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Rotary 2030 Allegato a Rotary Giugno n. 6 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] GIUGNO 2012 N° 6 C are Rotariane e cari Rotariani, la coesione, l’armonia e la con- divisione degli indirizzi all’interno dei nostri Club dipendono dall’amicizia tra i nostri Soci e sono una precondizione per sviluppare i progetti e tutte le azioni umanitarie e culturali che ci contraddi- stinguono. Senza questo importante elemento, che si rafforza nel tempo consolidandosi con la convivialità, non riusciremmo ad ottenere gli importanti risultati dei nostri Club. Anche questo anno i Club del Distretto hanno ottenuto significativi riconosci- menti internazionali. La Presidential Ci- tation (Attestato Presidenziale) attribuita ai migliori quindici, di cui solo due euro- pei, tra gli oltre cinquecento distretti nel mondo, è stata consegnata al nostro Di- stretto dal Presidente Internazionale nel corso della Convention di Bangkok in maggio. Il merito è dell’azione quotidia- na di ognuno dei Presidenti, dei Consigli Direttivi e dei Soci dei nostri Club, a cui va un sentito ringraziamento. Nel corso dell’ultimo mese del nostro Anno Distrettuale continuerà la visita, iniziata nello scorso mese, del gruppo americano dello Scambio Gruppi di Stu- dio nei nostri Club. L’internazionalità è uno dei tratti caratteristici del nostro sodalizio, con oltre 1,2 milioni di Soci in 220 nazioni nel mondo. Con l’inizio di luglio inizieranno ad ope- rare, in sintonia e continuità di azione con il Distretto 2030, i due nuovi Distret- ti 2031 e 2032, che hanno recentemente tenuto le loro Assemblee. Il prossimo 9 giugno Torino accoglierà il Congresso Distrettuale ed il 23 giugno si terrà a Santa Margherita il quarto semina- rio del ciclo dedicato ai giovani e l’econo- mia del Nord-Ovest. Le distruzioni ed i lutti dei terremoti in Emilia ci hanno colpito tutti profonda- mente. Come in altre occasioni, la soli- darietà rotariana si esprimerà in forme concrete che stanno delineandosi tra i Distretti italiani. Un riconoscente ringraziamento va a tut- ta l’equipe distrettuale e a Soci e consorti dei Club del Distretto per quanto è stato fatto in questo intenso anno rotariano. Un caro saluto a tutte e tutti voi. LETTERA DI GIUGNO Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino L’amicizia tra i Soci è il pilastro che regge i Club e il motore che sviluppa e muove le nostre azioni Torino: foto di gruppo del 2031 Portofino: foto di gruppo del 2032 Antonio Strumia, Governatore del Distretto 2030, ed Elio Cerini, Tesoriere del Rotary Internazional, con il Presidente Internazionale Kalyan Banerjee Protagonisti alla Convention internazionale di Bangkok IL DISTRETTO RADDOPPIA La solidarietà per il terremoto Per il disastroso terremoto in Emilia, rivolgo un caldo invito a tutti i Club del Distretto 2030 affinché contribuiscano al Fondo distrettuale di Solidarietà - da anni guidato con efficacia e rigore dal PDG Giu- seppe Capone - che poi, secondo prassi consolidata, gestirà, insieme a me e ai futuri gestori a partire dal prossimo anno rotariano distrettuale, le somme raccolte per un intervento da coordinare, al fine di una maggior efficacia, con il Distretto Rotary 2070 (Emilia-Toscana) e gli altri Distretti italiani. Di tutto vi terrò progressivamente al corrente. Grazie Antonio Strumia Versare a: Rotary International Distretto 2030 Fondo di Solidarietà Banco Popolare Ag. 15 Via Albaro 11 - 16145 Genova IBAN IT13 X05164 01415 000000134410 (sino al 24 giugno 2012) IBAN IT10 Y05034 01415 000000134410 (dal 25 giugno 2012, variazione di IBAN) Causale: Terremoto Emilia 2012 Il reportage di Giuseppe Viale e Silvia Miglietta a pagina 5

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Rotary2030Allegato a Rotary Giugno n. 6 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected]

giugno 2012 n° 6

C are Rotariane e cari Rotariani,la coesione, l’armonia e la con-

divisione degli indirizzi all’interno dei nostri Club dipendono dall’amicizia tra i nostri Soci e sono una precondizione per sviluppare i progetti e tutte le azioni umanitarie e culturali che ci contraddi-stinguono.Senza questo importante elemento, che si rafforza nel tempo consolidandosi con la convivialità, non riusciremmo ad ottenere gli importanti risultati dei nostri Club.Anche questo anno i Club del Distretto hanno ottenuto significativi riconosci-

menti internazionali. La Presidential Ci-tation (Attestato Presidenziale) attribuita ai migliori quindici, di cui solo due euro-pei, tra gli oltre cinquecento distretti nel mondo, è stata consegnata al nostro Di-stretto dal Presidente Internazionale nel corso della Convention di Bangkok in maggio. Il merito è dell’azione quotidia-na di ognuno dei Presidenti, dei Consigli Direttivi e dei Soci dei nostri Club, a cui va un sentito ringraziamento.Nel corso dell’ultimo mese del nostro Anno Distrettuale continuerà la visita, iniziata nello scorso mese, del gruppo americano dello Scambio Gruppi di Stu-dio nei nostri Club. L’internazionalità

è uno dei tratti caratteristici del nostro sodalizio, con oltre 1,2 milioni di Soci in 220 nazioni nel mondo.Con l’inizio di luglio inizieranno ad ope-rare, in sintonia e continuità di azione con il Distretto 2030, i due nuovi Distret-ti 2031 e 2032, che hanno recentemente tenuto le loro Assemblee. Il prossimo 9 giugno Torino accoglierà il Congresso Distrettuale ed il 23 giugno si terrà a Santa Margherita il quarto semina-rio del ciclo dedicato ai giovani e l’econo-mia del Nord-Ovest. Le distruzioni ed i lutti dei terremoti in Emilia ci hanno colpito tutti profonda-mente. Come in altre occasioni, la soli-

darietà rotariana si esprimerà in forme concrete che stanno delineandosi tra i Distretti italiani.Un riconoscente ringraziamento va a tut-ta l’equipe distrettuale e a Soci e consorti dei Club del Distretto per quanto è stato fatto in questo intenso anno rotariano.Un caro saluto a tutte e tutti voi.

Lettera di giugno

Agenzia Club Med VoyagesPiazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

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Torino

Agenzia Club Med VoyagesPiazza Solferino, 2/btel. 011 562 33 00

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Torino

L’amicizia tra i Soci è il pilastro che regge i Clube il motore che sviluppa e muove le nostre azioni

Torino:foto

di gruppodel 2031

Portofino:foto di gruppo del 2032

Antonio Strumia, Governatore del Distretto 2030,ed Elio Cerini, Tesoriere del Rotary Internazional,con il Presidente Internazionale Kalyan Banerjee

Protagonisti alla Convention internazionale di Bangkok

IL DISTRETTORADDOPPIA

La solidarietà per il terremotoPer il disastroso terremoto in Emilia, rivolgo un

caldo invito a tutti i Club del Distretto 2030 affinché contribuiscano al Fondo distrettuale di Solidarietà - da anni guidato con efficacia e rigore dal PDG Giu-seppe Capone - che poi, secondo prassi consolidata, gestirà, insieme a me e ai futuri gestori a partire dal

prossimo anno rotariano distrettuale, le somme raccolte per un intervento da coordinare, al fine di una maggior efficacia, con il Distretto Rotary 2070 (Emilia-Toscana) e gli altri Distretti italiani.Di tutto vi terrò progressivamente al corrente.

GrazieAntonio Strumia

Versare a: Rotary International Distretto 2030 Fondo di Solidarietà

Banco Popolare Ag. 15 Via Albaro 11 - 16145 Genova

IBAN IT13 X05164 01415 000000134410 (sino al 24 giugno 2012)

IBAN IT10 Y05034 01415 000000134410 (dal 25 giugno 2012, variazione di IBAN)

Causale: Terremoto Emilia 2012

Il reportage di Giuseppe Viale e Silvia Miglietta a pagina 5

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2031: il governatore Baima Bollone “vara” il nuovo Distretto

Sarà uno scienziato di fama internazionale a tenere con mano salda il timone del nuo-

vo Distretto 2031 del Rotary Interna-tional. Il Professor Pierluigi Baima Bollone traccerà la rotta del viaggio inaugurale del Distretto 2031, nato dal frazionamento del 2030. Il nuo-vo Distretto salpa dall’Assemblea al Museo dell’automobile a Torino, e il Governatore conosce alla perfe-zione la rotta migliore per arrivare all’ambiziosa destinazione della “pace attraverso il servizio”. Medico chirurgo, Baima Bollone è profes-sore emerito di Medicina legale nell’Università di Torino. Membro della Conferenza Comitati Etici della Regione Piemonte, è autore di un famoso Manuale di Medicina legale (giunto alla quinta edizione) adottato in vari Atenei italiani e di 163 pubblicazioni e relazioni scien-tifiche. Ai più è noto per i preziosi studi sulla Sindone, legati soprat-tutto all’identificazione delle tracce di sangue sul sacro lino. Pubblicista, è autore di 26 saggi, spesso tradotti anche all’estero, più altri pubblicati direttamente in Paesi stranieri, su temi diversi, fra cui o Il mistero della Sindone (2006), Il romanzo della criminologia (2007), Cesare Lom-broso e la scoperta dell’Uomo de-linquente (2009) e Sindone. Storia e scienza (2010). Portamento severo da ufficiale sabaudo, Baima Bollone è un’autorità di prestigio mondiale per i suoi studi sulla Sindone. Rac-conta: «Ho avuto una famiglia, due figlie, ho viaggiato e letto molto,ma la mia vita gira attorno alla Sindone da quando sono bambino. Me ne parlava spesso mia madre. Certo, se a quei tempi mi avessero detto che sarei diventato il primo patologo al mondo capace di analizzarne il san-gue, non l’avrei mai creduto».Nella magica cornice del rinnovato Museo dell’Automobile il DG Pier-luigi Baima Bollone con il rintocco della campana ha dato ufficialmente inizio al Distretto 2031 in occasione della sua Assemblea 2012-13. I cam-biamenti di questo 26 maggio si no-tano già al momento della registra-zione solo 51 e non più 90 i Club. Lo speaker Dante Salmè richiama all’attenzione i 400 presenti ed intro-duce i cinque giovani musicisti che eseguono gli inni dal vivo in un’at-mosfera molto suggestiva. Prende la parola il Presidente del Rotary Tori-no, l’avv. Claudio Piacentini con l’augurio ed anche la certezza che l’assemblea e l’intero anno rotariano che sta per iniziare sarà una magni-fica avventura di grandi successi. L’arch. Benedetto Camerana, So-cio del Club ospitante, oggi nelle sue vesti di Presidente del Museo, sostie-ne che questa istituzione torinese “non è solo un museo che racconta in maniera quasi straordinaria un

passato di Torino, ma rappresenta un punto di riferimento per il mon-do rispetto ad una città, vista come unica ed eccezionale nel campo dell’automobilismo nel campo del design…non solo museo ma anche una piazza dove far conoscere, di-scutere ed incontrare tutte le cose che questo territorio continua a fare oggi guardando avanti anche in termini di economia del territo-rio...”.Le note di “Moonlight Shadow” ac-colgono con un caloroso applauso il PDG Antonio Strumia, di ritorno dalla Convention di Bangkok con un grande riconoscimento al Distretto 2030 (unico in Italia e premiati solo 15 Distretti nel mondo!)… un me-raviglioso e glorioso Distretto che “va in soffitta” con i massimi onori! Antonio afferma che: “siamo in una delle istituzioni simbolo di Torino, simbolo della grande tradizione industriale ed è anche uno dei simboli della grande cultura … in questa Torino che negli ultimi dieci anni è cambiata profondamente, diventando una città anche dal punto di vista culturale un polo attrattivo. Dal punto di vista indu-striale si è diversificata rimanendo solidamente legata a questa tra-dizione industriale che qui trova corpo e anima”. Ecco il momento dell’emozionato DG Paolo Biondi del Distretto 2032, reduce dalla sua Assemblea di una settimana fa che saluta “il Distretto 2031 che muove oggi i primi suoi passi... Sono qui con voi con grande gioia, perché in questo Distretto conto molti amici, tanti dei quali vedo quest’oggi… l’occasione di essere con voi e par-lare di cose rotariane è sempre un grande piacere. È un piacere che penso possa tranquillamente con-tinuare nel resto dell’anno, perché come diceva prima il Governatore Strumia, la continuità con i due Distretti, la sintonia che si è creata con il Governatore Baima Bollone faranno sì che potremo lavorare insieme e potremo proseguire con i due Distretti tutta una serie di pro-grammi in comune”.Il DGE Sergio Bortolani inizia il suo intervento affermando che “il microcredito non è soltanto un piccolo credito è uno strumento potentissimo per creare lavoro ed occupazione e metter su microim-prese e si è rivolto nei decenni scorsi ad una fascia di persone, di poten-ziali imprenditori ed imprenditrici che non avevano le caratteristiche per accedere al credito bancario, quindi la grande portata di que-sto strumento è che è riuscito con soluzioni innovative a risolvere il problema del credito, in tutte le la-titudini, quello delle garanzie, sosti-tuendo alle garanzie reali che i po-veri non possono dare altre forme

