ROAD RUNNERS: CORSA A OSTACOLI

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ROAD RUNNERS: CORSA A OSTACOLI 3° Rapporto di ricerca nazionale Sintesi dei risultati Roma, aprile 2015

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ROADRUNNERS:

CORSAAOSTACOLI 3°Rapportodiricercanazionale

Sintesideirisultati

Roma,aprile2015

LinkLABReport©2015

Pubblicatoda

LinkLAB–LaboratoriodiRicercaSociale

UniversitàdegliStudi“LinkCampusUniversity”

ViadelCasalediSanPioV44–00165Roma

Copyright©Reportn.2/2015–RoadRunners:Corsaaostacoli.3°Rapportodiricercanazionale,acuradell’Osservatorio“GenerazioneProteo”

Tuttiidirittisonoriservati.Nessunapartediquestapubblicazionepuòessereriprodotta,archiviata,memorizzataotrasmessainqualsiasiformaomezzo–elettronico,meccanico,reprografico,digitale–senonneiterminiprevistidallaleggechetutelaildirittod’autore.

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“Unacorsaadostacoli”quelladellagenerazionecheemergedal3°Rapportodiricerca

nazionaledell’Osservatorio“GenerazioneProteo”:unagenerazionediatletie corridori

costrettiaconfrontarsiconlebarriereimpostedastruttureesovrastrutturesociali,cultu-

rali,economiche,politiche.Barrierechemettonoquotidianamenteaduraprova il loro

percorsodirealizzazioneeautorealizzazione,frenandomoltospessol’incredibileslancio

dicuiessisonodotati.

SCUOLAEUNIVERSITÀ

Lascuola,laprimagrandeopportunitàdicrescita.Luogostoricodeputatoallaformazioneeall’arricchimentoculturaledeigiovani,lascuolarestacustodedidueimportantimis-sionineiconfrontidellegiovanigenerazioni:trasmettereconoscenzaeculturadaunlato,fornireunventagliodistrumentiecompetenzenecessarieadaffrontare la futuravitapersonaleeprofessionale,dall’altro.Tuttociòtrovariscontronellerispostedeigiovaniintervistati:peril46,4%diquestiinfattilascuolarappresentaprincipalmenteun’oppor-tunitàdicrescitapersonaleedivita,mentreperil32,2%questahaincaricol’arricchi-mentodellorobagaglioculturale.

L’universitàperunlavoroprestigioso.Il34,5%deigiovaniintervistativedenell’universitàlastradadaintraprendereperambireaunlavoroprestigiosomentreperil30,5%questarappresenta principalmente la sede della massima formazione culturale. Il ruoloassegnato alle istituzioni universitarie quale snodo diretto tra formazione e lavoroemergenuovamentedallerispostedel19,4%,secondocuil’universitàrappresentaunatappaobbligatoriaperinserirsinelmondodellavoro.

L’e-bookavanza,ma il librocartaceohasempre il suo fascino.Agli intervistatiè statochiesto di esprimersi in merito alla sostituzione dei libri scolatici con gli e-book. Dairisultati è emerso che complessivamente quasi il 70% dei ragazzi è favorevole allasostituzionedeitesticonglie-book,ancheseil35,3%soltanto“inparte”.Lapensainveceinmanieracontrariaunterzodegliintervistati(30,3%).Il34,6%deglistudentisidichiarafavorevoleallasostituzionedeilibricartaceiconglie-bookperché,utilizzandoununicodispositivo, essi avrebbero tutto il materiale didattico a portata di mano, mentrel’introduzionedeglie-bookvienecaldeggiatadal34,1%degliintervistatiprincipalmenteperchésiprevedeunrisparmioeconomicosull’acquistodeitestiscolastici.Oltrelametà(51,3%)dicoloroiqualisidichiaranocontrarisostieneancoralavecchiaebuonapratica

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disottolineareeprendereappuntisuitesti,mentreil31,4%vedenellibrocartaceoquasiunfeticcio,preferendoneilcontattofisico.

