Rivolta Dei Ciompi

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La Rivolta dei Ciompi Chi erano i Ciompi? I cosiddetti ciompi, o scardassieri, erano i lavoratori salariati addetti ai  pro cessi più umili e sempli ci della lavora zi one del la lana.  Ne ll' org aniz zazi one pol itic a fiorent ina del '300 Fir enz e, bas ato sul le Corporazioni ”, i ciompi , che svolgeva no un la vo ro tr op po umil e appunto, non avevano diritto all'associazione, e come diretta conseguenza, non avevano alcun potere decisionale o di rappresentanza all'interno della  politica cittadina. Com'era la situazione nella Firenze del tempo? Durante il XIV secolo, a Firenze, c'era aria di cambiamento. Il fallimento della “Guerra degli Otto Santi”, aveva gravemente screditato l'oligarchia guelfa al potere. Inoltre, le ondate di peste, e le conseguenti crisi economiche e agricole, avevano gravemente pesato sulla popolazione fiorentina, ma in particolar modo sul “ Popolo Magro” ossia sul proletariato e sui ce ti più poveri: questo perché le conseguenze economiche della crisi alle famiglie nobili venivano scaricate in termini di dazi e tasse sulla popolazione. L'Opportunità A causa di questo malcontento generale, tutte le corporazioni si unirono nel l'organi zz azi one di una riv olt a, all a qua le pr ese ro parte anc he i ciompi. Questi ultimi, grazie alla loro superiorità numerica, riuscirono presto a prendere il Palazzo dei Priori , ad ottenere il Diritto d'Associazione , una eguali taria partecipaz ione al gover no per tutte le arti , creando tre nuove arti  per i ceti sociali più umili, e addirittura ad eleggere un Gonfaloniere di Giustizia: la più alta carica nella politica fiorentina. Di ricoprire questa carica fu incaricato Michele Di Lando, che non fu molto abile nel gestire la sua posizio ne: infatti la sua popola rità calò rapid amente a causa di vari fatti spiacevoli: come div erse amicizie con membri del cos idd ett o “Popol o Grasso” , alcune repressioni violente, ma sopratutto la mancata concessione dell'estizione del debito verso il datore di lavoro. Il Seguito A causa di tutte queste motivazioni l a corporazione dei Ciompi era gravemente compromessa dall'interno, fino ad essere definitivamente abbandonata dallo stesso Di Lando. Ne approfittò subito il Popolo Grasso, che alleandosi con quello Minuto, scacciò il 31 Agosto un folto gruppo di Ciompi che presidiava Piazza della Signoria. In conclusione Michele Di Lando fu esiliato (ma non perseguito legalmente) e la corporazione dei Ciompi fu abolita. Sostanzialmente entro il 1382, la dominazione del Popolo Grasso era stata ristabilita . Statua - Michele Di  Lando T avola delle Corporazioni

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8/8/2019 Rivolta Dei Ciompi

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La Rivolta dei Ciompi

Chi erano i Ciompi?

I cosiddetti ciompi, o scardassieri, erano i lavoratori salariati addetti ai

  processi più umili e semplici della lavorazione della lana.

  Nell'organizzazione politica fiorentina del '300 Firenze, basato sulle“Corporazioni”, i ciompi, che svolgevano un lavoro troppo umile

appunto, non avevano diritto all'associazione, e come diretta conseguenza,

non avevano alcun potere decisionale o di rappresentanza all'interno della

 politica cittadina.

Com'era la situazione nella Firenze del tempo?

Durante il XIV secolo, a Firenze, c'era aria di cambiamento. Il fallimento della “Guerra degli

Otto Santi”, aveva gravemente screditato l'oligarchia guelfa al potere. Inoltre, le ondate di peste,

e le conseguenti crisi economiche e agricole, avevano gravemente pesato sulla popolazione

fiorentina, ma in particolar modo sul “Popolo Magro” ossia sul proletariato e sui ceti più poveri:questo perché le conseguenze economiche della crisi alle famiglie nobili venivano scaricate in

termini di dazi e tasse sulla popolazione.

L'Opportunità

A causa di questo malcontento generale, tutte le corporazioni si unirono

nell'organizzazione di una rivolta, alla quale presero parte anche i

ciompi. Questi ultimi, grazie alla loro superiorità numerica, riuscirono presto

a prendere il Palazzo dei Priori, ad ottenere il Diritto d'Associazione, una

egualitaria partecipazione al governo per tutte le arti, creando tre nuove arti

 per i ceti sociali più umili, e addirittura ad eleggere un Gonfaloniere di

Giustizia: la più alta carica nella politica fiorentina. Di ricoprire questa

carica fu incaricato Michele Di Lando, che non fu molto abile nel gestire la

sua posizione: infatti la sua popolarità calò rapidamente a causa di vari fatti

spiacevoli: come diverse amicizie con membri del cosiddetto “Popolo

Grasso” , alcune repressioni violente, ma sopratutto la mancata concessione

dell'estizione del debito verso il datore di lavoro.

Il Seguito

A causa di tutte queste motivazioni la corporazione dei Ciompi era gravemente compromessa

dall'interno, fino ad essere definitivamente abbandonata dallo stesso Di Lando. Ne approfittò

subito il Popolo Grasso, che alleandosi con quello Minuto, scacciò il 31 Agosto un folto gruppo

di Ciompi che presidiava Piazza della Signoria. In conclusione Michele Di Lando fu esiliato (ma

non perseguito legalmente) e la corporazione dei Ciompi fu abolita. Sostanzialmente entro il

1382, la dominazione del Popolo Grasso era stata ristabilita.

Statua - Michele Di Lando

Tavola delleCorporazioni