Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli...

232

Transcript of Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli...

Page 1: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

1

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Introduzione

1 Roadmap Nazionale di ricerca e innovazione

sulle Smart Communities

Page 2: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

2

Si ringraziano il Comitato di Indirizzo, le

imprese, gli organismi di ricerca, le Pubbliche

Amministrazioni e gli enti che con il loro

contributo hanno partecipato alla stesura del

presente documento.

Page 3: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

3

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Introduzione

Sommario

1. Introduzione .............................................................................................................................................................. 5

2. Lo scenario delle Smart Communities ................................................................................................................... 11

I driver di sviluppo delle Smart Communities ............................................................................................................. 13

Smart Communities: il perimetro di riferimento del Cluster ..................................................................................... 15

3. Il posizionamento dei territori ................................................................................................................................ 19

La situazione rispetto agli obiettivi di crescita europei e nazionali ............................................................................ 21

Il posizionamento rispetto ai temi chiave per le Smart Communities ....................................................................... 22

Le risorse investite sui territori per ricerca e sviluppo ................................................................................................ 26

Le sinergie con le Smart Specialisation regionali ....................................................................................................... 32

Le opportunità future: sinergie con la programmazione 2014-2020 ......................................................................... 59

4. Le traiettorie di sviluppo del Cluster ...................................................................................................................... 71

Mobilità ....................................................................................................................................................................... 77

Energia e ambiente ..................................................................................................................................................... 97

Cultura e turismo ...................................................................................................................................................... 115

Istruzione e formazione ............................................................................................................................................ 131

Government .............................................................................................................................................................. 149

Salute e benessere .................................................................................................................................................... 165

Sicurezza e monitoraggio del territorio .................................................................................................................... 179

Le cross-settorialità delle Traiettorie di Sviluppo .................................................................................................... 193

5. Prospettive di innovazione per le Smart Communities ....................................................................................... 197

Le tecnologie abilitanti ............................................................................................................................................. 199

I driver tecnologici del processo di rinnovamento .................................................................................................... 200

La risposta tecnologica alle esigenze di innovazione ............................................................................................... 200

Il ruolo del Cluster ..................................................................................................................................................... 203

6. Allegati .................................................................................................................................................................. 205

Allegato A – Partecipanti ai Gruppi di Lavoro .......................................................................................................... 207

Allegato B - Progetti di Ricerca e Sviluppo dei partecipanti ai Gruppi di Lavoro ..................................................... 215

Page 4: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

4

Introduzione Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 5: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

5

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Introduzione

1. Introduzione

Page 6: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

6

Introduzione Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 7: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

7

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Introduzione

Nell’ambito della strategia disegnata dal MIUR per

favorire la ricerca e sviluppo in ambiti tecnologici e

applicativi di interesse strategico per l’industria del

Paese, i Cluster Tecnologici Nazionali sono stati istituiti

per promuovere modelli collaborativi di innovazione

pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e

roadmap di sviluppo condivise e aumentare la massa

critica con cui concorrere ai finanziamenti europei,

Il Cluster SmartCommunitiesTech, in linea con gli

obiettivi assegnati ai Cluster Tecnologici Nazionali, si

propone come luogo di incontro per attivare e

mantenere un dialogo permanente con il sistema

della ricerca, con le imprese e con le Pubbliche

Amministrazioni sulle linee di sviluppo per le moderne

comunità intelligenti.

Il documento di Roadmap risponde all’esigenza

espressa dagli stakeholder pubblici e privati del Cluster

di delineare e condividere le priorità di ricerca e

innovazione per uno sviluppo strategico delle

comunità intelligenti e le opportunità di

valorizzazione delle soluzioni tecnologico-applicative

ad esse destinate. Per gli stakeholder istituzionali che

si occupano di ricerca e innovazione la Roadmap

identifica i temi allo stato dell’arte su cui le aziende

intendono investire e ne evidenzia il posizionamento

rispetto alle specializzazioni regionali e alle

programmazioni (locali, nazionali ed europee) per la

ricerca e sviluppo. Per gli stakeholder istituzionali che

si occupano di sviluppo economico la Roadmap

fornisce un quadro del livello di maturità tecnologica

delle soluzioni per le Smart Communities, utile per

indirizzare le strategie di politica industriale volte ad

accelerare e sostenere in modo adeguato le fasi di

industrializzazione dei risultati e di sviluppo del

mercato. In particolare, gli stakeholder locali possono

trovare nell’agenda strategica una base di confronto

sui temi di sviluppo di ricerca e innovazione alla base

delle programmazioni regionali e su un framework

comune di valutazione degli impatti delle

progettualità. Per le imprese e gli organismi di ricerca

invece, il documento rappresenta un riferimento

comune per gli elementi di sviluppo di innovazione per

le comunità intelligenti, fornendo al contempo una

visione omogenea e integrata delle esigenze e delle

vocazioni dei territori. Per il mercato, nazionale e

internazionale, la Roadmap fornisce un panorama

dell’offerta tecnologica delle imprese italiane che

rispondono alle sfide delle moderne comunità.

Per rispondere adeguatamente alle differenti

prospettive ed esigenze degli stakeholder, la Roadmap

fornisce, da un lato, un’analisi di posizionamento dei

territori coinvolti nel Cluster rispetto ai temi alla base

degli sviluppi di Smart Communities e, dall’altro,

un’agenda strategica di priorità di sviluppo di ricerca e

innovazione per le comunità intelligenti.

Una prima base di analisi del posizionamento dei

territori rispetto al contesto articolato delle Smart

Communities è rappresentata dalle vocazioni

specifiche e dai fabbisogni espressi nei settori chiave

per lo sviluppo di città e comunità intelligenti. Con

questo obiettivo il Cluster ha avviato un percorso di

approfondimento e monitoraggio dello stato attuale e

delle prospettive di evoluzione di vocazioni e

fabbisogni dei territori coinvolti dalla sua azione. Tale

approfondimento assume una duplice valenza:

da un lato, la fotografia della situazione

attuale evidenzia un bacino di competenze

ed esperienze sui diversi domini che

costituisce una base utile per la condivisione

di buone pratiche tra i territori e la diffusione

di standard comuni;

dall’altro, le strategie di sviluppo future,

riconducibili alle specializzazioni intelligenti e

alle programmazioni territoriali,

rappresentano un bacino di esigenze alla luce

delle quali si possono individuare territori sui

quali indirizzare, coinvolgere e aggregare gli

attori industriali e di ricerca del Cluster per

favorire lo sviluppo di progettualità e iniziative

su specifici domini applicativi.

Altro asse chiave dell’azione del Cluster è la definizione

di indirizzi prioritari verso cui stimolare la ricerca e

innovazione degli attori nazionali in ambito Smart

Communities. La roadmap di sviluppo di tali indirizzi è

il risultato dell’interlocuzione con il comparto

industriale, con gli attori della ricerca, nonché con le

pubbliche amministrazioni e gli attori istituzionali, in

Page 8: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

8

Introduzione Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

un’ottica di cooperazione pubblico-privato che ha

l’obiettivo di mettere in atto un confronto

permanente tra l’offerta e la domanda di

competenze di innovazione per lo sviluppo di

comunità intelligenti.

Va sottolineato che tali indirizzi (Traiettorie di

Sviluppo) hanno una natura dinamica connaturata alla

volontà di cogliere appieno le evoluzioni

dell’innovazione tecnologica, i trend industriali e le

esigenze alla base delle comunità intelligenti. Per tale

motivo sono essi stessi oggetto di una consultazione

permanente, aperta e allargata con le imprese, i

centri di ricerca e stakeholder istituzionali (pubbliche

amministrazioni, enti, …), che è alla base del processo

di aggregazione del Cluster e che vede la sua

realizzazione in un aggiornamento periodico e

condiviso della roadmap di sviluppo.

La Roadmap costituisce la base di sviluppo delle

Traiettorie del Cluster, che si fondano su competenze

ed esperienze dei diversi attori del territorio nazionale,

sviluppi progettuali in corso o in avvio, nonché

un’attenta analisi degli scenari di evoluzione.

L’agenda, a sua volta, si inserisce in una prospettiva di

integrazione e coerenza con le strategie di

specializzazione regionali, le politiche locali, nazionali

ed europee in materia di Smart Communities e con le

opportunità di sviluppo industriale e di mercato.

Il processo di aggiornamento della Roadmap è frutto di

un’intensa collaborazione di imprese e centri di ricerca

all’interno dei Gruppi di Lavoro a guida industriale,

che hanno contribuito alla definizione degli elementi

chiave di evoluzione di ricerca e innovazione nei settori

coinvolti dalle Traiettorie del Cluster.

L’attività di analisi e di aggiornamento continuo del

documento, a fianco della collaborazione continuativa

dei Gruppi di Lavoro a presidiare gli elementi di

innovazione delle Traiettorie di Sviluppo, ha guardato

ad alcuni elementi chiave di indirizzo per cogliere le

esigenze degli stakeholder e le opportunità di sviluppo

di nuovi business, quali:

le strategie di specializzazione locali e le

politiche nazionali ed europee inerenti i temi

di sviluppo delle comunità intelligenti;

la presenza di finanziamenti, per identificare

gli ambiti che sono stati oggetto di

investimenti pubblici o privati;

Page 9: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

9

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Introduzione

studi di mercato, che evidenziano esigenze e

opportunità emergenti nei diversi mercati

(quali energia, trasporti, sicurezza, ecc.);

studi di settore, che evidenziano i trend di

evoluzione tecnologica e i relativi impatti

attesi nel rispondere con maggiore efficacia

ed efficienza alle sfide sociali che coinvolgono

le comunità.

Il presente documento è articolato come segue:

in Sezione 2, dopo una breve delineazione dei

principali driver di sviluppo delle Smart

Communities, viene presentata la vision

secondo cui il Cluster

SmartCommunitiesTech articola il tema delle

comunità intelligenti;

in Sezione 3, si riporta l’analisi di

posizionamento delle Regioni coinvolte nel

Cluster SmartCommunitiesTech con

riferimento alle vocazioni e ai fabbisogni

rispetto agli sviluppi di Smart Communities;

la Sezione 4 è dedicata alla descrizione di

dettaglio delle Traiettorie di Sviluppo per le

Smart Communities, verso cui il Cluster

intende orientare la ricerca e innovazione

degli attori nazionali e la collaborazione

pubblico-privato;

la Sezione 5 riporta un approfondimento sulle

prospettive di innovazione per le comunità

intelligenti, in relazione a tecnologie abilitanti e

driver del processo di rinnovamento, evidenziando

il ruolo del Cluster a supporto di una risposta alle

sfide delle moderne comunità.

I Gruppi di Lavoro del Cluster hanno articolato una proposta complessiva di aggiornamento del documento di Roadmap,

integrando e ricomponendo le strategie di ricerca sulle Smart Communities, portando esigenze e opportunità del comparto

industriale del settore in oggetto e uno scenario condiviso su scala nazionale.

I Gruppi hanno lavorato per cinque mesi all’aggiornamento della Roadmap, confrontandosi sulle specifiche Traiettorie e con un

calendario di incontri che ha accompagnato il confronto su elementi chiave di contesto, ambiti di intervento, priorità di ricerca e

innovazione, scenari di evoluzione, nonché metriche e indicatori significativi per la misurazione degli impatti dell’innovazione

per le comunità intelligenti. A questo si è affiancato l’avvio di un percorso di approfondimento sui temi della catena del valore

dei singoli settori, sui modelli di business e gli schemi di finanziamento, nonché sulle tecnologie abilitanti l’innovazione negli

ambiti applicativi delle Traiettorie del Cluster.

All’edizione 2016 della Roadmap di Ricerca e Innovazione del Cluster hanno contribuito, attraverso i Gruppi di Lavoro, oltre 90

tra aziende, organismi di ricerca ed enti, per un totale di oltre 200 profili tecnici coinvolti, provenienti da diverse regioni del

territorio nazionale. Questo processo ha fatto registrare una significativa presenza di piccole-medie imprese (46% dei

partecipanti ai Gruppi di Lavoro) e grandi imprese (24%), che hanno dialogato per uno sviluppo comune con centri di ricerca

(15%) e associazioni (15%).

Page 10: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

10

Lo scenario delle Smart Communities Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 11: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

11

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Lo scenario delle Smart Communities Lo scenario delle Smart Communities

2. Lo scenario delle Smart

Communities

Page 12: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

12

Lo scenario delle Smart Communities Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 13: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

13

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Lo scenario delle Smart Communities Lo scenario delle Smart Communities

Stante la riconosciuta centralità delle sfide sociali, il

perimetro applicativo delle “Smart Communities”, che

costituiscono una delle specializzazioni intelligenti

nazionali, è molto ampio e dai contorni non

stabilmente definiti. Il Cluster SmartCommunitiesTech

ha, quindi, innanzitutto definito il perimetro entro il

quale intende articolare l’agenda di ricerca e di sviluppo

sul tema delle comunità intelligenti. Tale perimetro, di

cui si dà la definizione nel seguito del presente

documento, è stato individuato tenendo conto, da un

lato, dei driver di sviluppo internazionali sui temi delle

città e delle comunità intelligenti e delle sfide sociali

declinate dalla programmazione europea, dall’altro

considerando le specificità del nostro territorio e gli

scenari già delineati dalla programmazione nazionale.

I driver di sviluppo delle Smart

Communities

La continua crescita del consumo di energia, l’aumento

delle emissioni di CO2 con il conseguente impatto

ambientale, il cambiamento climatico in atto, lo

scarseggiare delle risorse naturali, la crescita della

popolazione mondiale con le problematiche ad essa

collegate (per esempio sovraffollamento,

inadeguatezza dei sistemi sanitari, di trasporto e

istruzione) e le recenti difficoltà di crescita socio-

economica sono tra i fattori trainanti più rilevanti del

concepimento di una nuova strategia di sviluppo

sostenibile sia da un punto di vista energetico-

ambientale sia da un punto di vista socio-economico.

Al centro di tale strategia si pongono inevitabilmente

le relazioni tra cittadini, imprese e istituzioni, in un

concetto allargato di comunità. Per questo motivo, se

da un lato tale strategia si propone il perseguimento di

un’economia a basse emissioni di carbonio (attraverso

l’impiego di fonti di energia pulita rinnovabili,

l’incremento dell’efficienza energetica e la riduzione

delle emissioni di CO2) e interventi sulla tutela e

gestione delle risorse naturali, dall’altra inserisce tra i

suoi obiettivi il miglioramento della qualità della vita

dei singoli individui e delle comunità (attraverso il

conseguimento di elevati livelli di istruzione,

occupazione, innovazione e coesione ed integrazione

sociale). Peraltro, non si può trascurare che il livello di

urbanizzazione è in continua crescita: come si può

osservare in Figura 1-a, ad oggi il 54% della

popolazione mondiale vive in aggregati urbani ed è

previsto che tale percentuale continui a crescere (66%

al 2050). In Europa, a fronte dell’attuale 73% di

popolazione concentrata negli agglomerati urbani, è

previsto un incremento fino all’80% nel 2050 (Figura 1-

b).

Figura 1: Dimensione e diffusione degli agglomerati urbani a livello mondiale (a) e trend di variazione del livello di urbanizzazione in Europa, con previsioni al 2050 (b) [Fonte: World Urbanization Prospects, 2014 Revision].

Page 14: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

14

Lo scenario delle Smart Communities Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

In questo processo di cambiamento, le città rivestono,

quindi, un ruolo cruciale per la crescita sostenibile ed

inclusiva e sono state, prima ancora delle cosiddette

comunità intelligenti, il centro di attrazione di

investimenti e sviluppi di innovazione. Le aree urbane,

responsabili di circa il 75% del consumo mondiale di

energia e dell’80% delle emissioni globali di CO2,

rappresentano infatti un concentratore di esigenze di

cambiamento e un moltiplicatore delle relative

opportunità di impatto ambientale, economico e

sociale.

Inoltre, la crescita dei livelli di urbanizzazione

rappresenta un fattore chiave alla base della necessità

sempre più sentita di sviluppare soluzioni in grado di

gestire e risolvere le complessità legate al vivere delle

1 “Mapping Smart Cities in EU”

(http://www.smartcities.at/assets/Publikationen/Weitere-Publikationen-

zum-Thema/mappingsmartcities.pdf)

comunità in ambienti urbani. Anche a livello europeo,

uno studio sulle iniziative di Smart Cities1 ha

evidenziato come le iniziative più mature siano

riconducibili alle città di maggiori dimensioni, a

giustificare l’esigenza degli agglomerati urbani di

maggiori dimensioni di dare una soluzione a problemi

di natura sociale, di gestione delle risorse, di tutela

ambientale (Figura 2). A questo va aggiunta il più

esteso potenziale di capacità di azione, attuazione del

cambiamento e attrazione di risorse delle grandi città.

Se è noto che allo stato attuale le iniziative e gli

investimenti più visibili in ambito di smart

communities/cities sono riscontrabili nelle città grandi,

è altrettanto vero che questa realtà rischia di creare un

nuovo divario digitale sul territorio nazionale, ricco

52

16

34

91

275

46

1320

43

118

0

50

100

150

200

250

300

≥500k ab 499k ≥ ab ≥ 400k 399k ≥ ab ≥ 300k 299k ≥ ab ≥ 200k 199k ≥ abitanti ≥ 100k

Dimensione agglomerati urbani (numero abitanti)

Numero di Città Numero di Smart Cities

Figura 2: Incidenza del numero di città “smart”1 con riferimento alla dimensione degli agglomerati urbani [Fonte:

Mapping Smart Cities in the EU, 2014].

Page 15: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

15

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Lo scenario delle Smart Communities Lo scenario delle Smart Communities

invece di realtà urbane medio piccole. Queste ultime

hanno necessità di implementare soluzioni

sperimentate in realtà simili e non risulta utile adattare

al loro contesto soluzioni pensate per città

metropolitane e capoluoghi di provincia. Nel

contempo, le realtà urbane medio piccole

rappresentano contesti in cui può risultare più facile la

creazione di soluzioni basate sulla co-progettazione

con gli utenti finali, giocando sulla dimensione di

maggiore vicinanza tra la Pubblica Amministrazione e

i suoi cittadini.

In questo complesso scenario fatto di attori

eterogenei, esigenze spesso contrastanti, dimensioni

di sviluppo variegate e risorse economiche scarse, un

driver fondamentale dello sviluppo di città e comunità

intelligenti è riconducibile all’innovazione

tecnologica, che ha di fatto abilitato la realizzazione di

nuove infrastrutture e sistemi, l’erogazione di

nuovi/rinnovati servizi, la riorganizzazione dei processi,

lo sviluppo di nuovi modelli di business, nonché

l’attivazione di forme di innovazione sociale.

Smart Communities: il perimetro di

riferimento del Cluster

Le Smart Communities sono luoghi/contesti

territoriali in cui, grazie al supporto e all’applicazione di

tecnologie pervasive e allo sviluppo di avanzate

soluzioni applicative, è possibile implementare processi

e servizi innovativi, inclusivi, partecipativi,

democratici e personalizzabili, in risposta alle moderne

sfide sociali e tecnologiche in diversi settori di interesse

(quali mobilità, salute, istruzione, cultura e turismo, reti

energetiche, efficienza energetica), nel rispetto dei

requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed

economica e riconoscendo la centralità delle esigenze

dell’individuo e della comunità.

La chiave di lettura che il Cluster dà del termine

“Smart Communities” conduce a una nuova idea di

cittadinanza, in cui le tecnologie abilitanti sono

utilizzate per informare e comunicare, per coinvolgere

i singoli individui nella produzione di dati, informazioni

e contenuti a supporto di processi e servizi, oltre che

per l’erogazione stessa di servizi al cittadino. In un

simile contesto, ci si attende che la disponibilità di

informazione e conoscenza possa sviluppare nel

singolo soggetto maggiore consapevolezza del

contesto in cui si trova ad essere e operare, in termini

di opportunità, eventi e situazioni; ci si attende altresì

che questo possa sviluppare un ruolo maggiormente

attivo sul piano sociale, partecipando direttamente alla

produzione di informazioni e conoscenza ma anche di

servizi. Alla luce del ruolo sempre più attivo dei singoli

individui, che da semplici fruitori di una città

intelligente diventano parte integrante del sistema,

l’elemento cardine delle Smart Communities diventa,

quindi, il consolidarsi di una visione utente-centrica, in

cui le tecnologie abilitanti diventano strumenti: al

servizio di progetti di cultura, di innovazione sociale e

di stimolo di nuove relazioni tra le persone, ma anche

per lo sviluppo di nuovi servizi innovativi per i cittadini.

Questo scenario implica, naturalmente, una

maturazione tecnologica che si può considerare già in

fase avanzata ma soprattutto il superamento di un

divario digitale non solo infrastrutturale ma anche

sociale. Se è infatti elemento di attenzione politica lo

sviluppo di infrastrutture (di cui banda ultra larga e wi-

fi libero costituiscono due esempi) che permettano di

ampliare ulteriormente le potenzialità di connessione e

di fornire servizi innovativi in vari settori, un aspetto di

rilevante importanza è il superamento dei limiti dei

singoli individui nell’utilizzo della tecnologia.

Peraltro, la visione utente-centrica è del tutto

trasversale rispetto agli ambiti applicativi, che nel caso

del Cluster sono molteplici, eterogenei e fra loro

interrelati, come le sfide sociali che le comunità e i

singoli individui si trovano ad affrontare

quotidianamente. Inoltre, va osservato che il concetto

di Smart Communities è in rapida e continua

evoluzione, in virtù della forte dipendenza dai settori

applicativi (loro stessi oggetto di cambiamenti), dagli

sviluppi e dalla maturazione delle tecnologie abilitanti,

nonché dai cambiamenti dei processi di interazione dei

singoli individui/cittadini e delle istituzioni. Nonostante

questo insieme variabile ed eterogeneo di fattori che

determinano il perimetro di Smart Communities, è

possibile individuare alcune dimensioni comuni, intese

a rappresentare elementi di connessione degli sviluppi

proposti:

Page 16: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

16

Lo scenario delle Smart Communities Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

» una dimensione fisica, che comprende le

infrastrutture tecnologiche e non (per

esempio edifici, infrastrutture energetiche

“smart”, reti di trasporto, infrastrutture

urbane, reti di telecomunicazione,

sensori/attuatori);

» una dimensione sociale, che comprende le

reti di interazione fra individuo ed individuo e

fra individui ed enti/organizzazioni, in ambiti

quali l’assistenza sanitaria, il sistema

educativo e la formazione culturale, il lavoro,

il tempo libero;

» una dimensione economica, che comprende

i modelli economici associati allo sviluppo e

alla diffusione delle soluzioni, inclusi nuovi

modelli concepiti dalla valorizzazione sul

piano economico dei dati generati da tutti gli

attori della dimensione sociale, ma anche

nuovi modelli di finanziamento

dell’innovazione e di attivazione di reti

pubblico-privato;

» una dimensione incentivante, che

comprende i meccanismi necessari a

supportare, anche dal punto di vista

normativo, lo sviluppo delle Smart

Communities e per coinvolgere le comunità

nella massimizzazione degli impatti delle

misure di sostenibilità;

» una dimensione giuridica, che comprende la

tutela dei diritti dei cittadini, l’utilizzo o

diffusione delle informazioni e dei dati,

nonché la disciplina dei processi di

digitalizzazione delle informazioni e di

fruizione dei servizi.

Tutte le soluzioni indirizzate allo sviluppo del concetto

di Smart Communities sono destinate ad avere un

impatto più o meno consistente su una o più di queste

dimensioni. Alla base dello sviluppo delle diverse

iniziative c’è, infatti, la dimensione fisica, che

rappresenta uno degli elementi chiave di cambiamento

per lo sviluppo della città/comunità intelligente ed è

uno dei punti di contatto chiave del Cluster

SmartCommunitiesTech rispetto ad altri Cluster che

presidiano aree di specializzazione articolate su

infrastrutture fisiche. La dimensione sociale ha portato

i primi sviluppi in termini di maggiore comunicazione

individuale e istituzionale, maggiore consapevolezza e

coinvolgimento su aspetti inerenti infrastrutture e

servizi, fino allo sviluppo, ancora embrionale, di un’idea

di partecipazione sociale attiva. Tale dimensione è

peraltro quella in cui entrano in gioco le competenze

per un utilizzo consapevole di quanto mette a

disposizione la dimensione fisica e rappresenta un

elemento fortemente caratterizzante il dominio Smart

Communities. La dimensione economica e la

dimensione incentivante sono ad oggi le meno

sviluppate, motivo per cui molte soluzioni

tecnologiche innovative non hanno ancora trovato

applicazione al di fuori di casi dimostrativi. Parimenti,

la dimensione giuridica costituisce un elemento ancora

in fase di sviluppo, ma che ricoprirà un ruolo chiave per

la crescita e la diffusione di comunità intelligenti,

determinando, insieme alla dimensione economica, la

reale fattibilità delle soluzioni.

Page 17: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

17

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Lo scenario delle Smart Communities Lo scenario delle Smart Communities

Attraverso la propria azione il Cluster mira a

estendere e potenziare gli impatti delle soluzioni

tecnologiche su queste dimensioni, promuovendo lo

sviluppo e implementazione di modelli innovativi di

integrazione sociale, attraverso soluzioni tecnologiche

avanzate, il potenziamento delle capacità di

programmazione su sistemi complessi e l’innovazione

di strumenti, sistemi, tecniche e metodologie con

impatto sui singoli individui e sulla comunità. Per

questo il Cluster incentiverà:

lo sviluppo di capacità progettuali

interdisciplinari, che valorizzino la

collaborazione tra soggetti in grado di portare

competenze tecnologiche ma anche sociali,

economiche e giuridiche;

Le Traiettorie di Sviluppo del Cluster SmartCommunitiesTech, intese come le linee di sviluppo prioritarie su cui si

intende stimolare la ricerca e innovazione degli attori nazionali, sono:

TS1 – Mobilità: migliorare la qualità del trasporto pubblico e privato e ridurne l’impatto ambientale

TS2 – Energia e Ambiente: ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità economica dei consumi

energetici

TS3 – Cultura e Turismo: valorizzare il patrimonio culturale del territorio e promuovere lo sviluppo

dell’economia locale

TS4 – Istruzione e Formazione: favorire le opportunità di apprendimento continuo e collaborativo e

facilitare l’inclusione socio-educativa

TS5 – Government: migliorare efficienza ed efficacia della macchina amministrativa, favorendo la

partecipazione sociale e la trasparenza dei processi

TS6 – Salute e Benessere: migliorare la qualità dei servizi di assistenza, supportare l’invecchiamento attivo,

favorire la diffusione di stili di vita sani e l’inclusione sociale

TS7 – Sicurezza e monitoraggio del territorio: garantire la sicurezza delle persone, delle infrastrutture

fisiche e informatiche e la tutela del patrimonio naturale e culturale

Mobilità Sicurezza e

Monitoraggio

del Territorio

Salute e

Benessere

Istruzione e

Formazione

Cultura e

Turismo

Government

Energia e

Ambiente

Figura 3: Le Traiettorie di Sviluppo del Cluster e i relativi obiettivi strategici.

Page 18: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

18

Lo scenario delle Smart Communities Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

la verifica, sin dalle fasi progettuali, della

capacità economica in materia di modelli di

business che ne rendano fattibile l’evoluzione

dallo stadio di sperimentazione alla reale

adozione e l’effettivo supporto alla crescita

dei territori;

il coinvolgimento dei cittadini sin dalle fasi di

progettazione della soluzione, al fine di avere

chiari i bisogni sociali o le esigenze di tutela

del cittadino a cui la soluzione vuole o deve

rispondere e di poter sperimentare da subito

l’efficacia di eventuali meccanismi

incentivanti che coinvolgano la cittadinanza.

In un perimetro applicativo caratterizzato da una vasta

eterogeneità di temi e attori coinvolti, il Cluster ha

identificato i settori chiave per lo sviluppo di comunità

intelligenti, facendo riferimento, da un lato, a

riconosciuti driver industriali, potenziale volano di

sviluppo economico e sociale, e, dall’altro, alla

specificità riconosciuta del contesto culturale e

ambientale delle nostre città e del nostro territorio.

In relazione a tali domini applicativi, il Cluster definisce

un’agenda strategica degli indirizzi prioritari

(Traiettorie di Sviluppo, cfr.Figura 3) verso cui

orientare la ricerca e innovazione degli attori

nazionali e la collaborazione pubblico-privato in

questa area di specializzazione, con l’obiettivo di

fornire elementi utili alla programmazione delle risorse

nazionali, a un maggior coordinamento delle agende di

ricerca delle imprese e all’interazione proficua di

regioni ed amministrazioni locali.

In virtù dell’approccio alla base della definizione delle

Smart Communities, il perimetro delle Traiettorie è

dinamico e la sua definizione non può prescindere dai

traguardi dell’innovazione tecnologica e della ricerca

avanzata, dai trend industriali e dalle programmazioni

strategiche internazionali, nazionali e regionali. In

questo modo si intende garantire flessibilità nello

sviluppo del Cluster, che può così perseguire l’obiettivo

di una visione completa e sempre aggiornata delle

tematiche chiave per le Smart Communities. I

contenuti delle Traiettorie sono quindi da intendersi in

continua evoluzione e, come tali, sono oggetto di un

confronto permanente con imprese e centri di ricerca,

per indicazioni su sviluppi di innovazione tecnologica,

condivisione di scenari evolutivi e opportunità di

sinergie con altre aree di specializzazione.

Le Traiettorie di Sviluppo comprendono le tematiche

su cui vertono i quattro progetti presentati in risposta

all’Avviso per lo sviluppo e potenziamento di Cluster

Tecnologici Nazionali, nonché alcune tematiche di

riconosciuta e comprovata centralità per lo sviluppo di

comunità intelligenti, su cui il Cluster ha raccolto

manifestazioni di interesse a presentare proposte

progettuali da indirizzarsi a fonti di finanziamento

alternative (bandi nazionali e call europee).

Alla base delle Traiettorie di Sviluppo ci sono

tecnologie abilitanti chiave, che rendono possibile

l’implementazione di soluzioni indirizzate ai bisogni dei

singoli individui e delle comunità. Un maggiore

approfondimento sulle tecnologie abilitanti per le

Smart Communities è riportato in Sezione 5.

Page 19: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

3. Il posizionamento dei

territori

Page 20: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

20

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 21: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

21

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

La presente sezione riporta un’analisi del

posizionamento delle Regioni coinvolte nel Cluster

SmartCommunitiesTech con riferimento alle vocazioni

e ai fabbisogni rispetto agli sviluppi di Smart

Communities. Il posizionamento è stato delineato,

oltre che con riferimento allo stato attuale, tenendo

conto delle strategie e delle opportunità di

finanziamento future. La fotografia dello stato attuale

è ricondotta a indicatori strutturali e di dominio

disponibili a livello regionale e ad aree di investimento

oggetto delle programmazioni di ricerca e sviluppo. La

fotografia delle opportunità future, invece, fa

riferimento alle specializzazioni regionali e alle future

programmazioni operative nazionali e regionali, con

uno sguardo anche alla programmazione europea.

L’analisi avviata dal Cluster non si propone di esaurire

le possibili dimensioni di indagine, ma costituisce una

prima base di delineazione degli elementi chiave per

posizionare un territorio rispetto al contesto articolato

e ricco di sfaccettature delle Smart Communities. Va

altresì sottolineato che le situazioni dei territori sono in

continua evoluzione e la fotografia qui riportata sarà

oggetto di continui aggiornamenti, anche in ragione

degli sviluppi delle programmazioni operative

nazionali e regionali.

La situazione rispetto agli obiettivi di

crescita europei e nazionali

Nel 2010 l’Unione Europea si è dotata di una strategia

(Strategia Europa 20202) che mira a una crescita

intelligente, grazie a investimenti più efficaci

nell'istruzione, la ricerca e l'innovazione; sostenibile,

grazie alla decisa scelta a favore di un'economia a

basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata

sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della

povertà.

2 EUROPA 2020, Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e

inclusiva, COM(2010) 2020 definitivo

Per misurare i progressi compiuti nel conseguire gli

obiettivi della strategia Europa 2020, sono stati definiti

cinque obiettivi quantitativi per l'intera Unione

Europea, che vanno dall’occupazione alla ricerca e

sviluppo, dai cambiamenti climatici e sostenibilità

energetica all’istruzione e alla lotta alla povertà e

all'emarginazione, con lo scopo di misurare i progressi

rispetto alle dimensioni strutturali della strategia. Tutti

gli Stati membri si sono quindi impegnati a realizzare

gli obiettivi della strategia Europa 2020 e li hanno

tradotti in obiettivi nazionali, che riflettono la

situazione e le circostanze specifiche di ogni paese.

Proprio in virtù della riconosciuta centralità di queste

dimensioni per una crescita a livello nazionale e per la

competitività a livello europeo, si è innanzitutto

guardato al posizionamento dei territori del Cluster

rispetto a queste dimensioni (Tabella 1).

In generale, i territori del Cluster registrano valori degli

indicatori strutturali in linea e in larga parte superiori ai

risultati medi per l’Italia, evidenziando il buon punto di

partenza dei territori in materia di occupazione, ricerca

e sviluppo e capitale umano. In linea generale tali

risultati non sono lontani dagli obiettivi che l’Italia si è

proposta di raggiungere per il 2020, e in alcuni casi i

target sono addirittura già raggiunti. Prescindendo dal

risultato medio dei territori del Cluster, è comunque

importante osservare che le prestazioni dei singoli

territori rispetto alle dimensioni strutturali rimangono

diversificate e richiedono analisi di approfondimento

che le Regioni hanno maturato, anche in vista

dell’avvio della nuova programmazione dei fondi

strutturali. Per l’analisi di tali specificità si rimanda,

perciò, ai documenti strategici regionali, osservando,

in una logica di Cluster, la complementarietà delle

specificità locali e le conseguenti opportunità che

potranno scaturire dalle collaborazioni e dallo scambio

di esperienze fra i territori coinvolti.

Page 22: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

22

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Indicatori strutturali

Ob

iett

ivo

EU

20

20

Ris

ult

ato

UE

28

Ob

iett

ivo

Ita

lia 2

020

Ris

ult

ato

Ita

lia

Ris

ult

ato

CT

N

Re

gio

ne

Pie

mo

nte

Re

gio

ne

Ve

ne

to

Pro

vin

cia

Au

ton

om

a T

ren

to

Re

gio

ne

Lo

mb

ard

ia

Re

gio

ne

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a

Re

gio

ne

Lig

uri

a

Re

gio

ne

To

sca

na

Re

gio

ne

La

zio

Re

gio

ne

Pu

glia

An

no

di r

ife

rim

en

to

Tasso di occupazione (20-64 anni)

75,0% 69,2% 67,0% 59,9% 65,3% 66,7% 68,4% 71,1% 69,5% 70,7% 64,8% 68,1% 63% 45,7% 2014

Investimenti in R&S sul PIL

3,0% 2,03% 1,53% 1,31% 1,45% 2,03% 1,13% 1,84% 1,30% 1,64% 1,34% 1,26% 1,64% 0,84% 2013

Tasso di abbandono scolastico3

10% 11,2% 16% 15% 12,50% 12,7% 8,4% 8,5% 12,9% 13,2% 13,6% 13,8% 12,5% 16,9% 2014

Quota di 30-34enni con istruzione universitaria

40% 37,9% 26% 23,9% 26,1% 24,2% 23,5% 27,3% 25,9% 25,1% 31,3% 24,8% 31,6% 21,2% 2014

Popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale4 (%)

20mln 24,7% 2,2mln 29,9% 23,81% 21% 15,8% 19,6% 19,1% 15,7% 24,0% 22,4% 27,1% 49,6% 2012

Tabella 1: Posizionamento rispetto agli obiettivi di Europa 2020 e Italia 2020 [Fonte: Dati Eurostat / ISTAT5].

Il posizionamento rispetto ai temi chiave per le Smart Communities

La chiave di lettura che il Cluster dà al concetto di Smart Communities - intese come quei luoghi/contesti territoriali in

cui, grazie al supporto e all’applicazione di tecnologie pervasive e allo sviluppo di avanzate soluzioni applicative, è

possibile implementare processi e servizi innovativi, inclusivi, partecipativi, democratici e personalizzabili, in risposta

alle moderne sfide sociali e tecnologiche - ne fa emergere chiaramente la stretta correlazione con le diverse dimensioni

chiave di sviluppo della comunità intelligente. Queste fanno riferimento a settori sociali e applicativi quali mobilità,

3 Per i valori regionali è stato preso a riferimento l’indicatore “Giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale (totale)”. 4 I dati riportati fanno riferimento all’indicatore “Popolazione a rischio di povertà o esclusione” (Fonte: EUROSTAT). I target EU2020 e Italia2020 sono espressi in

termini di riduzione di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione. 5 Per i dati europei e nazionali: http://ec.europa.eu/eurostat/en/web/europe-2020-indicators/europe-2020-strategy/headline-indicators-scoreboard; per i dati

regionali: http://www.istat.it/storage/politiche-sviluppo/Archivio_unico_indicatori_regionali.zip.

Page 23: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

23

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Lo scenario delle Smart Communities Lo scenario delle Smart Communities

sicurezza e monitoraggio del territorio, energia e ambiente, istruzione e formazione, cultura e turismo, salute e

benessere, government.

Il Cluster ha definito i domini applicativi di implementazione di Smart Communities con riferimento da un lato a driver

industriali che possano per la loro rilevanza essere di volano per uno sviluppo economico e sociale, e dall’altro tenendo

conto della specificità e rilevanza riconosciuta del contesto culturale ed ambientale delle nostre città e del nostro

territorio, in modo da poter garantire la possibilità di esportare le esperienze e i risultati in modo autorevole in contesti

con caratteristiche similari in ambito nazionale e fungere da riferimento nel contesto internazionale.

Il posizionamento dei territori del Cluster rispetto a tali dimensioni risulta pertanto un elemento importante nell’ottica

di valutarne le opportunità di sviluppo attraverso future progettualità o di riferimento per la condivisione di esperienze

e buone pratiche. Tale posizionamento è stato caratterizzato attraverso un insieme esemplificativo di indicatori, senza

obiettivo di esaustività, scelti in quanto rappresentativi dei settori di riferimento e di alcuni aspetti “smart”

comunemente associati all’innovazione in tali settori, ma anche in base alla disponibilità dei dati e al loro

aggiornamento (Tabella 2: Indicatori tematici rappresentativi di alcune dimensioni caratteristiche delle Smart

Communities [Fonte: dati Open Coesione (http://www.opencoesione.gov.it/opendata/#istat-title)].

SETTORE APPLICATIVO

Indicatore di contesto Anno di riferimento

MOBILITÀ Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto

% Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono spostate per motivi di lavoro e di studio e hanno usato mezzi di trasporto

2014

ENERGIA e AMBIENTE

Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili

% Produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili (escluso idro) in percentuale dei consumi interni lordi di energia

2014

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani

% Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani

2014

CULTURA e TURISMO

Tasso di turisticità gg/ab Giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante

2014

ISTRUZIONE e FORMAZIONE

Adulti che partecipano all’apprendimento permanente

% Popolazione 25-64 anni che frequenta un corso di studio o di formazione professionale in percentuale sulla popolazione della stessa classe di età

2014

GOVERNMENT Open Government Index % Numero indice su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione (base Italia 2013=100)

2013

Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie

% Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi in percentuale sulla popolazione della stessa classe di età

2014

SALUTE e BENESSERE

Presa in carico degli anziani per il servizio di assistenza domiciliare integrata

% Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e oltre)

2012

SICUREZZA e MONITORAGGIO DEL TERRITORIO

Percezione delle famiglie del rischio di criminalità nella zona in cui vivono

% Famiglie che avvertono molto o abbastanza disagio al rischio di criminalità nella zona in cui vivono sul totale delle famiglie

2014

Tabella 2: Indicatori tematici rappresentativi di alcune dimensioni caratteristiche delle Smart Communities [Fonte: dati Open Coesione (http://www.opencoesione.gov.it/opendata/#istat-title)].

In Figura 4 è riportato il posizionamento dei territori del

Cluster rispetto a tali indicatori con riferimento alla

media italiana. I dati evidenziano uno scenario, che pur

non essendo esaustivo nella caratterizzazione delle

singole dimensioni, evidenzia situazioni di specificità

dei singoli territori rispetto ai diversi settori applicativi

e situazioni anche molto diversificate tra le diverse

Regioni. Questa rappresentazione lascia quindi ampio

spazio a future valutazioni sui fattori determinanti e su

misure che possano incentivare o sostenere lo sviluppo

di tali dimensioni nel rispetto delle caratteristiche del

Il posizionamento dei territori

Page 24: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

24

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

territorio, anche rispetto alle leve che possono attivare

l’innovazione sociale nei diversi ambiti.

Page 25: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

25

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Figura 4: Il posizionamento dei territori del Cluster rispetto alla media italiana, con riferimento a un insieme esemplificativo di indicatori tematici rappresentativi di alcune dimensioni caratteristiche delle Smart Communities [Fonte: elaborazione dati

ISTAT].

Page 26: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

26

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le risorse investite sui territori per

ricerca e sviluppo

Una disamina delle potenzialità e degli investimenti dei

territori sul tema Smart Communities non sarebbe

completa se non guardasse alle opportunità di

finanziamento già riservate dalle programmazioni

europee, nazionali e regionali su questi temi. Il Cluster

SmartCommunitiesTech si è, infatti, venuto a

costituire in uno scenario di opportunità di bandi e

azioni di finanziamento a carattere nazionale ed

europeo, inerenti ambiti strettamente correlati alle

Traiettorie di Sviluppo del Cluster, nonché settori

6 European Commission, Research and Innovation, Seventh FP7

Monitoring Report, 30 march 2015,

http://ec.europa.eu/research/evaluations/pdf/archive/fp7_monitoring_re

ports/7th_fp7_monitoring_report.pdf#view=fit&pagemode=none

applicativi in cui le tecnologie ICT rappresentano

elementi abilitanti chiave.

La Programmazione Europea

La passata programmazione europea ha visto l’Italia

fortemente coinvolta nella presentazione di proposte

progettuali in risposta ai bandi del 7PQ (al terzo posto

per numero di proponenti e per contributi finanziari

richiesti6) ma con un tasso di successo ancora inferiore

alla media europea (18,3% rispetto al 20,5% della

media EU-286). Guardando, poi, alla nuova

programmazione Horizon 20207, è interessante

osservare che l’Italia si colloca al sesto posto per

7 I dati fanno riferimento alla distribuzione dei fondi Horizon 2020 attraverso

contratti firmati entro il 1° dicembre 2015 da partecipanti degli stati Membri

(UE-28) (Fonte: DG Research and Innovation; “Horizon 2020 Monitoring

Report 2014”).

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600

ICT

Secure, Clean and Efficient Energy

Smart, Green and Integrated Transport

Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials

Secure Societies

Inclusive, innovative and reflective societies

Health, demographic change and wellbeing

Smart Cities & Communities

384

249

87

82

44

37

22

9

40

24

8

7

7

6

1

0

Numero Progetti con Coordinatore Italiano Contributo UE [mln €] Costo Totale [mln €] Numero Progetti

Figura 5: Risultati del primo biennio (2014-2015) della programmazione H2020: numero di progetti approvati, costo totale dei progetti approvati (in milioni di Euro), contributo europeo ai progetti approvati (in milioni di Euro), numero di progetti coordinati

da partner italiani [Fonte: elaborazione dati CORDIS1].

Page 27: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

27

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

contributo ricevuto dalla Commissione Europea

(8,19%), dopo Germania, Regno Unito, Francia,

Spagna e Olanda, anche se mantiene tassi di successo

ancora inferiori alla media EU-28, sia in relazione alle

Leadership Industriali (12,4% a fronte del 14,5% della

media europea), sia in relazione alle Sfide Sociali

(13,0% a fronte del 16% della media europea).

Dal punto di vista degli ambiti di ricerca e sviluppo, se i

bandi del 7PQ hanno indirizzato principalmente

energia, ambiente, mobilità e salute - oltre a sviluppi di

tecnologie abilitanti nuovi servizi e applicazioni

riconducibili alle smart cities - la programmazione

Horizon 2020 ha espressamente confermato la

strategicità di finanziare la ricerca e innovazione in

risposta alle esigenze delle moderne città e comunità

intelligenti. La programmazione dei fondi 2014-2020

ha trasposto l’acquisita sensibilità verso i temi delle

grandi sfide sociali prevedendo finanziamenti dedicati

all’innovazione delle tecnologie abilitanti e alla loro

applicazione nei diversi settori verticali. In particolare,

se si guarda ai risultati delle prime call H2020 (Figura

5), è possibile osservare ancora una significativa

concentrazione dei finanziamenti (e del numero di

progetti) su temi tradizionalmente legati a Smart Cities

and Communities (quali energia e mobilità) ma anche

una decisa proposizione su ambiti quali la sicurezza

urbana, del territorio e delle infrastrutture critiche

(Secure Societies), l’inclusione sociale, l’open

government e la cultura (Inclusive, innovative and

reflective societies), oltre alle progettualità

esplicitamente declinate rispetto a Smart Cities and

Communities. Gli sviluppi inerenti le città intelligenti

sono stati infatti oggetto di bandi di finanziamento

dedicati, che hanno peraltro visto città italiane

aggiudicarsi importanti fondi per lo sviluppo di grandi

progetti di trasformazione dei contesti urbani,

attraverso i progetti SHAR-LLM - Sharing Cities

(Milano), REPLICATE - REnaissance of Places with

Innovative Citizenship and TEchnology (Firenze),

SMARTER TOGETHER - Smart and Inclusive Solutions

for a Better Life in Urban Districts (Venezia) e

SmartEnCity - Towards Smart Zero CO2 Cities across

Europe (Lecce).

La Programmazione Nazionale

Per quanto concerne, invece, il panorama nazionale,

nel 2012 il MIUR ha destinato risorse finanziarie allo

sviluppo di Smart Communities attraverso bandi per la

presentazione di idee progettuali e per l’innovazione

sociale, parte dei quali destinati espressamente alle

Regioni della Convergenza (attraverso il Programma

Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” 2007-

2013).

Il bando MIUR per i Cluster Tecnologici Nazionali

Nel maggio 2012 il MIUR ha emesso l’Avviso per lo

sviluppo e potenziamento di Cluster Tecnologici

Nazionali (Decreto Direttoriale 257/Ric del 30 maggio

2012), per promuovere la costruzione di grandi

aggregati nazionali, partendo dai distretti e dai parchi

scientifici e tecnologici esistenti, su ambiti di

riconosciuto interesse strategico per l’industria

italiana. Le risorse complessive rese disponibili

attraverso il bando ammontano a 368 milioni di euro (di

cui 305 milioni in forma di credito agevolato e 63 milioni

come contributi alla spesa) più altri 40 milioni di euro

destinati ad alcune regioni del Sud.

In questo contesto il Cluster SmartCommunitiesTech

ha candidato quattro progetti che rispecchiano le

priorità su cui le aziende e i territori aderenti al Cluster

hanno espresso l’interesse di declinare le comunità

Page 28: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

28

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

intelligenti: scuola e istruzione, turismo e beni culturali,

energia, mobilità. Tali progetti sono stati ammessi a

finanziamento per un valore totale di 39 milioni di euro,

ripartiti sul territorio nazionale come indicato in Figura

6. Come si può osservare le ricadute non riguardano

soltanto le regioni aderenti al Cluster, ma si estendono

anche a territori non aderenti, a testimoniare la

capacità di aggregazione del Cluster e l’interesse di

buona parte del territorio nazionale verso i temi delle

smart communities.

Dal punto di vista degli attori industriali (), va

sottolineata la capacità del Cluster di attivare,

attraverso i progetti di ricerca e sviluppo, le diverse

realtà imprenditoriali, dalle grandi imprese (a cui è

andato il 36% dei finanziamenti per i progetti del

Cluster) alle micro imprese (che sono destinatarie del

10% dei finanziamenti).

Il Bando MIUR per Smart Cities and Communities e

Social Innovation

Attraverso l’Avviso per la presentazione di idee

progettuali per Smart Cities and Communities and

Social Innovation (Decreto Direttoriale prot.n. 391/Ric

del 5 luglio 2012), il MIUR ha destinato finanziamenti a

interventi per lo sviluppo di Città Intelligenti su tutto il

territorio nazionale e, in parte, a progetti di

Innovazione Sociale presentati da giovani di età non

superiore ai 30 anni. Il MIUR ha peraltro individuato 16

ambiti di sviluppo, inerenti differenti declinazioni della

tematica “Smart Cities and Communities” (Sicurezza

del Territorio, Invecchiamento della Società,

Tecnologie Welfare ed Inclusione, Domotica, Giustizia,

Scuola, Waste Management, Tecnologie del Mare,

Salute, Trasporti e Mobilità Terrestre, Logistica Last-

Mile, Smart Grids, Architettura Sostenibile e Materiali,

Cultural Heritage, Gestione Risorse Idriche, Cloud

Computing Technologies per Smart Government), che

hanno costituito il riferimento per la proposizione delle

progettualità.

Figura 6: Ripartizione territoriale dei finanziamenti ottenuti dal Cluster SmartCommunitiesTech attraverso il Bando MIUR per i

Cluster Tecnologici Nazionali [Fonte: elaborazione dati Fondazione Torino Wireless].

Page 29: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

29

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

In questo contesto il MIUR ha ammesso alle

agevolazioni economiche 80 progetti, di cui 32 di

ricerca industriale che riguardano le cosiddette Città

Intelligenti e 48 di Innovazione Sociale proposti da

giovani under 30, per un totale di circa 347 milioni di

Euro, di cui 305 milioni costituiscono il totale delle

agevolazioni8. I 32 progetti di ricerca industriale

prevedono la partecipazione complessiva 399 soggetti,

di cui 302 sono soggetti industriali privati (GI e PMI) e

97 sono soggetti pubblici del mondo ricerca (università,

enti, istituzioni e organismi di ricerca). I 48 progetti di

Innovazione Sociale proposti da giovani under 30,

finanziati per un totale di 25 milioni di euro, riguardano

soluzioni tecnologicamente innovative per risolvere

specifiche problematiche presenti nel tessuto urbano

di riferimento.

Le opportunità riservate alle Regioni della

Convergenza (PON R&C)

Nell'insieme strutturato di interventi su cui il MIUR e il

MiSE hanno concentrato le risorse a loro disposizione

attraverso il Programma Operativo Nazionale “Ricerca

e Competitività” 2007-2013 (PON “R&C”) si

8 http://attiministeriali.miur.it/anno-2014/febbraio/dd-13022014-

%281%29.aspx

annoverano gli interventi inerenti Smart Cities and

Communities. In particolare, con Decreto Direttoriale

n. 84/Ric del 2 marzo 2012, il MIUR ha attivato due linee

di intervento, una rivolta alla presentazione di idee

progettuali per le “Smart Cities e Communities” e

l'altra per “Progetti di innovazione sociale”. Obiettivo

degli interventi è lo sviluppo di soluzioni fortemente

innovative che, attraverso i più avanzati strumenti

tecnologici, possano contribuire allo sviluppo dei

territori e rispondere ai bisogni concreti della

collettività per migliorare la qualità della vita dei

cittadini. Per questi interventi sono state messe a

disposizione risorse pari a circa 200 milioni di euro e

sono stati finanziati 8 progetti, di cui 4 riferiti all’Azione

Integrata per la Società dell'Informazione e 4 riferiti

all’Azione Integrata per lo Sviluppo Sostenibile9.

Maggiori dettagli su obiettivi e dotazione finanziaria di

questi progetti sono riportati in Tabella 3. Si può

osservare il forte coinvolgimento del territorio

pugliese, che risulta rappresentato in sette degli otto

progetti di ricerca e innovazione e la stretta relazione

con gli altri territori della Convergenza.

9 I dati fanno riferimento a quanto riportato da fonti istituzionali

http://www.ponrec.it/programma/interventi/smartcities/

Grande

Impresa

36%

Media Impresa

11,2%

Piccola Impresa

27%

Micro Impresa 10,1%

Organismi di

Ricerca

15,7%

Figura 7: Ripartizione per tipologia di attori dei finanziamenti ottenuti da SmartCommunitiesTech attraverso il Bando MIUR per i

Cluster Tecnologici Nazionali [Fonte: elaborazione dati Fondazione Torino Wireless].

Page 30: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

30

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Progetto Regioni coinvolte

Contributo totale [Euro]

Obiettivi

BE&SAVE - AQUASYSTEM - SIGLOD Campania 49.162.628,07 Sviluppo dei temi della gestione del ciclo di vita dei beni (distribuzione, valorizzazione energetica, interramento in discarica in sicurezza) e della gestione del ciclo integrato dell’acqua.

Puglia

Calabria

Sicilia

DICET - INMOTO - ORganization of Cultural HEritage for Smart Tourism and Real-time Accessibility (OR.C.HE.S.T.R.A.)

Campania 33.226.000,02 Sviluppo di strumenti di valorizzazione e capitalizzazione dell’offerta culturale e delle risorse ambientali di un territorio e la promozione e commercializzazione dell’offerta turistica da parte delle PA locali.

Puglia

Calabria

Sicilia

EDOC@WORK 3.0 Campania 25.488.929,00 Sviluppo di una soluzione strutturata e scientificamente solida a tutta la filiera dell’Education, dalla scuola primaria sino alla formazione professionale operando su tutta la catena del valore

Puglia

i-NEXT Sicilia 16.791.892,50 Sviluppo di soluzioni tecnologiche e gestionali integrate per la PA in grado di contenere i costi economici, ambientali e sociali determinati dai consumi energetici e dalla mobilità di persone e merci.

Puglia

PRISMA Sicilia 26.560.528,34 Sviluppo di una piattaforma “open” interoperabile di cloud computing per i servizi di e-goverment, su cui realizzare una serie di applicazioni per la Pubblica Amministrazione Locale.

Campania

Puglia

Smart Energy Master per il governo energetico del territorio - SINERGREEN - RES NOVAE

Sicilia 50.760.845,92 Attività di ricerca sui sistemi di produzione e gestione dell’energia, sulle reti di distribuzione e storage a scala locale

Puglia

Campania

Calabria

SMART HEALTH CLUSTER OSDH - SMART FSE -STAYWELL

Sicilia 42.351.984,95 Sviluppo di un’infrastruttura innovativa di carattere tecnologico, con applicazioni a livello sovra/regionale, locale e individuale che abilitano nuovi modelli di intervento nei principali momenti della salute e del benessere dei cittadini.

Puglia

Campania

Calabria

Smart Tunnel Campania 10.122.837,48 Sviluppo di tecnologie per il controllo e la razionalizzazione del traffico di navi mercantili e passeggeri in area portuale, la movimentazione e la gestione dei container, la movimentazione e gestione degli automezzi.

Tabella 3: I progetti di Smart Cities and Communities finanziati dal Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” 2007-2013 (PON “R&C”) [Fonte: http://www.ponrec.it/open-data/progetti?LineaInterventoID=4].

Page 31: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

31

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

La Programmazione Regionale

A livello regionale, sebbene non sia possibile ricondurre direttamente i finanziamenti della precedente

programmazione ai temi delle Smart Cities and Communities, è interessante osservare che alcuni ambiti oggetto di

finanziamento possono essere messi in relazione con gli obiettivi chiave di sviluppo delle Smart Communities, quali,

per esempio, energia, ambiente, cultura e turismo. In Figura 8 si riportano i finanziamenti dei programmi operativi

FESR e FSE sui territori coinvolti nel Cluster, con una focalizzazione su alcuni temi il cui perimetro di azione presenta

un allineamento con le dimensioni di sviluppo e gli obiettivi del Cluster10.

In linea generale, in pressoché tutti i territori, si può osservare la forte concentrazione delle risorse sui temi

dell’occupazione, che comprende “misure attive e preventive sul mercato del lavoro, interventi che incoraggiano un

invecchiamento attivo prolungando la vita lavorativa; misure per migliorare l'accesso all'occupazione, aumentare la

partecipazione sostenibile e il progresso delle donne, ridurre le discriminazioni e riconciliare vita lavorativa e privata” e a

seguire su quelli dell’istruzione, che comprende “interventi mirati alla promozione del successo scolastico e all’inclusione

sociale in contrasto alla dispersione scolastica; azioni rivolte a migliorare gli apprendimenti degli studenti e a valorizzare le

eccellenze, nonché interventi a favore del personale della scuola (come la formazione) e percorsi di istruzione per adulti”. Si

possono poi rilevare i consistenti investimenti in Puglia, con una concentrazione sul tema dell’ambiente (“interventi

sulla distribuzione, collettamento e trattamento dei reflui e sulla gestione dei rifiuti. Include

10 I dati riportati in Figura 7, elaborati a partire dai dati resi disponibili da OpenCoesione (http://www.opencoesione.gov.it/), fanno riferimento a investimenti di varia

natura, fra i quali acquisto di beni e servizi, infrastrutture e incentivi alle imprese.

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1.000

Finanzi

am

enti

[m

ln E

uro

]

Agenda digitale Energia Ambiente Cultura e turismo Occupazione Inclusione sociale Istruzione

Figura 8: Finanziamenti destinati dalla programmazione regionale 2007-2013 su alcuni temi specifici [Fonte: elaborazione dati OpenCoesione].

Page 32: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

32

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

inoltre interventi di prevenzione dei rischi, che comprendono la realizzazione di opere di difesa dei centri abitati, degli

insediamenti produttivi e delle infrastrutture, oltre alla prevenzione dell’erosione dei litorali e dei dissesti idrogeologici”) e,

a seguire, dell’occupazione, dell’inclusione sociale (“comprende sia interventi per migliorare l’inclusione sociale dei gruppi

svantaggiati - integrazione e rientro nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate - sia gli investimenti in infrastrutture

sociali”) e dell’istruzione.

Le sinergie con le Smart Specialisation regionali

In Italia, già prima della comunicazione 'Regional

Policy contributing to smart growth in Europe 2020'

della Commissione europea si era lavorato per evitare

la frammentazione degli interventi e mettere a sistema

gli sforzi in materia di sostegno all’innovazione, con

l’individuazione di alcuni ambiti prioritari su cui favorire

la nascita e lo sviluppo dei cluster tecnologici nazionali.

L’analisi delle smart specialisation strategy regionali

ha, inoltre, contribuito ad identificare le aree e le

traiettorie di sviluppo più significative espresse a livello

territoriale offrendo così il contesto di riferimento e gli

elementi di riscontro per la definizione dei Piani

attuativi della strategia.

Sulla base del quadro descritto e tenendo conto degli

indirizzi europei, in particolare delle sfide della società

di Horizon 2020, nel maggio 2016 è stata approvata la

Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente

(SNSI), che individua alcune aree tematiche nazionali

che rappresentano i nuovi mercati di riferimento

riportate di seguito:

1. Industria intelligente e sostenibile, energia e

ambiente

2. Salute, alimentazione, qualità della vita

3. Agenda Digitale, Smart Communities,

Sistemi di mobilità intelligente

4. Turismo, Patrimonio culturale e industria

della creatività

5. Aerospazio e difesa

La SNSI, ad eccezione delle misure generali e di

contesto e di quelle specifiche individuate dai

programmi operativi, si attua attraverso lo strumento

dei Piani attuativi della strategia, condivisi tra tutti i

livelli di governo e gli stakeholder. In relazione alla

SNSI verranno istituiti una Cabina di regia composta

dai rappresentanti delle amministrazioni centrali e

della Conferenza delle Regioni e Province Autonome,

nonché gruppi di lavoro specifici per ogni area tematica

nazionale, che rappresentano il livello di governance

intermedio i cui membri sono individuati dalla Cabina

di regia.

I gruppi di lavoro sono responsabili di sottoporre alla

Cabina di regia proposte di piano, anche recependo i

contributi provenienti da partenariati costituiti da

Amministrazioni centrali e regionali, associazioni

imprenditoriali e reti, Cluster Tecnologici Nazionali o

altre aggregazioni pubblico-private, Università, enti e

organismi di ricerca, rappresentanti della società civile.

Nel documento di Roadmap del Cluster Smart

Communities, in ottica di allineamento rispetto ai temi

strategici e alle future programmazioni dei territori

coinvolti, sono state analizzate le strategie regionali

per la ricerca e l’innovazione rispetto alle Traiettorie di

Sviluppo del Cluster. Il risultato di tale analisi, riportato

schematicamente in Figura 9 evidenzia quali

Traiettorie presentino sinergie con le aree prioritarie di

sviluppo indicate dai documenti di Smart

Specialisation delle regioni aderenti al Cluster. La

declinazione di tali aree prioritarie nei documenti di

Smart Specialisation regionale è riportato in maggior

dettaglio in Tabella 4.

La stessa Tabella riporta anche l’allineamento delle

Traiettorie del Cluster rispetto alle specializzazioni

intelligenti delle Regioni dell'Obiettivo “Convergenza”

(Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania) e delle Regioni

in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna). In linea

generale, lo schema di Figura 9 permette di apprezzare

la forte sinergia delle Traiettorie con le Smart

Specialisation regionali, che, in alcuni casi (per

Page 33: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

33

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

esempio energia e ambiente, salute e benessere), vede

il tema citato fra le aree prioritarie di sviluppo della

quasi totalità dei territori, mentre in altri (come

Istruzione e Formazione) emerge un orientamento

verso le specializzazioni di un numero più contenuto di

territori. Per quanto concerne la Traiettoria

Government, alla luce dei suoi contenuti e della sua

articolazione, al di là dello schema delle

corrispondenze riportato in Tabella, l’allineamento è

direttamente riconducibile all’impegno che accomuna

tutte le Regioni nella definizione delle strategie e

priorità di attuazione delle Agende Digitali Regionali.

Figura 9: Sinergie tra le Smart Specialisation regionali e le Traiettorie del Cluster ([*] per l’ambito di intervento “Sostenibilità ed

evoluzione dei modelli di business” si rimanda ai riferimenti S3 dell’ambito “Continuità assistenziale”).

Page 34: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

34

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Mobilità

Automotive

Meccatronica

Made In

Piemonte Sistemi di bordo per l’ausilio alla guida, la sicurezza attiva e passiva e la gestione

delle emergenze

Tecnologie Car-to-Car Communication (C2C) e Car-to-Infrastructure (C2I),

infomobilità e infotainment

Sistemi di gestione flotte /AVL/AVM e per il trasporto intermodale

Sistemi di smart ticketing, accesso regolamentato e sistemi informatici

geolocalizzati (POI)

Sistemi integrati per la citylogistic e la gestione di flotte di mezzi per la mobilità

in condivisione

HMI: Human Machine Interface: area dell’interazione uomo-macchina

TRACK-CHAIN: tracciabilità, rintracciabilità e autenticazione dei prodotti

agroalimentari, logistica in ambito agrifood

Sicurezza e

qualità della vita

nel territorio

Tecnologie del

Mare

Liguria SMART MOBILITY

Reti di trasporto di persone e infomobilità:

o pianificazione e gestione della mobilita urbana pubblica e privata;

o gestione delle flotte veicolari pubbliche e private;

o interazione con il cittadino (raccolta e diffusione di informazioni);

o gestione aree ad accesso controllato;

o centrali di supervisione e supporto alla decisione;

o tecnologie per la sicurezza e comfort nei trasporti.

Reti di trasporto delle merci:

o monitoraggio e gestione dei flussi di trasporto;

o gestione dei nodi logistici (porti, aeroporti ed interporti);

o pianificazione e gestione del trasporto intermodale;

o interazione fra sistemi e processi gestiti da Amministrazioni e soggetti

differenti;

o centri di supervisione e gestione della logistica;

o gestione della distribuzione urbana delle merci;

Valutazione della sostenibilità ambientale ed economica degli interventi:

o modelli di correlazione traffico – emissioni;

o benchmarking, modelli costi/benefici, business plans.

LOGISTICA SICUREZZA E AUTOMAZIONE NELLE AREE PORTUALI

Gestione integrata porto-città e porto-autostrade dei flussi veicolari

Mobilità

sostenibile

Lombardia Nuove tecnologie per i veicoli leggeri

Efficienza energetica e riduzione delle emissioni nei trasporti

Sistemi intelligenti di trasporto e di mobilità sostenibile

Sicurezza nella mobilità di persone e merci

ICT e Fotonica

Fabbrica

Intelligente

Toscana Applicazioni e servizi per la città intelligente (infomobilità, beni culturali,

inclusione sociale, intercultura, ehealth, e-gov) (roadmap di Innovazione)

Sviluppo soluzioni di mobilità urbana sostenibile (roadmap legate ad interventi di

sistema)

Soluzioni innovative nella microelettronica e nella sensoristica, per l’abilitazione

di servizi intelligenti di trasporto e di mobilità in contesti urbani, soprattutto nei

casi di forte presenza turistica stagionale (Smart Specialisation e Turismo)

Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque reflue,

abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei dispositivi e dei

manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica intermodale, smart grid and

storage…) (roadmap di Innovazione)

Page 35: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

35

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Qualità della Vita Trento Piattaforme abilitanti e soluzioni / servizi legati al concetto di «internet del

futuro» per la Smart Mobility

Tecniche e strumenti per garantire la compatibilità tra lo sviluppo di sistemi

avanzati (per esempio di mobilità) e territorio

Green Economy Lazio Sviluppo di sistemi di mobilità per la realizzazione di progetti nell’ottica “Smart

City” – “innovazione nei materiali, nei carburanti, nei sistemi di mobilità elettrica,

comprese le reti infrastrutturali e le piattaforme ICT ad essa riconducibili”, nella

logistica del trasporto terrestre e marittimo; cantieristica e portualità sostenibile

Agroalimentare

Meccatronica e

Motoristica

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA A

SUPPLY CHAIN SMART E GREEN

o Gestione della supply chain nel settore alimentare: tecniche per

l’identificazione automatica (QR, RFID passivi UHF e NFC), standard e

interoperabilità della supply chain, raccolta dati, tecniche per

l’ottimizzazione dell’impatto ambientale e la logistica

o Agroindustria smart: Applicazione di IoT, tecnologie per l’analisi dei dati e la

simulazione

SOLUZIONI SMART, ADATTATIVE, SICURE

o Sistemi di trasporto intelligenti: sensori innovativi ed integrati, data fusion,

situation awareness, sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) e

a guida autonoma

Manifattura

sostenibile

Puglia Trasporti e logistica avanzata

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Energia e

Ambiente

Chimica

Verde/Cleantech

Meccatronica

Made In

Piemonte Gestione, trattamento e valorizzazione dei rifiuti

Gestione, trattamento e valorizzazione delle acque reflue

Gestione delle materie prime seconde

PROCESSI GREEN: applicazioni della meccatronica e dei sistemi avanzati

di produzione per l’eco-efficienza e l’eco-compatibilità dei processi

produttivi

FOOD-SUSTAINABILITY: ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali e

idriche, del riutilizzo di sotto-prodotti, riduzione dell’impatto ambientale;

ottimizzazione e razionalizzazione energetica dei processi produttivi e

distributivi nella filiera alimentare

11 Le priorità strategiche per la Regione Emilia-Romagna sono esplose nel seguente documento http://www.regione.emilia-romagna.it/fesr/por-fesr/por2014-

2020/documenti/strategia-di-ricerca-e-innovazione-per-la-specializzazione-intelligente/at_download/file/C008_fondi_ris3er-web.pdf

Page 36: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

36

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Qualità della Vita Trento Utilizzo sostenibile delle risorse (acqua, suolo, rifiuti, recycling, tecniche e

tecnologie di waste to energy, settore estrattivo)

Sicurezza e Monitoraggio Ambientale, GIS e Remote Sensing

Edilizia Sostenibile e Recupero Edilizio (tecniche di eco-design e

progettazione partecipata, sviluppo di materiali e tecniche per l’indoor

comfort, sistemi di certificazione energetica, sistemi di domotica per il

comfort, riuso / riciclo dei materiali)

Smart Systems (per esempio Smart Grids, Smart Buildings, dispositivi per

adattamento ai cambiamenti climatici, smart accounting, modellizzazione

e simulazione virtuale e assistita)

Energie Rinnovabili / Sistemi Energetici (energia solare termodinamica,

energie da biomasse, biomassa alternativa, tecniche di recupero / riuso,

generazione di combustibili sintetici, sistemi energetici micro

cogenerativi, biotecnologie industriali per le energie rinnovabili)

Sicurezza e qualità

della vita nel

territorio

Tecnologie del Mare

Liguria SMART ENVIRONMENT

Efficienza energetica:

o Green house e green building

o Tecnologie per il contenimento dell’impatto ambientale derivanti

dall’uso di fonti fossili

Reti di distribuzione e accumulo di energia:

o Smart Grids

Sviluppo di materiali e tecnologie per la produzione distribuita e

l’accumulo di energia (SMES, SOFC)

Energie rinnovabili:

o Biomasse (sistemi di gassificazione di biomasse, trattamento di

residui organici da fermentazione, trattamento e depurazione,

valorizzazione energetica degli scarti)

o Fotovoltaico

FACTORIES FOR THE FUTURE

Tecnologie della conoscenza e tecniche di analisi semantica per lo

sfruttamento di basi di conoscenza finalizzate allo sviluppo di strumenti

software relativi alla gestione della sicurezza, la prevenzione degli

infortuni e la progettazione di edifici sostenibili dal punto di vista

dell’impatto ambientale

Monitoraggio delle emissioni industriali inquinanti

Recupero e valorizzazione dei sottoprodotti e/o rifiuti organici

Controllo, riduzione e captazione CO2

Gestione integrata delle acque (trattamento reflui civili agricoli ed

industriali, valorizzazione e riutilizzo delle acque, miglioramento ed

ottimizzazione dei nuovi sistemi di depurazione, riutilizzo integrale delle

acque depurate per usi civili e agricoli)

Riduzione dell’impatto ambientale dei mezzi navali e nautici, compreso

l’inquinamento acustico

Monitoraggio ambientale marino

Page 37: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

37

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Eco-Industria

Sostenibilità

ambientale

Agroalimentare

Manifatturiero

Avanzato

Mobilità sostenibile

Lombardia Sviluppo di tecnologie per le Smart Grid

Sviluppo di tecnologie per la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture

di rete e di integrazione delle infrastrutture tecnologiche

Sviluppo di tecnologie delle fonti rinnovabili

Sistemi di accumulo di energia di piccola e di grande taglia

Infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica

Gestione intelligente ed efficientamento dell’illuminazione

Tecnologie e materiali del sistema dell’edilizia sostenibile

Tecnologie per la gestione, il monitoraggio e il trattamento dell’acqua,

dell’aria e dei rifiuti

Processi catalitici sostenibili per applicazioni industriali

Creazione di bioraffinerie per ottenere prodotti a valore aggiunto

Nuovi processi chimici “a cascata” catalizzati e/o biocatalizzati

Integrati

Sistemi produttivi per la sostenibilità delle biorisorse

Sistemi di produzione evolutivi e adattativi finalizzato al riciclo dei

materiali a fine vita

Sistemi manifatturieri per la sostenibilità ambientale

Nuove tecnologie per i veicoli leggeri

Efficienza energetica e riduzione delle emissioni nei trasporti

Page 38: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

38

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Fabbrica Intelligente Toscana Sviluppo soluzioni energetiche (filiera geotermica, dispositivi di controllo

elettronico, sistemi di accumulo elettrico-chimico-meccanico, sistemi di

monitoraggio e sensoristica avanzata…) (roadmap di ricerca industriale)

Processi ecosostenibili (riduzione consumi idrici, soluzioni gestioni acque

reflue, abbattimenti consumi energetici, efficienza energetica dei

dispositivi e dei manufatti, soluzioni di infomobilità e logistica

intermodale, smart grid and storage…) (roadmap di innovazione)

Soluzioni di progettazione avanzata (design for disasselmbing and for

dismalting, ambient intelligence, filiera del recupero della materia,

revamping e retrofitting…) (roadmap di innovazione)

Riqualificazione urbana, in termini di valorizzazione del patrimonio

esistente, con conseguente limitazione del consumo di suolo, e

un’attenzione particolare al sostegno dell’edilizia sociale (Smart

Specialisation e Innovazione Urbana)

Clima ed energia dove, in raccordo con le politiche nazionali, è maggiore

la necessità di tenere sotto controllo il raggiungimento degli obiettivi

europei relativi alle emissioni di gas ad effetto serra, di efficienza

energetica e di consumi da energia rinnovabile. Tra le azioni prioritarie è

possibile segnalare l’efficientamento energetico delle strutture pubbliche

e delle strutture produttive (Smart Specialisation e Innovazione Urbana)

Per i processi di automazione, lo sviluppo di applicazioni tecnologiche

basate sulla domotica, tecnicamente denominate, Smart Building and

Homes (Smart Specialisation e Turismo)

Tecnologie per impianti di produzione di energia elettrica e termica da

fonti rinnovabili (Smart Specialisation e diffusione di filiere green)

Riduzione dei consumi energetici con tecnologie per l’efficientamento dei

cicli produttivi e degli immobili: l’obiettivo rimane quello di consolidare lo

sviluppo di tecnologie che consentano di agire sulle due componenti

dell’efficienza energetica delle imprese, quindi sia sui cicli di produzione

che sugli immobili (Smart Specialisation e diffusione di filiere green)

Recupero e riciclo della materia: saranno incentivati i processi di recupero

e riciclo della materia al fine di favorire la creazione di una vera a propria

filiera industriale toscana del riciclo (processi di riciclo delle frazioni dei

rifiuti urbani, dei rifiuti industriali e dei rifiuti inerti) (Smart Specialisation e

diffusione di filiere green)

Page 39: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

39

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Meccatronica e

Motoristica

Edilizia e Costruzioni

Industrie Culturali e

Creative

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA A

SOLUZIONI ECOLOGICHE

o Sistemi per la generazione, lo stoccaggio e la distribuzione

dell’energia: sistemi di accumulo elettrochimici, supercondensatori,

KERS, sistemi ad idrogeno, cosimulazione e smart grid, tecnologie

cogenerative

EDIFICI E CITTA' INTELLIGENTI

o Accessibilità, comfort e smart automation degli ambienti abitativi e

pubblici: integrazione e interoperabilità di impianti domestici

dimensionati in base agli utilizzatori, gestione ottimizzata a fini di

efficienza.

o Rigenerare le città: edifici efficienti ed energia pulita: soluzioni

integrate involucro-impianti, gestione e controllo degli impianti,

anche a distanza, monitoraggio dei consumi e supporto alla decisione

energetica, infrastrutture tecnologiche di rete

PRIORITÀ STRATEGICA B

PROCESSI CREATIVI E NUOVI MODELLI DI BUSINESS

o Ecosystem services: riciclo e riuso della conoscenza, prevenzione del

rischio climatico, riduzione degli impatti antropici, formazione a

distanza, comunicazione pervasiva

Sustainable Living Veneto Realizzazione di costruzioni sostenibili ed energeticamente efficienti (ad

es. Zero Energy Building)

Ricerca e lo sviluppo di processi atti alla salvaguardia ambientale, ai servizi

di supporto al cittadino e ai processi per la riduzione dell’inquinamento ivi

inclusi innovativi sistemi tecnologici di monitoraggio, ottimizzazione e

innovazione del ciclo dei rifiuti, la progettazione di tecniche e materiali per

costruzioni energeticamente efficienti, lo sviluppo di nuove azioni

indirette e politiche per affrontare il cambiamento climatico e i suoi effetti

sul territorio

Green Economy Lazio Bioedilizia con interventi su tecnologie e nuovi materiali relativi per

l’efficientamento energetico degli edifici, la domotica, la trasformazione

dell’edilizia esistente con concetti di “smart building”

Energia e tecnologie correlate alla generazione di energia rinnovabile da

fonte eolica, solare, moto ondoso, all’utilizzo di biomasse e alla

valorizzazione degli scarti alimentari e agro-industriali a fini energetici,

all’energy storage, alle “smart grids” che comprendono le parti di

trasmissione e distribuzione intelligente dell’energia, all’impiantistica, alla

progettazione per un uso efficiente dell’energia

Servizi ecosistemici intesi come servizi di regolazione (gestione del

territorio, regolazione e monitoraggio della qualità dell'aria e dell’acqua,

azioni di moderazione contro gli eventi estremi, trattamento delle acque

di scarico, prevenzione dell'erosione dei suoli)

Utilizzo efficiente delle risorse e trattamento e trasformazione dei rifiuti –

efficientamento della raccolta, gestione, trasformazione in prodotti di

mercato con soluzioni specifiche per rifiuto, monitoraggio ambientale,

logistica di ritorno

Sviluppo delle filiere per PMI ad alta tecnologia con incentivi per la

sperimentazione sui nuovi materiali; recupero delle materie prime critiche

(ad es. “terre rare”), rifiuti elettrici e elettronici

Cloud regionale green relazionato agli specifici clusters europei, a servizio

del sistema economico

Page 40: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

40

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Salute dell’uomo e

dell’ambiente

Manifattura

sostenibile

Puglia Energia e risparmio energetico

Tecnologie innovative nel campo del solare a concentrazione

Domotica

Metodi e tecnologie per la gestione delle risorse naturali

Sostenere l’impatto della globalizzazione, puntando sulla competitività,

l’efficienza, l’innovazione e la eccellenza tecnologica nei processi

produttivi

Garantire uno sviluppo sostenibile sia in termini di impatto ambientale che

sociale

Page 41: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

41

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Cultura e

Turismo

Industrie creative

e culturali

Lombardia Digitalizzazione, rilievo 3D e realtà virtuale

Conservazione e manutenzione dei beni culturali e del patrimonio artistico

Strumentazione e sensoristica per la diagnostica e la sicurezza dei Beni Culturali

Sviluppo di tecnologie indossabili innovative per rispondere a nuove esigenze nel

settore moda, sport, fitness e protezione individuale

Sviluppo di piattaforme tecnologiche e di servizio innovative per supportare e

favorire la connessione e l’integrazione di competenze.