VALORIEPERCEZIONEDISÈ

Prevalelafamiglia“tradizionale”.Il72,4%degliintervistatiabbracciaeappoggiaunavi-sionepienamentetradizionale,vedendolafamigliaessenzialmentecomeunionediunuomoediunadonnaunitinelvincolodelmatrimonioedeventualmenteconfigli:neldettaglioil33%deigiovaniintervistatisidichiara“abbastanza”d’accordoconl’afferma-zione“La famigliaè l’unionediunuomoediunadonnasposati (coneventuali figli)”,mentreil39,4%è“molto”d’accordo.Piùbassaapparelapercentualedicolorocheinveceestendonoilconcettodifamigliaancheapersonenonsposate:ilcomplessivo69,4%siritieneinfatti“abbastanza”(42,7%)e“molto”(26,7%)d’accordoconl’affermazione“Lafamigliaèl’unionediunuomoediunadonnaanchenonsposati(coneventualifigli)”.

Oltreiltabùdell’omosessualità.Ilconcettodiomosessualitàogginonrappresentapiùuntabù, lasciandodunqueilquadrodipreconcetti,condanneeticheemoralinelqualeèrimastoavvoltopermoltotempo.Adichiararlosonoglistessiintervistati:il38%diquestiritieneinfattichelecoppieomosessualisianoesattamentecometuttelealtre,mentreil26,5%ritienechesianoun’altraespressionedell’amore.Tuttaviasisegnalaungiudizionegativocheprovieneinvecedal20,5%,secondocuisiamodifronteaunrapporto“con-tronatura”,ponendodunquel’accentosualcunidegliaspettidellamoraletradizionale.

Sìallecoppieomosessualiapattochenonadottinofigli.Piùcritico,alpuntodaspaccaregliintervistati,ilpareresulleunionidipersonedellostessosesso,nonostanteprevalgaungiudizionelcomplessopositivo:ilcomplessivo51,7%affermadiessere“abbastanza”(29,8%)e“molto”(21,9%)d’accordoconl’affermazione“Lafamigliaèl’unionedipersoneanchedellostessosesso”,afrontedelcomplessivo47%cheinvecesidichiara“perniente”(24,2%)e“poco”(22,8%)d’accordoconl’affermazione.Negativoinveceilgiudiziosullapossibilitàperlecoppieomosessualidiadottaredeifigli:il58,9%infattisiritieneinfatti“perniente”(34,6%)o“poco”(24,3%)d’accordoconl’affermazione“Lecoppieomoses-sualidovrebberoavereildirittodiadottaredeifigli”.

Matrimoniomossessuali?PurchénoninChiesa.Oltreil60%deigiovaniintervistatiap-pared’accordoconilriconoscimentodeldirittodimatrimonioconritocivileancheallecoppieomosessuali, dichiarandosi “molto” (31,2%)e “abbastanza” (29,5%)d’accordo.Tuttavia talepercentualescendeal35,1%per l’affermazione“AllecoppieomosessualidovrebbeesserericonosciutoildirittodisposarsiinChiesa”,controilcomplessivo63,6%

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chesidichiara“perniente”(37,3%)o“poco”(26,3%)d’accordocontaleaffermazione.Ilcomplessivo68,5%,infine,apparecondividerel’ipotesidiassegnareidirittidellecoppiesposateancheaiconviventi,dichiarandosi“abbastanza”(36,8%)e“molto”(31,7%)d’ac-cordo con l’affermazione “Una coppia omosessuale che decide di convivere dovrebbeavereglistessidirittidellecoppiesposate”.

Pareridiversi sueticaebioetica. Il complessivo87,6%dichiaradiessere favorevolealtrapiantod’organi (“molto”e“abbastanza”d’accordorispettivamentenel65,5%enel22,1%dellerisposte),il72,2%dichiaradiessere“molto”(39,9%)e“abbastanza”(32,3%)d’accordoconl’utilizzodellecellulestaminali,mentreil55,9%condividelapraticadellafecondazioneeterologa.Ilcomplessivo78,9%èfavorevoleinveceall’ergastolo(“molto”e“abbastanza”d’accordorispettivamenteil56,4%eil22,5%).Giudizipiùcriticiinveceper l’aborto che raccoglie i pareri sfavorevoli del 63,3% che si dichiara “per niente”(35,7%)e“poco”(27,6%)d’accordo.Preoccupalapercentuale(parial33,4%)deigiovanifavorevoli “abbastanza” (17,1%) e “molto” (16,3%) alla pena dimorte. Gli intervistatitendono infine a dividersi, infine, tra quanti si dichiarano “pro” (rispettivamente“abbastanza” 28% e “molto” 18%) e “contro” (rispettivamente “per niente” 19,7% e“poco”25%)l’eutanasia.

