini elontani, per aiutarli ad eleva-re la qualità della loro vita.Se saremo in grado di ripete-re queste semplici parole inogni manifestazione pubblicariguardante il Rotary, l’uomodella strada potrà liberarsidegli stereotipi comuni: e co-si facendo, nuovamente sa-premo ristabilire l’interessedella comunità che ci circon-da verso di noi, e quindi ri-svegliare l’interesse di buonicandidati ad entrare a farparte dei nostri Club. Quin-di sensibilizzarci al Rotary al-l’interno, è un modo per tut-ti i Soci per unirsi agli altriSoci tramite il collante del fa-re; all’esterno è un modo pertutti i Soci per comunicarebene i valori del Rotary, in-fluenzando così positivamen-te la nostra immagine. Ab-biamo bisogno ogni tanto difermarci a pensare al sensopiù profondo del nostro ap-partenere al Rotary, per poterpoi ripartire con slancio: lemie visite ai Club questohanno rappresentato per me,e spero che lo rappresentinoper tutti i Soci nei prossimimesi. Impegniamoci nelle comunità- Uniamo i continenti.Buon lavoro, e a tutti voil’augurio che il 2011 sia unanno di amicizia, di coinvol-gimento, di progresso, e disensibilizzazione al Rotary.

segue dalla prima LETTERA DI GENNAIO

condensare in poche parolemolti aspetti fondamentalidel Rotary, e quindi ci aiuta acomunicarlo bene e rapida-mente. E tutti sappiamoquanto nella società di oggisia importante comunicarebene i valori della nostra as-sociazione.Anche nel caso dell’Intesamondiale, tema del mese difebbraio, faccio ricorso ad es-so, per soffermarmi con voisu alcuni aspetti dello spiritodi servizio rotariano.In una mia precedente letteraho presentato la stretta con-nessione che esiste fra il ser-vizio locale per migliorare lecondizioni di vita dei menofortunati, e l’impegno a livel-lo globale.Dicevo che il Rotariano è cit-tadino del mondo e che sitrova a casa propria in ogniClub che visita ovunque essosia, per via dello stesso spiritoche anima i Soci dappertuttosulla Terra.E questo deriva propriodall’abitudine che il Rotaria-no ha di mettere a disposi-zione le sue competenze pro-fessionali, il suo tempo, lesue risorse anche per servizida effettuare in posti lontani,ove le condizioni di vita sonoancora al di sotto dei limitidi decenza e dove non esisto-no valide alternative. E ciòche facciamo a livello inter-nazionale non può che riflet-tersi a livello della comunitàlocale, dando maggiore forzaal nostro servizio, così chepoi l’attività a livello globalediventi il naturale frutto delnostro vivere lo spirito delRotary nella nostra comuni-tà. Il linguaggio rotariano diven-ta così universale, ed univer-sale è anche la sensibilità delSocio.Parlando di Intesa mondiale,ci rendiamo conto che puòessere declinata in molti mo-di: alcuni di altissimo profi-lo, come quella fra Stati chesappiamo per conoscenzadella storia essere di difficileattuazione e mantenimento,e che quindi richiede che ilRotary International conti-nui nel tempo ad operarsi at-tivamente per la pace mon-diale; altri più alla nostraportata come quella fra Clube Distretti, uniti dallo spiritorotariano, ma caratterizzatida specificità del loro territo-rio sia sociali, che culturali,per la quale si è detto che ilRotary riesce a raggiungerel’unità senza l’uniformità;ancora c’è quella fra Soci coninteressi comuni, che nelleFellowships realizzano il loroprogramma di attività, unen-do il dilettevole all’utile: lenostre fellowship a livellomondiale sono un formidabi-le strumento di raccolta fon-di per i programmi di servi-zio, e sono una bella scuola

di amicizia; poi quella fra iRotariani e gli altri uomini edonne,con cui entrano incontatto per motivi vari, ilcui denominatore comunenon può che essere lo svilup-po delle condizioni di vitadelle comunità, cioè il fineprincipale del nostro servizioal di sopra dell’interesse per-sonale.Infine quella fra uomini edonne appartenenti tutti alRotary, uniti dall’identità As-sociativa, ma distinti per na-zionalità, territorio, cultura,interessi lavorativi ecc.; è l’es-senza più vera del nostro es-sere Rotariani, è ben articola-ta nei nostri valori (amicizia,tolleranza, servizio al di sopradi ogni interesse personale,valorizzazione delle diversitàe leadership) e trova la suaespressione più alta nel Con-gresso Internazionale, chequest’anno sarà tenuto dal 21al 25 maggio a New Orleans,cui vi invito a partecipare, fa-cendo anche azione di stimo-lo verso i vostri Soci, perchéè un’esperienza memorabileper ogni Rotariano.Per quanto riguarda quest’ul-tima mi preme ulteriormenteenfatizzare un concetto e cioèche tutti noi per il semplicefatto di appartenere al Rota-ry, siamo chiamati a svilup-pare il senso dell’identità ro-tariana nutrendo rapporti diservizio, di tolleranza, di sen-sibilità verso gli altri Rotaria-ni, e promuovendo azioniche dimostrino in tale dire-zione la volontà di progredi-re: e questo, finché gli altri sitrovano in realtà difficili ecritiche ci riesce abbastanzanaturale, perché in noi facil-mente si fa strada il desideriodi aiutare al di sopra di ogniinteresse personale chi è me-no fortunato.Ma quando ci rapportiamo aRotariani come noi, che vi-vono in realtà discretamenteagiate come le nostre, che siconfrontano con noi in largamisura e su tanti temi chehanno idee diverse dalle no-stre, che talvolta si contrap-pongono ai nostri tentativi,come dobbiamo comportarciper raggiungere l’Intesa, eche valore ha essa per noi?Ci viene in aiuto in questofrangente la parola stessa: in-tesa presuppone il dialogo, ilconfronto, la conoscenza re-ciproca, il rispetto, cioè l’ab-bandono dell’egoismo o piùsemplicemente dei giochettidi qualsivoglia potere.Mettere in atto tutte questecose non è né facile né sem-plice: è però indispensabileper raggiungere questo fineche reputo basilare.È su questi punti che dobbia-mo misurarci: è qui che di-mostriamo se il nostro servi-zio è al di sopra di ogni inte-resse personale, se siamo ingrado di superare la prova

delle 4 domande, se siamoRotariani veramente.E di nuovo su questi puntinon possiamo aspettarci chesia il Club o il Distretto a ri-solverci le grane: il compito ètutto di ciascuno di noi, sen-za scuse, senza se e senza ma.Nelle mie visite ai Club hoincontrato tanti Rotariani ve-ri, e mi fa piacere dire quipubblicamente che sono lorola vera essenza della nostraOrganizzazione, la forza vivadel Rotary, la speranza di unfuturo ancora migliore, teso araggiungere l’Intesa mondia-le.Ancora ho incontrato Rota-riani che sono in cammino eche si impegnano con corag-gio e lealtà: anche a loro vo-glio dare un segno di ricono-scimento e di ringraziamentoper lo sforzo che esprimono,incoraggiandoli a non desi-stere, anzi a perseverare per-ché la loro meta è vicina, e laluce in fondo al tunnel èsempre più forte e intensa.Poi ho incontrato Rotarianiche si lamentano perché ri-tengono che qualcuno concui vengono a contatto in al-tri Club stia causando lorodelle ingiustizie: a costoro hodetto e ripeto che sono di-sponibile ad aiutarli, a pattoche abbandonino il desideriodi ripristino della cosiddettagiustizia a tutti i costi, ed ac-cettino di sedersi a tavolinocon i loro colleghi per un di-battito civile, tollerante, ri-spettoso, in sintesi Rotaria-no. Su questa base ho già affron-tato e risolto situazioni diconflitto, con buona pace ditutti: e così intendo conti-nuare a fare, anche per iprossimi mesi. Ho infine incontrato Rota-riani pigri e svogliati, che vi-vacchiano ai margini dell’As-sociazione e non si domanda-no più cosa ci stanno a farenel Rotary.A costoro ho detto che il Ro-tary, cioè noi tutti ad ogni li-vello è disponibile a fornireaiuto per chiarire la loro po-sizione, ma che la decisionese impegnarsi e raggiungereuna delle categorie sopra de-scritte, è unicamente loro, eche se non dovessero decider-si in tal senso farebbero me-glio a lasciare. L’appartenenza al Rotary nonè obbligatoria ma non è ne-anche priva di conseguenzeprecise per ogni Socio. Ciascuno deve scegliere sestare di qua o di là del confi-ne: e questa scelta è dinamicae come tale va rinnovata econfermata continuamente.La chiarezza è uno dei valoribase per l’Intesa mondiale: lacoerenza ne è un altro pila-stro. E l’Intesa mondiale èuna condizione essenziale peressere Rotariani veri.Impegniamoci nelle Comunità- Uniamo i Continenti.Buon lavoro

segue dalla prima LETTERA DI FEBBRAIO segue dalla prima

IL GOVERNATORE2013-2014

31 GENNAIO

Premio Rotaryalla Professionalità ore 21.00Teatro Sociale - Como

19 FEBBRAIO

SISD AR 2011-2012 Hotel MeliàVia Masaccio 19 - Milano

12 MARZO

SIPE AR 2011-2012Kilometro RossoParco Scientifico TecnologicoVia Stezzano 87 - Bergamo

9 APRILE

ASSEMBLEA 2011-2012Università BicoccaPiazza dell’Ateneo Nuovo 1Milano

16 E 17 APRILE

Conferenza InternazionaleAssisi

Calendarioeventi

Iter rotarianoSocio del RC Cantù-Erba nel1981; per vari anni responsa-bile dei programmi di Scam-bio Giovani. Nel 1993, SocioFondatore del RC Erba Laghi.Presidente del Club nel 1995-96. Assistente del Governatoreper il Gruppo Lario, triennio1998-2001. Opera a lungo nelprogramma distrettuale Scam-bio Gruppi di Studio: respon-sabile per il Club 1996-97;Membro della CommissioneSGS, 1998-2002; Coordina-tore SGS Gruppo Lario,2002-05; Presidente Commis-sione SGS, 2002-05; TeamLeader nel 1999 (Ohio) e2008 (Sud Africa). Tutore distudenti stranieri in ScambioAnnuale: 1991-92, e 1999-2000. Membro di varie Com-missioni distrettuali: Informa-tizzazione 1996-98; Comuni-cazione & Stampa 1998-2001; Espansione 2001-03;Azione Pubblico InteresseMondiale 2001-02 e 2008-10;Fondazione Rotary 2001-03;Premio Professionalità 2000-01 e 2004-06; Formazione2002-07. Corrispondente del-la rivista del Distretto per ilGruppo Lario, 2001-03. Dele-gato del Gov. A.Bissanti per lacreazione del nuovo Club Ap-piano Gentile & C.C, 2001-02. Dal 1999, Tutore Pro-gramma Distrettuale Virgilio,per il Gruppo Lario. Attual-mente Formatore distrettuale,2010-11. Altre attività in am-bito rotariano: CommissioneItalia-Svizzera Attività dell’In-subria, responsabile GruppoLario, 1997-2006; FondazionePro-elisoccorso 118, Como;Membro dal 1997, e dal 2004Membro del Consiglio Diret-tivo; Progetto distrettualeHausmusik, Corrispondenteper il Gruppo Lario, 1999-2002. Nell’ àmbito del pro-prio Club ha ricoperto variruoli nelle attività internazio-nali e nei programmi per lenuove generazioni. Insignitodi 6 PHF.