Esperienze coinvolgenti e partecipative dei contenuti creativi, culturali e dei

media

ICT e Fotonica Toscana Applicazioni e servizi per la città intelligente (infomobilità, beni culturali,

inclusione sociale, intercultura, ehealth, e-gov) (roadmap di innovazione)

Piattaforme e servizi per il turismo e commercio (servizi alla persona, applicativi

promozione domanda turistica, applicativi sostegno offerta) (roadmap di

innovazione)

Valorizzazione patrimonio culturale e sistema museale (roadmap legate a

interventi di sistema)

Sviluppo piattaforme ICT per la promozione e il miglioramento dell’offerta

turistica e servizi turistici (roadmap legate a interventi di sistema)

Applicazioni per il settore del Turismo e della Cultura in seno all’adozione a breve

del sistema di telecomunicazioni satellitare Galileo (Smart Specialisation e

Turismo)

Sviluppo piattaforme e servizi turistici ICT (Smart Specialisation e Turismo)

Soluzioni innovative nella microelettronica e nella sensoristica, per l’abilitazione

di servizi intelligenti di trasporto e di mobilità in contesti urbani, soprattutto nei

casi di forte presenza turistica stagionale (Smart Specialisation e Turismo)

Per i processi di automazione, lo sviluppo di applicazioni tecnologiche basate sulla

domotica, tecnicamente denominate,

Smart Building and Homes (Smart Specialisation e Turismo)

Sustainable

Living

Creative

Industries

Veneto Tecniche innovative e materiali avanzati per la protezione e restaurazione del

patrimonio culturale

Innovative tecnologie informatiche per la digitalizzazione e fruizione dei beni

culturali

Nuovi ambienti per l’esposizione dei prodotti, la visualizzazione 3D e gli ambienti

virtuali o aumentati, i nuovi strumenti per il marketing on-line, gli spazi digitali

condivisi e l’interazione multimodale e creativa

Qualità della Vita Trento Servizi innovativi e personalizzati per la popolazione e per gli «ospiti»

Comunicazione, valorizzazione e promozione del territorio (per esempio

ambiente, patrimonio culturale) e dei suoi principali valori

Crescita del comparto turistico attraverso ’innovazione e alla relazione tra ospiti

e territorio (per esempio utente al centro del territorio), con un insieme di servizi

e contenuti studiati su misura e personalizzati

“Turismo Accessibile” e pieno diritto alla vacanza anche per i disabili

Massimizzazione delle sinergie tra cultura e turismo (piattaforme web e

framework di servizi per la fruizione del patrimonio culturale/museale)

Personalizzazione dell’offerta turistica, in modo da offrire un proprio percorso

turistico e culturale (piattaforme web e framework di servizi tecnologici per

abilitare una nuova interazione personalizzata con il turista)

Piattaforme web e framework di servizi tecnologici per lo sport e i grandi eventi

Tecniche e strumenti per la fruizione del patrimonio ambientale

Comunità digitali,

creative e

inclusive

Puglia Sistemi di gestione integrata del patrimonio culturale pugliese

Page 42: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

42

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Industrie Culturali

e Creative

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA B

SMART CULTURAL HERITAGE

o Tecnologie per il patrimonio tangibile: Sistemi di acquisizione,

conservazione, monitoraggio, restauro e manutenzione dei BBCC tangibili,

Sistemi di acquisizione, archiviazione e conservazione dei BBCC tangibili per

la loro digitalizzazione, sistemi per la valorizzazione e la fruizione dei BBCC

tangibili

o Tecnologie per il patrimonio intangibile: sistemi di acquisizione dei BBCC

intangibili, per la valorizzazione e gestione dei BBCC intangibili, tecnologie

per l’arricchimento del dato digitale

o Interoperabilità e dematerializzazione: Estrazione quasi-automatica,

ontologie e standard documentali, mappatura quasi-automatica, workfolw

management

PROCESSI CREATIVI E NUOVI MODELLI DI BUSINESS

o Strumenti di fabbricazione digitale e di virtualizzazione 3D: interfacce sw

innovative, materiali per additive manufacturing, servi e prodotti per la

fabbricazione digitale, integrazione di digital manufacturing con tecniche di

produzione tradizionali per la mass customisation, home prototyping

o Nuovi modelli di business: strumenti tecnologici per la collaborazione

distribuita, soluzione web-based per la coprogettazione partecipata, virtual

living labs, piattaforme per crowdfunding, strumenti a supporto delle ICC

(graphic design, content management) modelli 3D del patrimonio culturale,

sviluppo di piattaforme interattive per costruire contenuti complessi, come

video, animazioni, infografiche, giochi, piattaforme per l’utilizzo del design

come strumento di fluidificazione delle funzioni interaziendali e dei processi

di knowledge management di rete

COMUNICAZIONE DIGITALE E NUOVI TARGET

o Nuove tecnologie e contenuti digitali per la comunicazione di prodotti e

servizi e di contenuti culturali: gestione di dati e gestione di fonti

multimediali eterogenee, creazione di contenuti (analisi concettuale,

grafica, prototipazione, modellizzazione e animazione), interfacce e sistemi

intelligenti, nova format di comunicazione e di marketing, prodotti

multilinguaggio

o Tecnologie per i nativi digitali: educazione e scuola, intrattenimento, media,

biblioteche, musei, turismo culturale

Patrimonio

culturale e

tecnologie della

cultura

Industrie creative

digitali

Green Economy

Lazio Ecosistemi innovativi di asset culturali digitali, per promuovere l’accesso e il riuso

delle risorse del patrimonio culturale

Tecnologie di modellazione 3D per accesso e comprensione degli asset culturali

(quali 3D projection mapping; realtà virtuale: tecnologie immersive interattive,

motion/body tracking, gesture control; 3D imaging & simulation; 3D printing)

Piattaforme di comunicazione e disseminazione (new media &

storytelling/storyguide/audiovisual guide; augmented reality; virtual museum,

social museum, participatory museum, Qr-code, marked images, NFC, indoor

geolocalization)

On-board and public media

Servizi digitali per il turismo di scopo

Sviluppo, produzione e distribuzione di cross-media

Post-produzione digitale

Spettacolo digitale

Servizi ecosistemici intesi come servizi culturali (servizi ricreativi, turismo

sostenibile, aspetti culturali)

Page 43: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

43

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Istruzione e

Formazione

ICT e Fotonica Toscana Piattaforme e servizi per l’industria ed il trasferimento tecnologico (cloud

computing, business intelligence, smart manufacturing) (roadmap di

innovazione)

Potenziamento del sistema di incubazione ed infrastrutture di trasferimento

tecnologico (roadmap legate a interventi di sistema)

Cultura, Università, smart cities, in attuazione della priorità di Europa 2020

relativa all’economia della conoscenza, su cui le città possono dare un contributo

notevole; si tratta di utilizzare le nuove tecnologie per migliorare la qualità della

vita, sia dei centri storici che dei quartieri periferici. In questo ambito possono

rientrare azioni destinate ai giovani e all’attuazione dell’Agenda digitale (Smart

Specialisation e Innovazione urbana)

Industrie Culturali

e Creative

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA B

COMUNICAZIONE DIGITALE E NUOVI TARGET

o Tecnologie per i nativi digitali: educazione e scuola, intrattenimento, media,

biblioteche, musei, turismo culturale

Meccatronica

Crescita digitale

Piemonte HMI: Human Machine Interface: area dell’interazione uomo-macchina

Percorsi di crescita, sviluppo e formazione delle competenze e di valorizzazione

del capitale umano finalizzati a migliorare le performance dei processi di

innovazione e sviluppo, in coerenza con la Strategia individuata e che vedranno

la necessaria integrazione con le politiche del Fondo Sociale Europeo (FSE)

Nuova

imprenditorialità

Trento Promuovere l'imprenditorialità facilitando lo sfruttamento economico di nuove

idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori

di imprese.

Favorire progetti indirizzati a imprenditorialità giovanile con interventi a

supporto di potenziali imprenditori (giovani e/o donne) o lavoratori autonomi,

nello sviluppo della propria idea imprenditoriale.

Azioni di supporto alla competitività delle PMI, con particolare attenzione a quelle

che si insidieranno all'interno dei poli di specializzazione.

Industrie della

salute

Manifatturiero

Avanzato

Lombardia Sviluppo di sistemi di comunicazione, informazione e mobilità per la

partecipazione sociale, scolastica e lavorativa del disabile

Sviluppo di videogame ed exergame indirizzati all'esercizio di abilità cognitive e

motorie

Sviluppo di soluzioni e/o tecnologie ICT innovative per supportare l’adattamento

degli operatori umani nelle fasi di decisione in tempo reale a tutti i livelli

Sviluppo di tecnologie, modelli, tecniche di simulazione innovativi e sistemi di

realtà virtuale per valorizzare le capacità e le prestazioni degli operatori

Page 44: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

44

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Government

ICT e Fotonica Toscana Applicazioni e servizi per la città intelligente (infomobilità, beni culturali,

inclusione sociale, intercultura, ehealth, e-gov) (roadmap di innovazione)

Diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità (Agenda digitale)

(roadmap legate ad interventi di sistema)

Cultura, Università, smart cities, in attuazione della priorità di Europa 2020

relativa all’economia della conoscenza, su cui le città possono dare un contributo

notevole; si tratta di utilizzare le nuove tecnologie per migliorare la qualità della

vita, sia dei centri storici che dei quartieri periferici. In questo ambito possono

rientrare azioni destinate ai giovani e all’attuazione dell’Agenda digitale (Smart

Specialisation e innovazione urbana)

Industrie Culturali

e Creative

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA B

SMART CULTURAL HERITAGE

o Interoperabilità e dematerializzazione: Estrazione quasi-automatica,

ontologie e standard documentali, mappatura quasi-automatica, workflow

management

COMUNICAZIONE DIGITALE E NUOVI TARGET

o Nuove tecnologie e contenuti digitali per la comunicazione di prodotti e

servizi e di contenuti culturali: gestione di dati e gestione di fonti

multimediali eterogenee, creazione di contenuti (analisi concettuale,

grafica, prototipazione, modellizzazione e animazione), interfacce e sistemi

intelligenti, nuovi format di comunicazione e di marketing, prodotti multi-

linguaggio

Comunità digitali,

creative e

inclusive

Puglia Convogliare le energie positive derivanti dalle “Comunità digitali, creative e

inclusive” per lo sviluppo delle città

Servizi digitali

Data Management

Crescita digitale12 Piemonte Infrastrutture e asset: valorizzazione del patrimonio informativo pubblico;

creazione di una piattaforma di Cloud Computing regionale in grado di aggregare

la spesa IT della PA regionale

Grandi piattaforme: piattaforme aperte alla collaborazione e alla partecipazione

per rendere accessibili dati e informazioni e condividere know-how e

infrastrutture, sostenere la creazione di un “ecosistema” composto da

interlocutori diversi che, interagendo tra loro, producono valore

Servizi e applicazioni: sviluppo di nuovi servizi digitali, promossi anche grazie ad

un uso diffuso dei dati aperti

Agenda Digitale13 Trento ICT e crescita digitale sono riconosciuti nella S3 del Trentino non come un'area

prioritaria verticale, ma come un elemento orizzontale, caratterizzante,

abilitante e impattante su tutte le aree tematiche e le attività della vita sociale ed

economica del territorio

Crescita digitale14 Lombardia Piattaforma Open Innovation

Open data

12 Le traiettorie saranno sviluppate e integrate nell’Agenda Digitale del Piemonte che contiene la strategia del Piemonte sui temi della Crescita digitale e nel

successivo Piano per la realizzazione delle reti NGN. 13 Nei Programmi Operativi, i fondi FESR della vigente programmazione non sono utilizzati per l'Obiettivo Tematico 2 “Migliorare l'accesso, l'utilizzo e la qualità delle

TIC”, bensì gli interventi previsti in questo campo sono sostenuti da un mix di fondi propri della Prov incia Autonoma (28,5 mln di Euro) e del PSR (12,5 mln di Euro)

per un totale di circa 41 MLN di investimenti destinati sia per la crescita digitale sia per la diffusione dell'infrastruttura di banda larga. 14 L’Agenda digitale Lombarda è uno degli strumenti a disposizione per puntare ad una crescita digitale del territorio lombardo a partire dalle aree a forte

specializzazione.

Page 45: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

45

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Salute e

benessere

Salute e

Benessere

Made In

Piemonte eHealth

Medicina personalizzata

Imaging

Diagnostica

Strumentazione scientifica

Biotecnologie farmaceutiche

Bioinformatica e ICT for health research

Bioingegneria e robotica chirurgica

Soluzioni biomedicali avanzate

Weareable technologies/smart textiles (per es. interfacce verso smartphone,

web, sensori, energy harvesting)

Abbigliamento funzionalizzato tecnico protettivo

Tessili funzionalizzati per applicazioni medicali

ICT e Fotonica Toscana Fotonica ed ICT per applicazioni medicali, industriali, civili (componenti ottici e

fotonici; dispositivi medici per la diagnostica, la mini-invasività la

deospedalizzazione, ageing & well being; sensoristica e microspie avanzate, fibra

ottica, infomobilità e sicurezza) (Roadmap di ricerca industriale)

Applicazioni e servizi per la città intelligente (infomobilità, beni culturali,

inclusione sociale, intercultura, ehealth, e-gov) (roadmap di innovazione)

Inclusione sociale, lavoro e welfare, in cui possono trovare spazio l’innovazione

sociale, la valorizzazione del terzo settore, la promozione di stili di vita attivi, le

azioni di riqualificazione dei centri per l’impiego (Smart Specialisation e

innovazione urbana)

ICT per la salute: trasferimento e scale-up delle innovazioni tecnologiche già

conosciute e sperimentate, soprattutto a supporto della deospedalizzazione e dei

percorsi diagnostico-terapeutici integrati con il territorio (Committenza pubblica

di Innovazione in Sanità)

Salute e scienze

della vita

Liguria Sistemi diagnostici

o Biobanche

o Metodi e dispositivi diagnostici non invasivi

o Biomarcatori

o Sistemi di diagnosi per immagini

o Modelli di gestione/accreditamento del processo di diagnosi

Tecnologie per la riabilitazione e l’assistenza

o E-health

o Tecnologie robotiche per la riabilitazione e il retraining

o Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con disabilità

sensoriali

o Ambient Assisted Living

Scienze della vita

Industrie creative

digitali

Agrifood

Lazio E-health e telemedicina

Biosensoristica avanzata per ambienti di vita, per alimenti, per diagnosi precoce

Scienza dell’alimentazione e nutraceutica

Strumentazione applicata a riabilitazione e disabilità

Biorobotica per riabilitazione

Servizi digitali per la medicina, la salute e il benessere personale

Sicurezza alimentare, stili alimentari sani e consumo alimentare sostenibile

Page 46: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

46

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Salute dell’uomo

e dell’ambiente

Puglia Tecnologie per gli Ambienti di Vita (inclusione, assistenza, sicurezza, salute)

Sistemi avanzati mini-invasivi di diagnosi e radioterapia

Strumenti innovativi per il miglioramento della sicurezza alimentare:

prevenzione, controllo, correzione

Industria della

salute

Agroalimentare

Lombardia Benessere

E-health

Nuovi sistemi diagnostici

Prevenzione

Monitoraggio della salute

Riabilitazione

Smart Healthcare

Sviluppo di applicazioni tecnologiche, anche con tecnologie ICT, innovative per

realizzare nuovi ambienti domestici e lavorativi.

Sviluppo di strumenti innovativi per la diagnostica personale e l’autogestione

della salute

Sviluppo di tecnologie indossabili e di sistemi di assistenza remota per il

monitoraggio dello stato del soggetto a rischio

Sviluppo di sistemi ICT di valutazione e/o di stimolazione di capacità cognitive

Sviluppo di dispositivi e di sistemi avanzati per la “vita indipendente” sociale e

lavorativa.

Sviluppo di dispositivi, sistemi, anche ICT, e/o metodi innovativi per la

riabilitazione neurocognitiva e/o neuromotoria

Sviluppo di videogame ed exergame indirizzati all'esercizio di abilità cognitive e

motorie

Sviluppo di tecnologie meccatroniche per la riabilitazione

Sviluppo di applicazioni avanzate ICT per la gestione di biobanking

Benessere della persona in cui sviluppare nuove tecnologie per la qualità delle

produzioni e nutrizione. In particolare è strategico sviluppare nuove soluzioni per:

o l’invecchiamento in salute tramite sistemi, alimenti, integratori e

nutriceuticals

o verificare e sostanziare gli effetti sulla salute di alimenti e composti

bioattivi

o le intolleranze e allergie alimentari (prodotti e soluzioni innovative)

Food safety e security in cui garantire la sicurezza, la disponibilità e la difesa degli

alimenti. In particolare è strategico sviluppare nuove soluzioni per:

o i sistemi per garantire l’integrità della filiera contro contaminazioni

biotiche e abiotiche

o la difesa della produzione agroalimentare da azioni volontarie e da

incidenti

o i sistemi di autenticazione dei prodotti tradizionali lombardi contro

contraffazioni

Page 47: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

47

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Sustainable

Living

Smart

Manufacturing

Smart Agrifood

Veneto Benessere negli ambienti di vita: innovativi ambienti di vita e domotica

assicurano, attraverso strumenti tecnologici di automazione, gestione remota e

virtualizzazione, una più sicura e ottimale gestione di abitazioni, luoghi e spazi

pubblici, garantendo una migliore efficienza e personalizzazione dei prodotti

tecnologici oggi disponibili, un incremento della sicurezza e possibilità di risparmi

economici.

I nuovi spazi di lavoro devono inoltre rendere più semplice l’attività a soggetti con

particolari necessità, garantendo un elevato livello di inclusione sociale e

benessere lavorativo che tenga conto anche delle esigenze dell’occupazione

femminile e giovanile.

Monitoraggio dei prodotti per la sicurezza alimentare tramite l’interoperabilità

dei sistemi informativi con l’obiettivo di una catena dell’informazione che,

mettendo in campo le eccellenze delle aree informatico-tecnologiche, supporti e

monitori la sicurezza, l’originalità e lo stato dell’arte delle produzioni dai processi

di lavorazione fino alla catena distributiva ed anche al riciclo.

Industrie della

Salute e del

Benessere

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA B

VITA INDIPENDENTE E ATTIVA

o Protesica e sistemi riabilitativi: simulazione, biosensori da applicare alle

protesi, protesi meno invasive per preservare l'osso femorale e acetabolare

per futuri interventi di “ricambio” della protesi, patient oriented, nuova

materiali per protesi articolari ortopediche, MDs applicati alle protesi degli

amputati, protesi ed ortesi idonee per bambini

o Telemedicina ed integrazione con il terzo settore: health technology

assessment, personal health systems, interoperabilità tra i sistemi

informativi, accesso ubiquo ed indifferenziato i dati strutturati e non,

business intelligence per il sistema sanitario

INNOVAZIONE NEI PROCESSI INDUSTRIALI IN SANITA’

o Big Data: sviluppo di standard per la condivisione di dati sanitari, fascicolo

sanitario elettronico, tecniche per la garanzia della privacy, sviluppo e

applicazione di nuovi paradigmi decisionali, utilizzo di tecnologie mobili per

l’accesso ai dati

o Logistica sanitaria last-mile: definizione e gestione di nuovi modelli

gestionali hubs-and-spoke

BENESSERE

o Salubrità delle strutture wellness a sanitarie: monitoraggio e di analisi degli

ambienti e delle acque, Sanificazione e decontaminazione degli ambienti e

delle acque

Page 48: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

48

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Qualità della Vita

Agrifood

Trento Sistemi di telemedicina e teleassistenza

Interoperabilità dei servizi di sanità elettronica (eHealth)

Tecniche e strumenti di sanità elettronica (per esempio eHealth, mHealth) per la

prevenzione primaria e secondaria e il self-care;

Tecniche, strumenti e piattaforme basate su big data per la raccolta,

l’elaborazione, la gestione e la valorizzazione dei dati personali e aggregati del

paziente / cittadino

Tecnologie per la diagnostica e la cura delle patologie

Tecniche per sostenere la qualità della vita, la prevenzione primaria per il declino

fisico, mentale e sociale, l’autonomia in persone fragili (per esempio tecnologie di

assisted living, ambient intelligence, domotica, strumenti per il controllo degli

strumenti affidati ai pazienti, ossigenoterapia, pompe ad infusione) e per

l’interazione e la partecipazione sociale delle categorie in difficoltà

Tecnologie e metodi che promuovono l’attività fisica e mentale (per esempio

metodi per la riduzione dello stress, l’aumento del benessere, per l’active lifestyle)

Tecniche e strumenti per l’implementazione di percorsi di cura personalizzati e

medicina di precisione

Sistemi innovativi di sviluppo di alimenti e di controllo dell’alimentazione (per

esempio computerised dietary records/diet monitoring, telenutrizione) per

ridurre l’incidenza o ritardare l’insorgenza delle patologie croniche associate

all’invecchiamento

Tecniche e strumenti di comunicazione mobile (mHealth) per la raccolta e la

gestione di dati clinici e biometrici, per la trasmissione di informazioni e, più in

generale, per la gestione personale in tempo reale di aspetti legati alla propria

salute

Tecnologie ed i sistemi per la qualità e la salubrità degli alimenti

Sistemi e tecnologie per la raccolta, la gestione e la condivisione delle

informazioni sugli alimenti

Tecniche di integrazione della rete informativa dei prodotti alimentari con i

sistemi di E-Health

Tecnologie e strumenti per la disciplina dei sistemi manifatturieri per la

salvaguardia della tracciabilità del prodotto (basati su open / big data)

Promozione ed educazione al consumo salutare, sostenibile e di qualità

Page 49: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

49

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Sicurezza

Sicurezza e

qualità della vita

nel territorio

Tecnologie del

Mare

Liguria Sicurezza e monitoraggio del territorio

Prevenzione e gestione di disastri naturali ed emergenze

Sicurezza del cittadino e delle infrastrutture (homeland security, law

enforcement etc.)

Cloud robotics

Cybersecurity

Logistica sicurezza e automazione nelle aree portuali

Safety e security in ambito portuale e interportuale

ICT e Fotonica Toscana Fotonica ed ICT per applicazioni medicali, industriali, civili (componenti ottici e

fotonici; dispositivi medici per la diagnostica, la mini-invasività la

deospedalizzazione, ageing & well being; sensoristica e microspie avanzate, fibra

ottica, infomobilità e sicurezza) (roadmap di ricerca industriale)

Applicazioni fotoniche e ICT per aerospazio (sensori optoelettronici e camere per

monitoraggio satellitare avionico, sistemi e servizi per monitoraggio ambientale,

sistemi di guida satellitare, sistemi osservazioni navigazione e downstream dati

...) (roadmap di ricerca industriale)

Vita sana, attiva e

sicura per le

persone

Edilizia e

Costruzioni

Emilia-

Romagna11

PRIORITÀ STRATEGICA C

Promozione delle tecnologie per una vita sana, attiva e sicura per le persone: cura

e prevenzione, benessere, sicurezza e accessibilità per tutti)

PRIORITÀ STRATEGICA A

SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI

o Sicurezza e gestione delle infrastrutture: monitoraggio e gestione dei dati,

gestione dei flussi in caso di criticità, sistemi di rinforzo intelligenti

Sustainable

Living

Veneto Monitoraggio intelligente del territorio

Monitoraggio dei flussi turistici

Sicurezza Lazio Resilienza alle catastrofi: la salvaguardia e la protezione della società, tra cui

l'adattamento ai cambiamenti climatici

Lotta contro la criminalità e il terrorismo

Sicurezza delle frontiere e sicurezza esterna

Sicurezza digitale: cybersecurity, privacy e fiducia

Altre azioni, quali sorveglianza dello spazio, le applicazioni dei satelliti, standard

e strumenti per Public Regulated Service

Qualità della Vita Trento Sicurezza e monitoraggio del territorio (per esempio sistemi per la pianificazione,

la protezione e la sicurezza delle risorse naturali e territoriali)

Sviluppo di sistemi informativi geografici (GIS) per la gestione grafica di dati

spaziali e data base alfanumerici, mediante utilizzo di apparecchiature hardware

e software (per esempio FOSS, Free and Open Source Software);

Creazione di mappe territoriali, a partire da tecnologie GIS e di remote sensing,

relative alle risorse disponibili e al loro grado di sfruttabilità, sia economico che

logistico, tecnologico e ambientale, in particolare per energia solare, biomasse,

geotermia e risorse idriche.

Sistemi di pianificazione e monitoraggio del patrimonio forestale (per esempio

telerilevamento, tecniche inventariali basate su remote sensing, modelli

predittivi di produzione basati su tecnologie GIS)

Page 50: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

50

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Aerospazio

Agroalimentare

Eco-industria

Industrie Culturali

e Creative

Industria della

Salute

Manifatturiero

avanzato

Mobilità

Sostenibile

Lombardia Piattaforme aeronautiche con particolare riguardo alle macchine a pilotaggio

remoto

Sviluppo di applicazioni innovative downstream per il monitoraggio in tempo

reale della sicurezza del territorio e delle infrastrutture.

Sviluppo di sistemi innovativi per la riduzione degli impatti tra debris e le

infrastrutture in orbita

Sviluppo di tecnologie per la sensoristica a bordo delle piattaforme stratosferiche

per il monitoraggio del territorio e al supporto alla gestione delle emergenze

Sviluppo di sistemi integrati di controllo innovativi, di monitoraggio e di

tracciabilità dei processi dell’industria alimentare

Alimenti sicuri per un consumo sostenibile

Sviluppo di tecnologie, materiali intelligenti per elementi edili “non strutturali”

per la sicurezza delle persone in caso di incidenti di origine naturale o antropica

Strumentazione e sensoristica per la diagnostica e la sicurezza dei Beni Culturali

Sviluppo di tecnologie indossabili innovative per rispondere a nuove esigenze

protezione individuale

Sviluppo di applicazioni tecnologiche, anche con tecnologie ICT, innovative per

realizzare nuovi ambienti domestici e lavorativi sicuri e accessibili.

Sviluppo di nuove applicazioni per la riduzione di rischi di incidenti negli ambienti

domestici e lavorativi

Sviluppo di tecnologie innovative e sistemi di trasporto intelligenti per la

sicurezza stradale e per il trasporto di merci con particolare riguardo a quelle

pericolose

Sicurezza nella mobilità di persone e merci

Salute dell’uomo

e dell’ambiente

Puglia Metodi e tecnologie per la gestione delle risorse naturali

Metodi e tecnologie di indagine dell’evoluzione morfologica del territorio

Tabella 4 (a): Sinergie tra le Traiettorie del Cluster e le aree prioritarie di sviluppo delle Smart Specialisation dei territori del Cluster.

Page 51: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

51

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Mobilità

Automotive Basilicata Mobilità sostenibile

Mobilità elettrica e sistemi di accumulo, metodologie per la gestione, il rilievo e

l'analisi di consumo energetico (Battery Management System)

Logistica Calabria Miglioramento dei processi logistici

Adozione di Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS) a supporto del sistema portuale e

logistico

Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione sono ampiamente utilizzate a

supporto della realizzazione dei sistemi logistici e di trasporto per il tracciamento, la

gestione e l’analisi di flussi informativi relativi alle merci e ai sistemi di trasporto, la

sicurezza delle informazioni, i servizi di infomobilità

Trasporti e logistica

avanzata

Tecnologie per i

beni culturali, il

turismo e l’edilizia

sostenibile

Campania Information, Security and Safety (e.g., sistemi di ottimizzazione del traffico e dei flussi

logistici fra i diversi nodi; metodologie e sistemi di integrazione informativa per la

gestione della logistica di merci e persone; sistemi a supporto del passeggero;

tecnologie RFID per l’efficientamento del processo logistico-produttivo; soluzioni

integrate per la sicurezza del mezzo di trasporto dal punto di vista passivo attivo e

preventivo; tecnologie innovative da installare a bordo di per la sicurezza dei

passeggeri ed il controllo real time dello stato del mezzo di trasporto; sistemi integrati

per la situation awareness ed il supporto operativo per la sicurezza in situazioni di

emergenza nelle infrastrutture di trasporto; sistemi per la safety & security delle

persone e delle infrastrutture)

Mobilità sostenibile di flussi turistici legati ai beni culturali

Smart Cities &

Communities

Sicilia Trasformare la mobilità urbana in una smart mobility: spostamenti agevoli, buona

disponibilità di trasporto pubblico innovativo e sostenibile con mezzi a basso impatto

ecologico, regolamentazione dell’accesso ai centri storici a favore di una maggiore

vivibilità, adozione di soluzioni avanzate di mobility management e di infomobilità per

gestire gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con le aree limitrofe

Page 52: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

52

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Energia e

Ambiente

Reti intelligenti per

la gestione efficiente

dell’energia

Sardegna Studio e realizzazione di sistemi e componenti innovativi per lo sfruttamento e

l’integrazione dell’energia, prodotta da fonti rinnovabili e non, nelle reti

attive/intelligenti di distribuzione dell’energia allo scopo di aumentare l’efficienza

complessiva del sistema energetico elettrico e di ridurre le emissioni di CO2

Sviluppo della convergenza di Smart Grid e generazione distribuita di potenza

elettrica quale nuova frontiera dell’ICT, attraverso lo studio, lo sviluppo e

l’implementazione di modelli di previsione e gestione dei flussi intermittenti

prodotti da fonti rinnovabili, per garantire equilibrio, stabilità e qualità di servizio

nel sistema elettrico

Reti intelligenti per la gestione dell’energia: gestione, produzione, accumulo,

mobilità elettrica, efficientamento energetico

Bioeconomia

Energia

Basilicata Tecniche e sistemi per il riuso di acque reflue in agricoltura mediante interventi di

ottimizzazione del sistema di captazione, stoccaggio e trattamento delle acque

piovane, affiancato ad un sistema di raccolta e depurazione delle acque reflue

urbane

Fonti Rinnovabili e sistemi di accumulo

Nuove tecnologie fotovoltaiche ad alta efficienza (fotovoltaico organico e ibrido)

Sistemi di accumulo per massimizzare utilizzo FER

Valorizzazione energetica di biomasse e rifiuti per uno sviluppo locale sostenibile

Generazione distribuita e reti elettriche intelligenti (Smart Grid)

Tecnologie per la realizzaiozne di microgrid

Sistemi per lo smart metering e reti di sensori per il monitoraggio dei consumi

Bioedilizia

Logistica

Calabria Edifici efficienti e che utilizzano energia pulita. Sistemi di monitoraggio e controllo

e sistemi per la simulazione e valutazione degli impatti ambientali e economici.

Smart automation, building automation, città intelligenti: tecnologie per

l’automazione e la gestione a distanza di impianti e dispositivi di appartamenti e

interi edifici o quartieri finalizzate a migliorare, insieme alle prestazioni energetiche

o ambientali, anche comfort abitativo

Soluzioni innovative per la gestione integrata e georeferenziata delle informazioni

sulle costruzioni non solo di tipo architettonico e distributivo ma anche sul

risparmio energetico, sulla sicurezza strutturale, su tipologia e eco-compatibilità

dei materiali impiegati, etc. da integrare nei sistemi informativi regionali

Riduzione dell’impatto ambientale delle attività marittime e portuali di grande

rilievo anche dal punto di vista della competitività dei nodi logistici.

Riduzione dei consumi energetici portuali, l’utilizzo di fonti alternative o la

realizzazione di sistemi innovativi di smaltimento dei rifiuti. Tematiche connesse

riguardano l’introduzione di sistemi innovativi di gestione ambientale, l’adozione di

forme avanzata di collaborazione lungo l’intera supply chain per la gestione del

rischio ambientale, lo sviluppo di tecniche di simulazione e di analisi dell’impatto

ambientale, ecc.

Page 53: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

53

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Tecnologie per i beni

culturali, il turismo e

l’edilizia sostenibile

Energia ambiente

chimica verde

Campania Smart buildings: sostenibilità, sicurezza e qualità della vita per condomini

intelligenti e quartieri sostenibili

Microreti smart: Tecnologie, Apparati e Metodologie di controllo

Accumulo dell'Energia Elettrica: Tecnologie e Tecniche di controllo

Nuovi Dispositivi, Tecnologie e Metodologie della Misurazione per Applicazioni

Smart

Efficienza energetica

Smart Energy e Sostenibilità ambientale

Energia

Smart Cities &

Communities

Sicilia Edifici intelligenti e micro-reti, energia distribuita e tecnologie abilitanti finalizzati

alla riduzione del consumo energetico e del costo dell'energia, gestione dell'energia

e dei servizi a rete e pianificazione territoriale sostenibile, le nuove tecnologie

innovative nell'ambito dell'eco innovazione, mobilità sostenibile ed uso efficiente

dell'energia nei contesti urbani

Efficienza energetica e sostenibilità ambientale; riduzione dell’ammontare di rifiuti

tramite raccolta differenziata e iniziative di riuso, riduzione delle emissioni di CO2,

razionalizzazione, dell’edilizia ed il conseguente abbattimento dell’impatto del

riscaldamento e della climatizzazione, razionalizzazione dell’illuminazione

pubblica; promozione, protezione e gestione del verde urbano nonché la bonifica

delle aree dismesse.

Page 54: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

54

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Cultura e

Turismo

ICT

Turismo e beni

culturali e

ambientali

Sardegna Modellazione in 3D dei beni culturali

o Sviluppo di nuovi ambienti, applicazioni, strumenti e servizi per la digitalizzazione 3D

e l’utilizzo creativo delle risorse culturali digitali provenienti da collezioni scientifiche,

archivi, musei, biblioteche e siti del patrimonio culturale

o Sviluppo di nuove tecnologie per l’acquisizione, l’archiviazione, la distribuzione e

l’esplorazione interattiva ed ubiqua di modelli digitali 3D

Costruzione di pacchetti turistici attraverso lo scambio di informazioni tra operatori

locali fornitori di servizio, miglioramento dell’offerta attraverso la gestione del cliente

(Customer Relationship Management), analisi del comportamento dei clienti

Sviluppo di APP turistiche per pianificare al meglio il viaggio, APP per guidarlo alle

attrazioni in Sardegna, APP per le specificità culturali, intrattenimento, cibo, vini, del

territorio, migliorare la copertura delle reti WIFI

Migliorare la comunicazione su WEB, estrarre conoscenza dalle community

(sentiment analisys) supportare le aziende turistiche a vendere su WEB, analizzare le

campagne di marketing per segmento/mercato e adattarle

Sviluppo di APP per la visualizzazione dei siti e degli attrattori culturali prima e

durante il viaggio (per esempio tramite realtà aumentata)

Industria culturale

e creativa

Basilicata Tecnologie per la ricostruzione virtuale di siti archeologici, paesaggi culturali, fruibili

anche mediante dispositivi mobili ai fini di migliorare la qualità e la quantità di

informazioni al turista

Sviluppo di piattaforme online e offline per la visualizzazione e fruizione virtuale di

contesti architettonici ed archeologici di difficile accessibilità

Creazione di un sistema Cloud per la gestione integrata, la condivisione e la

comunicazione del patrimonio culturale su base geografica (GIS-Cloud) a supporto

della cooperazione regionale tra i vari soggetti che possiedono e gestiscono

contenuti, informazioni e dati scientifici e le pubbliche amministrazioni

Tecnologie per la fruizione, valorizzazione e comunicazione web, social e social media

marketing del territorio della Basilicata e dei suoi beni culturali, ambientali,

paesaggistici

Turismo e Cultura Calabria Tecnologie per il recupero, la conservazione e valorizzazione dei beni culturali

Sistemi di social e semantic web, sentiment analysis, estrazione informazioni,

virtualizzazione contenuti e gestione di servizi online, anche on demand

Creazione di nuovi percorsi esperienziali e conoscitivi, attraverso l’uso di tecnologie e

applicazioni digitali che favoriscano approcci basati su meccanismi percettivi

multisensoriali, sull’interattività e sul coinvolgimento attivo

Tecnologie per i

beni culturali, il

turismo e l’edilizia

sostenibile

Campania Future Internet (Internet of Things, Internet of Services, Participatory Sensing),

Information Extraction/Retrieval, Semantic Indexing e Data Mining per BIG DATA di

Linked Open Data (LOD)

Sensori intelligenti di tipo visivi, ambientali

Tecnologie per la realtà aumentata

Mobilità sostenibile di flussi turistici legati ai beni culturali

Page 55: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

55

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Turismo -beni

culturali-cultura

Sicilia Attività e nuove tecnologie per l’industria dell’esperienza e per lo sviluppo di contenuti

culturali e creativi: promozione di ambienti di realtà virtuale ed aumentata e di

tecnologie mobile context & location aware

Nuove tecnologie per la tutela, conservazione e restauro del patrimonio

culturale/naturale: sviluppo di soluzioni hardware e software per il monitoraggio in

tempo reale dei BB.CC., sistemi per la diagnostica, caratterizzazione, imaging, sistemi

innovativi per la manutenzione e conservazione dei beni artistici e architettonici

Attività e nuove tecnologie per la valorizzazione innovativa del patrimonio

culturale/naturale e per lo sviluppo dei servizi turistici: tecnologie del web semantico,

strumenti e piattaforme digitali, applicazioni multimediali interattive, applicazioni per

palmari e apparecchi mobili, giochi interattivi, applicazioni educative, creazione di

modelli virtuali dei monumenti per la personalizzazione e stampa in 3D, App souvenir,

etc.

Sviluppo di piattaforme digitali e servizi web per il turismo e la promozione culturale

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Istruzione e

Formazione

L’innovazione nel

sistema ICT

Molise Scuola digitale ed inclusione sociale

Ricerca, economia della conoscenza ed ICT per le imprese

Agenda Digitale Sicilia Piattaforme web e strumenti di apprendimento on-line (e-learning) che

consentano di garantire pari condizioni di accesso all’istruzione, alla formazione

ed all’aggiornamento professionale nei territori marginali, a partire dalle isole

minori

Piattaforma regionale per la gestione del sistema formativo

Azioni di alfabetizzazione e inclusione digitale per stimolare l’utilizzo del web e

dei servizi pubblici

Interventi per lo sviluppo delle competenze digitali (e-skills) nelle imprese e nelle

pubbliche amministrazioni per innalzare le competenze di gestione delle ICT

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Government

L’innovazione

nel sistema ICT

Molise e-government, open data e semplificazione

ICT Sardegna Piena digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali integrati

ed interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese

Reingegnerizzazione dei processi della PA Regionale con un ecosistema flessibile

completamente digitalizzato

Page 56: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

56

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Agenda Digitale

e ICT

Basilicata Sviluppo dell'infrastruttura per la banda ultralarga

Digitalizzazione dei prodotti e processi amministrativi

o Realizzazione di soluzioni tecnologiche per la qualificazione di servizi on-line per i

cittadini ed attori economici e sociali (e.g., conservazione sostitutiva, archiviazione,

identità digitale del cittadino, erogazione servizi in Cloud Computing)

Realizzazione servizi in rete pienamente interattivi connessi al data center (sistemi di

e-government, e-procurement, sistemi di fatturazione elettronica ed e-payment,

documento informatico unico del cittadino e identità digitale)

Agenda Digitale Sicilia Adozione di piattaforme comuni e razionalizzazione delle banche dati pubbliche nella

cornice del Sistema Pubblico di Connettività, ricorrendo anche all’utilizzo di soluzioni

in Cloud Computing

Digitalizzazione per l’innovazione dei processi interni nei vari ambiti della Pubblica

Amministrazione, e implementazione e diffusione di servizi interoperabili nel quadro

del Sistema Pubblico di Connettività, che includano anche soluzioni integrate per le

Smart Cities and Communities

Implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e sviluppo del Fascicolo Sanitario

Elettronico di seconda generazione a supporto dei processi di dematerializzazione;

implementazione di cartelle cliniche informatizzate e sistemi per la loro conservazione

in formato esclusivamente digitale, interoperabili con il Fascicolo Sanitario Elettronico,

distinte per livelli di complessità assistenziale. Dematerializzazione dei processi

amministrativi

Condividere tramite open data i flussi di dati dei cittadini

o Semplificazione amministrativa, digitalizzazione dei processi e delle procedure

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Salute e

Benessere

Il sistema

agroalimentare

Le scienze della

vita

L’innovazione nel

sistema ICT

Molise Sviluppo di tecnologie e biotecnologie industriali applicate all’industria alimentare

E-health e telemedicina

Ambient Assisted Living

Sanità elettronica

Page 57: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

57

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

ICT

Biomedicina

Sardegna Sistemi ICT per l’analisi di dati ad alta processività per la medicina personalizzata

Sviluppo di tecnologie abilitanti e pervasive come l’ICT, nate intorno a progetti

industriali per altri settori, per gestire ed analizzare dati biologici (big data) che le

tecnologie omiche generano nella fase di biomarker discovery

Ricerca genetica e genomica realizzata tramite tecnologie bioinformatiche stato

dell’arte e piattaforme di calcolo ad alte prestazioni

Tecnologie di big data genomics e la loro applicazione alla analisi di dati di next

generation sequencing ed alla gestione ed analisi di biobanche computazionali di

grande scala

Informatica clinica (modellazione di dati biomedici, integrazione di domini clinici,

tracciabilità del processo clinico)

Tecnologie genomiche per lo sviluppo di metodi di prevenzione, diagnosi e cura

personalizzata e associate tecnologie di analisi bioinformatica ed automazione del

processo

Agenda Digitale e

ICT

Basilicata Realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, potenziamento del sistema

informativo socio-sanitario (attraverso sistemi di Patient Workflow Management e

Patient Relationship Management), sistemi di prenotazione e pagamento multi-

attore integrati e multicanale.

Dematerializzazione del processo di prescrizione e produzione della documentazione

sanitaria

Scienze della Vita Calabria Sistemi e i servizi informatici avanzati per il supporto alle decisioni cliniche-sanitarie e

l’organizzazione e gestione dei processi sanitari (ICT e smart communities) e la

nutraceutica (agroalimentare)

Diagnostica per immagini ad altissima risoluzione

Dispositivi biomedicali, biomeccanica, sistemi e nuove applicazioni mediche e

diagnostiche

o Sviluppo di tecnologie a supporto dei processi riabilitativi per realizzare dispositivi

innovativi ed a basso costo basati sull'interazione tra sensori, attuatori, robot e sistemi

di visualizzazione di informazioni

Biotecnologie e

salute dell’uomo

Campania Soluzioni ed applicazioni ICT per le Biotecnologie e la salute umana (e.g.,

bioinformatica, Big Data Analytics per la medicina preventiva e predittiva,

telemedicina e teleassistenza, modelli innovativi per l’ottimizzazione e gestione dei

processi socio-sanitari, servizi e tecnologie ICT per la salute personalizzata)

Scienze della Vita Sicilia Sviluppo di tecnologie sensoristiche avanzate per la realizzazione di chip e sensori da

impiantare sotto cute o nelle ossa dei pazienti per controllarne lo stato in modalità

wireless. Sviluppo di applicazioni per smartphone con modalità paziente e modalità

medico curante per il controllo in tempo reale dello stato dell’arte della cura in corso

grazie ai sensori e chip presenti sotto cute o impiantate nelle ossa post intervento dei

pazienti

E- health (E-Care, telemedicina, ... ): Sviluppo delle pratiche della salute dei pazienti

con tecnologie avanzate attraverso il supporto di strumenti informatici, personale

specializzato e tecniche di comunicazione medico-paziente

Page 58: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

58

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Traiettoria Rif. S3 Regione Aree prioritarie di sviluppo

Sicurezza

Aerospazio Basilicata Studio dei rischi naturali

o Tecnologie satellitari, sistemi Lidar di nuova concezione, la radiometria ottica, sistemi di

radiosondaggio, sensoristica, elaborazione dati, tecnologie di controllo e di

radiotrasmissione, droni, mezzi aeromobili per il monitoraggio, tecniche di previsione e

mitigazione dei rischi naturali e antropici, con particolare riferimento al rischio sismico,

idrogeologico, idraulico e da incendi

Gestione e protezione delle risorse naturali ed ambientali per la previsione di eventi

idrologici e meteorologici estremi

Tecnologie per i

beni culturali, il

turismo e l’edilizia

sostenibile

Campania Gestione della sicurezza di grandi infrastrutture urbane e regionali, per la sostenibilità e

la sicurezza di sistemi urbani, centri storici, edilizia di pregio e lifelines (e.g.,

metodologie, tecniche e sistemi per il monitoraggio delle infrastrutture di rete su larga

scala (i.e. Internet), i grandi data center, le infrastrutture e gli impianti elettrici; sviluppo

di piattaforme di gestione delle informazioni da rischi naturali ed antropici; sviluppo di

una piattaforma di gestione integrata del rischio per tutti i sottosistemi che

compongono il sistema urbano basato su approcci di tipo affidabilistico per consentire

l’indirizzamento di procedure di intervento e di rapido adattamento del sistema)

Ambiente e rischi

naturali

Calabria Tecniche e prodotti per l’analisi e valutazione del rischio idrogeologico. Dispositivi e

sistemi di monitoraggio del rischio idrogeologico. Dispositivi e soluzioni per la

protezione antisismica. Sensori e reti per il monitoraggio antisismico di edifici e

infrastrutture. Sistemi di allerta precoce e gestione dell’emergenza (Early Warning

Systems)

Tabella 4 (b): Sinergie tra le Traiettorie del Cluster e le aree prioritarie di sviluppo delle Smart Specialisation delle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna) e delle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia).

Page 59: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

59

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Le opportunità future: sinergie con la

programmazione 2014-2020

Al fine di dare una collocazione agli sviluppi futuri di

Smart Communities e alle opportunità che vi si

potranno ricondurre su scala europea, nazionale e

locale, sono stati analizzati gli elementi di sinergia delle

Traiettorie di Sviluppo del Cluster rispetto ai temi

oggetto della programmazione 2014-2020, così come

delineata nell’Accordo di Partenariato (approvato a

ottobre 2014) e declinata dalle programmazioni

operative nazionali e regionali. Proprio nell’ottica di

evidenziare non solo le sinergie a livello di obiettivi, ma

anche le opportunità di finanziamento che gli sviluppi

di Smart Communities potranno trovare in tali

programmazioni, l’analisi è corredata da

un’indicazione di allocazione di risorse economiche

destinate ai diversi obiettivi tematici, così come

specificati nei documenti di programmazione

regionale 2014-2020.

Le sinergie con la programmazione futura aprono in

realtà a molteplici opportunità: da un lato le iniziative

progettuali che nasceranno all’interno del Cluster in

linea con le sue Traiettorie di Sviluppo potranno

trovare opportunità di finanziamento nelle

programmazioni regionali, avendone chiari obiettivi,

esigenze e impatti attesi; dall’altro il Cluster potrà

rappresentare un interlocutore importante per gli

stakeholder che dovranno destinare le risorse

economiche per gli sviluppi progettuali, in quanto avrà

un punto di vista privilegiato su stato dell’offerta e

prospettive di innovazione sui temi delle Smart

Communities.

I Programmi Operativi Regionali

I Programmi Operativi Regionali per l'utilizzo del

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e del

Fondo Sociale Europeo (FSE) per il periodo 2014-2020

rappresentano strumenti chiave per lo sviluppo

regionale, per il supporto all’economia e il sostegno

15 A febbraio 2015 risultavano approvati 11 POR-FESR, tra cui quelli di sette

delle nove Regioni coinvolte nel Cluster, e 16 POR-FSE, di cui otto dei nove

presentati dalle suddette Regioni (Fonte- Regioni.it 2684 - 17/03/2015).

all’occupazione. Le risorse economiche destinate dalle

singole Regioni al raggiungimento degli obiettivi

Europa 2020 di crescita intelligente, sostenibile e

inclusiva e dell'Agenda territoriale 2020 di coesione

territoriale costituiscono, quindi, un elemento di

opportunità a cui guardare per il finanziamento di

sviluppi di ricerca e innovazione sui temi oggetto del

Cluster15.

La politica di coesione dell’Unione Europea, articolata

in 11 Obiettivi Tematici (OT) indirizzati al

raggiungimento degli obiettivi di crescita e in base ai

quali sono stati definiti i Programmi Operativi

Regionali. Alcune indicazioni in merito alla

destinazione delle risorse, hanno peraltro identificato

linee di indirizzo comune, tra cui:

concentrare almeno il 60% delle risorse del

FESR sugli Obiettivi Tematici di “Ricerca,

sviluppo tecnologico e innovazione” (OT1),

“Agenda digitale” (OT2), “Competitività delle

piccole e medie imprese” (OT3);

destinare almeno il 20% del totale delle

risorse del FESR su “Energia sostenibile e

qualità della vita” (OT4);

destinare almeno il 5% del totale delle risorse

del FESR all’attuazione dell’Agenda Urbana

per lo sviluppo sostenibile delle città;

riservare il 20% della spesa del FSE

all’inclusione sociale.

La ripartizione del budget che le singole

amministrazioni regionali hanno concordato con la

Commissione Europea, nel rispetto dei requisiti di cui

sopra, è quindi espressione dei fabbisogni e delle

vocazioni territoriali. La Tabella 5 riporta tali dotazioni

finanziarie previste dalle Regioni del Cluster per la

programmazione 2014-2020 ed evidenzia il sostanziale

allineamento di tutte le Traiettorie di Sviluppo del

Cluster con i Programmi Operativi Regionali. Questa

analisi è stata completata con una panoramica delle

dotazioni finanziarie dei Programmi Regionali delle

Regioni dell'Obiettivo “Convergenza” (Basilicata,

Page 60: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

60

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Calabria, Sicilia, Campania) e delle Regioni in

transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna). Osservando

la Tabella 5 è interessante notare che, anche in linea

con le proprie Smart Specialisation, le Regioni hanno

fatto scelte chiare, soprattutto per quanto riguarda

temi come i cambiamenti climatici e la sicurezza del

territorio, la tutela dell’ambiente e le infrastrutture di

trasporti. Al contrario, la sostenibilità energetica, la

digitalizzazione e l’efficienza dell’amministrazione,

oltre che l’occupazione, l’inclusione sociale e

l’istruzione / formazione rappresentano temi chiave

per tutte le realtà territoriali, sebbene ognuna li declini

in base alle proprie esigenze e priorità di sviluppo.

Data la natura dei temi e degli obiettivi di sviluppo del

Cluster Smart Communities, va osservato che ulteriori

opportunità di finanziamento (non incluse nelle tabelle

che seguono) potranno essere ricondotte anche ai

fondi FEASR disponibili sui Piani di Sviluppo Rurale dei

territori del Cluster.

Obiettivi tematici

Re

gio

ne

Pie

mo

nte

Re

gio

ne

Ve

ne

to

Pro

vin

cia

Au

ton

om

a T

ren

to

Re

gio

ne

Lo

mb

ard

ia

Re

gio

ne

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a

Re

gio

ne

Lig

uri

a

Re

gio

ne

To

sca

na

Re

gio

ne

La

zio

Re

gio

ne

Pu

glia

16

Tra

iett

ori

e C

TN

OT1: Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

355 114 55 349 140,5 80 253 180 672 Tutte

OT2: Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC

9817 85 - 20 4018 41 79,5 154 272

Government Salute e Benessere Istruzione e Formazione Cultura e Turismo

OT3: Migliorare la competitività delle PMI, del settore agricolo (per FEASR) e del settore ittico e acquicolo (per il FEAMP)

212,5 171 28 295 120 135 152 276 1118

Mobilità Energia e Ambiente Cultura e Turismo Istruzione e formazione Salute e Benessere Sicurezza e monitoraggio

OT4: Sostenere la transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio in tutti i settori

20319 126 22 195 104 79 197 176 396 Energia e Ambiente Mobilità

OT5: Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi

- 45 - - - 42 124 90 327 Sicurezza e monitoraggio

16 I dati riportati non comprendono la dotazione finanziaria destinata

all’Asse prioritario 12 - Sviluppo urbano sostenibile pari a 130.000.000€. 17 Il dato riportato comprende la dotazione finanziaria destinata a OT2 su

Asse II (“Agenda Digitale”) e su Asse VI (“Sviluppo Urbano Sostenibile”). 18 Il dato è stato calcolato come: 30.094.763€ (dotazione Asse II - “Sviluppo

dell’ICT e attuazione dell’Agenda digitale”) + 10.000€ (dotazione Asse VI -

“Città attrattive e partecipate”, che impatta su OT2 e OT6).

19 Il dato riportato comprende la dotazione finanziaria destinata a OT4 su

Asse IV (“Energia Sostenibile e Qualità della Vita”) e su Asse VI (“Sviluppo

Urbano Sostenibile”).

Page 61: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

61

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

OT6: Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse

5920 - - 19 5821 - 30 - 1142

Energia e Ambiente Cultura e Turismo

OT7: Promuovere il trasporto sostenibile e rimuovere le strozzature nelle principali infrastrutture di rete

- - - - - - 49 - 462 Mobilità

Tabella 5 (a): Corrispondenza tra le Traiettorie Tecnologiche del Cluster e le priorità della programmazione regionale. [Fonte: elaborazione dati contenuti nei Programmi Operativi Regionali].

Obiettivi tematici

Re

gio

ne

Pie

mo

nte

Re

gio

ne

Ve

ne

to

Pro

vin

cia

A

uto

no

ma

Tre

nto

Re

gio

ne

Lo

mb

ard

ia

Re

gio

ne

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a

Re

gio

ne

Lig

uri

a

Re

gio

ne

To

sca

na

Re

gio

ne

La

zio

Re

gio

ne

Pu

glia

Tra

iett

ori

e C

TN

OT8: Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

400 306 38 358 491 158 191 414 542 Istruzione e Formazione

OT9: Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

176,5 189 22 227 157 71 73 180,5 1020

Istruzione e Formazione Salute e Benessere

OT10: Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente

259 252 44 332,5 108,5 110 84 238,5 755 Istruzione e Formazione

OT11: Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

2,5 23 2 20 1,5 2 3 33 60 Government

Tabella 5 (b): Corrispondenza tra le Traiettorie Tecnologiche del Cluster e le priorità della programmazione regionale. [Fonte: elaborazione dati contenuti nei Programmi Operativi Regionali].

Obiettivi tematici

Re

gio

ne

Ab

ruzz

o

Re

gio

ne

Mo

lise

Re

gio

ne

S

ard

eg

na

Re

gio

ne

B

asi

lica

ta

Re

gio

ne

Ca

lab

ria

Re

gio

ne

C

am

pa

nia

Re

gio

ne

Sic

ilia

Tra

iett

ori

e C

TN

OT1: Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

45 23 129 96 210 515 457 Tutte

OT2: Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC

26 12 130 98 169 349 343

Government Salute e Benessere Istruzione e Formazione Cultura e Turismo

20 Il dato riportato comprende la dotazione finanziaria destinata a OT6 su Asse V (“Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali”) e su

Asse VI (“Sviluppo Urbano Sostenibile”). 21 Il dato è stato calcolato come: 37.589.526€ (dotazione Asse V - “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”) + 20.013.716€ (dotazione Asse

VI - “Città attrattive e partecipate”, che impatta su OT2 e OT6).

Page 62: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

62

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

OT3: Migliorare la competitività delle PMI, del settore agricolo (per FEASR) e del settore ittico e acquicolo (per il FEAMP)

65 33 213 138 187 397 668

Mobilità Energia e Ambiente Cultura e Turismo Istruzione e formazione Salute e Benessere Sicurezza e monitoraggio

OT4: Sostenere la transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio in tutti i settori

39 20 150 133 469 640 1129 Energia e Ambiente Mobilità

OT5: Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi

25 - 56 - 94 370 295 Sicurezza e monitoraggio

OT6: Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse

21 14 164 167 324 1084 497 Energia e Ambiente Cultura e Turismo

OT7: Promuovere il trasporto sostenibile e rimuovere le strozzature nelle principali infrastrutture di rete

- - - 67 224 224 684 Mobilità

Tabella 5 (c): Corrispondenza tra le Traiettorie Tecnologiche del Cluster e le priorità della programmazione regionale. [Fonte: elaborazione dati contenuti nei Programmi Operativi Regionali].

Obiettivi tematici

Re

gio

ne

A

bru

zzo

Re

gio

ne

M

oli

se

Re

gio

ne

Sa

rde

gn

a

Re

gio

ne

Ba

silic

ata

Re

gio

ne

Ca

lab

ria

Re

gio

ne

Ca

mp

an

ia

Re

gio

ne

Sic

ilia

Tra

iett

ori

e C

TN

OT8: Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

64 24 171 119 169 352 333 Istruzione e Formazione

OT9: Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

33 12 140 134 217 465 384 Istruzione e Formazione Salute e Benessere

OT10: Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente

36 10 156 105 232 405 424 Istruzione e Formazione

OT11: Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

4 0,5 16 14 16 25 33 Government

Tabella 5 (d): Corrispondenza tra le Traiettorie Tecnologiche del Cluster e le priorità della programmazione regionale. [Fonte: elaborazione dati contenuti nei Programmi Operativi Regionali].

I Programmi Operativi Nazionali

Nell’ambito dell’Accordo di Partenariato sono stati

presentati 11 Programmi Operativi Nazionali (PON)

cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo o dal Fondo

Europeo di Sviluppo Regionale. In Tabella 6 sono

riportate le dotazioni finanziarie previste per il periodo

22 Per i dettagli sui contenuti dei Programmi http://www.opencoesione.gov.it/programmi_2014_2020

2014-2020 e l’allineamento delle Traiettorie di

Sviluppo del Cluster con le priorità di sviluppo

individuate dai Programmi Operativi Nazionali22.

Page 63: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

63

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Programma Operativo Nazionale Dotazione Finanziaria 2014-2020 [mln€] Traiettorie CTN

PON Città Metropolitane 892 Tutte

PON Cultura e Sviluppo 490,9 Cultura e Turismo

PON Governance e Capacità Istituzionale 827 Government Cultura e Turismo Salute e Benessere

PON Imprese e competitività 2.400 Tutte

PON Inclusione 1.200 Salute e Benessere

PON Infrastrutture e reti 1.844 Mobilità

PON Iniziativa occupazione giovani 1500 Istruzione e Formazione

PON Legalità 377 Government

PON Istruzione 3.019 Istruzione e Formazione

PON Ricerca e innovazione 1.286 Tutte

PON Sistemi di politiche attive per l'occupazione 2.177 Istruzione e Formazione Salute e Benessere

PON Iniziativa PMI23 103 Tutte

Tabella 6: Le risorse finanziarie previste dai PON e le opportunità di sinergia con le Traiettorie del Cluster [Fonte: www.agenziacoesione.gov.it , www.opencoesione.gov.it/programmi_2014_2020].

Gli elementi di allineamento delle Traiettorie di Sviluppo rispetto ai temi dei PON e dei POR sono discussi con maggiore

dettaglio in Sezione 4.

23 Nel mese di ottobre 2015 è stata formalizzata la proposta di riprogrammazione del PON Imprese e Competitività a favore del Programma Operativo Nazionale

“Iniziativa PMI” 2014 – 2020. Il nuovo Programma è stato approvato dalla Commissione europea a inizio dicembre con un budget complessivo di 102,5 milioni di

euro per promuovere la competitività delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno migliorando le condizioni di accesso al credito attraverso una forma di intervento

mirata e basata sul ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria. Per maggiori approfondimenti: http://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/pon-

iniziativa-pmi

Page 64: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

64

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il Programma Nazionale della Ricerca 2015-2020

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione

Economica (Cipe) ha approvato il 1 maggio 2016 il

Programma Nazionale per la Ricerca (PNR 2015-2020),

lo strumento che definisce la strategia della ricerca

italiana per i prossimi cinque anni.

Il PNR non individua priorità tra le diverse discipline

scientifiche della ricerca di base, ma propone una

tassonomia della ricerca applicata e traslazionale

organizzandola in dodici aree: Aerospazio; Agrifood,

Cultural Heritage; Blue growth; Chimica verde; Design,

creatività e Made in Italy; Energia; Fabbrica

intelligente; Mobilità sostenibile; Salute; Smart,

Secure and Inclusive Communities; Tecnologie per gli

Ambienti di Vita. Si tratta delle aree in cui la ricerca,

soprattutto se realizzata in collaborazione tra pubblico

e privato, può produrre i migliori risultati. Le aree, che

tengono conto anche del peso industriale dei settori

produttivi ad esse collegate, sono state analizzate

incrociando due tipi di indicatori: quelli relativi alla

rilevanza della ricerca italiana nei vari settori in termini

di pubblicazioni scientifiche e quelli relativi alla

capacità innovativa legata alla capacità brevettuale. Le

aree così definite compongono in un quadro coerente

le scelte strategiche compiute a livello europeo –

soprattutto con il programma quadro Horizon 2020 –

con le politiche di intervento definite a livello nazionale

e regionale.

Il PNR si articola in sei Programmi fondamentali. Ogni

Programma ha obiettivi precisi e per raggiungerli sono

definite, per ciascuno, una serie di azioni che verranno

finanziate attraverso specifici fondi della ricerca. I sei

Programmi con i relativi obiettivi sono

schematicamente riportati in Figura 10.

Figura 10: Articolazione del PNR 2015-2020.

INTERNAZIONALIZZAZIONE coordinare e integrare le risorse nazionali, quelle europee e quelle

internazionali

CAPITALE UMANO mettere al centro le persone come protagonisti della ricerca,

favorendo mobilità, dinamismo e ricambio generazionale

INFRASTRUTTURE DI RICERCA

valutare e sostenere in maniera selettiva le infrastrutture di ricerca,

pilastro della ricerca internazionale, in particolare della ricerca di

base

PUBBLICO-PRIVATO

rafforzare la collaborazione pubblico-privato per rafforzare la ricerca

applicata, la capacità di innovazione e il legame tra ricerca e sfide

della società

MEZZOGIORNO puntare sulle potenzialità del Mezzogiorno, valorizzandone le

specificità evitando sprechi e sovrapposizioni

EFFICIENZA E QUALITÀ DELLA SPESA rafforzare monitoraggio e trasparenza degli investimenti,

semplificare le procedure, rafforzare la gestione amministrativa

Page 65: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

65

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Il quarto obiettivo è la collaborazione pubblico-privato,

qui intesa come leva strutturale per la ricerca e

l’innovazione. In tale ambito, i Cluster Tecnologici

Nazionali, costituiti coerentemente con le aree di

specializzazione della ricerca applicata, sono

riconosciuti come infrastrutture permanenti per il

dialogo tra università, enti pubblici di ricerca e imprese

e tra centro e territori. In particolare le azioni del

Programma Pubblico-Privato prevedono la ricerca

industriale e sostegno degli investimenti privati in

innovazione, attraverso il supporto diretto ai Cluster

Tecnologici Nazionali e il finanziamento della ricerca

industriale nelle 12 aree di specializzazione, in

coordinamento con i Cluster Tecnologici Nazionali,

sperimentando politiche della domanda. Con questo

Programma il PNR riconosce inoltre come prioritario

l’ingaggio con la società attraverso il sostegno

dell’innovazione sociale, della filantropia per la ricerca,

e di azioni di comunicazione e informazione costante e

trasparente sul ruolo della ricerca. Il budget per questo

Programma, nel triennio 2015-2017, è pari a 487,1

milioni di euro.

In particolare, in riferimento alle aree di

specializzazione del PNR, il Cluster

SmartCommunitiesTech presidia l’area Smart, Secure

and Inclusive Communities che, per sua stessa

definizione, riconduce ad un perimetro di sviluppo di

comunità intelligente attento agli aspetti di inclusione

sociale e di sicurezza - fisica e logica, dell’ambiente e

delle persone, nonché ai relativi impatti ambientali,

sociali ed economici per cittadini, utenti, imprese. Il

PNR inserisce “Smart, Secure and Inclusive

Communities” tra le aree in transizione, vale a dire

“aree tecnologiche emergenti, nelle quali la domanda

pubblica può svolgere un ruolo determinante per il

consolidamento di nuove competenze e per la

promozione di nuovi mercati per l’innovazione”. In virtù

di questa loro caratteristica, tali aree saranno oggetto

di strumenti basati sulla leva della domanda pubblica,

e avranno una forte connessione con gli strumenti di

innovazione sociale.

In relazione alle Smart Communities è altrettanto

interessante osservare che il Programma per il

Mezzogiorno raccoglie gli interventi pensati nello

specifico per questa area geografica, proponendo

anche alcuni Progetti tematici su Distretti e Cluster

Tecnologici Nazionali, e prevede attività dedicate al

rafforzamento della capacità amministrativa.

I Programmi Europei di Cooperazione Territoriale

I Programmi Europei di Cooperazione Territoriale sono

orientati a far cooperare i territori di diversi Stati

membri mediante la realizzazione di progetti

congiunti, lo scambio di esperienze e la costruzione di

reti. Le tipologie di cooperazione previste sono24:

la cooperazione transfrontaliera fra regioni

limitrofe, che mira a promuovere lo sviluppo

regionale integrato fra regioni confinanti;

la cooperazione transnazionale su territori

più estesi, che coinvolge partner nazionali,

regionali e locali;

la cooperazione interregionale che coinvolge

tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea e

mira a rafforzare l'efficacia della politica di

coesione, promuovendo lo scambio di

esperienze, l’individuazione e la diffusione di

buone prassi.

Programmi di cooperazione Regioni CTN coinvolte Autorità di gestione candidata

Contributo globale FESR [€]

COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA

ITALIA- FRANCIA MARITTIMO Regione Liguria (Genova, Imperia, La Spezia, Savona), Regione Toscana (Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto)

Regione Toscana 169.702.411

24http://www.dps.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-

2020/Cooperazione_territoriale_europea/Cooperazione_territoriale_europ

ea.html

Page 66: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

66

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Programmi di cooperazione Regioni CTN coinvolte Autorità di gestione candidata

Contributo globale FESR [€]

ITALIA-FRANCIA ALCOTRA Regione Piemonte (Torino, Cuneo), Regione Liguria (Imperia)

Regione Rhone-Alps (FR) 198.876.285

ITALIA-SLOVENIA Regione Veneto (Venezia)

Regione Friuli Venezia Giulia

77.929.954

ITALIA-SVIZZERA Regione Lombardia (Verbano-Cusio-Ossola, Varese, Como, Lecco, Sondrio), Regione Piemonte (Biella, Vercelli, Novara)

Regione Lombardia 100.221.466

ITALIA-AUSTRIA Regione Veneto (Vicenza, Belluno, Treviso), Provincia Autonoma di Trento

Provincia Autonoma di Bolzano

82.238.866

ITALIA-CROAZIA Regione Veneto (Venezia, Rovigo, Padova), Regione Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini), Regione Puglia (Brindisi, Lecce, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani)

Regione Veneto 201.357.220

GRECIA-ITALIA Regione Puglia (Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Barletta Andria Trani)

Ministry of Development and Competitiveness of Greece

104.700.362

COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ESTERNA

ENI MED Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Puglia, Regione Toscana

Regione Sardegna Cfr. Nota25

IPA ITALIA-ALBANIA-MONTENEGRO Regione Puglia Regione Puglia 39.400.71126

COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE

ALPINE SPACE Regione Lombardia, Regione Veneto, Trentino-Alto Adige, Regione Piemonte, Regione Liguria

Austria - Land di Salisburgo

116.635.466

CENTRAL EUROPE Regione Piemonte, Regione Liguria, Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Regione Veneto, Regione Emilia - Romagna

Austria- Città di Vienna 246.581.112

MEDITERRANEO Regione Emilia- Romagna, Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Puglia, Regione Toscana, Regione Veneto

Francia- Région PACA 224.322.525

ADRIATIC IONIAN Provincia Autonoma di Trento, Regione Lombardia, Regione Veneto, Regione Emilia - Romagna, Regione Puglia

Regione Emilia Romagna 83.467.729

COOPERAZIONE INTERREGIONALE

URBACT UE28 Francia - Ministry of Urban Affairs

74.301.909

ESPON UE28 Lussemburgo - Ministero Infrastrutture

41.377.019

INTERACT UE28 Slovacchia - Bratislava Self Governing Region

39.392.587

25 Gli importi riguardanti il contributo del FESR ai programmi transfrontalieri e concernenti i bacini marittimi nell’ambito dell’ENI non sono stati ancora concordati.

26 L’importo indicato si riferisce alla sola dotazione FESR nell’ambito dello Strumento IPA II per il Programma transfrontaliero Italia – Albania - Montenegro

Page 67: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

67

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

Programmi di cooperazione Regioni CTN coinvolte Autorità di gestione candidata

Contributo globale FESR [€]

INTERREG EUROPE UE28 Francia - Consiglio Regionale Nord-Passo di Calais

359.326.320

Tabella 7: Le risorse finanziarie previste dai programmi di Cooperazione Territoriale e le opportunità di sinergia con le Traiettorie di Sviluppo del

Cluster SmartCommunitiesTech [Fonte: DPS27].

27 http://www.dps.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/Geografia_e_risorse_PO_2014-2020.pdf

Page 68: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

68

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il Programma Horizon 2020

Alle programmazioni sui fondi strutturali vanno, poi, ad

aggiungersi le opportunità rappresentate dalla

programmazione europea su fondi a gestione diretta,

di cui fa parte anche il programma Horizon 2020 per il

finanziamento di ricerca e sviluppo, la cui dotazione

finanziaria dedicata all’ICT è aumentata del 25%

rispetto a quella prevista dalla precedente

programmazione (Settimo Programma Quadro per la

ricerca e lo sviluppo tecnologico). Gli investimenti

mirano a supportare l’intera catena di sviluppo e

applicazione delle tecnologie ICT, dalla ricerca di base

all’innovazione, che può abilitare nuovi sviluppi di

business, spesso sulla base di tecnologie emergenti,

aumentare la competitività delle imprese nel settore

privato e accrescere efficienza e qualità dei servizi nel

settore pubblico, in tutti gli ambiti applicativi. In

particolare, nel biennio 2016-2017, la dotazione

finanziaria Horizon 2020 dedicata alle Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione ammonta a

circa 3,5 miliardi di Euro su un totale di 16 miliardi

(22%). Tale dotazione finanziaria è ripartita tra le

diverse priorità del Programma, dall’Excellence

Science, all’Industrial Leadership, ai Societal

Challenges, per supportare dalla ricerca di base allo

sviluppo di progetti pilota, fino alla fase di market

uptake.

Le risorse finanziarie inerenti i temi coperti dal Cluster

sono articolate su diverse parti del Programma:

Industrial Leadership: comprende azioni di

ricerca e innovazione sulle tecnologie ICT, sia

trainate dalle principali roadmap di sviluppo

industriale, sia spinte da un approccio bottom-

up volto a sviluppare le tecnologie abilitanti

chiave (Key Enabling Technologies) la ricerca

applicata e l’innovazione in tutti i settori. Le

aree tecnologiche, nel biennio 2016-2017 è

prevista una dotazione finanziaria pari a 1.527

milioni di Euro, riguardano:

o A new generation of components and

system: ingegneria di componenti e sistemi

integrati avanzati e intelligenti (electronics,

microsystems and embedded systems, organic

electronics, cyber-physical systems and

systems of systems);

o Advanced computing and cloud computing:

sistemi e tecnologie di elaborazione avanzate

(low-power multi/many-core computing

systems, next generation servers, micro-server

and highly parallel embedded computing

systems based on ultra-low power

architectures, new cross-layer programming

approaches);

o Future Internet: infrastrutture, tecnologie,

sistemi e servizi per l’evoluzione di Internet

(5G e oltre);

o Content technologies and information

management: tecnologie per la gestione

dell’informazione e la creatività digitali (Big

Data, content convergence and content rights

management, machine translation, media

convergence and social media, 3D, augmented

reality, real time media, relevant community

feedback, context-centric, advanced

gaming/gamification, multimodal and natural

human-computer interaction);

o Robotics and autonomous systems: robotica

e sistemi robotici (advanced robot capabilities

research and take-up, system abilities,

development and pilot installations);

o Micro- and nano-electronic technologies,

photonics: tecnologie abilitanti relative alla

microelettronica, alla nanoelettronica e alla

fotonica.

Societal Challenges: comprende la ricerca

applicata multidisciplinare e l’innovazione che

fanno leva sulle tecnologie ICT applicate alle

sfide sociali: salute, cambiamento demografico

e benessere; sicurezza alimentare, agricoltura e

silvicoltura sostenibile, ricerca marina e

marittima e delle acque interne e bio-economia;

energia sicura, pulita ed efficiente; trasporto

intelligente, verde e integrato; azione per il

clima, ambiente, efficienza delle risorse e

materie prime; l’Europa in un mondo che

cambia - società inclusive, innovative e

riflessive; società sicure - proteggere la libertà e

la sicurezza dell’Europa e dei suoi cittadini. In

particolare, nel biennio 2016-2017 è prevista

Page 69: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

69

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

una dotazione finanziaria di 697 mln di Euro per

sviluppi di innovazione sui temi:

o SC1 – Health, demographic change and

wellbeing: active ageing and self-

management of health, methods and data

o SC2 – Food security, sustainable agriculture

and forestry, marine and maritime and inland

water research and the bioeconomy: Robotics

Advances for Precision Farming

o SC3 – Secure, clean and efficient energy:

Engaging consumers towards sustainable

energy, Buildings, Industry, services and

products, Smart grids, storage and energy

system integration with increasing share of

renewables

o SC4 – Smart, green and integrated transport:

urban mobility, logistics, safety, intelligent

transport systems, Automated Road

Transport, Green vehicles, socio-economic and

behavioural research and forward looking

activities for policy making (Big Data in

transport)

o SC5 – Climate action, environment, resource

efficiency and raw materials: European data

hub of the GEOSS information system

o SC6 – Europe in a changing world –

Innovative, inclusive and reflective societies:

Co-creation for growth and inclusion,

Reversing inequalities and promoting fairness,

Understanding Europe – promoting the

European public and cultural space

o SC7 – Secure societies – Protecting freedom

and security of Europe and its citizens: Critical

infrastructure protection, Digital Security

Inoltre dal 2015, è stato avviato un ulteriore strumento

del Programma inerente in parte l’ICT, il Fast Track to

Innovation Pilot (dotazione finanziaria: 100 milioni di

Euro), che mira a supportare le azioni di innovazione

nell’ultima fase della catena di sviluppo, quella

antecedente l’introduzione nel mercato, in tutte le aree

tecnologiche e di applicazione.

