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ROCCA 1 OTTOBRE 2020 29 29 ROCCA 1 OTTOBRE 2020 SCIENZA la vita fuori dalla Terra davvero un bel rovello quel muc- chio di fosfina trovata nell’alta at- mosfera del pianeta Venere. Per- ché, qui sulla Terra, non si cono- sce nessun processo geologico che possa produrre in tale quan- tità questa molecola costituita da un ato- mo di fosforo e da tre atomi di idrogeno. Gli unici che sulla Terra ne producono così tanta sono organismi viventi. Di qui la deduzione: su Venere c’è vita. Già, il fatto è che Venere è uno dei luoghi più inospitali per la vita del sistema sola- re. La pressione al suolo è cento volte su- periore a quella sul suolo terrestre e la temperatura è intorno ai 500 °C: se c’è piombo, sul nostro pianeta gemello, for- merebbe dei fiumi e dei laghi. (ipotesi) vita su Venere Ma anche Venere ha una storia. In un pas- sato remoto, pare, abbia avuto condizio- ni non dissimili da quelle della Terra, così l’ipotesi: non è che la vita sia sbocciata anche su quel pianeta e poi è sfuggita al drammatico cambio di clima e si è rifu- giata nelle parti alte dell’atmosfera, tra 50 e 70 chilometri dal suolo, dove la pressio- ne è bassa e la temperatura è di 30 °C? In questo caso potremmo spiegare l’anoma- la presenza di fosfina. Se l’ipotesi fosse giusta, sarebbe una gran- de scoperta. Una delle maggiori mai rea- lizzate dagli umani. Ma, come diceva Carl Sagan, l’astronomo e divulgatore che nella vita extraterrestre credeva, per affermare che una grande scoperta è stata realizza- ta ci vogliono grandi prove. E la sola pre- senza anomala di fosfina nell’atmosfera venusiana non è ancora una grande pro- va. Converrà investigare. una domanda antica Certo però che il ritrovamento intriga e ripropone la domanda: c’è vita nell’uni- verso fuori dalla Terra? Pietro Greco È periodico quindicinale Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Perugia e 3.50 Rivista a Pro Civitate Christiana Assi i 15 giugno 2020 Africa la potente presenza dei mercenari l’Italia del cora alla prova boss ai domiciliari una falla nell’antimafia terzo settore che cosa è cambiato dentro e fuori armi settore che non conosce crisi disincarnazione una delle caratteristiche della modernità preistoria il cespuglio degli umani ecologia il virus e l’impatto ambientale il Dio del tempio o il Dio dell’Esodo? TAXE PERCUE – BUREAU DE POSTE 06081 ASSISI ITALIE ISSN 0391 108X ISSN 0391-108X Unione europea una svolta storica Rocca on line periodico quindicinale Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) e 3.50 Rivista Pro Civitate Christiana Assisi 12 1 15 settembre 2020 Mali il futuro immediato nelle mani dei militari MES il meccanismo della discordia scuola la prova del fuoco carabinieri la pagina nera di Piacenza società Il coraggio di conoscere pianeta terra nuove teorie sulla formazione dell’acqua etica generativa la conversione etica dell’umanità teologia la fecondità teologica di Karl Rahner TAXE PERCUE – BUREAU DE POSTE 06081 ASSISI ITALIE ISSN 0391 108X ISSN 0391-108X perché sì perché no

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la vita fuori dalla Terradavvero un bel rovello quel muc-chio di fosfina trovata nell’alta at-mosfera del pianeta Venere. Per-ché, qui sulla Terra, non si cono-sce nessun processo geologicoche possa produrre in tale quan-

tità questa molecola costituita da un ato-mo di fosforo e da tre atomi di idrogeno.Gli unici che sulla Terra ne produconocosì tanta sono organismi viventi. Di quila deduzione: su Venere c’è vita.Già, il fatto è che Venere è uno dei luoghipiù inospitali per la vita del sistema sola-re. La pressione al suolo è cento volte su-periore a quella sul suolo terrestre e latemperatura è intorno ai 500 °C: se c’èpiombo, sul nostro pianeta gemello, for-merebbe dei fiumi e dei laghi.

