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Anno 11 - 6,90
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www.scienzaeconoscenza.it -Scienza e Conoscenza 1
Il due di Gennaio, di ritorno dalle feste natalizie,abbiamo ricominciato il nostro amato lavoro inredazione con una particolare (e strana) caricaenergetica. Questo nuovo anno, appena iniziato,si sta infatti dimostrando per quello che sar:
emozionante, vitale e di grande svolta. Sar che siamoentrati nellet dellacquario, sar lo yoga kundaliniche da mesi ci ricarica e rilassa, sar che nel nostroufficio una nuova meravigliosa vita sta nascendo ingrembo ad una di noi, insomma questo duemilado-dici e sar davvero un anno di rinascita.Grazie a questo stato di grazia, che sottende ilnostro spirito di rinnovamento, giorno dopo giornosi avvicinano a noi nuove emozionanti realt: profes-
sionisti di grande calibro intellettuale ci offrono i lorocontributi, le loro ricerche nel campo della medicinanaturale e integrata, della biologia, della fisica deiquanti applicata e delle nuove energie.Ed per questa (strana) energia che ci vibra addossoche il primo numero del fatidico anno duemiladodici dedicato allEnergia, quella con E maiuscola inten-sa in senso lato, che a volte sembra superare le piazzardate fantasie futuristiche ma che gi oggi inesorabile realt.Questo numero 39, (che la numerologia associa al3, numero della fortuna e dellessere al posto giustonel momento giusto) esce davvero in un momen-to giusto di grande crisi, economica, politica maanche culturale e di valori, per fare da apripista aun nuovo modo di fare informazione che vede lacrisi non come un evento negativo, ma come unim-perdibile opportunit. Cos dalla crisi economica
europea nasce lopportunit di rivalsa dei paesi emer-genti; dalla crisi politica nascono nuovi modi di farepolitica pi efficace, locale e decentralizzata; dallacrisi delle nostre organizzazioni sociali competitive eindividualistiche nasce un nuova energia empatica dicondivisione, scambio e apertura e dalla crisi energe-tica nasce lopportunit di vedere applicate alla vitaquotidiana nuovi sistemi per lestrazione di energiadal vuoto quantistico e per la fusione fredda. Eccoallora che la parola crisi, prende tutto un altro tono,si eleva e si incarna nel suo significato pi vero coscome tradotta dalla lingua cinese cio opportunit.
nostro compito e missione sfruttare al massimo
lopportunit che ci viene concessa di informarvi carilettori, di entrare in empatia, in totale connessionecon voi e con chi, prima di noi e voi, ha lasciato unatraccia indelebile nella storia (e nel futuro) della cono-scenza umana: per questo siamo orgogliose di presen-tare in questo numero anche la figura e il lavoro di treuomini di scienza dimenticati, incompresi e a voltemisconosciuti come Giorgio Piccardi, Nikola esla, ePierluigi Ighina.Direi che i presupposti per vivere un emozionante2012 ci sono tutti. E che sia luminoso, vibrante erinnovato, con laugurio di sentirci sempre pi partedellunisono che comprende il corpo, lo spirito, lamateria, lenergia cos come tanti altri elementi ahimancora sconosciuti.
Buona lettura!Romina Alessandri
per noi solo linizio!
2012...
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Il dott. Navanish Prasadmedico ayurvedico, primario dellospedaledi Bangalore (India) tiene seminari in alcuniperiodi dellanno, presso il centro Sorgente.
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Scienza e Conoscenza un marchio
Macro Soc. Coop.
Via Bachelet 65,47522 Cesena (FC)
www.macroedizioni.it
Ideatore del progettoScienza e Conoscenza
Giorgio Gustavo Rosso
EditoreEditing snc
Direttore ResponsabileMarianna Gualazzi
In redazioneMarianna GualazziRomina AlessandriErica Gattamorta
Comitato ScienticoMassimo Corbucci(Fisico e Medico)Valerio Pignatta
(Naturopata)Corrado Ruscica
(Astronomo)
Gestione, graca e ufcio abbonamentia cura di Editing snc
Tel. 0547 [email protected]
Immaginiwww.shutterstock.com
www.sxc.huwww.istockphoto.com
StampaLineagrafca,
Citt di Castello
Distribuzione in edicola
Italian Press (Milano)
Hanno contribuitoalla realizzazione
di questo numero:
Urbano BaldariMassimo Citro
Mariagrazia CostaDavide Fiscaletti
Roberto GermanoPaolo ManzelliElsa Masetti
Sabrina MugnosMassimo Teodorani
Roy Virgilio
Autoriz. Trib. ForlN. 21 dell8 luglio 2002
Numero 39gennaio/marzo 2012
I trimestre
La cellulosautilizzata per laproduzione della cartasu cui stata stampataquesta rivista sbian-cata senza luso di
cloro. Questa carta riciclabile
La cellulosautilizzata per laproduzione dellacarta su cui statastampata questa rivi-sta proviene da fore-ste amministrate
Nati per essere connessiA cura di Elsa Masetti 4
Free EnergyRoy Virgilio 14
Empatia: lenergia
che muove il mondoPaolo Manzelli 22
E-Cat: fusione fredda
a portato di manoDavide Fiscaletti 26
Giorgio PiccardiUno scienziato particolareCosta, Papeschi, Larini 29
Tesla, Uomo del futuroMassimo Teodorani 32
Lenergia del ritmoMassimo Citro 38
Lacqua e gli organismi viventiIntervista a Emilio Del Giudice
Roberto Germano 42
Il Dott. Valesi rispondeVinceno Valesi 50
Curarsi conlipoclorito di sodioValerio Pignatta 55
Depressione che fare?Urbano Baldari 62
Un grande mistero
geologicoSabrina Mugnos 70
INDICE
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Nati per essere
connessiLa competizione e il suo modello,
che ha avariato ogni settore no alle relazioni
pi intime, semplicemente una grande bufala.Noi siamo energia di connessione!