Carimammae papà, siete unmito! Comenella precedente edizionedel Rapporto diricerca dell’Osservatorio, la generazione dei propri genitori viene ancora una voltainvestitadellacaratteristicaedelfascinodelmito,elevataacustodedeipiùtradizionalivaloriqualilafamiglia,lalealtà,lasolidarietàelafede,tuttevirtùquesteultimechesiritengonoessere,rispettoallagenerazionechelihapreceduti,presentioggi inmisurainferioretraigiovani(rispettivamentenel56,2%,nel50,4%,nel41,4%,enel54%dellerisposte).Alcontrario,crescetralenuovegenerazioniilpesodiaspettievaloriqualilalibertàel’indipendenza(rispettivamenteil64%eil63,6%).

CHIESAERELIGIONE

Cattolici,manonpraticanti.Benchèfortementeancoratiallatradizioneeallareligionecattolica,igiovaniintervistatiappaionolontanidapratiche,ritieconsuetudinireligiose.Se, infatti, complessivamente il 72,4% si definisce cattolico, solo il 22,3% di questi èpraticante. Il 50,1% dei ragazzi, pur definendosi cattolico, sostiente di non esserepraticante.Circaunintervistatosutre(36,6%)sirecainChiesasoltantonelleprincipalifestività.Siregistratuttaviauncomplessivo25,2%chefrequentalaChiesaconmaggioreassiduità: il 13,5%mediamente un paio di volte al mese, l’11,7% addirittura tutte le

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domeniche.Meritatuttaviaunariflessionelapercentualeparial20%deiragazzichesidichiaranononcredenti.

DonnechecelebranoMessaepretisposati.Igiovani,attoriprotagonistideiprocessidicambiamentoeinnovazione,simostranofavorevoliadalcunetematichechedasempreanimanoildibattitochevedecontrappostitradizionalistieprogressisti.Inparticolare,ilcomplessivo63,6%degli intervistatidichiaradiessere“abbastanza”(37,6%)e“molto”(26%) d’accordo alla celebrazione dellaMessa da parte delle donne,mentre il 54,8%sostienelapossibilitàperipretidisposarsi.

Nontogliamo ilCrocifissonellescuole.LavogliadicambiamentosembratuttavianoncoinvolgerealcunepratichecheappartengonoallatradizionenonsolocristianamaanchedelnostroPaese,comel’esposizionedeisimbolireligiosi.Benil33,7%ritieneinfatticheilCrocifissodebbacontinuareaessereespostonellescuole,perchénonrappresentaunamancanzadi rispettoversochiprofessaaltre religioni,mentre il28,9%ritienechesiagiustoesporreilsimbolodellareligioneprevalenteinunPaese.

PapaFrancesco:abbracciaiproblemidellagente.Il42%deigiovaniintervistatièconvintochePapaFrancescoabbraccirealmenteiproblemidellagente.Piùdistanti,mainognicaso significative, le percentuali di chi pensa che il nuovo pontefice incarni i principiautenticidellareligioneedellaChiesa(17,1%)echerappresentiunmodellodaseguire(15,4%).C’è,ancora,chicredechel’operatodiPapaFrancescosistiamuovendolungolastradadelrinnovamento,ancheseesprimeperplessitàsuunasuarealeconcretizzazione(15,4%).

Il“Papadeigiovani”.CheconilnuovoPapasisiagiàstabilitaunasignificativavicinanzaemotivalodimostrano,ancoraunavolta,lerispostedegliintervistati,iquali,chiamatiaesprimersisulPapaalqualesisentonomaggiormentelegati,nel28,5%deicasiindicanoproprioPapaFrancesco che, inpochissimo tempo,ha conquistato le simpatiedei piùgiovani,queglistessigiovaninatiecresciuticonun’altrafigurachehascrittounadellepaginepiùimportantidellastoriadellaChiesa,ovveroPapaGiovanniPaoloII,indicatodal36,3%degliintervistati.