che si basano su considerazioni più psicologiche e sociali. Di questo fi-nalmente se n’è accorto anche il Ro-tary International, non da oggi ma particolarmente in occasione della Convention di Bangkok, alla quale alcuni di noi hanno partecipato e alla quale è stato invitato come uno dei maggiori speaker il pre-mio Nobel Muhammad Yunus…che ha infocato i 35.000 presenti su un tema cruciale per lo svilup-po del lavoro e dell’occupazione, un problema mondiale”. Bortolani scorrendo le slide presenta il suo team che a Bangkok è andato “per imparare ed per portare anche la propria esperienza ed entusiasmo”: Marcella Patrucco Forlin, Vincenzo D’Amelio ed io. Team che a Ban-gkok ha avuto l’opportunità di cono-scere Yunus e a fare la foto con lui. Altra foto con Tanaka, anche lui in-formato del progetto microcredito, segue la foto nello stand RAGM con Strumia e Bortolani. Sergio è entrato nel Board internazionale di questo gruppo di azione in modo da inci-dere più direttamente. L’intervento si conclude con lo slogan “Adotta un microcredito” con l’esperienza di quello effettuato nella parte nord del Senegal, dove non solo si è adot-tato un microcredito ma un’intera filiale di caisse mutuelle. Una zona dove provengono i senegalesi che abitano a Torino ed in Piemonte, in questo modo si contribuisce ad argi-nare l’immigrazione in quanto molti trovano lavoro nel proprio Paese. Il progetto del prossimo anno è quello di effettuare un microcredito in Pie-monte o meglio a Torino.A conclusione della parte dedicata ai saluti fa la sua prima apparizio-ne come DGD, Ilario Viano, che accenna ad un tema tanto caro al Rotary: i Giovani. Tema che secondo Ilario deve essere in realtà oggetto di un’assemblea a parte per capire al meglio tutti gli aspetti da affron-tare ad esempio cosa fa il Rotary per i giovani così come il Rotary ed i giovani lanciando dei piccoli flash ai presenti.Con l’assessore Welfare e Politi-che Sociali del Comune di Torino, Elide Tisi, l’Assemblea si apre alle Istituzioni ed entra nel concreto con i problemi legati alle politiche sociali. L’assessore afferma che “le istituzioni insieme agli esponenti del mondo civile e religioso della città stanno lavorando in stretta sinergia e collaborazione sui temi delle politiche sociali”. La relatrice continua ribadendo che «il con-testo di Torino non è semplice, ho dei dati che fanno riflettere...abbiamo in città oramai circa 400.000 nuclei familiari di cui il 10% rappresentano le famiglie tra-dizionali circa il 40% sono nuclei monoparentali e quasi altrettanto

sono le cosiddette famiglie anzia-ne… circa il 25% dei cittadini torinesi sono ultra sessantenni..il 15% della popolazione residente è costituita da stranieri...inoltre in questi ultimi mesi la perdita, la riduzione del reddito delle fa-miglie molto spesso genera altri effetti, come ad esempio gli sfratti abitativi e con la Diocesi di Torino è nata “Mai più sfitti”». La relatrice successiva, Tiziana Ciampolini, responsabile dell’Os-servatorio Caritas di Torino, è oramai una presenza costante nei nostri incontri distrettuali. In que-sto contesto ci racconta quello che è stato fatto insieme al Rotary e alle istituzioni. “Un anno fa vi avevo proposto il paradigma della gene-ratività. Siamo in una fase in cui forse non è solo importante essere creativi, innovativi ed efficienti, è anche importante chiedersi se quello che stiamo facendo, pen-sando, è generativo, se è fecondo per noi e per chi ci sta accanto e per le generazioni che verranno dopo di noi. E proprio per rilan-ciare questo paradigma abbiamo fatto un incontro presso l’Unione Industriale”. Ricorda che lo scorso anno ancora non ci conosceva e poi ha capito due cose che i presiden-ti ruotano alla velocità della luce e oltre a questa ruota che gira ha scoperto uno straordinario ingra-naggio. È stata contattata da diversi

Rotariani per fare cose concrete, in-novative ed efficaci e che siamo stati capaci di riunire i Club del Gruppo 5 (Torino Est, Susa Valsusa, Torino Dora, Torino Nord Ovest, Rivoli), per creare tutti insieme dopo aver analizzato i bisogni sociali con i loro esperti. Alla fine è nato un pro-getto fattibile e sostenibile: la crea-zione, il 13 marzo, di un network per intercettare persone cadute in varie situazioni di impoverimento in collaborazione con la Caritas: Casa Mangrovia. In questa che si può considerare una vera tavola rotonda prende la parola Don Piero Gallo, parroco dei Santi Pietro e Paolo a San Sal-vario, che esordisce “mi era stato detto dal prof. Baima Bollone di toccare questo argomento: perché continuare ad aiutare gli stranieri nel terzo mondo quando abbiamo tantissime persone che possiamo e dobbiamo aiutare qui da noi nei nostri paesi”. Dopo l’incisivo intervento di Don Gallo, il nostro speaker annuncia che nell’atrio la Fellowship Distret-tuale degli Alpini è a disposizione per presentare la tenda di Shelter Box - che molti di noi conoscono - e introduce il prossimo relatore, An-tonmario Semolini che presenta il progetto “Rotary Castalia Dreams”.

Antonmario ci dà una lucida e pre-cisa situazione dell’odierna consi-derazione dell’arte, della musica, della cultura in Italia auspicando che i Rotariani diventino protagoni-sti di un rilancio.Antonmario ci regala “un bouquet di note quali impalpabili fiori in anticipo sul coffe break” con il “Quintetto Antonelli” con una ridu-zione della Sinfonia dal Barbiere di Siviglia di Rossini. Al Governatore Pierluigi Baima Bollone spetta l’intervento conclu-sivo presentandosi con una serie di immagini ed aneddoti familiari molto simpatici, quali un quadro che lo ritrae da bambino, una foto tessera quando serviva la Patria come ufficiale medico, da studente universitario, come insegnate uni-versitario per ben quaranta anni, come uno dei massimi esperti della Santa Sindone, una foto insieme al Presidente Internazionale Sa-kuji Tanaka a San Diego fino alla presentazione della Sua Squadra già operativa ed agguerrita pronta per affrontare una meravigliosa avventura come auspicata da tutti i relatori.La nave D2031 è stata, dunque, varata ed ha iniziato il suo viaggio.

Silvia Miglietta

RC Torino Lamarmora

Nasce a Torino il 23 aprile 1937. È sposato con Titti, ha due figlie, ciascuna con 2 figli e quindi ha 4 nipoti. Appartiene al Rotary Torino dal 1985 e ne

è stato tre volte presidente. Si laurea in Medicina e Chirurgia nell’Università di Torino il 13 luglio 1962 con punti 110/110. Sottotenente medico all’Ospe-dale Militare di Torino negli anni 1963-1964. Assistente incaricato nell’Istituto di Medicina legale di Torino dal 1965, e poi - sempre in medicina legale - as-sistente di ruolo dal 1968. Professore incaricato dal 1969, libero docente nel 1970, professore straordinario e poi ordinario a seguito di concorso del 1978 con presa di servizio in data 8 gennaio 1980. Professore ordinario di medici-na legale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino fino all’andata a riposo avvenuta il 31 ottobre 2009. Professore Emerito di medi-cina legale nell’Università di Torino dal 27 novembre 2009. Affidatario della Medicina legale ininterrottamente dal 1 novembre 1969 al 31 ottobre 2009 nella Facoltà di Giurisprudenza del nostro Ateneo. Numerosissimi incarichi nelle Scuole di specialità. A seguito di convenzione Università-Ospedale, nel 1996 ha fondato il Servizio di Medicina legale dell’Ospedale Gradenigo di Torino ed è stato direttore del Dipartimento Diagnosi e Prevenzione fino al 31 ottobre 2009. Consulente medico-legale dell’Ospedale Gradenigo dal 1° novembre 2009 al 31 dicembre 2010. Dal 29 aprile 2011 è consulente medi-co-legale dell’Ospedale Mauriziano i Torino. E’ stato per 8 volte incaricato di relazioni ufficiali ai congressi nazionali della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni[SIMLA] e per 3 volte in Congressi internazionali. Nel 1997,in occasione della Celebrazione del centenario della SIMLA ha te-nuto la lettura magistrale di apertura su. “Componenti umanistiche e biolo-giche nel pensiero di Cesare Lombroso”. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di un «Manuale di Medicina legale» alla 5a edizione adottato in numerose sedi universitarie. Noto saggista a livello internazionale ha scrit-to 32 opere a larga diffusione e ampiamente tradotte all’estero, alcune di-rettamente in altre lingue, occupandosi in particolare della Sindone, della vita di Gesù e di personaggi storici tra cui Napoleone, Lombroso, Mussolini e dei protagonisti del Risorgimento italiano ma soprattutto di scienze medico-legali. È presidente Onorario del «Centro Internazionale di Sindonologia» di Torino, l’unica istituzione ufficiale per lo Studio della Sindone.

Pierluigi Baima Bollone

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2032: la sfida del governatore Paolo Biondi

il frazionamento un’opportunità di crescita

«Oggi è un momento im-portante per noi tutti: è la prima assemblea del

nuovo Distretto. È un momento in cui è necessario dimostrare che stia-mo raccogliendo una sfida: dimostra-re che nonostante il frazionamento i Club del 2032 avrebbero mostrato la stessa vitalità e lo stesso entusiasmo partecipativo dei Club del Distretto 2030 da cui sono nati». La voce di Paolo Biondi, primo Governatore del neonato Distretto 2032 del Rota-ry International, è incrinata dall’emo-zione. Sabato 19 maggio dell’anno di grazia 2012 finisce una storia lunga quasi quarant’anni. Il Distretto 2030 finisce la sua mission rotariana, co-minciata nell’ormai lontano 1973, primo Governatore Enzo Pradelli con il motto “L’ora dell’azione”. Una fine che è un inizio, perché il Distretto si sdoppia nel Distretto 2031 e 2032. Il Distretto 2030 si fa in due per essere più dinamico, perché anche qua-rant’anni dopo per i Rotariani scocca sempre l’ora dell’azione.Nella palazzina liberty costruita sulla vetta del Monte di Portofino tutti i trecento posti della sala Kursaal sono occupati. È un tutto esaurito che gal-vanizza il neo-governatore. «La vostra presenza - dice Paolo Biondi - mi dà fiducia. Vi sono veramente grato per-ché è un ottimo segnale per il nuovo 2032».La giornata è storica. Ci sono past governatori. C’è il Governatore del 2030, Antonio Strumia, che ha tra-ghettato con polso fermo e diploma-tica saggezza il Distretto fino alla meta del frazionamento. Il past governor Gianni Montalenti mette al bando la parola divisione, perché insiste il frazionamento è un’opportunità che dà più forza ai Rotariani di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta e non una divisione che li avrebbe indeboliti. Giorgio Groppo, Governatore eletto per il 2014-2015, parla di etica e de-ontologia; Tiziana Agostini riflette sui punti di forza e sulle criticità dell’es-sere rotariano.

Sfilano i relatori, c’è anche il momen-to della foto di gruppo, scattata da Giancarlo Menti del RC Genova Est. Tutti in posa sotto qualche goccia di pioggia; le battute esorcizzano l’emo-zione e la commozione che prende alla gola, e poi bisogna pensare alla mission di quest’anno “la pace attra-verso il servizio”, come chiede il pre-sidente internazionale Sakuji Tanaka.I Rotariani del 2032 avranno al loro fianco gli amici del 2031. Spiega in-fatti Paolo Biondi: «Il frazionamento del Distretto, che sarebbe potuto essere un evento traumatico, si sta risolvendo molto bene è un even-to puramente amministrativo, che non va a incidere sul patrimonio di amicizia, sinergie e capacità a lavo-rare insieme dei Club del 2030». «Il 2030 - continua con orgoglio - è sta-to l’apripista in Italia del processo di redistricting, che verrà nel prossimo anno seguito da altri Distretti Italiani». Il Rotary del Terzo Millennio deve affrontare la sfida del cambiamento. «Sono tornato da San Diego - dice il Governatore - con la chiara sen-sazione che il Rotary stia facendo un grande sforzo per adeguarsi al mutare dei tempi, per diventare più vicino ad una società che sta cambian-do in modo rapido. Il Rotary, come organizzazione, si sta evolvendo an-che se con tempi che non saranno rapidi, stante la sua dimensione e la sua governance, che vuole che ogni anno cambino Presidenti di Club, Governatori Distrettuali e Presidente Internazionale. Questo aspetto, che per molti versi è un elemento di for-za, in un processo di cambiamento lo rende più lento perché necessita di condivisione tra le figure che si avvicenderanno alla guida». «Non è più tempo per nessuno - continua Biondi - di guardare al passato come l’unica fonte di ispirazione e di verità, ma bisogna saper capire la necessità di adeguarsi al cambiare del mondo, pur rimanendo saldamente ancorati ai principi che debbono guidare il nostro agire».

Affrontando il tema presidenziale, “La pace attraverso il servizio”, Bion-di spiega: «quando noi del Rotary ci adoperiamo a favore della pace, non lo facciamo pensando di negoziare trattati internazionali o dimostrazio-ni per le strade, ma provvediamo a edificarla con l’esempio, lavorando insieme, a prescindere dalla nostra nazionalità, dalla cultura di ciascuno di noi, e mettendo le esigenze degli altri al di sopra dei nostri interessi. Edifichiamo la pace occupandoci dei problemi che impediscono alla gente di vivere una vita normale e tranquilla».Il piano strategico sarà la chiave di volta per il cambiamento nella conti-nuità; perché permette di preservare la caratteristica rotariana del cambia-mento, della ruota che ogni anno fa un pezzo di percorso con persone e forze nuove, con la necessità di con-tinuità verso un obiettivo condiviso e che resta fermo nell’arco di tempo preso in considerazione. «Un altro momento “epocale” di questo cam-biamento continua il Governatore - è

costituito dal Piano Visione Futura della Rotary Foundation. Il Piano Visione Futura è il nuovo modello operativo della Fondazione Rotary che consiste in una semplificazione dell’accesso alla Fondazione, allo sco-po soprattutto di sviluppare progetti di maggior portata».C’è poi il nodo dell’espansione, per-ché «un’istituzione che non cresce è destinata, prima o poi, al declino e il Rotary non fa eccezione. L’aumento nel numero dei Soci è vitale per la nostra organizzazione perché è la chiave per registrare il successo delle nostre iniziative, quali quella della lot-ta alla Polio e del supporto ai progetti

che i nostri Club portano avanti nelle varie parti del mondo». «Ogni Distret-to - continua - dovrà darsi il proprio obiettivo. Peraltro gli obiettivi che ogni Distretto si darà nel suo totale si spera consentano il raggiungimen-to del target che il Board ha fissato come obiettivo globale entro la fine del triennio,aumentare cioè di 100 mila Soci e di passare da un milione e 200 mila a un milione e 300 mila».«Dobbiamo - conclude - cambiare la nostra cultura, da una cultura basata sulla frequenza a una basata sul coin-volgimento, sulla partecipazione». Infine il Rotary, come chiedeva Past Governor Lamberto Mosci, purtrop-

po scomparso, deve tornare a fare opinione nella società in cui opera, deve essere un punto di riferimento che fa sentire la sua voce sui temi più controversi e importanti del mo-mento.«Se vogliamo essere portatori di pace - è la sfida che lancia il Governatore del Distretto 2030 - dobbiamo tro-vare in noi la forza e le capacità che abbiamo e trasferire questa forza e queste capacità nel mondo e condi-viderle con gli altri, con l’impegno quotidiano del nostro operare e con la comprensione delle necessità di chi ci sta intorno».

