LA RIVOLTA DEI TACCHINI CONTRO IL NATALE

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NASCITA E DECLINO DI UNA SPERANZA SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VILLA SAN GIOVANNI Manuale pratico per sfuggire alle tante verità ed affidarsi ai fatti

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manuale pratico per sfuggire alle tante verità ed affidarsi ai fatti

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  • NASCITA E DECLINO DI UNA SPERANZASCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VILLA SAN GIOVANNI

    Manuale pratico per sfuggire alle tante verit ed affidarsi ai fatti

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    la rivolta dei tacchini contro il natale la rivolta dei tacchini contro il natale

    Perch affiggi il tuo servo in croce,

    o Pontico, dopo che la lingua gli hai tagliato?

    Non sai che ora il popolo dice

    quel che il tuo servo tace?

    Abscisa servim quid gis, Pontice, lingua?Nescis tu populum, quod tacet ille loqui?(Marziale, libro secondo, LXXXI)

  • Premessa

    Secondo lOpera del Vocabolario Italiano, che un Isti-

    tuto del Consiglio Nazionale delle Ricerche ospitato presso lAc-

    cademia della Crusca di Firenze, i termini congiura,

    complotto o cospirazione esprimono unazione, condotta da pi

    persone, per stabilire un accordo segreto diretto a modificare, sov-

    vertire o cambiare lordine costituito.

    Il cosiddetto ordine costituito, per, altro non se non lin-

    sieme di norme che fondano una societ.

    Attribuire, quindi, lidea di un complotto ad una iniziativa

    dispiegata secondo una norma di legge (cio nel rispetto dellordine

    costituito), non solo una aberrazione terminologica ma essa affer-

    mazione stessa costituisce un atto eversivo, perch implicitamente

    suggerisce di piegare la norma allinteresse personale di chi vorrebbe

    imporre se stesso per dominare senza regole.

    Recita, infatti, lart. 141, comma 1, lett.b, n. 3 del Decreto

    Legislativo N. 267/2000, meglio noto come Testo Unico degli Enti

    Locali, che I Consigli Comunali vengono sciolti con Decreto

    del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro

    dellInterno per cessazione dalla carica per dimissioni

    contestuali, ovvero rese anche con atti separati purch con-

    temporaneamente presentati al protocollo dellente, dalla

    met pi uno dei membri assegnati. E non a caso esso in-

    serito nel Capo II del D. Lvo 267/2000, dal titolo Controllo sugli

    organi.

    In sostanza, la norma stabilisce che la presentazione conte-

    stuale e/o contemporanea delle dimissioni della maggioranza

    dei Consiglieri, costituisce la prova legale della consapevolezza e

    condivisione di ogni singolo Consigliere di concorrere, con quel

    gesto, allo scioglimento dellorgano assembleare.

    Per questa semplice ragione, fondata sul rispetto di una

    norma di legge, il termine appropriato per indicare questa iniziativa

    non complotto bens intesa, cio ladesione condivisa, tra pi indi-

    vidui, ad unidea, un proposito, un sentimento.

    Se questo vero, anche vero che lo spirito della norma, intro-

    dotta dal legislatore, ha la funzione di salvaguardare un principio co-

    stituzionalmente garantito e che fa assumere, a questa iniziativa, il

    valore alto della salvaguardia di rilevanti interessi pubblici, a comin-

    ciare dal quel rispetto della volont popolare che nelle settimane, nei

    mesi successivi di eccessivo nervosismo, stata derisa e calpestata con

    bugie e dichiarazioni allucinanti. Nervosismo che torna a mostrarsi

    anche in questa anomala campagna elettorale.

    Tuttavia da questa spiegazione si rileva anche che la norma

    in questione non stata introdotta per salvaguardare il diritto del

    singolo Consigliere a rinunciare alla carica, bens un diritto politico,

    costituzionalmente garantito dallart. 51 della Carta Fondamentale

    e che, pertanto, rende laccusa di congiura o di complotto un atto

    sovversivo perch mira a modificare lordine costituito.

    Dunque, quel venerd 22 maggio 2009 va ricordato con orgo-

    glio da questa citt, perch il gesto delle dimissioni rappresenta un

    esercizio democratico che rinnova il valore alto della nostra Costi-

    tuzione e difende la memoria di coloro i quali si sono battutti per

    consegnare a noi lItalia repubblicana.