LAVORO

Lepaureperilfuturo.Inlineaconirisultatiregistratiloscorsoanno,ancheinquesta3°edizionedellaricercal’impossibilitàdirealizzareiproprisogni(24,8%afrontedel20,3%del2014)eladisoccupazione(23,4%controil18,5%del2014),rappresentanoleprinci-

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palipauredeigiovaniperilfuturo.Adestarepreoccupazione,ancheseinmisurainfe-riore,anchel’insufficienteretribuzione(12,9%)eunlavorononcoerenteconilpropriopercorsodistudieconleproprieaspirazioni(12,6%).

LavoridiserieAeserieB:piùsostanzacheforma.Ilguadagnoappareanchealcentrodell’anticadistinzionetralavorodiserieAelavorodiserieB,unadivisionechesifapiùfluidaeche,laddoveavvertita,siriconoscenelladistinzionedellaretribuzioneenonpiùnel riconoscimento sociale che si sostanziamolto spesso in titoli e appartenenze. Seinfattiperil28%deigiovaniintervistatinonesistealcunadistinzionetralavoridiserieAe lavori di serie B, per il 30,2% l’elemento principale che determina la separazione ècostituitodalguadagno. Il riconoscimentosocialequaleelementodiscriminante tra leduecategorieè invece indicatodal12,3%dei giovani.D’altraparteèalmeritoeallecapacitàpersonalieprofessionalicheigiovaniriconosconol’elementopremianteperunamaggiore retribuzione (21,8%), oltre che alla rischiosità dell’attività lavorativa svolta(20,8%),enoncertoaltitolodistudioindicatoinvecesolodal6,3%degliintervistati.

Byebyepreconcetti. Igiovani intervistatisembrano inoltreabbandonareunquadrodipreconcettilegatiallavorodigenere,assegnandoaentrambiisessilacapacitàdisvolgerealcunedelleattivitàlavorativetradizionalmenteaffidateesclusivamenteagliuominiqualil’autista di autobus, tram e treni (67,9%), l’operatore ecologico (73,6%), il politico(83,5%),l’allenatoredicalcio(35,5%)el’idraulico(36,7%).

JobsAct,questosconosciuto.Ilnuovopianodiriformedellavorodenominato“JobsAct”apparesconosciutoaquasiil78%degliintervistati.Diquestiil40,7%nonneconosceicontenutipuravendonesentitoparlare,mentreil37,2%nonnehamaisentitoparlare.

Aspiranti imprenditori. A fronte del 47% che vorrebbe in futuro divenire un liberoprofessionista,gliaspirantiimprenditorirappresentanoil14,2%deigiovaniintervistati,questiultimiinteressatiperlopiùaunguadagnoelevato(27,1%)easvolgereunlavorointotaleautonomiasenzaesserealledipendenzediqualcuno(25,9%).Ilcommercioèilsettorepiùsegnalatodaquantivorrebberoavviareun’attivitàimprenditoriale(27,4%),mentresoloil6,1%sceglierebbeilsettoredell’agricolturaeil4,5%quellodell’artigianato.Benil44%deigiovaniaspirantiimprenditoriavvierebbeperòall’esterolapropriaattività,non intravedendoalcuna ripresaper l’Italia incrisieconomica (34,1%)eperchéspintiversoPaesipiùall’avanguardia(27,3%).Edèsempreall’esterocheigiovaniguardanoimodelliimprenditorialidaseguire,primofratuttiSteveJobs(30,3%).