A cura di Elsa Masetti
Intervista a Lynne McTaggart
Scrive Lynne Mcaggart giornalistascientifica, ricercatrice e autrice nel suoblog: La nostra generazione ha largamen-te abolito il senso religioso e comunitariosostituendolo con X Factor e internet; c
poco da meravigliarsi se i nostri figli sperimentano ilvuoto morale e un certo sradicamento. Il suo ultimolibro prende piede da un evento accaduto a una dellefiglie, sostituita allultimo momento, per la sua partein uno spettacolo teatrale, da unaltra ragazza che habarato sul suo curriculum. Quando lautrice interrogala madre sullaccaduto, riceve una semplice risposta: cos che vanno le cose!. La domanda che si poneLynne allora : cos, ma deve continuare a esserlo?.Questo tipo di mentalit, dimostra lautrice, pocopi che medievale e si basa su una visione del mondodi cui la scienza la prima responsabile. Le scienzedi frontiera, tuttavia, sono ora in grado di sostenerelevidenza di una storia diversa da quella darwinianadel migliore e del pi adatto. Questa nuova storia civede connessi, supportarci gli uni con gli altri, equa-
nimi e leali.Nel tuo ultimo libro, Te Bond (Macro Edizioni,2011) sostieni che il punto non nella cosa (nellaparticella, nel singolo, nellindividuo), ma nel lega-me it is not in the thing but in the bond. Questa
visione non facile e immediata da cogliere. Checosa intendi?
Il mondo cos come visto dalla scienza accademica costituito da cose separate e autonome che operanocon leggi fisse nel tempo e nello spazio. Certo, questavisione stata poi amplificata dal lavoro di CharlesDarwin, che ha spiegato che la vita si manifesta attra-verso la lotta. Cos egli ha creato essenzialmente unmodello di scarsit, della sopravvivenza del migliore.Fu ispirato, del resto, da un periodo di esplosionedella popolazione e di mancanza di risorse. cosche abbiamo acquisito una mente impostata sullin-dividuo, sullindividualismo e sullindividualit dellecose. Oggi le scienze di frontiera, in ogni area, dallafisica alla biologia, dalla fisiologia allantropologia,hanno scoperto che tra le particelle subatomiche, trail nostro corpo e lambiente, tra ogni cosa e personacon cui veniamo in contatto, anche le nostre creazionisociali, c un legame (bond). E per legame intendouna connessione cos profonda che non si pu diredove termina una cosa e ne inizia unaltra.
Quindi, affermi, che non possiamo essere senza
quel legame?Noi siamo quel legame, in nessun senso del terminesiamo individui. Noi siamo una relazione. Ora tispiego usando lesempio delle particelle subatomiche:la scienza continua a guardare a piccole, piccolissimeparticelle di universo, perch pensa che pu spiegar-lo scoprendo linfinitamente piccolo. Prima hannotrovato gli atomi, poi le particelle subatomiche, poi
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i quarks i muoni e tutti questi nomi buffi, per rea-lizzare alla fine che non si tratta di una particella, per
quanto subatomica, poich non affatto una cosa.Esse non sono particelle, ma energie vibranti chesono scambiate avanti e indietro e viceversa, comein una partita di tennis. Quello che gli scienziatihanno concluso, quindi, che non si tratta di cose,ma di relazioni. Guardando il nostro corpo, ten-diamo a vederlo come autonomo e completamenteautoformato dal suo DNA. uttavia gli scienziati
hanno ora scoperto che i geni sono come tasti delpianoforte e se vengono suonati o meno, dipende da
svariate influenze fuori dal nostro corpo, dallambien-te, dallaria che respiriamo, dal cibo che mangiamo,dagli amici che frequentiamo. Le influenze esternecondizionano gli atomi dei geni, che a loro voltadeterminano se quel particolare tasto del DNA sarschiacciato o meno. Quello che voglio dire che nonci formiamo dallinterno verso lesterno, ma viceversa.Il legame con il nostro ambiente personale, quindi,
Per legame intendo una connessione cos profondache non si pu dire dove termina una cosa e neinizia unaltra
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crea le persone che siamo. Siamo creati da quel lega-me con lambiente. Sono quelle relazioni che accen-dono e spengono i nostri geni. Fisicamentesaresti unapersona diversa senza quelle specifiche relazioni. Enon sto parlando del colore dei capelli e degli occhi.Gli esperimenti di epigenetica confermano pienamen-te lattivazione dei geni da parte dinfluenze ambien-tali, come il cibo che mangiamo per esempio. Riportoestesamente alcuni di questi studi nel mio libro.
In che modo la tua visione si avvicina e si differen-zia da quella di Bruce Lipton?
Il suo lavoro totalmente focalizzato sullepigenetica.La mia ricerca si apre a molti altri aspetti. Indagosoprattutto con il sostegno della scienza di frontie-ra su ci che noi pensiamo sia lindividualit, sullastoria che stata creata intorno al fenomeno chiamatoindividuo.