    Altri, che covano sentimenti di disprezzo verso questi valori,

    quel giorno hanno vissuto il loro 25 dicembre, data in cui ogni

    anno anche i tacchini perdono la loro rivoluzione.

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    la rivolta dei tacchini contro il natale la rivolta dei tacchini contro il natale

  • Gli uomini del pozzetto

    La virata sarebbe stata degna di Paul Cayard1, se

    solo il tentativo di poggiare2 non fosse stato vani-

    ficato da un improvviso cambio di vento che ha im-

    posto, agli uomini del pozzetto unaltra strambata3

    per correggere lassetto di una barca ormai in balia del mare,

    mentre le continue manovre di aggiustamento hanno gi di-

    sperso parte dellequipaggio.

    Sembra una gara di Coppa America e, invece, quanto

    avvenuto in quella che ha rappresentato la triste appen-

    dice dello scioglimento del Consiglio Comunale di Villa San

    Giovanni.

    Cos, dopo che Melito aveva condotto una intera campa-

    gna elettorale fondandola sulla continuit con il suo pre-

    decessore, una volta sfiduciato, insieme agli uomini rimasti

    al suo fianco, avrebbe voluto tentare di far credere di essere

    stato impegnato, in poco pi di un anno di governo della

    citt, in unopera di rinnovamento non riuscita per cause ri-

    conducibili a quegli 11 Consiglieri che, con le loro dimissioni,

    hanno impedito un rinnovamento che non si sa bene a par-

    tire da quando aveva preso il posto di quella continuit

    che stata la bandiera dellintera campagna elettorale.

    Una serie di virate strette, quelle contenute nellultima opera omnia diffusa

    nei mesi scorsi dagli uomini del pozzetto prima di dissolversi, che rischia di

    rendere ilare un clima che il nostro provetto Skipper, allindomani delle dimis-

    sioni, aveva inaugurato nel segno delle accuse e delle allusioni, tentando di av-

    velenare tutti i pozzi dentro la citt e dentro le Istituzioni.

    Per questa prevedibile ragione, sin da quel 22 Maggio, tra i dimissionari si

    aperta una discussione sulla necessit di fornire, allopinione pubblica, uno stru-

    mento dinformazione su quanto avvenuto e sui molteplici motivi che lo hanno de-

    terminato, anche per evitare le strumentalizzazioni che, come da copione, hanno

    invaso pagine e pagine di giornali, ed i muri della citt, nel tentativo di convincere

    le moltitudini circa lesatta ubicazione geopolitica della verit.

    Ha prevalso il buon senso! Ha prevalso, cio, la tesi di non partecipare, fin-

    tanto che fosse stato possibile, alla farsa della verit in cui altri si sono cimen-

    tati, spesso mostrando disprezzo per le Istituzioni e nessun rispetto per la persona

    umana.

    Il crescendo delle accuse, delle allusioni e delle illazioni,

    ha per poi costretto, di volta in volta, ad esprimere precisa-

    zioni dirette non gi a svelare la verit, ma ad elencare fatti,

    circostanze ed atti documentali capaci di ricostruire lesatto

    svolgersi degli eventi.

    Oggi, di fronte ad una campagna elettorale che ha visto gli

    uomini di Melito trasmigrare verso mete pi sicure, lidea di of-

    frire uno strumento che in modo organico e strutturato spieghi

    il perch di quanto avvenuto sembrata unesigenza reale e

    non pi rinviabile, sia per la supponenza di alcuni che conti-

    nuano a voler incarnare la verit rivelata, sia per consentire a

    chiunque ne avesse il desiderio di approfondire e ricercare gli

    atti e i documenti che verranno riportati, s da potersi consape-

    volmente formare un giudizio, senza dover necessariamente

    rincorrere i si dice, le chiacchiere da bar e le maldicenze che

    impunemente sono state distribuite.in questi mesi.

    Non posso e non far sconti alle mie origini catto-

    liche e di uomo della sinistra aveva affermato

    sulla stampa, il 31 maggio, il neo dimissionato

    Sindaco MELITO. E mentre sulle inclinazioni politiche ognuno libero di esprimere

    le proprie personali considerazioni, su quelle cattoliche oggettivamente legittimo

    farsi sorgere pi di un dubbio, se vero che dovere dei cattolici non solo quello di

    ricercare la verit ma soprattutto quello di praticarla.