Infine, a partire dal biennio 2016-2017, a seguito di una

riorganizzazione minore, sono state introdotte nella

struttura del Programma alcune dotazioni finanziarie

specifiche inerenti in parte l’ICT:

Cross-cutting activities (Focus Areas)

(dotazione finanziaria: 517 milioni di Euro):

riguarda sia la priorità Industrial Leadership, sia

quella Societal Challenges, e comprende azioni

volte a supportare lo sviluppo di alcune aree

focus specifiche in cui le tecnologie ICT vengono

applicate orizzontalmente in più ambiti (Smart

and sustainable cities), o viceversa costituiscono

uno strato tecnologico e infrastrutturale che

abilita orizzontalmente più ambiti di

applicazione (Internet of Things). In termini di

potenzialità di sviluppo di innovazioni abilitate

dall’ICT e inerenti le Smart Communities, tra le

aree applicative più rilevanti citiamo la Circular

Economy.

Page 70: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

70

Il posizionamento dei territori Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 71: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

71

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Il posizionamento dei territori

4. Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Page 72: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

72

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 73: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

73

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Al fine di fornire elementi utili alla programmazione

delle risorse nazionali, a un maggior coordinamento

delle agende di ricerca delle imprese e all’interazione

proficua di regioni e territori, il Cluster ha delineato una

roadmap di sviluppo della ricerca e innovazione. La

roadmap si articola attraverso le Traiettorie di

Sviluppo per le Smart Communities, intese come

indirizzi prioritari verso cui il Cluster

SmartCommunitiesTech intende orientare la ricerca e

innovazione degli attori nazionali e la collaborazione

pubblico-privato in questa area di specializzazione. Al

fine di cogliere appieno le evoluzioni dell’innovazione

tecnologica, i trend industriali e le esigenze alla base

delle comunità intelligenti, le Traiettorie di Sviluppo

del Cluster (e i relativi Ambiti di Intervento) sono

oggetto di una consultazione permanente con le

imprese, i centri di ricerca e gli stakeholder istituzionali

(pubbliche amministrazioni, enti, …). Per tale motivo il

perimetro delle Traiettorie e gli ambiti applicativi sono

da considerarsi elementi dinamici e in continua

evoluzione.

In linea generale, l’azione del Cluster si intende mirata

allo sviluppo e all’implementazione di modelli

innovativi di integrazione sociale, finalizzati a dare

soluzione a problemi di scala urbana e

metropolitana, attraverso la realizzazione di soluzioni

tecnologiche avanzate, indirizzate:

» al potenziamento delle capacità di

programmazione, monitoraggio e controllo di

interventi su sistemi integrati complessi,

orientate a supportare le decisioni strategiche

delle municipalità nonché a fornire requisiti

chiave agli attori industriali coinvolti nello

sviluppo tecnologico;

» all’innovazione di infrastrutture, strumenti,

sistemi, tecniche, metodologie e servizi

caratterizzanti settori di interesse sociale e con

impatti sui singoli individui e sulla comunità;

coniugando lo studio e l’implementazione di modelli

economici che ne garantiscano l’adozione, la

diffusione su larga scala e la competitività e

l’ottemperanza degli aspetti giuridici di eguaglianza e

di esplicazione individuale e comune dei diritti, il tutto

nell’ottica della sostenibilità e dell’inclusione sociale.

Inoltre, in risposta alle necessità di individuare le azioni

decisive in contesti fortemente interrelati come quelli

che caratterizzano lo scenario di sviluppo di

città/comunità intelligenti e con l’obiettivo di

indirizzare le sfide di domani con particolare

attenzione ai concetti di sostenibilità, ambientale,

sociale ed economica, il Cluster intende promuovere la

progettazione, lo sviluppo e l’impiego di sistemi per la

programmazione strategica e interdisciplinare di

sistemi complessi e in condizioni di incertezza.

Page 74: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

74

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Obiettivo di questo tipo di soluzioni è mettere a

disposizione sistemi di supporto alle decisioni che

permettano ai decisori di approcciare il problema in

modo nuovo, di prendere decisioni più informate e di

supportare lo sviluppo del consenso, tenendo conto dei

benefici e degli impatti potenziali sugli scenari futuri

che le azioni intraprese hanno sulla comunità, nel breve

e nel medio-lungo periodo.

Le Traiettorie di Sviluppo, pur mantenendo le

specificità dei settori applicativi di riferimento, sono

state delineate rispetto ad un framework comune.

L’analisi si sviluppa, innanzitutto, a partire da un

inquadramento delle sfide sociali che caratterizzano il

settore o i settori interessati (contesto di riferimento,

cfr. 1) e dei relativi obiettivi strategici di sviluppo di

innovazione (obiettivi, cfr. 1). La centralità della

qualificazione e quantificazione degli impatti del

Cluster si traduce nell’identificazione di metriche

rappresentative degli obiettivi strategici e di un

insieme indicatori attraverso cui misurare gli impatti

delle azioni del Cluster, sia nel suo complesso e sia a

livello di singole progettualità (metriche e indicatori,

cfr. 1). L’insieme delle metriche e degli indicatori di

riferimento per ogni Traiettoria è oggetto di confronto

e aggiornamento e, sebbene non esaustivo, mira a

costituire un elemento di dialogo con le istituzioni

regionali, volto a supportare l’allineamento dei criteri

di valutazione degli impatti rispetto alle

programmazioni regionali e a favorire i processi di

innovazione e trasferimento tecnologico nei suddetti

ambiti.

La vision del Cluster rispetto alle Smart Communities è

delineata attraverso scenari di sviluppo (cfr. 2), che

descrivono quale sarà l’evoluzione delle comunità

intelligenti in un orizzonte temporale di medio periodo

(3-5 anni), evidenziando gli elementi chiave del

cambiamento e le nuove opportunità che l’innovazione

tecnologica sarà in grado di abilitare nei diversi settori

e per i diversi attori coinvolti.

Alla realizzazione degli scenari di sviluppo, a loro volta,

concorrono gli interventi su una serie di aree

28 http://www.italiansmartcity.it

applicative (ambiti di intervento, cfr. 3), a cui sono

riconducibili i principali impatti e ricadute degli sviluppi

di ricerca e innovazione per le comunità intelligenti. Gli

interventi su tali ambiti si realizzano attraverso

soluzioni tecnologico-applicative (priorità di ricerca e

innovazione, cfr. 4), che costituiscono gli strumenti

operativi per raggiungere gli obiettivi strategici e

rispondere alle esigenze delle moderne comunità.

Per ogni Traiettoria è stato, inoltre, approfondito

l’allineamento con le programmazioni esistenti, in

relazione alle linee di indirizzo delle programmazioni di

ricerca e innovazione 2014-2020 a livello europeo

(limitatamente al programma Horizon 2020),

nazionale (limitatamente ai Programmi Operativi

Nazionali) e regionali (limitatamente ai POR-FESR e

POR-FSE). A tali informazioni si aggiunge la

correlazione degli ambiti di intervento della Traiettoria

con gli ambiti della classificazione riportata dalla

Piattaforma Nazionale delle Smart City di ANCI. Nel

maggio 2015, a valle di un importante lavoro di raccolta

di esperienze progettuali implementate dalle città

italiane nell’ottica “smart”, l’Associazione Nazionale

dei Comuni Italiani (ANCI) ha, infatti, lanciato una

piattaforma online (Piattaforma “Italian Smart

Cities”28) che si propone quale strumento operativo di

mappatura, raccolta e catalogazione degli interventi

progettuali sulle città intelligenti in tutto il territorio

nazionale. Tale strumento, le sue finalità e i suoi

contenuti presentano un forte allineamento con gli

obiettivi del Cluster di costruire le basi per lo sviluppo,

sperimentazione e industrializzazione di soluzioni per

le comunità intelligenti, come evidenziato

dall’allineamento tra gli ambiti della Traiettoria e gli

ambiti scelti da ANCI per classificare le esperienze

progettuali “smart” delle città.

Va sottolineato che metriche e indicatori sono stati

individuati tenendo presente la necessità di

rappresentare tali obiettivi di sviluppo e considerando,

quindi, oltre alla loro rappresentatività, la necessità di

contenere il numero delle dimensioni di riferimento e

di garantire una misurabilità degli impatti sia a livello di

Cluster sia a livello di singole progettualità. L’insieme

Page 75: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

75

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

delle metriche e indicatori di riferimento per ogni

Traiettoria sarà oggetto di confronto e aggiornamento

in base all’evoluzione degli scenari e alle progettualità

sviluppate. In particolare, il Cluster intende avviare un

dialogo con le Regioni sul tema della misurabilità

degli impatti, con l’obiettivo, ove possibile, di

individuare un framework condiviso di metriche e

indicatori, che permetta un allineamento dei criteri di

valutazione degli impatti rispetto alle programmazioni

regionali. Vista la multidisciplinarità dei progetti e delle

misure realizzate nei diversi settori coperti dalle

Traiettorie Strategiche, l’elenco delle metriche

(sebbene non esaustivo e ulteriormente

implementabile) potrà supportare i processi decisionali

delle regioni aderenti al Cluster atti a favorire

innovazione e trasferimento tecnologico nei suddetti

ambiti. Gli indicatori proposti, infatti, sono in grado

non soltanto di misurare il beneficio apportato dai

progetti di innovazione ai vari settori delle Smart

Communities, ma anche di monitorare, in itinere, le

reciprocità in termini di benefici, che i progetti

promossi dagli aderenti al Cluster saranno in grado di

apportare agli stessi.

Nell’ambito della Roadmap, un approfondimento

specifico è stato dedicato alle prospettive di mercato

delle soluzioni tecnologico-applicative indicate come

prioritarie per lo sviluppo delle comunità intelligenti. In

particolare, le soluzioni alla base delle priorità di ricerca

e innovazione sono state classificate in relazione al loro

livello di maturità tecnologica, riconducibile al

concetto di Technology Readiness Level (TRL) e intesa

come proxy del time to market, e al loro grado di

replicabilità, riconducibile alla versatilità della

soluzione nell’adattarsi a contesti urbani, specificità

territoriali o ambiti applicativi differenti e intesa come

proxy delle opportunità di mercato. Tale elaborazione,

che deriva da attività di indagine presso le imprese e da

attività di ricerca secondaria su studi di mercato e di

settore, si riferisce allo scenario nazionale e ha

l’obiettivo di evidenziare “a colpo d’occhio”, da un lato,

su quali ambiti possono essere indirizzati in modo più

proficuo interventi di politica industriale, dall’altro,

quali direzioni di sviluppo richiedono ulteriori

investimenti in ricerca e innovazione.

La Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. r

iporta uno schema di sintesi delle Traiettorie di

Sviluppo del Cluster e dei relativi Ambiti di Intervento.

Di seguito vengono descritte le singole Traiettorie, in

un ordine che non vuole essere indicativo di alcuna

priorità.

Figura 11: Schema riassuntivo delle Traiettorie di Sviluppo del Cluster e dei relativi Ambiti di Intervento.

Page 76: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

76

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 77: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

77

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Mobilità

Page 78: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

78

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA MOBILITÀ hanno contribuito:

PAOLO COPPOLA, SUSANNA SUDATI (INTECS) • ALESSANDRA MELCHIONI (AESYS) • SONIA FLORIS (AIZOON) • ALESSANDRA

RAFFONE (ALMAVIVA) • ANDREA CARIDI (ARTYS) • LUCA RIZZI (CISCO SYSTEMS ITALY) • ALBERTO STELLA (EICAS

AUTOMAZIONE) • FRANCO D'URSO (EMISFERA) • GABRIELE GIUNTA (ENGINEERING) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) • VALERIO

GIORGIS (EXEMPLAR) • FEDERICO GALLIANO (GENERAL MOTORS GPS) • MARIA TERESA TOSCANO (IREN) • ILARIA MAINENTI

(GRUPPO SIGLA) • GIANPAOLO ROCCHI (KERBEROS) • PAOLO LANARI, PAOLA PONTICELLI (KIUNSYS) • LETIZIA GABBRIELLI,

BRUNO SACCOMANNO (LEONARDO-FINMECCANICA) • MAURA MAZZARELLO, ENNIO OTTAVIANI (ON AIR) • PIERLUIGI

BUTTIGLIERI, CARLO SCIUTO (PARK SMART) • PAOLO CESARIO (SI CONSULTING) • STEFANO BAUDINO, LUIGI GRIMALDI (SIA) •

MARICA LO PORTO (SMARTEC) • PAOLO BESSERO (SWARCO MIZAR) • CARMELO ALBANI, MARCO CASCIO MARIANA (X-POP)

ANDREA CLEMATIS (CNR) • ANGELO FRASCELLA (ENEA) • VALERIA CAIATI (ISMB) • FRANCESCO PETTINATO (UNIVERSITÀ DEL

SALENTO) • DAVIDE GIGLIO (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA) • PAOLO CICCONI (UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE

MARCHE)

TIZIANO ROGNONE (ANITEC)

MARCO SCERBO (FONDAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE) • GRAZIA GULLUNI, MARIA TIZIANA MARCELLI (LAZIO INNOVA) •

BRUNO CONTERNO (SIIT) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 79: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

79

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

Nell’ambito delle moderne città, interconnesse e

intelligenti, il tema della Smart Mobility è di

fondamentale importanza per migliorare la

sostenibilità e la vita socio-economica dei propri

abitanti. La mobilità svolge un ruolo vitale per la qualità

di vita dei cittadini e per l’industria dei trasporti. Quest’

ultima rappresenta, infatti, un segmento importante

dell’economia dell’Unione europea, fornendo posti di

lavoro a circa 10 milioni di persone e contribuendo al

PIL per il 5%29. In linea con le principali direttive

europee, nei prossimi anni la mobilità e la logistica

dovranno evolvere verso nuovi modelli e approcci

considerati più sicuri, ecologici e sostenibili degli

attuali. L’ingente domanda di sostenibilità dei trasporti

e della logistica, sia urbana sia extraurbana, necessita

di interventi efficaci e concreti atti a definire un insieme

di soluzioni e di strumenti abilitanti la costruzione di

sistemi di mobilità sostenibile e intelligente che

ottimizzino, rinforzino e arricchiscano l’ecosistema

degli Intelligent Transport Systems (ITS),

rappresentato dall’ interconnessione di veicoli,

persone, infrastrutture e sistemi logistici, secondo

un’ottica co-modale. In questo scenario di Smart

Mobility un ruolo chiave hanno i Big Data e le

tecnologie che permettono di rendere i veicoli sempre

più intelligenti e sempre più connessi tra di loro (V2V)

e con le infrastrutture a bordo strada (V2I).

L'Agenzia Internazionale per l'Energia (International

Energy Agency)30 stima che il 23% di tutte le emissioni

di CO2 derivi dal settore Mobilità di cui il trasporto

stradale genera circa il 73%. Ad oggi, più di 700 milioni

di veicoli operano nel settore dei trasporti stradali,

sostenendo le esigenze di trasporto di una popolazione

globale di circa 6,8 miliardi (di cui il 64% localizzata

nelle zone urbane). Si stima che entro il 2050 il numero

di veicoli di trasporto stradale crescerà fino a quasi 3

miliardi31 e la popolazione mondiale sarà di circa 9

miliardi, di cui il 78% localizzata nelle zone urbane.

29 EC White Paper “Roadmap to a Single European Transport Area –

Towards a competitive and resource efficient transport system” 30 IEA - International Energy Agency Statistics (2015). CO2 emissions from

fuel combustion

[https://www.iea.org/publications/freepublications/publication/CO2Emissi

onsFromFuelCombustionHighlights2015.pdf]

L'incremento del livello dei gas serra in atmosfera non

produce soltanto alterazioni climatiche. Le emissioni

generate dai sistemi di trasporto (CO, CH4, NOx, N2O,

composti organici volatili, cloro e carbonio perfluoro,

tetrafluoruro di silicio, metalli pesanti) possono infatti

provocare un vero e proprio deterioramento della

qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo, con

conseguenti possibili effetti nocivi sulla salute umana.

L'Agenzia Europea dell'Ambiente (European

Environment Agency) stima inoltre che il traffico

veicolare rappresenti una delle maggiori fonti di

rumore in città, misurandone anche gli impatti sulla

salute umana. L'inquinamento acustico provoca infatti

disturbi del sonno, malattie cardiovascolari e

ipertensione, causando in Europa circa 43 mila ricoveri

ospedalieri e 10 mila morti premature all'anno32.

Tutti questi problemi (di natura ambientale e non)

strettamente collegati alla mobilità producono una

moltitudine di conseguenze sull’intero sistema urbano,

traducibili in costi economici significativi per l’intera

società. La congestione del traffico stradale e aereo

costa all’Europa circa l’1% del PIL annuale e il trasporto

merci e passeggeri è destinato a crescere 33. Infine, la

quantità di emissioni e di rumore imputabili al settore

Mobilità può essere influenzata da fattori quali l’uso

eccessivo, l'età e la scarsa manutenzione dei veicoli.

L’incremento della domanda di mobilità ha notevoli

ripercussioni anche sul fronte della sicurezza stradale e

sui costi sociali ad essa associati. Nonostante gli ottimi

risultati ottenuti nell’ultima decade, più di 32.000

persone continuano a morire ogni anno sulle strade

rurali e urbane dei paesi europei (nel 2008,

rispettivamente il 56% e il 44%, mentre soltanto il 6%

è riferito alle autostrade), con dei costi economici

dell’ordine dei 160 miliardi di euro l’anno34.

Questi dati suggeriscono che la concentrazione,

sempre in aumento, dei cittadini europei nelle aree

urbane, farà aumentare costantemente il bisogno di

31 Chamon et al. (2008). Mass car ownership in the emerging market

giants. IMF/University of Virginia. 32 EEA - European Environment Agency (2014). Noise in Europe 2014. 33 http://europa.eu/pol/trans/index_it.htm. 34 EC COM (2010) 389 “Towards a European road safety area: policy

orientations on road safety 2011-2020”

Page 80: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

80

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

mobilità: i servizi e i luoghi di lavoro sono

generalmente distribuiti in grandi agglomerati e zone

che richiedono una forma di trasporto per essere

raggiunti (ad esempio i grandi centri commerciali, le

zone industriali, le aree metropolitane). Con il

crescente numero di persone che vivono nelle zone

urbane e la crescente necessità di mobilità, la qualità

della vita dei cittadini rischia di essere sempre più

colpita dalla congestione urbana e dall'inquinamento.

Inoltre, poiché l'età media delle persone è in aumento,

la mobilità obbligatoria per beneficiare di determinati

servizi può scontrarsi con l'incapacità degli anziani di

sfruttare i mezzi di trasporto tradizionali (ad esempio,

trasporti pubblici e privati). Anche a fronte di queste

evidenze, la Commissione Europea ha riconosciuto

come cruciale e di grande importanza il ruolo alla

Smart and Green Mobility nel programma Horizon

2020 (H2020), destinando oltre 6,3 mld di Euro per la

ricerca e innovazione su questi temi per il periodo

2014-202035.

Lo sviluppo della roadmap per la mobilità delle Smart

Communities dovrà tenere in considerazione

l’interazione con le attività di supporto alla

costituzione dello Spazio Unico Europeo dei Trasporti,

per il quale, attraverso una maggiore integrazione del

settore dei trasporti dell’Unione e lo sviluppo di

soluzioni tecnologiche, si punti a eliminare gli ostacoli

tra modi e sistemi nazionali nelle reti di trasporto

europee, nel contesto del cielo unico europeo, della

pianificazione dello spazio marittimo, dello spazio

unico e dell’interoperabilità ferroviaria.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali che evidenziano l’esigenza

di un miglioramento della qualità dei trasporti

(pubblico e privato) e di una riduzione del relativo

impatto ambientale, gli obiettivi specifici che

dovranno perseguire gli sviluppi di ricerca e

innovazione proposti sulla Traiettoria “Mobilità”

comprendono:

riduzione del traffico e della congestione nei

centri urbani, con conseguente impatto sulla

riduzione dei tempi di spostamento, anche in

relazione alla gestione dei flussi turistici e

delle migliori opzioni di raggiungimento dei

punti notevoli e di interesse;

riduzione del numero di incidenti in mobilità,

con dirette conseguenze sulla sicurezza delle

merci e delle persone fisiche, siano esse alla

guida di veicoli o VRU (Vulnerable Road

Users), gli utenti della strada non motorizzati,

quali pedoni e ciclisti, nonché i motociclisti e

le persone con disabilità o con problemi di

mobilità e orientamento;

riduzione delle emissioni inquinanti e

dell’inquinamento acustico derivante dai

sistemi di trasporto.

Obiettivo trasversale è il potenziamento

dell’autonomia di mobilità degli utenti, con

conseguente messa a disposizione di servizi inclusivi e

abbattimento delle barriere di adozione degli stessi. In

particolare si evidenzia come i servizi e le applicazioni

per la mobilità debbano essere orientati agli end-user

fornendo interfacce utente facilmente fruibili,

progettate secondo le linee guida ed i principi di

usabilità.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 8 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione degli impatti delle

azioni del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate. Gli

indicatori riportati in Tabella, che

costituiscono un sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità open data36, sono stati scelti per rappresentatività

degli obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di riferimento

35 https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-

section/smart-green-and-integrated-transport

36 http://www.opencoesione.gov.it

Page 81: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

81

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

della Traiettoria sarà oggetto di confronto, con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere aggiornato, in virtù di tale

confronto, dell’evoluzione degli scenari e delle progettualità proposte.

OBIETTIVO METRICA INDICATORE

RIDUZIONE DEL TRAFFICO

Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto

Utenti di mezzi pubblici sul totale delle persone che si sono spostate per motivi di lavoro e di studio e hanno usato mezzi di trasporto (utenti in mobilità) (%).

Utilizzo mobilità condivisa Utenti che hanno utilizzato mezzi di mobilità condivisa (car sharing, car pooling, bike sharing) sul totale degli utenti in mobilità (%)

Utilizzo mobilità ciclabile Utenti che hanno utilizzato mezzi di mobilità ciclabile sul totale degli utenti in mobilità (%)

Congestione rete stradale Variazione percentuale nelle ore di picco dei tempi di percorrenza tra nodi chiave della rete stradale

RIDUZIONE DEL TRAFFICO RIDUZIONE EMISSIONI INQUINANTI

Utilizzo mobilità intermodale Utenti che hanno utilizzato parcheggi intermodali/scambiatori sul totale degli utenti in mobilità (%)

Impatto logistica merci urbana

Numero di veicoli di distribuzione logistica di ultimo miglio in ingresso ai centri urbani

Numero di Zero Emission Vehicle (ZEV) sul totale dei veicoli di distribuzione logistica di ultimo miglio (%)

Numero cargo bike sul totale dei veicoli di distribuzione logistica di ultimo miglio (%)

Numero di magazzini di prossimità

RIDUZIONE EMISSIONI INQUINANTI

Impatto ambientale Numero di superamenti giornalieri/annuali delle soglie di allerta degli indicatori di qualità dell’aria (PM10, PM2,5, O3, NO2, BaP e SO2)37

Utilizzo mobilità a basso impatto ambientale

Utenti che hanno utilizzato mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (gpl, metano, ibridi o elettrici) sul totale degli utenti in mobilità (%)

RIDUZIONE NUMERO INCIDENTI Incidentalità stradale

Numero di incidenti stradali ogni 1.000 veicoli circolanti su strade urbane

Tabella 8: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Mobilità”.

Ambiti di Intervento

Stante le sfide sociali che caratterizzano il settore o i

settori interessati dalla Traiettoria e gli obiettivi che il

Cluster intende perseguire in risposta a tali sfide, gli

ambiti su cui si propone di intervenire sono:

infomobilità, che, attraverso la raccolta e

condivisione di dati e informazioni inerenti la

mobilità e i trasporti, la definizione di modelli

e metodi e lo sviluppo di algoritmi per la

pianificazione delle tratte e il controllo del

traffico, permette di gestire i flussi di traffico,

ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture di

trasporto e direzionare le scelte di

spostamento delle persone e delle merci,

rendendo gli spostamenti più agevoli,

consentendo una migliore gestione del tempo

37 EEA - 2015 Report on Air quality in Europe

dedicato ai trasporti e incentivando

l’intermodalità;

mobilità alternativa, che, favorendo la

mobilità pedonale o gli spostamenti in

bicicletta, con auto a basse emissioni o con

veicoli elettrici, permette di ridurre l’impatto

ambientale dei trasporti e, nel caso della

mobilità ciclabile e pedonale, di ridurre il

numero di mezzi circolanti, con conseguenze

anche sulla riduzione del traffico;

mobilità condivisa, che, attraverso soluzioni

come il car sharing e il car pooling, permette

di razionalizzare le risorse di trasporto

riducendo il numero di auto circolanti, con

conseguente impatto sul traffico e sulle

emissioni inquinanti;

logistica urbana, che, attraverso la gestione

delle flotte di veicoli e delle merci, con

Page 82: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

82

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

particolare attenzione al sistema della

logistica merci di ultimo miglio e alla gestione

delle merci pericolose, permette di ridurre il

traffico nei centri urbani e di aumentare la

sicurezza dei trasporti;

tariffazione e pedaggio, che, attraverso

sistemi di controllo accessi, tariffazione e

gestione parcheggi permette di regolare

l’accesso ai centri urbani per scopi sia privati

sia commerciali con conseguenti impatti su

traffico ed emissioni inquinanti e, attraverso

sistemi di bigliettazione integrata, incentiva

l’utilizzo del trasporto pubblico, riducendo

traffico ed emissioni inquinanti;

sicurezza in mobilità, che, attraverso la

dotazione di sistemi di sicurezza attiva e di

ausilio alla guida a bordo veicolo, come

l’avviso anti-collisione, l’avviso di cambio

corsia, l’avviso di veicolo in sorpasso, nonché

grazie alla connettività dei veicoli tra di loro

(V2V) e con le infrastrutture (V2I) per lo

scambio di informazioni sulle condizioni delle

tratte, lo stato della viabilità e le condizioni

ambientali, permette di ridurre il numero di

incidenti in mobilità38;

gestione emergenze stradali, che, attraverso

l’impiego di sistemi informativi e centri di

controllo della mobilità, sistemi di gestione

della rete semaforica, comunicazione tra i

veicoli (V2V) e dei veicoli con le infrastrutture

(V2I), nonché attraverso Pannelli a Messaggio

Variabile (VMS), consentono di prevenire le

emergenze stradali e di gestire in maniera

efficace e tempestiva i processi di intervento.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Mobilità”, da intendersi

come le soluzioni tecnologiche/applicative che,

declinate negli ambiti di intervento, costituiscono

strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi in

risposta alle sfide sociali.

38 A questo ambito di intervento concorrerà in maniera sostanziale il sistema

e-Call (pan-European emergency Call System), che con la tempestiva

trasmissione di dati relativi all’incidente permette di ottimizzare l’intervento

di emergenza in termini di tempestività e di efficacia dei soccorsi.

Page 83: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

83

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

1. Sistemi di acquisizione ed elaborazione dati da fonti eterogenee (RFID, NFC, telecamere, sensori meteo, spire conta passaggi, strumentazione laser, ecc.): sia per quanto riguarda lo sviluppo di sensoristica integrata sia per l’utilizzo dei dati raccolti per l’applicazione di algoritmi di predizione traffico, per la comprensione della situazione attuale e per implementazione di sistemi di supporto alle decisioni (Decision Support System - DSS) e di caratterizzazione della domanda di trasporto e di supporto alla pianificazione dell’offerta di trasporto.

2. Piattaforme di condivisione di informazioni e servizi tra utenti, veicoli e infrastruttura e sistemi di gestione dell’informazione a bordo veicolo: permettono la distribuzione dei dati raccolti da tutti gli stakeholder della mobilità per avere una panoramica aggiornata di cosa succede in un determinato momento/zona. Includono funzionalità a supporto di servizi di mobilità condivisa (quali bike sharing, car sharing, car pooling). Includono soluzioni per la localizzazione dei veicoli, la registrazione dei parametri di guida e la profilazione degli stili di guida.

3. Soluzioni di infomobilità e strumenti di pianificazione del viaggio: forniscono informazioni di mobilità geo-localizzate ai cittadini che si muovono nel traffico (in auto, moto, in bici, a piedi) o che usano mezzi di trasporto pubblico (informazioni in tempo reale sulla disponibilità di autobus e treni, o sulla localizzazione delle fermate) e agli operatori della logistica delle merci (pianificazione ottimale dei percorsi).

4. Soluzioni abilitanti l’utilizzo, la gestione e l’integrazione in ambito urbano e interurbano di veicoli elettrici, per il trasporto sia pubblico sia privato (gestione autonomia, ottimizzazione dei percorsi, gestione stazioni di ricarica, tariffazione): funzioni di supervisione e coordinamento di tutti i sistemi in tempo reale per avere uno stato aggiornato delle effettive condizioni di mobilità, da utilizzarsi sia per decisioni in tempo reale sia per attività di pianificazione.

5. Sistemi di controllo del traffico: permettono il monitoraggio in tempo reale del traffico, la previsione dei flussi di traffico, il supporto alle decisioni e la produzione e distribuzione di informazioni di viabilità e transitabilità stradale.

6. Sistemi di gestione parcheggi (in struttura e su strada): sistemi costituiti da infrastrutture hw (quali sensori, telecamere, spire), sw di raccolta, gestione ed elaborazione dati nonché applicativi per interazione utente/gestori, che permettono il monitoraggio in tempo reale dei parcheggi e la condivisione di informazioni inerenti la disponibilità dei parcheggi agli utenti finali.

7. Modelli avanzati di pagamento per la sosta e i titoli di viaggio multi-provider e multicanale su piattaforme cloud con servizi e app basate sull’usabilità per gli end-user e la sicurezza per i provider.

8. Sistemi di controllo e tariffazione accessi: piattaforme per il monitoraggio (ad esempio tramite sensori e videocamere) delle zone di accesso limitato ai centri urbani, il controllo dei mezzi autorizzati e la tariffazione. Includono sistemi di Road User Charging dinamici che permettono la gestione dell’accesso alle aree urbane in caso di congestione.

9. Soluzioni integrate di gestione flotte: sistemi che permettono il monitoraggio e controllo di flotte di mezzi di trasporto pubblico e privato (merci, rifiuti, TPL, car rental, auto aziendali), inclusa la gestione dell’accesso alle aree urbane, del controllo soste e della tariffazione. Componenti tecnologiche di tali soluzioni sono le tecnologie di tracciamento veicolare tramite geo-posizionamento satellitare, che permettono una localizzazione di elevata accuratezza, con autenticazione e certificazione del segnale satellitare, tramite i sistemi EGNOS e GALILEO.

10. Sistemi di ausilio alla guida e gestione delle emergenze: includono sistemi elettronici di ausilio alla guida, diagnostica remota dei sistemi di bordo e rilevazione automatica di eventi quali veicoli fermi, veicoli contromano, presenza di pedoni e congestioni su strade e autostrade allo scopo di elevare i livelli di sicurezza (safety e security). Includono dispositivi che, tramite l'analisi delle immagini sia esterne all’abitacolo sia interne, riconoscano situazioni anomale e attribuiscano livelli di pericolo/emergenza che generino allarmi opportuni. Elementi importanti della soluzione sono le applicazioni di invio degli allarmi (Web App, Mobile App), che possono essere personalizzate in base ai diversi utenti coinvolti e al loro ruolo nella gestione della situazione di emergenza e che possono essere resi disponibili ad eventuali sistemi di guida cooperativa.

11. Sistemi per il tracciamento delle merci e dei veicoli, che, mediante l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative, consentono la gestione e la pianificazione dei flussi con conseguenti benefici inerenti la riduzione delle esternalità legate alla consegna delle merci e l’erogazione di servizi a valore aggiunto connessi ai sistemi di infomobilità. A questi si aggiungono soluzioni abilitanti la sicurezza e tutela dei sistemi di trasporto e logistica, sia rispetto al tracciamento merci sia rispetto al tracciamento dei veicoli (ad esempio applicazioni che utilizzino dispositivi RFID e l’implementazione dei QR code anticontraffazione). Tali soluzioni permettono il monitoraggio continuo del livello di sicurezza delle aree interessate dal trasporto di merci di pregio attraverso il rilevamento di parametri quali la localizzazione puntuale dei mezzi, le condizioni generali di traffico e violazioni del Codice della Strada, i dati meteorologici, l’ottimizzazione dei percorsi.

12. Soluzioni di guida autonoma per veicoli passeggeri e veicoli merci: integrano le tecnologie di infomobilità, connettività e dei

sistemi di ausilio alla guida.

13. Modelli a supporto delle decisioni e della pianificazione intelligente dell’offerta di trasporto pubblico, che, attraverso la raccolta

di dati di infomobilità, da ITS e dai cittadini, consenta, una volta caratterizzata accuratamente la domanda di trasporto pubblico,

l’ottimizzazione dei servizi di TPL e l’identificazione di alternative applicabili alla mobilità urbana ed extraurbana.

Page 84: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

84

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

In Tabella 9 si riporta la corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in cui possono

essere declinate.

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Infomobilità

Mobilità alternativa

Mobilità condivisa

Logistica urbana

Tariffazione e pedaggio

Sicurezza in mobilità

Gestione delle emergenze stradali

Tabella 9: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Mobilità”.

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 12 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demostration operating environment). Il livello

di replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi. La replicabilità delle

soluzioni permette di contestualizzarle adattandole

alle esigenze degli stakeholder/end-user.

Come si evince, le soluzioni di Mobilità presentano un

buon livello di maturità tecnologica (e prospettive di

ridotti time-to-market) e buone potenzialità di

replicabilità in diverse realtà urbane. In particolare, si

osserva una forte spinta di sviluppo verso strumenti e

Figura 12: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Mobilità (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Page 85: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

85

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

soluzioni applicative di raccolta ed elaborazione delle

informazioni inerenti la mobilità, per migliorare la

pianificazione del viaggio e le modalità di trasporto

verso un’ottica di sostenibilità dei trasporti.

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate al miglioramento

della qualità del trasporto pubblico e privato e alla

riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti, si

delineano di seguito alcuni scenari chiave di sviluppo

della mobilità per le Smart Communities, in un

orizzonte di medio periodo.

Mobilità partecipata e sicura

▪ Lo stato del traffico, la domanda di mobilità e

l'offerta di servizi di trasporto saranno

ricostruiti in maniera efficace, puntuale e

veloce grazie all'integrazione di grandi moli di

informazioni, provenienti da fonti dati certificate

e sicure incluse fonti non strutturate, all'accesso

a fonti dati distribuite e diffuse sul territorio che

garantiranno una granularità di informazioni

nello spazio maggiore rispetto a quella attuale,

alla raccolta ed elaborazione di dati in tempo

reale. Si sfrutteranno efficacemente tutte le

risorse informative, non solo quelle raccolte da

sistemi dedicati ma anche quelle provenienti da

infrastrutture e dispositivi già installati sul

territorio, valorizzando la multifunzionalità dei

sistemi disponibili.

▪ I dati alimenteranno centri di controllo e

supervisione che permetteranno di gestire in

maniera coordinata le esigenze di sicurezza in

mobilità e quelle della sicurezza urbana e della

sicurezza del territorio, attraverso piattaforme

olistiche basate sull’integrazione di

metodologie/modelli e applicazioni in grado di

fornire una visione d’insieme della situazione e un

valido supporto alle decisioni, soprattutto nella

gestione delle emergenze. Sarà così possibile

tenere sotto controllo e correlare le informazioni

su eventi che possono determinare l’insorgere

situazioni critiche per la mobilità, quali

congestioni, incidenti stradali, cantieri,

concentrazione di rilevanti flussi di persone (ad

esempio per fiere, manifestazioni, grandi eventi),

avverse condizioni meteo, calamità naturali

(frane, alluvioni, terremoti, ...).

▪ I cittadini e i city user in generale (es. turisti,

lavoratori) contribuiranno al monitoraggio e

controllo della mobilità diventando essi stessi

fonti di dati e informazioni che potranno

condividere con altri utenti e con gli enti preposti

alla gestione dei servizi di mobilità, potendo così

operare scelte più consapevoli in merito ai propri

spostamenti, potendo usufruire di maggiori o più

efficaci servizi di trasporto pubblico, potendo

esprimere le proprie opinioni e assumendo un

ruolo partecipativo nelle scelte della mobilità.

▪ Gli utenti (privati cittadini, city user, imprese,

enti, amministrazioni, ...) potranno condividere

non solo dati e informazioni (principalmente di

localizzazione) ma anche elaborare (e accedere)

a contenuti (anche multimediali) condividendoli

con altri utenti, con enti preposti e

amministrazioni locali, in una comunicazione

sempre più omnidirezionale e aperta verso i

diversi stakeholder.

▪ Le stesse pubbliche amministrazioni potranno

fare tesoro di questa mole di dati e informazioni

provenienti da diverse fonti dati (strutturate e

non) per estrarne conoscenza e contenuto

informativo da valorizzare nella pianificazione

strategica dei sistemi di trasporto e per valutare

ex-ante politiche di mobilità sostenibile,

eventualmente coinvolgendo gli stessi cittadini

nella valutazione delle stesse o nella

sperimentazione di meccanismi di incentivi a

scegliere modalità di trasporto eco-sostenibili.

▪ Grazie alla disponibilità di nuove applicazioni

tecnologiche, in particolare quelle collegate ai

sistemi ITS, e alla possibilità di tracciamento e

pagamento individualizzato, si affermeranno i

cosiddetti Mobility Providers (o Mobility

Integrators), ovvero enti o combinazioni di enti,

in grado di proporre la giusta combinazione di

diversi modi di trasporto per offrire una

soluzione multi-modale integrata, “porta a

porta”, secondo il modello “pay per use”, in

grado di offrire una valida alternativa all’auto

privata di proprietà e in linea con la diffusione di

operatori privati sia per la gestione di servizi

pubblici sussidiati sia di servizi gestiti in regime di

concorrenza di mercato. Le soluzioni e i servizi

per i city user saranno caratterizzati da interfacce

ad elevata usabilità e allo stesso tempo adattabili

Page 86: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

86

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

alle diverse tipologie di utenti (interfacce multi-

utente).

Mobilità alternativa diffusa e integrata

▪ Nuove forme di mobilità alternativa (quale la

mobilità ciclabile) e di mobilità condivisa (quali

car sharing, car pooling e bike sharing) verranno

ulteriormente abilitate dalla presenza e

diffusione di servizi integrati per la prenotazione

e il pagamento, oltre che dalla loro piena

integrazione in strumenti di pianificazione del

viaggio che li riconosceranno a tutti gli effetti

come modalità di spostamento alternative,

promuovendone il valore ai fini della sostenibilità

ambientale e dell'efficienza del trasporto ove

applicabile. Tale modalità di trasporto

rappresenterà anche una soluzione diffusa per i

turisti, presso cui verranno promossi percorsi

turistici basati sull'utilizzo delle biciclette e

sistemi di tariffazione dell'utilizzo del mezzo

integrati con le carte turistiche e i circuiti di

promozione dei beni culturali del territorio.

Specifico coinvolgimento sarà diretto a

campagne di sensibilizzazione alla mobilità

sostenibile, in particolare presso i giovani e nelle

scuole.

▪ La mobilità elettrica potrà rappresentare per il

cittadino o il city user una valida (ed

economicamente concorrenziale) alternativa ai

mezzi convenzionali, in quanto pienamente ed

efficacemente integrata nel contesto urbano

attraverso la presenza di un'infrastruttura di

ricarica adeguatamente diffusa sul territorio e la

disponibilità di sistemi di ottimizzazione della

ricarica e di pianificazione dei percorsi che

permetteranno, da un lato, di ridurre i consumi

ottimizzando l'autonomia, dall'altro, di ridurre i

tempi di ricarica e di pianificare i percorsi per

raggiungere le stazioni rendendoli compatibili

con le attività e il tempo a disposizione degli

utenti. La mobilità elettrica (estesa anche a mezzi

a due ruote) verrà coniugata anche con il

paradigma del mezzo condiviso, diffondendo,

per esempio, soluzioni di car sharing elettrico.

▪ L'utente in mobilità sarà ampiamente incentivato

ad utilizzare mezzi di mobilità alternativa oltre

che in virtù delle loro prestazioni e della loro

competitività in termini di efficienza / efficacia

degli spostamenti anche attraverso sistemi di

tariffazione integrata che promuoveranno

l'utilizzo di modalità volte ad abbattere l'impatto

ambientale dei trasporti (ad es. TPL, biciclette,

car sharing).

▪ In particolare si diffonderanno modelli di

promozione dello scambio di energia tra

veicolo e infrastruttura, secondo un paradigma

per cui il veicolo elettrico (o ibrido elettrico plug-

in) potrà rappresentare un elemento di accumulo

di energia distribuito in grado di contribuire ove

necessario al bilanciamento delle reti elettriche e

in base al quale l'utente in mobilità potrà

diventare un attore importante anche rispetto

alla gestione delle infrastrutture. Tali soluzioni di

vehicle-to-grid (V2G) favoriranno l’accumulo e la

gestione di energia prodotta da fonti rinnovabili

e potranno inoltre essere implementate in

parcheggi strategici come quelli di interscambio

(park and ride) con soluzioni incentivanti per

l’utente finale.

Logistica urbana a basse emissioni

▪ Il cittadino potrà usufruire dei benefici di una

logistica urbana più regolata e quindi meno

invasiva dal punto di vista della congestione del

traffico e dell'impatto ambientale dei percorsi di

distribuzione merci ma anche della gestione

rifiuti e relativo prelievo. La diffusione di punti di

ritiro prestabiliti (come ad esempio i c.d.

“magazzini di prossimità”, pick-up points), da

combinare o meno con soluzioni basate su mezzi

a basso impatto ambientale per le consegne di

ultimo miglio, renderà più flessibile il

procedimento di ritiro (conciliazione con i tempi

di vita dei cittadini) e ridurrà gli spostamenti dei

distributori in città, velocizzando le consegne e

riducendo traffico ed emissioni.

▪ La pubblica amministrazione incentiverà i

distributori a fare ottimizzazione dei carichi e

dei percorsi, assegnando loro stalli e orari

dedicati per il carico o scarico merci. I mezzi e le

merci verranno tracciati in tempo reale e le flotte

di veicoli per la distribuzione verranno gestite in

modo tale da razionalizzare costi di trasporto e

tempi di consegna delle merci.

▪ Le consegne in città verranno fatte con mezzi a

basso impatto ambientale, riducendo

ulteriormente l’impatto sulle emissioni nocive

derivanti dalla logistica urbana. Le pubbliche

Page 87: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

87

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

amministrazioni controlleranno gli accessi alle

aree urbane incentivando i distributori a dotarsi

di mezzi eco-compatibili in sinergia con logiche di

razionalizzazione dei viaggi.

In Tabella 10 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti

di intervento e gli scenari di sviluppo.

Ambiti / Scenari Mobilità partecipata e sicura

Mobilità alternativa diffusa e integrata

Logistica urbana a basse emissioni

Infomobilità

Mobilità alternativa

Mobilità condivisa

Logistica urbana

Tariffazione e pedaggio

Sicurezza in mobilità

Gestione emergenze stradali

Tabella 10: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Mobilità”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 11 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di essere

esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le sinergie con i

temi chiave e le relative opportunità di finanziamento

dello sviluppo di ricerca e innovazione.

In particolare, la Traiettoria “Mobilità” evidenzia

allineamenti con le programmazioni operative in

relazione a39:

a) OT4 – “Sostenere la transizione verso

un’economia a basso tenore di carbonio in

tutti i settori”, in materia di aumento della

mobilità sostenibile nelle aree urbane, su

temi quali incremento della mobilità collettiva

e distribuzione ecocompatibile delle merci e

relativi sistemi di trasporto, sistemi di

trasporto intelligenti e sviluppo delle

infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo

a basso impatto ambientale;

b) OT7 – “Promuovere il trasporto sostenibile e

rimuovere le strozzature nelle principali

39 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per azione, così

come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di Partenariato 2014-2020. Per

infrastrutture di rete”, in materia di

miglioramento della mobilità regionale,

integrazione modale e miglioramento dei

collegamenti multimodali, su temi quali

piattaforme e strumenti intelligenti di

infomobilità per il monitoraggio e la gestione

dei flussi di traffico di merci e di persone e

promozione della bigliettazione elettronica

integrata per il potenziamento dei servizi di

trasporto pubblico regionale e interregionale.

l’allineamento con le declinazioni che i territori hanno dato agli obiettivi

tematici si rimanda ai documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 88: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

88

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

TS1: MOBILITÀ

AMBITI DI

INTERVENTO

Infomobilità

Mobilità alternativa

Mobilità condivisa

Logistica urbana

Tariffazione e pedaggio

Sicurezza in mobilità

Gestione emergenze stradali

Programmazioni esistenti

EU H2020 - Smart, green and integrated transport

IT PON – Infrastrutture e Reti

PON – Città Metropolitane

REG POR – OT4: Sostenere la transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio in tutti i settori

POR – OT7: Promuovere il trasporto sostenibile e rimuovere le strozzature nelle principali infrastrutture di

rete

Classificazione ANCI

Mobility

Tabella 11: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

Page 89: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

89

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

MIE - Mobilità Intelligente Ecosostenibile

BUDGET

10,8 M€

INFO

Selex ES, STMicroelectronics, IVECO, Intecs, Telecom www.smartcommunitiestech.it

Italia, EICAS Automazione, Hyla Soft, Negentis, Aitek, BMS Impianti,

Meridionale Impianti, M.I. Welding Technology, CNR, Politecnico di

Milano, Politecnico di Torino, Università di Genova.

Il progetto persegue la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti e il potenziamento della sicurezza

per la mobilità urbana pubblica e privata di merci e passeggeri. Propone un approccio olistico, in cui veicoli e

infrastrutture sono progettati per cooperare efficacemente al fine di ottimizzare le esigenze di mobilità dei cittadini

e dei servizi, minimizzando i costi di trasporto (ad esempio, il costo del carburante) e l’impatto ambientale (ad

esempio, l’inquinamento, il rumore e la congestione).

Page 90: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

90

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

APPROFONDIMENTI

Intelligent Transport Systems (ITS)

I Sistemi Intelligenti di Trasporto (Intelligent Transport

Systems - ITS) sono sistemi multi-layer che forniscono servizi

e app per l’end-user a partire dai dati che vengono raccolti in

maniera pervasiva dai sensori e dalle sorgenti dati e

processati da metodologie di semantica e modelli di

supporto alle decisioni. Gli ITS sono considerati oggi

strumenti indispensabili alla gestione della mobilità nel

contesto della Smart City, in quanto consentono di

affrontare in modo innovativo i problemi della mobilità

grazie all’applicazione di tecnologie avanzate, che

permettono di migliorare la sicurezza e l’efficienza del

trasporto di persone e merci nel rispetto dell’ambiente.

L’applicazione di tecnologie innovative consente di gestire in

modo “intelligente” il sistema dei trasporti nella sua globalità

e di far fronte alle esigenze degli utenti finali e degli

stakeholders. Gli ITS sono sistemi che grazie

all’interoperabilità tra veicoli, dispositivi e infrastrutture

forniscono servizi e applicazioni avanzate basati su

40 ETSI [www.etsi.org] CEN [www.cen.eu] CENELEC [www.cencenelec.eu]

41 http://ec.europa.eu/growth/tools-

databases/mandates/index.cfm?fuseaction=search.detail&id=434

42

http://ec.europa.eu/transport/themes/strategies/doc/2011_white_paper

/white-paper-illustrated-brochure_en.pdf

informazioni e dati scambiati, raccolti e trattati, al fine di

realizzare sistemi di trasporto più sicuri, efficienti e

sostenibili.

Gli organismi europei di certificazione (ETSI, CEN e

CENELEC)40 hanno un ruolo importante nel quadro del

mandato/45341 per garantire l'interoperabilità dei sistemi per

il trasporto intelligente e promuovere l'armonizzazione

globale.

Il White Paper42 è il documento che nel 2011 ha stabilito la

strategia europea per la diffusione dell'innovazione nel

dominio dei trasporti. La gestione della mobilità si doveva

basare sullo sviluppo di sistemi di mobilità intelligenti che

garantissero soluzioni interoperabili e interconnesse. La

direttiva ITS 2010/40/EU43 e gli Action Plan44 specificano le

linee guida e la roadmap con obiettivi/azioni prioritarie

europee riguardanti la mobilità.

Un attore importante in questo contesto è ERTICO - ITS

Europe 45, un partenariato pubblico / privato fondato nel 1991

con l’obiettivo di far cooperare tutti gli stakeholder

interessati allo sviluppo degli ITS in Europa, che fornisce

43 http://eur-lex.europa.eu/legal-

content/EN/TXT/?uri=CELEX:32010L0040

44 http://eur-lex.europa.eu/legal-

content/EN/ALL/?uri=CELEX:52008DC0886

45 http://ertico.com/projects/congresses

Figura 13: Visione degli ITS secondo l’ETSI (Fonte: European Telecommunications Standards Institute)

Page 91: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

91

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

periodicamente lo stato dell’arte internazionale delle

soluzioni ITS.

eCall

Il sistema "eCall" è una tecnologia di comunicazione

installata a bordo del veicolo che genera automaticamente

una chiamata di emergenza al centro di soccorso più vicino

(Public Safety Answering Point - PSAP) con la trasmissione

dell'esatta localizzazione dell'incidente e di altri dati

(Minimum Set Data - MSD). Oltre all’attivazione della

chiamata, che può avvenire in modo automatico o

manualmente, verrà stabilita anche una connessione vocale

tra il veicolo ed il centro di soccorso PSAP in modo che i

passeggeri a bordo dell’auto incidentata possano fornire al

centro di soccorso ulteriori dettagli sull'incidente.

Secondo le stime di riduzione dei tempi di intervento da

parte dei servizi di emergenza (stima del 50% nelle aree rurali

e del 40% in quelle urbane), si prevede che l'eCall contribuirà

a salvare fino a 2.500 vite ogni anno nell'Unione Europea ed

a ridurre la gravità delle ferite in migliaia di casi46. Arrivare più

rapidamente sulla scena di un incidente permetterà anche di

ripristinarla più velocemente, riducendo di conseguenza la

possibilità di incidenti secondari, diminuendo i tempi di

congestione e rallentamenti e riducendo anche il consumo di

CO2.

46 http://www.heero-pilot.eu/view/it/home.html

In relazione al servizio eCall un tema che solleva molte

domande è quello della privacy dei cittadini e di come questa

viene tutelata. Va sottolineato che l'eCall non è una scatola

nera, non registra costantemente la posizione del veicolo,

ma registra solo pochi dati per determinare la posizione e la

direzione del veicolo poco prima dell'urto e questi dati

vengono trasmessi solo ai centri di emergenza PSAP se c'è un

incidente grave. Quindi, l'eCall non può essere usato per

monitorare lo stile di guida dell'automobilista.

La sicurezza stradale è uno dei principali elementi della

politica dei trasporti dell'Unione europea, pertanto

l'attuazione di un servizio eCall unico su scala Europea è stato

argomento ricorrente fin dal 2005. Data l'assenza di progressi

significativi nella diffusione dei sistemi alla fine del 2009 la

Commissione Europea ha deciso di condurre una valutazione

d'impatto per trovare una strategia condivisibile con i paesi

membri e attuabile in tempi ragionevoli. Nel 2011 la

Commissione ha presentato la sua strategia in materia di

regolamentazione per l'eCall, in contemporanea con la

regolamentazione dell'infrastruttura di una rete di

comunicazione elettronica per la trasmissione della

chiamata di emergenza a bordo veicolo verso il 112. Il 26

novembre 2012 la Commissione Europea ha adottato un

regolamento Delegato (EU) No 305/201321 sulle specifiche

del centro PSAP. Il Parlamento europeo nell’aprile 2015 ha,

infine, votato a favore del regolamento eCall richiedendo che

Figura 14: eCall - flusso comunicazioni e dati

Page 92: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

92

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

tutte le automobili siano dotate di tecnologia eCall dall’aprile

201847.

Il progetto eCall è sostenuto anche dalla European

Automobile Manufacturers Association (ACEA), un gruppo di

interesse di auto europeo, autobus, e produttori di veicoli

industriali, ed ERTICO. I costruttori di veicoli si sono

impegnati a proteggere la privacy dei propri clienti e a

trovare un buon equilibrio tra salvare vite umane e la

protezione dei dati48. La Slovenia è diventata il primo paese

in Europa ad adottare il sistema eCall per le chiamate di

emergenza dei veicoli dotati del sistema nel dicembre 201549.

In Nord America, un servizio simile è disponibile da GM

attraverso il loro servizio OnStar50.

Veicoli intelligenti: la sicurezza a bordo veicolo

Negli ultimi anni, risulta essere sempre maggiore l’interesse

dell’opinione pubblica rispetto all’introduzione di sistemi di

monitoraggio e controllo del guidatore, generando forti

pressioni sul mondo della ricerca nazionale ed

internazionale. Nel frattempo ne consegue un aumentato

numero di prototipi e dei sistemi di monitoraggio da parte

delle aziende di produzione di sensori e di sistemi integrati di

controllo a bordo veicolo.

I sistemi di assistenza avanzata al guidatore (ADAS -

Advanced Driver Assistance System) sono uno dei settori con

il maggiore sviluppo nel campo delle tecnologie del settore

auto. Questi tipi di dispositivi hanno la caratteristica di

rendere l’auto “cosciente di ciò che accade intorno” in modo

tale da permettere al guidatore di prevenire un incidente o

quantomeno ridurne la gravità e gli effetti. Una caratteristica

comune nei sistemi di questo tipo, appare essere quella che

tutti i sensori installati nelle macchine, anche quelle a fascia

alta, sono posizionati dietro allo specchietto retrovisore, in

quanto devono disporre di una visione globale del

parabrezza. Negli ultimi modelli disponibili, all’interno dello

specchietto, si dispone anche di una telecamera per le riprese

video, che con gli apparati sensoriali (es. accelerometri, GPS)

consente di offrire numerosi servizi a elevato valore

aggiunto, quali, ad esempio, l’analisi degli incidenti per

l’attribuzione delle corrette responsabilità.

Tutti i dispositivi e le analisi presenti sul mercato però

risultano mirate ad una tipologia di sicurezza di tipo esterno

al veicolo, mentre ad oggi poca attività di R&D è stata

dedicata alla sicurezza interna, ottenibile, ad esempio,

mediante riprese video di ciò che accade all’interno

47 https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ecall-all-new-cars-

april-2018

48 http://www.acea.be/industry-topics/tag/category/ecall

dell’abitacolo, per evidenziare situazioni di potenziale

pericolo quali un comportamento distratto o non consono

del guidatore, o dei passeggeri, oppure la presenza di oggetti

o animali (o addirittura bambini) in veicoli chiusi e fermi. Si

tratta di applicazioni che possono oggi beneficiare della

estrema facilità con cui è possibile accoppiare ad una

postazione di ripresa video miniaturizzata una adeguata

piattaforma di elaborazione delle immagini che, a costi

molto contenuti, fornisce tutta la capacità computazionale

necessaria. Per le problematiche di connessione con

l’esterno non ci sono differenze sostanziali rispetto ai sistemi

ADAS, mentre cambia il ruolo della privacy, che in alcune

applicazioni (es. ripresa diretta del comportamento del

guidatore) va valutato attentamente e gestito

contrattualmente in modo da rendere effettivamente

realizzabili le applicazioni. Alcuni sistemi già sul mercato

forniscono dati video sia dell’esterno sia dell’interno, a scopo

di supporto delle procedure assicurative.

Tale mole di dati, relativa a migliaia di casi e accessibile

tramite appositi accordi con le aziende che effettuano la

raccolta, può essere un ottimo “training set” per sviluppare

applicazioni intelligenti che consentano di riconoscere

l’eventuale comportamento pericoloso nelle fasi

immediatamente precedenti all’impatto. In questo senso la

tecnologia video per l’analisi dei volti e della postura (di

norma 2D ma con possibile evoluzione al 3D) fornisce oggi

diverse metodologie di elaborazione video che potrebbero

essere impiegate in modo da definire un sistema di early

warning che avvisi il guidatore in caso di possibile pericolo. A

valle di un incidente, lo stesso tipo di analisi può evidenziare

situazioni di allarme all’interno del veicolo, e richiedere

autonomamente l’intervento dei mezzi di soccorso. Altre

applicazioni interessanti possono essere legate ai

passeggeri, monitorandone ad esempio la posizione

corretta in base al raggio di azione degli airbag, o comunque

potenzialmente pericolosa per la guida. Allo stesso modo, la

ripresa di posti passeggeri può fornire informazioni sulla

presenza di movimenti sospetti o altre situazioni anomale.

Tali applicazione generalizzano il concetto di sicurezza

interna estendendolo dal monitoraggio del conducente a

quello del mezzo. L’estensione è particolarmente rilevante

nel caso di mezzi pubblici ove il conducente è impossibilitato

a controllare direttamente ciò che accade all’interno e non è

in grado di gestire situazioni potenzialmente pericolose.

49 http://iskratel.com/en/news/iskratel-enabled-slovenia-be-first-country-

europe-deploying-european-ecall-national-wide

50 http://www.opel.it/onstar/onstar.html#Automatic_Crash_Response

Page 93: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

93

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Veicoli intelligenti: la guida autonoma

Il veicolo a guida autonoma racchiude in sé una serie molto

variegata di tecnologie: dai sistemi di bordo che sono stati

sviluppati per l’ausilio alla guida umana (ADAS – Advanced

Driver Assistance System) alla connessione e scambio dati

sia tra veicoli che tra veicoli e infrastrutture. A tutto questo si

aggiunge la capacità di fusione e gestione dei dati e di

learning machine che permette di adattarsi alle diverse

situazioni di traffico.

Al concetto di guida autonoma si è arrivati passando

attraverso diversi gradi di autonomia dell’auto. Se, infatti il

primo livello di autonomia è riconducibile alla prima

generazione di sistemi di assistenza alla guida, come cruise

control o controlli del cambio di corsia, al secondo livello si

può far corrispondere il cruise control o “adattivo” con

frenata in caso di ostacoli, oppure all’auto che parcheggia

autonomamente. Il livello successivo è comunemente

associato alla guida autonoma a bassa velocità (il cosiddetto,

“assistente da ingorgo”), che prevede la presenza del

conducente al volante e la sua supervisione. Dal punto di

vista tecnologico, la ricerca e innovazione è attualmente

concentrata sui livelli di autonomia che permettono al

guidatore di cedere il controllo alla macchina in condizioni

particolari (come l’ingresso in autostrada) e, da ultimo,

l’automazione totale, in cui il conducente deve solo inserire

la destinazione.

Il veicolo autonomo deve svolgere tutti i compiti del

conducente umano, che non riguardano solo la gestione del

veicolo in manovra e in viaggio, ma anche l’impostazione

della rotta da seguire fino a destinazione e la soluzione di

problemi lungo il percorso quali i lavori in corso, le deviazioni

e gli eventi accidentali. Questo implica l’elaborazione di

elevate quantità di dati per diverse finalità: dall’evitare gli

ostacoli, al rispetto delle regole stradali, fino alla

pianificazione e compimento del tragitto. Al di là dei sistemi

già presenti sui veicoli moderni (quali automatic braking,

stability control e lane-departure warning, collision warning,

ecc.), nuovi sistemi relativi alla mappatura dello spazio

circostante e al posizionamento del veicolo devono essere

affinati per gestire la guida automatica nel traffico. A questi

si unisce la connettività V2V e V2I e una capacità

computazionale adeguata alla gestione di tutti questi dati. In

una prima fase sarà necessario prevedere la segregazione del

traffico, in modo da evitare il mescolamento dei veicoli a

guida autonoma nel traffico “tradizionale”. Dopo questa fase

51 User centered system design. New perspectives on human-computer

interaction (a cura di Donald A. Norman e Stephen W. Draper), Hillsdale (New

Jersey), Lawrence Erlbaum Associates, 1986

transitoria, in cui i sistemi saranno progressivamente affinati,

i veicoli a guida autonoma potranno effettivamente

dispiegare i loro effetti in termini di riduzione della

congestione e conseguente miglioramento dei tempi di

percorrenza; riduzione dell’occupazione degli spazi cittadini

per i parcheggi (il veicolo a guida autonoma porta a

destinazione il passeggero e si staziona nel punto di raccolta

più vicino per rifornimento e manutenzione, pronto a

rispondere ad una nuova chiamata). La guida

completamente automatica potrà trovare alcuni campi di

applicazione in tempi brevi sugli autobus urbani e i veicoli per

spostamenti urbani a bassa velocità. I primi sono facilmente

programmabili per la bassa velocità e i percorsi fissi; i secondi

potrebbero partire in aree ristrette come gli aeroporti che

presentano minori rischi di incidenti gravi.

Le grandi realtà della Silicon Valley, da Apple a Google, ma

anche i grandi costruttori europei e internazionali, come

General Motors, Bmw, Audi, Volvo, Mercedes e Toyota, sono

al lavoro da tempo su alcuni prototipi.

Usabilità interfacce utente

Il concetto di usabilità deriva dall’ergonomia cognitiva, una

scienza che studia come l’uomo interagisce con l’ambiente

sulla base di quelli che sono i suoi vincoli fisici e cognitivi, e ha

trovato applicazione nello studio delle interfacce software.

L’usabilità è stata poi definita dalla norma ISO 9241, secondo

cui l’usabilità è il “grado in cui un prodotto può essere usato

da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con

efficacia, efficienza, soddisfazione in uno specifico contesto

d’uso”. L’usabilità non è quindi una proprietà del

prodotto/applicazione ma una proprietà dell’interazione fra

un utente e il prodotto/applicazione. Norman51 nel 1986

definisce lo User Center Design (UCD), la progettazione

centrata sull’utente che è normato dalla ISO 13407.

Il tracciamento veicolare

Il Global Positioning System (GPS) è stato il primo Sistema di

posizionamento satellitare sviluppato nel 1978 dal

Dipartimento di Difesa statunitense e dal 1994 è diventato

disponibile globalmente. Da quando, nell’anno 2000, la SA –

Selective Availability (degradazione intenzionale del

segnale) è stata abolita, la tecnologia GPS ha iniziato a

fornire agli utenti civili un servizio di alta precisione ed è

Page 94: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

94

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

diventato il sistema di navigazione più utilizzato al mondo.

Inoltre, negli ultimi anni, con la diminuzione del prezzo dei

ricevitori, si è giunti a un’integrazione del GPS nella vita di

tutti i giorni, diventando un elemento fondamentale per il

mondo dell’informazione, totalmente integrato con Internet

e con altre tecnologie. Infatti, un grande numero di

applicazioni fa uso del GPS; inizialmente utilizzato per la

navigazione delle automobili, il GPS viene a oggi impiegato

in molteplici contesti, quali la gestione real-time del traffico,

la tracciabilità delle merci, le operazioni legate alla sicurezza

per le fasi di volo e atterraggio. Inoltre viene usato nelle reti

di distribuzione di elettricità e assicura un accurato

timestamp nelle transazioni finanziarie. Inoltre, dato il

recente successo di smartphone, app e social network, il

Global Navigation Satellite System (GNSS) può essere usato

anche per applicazioni “non vitali” come la ricerca di servizi

nelle vicinanze o per assegnare un tag georeferenziato alle

fotografie scattate.

La tecnologia del tracciamento veicolare tramite geo-posizionamento satellitare è uno dei fattori abilitanti dell’intero settore ITS e la localizzazione di elevata accuratezza, con autenticazione e certificazione del segnale satellitare tramite i sistemi EGNOS e GALILEO, permette applicazioni nei seguenti settori:

gestione di flotte veicolari (merci, rifiuti, TPL, car

rental, auto aziendali)

monitoraggio della rete stradale e dei livelli di

servizio

gestione del servizio di trasporto collettivo, stima

dei tempi d’attesa alle fermate, holding dei veicoli

pedaggi stradali e certificazione dei crediti di

mobilità e delle emissioni inquinanti

stili di guida e assicurazioni auto

servizi personalizzati di infomobilità con eventi di

traffico

Peraltro, è importante sottolineare che una delle

problematiche legate alla tecnologia satellitare è legata al

fatto che i sistemi GNSS attuali non offrono un servizio di

autenticazione nell’ambito civile, rendendo difficile

l’identificazione in caso di eventuali attacchi illegittimi, con

un rischio potenziale direttamente proporzionale alla

crescita del numero di settori che fanno ormai ampio utilizzo

di tale tecnologia. Il segnale GPS raggiunge il suolo

fortemente attenuato e, per questo, diventa vulnerabile alle

più deboli interferenze che possono degradare la soluzione

PVT (Position-Velocity-Timing). Le interferenze possono

essere generate in modo non intenzionale da un grande

numero di sistemi che lavorano a RF (radio-frequenza) a

causa di inevitabili emissioni out-of-band dovute a

componenti armoniche spurie, prodotti di intermodulazione

o malfunzionamenti di dispositivi in banda adiacente.

Tuttavia, l’interferenza intenzionale, chiamata jamming,

rappresenta la minaccia più pericolosa e la più semplice da

implementare. L’obiettivo di questa tipologia di attacco non

è quello di modificare la posizione dell’utente, ma piuttosto,

quello di evitare il calcolo della posizione, in una sorta di

attacco Denial-Of-Service. Si consideri come esempio

pratico quello delle assicurazioni auto della tipologia pay-

per-use, in cui il chilometraggio percorso ricavato dalle

posizioni GPS è legato indissolubilmente al premio

assicurativo; si rende, infatti, necessario determinare se la

mancanza dell’informazione della posizione sia dovuta ad un

percorso in galleria e malfunzionamenti o se è in atto un

tentativo di frode. Per questo diventa importante

implementare tecniche di detezione, mitigazione e

localizzazione di una sorgente di interferenza. Un particolare

tipo di interferenza è rappresentato dallo spoofing; si tratta

di una tecnica tramite la quale un ricevitore GPS è ingannato

e forzato a stimare una posizione non corrispondente a

quella reale. Alcuni segnali GNSS sono specificatamente

pensati per contrastare lo spoofing o per negare l’accesso ad

utenti non autorizzati; si tratta, ad esempio, del segnale

militare GPS P(Y) e Galileo PRS che si basano su codici

criptati di cui lo spoofer non può essere a conoscenza. I

segnali civili, però, non hanno queste caratteristiche ed è per

questo che sono maggiormente esposti allo spoofing.

Le sfide tecnologiche in questo ambito riguardano

principalmente l’analisi implementativa legata all’efficacia

delle contromisure, da una parte, e alla loro complessità

realizzativa dall’altra che coinvolgono trade-off tra algoritmi

ottimizzati sviluppati direttamente sui dispositivi e algoritmi

più complessi demandati in remoto sfruttando la

cooperazione tra la rete di dispositivi inter-connessi.

IoT, Big data e Model Based Engineering: tecnologie

e approcci abilitanti per la mobilità

L’Internet of Things (IoT) - inteso come l’evoluzione del

concetto di rete (Internet) secondo cui gli oggetti fisici

possono diventare “intelligenti” fornendo informazioni su

loro stessi, su altri oggetti/persone e/o sull’ambiente

circostante - consente già e consentirà sempre di più a

persone e oggetti di essere connessi in ogni momento, in

ogni luogo e con chiunque. In relazione alle città e comunità

intelligenti, il connubio tra Internet of Things e mobilità è da

sempre riconosciuto e molto stretto. Il paradigma

dell’Internet of Things è, infatti, tra le altre, alla base di

applicazioni di logistica urbana, in cui, attraverso la

possibilità di tracciare i veicoli, gli oggetti e le merci, è

possibile gestire in modo efficace ed efficiente i percorsi di

Page 95: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

95

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

distribuzione, nonché garantire applicazioni critiche quali la

tracciabilità degli alimenti e il monitoraggio della catena del

freddo, ma anche di applicazioni di infomobilità, poiché

attraverso sensori sul territorio abilita la ricostruzione dello

stato del traffico e degli spostamenti e permette di

indirizzare i flussi di trasporto. A questo si aggiungono,

naturalmente, i veicoli connessi, in cui le reti di sensori

forniscono la possibilità di monitorare costantemente lo

stato del veicolo, garantendo una maggiore sicurezza ma

anche utili informazioni sullo stato del traffico.

La centralità dell’Internet of Things è legata al fatto che

questo paradigma abilita l’accesso ad un patrimonio

informativo fondamentale per ricostruire lo stato dei sistemi

e dell’ambiente circostante. Nell’ambito delle moderne città,

molte sfide e molti obiettivi sono ricondotti al trattamento e

valorizzazione dei Big Data, capaci di favorire

l’ottimizzazione delle risorse disponibili (umane, energetiche

e ambientali), il miglioramento della qualità della vita dei suoi

abitanti e il monitoraggio dei sistemi urbani per uno sviluppo

più sostenibile. In uno scenario di mobilità urbana ed extra-

urbana, in particolare, i servizi più diffusi sono quelli di analisi

delle situazioni di emergenza o della prevenzione degli stati

di traffico e dei flussi dei trasporti locali, integrando

informazioni provenienti da sorgenti istituzionali,

l’enorme mole di dati presenti sui Social Media (es. Twitter

e Instagram) e la disponibilità dei cosiddetti “sensori

umani”, sia nella modalità partecipatoria tipica del

crowdsourcing (gli utenti sono consapevoli e attivi nel fornire

le informazioni) sia nella modalità opportunistica (le

informazioni sono fruibili perché spontaneamente resi

disponibili e il coinvolgimento degli utenti è ridotto). Tali

servizi utilizzano dati raccolti e memorizzati in precedenza e

fanno uso di differenti approcci di elaborazioni, ognuna

abilitata da una diversa tecnologia, per l’analisi “offline” o di

tipo “batch” dei dati (data-at-rest), come data mining ed

OLAP, senza escludere la possibilità di arricchire il set con

servizi di analisi di flussi di informazioni real-time (data-in-

motion), appoggiandosi in questo caso a tecnologie come il

Complex Event Processing (CEP) che monitorano flussi di

informazioni in tempo reale. L’enorme mole di dati da

analizzare è inoltre utilizzata per estrapolare informazioni

utili, ad esempio, sul comportamento e le preferenze degli

utenti per suggerire eventuali percorsi alternativi, evitando

code e ritardi e incrementandone il livello di sicurezza.

Una applicazione di Smart Mobility, o IoT in genere, implica

la cooperazione diretta o indiretta di una vasta gamma di

sistemi eterogenei, ciascuno con sensori e attuatori,

52 http://www.datex2.eu

funzionalità di computazione, collaborazione e di controllo,

risultanti in comportamenti potenzialmente critici (come ad

esempio funzionalità di controllo a bordo di un veicolo). Tali

applicazioni costituiscono, quindi, un Sistema di Sistemi

(System of Systems), il cui scopo è quello di fornire un

determinato comportamento complessivo (emergent

behavior) che fornisce una soluzione ad un problema nell’

ambito della mobilità. Nel caso di sistemi complessi, scalabili

e interconnessi tipici dell’IoT, un approccio vantaggioso è

quello del “Model Based Engineering”, che fornisce un

linguaggio di modellazione e un supporto metodologico per

la consistenza e la corretta integrazione fra i diversi

componenti, le diverse competenze e responsabilità

coinvolte per lo sviluppo di un sistema. Adottando tale

approccio è, peraltro, possibile eseguire verifiche sui modelli

del sistema fin dalle fasi iniziali dello sviluppo (early

verification), riducendo di conseguenza la possibilità di

scoprire inconsistenze o errori nelle fasi più avanzate (per

esempio durante l’integrazione). Molti progressi sono stati

fatti negli ultimi anni nella modellazione dei sistemi tipici

dell’IoT, le cui principali caratteristiche comprendono

l’estrema eterogeneità, l’inerente concorrenza, l’adattabilità

dinamica, oltre ad alti livelli di interazione col mondo fisico

attraverso sensori e attuatori. Un buon esempio sono i

sistemi per la condivisione dei dati degli ITS: inizialmente

realizzati come architetture gerarchiche centralizzate,

tendono oggi ad essere implementati come federazioni di

nodi con un livello di accoppiamento più lasco, con maggiori

caratteristiche di scalabilità in base alla dimensione ed alla

densità della zona che devono ricoprire.

Il Piano d’Azione Nazionale per gli ITS e l’uso

ottimale dei dati di mobilità

Una grande opportunità è riservata dalla raccolta e

valorizzazione dei dati, mediante l'identificazione di un

elenco completo di data set che, considerati significativi nel

dominio della mobilità devono essere raccolti, resi disponibili

e accessibili al pubblico in formati digitali standard. A tal

proposito gli organismi europei (ETSI, ISO) hanno stabilito gli

standard per l’Interoperabilità dei sistemi che riguardano sia

i protocolli di comunicazione sia i data model (DATEXII52).

Il Piano d‘Azione Nazionale ITS, adottato dal Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti nel febbraio 201453, individua

un’area prioritaria (Area Prioritaria 1) riguardo all’uso

ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico e alla mobilità.

A questo proposito, TTS Italia, l’Associazione Nazionale per

53 http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=17684

Page 96: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

96

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza che ha l’obiettivo

di promuovere lo sviluppo dei Sistemi Intelligenti di

Trasporto (ITS), a fianco di aspetti di carattere organizzativo

e normativo, ha evidenziato la centralità di aspetti di

tempestività ed accuratezza dei dati forniti dai sistemi

informativi. Per questo ha sottolineato l’importanza di

tenere conto di alcuni elementi chiave nell’attuazione di

quanto previsto dal Piano di Azione per gli ITS, quali:

costituzione di un dataset georeferenziato

nazionale di riferimento;

regolamentazione dell’obbligo di qualificazione

per le informazioni utilizzate per fornire servizi di

tipo ATIS (Advanced Traveller Information

System);

orientamento delle soluzioni ATIS verso una logica

di informazione, preferita ad una logica di

navigazione;

orientamento delle soluzioni ATIS verso

informazioni di tipo predittivo anziché statico o

istantaneo;

orientamento verso soluzioni di tipo personale

anziché generalistico;

orientamento verso soluzioni basate su dispositivi

di navigazione e computer di bordo e/o

smartphone.

Per quanto concerne gli interventi normativi diretti, TTS

Italia evidenzia l’importanza di:

fissare l’obbligo per I gestori di infrastrutture di

raccogliere dati finalizzati alla distribuzione di

informazioni in servizi ATIS54;

fissare l’obbligo per i gestori di infrastrutture di

registrare le banche dati nel registro nazionale

(presso il CCISS55) e di sottoporsi alla relativa

certificazione;

fissare l’obbligo, per soggetti diversi dai gestori e

che raccolgano informazioni, di registrare le

proprie banche dati nel registro nazionale e di

sottoporsi alla relativa certificazione;

fissare l’obbligo di qualsiasi soggetto abbia iscritto

la propria banca dati al registro nazionale di

registrare e tenere aggiornate le condizioni

economiche di utilizzo delle proprie banche dati;

fissare l’obbligo che le banche dati registrate siano

aggiornate tempestivamente e che non sia in alcun

modo inficiata la tempestività ed accuratezza delle

informazioni fornite; non è permesso tutelare

interessi economici ritardando deliberatamente la

condivisione di informazioni in banche dati

registrate;

fissare l’obbligo per i service-provider che

forniscano informazioni agli utenti finali di

registrare i propri servizi informativi in una

apposita sezione del registro nazionale e di

sottoporsi alla relativa certificazione;

determinare le informazioni che non possano

essere oggetto di tariffazione e che debbano

essere fornite obbligatoriamente in modalità

gratuita, nonché fissare l’obbligo per gli enti

proprietari di tali informazioni di fornirle

gratuitamente;

prevedere la possibilità da parte dei soggetti

gestori di infrastrutture ed eventuali soggetti terzi

di fare fronte agli obblighi precedenti anche

attraverso la vendita di dati ed informazioni

(purché non ricadente nell’insieme dei dati

obbligatoriamente gratuiti).