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POLITICA

Lahitparadedellafiducia.Chiamatiaesprimerelapropriafiduciasuunascalada1a10neiconfrontidialcuneIstituzionipresentinelnostroPaese,aricevereilminornumerodiconsensi,edunqueunlivellodifiduciamoltobasso,sonoproprioleIstituzionipolitiche.Nonraggiungonoinfattilasufficienzaipartitipoliticiconunpunteggiomedioparia4,8(controil4,2del2014),ilParlamentoconungiudiziomediodi5(inlieveaumentorispettoal4,2registratoloscorsoanno)eilPresidentedelConsiglioconunavalutazionedi5,9(afrontediungiudiziomedioparia5espressodaigiovaniintervistatinellapassataedizionedellaricerca),mentreunvotodipocosuperioreallasufficienzaèassegnatoalPresidentedellaRepubblica(6,5controil5,1del2014).Unamancanzadifiducianellaclassepoliticachecoincide,d’altraparte,conl’appelloaunamaggiorecorrettezzaetuteladegliinteres-sidellapopolazione:onestàevicinanzaalleesigenzedeicittadini,infatti,rappresentanoglielementifondamentaliche,secondorispettivamenteil39,3%eil26,2%degliintervi-stati,caratterizzanounabuonaclassepolitica.Seguono,nellaclassificadeigiudizidifidu-cia,Chiesaesindacaticonunpunteggiomedioparia6,6perentrambi,increscitarispettoa quello rilevato nel precedente rapporto della ricerca (valutazione pari a 5 sia perentrambi).Giudizidifiduciapiùelevatiinveceneiconfrontidiscuola(7,4),PoliziadiStato(7,4),magistratura (7,6), Unione Europea (7,9), Guardia di Finanza (8,3) e Carabinieri(8,4),chedunqueappaionoincrescitarispettoal2014(giudizimedidifiduciaparia6,1perlascuola,5,8perlaPoliziadiStato,5,5perlamagistratura,5,8perl’UnioneEuropea,5,9perlaGuardiadiFinanza,5,8periCarabinieri).UnvotodecisamentepositivoinveceperPapaFrancescocheconfermailsolidorapportofiduciarioinstauratoconigiovani,facendoregistrareungiudiziomediodifiduciaparia9.

Politica:noncisiamoproprio.Ladistanzatraigiovanielapoliticasirilevaanchenelloscarsointeresseaimpegnarsipersonalmenteinpolitica.Oltrelametàdegliintervistati(44,9%) non ha infatti mai pensato di impegnarsi perché disinteressato alla politica,palesando una totale indifferenza. Pari al 10,9% invece la quota di coloro che hannopensatodiscendereinpoliticaperchéconvintidiriuscireadareuncontributoimportanteallasocietà.Ciononostante, igiovanisonoconsapevolidellapropriaforza innovativaeritengonoche ilcambiamentosiaaffidatosoprattuttoallenuovegenerazioni: il23,5%ritieneinfatticheiverimotoridelcambiamentosocialeepoliticosianoprincipalmenteigiovani,mentreil23,2%èconvintocheilcambiamentopartadaciascunodinoi.

Europasì,Europano.Ilcomplessivoepositivolivellodifiducianeiconfrontidell’UnioneEuropea si confermanelparere favorevoleaunapossibileuscitadell’Italiadalla zona

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comunitariaespressosolodal18,4%.Tuttaviasisegnalaunaquotaelevata(parial20,8%)deigiovanichenonhannosaputofornireunarispostaallaquestione“uscitadall’Europa”,tema invecemoltodibattuttodalle contrapposte fazionipolitiche.Giudizionegativoedisapprovazione,invece,perlamonetaunica,alpuntocheil42,6%deigiovaniintervistativorrebbecheilnostroPaesenonutilizzassel’Eurocomemoneta.Ancheinquestocasoindicativa appare la quota percentuale che non ha saputo fornire una risposta alladomanda(20,1%).

Una politica senza partiti. La ricerca sottolinea inoltre un impegno civile e politicomodestoserapportatoallapartecipazioneadattivitàorganizzativetradizionalietipichediunpartito,mentrecresceilpesoassegnatoallenuovetecnologiedell’informazioneedellacomunicazione.Il90,5%degliintervistati,infatti,dichiaradinonesseremaistatoiscrittoaunpartitopolitico,mentreil74,8%nonhamaifattovolantinaggioononhamaiaderitoaraccoltefirmeperpetizionioreferendum.Il30,4%deigiovani intervistatihapartecipato“qualchevolta”(26,8%)e“spesso”(3,6%)acomizipolitici,mentreil69,8%dichiaradiaverguardato“qualchevolta”(54,3%)e“spesso”(15,5%)undibattitopoliticointelevisione.Gliscioperie lemanifestazionidipiazzaraccolgono inveceancoraampiconsensidapartedeigiovani: il complessivo69,2%degli intervistatidichiaradiavervipresoparte,“qualchevolta”(55,1%)e“spesso”(14,1%).

