Rosarium dei bambini 2006-04

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dei bambini NATALE!!!!!!! BUON Inserto dicembre 2006

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NNAATTAALLEE!!!!!!!!!!!!!!

BBUUOONN

Inserto dicembre 2006

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Cari bambini,

la Chiesa ci prepara al santo Natale con meditazioni e pre-ghiere a cui ci invita nelle quattro domeniche di Avvento. Avvento significa “venuta”,venuta del Signore.

Quando nacque e quando morì Gesù?

Il Natale è la festa della nascita temporale di Gesù. La cronologia della vita di Gesù èmolto incerta, perché manca una rigorosa documentazione storica. Ciò che noi sap-piamo della vita di Gesù ci è stato trasmesso dagli insegnamenti della Chiesa primiti-va, da cui dipendono i Vangeli. Ma né la catechesi né i Vangeli pensarono ad unabibliografia rigorosa e documentata della vita di Gesù: quindi noi non conosciamocon certezza assoluta né il giorno né l’anno della nascita di Gesù, né le date della suavita pubblica, né il giorno né l’anno della morte. Sulla base di calcoli storici ed astro-nomici, si stabilirebbe con una certa sicurezza che Gesù è nato sul finire dell’anno 784di Roma, cioè nel 6 avanti Cristo, a Bethelehem (Betlemme), 9 Km a sud diGerusalemme. Sempre secondo gli stessi calcoli Gesù è morto il venerdì 7 aprile del-l’anno 30, a un’età fra i 34 e i 35 anni. La data della nascita di Gesù che viene seguitaattualmente, segna il calcolo compiuto dal monaco sciita Dionisio il Piccolo, che nelVI secolo fissò la nascita di Gesù nell’anno 754 di Roma.

Quando si iniziò a celebrare

la Messa di mezzanotte?

“Quel che caratterizza la festa di Natale è la celebrazione delle tre messe solenni: amezzanotte, all’aurora e alla mattina.La Messa di mezzanotte risale a Papa Sisto III (432-444) che in conseguenza del con-cilio di Efeso aveva fatto grandi restauri alla basilica Liberiana, dedicata allaMadonna, costruendovi in una piccola cripta una riproduzione della grotta diBetlemme; la Basilica stessa venne poi chiamata Santa Maria al Presepe. Qui infatti,forse a imitazione della celebrazione notturna che si faceva alla Basilica della Nativitàdi Betlemme, Sisto III ordinò un’officiatura notturna, che si concludeva poi con unaMessa” (da: Liturgia Romana, R. Lesage).

Proposta:

Prepariamoci ad accogliere Gesù, seguendo la liturgia delle quattro settimane diAvvento, rinunciando per amor Suo a qualche dolce o a qualche momento che solita-mente si trascorre davanti alla TV. Raccogliamoci in famiglia, la sera, per un momen-to di preghiera insieme. Basta un’Ave Maria recitata con il cuore a rendere più riccodi significato il Natale che puntuale arriverà per ciascuno di noi.

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Il Natale dei Poveri

Era Natale. Come in molte altre città del mondo arrivò anche da noi, nel rione enei cortili. Vorrei poter descrivere un Natale con vecchi “babbi” di cioccolato,con alberi adorni di ogni ben di Dio, con presepi, doni avvolti in carta di cellofane nastri; non c’era niente di tutto questo. Tuttavia Natale era Natale e in qualche modo si festeggiò.Non ho più trascorso un Natale così bello e ne provo nostalgia profonda.Anche adesso come in ogni tempo passato e futuro esistono i poveri.Tutti sanno che è molto meglio desiderare piuttosto che possedere ogni ben diDio; finché le meraviglie sognate non si possono toccare, hanno magici signifi-cati e i pacchetti di cellofan si crede arrivino direttamente dal cielo, sono profu-mati d’aria, e più giù di nebbia. Sono tutti lucenti come se le stelle indirizzasse-ro i loro bagliori a scintillare su di essi.E solo noi, o quelli come noi, potrebbero dire l’odore dei cioccolatini in formadi minuscoli castelli, di animali domestici o di lanterne, che traboccavano daigrandi magazzini o dalle pasticcerie.Si faceva Natale a modo nostro. Avevamo modellato delle statuine di mollica dipane con l’aiuto di uno zio che ci insegnò anche a pitturarle con grande abilità.Così si ebbe anche noi il nostro presepio, più ricco dimuschio di tutti i presepi delle chiese messe insieme,perché eravamo noi a raccogliere per tempo ilmuschio sulla collina e a venderlo alle chiese e aiprivati in grandi mucchi sulla strada.E Gesù, certo, aveva più simpatia per noi. Eravamonoi, in fondo a farlo nascere, a preparare per lui untappeto soffice, e i nostri piccoli moccoli rubati neifondi di sagrestia, e posti ai lati della capanna, perlui, duravano fino alla Befana, ardendo giorno enotte. (riduzione e adattamento da Goffredo Parise)