54 ATIS - Automatic Terminal Information Service 55 CCISS - Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale

(http://www.cciss.it)

Page 97: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

97

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Energia e ambiente

Page 98: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

98

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA ENERGIA E AMBIENTE hanno contribuito:

FEDERICO BONI CASTAGNETTI, ENRICO POCHETTINO (IREN) • APOLLONIO MASCELLINO (AIZOON) • EMANUELE MORELLI

(EASYLUMEN) • FRANCO D'URSO (EMISFERA) • MARCO MARTELLACCI, DANIELA RAIMONDO (ENERBRAIN) • FRANCO

VENTURINI (ENERGAID) • DIEGO ARNONE (ENGINEERING) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) • COSIMA FIASCHI (EXEMPLAR) •

TOMMASO RICCA (FINSOFT) • LUCA BIANCONI (GRUPPO SIGLA) • ANDREA BAGNASCO (IESOLUTIONS) • PAOLO MARIA COMI,

PAOLO CROSTA (ITALTEL) • GIANPAOLO ROCCHI (KERBEROS) • MARICA LO PORTO (SMARTEC) • GIOVANNI FRANCO (SOGESCA)

• IACOPO BORSI (TEA SISTEMI) • GUIDO MAIA (TOTEM ENERGY) • CARMELO ALBANI (X-POP)

ARIANNA BRUTTI, ROBERTA CHIARINI, CLAUDIA MELONI, PATRIZIA PISTOCHINI, STEFANO PIZZUTI (ENEA) • MAURIZIO FANTINO

(ISMB) • ALESSANDRO SORCE (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA) • MARIANGELA LAZOI (UNIVERSITÀ DEL SALENTO) •

GABRIELE COMODI (UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE)

TIZIANO ROGNONE (ANITEC) • ADELAIDE RAMASSOTTO (CSI PIEMONTE) • DANIELE FULGENZI (LOMBARDIA INFORMATICA) •

DANIELE STECCO (REGIONE VENETO)

DANIELE SANGIORGI (ASTER) • VITTORIO CASELLA (CLUSTER SCC LOMBARDIA) • FRANCESCO MATTEUCCI (DHITECH) • MARCO

SCERBO (FONDAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE) • RICCARDO GINANNI, ANDREA ROMAGNOLI, SIMONA SALDI (LAZIO INNOVA)

• BRUNO CONTERNO (SIIT) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 99: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

99

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

La sostenibilità energetica e ambientale è al centro

dell’attenzione della Commissione Europea che,

all’interno del programma strategico “Europe 2020”,

ha individuato tre obiettivi chiave da raggiungere entro

il 2020: riduzione delle emissioni di CO2 del 20%

rispetto al 1990, quota del consumo finale di energia

prodotta da fonti di energia rinnovabili pari al 20% e

aumento dell’efficienza energetica del 20%. La

strategia raccomandata dalla Commissione Europea al

fine di conseguire tali obiettivi è la realizzazione di un

processo di innovazione che porterà a un

cambiamento del paradigma tecnologico ed

economico della produzione, distribuzione e consumo

dell’energia elettrica, ridisegnando l’architettura del

sistema elettrico e la catena del valore del settore

energetico. Non si può, infatti, trascurare di osservare

che l’Europa dipende dal resto del mondo per il proprio

approvvigionamento energetico: l’Unione europea

(UE) consuma un quinto dell’energia prodotta nel

mondo, possedendo una percentuale ridotta di riserve

energetiche. Il "mix energetico" di tecniche di

approvvigionamento a livello europeo è ben

diversificato; un esempio sono le numerose dighe in

Austria, o le miniere di carbone in Polonia, o le

piattaforme petrolifere nel Mare del Nord, nonché i

giacimenti di gas in Danimarca e nei Paesi Bassi.

Nonostante ciò, l'incidenza economica data dalla

dipendenza energetica dell'Europa è alquanto

rilevante. Questo scenario impone, quindi, alla politica

europea una base comune che miri, prima di ogni cosa,

all'abbattimento dei consumi energetici e

conseguentemente ad una riduzione del fabbisogno

energetico importato da Paesi extra UE.

Per migliorare la competitività del sistema energetico

e la sostenibilità ambientale, a marzo 2013, è stata

approvata la Strategia Energetica Nazionale (SEN),

che propone quattro obiettivi principali da raggiungere

entro il 2020:

» riduzione dei costi energetici con

l'allineamento dei prezzi ai livelli europei

56 Enel Foundation. Stato e prospettive dell’efficienza energetica

in Italia – Rapporto 1/2013.

(risparmio sulla bolletta nazionale di

elettricità e gas stimato in circa 9 miliardi

di euro l’anno);

» superamento degli obiettivi europei

definiti dal Pacchetto europeo Clima-

Energia 2020 (riduzione delle emissioni di

GHG del 21% rispetto al 2005, riduzione

del 24% dei consumi primari rispetto

all’andamento inerziale e raggiungimento

del 19-20% di incidenza dell’energia

rinnovabile sui consumi finali lordi);

» maggiore sicurezza di

approvvigionamento, con una riduzione

della fattura energetica estera di circa 14

miliardi di euro l’anno;

» stimolo alla crescita e all'occupazione con

l'avvio di investimenti, sia verso i settori

tradizionali che verso la green economy,

per 170-180 miliardi di euro entro il 2020.

Le azioni proposte nella SEN sono correlate con la

definizione di un percorso di decarbonizzazione al 2050

per l’Italia secondo lo scenario Roadmap 2050

analizzato dalla DG Energia della Commissione

Europea.

In Italia, l’efficienza energetica è stata definita come

un’azione prioritaria con investimenti potenziali pari a

60 miliardi di euro fino al 2020 (rispetto ad un totale di

circa 180 miliardi di euro per il settore dell’energia)56.

Nel 2014, è stato approvato il Piano d’Azione Italiano

per l’Efficienza Energetica, PAEE 2014, che descrive gli

obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia per il

2020, le misure di policy attivate per il loro

raggiungimento e i risultati raggiunti al 2012. Tra

questi si evidenziano:

» l’Italia è uno dei Paesi a maggior efficienza

energetica (-19% di intensità energetica

primaria rispetto alla media UE e -14%

Page 100: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

100

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

rispetto alla media dell’Eurozona nel

2011)57;

» si è osservata una riduzione dei consumi

finali negli ultimi anni (pari a 119 Mtep nel

2012, esclusi gli usi non energetici, -2%

rispetto al 2011), in parte come risultato

della crisi economica ma anche della

riduzione di intensità energetica (-5% dal

2005) cui hanno contribuito gli incrementi

di rendimento della generazione elettrica

ed i risparmi energetici conseguiti

dall’attuazione delle misure previste dal

piano di efficienza energetica negli usi

finali, quali le detrazioni fiscali, i certificati

bianchi, i requisiti minimi per edifici e per

apparecchiature elettriche, ecc.

» l’Italia ha un buon livello di avanzamento

tecnologico, essendo il primo paese al

mondo nella diffusione di sistemi di “smart

metering”.

In questo processo di cambiamento, le città rivestono

un ruolo cruciale per la crescita sostenibile, in quanto le

aree urbane occidentali sono responsabili di circa il 75%

del consumo mondiale di energia e dell’80% delle

emissioni globali di CO2, rappresentando così un

concentratore di esigenze di cambiamento e un

moltiplicatore delle relative opportunità di impatto

ambientale, economico e sociale. In relazione agli

ambienti urbani e alle comunità, elementi chiave del

consumo energetico e delle emissioni sono

riconducibili principalmente al settore dell’edilizia

(40%), ai trasporti (32%) e all’industria (26%).

Obiettivo primario della strategia europea

sull'efficienza energetica è anche di indirizzare l'edilizia

ad un nuovo e rivoluzionario concetto di edificio dotato

di altissime prestazioni e qualità energetiche il cui

fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo

dovrebbe essere coperto in misura significativa da

fonte rinnovabile. In Europa entro il 31/12/2018 e quindi

a partire dal 2019 tutti gli edifici pubblici di nuova

costruzione dovranno essere certificati o avere i

57 Nel 2011 l’American Council for an Energy-Efficient Economy

(ACEEE) ha posizionato l’Italia al terzo posto al mondo, dopo Gran

requisiti stabiliti di NZEB (Nearly Zero Energy

Building), mentre a partire dal 1° gennaio 2021 tutti gli

edifici di nuova costruzione dovranno presentare le

caratteristiche degli edifici NZEB (2010/31/UE EPDB –

Energy Performance Building Directive). Occorre

pertanto regolamentare tale aspetto e definire

standard e metodi di costruzione prima ed entro le

scadenze prefissate dall'Unione Europea: alcune

regioni quali Lombardia ed Emilia Romagna, le più

virtuose, hanno decretato in merito: la Lombardia

stabilisce l'obbligo al raggiungimento dei requisiti di

prestazione energetica previsto per gli Edifici ad

energia quasi zero. a partire dal 1 gennaio 2016 (DG n.

6480 del 30 luglio 2015), mentre l'Emilia Romagna con

delibera di Giunta regionale n. 967 del 20 luglio 2015

anticipa l'obbligo degli edifici NZEB di due anni,

permettendo così una fase transitoria di oltre un anno

di adattamento ai requisiti minimi introdotti il 1°

ottobre 2015.

Altrettanto rilevante è l’interesse che si sta rivolgendo

ai consumi (e alle relative opportunità di

efficientamento) delle infrastrutture pubbliche, con un

riferimento particolare all’illuminazione pubblica.

Secondo la Fire (Federazione italiana per l'uso

razionale dell'energia), il costo dell'illuminazione

pubblica si aggira tra il 15% ed il 25% del totale delle

spese energetiche di un ente locale e può raggiungere

il 50% di quelle elettriche. Per questo motivo la

regolazione dell'illuminazione in base alle condizioni di

attività, di presenza, di traffico e di tempo viene

indirizzata come uno dei nodi importanti per

migliorare l'efficienza energetica così come per

garantire un buon ritorno di immagine per la città (con

impatti su sicurezza sociale e su strada).

Inoltre, considerato che gli agglomerati urbani, oltre a

costituire uno dei principali contesti energivori e

maggiori consumatori di energia, sono aree che

subiscono in modo sostanziale gli effetti

dell’inquinamento, il monitoraggio e controllo della

qualità ambientale costituiscono un elemento chiave

per la loro sostenibilità. A fronte delle attuali modalità

Bretagna e Germania, per gli sforzi nazionali compiuti a favore

dell’incremento dei livelli di efficienza energetica.

Page 101: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

101

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

di misura di inquinanti aerei (in alcune postazioni fisse

e a bassa frequenza di campionamento), la reale

dinamica dei valori di inquinamento sul territorio è

nota in via estremamente approssimativa, e non vi è

congruenza dei valori misurati rispetto a quelli

realmente percepiti dai cittadini. Il livello di

conoscenza si riduce ulteriormente in relazione alle

aree indoor pubbliche (e private) o se si pensa ad altri

parametri ambientali quali ad esempio il livello di

rumore o la temperatura. La sostanziale assenza di dati

limita notevolmente la capacità di identificare e

comprendere i reali fenomeni sottostanti, e obbliga ad

interventi su scala macroscopica la cui efficacia è solo

parziale, effettuati in ottica correttiva (ex-post) e quasi

mai preventiva (ex-ante).

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali che evidenziano l’esigenza

di una riduzione dell’impatto economico dei sistemi

energetici sulla spesa dei soggetti pubblici e privati e

una riduzione del relativo impatto ambientale, gli

obiettivi specifici che dovranno perseguire gli sviluppi

di ricerca e innovazione proposti sulla Traiettoria

“Energia e Ambiente” comprendono:

riduzione dei consumi energetici di soggetti

pubblici e privati (cittadini e imprese) di

qualsivoglia vettore energetico (energia

elettrica, energia termica, acqua, gas), a livello

di singolo, distrettuale o di quartiere, con

conseguente riduzione dell’impatto

economico dei consumi energetici;

aumento della produzione energetica

delocalizzata e da fonti rinnovabili, con

conseguente riduzione dei costi di produzione

e di trasporto, riduzione degli impatti

ambientali dei sistemi energetici, nonché

aumento dell'efficienza della produzione

attraverso efficace correlazione tra l'offerta e

l’effettiva domanda di energia;

58 http://www.opencoesione.gov.it

riduzione delle emissioni inquinanti,

innanzitutto in relazione all’inquinamento

atmosferico, ma anche dell’inquinamento

acustico ed elettromagnetico, con

conseguente miglioramento della qualità

dell’ambiente circostante;

aumento di efficienza nella gestione delle

risorse e la riduzione degli scarti, con

conseguente impatto economico e

ambientale.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 12 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione gli impatti delle azioni

del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate. Gli

indicatori riportati in Tabella 12, che costituiscono un

sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità open

data58, sono stati scelti per rappresentatività degli

obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va

ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di

riferimento della Traiettoria sarà oggetto di confronto,

con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere

aggiornato, in virtù di tale confronto, dell’evoluzione

degli scenari e delle progettualità proposte.

Page 102: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

102

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

METRICA INDICATORE

Energia prodotta da fonti rinnovabili kWh di energia prodotta da fonti rinnovabili su kWh prodotti in totale

Cogenerazione Energia termica prodotta in cogenerazione/ Energia termica totale

Recupero cascami termici Tep risparmiati

Consumi di energia kWh di energia elettrica consumata per abitante

kWh di energia termica consumata per abitante

Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili

Produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in percentuale dei consumi interni lordi di energia elettrica

Risparmio economico Costo Livellato dell’Elettricità (LCOE)

Utilizzo risorse idriche

Percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale

Consumi di acqua pro-capite per uso domestico

Qualità dell’aria

CAIQ (Common Air Quality Index) – outdoor

Temperatura – indoor

Umidità – indoor

Livello CO2 – indoor

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani

Recupero/riuso del rifiuto Rifiuti riutilizzati sul totale dei rifiuti prodotti

Tabella 12: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Energia e Ambiente”.

Ambiti di Intervento

Tenendo presenti le sfide sociali che caratterizzano il

settore o i settori interessati dalla Traiettoria e gli

obiettivi che il Cluster intende perseguire in risposta a

tali sfide, gli ambiti su cui si propone di intervenire

sono:

edifici / distretti intelligenti, che, attraverso

la raccolta e condivisione di dati e

informazioni inerenti lo stato degli edifici e i

comportamenti degli occupanti, le condizioni

ambientali, i consumi dei diversi vettori

energetici, permettono di migliorare la qualità

di vita e la sicurezza degli ambienti abitativi,

nonché di ridurre i consumi attraverso la

gestione automatica degli impianti e/o la

sensibilizzazione degli utenti al risparmio;

reti e produzione energetica, che, grazie alle

capacità di profilazione e segmentazione dei

consumi, di previsione della domanda

energetica, di gestione dei carichi e di

pianificazione e gestione di sistemi di

accumulo e di produzione efficiente

distribuiti, permettono di ottimizzare la

produzione energetica e di integrare

efficacemente le fonti di energia rinnovabile,

abilitando modelli di generazione distribuita e

produzione diffusa e sostenibile;

gestione rifiuti, che, attraverso la

pianificazione e gestione della raccolta e

smaltimento dei rifiuti, l’informazione e la

disseminazione, il coinvolgimento e

l’incentivazione della raccolta differenziata e

del riciclo e riuso, consente di ridurre lo spreco

di risorse;

gestione idrica, che, attraverso il

monitoraggio dei consumi dell’acqua e della

disponibilità della risorsa, il controllo della

rete idrica (perdite in rete e qualità dell’acqua)

e la sensibilizzazione degli utenti ad un

consumo più responsabile della risorsa idrica,

permette di ridurre gli sprechi di risorse

naturali e i conseguenti impatti ambientali ed

economici;

controllo inquinamento, che, attraverso il

monitoraggio di parametri ambientali,

permette di rilevare e tenere sotto controllo

condizioni che mettono a rischio l’ambiente e

la salute delle persone, quali inquinamento,

atmosferico, acustico ed elettromagnetico;

strade intelligenti, utili alla gestione e alla

manutenzione dell’illuminazione pubblica e a

fornire servizi aggiuntivi Smart City alla

cittadinanza che, attraverso l’ottimizzazione

dei consumi della rete di illuminazione, il

telecontrollo, la telediagnostica e

Page 103: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

103

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

l’implementazione di servizi digitali avanzati,

permettono di ridurre significativamente i

consumi energetici della città e allo stesso

tempo in grado di generare dati per la

gestione del traffico ma anche della sicurezza

urbana.

1. Sistemi di misurazione dei consumi di qualsivoglia vettore energetico (e.g., energia elettrica, energia termica, acqua, gas) per il monitoraggio all’interno degli edifici (commerciali, industriali, residenziali, uffici pubblici, scuole, ecc.), funzionali alla valutazione dei profili di consumo, alle modalità di utilizzo degli edifici e alla gestione ottimizzata degli impianti.

2. Reti di sensori per la rilevazione di grandezze ambientali: si tratta di piattaforme basate sul paradigma dell’Internet of Things, per la rilevazione di parametri ambientali e di grandezze indicative di livelli di inquinamento (atmosferico, acustico o elettromagnetico), per funzionamento indoor o outdoor, in modalità statica o dinamica.

3. Sistemi di misurazione e monitoraggio della produzione/consumo energetica da fonti tradizionali o rinnovabili: per la raccolta, trasmissione, memorizzazione, analisi e comunicazione dei dati fondamentali provenienti dalla fonte energetica e dai diversi punti della sua rete.

4. Sistemi di modellizzazione dei profili di consumo, segmentazione degli utenti (load clustering), analisi e previsione della domanda energetica, sistemi che consentano la collaborazione tra la Rete (soprattutto quella elettrica) e gli utenti.

5. Sistemi di controllo e automazione delle reti di energia elettrica e termica (incluso teleriscaldamento e teleraffrescamento): soluzioni di supervisione e controllo in grado di centralizzare stati, comandi e allarmi e sistemi di gestione calore a livello di edificio o singolo appartamento in ottica Demand Side Management.

6. Sistemi di accumulo di energia: sia in campo termico che in campo elettrico (in questo ultimo caso con le dovute modifiche alla regolazione per le reti MT/BT) i sistemi di accumulo sono tra gli elementi chiave di una rete energetica “intelligente”, ovvero in grado di soddisfare le richieste di energia delle utenze massimizzando i rendimenti della produzione, disaccoppiando temporalmente domanda e offerta e abilitando schemi di demand-response.

7. Modelli e metodi di interazione e sensibilizzazione al risparmio dell’utente finale, inteso in materia di riduzione dei consumi (energia, acqua) e degli scarti (rifiuti) in ottica di razionalizzazione e riuso/recupero delle risorse, servizi di customer empowerment.

8. Tecnologie per efficienza energetica attiva negli edifici: possono integrare impianti di domotica, storage energetico, controllo e regolazione impianti e dispositivi, controllo apparati, videosorveglianza, antintrusione e controllo accessi; monitorare grandezze elettriche e ambientali generando trend specifici e log storici. Comprendono tecnologie e metodi compatibili sia con l’intento primario (il risparmio energetico) sia con il recupero/restauro (obbligatorio) per edifici di pregio e vincolati. Sono incluse le tecnologie più efficaci e meno invasive per la gestione e l’installazione di impianti.

9. Piattaforme di energy management di edifici: soluzioni integrate per il monitoraggio, la gestione, la pianificazione e l’ottimizzazione dei consumi, la verifica degli scostamenti, la verifica della fatturazione, che consentono il trattamento e la diffusione delle informazioni agli utenti attraverso il web. Le piattaforme di energy management svolgono il ruolo chiave di raccolta, autenticazione, normalizzazione, archiviazione dei dati rilevati dalle svariate tipologie di sensori. Questi dati possono quindi essere forniti attraverso interfacce normalizzate e in maniera sicura a livelli applicativi per la realizzazione di servizi.

10. Tecnologie per il Demand-Response diretto e indiretto: si tratta di programmi capaci di ottimizzare in tempo reale o semi reale la curva di domanda dell’energia sulla base della capacità produttiva del momento. In una ottica di Smart Grid possono svolgere il duplice compito di fornire uno strumento per gestire la stabilità di rete (con il controllo puntuale dei picchi della domanda di energia) o l’affidabilità della rete permettendo la gestione della flessibilità della curva di domanda in funzione della produzione da rinnovabile, in entrambi i casi andando ad agire su una funzione costo associata all’energia scambiata in rete. Si dividono in programmi di Demand Response diretti e indiretti: i programmi diretti prevedono che sia l’operatore di rete che abbia diretto controllo sulla curva di domanda, in altre parole sui carichi dell’utente, mentre quelli indiretti prevedono un cambiamento comportamentale da parte dell’utente che sulla base di alcune segnalazioni da parte dell’operatore di rete decide di ridurre (o aumentare) i propri consumi in un determinato momento.

Page 104: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

104

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Energia e Ambiente”,

da intendersi come le soluzioni

tecnologiche/applicative che, declinate negli ambiti di

intervento, costituiscono strumenti chiave per

raggiungere gli obiettivi in risposta alle sfide sociali.

In Tabella 13 si riporta la corrispondenza tra soluzioni

tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in

cui possono essere declinate.

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Edifici e distretti intelligenti

Reti e produzione energetica

Gestione rifiuti

Gestione idrica

Controllo inquinamento

Strade intelligenti

Tabella 13: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Energia e Ambiente”.

11. Piattaforme e Soluzioni per l’efficientamento energetico stradale: si tratta di impianti e metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche ed illuminotecniche, indicatori diagnostici per la rilevazione automatica di anomalie ed algoritmi di regolazione adattiva del flusso luminoso compatibili con una corretta illuminazione del manto stradale secondo normativa, controllabili e in grado di fornire dati tecnici da remoto.

12. Piattaforme e soluzioni ICT per servizi digitali avanzati Smart Lighting e IoT: si tratta di sistemi radio, wifi, ethernet, fibra ottica, bluetooth, powerline ecc. per integrare lungo le strade impianti di videosorveglianza - riconoscimento targhe / volti, pannelli grafici informativi, box audio, access point wi fi, stazioni mobili di defibrillazione, stazioni ambientali, totem infocittà e qualsiasi altro dispositivo ICT IP.

13. Palo intelligente: sistemi multisensoriali integrati che forniscano ulteriori dati provenienti da smart meter per la misura dei consumi gas, acqua, e altri dati provenienti dalla scena urbana (es. flussi di traffico, qualità dell’aria, prestazioni illuminotecniche), in modo tale che, installati sui normali pali della luce, facciano evolvere questi nell’elemento abilitante ai servizi per la ‘smart street’.

14. Modelli di simulazione e previsione dei fenomeni di inquinamento: si tratta di modelli di simulazione della diffusione e propagazione dell’inquinamento, attraverso i quali è possibile evidenziare le situazioni più critiche, prevedere le evoluzioni dei fenomeni di inquinamento (prendendo le dovute contromisure), valutare in modo predittivo l’impatto ambientale di nuove pianificazioni urbane.

15. Piattaforme e Soluzioni ICT per la gestione dei rifiuti: si tratta di piattaforme basate sul paradigma dell’Internet of Things, che consentono la tracciabilità dei rifiuti, la gestione dei processi inerenti la raccolta e lo smaltimento, nonché la valorizzazione dei rifiuti e degli scarti, sia nei processi domestici sia in quelli industriali, nel settore sia pubblico sia privato. Sono inclusi modelli di ottimizzazione per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

16. Tecnologie di gestione rete idrica: sistemi avanzati di gestione dei consumi energetici delle reti (compresi i sistemi di trattamento e potabilizzazione) con l’obiettivo di ridurre spese spesso molto rilevanti per la conduzione di questi asset. Tali sistemi, basati sullo sfruttamento sinergico di sistemi di “sensori distribuiti” in ottica IoT, permetteranno anche un miglior monitoraggio delle perdite idriche e l’implementazione di politiche ad hoc.

17. Interoperabilità dei sistemi ICT: tale tematica è fortemente richiesta in ambito europeo e si esprime su due livelli. Il primo attraverso la definizione di protocolli di standard aperti per il trasporto dei dati al livello di energy management. Il secondo, attraverso l’implementazione delle piattaforme di energy management che siano confacenti a framework open (es. FIWARE).

18. Strumenti di modellizzazione e pianificazione energetica urbana in ottica Smart City/Energy: sono strumenti pensati a supportare i decisori pubblici e privati nelle scelte di politica energetica territoriale. Tali strumenti permettono di mappare su sistemi GIS i consumi energetici, le infrastrutture e i sistemi di generazione di un determinato territorio, di valutare il bilancio energetico locale e di fornire le indicazioni necessarie a una pianificazione energetica ottimale. Si tratta di strumenti ICT in grado di gestire e registrate una grande mole di dati sia di contesto (territorio, edifici, risorse, infrastrutture) sia di produzione e di consumo (elettricità, calore, acqua, biomassa, sole) sui quali grazie all’uso di opportuni modelli energetici, di previsione e di intelligenza artificiale è possibile estrarre degli indicatori e indici di prestazione (o target) che vengono poi visualizzati attraverso un cruscotto in modo facilmente comprensibile e leggibile.

Page 105: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

105

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 15 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demostration operating environment). Il livello

di replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Come si evince, le soluzioni in ambito energetico

presentano un discreto livello di maturità tecnologica

(e prospettive di ridotti time-to-market) e buone

potenzialità di replicabilità in diverse realtà urbane. In

particolare, si osserva una forte spinta di sviluppo verso

sistemi di misurazione, monitoraggio e gestione dei

consumi di qualsivoglia vettore energetico e verso

soluzioni per il comfort e l’efficienza energetica

attiva negli edifici.

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate al miglioramento

delle prestazioni energetiche e ambientali degli

agglomerati urbani, che costituiscono uno dei

principali consumatori di energia nonché aree che

subiscono in modo sostanziale gli effetti

dell’inquinamento, si delineano di seguito alcuni

scenari chiave di sviluppo del tema Energia e Ambiente

Figura 15: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Energia e Ambiente (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Page 106: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

106

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

per le Smart Communities, in un orizzonte di medio

periodo.

Edifici e distretti urbani a energia quasi zero

▪ Il paradigma di edificio a basso consumo

energetico e conseguentemente di riduzione dei

consumi in capo agli utenti di un singolo edificio

lascerà spazio ad un’ottimizzazione più efficace

del carico energetico che, in base alle esigenze,

metterà insieme più edifici (passando così da

scala di edificio a scala di distretto urbano)

eventualmente sfruttando le sinergie

energetiche tra edifici con profili di consumo e

destinazioni d'uso differenti. Gli utenti potranno

mettere a fattor comune la produzione da fonti di

energia rinnovabile, e le politiche di risparmio in

una gestione condivisa della risorsa energetica.

Gli edifici, anche in forma di aggregazione su area

distrettuale, dovranno integrarsi con le reti di

distribuzione dell’energia (elettricità, gas, calore)

implementando sia meccanismi di conversione

tra portanti energetiche diverse sia di

collaborazione con le reti attraverso la

sottoscrizione di programmi di demand response

ma anche proponendosi come nuovi fornitori di

servizi di bilanciamento.

▪ I cittadini e city users saranno attivamente

coinvolti nella gestione dei propri consumi, sia in

contesti privati come la propria casa sia in luoghi

o edifici pubblici o a uso pubblico (per esempio

scuole, musei, biblioteche, uffici amministrativi,

ecc.) e si trasformeranno così da consumatori

statici/passivi a partecipanti attivi nell'intero ciclo

della catena energetica (citizen sensors).

▪ La raccolta dei dati di varia natura su consumi,

comportamenti, condizioni ambientali sarà

realizzata sia su edifici nuovi (conformi alle

direttive europee più avanzate) sia (e

soprattutto) su edifici già esistenti. Formati

eterogenei per i dati verranno gestiti anche in

tempo reale e diverse modalità di raccolta e

trasmissione saranno integrate per permettere di

costruire una base di conoscenza completa e

dinamicamente aggiornata. La complessità della

gestione dei dati verrà trattata con un approccio

di sistema, limitando il più possibile

l’introduzione di requisiti e interventi aggiuntivi

sulla infrastrutturazione del patrimonio

immobiliare.

▪ Nel passaggio a scala di distretto verranno

attivate, a seconda del caso, tutte le sinergie

possibili al di là di quella energetica, per esempio

a livello di risorsa idrica, illuminazione pubblica,

rifiuti, ma anche trasporti, connettività digitale,

spazi comuni.

▪ Gli utenti potranno godere di una distribuzione

capillare dei servizi digitali avanzati tramite le

onde convogliate nel cosiddetto “ultimo miglio”

della rete elettrica, sfruttando l’infrastruttura

preesistente come infrastruttura digitale.

Rete energetica intelligente

▪ Le reti di teleriscaldamento verranno

ammodernate e nuove reti verranno costruite

con caratteristiche innovative anche dal punto di

vista di hardware e software di controllo, servizi a

valore aggiunto per i cittadini e le città, che

potranno così sfruttare la capillarità di queste reti

in un'ottica di collaborazione pubblico-privato.

Punto fondamentale di questo processo di

ammodernamento coinvolgerà le attuali

sottostazione che diventeranno sempre più

intelligenti e permetteranno un controllo

maggiore del calore scambiato dalla rete verso

l’edificio (e potenzialmente anche dall’edificio

verso la rete) attraverso algoritmi distribuiti così

da abilitare servizi capaci da gestire politiche di

Demand Response anche nel settore dell’energia

termica (con il beneficio di ridurre le temperature

di ritorno e i picchi di carico delle attuali reti di

teleriscaldamento).

▪ La rete – sia elettrica sia termica - baserà il

proprio bilanciamento dei carichi su profilazione

dei consumi, previsione della domanda

energetica e controllo dei carichi. Sistemi in

grado di consentire la collaborazione tra la Rete

(soprattutto quella elettrica) e gli utenti

permetteranno di sfruttare la flessibilità nel

consumo/produzione di energia, valorizzando il

demand response sia come strumento per

sfruttare le fluttuazioni del prezzo dell'energia sia

come meccanismo per fornire, soprattutto al

Distributore (DSO), servizi di bilanciamento.

▪ Gli utenti potranno contribuire con dati che,

una volta raccolti ed elaborati permetteranno di

suggerire politiche di comportamento virtuoso

per la riduzione dei consumi. Ai dati forniti

attraverso canali tradizionali, quali interviste e

Page 107: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

107

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

questionari, anche via web, si potranno integrare

dati e informazioni raccolte da canali digitali e

attraverso nuove modalità di interazione con e

tra i cittadini (quali app per smartphone), ma

anche dati rilevati da reti di sensori e apparati

installati negli edifici.

▪ La rete utilizzerà diffusamente ed efficacemente

sistemi di accumulo e promuoverà meccanismi di

incentivazione per un profilo di consumo

consapevole.

▪ Saranno analizzate le possibilità offerte dai

mercati locali di energia finalizzati soprattutto a

minimizzare le perdite dovute alla trasmissione

dell'energia prodotta da fonte rinnovabile e

quindi ad incentivare l'uso dell'energia

nell'intorno del punto in cui è prodotta. In questo

senso vanno la microcogenerazione e la

generazione delocalizzata, in grado di garantire

una elevata efficienza del sistema e l’immediata

risposta alla domanda energetica dell'utente. La

produzione di energia al momento della

domanda permetterà di generare solamente lo

stretto necessario, evitando i costi (economici ed

energetici) della distribuzione su larga scala.

Attraverso l'incentivazione di mercati locali si

potrà avere un potenziamento della già capillare

rete italiana, riducendo al minimo gli sprechi.

▪ Gli utenti potranno monitorare in tempo reale i

consumi dell'edificio e le relative fonti di

consumo, la produzione da fonti di energia

rinnovabile. Essi potranno confrontare in modo

anonimo i propri consumi con quelli di altri utenti

simili, identificando comportamenti virtuosi. A

fronte di una chiara conoscenza dei consumi e

delle relative modalità e fonti, l'utente potrà

valutare benefici economici (per esempio potrà

confrontare agevolmente diverse opportunità

contrattuali) e apprezzare l'impatto ambientale

di politiche di risparmio energetico.

▪ Gli utenti potranno scegliere di modificare il

proprio comportamento sulla base della

semplice visualizzazione dei consumi oppure

essere guidati al risparmio attraverso indicazioni

precise di modifica del proprio profilo di

consumo. Oltre al feedback in real time, il gioco

e l'interazione social impiegati per potenziare le

iniziative di sensibilizzazione degli utenti alla

riduzione dei consumi.

Consumo virtuoso delle risorse

▪ I cittadini e le imprese avranno a disposizione

strumenti per monitorare i propri consumi di

risorse e valutare gli impatti ambientali ma

anche economici di politiche di razionalizzazione

delle risorse e/o materie prime e di riuso o

recupero degli scarti, sia nei cicli produttivi sia nei

processi di consumo (per esempio nella filiera

dell’alimentazione e della ristorazione).

▪ L’utilizzo della risorsa idrica e del gas saranno

monitorati in ottica di incentivazione e stimolo

alla riduzione dei consumi, al pari di quanto già

diffusamente presente per gli altri vettori

energetici. In ottica di semplicità e versatilità

delle infrastrutture chiave, si realizzeranno

sistemi sempre più multifunzionali, che

permetteranno di racchiudere in un unico

dispositivo o sistema molteplici funzionalità,

rendendo più accessibili i costi di installazione e

manutenzione.

▪ La gestione dei rifiuti da parte dei soggetti

deputati sarà sempre più improntata alla

valorizzazione degli scarti e alla diffusione delle

pratiche di riciclo, attraverso centri dedicati e

campagne di comunicazione dirette ai cittadini.

▪ I cittadini e le imprese saranno sensibilizzati in tal

senso e stimolati ad aumentare il proprio

contributo a questo sistema di tutela delle risorse

e dell’ambiente, non solo attraverso una

comunicazione mirata a partire dalle giovani

generazioni, ma anche attraverso meccanismi e

strumenti di incentivazione che li trasformino

da anonimi e poco consapevoli contributori del

sistema a soggetti attivi e ingaggiati per il

raggiungimento degli obiettivi, per esempio nella

misura della riduzione della quota di rifiuti

conferiti e dell’ulteriore diffusione della raccolta

differenziata.

▪ La gestione del ciclo dei rifiuti, ivi compreso lo

smaltimento, saranno ottimizzati anche dal

punto di vista degli aspetti logistici, in piena

sinergia con gli obiettivi e gli scenari evolutivi

delle Smart Communities in tema di mobilità

sostenibile e di qualità.

▪ Al controllo dell’inquinamento contribuiranno

cittadini e city user (citizen sensors) con dati

raccolti dal campo, che, nel pieno rispetto della

privacy dei cittadini, potranno concorrere alla

definizione di scenari ed alimentare sistemi di

Page 108: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

108

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

supporto alle decisioni, per valutazioni di breve e

di medio-lungo periodo.

▪ Il controllo dell’inquinamento assumerà un ruolo

chiave nella valutazione di politiche e misure di

Smart Communities, la cui efficacia e i cui impatti

saranno valutati ex-ante anche in relazione agli

impatti sulla salute dei cittadini.

In

Tabella 14 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti di

intervento e gli scenari di sviluppo.

Ambiti / Scenari Edifici e distretti urbani a

energia quasi zero Rete energetica

intelligente Consumo virtuoso delle

risorse

Edifici e distretti intelligenti

Reti e produzione energetica

Gestione rifiuti

Gestione idrica

Controllo inquinamento

Strade intelligenti

Tabella 14: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Energia e Ambiente”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 15 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di essere

esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le sinergie con i

temi chiave e le relative opportunità di finanziamento

dello sviluppo di ricerca e innovazione.

In particolare, la Traiettoria “Energia e Ambiente”

evidenzia allineamenti con le programmazioni

operative in relazione a59:

a) OT4 – “Sostenere la transizione verso

un’economia a basso tenore di carbonio in

tutti i settori” in materia di: 1) riduzione dei

consumi energetici negli edifici e nelle

strutture pubbliche o ad uso pubblico,

residenziali e non residenziali, su temi quali

installazione di sistemi intelligenti di

59 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per azione, così

come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di Partenariato 2014-2020. Per

telecontrollo, regolazione, gestione,

monitoraggio e ottimizzazione dei consumi

energetici (smart buildings) e delle emissioni

inquinanti e adozione di soluzioni

tecnologiche per la riduzione dei consumi

energetici delle reti di illuminazione pubblica;

2) riduzione dei consumi energetici e delle

emissioni nelle imprese e integrazione di

fonti rinnovabili; 3) incremento della quota di

fabbisogno energetico coperto da

generazione distribuita attraverso sistemi di

distribuzione intelligenti, su temi quali

l’introduzione di apparati provvisti di sistemi

di comunicazione digitale, la misurazione

intelligente e il controllo e monitoraggio,

come infrastruttura delle “città” e delle aree

periurbane;

b) OT6 – “Preservare e tutelare l’ambiente e

promuovere l’efficienza delle risorse”, in

materia di: 1) ottimizzazione della gestione

l’allineamento con le declinazioni che i territori hanno dato agli obiettivi

tematici si rimanda ai documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 109: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

109

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

dei rifiuti urbani, su temi quali la promozione

della diffusione di pratiche di compostaggio

domestico e di comunità e la raccolta

differenziata; 2) miglioramento del servizio

idrico integrato per usi civili e riduzione delle

perdite di rete di acquedotto, su temi quali i

sistemi di monitoraggio delle perdite di rete e

di contabilizzazione dei consumi.

TS2: ENERGIA E AMBIENTE

AMBITI DI

INTERVENTO

Edifici e distretti intelligenti

Reti e produzione energetica

Gestione rifiuti

Gestione idrica

Controllo inquinamento

Strade intelligenti

Programmazioni esistenti

EU H2020 – Secure, clean and efficient energy

H2020 – Climate action, environment

IT PON – Città Metropolitane

PON – Imprese e Competitività

REG POR – OT4: Sostenere la transizione verso un’economia a basso tenore di carbonio in tutti i settori

POR – OT6: Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse

Classificazione ANCI

Energy

Environment

Tabella 15: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

Page 110: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

110

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

EEB - Edifici a Zero Consumo Energetico in Distretti Urbani

Intelligenti

BUDGET

9,5 M€

INFO

STMicroelectronics, Selex ES, Finmeccanica Global Services, www.smartcommunitiestech.it

Telecom Italia, Enel Distribuzione S.p.A., Enel Ingegneria e

Ricerca S.p.A., BMS Impianti, Power Evolution, Expert System,

LabIdee, Logical System, Media Italy, Metoda, UMPI Elettronica,

Università degli Studi di Trento, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino

Il progetto intende migliorare l’efficienza energetica degli edifici, e più in generale dei distretti urbani,

attraverso un pervasivo utilizzo di tecnologie di monitoraggio e di controllo in tempo reale di parametri ambientali

e dei consumi/produzione di energia tramite smart devices. Particolare attenzione sarà rivolta ai problemi

di monitoraggio/controllo in edifici storici, dove un estensivo retrofitting è più difficoltoso e si rendono

necessarie tecnologie pervasive ma il più possibile non invasive.

Page 111: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

111

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

APPROFONDIMENTI

Sistemi Efficienti di Utenza (SEU)

Il Sistema Efficiente di Utenza (SEU) è un sistema in cui uno

o più impianti di produzione di energia elettrica, con potenza

complessivamente non superiore a 20 MWe e

complessivamente installata sullo stesso sito, alimentati da

fonti rinnovabili ovvero in assetto cogenerativo ad alto

rendimento, gestiti dal medesimo produttore,

eventualmente diverso dal cliente finale, sono direttamente

connessi, per il tramite di un collegamento privato senza

obbligo di connessione di terzi, all’unità di consumo di un solo

cliente finale (persona fisica o giuridica) e sono realizzati

all’interno di un’area, senza soluzione di continuità, al netto

di strade, strade ferrate, corsi d’acqua e laghi, di proprietà o

nella piena disponibilità del medesimo cliente e da questi, in

parte, messa a disposizione del produttore o dei proprietari

dei relativi impianti di produzione.

La tipologia impiantistica denominata “Sistema Efficiente di

Utenza” (SEU) è stata introdotta dal Decreto Legislativo

115/08 s.m.i. stabilendo l’obbligo per l’Autorità di definire le

modalità operative per la relativa regolamentazione. Il

Decreto Legislativo 115/08, come modificato dal Decreto

Legislativo 56/10, ha stabilito che i corrispettivi tariffari di

trasmissione e distribuzione, nonché quelli di

dispacciamento e quelli a copertura degli oneri generali di

sistema (componenti A e UC), siano applicati all’energia

elettrica prelevata sul punto di connessione. In particolare,

nel caso di impianti di produzione combinata di energia

elettrica e calore, il trattamento tariffario è annualmente

subordinato al possesso della qualifica di impianto di

cogenerazione ad alto rendimento. Sulla base delle

definizioni introdotte dalla norma e delle modalità di

applicazione dei corrispettivi sopramenzionate, la qualifica di

SEU dovrà essere subordinata al rispetto di tutte le seguenti

condizioni:

la presenza di un Cliente finale, titolare del punto di

connessione e dell’unità di consumo ricadente in

un’area di sua proprietà o nella sua piena

disponibilità;

la presenza del Produttore ovvero del titolare

dell'officina elettrica e delle autorizzazioni alla

realizzazione e all'esercizio dell'impianto

alimentato da fonti rinnovabili ovvero in assetto

cogenerativo ad alto rendimento, con potenza

complessivamente non superiore a 20 MWe

complessivamente installata sul sito di proprietà o

nella piena disponibilità del cliente finale;

l’impianto o gli impianti di produzione devono

essere direttamente connessi, per il tramite di un

collegamento privato senza obbligo di connessione

di terzi, all’unità di consumo del cliente finale

(persona fisica o giuridica);

e potrà garantire l’accesso alle seguenti esenzioni:

l’energia elettrica autoconsumata non sarà

sottoposta ai corrispettivi tariffari di trasmissione e

distribuzione, a quelli di dispacciamento e a quelli a

copertura degli oneri generali di sistema, che

saranno applicati solo all’energia elettrica

prelevata dalla rete;

i rapporti intercorrenti fra il produttore e il cliente

finale presenti all’interno di un sistema semplice di

produzione e consumo e aventi ad oggetto

l’energia elettrica prodotta e consumata che non

transita attraverso la rete pubblica, non sono

oggetto di regolazione da parte dell’Autorità e

vengono lasciati alla libera contrattazione fra le

parti.

Nel dicembre 2013 è stata emesso il provvedimento

Deliberazione 12 dicembre 2013 578/2013/R/EEL con il quale

sono stati normati i relativi servizi di connessione, misura,

trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita.

L’Autorità, in particolare, ha ricompreso i SEU all’interno dei

Sistemi Semplici di Produzione e Consumo.

Demand Response

Il Demand Response è quasi universalmente considerato

come uno dei possibili meccanismi di collaborazione tra

consumatori e trasmettitori/distributori di energia in grado di

contribuire alla riduzione dei consumi e all’aumento

dell’efficienza. Già da diversi anni l’Europa ha emesso

direttive che fanno esplicito riferimento al Demand Response

e che chiedono agli Stati membri di attivare tali meccanismi

di flessibilità. La Direttiva 2009/72/EC, agli artt. 25.7 e 3.2,

chiede agli operatori di rete di prendere misure per attivare il

Demand Response e agli stati membri di cominciare a

considerare la possibilità che soggetti terzi (come gli

aggregatori, necessari per l’implementazione del Demand

Response Esplicito) si frappongano tra consumatori e Rete.

Allo stesso modo la Direttiva 2012/27/EU, all’art.15.4, chiede

agli Stati membri di rimuovere gli ostacoli al Demand

Response, promuovendo quest’ultimo come esempio per la

partecipazione degli utenti al mercato all’ingrosso e al

dettaglio dell’energia e dei servizi di sistema (art.15.8). Allo

Page 112: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

112

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

scopo di concretizzare quanto richiesto dalle Direttive,

l’Europa ha recentemente rilasciato anche i Network Codes,

un insieme di regole create dalla Rete Europea degli

Operatori del Sistema di Trasmissione per l’Elettricità

(ENTSO-E) allo scopo di integrare, armonizzare e rendere più

efficiente il mercato energetico Europeo. Malgrado ciò, ad

oggi, persistono barriere apparentemente insormontabili:

alcuni Paesi Membri, non consentendo

l’aggregazione delle utenze, di fatto precludono

l’ingresso del Demand Response ai mercati

Nazionali, di bilanciamento o dei servizi;

non esistono misure standard e metodologie

standard per valutare la flessibilità degli utenti

candidati a partecipare a programmi Demand

Response;

i requisiti di ingresso ai mercati sono datati e quindi

non consentono ancora di includere il Demand

Response come una risorsa; anche in presenza di

aggregatori, non esistono processi standardizzati a

protezione della relazione tra l’utente e

l’aggregatore.

Premesso ciò, un recente rapporto della Smart Energy

Demand Coalition (SEDC) mostra un’istantanea sullo stato

del Demand Response in Europa dalla quale emergono

diversi livelli di maturità con in cima alla lista Francia,

Finlandia, Inghilterra ed Irlanda, in cui il Demand Response è

pienamente operativo, e in coda Spagna e Italia in cui è

inesistente. Eppure è l’Italia il paese in cui pioneristicamente

il progetto Telegestore di ENEL, con l’installazione della

prima soluzione di smart metering a livello nazionale, aveva

gettato sin dal 2001 le basi per l’evoluzione delle reti

elettriche verso la Smart Grid. Lo smart metering è un

prerequisito essenziale per il Demand Response ma da allora

non c’è stata alcuna evoluzione in tale direzione. Fino a

marzo 2016. È infatti stata recentemente emessa una

Deliberazione (la 87/2016/R/EEL del 8 marzo 2016)

dell’Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas (AEEG) che

dettando le specifiche funzionali abilitanti lo smart metering

di seconda generazione (Contatori 2.0), nei fatti getta le basi

per una futura implementazione del Demand Response.

Interoperabilità nelle reti e nei sistemi per

l’efficienza energetica

Per i sistemi per l'efficienza energetica della Smart City,

caratterizzati da complessità e interdipendenza dei

componenti ed eterogeneità delle soluzioni, è fondamentale

raggiungere l’interoperabilità, sia verticale (cioè tra i diversi

livelli delle soluzioni), per consentire la combinazione, la

sostituzione ed il riuso dei singoli componenti, sia

orizzontale (cioè tra le diverse soluzioni), per evitare la

creazione di silos verticali e assicurare la replicabilità delle

soluzioni e la possibilità di creazione di sinergie tra i diversi

sistemi (per esempio, un sistema di gestione

dell’illuminazione, basato su telecamere intelligenti per

rilevare la presenza di auto e persone in una zona e regolare,

di conseguenza, l’illuminazione, può fornire dati anche al

sistema di controllo del traffico). Un sistema ICT per la Smart

City può essere pensato come una pila composta da più

livelli, ciascuno composto a sua volta da diverse componenti.

Esso è, inoltre, in continua evoluzione (ingresso di nuovi

componenti, introduzione di nuove tecnologie, …) e, affinché

il sistema funzioni, è indispensabile garantire

l'interoperabilità tra i componenti di ciascun livello e tra i

diversi livelli, e la scalabilità del sistema. Le aree prioritarie su

cui assicurare l’interoperabilità sono:

metriche per il confronto e la valutazione della

qualità dei servizi (Key Performance Indicator);

modello e formato dei dati scambiati all’interno e

tra i sistemi;

protocolli e interfacce di comunicazione.

In generale, è auspicabile che l'interoperabilità possa essere

raggiunta attraverso l'uso di standard; tuttavia è possibile il

verificarsi di situazioni in cui ciò può non avvenire, a causa

dell’assenza di uno standard adeguato, della disponibilità di

diversi standard, fra loro non armonizzati, della disponibilità

di uno standard, ma con specifiche molto ampie e generiche

che lasciano la possibilità di realizzare implementazioni

Page 113: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

113

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

anche molto diverse e, perciò, potenzialmente non

interoperabili.

Questi scenari individuano priorità di ricerca e sviluppo

collegate al tema interoperabilità dei sistemi per la Smart

City su cui porre l'attenzione:

1. individuazione di principi per la definizione di

interfacce condivise capaci di garantire

l'interazione tra sistemi anche in assenza di

standard o standard non armonizzati. Su questo

tema a livello internazionale è già stata avviata una

attività di ricerca, il cui principale obiettivo è

l'individuazione di principi architetturali di

interoperabilità comuni (Pivotal Point of

Interoperability) capaci di garantire l'interazione

tra sistemi anche laddove non esistano standard o

ne esistano in sovrannumero e siano state fatte

scelte implementative diverse60.

2. metodologie e strumenti per la realizzazione di

Profili d'Uso di specifiche standard per specifici

domini/scenari applicativi. La specializzazione di

specifiche standard, cioè la definizione di Profili

d'Uso volti a calare la specifica nelle esigenze

peculiari del dominio, risolvere le sue ambiguità e

ridurre le libertà di implementazione, è

un'operazione cruciale per assicurare

l'interoperabilità reale tra applicazioni che

60 https://pages.nist.gov/smartcitiesarchitecture

effettuano differenti implementazioni del

medesimo standard. A questo fine può essere utile

anche ricorrere a strumenti semantici. Anche

questa è una linea di ricerca aperta, sia per quanto

riguarda l'aspetto metodologico della definizione

di Profili d'uso di specifiche standard e la

progettazione/realizzazione di strumenti di

supporto (eventualmente semantici), che

relativamente alla definizione di procedure e

strumenti automatici per il test di interoperabilità

tra sistemi basati su Profili d'Uso.

Esigenze di interoperabilità dei sistemi di Smart

City: l’esempio delle reti di illuminazione pubblica

Le reti di illuminazione stradali controllabili sono già in uso

in molti paesi. Il sistema consiste in un computer / server

centrale o Central Management System (CMS), e svariate reti

di punti luce collegati, le cosiddette reti esterni di

illuminazione (OLN), che possono essere controllate dal

CMS. Alcuni produttori hanno sviluppato le proprie

tecnologie proprietarie, mentre altri stanno utilizzando

protocolli simili, ma è oggi richiesta e fortemente voluta una

interoperabilità tra sistemi e componenti di sistema di

diverse marche per consentire alle amministrazioni di

beneficiare di sistemi di diversi produttori. La mancanza di

Figura 16: Interoperabilità verticale (a sx) e orizzontale (a dx). Nella figura a sinistra i silos, pur essendo verticalmente interoperabili all’interno di uno stesso sistema, non lo sono rispetto ad altri sistemi.

Page 114: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

114

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

una comunicazione standardizzata tra CMS e OLN ostacola

l'adattamento di questi sistemi e a difficoltà

nell’integrazione, gestione e manutenzione di questi sistemi.

Un nuovo obiettivo sarà quello di standardizzare l'interfaccia

tra il CMS e OLN, permettendo così di collegare OLN di

differenti tecnologie o fornitori per un CMS di marca diversa.

Per questo sarà necessaria un'interfaccia che introduca

specifiche per lo scambio di informazioni, adatta per

l'implementazione su vari sistemi di trasporto fisici.

Hub tra reti energetiche

In Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, un’abbondante

disponibilità di fonti rinnovabili non programmabili spesso si

accompagna ad una carenza di carichi in grado di assorbire la

produzione locale. Sia gli impianti eolici che quelli

fotovoltaici sono solo parzialmente prevedibili e quasi del

tutto incontrollabili, se si esclude la drastica pratica del

distacco, e le loro fluttuazioni di potenza generano disturbi,

in tensione e frequenza, che la rete di distribuzione non è in

grado di mitigare e che quindi vengono propagati alla rete di

Trasmissione. Diverse soluzioni possono essere adottate,

essenzialmente incentrate sulla flessibilità dell’utenza, sullo

storage, ma anche sulla creazione di impianti di conversione

da una forma energetica ad un’altra. L’energia infatti è

distribuita in varie forme, come elettricità, calore, gas. Le reti

responsabili del dispacciamento dell’energia possono essere

viste come parte di un unico sistema distributivo

interconnesso attraverso punti di conversione in grado di

spostare surplus energetici da una rete ad un’altra. Un

eccesso di produzione elettrica può essere convertito in

idrogeno (tramite elettrolisi dell’acqua) o in metano (tramite

metanazione alimentata da idrogeno e anidride carbonica).

Allo stesso modo un eccesso di carico elettrico può essere

supportato producendo elettricità dal gas (idrogeno, tramite

cella a combustibile, o gas naturale, tramite turbine). I

processi di conversione da una portante energetica ad

un’altra hanno sempre bisogno di assorbire o dissipare calore

e questo suggerisce l’integrazione con reti di

teleriscaldamento e/o teleraffreddamento. Gli impianti per

l’interconnessione di reti energetiche differenti sono noti in

letteratura da più di un decennio come “multi-carrier hub”.

Opportuni modelli sono stati sviluppati per descrivere tali

sistemi e per gestirli in modo ottimizzato. L’ottimizzazione

può essere locale, sul singolo sistema di interconnessione, o

essere perseguita coordinando più sistemi di

interconnessione su aree geografiche anche molto estese. I

sistemi di interconnessione a più portanti energetiche

possono essere una soluzione valida per il bilanciamento

delle reti di distribuzione dell’energia a patto che si abilitino

opportuni modelli di business che rendano remunerativo

l’offerta del servizio di bilanciamento dal momento che la

conversione comporta sempre una perdita.

NOTE AL TESTO

Il termine interoperabilità indica la capacità di un sistema o

prodotto di operare con altri senza che questo richieda sforzi

particolari o interventi di adattamento, mantenendo la

capacità di lavorare in modo indipendente al proprio interno.

Standard, internazionale o nazionale, è una specifica

riconosciuta da appositi enti o consorzi (per esempio UNI,

CEN, ETSI, ISO), realizzata attraverso un processo

predefinito capace di garantirle solidità nel tempo e ampia

riconoscibilità. [Non è uno standard, invece, una specifica

proprietaria realizzata per un contesto specifico e che, seppur

pubblica e ben fatta, è priva del riconoscimento di un ente

addetto e non ha seguito un processo di definizione richiesto.

Questa seconda categoria di specifiche non può garantire

l'interoperabilità tra sistemi.]

Energy Saving ed Energy Reduction indirizzano due

concetti molto importanti ma distinti in materia di efficienza

energetica. Da un alto si parla di fare le stesse cose ma con

meno energia (Energy Saving), dall’altro si tratta di ridurre i

consumi anche attraverso eventuali cambiamenti di stile di

vita e di comportamento.

NZEB (Nearly Zero Energy Building) è il termine utilizzato

per indicare “A building that has a very high energy

performance. The nearly zero or very low amount of energy

required should be covered to a very significant extent by

energy from renewable sources, including energy from

renewable sources produced on-site or nearby” (EPBD –

Energy Performance Building Directive, Art. 2).

Page 115: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

115

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Cultura e turismo

Page 116: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

116

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA CULTURA E TURISMO hanno contribuito:

ROBERTA CASO, PAOLA DAL ZOVO, MAURIZIO GRIVA (SANTER REPLY) • MARIA GRAZIA ROSA (BEMINT) • FRANCO D'URSO

(EMISFERA) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) • MASSIMO FALLETI (FASTWEB) • PIETRO TOSCO (HERITAGE) • GIORGIO

FERRAGUTO (ITALY TRAVEL COMPANY) • SILVIA MICHETTI (KB SOLUTIONS) • STEFANO AGNOLETTI, SIMONE PISTIS (PROGETTI

DI IMPRESA) • MARICA LO PORTO (SMARTEC) • GIANFRANCO LAZZARIN (SOGESCA) • ANNA BUZZETTI (WEIJI COMUNICAZIONE)

MARCO BELLANDI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE) • MARCO MARTINI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA) •

LAURA SCHINA (UNIVERSITÀ DEL SALENTO)

MARCO BERNI (MUSEO GALILEO ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA)

RICCARDA CRISTOFANINI (CSI PIEMONTE) • ROBERTO SCANNICCHIO (INNOVAPUGLIA) • ANGELO CARDANI (LOMBARDIA

INFORMATICA)

MARCO SCERBO (FONDAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE) • RICCARDO GINANNI (LAZIO INNOVA) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA

PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 117: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

117

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

L’eredità culturale costituisce come tale un insieme di

oggetti e significati portatori di sfide sociali di prima

grandezza, è un potenziale propulsore di dinamiche

socio-economiche e viene considerato come un

sistema complesso di interazioni tra diverse tipologie

di processi, dalla conoscenza, monitoraggio e

conservazione alla valorizzazione e fruizione, che

operano su una rete di diverse tipologie di beni culturali

(materiali, immateriali e naturale-antropico) e relativi

contesti.

In Europa, il settore culturale e creativo contribuisce

alla crescita economica, all’occupazione,

all’innovazione e alla coesione sociale, rappresentando

circa il 4,5% del PIL europeo e impiegando il 3,8% della

forza lavoro (8,5 milioni di persone). L’occupazione

nell’industria creativa ha registrato in media un tasso di

crescita annuo del 3,5%, rispetto all’1% dell’intera

economia dell’UE61.

Nell’insieme Turismo e Cultura, la Commissione

Europea considera quattro grandi temi di importanza

fondamentale:

» la digitalizzazione e l’innovazione nel

turismo: oltre il 95% dei viaggiatori usa

risorse digitali nel corso del proprio

viaggio (“smart tourist”), facendo la

digitalizzazione una delle principali macro

tendenze che determineranno il futuro

del settore turistico e la competitività

delle singole imprese;

» la mobilità sostenibile e l’accesso alle

destinazioni;

» la formazione e istruzione nel settore del

turismo;

» la promozione dell’Europa come

destinazione turistica.

Per quanto riguarda il settore del turismo, l’Europa è la

prima destinazione turistica mondiale. Nel 2013, 564

61 Commissione Europea (2013). Le politiche dell’Unione europea:

Cultura e settore audiovisivo. 62 Unioncamere (2013). Rapporto Impresa Turismo 2013.

milioni di persone hanno trascorso una vacanza in

Europa (52% dei flussi turistici mondiali). Questa cifra,

però, decresce dal 2010 e si prevede sarà pari al 30% nel

2030. Per questo, tra dicembre 2013 e marzo 2014 la

Commissione Europea ha svolto due consultazioni

pubbliche sui «quadri amministrativi e regolamentari

nel settore del turismo» e sulla «visione per il turismo

europeo del futuro», individuando come risultato le

sfide principali e le opportunità per il settore turistico

nei prossimi 5-10 anni. Tra le opportunità si evidenzia il

bisogno di un maggiore sviluppo delle tecnologie

dell’informazione e comunicazione (ICT), un focus

verso il mercato per le persone anziane, delle famiglie

e del turismo interno, nonché una maggiore

caratterizzazione in senso ecologico.

Il mercato del Turismo sviluppa in Italia circa 375 milioni

di notti. Di queste, circa il 50,6% è generato dal turismo

domestico, il 49,4% è prodotto da turisti internazionali.

Secondo le rilevazioni ISTAT, nel terzo trimestre 2015,

gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a 42,7

milioni di unità e le presenze a oltre 191,4 milioni, con

aumenti, rispetto al terzo trimestre del 2014,

rispettivamente del 3,1% e del 2,7%.

Con riferimento all’utilizzo delle tecnologie digitali nel

settore del turismo, i dati disponibili indicano che, in

Italia, il 47% delle prenotazioni nelle strutture ricettive

è avvenuto tramite Internet (dati 2012), aumentando la

presenza online degli imprenditori del settore ricettivo

che offrono servizi di booking diretto (64% a fronte del

48% dell’anno precedente) e sui social network (4%, in

aumento dal 33% rispetto all’anno precedente)62. Nel

2015 in Italia il mercato turistico digitale ha raggiunto

un valore complessivo di 9,5 miliardi di euro63 e

l’eCommerce relativo al turismo ha mosso un volume

di 1,7 miliardi di euro. Dati destinati a crescere in futuro:

nel 2018 si prevede che il 55 per cento delle

prenotazioni verrà effettuato tramite mobile. Da

questi dati emerge evidente che il profilo del turista è

cambiato e che le attitudini e i comportamenti dei

viaggiatori sono sempre più “social” e “digital”. Il

63 Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of

Management del Politecnico di Milano

Page 118: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

118

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Turista Digitale italiano è particolarmente attivo su

Internet in tutte le macro-fasi del viaggio: nei momenti

pre-viaggio, l’88% ricerca informazioni e l’82% prenota

o acquista qualcosa (alloggio, mezzo di trasporto o

attività da fare a destinazione); durante il viaggio il 44%

acquista su Internet qualche attività e l’86% utilizza

applicazioni in destinazione a supporto

dell’esperienza; il 61% fa attività digitali nel post-

viaggio.

Sempre più spesso i turisti condividono le proprie

esperienze attraverso contenuti (post, commenti,

recensioni, immagini, video, ecc.) e la fase di

condivisione si articola lungo tutto il ciclo del viaggio:

avviene mentre il turista sceglie la destinazione,

quando prenota l’albergo, durante la vacanza, ma

anche al suo termine. In uno scenario che fa registrare

la crescita degli acquisti da smartphone (oltre +70%) e

tablet (quasi +20%), prima del viaggio il 45 per cento

degli mTraveller ricorre allo smartphone per

programmare l’intera vacanza, con il 30 per cento di

uso per trovare offerte alberghiere. Durante la

vacanza, invece, sono il 52 per cento dei viaggiatori

quelli che usano app mobile in loco, mentre dopo il

viaggio 7 viaggiatori su 10 postano contenuti da

condividere via app64.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate alla trasmissione del

patrimonio culturale e allo sviluppo economico dei

territori, gli obiettivi specifici che dovranno perseguire

gli sviluppi di ricerca e innovazione proposti sulla

Traiettoria “Cultura e Turismo” comprendono:

aumento della domanda culturale, con

conseguente ampliamento e diversificazione,

sia a livello sociale sia a livello generazionale,

del bacino di utenti che accedono e fruiscono

del patrimonio culturale;

aumento della capacità di attrazione

turistica, con conseguenti impatti economici

sulle attività commerciali dei territori

(strutture turistico-ricettive, prodotti locali,

operatori turistici), valorizzando le sinergie

tra patrimonio culturale e patrimonio

naturale, nel pieno rispetto della sostenibilità

ambientale e sociale.

Obiettivo trasversale è il potenziamento

dell’autonomia di accesso e fruizione del patrimonio

culturale e naturale da parte degli utenti, con

conseguente messa a disposizione di servizi inclusivi e

abbattimento delle barriere di adozione degli stessi.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 16 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione gli impatti delle azioni

del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate. Gli

indicatori riportati in Tabella, che costituiscono un

sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità open

data65, sono stati scelti per rappresentatività degli

obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va

ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di

riferimento della Traiettoria sarà oggetto di confronto,

con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere

aggiornato, in virtù di tale confronto, dell’evoluzione

degli scenari e delle progettualità proposte.

METRICA INDICATORE

Capacità di attrazione dei consumi turistici Giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante

Contributo del turismo all’economia regionale e della destinazione

Indice di domanda culturale Numero di visitatori degli istituti statali di antichità e d'arte per istituto statale

Numero di visitatori ai principali eventi turistico-culturali

Incidenza della spesa per ricreazione e cultura Spesa per consumi finali delle famiglie per ricreazione e cultura - prezzi correnti

64 Articolo su TTG ITALIA, “Turismo su smartphone: business da

835 milioni”, 19 febbraio 2016

65 http://www.opencoesione.gov.it

Page 119: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

119

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Accessibilità ai servizi Indice delle offerte ed iniziative culturali e turistici accessibili alle persone con disabilità e/o con specifiche necessità di accesso

Indice di comunicazione digitale Download di app dedicate

Visite dei siti web

Capacità di sviluppo occupazione Occupazione creata nel settore (n° addetti aggiuntivi)

Risposta ai fabbisogni formativi imprese settore Cultura e Turismo

Rafforzamento delle competenze misurato tramite misurazione incrementi di occupati aventi livello di istruzione Laurea o superiore (EQF ≥ 6)

Tabella 16: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Cultura e Turismo”.

Ambiti di Intervento

Stante le sfide sociali che caratterizzano il settore o i

settori interessati dalla Traiettoria e gli obiettivi che il

Cluster intende perseguire in risposta a tali sfide, gli

ambiti su cui si propone di intervenire sono:

promozione e valorizzazione del patrimonio

culturale e artistico, che, attraverso

strumenti di comunicazione partecipativi e

inclusivi, modalità innovative di accesso,

fruizione e presentazione del patrimonio

culturale tangibile e intangibile, nonché

modelli di conoscenza e di valutazione

dell’impatto del consumo culturale sul

capitale sociale della città intelligente,

permette di migliorare la qualità dell’offerta

culturale e l’esperienza dell’utente, a partire

dalla preparazione della visita fino alla

gestione dei feedback a valle della stessa, con

impatti economici riconducibili all’estensione

del bacino di utenti dei circuiti culturali e

ricadute sociali sul capitale umano;

promozione offerta turistica e specificità

locali, che, attraverso una conoscenza

affinata dei mercati della cultura e dei flussi

turistici che essi sono capaci di produrre sulle

città, la conoscenza delle potenzialità del

tessuto urbano come ambito di sviluppo del

turismo, nonché strumenti di comunicazione,

prenotazione e pagamento, permette di

valorizzare l’offerta turistica e la filiera di

prodotti locali, estendendo i tempi di

permanenza sul territorio, con ricadute

positive per lo sviluppo del tessuto

commerciale locale;

valorizzazione delle destinazioni turistiche,

che, promuovendo la sostenibilità delle

destinazioni, sia in materia di strutture

turistico-ricettive sia in materia di mobilità dei

flussi turistici e sostenibilità dei trasporti in

genere, permette di rendere più attrattiva

l’offerta turistica con conseguenti impatti

sulle presenze e le permanenze di turisti sul

territorio.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Cultura e Turismo”, da

intendersi come le soluzioni tecnologiche/applicative

che, declinate negli ambiti di intervento, costituiscono

strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi in

risposta alle sfide sociali.

In Tabella 17 si riporta la corrispondenza tra soluzioni

tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in

cui possono essere declinate.

Page 120: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

120

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Promozione e valorizzazione del patrimonio culturale

Promozione offerta turistica e specificità locali

Valorizzazione delle destinazioni turistiche

Tabella 17: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Cultura e Turismo”.

1. Soluzioni tecnologiche rivolte alla promozione dell’offerta locale, delle destinazioni e degli eventi sul territorio: si tratta di piattaforme di condivisione informazioni, attraverso canali digitali quali web e social network, che permettono una rilevante capillarità di diffusione e opportunità di personalizzazione dell’informazione riguardante l’offerta locale, eventi sul territorio, in grado di abilitare la possibilità per l’utente di contribuire con dati e informazioni.

2. Strumenti a supporto della profilazione delle esigenze e preferenze degli utenti in relazione all’esperienza culturale e turistica: si tratta di sistemi di che abilitano la localizzazione e identificazione degli utenti, con l’obiettivo di tracciarne percorsi, scelte e richieste, ricostruendone profili di consumo e preferenze.

3. Soluzioni applicative per la creazione di percorsi personalizzati sulla base del contesto territoriale e del profilo dell’utente: si tratta di soluzioni basate su tecnologie di data management e data analytics, nonché applicativi di interazione con l’utente.

4. Strumenti di creazione, elaborazione e gestione di contenuti digitali a supporto di nuovi modelli e metodi di interazione dell’utente nella fruizione dell’esperienza turistica. Includono, tra gli altri, applicativi basati sulla realtà aumentata e sulla visualizzazione 3D per arricchire l’esperienza utente, moduli di gamification: per offrire un’esperienza di fruizione diversa ed interattiva e creare una modalità di apprendimento basata sul gioco e dedicata a target di utenza differenti.

5. Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione e la fruizione dei beni culturali (tangibili e intangibili): strumenti per la digitalizzazione di contenuti culturali, l’accesso e sviluppo della fruizione digitale in remoto, sicura e intelligente, consentendo una valorizzazione strategica dei beni.

6. Strumenti per la gestione e conservazione del patrimonio culturale in ottica di monitoraggio e verifica preventiva con metodi di misura qualitativi e quantitativi per la caratterizzazione del bene - anche strutturale - nella scala temporale, per un controllo e una manutenzione sostenibile nel tempo, nonché soluzioni tecnologiche per la diagnostica, a favore del restauro e della conservazione e di gestione del patrimonio immobiliare storico. Si includono in questa categoria anche tecnologie per l’identificazione e la tracciabilità delle opere d’arte (spostamenti, urti, ecc.).

7. Modelli predittivi per l’analisi dei flussi turistici e la pianificazione di misure di intervento nel breve periodo. Includono strumenti di simulazione degli scenari e soluzioni innovative nella microelettronica e nella sensoristica per la raccolta di dati sul campo e l’abilitazione di servizi intelligenti di trasporto e di mobilità in contesti urbani, soprattutto nei casi di forte presenza turistica stagionale (collegamento con Traiettoria Mobilità).

8. Applicazioni tecnologiche sulle strutture ricettive, museali, ecc., basate sulla domotica (soluzioni di Smart Building and Smart Home applicate alle strutture turistiche e museali).

9. Applicazioni di innovazione dei processi in chiave di eco-sostenibilità per i prodotti di consumo giornaliero utilizzati quotidianamente dalle strutture ricettive e legate all'ospitalità turistica.

10. Soluzioni a supporto delle attività decisionali alla base di politiche di promozione e di valorizzazione dell’offerta locale, delle destinazioni e degli eventi sul territorio tramite l’analisi dei social Media e dei flussi turistici. Includono strumenti di simulazione dello scenario di flusso turistico e di valutazione degli impatti su altri settori, come la mobilità e la sicurezza, su un orizzonte di medio-lungo periodo.

Page 121: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

121

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 17 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demostration operating environment). Il livello di

replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Figura 17: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Cultura e Turismo (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Le soluzioni in ambito cultura e turismo presentano un

buon livello di maturità tecnologica (e prospettive di

ridotti time-to-market) e buone potenzialità di

replicabilità in diverse realtà urbane. In particolare, si

osserva una forte spinta di sviluppo verso soluzioni

tecnologiche rivolte alla promozione dell’offerta

locale, delle destinazioni e di eventi sul territorio

nonché verso strumenti di creazione, elaborazione e

gestione di contenuti digitali a supporto di nuovi

modelli e metodi di fruizione dell’esperienza turistica.

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate alla valorizzazione

del patrimonio culturale del territorio e alla

promozione e sviluppo dell’economia locale, si

delineano di seguito alcuni scenari chiave di sviluppo

della mobilità per le Smart Communities, in un

orizzonte di medio periodo.

Esperienza culturale-turistica inclusiva e

partecipativa

▪ Il turista (in senso esteso il semplice cittadino

nella fruizione di contenuti culturali legati al

territorio) si trasformerà da fruitore passivo in un

soggetto attivo nella scelta e valutazione

dell’offerta culturale / turistica nonché

partecipativo nella creazione di contenuti

inerenti i consumi culturali e l’esperienza di visita

in sé, che potrà condividere con comunità di

soggetti con interessi affini.

▪ Il turista sarà facilitato nell’esperienza di visita

attraverso soluzioni tecnologiche e servizi che,

Page 122: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

122

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

sfruttando informazioni (qualificate),

suggeriscano percorsi di visita personalizzati in

funzione degli interessi individuali e in grado di

conciliare i suoi interessi con la disponibilità di

tempo di visita, siano in grado di veicolare

un’offerta turistica appropriati e personalizzati

(sulla base di interessi, disponibilità economiche

e della localizzazione geografica).

▪ L’offerta turistica e la proposta culturale saranno

oltre che partecipative anche inclusive,

organizzate e veicolate in modo da raggiungere

un pubblico largo costituito non solo da turisti di

diversa provenienza, interessi e formazione ma

anche da cittadini, superando barriere di

accessibilità fisica, divari tecnologici, ed

utilizzando modalità e linguaggi che verranno

personalizzati in base alle diverse fasce di

popolazione (quali bambini, giovani, anziani,

soggetti con disabilità fisiche, ecc.).

▪ L’esperienza di visita sarà arricchita grazie alle

informazioni e dati condivisi e ai contenuti

prodotti da altri utenti, fornendo punti di vista

nuovi a supporto della scelta turistica e di

fruizione del patrimonio culturale. La

disponibilità di informazioni nuove e provenienti

da fonti eterogenee potenzialmente non

strutturate rappresenterà un valore aggiunto e

verrà valorizzato appieno come tale, avendo

superato problematiche di certificazione della

provenienza e vincoli di privacy legati all’utilizzo

dei dati stessi. Il ruolo attivo del turista nella

condivisione di dati inerenti la sua esperienza di

visita fornirà peraltro informazioni che potranno

essere utilizzate per tracciare i consumi culturali

ma anche gli aspetti di mobilità dei flussi turistici,

di sicurezza durante eventi o nella fruizione del

patrimonio culturale pubblico, con evidenti

ricadute positive per i soggetti amministratori,

che potranno utilizzare tali informazioni per la

programmazione sia nel breve (gestione masse in

grandi eventi per sicurezza) sia nel medio-lungo

periodo (pianificazione offerta culturale).

Turismo sostenibile

▪ Verrà promosso, incentivato e attuato il turismo

sostenibile in materia di rispetto dell’ambiente e

delle risorse naturali, attraverso lo sviluppo di

strutture turistico-ricettive attente ai temi

della riduzione dei consumi energetici,

riduzione rifiuti, riciclo, riutilizzo attrezzature,

ecc.; sarà promossa l’innovazione della

concezione e della qualità degli ambienti ricettivi,

che orienteranno l’informazione e la

comunicazione, oltre alla leva della sostenibilità

ambientale, anche per intercettare nuove forme

di turismo e nuove categorie di utenti; la

promozione di percorsi turistici basati

sull’utilizzo di forme di mobilità sostenibile

(come la mobilità ciclabile) e a supporto di ciò

saranno diffuse e adottate soluzioni di

tariffazione di utilizzo dei mezzi integrate con le

carte turistiche e i circuiti di promozione dei beni

culturali del territorio. In questo ambito si attuerà

anche una messa in rete dei territori limitrofi con

l’obiettivo di aumentare la capacità di attrazione

e permanenza turistica.

▪ Il turismo rappresenterà anche una leva

importante dell’economia locale, non solo

perché si attueranno strategie efficaci di

promozione delle attività economiche turistiche,

ma anche perché si attiveranno circuiti di

promozione dei prodotti del territorio oltre che

del patrimonio culturale e, ove possibile, di

promozione delle filiere corte a partire dalle

strutture ricettivo-turistiche.

In Tabella 18 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti

di intervento e gli scenari di sviluppo.

Page 123: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

123

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Ambiti / Scenari Esperienza culturale-turistica

inclusiva e partecipativa Turismo sostenibile

Promozione e valorizzazione del patrimonio culturale

Promozione offerta turistica e specificità locali

Valorizzazione delle destinazioni turistiche

Tabella 18: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Cultura e Turismo”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 19 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di

essere esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le

sinergie con i temi chiave e le relative opportunità di

finanziamento dello sviluppo di ricerca e innovazione.