TimidisegnalidallaRete.Appareinvecerilevante,seppurancoraridotta,lapercentualedigiovanichehautilizzato laReteperpartecipareadiscussionisutematichepolitico-sociali: il complessivo 21% dei giovani intervistati ha infatti dichiarato di aver scritto“qualchevolta” (17%)e“spesso” (4%)sublogesitionlinecirca tematichepoliticheesocialimentreil22,7%haattivato“qualchevolta”(17,7%)e“spesso”(5%)gruppionlineriguardanti tematiche politico-sociali sul social network Facebook. Significativa,consideratalagiovaneetàditaliiniziative,anchelaquotadicolorochehannopartecipatoa flash-mobdi protesta: il 22% infatti vi ha aderito, chi “qualche volta” (18,7%) e chi“spesso”(3,3%).

IMMIGRAZIONE

Immigrato, non un diverso. Per oltre la metà degli intervistati (58,7%) l’immigratorappresentauncittadinonatosemplicementeinunaltroPaese,mentreperil17,7%sitrattadiunapersonabisognosadiaiuto.Diventamarginale invecelaquotadicoloroiqualiritengonochel’immigratorappresentiunpotenzialecriminale(6,3%),unapersona“diversa”dicuidiffidare(5,4%)ounaminacciaterroristica(2,7%).Trovariscontrointalerappresentazione lapercentualediquegli intervistatiche,nonpercependodifferenze,

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non proverebbero alcun sentimento in particolare se avessero un immigrato comecompagnodiclasse(42,2%).

Bocciati gran parte dei luoghi comuni xenofobi. I giovani intervistati, inoltre, siallontananodaalcuniluoghicomuni.Il57,9%sidichiara“perniente”(20,4%)e“poco”(37,5%) d’accordo con l’affermazione “Tolgono il lavoro agli italiani”, nonostante ilcomplessivo62,6%pensichegli immigrati facciano il lavorocheagli italianinonpiacefare. Ancora, il 56,4% si ritiene “per niente” (19%) e “poco” (37,4%) d’accordo conl’affermazione“Favoriscono la circolazionedellemalattie”,mentre il 68,5%sidichiara“perniente”(23%)e“poco”(45,5%)d’accordoconilpregiudiziochevuolegliimmigraticomeportatoridiunacultura violentae criminale,nonavvertendone laminacciaperl’ordinepubblicoelasicurezzadelnostroPaese.Benchèconvintichesitrattidipersonecoraggiosechehannolasciatolapropriaterraincercadifortuna(“abbastanza”e“molto”d’accordo rispettivamente nel 42,4% e nel 23,8% delle risposte), l’80,1% dei giovaniintervistatièperòconsapevolecheinItaliasicontinopiùimmigratidiquellicheilnostroPaeseèingradodiospitare(“abbastanza”e“molto”d’accordorispettivamenteil35,2%eil44,9%).

TERRORISMOECONFLITTI

Terrorismoislamico,lagrandeminaccia.Lerispostedeigiovaniintervistatievidenzianounanettaechiarapercezionedelpericololegatoalterrorismoislamico.Perbenil70%deirispondentièinfattirealeilrischioperilnostroPaesediattacchiterroristicidapartedei fondamentalisti islamici, a frontedel 9,3% che, al contrario, nonnepercepisce laminaccia.Il19,6%invecenonsaesprimersialriguardo.

IForeignFighters.Igiovaniitalianiattribuisconoadaspettiideologico-religiosi,equindiall’identificazioneestremaconlareligioneislamica,lamotivazioneprincipalechespingeicosiddetti”ForeignFighters”adarruolarsiconl’Isis,indicatadal28,7%degliintervistati.Maadestarepreoccupazioneèsoprattuttoildatorelativoal25,9%chemotivataliscelteestremecomeformadiribellioneal“modellooccidentale”oaddiritturacomeazioneperdareunsensoallapropriaesistenza,cosìcomesuggeritodal17%degliintervistati.Inal-treparole,lapercezionedelfenomeno“ForeignFighters”prescindedaun’interpretazio-nefondamentalista-religiosa,attribuendolainveceaunaformadiguerraideologicaconl’Occidente e finanche a un tentativo di autorealizzazione. Il 13,3% vede invece nelconsistente ingaggio economico lamotivazione che spingeun giovaneoccidentale adarruolarsiconl’Isis.

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La ricettaper sconfiggere l’Isis: azionebellicaodiplomazia?Gli intervistati tendonoadividersi tra coloro che sostengono una risposta diplomatica (38,2%) e chi inveceopterebbeperun’azionebellica(37,5%).Moltoindicativaanchelaposizionedel21,1%dei giovani intervistati chemanifesta un sentimento di totale rassegnazione che nonlasciaintravederealcuntipodisoluzionealleminacceterroristichedell’Isis.