    Allora diventa paradossale che la ricerca della verit, da parte dellex Sindaco,

    cominci con una bugia!

    Infatti, durante la conferenza stampa convocata per il 25 maggio, il Sindaco sfi-

    duciato esprime una serie di pesanti apprezzamenti sui dimissionari, affermando,

    come riportano i giornali che si tratti di 11 serpenti. Affermazione che il quotidiano

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    la rivolta dei tacchini contro il natale la rivolta dei tacchini contro il natale

    1 Skipper scelto da Raul Gardini per guidare il Moro di Venezia in Coppa America2 Termine velico che indica la manovra per allontanare la prua dal vento3 Manovra fatta con il vento in poppa, consiste nel far passare il boma e quindi anche la randa dal lato sinistro a quello destro e viceversa

    Chi ben comincia a met dellopera

  • CalabriaOra ammorbidisce trasformandola in undici disattenti.

    L e v i d e n t e

    gaffe com-

    messa, dovuta

    certamente al

    nervosismo ac-

    cumulato e che

    lo esporrebbe alla potenziale condanna per

    diffamazione, induce Melito ad indirizzare una

    rettifica allunico quotidiano che lealmente ha

    riportato quelle affermazioni.

    Erano, per, sfuggiti due elementi allex

    Sindaco: il primo che nessuno degli 11 di-

    missionari avrebbe mai presentato querela,

    perch lo stato danimo di Melito era del tutto

    comprensibile. E questo dimostra che liniziativa delle dimissioni non rappresentava

    n una congiura, n una punizione personale; il secondo elemento dato dal fatto

    che la conferenza stampa di Melito era stata interamente registrata e riportava, al

    minuto 3 e secondi 50, linequivocabile offesa rivolta da Melito e la conferma di

    quanto riportato da Il Quotidiano della Calabria che lex primo cittadino avrebbe

    fatto bene a non smentire anche per evitare di dire una clamorosa bugia.

    La parte di registrazione in questione pu essere ascoltata cliccando sullicona

    qui sotto.

    Per il momento e prima di entrare nel vivo del ragionamento, appare

    utile effettuare una considerazione sul documento fatto circolare dagli

    uomini del pozzetto e che, secondo gli autori, rappresenterebbe la

    verit rivelata.

    Nel sermone iniziale, gli uomini del pozzetto affermano che ...la giusta

    sede per un confronto utile e costruttivo sarebbe stata quella istituzional-

    mente preposta, e non quella mediatica....

    Sul concetto ci sarebbe da discutere molto, visto che linformazione costituisce

    uno dei capisaldi su cui si fonda la democrazia - e non a caso trova il proprio solenne

    riconoscimento nella Costituzione. Quello, per, che stupisce, che dopo avere

    per mesi dato vita ad un tam tam mediatico, infarcendolo di accuse e illazioni, lex

    Sindaco ed i suoi uo-

    mini danno vita allenne-

    sima virata e, con un

    colpo di spugna, vor-

    rebbero cancellare i

    fiumi di accuse gettati

    su quegli undici dimis-

    sionari, sulla citt e sulle

    istituzioni.

    Per evidente calcolo

    politico, oggi ci si am-

    manta di un improbabile

    buonismo, pensando di

    poter distrarre il lettore-

    elettore e fargli cos di-

    menticare il fiume di

    fango e detriti con i quali

    da anni si cerca di divi-

    dere la citt tra buoni e

    cattivi.

    E la congiura? Il

    complotto? Gli schizzi di

    fango distribuiti gratuita-

    mente sulla stampa e

    per la citt? E gli attac-

    chi alle Istituzioni, le

    bugie, la povert di

    certe condotte?

    Senza ritegno si

    passati dal definire le di-

    missioni Uno squal-

    lido episodio di

    teppismo consiliare,

    contestualmente accu-

    sando il Prefetto di essere affetto da ansia amministrativa per avere emanato

    un atto dovuto, sino ad arrivare ad invocare un ritorno alla normale dialettica poli-

    tica, ignorando i danni provocati alla citt.

    Come dire:Scusate, siete stati su scherzi a parte!