(ipotesi) vita su Venere

Ma anche Venere ha una storia. In un pas-sato remoto, pare, abbia avuto condizio-ni non dissimili da quelle della Terra, così

l’ipotesi: non è che la vita sia sbocciataanche su quel pianeta e poi è sfuggita aldrammatico cambio di clima e si è rifu-giata nelle parti alte dell’atmosfera, tra 50e 70 chilometri dal suolo, dove la pressio-ne è bassa e la temperatura è di 30 °C? Inquesto caso potremmo spiegare l’anoma-la presenza di fosfina.Se l’ipotesi fosse giusta, sarebbe una gran-de scoperta. Una delle maggiori mai rea-lizzate dagli umani. Ma, come diceva CarlSagan, l’astronomo e divulgatore che nellavita extraterrestre credeva, per affermareche una grande scoperta è stata realizza-ta ci vogliono grandi prove. E la sola pre-senza anomala di fosfina nell’atmosferavenusiana non è ancora una grande pro-va. Converrà investigare.

una domanda antica

Certo però che il ritrovamento intriga eripropone la domanda: c’è vita nell’uni-verso fuori dalla Terra?

PietroGreco È

periodico quindicinalePoste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post.dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB Perugiae 3.50

Rivistaa

Pro Civitate ChristianaAssii

15 giugno 2020

Africala potente presenzadei mercenaril’Italia del coraalla provaboss ai domiciliariuna fallanell’antimafiaterzo settoreche cosa è cambiatodentro e fuoriarmisettore che nonconosce crisidisincarnazioneuna dellecaratteristichedella modernitàpreistoriail cespuglio degliumaniecologiail virus e l’impattoambientaleil Dio del tempioo il Dio dell’Esodo?

TAXE PERCUE – BUREAU DE POSTE – 06081 ASSISI – ITALIE ISSN 0391 – 108XISSN 0391-108X

Unione europeauna svolta storica

Rocca on line

periodico quindicinalePoste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post.dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

e 3.50

Rivista

Pro Civitate ChristianaAssisi 121

15 settembre 2020

Maliil futuroimmediatonelle mani deimilitariMESil meccanismodella discordiascuolala prova del fuococarabinierila pagina nera diPiacenzasocietàIl coraggio diconoscerepianeta terranuove teorie sullaformazionedell’acquaetica generativala conversioneetica dell’umanitàteologiala feconditàteologica di KarlRahner

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La domanda è antica e le risposte, anchetra gli scienziati, sono le più diverse. Unodei più grandi biologi del XX secolo, ilfrancese Jacques Monod, chiudeva scon-solato nel 1970 il suo libro intitolato Ilcaso e la necessità sostenendo che: «orasappiamo di essere soli nell’immensità in-differente del cosmo». In pratica, soste-neva, la vita è un’organizzazione dellamateria così improbabile che, statisticaalla mano, non può essercene altro esem-pio nell’universo intero, oltre quello delpianeta Terra.Trent’anni dopo un altro biologo (e me-dico) esperto di sistemi complessi, StuartKauffman scriveva un libro dal titolo ine-quivocabile: At Home in the Universe. Sia-mo di casa nell’universo, perché la vitasboccia ovunque non appena trova le con-dizioni adatte.Finora sembra avere ragione Monod: nonconosciamo altri esempi di vita, oltre lanostra. Ma una grossa comunità scienti-fica è convinta come Kauffman che «c’èqualcosa là fuori» ed è alla ricerca di luo-ghi nell’universo che presentino «le con-dizioni adatte».La ricerca punta, essenzialmente, su dueluoghi: altri corpi del sistema solare e pia-neti extraterrestri like Earth, simili alla

Terra, che orbitino nella «fascia di abita-bilità».

il nostro sistema solare

Ma andiamo con ordine, iniziando dal no-stro sistema solare. Finora Venere non eraconsiderata un luogo con «le condizioniadatte». Per cui vale sempre la pena ri-cordare le parole di William Shakespea-re: «Ci sono più cose in cielo, Orazio, diquanti ne possa sognare con la tua filoso-fia». Dunque, lasciamo sempre la portaaperta alla sorpresa. Ma, alla luce di quan-to sappiamo, l’attenzione dei ricercatorisi ferma su un solo altro pianeta e su al-cuni satelliti naturali di Giove e di Satur-no. Il pianeta è Marte, che, per quanto nesappiamo, in passato ha avuto acqua ab-bondante in superficie, forse con fiumi elaghi. Insomma, ha avuto «le condizioniadatte». È molto probabile che il pianetaconservi ancora dell’acqua nel suo sotto-suolo. La speranza, che giustifica le spe-se piuttosto elevate per cercarla, è che lavita su Marte sia nata e, in qualche modo,sia ancora lì, ben nascosta e adattata allemutate condizioni.Certo, è vero: se c’è un luogo del sistemasolare dove è più probabile trovare esseri