Lo scrittore nel brano dice: “Si faceva Natale a modo nostro”.Prendendo spunto dalla frase, chiedi a qualche persona anzianache conosci, come si viveva il Natale ai “suoi tempi”. È un modo diverso per imparare ad ascoltare l’esperienza di chi ènato prima di noi.

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TRADIZIONI E CURIOSE INIZIATIVE NEL

MONDO DURANTE IL PERIODO DI NATALE

Inghilterra: Quella del campanaro è un’arte e si trasmette da una generazione all’altracome un gratuito privilegio che la Notte di Natale ha il suo momento più solenne.Quarantamila campanili suonano a festa! In molte località si vendono campanelle da suo-nare a mano, in segno di gioia. L’agrifoglio, il vischio, il tacchino, il plum-pudding e l’al-bero di Natale sono gli ingredienti necessari a completare con successo queste giornate difesta. Si inviano milioni di biglietti augurali, invenzione del tutto inglese. Nel 1846, uncerto Henry Cole, inventore fantasioso e con poca moneta in tasca, si recò dal suo amicopittore Callcott e lo pregò di disegnargli alcuni cartoncini natalizi con la scritta: “A merryXmas and a happy New-Year”. Li utilizzò per mandare gli auguri a personaggi potenti efamosi e il successo fu garantito in un lampo. Anche Sir Winston Churchill, noto uomopolitico inglese, si è divertito a disegnare e far pubblicare biglietti augurali a tema natalizio.Svezia: Le mamme mettono un po’ di paglia nelle culle, la notte di Natale, per fare simbo-licamente dormire i loro bambini come Gesù. Si accendono lumini alle finestre per richia-mare l’attenzione della “buona stella”.Polonia: La tavola imbandita in famiglia ha un posto in più e una sedia vuota che nessunooccupa: è quella destinata al Bambino Gesù che ha offerto se stesso al mondo. La mensa èornata con fili di fieno.Austria: A Vienna è tradizione che i bambini portino agli uccellini affamati dei pacchetti dimangime.Ungheria: I Magiari vanno in assoluto silenzio alla fonte ad attingere acqua; devono por-tarla a casa senza versarne una goccia; solo dopo aver riempito un otre è permesso farsiauguri e scambiarsi regali.Paesi dell’ex Iugoslavia: Sul ceppo che arde si rinnova un rito antichissimo di originegreca: si bruciano vino e grano in segno di ringraziamento.Portogallo: i fedeli si recano alla Messa di Mezzanotte recando in mano rami accesi diginepro e di altre piante resinose.Spagna: La sera della vigilia è la “Noche buena”, la notte buona, nella quale i bambinivanno di porta in porta: recano gli auguri, visitano i Presepi allestiti in ogni casa e cantanocanzoncine, i “villancicos” che hanno a volte versi antichissimi e molto belli.Così prega la Vergine in un “villancico” scritto da Lope de Vega nel Seicento:Angeli santi che andate fra le palme, il mio bambino si addormenta:fermate i rami!Palme di Betlemme,

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mosse da venti incolleriti,non risuonate tanto;fermate i ramiché il mio Bambino dorme.