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Page 5: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

Presenti circa 400 perso-ne, con le Autorità rota-riane Governatore Koch

e signora Maria Consolata, iPDG Luca Caniato e signoraFranca, Andrea Bissanti, Mari-no Magri e signora Anna; ilGovernatore eletto Roche conla signora Milena, il SegretarioDistrettuale Mandelli con lamoglie; le Autorità lionistiche,la Governatrice Carla Di Ste-fano, alcuni Past Governatori.Numerosi i Rotary Club par-tecipanti: Milano Ovest, MIAquileia, MI Monforte, MIVisconteo, MI Naviglio Gran-de, MI Cà Granda, MI Arcodella Pace, MI Giardini, MILinate, Bollate Nirone, Cini-sello Sesto San Giovanni; co-me pure i Lion Club: MilanoAmbrosiano, MI alla Scala,MI ai Cenacoli, MI CarloPorta S. Babila, MI Loggia deiMercanti, MI Montenapoleo-ne Centro, Soci di atri Club.Infine hanno partecipato unelevato numero di Soci delClub Enogastronomico Euro-peo.Accolti dal saluto del Coman-dante della Scuola Col. Mau-rizio Patanè e dal saluto delPresidente AIDD NazzarenoPettinari, con la conduzionedi Antonio Vallese, gli ospitihanno assistito a un Concertolirico dei finalisti del Concor-so indetto dalla Scuola Musi-cale di Milano, il SopranoPark Soo Yeon (Corea delSud), il Soprano Keiko Tsu-chida (Giappone), il TenoreCho Sam Yeul (Corea delSud), il Soprano Kwak Bora(Corea del Sud), interpreti diArie da opere di Piccini, Verdi,Gounod, Lehar, Delibes.Un intermezzo con la Bocconi

Jazz Business Unit di NicolaPecchiari (sax tenore), MarcoMariani (tromba), Franco Ba-gnoli (sax alto, Paolo Alderi-ghi (pianoforte, Eugenio Mu-gno (contrabbasso), Sergio DeMasi (batteria). E a seguire gliallievi del Corso di Arte sceni-ca della M° Giovanna Mare-sta, il Soprano Masami Hama-da, il tenore Beppu Shinya(entrambi giapponesi), per fi-nire soprano Mudriak Maria(Kazakhstan). Una straordina-ria occasione di apprezzare ar-tisti emergenti, seguita da pre-miazioni e cocktail di chiusu-ra, con il sentito interventodel Presidente in carica diAIDD, Pettinari, che così si èrivolto ai presenti: «Anche daparte mia un cordiale “benve-nuti” alle autorità rotariane elionistiche, ai Presidenti deiClub partecipanti, ai Soci tuttied ai gentili ospiti.Desidero ringraziare innanzitutto il padrone di casa, il Col.Maurizio Patanè, Comandan-te della Scuola Militare Teuliè,che continua ad ospitarci con

grande disponibilità.Ringrazio, inoltre, della vostranumerosa e qualificata presen-za, che ci consente di destinareil ricavato netto della serata al-le nostre attività informative eformative presso le scuole, at-tività che in questo periodo ri-sentono in termini negatividella crisi generale che coin-volge sia le Istituzioni sia gliIstituti scolastici.Come AIDD noi ci occupia-mo di prevenzione primariacontro il disagio giovanile especificatamente lotta alla dro-ga, comprendendo in questaparola anche la droga legale al-col, che viene utilizzata in cre-scente quantità dai giovani perlo sballo singolo o di gruppo.

L’età media di uso ed abuso didroghe e, in particolare di al-col, diminuisce progressiva-mente, dal che ne scaturisceche gli approcci in termini disorveglianza e di prevenzionedevono iniziare il più prestopossibile.Prevenzione primaria significariconoscimento delle situazio-ni di rischio e individuazionedelle azioni idonee ad elimi-narle o ad attenuarle.L’estrema necessità di concen-trarsi sulla prevenzione scatu-risce dalla considerazione chenon si può vincere una batta-glia medicando solo i feriti,ma dobbiamo fare qualcosa inpiù. Dobbiamo essere in gra-do di prevenire gli accadimen-

ti. Allo stesso modo di comepreveniamo dalle malattie inostri figli o i nostri nipoti, livacciniamo, li teniamo lonta-no dalle persone influenzate,questa è una responsabilità deigenitori. Il bambino non vadalla madre a chiedere “mi fa-resti una vaccinazione”, lo sala madre e come lo sala madre,lo sa perché viene informata,viene resa consapevole del fat-to che è lei che deve prendereil bambino e portarlo a fare ilvaccino.Molti genitori dicono “delladroga non so molto, è ungrosso problema, con tuttoquello che faccio per i figlicrescere un ragazzo non è faci-le al giorno d’oggi, certo chesono fortunato, i miei ragazzinon si drogano, spero”, spera-re non basta, bisogna agire.Noi attiviamo corsi di infor-mazione e formazione effet-tuati presso le scuole primariee secondarie di primo grado(ex elementari e medie inferio-ri) con la collaborazione dipsicopedagogiste esterne che

da anni forniscono ai genitori,docenti ed alunni itinerari pe-dagogici di approccio al pro-blema droga per ottenere unaforte correlazione tra famigliae scuola finalizzata alla educa-zione e al benessere fisico-psi-chico e sociale dei ragazzi.Le finalità del nostro operarepossono riassumersi:per la scuola primaria, soprat-tutto le quarte e le quinte classi• consolidare il concetto di so-

cializzazione• sviluppare gli aspetti dell’au-

tostima• promuovere l’interazione• problem solving• favorire la fiducia in se stessi

e negli altriper la scuola secondaria• affrontare in dibattito i pro-

blemi dell’adolescenza• rendere coscienti i ragazzi sui

danni che può provocarel’abuso di sostanze tossiche

• responsabilizzare il preadole-scente

• preparare i ragazzi a non es-sere succubi del leader nel-l’ambito del gruppo.

Noi dobbiamo inculcare neigenitori l’importante esigenzadi parlare e soffermarsi spessosu un progetto di vita per i fi-gli basato su un ruolo genito-riale responsabile, autorevole,di presenza e di dialoghi fidu-ciari.Concludo sottolineando anco-ra una volta il ruolo cheAIDD deve svolgere, con lavostra sinergica collaborazio-ne, di prevenzione primariaradicale che coinvolga l’interotessuto sociale per ottenereuna concreta speranza di vita edi benessere per le nuove ge-nerazioni.Grazie».

2040Rotary 5

La Musica è VitaA.I.D.D. - Scuola Militare Teuliè - 24 novembre 2010

Auto storiche e End Polio Now

Una rappresentanzadel RC bollate Ni-rone, guidata dalla

Presidente Giovanna Torre-sani e munita di stendardo,ha partecipato, il giorno 19dicembre scorso, all’acco-glienza, presso il Museodell’Alfa Romeo di Arese,delle “Giulia” storiche a con-clusione del raid Shanghai-Milano organizzato dallaCasa del Biscione, dalla Scu-deria del Portello e dal Rota-ry International con il patro-cinio della Provincia di Mi-lano, del Comune di Milanoe della Regione Lombardiacon l’obiettivo di raccoglierefondi allo scopo di comple-tare il progetto rotariano

«End polio now», per l’eradi-cazione della poliomelite intutto il mondo. Le quattro«Giulia» sono giunte allostorico museo di Arese dopoaver affrontato 35 giorni ditragitto e aver attraversatoCina, Mongolia, Russia,Ucraina, Moldavia, Roma-nia, Bulgaria, Serbia e Croa-zia. Ad accogliere la carova-na, sono intervenuti, oltre aiSoci del RC Bollate Nirone,numerosi Rotariani appas-sionati di auto storiche, gui-dati dal Past Board DirectorCarlo Monticelli, dal Presi-dente del RC Brescia Fran-ciacorta e dall’AG PaoloZampaglione; per la Provin-cia era presente il Presidente

Guido Podestà e per il Co-mune di Milano l’AssessoreGianni Verga, Rotariano. IlRaid,denominato “Raid au-tomobilistico della fratellan-za e della pace” è partito loscorso 18 novembre dalla ca-pitale industriale della Re-pubblica popolare cinese do-po la cerimonia di chiusuradi Expo 2010 e presentato aShanghai il 29 ottobre scor-so proprio dal Presidente Po-destà, ha riproposto, grazieal contributo di un board di20 appassionati guidati daClaudio Quarantani, l’av-venturoso viaggio Roma-Pe-chino compiuto nel ’68 abordo di Alfa Romeo del-l’epoca. Dopo l’arrivo dellevetture, i presenti hannoavuto occasione di visitare ilmuseo con una guida d’ecce-zione: l’ex pilota di formulauno Arturo Merzario.