Page 124: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

124

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

TS3: CULTURA E TURISMO

AMBITI DI

INTERVENTO

Promozione e valorizzazione del patrimonio culturale

Promozione offerta turistica e specificità locali

Valorizzazione delle destinazioni turistiche

Programmazioni esistenti

EU H2020 - Inclusive, innovative and reflective societies

COSME - Supporting Competitive and Sustainable Growth in the Tourism Sector

IT PON – Cultura

PON – Governance

REG POR – OT2: Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC

POR – OT6: Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse

Classificazione ANCI

Living

Tabella 19: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

In particolare, la Traiettoria “Cultura e Turismo”

evidenzia allineamenti con le programmazioni

operative in relazione a66:

a) OT2 – “Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la

qualità delle TIC”, in materia di

digitalizzazione dei processi amministrativi

e diffusione di servizi digitali pienamente

interoperabili, con riferimento al turismo, alle

attività e ai beni culturali;

b) OT6 – “Preservare e tutelare l’ambiente e

promuovere l’efficienza delle risorse”, in

materia di: 1) miglioramento delle condizioni

e degli standard di offerta e fruizione del

patrimonio nelle aree di attrazione

naturale, su temi quali la diffusione della

conoscenza e la fruizione del patrimonio

naturale attraverso la creazione di servizi o

sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie

avanzate; 2) miglioramento delle condizioni e

degli standard di offerta e fruizione del

patrimonio culturale, su temi quali il

sostegno alla diffusione della conoscenza e

alla fruizione del patrimonio culturale,

materiale e immateriale, attraverso la

66 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per

azione, così come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di

Partenariato 2014-2020. Per l’allineamento con le declinazioni

creazione di servizi o sistemi innovativi e

l’utilizzo di tecnologie avanzate, nonché il

supporto allo sviluppo di prodotti e servizi

complementari alla valorizzazione del

territorio; 3) riposizionamento competitivo

delle destinazioni turistiche, su temi quali il

sostegno alla fruizione integrata delle risorse

culturali e naturali e alla promozione delle

destinazioni turistiche.

che i territori hanno dato agli obiettivi tematici si rimanda ai

documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 125: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

125

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

SMST - Social Museum and Smart Tourism -

BUDGET

9,3 M€

INFO

Vitrociset, RAI, Engineering, Telecom Italia, Centrica, Coop. www.smartcommunitiestech.it

Archeologia, Daxo, Hyperborea, Infobyte@, Inmatica, ISED,

Liberologico, Mizar, Nova Systems Roma, Unicity, eAmbiente,

Best Union Company, Università di Roma La Sapienza,

Università degli Studi di Firenze, Università IUAV di Venezia

Obiettivo del progetto è facilitare l’esperienza turistica e culturale attraverso l’offerta di servizi e

informazioni qualificate che ottimizzino i tempi di visita, suggeriscano opportunità in funzione degli interessi

personali, offrano servizi turistici appropriati e convenienti. Si prevede la realizzazione di una piattaforma

tecnologica denominata Social Museum and Smart Tourism integrata con le tecnologie del web 2.0 e la

Internet of Things, con servizi di base e applicativi innovativi per distinti city-user di città d’arte. La piattaforma

sarà operante in cloud e si configurerà come un marketplace di applicazioni per la filiera turistico-culturale. Sarà

predisposta per accogliere applicazioni digitali sviluppate da qualunque azienda ICT, favorendo la

collaborazione, la competitività e il consolidamento di un’offerta di servizi innovativi.

Page 126: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

126

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

APPROFONDIMENTI

Cultura, Turismo e Social Network

Le infrastrutture di rete rappresentano un prerequisito

fondamentale per l’utilizzo delle risorse culturali digitali e, in

questo senso, le opportunità offerte dal web e dalle

tecnologie mobile hanno rappresentato - e tuttora

rappresentano - una grossa opportunità per sfruttare

appieno queste potenzialità67. In particolare, la

multimedialità acquisita dai nuovi media ha innescato dei

meccanismi sociali che spingono verso una forma di

comunicazione di nuova generazione, ramificata, orientata

all’immediatezza, all’interattività, allo scambio, alla

creazione di reti di relazioni, proiettata, cioè, al network68. In

tal senso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del

Turismo (MiBACT) raccomanda alle istituzioni culturali e agli

operatori del settore l’utilizzo degli strumenti digitali per

promuovere le loro attività sia culturali sia turistiche67.

Il Web 2.0 (ad oggi Web 3.0, che tende ad evolvere verso il

4.0) ha spostato il controllo e la produzione dei contenuti

turistico-culturali dagli operatori del settore agli utenti che

diventano i cosiddetti “prosumer” (insieme producer e

consumer). L’utente oggi può creare e diffondere contenuti,

giocando un ruolo fondamentale nella scelta della

destinazione da parte di potenziali visitatori. I social network

(Facebook, Instagram, Twitter, Flickr, Foursquare, ecc.)

diventano luoghi virtuali di raccolta e aggregazione di

contenuti quali foto, commenti, recensioni, informazioni, da

cui non si può più prescindere e da cui non si può fare a meno

di passare al fine di verificare la “reputazione” di un luogo69.

Anche in questo caso l’effetto della rete può generare delle

67 MiBACT working group (2014). Digital Cultural Heritage and Tourism

Recommendations for Cultural Institutions. Versione 1.0, 2 ottobre 2014. 68 Commissione Europea (2014). Le politiche dell’Unione Europea. Cultura

e settore audiovisivo. 69 Garibaldi, R., & Peretta, R. (Eds.). (2011). Facebook in tourism.

Destinazioni turistiche e Social Network: Destinazioni turistiche e Social

Network. FrancoAngeli

ripercussioni importanti a livello di territorio e, in particolare,

contribuire a: costruire e rafforzare la coesione sociale e

l’integrazione tra le varie comunità di utenti, creare dei fattori

di attrattività strettamente correlati alle aspettative di

cittadini e visitatori, stimolare azioni di sviluppo e

rigenerazione urbana e contribuire allo sviluppo

economico70. Questi effetti possono venire generati

attraverso l’analisi della grande mole di dati che vengono

scambiati attraverso il web e in maniera immediata tramite i

social network, che vanno a fornire una serie di indicazioni su

quella che può essere definita come la “vita del turista”,

ovvero: “Quali mezzi pubblici prendere? Qual è il livello di

sicurezza percepito? In quali posti è andato a mangiare? Quali

luoghi ha visitato?”. Le risposte a questi interrogativi e la

condivisione con un pubblico più vasto possono innescare

una serie di meccanismi importanti a livello di pianificazione

strategica e possono contribuire a creare e rafforzare una

serie di sinergie con settori diversi (per es la mobilità,

l’energia, il benessere, l’inclusione sociale)71.

Da quanto detto emerge chiaramente come i social network

siano ad oggi in grado di supportare sia la valorizzazione sia

la fruizione del patrimonio culturale e turistico di un luogo.

Nel primo caso infatti i social network rappresentano una

modalità di raccolta dati e aggregazioni di contenuti nonché

una nuova frontiera della mobilità che permette di tracciare

e ricordare i movimenti nonché di suggerire percorsi ed in tal

senso permette di valorizzare un’esperienza aggiornata

arricchita di contenuti di vita vissuta. Nel secondo caso

contribuisce alla fruizione in tre momenti diversi: ex ante

giocando un ruolo importante nel creare una sorta di

conoscenza pregressa del luogo e/o di un bene; in loco

tramite l’attivazione ad esempio di visite guidate in tempo

70 Tom Fleming Creative Consultancy (2015). Cultural and creative spillovers

in Europe: Report on a preliminary evidence review. TFCC. 71 Trono A. Corallo A., Fortunato L., Pettinato F., Schina L., Vestito D. (2015).

Cultural events management and urban e-planning through bottom up users

participation”. Panel session in International Journal of e-planning research

2016 Annual Conference, Lisbon (Portugal)

Web 1.0 = siti web statici

Web 2.0 = gli utenti interagiscono con i contenuti soprattutto grazie ai social network

Web 3.0 = data web, web semantico, 3D

Web 4.0 = realtà aumentata, alter ego digitale, nuove interfacce

Page 127: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

127

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

reale dando anche la possibilità di contribuire alla creazione

ed aggiornamento dei contenuti digitali; ed ex post

“restando” per così dire “in contatto” con il luogo visitato e

dando un valore aggiunto continuo alla valorizzazione del

luogo sulla base dell’esperienza vissuta e sull’interesse a

restarne in contatto.

Creatività digitale e cultura

Il concetto di creatività digitale coinvolge molti ambiti di

applicazione, dallo sviluppo web a quello mobile, dalla

progettazione della grafica e delle interfacce di

visualizzazione, al video-making, animazione ed interazione

digitale72.

La creatività digitale svolge, peraltro, un ruolo importante a

supporto della nuova valorizzazione del patrimonio

culturale grazie alla creazione e combinazione di contenuti

caratterizzati da immersività e interazione. Le tecnologie

digitali hanno avuto un impatto notevole sul modo di “fare”

cultura, sulla sua accessibilità e “distribuzione”. In tal senso

sono cambiate, ad esempio, sia le pratiche di distribuzione

cinematografica e teatrale, sia la fruizione culturale (si pensi

alle biblioteche e agli archivi digitali), per cui si aprono nuovi

orizzonti di valorizzazione e fruizione grazie a caratteristiche

proprie del sistema digitale, quali immersività, integrazione,

ipermedialità, interattività, narratività (storytelling).

Come riportato dallo studio dell’UE su “Le politiche

dell’Unione Europea. Cultura e settore audiovisivo” 73, il

settore culturale e creativo, in Europa, oltre a contribuire alla

crescita economica, all’occupazione, all’innovazione e alla

coesione sociale, produce un impatto positivo su altri

comparti quali il turismo e le tecnologie dell’informazione e

della comunicazione.

“Milioni di europei seguono le loro

serie TV preferite sullo smartphone

mentre vanno al lavoro, guardano

contenuti online sul televisore del

salotto o caricano sul web

contenuti da loro creati. In Europa

le cosiddette «TV connesse» sono

oggi più di 40,4 milioni ed entro il

2016 dovrebbero entrare nella

maggior parte delle case dei

cittadini dell’UE. Questi

72 http://www.undigital.it 73 Commissione Europea (2014). Le politiche dell’Unione Europea. Cultura e

settore audiovisivo.

cambiamenti modificano i confini

tradizionali tra consumatori,

media e Web”.

La cultura e la creatività rappresentano per l’Europa un

fattore di sviluppo competitivo che necessita di modelli

economici sostenibili ed in questo contesto la rapida

evoluzione delle tecnologie crea nuove sfide e opportunità

per l’intero settore. Negli ultimi anni l’industria creativa ha

assunto un ruolo sempre più importante divenendo un

essenziale fattore di competitività. Il settore è costituito

soprattutto da imprese innovative, dotate di un grande

potenziale economico, che agiscono come motori

dell’innovazione in diversi ambiti.

Ad oggi il lavoro svolto nell’ambito della cultura, delle arti e

delle industrie creative viene considerato come uno spillover

per la crescita economica e sociale di un territorio, attraverso

la generazione di idee, lo scambio di conoscenze conoscenza

e l’integrazione di competenze afferenti diversi tipologie di

capitale (umano, intellettuale, aziendale, ecc.)74.

Le tecnologie nel ciclo di vita del bene culturale

Il valore aggiunto derivante dall’utilizzo di soluzioni

tecnologiche all’interno del contesto “Cultura e Turismo”

risulta da sempre particolarmente evidente, pensando

soprattutto all’ampliamento delle possibilità e dei canali di

fruizione che spaziano dal web ai dispositivi mobile e che

consentono un accesso immediato alle risorse digitali

(presenti ad esempio all’interno dei musei) e ai punti di

interesse sparsi sul territorio (si pensi sia ai monumenti di una

città sia alle strutture collegate a tutto l’indotto turistico).

Accanto al grosso interesse in materia di fruizione esiste

e si sta diffondendo una forte tendenza a capire cosa la

tecnologia abbia fatto e possa fare per la valorizzazione. La

legge Franceschini del 2014 sottolinea in molti punti

l’importanza del legame tra valorizzazione e fruizione e

soprattutto come entrambi siano elementi di un processo

sistemico che necessita di una linea di continuità75. In tal

senso la tecnologia può sicuramente contribuire alla

creazione di questo nesso supportando la gestione e la

valorizzazione dell’intero ciclo di vita del “prodotto” culturale

digitale o da digitalizzare. La cultura presenta sia una natura

tangibile che una natura intangibile e la tecnologia permette

in questo senso di esplicitare la conoscenza relativa anche

74 Tom Fleming Creative Consultancy (2015). Cultural and creative spillovers

in Europe: Report on a preliminary evidence review. TFCC. 75 Decreto Legge n.83 31/05/2014, convertito in Legge 29/07/2014 n.106

Page 128: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

128

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

alle risorse immateriali e di farlo nel minor tempo possibile,

riducendo notevolmente l’intervallo di tempo esistente tra la

scoperta di un bene e la sua effettiva fruizione.

In generale ogni processo culturale genera una grossa

mole di dati, informazioni e conoscenza, che vengono

catalogati all’interno di archivi e secondo modalità standard.

Questo processo di creazione e conservazione può essere

supportato dall’utilizzo di soluzioni tecnologiche che, da un

lato, facilitino la raccolta del dato sul campo (quali dispositivi

mobili come tablet e smartphone) e dall’altro ne facilitino il

trasferimento in tempo reale all’interno degli archivi

suddetti. La possibilità di avere delle applicazioni web

collegate con i database di raccolta dei dati prodotti

permette di monitorare e migliorare la qualità delle

informazioni riportate nonché di rendere gli stessi dati

fruibili nel momento stesso in cui vengono generati. La

fruizione immediata viene supportata dall’utilizzo dei

dispositivi mobile attraverso la quale queste informazioni

vengono filtrate e visualizzate in formato user friendly e

possono essere navigate ripercorrendo delle timeline

predisposte per evidenziare lo stato di avanzamento dei

lavori76. La tecnologia è inoltre capace di rendere

maggiormente attrattivo un bene, grazie alla creazione di

applicazioni rivolte alla creazione di community di persone

coinvolte sullo stesso tema e che possono essere abilitate a

migliorare i contenuti disponibili, ma anche alla creazione

di game che possono aumentare l’interesse per la

navigazione di un percorso e diversificare maggiormente il

target di utenti raggiungibili.

L’ecosistema culturale e i suoi attori

Il contesto che comprende “Cultura e Turismo” può essere

attualmente assimilato al concetto di “ecosistema” culturale

all’interno del quale convergono una serie di fattori che

direttamente o indirettamente possono contribuire alla sua

sopravvivenza e al suo miglioramento. Il concetto viene

mutuato da quello di Cultural Ecology già utilizzato intorno

agli anni 50 del secolo scorso e che è stato ripreso nel 2014

durante l’Arts Council England in occasione del quale è stato

definito come “un ambiente in continua evoluzione costituito

da attori eterogenei che collaborano per il benessere

dell’intero sistema culturale che produce non pochi effetti

anche al di fuori dei suoi confini ideali”77.

76 G. Mangialardi, A. Corallo, M. Esposito, L. Fortunato, A. Monastero, L.

Schina “Integrated and networked approach for the lifecycle cultural heritage

In questo senso lo scenario dei player risulta ampliato

rispetto al passato e questo implica un’offerta culturale e

turistica notevolmente più complessa. Le macro-categorie di

attori che concorrono alla costruzione dell’ecosistema

culturale sono riconducibili a:

Associazioni culturali, spin off universitari, enti

di ricerca, ecc.: che rappresentano delle fonti di

produzione culturale ad alto potenziale innovativo

costituito dalla ricerca interdisciplinare la quale

contribuisce in particolare ad aumentare il fattore

di attrattiva di un bene/contenuto;

Aziende ICT, Industrie creative ecc.: che si

occupano della predisposizione di nuovi ambienti

di fruizione basati su tecnologie software (come,

ad esempio, gamification, storytelling, realtà

virtuale, realtà aumentata, ecc.) e hardware

(come, ad esempio, installazioni, sensori, ecc.)

user friendly, abilitano e diversificano la creazione

e la fruizione di una risorsa culturale.

Enti Pubblici, Musei, Parchi archeologici, ecc.:

che si occupano sostanzialmente di predisporre e

valorizzare gli ambienti di fruizione.

Agenzie ed Enti Artistico-culturali: che si

occupano di predisporre e valorizzare gli ambienti

di fruizione collaborando con i musei, parchi, ecc.,

e contribuiscono anche alla diversificazione e

miglioramento della cultura prodotta come

fattore di competitività strategica.

Turista culturale occasionale, ecc.: il turista

diventa non solo il ricettore di un contributo, ma il

partecipante attivo del processo di miglioramento

dell’offerta culturale tramite una serie di

conoscenze acquisite in loco e che risultano

maggiormente svincolate da un legame emotivo

con il proprio territorio di appartenenza.

Cittadino: nel nuovo contesto anche il cittadino

diviene partecipante attivo del processo di

creazione dei contenuti culturali presenti sul suo

territorio. Questo processo viene abilitato

maggiormente dall’utilizzo delle ICT che

contribuiscono alla riduzione del gap tra producer

e consumer e che consentono l’accesso immediato

da qualsiasi postazione (ad esempio, tramite APP,

tablet, totem, ecc.).

Le principali opportunità offerte dalle ICT agli attori culturali

e turistici sono riconducibili a quanto segue.

management”. 23RD ENCATC ANNUAL CONFERENCE, 21-23 October 2015,

Lecce (Italy), Published in conference proceedings. 77 Holden, J., The Ecology of Culture, 2015

Page 129: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

129

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

ATTORI OPPORTUNITÀ

Istituzioni

Culturali

Auto promozione

Promuovere risorse tangibili e intangibili

Aumentare il flusso di turisti, visitatori e visite sul web

Diversificare l’offerta a seconda del target group

Industrie

Creative

Sfruttare il patrimonio digitale per progettare servizi innovativi

Allargare la propria rete di conoscenze

Aggregatori di

contenuti

Migliorare la qualità dell’informazione digitale

Creare e rafforzare i legami e i contatti con tutti gli attori della supply chain

Potenziare gli strumenti a supporto delle politiche decisionali che coinvolgono il settore cultura e turismo per lo sviluppo di strategie di crescita

Imprese Potenziare la loro posizione sul mercato

Utenti finali Abilitare l’accesso a conoscenza aggiuntiva in modo da visitare in maniera diversa (virtuale, interattiva, dinamica, ecc.) un luogo di interesse più o meno conosciuto

Poter fruire di una esperienza turistico-culturale prima durante e dopo la visita

Personalizzare la propria esperienza di viaggio sfruttando anche le tecnologie mobile

Turismo e accessibilità

È ormai ampiamente riconosciuto che la tecnologia possa

dare un valore aggiunto rilevante al settore del turismo e dei

beni culturali perché semplifica, ottimizza, evita gli sprechi,

permette al turista di avere contenuti sempre aggiornati e

fornisce informazioni sempre utili e attuali. Non si può,

quindi, dimenticare che la tecnologia permette anche a tutti

coloro che hanno una qualche forma di disabilità, sia essa

motoria, sensoriale o psichica, di fruire del bene

culturale/turistico in un modo nuovo e finalmente possibile.

A questo va aggiunto che i bisogni specifici possono

diventare vantaggio per tutti: in una società che invecchia e

con necessità sempre più complesse, il pubblico potenziale

dei beneficiari è molto più amplio di quanto le comuni

categorie mentali incasellino disabili e normodotati.

Le reti territoriali per la Cultura e il Turismo

Affinché un luogo di interesse culturale risulti attraente a

visitatori e turisti è essenziale una stretta cooperazione tra i

vari attori coinvolti nella filiera, pubblici e privati, a livello

locale, regionale, nazionale e internazionale: serve dunque

che facciano rete, tra gli altri, amministrazioni locali, musei,

teatri, auditorium, fondazioni e associazioni, centri di ricerca

ed università, l’industria dell’ospitalità. Una siffatta

cooperazione incentiva e punta ad un miglioramento

significativo dei servizi offerti sfruttando anche l’enorme

potenzialità della tecnologia. Questa cooperazione genera

un ritorno economico, di visibilità e di business per tutti i

protagonisti della filiera, che siano essi pubblici e/o privati.

Bisogna tenere certamente conto anche delle potenzialità

messe a disposizione da un’offerta turistica integrata, che

metta a disposizione servizi multicomprensivi, quali servizi di

biglietteria integrata (per es, accesso a più luoghi e/o eventi

e/o servizi aggiuntivi) che includono altresì applicazioni

digitali (per es., descrizioni fotografiche, storiche e tecniche

di opere d’arte ed architettoniche) e servizi online che

aggreghino le informazioni d’accesso a servizi già esistenti.

Oltre all’offerta turistica integrata, anche la creazione di

partenariati pubblico-pubblico e pubblico-privato

incentiverebbe la realizzazione di servizi e prodotti digitali di

rilevante impatto turistico, nel reciproco interesse e per un

significativo ritorno economico e di immagine. Non per

ultimo, la cooperazione trasversale tra i vari attori della filiera

favorirebbe anche la generazione di nuovi posti di lavoro e lo

sviluppo di nuove figure professionali ed attività produttive

con l’opportunità di operare all’esterno ed all’interno delle

istituzioni culturali e turistiche.

NOTE AL TESTO

Quadro Europeo delle qualificazioni (European

Qualifications Framework - EQF): sistema che permette di

confrontare le qualifiche professionali dei cittadini dei paesi

europei, dove per "qualifica" si intende una certificazione

formale rilasciata da un'autorità competente a conclusione di

un percorso di formazione come attestazione di aver

acquisito delle competenze compatibili agli standard stabiliti

dal sistema educativo nazionale.

Page 130: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

130

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 131: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

131

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Istruzione e formazione

Page 132: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

132

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA ISTRUZIONE E FORMAZIONE hanno contribuito:

GIUSEPPE VELLA (ENGINEERING) • MARIA GIUSEPPA GUELLA (ENGIWEB SECURITY) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) • MASSIMO

FALLETI (FASTWEB) • GIANVITO D'APRILE (GRIFO MULTIMEDIA) • O PIETRO TOSCO (HERITAGE) • MARICA LO PORTO (SMARTEC)

• BARTOLOMEO AVATANEO (SOGES) • DAVIDE PICOTTO (WEIJI COMUNICAZIONE)

ROBERTA CHIARINI, PATRIZIA PISTOCHINI (ENEA) • MARIANGELA LAZOI, ROBERTO PAIANO, DANIELA VESTITO (UNIVERSITÀ DEL

SALENTO)

MARCO BERNI (MUSEO GALILEO ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA)

FRANCESCA BRENZINI (FONDAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE) • VALENTINA DIANA, GRAZIA GULLUNI (LAZIO INNOVA) •

GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 133: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

133

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

Il sistema educativo ricopre un ruolo centrale e

riconosciuto per lo sviluppo economico e sociale di una

comunità, in quanto responsabile della formazione del

capitale umano del nuovo millennio e, quindi, del livello

culturale dei futuri cittadini. La stretta relazione tra

formazione, lavoro, crescita territoriale e istituzioni

costituisce, quindi, un elemento strategico su cui far

convergere le politiche di sviluppo locale e su cui

sperimentare le potenzialità che l’innovazione

tecnologica può mettere al servizio della conoscenza e

delle capacità cognitive. Il sistema dell’istruzione è

peraltro soggetto a forti esigenze di rinnovamento,

legate alla necessità di interagire con le nuove

generazioni di “nativi digitali” e fornire loro una

formazione che, nei contenuti e nelle modalità di

apprendimento/insegnamento/valutazione, sia

propedeutica all’inserimento nel mondo del lavoro.

In virtù di tale cambiamento che ormai procede a

velocità esponenziale, gli insegnanti devono essere

preparati a fornire ai loro studenti opportunità di

apprendimento supportate dalla tecnologia. Tale

abilità è diventata oggi indispensabile nel repertorio

professionale di ogni insegnante. Le scuole e le classi,

sia reali che virtuali a distanza, devono avere docenti

dotati di risorse e competenze tecnologiche, che siano

in grado di trasmettere i contenuti disciplinari, le

abilità, i concetti chiave della tecnologia. Le

simulazioni interattive al computer, le risorse

educative digitali oppure i sofisticati strumenti di

raccolta e analisi dei dati, sono solo alcuni degli

strumenti che consentono agli insegnanti di fornire

opportunità in precedenza inimmaginabili per la

spiegazione dei contenuti didattici.

La tecnologia è da intendere quindi come strumento di

supporto alla didattica, come campo/argomento di

studio e come fonte di ispirazione per lo sviluppo della

capacità cognitiva dello studente.

“Europa 2020”, la strategia politica per il rilancio

dell’economia a sostegno dell'occupazione, della

78 Accordo di Partenariato 2014-2020 – Italia

produttività e della coesione sociale in Europa,

consentirà all'Unione Europea di raggiungere una

crescita intelligente (tramite lo sviluppo

dell'innovazione), sostenibile (sostenendo

un'economia più verde, più competitiva e più efficiente

nella gestione delle risorse), e inclusiva (attraverso la

promozione dell'occupazione, la coesione sociale e

territoriale). Tra gli obiettivi da raggiungere entro il

2020, l’UE vuole portare al 75% il tasso di occupazione

delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni; ridurre

il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e

portare al 40% il tasso dei giovani laureati; ridurre di 20

milioni il numero delle persone a rischio di povertà.

L’Italia è ancora lontana dal target europeo: nel 2013 la

quota di giovani tra 18-24 anni che ha interrotto

prematuramente gli studi è stata pari al 17%, perciò

l’obiettivo nazionale è arrivare ad un tasso di

abbandono al 15-16% entro la fine del decennio. Per

quanto riguarda la percentuale di adulti che

partecipano all’apprendimento permanente, nel 2013

questa si è elevata al 6,2%, valore sempre inferiore alla

media UE-27 (10,5%)78.

La Commissione Europea ha contestualmente

sviluppato un quadro strategico per la cooperazione

europea nel settore dell'istruzione e della formazione

(“Istruzione e formazione 2020” ET 2020), che

istituisce degli obiettivi strategici comuni per gli Stati

membri, attraverso misure volte a raggiungerli e

metodi di lavoro comuni che definiscono una serie di

settori prioritari per ciascun ciclo di lavoro periodico. Lo

scopo dell’ET 2020 è incoraggiare il miglioramento dei

sistemi d'istruzione e di formazione nazionali, i quali

devono fornire i mezzi necessari per porre tutti i

cittadini nelle condizioni di realizzare appieno le

proprie potenzialità, nonché garantire l'occupazione e

una prosperità economica sostenibile. Il quadro

contempla l’apprendimento in tutti i contesti, siano

essi formali o informali, e a tutti i livelli. Inoltre affronta

i seguenti quattro obiettivi strategici: fare in modo che

l'apprendimento permanente (qualifiche e creazione di

percorsi di apprendimento più flessibili) e la qualità per

la mobilità diventino una realtà; migliorare la qualità e

Page 134: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

134

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

l'efficacia dell'istruzione e della formazione per tutti i

cittadini; promuovere l'equità, la coesione sociale e la

cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e

l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli

educativi e di formazione.

Va, infine, evidenziato l’orientamento verso la

certificazione di competenze specifiche, il cui processo

può essere originato “dal basso” (per esempio nella

modalità dei MOOC79) oppure “dall’alto”, con

organismi deputati a definire le competenze e

certificarle80.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate allo sviluppo del

capitale umano e all’aumento del tasso di

occupazione della popolazione, gli obiettivi specifici

che dovranno perseguire gli sviluppi di ricerca e

innovazione proposti sulla Traiettoria “Istruzione e

Formazione” comprendono:

la riduzione dell’abbandono scolastico,

favorendo la permanenza dei giovani nei

circuiti scolastici in un’ottica di

apprendimento delle competenze di base per

un successivo ingresso nel mondo del lavoro e

la loro partecipazione a iniziative di

formazione e aggregazione per la loro crescita

culturale e sociale;

il potenziamento delle opportunità e

dell’offerta di formazione anche al di fuori del

contesto scolastico e dell’età giovanile, in uno

scenario di sostanziale eterogeneità delle

esperienze e dei livelli di adozione tecnologica

delle risorse coinvolte, anche in ottica di

formazione continua, acquisizione e

aggiornamento di certificazioni, con ricadute

positive sulla crescita del capitale umano e

delle opportunità di occupazione lavorativa;

79 MOOC (Massive Open Online Courses) 80 Il processo “dall’alto” nasce in risposta alla Raccomandazione

del Consiglio dell’Unione Europea sulla validazione

dell’apprendimento non formale e informale (20 dicembre 2012),

la diffusione delle competenze digitali e

scientifiche nell’ottica di affiancare al

superamento del divario infrastrutturale

anche quello del divario digitale della

popolazione, con predominanti impatti sociali

ma con ricadute anche sul potenziale di

formazione di nuove competenze

professionali;

la definizione di strategie di istruzione e

formazione permanenti, adottando misure

volte a incoraggiare l’accesso all’istruzione

con lo scopo di incoraggiare l’assimilazione

delle competenze di base per tutti, giovani e

adulti, stimolare la costituzione di nuove

realtà imprenditoriali, dare risposta a bisogni

sociali esistenti nella popolazione, favorendo

la sinergia tra innovazione tecnologica e

innovazione sociale.

Obiettivo trasversale è il potenziamento

dell’autonomia di accesso e fruizione, anche in

mobilità, dei contenuti della formazione da parte degli

utenti, con conseguente messa a disposizione di servizi

inclusivi che permettano la realizzazione di percorsi di

apprendimento personalizzati in base alle strategie

didattiche scelte e abbattimento delle barriere di

adozione degli stessi.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 20 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione degli impatti delle

azioni del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate. Gli

indicatori riportati in Tabella, che costituiscono un

sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità open

data81 e degli indicatori territoriali per le politiche di

sviluppo82, sono stati scelti per rappresentatività degli

obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va

ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di

con indicazione di definire, entro il 2018, un quadro nazionale che

rispetti le specificità di ogni paese. 81 http://www.opencoesione.gov.it 82 http://www.istat.it

Page 135: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

135

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

riferimento della Traiettoria sarà oggetto di confronto,

con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere

aggiornato, in virtù di tale confronto, dell’evoluzione

degli scenari e delle progettualità proposte.

METRICA INDICATORE

Grado di istruzione Popolazione 15-19 anni per titolo di istruzione (licenza media inferiore, diploma media superiore) - totale, maschi e femmine -

Popolazione 25-64 anni per titolo di istruzione (licenza media inferiore, diploma media superiore) - totale, maschi e femmine -

Tasso di partecipazione nell'istruzione secondaria superiore

Totale degli iscritti alle scuole secondarie superiori sulla popolazione residente nella classe di età 14-18 anni (%) - totale, maschi e femmine -

Livello di competenze Numero degli studenti con almeno il quinto livello nell’area della lettura sul numero di studenti iscritti (%) - totale, maschi e femmine -

Numero degli studenti con almeno il primo livello nell’area della lettura sul numero di studenti iscritti (%) - totale, maschi e femmine -

Numero degli studenti con almeno il quinto livello nell’area della matematica sul numero di studenti iscritti (%) - totale, maschi e femmine -

Numero degli studenti con almeno il primo livello nell’area della matematica sul numero di studenti iscritti (%) - totale, maschi e femmine -

Soggetti coinvolti in percorsi scuola-lavoro Numero di soggetti coinvolti in percorsi scuola-lavoro sul totale dei soggetti che frequentano la scuola secondaria superiore - totale, maschi e femmine -

Continuità scuola-lavoro Numero di stage attivati a partire da contatti tra scuola e mondo del lavoro - totale, maschi e femmine -

Abbandono prematuro dei percorsi di istruzione e formazione

Percentuale della popolazione 18-24 anni con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata superiore ai 2 anni e che non frequenta corsi scolastici o svolge attività formative - totale, maschi e femmine -

Tasso giovani NEET (Not (engaged) in Education, Employment or Training)

Giovani 15-29 anni non occupati né inseriti in percorsi di istruzione e formazione (NEET) – totale, maschi e femmine -

Partecipazione apprendimento permanente Percentuale della popolazione 25-64 anni occupata che frequenta un corso di studio o di formazione professionale - totale, maschi e femmine -

Percentuale della popolazione 25-64 anni non occupata che frequenta un corso di studio o di formazione professionale - totale, maschi e femmine -

Imprenditorialità giovanile Numero di imprese individuali con titolari con meno di trent'anni iscritti nei registri delle Camere di Commercio italiane - totale, maschi e femmine -

Intensità brevettuale Numero di brevetti registrati presso lo European Patent Office

Attrattività delle Università Numero totale degli studenti immatricolati - totale, maschi e femmine, per facoltà -

Livello di digitalizzazione Numero scuole che hanno aderito al Piano Nazionale Scuola Digitale83

Disponibilità di nuove tecnologie per fini didattici Numero di alunni su numero di nuove tecnologie (pc e tablet in uso agli studenti)

Valutazione della qualità dei percorsi di apprendimento

Riduzione dell’insuccesso scolastico di bambini con Bisogni Educativi Speciali

Numero di scuole che hanno aderito al Sistema Nazionale di Valutazione (VALES)84

Tabella 20: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Istruzione e Formazione”.

Ambiti di Intervento

83 http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-

30.10-WEB.pdf

In virtù delle sfide sociali che caratterizzano il settore o

i settori interessati dalla Traiettoria e gli obiettivi che il

84 http://www.invalsi.it/invalsi/ri/vales/index.php

Page 136: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

136

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Cluster intende perseguire in risposta a tali sfide, gli

ambiti dichiaratamente orizzontali su cui ci si propone

di intervenire sono:

didattica, che, attraverso nuovi e duttili

modelli di apprendimento/insegnamento sia

in forma individuale sia cooperativa nonché

sistemi di valutazione avanzati e l’utilizzo

delle tecnologie digitali, permette il

rinnovamento del sistema educativo, percorsi

di apprendimento personalizzati e la

valorizzazione della continuità

dell’apprendimento, con conseguenti impatti

positivi sull’integrazione nel sistema

scolastico e l’inclusione socio-educativa;

formazione, che, attraverso nuovi modelli di

trasferimento delle competenze e modalità di

erogazione dei contenuti formativi, permette

di allargare il bacino di soggetti che

partecipano all’apprendimento permanente,

con evidenti ricadute positive sul capitale

umano e di colmare il divario di competenze

digitali delle fasce di popolazione adulta,

1. Strumenti di co-creazione, distribuzione e condivisione di contenuti digitali multimediali al fine di abilitare dei processi informali collaborativi di apprendimento per i discenti. Tali strumenti permettono di creare e condividere elementi di conoscenza i cui autori sono i discenti stessi che possono dare un contributo multidisciplinare ad una base di conoscenza condivisa.

2. Ambienti digitali online di apprendimento (per esempio, piattaforme di e-learning), che permettono ai discenti di seguire dei percorsi di formazione predeterminati e che creano i presupposti per un consolidamento delle conoscenze curriculari.

3. Strumenti e applicazioni per il miglioramento dei modelli di interazione delle strutture educative e dell’istruzione e formazione con il mondo pubblico e privato del lavoro al fine di creare dei mezzi alternativi di apprendimento multimodale che mettano in gioco la sensorialità e la creatività dei discenti.

4. Strumenti per la creazione di artefatti digitali che possano favorire l’apprendimento offline, personalizzate a partire dalle preferenze esplicite, implicite e dalle learning performance dei discenti.

5. Ambienti collaborativi a supporto della mediazione pedagogico-didattica per incentivare la partecipazione e la supervisione dei genitori alle attività didattiche (per esempio, piattaforme collaborative).

6. Applicazioni per il learning dedicate al BES: si tratta di strumenti, tecnologie, ausili e materiali didattici per l’inclusione scolastica dell’alunno con disabilità lievi e con situazioni svantaggiate.

7. Serious games come strumenti a supporto per la didattica, la formazione o il supporto allo sviluppo imprenditoriale, per stimolare l’apprendimento con un approccio ludico che mira a migliorare la competitività, le capacità di problem solving e l’apprendimento di unità didattiche curriculari.

8. Strumenti per la gestione delle competenze che permettono di raccogliere in un unico portfolio gli skill, i certificati e i badge raccolti attraverso i sistemi di learning interoperabili.

9. Applicativi context aware, basati su sensori di prossimità, (quali QR Code, NFC, Beacon), che, in virtù della prossimità, delle preferenze o delle competenze del discente o, in generale, del fruitore delle informazioni, in un ambiente pubblico che sia un museo, un ufficio pubblico, uno spazio aperto, forniscono valore aggiunto a livello informativo (per es in relazione a orari di apertura e chiusura di un pubblico ufficio, le persone responsabili, le competenze, o anche informazioni turistiche più specifiche).

Page 137: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

137

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

creando le basi per un accesso più diffuso ai

servizi digitali per le comunità intelligenti;

imprenditorialità, che, attraverso percorsi di

formazione all’imprenditorialità, anche per le

giovani generazioni, iniziative di connessione

scuola-lavoro e università-lavoro in sinergia

con i percorsi scolastici e universitari, la

diffusione dell’innovazione tecnologica e la

sensibilizzazione verso i bisogni della società,

permette di sviluppare nuove figure

imprenditoriali e di creare nuovi servizi, con

evidenti ricadute sociali ed economiche.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Istruzione e

Formazione”, da intendersi come le soluzioni

tecnologiche/applicative che, declinate negli ambiti di

intervento, costituiscono strumenti chiave per

raggiungere gli obiettivi in risposta alle sfide sociali e di

economia sostenibile.

Page 138: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

138

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

In Tabella 21 si riporta la corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in cui

possono essere declinate.

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Didattica

Formazione

Imprenditorialità

Tabella 21: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Istruzione e Formazione”.

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 18 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demostration operating environment). Il livello di

replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Figura 18: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Istruzione e Formazione (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Come si evince, le soluzioni in ambito istruzione

presentano un avanzato livello di maturità tecnologica

(e prospettive di ridotti time-to-market) e discrete

potenzialità di replicabilità in diverse realtà. In

particolare, si osserva una forte spinta di sviluppo verso

strumenti di creazione, distribuzione e condivisione

Page 139: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

139

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

di contenuti digitali, per loro natura e fonte

multimediali, interfacce naturali e interattive per una

fruizione attraverso dispositivi di interazione

interoperabili ed eventualmente eterogenei, nonché

piattaforme di e-learning e applicativi context aware

che permettono di migliorare e personalizzare la

condivisione delle informazioni ai discenti.

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate al costante

rinnovamento del sistema educativo, dell’istruzione e

della formazione di capitale umano nonché di

potenziamento delle opportunità di apprendimento

permanente anche al di fuori del contesto scolastico, in

uno scenario di sostanziale eterogeneità delle

esperienze e dei livelli di adozione tecnologica delle

risorse coinvolte, si delineano di seguito alcuni scenari

chiave di sviluppo della mobilità per le Smart

Communities, in un orizzonte di medio periodo.

Città educante

Il cittadino/utente delle Smart Communities del

futuro sperimenterà la continuità

dell’apprendimento superando limiti di spazio

(perché l’esperienza educativa proseguirà al di

fuori degli spazi didattici deputati e la scuola

verrà vista come un nodo connesso con lo spazio

familiare e con gli spazi urbani), superando limiti

di tempo (perché si favorirà sia la cross-

fertilizzazione e condivisione di esperienze tra

generazioni sia il life-long learning), attivando

modalità e strumenti di interazione che

permetteranno di usufruire dei contenuti

didattici e dell’esperienza educativa sempre e

ovunque, in un’ottica di ubiquitous (mobile,

pervasive) learning.

Le esperienze e le modalità di apprendimento

verranno utilizzate anche come base per la

creazione di una cittadinanza attiva e lo

sviluppo di una partecipazione collaborativa,

dalle nuove generazioni fino agli adulti,

sfruttando le potenzialità di allargamento delle

esperienze derivanti dal contesto didattico anche

all’ambiente familiare.

Le modalità di trasferimento di competenze

verranno applicate anche all’inclusione sociale

utilizzando modalità e linguaggi di

comunicazione mirati a coinvolgere nel modo più

efficace le diverse fasce di popolazione (bambini,

giovani, anziani, soggetti con disabilità, …)

superando divari tecnologici.

Approcci didattici innovativi

Questo scenario avrà alla base un processo di

cambiamento della metodologia educativa, sia

in relazione all’insegnamento e apprendimento

sia in relazione alla valutazione delle

competenze. Tale cambiamento sarà abilitato

dalle infrastrutture tecnologiche (quali banda

larga e dispositivi connessi) e dallo sviluppo di

conoscenza (incluso lo sviluppo delle

competenze digitali per il personale docente ma

anche per il personale amministrativo).

Saranno disponibili e diffusi percorsi educativi

personalizzati, che amplieranno i contenuti e le

modalità di fruizione dell’offerta educativa.

Grazie agli strumenti di raccolta dati per il

monitoraggio dei progressi sull’apprendimento

sarà infatti possibile sia elaborare i dati che

possono essere rappresentati graficamente sotto

forma di analisi grafiche, sia riutilizzare i dati per

profilare l’utente e creare dei percorsi alternativi

di apprendimento che più si confanno alle

competenze dell’utente stesso. Iniziative e

percorsi verranno organizzati per coinvolgere gli

utenti del percorso educativo nell’ideazione di

soluzioni tecnologiche, stimolandone la

partecipazione alle fasi di progettazione oltre che

nell’utilizzo delle tecnologie.

Sarà introdotto il concetto di descolarizzazione

inteso come processo che individua nuove

priorità concernenti le basi per il bambino in

termini di capacità cognitive, per la sua crescita

interiore e sociale, per il sapere, per i luoghi che

accolgono tali priorità.

Saranno sempre più diffusi gli approcci

esperienziali e partecipativi legati allo sviluppo

di competenze relazionali trasversali e di

intelligenza emotiva nonché la formazione

attraverso processi ludici e immersivi in

contesti online. Nelle comunità intelligenti tali

temi verranno affrontati attraverso la costruzione

di software utilizzando i più divertenti e diffusi

videogiochi per smartphone e tablet. I dati di

gioco, elaborati da un algoritmo, saranno utili

anche alle valutazioni puntuali sulle competenze

Page 140: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

140

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

trasversali, concorrendo così a costruire un CV

completo e certificato. Modelli di digital game-

based learning saranno adottati sfruttando al

meglio il supporto e il potenziale di piattaforme di

gamification e/o serious game.

Connessione scuola-società

Questo scenario rifletterà le esigenze di cui già

ampiamente si discute di sviluppo di connessioni

tra scuola, università, aziende e territorio, anche

attraverso percorsi educativi innovativi nel

contenuto e nelle modalità, rivolti a favorire

l’acquisizione di competenze di

autoimprenditorialità piuttosto che di

comprensione del contesto lavorativo.

In questo percorso si inseriranno la creazione di

reti di laboratori come ambienti di

sperimentazione, creazione di competenze e di

educazione all’utilizzo e alla capitalizzazione

dell’innovazione tecnologica.

In Tabella 22 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti

di intervento e gli scenari di sviluppo.

Ambiti / Scenari Città educante Approcci didattici innovativi Connessione scuola-società

Didattica

Formazione

Imprenditorialità

Tabella 22: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Istruzione e Formazione”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 23 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di essere

esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le sinergie con i

temi chiave e le relative opportunità di finanziamento

dello sviluppo di ricerca e innovazione.

TS4: ISTRUZIONE E FORMAZIONE

AMBITI DI

INTERVENTO

Didattica

Formazione

Imprenditorialità

Programmazioni esistenti

EU H2020 – Inclusive, innovative and reflective societies

IT PON – Istruzione

PON – Politiche per l’occupazione

REG

POR – OT8: Promuovere un’occupazione sostenibile di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

POR – OT9: Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

POR – OT10: Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e

l’apprendimento permanente

Classificazione ANCI

People

Economy

Tabella 23: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

Page 141: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

141

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

In particolare, la Traiettoria “Istruzione e

Formazione” evidenzia allineamenti con le

programmazioni operative in relazione a85:

a) OT10 – “Investire nell’istruzione, nella

formazione e nella formazione professionale

per le competenze e l’apprendimento

permanente”, in materia di: 1) diffusione della

società della conoscenza nel mondo della

scuola e della formazione e adozione di

approcci didattici innovativi, su temi quali

innovazione tecnologica (inclusi connettività

sul territorio, sviluppo di reti e cablaggio),

potenziamento degli ambienti per la

formazione e l’autoformazione degli

insegnanti con le TIC, promozione di percorsi

di e-learning e sviluppo di risorse di

apprendimento on line, formazione del

personale su tecnologie e approcci

metodologici innovativi, piattaforme web e

risorse di apprendimento on-line; 2)

miglioramento della sicurezza e della

fruibilità degli ambienti scolastici, su temi

quali la creazione di smart school per la

realizzazione di una scuola in rete con il

territorio e innovativa nell’utilizzo degli spazi,

nelle tecnologie e negli approcci didattici; 3)

innalzamento del livello di istruzione della

popolazione adulta, su temi quali la

promozione dell’invecchiamento attivo, le

azioni di alfabetizzazione e inclusione digitale

per promuovere l’utilizzo del web, dei servizi

pubblici digitali e degli strumenti di dialogo,

collaborazione e partecipazione civica in rete

(OT10);

b) OT8 – “Promuovere un’occupazione

sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità

dei lavoratori”, in materia di sostegno

all’occupazione di diversi target di

popolazione (giovani, donne, lavoratori

anziani, immigrati, disoccupati di lunga

durata), su temi quali percorsi e modalità di

formazione per inserimento o reinserimento

lavorativo, promozione di nuove forme di

organizzazione del lavoro flessibile nonché di

miglioramento del raccordo tra sistema

educativo e mercato del lavoro;

c) OT9 – “Promuovere l’inclusione sociale e

combattere la povertà e ogni

discriminazione”, in materia di misure per la

formazione e l’occupabilità delle persone

maggiormente vulnerabili.

85 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per azione, così

come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di Partenariato 2014-2020. Per

l’allineamento con le declinazioni che i territori hanno dato agli obiettivi

tematici si rimanda ai documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 142: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

142

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Città Educante

BUDGET

10,5 M€

INFO Almaviva, Vitrociset, RAI, Fondazione Reggio Children – www.smartcommunitiestech.it

Centro Loris Malaguzzi, Green Team, K Labs, INFOFACTORY,

NETRESULTS, SEDOC, Doxee, PICO, O.T. Consulting, Netribe, e-land,

Guglielmo, TIWI, BLULINK, CNR, Università degli Studi di Trento,

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Il progetto attiva un ripensamento radicale del tradizionale ambiente di apprendimento e del ruolo degli educatori,

sviluppando l’esperienza in approcci educativi nuovi ispirati al sociocostruttivismo, basati sull’uso sistematico

delle nuove tecnologie informatiche, la rete ed i social network, che permettano a tutti gli attori coinvolti di

implementare ulteriori metodologie educative innovative; attraverso lo sfruttamento delle potenzialità delle nuove

tecnologie IT, i modelli didattici sperimentali diventano quindi ecosistemi di insegnamento e apprendimento

rinnovati, continui nel tempo (life- long learning) e nello spazio (scuola, ambienti esterni, tempo libero).

Page 143: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

143

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

APPROFONDIMENTI

La rivoluzione digitale nella scuola

Un elemento di rilevante attualità è la rivoluzione digitale che

è stata messa in atto dalle normative elencate di seguito, che

sono state il motore di cambiamento e l’acceleratore che ha

dato una posizione di rilievo agli artefatti digitali tra i

materiali didattici curriculari.

Legge del 6 agosto 2008, n. 133, art. 15

“[…] a partire dall’anno scolastico

2011-12 il Collegio dei docenti

adotta esclusivamente libri di testo

accompagnati da contenuti digitali

integrativi e proposti in forma

interamente digitale o mista (libro

a stampa + digitale integrativo).”

DM del 27 settembre 2013, n. 781

“[…] è maggiormente funzionale

alla transizione verso il digitale la

tipologia denominata B) e

costituita da Libro cartaceo +

Libro digitale + Contenuti digitali

integrativi.”

A rafforzare tutto ciò poi vi è anche la legge sulla riforma della

buona scuola che dedica due articoli interamente alla scuola

digitale:

Legge 13 luglio 2015, n. 107. Riforma della scuola "La

Buona scuola" art.56

“Il Ministero dell'istruzione,

dell’università e della ricerca

adotta il Piano nazionale per la

scuola digitale, in sinergia con la

programmazione europea e

regionale e con il Progetto

strategico nazionale per la banda

ultralarga”

Legge 13 luglio 2015, n. 107. Riforma della scuola "La

Buona scuola" art.58

“a) realizzazione di attività volte

allo sviluppo delle competenze

digitali degli studenti;

[…]

c) adozione di strumenti

organizzativi e tecnologici per

favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di

dati;

d) formazione dei docenti per

l'innovazione didattica e sviluppo

della cultura digitale per

l'insegnamento, l'apprendimento e

la formazione delle competenze

lavorative, cognitive e sociali degli

studenti;

[…]

h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.”

Il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di

indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di

innovazione della scuola italiana e per un nuovo

posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale

attraverso un percorso di innovazione e digitalizzazione,

come previsto nella riforma della Scuola approvata

quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento

ha funzione di indirizzo, punta a introdurre le nuove

tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento

permanente (life-long learning) e ad estendere il concetto di

scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Le

azioni previste - articolate su 35 punti - sono state già

finanziate. Tra queste, per esempio, ci sono il cablaggio

infrastrutturale (88,5 mln di Euro), gli ambienti per la

didattica digitale (140 mln di Euro), i laboratori territoriali

(per 45 mln di Euro) e gli atelier creativi (per 40 mln di Euro)

per le competenze di base del primo ciclo, i laboratori

professionalizzanti in chiave digitale (per 140 mln di Euro),

progetti di edilizia scolastica innovativa (per 300 mln di Euro).

Per la realizzazione di tali azioni sono state messe a

disposizione risorse dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi

strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020), per un totale

di un miliardo di euro.

Le azioni di principale interesse sono:

Page 144: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

144

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Modelli di apprendimento

Educazione e formazione efficaci sono sempre più ripensati

come processi in cui le persone che apprendono (learner)

sono al centro della progettazione e realizzazione del

percorso educativo. Fanno da sfondo a questa concezione le

concettualizzazioni teoriche dei modelli psico-educativi e

sociali di: a) apprendimento esperienziale (Kolb, 1984), b)

apprendimento sociale (Bandura, 1997), c) apprendimento

situato (Lave & Wenger, 2006), d) cognizione distribuita

(Hollan, Hutchins & Kirsh, 2001), e) apprendimento

collaborativo (Dillenbourg, 1999). Questi modelli di

apprendimento hanno una matrice comune di riferimento:

rivalutano il ruolo attivo dei learner nella costruzione di

conoscenza (Scardamalia & Bereiter, 2005), riconoscono

l’importanza dell’interazione sociale come elemento capace

di impattare sui processi di apprendimento, valorizzano il

ruolo del contesto e delle tecnologie come strumenti capaci

di mediare i processi cognitivi, emotivi e metacognitivi propri

dell’apprendimento delle persone (Trentin, 2010).

Questo induce a pensare ad alcuni aspetti da tenere in

considerazione nei contesti educativi e formativi:

è importante che i destinatari del percorso

formativo siano prima di tutto emotivamente

coinvolti nel processo educativo/formativo. Infatti,

il coinvolgimento emotivo potrebbe essere una

leva essenziale per motivare i learner a raggiungere

Page 145: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

145

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

obiettivi educativi e formativi, trasferibili dal

contesto formativo al contesto di vita quotidiana

(per es., organizzazioni);

è rilevante puntare su processi intrinseci di

motivazione, che stimolino le persone ad imparare

riconoscendo capacità potenziali in situazioni

formative sfidanti;

è importante che il setting formativo offra

occasione di creazione e di applicazione delle

conoscenze apprese nell’evolversi del percorso di

apprendimento e non solo di fruizione passiva dei

contenuti didattici. La dimensione del “fare

formazione” (Quaglino, 2005) può essere di

fondamentale importanza per restituire un senso di

agentività ai learner, necessario per creare una

sinergia forte tra quanto si impara durante la

formazione e quanto conoscenze e capacità

apprese si applichino durante le pratiche di vita

quotidiana.

Gamified learning

Alcuni studiosi (Pannese & Carlesi, 2007) ritengono che i

processi di game-based learning siano efficaci nel

promuovere i cambiamenti dei comportamenti delle persone

in contesti educativi, formativi e organizzativi, perché in

grado di integrare alcuni principi fondamentali delle scienze

comportamentali e socio-cognitive:

laddove le conoscenze e le modalità di gestione dei

comportamenti, di risoluzione dei problemi e di

automonitoraggio sono aspetti necessari, seppur

non sufficienti, per cambiare i comportamenti

(Bandura, 2005), i processi ludici in contesti digitali

immersivi sono in grado di incentivare la

costruzione di conoscenza e l’acquisizione di

capacità propedeutiche per il cambiamento dei

comportamenti e quindi dell’apprendimento (Gee,

2004; Michael & Chen, 2006);

in sintonia con le teorie socio-cognitiviste, che

riconoscono l’importanza dell’autocontrollo come

antecedente del cambiamento dei comportamenti

delle persone (Bandura, 2005), i processi di game-

based learning possono agilmente supportare il

senso di autocontrollo e di agentività dei learner,

proponendo dinamiche simulate della realtà fisica,

che i learner possono autonomamente gestire e su

cui possono direttamente intervenire con capacità

86 Ivan Illich, Descolarizzare la società, 1971

decisionali (decision making) e di problem solving

autentiche (Gee, 2004);

laddove i processi di comunicazione persuasiva

sono considerati salienti per il cambiamento di

atteggiamenti e comportamenti (Petty &

Cacioppo, 1986), i processi di game-based learning

in contesti digitali possono essere un ottimo

strumento di attrazione, di persuasione e di

engagement, se i learner sono coinvolti in una

metafora narrativa, o storytelling, capace di

trasmettere informazioni esperte, di coinvolgere

attivamente i partecipanti alla formazione (Kapp,

2012) e di abilitare comportamenti virtuosi.

La descolarizzazione

La teoria della descolarizzazione portata avanti da Ivan

Illich86 ammette il principio di “decostruzione”, che ha

ispirato il pensiero di Derrida87 e l’architettura dei primi anni

80 contrapposta a quella post-moderna. Tale teoria

intendeva contrapporre nuove alternative all’educazione

formale, alla struttura e corrente classica del profilo

scolastico o scolarizzato. La descolarizzazione peraltro non è

solo riferibile alla scuola in senso stretto ma a tutta la società

e agli istituti che perseguono profili più cattedratici e meno

laboratoriali o esperienziali. Tale concetto ha portato alla

confusione del concetto di descolarizzazione - inteso come

formazione alternativa che favorisce i principi della

creatività, del gioco e della libera organizzazione dei percorsi

formativi tra studenti alla pari - con quelli di unschooling e

homeschooling dove i genitori, vista la flessibilità e

l’autodeterminazione della formazione, decidono di formare

i propri figli a casa. In Italia tale tendenza non è ancora molto

diffusa e si contano circa 1000 famiglie che rifiutano la

formazione a scuola, ma in altri paesi ad oggi si registrano

numeri molto elevati, quali ad esempio 60 mila ragazzi in

Inghilterra e circa 2 milioni in America. Nell’ottica di costruire

e proporre una didattica innovativa che favorisca

l’apprendimento di tutti, i laboratori di crescita devono

essere le basi per conoscere meglio il sapere, per un

cambiamento verso la liberazione ed evoluzione delle

proprie capacità cognitive. Peraltro, descolarizzare si

riconduce anche ad una scuola attenta a seguire i diritti e le

necessità non solo cognitive e di formazione socio-educativa

di un ragazzo, ma anche di comfort e di benessere. In questo

senso l'evoluzione della scuola in termini di funzioni, contesti

e obiettivi sigla il primo passo di evoluzione della società

87 Jacques Derrida, filosofo francese, teorico del movimento architettonico

contrapposto al movimento postmoderno nato nel 1988 e noto come

“Decostruttivismo”

Page 146: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

146

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

stessa nell'attuale fase transitiva fornendo il primo esempio

di società sostenibile.

La percezione positiva del ruolo della tecnologia, sia da un

punto di vista ministeriale (vedasi le norme sulla Buona

Scuola e il PNSD) sia dal punto di vista delle famiglie (che

possono fornire strumenti alternativi di apprendimento a

supporto dell’educazione ministeriale), permette a tutti di

vedere la scuola non più come una costruzione monolitica

che risponde a leggi anacronistiche e agnostiche dei

cambiamenti in atto, ma come un’istituzione che si rinnova

da un punto di vista tecnologico, delle normative e dei

modelli didattici per favorire una inclusione sociale sia

nazionale sia transnazionale.

L’evoluzione delle dimensioni di apprendimento

È interessante sottolineare come la dimensione

dell’apprendimento costante, in mobilità e context aware sia

un concetto pervasivo e multidisciplinare che vede un

crescente livello di applicazione soprattutto a valle

dell’esplosione del concetto del web 2.0. Con l’utente

creatore di contenuti in real time, si è sempre di più andati

verso una dimensione di creazione del contenuto che parte

dal basso surclassando il concetto di applicazione gestionale,

dove i pochi hanno diritto alla creazione dei contenuti e in

molti a fruirli. Tutti gli utenti possono creare contenuti (User

Generated Content) per arricchire la base di conoscenza che

sarà messa a disposizione dei molti. Tutti gli utenti possono

raccogliere e fruire dati provenienti dai sensori, misuratori di

consumo di energia elettrica, semafori, sensori per la

congestione di aree a traffico limitato, totem sensibili per

l’erogazione di contenuti culturali (IoT and Big Data). Tutto

ciò ha creato una quantità enorme di contenuti che sono vari

per dimensioni, tipologie di lessico, di argomenti, di

categorie, cui gli utenti possono accedere agevolmente

ovunque si trovino proprio perché sono cambiate le

sovrastrutture che gestiscono contenuti e servizi con una

capacità di calcolo distribuita dinamica (Cloud based

Solutions).

Le tecnologie per la gestione dei contenuti e

l’esperienza utente

Poiché nella creazione di contenuti non vi è comunque un

protocollo per la gestione degli stessi, è emersa l’esigenza di

interpretare, classificare e clusterizzare i contenuti

analizzando il linguaggio naturale (Natural Language

Processing) al fine di catalogare semanticamente i dati

inseriti dagli utenti, al fine di poterne estrapolare il significato

più di alto livello e di conseguenza poter fornire le

informazioni all’utente finale nel modo più pertinente

possibile (Recommendation systems). Il processamento di

tali mole di dati prevede che gli utenti possano essere

protagonisti dell’informazione: si va dai meccanismi di

cooperazione e competizione, ai meccanismi di rewarding

che incentivano la partecipazione (e.g. si pensi a Pokedem su

Twitter, che fornisce la classifica quasi in real time di chi sono

i migliori poster di un determinato tema). Tutto questo è

possibile grazie agli strumenti di analisi che sono messi a

disposizione dei gestori delle piattaforme che possono

misurare la partecipazione tramite grafici analitici o di

sistemi automatici che animano e premiano gli utenti grazie

ai risultati delle analisi (Analytics tools). A tutto questo poi si

aggiunge sia la semplice fruizione di contenuti da qualsiasi

dispositivo wearables, smartphones, telecamere per la realtà

aumentata, dispositivi per la realtà immersiva fino ad arrivare

ad ambienti di simulazione per la navigazione di siti turistici,

di monitoraggio delle reti elettriche, all’esecuzione di unità di

apprendimento con apparecchiature quali Oculus Rift,

Samsung GearVR, Microsoft Hololens, Google Cardboard

(Immersive and Augmented Reality).

Page 147: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

147

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

I segmenti target e i modelli di business nel settore

Istruzione e Formazione

I segmenti target a cui si rivolge l’offerta tecnologica del

settore possono ricondursi a:

Fruitori diretti (Learner as consumer): sempre più

focalizzati sulla domanda di strumenti e contenuti

mobile e social. si tratta di studenti di ogni fascia di

età - e quindi di famiglie - disposte ad acquistare su

base volontaria tecnologie in grado di differenziare

i processi di apprendimento (informale) (ambient

insight's 2013-2018 north america mobile edugame

market);

Università statali e private: gli istituti della ricerca

potrebbero essere interessati a diversificare

l’offerta formativa e didattica, proponendo metodi

di apprendimento (per es., e-learning, blended e

mobile leraning, game-based learning) in cui le

soluzioni innovative (per es., piattaforme e-

learning, piattaforme di gamification, edugame o

serious game) giocano un ruolo essenziale;

Pubblica Amministrazione (livello provinciale,

regionale o nazionale): potrebbe essere un canale

da considerare, laddove, dimostrando particolare

focalizzazione sulle politiche della formazione e

dell’istruzione, potrebbero essere promotori del

cambiamento dei setting educativi e formativi;

Organizzazioni no profit (per es., associazioni

culturali): in una politica integrata, la presenza di

organizzazioni no profit potrebbe essere un canale

adeguato per garantire una diffusione delle

tecnologie per l’apprendimento.

In coerenza con i segmenti descrittisi delineano diverse linee

di business, capaci di richiamare gli elementi costitutivi dei

modelli di business (proposizione di valore, architettura del

business e modello operativo):

Modelli di business per il consumatore (Business

to Consumer, B2C): indicano le relazioni che i

player possono detenere a livello commerciale con

i clienti, fruitori diretti del prodotto/servizio, per le

attività di vendita e/o di assistenza. L’interazione

tra player e clienti avviene principalmente tramite

internet attraverso il commercio elettronico.

Modelli di business per le istituzioni (Business to

Government/institution B2G): indicano le

transazioni commerciali che avvengono tra player e

istituzioni pubbliche. L’interazione, in questo caso,

è regolata da bandi e appalti pubblici, che le

istituzioni rendono pubblici su specifici siti

proprietari o piattaforme (per es., MEPA).

Modelli di business per le organizzazioni

(Business to Business, B2B): indicano le transazioni

commerciali che i player intrattengono con altre

imprese. La relazione commerciale avviene tramite

comunicazione diretta delle aziende.

NOTE AL TESTO

Maker@Scuola

Il progetto di ricerca dell’Indire nato nel 2014 per studiare

l’interazione tra i modelli Maker-space e FabLab con il

sistema scolastico italiano in modo da sostenere lo sviluppo

e l’innovazione delle metodologie didattiche correlate a

questo fenomeno (http://www.indire.it/progetto/maker-a-

scuola)

Problem Posing and Solving nel Sistema Educativo

Il progetto MIUR per l'attuazione delle Indicazioni Nazionali

e delle Linee Guida dei nuovi Licei, Istituti Tecnici e

Professionali promosso dalla Direzione generale per gli

ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale

di istruzione del MIUR. Il progetto persegue, con un piano

d'impegno quadriennale, il fine primario di attivare un

processo di innovazione didattica basato sulla crescita di una

cultura Problem Posing & Solving che investa

trasversalmente la struttura disciplinare con un uso più

maturo delle tecnologie informatiche

(http://minerva.miurprogettopps.unito.it).

Page 148: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

148

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 149: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

149

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Government

Page 150: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

150

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA GOVERNMENT hanno contribuito:

GIOVANNI AIELLO, ROBERTO DI BERNARDO, ENZA GIANGRECO, ADRIANO RIPPA (ENGINEERING) • GRAZIANO TRASARTI

(ALMAVIVA) • NICOLA PISANI (COLOUREE) • GIAMPAOLO ARMELLIN, DARIO BETTI (CRG-GPI) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) •

GIANCARLO ZAMBONI (HAL SERVICE) • MARIO ARENA, ANDREA CHIOCCI (IN.I.T.) • ARIANNA MOTTA (SIA) • MARICA LO PORTO,

GERMANA PALADINO (SMARTEC)

ANGELO SCIALPI (UNIVERSITÀ DEL SALENTO) • MICAELA SURCHI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE)

TIZIANO ROGNONE (ANITEC) • MARIALUGIA BOSCO (CSI PIEMONTE)

GRAZIA GULLUNI (LAZIO INNOVA) • SANDRA LOTTI (LEPIDA) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 151: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

151

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

Il quadro di contesto del settore Government per le

comunità intelligenti non può prescindere dalla

dimensione europea di Agenda Digitale e dalla sua

declinazione sul territorio nazionale. L’Agenda Digitale

Europea, una delle sette iniziative faro della strategia

Europa 2020 che fissa gli obiettivi da raggiungere entro

il 2020 per la crescita nell’Unione Europea, propone di

sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione (ICT) per

favorire l’innovazione, la crescita economica e il

progresso88. Tra i sette pilastri dell’Agenda Digitale

Europea si annovera, infatti, il Mercato Unico Digitale,

che ha come scopo la crescita economica attraverso la

trasformazione digitale. Il Mercato Unico Digitale

europeo si rivolge sia al mondo consumer sia al mondo

business e punta, da un lato, ad accrescere la

competitività delle imprese europee attraverso un

utilizzo diffuso, consapevole e innovativo dell’ICT,

dall’altro, a creare nuove e migliori opportunità per i

cittadini, in materia di accesso ai servizi pubblici,

partecipazione e inclusione sociale, informazione e

comunicazione. Per raggiungere tali obiettivi la

strategia si articola su tre punti: i) migliore accesso dei

consumatori e delle imprese ai beni e ai servizi digitali

in tutta Europa; ii) creazione di un contesto favorevole

alla diffusione delle reti e dei servizi digitali; iii)

massimizzazione del potenziale di crescita

dell’economia digitale.

Da questo punto di vista va tenuto in considerazione

che il ruolo giocato dalla Pubblica Amministrazione

rispetto alla crescita digitale è duplice, in quanto, da un

lato, responsabile di un’offerta di servizi digitali rivolti

a cittadini e imprese, dall’altra, essa stessa espressione

di una domanda di trasformazione digitale profonda. Il

contributo della Pubblica Amministrazione alle

strategie di crescita digitale si riconduce sia a livello di

infrastrutture, su cui l’intervento è volto a garantire alla

popolazione l’accesso a reti di telecomunicazioni di

88 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio,

al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 19

maggio 2010, intitolata «Un’agenda digitale europea» (COM(2010) 245 def.)

89 http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/digital-economy-and-

societyindex-desi

ultima generazione, sia a livello di servizi digitali, che

possono diventare stimolo di una domanda di

connessione e un conseguente superamento del divide

digitale da parte dei cittadini

Il governo italiano in linea con l’Agenda Digitale

Europea ha definito la propria strategia di crescita

digitale 2020 in cui definisce le priorità e modalità di

intervento per la trasformazione digitale della pubblica

amministrazione italiana, nonché le azioni da compiere

e da misurare sulla base di specifici indicatori. In

particolare, se si guarda al Digital Economy and

Society Index (DESI) 2016, indice sintetico elaborato

dalla Commissione Europea per misurare la

competitività digitale della UE e dei suoi stati membri

all’interno della Digital Agenda Scoreboard e misurare

i progressi della Digital Agenda for Europe89, l’Italia

risulta quartultima rispetto ai 28 Paesi Membri. I cinque

parametri che definiscono tale indice (connettività,

capitale umano, uso di Internet, integrazione della

tecnologia digitale, servizi pubblici digitali),

tratteggiano uno scenario nazionale in cui la maggiore

criticità riguarda la connettività, mentre nell'ultimo

anno si sono registrati progressi nell’ambito dei servizi

pubblici digitali e in quello della trasparenza e della

disponibilità dei dati aperti. In materia di connettività

l’Italia si attesta al penultimo posto nella Unione

Europea, soprattutto a causa di una copertura delle reti

di accesso di nuova generazione, che risulta disponibile

solo per circa il 44% delle famiglie (a fronte di una

media europea del 71%), una percentuale di

sottoscrittori al broadband fisso pari soltanto al 53%

delle famiglie (a fronte del 72% della media europea) e

una percentuale di sottoscrittori al fast broadband

(servizi con banda superiore a 30 Mbps) che raggiunge

appena il 5,4% a fronte di una media europea del 30%.

In questa direzione va la Strategia Italiana per la Banda

Ultralarga90, presentata a marzo 2015 dal governo

italiano, che definisce la cornice all’interno della quale

amministratori pubblici, operatori privati e tutti gli

stakeholder potranno muoversi per pianificare

90 Strategia Italiana per la Banda Ultralarga,

http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documenti_indirizzo/StrategiaBa

ndaUltraLarga2014.pdf

Page 152: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

152

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

un’infrastruttura di telecomunicazioni di nuova

generazione e per il futuro, cercando il giusto

bilanciamento tra investimenti e benefici degli utenti

delle varie comunità locali, tra flessibilità tecnologica e

domanda di tecnologia. A questa faranno seguito i

piani operativi che vedranno Stato e Regioni

collaborare, in particolare, per la pianificazione e

realizzazione degli interventi pubblici di

infrastrutturazione nelle zone a fallimento di mercato.

A fronte degli interventi di infrastrutturazione volti a

garantire a tutto il territorio la possibilità di accesso alla

rete, il capitale umano sarà il vero punto di svolta per

attuare una trasformazione digitale completa.

Attualmente, però, solo due terzi della popolazione

italiana utilizza Internet regolarmente, anche se

questo numero sta facendo registrare un andamento in

crescita (4% nell’ultimo anno). Parimenti il rapporto

DESI 201691 fa osservare che una percentuale

consistente (almeno il 31%) di questi utenti abituali di

Internet manca ancora di competenze digitali di base

(in parte riconducibile all’elevata età media della

popolazione) e che questo costituisce un ulteriore

limite per il buon funzionamento dell'economia

digitale italiana. L’utilizzo di Internet vede, invece, la

popolazione italiana molto indietro rispetto alla media

europea e con un andamento in decrescita. In

particolare, se l’attività online supera la media europea

in relazione alla fruizione dei contenuti digitali, come la

riproduzione di musica, video e giochi (52% a fronte del

49% della media europea), le operazioni come

eBanking (43% a fronte del 57% della media europea),

shopping online (39% a fronte del 65% della media

europea) e lettura di news online (57% a fronte del 68%

della media europea) sono meno comuni. In materia di

servizi pubblici digitali il DESI 2016 evidenzia che l'uso

dell'e-government è ancora un punto da sviluppare e,

sebbene l’Italia abbia migliorato molto nella messa a

disposizione di servizi di eGovernment (con una

percentuale di completamento del servizio on-line che

va dal 78 all’85%, a fronte di una media europea

dell’81%), la percentuale di utenti che utilizzano tali

91 Digital Economy and Society Index 2016, Country Profile, Italy

92 Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020,

http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documentazione/strat_crescita_

digit_3marzo_0.pdf

servizi rimane al di sotto della media europea (18% a

fronte di una media europea del 32%). Il fatto che solo

nel 37% dei casi le informazioni già in possesso dei

servizi pubblici viene riutilizzato per pre-compilare i

moduli presentati per l'utente (a fronte del 49% della

media europea) mette in evidenza un margine di

miglioramento sostanziale in materia di usabilità dei

servizi on-line. D’altra parte, invece, l’Italia mostra una

significativa prestazione in termini di riutilizzo dei dati

aperti del settore pubblico, che, in generale,

contribuiscono al sesto posto nel ranking europeo.

Anche a fronte di queste evidenze, la Strategia

Nazionale per la Crescita Digitale92, presentata a

marzo 2015 dal governo italiano, individua

nell’usabilità e nell’interoperabilità dei servizi due

priorità su cui lavorare per migliorare l’esperienza

dell’utente e per rendere i servizi digitali offerti dalle

PA ecosistemi interconnessi sempre più efficienti e

facilmente fruibili. In particolare, il Piano di Crescita

Digitale prevede alcune importanti azioni, tra cui il

Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale

(SPID), il sistema dei pagamenti elettronici (PagoPA),

l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente

(ANPR), la fatturazione elettronica, il Fascicolo

Sanitario Elettronico, lo sviluppo degli Open Data della

Pubblica Amministrazione e la coalizione per le

competenze digitali.

La Strategia Italiana per la Banda Ultralarga e la

Strategia Nazionale per la Crescita Digitale sono,

quindi, i piani nazionali predisposti dal governo

nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 per

il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale.

Secondo alcune stime realizzate dall’Osservatorio

Agenda Digitale del Politecnico di Milano93, nel periodo

2014-2020 le dotazioni finanziarie che possono essere

considerate disponibili per l’attuazione dell’Agenda

Digitale Italiana saranno pari a circa 11,5 mld di Euro, in

parte riconducibili a fondi strutturali (sulla base dei

Programmi Operativi Nazionali e Regionali) e in parte

a fondi a gestione diretta. Per la Strategia Italiana per

la Banda Ultralarga sono previsti 6 mld di Euro di

93 Politecnico di Milano, Osservatorio Agenda Digitale – Rapporto 2016,

novembre 2015

Page 153: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

153

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

investimenti per la PA, a cui vanno affiancati gli

investimenti degli operatori privati. Per la Strategia per

la Crescita Digitale 2014–2020 il fabbisogno previsto e

pari a circa 4,6 mld di Euro, di cui 1,5 mld di Euro sono

già stati stanziati.

In questo scenario di esigenze di miglioramento

dell’efficienza della macchina amministrativa e della

qualità dei servizi al cittadino, le Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione costituiscono

uno strumento chiave per supportare l'offerta di servizi

pubblici nuovi o profondamente rivisti e per abilitare il

processo di innovazione all’interno delle comunità. Le

amministrazioni si trovano sempre di più davanti

all’esigenza di rendere migliore la qualità della vita dei

comuni e delle città dove i cittadini vivono, lavorano,

studiano e viaggiano. L’uso nei processi amministrativi

delle tecnologie ICT (eGovernment) ha come finalità

quello di fornire servizi che rispondano alle nuove

esigenze della società oltre che alla riorganizzazione

del processo burocratico/amministrativo.

L’eGovernment non coincide, infatti, soltanto con

l’informatizzazione e la digitalizzazione generale della

Pubblica Amministrazione (telematizzazione dei

rapporti di lavoro e digitalizzazione dei documenti), ma

anche, e soprattutto, con l’utilizzo delle tecnologie

innovative per il miglioramento dei servizi finali resi

agli utenti e per rendere meno onerosa l’azione

amministrativa. Le tecnologie consentono ai cittadini,

alle imprese e alle organizzazioni di interfacciarsi più

facilmente con il settore pubblico e di usufruire di

servizi più rapidamente e ad un costo inferiore. In

questa stessa direzione vanno anche le azioni volte alla

cooperazione transfrontaliera di interoperabilità di

servizi pubblici digitali promosse dalla Commissione

Europea.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle forti esigenze di rinnovamento dei

processi amministrativi, in un quadro di obblighi

normativi e strategie di sviluppo definite a livello

nazionale, gli obiettivi specifici che dovranno

perseguire gli sviluppi di ricerca e innovazione proposti

sulla Traiettoria “Government” comprendono:

aumento della qualità dei servizi al

cittadino, in materia di prestazione del

servizio, bacino di utenza raggiunto,

trasparenza e grado di innovazione, anche

attraverso il coinvolgimento del cittadino nei

processi di creazione e di valutazione dei

servizi pubblici;

miglioramento dell’efficienza della

macchina amministrativa, attraverso una

riduzione dei costi dei processi interni e dei

servizi erogati, pur senza comprometterne la

qualità e il bacino di utenti raggiunto;

miglioramento della capacità

amministrativa, attraverso processi di

sensibilizzazione e formazione del settore

pubblico e degli amministratori sulle

tematiche smart city, per un’aumentata

capacità di realizzazione di innovazione sul

territorio.

Obiettivo trasversale è il potenziamento

dell’autonomia di accesso e fruizione dei servizi della

pubblica amministrazione da parte degli utenti, con

conseguente messa a disposizione di servizi inclusivi,

abbattimento delle barriere di adozione degli stessi e

possibilità di accesso diretto ai dati in ottica

“Government-as-a-platform”, laddove sussistano i

presupposti di legge.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 24 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione gli impatti delle azioni

del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate. Gli

Page 154: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

154

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

indicatori riportati in Tabella, che costituiscono un

sottoinsieme di quelli resi disponibili in modalità open

data94, sono stati scelti per rappresentatività degli

obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va

ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di

riferimento della Traiettoria sarà oggetto di confronto,

con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere

aggiornato, in virtù di tale confronto, dell’evoluzione

degli scenari e delle progettualità proposte.