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Disegna nel riquadro quale tradizione

nel mondo, del periodo natalizio,

ti è piaciuta di più.

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DONI NATALIZI NEL

MONDO

Furono gli antichi Romani ad inventare i rega-li. Con grandi feste, si commemorava il solsti-zio d’inverno: erano i “Saturnalia”. Le caseerano addobbate con ramoscelli verdi e fiori,amici e parenti si scambiavano auguri e regali.L’usanza pagana fu trasformata dalla Chiesain usanza cristiana, dandole un nuovo e piùprofondo significato.A Bari, chi porta i doni è il Santo Patronodella città: i bambini ricevono regali il 6dicembre, a Natale e per l’Epifania. San Ni-cola fu vescovo di Myra nell’Asia Minore, eramolto caritatevole e fu un grande benefattoredei poveri ai quali donava con animo gentiletutto ciò che poteva. Il popolo a lui attribuiscela funzione di portare doni ai bambini.In Olanda, ecco Santa Claus o Sinter Claas,un maestoso Vescovo con tanto di mitria,molto paterno, che va attorno accompagnatoda un simpatico servo negro.In America Santa Claus si è trasformato in unvecchio dalla bianca barba, vestito di rossocon bordi bianchi.In Inghilterra ecco Santa Claus, dove ricevenel XVIII secolo il nome di Father Christmasper tornare da noi col nome di Babbo Natale.In Francia è Bonhomme Noel, in Norvegia èNisse, in Giappone si chiama Hoteiosho.In Austria, Spagna e Italia e in molti paesi ditradizioni cattoliche, è Gesù Bambino cheporta i doni. Tutta italiana è la leggenda dellaBefana: la vecchia che gira carica di doni ha,però, strane somiglianze con la russa “Ba-buschka” che gira per cercare legna ed annun-cia il Natale. La tradizione delle calze appeseal camino per farle riempire di doni, è di ori-gine olandese.

Disegna nel riquadro

un albero di Natale

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Disegna nel riquadro il regalo che ti pia-

cerebbe donare a qualche bambino meno

fortunato di te.

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MISTERI DELLA GIOIA

3° MISTERO

La nascita di Gesù a Betlemme: (completa le parole mancanti)

“G……e Maria, salirono da Naz……..a………..e, mentre si trovavano in

quel luogo, Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in

fasce e lo depose in una …………”. (Lc 2, 6-7).

Frutto del mistero: lotta al desiderio esagerato dei beni materiali.

Gesù ha scelto di nascere povero tra i poveri, piccolo tra i piccoli, umile tra gli umili.Prima ancora di nascere è stato rifiutato, non c’era posto per la sua famiglia. Si chiuse-ro le porte e fu costretto a venire alla luce nell’umido freddo di una stalla. La scena èsilenziosa, il bue e l’asino respirano piano come per rispettare quel piccolo bambinoche dorme avvolto in fasce, nella paglia della mangiatoia.Maria e Giuseppe sono in contemplazione: il Verbo di Dio è dinanzi a loro, piccolo eindifeso.Sforziamoci di riconoscere Gesù che viene nel povero che bussa alla nostra porta o cheincontriamo per strada. Facciamo del nostro cuore una casa accogliente ed ospitale per Gesù che sta per nasce-re, preparandogli con la nostra bontà quel posto che Gli fu negato. Accogliendo Lui,accogliamo Sua Madre e Madre Nostra: Maria.Lei stessa lo accompagnerà e lo mosterà a noi, così come ha fatto con i pastori venutiad adorarLo, o con i Magi del lontano Oriente.

“RIFUGIO DEI PECCATORI, PREGA PER NOI”

Un Padre nostro, 10 Ave Maria e al termine un Gloria al Padre…

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COLORA IL DISEGNO CHE SI RIFERISCE

AL TERZO MISTERO GAUDIOSO

Prova a rispondere:

� In quale città è nato Gesù?

� In quale luogo è stato deposto?

� Come fu protetto dal freddo?

� Chi c’era con Gesù oltre la Sua Mamma?

� Quali animali si trovavano nella stalla?