Adriano Anderloni

Erminio Bosi incoming PresidentRotary Bollate Nirone, GuidoPodestà Presidente della Provinciadi Milano, Giovanna TorresaniPresidente Rotary Bollate nirone,Carlo Monticelli Past GovernorRotary 2040 Italia, AdrianoAnderloni Fondatore Rotary ClubBollate Nirone

FORUM GIOVANI E DROGA: l’importanza della prevenzione

LUNEDI 21 FEBBRAIOBanca di Credito Cooperativo - Auditorium - V.e Gramsci 194 - Sesto San Giovanni

(M1 Sesto FS - P.za I Maggio)

RELATORIAnnamaria Falco Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Martiri

della Libertà - Sesto San Giovanni Silvio Garattini Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Ma-

rio Negri di Milano Marco Lombardi Docente di Sociologia Università Cattolica del Sa-

cro Cuore di Milano Giuliana Nova Psicologa - Psicopedagogista - Componente Comi-

tato Esperti AIDDGiuseppe Pozzi Docente di Psicologia Clinica Università degli Studi

di Milano Componente Comitato Esperti AIDD

PROGRAMMA17.45 Apertura dei lavoriIndirizzi di saluto Nazzareno Pettinari Presidente AIDD - Giorgio Oldrini Sindaco di Sesto

San Giovanni - Maria Bonfanti Presidente della Banca di Credito Coopera-tivo di Sesto San Giovanni

Moderatore Renzo Magosso Giornalista e Scrittore 20.00 Chiusura del forum - Aperitivo

AIDD: cos’è e cosa faFondata nel 1977 per iniziativa di Club Rotary e Lions lombardi, l’AIDD ONLUS si occupa di pre-venzione primaria contro il disagio giovanile e specificatamente di lotta alla droga, alcolismo, bulli-smo, tabagismo. Prevenzione primaria significa riconoscimento dei fattori e delle situazioni di ri-schio e individuazione delle azioni idonee ad eliminarle o ad attenuarle. L’AIDD attiva corsi di in-formazione, sensibilizzazione e formazione effettuati nelle Scuole Primarie e Secondarie di I gradocon la collaborazione di psicopedagogiste che forniscono ai genitori, docenti ed alunni itinerari pe-dagogici di approccio al problema droga per ottenere una forte correlazione tra famiglie e scuola fi-nalizzata alla educazione e al benessere fisico-psichico-sociale dei ragazzi.

davanti a te c’é una vita: non distruggerla

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Tel. 02 6690741—fax 02 67492007

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Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Dacci una mano a prevenire le devianze giovanili

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cod. IBAN (Banca Intesa) : IT15D0306909465000013150163 - CINQUE PER MILLE 03756330159

SI RINGRAZIANO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO - SESTO S. GIOVANNI

(PRESIDENTE: MARIA BONFANTI)

ROTARY CLUB SESTO SAN GIOVANNI CINISELLO

(PRESIDENTE: VALENTINO LEMBO)

A.I.D.D. OnlusAssociazione Italiana contro

la Diffusione della Droga

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Page 6: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

Rotary20406

Il tema della Etica e Tecno-logie dell’Informazione edella Comunicazione (o

Computer Ethics) è semprepiù di attualità nella societàdell’informazione e della cono-scenza: dalle intuizioni di Nor-bert Wiener (N. Wiener: “Cy-bernetics: Control and com-munication in animals andmachines” Technology Press(1948); N.Wiener: “The hu-man use of human beings: cy-bernetics and society” Hou-ghton Mifflin (1950) a DonParker (D. Parker: “Rules ofethics in information proces-sing” Communications of theACM, vol. 11, 1968, p. 198-201), Walter Maner (W. Ma-ner: “Starter kit in computerethics” Helvetia Press (1980),James Moore (J.H. Moore:“What is computer ethics?” inMetaphilosophy, special issueon Computer and Ethics, Oct.1985, p. 266-275), DeborahJohnson (D. Johnson: “Com-puter Ethics” Prentice Hall,1985 (quarta edizione 2009),Hans Jonas (H. Jonas: “Theimperative of responsibility: insearch for an ethics for the te-chnological age” Univ. of Chi-cago Press, 1979), alla fonda-zione della Computer Profes-sionals for Social Responsibili-ty (CPSR, Palo Alto, 1983),alla prima conferenza interna-zionale su Computer Ethics(New Haven USA, 1991), alladefinizione della disciplinaComputer Ethics come inse-

gnamento da inserire nei pianidi studio in Informatica nelleUniversità americane (“Com-puting curricula: Social, Ethi-cal and Professional Issues”Communications of theACM, vol. 34, n.6, 1991 eComputing Curricula 2001 ofIEEE Comp. Soc. and ACM),alla fondazione del Centre forComputimg and Social Re-sponsibility (De Monfort Uni-versity, UK, con S. Rogerson,T.W. Bynum e D. Gotter-barn), al Convegno internazio-nale Ethicomp che viene ripe-tuto ogni 18 mesi, la cui edi-zione 2008 si è tenuta a Man-tova con la partecipazione diAICA. Una interessante sintesidei problemi oggetto di atten-zione della Computer Ethics sitrova nel lavoro di NorbertoPatrignani (N. Patrignani:“Computer Ethics: un quadroconcettuale” Mondo Digitale,sett. 2009, p. 95-63) e nelloSpecial Issue on Ethics and In-formation Systems della rivistaInformation Systems Frontierspubblicata da Springer (2010). L’evoluzione rapida e continuadelle tecnologie dell’informa-zione, la loro pervasività intutte le attività dell’uomo e lacriticità crescente dei serviziofferti rendono sempre piùimportante che gli operatoridel settore abbiano piena co-scienza delle implicazioni eti-che delle loro scelte e decisionie che la scuola e le associazioniprofessionali si occupino di

questi problemi. Sono un rife-rimento i Computing Curri-cula 2001 di IEEE Comp.Soc. e ACM prima citati, leraccomandazioni EngineeringCriteria 2000 of AccreditationBoard for Engineering and Te-chnology (ABET), le specifi-che 2007 per gli accreditamen-ti della British Computer So-ciety (BCS) e quelle (1997)della Australian Computer So-ciety, i numerosi insegnamentiinseriti nei piani degli studid’Ingegneria e di Informaticasoprattutto negli Stati Uniti ein Inghilterra, ma anche inBelgio, in Svezia e in Italia(Politecnico di Torino, Univer-sità di Trento). Va ricordatoche alcune Facoltà d’Ingegne-ria in Italia, in particolarequella di Pavia, da una decinad’anni hanno introdotto uninsegnamento dedicato all’Eti-ca Ambientale, mirato a far ac-quisire agli allievi coscienzadelle conseguenze per l’am-biente delle loro scelte e deci-sioni come tecnici e professio-nisti e quindi a che si sentanoresponsabili di esse, nello spa-zio e nel tempo, cioè verso leattuali generazioni e versoquelle future; l’ambiente èconcepito come terra, acquaed aria, ma sempre più, essen-do l’uomo un essere socialeche vive di comunicazioni e re-lazioni e vista la pervasivitàdelle tecnologie ICT, l’ambien-te è anche informazione e letecnologie digitali e le loro ap-

plicazioni vi giocano un ruolodeterminante.Nel seguito sono elencati alcu-ni esempi di tematiche delletesi di laurea o di dottoratoche potranno essere considera-te ai fini del presente concorso:• avvento del cyberspazio ed

e-democracy• mondo reale e mondo virtua-

le: loro coesistenza, trasferi-mento dal virtuale al reale dicomportamenti e processidecisionali, ecc.

• accessibilità agli strumenti eai servizi, interfaccia macchi-na-persona, formazionedell’utenza e digital-divide

• cambiamenti indotti dalletecnologie ICT nel posto dilavoro

• contenuti informativi dispo-nibili sulla rete e formazionedell’utenza, soprattutto gio-vanile

• proprietà intellettuale, pro-prietà del software

• protezione dei sistemi infor-mativi dalle intrusioni

• riservatezza delle informazio-ni

• affidabilità e correttezza deisistemi e delle informazionimesse in rete

• etica e robotica, etica ed au-tomazione dei processi deci-sionali (sistemi critici per lasicurezza, finanza, strategieaziendali, ecc.)

• ecologia e riutilizzo dell’har-dware ICT

• etica e nanotecnologie• informatica e sicurezza sul la-

voro.

Art. 1Rotary International, Distretti2030, 2040, 2050 e 2060, eAICA (Associazione Italianaper l’Informatica ed il CalcoloAutomatico) con il patrociniodella Fondazione CRUI, indi-cono un concorso per l’asse-gnazione di n. 4 premi dell’im-porto di € 3.000 (tremila) cia-scuno, al lordo di eventualioneri di legge, da destinare alaureati o a dottori di ricercadelle Università italiane cheabbiano svolto una tesi di lau-rea o di dottorato su argomen-ti concernenti l’area dellaETIC: Etica e Tecnologie del-l’Informazione e della Comu-nicazione.

Art. 21. Il concorso è riservato ailaureati specialistici, ai laureatimagistrali e ai laureati in corsidi laurea di durata quinquen-nale oppure a dottori di ricer-ca. 2. Possono partecipare al con-corso laureati che abbianoconseguito il titolo pressoun’Università italiana con unpunteggio non inferiore a106/110 o 96/100 nel periodo30 giugno 2010 - 31 ottobre2011 o dottori di ricerca cheabbiano depositato la tesi didottorato al fine dell’esame fi-nale presso un’Università ita-liana nel periodo 30 giugno2010 - 31 ottobre 2011.

Art. 3La domanda di partecipazioneal concorso dovrà essere pre-

sentata entro il 30 novembre2011 esclusivamente in for-mato elettronico accedendo alsito di AICA (www.aicanet.it).

Art. 41. Nella domanda di parteci-pazione il candidato deve di-chiarare, sotto la propria re-sponsabilità, pena l’esclusionedal concorso: a) il cognome ed il nome;b) la data ed il luogo di nasci-

ta;c) la residenza, il recapito tele-

fonico e l’indirizzo di postaelettronica;

d) il titolo della tesi di laurea odi dottorato;

e) il cognome e il nome delRelatore della tesi.

2. Unitamente alla domanda,il candidato, pena l’esclusione,deve presentare: a) la copia del certificato di

laurea (in formato pdf ojpg) con riportate la datadel conseguimento dellalaurea e la votazione conse-guita oppure copia autenti-cata della domanda per so-stenere l’esame finale per iltitolo di dottore;

b) una presentazione, di nonpiù di 5 pagine, in formatopdf, della tesi di laurea, for-mulata secondo lo schemaindicato nell’Allegato 1;

c) una lettera, in formato pdfo jpeg, di presentazione daparte del relatore della tesi,che copra i punti indicatinell’Allegato 2; la letteradovrà essere redatta su cartaintestata e dovrà recare lafirma del relatore, penal’esclusione dal concorso;

d) l’autorizzazione a utilizzarei dati forniti dal candidatoai fini del presente bando,nonché alla divulgazione,con i mezzi e nei modi rite-nuti più opportuni, delletesi premiate;

e) elenco di eventuali pubbli-cazioni basate sulla tesi.