Silvano Balestreri

Nel marzo scorso, il team composto da quattro giovani sponsorizzati dai Club del nostro Distretto è stato ospi-

te del Distretto statunitense 7570, che si estende su parte della Virginia e del Tennessee.Ascoltiamo, al loro ritorno, i protagonisti: Valentina Solera architetto e designer, Andrea Marelli esperto in comunicazio-ne, Andrea Nicolotti ricercatore universitario, Enrico Arona consulente legale, accompagnati dal rotariano Andrea Pinna.Che cosa vi ha colpito, in modo particolare, nella vostra esperienza?L�ospitalità e il calore delle famiglie rotariane che ci hanno ospitato a casa loro. Ci hanno davvero trattato come se fos-simo persone della famiglia. Abbiamo così potuto vedere da vicino l�autentico stile di vita, il modo di pensare e le abitudi-ni delle famiglie americane.La vostra impressione nei riguardi dei Rotary Club statu-nitensi?Cortesia, interesse ed entusiasmo. La cultura dello scambio internazionale è molto forte: la presenza di ospiti provenienti da altri paesi (non eravamo il solo Gruppo di Studio in visita nel Distretto) è vissuta dai Rotariani con molta partecipazione.

Dal punto di vista professionale, avete potuto approfondire aspetti di vostro interesse?Il programma prevedeva, per ognuno di noi, cinque giornate dedicate in modo specifico a visite attinenti la nostra pro-fessione.Università, studi professionali, tribunali, istituzioni… ci hanno aperto le porte permettendoci uno sguardo non superficiale, grazie anche alla possibilità di porre domande mirate.Altre cose da raccontarci?Alcune visite sono state davvero interessanti, come la discesa nel cuore di una miniera di carbone... ricordiamo poi mol-ti momenti piacevoli, di festa, allegria e simpatia nei nostri confronti. Siamo soddisfatti per il nostro inglese nettamente migliorato dopo le prime difficoltà nel presentarci ai Club. Riteniamo sia stato un privilegio l’aver vissuto dall’interno e apprezzato lo spirito del Rotary. Ci siamo sentiti ambasciatori del nostro Paese e del Distretto 2030 a cui portiamo il saluto del 7570. Un giudizio sintetico della vostra esperienza?Unica, ricca ed entusiasmante.

Scambio Gruppi di Studio I protagonisti raccontano l’ospitalità del Distretto statunitense

Paolo Biondi

Nato a Firenze nel 1942, cresciuto a Como, ha studiato in quella città fino al conseguimento della matu-rità classica. Si è sono quindi laureato in economia presso l’università Bocconi. Ha sostenuto l’esame di

stato per Dottore Commercialista. Nel 1968 è stato assunto nell’ufficio di Milano della Arthur Andersen, dove è stato promosso dirigente nel 1974 e quindi ammesso alla partnership nel 1980. Nello stesso anno trasferito a Genova in qualità di Socio responsabile della nuova sede distaccata dell’ufficio di Milano. Nel 1983 no-minato Office Managing Partner della sede di Genova, divenuta un ufficio indipendente. Dal 1994 al 1999 Socio amministratore della Andersen italiana. Nel maggio 1998 si è occupato dell’Ufficio di Bucharest, prima in qualità di responsabile della divisione Audit e quindi come responsabile del Paese (Country Managing Partner). A fine 2000 si è ritirato dalla Andersen, mantenendo peraltro fino al 2002 un rapporto di consulenza con l’ufficio di Bucharest, assistendolo nella gestione dei clienti di maggiore rilevanza. Ha poi continuato a svolgere in modo indipendente incarichi di consulenza per società italiane che investono in Romania, e a seguire personalmente i suoi investimenti in quel paese. Il tempo libero che riesce a ritagliarsi, lo trascorre giocando a golf, cercando di migliorare il suo handicap con risultati spesso non pari agli sforzi, ed occu-pandosi della casa di campagna dove passa quasi tutto il suo tempo, e dei cani che le fanno la guardia. E’ sposato da quarant’anni con Luisa, ed ha due figli: Guido, avvocato in Genova e Giovanni, dirigente di una società di consulenza aziendale a Milano che lo ha reso felicemente nonno da circa 1 anno. Per quan-to attiene al curriculum rotariano, è iscritto al Club Genova Est dal luglio 1985, nella categoria professioni e attività libere: revisore dei conti.Socio PHF Ha fatto parte di svariate commissioni: gioventù (87-89); azione professionale (89-92); finanze (pre-sidente 92-93). E’ stato Tesoriere del Club dal 1993 al 1998 Presidente del Club nel 2003/2004 Assistente del Governatore nel triennio 1° luglio 2006-30 giugno 2009. Poi formatore Distrettuale per il gruppo Genova 1 per due anni, fino alla designazione a Governatore per l’anno 2012/2013.

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Rotary20304

La solidarietà del Gruppo Monviso (Cuneo, Cuneo Alpi del Mare, Mondovì, Pinerolo e Saluzzo)

“ADMo e Rotary al servizio dei trapianti di midollo”

Per dare continuità a quanto fatto negli anni precedenti con services collegiali,

i cinque Club che formano il Gruppo (Cuneo, Cuneo Alpi del Mare, Mondovì, Pinerolo e Saluz-zo) hanno dedicato l’anno rota-riano 2011/12 alla Associazione Donatori di Midollo Osseo.Dal 2006, e per tre anni, i servi-ces sono stati dedicati a bambini con necessità in paesi stranieri: e così nel 2006/2007, tramite lo stilista Alviero Martini, il Gruppo ha indirizzato le proprie atten-zioni in India a favore della casa famiglia per bambini sieroposi-tivi o orfani dell’aids a Butterfly Hill Village-Veerapanenigudem nello stato dell’Andhra Pradesh.Nel 2007/2008 il Gruppo ha stanziato 10.000 euro a favore della “Fondazione Bambini in emergenza” (in Romania) a mez-zo dello scomparso giornalista Mino Damato. Nel 2008/2009 - tramite il Generale Federico Bonato, che per 8 mesi ha co-mandato le nostre truppe in

Afghanistan - il Gruppo ha prov-veduto alla fornitura ai bambini di Kabul in Afghanistan di oltre 3.000 zainetti con materiale sco-lastico acquistato in loco.Dal 2009/10 il Gruppo Piemonte Sud Ovest ha deciso di privile-giare il territorio ed ha così dato vita ad un service a favore del Banco Alimentare del Piemonte, importantissima Onlus che - sot-to la Presidenza del rotariano dott. Roberto Cena - raccoglie e distribuisce aiuti alimentari agli indigenti. L’Associazione, nata nel 1993 nell’ambito della Fondazione Banco Alimentare, conta su una sede centrale a Moncalieri e su sedi decentrate in Asti, Biella, Fossano e Novara. I cinque Club, contando anche su una sovvenzione semplifica-ta, ha consegnato al Banco Ali-mentare 12.000 euro.Nell’anno rotariano 2010/11, riscontrato l’incremento delle necessità più elementari sul territorio - e fra questi al primo posto i bisogni alimentari - il

Gruppo Piemonte Sud Ovest ha ribadito l’indirizzo del pro-prio service unitario destinando le risorse finanziarie al Banco Alimentare del Piemonte, con-segnando al Presidente Cena E 15.000, di cui �E 5.000 pro-venienti dal Distretto 2030.Quest’anno i cinque Club, du-rante una delle numerose riu-nioni convocate dall’Assistente del Gruppo e con la presenza dei cinque Presidenti e relativi Segretari, ha deciso di interve-nire sempre sul territorio ma cambiando destinazione; ancora una Associazione onlus ma que-sta volta mirata a far conoscere la possibilità di salvare vite uma-ne con la donazione di sangue midollare e/o di cellule stamina-li: la ADMO PIEMONTE ONLUS.

L’ATTIVITÀ DI ADMO PIE-MONTE “ROSSANO BELLA”L’ADMO non ha fini di lucro e si propone di perseguire esclu-sivamente finalità di solidarietà sociale e di portare benefici a

persone svantaggiate a causa della leucemia e delle altre ma-lattie onco-ematologiche, per le quali si prospetta la guarigione mediante il trapianto di cellule staminali emopoietiche.ADMO si prefigge la promozio-ne e la realizzazione di quanto può essere ritenuto utile e ne-cessario per favorire le tipizza-zioni tessutali e il reperimento dei donatori di midollo osseo e cellule staminali per pazienti onco-ematologici che hanno bisogno di un trapianto ma che non hanno un parente consan-guineo compatibile con gli an-tigeni tessutali HLA. In partico-lare l’Associazione si occupa di:1. Informare correttamene la popolazione sulla reale non pericolosità della donazione di sangue midollare/cellule stami-nali. Attorno a questo tipo di donazione ristagnano ancora immotivate paure e scarsa cono-scenza. Molte persone confon-dono, infatti, il midollo osseo con quello spinale, temendo che le conseguenze della dona-zione del proprio midollo pos-sano portare a paralisi o invali-dità permanente.2. Aumentare il numero dei potenziali donatori volontari di sangue midollare/cellule stami-nali iscritti al Registro italiano, per offrire ad un numero sem-pre crescente di malati l’oppor-tunità di effettuare il trapianto,

per guarire da leucemia e altre malattie onco-ematologiche.3. Aumentare nella popolazione la sensibilità e la cultura della solidarietà a favore di tutti quel-li che devono purtroppo affron-tare la lotta contro queste gravi malattie invalidanti o mortali.

LA STORIAADMO “Rossano Bella” Regione Piemonte ONLUS nasce a Villar Perosa l’8 giugno 1990. Tre anni prima Rossano Bella, un ragazzo villarese diciannovenne, si am-mala di leucemia. Per due anni la sua famiglia e i medici lottano quotidianamente alla ricerca di una cura e la possibilità di tra-pianto del midollo osseo sem-bra far rinascere la speranza. In famiglia, l’unica sorella non è compatibile, perciò occorre trovare un donatore volontario. Ma in Italia non esiste ancora una Banca Dati di potenziali donatori e la ricerca del midol-lo compatibile deve essere fatta all’estero.Il 9 ottobre 1989 Rossano muo-re, in attesa di quel midollo da Londra, che non è mai arrivato a causa di una lunga lista d’attesa. Il ragazzo una settimana prima scrive una lettera testamento, in cui fra l’altro lascia un chiaro messaggio: “Per amor di Dio non fate che la mia morte non serva a nulla, combattete la leucemia”.Pochi giorni dopo il padre, Mario

Bella, con il mano il testamento di suo figlio, raduna attorno a sé 23 persone formando un Comi-tato ed inizia subito a lavorare per diffondere questo messag-gio di solidarietà. Dall’incontro con altre famiglie nella stessa situazione, scaturisce ADMO Federazione Italiana,Villar Pero-sa, 10 novembre 2011 che col-labora da subito con il neonato Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), cre-ato grazie al lavoro volontario di alcuni medici dell’Ospedale Galliera di Genova. Solo nel 2001 l’attività del Regi-stro è riconosciuta pubblicamen-te con la Legge n° 52, che tutela e disciplina finalmente anche i diritti dei donatori e dei malati.

I DONATORIL’ADMO Piemonte ha registrato n. 713 nuovi Soci nel 2010. Gli iscritti al Registro Regionale Pie-montese sono stati n. 1069 di cui il 75% ha meno di trentacinque anni. I dimessi per superamento dell’età nell’anno sono n. 646.Nel 2010 sono state compiute quindici prime donazioni (undi-ci da sangue periferico, quattro da midollo), di cui undici da donatori iscritti all’ADMO Pie-monte. L’età media dei donatori effettivi è di trentacinque anni e sono tutti maschi. Il Registro Re-gionale ha sospeso diciotto altri pazienti in varie fasi della proce-dura che porta alla donazione: quattro per cause legate al rice-vente e quattordici per motiva-zione del donatore (undici per non idoneità clinica, uno per non attitudine psicologica, due per ritiro del consenso).L’ufficio Regionale dell’ADMO Piemonte è stato aperto tutto l’anno dal lunedì al venerdì, dal-le 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00 con attività di segre-teria rivolta al sostegno della divulgazione a livello locale e regionale.

I GRUPPI Monviso E Roero-Langhe A FAVORE DEL Banco Alimentare DEL PIEMONTE

Venerdì 11 maggio, presso il teatro dell’oratorio Don Bosco di Saluzzo, si è svolta la prima edizione del “Rotary’s got Talent”, il microfono d’oro dei talenti artistici dei Club Rotary componenti dei gruppi Monviso (Cuneo, Cu-

neo Alpi del Mare, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo) e Roero-Langhe (Alba, Bra, Savigliano) del Distretto 2030, insieme ai Club Rotaract di Cuneo, Alba, Saluzzo e Pinerolo e all’international inner Wheel provinciale.La giuria, composta dal governatore Rotary Antonio Strumia e dai suoi assistenti Vanni Vivalda e Carlo Zoni, dal Sindaco di Saluzzo Paolo Allemano e dal Presidente della Fondazione C.R. Saluzzo giovanni Rabbia ha assegnato il primo premio alle sorelle gianna e Franca ghiazza dell’inner Wheel per la splendida interpretazione delle ge-melle nete nella canzone “un bacio a mezzanotte”. il secondo premio è andato al Dott. Luciano Zardo, presidente del Rotary Club di Saluzzo per l’interpretazione di “A livella” di Totò ma anche per l’ideazione e l’organizzazione dell’evento. Terzo premio a Vladimiro Bertinetti del sodalizio di Savigliano, salito sul palcoscenico con la canzone “Vieni via con me” di Paolo Conte, accompagnato al contrabbasso da Alberto Palumbo. L’iniziativa ha coniugato l’allegria della kermesse alla raccolta fondi per il Banco Alimentare del Piemonte; circa 7 mila euro sono stati devoluti dal Rotary per questa causa e consegnati a Salvatore Collarino, vicepresidente dell’associazione.nota speciale di merito alla spigliata e professionale conduzione dello spettacolo, affidata al prefetto rotariano del Club di Saluzzo, Elena Lovera, ospiti speciali della serata i “Due di notte”, Eraldo e Davide.