METRICA INDICATORE

Connettività digitale

Percentuale delle amministrazioni comunali che dispongono di accesso a banda ultralarga sul totale delle amministrazioni comunali

Numero di Comuni con dotazione di wi-fi pubblico

Percentuale di abbonamenti a banda ultra larga (>= 30Mbps) sugli abbonamenti a banda larga95

Competenze digitali

Percentuale di utenti Internet sugli individui in età 16-7496

Percentuale di cittadini con competenze di base in almeno una delle quattro dimensioni digitali (informazione, comunicazione, creazione di contenuti o problem-solving)97

Offerta di servizi digitali

Percentuale degli utenti Internet (età 16-74) che scambia con la PA moduli compilati online, nel corso dell’ultimo anno98

Numero di Comuni con servizi pienamente interattivi in percentuale sul totale dei Comuni con sito web

Open Government Index su trasparenza, partecipazione e collaborazione nelle politiche di coesione

Punteggio DESI su stato Open Data e riuso PSI99

Punteggio DESI su disponibilità di moduli della PA pre-compilati100

Punteggio DESI su disponibilità di servizi che possono essere eseguiti totalmente online101

Tabella 24: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Government”.

Ambiti di Intervento

Stante le sfide sociali che caratterizzano il settore o i

settori interessati dalla Traiettoria e gli obiettivi che il

Cluster intende perseguire in risposta a tali sfide, gli

ambiti su cui si propone di intervenire sono:

▪ amministrazione digitale, che, attraverso la

dematerializzazione documentale, la

digitalizzazione di processi interni

all’amministrazione, lo switch-off digitale nei

servizi al cittadino/impresa, l’introduzione di

nuove modalità di accesso ai servizi online,

permette di ridurre i costi della macchina

amministrativa e migliorare la qualità

dell’interazione con il cittadino, le imprese e

gli altri enti, senza trascurare gli effetti positivi

sugli impatti ambientali dei processi della PA;

94 http://www.opencoesione.gov.it 95 Indicatore Subscriptions to Fast BB, Fonte: DESI

96 Indicatore Internet Users, Fonte: DESI

97 Indicatore Basic digital skills, Fonte: DESI

▪ open data e trasparenza, che, attraverso la

valorizzazione del patrimonio informativo

pubblico e la sua pubblicazione in formato

aperto, permette di aumentare il grado di

soddisfazione dei cittadini nei confronti

dell’amministrazione pubblica, sviluppare

nuove opportunità di business per i cittadini e

le imprese, favorire il dialogo pubblico-privato

e, in generale, aumentare la qualità percepita

dei servizi amministrativi;

▪ partecipazione sociale, che, attraverso

strumenti e iniziative di informazione,

comunicazione, coinvolgimento e ingaggio

del cittadino, permette di attivare canali di

comunicazioni efficaci con il cittadino, di

abilitare modelli di co-progettazione e co-

produzione di servizi pubblico-privato, con

relativo impatto sia sulla soddisfazione

98 Indicatore eGovernment users, Fonte: DESI

99 Indicatore Open Data, Fonte: DESI 100 Indicatore Pre-filled forms, Fonte: DESI

101 Indicatore Online service completion, Fonte: DESI

Page 155: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

155

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

dell’utente sia sull’efficienza della macchina

amministrativa;

▪ pianificazione, che, attraverso l’adozione di

strumenti di supporto alle decisioni nella

gestione di infrastrutture e risorse, sia nel

breve sia nel medio-lungo periodo, permetta

una valutazione ex-ante dell’efficacia delle

misure, riducendo gli sprechi e i costi della

macchina amministrativa;

▪ infrastrutturazione ICT, che, attraverso il

ricorso alle tecnologie dell’informazione e

della comunicazione nella gestione di dati,

asset e processi interni all’ente, permette di

ridurre i costi della macchina amministrativa e

di migliorare la qualità dell’interazione con il

cittadino, le imprese e gli altri enti, creando

anche le basi per un accesso più diffuso ai

1. Strumenti per la comunicazione, la condivisione di informazioni e la partecipazione sociale attiva: si tratta di piattaforme di condivisione informazioni, attraverso canali digitali quali web e social network, che permettano una rilevante capillarità di diffusione delle informazioni relative ai servizi della Pubblica Amministrazione ma anche alla gestione del territorio e delle iniziative locali, una comunicazione bidirezionale con il cittadino, abilitando anche lo scambio di dati / contenuti provenienti dagli utenti, nonché la visualizzazione di informazioni.

2. Strumenti di supporto alle decisioni per la programmazione strategica di medio-lungo periodo delle pubbliche amministrazioni, sia in materia di politiche di trasformazione del territorio e di sviluppo su settori verticali sinergici, sia in materia di riorganizzazione dei processi della macchina amministrativa, ivi inclusi i processi di sensibilizzazione, formazione e crescita degli amministratori sulle tematiche legate all’innovazione.

3. Piattaforme per la raccolta, gestione e restituzione di Open Data messi a disposizione da enti pubblici, aziende, organismi di ricerca e cittadini.

4. Piattaforme per la condivisione, l’interoperabilità semantica e l’accesso controllato di dati e servizi tra amministrazioni, cittadini e imprese, anche basate su cloud.

5. Piattaforme per la modellazione, orchestrazione ed esecuzione di processi complessi che coinvolgono diversi attori della PA, cittadini e aziende. L’implementazione comporterà una profonda revisione dei processi interni alla PA per accompagnare nella maniera più efficace possibile il passaggio da un approccio “documentale” alla trasformazione digitale.

6. Piattaforme e nuove modalità per il finanziamento collettivo di servizi pubblici e la realizzazione di progetti per la comunità (per es. crowdfunding civico, bilancio partecipato, partenariato pubblico-privato, project financing, public procurement).

7. Piattaforme che consentano la creazione di marketplace applicativi aperti, che, sfruttando la quantità crescente di dati (per es. provenienti da sensori, open data) mettano a disposizione interfacce di programmazione (Application Programming Interface – API) a sviluppatori, startup, imprese, per rispondere a esigenze della pubblica amministrazione e sviluppando così un ecosistema aperto che faccia da volano allo sviluppo economico del territorio.

Page 156: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

156

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

servizi digitali per le comunità intelligenti,

senza trascurare gli effetti positivi sugli

impatti ambientali dei processi della PA.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Government”, da

intendersi come le soluzioni tecnologiche/applicative

che, declinate negli ambiti di intervento, costituiscono

strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi in

risposta alle sfide sociali.

In Tabella 25 si riporta la corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in cui possono

essere declinate.

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7

Amministrazione digitale

Open Data e trasparenza

Partecipazione sociale

Pianificazione

Infrastrutturazione ICT

Tabella 25: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Government”.

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 19 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demonstration operating environment). Il livello

di replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Come si evince, le soluzioni in ambito Government

presentano un buon livello di maturità tecnologica (e

prospettive di ridotti time-to-market) e buone

potenzialità di replicabilità in diverse realtà urbane. In

particolare, si osserva una forte spinta di sviluppo verso

piattaforme per la partecipazione sociale attiva (e-

participation) che sfruttino l’utilizzo di social media e di

contenuti autoprodotti dagli utenti e condivisi in

tempo reale.

Page 157: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

157

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Figura 19: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Government (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle forti esigenze di rinnovamento dei

processi amministrativi, si delineano di seguito alcuni

scenari chiave di sviluppo del tema Government per le

Smart Communities, in un orizzonte di medio periodo.

Amministrazione digitale

Le ICT saranno diffusamente utilizzate per il

trattamento di dati e informazioni e per la

digitalizzazione dei processi della pubblica

amministrazione, sia nella gestione dei flussi

interni sia nella collaborazione con altri enti; le

opportunità di riorganizzazione dei processi

verranno attentamente vagliate attraverso una

modellazione degli stessi, per comprendere

come e dove poter fare efficienza e progettare

adeguati sistemi di supporto; la

dematerializzazione rappresenterà una pratica

concreta e permetterà la riduzione dei costi dei

processi amministrativi.

Cittadini e imprese, dotati di un’identità digitale,

avranno la possibilità di accedere in maniera

diffusa, efficace ed efficiente a servizi online

appositamente progettati e realizzati, la cui

qualità sarà stata verificata; la digitalizzazione dei

servizi sarà estesa a diversi ambiti di interesse,

dalla sanità (fascicolo sanitario elettronico,

servizi sanitari, telemedicina, …), all’istruzione

(scuola digitale), ai servizi amministrativi

(fatturazione elettronica, catasto informatizzato,

certificati anagrafici, …); l’accesso a tali servizi

sarà semplice e inclusivo e i cittadini potranno

scegliere tra diverse modalità e canali di

erogazione dei servizi, in base alle loro

competenze e capacità.

La Pubblica Amministrazione valorizzerà il

patrimonio informativo ai fini di una maggiore

efficacia nell’interazione con i cittadini e

qualità dei servizi digitali erogati, da un lato,

mettendo a fattor comune le informazioni già

disponibili al proprio interno e limitando, quindi,

le duplicazioni nelle richieste ai cittadini,

dall’altro, utilizzando le informazioni a

disposizione per una profilazione e

personalizzazione dell’offerta di servizi al

cittadino.

Saranno attivi canali di informazione stabili e

permanenti sulle opportunità di servizi, iniziative

ed eventi, per affiancare all’offerta di servizi

anche un’effettiva fruizione degli stessi; inoltre, la

Pubblica Amministrazione avrà parte attiva nel

veicolare nel modo più efficace, diffuso e

inclusivo i messaggi chiave per sensibilizzare i

cittadini sulle opportunità e gli impatti di certe

scelte in materia di sostenibilità ambientale,

Page 158: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

158

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

economica e sociale per i singoli e per la

comunità.

Si coltiverà la diffusione delle competenze

digitali, non solo a partire dalle giovani

generazioni ma con modalità e canali che

permetteranno di coinvolgere anche le fasce a

rischio di esclusione, ove possibile sfruttando la

collaborazione e la connessione generazionale.

Attraverso le scuole la Pubblica Amministrazione

giocherà un ruolo chiave, abilitando la diffusione

delle competenze dalle nuove generazioni di

studenti alle famiglie. Le giovani generazioni

saranno accompagnate nel loro percorso di

formazione, con una particolare attenzione

all’utilizzo etico della rete Internet e degli

strumenti come i social network, come parte

integrante della crescita e dello sviluppo di

competenze digitali, non solo per la cittadinanza,

ma anche per i decisori e per gli operatori

pubblici, nell’ottica di rendere il più possibile

efficace il processo di innovazione.

La Pubblica Amministrazione integrerà

efficacemente le istanze di governance, sviluppo

smart e coinvolgimento attivo dei cittadini sia

nella gestione operativa della città sia in una

programmazione strategica di politiche di

sviluppo. La Pubblica Amministrazione potrà

contare su strumenti per la pianificazione di

breve periodo, per cui gli operatori avranno a

disposizione sistemi di monitoraggio e controllo

dei diversi verticali della città (quali mobilità,

sicurezza, gestione territorio) in grado di

integrare le diverse dimensioni e tenere conto

degli impatti relativi delle linee di intervento. Per

la pianificazione di medio-lungo periodo i

decisori potranno contare su strumenti a

supporto delle decisioni, per la risoluzione

integrata di problemi sociali di scala urbana e

metropolitana e per supportare lo sviluppo del

consenso; potranno effettuare una valutazione

ex-ante delle azioni da intraprendere e degli

scenari futuri, tenendo conto dei benefici

economici, sociali e ambientali e degli impatti

potenziali sulla comunità.

Per assicurare la coerente e integrata esecutività

lungo tutto il processo decisionale, strategico,

amministrativo, normativo e di erogazione dei

servizi fino al cittadino-utente finale, si

svilupperanno processi e strumenti sempre più

flessibili e maggiormente adattativi, in grado di

reagire più rapidamente ed efficacemente alla

rapidità di cambiamento dei contesti, in

particolare quelli urbani, riducendone le frizioni e

offrendo soluzioni più in sincrono con le reali

esigenze dei propri abitanti.

Cittadinanza attiva

La pubblica amministrazione avrà strumenti e

competenze per ascoltare le esigenze dei

cittadini e permetterne una piena partecipazione

nella fase di progettazione dell’offerta di servizi in

risposta a tali esigenze e delle migliori modalità di

erogazione; l'ascolto delle esigenze sarà alla base

della progettazione di nuovi servizi e della

gestione di quelli esistenti, al fine di

massimizzarne la ricaduta in termini di

opportunità per la comunità e di miglioramento

della qualità della vita. Si ridurrà così il divario tra

offerta e fruizione di servizi perché quelli messi a

disposizione saranno anche quelli richiesti dai

cittadini e veicolati attraverso i giusti canali.

La relazione tra amministrazione e cittadini sarà

molto più stretta, sperimentando in maniera

efficace tutti i livelli di interazione, partendo

dall'informazione per passare alla comunicazione

e scambio di informazioni e arrivare al vero e

proprio coinvolgimento attivo nella

progettazione e produzione di servizi. I cittadini

saranno essi stessi parte di una comunicazione

attiva e bidirezionale con la PA, sviluppando la

capacità e l'interesse a raccogliere e scambiare

dati e informazioni con la pubblica

amministrazione, che avrà così l'opportunità di

conoscere meglio e in maggiore dettaglio lo stato

del territorio, le esigenze dei cittadini e l'utilizzo

ed efficacia dei servizi a disposizione della

comunità. Ciò sarà accompagnato da una

progressiva diffusione delle competenze digitali

ma anche da una piena integrazione delle diverse

modalità di comunicazione, in modo da non

escludere alcuna categoria dal dialogo con

l'amministrazione e tra cittadini.

Le reti tra cittadini saranno una realtà concreta

e integrata con la PA, costituiranno un canale

per dare voce alle esigenze della cittadinanza,

giocheranno un ruolo di intermediazione dei

bisogni dei singoli individui e saranno in grado di

complementare l'offerta di servizi pubblici

attraverso iniziative, interventi e servizi

pienamente riconosciuti e non sovrapposti a

quelli della PA; i cittadini avvieranno processi di

progettazione “dal basso” e saranno in grado di

coinvolgere proattivamente la pubblica

amministrazione segnalando problemi e

proponendo soluzioni.

Page 159: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

159

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

I servizi non saranno più totalmente ed

esclusivamente in carico al soggetto pubblico,

ma si attiveranno reti di collaborazione

pubblico-privato per la progettazione e la

produzione di servizi, che permetteranno di

soddisfare un maggior numero di esigenze e di

migliorare la qualità della vita dei cittadini a

parità di risorse a disposizione delle

amministrazioni; il percorso di collaborazione tra

amministrazione e cittadini sarà pienamente

regolamentato e il più possibile inclusivo, al fine

di non discriminare alcun soggetto nella volontà

di prendere parte ai processi della PA e di

collaborare all’erogazione di servizi. Il cittadino

potrà essere coinvolto in maniera attiva, non solo

come utilizzatore dei servizi, ma come

stakeholder e attore economico e privato in

grado di erogare servizi e fare investimenti.

Dagli Open Data agli Smart Data

La Pubblica Amministrazione valorizzerà il

patrimonio informativo pubblico, condividendo

un numero sempre maggiore di Open Data,

agevolandone la fruizione attraverso modalità e

formati di condivisione di semplice accesso e

promuovendone l’utilizzo con campagne di

sensibilizzazione volte a favorire un uso sociale

ed economico del dato. Grazie a tali azioni la PA

non sarà solo in grado di generare valore al suo

interno, ma anche di generare impatti rilevanti

sulla collettività, contribuendo al miglioramento

della qualità di vita dei cittadini che possono

utilizzare i dati, condividerli, aggiornarli, secondo

meccanismi partecipativi e di scambio con

l’amministrazione.

Il patrimonio informativo pubblico sarà

arricchito attraverso l’integrazione con dati

provenienti da altre amministrazioni (in ottica di

riuso e valorizzazione), nonché con i dati generati

da reti di sensori o dispositivi distribuiti sul

territorio (Internet of Things) o dagli utenti della

rete, integrati con i dati operazionali e strutturati

dei sistemi, i dati non strutturati derivati da

processi di dematerializzazione, i dati

multimediali, le basi dati territoriali e statistiche.

Tutto ciò sarà reso possibile dall’interoperabilità

semantica garantita dalle piattaforme.

L’opportunità legata alla valorizzazione del

patrimonio informativo pubblico verrà colta

come volano di crescita economica da parte

della Pubblica Amministrazione, per cui si

evolverà dal concetto di “government data” al

concetto di Smart Data, in grado di capitalizzare

il valore derivante dall’aggregazione di fonti di

informative eterogenee in logica di Big Data (solo

in parte di provenienza pubblica) al fine di trarne

soluzioni utili sia alla migliore gestione della cosa

pubblica e al servizio dei cittadini, sia alla

realizzazione di un ecosistema digitale

partecipato pubblico-privato.

Si promuoverà, ove possibile, l’accesso e la

condivisione dei dati a terze parti per lo

sviluppo di applicazioni e servizi innovativi. Con

una strategia di condivisione del patrimonio

informativo pubblico non solo orientata alla

trasparenza ma sensibile alle opportunità di

ricadute economiche e di business, le pubbliche

amministrazioni stimoleranno l’utilizzo di dati

aperti come materia prima per la produzione di

beni e servizi del mondo digitale e, quindi, come

un'opportunità per l'imprenditore e per lo

startupper che, raccogliendo le informazioni su

un dato settore, potranno sviluppare nuovi servizi

e creare nuovi modelli di business a partire dai

dati grezzi disponibili gratuitamente.

La Pubblica Amministrazione sarà in grado di

valorizzare il patrimonio informativo pubblico

anche nella gestione dei propri processi interni,

in particolare sia nella gestione operativa e

pianificazione di breve periodo della città sia per

una programmazione strategica di politiche di

sviluppo. Dall’utilizzo diretto dei dati pubblici per

processi decisionali, la Pubblica Amministrazione

sarà in grado di sviluppare nuove competenze e

di affinare modalità e contenuti del patrimonio

informativo condiviso al pubblico.

In Tabella 26 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti

di intervento e gli scenari di sviluppo.

Page 160: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

160

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Ambiti / Scenari Amministrazione digitale Cittadinanza attiva Dagli Open Data agli

Smart Data

Amministrazione digitale

Open Data e trasparenza

Partecipazione sociale

Pianificazione

Infrastrutturazione ICT

Tabella 26: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Government”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 27 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di essere

esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le sinergie con i

temi chiave e le relative opportunità di finanziamento

dello sviluppo di ricerca e innovazione.

In particolare, la Traiettoria “Government” evidenzia

allineamenti con le programmazioni operative in

relazione a102:

a) OT2 – “Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la

qualità delle TIC”, in materia di: 1) supporto

all’infrastrutturazione di rete per la banda

ultralarga per la riduzione del divario digitale;

2) digitalizzazione dei processi

amministrativi e diffusione di servizi digitali

pienamente interoperabili, su temi quali

l’innovazione dei processi interni dei vari

ambiti della Pubblica Amministrazione (per

esempio “open government, giustizia civile,

prevenzione e lotta alla corruzione, soluzioni

integrate per le smart cities and

communities”, nonché “interventi per

assicurare l’interoperabilità delle banche dati

pubbliche”); 3) il potenziamento della

domanda di ICT di cittadini e imprese in

termini di utilizzo dei servizi online, inclusione

digitale e partecipazione civica in rete (open

government), con particolare riferimento ai

102 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per

azione, così come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di

Partenariato 2014-2020. Per l’allineamento con le declinazioni

cittadini svantaggiati e alle aree interne e

rurali (OT2);

b) OT11 – “Rafforzare la capacità istituzionale

delle autorità pubbliche e delle parti

interessate e promuovere un

amministrazione pubblica efficiente”, in

materia di: 1) aumento della trasparenza e

interoperabilità nonché dell’accesso ai dati

pubblici; 2) miglioramento delle prestazioni

della pubblica amministrazione, su temi

quali lo sviluppo di competenze digitali, la

qualificazione ed empowerment delle

istituzioni, degli operatori e degli

stakeholders, il rafforzamento e

qualificazione della domanda di innovazione

della PA (impiego del Pre-commercial public

procurement); 3) miglioramento

dell'efficienza e della qualità delle

prestazioni del sistema giudiziario; 4)

aumento dei livelli di integrità e di legalità

nell’azione della Pubblica Amministrazione; 5)

miglioramento della governance multilivello

e della capacità amministrativa e tecnica

delle pubbliche amministrazioni nei

programmi d’investimento pubblico, su temi

quali il miglioramento delle capacità di

programmazione e di progettazione delle

politiche pubbliche.

che i territori hanno dato agli obiettivi tematici si rimanda ai

documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 161: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

161

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

TS5: GOVERNMENT

AMBITI DI

INTERVENTO

Amministrazione digitale

Open Data e trasparenza

Partecipazione sociale

Pianificazione

Infrastrutturazione ICT

PROGRAMMAZIONI ESISTENTI

EU H2020 – Inclusive, innovative and reflective societies

IT PON – Governance

PON – Città Metropolitane

REG POR – OT2: Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC

POR – OT11: Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e

promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

Classificazione ANCI

Government

Planning

People

Economy

Tabella 27: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

Page 162: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

162

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

APPROFONDIMENTI

La Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020

La Strategia di Crescita Digitale 2014-2020 è stata

approvata dal Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2015 insieme

alla Strategia Italiana per la Banda Ultralarga. Entrambe le

strategie sono state definite dall’Agenzia per l’Italia digitale

e dal Ministero dello Sviluppo Economico sotto il

coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri,

con l’obiettivo di definire i piani necessari per colmare il

ritardo digitale del Paese rispettivamente sul fronte

infrastrutturale e nei servizi, in coerenza con l'Agenda

Digitale Europea. La strategia ha un carattere dinamico, per

essere capace di adattarsi progressivamente agli scenari nel

periodo di riferimento 2014-2020. Si tratta di una strategia

che punta alla crescita digitale di cittadini e imprese, anche

utilizzando le leve pubbliche e che integrerà in modo

sussidiario quanto realizzato o in fase di realizzazione sia nel

settore pubblico, sia nel settore privato. La strategia prevede

la realizzazione di una piena sinergia con altre strategie

pubbliche in essere, sia di pertinenza del governo nazionale

sia di competenza regionale, per mettere utilmente “a

sistema” obiettivi, processi e risultati103. In particolare, la

Strategia per la Crescita Digitale si articola su:

azioni infrastrutturali trasversali, si tratta di

infrastrutture e servizi utili a colmare il grave gap

dell'offerta. Includono il Sistema Pubblico di

Connettività per garantire la connettività e

l’interoperabilità delle pubbliche amministrazioni,

insieme alla predisposizione all’accesso wifi per

tutti gli edifici pubblici (scuole, ospedali e luoghi ad

alta frequentazione, in primis); il progetto Digital

Security per la PA, per aumentare il livello di

sicurezza delle informazioni e delle comunicazioni

digitali e consentire nuovi livelli di servizi per i

cittadini e le imprese; la razionalizzazione del

patrimonio ICT, consolidamento data center e

l’adozione di cloud computing, per attuare la

trasformazione digitale anche all’interno della PA;

il progetto di Servizio Pubblico d’Identità Digitale

(SPID), per garantire a tutti i cittadini e le imprese

un accesso sicuro e protetto ai servizi digitali della

Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati che

vi aderiranno, con un elevato grado di usabilità.

piattaforme abilitanti: si tratta di asset chiave per

abilitare lo sviluppo di servizi digitali innovativi con

l’obiettivo di digitalizzare i processi e integrare le

103 Estratto da Comunicato stampa Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2015

/ Presidenza del Consiglio - Dipartimento per la programmazione ed il

coordinamento della politica economica

pubbliche amministrazioni, aumentare l’utilizzo di

servizi digitali da parte dei cittadini, nonché

favorire lo sviluppo di nuovi servizi e iniziative

imprenditoriali da parte delle imprese. Le

piattaforme abilitanti comprendono: l’Anagrafe

Nazionale della Popolazione Residente, vale a dire

una banca dati centralizzata che subentrerà alle

Anagrafi comunali e all’Anagrafe degli Italiani

Residenti all’Estero; il sistema per i pagamenti

elettronici PagoPA, che permette a cittadini e

imprese di eseguire i pagamenti in modalità

elettronica, standardizzando il colloquio tra

pubbliche amministrazioni e prestatori di servizi di

pagamento; la fatturazione elettronica, in risposta

all’obbligo dal 2014 per Ministeri, Agenzie Fiscali ed

enti di previdenza ed assistenza sociale di utilizzare

esclusivamente la fatturazione elettronica; Open

Data, per accelerare e semplificare il rilascio e

l’utilizzo di dati aperti da parte della PA; Sanità

digitale, include Fascicolo Sanitario Elettronico,

Ricette Digitali, Dematerializzazione dei referti

medici e delle cartelle cliniche, Prenotazioni

Online; Scuola Digitale, per la digitalizzazione del

sistema scolastico e il miglioramento del rapporto

scuole – famiglie; Giustizia Digitale, per il processo

di trasformazione in ottica digitale della giustizia;

Turismo Digitale, per la digitalizzazione degli

operatori pubblici e privati del settore turistico e il

marketing strategico digitale del prodotto turismo

“Italia”; Agricoltura Digitale, per la semplificazione

amministrativa e l’innovazione del settore.

programmi di accelerazione: si tratta di

programmi a supporto delle azioni di cui sopra, volti

a innovare il rapporto cittadini/imprese con la

pubblica amministrazione, migliorando l’accesso ai

servizi pubblici, attraverso una piattaforma unica,

usabile e accessibile in un’ottica user - centred e

fruibile anche in mobilità (Italia Login); promuovere

la trasformazione delle città e dei territori e il loro

uso sostenibile e innovativo da parte di cittadini e

imprese (Smart City and Communities); rafforzare il

“sistema di competenze” del paese per favorire la

diffusione della cultura digitale, migliorare il

benessere sociale e l’inclusione dei cittadini, la

competitività delle imprese, e lo sviluppo di un

contesto favorevole all’imprenditoria innovativa

(Coalizione per le Competenze Digitali).

Page 163: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

163

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

La valorizzazione del patrimonio informativo

pubblico

Lo sviluppo della nuova economia fondata sul riutilizzo dei

dati disponibili (Open Data) rappresenta ormai una

consapevolezza a livello globale, come, peraltro, ribadito

anche dalla Carta degli Open Data (Open Data Charter)

approvata durante il G8 del 2013. Il dato pubblico può

diventare uno strumento in grado di favorire la trasparenza e

la partecipazione, di migliorare e creare prodotti e servizi sia

all’interno della PA che per i privati nonché di generare nuova

conoscenza e nuove opportunità.

La trasparenza, il cui adempimento segue le prescrizioni

previste dal dlgs. 33/2013, adottato in attuazione al comma

35 art.1 della legge 190/2012, deve garantire chiarezza per gli

atti pubblici, dando la possibilità di accesso alle informazioni

sui pubblici servizi. Va però sottolineato che la trasparenza è

da intendersi come accessibilità totale sull’organizzazione e

sulle attività svolte, secondo un concetto di piena apertura

del patrimonio informativo pubblico.

I trend attuali vedono la valorizzazione del patrimonio

informativo secondo una duplice direttrice.

da un lato l’apertura dei dati detenuti dalla pubblica

amministrazione secondo i principi sanciti dalla

normativa in materia di pubblicità e trasparenza

(exl D.Lgs. 33/2013) o dalla normativa in materia di

condivisione e riuso dei dati secondo il paradigma

degli open data (ex D.Lgs. 36/2006 e smi) che

portano a concetti di accessibilità totale

sull’organizzazione e sulle attività svolte dagli enti;

dall’altro un fenomeno in rapidissima espansione a

livello mondiale legato all’ Internet of Things e al

mercato dei Big Data, che è destinato a cambiare la

Pubblica Amministrazione sia per le nuove

tipologie e moli di dati che questa si troverà a

gestire per ottemperare i propri compiti

istituzionali (si pensi ad esempio ai monitoraggi e ai

controlli in ambito energetico, di sicurezza o ai

feedback derivanti dai social media), sia per nuovi i

pattern tecnologici, conoscitivi ed organizzativi che

la pubblica amministrazione dovrà mettere a

disposizione della collettività per perseguire

principi di smart cities/regions e per attuare

fattivamente quei meccanismi partecipativi che

sono alla base dell’open government.

La collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo

delle Smart Communities

Nelle nostre comunità, il tema del reperimento delle risorse

per attuare processi di innovazione deriva dalla necessità di

trovare un giusto equilibrio tra il soddisfacimento dei bisogni

della cittadinanza e la capacità degli enti pubblici di

autofinanziarsi per rispondere a tali bisogni. Dalle esperienze

del territorio nazionale appare evidente che tali modalità di

finanziamento sono spesso insufficienti e, talvolta, poco

attente a caratteristiche di scalabilità o replicabilità delle

soluzioni su altri territori. L’apertura alla collaborazione

pubblico-privato risulta evidentemente un elemento chiave,

da un lato, per superare la scarsa disponibilità di risorse

finanziarie pubbliche, dall’altro, per allargare la visione su

progetti sostenibili, scalabili e replicabili in altri contesti

territoriali. Tra gli strumenti di collaborazione fra pubblico e

privato si possono annoverare:

Pre-Commercial Procurement. Gli appalti pre-

commerciali sono appalti pubblici innovativi

finalizzati alla conclusione di contratti di ricerca e

sviluppo con soggetti privati, attivati prima della

fase di commercializzazione di un determinato

prodotto o servizio. Questa tipologia di

finanziamento permette di stimolare la nascita di

nuovi prodotti/servizi in una logica bottom up e

collaborativa e di stimolare servizi pubblici

sostenibili e di elevata qualità.

Partenariati pubblici privati (PPP). Le PPP sono

un utile crescente mezzo per realizzare progetti,

tradizionalmente erogati dal settore pubblico, in

modo economicamente più efficiente e

sostenibile. Sono meccanismi di cooperazione tra

il settore pubblico e quello privato per soddisfare

le esigenze della cittadinanza attraverso

un’adeguata ripartizione delle risorse, dei rischi e

dei benefici.

Project Financing. Il ricorso al Project Financing,

attraverso differenti modalità di attuazione,

permette la collaborazione tra il pubblico e il

privato grazie all’affidamento ad un soggetto

privato, da parte del soggetto pubblico,

dell’attuazione di un progetto relativo a opere

pubbliche o di pubblica utilità e della gestione dei

relativi servizi. La finanza di progetto

prevedendo il coinvolgimento del settore privato

oltre che nelle attività di finanziamento, anche

nelle attività di realizzazione e gestione delle

infrastrutture e di servizi di utilità pubblica,

consente di incrementare la dotazione

infrastrutturale di un territorio riducendo l’onere

a carico della finanza pubblica.

Page 164: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

164

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Social impact investing. La finanza a impatto

sociale sostiene investimenti (Social Impact

Fund, Social Impact Bond, ecc) legati a progetti

con obiettivi sociali ben misurabili e capaci di

generare un ritorno economico per gli investitori.

Le amministrazioni italiane, cosi come già

avviene a ritmo crescente nel resto d’Europa,

potrebbero far ricorso a questo innovativo

strumento di ingegneria finanziaria per

recuperare risorse finanziarie volte a sostenere

attività imprenditoriali con ricadute positive di

impatto sociale e redditività del capitale

investito.

Crowdfunding Civico. Si tratta di un

finanziamento collettivo di opere e progetti

pubblici effettuato da cittadini, organizzazioni e

società private, talvolta in match funding con le

stesse amministrazioni. Il ricorso a tale

strumento finanziario può avvenire nel momento

in cui vi è scarsità di finanziamenti da parte dei

governi ma una grande forza della soluzione

progettuale in termini di impatto sul territorio e

sulla comunità tale da permettere un

coinvolgimento e una partecipazione di tutti alla

realizzazione dell’idea.

Page 165: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

165

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Salute e benessere

Page 166: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

166

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA SALUTE E BENESSERE hanno contribuito:

SARA LUISA MINTRONE, VERONICA MORETTI, ROBERTO ONGARO (DEDALUS) • VALENTINO MORETTO (BEMINT) • SOFIA MOSCI

(CAMELOT BIOMEDICAL SYSTEMS) • GIAMPAOLO ARMELLIN, DARIO BETTI (CRG-GPI) • CHRISTIAN MICHELETTI (ECAMRICERT)

• FRANCO D'URSO (EMISFERA) • FILIPPO FERRARIS (ENERBRAIN) • LUCIA BONELLI (ENGINEERING) • QUINTO FABBRI

(ERICSSON) • FRANCO BERTORA (ESALIFE) • ALESSANDRO BREDA (FASTWEB) • TOMMASO RICCA (FINSOFT) • PIERPAOLO DI

BITONTO (GRIFO MULTIMEDIA) • CRISTIANA DEGANO (GRUPPO SIGLA) • SUSANNA SUDATI (INTECS) • GIANPIERO CAMILLI

(NOEMALIFE) • ANGELA GIANNETTI, SIMONE PISTIS (PROGETTI DI IMPRESA) • ARIANNA MOTTA (SIA) • MARICA LO PORTO

(SMARTEC) • FABRIZIO GALLANTE (SOGES) • IVAN PORRO (SURGIQ) • LUIGI MIRACOLI (TECHFIN)

ROBERTA CHIARINI, GIANLUCA D'AGOSTA (ENEA)

SARA PISANO (CHICO - CLUSTER OF HEALTH INNOVATION AND COMMUNITY)

COSIMO MUSCA (CLUSTER SCC LOMBARDIA) • DONATELLA PICCIONE (LAZIO INNOVA) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO

(TORINO WIRELESS)

Page 167: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

167

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

L’invecchiamento della popolazione, il conseguente

aumento dell’incidenza di patologie croniche e del

rischio di esclusione sociale da una parte e l’impatto

prevedibilmente crescente dei flussi migratori

dall’altra, determinano un forte aumento della

pressione sui settori sanitari e assistenziali, a parità - se

non diminuzione - di risorse disponibili. È dunque,

necessario un cambio di paradigma che consenta di

garantire la qualità e al contempo la sostenibilità dei

sistemi. Fra gli ambiti di intervento principali si

annoverano la prevenzione, la gestione, la cura e il

trattamento di malattie croniche, della disabilità e

delle perdite di funzionalità, nonché il miglioramento

della qualità dei servizi di assistenza, il monitoraggio

della spesa farmaceutica e il monitoraggio della spesa

socio-sanitaria e dei costi sociali dei processi di presa in

carico multidisciplinare. Le Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione possono

giocare un ruolo fondamentale nell'individuazione,

comprensione, monitoraggio, mantenimento e

ripristino dei fattori chiave delle condizioni di salute e

benessere dell’individuo, nonché per l’inclusione di

soggetti a rischio di marginalizzazione, fornendo

strumenti idonei ad aumentare e prolungare la durata

del benessere fisico, sociale e mentale dei singoli. I

sistemi tecnologici di comunicazione possono essere la

chiave di volta per il passaggio obbligato dalle strategie

di mera produzione-distribuzione di servizi a strategie

di “Presa in carico e Cura”.

Il “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile

(BES2014)”104 afferma che in Italia le condizioni di

salute fisica sono migliorate negli ultimi anni e il livello

di speranza di vita è tra i più elevati del mondo (80,1

anni per gli uomini e 84,7 per le donne). Sono ancora

molto diffusi alcuni comportamenti che rappresentano

un rischio per la salute: l’eccesso di peso non

diminuisce (nel 2014, il 46,4% delle persone con più di

18 anni è in eccesso ponderale: più di un terzo della

popolazione adulta, ovvero il 36,2%, è in sovrappeso e

104 Progetto per misurare il benessere equo e sostenibile, nato da

un’iniziativa congiunta del Cnel e dell’Istat, si inquadra nel dibattito

internazionale sul “superamento del Pil”, alimentato dalla consapevolezza

che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano

una persona su dieci, pari al 10,2%, è obesa), il tasso di

sedentarietà continua ad essere alto (i sedentari sono il

39,9% della popolazione nel 2014), il consumo di frutta

e verdure resta al di sotto delle quantità raccomandate.

L’abitudine al fumo e al consumo eccessivo di alcol

hanno visto un trend in diminuzione negli ultimi anni (i

fumatori sono passati dal 20,9% nel 2013 al 19,5% nel

2014; mentre la popolazione con comportamenti a

rischio nel consumo di alcol è pari al 15,2% della

popolazione nel 2014). Preoccupa l’aumento

dell’incidenza di alcune patologie oncologiche

prevenibili, come il tumore al polmone (tra il 2003 e il

2013 è aumentata di circa il 18,0% l’incidenza tra le

donne mentre, nello stesso periodo, si è ridotta del

23,3% tra gli uomini), il tumore alla mammella (10%) e

al colon retto (7%) tra gli uomini. È anche importante

focalizzare l’attenzione sulla popolazione over 65 e le

iniziative di invecchiamento attivo visto che, nel 2015,

in Italia gli anziani sono stati 13,4 milioni (22% del

totale della popolazione) ed è previsto che il numero

toccherà una quota di quasi 21 milioni (32,6%) nel

2065.

Per quanto riguarda il benessere, la soddisfazione dei

cittadini italiani nei confronti della vita continua ad

essere mediamente elevata, anche se la ancora difficile

situazione di crisi economica e sociale ha peggiorato la

percezione di benessere (benessere psicologico) di

alcuni segmenti di popolazione: popolazione adulta e i

giovani uomini tra 18 e 24 anni.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate al miglioramento del

benessere fisico e psichico degli individui e alla

sostenibilità economica dei servizi di assistenza

socio-sanitaria, gli obiettivi specifici che dovranno

perseguire gli sviluppi di ricerca e innovazione proposti

sulla Traiettoria “Salute e Benessere” comprendono:

la riduzione dell’incidenza delle malattie,

aumentando l’aspettativa di vita sana e

indipendente attraverso piani di prevenzione

essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto

anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali del benessere,

corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità

[http://www.misuredelbenessere.it/index.php?id=66]

Page 168: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

168

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

diffusi e programmi di screening mirati, al fine

di promuovere stili di vita sani, con evidenti

ricadute positive sia sulla qualità di vita del

cittadino, sia sulla spesa sanitaria e, più in

generale, sui costi del Welfare;

l’aumento della continuità assistenziale, con

conseguente riduzione del ricorso

all’ospedalizzazione del paziente portatore di

patologie croniche, abilitando modalità di

controllo remoto del paziente e di

somministrazione guidata dei farmaci,

nonché coinvolgendo i caregiver, le famiglie,

le reti sociali e i punti di riferimento del

territorio (come le farmacie) in un nuovo

modello di assistenza che possa contare sulle

innovazioni della tecnologia, permettendo, da

un lato, l’istituzione di reparti a bassa intensità

di cura a costi contenuti, dall’altro, il

miglioramento degli outcomes e della qualità

di vita del paziente cronico grazie alla

domiciliarizzazione;

il miglioramento dell’inclusione sociale,

agevolando l’accesso ai servizi e attivando le

reti di sostegno sociale;

la sostenibilità del sistema socio-sanitario,

sia rendendo più efficienti le strutture

sanitarie singolarmente e come rete, sia

introducendo nuovi modelli socio-sanitari

integrati in grado di avere un notevole

impatto sulle procedure di valutazione,

pianificazione ed erogazione delle

prestazioni, con conseguente effetto anche

sulla qualità di vita del cittadino-utente, oltre

a migliorare la sostenibilità economica del

sistema;

il coinvolgimento del cittadino per

promuovere un atteggiamento attivo e

responsabile, rendendolo co-produttore del

proprio stato di salute, al fine di creare nella

popolazione la "cultura della salute e del

benessere" in tutte le fasce di età.

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 28 riporta un elenco non esaustivo di

metriche individuate dal Cluster come rappresentative

degli obiettivi della Traiettoria e di indicatori di

riferimento per la misurazione gli impatti delle azioni

del Cluster, nel suo complesso e in relazione alle

singole progettualità che verranno sviluppate.

OBIETTIVO METRICA INDICATORE105

RIDUZIONE

DELL’INCIDENZA

DELLE MALATTIE

CRONICHE

Valutazione rischio cardiovascolare Percentuale popolazione con MCV>10%

Valutazione ricorso ospedalizzazione malati cronici (Scompenso Cardiaco, Diabete, BPCO)

Tasso ospedalizzazione scompenso per 100.000 residenti (50-74 anni)

Tasso ospedalizzazione diabete per 100.000 residenti (20-74 anni)

Tasso ospedalizzazione BPCO per 100.000 residenti (50-74 anni)

AUMENTO DELLA

CONTINUITÀ

ASSISTENZIALE

Valutazione Servizi ADI % pazienti >65 anni assistiti in modalità ADI

Tasso di ospedalizzazione dei ricoveri oltre 30 gg per 1.000 residenti

% pazienti che effettuano almeno un ricovero ripetuto tra 31 e 180 giorni

MIGLIORAMENTO

DELL’INCLUSIONE

SOCIALE

Valutazione adesione campagne vaccinali su popolazione straniera

Copertura vaccinale per vaccinazioni obbligatorie su popolazione straniera

SOSTENIBILITÀ DEL

SISTEMA SOCIO-SANITARIO

Diffusione strutture di continuità ospedale-territorio (case della salute, AFT, UCCP,...)

Accessi impropri (codici bianchi) al pronto soccorso

Tasso ospedalizzazione per 1.000 residenti std età e sesso

COINVOLGIMENTO

DEL CITTADINO Utilizzo personale di strumenti informativi per la salute

Download di APP dedicate alla salute e benessere

105 MCV - Volume Cellulare Medio; BPCO - Broncopneumopatia Cronica

Ostruttiva; ADI - Assistenza Domiciliare Integrata; AFT - Aggregazioni

Funzionali Territoriali; UCCP - Unità Complesse di Cure Primarie

Page 169: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

169

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

OBIETTIVO METRICA INDICATORE105

Utilizzo di strumenti integrati (hardware/software) per l'empowerment dei malati cronici

Dati sull'acquisto di sensoristica indossabile e app a corredo

Tabella 28: Metriche e indicatori di riferimento per la Traiettoria “Salute e Benessere”.

Gli indicatori riportati in Tabella 28, che costituiscono

un sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità

open data106, sono stati scelti per rappresentatività

degli obiettivi e per disponibilità di aggiornamento. Va

ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di

riferimento della Traiettoria sarà oggetto di confronto,

con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere

aggiornato, in virtù di tale confronto, dell’evoluzione

degli scenari e delle progettualità proposte.

Ambiti di Intervento

Tenendo ferme le sfide sociali che caratterizzano il

settore o i settori interessati dalla Traiettoria e gli

obiettivi che il Cluster intende perseguire in risposta a

tali sfide, gli ambiti su cui si propone di intervenire

sono:

vita indipendente e attiva, che, attraverso lo

sviluppo di ambienti assistivi e strumenti in

grado di potenziare le capacità funzionali e

aumentare l’autonomia di soggetti fragili,

permettano di condurre una vita

indipendente, riducendo il ricorso ai servizi

assistenziali;

promozione stili di vita sani, che, attraverso

il monitoraggio e la profilazione degli stili di

vita, permetta di promuovere presso gli

individui l’adozione di comportamenti che

tutelano il benessere fisico, sociale e mentale,

ivi compresa l’alimentazione e gli effetti sulla

salute, migliorando la qualità di vita e

riducendo il rischio di insorgenza di malattie,

e la definizione e validazione di modelli di

interazione innovativi in grado di migliorare la

capacità degli artefatti tecnologici di essere

usabili dagli utenti finali, in particolare dalla

106 http://www.opencoesione.gov.it

popolazione anziana, e nel contempo

invogliare tutti gli utenti ad un uso ripetuto e

prolungato nel tempo di tali applicazioni;

prevenzione primaria, che, attraverso il

monitoraggio dello stato di salute, sistemi

intelligenti di diagnostica, nonché

l’attenzione al livello di rischio per la salute

indotto dai comportamenti e dagli stili di vita,

riduca l’incidenza delle malattie con

conseguente miglioramento della qualità di

vita dell’individuo e riduzione delle spese di

assistenza sanitaria;

continuità assistenziale, grazie a domotica e

teleassistenza e in generale alle tecnologie

valutate secondo i criteri dell'HTA (Health

Technology Assessment) in grado di

supportare la predisposizione di ambienti

domestici o residenziali che consentano il

monitoraggio remoto di pazienti seguiti a

domicilio, permettendo una

personalizzazione dei servizi di assistenza,

l’adattabilità ai contesti e alle esigenze

dell’utente, migliorandone la qualità di vita e

riducendo le spese di assistenza;

sostenibilità ed evoluzione dei modelli di

business che includano e supportino i servizi

di continuità assistenziale e monitoraggio

secondo un approccio multidimensionale e

multidisciplinare che preveda tariffe

specifiche;

welfare e inclusione, che, attraverso servizi

inclusivi e soluzioni ad elevato livello di

personalizzazione e bassa invasività,

potenzino le capacità funzionali, superando

limiti fisici o cognitivi, permettano l’accesso ai

Page 170: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

170

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

1. Strumenti e metodi di monitoraggio e controllo di parametri fisiologici, comportamentali e ambientali: i sistemi acquisiscono in tempo reale i parametri da misurare e analizzano i valori con quelli settati precedentemente, attivando sistemi per la correzione dei valori (aumento di temperatura, umidità dell’ambiente, ecc.) e salvando e inviando l’informazione per creare delle statistiche di comportamento che permettono di analizzare e controllare lo stato delle persone e degli ambienti. È importante tenere in considerazione anche la rilevazione del sintomo, oltre quella del parametro, per poter disegnare dei sistemi in cui la tematica dell’interazione sia centrale, tanto per l’utente che per il caregiver, e in cui vengano attivati servizi di front-end per la gestione delle informazioni.

2. Applicazioni e servizi per aumentare l’autonomia o rendere possibile una vita indipendente e attiva; per esempio soluzioni e dispositivi indossabili, facili da utilizzare e trasportare per la misurazione del battito cardiaco, il livello di zucchero nel sangue, ecc. che inviano informazioni a centraline mediche per il controllo e l’assistenza remota.

3. Strumenti e servizi personalizzati per la promozione di uno stile di vita sano: informando e coinvolgendo tutti gli stakeholder del settore in iniziative e campagne volte a divulgare e insegnare la cultura della salute (esercizio fisico, alimentazione corretta, controlli medici, ecc.).

4. Piattaforme ICT a supporto della gestione della salute in grado di facilitare condivisione, scambio e collaborazione: si tratta di piattaforme e servizi, abilitati da Internet, dedicati ai soggetti fragili, alle famiglie e ai caregiver, ma più in generale in grado di abilitare la collaborazione fra tutti gli attori del processo di cura ed assistenza, utili per facilitare lo scambio di informazioni tra cittadini e clinici, attivare e integrare le reti di volontariato, dare visibilità alla domanda e all’offerta di servizi.

servizi e abilitino equa partecipazione sociale

a soggetti a rischio di marginalizzazione.

In linea generale rispetto alla traiettoria Salute e

Benessere, e in sinergia con alcuni elementi della

traiettoria Government, va evidenziata l’importanza di

elevare sempre più il livello di qualità di cura –

attraverso tecnologie e servizi capaci di rendere più

efficienti le strutture sanitarie – e di generare nuovi

modelli di gestione della sanità e di erogazione dei

servizi – come il modello concierge focalizzato

sull’ottimizzazione del rapporto e dell’interazione con

il cittadino-paziente – coinvolgendo altri stakeholder,

come ad esempio la scuola o il luogo di lavoro,

portando così il cittadino a diventare co-produttore del

proprio stato di salute.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Salute e Benessere”, da

intendersi come le soluzioni tecnologiche/applicative

che, declinate negli ambiti di intervento, costituiscono

strumenti chiave per raggiungere gli obiettivi in

risposta alle sfide sociali.

In Tabella 29 si riporta la corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in cui possono essere declinate.

Ambiti /Soluzioni 1 2 3 4

Vita indipendente e attiva

Promozione stili di vita sani

Prevenzione primaria

Continuità assistenziale

Sostenibilità ed evoluzione dei modelli di business

Welfare e inclusione

Tabella 29: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Salute e Benessere”.

Page 171: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

171

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 20 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demonstration operating environment). Il livello

di replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Come si evince, le soluzioni in ambito salute e

benessere presentano un avanzato livello di maturità

tecnologica (e prospettive di ridotti time-to-market) e

buone potenzialità di replicabilità in diverse realtà

urbane. In particolare, si osserva una forte spinta di

sviluppo verso strumenti e metodi di monitoraggio e

controllo di parametri fisiologici, comportamentali e

ambientali nonché verso strumenti e servizi

personalizzati per la promozione di uno stile di vita

sano. È indispensabile agire sui modelli organizzativi a

supporto di queste nuove tecnologie, aspetto che è

stato finora spesso trascurato dai progetti sperimentali

avviati a vario titolo. È quindi, opportuno, aprire una

riflessione sull’integrazione socio-sanitaria come

modello ecosistemico, come un sistema complesso di

interazioni e relazioni che presuppone tre concetti:

Integrazione, Comunicazione, Processo/Percorso di

Cura (che coinvolge sia la componente clinico-

assistenziale che quella organizzativa e gestionale).

Figura 20: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Salute e Benessere (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Page 172: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

172

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali legate al miglioramento

della qualità di vita dell’individuo e alla sostenibilità

economica dei sistemi di cura, si delineano di seguito

alcuni scenari chiave di sviluppo della mobilità per le

Smart Communities, in un orizzonte di medio periodo.

Stili di vita intelligenti

I cittadini avranno la possibilità di monitorare i

propri parametri fisiologici attraverso strumenti

e dispositivi portatili, anche indossabili, di

semplice utilizzo, facile interpretazione e non

invasivi, che permetteranno loro di tenere sotto

controllo lo stato di salute senza interferenze

nello svolgimento delle attività quotidiane;

I singoli avranno altresì la possibilità di profilare il

proprio stile di vita, di conoscere gli impatti che

le loro scelte di vita hanno sulla loro salute e

sull'aspettativa di vita. Potranno ricevere,

avvalendosi di strumenti di gamification (utilizzo

di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di

game design), suggerimenti e servizi

personalizzati per modificare i propri stili di vita

e comportamenti, per esempio attraverso

l'esercizio fisico, un'alimentazione idonea,

attività di esercizio intellettuale, e potranno

conoscere quanto tali cambiamenti sono in grado

di influenzare la loro salute.

I cittadini saranno incentivati al mantenimento di

stili di vita intelligenti e questo avrà importanti

ricadute sulla qualità della vita oltre che sulla

spesa sanitaria pubblica. Diversi canali e

meccanismi di incentivazione saranno attivati,

in modo tale da garantire un adeguato

empowerment e il raggiungimento di un bacino

di utenza il più possibile ampio ed eterogeneo. Le

tecnologie digitali e i social network

rappresenteranno un importante veicolo di tali

messaggi verso un'ampia fascia di popolazione,

in grado di supportare il cambiamento di vita ed

organizzativo, oltre a garantire la continuità e

stabilità nel tempo dei risultati. Strumenti e

metodi accessibili e comprensibili saranno

utilizzati per raggiungere anche le fasce più

deboli.

La prevenzione delle malattie passerà attraverso

una consapevolezza maggiore del cittadino in

merito al proprio stato di salute e una conoscenza

più approfondita delle conseguenze di

comportamenti a rischio.

I dati raccolti dai cittadini potranno essere utili

non solo al singolo ma anche alla collettività, in

quanto potranno essere condivisi e aggregati in

maniera sicura e, nel pieno rispetto della privacy,

potranno essere valorizzati contribuendo ad

analisi di fenomeni legati alla salute e agli stili di

vita delle comunità. Le tecnologie di gestione di

grandi moli di dati e di data analytics

permetteranno non soltanto di aggregare e

trattare tali dati, ma anche di fornire ai diversi

stakeholder importanti informazioni a supporto

di un processo decisionale e di programmazione

di policy in materia.

Gli impatti sulla salute di politiche di sviluppo

socio-economico (per esempio in ambiti come

energia, mobilità, sicurezza) saranno

attentamente valutati e costituiranno uno degli

elementi chiave di pianificazione delle politiche.

Vita indipendente, attiva e inclusiva

Saranno disponibili innovativi ambienti assistivi,

in grado di supportare l'assistenza domiciliare di

pazienti cronici o deospedalizzati o di potenziare

l'autonomia di soggetti fragili con capacità

funzionali o cognitive ridotte (o in diminuzione).

La sensoristica diffusa secondo il paradigma

dell'Internet of Things (IoT), i dispositivi

indossabili, la robotica e le interfacce utente

costituiranno elementi chiave dell'innovazione

tecnologica al servizio della tele assistenza e della

telemedicina. Sarà possibile disporre di strumenti

non invasivi per il controllo della corretta

somministrazione dei farmaci, per monitorare i

parametri fisiologici del paziente e per verificare

le condizioni ambientali, con la possibilità di

gestire le situazioni e le criticità da remoto.

Gli operatori dei servizi socio-assistenziali

potranno disporre di strumenti e dispositivi a

supporto della gestione dei pazienti, della

comunicazione con le famiglie e della co-

produzione dei servizi, che semplificheranno

l'interazione, renderanno più efficace la

pianificazione degli interventi e più efficiente la

gestione delle emergenze.

Le reti di cittadinanza attiva si struttureranno in

risposta a bisogni sociali della comunità resi

evidenti attraverso canali e strumenti di dialogo e

Page 173: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

173

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

di confronto e saranno portatori di un'offerta

complementare, non sovrapposta e pienamente

condivisa dagli attori pubblici. Attraverso

strumenti e canali (anche ma non solo) digitali, i

cittadini saranno coinvolti dagli stakeholder

pubblici nella co-progettazione dei servizi e, ove

possibile, nella co-creazione degli stessi. Questo

permetterà di integrare il contributo della

partecipazione sociale alla rete pubblica di

assistenza, liberando parte delle risorse del

welfare tradizionale, che potrà servire così un

bacino di utenza più ampio. Ne è un esempio la

metodologia Living Lab che rappresenta

un’autentica innovazione nel modo di

approcciare un progetto di ricerca in quanto

l’interazione diretta e la co-progettazione con

i destinatari finali dei risultati permettono di

concretizzare l’impatto delle ICT sul territorio e

sui suoi attori, con particolare attenzione alla

sostenibilità degli interventi, sia dal punto di vista

tecnico che ambientale ed economico.

L'accessibilità dei servizi sarà al centro

dell'attenzione fin dalla fase di progettazione, per

cui si terrà conto delle esigenze delle fasce a

rischio di esclusione, da un lato in materia di

effettiva fruibilità del servizio (quali servizi

esistono, come accedervi, ...), dall'altro di

comprensione dei messaggi e delle misure

adottate dalla pubblica amministrazione.

In Tabella 30 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti

di intervento e gli scenari di sviluppo.

Ambiti /Soluzioni Stili di vita intelligenti Vita indipendente, attiva

e inclusiva

Vita indipendente e attiva

Promozione stili di vita sani

Prevenzione primaria

Continuità assistenziale

Sostenibilità ed evoluzione dei modelli di business

Welfare e inclusione

Tabella 30: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Salute e Benessere”.

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 31 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale e regionale.

L’elenco riportato, che non si propone di essere

esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le sinergie con i

temi chiave e le relative opportunità di finanziamento

dello sviluppo di ricerca e innovazione.

In particolare, la Traiettoria “Salute e Benessere”

evidenzia allineamenti con le programmazioni

operative in relazione a107:

a) OT9 – “Promuovere l’inclusione sociale e

combattere la povertà e ogni

107 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per

azione, così come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di

Partenariato 2014-2020. Per l’allineamento con le declinazioni

discriminazione”, in materia di: 1)

aumento/consolidamento/qualificazione

dei servizi e delle infrastrutture di cura

socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi

di cura rivolti a persone con limitazioni

dell’autonomia nonché potenziamento della

rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi

sanitari e sociosanitari territoriali, su temi

quali erogazione e fruizione flessibile dei

servizi per la prima infanzia e riorganizzazione

e potenziamento dei servizi territoriali

sociosanitari, di assistenza primaria e sanitari

non ospedalieri, inclusa l’implementazione di

nuove tecnologie per la telemedicina, la

riorganizzazione della rete del welfare

che i territori hanno dato agli obiettivi tematici si rimanda ai

documenti delle singole programmazioni regionali.

Page 174: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

174

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

d’accesso e lo sviluppo di reti tra servizi e

risorse del territorio per favorire la non

istituzionalizzazione della cura; 2) riduzione

del numero di famiglie con particolari fragilità

sociali ed economiche in condizioni di disagio

abitativo, su temi quali la sperimentazione di

modelli innovativi sociali e abitativi per

categorie molto fragili (quali cohousing,

borgo assistito, altre tipologie di abitare

assistito), nonché il sostegno

all’adeguamento infrastrutturale per il

miglioramento dell’abitare a favore di

persone con disabilità e gravi limitazioni

nell’autonomia (ad esempio residenzialità

delle persone anziane con tecnologie di

Ambient Assisted Living); 3) riduzione della

povertà, dell’esclusione sociale e

promozione dell’innovazione sociale, su

temi quali la sperimentazione di progetti di

innovazione sociale nel settore delle politiche

sociali oppure l’implementazione di servizi

sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari

multiproblematici o a persone

particolarmente svantaggiate o oggetto di

discriminazione; 4) rafforzamento

dell'economia sociale, attraverso la

promozione di progetti e di partenariati tra

pubblico, privato e privato sociale finalizzati

all’innovazione sociale, alla responsabilità

sociale di impresa e allo sviluppo del welfare

community; 5) riduzione della marginalità

estrema e interventi di inclusione, su temi

quali lo sviluppo di servizi di prevenzione

sanitaria e accessibilità, la mediazione sociale

e educativa familiare, la promozione della

partecipazione e della risoluzione dei conflitti;

b) OT2 – “Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la

qualità delle TIC”, in materia di

digitalizzazione dei processi amministrativi

e diffusione di servizi digitali pienamente

interoperabili, in particolare in relazione

all’ambito sanità;

c) OT11 – “Rafforzare la capacità istituzionale

delle autorità pubbliche e delle parti

interessate e promuovere

un’amministrazione pubblica efficiente”, in

materia di miglioramento delle prestazioni

della pubblica amministrazione, su temi

quali il rafforzamento della collaborazione in

rete inter-istituzionale e di coinvolgimento

degli stakeholder, con particolare riferimento

ai servizi sociali e ai servizi per la tutela della

salute.

Page 175: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

175

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

TS6: SALUTE E BENESSERE

AMBITI DI

INTERVENTO

Vita indipendente e attiva

Promozione stili di vita sani

Prevenzione primaria

Continuità assistenziale

Sostenibilità ed evoluzione dei modelli di business

Welfare e inclusione

Programmazioni esistenti

EU H2020 – Health, demographic change and wellbeing

H2020 – Inclusive, innovative and reflective societies

H2020 – Food security, sustainable agriculture

IT PON – Inclusione

PON – Governance

REG

POR – OT2: Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC

POR – OT9: Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

POR – OT11: Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e

promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

Classificazione ANCI

Living

People

Tabella 31: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

APPROFONDIMENTI

Salute e benessere: gli attori del settore ICT

Il settore delle tecnologie informatiche a supporto della

salute è frequentato da alcune macro-categorie di players:

Grandi produttori di soluzioni software, orientati a

supportare i bisogni dei processi primari e di

supporto delle strutture organizzative della sanità

pubblica

Produttori di soluzioni software orientati a

supportare i bisogni dei processi primari e di

supporto delle strutture organizzative della sanità

privata, indipendente o convenzionata

Produttori di soluzioni software focalizzati sui

bisogni operativi e clinici della medicina di famiglia.

Produttori di tecnologie mobile per la rilevazione di

parametri fisiologici e relative applicazioni

Produttori di tecnologie software innovative per

l’analisi predittiva e prognostica a partire dalle

grandi basi dati gestite dai produttori sopra

menzionati

Produttori di tecnologie software innovative

basate sui principi di gamification

Produttori di tecnologie software per la gestione

dei processi socio-sanitari: dalla presa in carico, alla

valutazione, alla pianificazione del percorso di cura,

al monitoraggio e controllo dello stesso.

Progetti di natura sistemica e ampio respiro debbono oggi

passare dalla collaborazione fra tutti i players sopra

menzionati, arrivando a costituire una catena del valore che,

basata sulle informazioni e sui processi “tradizionali”, arrivi a

promuovere ed integrare soluzioni e tecnologie innovative in

modalità integrata con l’intero sistema.

I modelli di business per il settore Salute

In Europa esistono diversi approcci alla spesa sanitaria. Si

passa da modelli prevalentemente pubblici in cui il cittadino

paga la spesa sanitaria per mezzo delle tasse a modelli

prevalentemente privati in cui la spesa sanitaria è sostenuta

da assicurazioni pagate dal privato cittadino con livelli di

assistenza definiti nel contratto di assicurazione. Fra questi

due modelli esistono numerosi approcci “ibridi” in cui la

sanità pubblica pur garantendo servizi essenziali non copre le

spese ritenute non essenziali. Qualunque sia l’organizzazione

della spesa sanitaria, ovvero indipendentemente da chi la

dovrà sostenere, l’impiego di strumenti ICT a sostegno

dell’educazione ad un corretto stile di vita è sempre un buon

Page 176: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

176

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

investimento. È stato dimostrato in un recente studio108 del

“The European House-Ambrosetti” che ogni euro investito in

prevenzione permette di risparmiarne tre nell’arco di 10 anni.

I possibili acquirenti, per soluzioni ICT di questo tipo sono da

ricercarsi

nel servizio sanitario nazionale o nelle

compagnie di assicurazione che investono in

prevenzione per risparmiare sulle cure

negli ospedali privati che possono offrire servizi di

monitoraggio in remoto e de-ospedalizzazione con

i quali ridurre i costi delle degenze e più in generale

delle cure

nelle case farmaceutiche che per mezzo delle

tecnologie ICT a sostegno della salute e benessere

possono associare ai propri farmaci un regime di

monitoraggio e assistenza in grado di fornire un

servizio utile a medici e pazienti per monitorare

costantemente l’effetto del farmaco al fine di

personalizzare la cura rispetto ai dosaggi e ai

principi attivi.

Per quanto concerne il sistema sanitario italiano è necessario

un ripensamento dell’intero modello economico della sanità

pubblica e privata. Se da un lato è ipotizzabile richiedere un

“sacrificio economico” al singolo paziente, per attivare nuovi

servizi da lui riconosciuti come utili, dall’altro è indispensabile

che il sistema riconosca al paziente stesso il suo impegno per

la prevenzione ed il miglioramento della propria salute,

attraverso meccanismi premianti e di incentivazione

economica. A titolo di esempio, se un paziente obeso e

fumatore, e quindi ad alto rischio di contrarre gravi e

invalidanti patologie cardiovascolari (che avrebbero per il

sistema elevati costi di trattamento tanto in fase acuta,

quanto nella gestione cronica successiva), inizia ad

implementare in modo controllato un nuovo stile di vita,

basato su attività fisica ricorrente, terapia alimentare

adeguata, eliminazione del fumo, potrebbe accedere a

speciali forme di de-tassazione per i

servizi/soluzioni/tecnologie adottate ed utilizzate allo scopo.

Gli strumenti di finanziamento delle attività di

prevenzione

Gli strumenti di finanziamento delle attività di prevenzione

sono da sempre uno dei punti più critici, su cui spesso lodevoli

108 La Sanità del futuro: prevenzione, innovazione e valore - Rapporto

Meridiano Sanità 2015

iniziative si sono arenate. Da questo punto di vista è

indispensabile che il sistema paese e la sua classe dirigente e

politica prendano atto che gli investimenti in prevenzione,

soprattutto laddove accuratamente applicati e monitorati,

portano in modo certo e indiscutibile a risparmi molto

consistenti nell’immediato o prossimo futuro.

Anche dal punto di vista del supporto agli investimenti si

potrebbero implementare, oltre a strumenti finanziari

classici a livello nazionale e regionale (fondi rotativi per

finanziamenti agevolati, de minimis, fondo perduto) anche

strumenti più in linea con le logiche di mercato che si stanno

diffondendo e trasversali rispetto alla dimensione di impresa.

Alcuni esempi pratici:

Stimolare la partecipazione degli Enti e Aziende

sanitarie a programmi europei di tipo Pre-

Commercial Procurement (PCP) direttamente su

fondi H2020 e potenziare l’adozione del modello

PCP a livello nazionale.

Definire nell’ambito degli interventi di venture

capital legati al fondo appositamente creato da

Cassa Depositi e Prestiti (Fondo Italiano di

Investimento SGR109) un capitolo healthtech.

Eventualmente stimolare, a livello di Conferenza

Stato-Regioni, l’istituzione di temi healthtech

nell’ambito dei fondi regionali di venture capital

che le Regioni possono attivare usando fondi della

programmazione POR FESR.

Valutare strumenti quali i Social Impact Bond (SIB),

un modello di investimento finanziario recente e

innovativo che si sta diffondendo a livello mondiale

nell’ambito del sociale. Anche se i primi SIB sono

nati nell’ambito della carcerazione, la prevenzione

della salute potrebbe diventare un settore

prioritario per il loro utilizzo. Il SIB è configurabile

come una vera e propria partnership tra diversi

attori (pubblici e privati) finalizzata a raccogliere

capitali privati per promuovere politiche pubbliche

di utilità sociale. Nello specifico si tratta di

obbligazioni emesse da un ente organizzatore che

agisce per conto di una struttura pubblica e

sottoscritte da investitori privati.

Analogamente, si ritiene possano essere introdotti

anche strumenti in grado di remunerare i fornitori

di tecnologia sulla base dell’effettivo

miglioramento che sono in grado di apportare in

109 Fonte: http://www.eif.org/what_we_do/equity/news/2014/fondo-

italiano-investimento.htm

Page 177: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

177

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

termini di performance economiche delle strutture

sanitarie. I Saving Cost Bonds (SCB), in italiano

denominati TRIS (Titolo di riduzione di spesa), sono

in un certo senso una estensione dei SIB e sono

pensati in senso più generale per attuare progetti di

innovazione tecnologica il cui scopo finale sia la

riduzione della spesa. In questo caso

l’amministrazione pubblica si impegna a pagare

una percentuale dei risparmi ottenuti mediante

l’adesione al progetto finanziato con SCB. La

presenza di un intermediatore finanziario e di un

valutatore terzo che si occupa della stima dei

risparmi ottenibili e di quelli effettivamente

ottenuti danno garanzie a tutti i soggetti coinvolti.

In Italia esiste già un precedente:

l’Amministrazione Comunale di Napoli realizzerà

un impianto per lo smaltimento dei rifiuti con il

contributo di Banca Prossima, istituto per il Terzo

settore del Gruppo Intesa San Paolo. I SCB emessi

prevedono che la realizzazione dell’opera sia

aperta anche alla cittadinanza tramite bond a

rischio zero che i cittadini potranno acquistare.

In linea con approcci più tradizionali e già normati, nel caso in

cui siano disponibili fondi strutturali (FESR) l’investimento

per l’avvio di progetti che riguardino piattaforme

tecnologiche per la salute può essere attuato dalle ASL

mediante tre tipologie di intervento110:

Appalto Tradizionale: i fondi strutturali FESR

finanziano la dotazione infrastrutturale e l’appalto

deve quindi avere a oggetto l’acquisizione della

tecnologia e la sua manutenzione. L’ASL viene

identificata come beneficiario dei fondi per

realizzare un intervento, seleziona un operatore

privato come attuatore dell’operazione mediante

un appalto per l’acquisizione di beni e servizi.

Partenariato Pubblico Privato (PPP) - DBSOM:

come nel caso di appalto tradizionale l’ASL

beneficiaria dei fondi seleziona un soggetto

attuatore a cui affida un contratto di Design Build

Subsidise Operate Maintain (DBSOM). Il contratto

– che può essere un appalto o una concessione di

servizi – prevedrà l’affidamento della

progettazione, acquisizione della tecnologia e

installazione e successiva manutenzione. I fondi

strutturali sussidieranno l’investimento. Nota: la

110 Estratti da V. Vecchi N. Cusumano. Modelli di PPP per la

telemedicina. A cura di SDA Bocconi. 2015

gestione del servizio dovrà essere finanziata con

fondi ordinari e non comunitari.

PPP ex art. 62 e ss. Reg. EU 1303/2013:

l’Amministrazione beneficiaria seleziona un

partner privato con cui sottoscrive un “PPP

agreement”. L’Autorità di Gestione accerta che il

partner soddisfi i requisiti dei beneficiari. Rispetto

al punto 2) in questo caso l’operatore privato può

essere rimborsato direttamente delle spese

sostenute e inoltre si applica un regime diverso per

la sua sostituzione.

È implicito che da una riorganizzazione e razionalizzazione

delle centrali di acquisto, grazie anche alla minore

dispersione legata a piccoli progetti, ci si aspetta anche un

maggiore utilizzo di strumenti e schemi di finanziamento

innovativi.

Le tecnologie abilitanti per gli scenari di Salute e

Benessere

Le tecnologie abilitanti chiave per le evoluzioni del settore

Salute e Benessere sono riconducibili a:

Sensoristica: in questo ambito molto è già stato

fatto e disponibile sul mercato. È fondamentale

operare per ottenere sensori sempre più

diversificati ed a lunga durata in termini di

operatività. Inoltre i protocolli di comunicazione fra

questi sensori ed il mondo applicativo deve passare

attraverso metodologie di standardizzazione che

ne consentano un più agile e diffuso utilizzo.

Tecnologie Wearable: i dispositivi indossabili

hanno già raggiunto ottimi livelli di efficacia ed

automazione. Un trend evolutivo interessante è

indubbiamente rappresentato dalla progettazione

di interfacce utente specificatamente orientate ad

un target di popolazione anziana, con le sue

intrinseche difficoltà di relazione con le nuove

tecnologie.

Tecnologie per l’analisi dei dati raccolti: la

diffusione della sensoristica a basso costo e in

particolare di quella indossabile, rende sempre più

cogente la necessità di migliorare le modalità con

cui i dati sono raccolti e analizzati. È, infatti,

nell’uso ottimale delle informazioni provenienti

dalla sensoristica la vera miniera di conoscenze che

Page 178: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

178

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

una applicazione che intende collocarsi nella

traiettoria Salute e Benessere deve considerare. Il

miglioramento in tal senso, consentirà alle

applicazioni che ne faranno uso una migliore

profilazione dell’utente e di conseguenza la

possibilità di adattarsi dinamicamente al mutare

delle esigenze dell’utente.

Tecnologie per il miglioramento della user

experience: se una buona user experience è fra i

primi obiettivi a cui ogni prodotto software deve

puntare, nel caso di applicazioni che impattano

l’area Salute e Benessere diventa un KPI (Key

Performance Index) imprescindibile se si vuole

catturare l’attenzione dell’utente e spingerlo ad un

uso continuativo dell’applicazione. In tal senso nel

corso degli ultimi anni, la letteratura scientifica

presenta sempre più evidenze che mostrano come

l’approccio ludico (gamification, serious game,

pervasive game, …) sia un metodo molto efficace

per attrarre, coinvolgere e fidelizzare i propri

utenti. L'utente in questo caso non si comporta più

come fruitore passivo di informazioni ma diventa

attivo usando il prodotto “gamificato”. È evidente

che un comportamento attivo è molto più efficace

di quello passivo, anche dal punto di vista della

trasmissione dei messaggi: incentivando a

compiere delle azioni, il messaggio può essere

collegato all'azione stessa, racchiudendo così tutto

nella medesima esperienza. Queste metodologie e

tecnologie correlate sebbene ancora migliorabili, in

particolare nell’ambito della salute, si pongono

come elementi abilitanti per raggiungere il

fondamentale obiettivo del coinvolgimento del

cittadino paziente nel proprio percorso di

assistenza e cura nonché, strumenti persuasivi in

grado di educare il paziente verso scelte più

salutari.

Page 179: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

179

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Sicurezza e monitoraggio del territorio

Page 180: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

180

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Alla TRAIETTORIA SICUREZZA E MONITORAGGIO DEL TERRITORIO hanno contribuito:

DAVIDE BERNARDI (AIZOON) • ANDREA CARIDI (ARTYS) • DANIELA GILLONE (BITMILL) • LUCA BEVILACQUA, ERNESTO LA

MATTINA (ENGINEERING) • QUINTO FABBRI (ERICSSON) • LIVIA TORTEROLO (NIS) • ANDREA BOLLO (SELESTA INGEGNERIA) •

MARICA LO PORTO (SMARTEC)

NICOLA GESSA (ENEA) • FABIO GERMAGNOLI (FONDAZIONE EUCENTRE) • STEFANIA CABALLINI (LIGURIA RICERCHE) •

MARIANGELA LAZOI, FRANCESCO PETTINATO (UNIVERSITÀ DEL SALENTO)

VINCENZO LAGIOIA, MASSIMILIANO SERAFINO (INNOVAPUGLIA) • ILARIO COSMA (LOMBARDIA INFORMATICA)

RICCARDO GINANNI (LAZIO INNOVA) • GIANMARCO PIOLA, BARBARA PRALIO (TORINO WIRELESS)

Page 181: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

181

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Contesto di riferimento

Il problema della sicurezza pubblica - che traduce

entrambi i concetti anglosassoni di safety (legato alla

prevenzione e protezione da infortuni e calamità, non

dipendenti dalla volontarietà di qualcuno) e security

(più mirato alla difesa nei confronti di minacce, attacchi

e aggressioni provenienti da soggetti terzi) - è sempre

più sentito, anche se a tale sensibilità non

corrispondono spesso dotazioni finanziare adeguate

per lo sviluppo di soluzioni dedicate in tale ambito. In

relazione all’ambito Smart Communities tale problema

può avere diverse declinazioni fra cui si annoverano la

predizione, prevenzione e gestione di disastri

naturali ed emergenze, il potenziamento della

sicurezza dei trasporti, la sicurezza dei singoli

soggetti e la lotta alla criminalità, la sicurezza del

patrimonio culturale, la sicurezza delle infrastrutture

fisiche e informatiche e le misure per evitare

ripercussioni su settori chiave del funzionamento

dell’ecosistema urbano, quali energia, trasporti, sanità,

telecomunicazioni.

In merito al tema dei disastri naturali, tra il 1998 e il

2004, solo in Europa ci sono state più di 100 grandi

inondazioni dannose, tra cui le catastrofiche alluvioni

del Danubio e dell'Elba in estate 2002. Altre gravi

inondazioni, avvenute anche tra il 2005 e il 2014, hanno

ulteriormente rafforzato la necessità di azioni

preventive e di gestione strutturate. Dal 1998, le

inondazioni in Europa hanno causato 700 morti,

l'evacuazione di circa mezzo milione di persone e

almeno 25 miliardi di € di perdite di beni assicurati. Un

elenco di inondazioni in Europa può essere visto

nell’International Disaster Database (EMDAT.be): i

dati dal 2010 al 2014 mostrano che gli eventi

meteorologici intensi interessano tragicamente il

mondo intero, con enormi ripercussioni sociali,

economiche e industriali. Le precipitazioni intense

generano anche un gran numero di morti e feriti sulle

strade. Vale a dire, secondo la relazione annuale

statistica 2010 del progetto DACOTA (concentrato

111 http://www.ania.it/export/sites/default/it/pubblicazioni/rapporti-

annuali/Italian-Insurance-Statistical-appendix/ANIA-Relazione-inglese-

2015-web.pdf

sulla raccolta dati in tema di sicurezza stradale,

finanziato dal 7 PQ), i decessi causati da pioggia erano,

nel 2008 (negli EU 23), oltre il 10%. Secondo quanto

riportato dalla Relazione 2015 “Italian Insurance”111

dell’ANIA, nonostante l'aumento del numero di

disastri, il danno economico causato, sia assicurato che

privo di assicurazione, è stato a malapena la metà della

media degli ultimi dieci anni, molto probabilmente

grazie all’intensificarsi di azioni e misure preventive per

la sicurezza del territorio. In Europa, l'Italia è stato il

paese più colpito da piogge torrenziali e frane, con alti

costi sia in termini di vite umane che di danni materiali.