Art. 51. La Commissione giudicatri-ce, nominata da Rotary Inter-national, Distretti 2030,2040, 2050 e 2060 e da AI-CA, è costituita: da un rappre-sentante per AICA, che ne as-sume la presidenza, da un rap-presentante per ognuno deiquattro Distretti e da docentiuniversitari che non siano re-latori di tesi di candidati par-tecipanti al concorso. La Se-greteria della Commissione ècurata da AICA.2. La Commissione, a suogiudizio insindacabile, dopoaver valutato, secondo i criteriindicati nell’Allegato 3, le do-mande regolarmente pervenu-te, seleziona dodici candidatifinalisti per i premi. Ai candi-dati finalisti sarà richiesto l’in-vio in formato pdf della tesi dilaurea o di dottorato e dieventuali pubblicazioni scien-tifiche redatte dal candidato.3. La Commissione esamina letesi presentate dai candidati e,a suo insindacabile giudizio,nomina i quattro vincitori delconcorso.

Art. 61. I vincitori del concorso ri-ceveranno comunicazionescritta del conferimento delpremio a mezzo lettera racco-mandata. Dopo aver ricevutola comunicazione ciascun vin-citore dovrà tempestivamentecontattare la Segreteria delPremio di laurea per confer-mare la partecipazione alla ce-rimonia di premiazione.2. La consegna dei premi av-verrà nel corso di una cerimo-nia che si svolgerà nel primotrimestre del 2012. 3. Il premio dovrà esser ritira-to personalmente da ciascunvincitore. Il mancato ritiropersonale del premio, se nondovuto a cause eccezionali,comporta la perdita del pre-mio stesso.

Art. 7Nel caso in cui non si presen-tassero Candidati oppure laCommissione giudicatrice ri-tenesse di non assegnare i pre-mi, l’importo relativo sarà uti-lizzato per i premi dell’annosuccessivo.

Allegato 1Articolo 4, comma 2, letterab) Struttura della presenta-zione della tesiLa presentazione della tesi de-ve essere organizzata nelle se-guenti sezioni:- autore,- titolo,- relatore,- inquadramento del tematrattato e del lavoro svolto,- innovatività dei risultati otte-nuti,- possibile impatto sociale deirisultati ottenuti,- rilevanza scientifica dei risul-tati ottenuti ed eventuali pub-blicazioni.

Allegato 2Articolo 4, comma 2, letterac) Struttura della lettera dipresentazione del relatoreLa lettera di presentazione delrelatore su carta intestata e fir-mata deve coprire i seguentipunti:- durata del corso di laurea odottorato seguito dal candida-to,- impegno temporale nellosvolgimento della tesi,- grado di autonomia nel lavo-ro svolto,- innovatività dei risultati otte-nuti,- possibile impatto sociale deirisultati ottenuti,- rilevanza scientifica dei risul-tati ottenuti.

Allegato 3Articolo 5, comma 2 Criteridi valutazione della Com-missione giudicatrice1. Impatto sociale dei risultatiottenuti.2. Rilevanza scientifica edeventuali pubblicazioni.3. Innovatività dei risultati ot-tenuti.4. Chiarezza espositiva.5. Lettera di presentazione deldocente relatore della tesi.

Bando 2010 - Premi per tesi di laurea e tesi di dottorato sul tema:

ETIC, Etica e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

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Page 7: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

2040Rotary 7

Sabato 20 novembre 2010 si èsvolto il progetto di sistema-zione dell’Istituto Lorenzi-

ni di Milano. Il progetto, strut-turato secondo le modalità diun interservice, è stato organiz-zato dal Rotaract Mi-lano per i Club Rota-ract della Zona Me-diolanum con il sup-porto operativo diMilanoAltruista, or-ganizzazione di volon-tariato senza fini dilucro ed indipenden-te. Il progetto è statorivolto all’IstitutoComprensivo Loren-zini di Via Mincio,una scuola secondariadi primo grado (ragazzi da 11 a 16 anni) situatanell’area della Zona Corvetto, considerata comeuna delle zone più disagiate e problematiche diMilano. L’istituto è formato da circa 400 alunni,di cui 60% figli di immigrati, prevalentementeprovenienti da quartieri disagiati economica-mente e di difficile integrazione fra loro. Il progetto ha permesso a circa 50 Rotaractianidi dedicare un po’ del loro tempo libero perrendere più accogliente e funzionale una scuoladisagiata di Milano secondo diverse modalità dipartecipazione, in modo da permettere a tuttidi contribuire secondo le proprie possibilità, leproprie capacità e le proprie disponibilità ditempo. Le attività della giornata di Sabato spa-ziavano da opere di pittura rivolte ad alcune au-le della scuola e ad alcune parti comune (corri-doi, vano scale, ecc.) ad attività di piccola ma-nutenzione (montaggio arredi, sistemazionedella biblioteca, ecc.) fino alla pittura di mura-les su teli decorativi.L’iniziativa si è rivelata un vero successo sia perla grande partecipazione, il supporto e l’entusia-smo che tutti i Rotaractiani hanno profuso siaper gli ottimi risultati dopo un’intensa giornatadi lavoro (più di 10 aule ritinteggiate, insiemeai principali spazi comuni come l’atrio, il labo-ratorio d’arte, le scale, ecc.). Complessivamentesono statti coinvolti 7 Club Rotaract, con la

partecipazione del DZ dell’areaMediolanum, circa 50 volontarirotaractiani nel corso della gior-nata, cui si sono aggiunti inmodo spontaneo, genitori, in-segnanti e bambini dell’istituto,

e il coinvolgimento didue Rotary di Mila-no, il Milano Nord,nella persona di Al-berto Brunelli Bonet-ti, e il Milano Sud-Ovest, nella personadi Alessandro DeGiorgi.L’evento ha avuto eavrà nelle prossimesettimane una certarilevanza mediaticatra cui un servizio sul

TG3 Regionale (una troupe del telegiornale haripreso i lavori di sistemazione e di pittura e haintervistato diversi Rotaractiani) e diversi arti-coli su riviste specializzate nel volontariato e sualcuni quotidiani nazionali (lunedì 22 novem-bre il Corriere della Sera ha dedicato un articoloalla giornata di Sabato).Con l’intervento presso l’Istituto Lorenzini, ab-biamo dimostrato come la collaborazione attivatra diversi Club Rotaract possa dare un contri-buto reale ed importante alla comunità in cuitutti noi viviamo. L’evento di sabato è statoun’occasione per passare una giornata piacevolee diversa insieme ad amici e a persone accomu-nate dal senso di solidarietà, altruismo e corag-gio nell’affrontare i problemi della società in cuiviviamo, mostrando, con un esempio concreto,che tra voltarsi dall’altra parte e fare qualcosa,preferiamo la seconda opzione. La sistemazionee l’abbellimento della scuola ha un valore che vamolto oltre l’estetica, in quanto contribuisce atrasmettere un senso di maggior sicurezza e or-dine ad una realtà di una zona fortemente disa-giata e a rischio. Il mio auspicio, come quello ditanti che sono intervenuti Sabato, è quello dipoter ripetere presto un’esperienza simile an-dando nuovamente a dare un contributo attivoe reale verso la comunità.

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tazione delle domande ad Evanston è il 31 marzo2011, una data non lontana. Il Distretto è in gra-do di aiutare in maniera consistente con i proprifondi che giacciono presso il Rotary Internatio-nal, chiamati FODD, Fondi di Designazione Di-strettuale o DDF con l’acronimo inglese. Si rin-nova quindi l’invito ai Club che avessero inten-zione di promuovere una domanda per un MG aprendere contatto al più presto con la Commis-sione Distrettuale. Si è conclusa la selezione deipartecipanti allo Scambio dei Gruppi di Studio. Icandidati sono stati 22 per quattro posti, abbia-mo avuto anche due candidati per la posizione diTeam Leader e anche questo è un fatto molto po-sitivo. Il gruppo partirà per gli Stati Uniti, Ore-gon, nel prossimo mese di aprile. Ai primi dimarzo verrà diffuso il bando per le Borse degliAmbasciatori con scadenza il 30 giugno 2011. Icandidati debbono essere obbligatoriamente se-gnalati da Rotary Club, che hanno in questo mo-do un’opportunità di servizio particolarmente va-lida verso giovani dotati e desiderosi di migliorarela propria preparazione professionale a beneficioproprio, ma anche di tutta la comunità. Le borsein palio sono tre. Come sappiamo si tratta di bor-se ben dotate che permettono un periodo di sog-giorno di un intero anno accademico all’estero.Passiamo al sostegno economico che ogni Club eogni Rotariano, in maniera assolutamente volon-taria, è chiamato a dare. Sono molteplici le possi-bilità di soccorrere economicamente la Fondazio-ne Rotary e le sue attività. Si possono versarecontributi al Fondo Annuale dei Programmi e alFondo Permanente, al programma PolioPlus einoltre nelle contribuzioni alla Fondazione ven-gono anche contabilizzati i versamenti che i Clubeffettuano per le singole Sovvenzioni Paritarie ap-

provate e che transitano attraverso la Fondazionestessa. Per il Fondo Annuale dei Programmi lagran parte dei Club del Distretto ha sottoscrittol’impegno di un versamento minimo di 100 $per Socio. La promessa di tutto il Distretto am-monta a 460.000 $, che speriamo di superare co-me negli scorsi anni. Per ora i versamenti sonostati pochi e questo è quindi un invito a farefronte, appena possibile, alla promessa fatta. Ri-cordiamo inoltre che l’impegno dovrebbe esseredei singoli Soci, Every Rotarian Every Year, e che ilClub dovrebbe limitarsi a fare da collettore delcontributo dei singoli. Il Fondo Permanente nongode di una particolare popolarità presso il nostroDistretto, sono poche le contribuzioni che ognianno giungono. Esso rappresenta però la dotedella nostra Fondazione di cui vengono goduti gliinteressi, che hanno ripreso a fluire dopo le vicis-situdini degli ultimi due anni. È doveroso sottoli-neare il grande successo dell’iniziativa “Keys for acause”, destinata a sostenere la campagna EndPolio Now, sia da un punto di vista economicoper l’entità della raccolta che di mobilitazione edi riscontro nell’opinione pubblica. Essa nonesaurisce però l’impegno dei Rotariani del Di-stretto, sono numerosi i Club ed i Gruppi diClub che hanno comunque dedicato o intendo-no dedicare al tema ulteriori risorse, in un mo-mento particolarmente topico, come l’attuale chevede cioè la prospettiva della vittoria finale avvici-narsi. Ogni settimana, di norma il giovedi, è pos-sibile, sul sito www.polioeradication.org, seguire iprogressi della nostra battaglia condividendo gio-ie, ma anche delusioni, con tutti quelli che nelmondo lottano per il comune fine della scompar-sa della poliomielite dal nostro pianeta.