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Posto vicino al finestrino, il viaggio comincia bene e quella ridon-dante raccomandazione: fasten your seatbelt suona come una metafora, un presagio. Sì perché il vortice di emozioni che mi

aspetta necessita di cautela e di protezione, meglio restare “mental-mente allacciati”. Milano-Bangkok non stop e questo già significa una storia a se stante.L’arrivo nella metropoli quindi. Asia, caldo, umidità, una megalopo-li impressionante carica di contraddizioni, luoghi affollati, odorosi, intensi. Tutto questo forte impatto nel giro di mezz’ora, fino all’ho-tel. Con i miei fantastici compagni di viaggio, facciamo quadrato, ci guardiamo le spalle, contrattiamo, attenzione ai bagagli, cerchiamo di restare uniti immersi in questo ambiente che non riconosciamo, emerge l’arcaico senso del pericolo di fronte ad un contesto poco familiare. Svanirà entro breve lasciando che Bangkok ci accolga nel suo soffice e caldo abbraccio, ora la vediamo e la sentiamo: The Land of Thousand Smiles!!! Abbiamo fatto la scelta giusta siamo dislocati in città, affogati nella vita pulsante e caotica che ci ispira e ci dirige nella fantastica scoperta, non c’è bisogno di guide, seguire il flusso ci porterà da qualche parte.Il giorno seguente è un’altra storia o forse è la stessa storia che conti-nua, sì perché il denominatore comune è sempre il sorriso.L’IMPACT, un’arena grandiosa, dove i Volontari Rotariani ci accolgo-

no anche loro con un amichevole sorriso. È una grande festa per la Pace dell’Umanità, noi siamo qui a celebrarla insieme ad altri 38.000 Rotariani, pervenuti da tutto il Mondo, per me la quarta Convention per il resto del gruppo la prima! Una grande fusione di sensazioni ed emozioni che ci rende ancora più determinati nel nostro obiettivo.Non siamo semplici visitatori, siamo venuti con un preciso intento. Abbiamo lavorato duramente e con poco tempo a disposizione per dare forma al nostro progetto: ADOPT a MICROCREDIT! Dal no-stro Stand, sotto il sicuro indirizzo di Sergio Bortolani, che come ben sanno i Rotariani del Distretto, con il pallino del microcredito e so-prattutto anche membro effettivo del RAGM (Rotarian Action Group for Microcredit), abbiamo visto, discusso e stretto alleanze per future collaborazioni con centinaia di Soci interessati... come con Shyam dall’India, Paolo dal Guatemala, Stephanie dal Canada, Carlos dalle Filippine, Kathleen e Frank dalla California e poi ancora ed ancora in una lunga teoria di confronti che ci ha ingaggiati per giorni e giorni.“ADOPT a MICROCREDIT!” è un progetto spumeggiante carico di vitalità il nostro messaggio è trapelato ovunque sulle bacheche, nei punti di incontro, ovunque ci fosse spazio e disponibilità per ascol-tarci. Il nostro logo, stampato sulle nostre polo blu savoia ci ha reso riconoscibili ed ha destato curiosità ed interesse ovunque. Un proget-to che nasce nell’aprile 2012, il Team è composto da Sergio Bortolani

(RC Torino Nord Ovest), Vincenzo D’Amelio (RC Torino Nord Ovest), Marcella Forlin (RC Torino Nord Ovest) e con una certa punta d’orgo-glio, anche, dalla sottoscritta del RC Torino Lamarmora. Questo Grup-po d’Azione ha come scopo il sostegno dell’attività di Microcredito sia a livello nazionale che internazionale. E per tutti i lettori che avranno piacere di approfondire questo affascinante argomento ecco pronto il sito: www.microcredit2031.org (con la visione già proiettata nel futuro Distretto 2031!).Il taxi mi sta riportando all’aeroporto, sono vicino al finestrino (come mio solito), porta bene, penso all’abbraccio di Muhammad Yunus, il fondatore della Grameen Bank e Premio Nobel per la Pace per il suo ruolo di Pioniere del Microcredito nel 2006. Yunus che ha voluto conoscerci, gli abbiamo lasciato un piccolo ricordo ed un breve mes-saggio, quanta emozione e quanta carica per andare avanti! Believe in Thailand recita un cartello e come non potrei amare la terra del sorriso dopo questa Convention!Dall’oblò intravedo una notte luminosa, la costellazione di Orione con le sue tre stelle brillanti “…poor people are bonsai people…” come ha affermato Yunus nel suo intervento alla sessione plenaria e a loro dedico questo meraviglioso spettacolo!Grazie a questo fantastico Team per avermi fatto vivere e condividere questi magici momenti!

Silvia Miglietta

Dalla convention di Bangkok

La 103a Convention del Rota-ry International, celebrata a Bangkok nei giorni 6-9 mag-

gio 2012 entro una cornice coreo-grafica particolarmente suggestiva, ha trasmesso ai 36.000 partecipan-ti alle sessioni plenarie l’entusia-smo e la commozione derivanti dalle tradizionali cerimonie, quali la sfilata delle bandiere degli ol-tre 200 Paesi nei quali è presente il Rotary e la rappresentazione simbolica della cultura e della vita del Paese ospitante, entrambe atte a rinsaldare la percezione della dimensione planetaria del Soda-lizio. I workshops pomeridiani, che quest’anno hanno raggiunto il numero record di 60, tanto da co-stringere i congressisti a scelte im-poste dalla impossibilità di seguir-ne il contemporaneo svolgimento, sono stati sede di discussione e di proposte su temi che andavano dal recupero della memoria storica, all’analisi del presente e alle pro-spettive per il futuro. Ne è emersa

la condivisione del processo di profonda trasformazione in atto con l’avvio del Piano Strategico del Rotary International e del pro-gramma Future Vision della Rotary Foundation. Sono state altresì ela-borate proposte finalizzate ad una maggiore partecipazione dei Soci alle variegate iniziative distrettuali e di Club e ad una più ampia par-tecipazione ai processi decisionali.La Convention ha vissuto mo-menti di intensa emozione all’an-nuncio dei progressi conseguiti dal programma End Polio Now e della straordinaria risposta data dai Rotariani alla sfida dei 200 milioni di dollari lanciata dalla Gates Foundation, alla quale ha fatto riscontro il superamento di quella cifra-traguardo con grande anticipo rispetto alla scadenza pre-vista, tanto da convincere quella Istituzione a stanziare un ulteriore contributo a favore della Rotary Foundation. Manca davvero tanto così, come indicano le dita alzate

e ravvicinate dei personaggi rap-presentati nella stampa rotariana e impegnati nel sostegno dell’o-perazione, per raggiungere l’o-biettivo. Manca davvero tanto così se in India, sino a ieri il maggiore territorio endemico della malat-tia, la diffusione del virus è stata troncata e quell’intero subconti-nente è oggi liberato dal secolare flagello della poliomielite. Restano ancora, è vero, zone endemiche: le regioni di confine fra Afghani-stan e Pakistan e lo Stato di Kano nella Nigeria settentrionale, in cui operazioni belliche e pregiudizi a base confessionale ostacolano il programma di vaccinazione, che ha ormai superato i 2 miliardi di bambini trattati nel mondo dall’i-nizio dell’operazione.Ma l’entusiasmo maggiore, specie nel folto gruppo di italiani fra i quali mi trovavo, esplose quando, al culmine di una sessione plena-ria, il Presidente internazionale Kalyan Banerjee chiamò sul palco,

quali destinatari di un particolare Attestato Presidenziale, i Gover-natori di 15 Distretti selezionati in tutto il mondo sulla base dei risultati conseguiti nell’anno. Una standing ovation, accompagnata da uno sventolio di bandierine tricolori, accolse la chiamata alla ribalta di Antonio Strumia, Gover-natore di uno dei due soli Distretti europei - il secondo austriaco - og-getto dell’importante riconosci-mento. Al di là del compiacimento di chi vedeva il proprio Distretto e il suo Governatore posti al centro dell’attenzione in quel consesso mondiale, l’ovazione tributata ad Antonio esprimeva in tutta eviden-za l’apprezzamento acquisito in ambito nazionale e internazionale. Il conferimento di quell’Attestato dipendeva da una serie di requisiti connessi al mantenimento-incre-mento dell’effettivo, al suo ringio-vanimento, all’aumento della com-ponente femminile, ma soprattutto alla valenza delle azioni intraprese

e all’entità dei contributi a favo-re sia del Fondo annuale della Rotary Foundation, sia dell’ope-razione End Polio Now. Va qui rilevato che il nostro Distretto è risultato, nell’anno, di gran lunga il maggior donatore fra i Distret-ti italiani e uno dei maggiori nel mondo per entrambe le voci. Merito, questo, della generosità e della convinta partecipazione dei Rotariani di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ma merito anche di Antonio, che con il suo contagio-so entusiasmo, la sua umanità e il suo esempio ha saputo trasmet-tere a tutti noi il genuino signifi-cato dell’appartenenza rotariana e la consapevolezza della valore

epocale dell’opera della Rotary Foundation.Il Distretto 2030 - già 183 e 203 - si appresta a concludere il suo quasi quarantennale percorso in una condizione di eccellenza e di prestigio internazionale, acquisi-ta per i suoi meriti, per l’azione trainante dei suoi leaders passati e presenti, dei tanti che hanno contribuito al suo sviluppo nei decenni e, last but not least, per la guida del suo ultimo Go-vernatore. E’ questa la migliore premessa per una continuità nel solco della tradizione, che i nuo-vi Distretti 2031 e 2032 sapranno mantenere e rafforzare.

Giuseppe Viale

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Service congiunto dei Club di servizio del pinerolese

Consegnato scanner ecografico portatileall’unità di cure palliative dell’Asl To 3

Venerdì 27 Aprile, nella Sala di Rappresentanza del Comune di Pinerolo e con il Patrocinio

del Comune, si è svolta la cerimonia di consegna, da parte dei Club di ser-vizio del pinerolese, dello Scanner Ecografico Portatile all’Unità di Cure Palliative dell’ASL TO 3. Consegna simbolica, perché fortunatamente l’apparecchio è già in uso da alcune settimane.L’acquisto dello scanner avviene attra-verso un contratto di affitto della du-rata di 36 mesi, con un canone di 400 euro/mese, e possibilità di riscatto al termine del contratto. Costo totale 17.500 euro.Le Cure Palliative avevano urgente necessità dell’apparecchio, ma l’ASL non aveva la possibilità di acquistarlo.

Sono allora intervenuti alcuni Club di servizio del pinerolese che hanno uni-to gli sforzi, garantito i primi 12 mesi di affitto, e preso l’impegno di incon-trarsi a breve per decidere le modalità per la continuazione del service fino al termine del contratto. Erano presenti alla cerimonia i Presi-denti dei Club che partecipano a que-sto importante service ideato ed orga-nizzato dal Rotary Club di Pinerolo: il Lions Club Pinerolo Acaja, il Lions Club Cumiana - Val Noce, il Lions Club Airasca - None, il Lions Club Luserna San Giovanni - Torre Pellice, lo Zonta Club Pinerolo, l’Associazione Mai Soli ed il Rotaract Pinerolo. Sono già state organizzate manifestazioni per racco-gliere fondi per questo service, come ad esempio “La 10mila degli Acaja”

svoltasi a Pinerolo ad inizio Aprile.La dr.ssa Becchimanzi, responsabile dell’Unità di Cure Palliative, ha illu-strato l’utilizzo dell’apparecchio, la sua importanza ed i benefici.L’apparecchio consente di visualizzare e controllare l’inserimento di cateteri “midline” nel braccio e farli avanza-re in vene ad alto flusso fino in vena ascellare, permettendo di effettuare l’operazione a casa del malato, ed evi-tare il trasporto in ospedale. Questo rende possibile effettuare a domicilio terapie di supporto che necessitano di via venosa: idratazione, terapie sinto-matiche, sangue e emoderivati.I vantaggi sono notevoli: eliminazio-ne di rischi, riduzione delle compli-canze infettive, preservano il sistema vascolare periferico, non è richiesto il

controllo RX, possibilità di impianto infermieristico a domicilio e più facile gestione domiciliare.La dr.ssa Becchimanzi ha concluso, ri-volgendosi ai presidenti dei Club, con una frase che da sola rappresenta il valore del service: “Grazie al Vostro aiuto saremo più efficaci ed effi-cienti, evitando inutili sofferenze ai nostri pazienti”.Il dr. Silvio Viola, intervenuto in rap-presentanza del Commissario dell’ASL TO 3 ing. Giorgio Rabino, ha ringra-ziato per queste importanti iniziative del volontariato, di grande aiuto per la Sanità che deve dare la priorità ai grandi investimenti.

Ha concluso la cerimonia il Sindaco di Pinerolo, che a nome della città e del territorio, ha ringraziato per l’i-niziativa, sottolineando quanto sia importante, particolarmente in questi momenti, il volontariato e l’attività dei Club di servizio. Ha evidenziato anche come il risultato ottenuto con questo service sia frutto della sinergia e della collaborazione che i Club han-no saputo creare.Erano presenti alla cerimonia il Go-vernatore del Distretto 2030 del Ro-tary International Antonio Strumia, il Governatore del Distretto 108 IA3 del Lions International Roberto Bergeret-ti, ed alcuni sindaci del territorio.