� Chi furono i primi visitatori di Gesù Bambino?

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IL NATALE A TAVOLA:

paese che vai usi che trovi

Fra le tradizioni natalizie e di fine anno più resistenti e radicate ci sono quelle gastrono-miche, che, sebbene differenti da luogo a luogo, danno un aspetto, un “sapore” caratte-ristico alle festività. Si è conservata volentieri la lontana abitudine di mettersi a tavola con un impegno spe-ciale nei momenti più importanti, soprattutto lieti. Non si tratta soltanto di un’esigenzadi gratificazione, ma anche del desiderio di incontro con gli altri, di riunione con perso-ne che non sempre sono vicine, per cui il banchetto acquista un significato di affratella-mento e di amicizia. Nel Medio Evo le feste natalizie davano luogo, presso le corti, aspettacolosi banchetti, nei quali veniva messa a prova la capacità di “resistere” a tavola.A Napoli, la notte di Natale, si svolgono cene che spesso durano ore: in esse, fra glialtri pesci, è di rigore il capitone; anche a Roma il cenone è tutto “magro” e il pescecaratteristico è il capitone.Il cenone abruzzese ha conservato due delle sette minestre tradizionali: la prima dilenticchie, che si crede portino denaro, la seconda di cardo in brodo di cappone.Ogni nazione, a parte le varietà regionali, ha i suoi piatti caratteristici. In Italia sicomincia di solito coi tortellini in brodo, in Svezia con un budino di riso e avena, inFrancia con una zuppa di cipolle. Sulle tavole americane, francesi e inglesi regna iltacchino, su quelle italiane l’ospite d’onore è di solito il cappone, in Germania l’oca,in Norvegia il porcellino, in Svezia il luccio.I dolci più caratteristici e più famosi, oltre al panettone italiano (con dentro l’uvapassa, augurio di ricchezza), sono la “Buche de Noel” francese, raffigurante il cepponatalizio, e il complicato “Christmas Pudding” inglese.(D. Amadei Giraldi – Ed. Atlas).

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Colora l’immagine come vuoi tu.

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Colora le immagini di sapore autunno/invernale…

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Disegni e forme tutte da colorare………

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Abbiamo ricevuto tramite e-mail una pagina che merita di essere letta!

Le nostre giornate… sono piene di gesti e di operazioni che noi facciamo magari così automaticamente,da non farci comprendere a fondo la portata e gli effetti che gli stessi possono averesu chi ci sta vicino. Troppe volte diamo per scontati determinati effetti, e troppevolte non ci curiamo di ciò che queste azioni provocano. Ogni nostro gesto può por-tare gioia o dolore, benessere o malessere, felicità o tristezza. Ad ogni nostra azioneil Signore ha collegato chissà quali reazioni. Può capitare che un gesto semplice come un sorriso ad un anziano possa provocarein esso la forza per ricominciare, per credere nel futuro; può darsi che un nostro pic-colo (a parer nostro) peccato possa provocare uno scandalo o un allontanamento da Dio; può succedere che unaparola buona detta con amore possa provocare una conversione. Tutto quello che diciamo e facciamo ha un’im-portanza notevole per noi e per chi ci sta vicino. Il fatto di essere aperti alla vita scatena in chi ci guarda sentimen-ti di sana invidia oppure di commiserazione, ma è pur sempre un giudizio per gli altri, un modo di porre in ascoltochi ci guarda. È importante quindi Amare, Amare sempre, Amare per primi, Amare senza motivo, in abbondanza,soprattutto chi non ci ama, soprattutto chi non è capace di amare. L'Amore smuove le montagne, l'Amore è unaforza, una potenza disarmante. Di fronte all'Amore cadono tutte le barriere e gli odii. Nulla può distruggerel'Amore. Nulla può crescere senza l'Amore.