Cesare Cardani

segue dalla prima LA RF AL GIRO DI BOA Milano, 28 novembre 2010

L’impegno del Rotoractnella società

Un esempio concreto di collaborazione e servizio

Il RC Dalmine CentenarioCento x cento PHF

L’impegno per la raccolta fondi per la campagna End Polio Now ha visto i Club dar vita adiniziative assai diverse, in qualche caso anche innovative rispetto a prassi e tradizioni consoli-date. Una pratica poco in voga nel Rotary europeo, ma spinta assai invece dal Rotary Inter-

national, è stata quella scelta dal RC Dalmine Centenario: insignire della Paul Harris Fellowshiptutti i componenti del Club. Avere cioè un Club 100x100 PHF. L’elenco di questi Club nel mondoè accessibile dal sito del RI www.rotary.org ed in esso appaiono oltre 1300 Club. Di essi poco più diuna diecina sono europei, tra cui tre italiani. Il più recente è appunto il RC Dalmine Centenario, icui 31 Soci sono tutti Paul Harris Fellow. Il Club, come ricorda il nome, è nato nel 2005 ed è unodei più giovani del Distretto e quindi il raggiungimento di questo traguardo è risultato particolar-mente impegnativo dal punto di vista economico. Il Club ha infatti contribuito alla campagna con-tro la poliomielite con un contributo nel solo anno 2009-10 di ben 22.415 $ e di più di 56.000 daquando è in atto la sfida dei 200 milioni di $. Un exploit così clamoroso costituisce un precedenteimpegnativo per gli anni futuri, ma certamente gli amici di Dalmine sapranno bene onorarlo.

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Page 8: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

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Vengo da più parti sol-lecitato ad occuparmi,da queste pagine, del

“problema dell’assiduità”. Selo scorso numero abbiamotrattato, con Cesare Cardani,della dimensione progettualecome modello educativo, inquesto nuovo intervento, sedobbiamo affrontare la que-stione delle “percentuali dipresenza”, mi vedo costretto asuperare la dimensione delDistretto, andare oltre quelladel singolo Club, per parlaredel Rotariano, perché la ne-cessaria presenza o la depreca-bile assenza hanno, in granparte, a che vedere con la re-sponsabilità individuale.Perché in gran parte? Perché èevidente che le motivazioni anon partecipare possono esse-re innumerevoli, (dalla verbo-sità dei relatori ai sempre piùpressanti impegni di lavoro,dallo scadimento della cucinaalla supremazia della Cham-pions) tuttavia tali complessi-tà e tali “priorità” (sia dettocon ironia) non bastano a giu-stificare percentuali di presen-za ben al di sotto di quella cheun amico rotariano definì,senza fissarla, “la soglia di pu-dore”. È stato il Rotary Inter-national, comunque, a fissar-la, “la soglia del pudore”.Lo statuto del Rotary stabili-sce, infatti, tre condizioni ve-rificandosi le quali l’apparte-nenza al Rotary viene atuto-maticamente a cessare permancanza di assiduità; questecircostanze sono: se il Sociomanca a quattro riunioni con-secutive del Club, senza com-pensarle con la presenza in al-tri Club; se il Socio non risul-ta presente in almeno il 50%delle riunioni di ciascun se-mestre anche utilizzando riu-nioni compensative (Consi-glio di Legislazione 2007); senon risulta presente in alme-no il 30% delle riunioni delsuo Club ogni semestre. Inquesti casi il Socio perde au-tomaticamente la sua qualitàdi membro del Rotary, a me-no che il Consiglio del Clubnon giustifichi le assenze pervalidi motivi. Queste regolesembrano, a molti, eccessive,tant’è che non si può dire sia-no proprio rispettate, ma que-sta insistenza nello Statuto te-stimonia, prima ancora cheuna regola da applicare, unavolontà precisa di dare impor-tanza alla frequenza. In realtàciò che conta è la motivazionedel Rotariano ad essere tale e,con questa, il suo senso di ap-partenenza al Rotary, comeresponsabilità, come dovere ecome gioia. L’assiduità alleriunioni è fondamentale per ilbuon funzionamento e la soli-dità del Club. L’importanzache viene data all’assiduità de-riva specialmente dalla consi-derazione che ogni Socio rap-presenta un soggetto forte-mente caratterizzato profes-sionalmente ed umanamentee che, per questo, una sua as-senza priva il Club del vantag-gio di un effettivo diversifica-

to e priva i Soci della compa-gnia di un amico. Se analizziamo la complessitàda questo punto di osservazio-ne, le alchimie (legittime epur previste alla voce FOD,tradotte nell’italiano DOF,)ben conosciute e copiosamen-te utilizzate dalle Segreteriadei Club, appaiono in tutta laloro esiguità; l’acronimo diDOF è Dispensa ObbligoFrequenza e può riguardare ilSocio che somma 85 tra etàed anzianità rotariana, tale di-spensa non è automatica ma arichiesta. Noto, tuttavia, chesono spesso i Soci rientrantinella dispensa che assicuranole presenze più assidue e pun-tuali ai propri Club, per con-tro le assenze riguardano spes-so Soci giovani e di recente as-similazione al Club, a riguar-do non aggiungo conclusionirinviando al dibattito che cia-scun Club vorrà autonoma-mente aprire al suo interno. Non deve, infatti, sfuggire, neldichiarato del Rotary Interna-tional, il richiamo al ruolo delConsiglio, allorquando di-chiara: “… In questi casi ilSocio perde automaticamentela sua qualità di membro delRotary, a meno che il Consi-glio del Club non giustifichile assenze per validi motivi”.Ciò sta a significare che il te-ma dell’assiduità deve rappre-sentare un costante punto diattenzione per i Consigli deiClub, la verifica critica dellapercentuale delle presenze,l’analisi puntuale, per Socio,delle assenze, l’interpretazionedi queste, caso per caso, soloallora l’assunzione di provve-dimenti non necessariamentecensori, spesso per riattivare lafrequenza di un Socio bastauna telefonata, l’invito a sede-re al tavola del Presidente, larichiesta di una relazione.L’unità di misura di alcuniPresidenti in carica e dei ri-spettivi Prefetti, è il tavolo: èassai desolante recarsi in alcu-ni Club e contare tre tavoliapparecchiati, due completied uno parzialmente occupato“…lasciamo dei posti, dovreb-be arrivare…”. Le leve che i Presidenti attiva-no per “apparecchiare più ta-voli”, generalmente sono:• relatori celebri e di prestigio

(che proprio perché tali af-frontano, comprimendolidopo il caffè, contenuti giàappresi dai più attraversoquotidiani, riviste, esterna-zioni televisive o radiofoni-che);

• adesione sbrigativa e nonconvinta ad Interclub che,raccomandati ed encomiabi-lissimi negli intenti generali,finiscono con il disorientareuna parte del Club e cagio-nare l’assenza dei Soci piùabitudinari e, quindi, gene-ralmente presenti;

• cura nell’evitare accurata-mente di organizzare serate acontenuto rotariano, “perchélavoriamo tutto il giorno, al-meno alla sera rilassiamociun po’”;

• da ultimo, “l’ossimoro rota-riano”, l’imbarazzante e tri-ste motto “Il Rotary vivedella presenza dei Soci maprospera sulla loro assenza”.

Un’opportunità, francamentenegletta, cui i Soci non fannoquasi mai riferimento, è rap-presentata dall’istituto del re-cupero che serba in sé uno de-gli aspetti più belli del nostrosodalizio, la possibilità di po-ter recuperare presso tutti iClub del Mondo; chissàquante volte potremmo sosti-tuire la partecipazione agli in-contri al nostro Club, in occa-sione magari di viaggi di lavo-ro, con presenze in Club pre-senti nelle città interessate allenostre trasferte; ancora piùsemplice l’accesso ai numerosiClub del Gruppo di apparte-nenza se non dell’intero Di-stretto! È sin troppo evidente che l’as-siduità a un progetto al qualesi è scientemente aderito atti-va dinamiche e richiama a re-sponsabilità individuali, credocomunque che la bassa assi-duità non sia solo una com-plessità in sé ma anche la car-tina di tornasole di complessedinamiche di leadership. La percentuale di presenze è ilprimo, il più apprezzabile ri-sultato dell’azione di successodi un Presidente, la sua capa-cità di coinvolgere e di aggre-gare, ma è anche la spia diuna non corretta formazionenella fase di aggregazione dinuovi Soci. Anche in questacontingenza il Rotary suggeri-sce prassi e consuetudini rela-tivamente alla modalità di av-vicinamento di potenzialinuovi Soci, spesso però questivengono coinvolti non pas-sando dalla dimensione quoti-diana del Club ma coinvol-gendoli in piacevolissime escarsamente impegnative oc-casioni straordinarie: scintil-lanti prenatalizie, celebrativiscambi di consegne, coinvol-genti gite in località amene.L’equivoco è dietro l’angolo:non sarà questo il Rotary chechiederemo in futuro ai nostrineo Soci di agire!Anche la corretta e cronologi-camente coerente adesioneall’informatica nella divulga-zione del bollettino può na-scondere delle insidie ed uninvolontario “fuoco amico”diretto all’assiduità; i bolletti-ni cartacei entravano in fami-glia, restavano, unitamente aisettimanali in abbonamento,a lungo sui tavolini dei salottie sui trumò delle sale da pran-zo, oggi, spesso, restano “In-formaticamente appesi” a unfile di posta aperto sbrigativa-mente in ufficio; non vorreiessere frainteso: è corretto as-secondare una modalità piùattuale ed economica di infor-mare i Soci, tuttavia “dobbia-mo fare qualcosa!”, ci è ri-chiesto molto di più per ag-gregare il Club intorno ai rea-li obbiettivi del nostro sodali-zio, questo, dopo tutto, ilfondamentale impegno ri-chiestoci.