Un aspetto per me molto toccante della tua ricerca quello relativo allappartenenza, al bisogno diappartenere. Vuoi dire qualcosa a proposito?Ci hanno detto che siamo nati per essere egoisti eche abbiamo necessit di essere degli individui sepa-rati. Il mio argomento nel libro : no. Ogni aspettodel nostro comportamento sociale mostra che siamo
cablati (hard wired) per condividere, prenderci curaed essere equanimi, cablati per connettere. Il nostrobisogno sopra ogni cosa appartenere e siamomolto deboli se questo senso di appartenenza vienea mancare. A questo proposito possiamo guardarealla scoperta di uno dei tuoi compaesani: GiacomoRizzolatti, il neuroscenziato che, lavorando con lescimmie, ha scoperto i neuroni specchio, ovvero lacondivisione dei circuiti neuronali. Ora, partendo daquesta sorprendente scoperta, valida anche per luo-mo, vediamo che gli stessi neuroni attivati dallese-cutore durante lazione o linsorgere di unemozione,vengono attivati anche nellosservatore delle stesse.La credenza che i nostri pensieri, quindi, siano com-pletamente individuali cade: i pensieri sono nostriquanto di quelli che ci circondano. Per comprenderele persone che ci circondano dobbiamo stimolarlementalmente e in un certo senso fonderci con esse.Guardiamo per esempio il comportamento del sole
e ci coccorrono qui svariate verifiche scientifiche.Si chiama cronoastrobiologia leffetto del sole sullecose viventi. Se prima si era scoperto che lattivitsolare influenza soprattutto alcune parti del corpoumano una di queste il cervello ora hanno veri-ficato che influenza lintero comportamento. Molteevidenze dimostrano che siamo influenzati dalle atti-vit geomagnetiche. Esse aumentano o diminuisconocerti atteggiamenti e certi stati mentali. Di fronte atali dimostrazioni, quindi, come possiamo continuarea pensare in termini dindividualit e non di appar-tenenza? Siamo piuttosto un superorganismo inter-
galattico. Siamo totalmente interdipendendi e inter-connessi. Questo dimostra di nuovo che la natura ciha progettati non per competere, ma per connettere.uttavia, la storia che finora ci hanno raccontato, hareso la competizione scontata, ovunque nel mondo.La competizione il motore delle relazioni. Il model-lo imperante dice che se vuoi vincere, qualcuno deveperdere. Nel mio libro dico che dobbiamo cambiarequesta credenza, in questo modo il mondo non pupi andare avanti. Penso che siamo alla fine del perio-do in cui tale credenza pu sopravvivere. Ora, moltodi ci che ha funzionato, si dimostra disfunzionale esta saltando in aria.
Tuttavia abbiamo dovuto attraversare questomalinteso storico-scientifico, se cos vogliamochiamarlo. Avremmo potuto evitarlo?Non tutte le societ conoscono la competizione allostesso modo. Non tutte le culture sono competitive.
Alcuni gruppi tradizionali, e anche i nostri antenati,hanno dimostrato che allinterno del gruppo potevaesserci una larga cooperazione. Ma se guardi a cosaci successo negli ultimi 300 anni vedi bene chec stato un movimento per rafforzare e definire unamentalit avversativa e competitiva tra singoli. Cstata la rivoluzione scientifica che ci ha definito qualiindividui. Ricorda che allinizio abbiamo dovutocreare la struttura, la storia che ci portasse a credereche siamo singoli, individualmente separati e la pigrande influenza sulluomo contemporaneo probabil-mente da attribuire proprio alla scienza. Il concettodi singolo, dindividuo nato nel 1700 e Darwin conLorigine della specieha completato lopera. Da allora
Intervista a Lynne McTaggart
Noi siamo quel legame, in nessun senso deltermine siamo individui. Noi siamo una relazione
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Redshift: astronomia e dintorni
anche nato il concetto del migliore, del numero uno.E questo ha giustificato molte delle strutture culturali,
sociali, economiche dominanti che oggi conosciamo.Nel sistema finanziario, per esempio, i pochi nonhanno pensato ai molti, ma un gruppetto di personeselezionate ha creato strumenti finanziari instabili chehanno portato il sistema vicino alla distruzione.
In molti dei cammini spirituali, e a misura delle-voluzione attraverso i diversi livelli di coscienza,appare la necessit di cristallizzarsi prima nellanostra natura individuale per poi eventualmentedissolversi di nuovo in un campo pi grande, pi
vasto. questo il processo che anche la scienza staattraversando?Credo di comprendere quello che vuoi dire. Non stoargomentando contro persone che vanno attraversouna scoperta individuale e spirituale della loro natura.Di fatto, nel libro parlo molto di come ognuno di noiabbia bisogno di imparare a vivere in modo pi oli-stico e di cambiare la modalit dentrare in relazione.Quello che intendo : siccome ci autodefiniamo costanto, costantemente focalizzati sul me, crediamo chela competizione sia necessaria per guidare il mondoe labbiamo esportata in ogni area della nostra vita.
Abbiamo modelli altamente competitivi nelleduca-zione, la concorrenza il motore centrale negli affari,nelleconomia e spesso tale motore presente anchenelle semplici relazioni, le quali diventano avversativein quanto basate sul modello del se io voglio vinceretu devi perdere. Se vinco deve essere a tue spese. Ora,laltro aspetto di questa mentalit : uffa, chi se neimporta, mi prendo cura di me e solo di me Questaattitudine molto pervasiva, per questo nel mio libroinsisto sul fatto che questo schema mentale vada cam-biato, perch ci sta uccidendo: toccheremo il fondo diquel tipo di vecchia mente visto che ci sta spegnendo
come lacqua il fuoco, spingendoci in una direzionecontro natura. La natura ci connette spontaneamenteluno allaltro. Siccome lo ignoriamo e abbiamo creatocredenze sociali che ci vogliono luno contro laltro,ora siamo nei guai, siamo deboli.