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    la rivolta dei tacchini contro il natale la rivolta dei tacchini contro il natale

    Quando si dichiara guerra, la verit la prima vittima

  • Ma le sorti di una citt

    sono argomento serio che

    va affrontato con rigore e

    coerenza, fornendo ai citta-

    dini gli strumenti per poter

    effettuare scelte consape-

    voli. Allora il compito deve

    essere quello di sottolineare

    le mistificazioni e di elencare

    le contraddizioni ed i dubbi

    che emergono rileggendo

    lintera vicenda. E mai occa-

    sione fu pi ghiotta della no-

    mina, della Commissione di

    Accesso da parte del Pre-

    fetto di Reggio Calabria, che

    avrebbe dovuto accertare

    eventuali condizionamenti

    mafiosi ovvero gravi e persi-

    stenti irregolarit nel Co-

    mune villese. Ed

    interessante, in questo

    senso, la reazione a caldo

    consegnata alla stampa

    dallex sindaco. Reazione che, detto francamente, ha un p deluso chi, distratto, si

    aspettava di vedere volare tappi di champagne o di vedere caroselli di auto in festa.

    Distratto perch in tutti questi mesi in cui la stampa ha riportato le accuse pi di-

    sparate contro i dimissionari, nessuno dei teorici della legalit ha mai affermato di

    aver chiesto, o di essere in proncinto di chiedere, la nomina di una Commissione di

    Accesso che, analizzando le carte ed i documenti, consentisse di dimostrare la li-

    nearit delle condotte amministrative e, di contro, il complotto che aveva sotteso a

    quelle dimissioni.

    Per questa ragione non sorprende quel ben venga la commissione se serve

    a mettere in luce la nostra attivit, espresso da MELITO, il quale, invece, avrebbe

    dovuto esultare per liniziativa del Prefetto. E se la Commissione non avesse messo

    in luce la linearit di quelle attivit, non sarebbe ugualmente utile? E se, invece, vista

    la composizione delle liste, la Commissione dAccesso avesse deciso di soprasse-

    dere sulle irregolarit? Non rimane che attendere di conoscere i contenuti della re-

    lazione finale. Gi, ma perch nessuno si domanda che fine ha fatto la relazione?

    Il 23 agosto 2009, in seguito alla riapertura delle polemiche sullo scioglimento

    del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni da parte dellAssessore Regionale

    Demetrio NACCARICARLIZZI, PrimaVera Alternativa, Rifondazione Comunista,

    Il Movimento Democratico e lex Assessore Natale SANTORO, attraverso un co-

    municato stampa invitano limportante uomo politico a recarsi presso la Procura della

    Repubblica, per fornire ai magistrati tutte le informazioni di cui appare essere in

    possesso. Prima di andare in Procura, tuttavia, lo stesso viene sarcasticamente in-

    vitato a farsi raccontare dal Melito chi fossero quei consiglieri comunali dellex

    maggioranza che non potevano ricoprire lincarico di Assessore, per gli inte-

    ressi della loro famiglia sul territorio4; di farsi spiegare i conflitti dinteresse,

    le incompatibilit, il perch di tante incompiute pianificazioni urbanistiche o i

    temporanei trasferimenti di competenze tra i vari uffici.

    Domande retoriche, ovvia-

    mente, ma che provocavano

    limmediata reazione di ME-

    LITO il quale, il giorno succes-

    sivo, inviava alla stampa una

    durissima nota di risposta.

    Comera prevedibile, lex

    Sindaco evitava accurata-

    mente la prima imbarazzante

    domanda, preferendo cimen-

    tarsi in uno sport in cui non di-

    mostra particolare

    dimestichezza: larrampicata li-

    bera!

    Pensando di poter stupire

    con effetti speciali, lex Sin-

    daco si soffermava, invece, sul fatto che Lo spostamento dellufficio commercio fu

    proposto dagli Assessori alla Polizia Municipale, Mamone ed alle attivit produttive

    Santoro e dallAssessore al personale Caridi.

    Quel che sorprende, che il Sindaco sfiduciato abbia posto inusuale attenzione

    su quel trasferimento di competenze e, senza alcuna esitazione, indicava i presunti

    promotori di quellatto quasi che la questione rivestisse unimportanza vitale nelleco-

    la rivolta dei tacchini contro il natale la rivolta dei tacchini contro il natale

    La propaganda non deve servire la verit,perch questa potrebbe favorire l'avversario

    Hadolf Hitler

    4 vedi paragrafo il viaggio della speranza pag. 25

    ... CONTINUA ...DALLA1^ PARTE....

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