Con febbraio ha inizio,nel calendario rotaria-no, un periodo di par-

ticolare intensità e complessi-tà e, perciò, interessante e ric-co di stimoli di approfondi-mento.Generalmente in questo perio-do i Governatori iniziano atracciare una sintesi dei seimesi precedenti ed un’analisidello stato complessivo delDistretto, ricavato dalle visiteai Club. Il Governatore Eletto, reducedal Corso di San Diego, ap-profondisce le linee guide deli-neate dal suo Presidente Inter-nazionale ed inizia ad organiz-zare i contenitori ed a sistema-tizzare ed ordinare i contenutidei tre eventi programmatici

del suo anno: il SISD, il SIPE,l’Assemblea.Il SISD è il Seminario diIstruzione per la Squadra di-strettuale, la cui partecipazio-ne è richiesta ai Presidenti del-le 5 Commissioni distrettuali,alle Funzioni di staff, agli Assi-stenti del Governatore.Il SIPE è il Seminario di Istru-zione per i Presidenti eletti; sisviluppa su un’intera giornatae la partecipazione ad esso èassolutamente obbligatoria. IlSIPE è un importante mo-mento di formazione e di ag-gregazione, di conoscenza econfronto con la dirigenza delDistretto e con i propri pari;benché questo non rappresentiil principale obiettivo del-l’evento, il SIPE consente direlazionarsi con gli altri Presi-denti dell’anno e di valutarel’opportunità di intraprendereesperienze e progetti comuni. L’Assemblea è sostanzialmenteobbligatoria per Presidenti eMembri di Consiglio di cia-scun Club e suggerita per glialtri Soci. Snodandosi suun’intera giornata, consente alGovernatore di illustrare lestrategie del Rotary Interna-tional per l’anno a venire edaggiornare i Rotariani del Di-stretto sugli indirizzi del suoanno e sulle opportunità che iClub virtuosi potranno co-gliere.All’indomani del SIPE (e poidell’Assemblea) i Presidenti, seancora non l’hanno fatto, ini-ziano a percepire lo spessoredel loro impegno futuro; se idue eventi saranno risultati es-sere efficaci, essi si renderannoconto che le priorità del Presi-

dente non si limitano ad orga-nizzare (ahimè i più diligenti!)44, 45 conferenze intriganticon personaggi accattivantima che, anzi, tale pur impor-tante aspetto della vita rotaria-na non rappresenta certo lapriorità dell’anno.Fu il Past President Interna-zionale del Rotary Internatio-nal e Past Chairman dellaFondazione Carlo Ravizza aparlare per primo di continui-tà nell’azione rotariana, comecondizione e necessità per ga-rantire coerenza e credibilità.Un tempo era obbligo deiClub aprire e chiudere i propriservice nel giro dei 12 mesidell’Anno Rotariano, oggi èauspicato l’esatto contrario.Nei primissimi mesi dell’anno

solare, ad onor del vero già inritardo, si inizia ad avvertireuna duplice e contraddittoriaurgenza: da un lato il deside-rio giustificato di affermare lapropria personalità e di lascia-re la propria impronta nellastoria del proprio Club, dal-l’altro la ricerca della continui-tà che non può che passare dalperseguimento di una strettacollaborazione con il Presiden-te in carica ed il coinvolgi-mento del Nominato. L’appli-cazione pratica del concetto dicontinuità, in alcuni casi, sirealizza, in molti altri si tradu-ce in un semplice slogan dadeclamare in occasione di ta-luni eventi quali: il discorso diinvestitura al passaggio di con-segne, la visita del Governato-re, il discorso di chiusura alsuccessivo passaggio di conse-gne.Intanto si tratta di compren-dere ed accettare l’idea checondividere idee e progettipensati e messi a punto da al-tri non presuppone necessaria-mente la frustrazione delleproprie aspirazioni né l’accan-tonamento dei propri proget-ti. L’ideale sarebbe che il Presi-dente Incoming, che peraltrosiede in Consiglio, venga con-cretamente e sistematicamentecoinvolto nella definizionedelle linee strategiche dell’an-no e nella quotidiana gestionedel Club (che di quelle lineevede l’attuazione); peraltro, lastrutturazione del Piano stra-tegico rappresenta un’ulterio-re, straordinaria (direi quasiobbligata) occasione di condi-visione. La compilazione della Guida

alla pianificazione dei Clubefficienti può certamente rap-presentare una valida occasio-ne di confronto, condivisionee coinvolgimento; di solito icustodi di questo modulo so-no le Segretarie dei Club, perchi ancora le ha … non sem-pre i Segretari, ad onor delvero!Messaggio ai Presidenti Inco-ming: impossessatevi imme-diatamente di una copia dellaGuida alla pianificazione deiClub efficienti, magari diquella dell’anno precedente!Messaggio per tutti: Attenzio-ne a non confondere momentidi pianificazione strategicacon momenti di pura burocra-zia. Il citato modulo, peresempio, talvolta compilatocon un approccio burocratico,rappresenta, viceversa, un vali-dissimo strumento di scree-ning per una miglior cono-scenza del proprio Club, inol-tre consente una corretta eguidata occasione di pianifica-zione per le attività dell’anno avenire; esso si manifesta gene-ralmente in tutta la sua in-quietante presenza allorquan-do gli obiettivi dichiarati de-vono essere realizzati, se questinon nascono da una strategicariflessione ma da una tattica(se non ripetitiva) compilazio-ne. La compilazione di unmodulo è certamente un passoburocratico, diventa pianifica-zione se dietro ad essa c’è unastrategia; una strategia, anchenel Rotary, non può che esseredi respiro pluriennale e, cometale, dovendo assecondare lapeculiare alternanza di carichetipica del nostro sodalizio,non può che richiedere con-fronto, condivisione e coinvol-gimento di chi ci precede e dichi ci sostituirà nella condu-zione del Club. Il coinvolgi-mento è la causa e la continui-tà è l’effetto! Come detto, nél’uno né l’altra possono limi-tarsi ad essere materia di slo-gan o di semplice dichiarazio-ne d’intenti.La tentazione di definire l’an-no che ci ha visti maggior-mente coinvolti il mio anno èpiù che legittima e giustificatasul piano emotivo, non così suquello razionale, personalmen-te non amo parlare di staffette,a prescindere dall’incarico checi occupa è sempre opportu-no, ed utile per il Club, consi-derare il nostro impegno unaliason fra due passi dello stessolungo percorso, una liason cherichiede lavoro ed il massimocoinvolgimento personale abo-ve self … non necessariamenteriferendoci al business.Il risultato e la consapevolezzamigliori che si possono rag-giungere dopo un anno di im-pegno è certamente la consta-tazione di aver fatto bene, maanche quella di aver lavoratoper la migliore successionepossibile, sino al punto che ilClub continuerà ad operare eda crescere grazie al contributodi altri, per noi ci saranno cer-tamente nuove opportunità diservizio ... e tante foto digitali.

Presenza, una responsabilità individuale

Continuità,il Rotary più incisivo

A cura di: Alberto Ganna Istruttore distrettuale

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L’intuizione di concepireun Forum per affronta-re questo tema poteva

venire in mente solo a RenatoColuccia. Hanno risposto al-l’appello più di 80 amici chesi sono presentati all’alba delle8.30 di sabato 27 novembrein via Festa del Perdono. Otti-mo successo quindi per il ser-vice alla popolazione offertodal RC Milano Giardini insie-me al Distretto 2040 del R.I.e ad altri Club Rotary ed As-sociazioni coinvolte in taliproblematiche.Il Forum non intendeva “ven-dere” soluzioni, ma offrire no-tizie scientifiche su di un fe-nomeno, quale quello dell’in-vecchiamento, che ormai hasuperato l’incremento dellenascite.Interessante il taglio datoglida Renato: noi ti diamo dellechiavi di lettura dello stato difatto fisico e mentale di questafase di vita. A te uditore, faredelle scelte.Loris Ghezzi ne ha tracciatouna spiegazione più articolata:La nostra cultura è abituata acurare piuttosto che a prevenireed appare sempre propensa a ri-cercare all’esterno “ricette” dibenessere che, al contrario, an-drebbero scovate tra le potenzia-lità che ognuno di noi possiede.Mi ha incuriosito la mancanzadi un indirizzo etico-moralema in effetti, non inserendoun sacerdote nel dibattito, si èvoluto sottolineare come que-

sta fase della vita riguardi tut-te le fedi.Questo service offriva metodidi lavoro a chiunque fosse in-teressato ad ascoltare, un gestodi sensibilità che solo un me-dico esperto di dolore potevaavere.Abbiamo compreso cosa sial’invecchiamento da non con-fondere con la malattia, abbia-mo scoperto che noi stessiproduciamo un antidoto al-l’invecchiamento stesso, lamelatonina. Oggi siamo ingrado di misurare sia le singo-le capacità motorie che quellementali e la misurazione è labase di partenza per interventimirati.La graditissima presenza delGovernatore Koch e del Presi-dente del Milano Giardini da-vano la conferma della condi-visione di tutto il Distretto,mentre la successiva regia affi-data a Marino Magri e Fra-schini hanno garantito unatempistica equilibrata.Mentre Roberto Bosia, Presi-dente Rotary Giardini ricono-sceva che è un obbligo aiutarechi costruirà l’avvenire ad “es-serci” ed “esserci bene” con lapossibilità di trasmettere le no-stre conoscenze e competenze,Marino Magri individuavanell’estraneazione dal quotidia-no la peggior condanna per unanziano. Renato Coluccia osserva chesolo a Milano, Anno Domini2009, abbiamo 750 ultra cen-

tenari di cui 661 femmine edalmeno 89 maschi, dato dacomparare alle 806.029 perso-ne di cui 332.709 maschi e

473.320 femmine presenti inMilano e Provincia.Sapremo poi che il 20% dellapopolazione italiana ha più di65 anni mentre solo il 14% ri-guarda giovani sino a 14 anni.Tale divario è in netta crescita.Il Prof Giorgio Annoni ha in-quadrato l’invecchiamentocon:• ridotta capacità di adatta-

mento allo stress ed al man-tenimento dell’equilibrioomeostatico,

• riduzione dei meccanismi didifesa nei confronti dell’am-biente,

• perdita delle riserve funzio-nali,

• tendenza generale dei singoliorgani ed apparati all’atrofia.