Comprenderlo significa anche cominciare a soffriredi meno?
Certo, esattamente. Ho scritto questo libro per offri-re alla gente una storia diversa e dire che viviamo
secondo una teoria sbagliata e questa la nuova, che,di fatto, antica, ma trova ora supporto in moltadella nuova scienza. recuperare terreno su quelloche molti maestri spirituali hanno detto in migliaiadi anni. Con questa nuova storia riconosciamo chequando condividiamo la nostra cura ed equanimi-t, cresciamo e quando non lo facciamo, quandoentriamo in competizione, siamo deboli. Prima necessario mostrare una nuova storia, poi arrivano inutrienti per recuperare la connessione. E questoci spinge a imparare a vivere in modo molto pi oli-
stico. Nel pensare esclusivamente a ottenere per meenel guardare alle singole cose, ci viene a mancare lachiave sottile e la connessione tra le cose. E non tuttele culture come dico nel libro la vedono in questomodo. Qui, in Occidente, siamo abituati a focalizzar-ci sulla cosa, sulloggetto centrale e questo il modocon cui vediamo le relazioni. Ci stato insegnatocostantemente a guardare a noi stessi come singoli, ametterci al primo posto. Dobbiamo imparare che esi-stono molte versioni della realt. Ci stato insegnatoche la nostra via lunica e che nessunaltra conta. Lanostra visione deve essere la verit. Porto un esempio.
Conosco una persona che lavora come mediatore dipacee usa viaggiare in regioni dove ci sono forti con-flitti sociali. Si trovava in terra palestinese, nei territorioccupati. Stava lavorando con unorganizzazione cheincludeva entrambi: israeliani e palestinesi. A un certopunto ha sollevato una domanda: Com possibileche lavoriamo cos bene insieme?. E gli altri hannorisposto: Perch abbiamo imparato a vivere con ilparadosso. E lui ha aggiunto: Che significa?. Bene,ti faremo un esempio: i palestinesi scriveranno ilparagrafo del conflitto narrando della lotta, dei morti,della fatica per creare i loro rifugi, dei disagi e dellor-
rore di rimanere senza tetto. Gli Israeliani scriverannolo stesso paragrafo raccontando della mortificazione,dellestorsione della loro indipendenza, che di fattogli era stata affidata alla fine dellultima guerra, e diquanto terribile sia non poter vivere in pace nella lorounica terra. E la tragedia che entrambe le storiesono vere.
(continua a pagina 12...)
Intervista a Lynne McTaggart
Gli esperimenti di epigenetica confermanopienamente lattivazione dei geni da partedinuenze ambientali, come il cibo chemangiamo per esempio
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C sempre almeno unaltra versione della realt e anchequesto significa imparare a essere olistici. Questa laprima cosa. La seconda come cambiare il modo dientrare in relazione, gli uni con gli altri, cessando di uti-lizzare laltro per giochi personali e focalizzandoci dav-vero sulla relazione letteralmente lo spazio tra di noiin modo da conquistare un diverso tipo di prospettivae fare il necessario per andare incontro allaltra persona.
In che modo lidea scientifica dindeterminazioneil fatto che non puoi mai conoscere pienamentetutto su una particella subatomica sinterfacciacon lo sforzo enorme, in risorse umane e denaro,
intrapreso da chi persegue il modello standard, percercare proprio quel tutto?Arrivo a una risposta in modo indiretto, poich mirendo conto che necessaria una parentesi sui luoghicomuni della scienza. Pensiamo alla scienza come a unqualcosa di assolutamente vero: di fatto ogni nuovascoperta rende quella a monte dubitabile e talvoltaobsoleta. Cos, la fisica quantistica una delle spiega-
zioni accettabili. uttavia, sebbene i fisici quantisticidiano per buono il concetto dindeterminazione, nonpuoi sapere niente su una particella quantistica finchnon procedi a una sorta di misurazione e, solo a quelpunto, diventa qualcosa di reale, non solo un potenzia-le. Cos, il mondo scientifico intorno alla fisica quan-tistica, in questo momento, crede che la particella sia,in concreto, inconoscibile perch non ancora in atto, soltanto in potenza. E magari, in futuro, scopriremoche sbagliato e qualcosa daltro prende il suo postoe avremo a quel punto una comprensione migliore.uttavia questo ci che sappiamo ora. Anche ilmodello standard solo una cruda approssimazione
di ci che c. Prendi per esespio la materia oscura.Gli scienziati dicono che non sappiamo praticamenteniente del 95% delluniverso o qualcosa di simile. Ora,questo straordinario: siamo appena agli inizi.
Quindi oscura, poich davvero oscura, nelsenso che non sappiamo niente a proposito?Esattamente (ridendo).