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viventi (certo microscopici), beh quello èil «pianeta rosso». Ma è altrettanto veroche finora la vita su Marte non l’abbiamoincontrata. Conviene riprovare.Grande attenzione suscitano anche duesatelliti di Giove, i più grandi: Europa eGanimede. Molti astronomi, sulla basedei dati rilevati da sonde, sono convintiche quelle due «lune medicee», osservateper la prima volta da Galileo Galilei, ospi-tino altrettanti oceani di acqua liquida,sotto la superficie ghiacciata. E che latemperatura di quelle presunte enormimasse d’acqua sia tale da consentire lavita. Qualcosa di analogo vale per alme-no una delle lune di Saturno.In conclusione: nel nostro sistema solareci sono diversi «luoghi adatti», ma finoradi vita extraterrestre non abbiamo trova-to traccia.Dobbiamo arrenderci e prendere in seriaconsiderazione la sconfortante analisi diMonod: siamo soli nell’immensità indif-ferente del cosmo? Assolutamente no. Siaperché la ricerca della vita nel sistema so-lare è appena iniziata e dovrà continua-re, sapendo che non è facile individuarla,se c’è. Stiamo parlando di vita microsco-pia, è chiaro, perché ormai è davvero im-probabile che su Marte o sulle lune di Gio-ve o nell’alta atmosfera di Venere ci sia-no piante o animali, ovvero vita di gran-dezza macroscopica.

gli altri sistemi solari

Ma ora possiamo fare qualcosa che finoa qualche decennio fa sembrava impos-sibile: cercarla, la vita, fuori dal sistemasolare, su pianeti che orbitano intorno adaltre stelle.Hanno iniziato tutto, nel 1995, MichelMayor e Didier Queloz quando hanno ri-levato, dall’Osservatorio francese dell’Al-ta Provenza, un oggetto che ruota intor-no alla stella 51 Pegasi con tutte le carat-teristiche che gli astronomi ritengono ne-cessarie e sufficienti a definire un piane-ta. Quell’oggetto fu ribattezzato, senza ec-cessiva fantasia, 51 Pegasi b. Era il pri-mo pianeta extrasolare osservato da uma-ni. Per questa scoperta Michel Mayor eDidier Queloz hanno ottenuto il PremioNobel per la Fisica nel 2019.

La ricerca è continuata con risultati dav-vero importanti. Al 16 settembre 2020 gliesopianeti (così vengono chiamati i pia-neti extrasolari) osservati sono 4277, men-tre altri 2240 sono in attesa di conferma.In pratica quasi ogni stella della nostragalassia, la Via Lattea, ha un proprio pia-neta planetario. Facile l’inferenza: poichénella Via Lattea le stelle sono alcune cen-tinaia di miliardi, solo nella nostra galas-sia i pianeti sono centinaia di miliardi.Le osservazioni ci dicono con una quotaminoritaria ma non infima di questi og-getti sono pianeti like Earth, simili alla Ter-ra, che orbitano nella fascia di abitabilitàintorno alla loro stella. Ovviamente l’abi-tabilità è definita sulla base di parametriterrestri: non deve fare né troppo caldo nétroppo freddo, così da permettere la pre-senza di acqua liquida. Finora di questotipo di esopianeti ne sono stati catalogatiqualche decina. È lecito, dunque, presu-mere che gli esopianeti della Via Lattea chesono simili alla Terra e si trovano nella fa-scia di abitabilità sono decine di miliardi.Ora la ricerca di molti cacciatori di eso-pianeti si sta indirizzando verso la sco-perta di acqua su questi gemelli della Ter-ra. Se la trovassero, sarebbe accresciutala probabilità che su qualcuno di loro cisia vita. Tutto sta a capire (e a dimostra-re) che ha torto Monod e ha ragione Kauf-fman: la vita sboccia ovunque ne ha lapossibilità.

un quesito ancora senza risposta

Il problema è che, grazie a CharlesDarwin, noi sappiamo come si è evolutala vita sulla Terra, ma non abbiamo an-cora un’idea chiara di come sia nata. Nonsappiamo qual è stato il processo che hatrasformato materia inanimata nel primoessere vivente in grado di riprodursi quisulla Terra. Finchè non sarà chiaro que-sto processo non avremo elementi suffi-cienti per discriminare tra Monod e Kauf-fman e per ritenere più o meno fondatal’ipotesi che esseri viventi pullulino omeno tra i pianeti nella fascia abitabiledella loro stella nella nostra galassia.La ricerca è aperta.

Pietro Greco

dello stesso Autore

pp. 124 - i 15,00(vedi Indice in RoccaLibriwww.rocca.cittadella.org)

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