TECNOLOGIAESOCIALNETWORK

RischiosamenteAsk.Fm. Il20,5%utilizza il socialAsk.Fm,unapercentualeche, seppurridotta, appare in significativo aumento rispetto a quella registrata dal precedenteRapportodiricerca(14%),echedestapreoccupazionedatalapericolositàeirischidelsito,documentatidaicasidicronaca.IlsocialnetworkAsk.Fm,notoperlasuamodalitàanonimadiinterazione,confermalasuapericolosità:il22,1%degliintervistatiharicevutooffeseanonimepropriosulsocialnetwork,piùvolteoggettodinotiziedicronacalegatea episodi di cyberbullismo. Facebook si conferma invece, come prevedibile, il socialnetworkpiùadoperato: il92,9%dichiara infattidiutilizzarlo. Il21,3%degli intervistatiutilizza il social network emicroblogging Twitter, che guadagna terreno tra i giovanirispettoalloscorsoanno(19,7%).Traleapputilizzate,èWhatsappariceveremaggiorisegnalazioni(93,1%),seguitodalsocialdicondivisionedifotoInstagram(64,2%).

Socialmente responsabili. I social diventano soprattutto l’occasione per mettersi incontattoconpersonechenonsivedonodatempo(22,4%).Il19,7%inveceloutilizzapercondividere foto,musica e video,mentre il 14,6%per curiosare nella vita privata deipropricontatti.Dallerispostedegliintervistatiemergeinoltre,contrariamenteaquanto“gridato”molto spesso con toni allarmistici nel dibattito pubblico, un atteggiamentoresponsabileeunaconsapevolezzadeigiovanineiconfrontideisocialnetwork.Benchèd’accordoconlacapacitàdeisocialdifavorirelanascitadinuoverelazioni(“abbastanza”e“moltod’accordorispettivamentenel49,4%enel20,5%deicasi),ilcomplessivo72,6%ritiene che questi rendano superficiali i rapporti, mentre il 57,1% crede che i socialfavoriscanol’isolamento.Ancora,il73,2%gliintervistatidichiaracheisocialnetworkrap-presentanounpericoloperlaprivacy(“abbastanza”e“molto”d’accordorispettivamentenel35,4%enel37,8%dellerisposte),mentresiabbassasignificativamentelapercentualedicolorocheritengonochequestifavoriscanounaconoscenzapiùapprofonditatralepersone(36%).

Pericolosamenteselfie.Chiamatiaesprimersisuunapraticalargamentediffusa,quelladei “selfie”, e a ricercare lemotivazioni alla base di un fenomenodivenutoun trattocaratterizzantedellanuovagenerazione, il 25%degli intervistati ripropone l’elemento

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dellacondivisione,dichiarandochelapubblicazionedeiselfiesuisocialnetworkapparesemplicementelegataallavolontàdicondividereleproprieesperienzeconipropriamici.Il dato che desta preoccupazione è soprattutto quello relativo alla pratica del selfieestremochesembraaverconquistatoigiovani:significativeappaionoinfattilepercen-tualidicolorochedichiaranodiaverscattatoselfie insituazioniestremeopericolosecomeallaguidadelmotorino(22,3%)osuunagiostra(22%).Peril17,6%deigiovani,lavogliadiapparireeildesideriodinotorietàinvecerappresentanolaspintaallacondivisio-nedegli“autoscatti”,sottolineandounatteggiamentonarcisisticochevedenellalogicadei“like”unpotentealleato.Provocatorietàeoriginalità, irequisitidelsuccessodiunselfie–quest’ultimodeterminatodaunnumeroelevatodi “like”– indicati rispettiva-mentedal38,4%edal26,5%degliintervistati.