Scrivi nel tuo ultimo libro: mi auguro di risve-gliarti a chi sei veramente!. Devo supporre quindiche tu sia risvegliata. Lo sei?Beh, io sono solo una messaggera, (non affermo un
mio risveglio o come perseguirlo), segnalo un certotipo di lavoro che andrebbe fatto per uscire dalvecchio tipo di mente. Offro due cose in Te Bond:una una nuova porta scientifica e laltra una blueprintdellarea in cui io penso sia necessario cambiare.Penso a un approccio pi olistico, a come relazionarcipi olisticamente, a come allargare la visione di ciche pensiamo di essere, a come avvicinare le personeverso un obbiettivo pi grande (vedi capitolo 11) eanche a come trasformare il nostro scopo, cos chenon sia cosa c qui per meo come ottenere per me,ma come posso essere al servizio, come posso essere ilcambiamento che in corso. Quello che davvero sug-gerisco nel libro come cambiare il nostro disco rigidointerno. Il nostro hard driveora basato sulla visionedi essere un individuo e dal paragonarsi. Questo ilprogramma in atto, e io dico che va cambiato. Stolavorando insieme a molti altri per cambiare tale pro-gramma e quello che cerco di fare con il mio ultimo
Intervista a Lynne McTaggart
Libri di
Lynne Mc Taggart
The BondIl Legame Quantico esistenzaLa mappa per cambiare la tua vitae vivere in armonia con gli altri e la naturaMacro Edizioni, 2011
La Scienza dellIntenzioneThe intention experiment. Come usare il pensieroper cambiare la tua vita e il mondoMacro Edizioni, 2008
Ci che i Dottori non DiconoLa verit sui pericoli della medicina modernaMacro Edizioni, 2005
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C sempre almeno unaltra versione della realt eanche questo signica imparare a essere olistici
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libro capire ci che, a mio avviso, stiamo sbagliandoe in quale diversa direzione penso si debba andare. Ilsolo scrivere il libro mi ha trasformata interiormente,come anche scrivere Te Field.
affascinante seguirti nel tuo chiarire e documen-tare scientificamente che di base la materia inveceche essere una piccola, piccola particella una rela-zione tra due energie e il campo di fondo.
Assomiglia al modo in cui veniamo alla vita nellacarne. Ti pare?Inoltre, secondo te, questo qualcosa arriva a esserepercepito da una connessione nello spazio tra unagrande ragnatela (web) denergia di fondo e unpiccolo nodo denergia. E solo ci che osservato
viene alla luce. Potrebbe facilmente apparire che lamateria-carne illusoria e che vivere sia un sempli-
ce nodo denergia che attende di sciogliersi nellagrande ragnatela?Si, cos, siamo energia subatomica, siamo fonda-mentalmente la stessa cosa. uttavia percepiamo noistessi, ci sentiamo reali, non penso che possiamo direche la materia-carne sia illusoria. La carne non sem-plicemente illusoria, ma il nostro senso di separazionelo . Poich non vediamo tutte le vibrazioni delle par-ticelle sub atomiche, fuori e dentro di noi, fatichiamoa comprendere che c dellenergia trattenuta, qui e l,e noi siamo quei nodi di energia nel grande campo,
nella grande ragnatela, come dici tu.
Quale sarebbe nel tuo cuore di madre il pi grandeaugurio/speranza per le tue figlie?Oh mio dio, questa s che una grande, grandedomanda. Il mio pi vibrante pensiero per loro che siano in grado di entrare in connessione con lo
spazio del cuore verso tutti e tutto ci che le circonda,libere da qualsiasi senso di competizione. La mia pigrande speranza per loro penso sia che possano esserepienamente loro stesse, perch sono entrambe dueragazze straordinarie, in modi molto diversi, e speroche possano realizzare ci e incoraggiare a loro voltala connessione, sperimentandola veramente nella lorovita. Gioire del senso di connessione. Il mio miglioreaugurio che crescano in un mondo migliore di que-sto ed entrino in sintonia con limmensa responsabi-lit di un mondo pi felice, perch sono due ragazze,insieme a molte/molti altri, in un mondo in crisi.
Intervista a Lynne McTaggart
C dellenergia trattenuta, qui e l, e noi siamo
quei nodi di energia nel grande campo,nella grande ragnatela
A cura diElsa MasettiElsa Masetti facilita sessioni individuali e digruppo di costellazioni familiari. Ha inserito
questo tipo di approccio sistemico in un per-corso chiamato relazionarsi con amore:www.elsamasetti.it.Collabora a Cesena con il poliambulatorioKimeya, che propone dal 28 ottobre un corsoserale sulleducazione alla genitorialit,utilizzando principalmente la sistemica dellecostellazioni familiari. Info: 0547 610024.Collabora inoltre con lassociazione Essenzia.Il percorso qui proposto si chiama Relazionarsicon Amore. Esso prevede una serie diweekend che includono la sistemica diHellinger, il mindfulness, lindagine di cre-denze limitanti, la neobioenergetica e altristrumenti utili per imparare a riconoscerelamore, di fatto sempre presente, seppureperso di vista, interrotto, mascherato.Per info: 3343828029, [email protected].
Brillante conferenziere, giornalista escrittrice di fama internazionale, LynneMcTaggart esperta di scienze di frontierae di medicina alternativa. Dirige insieme almarito lassociazione What the DoctorsDont Tell You ed conosciuta per la pub-blicazione di importanti libri, riviste e saggidi salute e spiritualit. Attualmente LynneMcTaggart vive in Inghilterra insieme almarito e alle due figlie.