Fatta questa valutazione, ini-

ziano i segnali di ottimismoscientifico: tutti questi proces-si si associano ad una grandevariabilità individuale sulla

base della singola storia biolo-gica. È quindi possibile ottenereuna dissociazione tra età cro-nologica ed età biologica.Il nostro carissimo FrancoFraschini rafforza l’aspetto po-sitivo descrivendoci il ruolodella melatonina e dei suoiderivati per la riduzione deidanni dello stress ossidativo acui sono coinvolte numerosepatologie correlate alla sene-scenza. Il Fisiatra Dr. Ivano Bo ci in-troduce all’analisi cinematicadel movimento (optoelettro-nica).Muoversi fa bene e riduce del50% il rischio senescenza, co-sa che permette di compren-dere la genesi e la progressione

di molte patologie del sistemanervoso centrale (SNC) edell’apparato muscolo-schele-trico (AMS). Nella Clinica alParco di Lugano ove tra l’altrolavora Renato Coluccia, graziead un sistema di 16 telecame-re vengono monitorati i movi-menti dei marcatori posti sulpaziente sotto esame. Interes-sante evidenziare che questadisciplina vale per tutti sporti-vi inclusi.Assicurata la buona deambu-lazione, occorreva considerarela salute mentale che contri-buisce all’altro 50% del ri-schio di senescenza e di questone parla Giuseppe Foderaroneuropsicologo.Sulla base di sperimentazioniè stato osservato che, coloroche coltivano hobby stimolantidal punto di vista mentale (es.leggere, scrivere, giocare a car-te, partecipare a gruppi di di-scussione), mostrano un ri-schio significativamente ridot-to di sviluppare decadimentocognitivo rispetto alle personementalmente meno attive.Foderaro però aggiunge un’in-formazione importante: la te-levisione non è hobby stimo-lante, anzi indebolisce del20% il nostro quoziente intel-lettuale (pessima notizia perchi segue i dibattiti televisivi).In effetti un’ora di passeggioin compagnia di un buonamico potrebbe essere moltevolte più efficace dello stessotempo trascorso sul divano di

casa ad allenare il cervello.La conclusione potrebbe esse-re questa: prima dobbiamoraggiungere la vecchiaia, eduna buona pensione direi io,poi diventa possibile opporsial degrado al 50% con l’attivi-tà motoria e all’altro 50% conhobby stimolanti. Occorre vi-vere con la voglia di viveretutte le età.Ghezzi conclude che se tuttoquesto è ben applicato, po-tremmo considerare la mortecome una anomalia, come unimprevisto, come un incidente.Se la malattia e la morte sonofenomeni innaturali, risultaevidente che si deve sempre cer-care l’imputato della loro com-parsa per allocare responsabilitàe colpe.Sono stimoli importanti aduna riflessione da rielaborarein modo autonomo.Questa è una breve sintesi de-gli interventi, sintesi che èpossibile approfondire consul-tando il CD magistralmenterealizzato tra l’altro anche daLuigi Luce nostro futuro Pre-sidente. Secondo i relatori è un bonusanti aging.Grazie a questi contributi po-tremmo ora rielaborare il tito-lo stesso eliminando il puntointerrogativo.Invecchiamento di successo: mi-to o realtà?Potrebbe leggersi: l’invecchia-mento è un successo che da realepuò diventare mito.

Invecchiamento di successo: mito o realtà?

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La maratona è una grande occasioneper aiutare la ricerca biomedica chein Italia soffre per una continua di-

minuzione delle risorse economiche che aloro volta generano una crescente perditadi “cervelli”. Ormai i giovani che voglionofar ricerca hanno perso fiducia nel loroPaese e si rivolgono all’estero. L’Italia li haallevati, ha speso molti soldi per garantireun’istruzione universitaria che magaricomprende anche il dottorato di ricerca epoi li “dona” generosamente ad altri Paesicon cui siamo in competizione. L’Istituto Mario Negri vuole opporsi aquesta situazione e vuole dare ai giovanilaureati la possibilità di contribuire allarealizzazione di progetti di ricerca. La società civile è per fortuna sensibile aquesto problema. Già alcuni anni fa i Ro-tary Clubs del Gruppo 1 per iniziativa delRotary Club Milano Naviglio Grande SanCarlo, hanno stanziato i fondi per l’attri-buzione di Borse di studio a 3 ricercatoridell’Istituto Mario Negri ed un sostegnoal Fondo Borse di studio è tuttora in atto. Il nostro Istituto, aderendo insieme ai Ro-tary Club ed ai Rotaract all’iniziativa dellaMaratona, si propone di garantire unaBorsa di studio per i nostri giovani ricer-catori che possano realizzare il progetto ri-portato qui di sotto, che vuole porre lebasi per migliorare le condizioni di chi su-bisce un ictus cerebrale. Si tratta di ungrave evento per cui esistono rimedi mol-to limitati che non sempre possono essereutilizzati. Al Mario Negri sono già statiraggiunti risultati sperimentali che dimo-strano che è possibile ottenere in determi-nate condizioni una protezione dal dannocerebrale ischemico, anche quando l’inter-vento avviene molte ore dopo l’evento. Se questa maratona permetterà di racco-gliere una Borsa di studio, un giovane ri-cercatore o ricercatrice potrà cimentarsi inuna grande sfida dove impegnare le suecapacità creative ed il suo spirito di sacri-ficio a beneficio di ammalati che aspetta-no con speranza.

Silvio Garattini - Direttore Istituto di RicercheFarmacologiche ‘Mario Negri’

Ogni 40 secondi nel mondo un in-dividuo viene colpito da ictus.Nonostante i recenti progressi

nell’ambito di diagnosi precoce, terapiatrombolitica, creazione di stroke unit eriabilitazione, le statistiche rivelano chequesta patologia rappresenta tutt’ora laterza causa di morte e la prima di invalidi-tà permanente. Inoltre la sua incidenza, acausa del progressivo invecchiamento del-la popolazione è in continuo aumento.Pertanto l’ictus rappresenta un problemamedico-sociale gravissimo ed irrisolto.Negli ultimi anni grazie alla ricerca si ècompreso che i meccanismi responsabilidella progressione del danno cerebrale so-no multipli e che per curare il cervelloischemico bisogna interagire contempora-neamente con complesse cascate di eventibiochimici e molecolari che si intrecciano

e si amplificano a vicenda. Le nostre ricerche hanno due obiettiviprincipali: la neuroprotezione e la rigene-razione. Nel primo caso i nostri esperimenti han-no lo scopo di comprendere i meccanismifisiopatologici che portano alla morte deltessuto cerebrale. Questo ci permette diselezionare nuovi target terapeutici la cuiinibizione ha come effetto la riduzione deldanno del tessuto cerebrale. Nel secondocaso gli esperimenti sono volti ad indivi-duare eventi protettivi la cui stimolazionepromuova la riparazione del tessuto cere-brale e il ripristino delle sue funzioni. Il nostro laboratorio ha dimostrato cheinterferendo in modo specifico con lacomplessa cascata infiammatoria, è possi-bile ottenere una potente protezione daldanno cerebrale ischemico. L’importanzadi questa scoperta è ulteriormente aumen-

tata dal fatto che la protezione osservata siconferma anche quando si intervienemolte ore dopo l’evento ischemico. Il fat-tore tempo è estremamente rilevante nellaricerca di nuove terapie per l’ictus se siconsidera che l’attivatore tissutale del pla-sminogeno (tPA), unica terapia disponibi-le ad oggi, non è più efficace se sommini-strato oltre le 4/5 ore dall’evento ischemi-co. La capacità di interferire con eventimolecolari tardivi implicati nell’evoluzio-ne del danno, costituisce infatti un nuovae promettente prospettiva terapeutica peri pazienti affetti da ictus. Un altro aspetto della nostra ricerca siconcentra sull’identificazione e la stimola-zione dei processi riparativi nel cervellodanneggiato. In quest’ottica abbiamo re-centemente dimostrato che le cellule sta-minali infuse nel cervello ischemico sonoin grado di provocare una reazione che fa-vorisce e stimola la produzione di sostanzeprotettive. Questi esperimenti sono lunghi e costosi,richiedono ricercatori preparati ed appas-sionati, una rete di competenze mediche,biochimiche, molecolari ed etiche che siasempre competitiva, collaborazioni e con-fronti con i gruppi che nel mondo si oc-cupano degli stessi problemi. Sappiamo che è necessario ottenere risul-tai in tempi rapidi e vogliamo poter ri-spondere SI, alle tante richieste che ci ar-rivano giornalmente dai pazienti che spe-rano in noi.

Maria Grazia De Simoni - Capo Laboratorio

Rotary2040

Capodanno 2011a Venezia

Magica Venezia: l’acqua circonda l’arrivo ed accompagnai quattro giorni disereno del bellissimo

Capodanno Nazionale.L’accoglienza della prima sera sicolora di maschere venezianemultiformi, che sorridono agliospiti e li accompagnano nellesale affrescate per la cena ed igiochi di un tempo tra borsellicolmi di monete d’oro e fugacicolpi di fortuna. Un giro notturno per la Sere-nissima corona il primo ap-proccio ad un lungo weekend

di amicizia econdivisione.L’ultimo dell’an-no si presentaricco di proposte:visita del PalazzoDucale (davveromeritevole), pas-seggiata nell’anti-co ghetto ebrai-

co, giro tra calli e campi alla ricerca degli ultimi desideri per l’an-no nuovo. Con l’arrivo della sera si aprono ufficialmente i festeg-giamenti, che prevedono la cena in lungo e il dopocena in PiazzaSan Marco… per poi avere la miglior vista dei fuochi d’artificiodalla terrazza sul mare dell’hotel, brindando ad un 2011 brillantee magico quanto i giochi di luce che si producono senza sosta tramare e cielo.L’orchestra già suona quando, rientrati, saliamo nel salonedell’hotel per ballare e la sala si tramuta presto in una vera disco-teca con annesso piano bar fluorescente: lo spettacolo dei Distret-ti riuniti per condividere le prime ore del nuovo anno e l’amiciziatra i diversi rappresentanti dei Club d’Italia (e anche della Ger-mania!) si riversano subito in un clima di gioia che coinvolge tut-ti in balli di gruppo ed improbabili trenini.Chi ha avuto il coraggio di alzarsi presto il mattino seguente haavuto la splendida occasione di godere del concerto del primodell’anno al Teatro La Fenice, trasmesso sui canali nazionali edelogiato dal pubblico. Gli altri hanno colto le ultime ore dellagiornata per inoltrarsi in un percorso guidato a piedi per unafredda, ma splendida Venezia, scoprendo scorci di inaspettatabellezza ed ascoltando storie e leggende legate a ponti e palazziantichi. L’arrivo all’hotel presso cui si sarebbe svolta la cena inpiedi è seguito dalla ufficializzazione del gemellaggio del Distret-to 2060 con il Distretto 2050 e dal rinnovo dello stesso con ilDistretto 2070. Il momento dei ringraziamenti agli organizzatoried al Distretto ospitante ci ricorda che la vacanza volge quasi al

termine. Non manca, però, il tempo pertrascorrere un piacevole dopo-cena con visita al Casinò e perritrovarsi, l’indomani, attornoad un ben guarnito tavolo per ilbrunch domenicale. Con i saluti ed il pensiero rivol-to ai prossimi eventi, ma vol-gendo lo sguardo ai bei giornitrascorsi, posso dire di avere ca-pito davvero perché “Tutte lecittà sono di pietra e ferro, solouna è d’oro e d’argento: Venezia”[C. Goldoni].