BULLISMO

Tante,troppevittimedelbullismo.Comeemergedallaricerca,esistetra igiovaniunadiffusaconsapevolezzanonsolodelproblema,maanchedeldisagiocheinvesteilbullodefinito un individuo insicuro (28,2%), violento (25,9%), insoddisfatto (22,1%) e solo(14,1%); una consapevolezza che deriva anche e soprattutto, purtroppo, daun’esperienza diretta di bullismo. Altissime le percentuali di intervistati che hannodichiaratodiesserestativittimedibullismodapartedeipropricoetanei,unaviolenzapiùspesso psicologica che fisica: ben il 40,3% ammette di essere stato oggetto di insultiripetuti, il47,2%èstatooffesomedianteladiffusionedinotiziefalse, il39,8%tramitetelefonateomessaggisgradevoli,mentreil35,8%hasubìtoumiliazionidifronteadaltrepersone.Al24,9%dicolorochehannodichiaratodiaversubitominaccedapartedilorocoetanei,siaggiungeil12,2%diquellichehannovistodiffusiepubblicatifotoevideocompromettenticheliritraevano.Preoccupainoltreil23,5%dicolorochehannosubitoesclusioneeisolamento,masoprattuttoil6%cheèstatooggettodimolestiesessuali.

Le5Wdelcyberbullismo.Malapericolositàassociataallaviolenzapsico-fisicatrovailsuoprincipalealleatonel silenziodei compagnicheassistonoall’episodiodibullismo,cosìcomedichiaratodabenil34%degliintervistati,mentreemergenuovamenteunadiffusaconsapevolezzadeigiovani,legataallacomplicitàdellenuovetecnologie,nelladiffusionedelfenomeno.Il65,6%degliintervistatiritieneinfatticheisocialnetworkeidispositivitecnologiciabbianocontribuitoaincrementaregliepisodidibullismofavoritidallafacilitàainsultarenascondendosidietrounoschermo.Taleconsapevolezzatrovariscontronelnumerodiintervistatioggettodiminacceeoffesepropriosulweb.Complessivamenteil31,5%dichiaradiaver ricevutomessaggiodiaver letto informazioni false sulproprio

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conto(“qualchevolta”e“spesso”rispettivamentenel27,1%enel4,4%dellerisposte),mentreil23,3%ammettediaverricevuto“qualchevolta”(21,5%)e“spesso”(1,8%)mes-saggi,fotoovideooffensivi.C’èanchechiperòsièresoprotagonistadiattidibullismocomeilcomplessivo20,1%dicolorochehannoutilizzatolaReteperinviaremessaggi,fotoovideooffensivineiconfrontidiqualcuno(“qualchevolta”e“spesso”rispettivamen-teil16,5%eil3,6%)eil16,5%dichihainveceutilizzatoAsk.Fmperoffenderegliamici(“qualchevolta”e“spesso”rispettivamenteil12,4%eil4,1%).

43002 SMS contro i bulli. La volontà di sconfiggere il fenomeno proviene però dalleIstituzioni:nelmesedisettembredel2014,ilMinisterodell’Internohainfattiattivatounservizio di sms che consentirà ai genitori, agli studenti e agli operatori scolastici disegnalare casi di bullismo, oltre che la presenzadi pusher fuori le scuole. L’iniziativa,apprezzabilenellesueintenzioni,rivelatuttavialanecessitàdiunasuamaggioreepiùincisivapromozioneediffusione:il71,1%degliintervistati,infatti,dichiaradinonessereaconoscenzadell’iniziativa.Cionostante,traquesti,apparesignificativalapercentualediquantigiudicanofavorevolementeilprogetto,parial48,8%.

AMBIENTE

Green generation. Tra le tematiche legate all’ambiente e alla natura, a destarepreoccupazionetra igiovani intervistatièsoprattuttol’inquinamentodell’aria(21,8%),seguitodalproblemalegatoallosmaltimentodeirifiuti(17,8%)chesemprepiùspessoriceveattenzionedaimediaedallacronacascatenandoaccesecontroversieneldibattitopubblicoeall’internodelle stesse Istituzioni. La sensibilitànei confrontidell’ambientetrovaconferma,inoltre,nellapraticadellaraccoltadifferenziata,diffusatrail66,5%deigiovaniintervistati.Attentiall’ambienteeresponsabili,maanchesolidali.Ilcomplessivo64,8%degliintervistati,venutoaconoscenzadiunacalamitànaturalechehaprovocatoingentidanniedisagi inunacittàdiversadaquelladiappartenenza,dichiara infattidiesseredispostoapartireperprestareilproprioaiutocomevolontario.Neldettaglio,il30,2%partirebbeseincompagniadeipropriamici,il21%partirebbesubitosenzaindugi,mentreil13,6%soloseinunacittànontroppolontana.

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