Il Past Governatore Cocuzza nella Fondazione Einaudi

il past governatore Sebastiano Cocuzza, che ha guidato nel Distretto 2030 nell’anno rotariano 2003/2004, è stato nominato membro del Comitato di indirizzo della Fondazione Luigi Einaudi. il Presidente della Fondazione, il professor Enrico Filippi per il triennio 2011/2013, è membro di diritto

e Presidente del Comitato di indirizzo. gli altri 10 membri, fra cui Sebastiano Cocuzza, sono nominati rispettivamente dalla famiglia Einaudi, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Torino, dalla Fonda-zione CRT, dalla Compagnia di San Paolo di Torino, dalla Fiat SpA, dalla Regione Piemonte, dall’uni-versità di Torino, dall’Accademia delle Scienze di Torino, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.La Fondazione Luigi Einaudi sorse nel 1964, con l’obiettivo di creare un’istituzione culturale capace di mettere a frutto, con la massima flessibilità operativa, un grande patrimonio culturale nell’ambito delle scienze socio-economiche. gli interessi storici, economici e sociologici, che erano stati al centro della lunga operosità di Luigi Einaudi e che si riflettevano nella sua vasta biblioteca, nell’i-talia di quegli anni erano ancora discipline minoritarie. Lo scopo della Fondazione non era però di mera conservazione del lascito culturale einaudiano, che anzi si voleva recuperare come risorsa attiva nello sforzo di favorire l’evoluzione e il rinnovamento degli studi economici, storico economici e sociali.Sebastiano Cocuzza, Socio del RC Bra, è l’anima del progetto “Casa Maria”. Casa Maria è una strut-tura di accoglienza per orfani e bambini di strada realizzata nel 2004 a ndaragwa, un villaggio del Kenya a nord di nairobi, pochi chilometri sotto l’equatore. Prima dell’intervento del Rotary una cin-quantina di bambini e ragazzi,“raccolti” a partire dal 1993 da Padre gerard Parroco di nadargwa e assistiti dalle Sorelle della locale Missione cattolica delle “Piccole Figlie di San giuseppe”, vivevano in una vera e propria baracca.

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2030Rotary 7

Cinque Club rotariani impegnati per i non udenti

I Rotary Club Gattinara, Santhià Crescentino, Valsesia, Viverone Lago, e Inner Wheel Santhià Crescentino sono gli artefici di un progetto didattico innovativo e originale che permetterà ai sordi di imparare a leggere e a scrivere la lingua parlata. E’ il Progetto LIS Libri.

I non udenti, per un deficit della funzione uditiva, non riescono a percepire i suoni e di conseguen-

za acquisire la lingua parlata. La sor-dità è riconoscibile solo al momento di comunicare: infatti, colpisce la dimensione relazionale dell’indi-viduo. La società in cui viviamo è una società essenzialmente verbale, quindi i non udenti si trovano in una situazione di netto svantaggio. Con la Lingua dei Segni essi possono comunicare, ‘parlare’. Ogni parola, anziché essere rappresentata da una successione di segni grafici, è rap-presentata da un segno, da un mo-vimento della mano accompagnato dalla mimica della faccia e del corpo. Però il limite più evidente nell’in-segnamento ad un bambino sordo è rappresentato dal fatto che gli strumenti didattici, insegnanti e te-sti scolastici, sono inadeguati. Con il Progetto LIS Libri i contenuti dei testi adottati dalle Scuole Primarie diventano accessibili, ma soprattutto utilizzabili autonomamente. In che modo? Attraverso la realizzazione di un testo di lettura e scrittura, nella Lingua dei Segni, realizzato su DVD, che permette l’apprendimento spe-cifico dell’italiano. Anche l’insegnante, ancorché non specializzata, attraverso questo stru-mento potrà supportare l’apprendi-mento del bambino sordo che arri-verà a comprendere la lingua parlata nella modalità scritta ed accedere al mondo della cultura, con l’infinita possibilità che offre oggi internet.l grande vantaggio è rappresentato dal fatto che per la prima volta un libro di testo viene realizzato nella lingua del sordo, che è la Lingua dei Segni. Solo attraverso a questa modalità di comunicazione sarà

possibile passare alla comprensione della seconda lingua (Italiano) nella forma scritta. La portata è rivoluzio-naria perché finalmente si dispone di uno strumento utilizzabile a livello nazionale in tutti gli Istituti scolastici per insegnare ai non udenti a leg-gere e a scrivere. Il progetto è stato affidato ad un team nazionale di ec-cellenze nel campo della didattica e della comunicazione: il Prof. Pietro Celo, responsabile e coordinatore del progetto, Libero Docente nella Lingua dei Segni presso l’Università Bicocca di Milano e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Dott.ssa Nicole Vian, Università Bicocca di Milano e Scuola Primaria IV Circolo di Verba-nia, il Prof. Giovanni Lariccia, esper-to in e-learning e multimedialità. Essi hanno coordinato degli interpreti professionisti, un educatore non udente, tecnici audio-video, tecnici informatici nonché hanno tenuto i rapporti con la casa editrice per la

realizzazione del supporto multime-diale. Quest’anno è stato realizzato il DVD con il primo testo nella Lingua dei Segni, esso sarà propedeutico all’apprendimento della lettura e scrittura e permetterà l’accesso ai te-sti successivi, dai contenuti più spe-cifici, come matematica, storia, geo-grafia. Ora la strada è aperta: l’invito a partecipare alla realizzazione com-pleta di questa iniziativa viene rivolto da queste pagine a tutto il mondo rotariano! Questo straordinario pro-getto è stato ideato e coordinato dal Rotary Club Gattinara, con la parteci-pazione dei Rotary Club Santhià Cre-scentino, Valsesia, Viverone Lago, Inner Wheel Santhià Crescentino ed il sostegno del Distretto 2030. Grazie a questa sinergia per la prima volta in Italia si è aperta per i sordi la porta che dà accesso alla cultura scritta e parlata.

Rotary Club Gattinara

[email protected]

Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Ro-tary Club Italiani, è giunto alla sua 51a Edizio-ne. Quest’anno è dedicato alla Storia della Lette-ratura Italiana. Sarà assegnato il 6 ottobre a Pisa da una Giuria composta di eminenti specialisti italiani della materia (Prof. Aldo Maria Morace, Salvatore Silvano Nigro, Amedeo Quondam, Marco Santagata) e presieduta dal Professor Antonio Pieretti. Il prestigioso riconoscimento sarà consegnato all’illustre studioso Ottavio Be-somi, per il suo contributo alla Storia della Let-teratura Italiana.La Fondazione Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, che opera sotto gli auspici del Rotary International e dell’Univer-sità di Pisa, è stata riconosciuta come ente mora-le con D.P.R. 26 febbraio 1982.L’iniziativa prese avvio nel 1962 in Versilia, ma già nel 1968 passò a Pisa dove è stata sempre più potenziata, divenendo famosa in Italia e all’este-ro quasi come un Nobel italiano con caratteristi-che sue proprie.

Il Premio, che consisteva in origine in una sta-tuetta di Emilio Greco, oggi sostituita da un’o-pera di altri importanti e apprezzati artisti, e in una targa d’oro, vuol riconoscere la valorizzazio-ne della cultura italiana all’estero quale risulta dall’opera di italianisti stranieri che fanno co-noscere al mondo, con lavori fondamentali, la nostra lingua e la nostra civiltà.Il Premio Galilei è un’istituzione che, nei vari settori della cultura, senza bandire concorsi, ma per mezzo di giurie formate da insigni studiosi italiani, opera con assoluta serietà.Le discipline riguardanti la nostra civiltà prese in considerazione sono: Archeologia ed Etruscolo-gia, Storia della letteratura italiana, Storia della scienza, Storia della lingua, Storia, Storia dell’ar-te, Storia della musica, Storia del pensiero, Sto-ria del diritto, Storia economica, Scienze fisiche, Scienze mediche, Scienze geografiche, Scienze dell’ingegneria, Scienze della terra, Scienze chimiche, Scienze agrarie, Scienze biologiche, Scienze economiche, Scienze matematiche.

Sarà assegnato a Pisa il 6 ottobre Il premio Galilei compie 51 anni

La tenda ShelterBox entra al Politecnico

Il Politecnico di Milano con la collaborazione di ShelterBox NordItalia Onlus capofila per un

progetto della Comunità Europea. Il 22 Maggio 2012 il Presidente di ShelterBox Nord Italia Giorgio. Vannucci (RC Genova Nord Ovest), il delegato Generale Giancarlo Andrioli (RC Genova Ovest) e il Presidente del RC Mila-no-Buccinasco Franco Viani, hanno partecipato ad una Mostra-Convegno organizzata dal Dipar-timento BEST (Bulding Environment Science& Technology) del Politecnico di Milano diretto dal-la Prof. Alessandra Zanelli. L’evento è stato voluto per testimoniare il successo ottenuto nel concor-so indetto dalla Comunità Europea riguardante lo studio e la attuazione di vari tipi di protezioni che risultino le migliori per fornire riparo alle popo-lazioni colpite da disastri naturali: tende familiari, tende soggiorno, tende su palafitte, container-ospedali ecc. Questo importante risultato è stato ottenuto da parte del BEST presentando la tenda SchelterBox, ritenuta la più idonea come efficacia, praticità ed idoneità. L’interesse di questo Diparti-mento del Politecnico per la SchelterBox è inziato due anni fa assegnando a due studentesse - ora architetto e presenti alla manifestazione - la tesi di

laurea sulla nostra tenda. Il Dpt. BEST sta ora sviluppando ricerche avanza-te sul materiale della tenda ShelterBox:• intessendo fili di carbonio nel tessuto del telo esterno della tenda, e quindi aumentando sensi-bilmente la resistenza del tessuto, si può ridurre il peso della tenda stessa e quindi di tutta la Box con indubbi vantaggi nel trasporto specie quando la Box arriva nelle zone disastrate con trasporti a spalla, su carretti, a dorso d’asino ecc.• introducendo materiale fotovoltaico nel tes-suto del telo esterno della tenda si può arrivare a tende autosufficienti come illuminazione e in futuro anche come riscaldamento. Per parte no-stra si è già stato provveduto ad inviare pezze di tessuto al Dpt BEST per iniziare prove e ricerche. Il Progetto ShelterBox continua a suscitare un sempre maggior interesse nel mondo imponen-dosi come una vera e propria novità nel soccorso. A tal proposito si ricorda che Rotary International ha recentemente riconosciuto ShelterBox come il Primo Partner nei Progetti di Rotary Internatio-nal.

ShelterBox Nord Italia Onlus Genova,

Maggio 2012

Terremoto in Emilia:AIUTI DAL ROTARY

1.000 tende ShelterBox spedite nelle zone terremotate, 60 volontari Rotariani e alpini Rotariani operativi.“Non permettiamo che perdano anche la dignità – ha dichiarato Giorgio Vannucci, responsabile della Shelterbox Nord Italia e ro-tariano di Genova – nella grande emergenza dell’Emilia, molti si sono mossi anche tra i Rotariani dell’Emilia Romagna per aiuti ed interventi, coinvolgendo tutta la grande famiglia rotariana”.I nostri Rotariani Alpini si sono mossi a vari livelli sia nei confronti della protezione Civile Nazionale che della Croce Rossa Locale e attraverso la ShelterBox Internazional, una iniziativa di assistenza rotariana che compie 10 anni di attività nelle aree disastrate di tutto il Mondo, sono state messe a disposizione 1.000 tende che saranno montate a breve dai nostri volontari.Lo scopo di ShelterBox è quello di assicurare riparo, calore e di-gnità alle popolazioni che si trovano in grave stato di necessità. Le tende sono attrezzate in modo da accogliere una famiglia fino ad un massimo di 10 persone, di facile il montaggio, solide e costruite con materiali di provata efficienza, sino ad oggi questa organizza-zione rotariana ha portato aiuti in oltre 80 aree colpite da disastri naturali, intervenendo così in 57 Paesi nel Mondo.“Le tende sono già tutte operative – ha dichiarato Giorgio Van-nucci, responsabile della Shelterbox Nord Italia – e a disposizione delle famiglie disastrate. Il fatto che nessuna tassazione (100 mila euro di tasse per un controvalore in tende di 750 mila euro) sia stata applicata per gli aiuti che arrivavano da ShelterBox Interna-tional per la grande emergenza dell’Emilia ci permette di essere operativi in altre azioni di solidarietà”.

Chiamaci quando vuoi! L’emergenza non aspetta.Tel. 335 308597 – 345 5948200 – 340 1274394

[email protected] – www.shelterbox.it [email protected]

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Rotary20308

Muovi il tuo peso: un progetto contro l’obesita nei bambini

Ridurre l’obesità nei bambini e insegnare loro ad avere uno stile di vita sano e corretto.