Abbiamo intervistatoLynne Mc Taggart(
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La nostra societ basata sul sistema dellascarsit. La scarsit serve per mantenere invita lapparato commerciale, serve per dareun valore economico alle cose. Pi una cosa scarsa e pi pu valere. Per questo, chi
riesce a controllare labbondanza di un bene ne pu,di fatto, scegliere il prezzo commerciale.Siamo cos assuefatti a questa realt che persino lac-qua, uno tra i beni pi disponibili sul nostro pianeta, stato fatto diventare scarso, imbottigliato e venduto
a prezzi che consentono enormi profitti. Attenzione,il prossimo passo potrebbe essere lariaIn questo contesto, ecco che un altro bene per eccel-lenza, lenergia, mantenuto in uno stato di scarsitcronica. Luso massiccio di una fonte esauribile e nonrinnovabile, quale i combustibili fossili, e la profon-da convinzione che sia insostituibile, mantengono ilmondo intero schiavo di una condizione in cui le-nergia scarsa, inquinante e costosa. E se da un latoil messaggio che passa quello di consumare menoenergia possibile, dallaltro i bisogni indotti spingonoa non poter fare a meno di questa energia. Cos facen-do, la responsabilit dello spreco e dellinquinamentoviene trasferita sullutilizzatore ultimo, la gente comu-ne, e tolta da chi questo sistema lo crea e lo mantiene.Ma vero che lenergia (in grandi quantit) estraibile
solo da risorse finite e inquinanti? Non esiste un qualchetipo di energia talmente abbondante da poter essere con-siderata illimitata e, soprattutto, pulita e a basso costo?Sempre pi spesso, soprattutto nel mondo di internet,si sente parlare di Free Energy.Questo termine, cheletteralmente vuol dire Energia Libera in realt rac-coglie in s diversi significati, potenzialit e speranze.Ma vero che pu esistere una fonte energetica chepossegga queste caratteristiche? solo una chimerairraggiungibile, un Santo Graal che si ricercher avuoto per sempre o ha delle basi scientifiche che nesupportano e accolgono la possibile esistenza?Per cercare di scindere i desideri dalle concrete pos-sibilit, iniziamo la nostra ricerca nella fisica quanti-stica. Senza scendere in particolari difficilmente com-prensibili o che richiederebbero almeno un libro peressere descritti, cercher di fornirvi le basi scientificheche consentono lesistenza della free energy e del suoeventuale sfruttamento a scopo energetico.
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Il Vuoto pienoPartiamo dalla base, dallo spazio che ci circondaovunque. Bisogna sapere che stato ben verificato cheil vuoto, il vuoto quantistico, non per nulla vuoto.Come latomo, che letteralmente significa indivisi-bile, invece frazionabile in nucleo ed elettroni ein altre decine di particelle pi piccole, cos il vuotocontinua a chiamarsi vuoto solo per ragioni storiche,ma esattamente lopposto del suo significato. un continuo ribollire di particelle ed energia chefluttuano, appaiono, si annichilano e scompaiono allivello zero di tutto luniverso. Il vuoto quantistico
in effetti un supporto per tutte le altre particelle,come il mare il supporto per qualsiasi corpo o naveche vi galleggi sopra. E questa fluttuazione, questavibrazione, sempre presente, anche allo zero assoluto(-273,15C) quando tutto dovrebbe essere congelatoe immobile. Da qui il nome di energia di puntozero. Quindi il vuoto ovunque, ma non vuoto.Possiede una sua quantit di energia e interagisce contutto ci che esiste nelluniverso. Fin qui il concet-to assodato scientificamente. Ma, per tornare allaFree Energy, la domanda fondamentale : possiamosfruttare questenergia per fargli fare del lavoro utile?Possiamo rendere organizzata questa forma di energiaaltamente caotica e sfuggente? Se riusciamo a imbri-gliare lenergia del mare (in verit ancora quasi perniente!!) potremmo fare la stessa cosa con il vuoto?Per cercare di rispondere, voglio portare alla vostraattenzione due particolari effetti fisici gi dimostratiche, se sfruttati opportunamente insieme, sembranopoter aprire delle possibilit interessanti.
Londa solitonica
Vi una particolare equazione sviluppata dal matema-tico premio Nobel Erwin Schroedinger (1) che per-mette un risultato molto interessante. Infatti consenteche unonda si possa auto-sostenere e propagare senzascambiare energia col mezzo che attraversa (quindisenza perdere energia nel tragitto). Nella pratica talionde sono state osservate e successivamente descrittematematicamente nel 1895 da due matematici olan-desi, Korteweg e De Vries che, grazie a equazioni nonlineari, misero su carta le seguenti particolarit delleonde solitoniche: vi una dipendenza diretta tra la velocit e lam-
piezza dellonda; sono onde non dispersive, la loro forma rimane
inalterata nella propagazione (possono attraversareenormi distanze con minima perdita di energia);
hanno comportamento particellare (infatti quandodue onde singole collidono, esse non si disperdonoo rompono, ma si attraversano reciprocamenteacquisendo soltanto una variazione di fase).
La validit di queste teorie viene confermata nel 1993da ben due esperimenti. Il primo effettuato dailaboratori N (Nippon elegraph and elepho-ne Corporation) che hanno trasmesso un solitoneper 180 milioni di chilometri in fibra e il secondodai laboratori Bell Labs negli USA che, usando unsistema solitonico, riescono ad inviare 10 miliardi di
bit/sec. lungo 20.000 km di fibra.Col solitone, londa anomala che si propaga indefini-tamente senza decadere, ecco che anche la trasmissio-ne denergia senza fili a distanza, come nei casi legatialle esperienze di esla, potrebbe essere possibileeconomicamente (elevato rendimento), e senza averecontroindicazioni (inquinamento elettro-magnetico).
