Roberto Visentin: un uomo, una marca, una garanzia... e una sola parola!

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Roberto Visentin: un uomo, una marca, una garanzia... e una sola parolal redazì[email protected] L'inedito ed esclusivo premio "Voltagabbana siracusano deU'anno", isfituito da "Il bar sotto il mare" (e non dallo stilista socio di Dolce), è senza alcun dubbio da asse- gnare a Roberto Visentin. Riconoscimento conquistato meritoriamente grazie alla straordinaria performance delle sue dimissioni da sindoco, smentite con nettezza e indi rassegnate nel giro di 24 ore per potersi candida- re alla Camera. Sabato 29 'dicembre aveva dichiarato pubblicamente: "Non è mia intenzione dimettermi da sindaco. Non nego che lo prospettiva di una mia can- didatura mi abbia affascinato ..... tuttavia ritengo che il mio posto sia ancora alla guida del Comune sino alla scadenza naturale del mandato". Della serie: Visentin, un uomo, una marca, una garanzia! E infatti il 31 mattina si è dimesso, attratto fatalmente dalla possibilità di andare a fare - forse - il deputato pertecipondo alle elezioni di febbraio in lista con il nuo- vo partito di Mario Monti. Il cui entourage sta evidente- mente mettendo su una macchina elettorale coi contro- fiocchi, tanto da non lasciarsi sfuggire l'autorevolissima candidatura di Visentin, che porta con sé l'esperienza amministrativa al Comune di Siracusa contraddistinta da risultati a dir poco disastrosi. Del resto le vie della politica sono più infinite di quelle del Signore, persino più misteriose. L'amico Paolo Messi- na ci ha segnalato un paio di gustosi tweet via internet, che lo dicono' lunga sulla repentina conversione di Vi- sentir. al verbo montiano, dopo chel più volte aveva criti- cato apertamente le scelte del Governo. Il 30 novembre il Nostro condivideva (retweet) questo post: "Il Giornale di B (Berlusconi) e altri di area cd (centrodestra) conti- nuano a martellare Monti. Il pdl continua a sostenerlo. E ci si chiede perché non ci votano?" Da quello che resta dell'czzurro mondo berlusconiano in salsa siracusana, si è alzata l'inconfondibile voce cantilenante della due volte ministro Stefania Prestigia- como che ha definito Visentin "Solo un mediocre oppor- tunista" .... da lei, però, difeso a spada tratta qualche giorno prima. In compenso c'è chi ha fiducia nelle doti finora segrete e non manifeste dell'ex sindaco; ad esem- pio Nuccio Schillirò, giornalista a capo della redazione siracusana del quotidiano La Sicilia che, in 'Urla sfiziosd letterina, ha augurato a Visentin "migliori successi nel- la speranza che, nella nuova veste, qualcosa di più di quello che non hanno fatto i tuoi predecessori a Roma tu possa farlo". Con tale viatico lo campagna elettorale di Visentin sarà certo più lieve e lo capitale più vicina, seppure è da considerare che potrebbe anche non riu- scire "a passari i ponti". Dal canto suo, nella conferenza stampa di addio a pa- lazzo Vermexio, egli ha espresso un unico rammarico: "quello di non potere essere io, in fascia tricolore di sindaco, ad inaugurare il teolro comunale". Ma perché dispiacersi per così poco? Con lo fascia tricolore l'in- gegnere Visentin è stato alla testa di ben altra rappre- sentazione scenica, ovvero il teatrino della sua giunta comunale che in quattro anni - tra rimpasti, ripassate e ribollite' ha collezionato ben 35 assessori. Un primato da ricordare in/degnamente negli annali della nostrana storia patria e matrigna.

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Carmelo Maiorca - 6 gennaio 2013 - http://www.isoladeicani.it

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redazì[email protected]

L'inedito ed esclusivo premio "Voltagabbana siracusanodeU'anno", isfituito da "Il bar sotto il mare" (e non dallostilista socio di Dolce), è senza alcun dubbio da asse-gnare a Roberto Visentin. Riconoscimento conquistatomeritoriamente grazie alla straordinaria performancedelle sue dimissioni da sindoco, smentite con nettezza eindi rassegnate nel giro di 24 ore per potersi candida-re alla Camera. Sabato 29 'dicembre aveva dichiaratopubblicamente: "Non è mia intenzione dimettermi dasindaco. Non nego che lo prospettiva di una mia can-didatura mi abbia affascinato ..... tuttavia ritengo che ilmio posto sia ancora alla guida del Comune sino allascadenza naturale del mandato". Della serie: Visentin,un uomo, una marca, una garanzia!E infatti il 31 mattina si è dimesso, attratto fatalmentedalla possibilità di andare a fare - forse - il deputatopertecipondo alle elezioni di febbraio in lista con il nuo-vo partito di Mario Monti. Il cui entourage sta evidente-mente mettendo su una macchina elettorale coi contro-fiocchi, tanto da non lasciarsi sfuggire l'autorevolissima

candidatura di Visentin, che porta con sé l'esperienzaamministrativa al Comune di Siracusa contraddistinta darisultati a dir poco disastrosi.Del resto le vie della politica sono più infinite di quelledel Signore, persino più misteriose. L'amico Paolo Messi-na ci ha segnalato un paio di gustosi tweet via internet,che lo dicono' lunga sulla repentina conversione di Vi-sentir. al verbo montiano, dopo chel più volte aveva criti-cato apertamente le scelte del Governo. Il 30 novembreil Nostro condivideva (retweet) questo post: "Il Giornaledi B (Berlusconi) e altri di area cd (centrodestra) conti-nuano a martellare Monti. Il pdl continua a sostenerlo. Eci si chiede perché non ci votano?"Da quello che resta dell'czzurro mondo berlusconianoin salsa siracusana, si è alzata l'inconfondibile vocecantilenante della due volte ministro Stefania Prestigia-como che ha definito Visentin "Solo un mediocre oppor-tunista" .... da lei, però, difeso a spada tratta qualchegiorno prima. In compenso c'è chi ha fiducia nelle dotifinora segrete e non manifeste dell'ex sindaco; ad esem-

pio Nuccio Schillirò, giornalista a capo della redazionesiracusana del quotidiano La Sicilia che, in 'Urla sfiziosdletterina, ha augurato a Visentin "migliori successi nel-la speranza che, nella nuova veste, qualcosa di più diquello che non hanno fatto i tuoi predecessori a Romatu possa farlo". Con tale viatico lo campagna elettoraledi Visentin sarà certo più lieve e lo capitale più vicina,seppure è da considerare che potrebbe anche non riu-scire "a passari i ponti".Dal canto suo, nella conferenza stampa di addio a pa-lazzo Vermexio, egli ha espresso un unico rammarico:"quello di non potere essere io, in fascia tricolore disindaco, ad inaugurare il teolro comunale". Ma perchédispiacersi per così poco? Con lo fascia tricolore l'in-gegnere Visentin è stato alla testa di ben altra rappre-sentazione scenica, ovvero il teatrino della sua giuntacomunale che in quattro anni - tra rimpasti, ripassate eribollite' ha collezionato ben 35 assessori. Un primatoda ricordare in/degnamente negli annali della nostranastoria patria e matrigna.