Sono questi gli obiettivi che intende raggiungere il progetto “Muovi il tuo peso”, ideato dal Rotary Club Valle Mosso e voluto dall’Azie nda Sanitaria di Biella che lo ha realizzato grazie alla collaborazione del SIAN, il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione diretto dal dott. Michelangelo Valenti, della struttura di Pediatria diretta dal dott. Franco Garofalo e della Medicina dello Sport il cui responsabile è Giu-seppe Graziola. Il progetto, che ha ricevuto il patroci-nio di numerosi enti pubblici e privati della Provincia di Biella, è iniziato nel 2010 e ora, terminate le prime due fasi, sta per entrare nella terza e ultima fase. Il costo complessivo del piano di lavoro è stato di 80 mila euro e la sua realizzazione è stata possibile grazie al sostegno economico del Rotary Club Valle Mosso e della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. “Abbiamo so-stenuto economicamente il progetto Muovi il Tuo Peso” spiega Maurizio Ribaldone, presidente del Rotary Club Valle Mosso “perché è perfetta-mente in linea con lo spirito che guida le attività del Rotary International nel mondo e del Rotary Club sul nostro territorio”.Il piano di lavoro è stato suddiviso in tre fasi. “Durante la prima” spiega Giuseppe Graziola, responsabile della medicina dello sport “sono stati coinvolti 7 mila bambini della scuola

elementare della provincia di Biella ed è stata valutata l’incidenza dell’obesità. Nella seconda fase del progetto, inve-ce, sono state realizzate una campagna di sensibilizzazione e di formazione dei bambini, delle loro famiglie e del personale scolastico sull’igiene alimen-tare e grazie alla pratica sportiva, tutte attività capaci di riportare il bambino al proprio peso forma. Inizialmente i bambini giudicati in sovrappeso o obesi dalle dietiste del SIAN, sono stati presi in carico dalla struttura di Pe-diatria dell’Ospedale degli Infermi di Biella allo scopo di escludere malattie legate al sovrappeso, come per esem-pio le malattie del sistema ormonale; successivamente, con l’approvazione dei genitori, i bambini sono stati presi in carico dalla Medicina sportiva, che ha svolto un’indagine per escludere eventuali controindicazioni alla pratica sportiva e ha eseguito alcuni semplici test di abilità motoria. Durante la visita del medico dello sport è stato anche somministrato un questionario capace di rilevare lo stile di vita del bambino e di evidenziare la sua attività motoria. La compilazione è stata fatta, separa-tamente, dal bambino e dal genitore e grazie ai risultati emersi, il medico dello sport ha potuto, poi, spiegare loro quali sono le corrette abitudini di attività fisica e ha proposto alle fami-glie di far fare sport al bambino, gratu-itamente, per un’ora alla settimana in una delle due palestre convenzionate con il Rotary Club Valle Mosso (Euro-pa Club di Cossato e Spazio Forma di

Biella), per l’intera durata dell’anno scolastico”. Attualmente il progetto è entrato nel-la terza fase, alla quale hanno aderito 50 bambini e, in alcuni casi, l’intero nucleo familiare. Di fatto, partecipano a uno studio preciso del loro livello di attività motoria abituale grazie all’uti-lizzo delle My Wellness Key acquistate dal Rotary Club Valle Mosso e prodot-te da Teknogym: sono strumenti poco più grandi di una chiave USB che, una volta indossati, misurano l’intensità e la durata dell’attività fisica nel corso della giornata. I bambini vestiranno la My Wellness Key tutti i giorni per un mese, dopo di che saranno valutate le loro reali abitudini motorie e sarà prescritta loro una vera e propria sport terapia. I dati raccolti, poi, saranno confrontati, grazie alla collaborazione di Teknogym l’azienda produttrice delle My Wellness Key, con quelli rac-colti dalla Medicina Sportiva dell’AUSL di Rimini, l’unico centro italiano che sta lavorando a un progetto analogo.Nella provincia di Biella, la percentua-le di bambini in sovrappeso od obesi è di 1 punto percentuale più bassa rispetto alle altre province italiane ma tra i ragazzi di 11 anni, il 22,5 per cen-to è in sovrappeso e il 7,5 per cento è obeso.Biella 28/05/2012S.O.S. Ufficio Pubbliche Relazioni Ac-cessibilità e Comunicazione Azienda Sanitaria Locale BI - Biella Int. 015-3503968 - Fax 015-3503741 - email: [email protected]

2° Concorso Internazionale Luciano Pavarotti Giovani 2012

Borse di Studio per giovani Cantanti Lirici a cura del Rotary international

I Rotariani appassionati di Musica lirica ricordano certamente che tra il giorno 15 ed il 18 di-

cembre del 2010, in concomitanza ed in collaborazione con il 61° Concorso Internazionale di Can-to Gian Battista Viotti, si è svolto a Vercelli il 1° Concorso Luciano Pavarotti Giovani per la regia della Associazione tra Rotariani Luciano Pavarotti Giovani e sotto l’egida del Distretto 2030 dl Rotary inter-national, che aveva messo in palio tre borse di Studio del valore com-plessivo di 28.000 Euro.Il primo premio, quello della Rota-ry Foundation, del valore di 23.000 dollari USA, è stato assegnato alla giovane soprano nigeriana Omo Bello, mentre il secondo ed il ter-zo sono andati rispettivamente al soprano spagnolo Veronica Tello ed alla giovane ungherese Ildiko Emese Jakab, sempre soprano.L’organizzazione ha curato tra l’altro la trasmissione in rete della premiazione, che si è rivelata uno straordinario successo di comuni-cazione, poiché il numero dei visi-tatori ha raggiunto il livello quasi incredibile di 739.320 contatti, dei quali 241.006 in Italia, ma anche 120.864 dall’Armenia, 76.416 dal-la Germania, 61.310 dalla Francia, 56.904 dalla Corea e 55.378 dagli Stati Uniti!Orgogliosa del successo della prima edizione del Concorso, l’Associazione Luciano Pavarotti Giovani ha preparato quest’anno una seconda edizione del Con-corso stesso, sempre destinato esclusivamente all’assegnazione di Borse di Studio, ma che ora si presenta in una nuova veste più

ampia e ricca di una nuova digni-tà, conferitagli dal fatto di essere entrata a far parte a pieno titolo del Concorso Internazionale di Musica Gian Battista Viotti, natu-ralmente sempre con il sostegno organizzativo e finanziario offerto dal Rotary International, presente sul territorio nella nuova struttura dei due Distretti 2031 e 2032 nati dalla scissione del Distretto 2030.Con la nuova edizione infatti tut-ti coloro che si iscrivono al 63° Concorso Gian Battista Viotti sono ammessi di diritto anche al Con-corso Luciano Pavarotti Giovani per Borse di Studio e saranno selezionati dalla stessa Giuria, che nel corso delle Semifinali del Con-corso stesso assegnerà le sei Borse di Studio in palio, destinandole ai giovani che hanno dato prova delle significative qualità musicali, che li rendono meritevoli di esse-re ulteriormente accompagnati e sostenuti nello sviluppo del loro talento sotto la guida di importan-ti Maestri o Istituzioni didattiche.Ai primi tre vincitori delle Borse di Studio Luciano Pavarotti ver-rà inoltre offerta l’opportunità di dimostrare il loro talento al pubblico presente nella sala del Teatro Civico di Vercelli durante la serata della Premiazione che concluderà lo svolgimento del Concorso, che si terrà sempre a Vercelli tra il 20 ed il 27 del mese di Ottobre.L’Associazione Luciano Pavarotti Giovani ringrazia i Distretti 2031 e 2032 del Rotary International e tutti gli sponsor che con la loro generosità hanno offerto il loro contributo all’evento mettendo

a disposizione le somme offerte dalle Borse di Studio in palio, sottoscrivendole come segue:1 Borsa di Studio Luciano Pava-rotti del valore di e 5.000,00 offerta da JUVENTUS F.C.1 Borsa di Studio Luciano Pava-rotti del valore di e 5.000,00 offerta da Fondazione Renzo Giubergia1 Borsa di Studio Luciano Pava-rotti del valore di e 5.000,00 offerta da FONDIARIA-SAI1 Borsa di Studio Luciano Pava-rotti del valore di e 3.000,00 of-ferta dal Distretto 2031 del Rotary1 Borsa di Studio Luciano Pava-rotti del valore di e 3.000,00 of-ferta dal Distretto 2032 del Rotary1 Borsa di Studio Luciano Pa-varotti del valore di e 3.000,00 offerta da BRAMS*.Una iniziativa rotariana, il cui acronimo sta per “Banca per il Recupero di Apparecchiature e Materiale Sanitario”.L’Associazione coglie questa oc-casione anche per segnalare a tut-ti i Rotariani del nostro territorio che la serata della premiazione dei Concorsi Viotti e Luciano Pa-varotti Giovani è stata - e lo sarà nuovamente - non soltanto una bellissima festa della Musica liri-ca, ma anche una splendida oc-casione per far conoscere a tutti come il Rotary International sap-pia coniugare la Cultura con una significativa azione di sostegno e di incoraggiamento ai rappre-sentanti delle Nuove Generazioni che sanno mettere la loro pas-sione a servizio di una delle più belle ed affascinanti espressioni dell’umanità.

Progetto Acqua per Sempre 3,

la nostra esperienzaQuando c’è stato proposto di partecipare al Progetto Acqua per Sem-

pre 3, entusiasti per l’iniziativa ed emozionati perché era la nostra prima attività in veste di Rotariani, abbiamo deciso immediatamente di aderire.guidati dalla nostra socia Maddalena, trait d’union con il Prof. Carlo Ales-sandro Russo Frattasi, individuati i Soci del nostro Club che avrebbero pre-so parte al Progetto, ci siamo ritrovati per organizzare l’incontro che di li a poche settimane avremmo avuto con il “temibile” pubblico: sei classi di terza elementare della “Scuola Duca degli Abruzzi” di Torino!E si perché, seppur nella quotidianità ciascuno di noi affronti con deter-minazione e sicurezza le “insidie della vita”, l’idea di andare a parlare a dei bambini di età compresa tra i 7 e gli 8 anni ha suscitato, negli aspi-ranti oratori, non poche preoccupazioni: “Cosa ci chiederanno? E se non sapremo rispondere? Abbiamo delle dispense con delle linee guida da seguire”?non di conforto, certamente, le parole di alcuni nostri Soci che, già ge-nitori da qualche anno, hanno voluto testimoniare come i bambini di quell’età - ormai grazie anche ai supporti mediatici ed informatici - siano estremamente curiosi e pongano agli adulti quesiti spesso non di imme-diata soluzione...impavidi (o incoscienti) venerdì 20 aprile ci siamo presentati puntuali al suo della campanella per affrontare, a gruppi di due sezioni per volta, oltre un centinaio di giovani uditori.in realtà, e aggiungerei fortunatamente, possiamo dire che tutte le pre-occupazioni iniziali che avevamo, nonostante alcune delle domande ab-biano messo in crisi anche i più “audaci” di noi, siamo riusciti a catturare l’attenzione dei giovani allievi.i bambini, infatti, hanno partecipato all’iniziativa con entusiasmo mostran-dosi particolarmente attenti all’uso che fanno quotidianamente dell’ac-qua e condividendo con noi le tecniche attraverso le quali ogni giorno si possono arrivare a risparmiare litri di acqua! L’aiuto delle maestre fatto nelle settimane che hanno preceduto l’incontro con le classi è stato fondamentale. Per questo motivo poiché ai bambini era stato chiesto di realizzare dei disegni sul tema dell’acqua, il Club ha deciso di premiare con un attestato, il disegno della classe che ha meglio rappresentato i temi cardine del Progetto. È stata una giornata meravigliosa in cui crediamo di aver trasmesso im-portanti concetti, che hanno portato non solo il giovane pubblico ma anche gli oratori, ad apprezzare ancora di più il valore dell’acqua e di quanto ciò sia davvero un bene prezioso.

Lorenzo Enrico Porro, Segretario RC Torino Matteotti

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La Fellowship Rotariani Alpini in cammino Il Raduno di Bolzano

Continua il percorso della Fellowship Rotariani Alpini per consolidare l’ami-

cizia e per ampliare i suoi orizzonti. L’in-contro - raduno di Bolzano ha consentito di vivere il momento di grande entusiasmo che gli Alpini hanno condiviso con la città di Bolzano e tutto l’Alto Adige: una invasione pacifica, colorata e simpatica di divise va-riopinte, canti, amicizia e solidarietà ma so-prattutto di cappelli alpini, ordine e discipli-na espressa in una sfilata di 12 ore nelle vie di una città piena di bandiere italiane e di gente plaudente. Una festa popolare come sanno promuovere gli Alpini nei valori di tradizione, impegno solidale e responsabi-lità sociale. Valori che il Rotary condivide e promuove e che trovano una felice unione nella fellowship Rotariani Alpini. Come or-mai sta diventando tradizione dallo scorso anno, dalla Adunata Alpini del 150° dell’U-nità Nazionale, i Rotariani Alpini si sono co-stituiti in fellowship e continuano a trovarsi sempre più numerosi e determinati nel clas-sico e straordinario appuntamento annuale per una ricarica di entusiasmo e una verifica degli obiettivi. L’appuntamento di Bolzano si è articolato nell’incontro consultivo di fellowship il sa-bato 12 maggio al Circolo Unificato dell’E-sercito di Viale Druso 20, con successiva conviviale aperta agli ospiti, e nella parteci-pazione simbolica della rappresentanza ro-tariana alla grande sfilata del 13 maggio con la Sezione Alpini di Imperia, lasciando liberi gli altri componenti di sfilare con i propri Gruppi e Sezioni Alpini. All’incontro rotariano al Circolo Unificato erano presenti due Past Governatori, Fran-co Kettmeir di Bolzano e Franco Pejrone di Cuneo Alpi del Mare, e 30 Rotariani alpini di 5 diversi Distretti, 2031, 2032, 2040, 2050, 2060. L’occasione ha favorito l’allargamen-to del Consiglio direttivo per rappresentare tutte le realtà distrettuali con almeno due consiglieri ciascuno. Tra le decisioni assunte è da evidenziare quella di promuovere l’organizzazione di

un raduno rotariano alpino per l’autunno prossimo nell’area del Distretto 2040, nel corso del quale dare ufficiale ratifica alla col-laborazione con l’Associazione Nazionale Alpini sul progetto del Rotary International “ShelterBox”. La definizione dei contenuti e delle modalità operative è ancora in corso, ma già da tempo si registrano svariate atti-vità congiunte in molte realtà alpine della Liguria, del Piemonte e della Valle d’Aosta per affinare conoscenze, attivare sinergie e promuovere dimostrazioni. L’indirizzo emerso è di assicurare in tutti i Distretti Rotariani dove operano Consiglieri della fellowship la distribuzione di alcune tende dimostrative per continuare in questa attivi-tà di divulgazione e promozione. Obiettivo anche perseguito a Bolzano con l’esposi-zione di una tenda ShelterBox del Gruppo Alpini di Genova nel parco del Circolo Uni-ficato dell’Esercito inserita nel programma di visite promozionali in caserma, che ha registrato un ampio afflusso di visitatori e l’ufficializzazione implicita della ormai av-viata collaborazione pratica tra i Rotariani Alpini e la Protezione civile A.N.A. Così come è ormai consolidata a livello di tutti i Distretti la fellowship Rotariani Alpini, la cui estensione multi distrettuale è stata richiesta con lettera ufficiale dell’aprile u.s..Per la Sfilata si è proseguito nella tradizio-ne dello scorso anno di partecipare con una rappresentanza del Consiglio direttivo con una Sezione Alpini. La prima è stata la Sezione Alpini di Casale Monferrato, che aveva assunto il ruolo di madrina della co-stituzione della fellowship. Quest’anno la rappresentanza ha sfilato con la Sezione A.N.A. di Imperia, che già da tempo collabo-ra operativamente al progetto ShelterBox. Una tradizione che insieme salvaguarda le caratteristiche irrinunciabili della fraternità alpina e nel contempo offre visibilità sem-pre nuova alla collaborazione rotariana con le diverse Sezioni A.N.A..Bolzano ha passato il testimone a Piacenza, che già ha cominciato a preparare la 86a

Adunata del 2013. Anche noi Rotaria-ni Alpini vogliamo arrivare al nuovo appuntamento con una nuova dotazione: la concreta estensione multi distrettuale, la ratifica del protocollo di collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini e una consolidata e ampia amicizia che sappia raccogliere nel raduno autunnale prossimo e nell’Adunata nazionale del 2013 tutti i Rotariani che ricordano con emozione il loro servizio militare alpino e che hanno voglia di condividere un po’ di entusiasmo per essere ancora protagonisti oggi.