Leffetto Aharonov-BhomCome ben sappiamo i campi elettrico (E) e magneti-co (B) influenzano tutte le particelle non neutre che
attraversano la regione di spazio ove attivo il campostesso. Nel 1959 Yakir Aharonov e David Bhompubblicarono su Phisical Review (2) una teoriasecondo cui il solo potenziale vettore (A) pu influiresulle particelle senza che sia presente nessun campo ehanno dimostrato con esperimenti pratici che ci possibile (3).In due parole, ci significa che in una zona dove non presente nessun campo elettrico E n magnetico B(E=B=0), il potenziale vettore A pu essere diverso da0, modificando quindi il comportamento delle parti-celle che passano in quella regione.Pertanto,usando
le equazioni donda di Shroedinger, si possono rica-vare dei potenziali (ovvero delle quantit sfruttabili).Successivamente, Aharonov e il fisico J. Anandan sispinsero ancora pi avanti, affermando che la modi-fica di fase libera da costrizioni adiabatiche (cio loscambio di energia ammesso) anche se legata esclu-sivamente al mondo particellare.Le particelle possono essere dei semplici elettroni,
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Collisione di due onde solitariedi Rortewag-deVries (tratta da fisica.uniba.it)
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come quelli sparati nei tanti esperimenti che hannoconfermato questi effetti quantistici o, come abbiamoappena visto, anche delle onde solitoniche, che hannocomportamento particellare. Ed ecco che creando uncircuito elettromagnetico con una giusta combinazio-ne di magneti permanenti, bobine, nucleo microcri-stallino e impulsi solitonici, qualcosa di affascinanteaccade. Infatti il campo magnetico creato dal solitone,che si muove quasi alla velocit della luce, crea unatensione indotta nella bobina (E=-dA/dt). La bobina
non ha un valore induttivo ma comunque un circu-ito chiuso sul nucleo (quindi soddisfa leffetto AB). Ilsolitone che trova nella sua strada la bobina, per di piquando esiste un potenziale vettore A costante (fornitodal magnete), fa emergere una tensione (equazione diSchroedinger per effetto AB) che sar proporzionale alnumero di anelli della bobina, al valore energetico delsolitone e al valore di A dato dal magnete permanente.
A questo punto, usando due bobine di controllo, si pos-sono creare dei solitoni opposti e, trovando la frequenzadi risonanza adatta, il rendimento salirebbe. In questomodo il potenziale duscita raggiunto potrebbe essererafforzato sia dalle bobine di controllo, sia dallo stessoeffetto AB, creando cos pi tensione sulla bobina. Siva a creare un effetto a catena che, lavorando comeuna pompa ad alto potenziale, potrebbe estrarreenergia dal vuoto grazie al mantenimento di uno statodi disequilibrio energetico, che luniverso tenderebbea colmare per raggiungere lo stato di minima energia.Queste potrebbero essere alcune condizioni di baseadatte ad estrarre lenergia libera contenuta nel vuotoquantistico, rendendola disponibile per uno sfrutta-mento reale (4).
Overunity e C.O.P.Sul Web impazzano video e foto di sistemi meccanicie magnetici, che dichiarano di essere riusciti in questomiracolo e di ottenere pi energia in uscita di quan-ta ne necessitano in entrata, ovvero, sfruttando le-nergia di punto zero, di conseguire la tanto agognataoverunity. Intanto c da fare un chiarimento: di per
s loverunity non nulla di fantascientifico. Esistonoin commercio decine di sistemi overunity, ovvero cheemettono pi energia di quanta ne richiedono. Dallasemplice pompa di calore che fa funzionare il nostrofrigorifero o impianto di riscaldamento (in genereemettono dalle 2 alle 4 volte lenergia richiesta), alpannello fotovoltaico che addirittura possiede unC.O.P. (Coefficiente di performance) che infinito,visto che crea energia senza essere alimentato. Se nonsapessimo che capta ed emette lenergia ottenuta dal
sole penseremmo di aver trovato un sistema che violiil principio di conservazione dellenergia. Ma ovvia-mente nessuno si sogna di affermare questo n per ipannelli fotovoltaici e n per nessuna pompa di caloreo altri apparati overunity oggi accettati. Perch invecequesti fantomatici sistemi Free Energy sono visticome bufale senza speranza? Semplicemente perchcercano di ottenere lenergia dal vuoto quantistico,lenergia di Punto Zero. Cosa che fino ad ora, alme-no che si sappia, nessuno mai riuscito a fare almenoin maniera replicabile. Questo per, come abbiamovisto, non vuol dire che sia impossibile. Certamentelapproccio molto casereccio, spesso troppo superficia-le degli apparati presentati sul web e la mancanza disolide basi scientifiche dei ricercatori che si cimentanoin queste scoperte di confine, produce leffetto didanneggiare tutto il settore e cos quasi sempre largo-mento trattato con un atteggiamento di discredito eincredulit. Ma nella marea di accrocchi effettivamen-te inutili, si nascondono progetti, prototipi e personemolto valide.