Tra i più gravi disastri del 2014 si possono sicuramente

annoverare le piogge prolungate (con inondazioni e

frane) in Liguria ed Emilia Romagna. Il territorio ha

subito danni alle autostrade, alle strutture produttive

ed agli edifici residenziali. Il danno economico in

questo caso è stato pari a circa 320 milioni di Euro, 140

milioni dei quali rimborsato dalle assicurazioni private.

In materia di sicurezza delle persone e lotta alla

criminalità, in Italia, negli ultimi anni sono aumentati i

reati contro il patrimonio e quelli da cui si può ricavare

un profitto economico (furti, rapine, estorsioni, spaccio

di sostanze stupefacenti, ecc.), mentre continuano a

diminuire gli omicidi. In particolare, dal 2012 sono

aumentati del 40% i furti in abitazione, del 40,5% gli

scippi, e del 28,5% i borseggi, rispetto al 2010. Per

quanto riguarda le rapine, la maggior parte succedono

soprattutto in casa, in strada e negli esercizi

commerciali112. In generale, si può affermare che il

senso di insicurezza della popolazione è un fenomeno

rilevante in Italia, nel 2013 quasi 15 milioni di persone

hanno espresso di sentire mancanza di sicurezza

quando escono da sole la sera al buio. Questa

situazione però è diversa in relazione alle differenti età

e sesso: i più insicuri sono gli anziani. Questo dimostra

un’opportunità per le soluzioni che aumentano il senso

di sicurezza degli abitanti, sia in zone urbane sia in zone

rurali.

Peraltro, l’attenzione sul tema della sicurezza

informatica è in continua crescita e vede aumentare

112 BES2014 – Dati delle denunce dei cittadini italiani alle Forze

dell’ordine.

Page 182: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

182

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

globalmente dell’8% tra il 2014 ed il 2015 gli

investimenti in questo settore. Nonostante questo

fattore, i danni complessivi derivati da attacchi

informatici in Italia è stimato attorno ai 9 miliardi

(inclusi i costi di ripristino) che equivalgono alle perdite

dovute al crash hardware e software ed alla perdita di

alimentazione elettrica. In uno studio del 2014 che ha

visto coinvolte oltre 1.600 aziende su scala globale in

20 settori merceologici si è osservato come, in media,

la percentuale di organizzazioni compromesse è

superiore al 90% con picchi del 100% in alcuni settori

quali il legal, healthcare e pharma ed il retail. Il numero

e la gravità degli attacchi continua nel tempo ad

aumentare in un contesto all’interno del quale si stima

che circa 2 incidenti su 3 non vengano nemmeno

rilevati dalle vittime113.

Anche in materia di ricerca e innovazione, l’attenzione

verso la risoluzione di criticità legate agli eventi naturali

è molto alta. Il Partenariato Europeo per l'Innovazione

(European Innovation Partnership – EIP) sul tema

dell'acqua ha identificato “la gestione del rischio di

alluvioni e siccità” come uno degli otto settori prioritari

che presentano un elevato potenziale di innovazione e

di crescita di mercato. Secondo il WP 2014-2015 di

H2020, gli eventi meteorologici estremi rappresentano

un costo crescente in Europa e causano sempre più

interruzioni alle attività economiche, avendo forti

impatti ambientali e socio-economici, con perdite

rilevanti sul Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Unione

Europea.

In linea generale, giocano un ruolo chiave soluzioni

che, attraverso la raccolta ed elaborazione di dati

eventualmente eterogenei, l’impiego di reti di

comunicazione, l’applicazione di metodologie efficaci

di engagement in grado di stimolare e favorire

meccanismi virtuosi di circolazione dell’informazione

tra cittadini, autorità locali ed organi preposti a

garanzia della sicurezza pubblica, l’implementazione di

modelli predittivi e di supporto alle decisioni, nonché

l’utilizzo di strumenti di social networking per la

condivisione delle informazioni, permettano la tutela

e la messa in sicurezza del territorio e della

113 Rapporto Clusit 2015 sulla sicurezza ICT in Italia

popolazione, di infrastrutture, reti, dispositivi,

servizi e sistemi, l'integrazione e l'interoperabilità dei

sistemi e dei servizi nella gestione delle situazioni di

emergenza e crisi, la tutela della vita privata.

Obiettivi della traiettoria

In risposta alle sfide sociali che evidenziano l’esigenza

di tutelare le persone fisiche, le infrastrutture

critiche e l’ambiente, gli obiettivi specifici che

dovranno perseguire gli sviluppi di ricerca e

innovazione proposti sulla Traiettoria “Sicurezza e

Monitoraggio del Territorio” comprendono:

la riduzione dei danni alle persone fisiche,

siano essi riconducibili a minacce ambientali

derivanti da eventi meteorologici estremi,

piuttosto che catastrofi naturali, oppure alla

criminalità nelle sue variegate manifestazioni

(quali terrorismo e crimine organizzato, lone-

wolf, bullismo, street-crimes);

la riduzione dei danni alle infrastrutture

critiche, attraverso la prevenzione,

rilevazione e mitigazione di minacce fisiche e

informatiche a sistemi idrici, infrastrutture di

produzione e distribuzione di energia,

infrastrutture e mezzi di trasporto,

infrastrutture di comunicazione, patrimonio

culturale (architettonico, storico-artistico,

archeologico, archivistico e ambientale),

servizi sanitari e altre infrastrutture/servizi

critici, riducendo i danni economici e i rischi di

contaminazione;

la riduzione dei danni all’ambiente,

attraverso la prevenzione, la rilevazione dei

fenomeni e la mitigazione di disastri naturali,

riconducibili a eventi meteorologici

straordinari (spesso relazionati al

cambiamento climatico in corso) o all’azione

dell’uomo (diretta o imputabile a incuria /

negligenza nella gestione del territorio, delle

infrastrutture, degli impianti ecc.).

Page 183: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

183

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Metriche e indicatori di riferimento

La Tabella 32 riporta un elenco non esaustivo di metriche individuate dal Cluster come rappresentative degli obiettivi

della Traiettoria e di indicatori di riferimento per la misurazione gli impatti delle azioni del Cluster, nel suo complesso

e in relazione alle singole progettualità che verranno sviluppate. Gli indicatori riportati in Tabella, che costituiscono un

sotto-insieme di quelli resi disponibili in modalità open data114, sono stati scelti per rappresentatività degli obiettivi e

per disponibilità di aggiornamento. Va ricordato che l’insieme delle metriche e indicatori di riferimento della Traiettoria

sarà oggetto di confronto, con gli stakeholder e gli aderenti, e potrà essere aggiornato, in virtù di tale confronto,

dell’evoluzione degli scenari e delle progettualità proposte.

METRICA INDICATORE

Percezione delle famiglie del rischio di criminalità nella zona in cui vivono

Famiglie che avvertono molto o abbastanza disagio al rischio di criminalità nella zona in cui vivono (valori percentuali sul totale delle famiglie)

Percezione del rischio idrogeologico sul territorio Percentuale di cittadini che ritengono di vivere in città/zone/quartieri a rischio

Preparazione della cittadinanza agli eventi meteorologici estremi

Percentuale di cittadini che distingue il significato dei livelli di allerta emanati dal sistema di Protezione Civile

Percentuale di cittadini che conosce le norme di comportamento da assumere in caso di allerta

Adeguatezza e preparazione del territorio agli eventi meteorologici estremi

Interventi ritenuti necessari dalla cittadinanza per la prevenzione del rischio idrogeologico

Interventi riconosciuti necessari dalla PA per la prevenzione del rischio idrogeologico

Valutazione del rischio correlato ad eventi naturali in funzione del danno atteso

Expected Annual Loss (EAL)

Adeguatezza delle reti di monitoraggio Numero di reti di monitoraggio installate sui territori (pubbliche e private)

Percentuale di superficie territoriale coperta da reti di monitoraggio

Livello di attenzione alle criticità derivanti da processi idrogeologici

Numero di segnalazioni di danni e situazioni critiche relativi al manifestarsi dei processi idrogeologici

Qualità di vita per la popolazione in seguito a difficoltà o interruzioni negli approvvigionamenti

Durata effettiva delle limitazioni nell’approvvigionamento di acqua potabile, intesa come il prodotto del numero di persone colpite per la durata (giorni/ore) delle limitazioni

Durata effettiva delle limitazioni nell’approvvigionamento di energia elettrica, intesa come il prodotto del numero di persone colpite per la durata (giorni/ore) delle limitazioni

Durata effettiva delle limitazioni nell’approvvigionamento di gas, intesa come il prodotto del numero di persone colpite per la durata (giorni/ore) delle limitazioni

Durata effettiva delle limitazioni di connettività di rete (voce/dati), intesa come il prodotto del numero di persone colpite per la durata (giorni/ore) delle limitazioni

Qualità di tutela dei beni culturali Numero di beni culturali (per es. monumenti architettonici, artistici o storici, siti archeologici, musei, biblioteche) danneggiati o distrutti

Danno economico da danneggiamento o distruzione di beni culturali

Percezione di insicurezza Numero di eventi denunciati alle forze dell’ordine

Sicurezza informatica nelle imprese italiane Imprese con almeno 10 addetti che hanno adottato una politica di sicurezza formalmente definita (valori percentuali sul totale imprese)115

Sicurezza informatica sugli individui Individui (16-74) che hanno avuto almeno un problema di sicurezza negli ultimi 12 mesi (valori percentuali sul totale individui che hanno usato Internet nell'ultimo anno)116

Tabella 32: Metriche e indicatori della Traiettoria “Sicurezza e Monitoraggio del Territorio”.

114 http://www.opencoesione.gov.it 115 Fonte: ISTAT Anno 2015 Cittadini, Imprese e ICT

116 Fonte: ISTAT Anno 2015 Cittadini, Imprese e ICT

Page 184: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

184

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Ambiti di Intervento

Stante le sfide sociali che caratterizzano il settore o i

settori interessati dalla Traiettoria e gli obiettivi che il

Cluster intende perseguire in risposta a tali sfide, gli

ambiti su cui si propone di intervenire sono:

sicurezza informatica, che, attraverso la lotta

alla criminalità informatica, ma anche la

protezione dei dati e delle informazioni

digitali, in tutte le loro forme e attraverso tutti

i possibili canali di comunicazione, abilita

trasversalmente tutte le applicazioni di

sicurezza, tutela la privacy dei cittadini,

permette lo scambio sicuro dei dati, evita

accessi non autorizzati o riduce il rischio di

perdita di dati;

sicurezza delle infrastrutture critiche, che,

attraverso il monitoraggio, la gestione dei siti,

il coordinamento dei soggetti coinvolti e la

valutazione degli impatti sull’ambiente, sulle

infrastrutture e sulla salute dell’uomo, sul

patrimonio culturale (architettonico, storico-

artistico, archeologico, archivistico e

ambientale), permette di valutare le situazioni

di pericolo e di mettere in atto un piano di

mitigazione;

sicurezza urbana, che, attraverso la lotta alla

criminalità e microcriminalità, ma anche la

gestione dei grandi eventi e la tutela

dell’ambiente urbano e dei suoi abitanti,

permette di indirizzare sia la sicurezza reale

sia la sicurezza percepita dagli utenti,

instaurando un dialogo proficuo con il

cittadino;

gestione e tutela del territorio, che,

attraverso il monitoraggio dei parametri

ambientali e delle condizioni del terreno, la

gestione delle emergenze e il coordinamento

di grandi masse, permette un dialogo

continuo con gli stakeholder istituzionali e con

gli utenti finali, nell’ottica di sviluppare la

resilienza degli agglomerati urbani.

Le priorità di ricerca e innovazione

Si delineano di seguito le priorità di ricerca e

innovazione per la Traiettoria “Sicurezza e

Monitoraggio del Territorio”, da intendersi come le

soluzioni tecnologiche/applicative che, declinate negli

ambiti di intervento, costituiscono strumenti chiave

per raggiungere gli obiettivi in risposta alle sfide sociali.

1. Sistemi di raccolta ed elaborazione di dati: si tratta di reti di monitoraggio per il rilevamento di sostanze contaminanti, per il

rilevamento di parametri meteorologici e di condizioni di dissesto idrogeologico, oppure per la sicurezza urbana. Prevedono

funzionalità di acquisizione, elaborazione e analisi dati, informazioni, immagini, raccolti con sistemi di riconoscimento digitale,

sistemi di videosorveglianza intelligente, sistemi di monitoraggio ambientale, autodetection e per georeferenziazione.

2. Modelli predittivi, di supporto alle decisioni e di valutazione del rischio per la gestione di situazioni critiche: software e strumenti

per l'analisi predittiva di dati (strutturati e non strutturati) correlati a tutte le aree coinvolte e aggiornati costantemente per avere

l’informazione in tempo reale. Sono inclusi in questa categoria strumenti di simulazione dello scenario complessivo, di

simulazione del comportamento delle folle nonché di valutazione degli impatti sulla salute e sulla sicurezza dell’uomo, nonché

strumenti e modelli di valutazione del rischio per la riduzione della componente di minaccia di un fenomeno, che suggeriscano

interventi di prevenzione e di mitigazione, prima che l’evento accada, acquisendo informazioni dall’esperienza e/o direttamente

dal campo.

3. Strumenti per la progettazione degli interventi per ripristinare in tempi e modi adeguati ed efficienti le infrastrutture critiche in

caso di danneggiamento.

4. Strumenti per la comunicazione e per la condivisione delle informazioni: si tratta di piattaforme di condivisione informazioni,

attraverso canali digitali quali web e social network, che permettano una rilevante capillarità di diffusione e opportunità di

personalizzazione dell’informazione riguardante eventi importanti e situazioni critiche (per esempio su danni ambientali,

pericolo di tempesta, neve, esondazioni, frane; aggiornamenti sulla sicurezza stradale; ecc.), una comunicazione bidirezionale

con il cittadino, abilitando anche lo scambio di dati / contenuti provenienti dagli utenti, nonché la visualizzazione di indicatori di

stato e di impatto relativi sia alla gestione dell’immediato sia al monitoraggio di medio-lungo periodo.

Page 185: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

185

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

In Tabella 33 si riporta la corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e gli ambiti di intervento in cui possono

essere declinate.

Ambiti / Soluzioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Sicurezza informatica

Sicurezza infrastrutture critiche

Sicurezza urbana

Gestione e tutela del territorio

Tabella 33: Corrispondenza tra soluzioni tecnologiche/applicative e ambiti di intervento della Traiettoria “Sicurezza e Monitoraggio del Territorio”.

Maturità Tecnologica e Livello di Replicabilità

La Figura 17 riporta una rappresentazione grafica,

appositamente elaborata dal Cluster Smart

Communities, che aggrega la dimensione tecnologica

e le prospettive di mercato delle soluzioni

tecnologiche/applicative chiave per lo sviluppo della

Traiettoria.

I diversi livelli di maturità tecnologica identificano: a)

soluzioni ancora in fase di ricerca di base di cui è ancora

necessario una validazione tecnologica del concept

(Concept Validation); b) soluzioni di cui vi è già stata

una validazione tecnologica e sono ora in fase di

sviluppo sperimentale (Technology proof); c) soluzioni

per le quali si è in fase di implementazione con casi

d’uso dimostrativi sviluppati in condizioni e ambienti

reali (Demostration operating environment). Il livello di

replicabilità intende indicare una stima della

complessità di intervento nel riutilizzare soluzioni

tecnologiche in contesti diversi.

Come si evince, le soluzioni in ambito sicurezza e

monitoraggio presentano un avanzato livello di

maturità tecnologica (e prospettive di ridotti time-to-

market) e buone potenzialità di replicabilità in diverse

realtà urbane. In particolare, si osserva una forte spinta

di sviluppo verso modelli predittivi e di supporto alle

decisioni in tempo reale (per gestione situazioni

critiche), nonché verso strumenti di social networking

per la condivisione delle informazioni.

5. Interfacce per l’integrazione e interoperabilità di sistemi e infrastrutture esistenti nella gestione delle situazioni di emergenza:

piattaforme che permettono l’interazione e comunicazione tra diverse strutture che usano diversi sistemi, per la condivisione di

informazione e l’ottimizzazione della gestione e i tempi di risposta in momenti di urgenza.

6. Interfacce innovative e strumenti user-friendly per incentivare il coinvolgimento degli stakeholder e dei cittadini / utenti, anche

attraverso l’utilizzo di serious gaming.

7. Tecnologie ICT per la sicurezza informatica: comprendono sistemi per la gestione dei diritti di accesso, sistemi per la protezione

dei dati personali, strumenti per la protezione delle infrastrutture di comunicazione, soluzioni per garantire la sicurezza nello

scambio di informazioni.

8. Strumenti di Analytics e software avanzati per l’identificazione di anomalie e criticità che permettano il trattamento di fonti dati

differenti con tecnologie e metodologie all’avanguardia. Sono inclusi in questa categoria strumenti di trattamento e analisi di

immagini e video per l’identificazione di pattern anomali e critici, le analisi di machine learning avanzato su elevati moli di dati

strutturati e non strutturati provenienti da fonti informative eterogenee quali, ad esempio, social e blog.

9. Metodologie di community policing volte a favorire la definizione e l’attuazione di strategie organizzative che supportano l'uso

sistematico di partnership e tecniche di problem solving per affrontare in modo proattivo e immediato problemi legati alla

sicurezza pubblica come la criminalità, il disordine sociale e la paura del crimine.

Page 186: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

186

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Figura 21: Maturità tecnologica e livello di replicabilità – Sicurezza e Monitoraggio del Territorio (Fonte: Elaborazione Cluster SmartCommunitiesTech).

Scenari di sviluppo della traiettoria

In risposta alle sfide sociali che evidenziano l’esigenza

di tutelare le persone fisiche, le infrastrutture critiche e

l’ambiente, si delineano di seguito alcuni scenari chiave

di sviluppo della sicurezza e monitoraggio del territorio

per le Smart Communities, in un orizzonte di medio

periodo.

Ambiente sicuro

Reti di sensori distribuiti permetteranno di

monitorare le condizioni del territorio e lo stato

dell'ambiente, integrando informazioni e dati di

natura e provenienza eterogenee, al fine di

ricostruire una fotografia dello stato di salute del

territorio e prevenire l'occorrenza di situazioni di

crisi, prevenire e gestire le emergenze derivanti

da dissesto idrogeologico e disastri naturali. Tali

sensori saranno in larga parte integrati con

infrastrutture e reti esistenti, sfruttando il

criterio della multifunzionalità degli asset. Il

paradigma dell’Internet of Things sarà così

pienamente sviluppato a supporto della tutela e

gestione del patrimonio naturale e a tutela della

sicurezza dei cittadini.

Gli ambienti urbani saranno oggetto di

sorveglianza e controllo per ridurre l'incidenza di

reati e migliorare così la qualità della vita, sia nella

gestione ordinaria sia in caso di grandi eventi.

Tecnologie digitali per la videosorveglianza,

sistemi di raccolta, elaborazione e trattamento di

grandi moli di dati, strumenti di videoanalisi -

anche in tempo reale - saranno utilizzati a

supporto dell'operatività degli attori della

sicurezza.

Tali tecnologie saranno integrate in centri di

controllo e supervisione che permetteranno di

gestire in maniera coordinata le esigenze della

sicurezza urbana e quelle della sicurezza del

territorio e della sicurezza in mobilità.

Piattaforme olistiche offriranno l’integrazione di

strumenti e applicazioni eterogenei fornendo una

visione d’insieme della situazione e un valido

supporto alle decisioni, soprattutto nella

gestione delle emergenze. Sarà così possibile

tenere sotto controllo eventi che possono

determinare l’insorgere di una emergenza, quali

congestioni, incidenti stradali, cantieri,

Page 187: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

187

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

concentrazione di rilevanti flussi di persone (ad

esempio per fiere, manifestazioni, grandi eventi),

avverse condizioni meteo, calamità naturali

(frane, alluvioni, terremoti, ecc.).

Le tecnologie di data analytics saranno

utilizzate per andare oltre la gestione del singolo

reato verso la singola persona ma permetteranno

agli attori responsabili della sicurezza di

comprendere appieno i fenomeni e la loro

evoluzione, mettendo insieme serie di dati

storici, correlando dimensioni diverse e

permettendo una lettura più semplice e

immediata degli indicatori attraverso modalità e

strumenti di visualizzazione innovativi.

Le tecnologie di Risk Management

permetteranno di gestire tutte le fasi, da quella

previsionale, costituita dalla valutazione della

situazione attesa, a quella di monitoraggio e

sorveglianza per previsioni a brevissimo termine,

fino a quella di mitigazione del rischio, per

prevedere gli eventi potenzialmente catastrofici

con un anticipo sufficiente a limitarne l’impatto

economico.

Il calcolo degli scenari di rischio con maggiori

probabilità di verificarsi verrà utilizzato per

prevedere gli effetti che la situazione attesa può

determinare sull’integrità della vita, dei beni,

degli insediamenti e dell’ambiente.

Tramite la raccolta e condivisione dei dati rilevati

dalle reti di sensori e dalle tecnologie di

sorveglianza, i responsabili della gestione del

territorio potranno contare su previsioni a

brevissimo termine che consentiranno di

confermare gli scenari previsti e di aggiornarli a

seguito dell’evoluzione dell’evento in atto,

potendo questo manifestarsi con dinamiche

diverse da quelle prefigurate.

Grazie alle acquisite capacità di prevedere gli

eventi potenzialmente catastrofici con un

anticipo sufficiente a porre in atto tutte quelle

misure di mitigazione del rischio, si limiteranno

l’impatto economico dell’evento, in termini di

danni, e, soprattutto, l’impatto sociale in termini

di salvaguardia della vita umana.

La disponibilità di strumenti di intervento

specifici per ogni infrastruttura critica

permetterà di ripristinare le funzionalità, in caso

di danneggiamento, in tempi rapidi e con meno

impatto possibile sui cittadini. Tali strumenti

saranno basati su una progettazione che integra

le informazioni provenienti dal campo, dalle

analisi predittive e dei rischi per predisporre

interventi rapidi ed estesi, sia su elementi

strutturali che non strutturali.

Comunità resilienti

I cittadini avranno un canale aperto di

comunicazione con la città, in particolare nella

segnalazione delle proprie istanze riguardanti il

vivere urbano e la sicurezza. Diversi strumenti e

modalità di interazione saranno messi a

disposizione della comunità, garantendo

accessibilità fisica e cognitiva anche alle fasce

deboli e al bacino di utenza con basso livello di

alfabetizzazione digitale. Gli stessi cittadini

contribuiranno con dati e informazioni a costruire

lo stato dell'ambiente urbano e a delineare i

fenomeni emergenti che creano situazioni di

disagio, conflitto o allarme sociale.

La pubblica amministrazione pianificherà le

misure e gli interventi tenendo conto anche del

livello di sicurezza percepito dalla cittadinanza,

inteso come elemento in grado di condizionare il

rapporto con l’ambiente urbano e la qualità della

vita del singolo e delle comunità.

I dispositivi digitali e i social network

costituiranno gli strumenti su cui i cittadini

attiveranno reti resilienti nella gestione delle

emergenze, veicolando informazioni e allerte e

coordinando le richieste e le offerte di aiuto.

Dispositivi mobili ma anche arredi urbani

“intelligenti” saranno utilizzati come strumenti a

supporto di tali reti e potranno veicolare

informazioni provenienti dai soggetti pubblici

così come dai cittadini.

L'utilizzo delle tecnologie digitali nella

produzione e condivisione di dati e contenuti utili

alla gestione di reti di cittadini e alla

pianificazione di interventi sarà stato abilitato

dalle innovazioni in materia di sicurezza e

certificazione della provenienza dei dati, che

eviteranno così un utilizzo improprio della rete.

Dati e informazioni sicuri e certificati

In uno scenario complesso e mutevole come

quello dell’ICT, la protezione dell’informazione

deve applicarsi in maniera efficace su un numero

sempre maggiori di scenari che vedono spesso

Page 188: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

188

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

direttamente coinvolta l’intera società.

L’evoluzione delle soluzioni dovrà quindi puntare

a coprire differenti aspetti quali la gestione in

sicurezza delle informazioni, l’elaborazione ed

accesso sicuro dei dati, la protezione della

privacy e relativa consapevolezza dei rischi

mediante empowerment degli utenti.

Anche le aziende dovranno far fronte alle

vulnerabilità dei loro sistemi informatici,

sempre più esposti a fronte della scomparsa della

vecchia concezione di perimetro aziendale

dovuta all’utilizzo oramai consolidato di

apparecchi mobili e tecnologie cloud.

Fondamentale per garantire la sicurezza in

questo contesto sarà l’integrazione con

strumenti di monitoring delle attività per il

rilevamento automatico di attacchi e criticità

provenienti sia dall’interno che dall’esterno del

perimetro dell’infrastruttura.

L’evoluzione del mondo dell’Internet of Things

nella direzione di una sempre maggiore

miniaturizzazione dei dispositivi e

verticalizzazione in specifici ambiti d’utilizzo,

amplierà sempre di più la loro necessità di

connettività e il loro campo di applicazione. Le

soluzioni di sicurezza indirizzeranno i molteplici

aspetti di progettazione e gestione sicura dei

dispositivi che stanno alla base dell’Internet of

Things, quali la certificazione degli endpoint, la

sicurezza dei dati provenienti da fonti multiple e

la fruizione di questi cross platform e multi-

device.

La mole di dati generata ogni giorno da fonti

eterogenee (email, web e social, IoT, …) può

essere analizzata per estrarre informazioni di

valore su un fenomeno di interesse mediante

tecniche di Big Data Analysis ed Intelligence.

L’utilizzo di tali tecniche troverà sempre più

diffusa applicazione in ambiti differenti e

disparati, quali ad esempio l’analisi e

l’identificazione di Advanced Persistent Threat

(APT) o nell’intelligence strategica per

l’identificazione di cybercrime, cyberactivism e

cyber spionaggio. L’evoluzione tecnologica si

confronterà con le sfide che riguardano la

quantità e qualità dei dati da analizzare,

l’interdisciplinarietà delle competenze e delle

soluzioni richieste per lo sviluppo, l’affidabilità

delle analitiche applicate e la forte variabilità

temporale della mole di dati con conseguente

impatto sulla tempestività della risposta delle

analitiche.

La cyber security nelle Smart Cities sarà

sicuramente una delle maggiori sfide che andrà

affrontata nei prossimi anni. Al fine di superare le

criticità legate alla vasta e variegata superficie

potenziale di attacco presentata dalle Smart

Cities, l’offerta tecnologica si orienterà in modo

deciso verso l’integrazione di soluzioni che

permettano di affrontare le città come un

complesso “sistema di sistemi” quali esse sono.

La pubblica amministrazione giocherà un ruolo

attivo e di primo piano nella governance dei

sistemi e della loro sicurezza.

In Tabella 34 si riporta la corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo.

Ambiti / Scenari Ambiente sicuro Comunità resilienti Dati e informazioni sicuri e certificati

Sicurezza informatica

Sicurezza infrastrutture critiche

Sicurezza urbana

Gestione e tutela del territorio

Tabella 34: Corrispondenza tra gli ambiti di intervento e gli scenari di sviluppo della Traiettoria “Sicurezza e Monitoraggio del Territorio”.

Page 189: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

189

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Allineamento con le programmazioni esistenti

In Tabella 35 sono riportati gli elementi di allineamento

della Traiettoria con le principali programmazioni

esistenti a livello europeo, nazionale

e regionale. L’elenco riportato, che non si propone di

essere esaustivo, ha l’obiettivo di evidenziare le

sinergie con i temi chiave e le relative opportunità di

finanziamento dello sviluppo di ricerca e innovazione.

TS7: SICUREZZA E MONITORAGGIO DEL TERRITORIO

AMBITI DI

INTERVENTO

Sicurezza informatica

Sicurezza infrastrutture critiche

Sicurezza urbana

Gestione e tutela del territorio Programmazioni esistenti

EU H2020 - Climate action, environment

H2020 - Secure societies

IT ---

REG POR – OT5: Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei

rischi

Classificazione ANCI

Living

Environment

Tabella 35: Elementi di allineamento della Traiettoria con le principali programmazioni esistenti.

Page 190: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

190

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

In particolare, la Traiettoria “Sicurezza e

monitoraggio del territorio” evidenzia allineamenti

con le programmazioni operative in relazione a117:

a) OT5 – “Promuovere l’adattamento al

cambiamento climatico, la prevenzione e la

gestione dei rischi”, in materia di: 1) riduzione

del rischio idrogeologico e di erosione

costiera, su temi quali integrazione e sviluppo

di sistemi di prevenzione multirischio, anche

attraverso meccanismi e reti digitali

interoperabili di allerta precoce nonché

interventi di messa in sicurezza e per

l’aumento della resilienza dei territori più a

rischio; 2) riduzione del rischio incendi e del

rischio sismico, su temi quali integrazione e

sviluppo di sistemi di prevenzione

multirischio, anche attraverso reti digitali

interoperabili di coordinamento operativo

precoce nonché interventi di micro zonazione

e di messa in sicurezza sismica degli edifici

pubblici strategici e rilevanti.

APPROFONDIMENTI

Il concetto di rischio e le logiche di intervento

Il concetto di rischio sottende una combinazione di

pericolosità (i.e., probabilità che si verifichi un evento -

sismico, idrogeologico, vulcanico, … - di determinata

intensità), vulnerabilità (i.e., probabilità che si produca un

determinato livello di danno a seguito di un evento di

determinata intensità) ed esposizione (i.e., valutazione

probabilistica delle conseguenze sociali ed economiche

determinate dal raggiungimento di determinati livelli di

danno). Sulla base della valutazione del livello di rischio, nel

passato sono state anche assegnate risorse pubbliche, in una

logica di prevenzione, ovvero di riduzione del rischio, basata

sul principio “intervenire prioritariamente dove il rischio è

maggiore”. Sebbene su un piano strettamente razionale di

117 Le sinergie evidenziate fanno riferimento ai risultati attesi per

azione, così come riportati nell’Allegato I dell’Accordo di

Partenariato 2014-2020. Per l’allineamento con le declinazioni

che i territori hanno dato agli obiettivi tematici si rimanda ai

documenti delle singole programmazioni regionali.

uso ottimale delle risorse, la logica dovrebbe essere del tipo

“intervenire prioritariamente dove a parità di impiego di risorse

si produce una maggiore riduzione del rischio”118, è peraltro

altrettanto chiaro che l’applicazione di una logica di questo

tipo implica valutazioni più complesse, che includono la

definizione di possibili modalità di intervento, la stima del

loro costo e la stima dei benefici ottenibili, quantificando in

termini economici il valore della riduzione del rischio atteso.

Sicurezza e gestione del rischio

Nel contesto del “rischio”, direttamente legato a quello di

sicurezza, il cambiamento improvviso non è mai un evento

positivo. Tuttavia, una differenza concreta e ragionevole tra

fronteggiare una crisi e affrontare un rischio è dovuta a una

diversa qualità di gestione in questi due casi distinti. Quando

si gestisce una crisi, si sta affrontando qualcosa di

completamente inatteso. Significa che si sta prendendo

decisioni e guidando azioni senza avere un’idea chiara di cosa

fare, o di come le cose potranno evolvere. Tutto questo ha un

effetto negativo sulla psicologia sociale, oltre che sui beni

materiali. Quando si gestisce un rischio, invece, si è

coscienti. Si è lavorato in anticipo per controllarlo e,

indipendentemente dall’entità dell’evento, si ha idea di cosa

fare, quando farlo e come mettere al sicuro territorio, beni e

persone. Per non essere colto impreparato in uno stato di

crisi, bisogna non sottovalutare i rischi, attivandosi proprio

quando quei rischi sono meno attesi. La resilienza è un

processo cruciale, di cui ogni Smart Community necessita

una valutazione costante.

La Carta del Rischio per la sicurezza del patrimonio

culturale

La "Carta del Rischio" è un sistema informativo realizzato

dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro

(I.S.C.R.) al fine di fornire agli Istituti e agli Enti statali e locali

preposti alla tutela, salvaguardia e conservazione del

patrimonio culturale, uno strumento di supporto per

l'attività scientifica e amministrativa. Lo strumento di base

è costituito da un Sistema Informativo Territoriale (SIT), che

è, ad oggi, lo strumento tecnico più adatto per produrre

rappresentazioni cartografiche tematiche integrate a dati

118 Gian Michele Calvi: Verso una definizione quantitativa di classi di rischio

sismico degli edifici. Progettazione Sismica - IUSS Press. 03, 2013

Page 191: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

191

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

alfanumerici. Il primo SIT della Carta del Rischio è stato

realizzato fra il 1992 e il 1996119. In particolare, circa la

mitigazione del rischio sismico sul patrimonio culturale, è

utile eseguire una preventiva analisi che permetta di

conoscere il manufatto, valutarne lo stato di conservazione,

realizzare dei modelli della relativa sicurezza e seguire dei

criteri per il miglioramento sismico come definito dalle

“Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico

del patrimonio culturale”120.

Il concetto di sicurezza è collegato alla possibilità di

prevenire, eliminare o rendere meno gravi (mitigazione)

danni, rischi, difficoltà, evenienze spiacevoli e simili121. La

sicurezza, e quindi la mitigazione più o meno evidente di un

certo rischio, deve seguire un approccio che è comunque

sostanzialmente riferibile a concetti generali che devono

essere presi in considerazione come: entità del beneficiario,

probabilità (misura o stima della possibilità di evento ha di

verificarsi), gravità (entità del danno o perdita), dimensione

del rischio (combinazione della probabilità di un evento e

delle sue conseguenze), criteri di rischio, identificazione del

rischio, misurazione del rischio, ponderazione del rischio,

analisi del rischio e valutazione del rischio (UNI 11230)122.

Human Sensor Network

Al fine di estendere la rete di rilevazione e di raccolta delle

informazioni, forti sviluppi si stanno concentrando nella

creazione di una rete capillare di sensori attivi, denominata

human sensor network, basata su un approccio che mobilita

sia personale qualificato sia volontari o cittadini debitamente

sensibilizzati e addestrati all’utilizzo di apposite applicazioni.

Tali applicazioni sono un canale diretto di comunicazione con

le sale operative dedicate alla gestione dei rischi (idrologici,

sismici ed incendi) permettendo quindi tempi di reazione

tempestivi e, se utilizzate dai volontari, facilitandone anche il

coordinamento della centrale in tempo reale, coordinandone

gli spostamenti e l’assegnazione di compiti diretti e

diversificati.

Safety e Security

119 Carta del Rischio dei Beni Culturali – Istituto Superiore per la

Conservazione e il Restauro - http://www.cartadelrischio.it/index.asp

120 Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento per i Beni

Culturali e Paesaggistici - Direzione Generale Per I Beni Architettonici E

Paesaggisti,

http://www.benitutelati.it/moduli/Linee_Guida_rischio_sismico.pdf

121 Treccani, “Sicurezza: La condizione che rende e fa sentire di essere

esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere

Safety e security sono due termini accomunati dal fatto che

entrambi hanno un significato di salvaguardia dell'incolumità

delle persone, ma a differenziarli è ciò che minaccia tale

incolumità.

Safety implica la salvaguardia o la protezione da eventi o

circostanze generalmente indipendenti da precise volontà

(eventi quindi accidentali) che comportano alta potenzialità

lesiva in funzione del tipo di attività svolta. Il fattore

scatenante del disastro è l'errore o il comportamento

inappropriato dell'uomo in campo.

Security implica la salvaguardia o la protezione da attacchi,

aggressioni, danni contro la persona o i beni, perpetrati

volontariamente da individui o gruppi di persone con

l'intenzione di nuocere, a causa di contrapposizioni (belliche,

razziali ecc.) o a causa di attività criminali e terroristiche. La

prevenzione di tali atti è, quindi, la realizzazione della

capacità di difendersi. Il fattore scatenante del disastro è

l'azione volontaria, il comportamento deviante di un

estraneo al sistema.

La Piattaforma Tecnologica Nazionale sulla

Sicurezza - SERIT

Il tema della Sicurezza, nelle sue diverse declinazioni di

sicurezza logica e fisica, è al centro delle attività della

Piattaforma Tecnologica Nazionale sulla Sicurezza - SERIT

(Security Research in ITaly), promossa congiuntamente da

CNR e Finmeccanica, che raggruppa le aziende e gli enti che

in Italia si occupano di ricerca in ambito Homeland Security.

Tra i Settori Guida della Piattaforma si annovera quello della

Sicurezza delle Smart City che, in virtù della complessità del

dominio applicativo, considera molteplici aspetti a livello di

componenti e loro integrazione. Tra questi si identificano

quali componenti chiave le infrastrutture, i sistemi di

trasporto, i sistemi energetici e la rete di logistica

intermodale. Trasversalmente ad essi si colloca la sicurezza

informatica, indispensabile per la gestione, il comando e il

controllo di una città intelligente, dei servizi fruibili, dello

scambio di informazioni.

meno gravi danni, rischi, difficoltà, evenienze spiacevoli, e simili.”

http://www.treccani.it/enciclopedia/sicurezza

122 Alma Mater Studiorum – Università’ di Bologna (a cura del Servizio di

Prevenzione e Protezione dell’Ateneo) http://www.bo.astro.it/wp-

content/uploads/2013/09/FG_U2.pdf

Page 192: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

192

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

NOTE AL TESTO

Uno dei progetti di interesse nazionale sui temi della

sicurezza informatica è quello del centro nazionale per

l’addestramento alla cyber difesa di Chiavari123.

Expected Annual Loss (EAL) è il danno annuo atteso, ovvero

il danno su finestra temporale annuale, quando viene

considerato per la sua valutazione un periodo

sufficientemente lungo ed al limite infinito.

123 http://www.lineaedp.it/news/22462/cyber-security-a-chiavari-il-

primo-poligono-virtuale-ditalia

Page 193: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

193

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Le cross-settorialità delle Traiettorie di

Sviluppo

L’elemento cardine delle Smart Cities - che fornisce i

servizi integrati di valore aggiunto ai cittadini - è

costituito dalla capacità di considerare la città come un

ecosistema (artificiale) in cui ogni elemento è in

relazione con gli altri e cambiamenti in un settore

influiscono anche sugli altri. In tal senso è quindi

particolarmente importante considerare le varie

traiettorie non come ‘pillar’ verticali isolati dai contorni

rigidi e definiti ma come verticali aperti, dai contorni

anche sfumati, che si intersecano tra loro.

Le correlazioni tra le Traiettorie e, nella fattispecie, tra

i diversi ambiti di intervento su cui queste si declinano,

hanno una duplice valenza, a seconda che si guardi alla

funzionalità delle soluzioni tecnologico-applicative

oppure agli impatti prodotti dagli interventi nei diversi

settori. Le soluzioni per le smart communities, infatti,

a fronte dell'ampio spettro di sfide sociali da affrontare

e di una visione fortemente utente-centrica,

presentano molto spesso caratteristiche di

multifunzionalità che le rendono utili agli obiettivi

strategici di più settori applicativi. Ne sono un esempio

il sistema di gestione parcheggi che può essere

utilizzato anche per videosorveglianza ai fini di

sicurezza pubblica oppure i veicoli connessi che

possono raccogliere informazioni sulle condizioni

ambientali ai fini del controllo dell'inquinamento.

Peraltro, il tema delle correlazioni fra traiettorie si può

riferire anche agli impatti che le azioni condotte in un

settore specifico fanno registrare rispetto agli obiettivi

strategici di altri ambiti applicativi delle smart

communities. Ne sono un esempio tipico gli impatti

della mobilità alternativa e a basso impatto ambientale

sull'obiettivo chiave di riduzione delle emissioni

inquinanti della Traiettoria Energia e Ambiente oppure

gli impatti di azioni di formazione delle competenze

digitali per l'aumento della qualità e fruizione dei

servizi al cittadino.

Con l'attenzione rivolta alle opportunità di

valorizzazione delle soluzioni per le smart

communities, la mappatura di cross-correlazioni che

segue (Tabella 36) guarda alle funzionalità delle

soluzioni tecnologico-applicative, evidenziando i

settori che possono beneficiarne al di là di quello per

cui sono state originariamente sviluppate. Questa

chiave di lettura della mappa intende fornire una prima

base di una valutazione delle opportunità di

replicabilità delle soluzioni, da intendersi come

versatilità delle stesse nell'adattarsi a diversi ambiti

applicativi.

Premesso che tale mappatura ha un valore puramente

indicativo e non intende essere esaustiva di tutte le

opportunità possibili, risulta evidente un significativo

potenziale di valorizzazione delle soluzioni per le

Smart Communities, anche al di là dei settori

caratterizzanti una singola traiettoria di sviluppo.

Assegnando il valore 1 ad ogni incrocio in cui si realizza

una potenziale correlazione (casella arancione) è stato

ottenuto un indicatore complessivo di cross-

settorialità per ogni ambito di intervento. Questo

indicatore permette di fare alcune osservazioni

generali sul tema. Da un lato emergono, infatti, ambiti

di intervento le cui soluzioni hanno un potenziale

elevato rispetto a diversi altri ambiti e traiettorie:

questo accade, per esempio, per “Pianificazione”, che

può fornire strumenti importanti e versatili per il

supporto e la valutazione ex-ante di misure e impatti su

tutte le Traiettorie del Cluster, tanto più efficaci quanto

più capaci di integrare dati e modelli provenienti da una

pluralità di ambiti, oppure per “Didattica” e

“Formazione”, che possono mettere a disposizione

nuovi approcci, modelli e canali di trasferimento delle

conoscenze per la creazione di consapevolezza nei

cittadini e per l’educazione sui temi della sostenibilità

ambientale e sociale. La centralità dell’utente e,

quindi, la trasversalità del suo coinvolgimento sui

diversi temi che sono alla base delle Smart

Communities è il motivo principale a cui ascrivere la

forte versatilità attesa per le soluzioni di

partecipazione sociale, che devono essere in grado di

adattarsi a diversi contesti e finalità. Seguono poi

ambiti di intervento “storici” per le Smart

Communities, quali infomobilità ed edifici intelligenti,

che hanno ormai maturato una vasta gamma di

sperimentazioni e una profonda analisi delle

opportunità che sono in grado di offrire. Un

Page 194: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

194

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

ragionamento a parte meritano gli ambiti di intervento

che prevedono lo sviluppo di elementi infrastrutturali

(per es “Infrastrutturazione ICT”, “Strade intelligenti”,

ma anche “Sicurezza informatica”), che fanno della

multifunzionalità delle soluzioni e della loro

trasversalità rispetto ai domini applicativi un

importante punto di forza. Un minore numero di

correlazioni si riscontrano, invece, come atteso, negli

ambiti di intervento più strettamente connessi al solo

settore di riferimento (come accade, per esempio, per

“Sostenibilità ed Evoluzione dei Modelli di Business”

per la Salute).

Page 195: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

195

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

Ta

be

lla

36

: C

ross-s

ett

ori

alità

de

gli A

mb

iti d

i In

terv

en

to d

elle

Tra

iett

ori

e d

i S

vilu

pp

o d

el C

luste

r. I

n a

ran

cio

ne

so

no

in

dic

ati

gli in

cro

ci in

cu

i si

rea

lizz

a u

na

po

ten

zia

le t

rasve

rsa

lità

de

ll’a

mb

ito

rip

ort

ato

su

lle

rig

he

ris

pe

tto

a q

ue

lli in

co

lon

na

.

Page 196: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

196

Le traiettorie di sviluppo del Cluster Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 197: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

197

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Le traiettorie di sviluppo del Cluster

5. Prospettive di innovazione per le Smart Communities

Page 198: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

198

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 199: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

199

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Per una più chiara comprensione delle prospettive di

innovazione in materia di Smart Communities, risulta

importante approfondire il tema delle tecnologie

abilitanti e dei principali driver tecnologici del processo

di rinnovamento, nonché delineare gli elementi chiave

del ruolo del Cluster a supporto di una risposta alle

sfide delle moderne comunità.

Le tecnologie abilitanti

Come riconosciuto a livello nazionale e

internazionale124, le tecnologie abilitanti essenziali

(KET - Key Enabling Technologies) ricoprono un ruolo

fondamentale nell’ottica di rafforzare la produttività e

la capacità di innovazione delle imprese, nonché la

competitività e lo sviluppo economico dei territori. A

tal proposito è importante sottolineare l’opportunità

rappresentata dal programma strategico comunitario

Horizon 2020, che destina una parte dei finanziamenti

proprio all'affermazione della “Leadership nelle

tecnologie abilitanti e industriali”, con l’obiettivo di

integrare le misure stanziate da autorità nazionali o

regionali, nel quadro di strategie di “Smart

Specialisation”.

È possibile distinguere diversi know-how tecnologici

essenziali per l’implementazione di Smart

Communities, fra cui si annoverano124:

Sistemi e componenti embedded avanzati e

intelligenti. In questa categoria si includono, fra

le altre, le tecnologie di base per l'Internet degli

Oggetti, in particolare i sistemi intelligenti

integrati, i sistemi di sistemi e l'ingegneria dei

sistemi complessi, nonché i sistemi micro-nano-

bio.

Tecnologie e sistemi informatici avanzati.

Questo ambito è strettamente correlato

all’architettura dei processori e dei sistemi, le

tecnologie di interconnessione e di

localizzazione dei dati, il cloud computing, il

calcolo parallelo (parallel computing) e i

124 Horizon2020, COM(2011) 811 del 30.11.2011

software di simulazione per tutti i segmenti di

mercato del calcolo.

Infrastrutture, tecnologie e servizi per

Internet del futuro. Questo settore include, fra

gli altri, le reti, i software e i servizi, la sicurezza

informatica, la gestione della privacy e

l’affidabilità dei dati o delle informazioni, le

comunicazioni wireless e tutte le reti ottiche, i

servizi multimediali interattivi e immersivi e le

imprese collegate del futuro, che concorrono a

sviluppare la conoscenza e l'orientamento di

internet della prossima generazione e a

consentire l'interconnessione di miliardi di

dispositivi (Internet degli oggetti) mediante

molteplici operatori e attraverso molti settori,

modificando il modo di comunicare e di

accedere alle conoscenze.

Tecnologie di contenuto e gestione

dell'informazione. Si tratta delle tecnologie al

servizio dei contenuti digitali e della creatività,

quali nuove tecnologie per le lingue,

l'apprendimento, l'interazione, la

conservazione digitale, l'accesso ai contenuti e

le tecniche di analisi; sistemi intelligenti di

gestione dell'informazione basati

sull'estrazione avanzata di dati,

l'apprendimento automatico, le analisi

statistiche e le tecnologie informatiche visive,

che forniscono ai professionisti e ai cittadini

nuovi strumenti per creare, sfruttare e

conservare tutte le forme di contenuti digitali in

qualsiasi lingua e per modellizzare, analizzare e

visualizzare ingenti quantità di dati, compresi i

dati collegati; strumenti come il Web 2.0 che

permettono di sviluppare una maggiore

interazione con i siti web nonché di creare,

utilizzare e condividere informazioni.

Interfacce avanzate e robot. Si tratta delle

tecnologie di robotica industriale e di servizio,

sistemi cognitivi, interfacce avanzate con

interazione in modalità naturale, dispositivi

mobili, spazi intelligenti e macchine sensibili,

Page 200: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

200

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

che si fondano sul miglioramento delle

prestazioni di calcolo e delle reti e sui progressi

nella capacità di creare sistemi in grado di

apprendere, adeguarsi e reagire.

Micro- e nanoelettronica e fotonica. I temi di

sviluppo in questo ambito comprendono la

ricerca e l'innovazione in materia di

progettazione, i processi avanzati, le linee pilota

di fabbricazione, le relative tecnologie di

produzione.

I driver tecnologici del processo di

rinnovamento

In relazione allo sviluppo di “Smart Cities and

Communities” le tecnologie dell’informazione e della

comunicazione sono alla base di una gestione

intelligente e integrata delle infrastrutture e dei

processi di una città, al fine di perseguire una migliore

sostenibilità economica, energetica e ambientale e

migliorare la qualità della vita dei cittadini. Infatti, la

digitalizzazione dei processi produttivi e gestionali, la

conseguente disponibilità di informazioni e dati da

elaborare e la diffusione di reti di telecomunicazioni a

banda larga, sia fisse sia mobili, consentono la gestione

ottimizzata degli asset di una città, permettendo ad

esempio di ridurne il consumo energetico e la carbon

footprint nonché di offrire servizi migliori alla

comunità.

Il processo di rinnovamento che sta coinvolgendo e

coinvolgerà le città di tutto il mondo può essere

interpretato come una “macro-innovazione di

sistema” (il sistema-città), che al suo interno racchiude

diverse innovazioni di processo, in atto nei vari ambiti

di applicazione (energia, ambiente, mobilità e

trasporti, salute e benessere, istruzione e formazione,

economia, turismo e beni culturali, government e

giustizia), che fa leva su diverse innovazioni di prodotto

e che ne stimolerà di nuove.

Tale macro-innovazione presenta sia fattori trainanti,

dovuti alle esigenze delle città e delle comunità che le

abitano (fattori demand pull), sia fattori stimolanti,

dovuti alla disponibilità e alla recente ampia diffusione

di alcune tecnologie che abilitano tale processo di

cambiamento (fattori technology push) e di altre che

hanno dato origine a un mutamento dei paradigmi di

informazione (World Wide Web e new media) e di

comunicazione (social network e social community)

degli individui che vivono nella odierna “società della

conoscenza”, in cui la tempestività e l’ubiquità nella

generazione e fruizione di contenuti multimediali sono

diventate prerogative imprescindibili (personal mobile

connected devices).

Più precisamente, come si evince dal modello

tecnologico, il paradigma Smart City prevede un flusso

di comunicazione bidirezionale tra le stazioni centrali

di controllo, dove vengono elaborati i dati, e le

infrastrutture, gli edifici, i veicoli, i personal device del

cittadino (smartphone, tablet) e più in generale gli

oggetti connessi a Internet, al fine di consentire il

monitoraggio di parametri e informazioni rilevanti e

abilitare il controllo remoto di alcune operazioni. Le

tecnologie dell’informazione e della comunicazione

sono quindi destinate a giocare un ruolo di rilievo,

consentendo in modo trasversale di realizzare

prodotti, applicazioni e servizi che contribuiscano al

processo di innovazione che coinvolgerà le città e

genererà a sua volta una crescita del mercato delle

tecnologie abilitanti.

Nel dettaglio, i principali driver tecnologici che

spingono al cambiamento sono legati al progresso

tecnologico e alla conseguente evoluzione dei

prodotti, servizi e applicazioni a cui, negli ultimi anni, si

è assistito in diversi settori dell’industria

dell’elettronica, delle telecomunicazioni e

dell’informatica (cfr. box).

La risposta tecnologica alle esigenze di

innovazione

Tenendo in considerazione gli obiettivi principali delle

Traiettorie del Cluster, si riscontra una trasversalità

nelle esigenze di sviluppo, che costituisce la base di un

ragionamento più ampio sulle prospettive di

innovazione per le Smart Communities valido al di là

delle specificità dei singoli settori verticali. In Tabella 37

Page 201: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

201

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

sono riassunti i punti cardine di tali prospettive comuni,

che si possono declinare attraverso l’esigenza di:

accrescere la conoscenza dello stato delle

città e dei cittadini;

valorizzare il patrimonio informativo di enti e

cittadini;

stabilire un dialogo aperto ed efficace con i

cittadini.

Per quanto riguarda l’esigenza di accrescere la

conoscenza dello stato della città e dei cittadini

occorre innanzitutto considerare due fonti di dati che

insieme costruiscono lo “stato della città”: quelli

raccolti automaticamente da sensori installati sul

territorio e quelli generati dai cittadini stessi. Per la

prima parte, ciò che realmente serve (oltre alle

tecnologie indicate) è una soluzione per la integrazione

dei diversi componenti esistenti sul mercato. Lo

scenario ideale sarebbe quello in cui tutti i componenti

“parlano” la stessa lingua usando lo stesso protocollo,

ma nel mondo reale ciò non avviene. Occorre quindi

dare spazio a soluzioni di

“mediatori SW” (tecnicamente chiamati

“middleware”) che da un lato vedano le API per

l'accesso alle basi dati nelle quali memorizzare i dati

raccolti, e dall'altra vedano la pluralità di protocolli

standard e proprietari con cui i sensori commerciali

comunicano. Per la seconda parte (dati generati dai

cittadini) non occorre alcuna specifica tecnologia se

non quelle già ampiamente diffuse. Per questa finalità

si suggerisce una buona integrazione con le reti sociali,

e meccanismi di incentivazione per la generazione dei

dati richiesti. Se il cittadino può, in una fase iniziale,

generare spontaneamente informazioni (ad esempio:

sullo stato delle strade, servizi pubblici o privati di vario

tipo, consumi energetici, servizi di trasporto pubblico e

non, ecc.), questa proattività non persiste nel tempo se

non si provvede a procurare qualche incentivo (sconti

su servizi su cui sono date le informazioni, ranking

dell'utente in base a quanto contribuisce, ecc.).

Quali esigenze? Come affrontarle? Quali tecnologie abilitanti? Quali elementi di innovazione?

Accrescere la conoscenza dello stato delle città e dei cittadini

Facilitare il collegamento al mondo fisico e la raccolta di informazioni e dati

Tecnologie M2M

Sistemi embedded

Miniaturizzazione

Basso consumo

Valorizzare il patrimonio informativo di enti e cittadini

Aumentare la capacità di elaborare, gestire e condividere grandi moli di dati

Tecnologie di Data Management, Big Data

Cloud Computing

High Performance Computing

Ridotti tempi di elaborazione

Trattamento di dati eterogenei

Utilizzo flessibile delle risorse computazionali

Sicurezza e privacy

Stabilire un dialogo aperto ed efficace con i cittadini

Promuovere accesso alle informazioni sempre/ovunque e fruizione innovativa dei contenuti

Reti TLC

Interfacce uomo-macchina

Banda elevata

Connessione in mobilità

Interazione naturale, immediata e multimodale

Tabella 37: Prospettive di innovazione per le Smart Communities.

Sulla valorizzazione del patrimonio informativo di

enti e cittadini il modo più moderno per valorizzare i

dati raccolti (in modo automatico co manuale) è quello

di rendere le informazioni (tutte o in parte) accessibili

per chi volesse sviluppare applicazioni. In seconda

battuta, un approccio meno innovativo ma sempre

efficace e ampiamente sottoutilizzato è la

introduzione di soluzioni di data mining che

consentano di trasformare il dato in informazione,

ovvero traggano dalle enormi moli di dati esistenti un

insieme sintetico di dati comprensibili. Tenendo conto

che esistono diverse categorie di utenti interessate a

vedere i dati (e il relativo livello di dettaglio) da un

punto di vista differente uno rispetto all'altro. Per

Page 202: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

202

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Driver tecnologici del processo di rinnovament0

disponibilità di sistemi embedded sempre più evoluti in termini di miniaturizzazione e bassi consumi energetici:

“pervasive low power systems”, che abilitano la pervasività di oggetti intelligenti e connessi;

digitalizzazione di ogni tipologia di contenuto (documenti, musica, foto, film, libri): “all digital”, abilitante la

digitalizzazione dei processi e la fruizione e condivisione di contenuti multimediali, stimolando la partecipazione del

cittadino;

disponibilità di dati ad accesso libero, resi pubblici da parte di aziende e di enti della pubblica amministrazione in forma

gratuita e immediata (via Web): “open data”, che facilita lo sviluppo di servizi e applicazioni sia da parte delle imprese, sia

da parte del cittadino;

aumento della capacità di memorizzazione persistente di dati in ogni dispositivo, fissi e mobili: “storage growth”,

abilitante l’archiviazione di grandi moli di dati;

aumento della capacità di elaborazione, attraverso nuovi paradigmi di calcolo: “cloud computing”, abilitante

l’elaborazione di grandi moli di dati, la gestione dinamica dei sistemi di elaborazione e che implica la conseguente

ridefinizione dei processi in un’ottica di maggiore efficienza nonché l’affermazione di nuovi modelli di business;

aumento della velocità di connessione ad Internet per il cittadino (anche in mobilità): “(mobile) broadband growth”

abilitando la fruizione di servizi innovativi erogati via Web;

diffusione di dispositivi elettronici, anche personali e mobili, connessi a Internet (TV, decoder DTT, lettori Blu-Ray, game

console, tablet, smartphone, portable media player): “(mobile) connected devices”, abilitando la condivisione di

contenuti e l’accesso a informazioni e servizi ovunque e in ogni momento;

tendenza alla realizzazione di servizi via software: “all software” abilitante la digitalizzazione dei processi della città e

nell’erogazione innovativa dei servizi al cittadino;

diffusione di interfacce uomo-macchina innovative “(mobile) user-centric HMI”, che abilitano un’interazione naturale,

immediata e multimodale con le applicazioni che consentono la condivisione e la fruizione di contenuti.

quanto riguarda i dati forniti o posseduti dagli enti si

può rendere necessario un livello SW di

interpretazione/mediazione in quanto i formati delle

basi dati esistenti sono tra loro diversi (in analogia con

quanto detto al punto precedente per la generazione

del dato da parte di dispositivi autonomi).

Per ultimo, anche nel caso di stabilire un dialogo

aperto ed efficace con i cittadini, il problema si può

scomporre in due parti: da un lato fa parte del dialogo

anche la presentazione di informazioni sul

“funzionamento” della città e sui suoi progetti,

problemi ecc. Questo richiede semplicemente la

disponibilità di un portale dove il cittadino possa

facilmente trovare informazioni. Associato a questo

potrebbe essere utile (per ricevere informazioni dagli

utenti) un servizio di segnalazione problemi o raccolta

di semplici richieste (una sorta di blog/forum). La cosa

essenziale però è che tutto ciò (la presentazione dei

dati e la interazione cittadino/città) sia presidiato e

aggiornato. Le domande lanciate che non ricevono

risposta (anche solo informazioni su quando la cosa è

stata letta, presa in carico, ecc.) sono la peggior

situazione immaginabile, che ha anche l'effetto

spiacevole di allontanare ulteriormente il cittadino

dall'utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalla

città. Occorre un investimento importante anche in

termini di personale che “animi” la community dando

una percezione di “vitalità”. A tutto ciò si aggiunge il

canale di accesso mobile/app, che potrebbe essere

anche solo un metodo diverso per accedere alle stesse

informazioni. Anche in questo caso l'animazione della

comunità rappresenta un aspetto fondamentale.

Page 203: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

203

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Il ruolo del Cluster

Nell’ottica di guidare il processo di sviluppo di ricerca e

innovazione in ambito Smart Communities, il Cluster

ha sviluppato un’agenda di temi prioritari e attivato un

processo di confronto stabile e permanente con gli

stakeholder istituzionali e con gli attori della ricerca e

dell’industria al fine mantenere tale agenda allineata

con le esigenze della domanda di innovazione e le

opportunità dell’offerta tecnologica.

Il primo risultato di tale confronto è una roadmap che

identifica le sfide sociali chiave associate alle esigenze

dei singoli individui e delle comunità e

conseguentemente le linee prioritarie per lo sviluppo di

comunità intelligenti, delinea gli obiettivi da

conseguire, individua le direzioni tecnologiche

prioritarie per una risposta efficace alle sfide sociali e

traccia scenari di evoluzione futura verso cui far

convergere le progettualità del Cluster.

Per ottenere questi risultati e realizzare sinergie

efficaci anche rispetto ai molteplici domini applicativi

delle comunità intelligenti, l’azione del Cluster sarà

rivolta a:

integrare i diversi modelli e le competenze

innovative, evitando lo sviluppo di iniziative

isolate e la parcellizzazione delle esperienze.

In virtù di tale approccio si intende, da un lato,

favorire il riuso delle esperienze tra le regioni

o le realtà locali, mettendo a fattor comune

buone pratiche amministrative o modelli di

lavoro o esperienze di riorganizzazione dei

processi, dall’altro, valorizzare le

caratteristiche di replicabilità delle soluzioni

tecnologiche in diversi contesti territoriali o

applicativi;

promuovere lo sfruttamento e

l’ottimizzazione di infrastrutture e asset già

disponibili sul territorio, valorizzando i

risultati già raggiunti nei diversi ambiti

applicativi e gli investimenti dedicati;

supportare lo sviluppo di sperimentazioni

con il coinvolgimento di attori chiave quali

pubbliche amministrazioni, soggetti privati e

cittadini, allo scopo di promuovere sin dalle

fasi iniziali della progettazione il confronto

con le esigenze degli utenti finali e la misura

degli impatti delle soluzioni in condizioni il più

possibile vicine a quelle di reale utilizzo;

incentivare la correlazione tra i diversi ambiti

applicativi, stimolando la valorizzazione di

impatti e ricadute cross-dominio dei risultati

delle attività di R&S;

affiancare gli attori della ricerca e innovazione

in tutto il percorso di sviluppo delle

progettualità, individuando e valorizzando

possibili integrazioni con i risultati, le

competenze e le esperienze sviluppate dalle

diverse progettualità attive e passate, in

relazione a tematiche trasversali, strumenti

tecnologici e soluzioni applicative.

Gli sviluppi progettuali saranno supportati e valorizzati

con un’attenzione particolare ad alcuni elementi

chiave, quali:

componenti tecnologiche per lo sviluppo di

funzionalità chiave della soluzione, quali per

esempio rilevazione, comunicazione ed

elaborazione dati oppure elaborazione,

distribuzione e fruizione contenuti;

progettazione dei servizi eventualmente

associati alla soluzione;

modelli economici per l’adozione, la

diffusione e la sostenibilità delle soluzioni

proposte;

condizioni di replicabilità tecnica,

amministrativa/finanziaria e di contesto di

soluzioni o modelli;

misurazione quali-quantitativa degli

impatti e valutazione delle opportunità di

ricaduta in altri ambiti applicativi;

disponibilità di dimostratori, da poter

mettere a disposizione degli Enti o dei

cittadini, per sperimentazione delle ricadute

sia nel dominio sia cross-dominio.

Page 204: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

204

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Da un punto di vista di evoluzione degli approcci

implementativi delle soluzioni tecnologiche, il modello

di sviluppo previsto dal Cluster include il ricorso ad

attività di ricerca e lo sviluppo di soluzioni

sperimentate attraverso test-bed sistemici e Living

Labs. L’attivazione e la stabilità operativa di tali

laboratori nei singoli ambiti territoriali è da considerare

un’azione strategica, in quanto motore importante per

l’efficace indirizzo e trasferibilità dei risultati delle

attività di ricerca e di innovazione in ambito Smart

Communities, anche in relazione a realtà urbane

medio-piccole.

Page 205: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

205

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Prospettive di innovazione per le Smart

Communities

6. Allegati

Page 206: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

206

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Page 207: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

207

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

Allegato A – Partecipanti ai Gruppi di

Lavoro

AIZOON Technology Consulting S.r.l.

Davide Bernardi | Senior Data Scientist - Settore digital risk

Sonia Floris | Program Manager - Data driven innovation, consultancy

Apollonio Mascellino | Business Manager - Settore energia

ALMAVIVA S.p.A.

Alessandra Raffone | Responsabile Progetti di Innovazione e Finanza per l'Innovazione

Graziano Trasarti | Project Manager - Technology competence centers

ANITEC

Tiziano Rognone | Policy Manager

ARTYS S.r.l.

Andrea Caridi | Cofounder and Head of Marketing - Monitoraggio ambientale

ASTER S. Cons. p. A.

Daniele Sangiorgi | Project Manager - ICT Regional Technology Platform

BeMINT S.r.l.

Valentino Moretto | Head of Research and Innovation Area - Settore salute-benessere

Maria Grazia Rosa | Research and Innovation Area - Settore salute-benessere

BITMILL S.r.l.

Daniela Gillone | Direzione Operativa - Soluzioni IoT veloci, smart city

C.H.I.CO. CLUSTER OF HEALTH INNOVATION AND COMMUNITY

Sara Pisano | Coordinamento Progetti - Life sciences

CAMELOT BIOMEDICAL SYSTEMS S.r.l.

Sofia Mosci | Innovation - Machine learning, medical imaging, telemonitoraggio

CISCO SYSTEMS ITALY S.r.l.

Luca Rizzi | Public Sector Manager

CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

Andrea Clematis | Research Director

COLOUREE S.r.l.

Nicola Pisani | Responsabile Business Development - Settore smart cities, smart planning and smart governance

CRG - Centro Ricerche GPI S.r.l.

Dario Betti | Service Designer - Settore smart city, government, salute e benessere, user research e interaction design

CSI Piemonte

Maria Luigia Bosco | Business Information Manager - Servizi e soluzioni applicative per la PA, open government e smart data

Riccarda Cristofanini | Direzione Governo Servizi e Soluzioni applicative per la PA - Responsabilea area comunicazione, cultura e competenze digitali

Adelaide Ramassotto | Program Manager - Sistemi informativi per la PA in ambito energy e facility management

DEDALUS S.p.A.

Sara Luisa Mintrone | Strategic Marketing Executive Manager - E-health specialist

Veronica Moretti | Strategic Marketing Marketing Specialist - E-health specialist

Roberto Ongaro | Business Aevelopment Area Centro-Nord - E-health specialist

DHITECH - DISTRETTO TECNOLOGICO HIGH-TECH S.c.a.r.l.

Francesco Matteucci | Nanotechnology Living Labs

EASYLUMEN S.r.l.

Page 208: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

208

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Emanuele Morelli | Responsabile Comunicazione e Marketing - Settore smart city, smart lighting, IoT

ECAMRICERT S.r.l.

Christian Micheletti | Ricercatore Senior - Settore smart city, esperto in sicurezza di nanomateriali e nanotecnologie

EICAS Automazione S.p.A.

Alberto Stella | Responsabile Prototipazione Applicazioni Innovative - Settori automotive, spazio, automazione industriale.

EMISFERA Soc. Coop.

Franco D’Urso | Responsabile IT - Settore sviluppo web, mobile, windows

ENEA AGENZIA ITALIANA PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE

Arianna Brutti | Ricercatrice - Settore smart city, standard e tecnologie per l'interoperabilità dei sistemi

Roberta Chiarini | Antropologa, Laboratorio Smart Cities and Communities - Divisione Smart Energy, Dipartimento Tecnologie Energetiche

Gianluca D'Agosta | Ricercatore - Settore smart city

Angelo Frascella | Ricercatore - Settore smart city, ICT e interoperabilità

Nicola Gessa | Ricercatore - Settore smart city, ICT e interoperabilità

Claudia Meloni | Ricercatrice, Laboratorio Smart Cities and Communities - Dipartimento Tecnologie Energetiche, Divisione Smart Energy, modelli urbani sostenibili in ambito smart cities and communities, Responsabile progetto Brescia Smart Living

Patrizia Pistochini | Ricercatrice, Liaison Officer - Referente Laboratorio Smart Cities and Communities e Smart Community School per la regione Lombardia

Stefano Pizzuti | Ricercatore, Responsabile Laboratorio Smart Cities and Communities - Dipartimento Tecnologie Energetiche, Divisione Smart Energy

ENERBRAIN S.r.l.

Marco Martellacci | Chief Science Officer - Cibernetica, business intelligence e algoritmi di efficienza energetica

Filippo Ferraris | Chief Product Officer - Applicazione di nuove tecnologie agli edifici

Daniela Raimondo | Research Advisor - Raccolta e analisi di dati energetici con focus sul comfort ambientale indoor

ENERGAID

Franco Venturini | Responsabile Ricerca e Sviluppo - Soluzioni di active thermal insulation e sistemi di building automation

ENGINEERING INGEGNERIA INFORMATICA S.p.A.

Giovanni Aiello | Responsabile Gruppo Innovazione

Pubblica Amministrazione, Open Public Service

Innovation Laboratory - Dipartimento Ricerca e

Innovazione

Diego Arnone | Responsabile Area di Ricerca Smart

Energy Systems - Laboratorio Ricerca e Sviluppo

Luca Bevilacqua | Responsabile Tourism and Cultural

Heritage R&D Lab - Direzione Ricerca e Sviluppo

Lucia Bonelli | Ricercatore Senior - Settore sanità

Roberto Di Bernardo | Responsabile Gruppo Open

Government, Open Public Service Innovation Laboratory

- Dipartimento R&I

Enza Giangreco | Responsabile Gruppo Open Service

Innovation - Direzione Ricerca e Sviluppo

Gabriele Giunta | Senior Researcher, Laboratorio Ricerca

e Sviluppo - Settore smart transport and infrastructure

Ernesto La Mattina | Research Specialist - Head of

Security Intelligence Unit, Lab of Intelligent Systems

and Social Software for Security, Enterprises, Transport

and Infrastructures Research & Development Lab,

Research & Innovation Division

Adriano Rippa | Responsabile Progetti Nazionali -

Laboratorio di Ricerca e Sviluppo

Giuseppe Vella | Project Manager - Esperto in

piattaforme di learning e enterprise social software,

applicazione di dinamiche di gioco e gamification in

mobilità

ENGINEERING - ENGIWEB SECURITY S.r.l.

Maria Giuseppa Guella | Ricercatore Junior - Analista funzionale su piattaforme per social software e learning

ERICSSON S.p.A.

Quinto Fabbri | Head of Digital Agenda - Region Mediterranean, Customer Unit Italy and Libya

ESALIFE

Page 209: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

209

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

Franco Bertora | Senior Resercher

EXEMPLAR S.r.l.

Cosima Fiaschi | Programme Manager - Smart city gruppo energia-ambiente, ottimizzazione multidisciplinare e big data

Valerio Giorgis | R&D Public Funding - Smart city gruppo mobilità, sistemi di supporto decisionali e algoritmi di ottimizzazione

FASTWEB S.p.A.

Alessandro Breda | Business Development Manager

Massimo Falleti | Business Development & Solution Consultant

FINSOFT S.r.l.

Tommaso Ricca | Key-account Manager - Salute e benessere

FONDAZIONE CLUSTER TECNOLOGIE PER LE SMART CITIES & COMMUNITIES – LOMBARDIA

Vittorio Casella | Geomatica, informazione geografica, 3D city models, GIS, urban analytics

Cosimo Musca | Gruppo tematico salute e stili di vita

FONDAZIONE EUCENTRE

Fabio Germagnoli | Direttore Operativo Cluster Tecnologie per le Smart Cities & Communities Lombardia - Sicurezza e monitoraggio del territorio

FONDAZIONE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE

Francesca Brenzini | Communication Manager - Settore cultura e formazione

Alessandro Monti | Project Manager - Settore smart city

Marco Scerbo | EU Project Manager – Mobilità, cultura e turismo

FONDAZIONE TORINO WIRELESS

Gianmarco Piola | Project Manager - Settore smart cities and communities

Barbara Pralio | Technology Manager - Settore smart cities and communities

GENERAL MOTORS GLOBAL PROPULSION SYSTEMS - TORINO S.r.l.

Federico Galliano | Government Relations Manager - Progetti finanziati R&TD nazionali ed europei

GRIFO MULTIMEDIA S.r.l.

Gianvito D’Aprile | Responsabile Formazione e Sviluppo - Settore istruzione e formazione, psicologo del lavoro, ricercatore, progettista di interventi formativi e di processi di apprendimento

Pierpaolo Di Bitonto | Responsabile Ricerca e Sviluppo - Settore serious game & gamification, progettista sistemi intelligenti per l'empowerment dei pazienti cronici e sviluppo del capitale umano

GRUPPO SIGLA S.r.l.

Luca Bianconi | Ricercatore BU Ricerca & Sviluppo, Project Leader - Health e energia, piattaforme cloud based, IoT

Cristiana Degano | Responsabile BU Ricerca & Sviluppo - Analisi e progettazione di sistemi ICT per ambiente, energia, industria, trasporti, salute e cultura

Ilaria Mainenti | Ricercatore BU Ricerca & Sviluppo, Project Leader - Trasporti e mobilità e ambiente, sistemi integrati IoT

HAL SERVICE S.r.l.

Giancarlo Zamboni | Responsabile Ricerca e Sviluppo - Settore smart city, tecnologie di trasmissione wireless

HERITAGE S.r.l.

Pietro Tosco | Digital Content Manager - Modelli di fruizione innovativi per la valorizzazione dei beni culturali

HIT – HUB INNOVAZIONE TRENTINO

Andrea Guarise | Referente Cluster SmartCommunitiesTech

IESOLUTIONS SOLUZIONI INTELLIGENTI PER L'ENERGIA S.r.l.

Andrea Bagnasco | Partner - Spin off Università di Genova

IN.I.T. S.r.l.

Mario Arena | Direttore Commerciale PAL

Andrea Chiocci | Direttore Area Tecnica PAL - Servizi per la Pubblica Amministrazione Locale

INNOVAPUGLIA S.p.A.

Page 210: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

210

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Vincenzo Lagioia | Responsabile Servizio RUPAR - Larga banda e reti

Roberto Scannicchio | Project Manager - Soluzioni ICT applicate al turismo e ai beni culturali

Massimiliano Serafino | Network and Security Engineer, Servizio RUPAR - Larga banda e reti

INTECS S.p.A.

Paolo Coppola | R&D Manager

Susanna Sudati | Senior SW Analyst, Divisione Smart Systems - Progetti di ricerca in ambito mobilità a livello europeo e nazionale, ITS, analisi degli scenari, definizione degli use-cases e standard europei

IREN S.p.A.

Stefano Amelio | Internazionalizzazione e Innovazione

Federico Boni Castagnetti | Internazionalizzazione e Innovazione

Enrico Pochettino | Direttore Internazionalizzazione e Innovazione

Maria Teresa Toscano | Direzione Internazionalizzazione e Innovazione

ISMB - ISTITUTO SUPERIORE MARIO BOELLA

Valeria Caiati | Ricercatrice - Settore smart city, sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni per la mobilità sostenibile

Maurizio Fantino | Responsabile programma Smart Energy - Settore smart energy

ITALTEL S.p.A.

Paolo Comi | Innovation Manager - Settore energia-ambiente, collaborative research projects, cloud, HPC, NFV, SDN, smart grids, smart city, big data, analytics, M2M, IoT

Paolo Crosta | Head of Collaborative Research Projects - Settore energia-ambiente, collaborative research projects, cloud, HPC, NFV, SDN, smart grids, smart city, big data, analytics, M2M, IoT

ITALY TRAVEL COMPANY - BLACK DUCK S.r.l.

Giorgio Ferraguto | Amministratore Unico - Turismo incoming

K-DIGITALE - KB SOLUTIONS S.r.l.

Silvia Michetti | Marketing e Comunicazione

KERBEROS S.r.l.

Gianpaolo Rocchi | Amministratore Unico - Settore monitoraggio energetico

KIUNSYS S.r.l.

Paolo Lanari | Amministratore delegato

Paola Ponticelli | Responsabile R&D - Smart mobility, smart parking e city logistics

LAZIO INNOVA

Valentina Diana | Referente per le Smart Cities

Riccardo Ginanni | Referente per l’Aerospazio e Sicurezza, Tecnologia dei Beni Culturali e Turismo, Green Economy e Energia

Grazia Gulluni | Referente per l’Automotive e Trasporti e per la Formazione

Donatella Piccione | Referente per le Scienze della Vita

LEONARDO FINMECCANICA S.p.A.

Letizia Gabbrielli | Italian and EU Funded Programmes - Progetti R&I

Bruno Saccomanno | Security & Information Systems Division - Marketing & sales, offering portfolio, sistemi ITS

LEPIDA S.p.A.

Sandra Lotti | Responsabile dell’area Strategia & Comunicazione

LIGURIA RICERCHE S.p.A.

Stefania Caballini | Ricercatrice

LOMBARDIA INFORMATICA

Ilario Cosma | Responsabile Funzione Service Management Area Territoriale - Direzione sistemi Regione

Daniele Fulgenzi | Responsabile Area Service Management - DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

MUSEO GALILEO - ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA

Marco Berni | Responsabile Progetti Europei e Speciali

NIS - NETWORK INTEGRATION AND SOLUTIONS S.r.l.