LA SOLIDARIETà DELLA MENSA VINCENzIANA

Lunedì 16 aprile, presso la Mensa Vincenziana di Via Sac-carelli, il Rotary Torino Sud Est si è riunito, sotto la guida della

Presidente Annamaria orsi, per il tradizionale appuntamen-to annuale dedicato all’incontro con le Associazioni verso le quali si rivolgono i più rilevanti service del Club.Dopo la cena, la Presidente orsi ha dato la parola alla dotto-ressa Cornaglia, Presidente della Fondazione Difesa Fanciulli, che, dopo aver rimarcato le difficoltà economiche che in questo momento di crisi generalizzata incontra la Fondazione, ha voluto sottolineare la volontà di continuare nell’impegno di garantire il raggiungimento degli obiettivi statutari, impegno ripagato dalla soddisfazione dei risultati ottenuti con i bam-bini destinatari dell’attenzione e dell’opera della Fondazione e con le loro famiglie: la dottoressa Cornaglia ha concluso il suo intervento ricordando la recente nascita di un bimbo nero venuto alla luce prima di poter raggiungere l’ospedale, immagine che si traduce in un messaggio di speranza per il futuro, ed ha ringraziato tutti i Soci del Rotary Torino Sud Est per il contributo fornito dal Club all’attività della Fondazione. Altro soggetto, destinatario di un contributo da parte del Rotary Torino Sud Est, presente alla serata con l’ing. Carlo Baffert è “Saving Children del Centro Peres per la Pace”. L’ing. Baffert ha voluto ricordare gli scopi della Associazione, presieduta in italia da Rita Levi Montalcini, rivolti a curare in israele, at-traverso una rete internazionale di operatori sanitari, bambini palestinesi malati o vittime della situazione bellica in atto e a formare medici palestinesi. ultimo intervento della serata è stato quello di Suor Angela che ha ancora ringraziato i volontari Rotariani, da lei defini-ti “agenti moltiplicatori di solidarietà”, che ogni domenica, omai da 25 anni, prestano la loro opera presso la Mensa, luogo dove coloro che vengono accolti sono rispettati e dove si respira il senso della dignità: l’organizzazione è sup-portata anche dall’intervento di una psicologa che fornisce gratuitamente la propria prestazione. Alla mensa che acco-glie circa 250 ospiti, accedono persone, prevalentemente uomini, in maggioranza con una forte dipendenza dal gioco o dall’alcol e che necessitano, oltre che dell’aiuto materiale, del supporto psicologico che viene fornito. La Mensa, secon-do quanto sottolineato da Suor Angela, è pertanto una risor-sa ed un luogo nel quale si manifesta la carità grazie anche all’aiuto rotariano garantito tramite il contributo erogato e la partecipazione diretta di Soci e di loro consorti e figli.

Lunedì 23 aprile in interclub con i RC Torino Sud e Torino Col-lina si è svolta una serata ricca di umanità, solidarietà, ami-

cizia ed arte, nel solco tracciato dal compianto presidente Francesco Monaco.La serata si è aperta con un delizioso quartetto d’arpe com-posto da giovanissime artiste presentate da Cristina Voglino che, citando alcuni pensieri di Alessandro Bergonzoni sulla condizione dei bambini che si trovano a dover affrontare le malattie e convivere con esse, ci ha raccontato gli sviluppi del progetto “Aiutami a non avere paura” al quale abbiamo destinato 3000 e.“Tutta pasta e niente fumo” è stato il tema della relazione che la dott.ssa Chiara Angilletta ha svolto raccontandoci come, nell’ambito del suo progetto di studio finalizzato alla salute, con chiari riferimenti all’uso della pasta quale componente positivo nell’alimentazione, ed al fumo quale elemento nega-tivo e contrario al benessere, abbia sviluppato concetti nuovi di applicazione della psicologia alla medicina. il Club le ha offerto una borsa di studio di 2000 e raccolti con la vendita in quella serata ed in una serata precedente di pacchi di pasta abruzzese.

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Rotary203010

EDITORIALE Cari Soci, Cari lettori,prendo l’ultima parola in merito a questa Di-rezione del Quadrifoglio grazie alla squisita

cortesia di Luca Pautasso. Lo scorso anno ho avuto l’opportunità di “vicedirigere” questa pubblicazio-ne, coronando quello che è stato per me un vero e proprio sogno fin da ragazzino. Benché geografi-camente dispersi tra noi e con il Distretto, io e Luca abbiamo lavorato con energia e passione combinan-do da un lato il mio a tratti irrefrenabile e puerile entusiasmo con la sua inappuntabile professionalità, per quanto mi riguarda ho dato il cento per cento e sono sicuro che Luca non sia stato da meno. I giu-dizi di merito sul nostro operato spettano ai lettori, ma mi preme ricordare i nostri obiettivi dichiarati in quel di Sestri Levante al SIDE 2011 al momento della nostra designazione e quali siano stati raggiunti o meno.Ci eravamo proposti di rendere il Quadrifoglio al passo coi tempi, ‘legandolo’ ai maggiori social net-works per aggiornamenti dell’ultimo minuto, e cre-do che questo sia stato un traguardo raggiunto. Oggi il Quadrifoglio “piace” su Facebook a 91 persone e 36 followers su Twitter, un risultato sempre in cre-scita che non potrà che svilupparsi ancora in futuro per un’informazione capillare di tutti gli eventi del Distretto in un colpo d’occhio, a portata di Socio. Altro traguardo parzialmente raggiunto è stato lo spazio dedicato alle interviste di personalità del Di-stretto presenti o no nei ranghi del direttivo distret-tuale e con momenti di approfondimenti della vita rotaractiana che esulassero dalla mera informazione o relazione. Tra gli obbiettivi che invece mi assumo di non essere riuscito ad onorare vi è per primo il non avere avuto soluzioni al mancato recapito del nostro Quadrifo-glio nelle case di tutti i Soci. Spero abbiate pazienza e chi mi succederà possa fare meglio. La redazione di Segretari di Zona (e RD Interact) è naufragata mi-seramente, rendendo l’approvvigionamento di in-formazioni libero e competitivo e dando spazio alle Commissioni e ai Club più prolifici. A Davide Lon-goni e Maria Francesca Lanzio andrebbe un “Premio Quadrifoglio 2012” se esistesse. Un obbiettivo che non so se definire fallito o meno è stata l’istituzione del blog: con i due webmaster non siamo riusciti a convergere su un prodotto finito che potesse venire presentato al pubblico. Tuttavia il costante aggiorna-mento del sito del Distretto ad opera anche in parte mia ha permesso una situazione del tipo Graecia capta ferum victorem cepit.Dopo questa citazione forbitissima che di certo avrebbe mandato sicuramente in deliquio la mia in-segnante di latino del liceo, vorrei passare all’emo-zionale schietto: ho avuto l’onore di raccontare e in parte (microscopica) scrivere la Storia di quest’anno rotaractiano di questo Distretto, dal prossimo anno, complice un Dottorato di Ricerca a Boston, la Storia dovrò ascoltarla e pure da lontano, sempre con il mio distintivo appuntato al bavero s’intende. Vorrei - televisivamente - ringraziare tutti gli amici che mi hanno accompagnato in questa avventura , non fo nomi per non rischiare di dimenticarne nessuno. Spero che chi timonerà il Quadrifoglio faccia un lavoro migliore del mio (facile) e di quello di Luca

(un po’ meno) perché d’Oltreoceano possa almeno vivere quello spirito rotaractiano che rende la mia vita ogni giorno un po’ più felice. Viva il Rotaract!

Diego ZuninoVicedirettore de “Il Quadrifoglio”

Post scriptum del Direttore:Non voglio rubare troppo spazio, se non per i rin-graziamenti, che ritengo doverosissimi. Innanzitut-to, voglio ringraziare di tutto cuore il vicedirettore Diego Zunino, lavoratore indefesso e salvagente indispensabile nei momenti di maggiore difficoltà. Poter contare sul suo prezioso aiuto lungo tutto questo anno è stato già di per sé una garanzia di sicuro successo. Il fatto che poi sia anche maledet-tamente bravo nel suo lavoro ha fatto il resto.Voglio augurare a Giovanni Marchi, che mi succe-derà alla guida del Quadrifoglio, e a tutta la sua squadra, tutto il meglio che gli possa riservare il nuovo anno rotaractiano che si avvicina. E grazie di cuore soprattutto a voi lettori, che ogni mese ci aspettate con ansia nella buca delle lettere e sul nostro sito web. Infine, un ringraziamento due volte speciale al carissimo amico rotariano Silvano Balestreri, che quest’anno ha dovuto fare i conti ogni santo mese con i cronici ritardi di una reda-zione sempre a caccia di notizie in lungo e in largo per tutto il Distretto. Senza il suo prezioso lavoro questo foglio non esisterebbe. Grazie a tutti, grazie di tutto.

Luca PautassoDirettore de “Il Quadrifoglio”

Entusiasmo e concretezza: le ricette di questo grande anno sociale

Cari Amici, eccomi intervenire per la penultima volta da Rappresen-tante Distrettuale dalle pagine del nostro Quadrifoglio, amata pub-blicazione ufficiale del Distretto Rotaract 2030, quest’anno magi-

stralmente diretto da Luca Pautasso e composto dal Vice direttore Diego Zunino che ringrazio per il loro costante e quasi mai troppo semplice lavoro. E’ stato davvero difficile rendere l’idea, tramite poche righe scritte un mese prima rispetto a quando vengono effettivamente lette, quale sia stata la straordinaria attività del Distretto Rotaract 2030 in questo anno Sociale.Non è ancora tempo di ringraziamenti e bilanci numerici, che mi riser-verò comunque di fare nel prossimo numero, ma è sicuramente tempo di alcune prime importanti riflessioni.Nel momento in cui sto scrivendo queste righe si sono appena svolti 3 eventi di caratura Distrettuale (che non nominerò nello specifico per non fare torti a nessuno) in 3 Zone differenti (Torinese, Riviera Ligure di Ponente ,Sud Piemonte) e buttando un occhio al calendario degli eventi Distrettuale mi rendo conto che segna 27 Maggio...uno sguardo più attento mi porta a notare che anche per tutto il mese seguente le caselline piene del calendario on line, messo a punto dal mio ottimo Webmaster Distrettuale Francesco Cuniberti, sono tantissime. Eventi di Club, eventi pro-APIN, eventi Distrettuali. E a ripercorrere il calendario a ritroso, la situazione non cambia e si mantiene tale con una costanza impressionante. Ecco, tutto ciò mi rende veramente orgoglioso. Orgoglioso di avere tra le mani un bilancio numerico da re-cord da non poter comunicare per scaramanzia, ma ancor più orgoglioso di averlo prodotto trasmettendo un entusiasmo e una voglia di fare Rotaract altissimi e costanti per tutto l’anno Rotaractiano.Molte volte durante l’anno, a partire da Montecarlo il 24 Settembre scorso, abbiamo bacchettato dirigenti Distrettuali e di Club richiamando alla grande attenzione nei confronti delle nostre radici, dei nostri valori, dei nostri cerimoniali e dei nostri doveri anche forse apparentemente noiosi. Tuttavia una volta tolta la cravatta non ci siamo mai tirati indietro di fronte ai balli e ai brindisi, alle lotterie scanzonate e ai buffet “ignoranti”. Si, abbiamo lavorato tanto, abbiamo prodotto tanto, tantissimo, ma lo abbiamo fatto prima di tutto divertendoci. Abbiamo fatto Rotaract. E siamo stati orgogliosi di farlo. Siamo stati orgogliosi di aver mostrato all’Europa come lo si fa quì nel 2030, durante il REM. Abbiamo vissuto il Rotaract come una straordinaria occasione che la vita ci ha regalato, e tramite il Rotaract abbiamo avuto l’occasione di contraccambiarle il favore. Meritandocelo. Si cari Soci del 2030, quest’anno il Rotaract ve lo siete proprio meritato. Avanti così.

Il vostro orgoglioso RD

Filippo Maria Bistolfi

Apin: ancora un piccolo sforzo per un grande progetto

Tazze! Spille! Magliette! Borse! Felpe! Chi offre di più? Ragazzi…bonificate!Ho sentito dire che l’anno rotaractiano sta volgendo al termine. Sarà, per me è ancora lungo: in un mese possiamo fare molto. Certo, non posso che essere orgoglioso dei risultati che insieme stiamo raggiungendo. Il progetto Rotaract Against Cancer si merita tutto il nostro supporto e spero che nello sprint finale ognuno di noi faccia la propria parte: l’obbiettivo è ambizioso, ma a portata di mano: basta un ultimo sforzo. Non è mai troppo presto però per ringraziare e se lo facessi all’ultimo andrei a finire come nei titoli di coda che nessuno legge mai. Io invece voglio che il mio ringraziamento abbia il massi-mo risalto: senza il buon lavoro di squadra che è stato fatto durante l’anno. Il plauso va alle instancabili commissarie: Giulia Gai, che ci ha davvero messo l’anima, Beatrice Spagna, Giulia Ferrari, Laura Hu, Gaia Li Causi e Valeria Cerati. Il calendario è fitto di appuntamenti e l’obbiettivo è vicino.Forza Distretto 2030, insieme possiamo farcela!