Eleonora MarianiMembro della Commissione Cultura

Distretto 2040

10

IRotary e i Rotaract Club assieme all’istituto Mario Negri,aderendo alla MilanoCity Marathon che si terrà a Milano il10 aprile 2011, si propongono di garantire una Borsa di stu-

dio ad un giovane ricercatore, impegnandolo su un progetto chevuole porre le basi per migliorare la condizioni di chi subisce unictus cerebrale.Iscriviti attraverso uno dei seguenti siti:

• www.rotaract2040.org• www.minavigliograndesancarlo.org• www.marionegri.it/mn/it/index.htmlIl 50% della quota di iscrizione verrà destinata al sostenimento digiovani ricercatori impegnati nel Progetto Ictus finalizzato alla ri-cerca di nuove strategie terapeutiche per proteggere e riparare ilcervello leso.

Domenica 10 aprile 2011partecipa con noi alla MilanoCity Marathon e……fai correre anche la ricerca con

Sostieni i giovani ricercatori impegnati nel Progetto Ictus per trovare nuove strategie terapeutiche - per proteggere e riparare il cervello leso

Per sapere come partecipare, da solo o in staffetta con altri tre amici, collegati a: www.minavigliograndesancarlo.org

www.rotaract2040.orgwww.marionegri.it

Se l’iscrizione avviene utilizzando il modulo che si trova nei tre siti indicati, il50% della quota è destinato a finanziare la borsa di studio.

Il pagamento può essere effettuato tramite bonifico a favore dell’Istituto Mario Ne-gri presso: INTESA SANPAOLO - FILIALE 1906, Via Trilussa 13 (20157 Milano)IBAN IT90 T030 6909 5460 0000 0549 107 - BIC BCITTMM

Il team dei ricercatori del Laboratorio di Infiammazione e Malattie del Sistema Nervoso Centrale

PROGETTO ICTUSNuove strategie terapeutiche

per proteggere e riparare il cervello leso

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Page 11: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

C ari Soci,buon anno!Ci siamo lasciati a dicembre con due eventi che ci hanno visti parte-

cipare in tanti e con lo spirito giusto.Grazie all’impegno di tutti sia i Mercatini di Natale sia la Natalizia hanno por-

tato ottimi risultati di aggregazione e service.Con Gennaio inizia la seconda parte di questo anno sociale, un giro di boa che ci deve servireper guardare avanti, con coraggio e determinazione.Quando comincia un anno nuovo faccio sempre una lista di buoni propositi e, per questa vol-ta, ne ho fatta una pensando a noi e al Rotaract.1) Non pensare che sia finita. Non mancano solo 6 mesi, mancano ancora 6 mesi poi ne man-

cheranno 5, 4 e così via; è un dato di fatto ma non una condanna. Ogni giorno è importan-te e merita di essere vissuto con entusiasmo e voglia di fare. Non molliamo la presa ma anzicogliamo tutte le occasioni che ci si presentano.

2) Concretizziamo i nostri obiettivi, non perdiamoli di vista e non facciamoceli scappare. Iltempo delle parole e dell’organizzazione è finito ora puntiamo alla meta e lottiamo per rag-giungerla.

3) Parliamo di Rotaract con passione e raccontiamo quello che facciamo. Alla fine dell’annodovremo affrontare il problema dei numeri, non facciamoci trovare impreparati cercando dicoinvolgere nuove persone e presentandogli il Rotaract vero, quello che noi viviamo tutti igiorni.

4) Non diciamo quanto siamo impegnati, stanchi e sopraffatti dagli impegni... non ci farà sen-tire meglio, semplicemente, ci darà il pretesto di sederci e stare a guardare.

5) Non si smette mai di imparare. C’è sempre una domanda da fare, un obiettivo da raggiunge-re, un motivo per stupirsi e migliorarsi.

In bocca al lupo, io e tutta la squadra distrettuale siamo al vostro fianco per accompagnarvi inquesto fantastico viaggio.

Lasciamo il segnoCon affetto, un sorriso

Chicca, Rappresentante DistrettualeDistretto Rotaract 2040 - Anno Sociale 2010-2011

2040Rotary 11

rotarACT

Drin - drin - drin ilsuono di molte dellesveglie dei Rotaractia-

ni del nostro Distretto, (o per-lomeno quelle che sono statepuntate!), hanno preso vita in-torno alle sette nella domenicamattina del 12 dicembre; tuttisvegli e pronti per l’appunta-mento tradizionale dei Merca-tini di Natale che quest’annohanno avuto luogo in piazzadel Carmine in Brera, dove giàin passate edizioni ci siamo di-lettati nelle vendite.Per prima cosa il montaggiodei gazebi che hanno dato untocco di colore alla piazza an-cora assonnata: tavoli, decora-zioni e albero di Natale hannosubito creato fra i presenti ilgiusto clima natalizio, per nonparlare dell’aroma di “vin bru-lè” che già nelle prime ore aleg-giava nell’aria. Quest’anno il ri-cavato dei Mercatini è stato in-teramente devoluto al ProgettoNazionale Uniti per l’Aquila,tutti i Club infatti hanno ven-duto prodotti alimentari e ifondi raccolti sono statitutti diretti

ad una causa comu-ne. I prodotti invendita erano quellidi “Libera Terra”, ri-cavati da terre estortealle mafie e ridate ingestione a cooperative per la ri-qualifica del territorio: caserec-ce, maglie, paste tradizionali,sughi, pomodorini secchi, patèd’olive, marmellate di limoni edi tanti altri gusti, taralli e fri-selline poi ancora vini pugliesie siciliani insomma non man-cava davvero nulla! Alla venditadei prodotti si è aggiunta la pe-sca benefica con ricchi premied oggetti simpatici; per la pri-ma volta è stato predisposto uncorner confezionamento dove,in coloratissimi cestini hannotrovato alloggio i prodotti peressere così venduti direttamen-te in una elegante “veste rega-lo”. A fine giornata, dopo averpatito un gran freddo, dopoaver fatto nuovo conoscenze edopo qualche bicchiere caldodi vin brulè, essenziale per lasopravvivenza, sicuramente

soddisfatti dellagiornata trascor-

sa insieme, abbiamoprovveduto a riportarepian pianino la piazzaalla sue originali con-dizioni. È stato stima-

to un turnover di circa 150persone che nell’arco dellagiornata, tra i mattinieri delle 8e i ritardatari delle 18, hannopartecipato a questa attivitàgiunta già alla nona edizione;sono stati raccolti complessiva-mente Euro 2.875. Un succes-so! Un grazie generale e dove-roso va rivolto a tutti coloroche hanno partecipato allagiornata, che l’hanno resaquindi in primis speciale e chehanno contribuito mettendo leproprie capacità e la propriapersonalità per la riuscita deiMercatini. Per me e per i Sociche come me sono giunti al-l’ultima edizione ufficiale delMercatini dei natale del Rota-ract, posso dire, ancora unavolta, di aver arricchito la miapersonale “valigia” di esperien-za e crescita: umana e rotarac-tiana.

Silvia BalestrieriVice Rappresentante Distrettuale

Distretto Rotaract2040; Nord Lombar-dia; dicembre; neve;

freddo; ghiaccio… Forse è questa l’immagineche si potrebbe avere in testae invece…Invece, sabato 18 dicembre, ilDistretto Rotaract 2040, hafesteggiato il Natale con tuttii Soci invitati dall’irrefrenabi-le RD Chicca, ad un “Nataleal Mare - Beach Party”!Nell’esotica location macula-ta del Just Cavalli Café diMilano, tutti i Soci del Di-stretto si sono dati ritrovoper brindare insieme alla pri-ma metà dell’anno ricca disoddisfazioni e per augurarsia vicenda un proseguimentodi Rotaract in versione 2011indimenticabile! I cappotti nel guardaroba evia libera a cappelli in paglia,panama, occhiali da sole, fan-tasie hawaiane, creme da solee sorrisi abbaglianti! Ecco ilNatale al Mare del Distretto2040.La festa animata dal buffet,dalle danze e dai cocktail ha

lasciato però ampio spazio aquello che il Rotaract megliosa fare: solidarietà e benefi-cenza.Folletti e follette di un BabboNatale marittimo, hanno in-fatti invitato tutti gli ospiti

ad acquistare i biglietti dellapesca benefica. Sono stati così distribuiti tan-tissimi premi, alcuni eccezio-nali, altri ironici o indimenti-cabili! Ma l’importante è sta-to il risultato ottenuto: circa

1.500 Euro da devolvere alprogetto Distrettuale dellaGuinea Bissau, per la costru-zione di un ospedale pediatri-co in un Paese dove i bambinifanno fatica ad essere curati acausa della povertà e l’indiffe-

renza istituzionale.Quale miglior regalo di Nata-le se non un sorriso di unbambino? Nessuno! E allora grazie Distretto2040, che ancora una voltahai regalato il pensiero e il

Natale più bello! Le stelle mi-gliori per un ottimo 2011…

Cin CinTitti Luisi

Prefetto Distrettuale A.s. 2010/2011

Un Natale al mare... un mare

di solidarietà

Mercatini di Natale 2010,ha inizio la festa

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Page 12: Rotary2040 · 2018. 5. 11. · Rotary2040 Allegato a Rotary Gennaio-Febbraio n. 1-2 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice

Funivie Piccolo San Bernardo S.p.A.Fraz. Entrèves, n. 149 - 11016 La Thuile (AO)Tel +39 0165 884150 - Web www.lathuile.net

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