Livia Torterolo | Responsabile Ricerca e Sviluppo - Settore IT, governance & security

Page 211: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

211

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

NOEMALIFE S.p.A.

Gianpiero Camilli | Financing Initiatives Principal - Settore salute e benessere

ON AIR S.r.l.

Maura Mazzarello | Amministratore Delegato - Progettazione di sistemi intelligenti per automazione

Ennio Ottaviani | Responsabile Ricerca e Innovazione - Progettazione di sistemi intelligenti per automazione

PARK SMART S.r.l.

Pierluigi Buttiglieri | Chief Operation Officier - Mobility manager and smart grid Architect

Carlo Sciuto | Chief Marketing Operator - Parking technologies Expert

PROGETTI DI IMPRESA S.r.l.

Stefano Agnoletti | Responsabile Commerciale, Coordinamento progetti in ambito turistico ed eGov -Turismo e promozione territoriale, settore pubblica amministrazione

Angela Giannetti | Project Manager Senior - Settore sanitario e sociale, processi e tecnologie socio-sanitarie

Simone Pistis | Responsabile Ufficio Gare in ambito turistico e-gov, sociale e sociosanitario - Turismo e promozione territoriale, pubblica amministrazione

REGIONE VENETO

Daniele Stecco | Project Manager Finanza Agevolata - Sezione ricerca e innovazione, gestione investimenti

SANTER REPLY S.p.A.

Roberta Caso | Concept Reply BU di Santer Reply SpA - PM progetti ricerca e sviluppo, settore IoT & smart city

Paola Dal Zovo | Senior Consultant

Maurizio Griva | Concept Reply BU di Santer Reply SpA - Responsabile progetti ricerca e sviluppo, settore IoT & smart city

SELESTA INGEGNERIA S.p.A.

Andrea Bollo | Direttore Progetti Strategici - Sistemi di sicurezza fisica e di building management

SI CONSULTING S.r.l.

Paolo Cesario | Direttore Tecnico - Settore trasporti e sicurezza dei sistemi di trasporto

SIA S.p.A.

Stefano Baudino | Account Manager - Divisione public sector

SIIT

Bruno Conterno | Direttore Sviluppo Programmi - Mobilità, safety & security, ICT, automazione

SMARTEC S.r.l.s.

Marica Lo Porto | Smart Planner

Ivan Torretta | Project Manager

SOGES S.p.A.

Bartolomeo Avataneo | Senior Consultant - Progettazione, ricerca socio-economica area policy formative e sviluppo di piani formativi territoriali e aziendali per la formazione continua

Fabrizio Gallante | Direttore Mercato Italia - Private sector

SOGESCA S.r.l.

Giovanni Franco | Responsabile area sviluppo e innovazione - Politiche energetiche e di sostenibilità

Gianfranco Lazzarin | Settore sviluppo e innovazione - Politiche per lo sviluppo sostenibile nei settori primario e terziario

SURGIQ S.r.l. startup innovativa

Ivan Porro | CEO - Healtech multimodale, assistenza sanitaria

SWARCO MIZAR S.p.A.

Paolo Bessero | Senior Marketing Consultant

TEA SISTEMI S.p.A.

Iacopo Borsi | Senior Environmental Modeler - Ricerca e sviluppo, modellistica ambientale, con integrazione in ambiente GIS di codici di simulazione per la risorsa idrica e il trasporto di inquinanti e reti di sensori

TECHFIN S.r.l.

Luigi Miracoli | Consulenza direzionale - Bioingegneria e salute

TOTEM ENERGY S.r.l.

Page 212: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

212

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Guido Maia | Ricerca e Sviluppo - Settore energia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE

Marco Bellandi | Fellow member della Fondazione per la Ricerca e l'Innovazione - Cultura e turismo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA

Davide Giglio | Ricercatore Confermato in Automatica, Responsabile Formazione nel Progetto MIE del cluster TSC

Alessandro Sorce | Ricercatore Thermochemical Power Group - Settore energia e ambiente, smart grids, storage termici, tecnologie dell’idrogeno, biofuels

UNIVERSITÀ DEGLI SUDI DI MILANO – BICOCCA

Marco Martini | Direttore Dipartimento di Scienza dei materiali - Scienza dei materiali, datazioni e archeometria

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

Carla Di Biccari | Energia e BIM

Mariangela Lazoi | cPDMLab - Tecnologie ICT per le industrie

Giovanna Mangialardi | Energia e BIM

Francesco Pettinato | cPDM Lab, Collaborative Product Design Management Laboratory - Ricerca e progettazione iniziative di finanziamento locale, nazionale ed europeo - ricerca e sviluppo in ambito ICT

Laura Schina | cPDM Lab, Collaborative Product Design Management Laboratory - Ricerca, progettazione e sviluppo di soluzioni innovative per valorizzazione e fruizione del patrimonio e dell’offerta culturale e turistica

Salvatore Totaro | Energia

Daniela Vestito | cPDM Lab - Valutazione e gestione del cambiamento di sistemi organizzativi, formazione e politiche del lavoro

UNIVPM - UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE

Paolo Cicconi | Dottore di Ricerca, Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale - Simulazioni, green vehicles, user centered design, model based engineering, knowledge based systems, life cycle assessment, life cycle costing, batterie li-ion

Gabriele Comodi | DIISM Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche, Ricercatore di "Sistemi per l'energia e l'ambiente" - Domotica, smart cities, cogenerazione, generazione distribuita e audit energetici

WEIJI COMUNICAZIONE S.r.l.

Anna Buzzetti | Product Specialist - Settore IT

Davide Picotto | Direttore commerciale - Progetti editoria scolastica

X-POP S.r.l.s. Startup innovativa

Marco Cascio Mariana | C.E.O. & General Manager, Settore Smart City & IOT - Energy Manager, Geologo, smart Planner, Progettista di modelli industriali M2I, IoT mobilità sostenibile, efficienza energetica, smart city

Carmelo Albani | Responsabile Innovazione e sistemi ICT/IOT, Settore Smart City & Smart Grid - Esperto gestione energetica, Progettista di sistemi ICT, IOT in ambito smart city

Page 213: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

213

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

Aziende partecipanti

Page 214: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

214

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Organismi di Ricerca partecipanti

Enti e Associazioni partecipanti

Page 215: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

215

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

Allegato B - Progetti di Ricerca e Sviluppo dei partecipanti ai Gruppi di Lavoro

MOBILITÀ

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

ICSI | Intelligent Cooperative Sensing for Improved traffic efficiency

FP7 ICT-2011-8; ICT-2011.6.7

ICSI definisce un Intelligent Transportation System (ITS) basato su una Piattaforma Dati Distribuita che consente il rilevamento cooperativo dalle sorgenti dati connesse al sistema. La soluzione proposta è di tipo "ITS orizzontale" in cui l'intelligenza è distribuita su una rete di dispositivi che raccolgono/processano dati localmente da sorgenti eterogenee. La validità della soluzione è stata valutata nei due test-bed di Pisa (Scenario mobilità Urbano) e Lisbona (Scenario mobilità extra-urbano).

1/2012-12/2015

MOBIWALLET | Mobility and Transport Digital Wallet

FP7 CIP-ICT-PSP-2013-7

MobiWallet ha l’obiettivo di fornire un sistema di mobilità integrato e interoperabile: soluzioni tariffarie interoperabili nelle aree gestite dai 4 pilot (Spagna, Italia, Inghilterra e Serbia). Il pilot italiano si sviluppa nelle città di Pisa e Scandicci (Firenze) coinvolgendo centinaia di utenti. Il progetto è stato premiato ai Light Rail Awards a Londra in ottobre 2915 come Best Customer Initiative 2015.

02/2014-07/2016

TIMON | Enhanced real time services for an optimized multimodal mobility relying on cooperative networks and open data

H2020 MG-2014

TIMON ha l'obiettivo di fornire una struttura di servizi a tutti gli utenti dell'ecosistema trasporti: i driver, gli utenti della strada vulnerabili e le imprese. I servizi TIMON saranno strutturati in alcuni settori chiave: servizi di assistenza alla guida, servizi per gli utenti della strada vulnerabili, servizio pendolare multimodale. Il progetto prevede anche due pilot per il test in ambienti reali, uno da effettuarsi a Helmond (Paesi Bassi), focalizzato sulla validazione delle prestazioni tecniche del sistema; e un altro nella città di Lubiana (Slovenia) per testare i servizi TIMON con utenti finali.

06/2015-11/2018

DOROTHY | Development Of RegiOnal clusTers for researcH and implementation of environmental friendlY urban logistics

FP7 REGIONS-2012-2013-1

DOROTHY ha lo scopo di favorire la nascita di cluster di innovazioni fondati su imprese, centri di ricerca, associazioni e pubbliche amministrazioni del settore; e di generare l’adozione, da parte delle regioni partner (Toscana, Italia; Oltenia, Rumania; Valencia, Spagna; e Lisbona-Valle del Tago, Portogallo), dei cosiddetti “Joint Action Plan” che forniranno un set di politiche e azioni da implementare al fine di strutturare dei cluster di innovazione e favorire l’adozione di iniziative tali da implementare la sostenibilità del settore della logistica urbana a livello locale”.

06/2013-06-2016

SmAll | Mobility as a service for all

EIT-KIC-ULM Future Urban Life and Mobility

SmAll è incentrato sulla definizione di un framework per orientare l'ecosistema della mobilità a livello europeo verso un modello di "mobilità come servizio", permettendo agli operatori di mobilità di offrire nuovi servizi e soluzioni più flessibili e personalizzati per la mobilità dei cittadini.

1/2016-12/2016

ITS ITALIA 2020 | Intelligent Transportation System Italia 2020

MIUR Cluster Tecnologici CLUSTER INTERMODALITA'

ITS ITALIA 2020 propone la progettazione e messa a punto di soluzioni basate sulle ICT a supporto della logistica e dei processi di trasporto, con un focus particolare sul trasporto multimodale delle merci. Il sistema nel suo complesso andrà a sviluppare soluzioni per: il monitoraggio e la diagnostica del veicolo e delle infrastrutture; la misurazione dei parametri relativi alle merci trasportate; la gestione e il controllo degli accessi nei nodi della filiera; la localizzazione del veicolo e del carico; la tariffazione intelligente; la gestione del flusso di informazione tra i diversi nodi; e la gestione dei documenti.

03/2014-03/2017

EASY RIDER | Enhancement of sustAinability and SafetY of mobility by integRating Intelligent roaDs, vEhicles and seRvice

Bando MiSE INDUSTRIA 2015 - Mobilità Sostenibile

Easy Rider ha due obiettivi strategici: la riduzione dell’impatto ambientale del traffico veicolare e l’aumento della sicurezza della mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Easy Rider si prefigge, pertanto, di progettare e implementare una rete di comunicazione tra veicoli, centri di controllo ed infrastrutture stradali che abiliti l'erogazione di servizi per l’infomobilità e per la sicurezza del traffico in contesti urbani, con la possibilità di estenderla anche in ambito extraurbano.

03/2014-03/2017

MAGAZZINO VIAGGIANTE: nuove prospettive per la distribuzione nella filiera agroalimentare

Bando MiSE INDUSTRIA 2015 - Mobilità Sostenibile

MAGAZZINO VIAGGIANTE è un progetto di ricerca (Industria 2015) che ha affrontato la complessità logistica delle merci deperibili con soluzioni innovative quali l’integrazione di sensori e nuove tecnologie abilitanti. Il focus del progetto è incentrato sulla definizione di un modello logistico innovativo (ottimizzato, flessibile e di qualità), in grado di garantire la tracciabilità del prodotto e del contenitore con cui viene venduto.

10/2011-03/2015

Page 216: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

216

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

MOBILITÀ

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

LIMPID | Live Inducement of Multimodality by Promoting the Internet of Data

POR FESR 2007/2013 Asse 1 Innovazione e transizione produttiva

LIMPID sfrutta il concetto dell’Internet of Data per trattare il problema dei trasporti, utilizzando la conoscenza distribuita per la creazione di servizi e per il coordinamento della mobilità urbana. Gli obiettivi sono: creare nuove fonti dati per il monitoraggio del traffico e di altri parametri, derivanti dagli utenti dai mezzi di trasporto e da elementi infrastrutturali; utilizzare i dati raccolti per creare servizi utili ai cittadini e alimentare un Decision Support System (DSS) che permetta di monitorare lo stato del traffico (anche in maniera dinamica) e di fornire un supporto decisionale alla pubblica amministrazione; utilizzare i dati raccolti come base per un sistema di gestione della multimodalità lato utente (tramite una App) e per effettuare operazioni di estrazione di informazioni e forecasting (utili sia agli utilizzatori finali che per la PA).

01/2015-10/2015

DIECI | Dispositivi ad inchiostro elettronico per la città intelligente

Regione Liguria PAR FAS Polo Transit

DIECI ha l’obiettivo generale di studiare un sistema che consenta di implementare politiche intelligenti di regolazione della mobilità mettendo in comunicazione gli elementi coinvolti nei processi di mobilità e gestendo le politiche in tempo reale a seconda delle condizioni a contorno (domanda, congestione, parametri ambientali, etc.). Il progetto punta a: studiare e realizzare un prototipo fisico di tessera EPD, un prototipo di colonnina di lettura/scrittura tessere EPD, l'interfacciamento delle tessere EPD con smartphone NFC; progettare e sviluppare applicazioni per Android per l'integrazione dei nuovi titoli; e realizzare un sistema di centro di controllo per la raccolta delle informazioni e la distribuzione delle stesse generando interazioni tra centri di controllo e canali informativi esistenti.

05/2014- 04/2016

Page 217: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

217

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

ENERGIA E AMBIENTE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

Flexmeter H2020 LCE 7-2014

Flexmeter si propone di analizzare la possibilità di un sistema di smart meters multiservizio (con focus su quelli elettrici) sottesi ad una piattaforma di raccolta e trasmissione dati univoca (in analogia a quanto richiesto dall’AEEG nella delibera 393/2013). Il progetto analizzerà inoltre le possibilità offerte dalle metodologie NIALM sulle analisi dei consumi elettrici disaggregati.

01/2015-12/2017

Empowering IEE Programme IEE/12/697/SI2.645843

Empowering intende fornire strumenti efficaci e di facile consultazione all’utente finale per risparmiare energia; in particolare saranno proposte a 2000 utenti di energia elettrica e 1100 di teleriscaldamento (a Torino e Reggio Emilia) informazioni aggiuntive attraverso una “bolletta intelligente” e un online tool sui siti internet delle Utilities partecipanti.

04/2013-03/2016

DIMMER FP7 DIMMER consiste nello sviluppo di efficaci interfacce web che forniscano feedback in tempo reale sull’impatto energetico dei comportamenti degli utenti a livello di quartiere. In particolare, il dimostratore italiano sarà ubicato in Torino (quartiere Politecnico) ed è incentrato su sistemi software in grado di ottimizzare l’erogazione di calore per il teleriscaldamento e valutare in tempo reale l’efficienza degli scambiatori di calore.

10/2013-09/2016

Store&Go | Innovative large-scale energy STOragE technologies AND Power-to-Gas concepts after Optimisation

H2020 LCE 9-2015; H2020-LCE-2015-3

Store&Go dimostrerà come nuovi sistemi di Power-to-Gas (PtG) potranno aiutare il bilanciamento tra generazione tradizionale e FER, verificando tale impostazione in tre sistemi reali in Europa. Il progetto ha l’ambizione di valutare la possibilità di integrazione del sistema di storage PtG in sistemi di produzione e distribuzione dell’energia all’avanguardia. Usando il processo di metanazione come “bridge”, il sistema PtG potrà risolvere, direttamente o indirettamente, il problema della produzione fluttuante da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).

01/2016-12/2019

PROBIS CIP Call 65/G/ENT/CIP/13/N02C021

PROBIS ha come oggetto la ridefinizione di tutte le fasi di un appalto di innovazione incentrato sul tema di un Energy Management System innovativo per la gestione dell'energia del patrimonio immobiliare comunale: dall'identificazione dei requisiti e dei bisogni (sulla base di quello che sarà il pilota che verrà realizzato), al dialogo con il mercato, alle specifiche delle performances funzionali, ai criteri di premialità, fino agli aspetti prettamente legali e normativi che un appalto di innovazione deve possedere nonché all'elaborazione della relativa documentazione e contrattualistica. I modelli di appalto saranno sperimentati in 4 città.

11/2013-11/2016

CELSIUS FP7 CELSIUS intende perseguire l'efficientamento energetico in aree urbane ad alta densità mediante il recupero del calore prodotto da diverse fonti di emissione. Ad ogni città è stato affidato il compito di produrre un impianto pilota per realizzare e verificare una particolare modalità di ottenimento dell'efficientamento energetico.

04/2013-03/2017

Biometh-ER Life+ 2012 Biometh-ER ha l’obiettivo di dimostrare la fattibilità tecnica e la sostenibilità della produzione di biometano per promuovere la filiera bioenergetica, mediante la realizzazione di impianti dimostrativi per l’upgrading di biogas e per la produzione di biometano, ai fini dell’immissione nella rete del gas naturale e come biocarburante per autotrazione. Gli impianti saranno progettati, gestiti e manutenuti in base alle tecnologie più recenti ed innovative: l’intero sistema sarà tenuto sotto controllo per tutta la durata del progetto e i risultati del funzionamento degli impianti pilota verranno successivamente esaminati e comunicati ai partner di progetto interessati.

10/2013-03/2018

SETA: An open, sustainable, ubiquitous data and service ecosystem for efficient, effective, safe, resilient mobility in metropolitan areas

H2020 ICT-16-2015

SETA ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni di mobilità avanzata basate sulla integrazione di dati multi-canale e multi-sorgente (con particolare focus sulla parte crowd-sourced), sull’applicazione di modelli avanzati di simulazione e previsione finalizzati alla gestione delle emergenze, all’erogazione di servizi di info-mobility integrata, alla pianificazione di medio lungo periodo.

02/2016-01/2019

Page 218: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

218

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

ENERGIA E AMBIENTE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

MARSOL | Demonstrating Managed Aquifer Recharge as a Solution to Water Scarcity and Drought

FP7 ENV.2013.WATER INNO&DEMO-1, 2013-2016

MARSOL ha come obiettivo la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche, la mitigazione delle siccità, trovare contromisure per la disponibilità di acqua, sostenere l'approvvigionamento idrico dell’agricoltura per lo sviluppo socio-economico rurale, combattere gli inquinanti legati all’agricoltura, sostenere il futuro approvvigionamento idrico urbano e industriale e limitare l’intrusione dell'acqua di mare nelle falde acquifere costiere. Otto siti sono stati selezionati per dimostrare l'applicabilità di MAR (Managed Aquifer Recharge) utilizzando varie fonti d'acqua, che vanno dalle acque reflue trattate fino all’acqua di mare dissalata, e una varietà di soluzioni tecniche.

12/2013-11/2016

FREEWAT | Free & Open Source Software Tools for Water Resources Management

H2020 Water-4a-2014, 2015-2017

FREEWAT ha l’obiettivo di promuovere la gestione delle risorse idriche attraverso la semplificazione dell'applicazione della Water Framework Directive e altre direttive correlate alle acque. Il risultato principale di FREEWAT sarà un ambiente di modellazione integrata open source e GIS di dominio pubblico, per la simulazione della quantità e la qualità delle acque superficiali e sotterranee, con un modulo di gestione e pianificazione dell’acqua integrato.

04/2015-09/2017

SmartP2G2 EIT-ICT Lab SES 1 Priority 1

SmartP2G2 intende sperimentare l'uso degli elettrolizzatori come carichi controllabili in grado di fornire servizi ancillari alla rete e di produrre e distribuire idrogeno per l'industria. L'elettricità che alimenterà l'elettrolisi dell'acqua sarà essenzialmente proveniente da fonti rinnovabili intermittenti.

01/2016-12/2016

MMG-S | Modular Microgrid Services

EIT-ICT Lab SES 1 Priority 1

MMG-S fornirà software e hardware per progettare, configurare, operare ed ottimizzare soluzioni di microgrid ad energia verde. L’obiettivo è quello di indirizzare il mercato dei produttori di energia indipendenti dalla rete e capaci di alimentare eventi (come fiere, festival, concerti ecc.) con soluzioni sostenibili, ecologiche ed economiche.

01/2016-12/2016

Nrg4cast - Energy Forecasting

FP7 EEB-ICT-2011.6.5

Nrg4cast ha l’obiettivo di produrre e verificare il funzionamento di un sistema informatico (software e piattaforma hardware) che renderà disponibile un sistema previsionale di fabbisogno energetico via applicazione Web, attraverso di un pilota dimostrativo per ottenere miglioramenti dell'efficienza energetica di edifici di proprietà pubblica in un contesto urbano.

01/2013-12/2015

BlueSCities – Making water and waste smart

H2020 BlueSCities intende sviluppare una metodologia di gestione dei comparti acqua e rifiuti, identificando le possibili sinergie e integrando l’utilizzo di nuclei tecnologici utilizzati nella gestione smart di altre aree prioritarie quali l'energia, i trasporti e l'ICT.

02/2015-01/2016

BeAware | Boosting Energy Awareness with Adaptive Real-time Environments

FP7 Call FP7-ICT-2009-4

BeAware ha avuto come scopo principale quello di aumentare la consapevolezza energetica aiutando i cittadini ad un uso virtuoso dell'energia usata in ambiente domestico. Il progetto ha previsto lo sviluppo di sensori non intrusivi capaci di rilevare l’electrical signatures dei dispositivi elettrici, lo sviluppo di una Web Energy Service Platform in grado di mettere in comunicazione tutti i dispositivi elettronici all'interno di una stessa rete domestica e lo sviluppo di un’interfaccia utente tridimensionale su smartphone, dove ogni singolo dispositivo elettrico presente nella casa mostra in tempo reale il proprio reale comportamento energetico.

05/2008-04/2011

Nobel Grid | New Cost Efficient Business Models for Flexible Smart Grids

H2020 LCE-2014-3

Nobel Grid ha l’obiettivo di realizzare strumenti avanzati e servizi ICT per le cooperative di DSO energetici e rivenditori di medie dimensioni, così da permettere un più attivo coinvolgimento dei consumatori, attraverso nuovi schemi demand response, e la flessibilità del mercato attraverso nuovi modelli di business per gli aggregatori e ESCO.

10/2015-06/2018

FINSENY | Future Internet for Smart ENergY

FP7 FI-PPP

FINSENY ha lavorato all’identificazione dei requisiti ICT per i Smart Energy Systems. Questo ha portato alla definizione di nuove soluzioni e standard, verificati in un pilota in grande scala su tutto il territorio Europeo. I risultati del progetto hanno contribuito alla costruzione di una infrastruttura sostenibile di Smart Energy, basata su nuovi prodotti e servizi, a beneficio di tutti i cittadini europei e dell’ambiente.

04/2011-03/2013

INGRID | High-capacity hydrogen-based green-energy storage solutions for grid balancing

FP7 ENERGY.2011.7.3-2

INGRID progetta e sviluppa un sistema innovativo in grado di contribuire al bilanciamento energetico della rete e al miglioramento della qualità della potenza, instaurando un regime di collaborazione con i sistemi di gestione delle reti.

07/2012-06/2016

Page 219: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

219

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

ENERGIA E AMBIENTE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

GEYSER | Green networked Data Centres as Energy Prosumers in smart city environments

FP7 SMARTCITIES-2013

GEYSER sta sviluppando strumenti di monitoraggio ed ottimizzazione delle risorse energetiche che consentiranno ai Data Centre di acquisire quella flessibilità di domanda energetica che consenta la fornitura di servizi di regolazione alla rete elettrica e il trading di energia elettrica e termica all’interno di un mercato locale, a livello della Smart City. È un framework concettuale e software in grado di consentire ai Data Centre che soddisfino un insieme minimo di requisiti relativi all’efficienza energetica di assumere un ruolo attivo nel contesto della Smart City e della Smart Grid.

11/2013-10/2016

GREENERNET | Advanced Flow Battery Energy Storage Systems in a Microgrid Network

H2020 FTIPilot-2015-1

GREENERNET svilupperà una batteria al flusso organica altamente innovativa, integrata in una microgrid ottimizzata gestita da un Sistema di Gestione dell’Energia intelligente. Partendo da un prototipo di batteria a flusso AQDS (anthraquinone di-sulphonate), verrà sviluppata una versione da 10kW integrata con una microgrid per applicazioni per applicazioni energetiche distribuite. In particolare il focus sarà sullo storage distribuito e sull’integrazione delle rinnovabili per microgrid residenziali.

24 mesi dal kick-off (in via di definizione)

ELSA | Energy Local Storage Advanced System

H2020 LCE-08-2014

ELSA porta alla maturità soluzioni di storage distribuito. Il suo obiettivo è quello di consentire la loro integrazione nel sistema energetico e il loro uso commerciale. ELSA risponde alle esigenze di sviluppo esistenti combinando batterie di 2° vita con un innovativo sistema locale di gestione di energia basata su ICT, al fine di sviluppare un sistema di accumulo di energia economico, scalabile e facile da implementare.

03/2015-02/2018

Intellisec EIT-ICT Lab SES 1 Priority 1

Intellisec svilupperà una piattaforma integrata di security data analytics che sia in grado di identificare, in modo affidabile veloce ed efficiente, minacce avanzate e persistenti contro la smart grid. La soluzione proposta integra un’ampia gamma di sorgenti informative pubbliche e private e usa un framework di processamento in realtime di dati di sicurezza per la ricerca di pattern e per la rilevazione di eventi di correlazione.

01/2016-12/2016

MGInnoC | Decentralized Micro Grid Infrastructure Innovation Center

EIT-ICT Lab SES Smart Energy Systems

MGInnoC affronta il problema del dimensionamento dell’analisi economica, basata su simulazione, delle microgrid sia esistenti che da progettare ex novo. Partendo da soluzioni tecnologiche mature, fornite dai partner come output di precedenti progetti di ricerca, il progetto analizza anche possibili modelli di business per portare la soluzione integrata sul mercato.

01/2015-12/2015

INERTIA | Integrating Active, Flexible and Responsive Tertiary Prosumers into a Smart Distribution Grid

FP7 ICT-2011.6.1 - Smart Energy Grids

INERTIA è un approccio "Internet of Things" al problema di gestione dell'energia. I consumatori diventano gradualmente "prosumer", le famiglie producono la propria energia verde, che vendono quando non riescono a usarla e ne comprano quando quella generata non basta. Tutti questi "prosumer hub" diventano nodi attivi e sono equipaggiati con la giusta tecnologia per fornire informazioni contestuali alla rete.

10/2012 - 9/2015

Success | Securing Critical Energy Infrastructures SUCCESS - Securing Critical Energy Infrastructures

H2020 DRS-2015

Success è un approccio globale per l'analisi delle minacce e delle contromisure con particolare attenzione alle vulnerabilità introdotte dai nuovi contatori intelligenti. La sfida principale è quella di creare condizioni in grado di garantire l’affidabilità della rete anche in futuro.

05/2016 - 04/2019

FINESCE | Future INternEt Smart Utility ServiCEs

FP7 FI.ICT-2011.1.8

FINESCE ha realizzato a fatto funzionare piloti in 7 paesi Europei, indirizzando un uso efficiente dell’energia in edifici industriali e residenziali, sviluppando un nuovo mercato dell’energia per prosumers, costruendo virtual power plant, e usando veicoli elettrici come elementi di un Sistema di demand response, motivando i fornitori di energia a muoversi dalla gestione reattiva alla gestione pro-attiva della rete energetica per meglio bilanciare l’intermittenza delle fonti rinnovabili con strumenti ICT.

03/2013- 09/2015

CIVIS FP7 SMARTCITIES-2013

CIVIS ha l’obiettivo di definire e sperimentare in due paesi europei (Italia e Svezia) una piattaforma tecnologica che consenta ai consumatori e ai micro-produttori privati di utilizzare e gestire al meglio le energie rinnovabili.

09/2013-09/2016

Decision Theatre FAR Smart Cities

Decision Theater sviluppa una piattaforma di servizi dedicati alla modellazione e validazione delle scelte di pianificazione strategica della PA. Tra i dimostratori è prevista una sperimentazione sull’ambito Energia che coinvolgerà il Comune di Torino e Regione Piemonte.

01/2014-12/2016

Page 220: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

220

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

ENERGIA E AMBIENTE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

ENERGETIC | Tecnologie per l’ENERGia e l’Efficienza energETICa

PON CONV FESR RICERCA E COMPETITIVITÀ 2007-2013

ENERGETIC affronta problematiche di tecnologia dei sistemi fotovoltaici e per l’efficienza energetica con un approccio ampio, su aspetti concernenti materiali, dispositivi, e ICT. Il Progetto si focalizza su quattro ambiti applicativi: tecnologie per la generazione dell’energia per via fotovoltaica; nuovi processi ed architetture per Transistor di potenza, adoperati pervasivamente in applicazioni in cui l'efficienza energetica è cruciale; sistemi hardware per l’efficienza energetica; e infrastrutture software a supporto dell’efficienza energetica su scala home, building e campus.

01/2012-12/2015

DEMAND | DistributEd MANagement logics and Devices for electricity savings in active users’ installations

PON 2015 DEMAND è un sistema di direct load control per utenze elettriche dei settori residenziale, terziario e industriale tramite l’utilizzo di un dispositivo embedded, chiamato energy gateway, in grado di: interagire con gli altri utenti tramite la rete internet per negoziare le decisioni da intraprendere in risposta alle richieste del fornitore di servizio o del distributore; controllare i carichi elettrici che possono essere oggetto di regolazione tramite tecnologie di accesso locale.

24 mesi dal kick-off (in via di definizione)

BSL | Brescia Smart Living

FAR BSL pone il focus su aspetti di sicurezza e servizi efficienti per uno “smart district” innovativo dal punto di vista energetico, funzionale, sociale, grazie alla integrazione delle diverse reti (termiche, elettriche, gas, acqua, illuminazione pubblica, rifiuti). Inoltre il cittadino viene coinvolto nella vita del distretto attraverso tecnologie abilitanti per la consapevolezza dei propri consumi e nuovi servizi per la sua salute, sicurezza e benessere; la comunitàviene attivata verso una nuova coesione e partecipazione alla vita sociale.

03/2015-02/2018

City 2.0 Legge Finanziaria 2010

City 2.0 sviluppa una serie di tecnologie e metodologie che permettono di integrare reti di sensori, sistemi di comunicazione e applicazioni intelligenti per rendere più efficiente la gestione di reti urbane connesse a servizi pubblici. Le applicazioni sono state sperimentate a L’Aquila, dove è stato realizzato un anello viario intelligente (Smart Ring) che comprende servizi di illuminazione intelligente, gestione energetica di reti di edifici, mobilità innovativa, monitoraggio ambientale e partecipazione attiva dei cittadini.

05/2011-12/2015

Res Novae | Reti Edifici strade Nuovi obiettivi Virtuosi per l'Ambiente e l'Energia

PON R&C 2007-2013

Res Novae ha l'obiettivo di sviluppare un sistema di gestione avanzata dei flussi energetici basato sull’integrazione di tecnologie innovative in ambito energetico e informatico al fine di ridurre i costi energetici, potenziare la multi-generazione diffusa di energia da fonti rinnovabili, contenere l’impatto ambientale e accrescere la consapevolezza energetico-ambientale dei cittadini. La sperimentazione è a Cosenza e Bari.

11/2012-10/2015

Smart Basilicata PON R&C 2007-2013

Smart Basilicata mira allo sviluppo di una “smart community lucana” combinando valorizzazione del patrimonio naturale, efficienza energetica, mobilità sostenibile e sicurezza attraverso l’innovazione nei processi organizzativi, modelli gestionali e soluzioni tecnologiche innovative per ottimizzare l’efficienza nella gestione sostenibile delle risorse naturali.

10/2015-09/2018

PELL | Public Energy Living Lab

Accordo di Programma tra ENEA e MSE per la Ricerca sul Sistema Elettrico

PELL è un Living Lab nel settore dei servizi pubblici realizzato attraverso un centro di raccolta dati e diagnostica in tempo reale su consumi energetici e prestazioni di impianti di illuminazione pubblica e di edifici pubblici. L’infrastruttura è composta da sensori, sistemi di trasmissione dati in tempo reale, modelli per la elaborazione dei dati e calcolo dei Key Performance Indicators; sistema cloud open-data centralizzato, per la raccolta, l’analisi e la redistribuzione dei dati; il tutto in corso di sperimentazione su alcuni impianti illuminotecnici del sud Italia.

10/2015-09/2018

Risparmio di

energia elettrica

nei settori: civile,

industria e servizi.

Gestione ottimale

di rete di edifici

Accordo di Programma tra ENEA e MSE per la Ricerca sul Sistema Elettrico

Il progetto riguarda la realizzazione di un pilota dimostrativo di smart district, presso il C.R. ENEA della Casaccia, al fine di qualificare sperimentalmente servizi smart applicabili in ambito urbano. L’architettura dello Smart Village ha come infrastruttura di base il sistema dell’illuminazione pubblica in grado di integrare altri servizi smart, quali la gestione della mobilità interna e le reti di edifici a controllo remoto, il tutto gestito da una piattaforma integrata ICT localizzata in un control room.

10/2012-09/2015

SITE | Sistemi

Intelligenti per lo

sviluppo di

Tecnologie

Energetiche

D.Lgs. 297 MIUR

SITE si articola in due linee di progetto indipendenti: 1) “Algoritmi e modelli di gestione di un distretto energetico” che prevede quindi sia attività di studio che attività implementative, il cui obiettivo finale è la realizzazione di un pilota di “distretto energetico” e di un pacchetto SW che ne analizzi i comportamenti e ne ottimizzi le prestazioni, nonché lo studio del modello teorico del sistema e dei suoi componenti, validato attraverso il prototipo stesso. 2) “Sistema integrato per la gestione di rifiuti nucleari” che propone lo studio e lo sviluppo di tre

01/2015-01/2017

Page 221: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

221

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

ENERGIA E AMBIENTE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

tipologie di item per il decomissioning e la gestione dei rifiuti operazionali di impianti nucleari.

EDEN POR FESR 2007-2013

EDEN prevede lo sviluppo di un sistema di analisi e gestione ottimizzata dei consumi energetici (riscaldamento) di tre scuole del Comune di Torino; oltre agli aspetti più tecnici, il progetto prevede un sistema di education energetica, gamification e user engagement a livello di studenti, professori e genitori delle scuole prescelte.

EPSEM POR FESR 2007-2013

EPSEM è un modello software web based di un impianto per la produzione di energia, che ha l’obiettivo di ottimizzarne il funzionamento e permettere di sperimentare l’impatto conseguente a variazioni di configurazione. Il modello, attraverso una rappresentazione schematica dei componenti dell’impianto, dovrà permettere di simularne il funzionamento, in relazione ad opportuni parametri fisici ed ingegneristici.

08/2014-12/2015

Sviluppo di un modello integrato di Smart District Urbano

Accordo di Programma tra ENEA e MSE per la Ricerca sul Sistema Elettrico

Il progetto si focalizza sullo sviluppo e la integrazione di nuove tecnologie per la trasformazione di un distretto urbano in uno smart district. Tutte le tecnologie sviluppate nelle varie linee di attività (district safety & security, smart community, smart buildings, smart lighting, smart mobility) saranno integrate tra loro, testate in un contesto sperimentale ed infine e qualificate su un vero distretto urbano.

10/2015-09/2018

Stagionatura ENERGAID

Finanziamento privato

Stagionatura ENERGAID è stato un pilota per la tecnologia di isolamento termico attivo applicata alla realizzazione di ambienti a temperatura controllata ad energia prossima a zero. La validazione della tecnologia è stata effettuata per un processo alimentare industriale che prevede il mantenimento della temperatura costante nel tempo a +17°C +/-1. Ha dimostrato la fattibilità, evidenziando miglioramenti indotti al prodotto, elevata sostenibilità complessiva, oltre a notevole stabilità della temperatura nel tempo. Successivamente si è analizzato e valutato come molto interessante e fattibile l’obbiettivo di estenderne l’applicazione per climatizzare in tutto l’arco dell’anno ad energia prossima a zero grandi ambienti ad uso multifunzionale (sportivo, sociale, ecc.) e produttivo, anche per applicazioni nelle regioni del centro- sud Italia.

03/2013-08/2015

ALYT Finanziamento privato

ALYT prevede lo sviluppo di una soluzione HW/SW per la gestione dell’ambiente delle case. In particolare, lo sviluppo HUB e SW di gestione finalizzato ad essere un elemento abilitante per sistemi di: Security, Smart Home, Energy saving.

ETa | Energy Trading aizoOn

Finanziamento privato

ETa prevede lo sviluppo di una piattaforma per la gestione del mercato/processi midstream gas. In relazione alle attività della community si pensa all'utilità della replicazione delle tecnologie utilizzate per la previsione dei consumi GAS. Essendo la componente algoritmica (7 modelli matematici concorrenti/pesati) particolarmente adatta alla previsione del consumo civile, ben si adatta all'impiego per attività in scope ove è necessaria una previsione puntuale per il bilanciamento della rete e, in generale, per l'ottimizzazione della produzione.

Page 222: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

222

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

CULTURA E TURISMO

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

VECTOR | A Vocational and Educational Curriculum Design from a Sector Skills Alliance on Tourism

ERASMUS+ Sector Skills Alliance

VECTOR ha l’obiettivo di progettare e definire un innovativo curriculum professionale inerente il settore del turismo. L'idea è quella di fornire sia alle persone giovani sia a quelle qualificate, nuove competenze individuate nel settore turistico al fine di aumentare la competitività di questo settore a livello comunitario. Il nuovo curriculum, inerente la figura del "Destination Manager", potrà operare autonomamente come consulente turistico, o potrà svolgere la propria attività per conto di una rete di imprese pubblico/private, o creare una propria impresa innovativa in grado di intercettare l'interesse e amplificare l'attrazione turistica dei territori coinvolti.

11/2015-10/2018

CD-ETA | Collaborative Digitization of Natural and Cultural Heritage

Interreg-Europe

CD-ETA ha come obiettivo principale il miglioramento dell'adozione della politica di digitalizzazione per il patrimonio naturale e culturale, per essere pronti all'attuazione delle migliori pratiche nelle regioni partecipanti, in base alle loro esigenze. L'attuazione di questo piano comune per il lavoro di cooperazione a livello interregionale contribuirà a stabilire degli standard uniformi per la digitalizzazione massiva del patrimonio naturale e culturale. Questi standard uniformi rappresenteranno un contributo diretto per l'attuazione della strategia Digital Single Market Strategy per l’Europa. I prodotti principali per l’attuazione del progetto sono le strategie e i piani regionali che permettono una migliore organizzazione della gestione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

04/2016 03/2019 (Phase

1); 04/2019-

03/2011 (Phase 2)

RENeu | New Renaissance in Europe

Culture Programme 2007-2013

RENeu si concentra nella creazione di una Rete del Patrimonio Culturale Europeo (European Cultural Heritage Network) relativa al Rinascimento e nella stimolazione di un dibattito sulla dimensione europea del Rinascimento come un fenomeno che influisce sull’Europa contemporanea. RenEU riunisce 5 paesi europei: Italia, Spagna, Portogallo, Polonia e Francia al fine di ristrutturare il dibattito sul Rinascimento, per evidenziare la sua natura europea attraverso la re-interpretazione del ruolo e l'importanza da altri territori dell'UE nello sviluppo di concetti chiave che caratterizzano la cultura europea; e di supportare un’ampia riflessione sulla diffusione di un’era di Nuovo rinascimento, un processo culturale che coinvolga l'intero continente.

2013-2015

Evoluzione SIRTUR | Evoluzione del Sistema Informativo Regionale Turistico

PAC SIR_Tur è il Sistema Informativo Regionale - Turistico della Regione Puglia, caratterizzato da un unico archivio dati di settore, a livello regionale; applicativi informatici disponibili a diversi livelli istituzionali e agli operatori del settore; e un portale Turistico Regionale (viaggiareinpuglia.it). L’intervento progettuale verte principalmente sull’allineamento delle funzionalità social e mobile del SIRTUR alla strategia di promozione turistica veicolata attraverso il portale e alla evoluzione degli applicativi sviluppati per la informatizzazione delle varie procedure previste in ambito turistico.

08/2014-03/2016

SIRPAC | Il Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale

PAC SIRPAC è stato finalizzato alla evoluzione della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia al fine anche di poter geo-referenziare e classificare tutti gli Istituti e luoghi di Cultura presenti sul Territorio Regionale e alla realizzazione di un sistema di gestione informatizzato idoneo a rappresentare lo stato di fruizione dei beni e istituti di cultura e i relativi interventi di valorizzazione, così da permettere una pianificazione della valorizzazione del patrimonio culturale regionale basata su dati aggregati territoriali ed economico-finanziari.

01/2011-11/2015

Digital Library della Regione Puglia

PAC Il progetto è stato finalizzato alla realizzazione di una Digital Library della Regione Puglia, ovvero un archivio digitale integrato con i Portali regionali, destinato ad accogliere i contenuti digitali e multimediali riguardanti la cultura, la storia, la letteratura, la musica, il territorio, l'ambiente e le immagini della Puglia.

01/2013-12/2015

Potenziamento e implementazione della Digital Library per la valorizzazione e fruizione della Mediateca regionale

POC Puglia L’obiettivo dell'intervento è l'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica e contenutistica della Digital Library, attraverso il consolidamento della piattaforma, l'implementazione di nuovi servizi e la digitalizzazione del patrimonio culturale.

03/2016-02/2018

Page 223: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

223

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

CULTURA E TURISMO

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

SINOPIA | Steerable INdoor robot for multispectral PIcture capturing and access to large-size Artworks

POR F.E.S.R. 2007/2013

SINOPIA si propone di applicare tecniche di imaging multispettrale, documentazione fotografica e fotogrammetrica per la prima volta in grado di raggiungere opere inaccessibili per collocazione e dimensione. Il sistema robotizzato sviluppato nel progetto acquisirà contemporaneamente i dati diagnostici multispettrali (UV, VIS, IR) in alta risoluzione relativi alle superfici indagate, e i relativi parametri spaziali e geometrici grazie anche all’ausilio di un sistema di localizzazione wireless.

03/2013-06/2015

Net(Ta)mente Finanziamenti Regionali

Net(Ta)mente è un portale web e APP per valorizzare e promuovere il territorio di 23 Comuni del Mantovano. Quotidianamente sono inserite news ed eventi relativi agli enti, alle attività culturali e sportive, ai siti di interesse artistico presenti sul territorio, informazioni inerenti alle strutture ricettive ed alle attività commerciali della zona, nonché alle offerte e alle promozioni locali. L’APP permette una profilazione di tutte le informazioni presenti sulla piattaforma (per contenuto, competenza, interesse, per Comune, ecc.). All’interno del territorio i punti di interesse sono riconosciuti e descritti mediante la fotocamera dei dispositivi (Augmented Reality) inquadrandoli. Funzioni di «segnalazione» consentono poi all’utente di dialogare con le Amministrazioni. Tutti i contenuti e le informazioni risiedono all’interno della piattaforma (ECMS10) integrata con l’APP (ibrida in ambiente Win–iOS – Android).

2013

Nuovo Sistema Informativo Beni culturali

Fondi regionali

Il progetto prevede la realizzazione del Nuovo Sistema Informativo dei Beni Culturali della Regione Piemonte con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio di conoscenza già disponibile o da acquisire, attraverso strumenti digitali di consultazione e condivisione, integrando gli aspetti di conservazione, tutela e fruizione del patrimonio storico-culturale ed archivistico con la valorizzazione del territorio, e favorendo anche la creazione di filiere produttive turistico culturali (cultural heritage). Nell'ambito del progetto si prevede l’adozione del prodotto Collective Access, software multilingua e multipiattaforma con licenza Open Source GPL che permette di descrivere, organizzare e gestire documenti e collezioni di Musei, Archivi e Biblioteche.

01/2016 - metà 2017

I giornali del Piemonte

Fondi regionali (Consiglio regionale del Piemonte e Regione Piemonte)

“I Giornali del Piemonte” ha portato avanti la realizzazione della piattaforma software per il caricamento, l’indicizzazione, la pubblicazione e la consultazione delle edizioni storiche dei periodici, e la digitalizzazione di oltre 300.000 pagine dei periodici piemontesi. I Giornali del Piemonte è a disposizione per la libera consultazione dei giornalisti, degli storici, dei bibliotecari, degli studenti e dei cittadini piemontesi e, più in generale, di tutti gli utenti del Web.

03/2015 - fine 2016

NUOVE IMMAGINI FRUITIVE PER IL TERRITORIO DEL BARIGADU

P.O. FESR 2007-2013 (Regione Sardegna) Linea di intervento 4.2.4.c

Nell’ambito del progetto sono stati realizzati, dall’Unione dei Comuni del Barigadu, un portale web e un’APP (in IOS e Android con modulo AR e contenuti collegati al portale web) per valorizzare il territorio Barigadu della Sardegna (http://www.itineraribarigadu.it/). L’iniziativa è parte di un progetto più generale, portato avanti già da alcuni anni dalle Amministrazioni del Barigadu, attraverso diversi interventi pensati per rafforzare e promuovere la rete degli itinerari storico-ambientali e, in generale, l’attrattività turistica del territorio. Il progetto si completa con una serie di azioni pensate per promuovere lo sviluppo sul territorio di un’ospitalità di alta qualità e il coinvolgimento di tutti gli operatori economici impegnati nella fornitura di servizi al turista.

2015

App DUOMO MILANO

App DUOMO MILANO consente di vivere un’esperienza unica, permettendo all’utente di immergersi in tutti i luoghi del complesso del Duomo, di avere accesso ad una vasta agenda di eventi e di consultare in qualunque momento informazioni pratiche e mappe riguardanti i luoghi della visita. Per rendere la visita "su misura", ovvero interattiva e personalizzabile, sono state utilizzate tecnologie di prossimità.

01/2015-10/2015

KommunikApp KommunikApp è una applicazione basata su una tecnologia testata da quasi 200.000 utenti dell’editoria scolastica che si rivolge principalmente al vasto mondo della comunicazione. Si tratta di una soluzione completa di digital publishing che permette di trasformare qualsiasi contenuto digitale (brochure, cataloghi, listini, bilanci, schede tecniche, ecc.) in pubblicazioni multimediali e interattive e di visualizzarle su pc, smartphone e tablet.

10/2015-12/2016

Page 224: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

224

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

ARISTOTELE | Personalised Learning & Collaborative Working Environments Fostering Social Creativity and Innovations Inside the Organisations

FP7 ARISTOTELE ha l’obiettivo di migliorare l'apprendimento e la formazione dei lavoratori all'interno delle loro organizzazioni e di definire e sviluppare modelli, metodologie, tecnologie e strumenti per sostenere la creazione di competenze e creatività attraverso l’auto-organizzazione, l'elaborazione e la condivisione di nuove informazioni e conoscenze con i colleghi. Per raggiungere questo obiettivo, ARISTOTELE ha progettato e sviluppato un prototipo di piattaforma che presente, come fattori chiave di differenziazione, la capacità di supportare la creazione e l'esecuzione di attività di apprendimento personalizzati che sostengono una strategia ibrida (processi adattativi e non adattativi), i processi di costruzione e gestione dell’innovazione, e lo sfruttamento e l’acquisizione continua e collaborativa delle conoscenze.

07/2010-12/2013

DECIDE-IT | a virtual role playing, based on an experience based educational strategy, designed to improve learners' capabilities when they are forced to take decisions in conditions of stress

LLP Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci (ISFOL)

DECIDE-IT ha per obiettivo quello di realizzare una metodologia basata sul gioco, da utilizzare nella formazione dei manager in materia di decision making. Un gioco web simulerà la realtà di una piccola azienda e i giocatori prenderanno parte a processi decisionali dinamici di gruppo. L’approccio formativo proposto è di tipo “blended” con un facilitatore che supervisiona le sessioni formative. Grazie all’interfaccia altamente personalizzabile del gioco, il formatore potrà spaziare tra diversi aspetti del processo decisionale, dalle dinamiche di gruppo alla gestione di problemi complessi.

10/2011-09/2013

VECTOR | A Vocational and Educational Curriculum Design from a Sector Skills Alliance on Tourism

ERASMUS+ Sector Skills Alliance

VECTOR consiste nella definizione dei contenuti formativi e degli strumenti necessari per lo sviluppo della nuova figura professionale “il Destination Manager”. Si tratta di sviluppo di competenze “hard e soft” ovvero competenze economiche, manageriali, tecniche, ma anche comunicative, relazionali, di gestione di social network e linguistiche. Il percorso formativo è fortemente orientato a valorizzare esperienze acquisite sul campo, abbinate a un modello di formazione a distanza per garantire una maggiore flessibilità e partecipazione.

11/2015-10/2018

EdMuse | Education and Museum: Cultural Heritage for Science Learning

ERASMUS + KA 2 / Strategic Partnerships for School Education

EdMuse ha come obiettivi principali: 1) arricchire l'insegnamento in aula attraverso strumenti multimediali e trovare nuovi approcci per le discipline scientifiche legate all'apprendimento; 2) sensibilizzare gli studenti sulla percezione della realtà come un sistema aperto in cui è possibile attingere e condividere informazioni con l'aiuto della tecnologia; 3) applicare la teoria dell'apprendimento costruttivista per creare rapporti sinergici tra diversi luoghi di apprendimento; e 4) sviluppare una migliore cooperazione tra scuole, istituzioni culturali e, in generale, tra i diversi ambienti di ricerca e la cultura. A tal fine, il progetto si propone di utilizzare le risorse digitali della cultura per costruire il programma di studi e di condividere eventuali strumenti tecnologici che permetteranno agli insegnanti di produrre dei pacchetti didattici digitali aperti da condividere come OER (Open Educational Resources). EdMuse riunisce 3 paesi europei: Italia, Grecia e Portogallo

2015-2017

Green ProcA | In pratica… acquisti verdi

Programma europeo Intelligent Energy for Europe

ProcA ha lo scopo di promuovere e diffondere l’uso del Green Public Procurement (GPP) fra le autorità pubbliche dei paesi partner. ProcA si rivolge soprattutto ai firmatari del Patto dei Sindaci (in inglese Covenant of Mayors o in breve CoM) che hanno incluso gli acquisti verdi fra le azioni previste dal loro PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), ma anche ai soggetti pubblici che hanno intenzione di aderire al Patto o che hanno stabilito degli obiettivi volontari di miglioramento dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di CO2.

03/2014-08/2016

ISIP | Innovation Strategic Initiatives Platform for SME in children´s product industries

LLP-1-2012-1-ES-LEONARDO-LMP

ISIP si propone di: 1) sviluppare una piattaforma di formazione online multilingue che aiuti a definire delle strategie di innovazione nelle aziende del settore target; 2) facilitare l’acquisizione delle competenze chiave da parte di chi ricopre posizioni di responsabilità nell’azienda (top management, capi dipartimento ecc.), adottando modelli di knowledge building mediati dalla tecnologia (piattaforma di formazione multilingue).

11/2012-10/2014

Page 225: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

225

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

GRAB NOW AML | GRowing Access to Basic kNOWledge for Aeronautical Maintenance License

LLP-1-2009-1-IT-LEONARDO-LMP

GRAB NOW AML si è concentrato nella definizione e test pilota di un ambiente di apprendimento integrato (composto da sistemi ICT, metodologie di apprendimento, contenuti e servizi di e-learning) in grado di fornire e gestire percorsi innovativi di blended learning (BLP) che portano alla conoscenza e le competenze per l'ottenimento dell'AML. L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (European Aviation Safety Agency – EASA) ha stabilito i requisiti internazionali per la qualificazione del personale di manutenzione degli aeromobili (EASA Part 66.It), che definisce le conoscenze e le competenze da acquisire al fine di ottenere e mantenere la licenza di manutenzione aeronautica (Aircraft Maintenance Licence – AML).

10/2009-07/2012

VINCENTE | A Virtual collective INtelligenCe ENvironment to develop sustainable Technology Entrepreneurship ecosystems

PON VINCENTE mira a concepire, realizzare e sperimentare una piattaforma metodologica, tecnologica e di servizi per la creazione di ecosistemi per l’imprenditorialità sostenibile, ossia che ottimizzano l’uso delle risorse, valorizzano la conoscenza, rispettano l’ambiente e i valori etici ed assicurano l’inclusione sociale.

05/2012-11/2015

INF@NZIA DIGI.tales 3.6

PON INF@NZIA DIGI.tales 3.6 ha l’obiettivo di valorizzare lo stato dell’arte delle ICT (cloud, social media, open data, ecc.) e dei più recenti paradigmi d’interazione uomo‐macchina (augmented reality, RFID/NFC sensors, handwriting and speech recognition, motion detection, ecc.) per definire pratiche psicopedagogiche in grado di potenziare le attività curricolari e facilitare i processi di acquisizione di competenze e conoscenze da parte dei bambini

06/2014-07/2016

SAFETY GAME APP

Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Art.11 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

SAFETY GAME APP dà la possibilità agli studenti di 15 classi delle tre scuole partner di ideare e creare un mobile game (app), distribuito tramite app, che sensibilizzi le persone sulle problematiche della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Solo una delle 15 idee progettuali diventerà una vera applicazione da distribuire tramite mobile store. Saranno i voti espressi da tutti gli studenti delle tre scuole e da una giuria di esperti a stabilire l’app migliore da sviluppare e diffondere.

11/2015-10/2016

SH2.0 | Smart Health 2.0 - Education

PON 04a2_C SH2.0 - Education è un progetto di Alta Formazione che mira allo sviluppo di competenze professionali capaci di combinare expertise cliniche e competenze digitali. L'Alta formazione coinvolge medici e infermieri specializzati pugliesi e ricercatori aziendali della Campania. L'Alta formazione è sviluppata in un percorso di blended learning, che integra formazione d'aula e e-learning

07/2014-06/2015

ORI | Orizzonte Impresa – LIVORNO

Pubblico-FSE ORI sviluppa percorsi formativi di 80 ore per giovani dai 18 ai 29 anni per promuovere l'autoimprenditorialità attraverso una formazione integrata tra: 1) Percorso formativo per la creazione dell'idea imprenditoriale; 2) Assistenza Personalizzata per la stesura del Business Plan; Mentoring.

03/2016-03/2017

Youth Warrant Startup Training-FIRENZE

Pubblico-FSE Youth Warrant Startup Training-FIRENZE sviluppa percorsi formativi di 80 ore per giovani dai 18 ai 29 anni per promuovere l'autoimprenditorialità attraverso una formazione integrata tra: 1) Percorso formativo per la creazione dell'idea imprenditoriale; 2) Assistenza Personalizzata per la stesura del Business Plan; Mentoring.

03/2016-03/2017

Focus Group Bisogni Formativi

Finaziamento IRPET

Organizzazione di focus group tematici (moda, nautica, turismo, cultura, ...) con imprese della Regione Toscana per raccogliere i bisogni formativi e le figure formative strategiche. L'elaborazione dei risultati sarà comunicata alla Regione Toscana per la prossima uscita dei bandi per la formazione professionale strategica. L'obiettivo è creare maggior

11/2015-04/2016

Comitato Tecnico Scientifico Istituto tecnico tecnologico e Istituto Tecnico Economico IIS Sesto calende

Organizzazione di periodi di stage e di seminari per studenti e docenti dell'ITT Sesto calende in connessione con le attività di ricerca e sviluppo dell'ENEA nei settori di efficienza energetica.

03/2015-in itinere

Page 226: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

226

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

GOVERNMENT

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

BIG IoT | Bridging the Interoperability Gap of Internet of Things

H2020 BIG IoT ha l’obiettivo di superare l’attuale divario relativo all’interoperabilità fra le diverse piattaforme verticali per l’IoT e di creare dei marketplace per la condivisione di servizi e applicazioni IoT. Tale divario verrà superato definendo una generica e unificata interfaccia web (denominata BIG IoT API) che verrà sviluppata con un approccio di “open community” e adottata complessivamente da 8 piattaforme di smart objects.

2016-2018

Osservatorio Digitale

Pon Metro Città di Torino

Osservatorio Digitale ha come obiettivo la costruzione di un sistema strutturato di osservazione, monitoraggio e governance degli interventi legati all’utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria, mediante la raccolta e l’analisi degli indicatori sia previsti nel PON METRO sia previsti per il monitoraggio dell’Agenda Digitale. Il progetto prevede l’utilizzo e il potenziamento dell’infrastruttura tecnologica Smart Data Platform, la progressiva valorizzazione dei dati di fonte e di natura diversa (ivi compresi i dati dell’Internet of People e dell’Internet of Things), l’utilizzo delle funzionalità offerte dalle nuove tecnologie di elaborazione ed analisi (Business Intelligence 2.0) e la valorizzazione e integrazione con quanto già realizzato per l’ecosistema piemontese in termini di dati, piattaforme ed expertise.

2016-2018

CloudOpting | Migrazione di servizi pubblici open verso un’architettura cloud e fornitura di infrastrutture cloud e Clearò | Piattaforma per la trasparenza amministrativa

CIP-ICT-PSP CloudOpting ha l’obiettivo di incrementare l’utilizzo del cloud computing da parte delle pubbliche amministrazioni fornendo loro gli strumenti giusti per migrare i servizi su infrastruttura cloud. Il progetto si propone la realizzazione di una piattaforma basata su un’infrastruttura cloud composta di due nodi: uno presso il CSI-Piemonte e l’altro presso la città di Barcellona. Le pubbliche amministrazioni possono migrare i servizi digitali sulla piattaforma e anche creare in autonomia gli ambienti necessari. L’aspetto innovativo del progetto è legato all’approccio “as a service” che rende agevole e rapido il trasferimento dei servizi e la migrazione degli stessi da un nodo all’altro. CloudOpting si propone inoltre di far evolvere in logica cloud e di creare nuovi progetti pilota attraverso la collaborazione tra il settore pubblico e il settore privato (i.e. la piattaforma per la Trasparenza Clearò).

2014-2017

HOMER | Harmonising Open Data in the Mediterranean through Better Access and Reuse of Public Sector Information e DatiPiemonte.it

Regione in unione a Programma di Cooperazione Territoriale MED

HOMER ha i seguenti obiettivi: 1) aprire e federare centinaia di set di dati pubblici per migliorare la trasparenza del patrimonio digitale del Mediterraneo e gettare le basi per una federazione transnazionale Open Data; 2) aumentare la quantità di set di dati pubblici disponibili dai diversi portali istituzionali dei partner e valorizzare il patrimonio digitale; 3) realizzare due progetti pilota: il primo per aumentare la trasparenza e il livello di partecipazione dei cittadini al processo decisionale, il secondo per stimolare lo sfruttamento del PSI federato da parte delle imprese. La Regione Piemonte ha federato il suo portale DatiPiemonte.it.

2012-2014

DoQui Acta | Piattaforma di gestione documentale

Fondi regionali, della Provincia di Torino e della Città di Torino

DoQui è una piattaforma di gestione documentale, sviluppata in modalità open source, che permette di organizzare, archiviare e condividere documenti in formato digitale. Il progetto è la concretizzazione di una strategia delle amministrazioni piemontesi basata sulla collaborazione tra enti pubblici e mondo accademico, sulla dematerializzazione e semplificazione dei processi amministrativi e sul sostegno alle imprese. DoQui è una piattaforma totalmente open source, sviluppata in forma partecipata e disponibile per tutte le amministrazioni pubbliche. È utilizzata da più di 20 enti, tra cui la Regione Piemonte, i Consigli Regionali del Piemonte, dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna, le Province di Torino, Novara, Asti e Biella, la Città di Torino, l'IREN, il Tribunale di Torino, le Regioni Valle d'Aosta e Liguria e la Repubblica di San Marino.

2007-2009

Page 227: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

227

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

GOVERNMENT

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

SDP-Yucca | Smart Data Platform

Fondi regionali Yucca è una piattaforma cloud precompetitiva, disponibile per privati e pubblici, gestita in ottica PaaS (Platform as a Service) ma rilasciata anche come software open source su GitHub, un servizio web di hosting per lo sviluppo di progetti software. La piattaforma mette insieme dati che derivano da Internet of Things (IoT: telecamere, sensori di traffico, centraline meteo), dell'Internet of People (IoP: tweet, segnalazioni via smartphone) e open data (pubblici e privati), fornendo strumenti, standard e framework di riferimento per tutti gli utenti e permettendo di condividere i dati secondo criteri selettivi o secondo logiche open. Yucca è accessibile attraverso il portale SmartDataNet.it, un “ecosistema” digitale che permette di condividere e aggregare informazioni prodotte da differenti fonti, per creare nuove applicazioni e favorire la crescita di un’economia basata sui dati. Inoltre Yucca mette a disposizione un Developer Center, in cui sono reperibili strumenti, informazioni, reference implementation e casi d'uso per utilizzare al meglio la piattaforma.

2014-2015

Page 228: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

228

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

SALUTE E BENESSERE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

Therapp FP7 Therapp è un’applicazione che mira a creare sistema di controllo di continuità e aderenza terapeutica.

2014

Advisex FP7 Advisex ha l'obiettivo di sviluppare una soluzione mobile health che metta in relazione lo specialista della salute sessuale e l’utente finale con la possibilità di fruire di test e contenuti altamente specializzati e scientificamente validati.

10/2015-05/2016

HEREiAM | An interoperable platform for self-care, social networking and managing of daily activities at home

Bando Ambient Assisted Living

HEREiAM ha l’obiettivo di sviluppare una tecnologia innovativa e di facile utilizzo che aiuti le persone anziane nello svolgimento delle attività quotidiane. La soluzione proposta consiste in una piattaforma integrata e intelligente che consenta agli anziani di avere accesso diretto a differenti servizi utilizzando l’impianto televisivo presente nelle loro abitazioni. L’attenzione è rivolta agli anziani autosufficienti che vogliono mantenere la propria autonomia e indipendenza all’interno del proprio ambiente familiare il più a lungo possibile. Il progetto include anche un secondo gruppo target, costituito dalle persone che forniscono assistenza quotidiana all’anziano (familiari, amici, vicini di casa, etc.).

07/2013-12/2016

Decipher PCP FP7 Decipher è un Pre Commercial Procurement che mira a realizzare applicazioni innovative con elementi di R&D su mHealth per pazienti cronici cross-border, con particolare riferimento al diabete. Alcune aziende del cluster sono state vincitrici prima phase 1 ed ora phase 2, quindi sono fornitori e realizzeranno un prototipo per il consorzio di enti (italiani, inglesi, spagnoli) che ha ricevuto il finanziamento PCP.

03/2016-08/2016

SEACW | Social Ecosystem for Antiaging, Capacitation and Wellbeing

CIP-ICT-PSP.2012.3.3

SEACW è un “Ecosistema digitale” per promuovere e facilitare l’uso dei nuovi strumenti tecnologici allo scopo di istruire gli operatori sociali, informare gli anziani e sensibilizzare i cittadini, a favore dell’inclusione sociale degli anziani, la solidarietà fra le generazioni e l’incremento delle aspettative di benessere. È un sistema sociale innovativo in cui gli utenti oltre che essere i fruitori delle informazioni, possono anche esserne i produttori: sviluppatori di corsi, organizzatori di eventi, divulgatori di contenuti informativi.

02/2013-01/2015

PEGASO | Personalised Guidance Services for Optimising lifestyle in teen-agers through awareness, motivation and engagement

FP7 ICT-2013.5.1

PEGASO ha come scopo la creazione di una piattaforma di apprendimento in grado di educare i giovani all’attività fisica singola o di gruppo, con la possibilità di instaurare sfide con i compagni in un contesto “social” in cui ognuno può influenzare il prossimo. Il progetto prevede la realizzazione di applicazioni per smartphone, comunità virtuali, videogiochi e dispositivi elettronici indossabili in grado di monitorare i parametri di attività fisica dei giovani. Oltre a prevenire l’obesità e a promuovere uno stile di vita migliore degli adolescenti, il progetto Pegaso si propone anche di organizzare iniziative ed eventi per migliorare la consapevolezza dei giovani sul tema dell’alimentazione, dello stile di vita sano e dell’attività fisica, per creare una nuova cultura del benessere nelle nuove generazioni.

12/2013-05/2017

FRAILSAFE | Sensing and predictive treatment of frailty and associated co-morbidities using advanced personalized patient models and advanced interventions

H2020 PHC-21-2015

FRAILSAFE ha lo scopo di comprendere meglio le relazioni esistenti tra fragilità e comorbidità. Dal punto di vista medico l’obiettivo principale è quello di identificare indici quantitativi e qualitativi di fragilità e le comorbidità associate mentre, dal punto di vista tecnologico, il progetto vede la progettazione e lo sviluppo di una soluzione ICT in grado di gestire la previsione, prevenzione e gestione dei sintomi tipici della fragilità.

01/2016-12/2018

PersonAAL | Personalized web applications to improve quality of life and remote care for older adults

AAL Joint Programme 2014

PersonAAL intende prolungare la vita autonoma degli anziani nel loro ambiente familiare mediante applicazioni Web intelligenti ed intuitive che consentono agli utenti di ricevere assistenza personalizzata e dipendente dal contesto direttamente nelle loro case, in modo da aumentare la loro consapevolezza e il controllo dello stile di vita, migliorare la qualità della vita e diminuire il costo dell'assistenza sanitaria.

10/2015-10/2018

Page 229: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

229

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

SALUTE E BENESSERE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

SEMEOTICONS | SEMEiotic Oriented Technology for Individual’s

FP7 ICT-2013.5.1-611516

SEMEOTICONS progetta e costruisce un sistema multisensoriale con l'aspetto esteriore di uno specchio ("Wize Mirror"), il quale, tramite telecamere e altri sensori contact-less, raccoglierà immagini e video del volto degli utenti che saranno trattati con metodi dedicati per estrarre descrittori biometrici, morfometrici e colorimetrici di misura dei segni del viso. L'integrazione di tali descrittori fornirà un modello, che sarà utilizzato per calcolare e tracciare un indice dell'evoluzione giornaliera di benessere dell'individuo indice. Associato a questa attività, sarà gestito un diario del benessere che consentirà agli utenti di valutare e ricevere suggerimenti e messaggi di coaching per favorire un corretto stile di vita e ridurre le abitudini nocive. Gli esperti medici potranno validare il sistema rispetto alla riproducibilità delle misurazioni, l'efficacia del rilevamento dei cambiamenti nel benessere e lo status cardio-metabolico come l'accettabilità da parte degli utenti finali.

11/2013-10/2016

ADAPT | Accessible Data for Accessible Proto-Types in social sector

MIUR Bando Smart Cities and Communities and Social Innovation Nazionale

ADAPT intende realizzare ed integrare un’infrastruttura a supporto del Fascicolo Socio Sanitario Elettronico che consenta la classificazione dei cittadini sulla base di reali bisogni socio assistenziali, l'ottimizzazione delle risorse disponibili per il loro sostegno e la continuità assistenziale. Intende inoltre intervenire sui contesti abitativi a vantaggio di categorie di cittadini parzialmente autosufficienti o non autosufficienti, in modo da garantire ambienti tecnologicamente evoluti dedicati all’inclusione e al mantenimento dell’autonomia, senza ridurre l’efficacia dell’assistenza e della riabilitazione. Lo scopo è arrivare a definire nuovi modelli assistenziali che consentano il conseguimento di una maggiore efficacia nei servizi e di un più efficiente uso delle risorse.

10/2013-09/2016

SMART AGING | Piattaforma di servizi per acquisizione e elaborazione di dati personali per il prolungamento della vita attiva e il miglioramento del benessere, della cura e della prevenzione nella popolazione anziana

MIUR Bando Smart Cities and Communities and Social Innovation Nazionale

SMART AGING ha come obiettivo complessivo la realizzazione di sistemi e servizi innovativi per aumentare il benessere dei cittadini, assisterli nella vita quotidiana e motivarli per aumentare il loro grado di autonomia e lo stimolo al mantenimento dello stato di salute. Per ottenere questi risultati si propone di sviluppare e testare una piattaforma di raccolta e di condivisione di dati personali alimentata sia da soluzioni mobile, sia automaticamente da diverse tipologie di dispositivi sensoriali. Mediante anche una infrastruttura di integrazione con i sistemi informativi sanitari (in particolare i Dossier ed i Fascicoli sanitari elettronici) tali informazioni consentiranno di monitorare, motivare e guidare il cittadino per stili di vita più salutari.

11/2013-4/2016

Health@Home MIUR Bando Smart Cities and Communities and Social Innovation Nazionale

Health@Home mira a creare un tipo di assistenza al cittadino basata su una rete di servizi sanitari e sociali integrati e dispositivi/sistemi interoperabili. L'infrastruttura cloud è finalizzata a connettere le società e gli enti che offrono i servizi con gli altri attori che ne fruiscono, principalmente cittadini e famiglie. Sarà indispensabile mantenere una visione olistica del cittadino, che comprenda non solo il suo stato di salute e di benessere, ma anche le sue esigenze, necessità, desideri ed aspettative. I dati raccolti nell’esercizio confluiranno in un Fascicolo Sanitario Elettronico di seconda generazione, pensato con una visione non solo clinica e document driven, ma che sia in grado di supportare attività di prevenzione, continuità e personalizzazione delle pratiche assistenziali.

01/2014-12/2016

VIRTUOSO LEGGE REGIONALE 7 AGOSTO 2007, N. 7: “Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna”

VIRTUOSO si propone di fornire un insieme di strumenti, semplici da utilizzare, che non richiedano necessariamente l’ausilio di personale sanitario specialistico (medico o paramedico) per coadiuvare gli operatori turistici, in particolare i fitness e wellness trainer o coach, nell’attività di indirizzamento e guida ai clienti nella scelta e nella pratica delle attività di fitness e relax offerte da una struttura turistica. Lo strumento sviluppato sarà un’applicazione informatizzata per la valutazione generale delle condizioni psico-fisiche del cliente.

04/2014-10/2016

Page 230: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

230

Allegati Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

SALUTE E BENESSERE

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

RadarOpus Finanziamento privato

RadarOpus è un software omeopatico con una singola interfaccia intuitiva per tutto ciò che un omeopata ha bisogno: repertorio, Materia Medica, file dei pazienti. La piattaforma contiene anche un browser web integrato. RadarOpus è distribuito in 5 tipi di pacchetti; ogni pacchetto contiene funzioni software (Easy, Light e Professional) e testi differenti (Repertori, Famiglie di rimedi, Concetti, Keynotes, Materie Mediche, Testi dottrinari e le Riviste e infine le Mappe concettuali).

01/01/2000

Page 231: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

231

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati

SICUREZZA E MONITORAGGIO DEL TERRITORIO

Acronimo/Nome Progetto

Fonte finanziamento

Abstract Durata progetto

C2-SENSE FP7 C2SENSE è un progetto rivolto alla ottimizzazione della interoperabilità tra diversi sistemi di Command and Control (C2) al fine di ottenere un miglioramento del management di situazioni di emergenze, crisi e disastri mediante anche l'utilizzo di informazioni precise ad affidabili.

2014-in itinere

TRILLION | TRusted, CItizen - LEA coILaboratIon over sOcial Networks

H2020 FCT-14-2014

TRILLION si propone di definire e realizzare una piattaforma software integrata dotata di servizi ed applicazioni intelligenti in grado di abilitare una reale collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine a fine di fornire un valido supporto alla sicurezza pubblica. Per perseguire tale obiettivo TRILLION mira ad offrire ai cittadini servizi innovativi in grado di segnalare crimini, incidenti, minacce e comportamenti sospetti al fine di assistere attivamente le forze dell’ordine nella gestione della sicurezza pubblica.

09/2015-08/2018

HABITAT | HArBour traffIc opTimizAtion sysTem

PON 01_01936 HABITAT ha come scopo la ricerca, sviluppo prototipale, test e validazione di un sistema integrato, prevalentemente lato porto, per il controllo e supporto della navigazione nell’ultimo miglio marittimo di tipo “all vessel, all weather, all day”.

09/2011-12/2015

ELISE | Environment Live Sensing

POR-FESR 2007-2014

ELISE è una piattaforma innovativa per il monitoraggio della qualità dell’aria, che prevede la raccolta su larga scala di dati eterogenei interconnettibili, condivisibili e riusabili e di informazioni che derivano da fonti crowd-sourced, private o istituzionali e da “sensori virtuali”, intesi come misure prodotte da modelli matematici. ELISE si avvale di sensori in grado di misurare alcuni parametri di qualità dell’aria indoor in modalità statica e di sensori, low-cost e ad alta efficienza energetica, trasportabili a livello individuale per il rilievo dinamico. ELISE include una piattaforma di supporto alle decisioni che espone il livello di inquinanti, tramite dashboard prestabilite e customizzabili e corredate di mappe.

08/2014-07/2015

CI-ScRAT | Security Risk Assessment for Critical Infrastructures

POR-FESR 2007-2013

CI-ScRAT ha l’obiettivo di valutare la fattibilità di sviluppare una soluzione innovativa di Risk Management ritagliata per il mondo delle Infrastrutture Critiche, in grado di gestire aspetti molto importanti quali le interdipendenze tra le diverse infrastrutture e la resilienza.

06/2015-12/2015

Living Lab Campidoglio Sicurezza Integrata – Videosorveglianza e Mondo Social

Accordo di partnership sotto forma di Contratto di Sponsorizzazione con la Città di Torino

Living Lab Campidoglio Sicurezza Integrata offre un dimostratore sviluppato a partire da soluzioni afferenti a due ambiti distinti che, mediante il loro utilizzo congiunto, cooccorrono da un lato alla creazione di un ambiente sicuro e dall’altro ad incrementare il livello di sicurezza percepita della cittadinanza. La prima soluzione mira a definire un sistema di Videosorveglianza e Sicurezza Integrata che risponde alle esigenze di sviluppo di un centro di controllo integrato che, sfruttando la rete e le tecnologie cloud, possa divenire di supporto alle attività di controllo e monitoraggio mediante strumenti di videosorveglianza sia pubblici sia privati, organizzati in modo tale da consentirne l’utilizzo da parte di community diverse. La seconda soluzione mira a valutare situazioni e rilevare, in tempo reale, reazioni specifiche attraverso un Monitoraggio del Mondo Social.

04/2016-09/2016

Crowd4Sat Finanziamento privato

Crowd4Sat ha l'obiettivo di indagare sulle diverse sfaccettature di come il Crowdsourcing (CS) e lo studio dei cittadini impattano sulla validazione, l'utilizzo e la valorizzazione dei prodotti e servizi generati dall’ESA Observations from Satellites (OS), e come i prodotti ESA possono essere utilizzati per il crowdsourcing. Il progetto mappa le comunità e le iniziative di crowdsourcing attuali, e rileva le tendenze, le sfide e le opportunità tecnologiche e di comunità con l'obiettivo di fornire raccomandazioni per l'ESA su come massimizzare i benefici di CS nell'ambito delle attività dell'ESA. Il risultato del progetto permetterà all'ESA di sviluppare una strategia per lo sfruttamento del crowdsourcing e per l’implementazione dell’ICT nello sfruttamento dei dati e il supporto delle attività educative e dei cittadini.

03/2016-03/2016

Aramis | aizoOn Advanced Research for Malware Identification System

Finanziamento privato

Aramis è uno strumento che permette di monitorare la propria rete aziendale in maniera accurata, tempestiva e agevole, qualunque sia la complessità dell’organizzazione. Aramis utilizza un motore di Machine Learning specificatamente disegnato e regole deterministiche che permettono all’utente di servirsi di grafiche pre-attentive per identificare le minacce presenti all’interno del proprio perimetro.

10/2013-in itinere

Social/Staff Sense Finanziamento privato

SocialSense permette il controllo e l’analisi in tempo reale di milioni di messaggi che vengono scambiati dai cittadini sui social network quali Twitter, Flickr, Facebook, etc.

2014-in itinere

Page 232: Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart ... - … · per promuovere modelli collaborativi di innovazione pubblico-privato, generare agende comuni di ricerca e roadmap

232

Roadmap Nazionale di Ricerca e Innovazione sulle Smart Communities

Allegati