Ottavio PatruccoPresidente Commissione Apin

Cala il sipario sulla Commissione Cultura a Genova a suon di Jazz

Il Rac Club Genova Golfo Paradiso, in collaborazione con Commissione Cultura del Distretto Rac 2030, ha organizzato la serata Jazz al Teatro della Gioventù (GE). Lo spettacolo è stato curato

da Pietro Leveratto, considerato uno dei contrabbassisti italiani piu’ creativi ed eclettici. In questa occasione abbiamo assistito al duetto di Caterina Lanzania come voce e Michele Franzini al pianofo-trte. Hanno proposto un repertorio classico con canzoni come “On the sunny side of the street” e “Bey bey black bird” e riportato alla magia che Billie Holiday e Cole Porter hanno creato negli anni ‘50 a New York. Lo stile musicale elegante, sottile ed arguto, i pochi suoni amari e struggenti sono frutto di una confluenza di tradizioni musicali africane ed europee che legate allo stile swing hanno cullato ed emozionato gli spettatori.Con questo evento si chiude il ciclo di attività della Commissione Cultura del Distretto Rac 2030 su Genova, ricordo che oltre alla serata Jazz si sono tenute: visita alla Mostra di Van Gogh, la serata Cinema in Lingua Originale, la serata al Teatro Carlo Felice per vedere l’opera Turandot. L’intero ricavato è stato devoluto al progetto Apin a favore dell’Istituto di Candiolo per la ricerca contro il cancro.

Irene Mura Segretario Rotaract Genova Golfo ParadisoCommissario Commissione Cultura

Page 11: Rotary2030...Rotary2030 Allegato a Rotary Giugno n. 6 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani

2030Rotary 11

Rappresentante Distrettuale: Filippo Bistolfi Direttore Quadrifoglio: Luca Pautasso Vicedirettore: Diego Zunino

Il QuadrIfoglIo non è solo un bollettIno uffIcIale del

dIstretto 2030, ma la voce dI ognI zona, dI ognI sIngolo club

e, dove possIbIle, dI ognI socIa e socIo. per Questo Il vostro con-

trIbuto In prIma persona alla redazIone della testata sarà sempre

Il benvenuto. se volete contrIbuIre alla realIzzazIone deI prossImI

numerI, anche solo segnalando un’InIzIatIva o un evento, potrete:

• Informare e InvIare Il materIale al proprIo segretarIa dI zona,

membro della redazIone del QuadrIfoglIo.

• InvIare un comunIcato al vIce dIrettore zunino.diego@

gmail.comIn entrambI I casI Il contrIbuto verrà prIma carIcato sul blog

http://www.rotaract.2030.com, sulla pagIna facebook Il Qua-

drifoglio 2030 (che “cInguetta” anche su twItter) e nello spazIo

dedIcato sul sIto www.rotaract2030.com.

cosa aspettate? dItela vostra.Distrettuale di Chiusura

dell’Anno Rotaractiano:

Bordighera ci aspetta!

Il 30 giugno non si prendano impegni: con tempismo perfetto si celebrerà infatti la chiusura dell’anno rotariano.

Dopo i lavori distrettuali che relazioneran-no le molteplici attività svolte dalle varie commissioni e dai vari Club durante l’an-no per tutto il Distretto a favore dell’APIN “Rotaract Against Cancer”, avrà luogo il tradizionale passaggio delle consegne tra rappresentanti distrettuali. Il Rappresentante Distrettuale Filippo Bi-stolfi ha voluto con forza che questa cele-brazione ricadesse a Bordighera nei pressi di Villa Regina Margherita, già sede di un fortunato aperitivo della Zona Riviera di Ponente. Recentemente restaurata, ospita una delle collezioni private tra le più gran-di d’Europa e i lavori avranno luogo nella Biblioteca della villa, che ospita un fondo di più di 5000 volumi sulla storia dell’arte. Il motivo? Oltre al notevolissimo pregio artistico rappresenta infatti il trait d’union ideale tra le due più regioni principali del Distretto: il Piemonte e la Liguria. Questo poiché la Regina Margherita di Savoia, piemontese, ha amato profondamente la Riviera di Ponente, tanto da volervi tra-scorrere parte della sua vita fino alla sua scomparsa nel 4 gennaio 1926. Il dopocena farà dismettere gli abiti più formali e porterà i Soci a festeggiare presso le spiaggetta dei Balzi Rossi in prossimità della Costa Azzurra. Qui i Soci avranno a disposizione delle cabine dove potranno sciogliere i nodi delle cravatte e indossa-re più confortevoli bermuda e camicie di lino per proseguire tra danze e perché no, un bagno notturno, la celebrazione di un anno che già si è rivelato ‘dei record’.

La Redazione

UN ANNO DI COMMISSIONE CULTURA

Giugno: tempo di bilanci. Ad inizio anno ci era-vamo fissati tre obbiettivi: presenza su tutto

il territorio, supporto ai Clubs e “svecchiamento” delle iniziative proposte. Raggiunti? Lasciamo che i fatti parlino per noi.Genova, Torino, Novara, Asti, Cuneo, Santhià, Ca-sale Monferrato, Finale Ligure, Aqui Terme, Vena-ria, San Remo sono le sedi che hanno ospitato le diverse iniziative di quest’anno. Numerosi anche i Clubs di cui abbiamo patrocinato le proposte e che ringraziamo per averci così dimostrato fiducia. Quanto agli eventi, chi vi ha partecipato sa che si è trattato di un anno a dir poco variegato e viva-ce: art attack, opere liriche, mostre, concerti, quiz,

talent show, cinema in lingua originale, visite a monumenti e spettacoli teatrali. Non ci siamo fatti mancare nulla!Se tutto ciò è stato possibile, è stato grazie al con-tributo di coloro che si sono adoperati in tal senso, a partire dai Commissari: Giovanni Marchi, Irene Mura, che ha svolto un ottimo lavoro su Genova, Federica Schettino, Diana Delsignore. E poi, soprat-tutto, Alberto Ruscalla, impareggiabile ed insostitu-ibile: vero e proprio pilastro di appoggio costante e valente. Già che siamo in tema di ringraziamenti me ne concederete ancora tre importanti: a Filippo Bistolfi, R.D. che ha scommesso su questa Commis-sione sostenendola sempre, ad Ottavio Patrucco,

Presidente della Commissione Apin, ed a tutti co-loro che hanno partecipato alle iniziative proposte.L’ultimo periodo l’abbiamo dedicato in particolare ai banchetti di libri nuovi ed usati ad offerta libera per raccogliere fondi per il progetto distrettuale Rotaract Against Cancer. Abbiamo così dato vita all’idea di condividere e far circolare i libri, in una sorta di tour che ci ha portato a fare tappa qua e là nel territorio del Distretto. Giulia, Paride, Alberto, Riccardo, Luca, Edoardo, Silvia, Filippomaria, Lo-retta, Dario, Gianluca, Paolo, Davide, Viola, Fran-cesco, Marcello, Eva, Jacopo, Piergiorgio, Marco, Valentina... Grazie a chi si è adoperato per questo. E’ stato divertente collaborare. I risultati di service

dell’anno non sono mancati: 5000 euro totali. An-che questo è un fatto.

Maria Francesca LanzioPresidente Commissione Cultura

Distretto 2030 protagonista al Congresso

nazionale di Malta

Se vincere una scommessa riempie l’ani-mo di ebbrezza, il Distretto 2110, che ha organizzato il Congresso Nazionale

in un’isola straniera, Malta, ed è riuscito a portarvi delegazioni distrettuali da ogni par-te d’Italia e non solo, raccogliendo infatti an-che prenotazioni da tutto il bacino Mediter-raneo, dovrà ancora farsi passare la sbornia. Un evento organizzato alla perfezione, che ha saputo coniugare lo spirito rotaractiano d’Italia in tutte le sue forme, dalla grigliata sulla spiaggia alla suggestiva serata conclusi-va, dove diverse centinaia di partecipanti di tutto il Mediterraneo si sono incontrati nei pressi dell’Ospedale dei Cavalieri di Malta, ordine simbolo di un multiculturalismo già raggiunto secoli orsono e che si è perpetrato nuovamente in quella sera.Non è mancato un momento istituzionale, in cui la delegazione composta dal Rappre-sentante e dal Segretario Distrettuale è stata ricevuta dal Vice Primo Ministro maltese, dal Ministro degli Esteri ed anche dal Presi-dente della Repubblica di Malta, cui è stato possibile parlare del Rotaract, dei suoi pro-getti e illustrare i risultati conseguiti fonda-mentalmente da un’associazione di ragazzi.Presenti a Malta durante il Congresso oltre

al Rappresentante Distrettuale Filippo Bistol-fi e al Segretario Distrettuale Filippomaria Piana, il Rappresentante Distrettuale Inco-ming Davide Seggiaro, Stefania Aloi, Giulio Antonacci, Cecilia Borsino, Cecilia Garrone, Flavio Mannini, Elvira Pepe e Cinzia Rossero. Presente in loco anche il Socio onorario del Rotaract Savona avv. Francesco Scosceria.In quel momento di grande sintesi dell’at-tività rotaractiana il Distretto 2030 si è di-stinto particolarmente, avendo suscitato grande apprezzamento l’intervento del Rappresentante Distrettuale Filippo Ma-ria Bistolfi che ha toccato temi ben noti al Distretto 2030 ma sempre meritevoli di un ‘ripassino’: uscire dall’autoreferenzialità, aprire maggiormente le porte dei Club alla comunicazione anche istituzionale e me-ritarsi il Rotaract sono stati i passaggi più caldi. Grande favore presso i presenti lo ha suscitato il nostro APIN, vero e proprio ca-polavoro merito di ciascuno dei Soci di que-sto grande Distretto, il quale - nonostante le cifre siano tenute nel più stretto riserbo per scaramanzia- sembra possedere dei numeri che conducono a un record assoluto nella storia rotaractiana italiana.

La Redazione

In preparazione al Seminario Informativo dei Direttivi Elet-ti, che si è tenuto a Torino il

2 giugno 2012 presso l’hotel NH Lingotto, il Quadrifoglio ha raccol-to l’intervista al Rappresentante Distrettuale Incoming Davide Seg-giaro. Un’occasione per presenta-re in questo numero la continuità con il Rappresentante Distrettuale e l’entusiasmo e la voglia di fare dei due RD futuri.Quali eventi sono stati fonda-mentali per te durante quest’anno di preparazione ad essere RD?Non sono in grado di elencarti degli “eventi fondamentali”, ti posso dire in tutta sincerità che a mio avviso ogni evento di quest’anno è stato estre-mamente curato; penso agli eventi distrettuali così come a quelli organiz-zati da ogni singolo Club.Una fotografia fra tante: gli auguri di Natale cantati durante quegli istanti di black out a Vignale. Davvero una bella emozione.Quali nuove sfide porterai avanti durante il prossimo anno rotaractiano?Dovendo scegliere, posso dire che accanto al service proveremo a mettere l’accento su temi fin troppo attuali come l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, della crescita etica e professionale di noi Rotaractiani come giovani professionisti e come giovani imprenditori.Che rapporto avrai con i tuoi predecessori? Senti la pressione di dovere uguagliare risultati che da qualche anno a questa parte sono stati del tutto eccezionali? Un ottimo rapporto, senza dubbio. Con molti di loro sono legato da un sincero rapporto di amicizia, con molti ho avuto modo di collaborare nei precedenti anni.Arrivo cronologicamente dopo una serie di RD che hanno portato il no-stro Distretto al top; da ognuno di loro ho imparato molto: personalmen-te mi vedo come una specie di spartiacque, un po’ per la mia età, un po’ per il ricambio generazionale che sta vivendo la “classe dirigente” del no-stro Distretto nel contesto del rinnovamento all’insegna della tradizione su cui la nostra Associazione si basa.Un consiglio che ti senti di dare a tutti i Soci per l’anno venturo.Il consiglio più grande che io possa dare è anche quello che con tutta probabilità mi sentiranno ripetere per un anno intero e cioè, vivete il Ro-taract a trecentosessanta gradi, vivetelo con passione e con entusiasmo, con voglia di fare, con amicizia, onestà e sincerità, sapendo che quello che facciamo lo facciamo per fare del bene nei confronti di una società che ci ha dato molto. Vivetelo come una grandissima opportunità per cre-scere come individui e per restituire qualcosa, vivetelo con curiosità, con interesse vivo, con leggerezza nei momenti leggeri e con molta serietà nei momenti di lavoro.E, come ormai sono solito fare, marzullianamente: fatti una do-manda e datti una risposta.Sei emozionato all’idea di rappresentare quasi novecento Rotaractiani? Si, da morire. Ma non vedo l’ora di iniziare questa avventura insieme alla mia squadra, insieme a tutti i presidenti e a tutti voi Soci.

Diego Zunino

Page 12: Rotary2030...Rotary2030 Allegato a Rotary Giugno n. 6 2012. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani

Fare del bene nella Repubblica

Dominicana

Ogni giorno, circa 5.000 bambini di età inferiore ai cinque anni muoiono a causa dell’acqua contaminata e servizi igienici carenti.

Adesso le famiglie della Repubblica Dominicana hanno accesso all’acqua potabile nelle loro abitazioni grazie ad un progetto portato avanti da club di Canada, Repubblica Dominicana e USA.

Grazie anche ai tuoi contributi al Fondo programmi, sono stati installati oltre 2.300 filtri d’acqua nella Repubblica Dominicana al costo di soli 64 dollari cadauno. Acqua e strutture igienico-sanitarie fanno parte delle aree d’intervento della Fondazione Rotary.

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