Granello dopo granello...In una leggenda araba si racconta che, all'inizio del mondo, dopo aver fabbricato gli astri, la terra e il mare, ungiorno Dio creò gli uomini. Erano belli, con occhi splendidi, ma si capiva che mancava loro qualcosa. L'angeloaiutante suggerì: «Ci vuole l'anima!». E così Dio si mise a preparare le anime. Impastò raggi di sole con profu-mo di giardini, venticelli soavi di montagna con musica di onde marine... e le anime uscivano dal laboratoriotutte adorne e smaglianti. Poi l'angelo scese in terra per distribuire un'anima ad ogni uomo. Ma siccome quelgiorno pioveva, qualche anima giunse a destinazione con qualche imperfezione. Un giorno un uomo, uno di quel-li che avevano ricevuto un'anima un po' danneggiata, ebbe l'impulso di dire una bugia, una piccola menzogna danulla; ma era il primo filo dell'immensa rete degli inganni. Dio, che sa tutto, se ne accorse. Radunò gli uomini edisse loro: «Le bugie non si devono dire! Ad ogni bugia che direte, scaglierò sulla vostra Terra un granello disabbia».Ma gli uomini non ci fecero caso; sabbia a quel tempo, sulla terra, non ce n'era e, con tutto quel verde, cheimportanza poteva avere qualche insignificante granello? Così, dopo la prima, venne la seconda bugia; e poi laterza e la quarta, e la quinta... La lealtà andava via via scomparendo, l'inganno e la frode invadevano il mondo.Dio ad ogni bugia scagliava un granello di sabbia. Ad un certo punto dovette farsi aiutare da una schiera innu-merevole di angeli. Caddero dal cielo torrenti di sabbia e la terra, il bel giardino fiorito, cominciò a sciuparsi.Vaste plaghe terrestri si coprirono di sabbia e nacquero i deserti. Solo qua e là, dove ancora viveva qualchegalantuomo, rimasero rare oasi lussureggianti. Ma siccome la calamità continua a dilagare, non è escluso cheun giorno, per colpa degli uomini, la Terra diventi tutta un immenso deserto.*************Con ogni gesto ed ogni parola abbiamo il potere di distruggere o di costruire. Non è mai poco grave il male chepossiamo fare e mai troppo poco il bene che ci sforziamo di compiere. Siamo davvero responsabili del declino odel miglioramento del mondo.

Proposta: Il Natale è l’occasione per cambiare i nostri gesti distratti… in occasioni per fare quotidiana-mente del bene a qualcuno. Impariamo da Gesù che è mite e umile di cuore, che si è fatto Bambino ed hapreso i bambini a modello di vita.

L’angolo della posta

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Questa è una delle più delicate

e simpatiche e-mail che girano...

Buona settimana degli amici !!

Molte persone entrano ed escono dalla tua vita,ma solo gli amici lasciano un’impronta nel tuo cuore.Per gestirti usa la testa, per gestire gli altri usa il cuore.

Rabbia (in inglese Anger) dista solo una lettera da pericolo (Danger).Se qualcuno ti tradisce una volta, è colpa sua, se ti tradisce ancora, è colpa tua.

Le grandi menti discutono delle idee; le persone medie discutono dei fatti;le piccole menti (s)parlano delle persone.

Chi ha perso soldi, ha perso molto; chi ha perso un amico, ha perso di più;chi ha perso la fede, ha perso tutto.

Persone giovani e belle sono un incidente della natura.

Impara dagli errori degli altri.Non puoi vivere abbastanza a lungo da farli tutti tu.

Amici, tu ed io.Hai acquisito un altro amicoed allora siamo in treè iniziato il nostro gruppoil nostro circolo di amicinon c’è inizio e non c’è fine. Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un dono.

QUANDO LEGGERAI QUESTA PAGINA,

NON TENERLA PER TE,

CONDIVIDILA CON ALTRI E …..

SCOPRIRAI CHE HAI TANTI AMICI

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Ore liete!!!

QUIZ…

Usando quattro 9 sapresti formulare una operazione che dia come risultato 2?

Risposta al quiz precedente:Come si chiama l’apparecchioche, nella locomotiva, ha la stessa funzione del volante dell’automobile?Risposta:Non esiste un apparecchio per “guidare” la locomotiva: il treno segue un percorsoobbligato, scorrendo sui binari.

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