Gli apparati esistenti
Nel mio percorso di ricerca delle energie di confinemi sono imbattuto in molti sistemi banali e incon-cludenti, ma anche in progetti molto interessanti. Apartire dal sistema a moto perpetuo di Finsrud (5)una vera opera darte che sembra realizzare il motoperpetuo (senza per possibilit di ottenerne energia),al M.E.G. (Motionless Electromagnetic Generator)(6) coperto da due brevetti negli USA, al sistema
Il vuoto: un continuoribollire di particelleed energia che uttuano,appaiono, si annichilanoe scompaiono al livellozero di tutto luniverso
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Schema semplificato di sfruttamentoprincipio Aharonov-Bhom
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O.R.B.O. della societ Steorn (7) che nonostantediversi problemi e ritardi continua ad essere sviluppa-to mostrando anomalie difficilmente spiegabili.Probabilmente questi ultimi due sistemi potrebbe-ro fornire una prima valida strada per lestrazionedellenergia di punto zero, ma attualmente nessu-no dei prototipi che ho analizzato e seguito ha difatto avuto successo nel suo compito. Per adesso.Ma ogni passo effettuato in questa direzione untassello in meno da dover scoprire affinch il quadrocomplessivo delle conoscenze riesca a fornire il primoestrattore di Free Energy.Inoltre lo studio e lapplicazione pratica di questi prin-cipi scientifici porta a strade parallele non previste.
il caso, ad esempio, del motore elettrico che sfrutta ilprincipio del Parallel Path.Grazie a costanza, condivisione delle conoscenze e unabuona dose di manualit e competenza elettronicadue ricercatori romani, che inseguivano il sogno direalizzare un congegno Free Energy, hanno ottenutonon un motore overunity ma uno con unaltissimaefficienza, una semplicit costruttiva notevole (quindibassi costi di realizzazione), e delle propriet tecni-che interessantissime che potranno aiutare il settoredellautomotive elettrico a superare i problemi dibassa autonomia. Il prototipo, sviluppato in liberacollaborazione sul forum Energeticambiente.it (8),una volta raggiunta una certa maturit stato por-tato per dei test e verifiche presso luniversit di orVergata, dove ha suscitato estremo interesse per le suepeculiarit. Oggi il motore in fase brevettuale pressolUniversit e in sviluppo per produrre un motore hubper scooter elettrici.Questo un esempio di come le scoperte o i miglio-ramenti tecnici possano davvero nascere negli scan-tinati e crescere sul web grazie alla grandissima forzadi interazione e condivisione delle informazioni di
questo canale.Se le persone che sviluppano questi sistemi lo fannocon onest e posseggono le basi fondamentali peraffrontare i problemi con cognizione di causa e com-petenza, ecco che non ci sono limiti allintuizionee alle scoperte possibili. Quello dello sfruttamentodellenergia di punto zero un prossimo traguardoche la fisica stessa ci dice possibile da raggiungere e
Lapproccio molto casereccio, spesso troppo
superciale degli apparati presentati sul web ela mancanza di solide basi scientiche dei ricercatoriche si cimentano in queste scoperte di conne,produce leffetto di danneggiare tutto il settore
Free Energy
Letture ConsigliateRoy VirgilioBiocarburanti Fai Da TeConoscere, produrre, e utilizzare i com-bustibili vegetali per la propria autoAAM Terra Nuova 2007
Lynne McTaggartIl Campo del Punto ZeroMacro Edizioni, 2008
Giuseppe ZellaWireless TeslaElettricit senza liSandit, 2009
Cercali in libreria o suwww.scienzaeconoscenza.it - Letture consigliate
Prototipo di M.E.G. realizzato a curadel sito Progettomeg.it
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che metter a disposizione dellumanit unenergiapressoch illimitata, disponibile ovunque e a bassissi-mo costo. La strada tracciata, la struttura teorica
presente. Manca solo la chiave di volta. Chi la troverpotr cambiare il destino dellumanit. Buona ricercaa tutti!
Note
(1) http://it.wikipedia.org/wiki/Erwin_Schr%C3%B6dinger(2) Physical Review Vol. 115 n. 3 del 1 agosto 1959.(3) http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Aharonov%E2%80%93Bohm(4) Per approfondire: http://www.progettomeg.it/speciche12.htm
(5) www.progettomeg.it/nsrud_progettomeg.htm(6) Per approfondire: www.progettomeg.it/tecnica2006.html(7) Per approfondimenti: http://www.energeticambiente.it/apparati-meccanici/14715902-steorn-vivo-e-sembra-faccia-sul-serio.html(8) le diverse discussioni che racchiudono la storia e lo svi-luppo di questo prototipo sono raggiungibili nella sezioneParallel Path di energeticambiente.it: http://www.energeticam-biente.it/parallel-path
Quello dello sfruttamento dellenergia di punto zero
un prossimo traguardo che la sica stessa ci dicepossibile da raggiungere e che metter a disposizionedellumanit unenergia pressoch illimitata
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Ancora dubbi sulla
FUSIONE FREDDA?
Richiedici Scienza e Conoscenza n. 33!Ecco alcuni argomenti
Fusione Fredda: ovvero la grande operamoderna - di Luca PiccoLa coerenza del plasma: nuova energia dal nucleo- di Domenico CirilloDiscredito Patologico sulla Fusione Fredda- di Roberto Germano
Sonofusione: la fusione in un bicchier dacqua -intervista a Walter Bonivento
Gli esperimenti del Quantum Rabbit Lab- di Edward EskoCiack si fa fisica: esce il film sulla teoria del VuotoQuantomeccanico - di Massimo Corbucci
Scritto da Roy VirgilioSi occupa di Energie Rinnovabili classiche edi confine da pi di dieci anni. fondatoredel sito Progettomeg.it che analizza fontienergetiche poco conosciute quali la FusioneFredda, e del principale Forum italiano sulle
energie pulite EnergeticAmbiente.it. sociofondatore dellassociazione ONLUS Ener-goClub per la riconversione energetica delpianeta. autore dei libri Biocarburanti FaiDa Te (AAM Terra Nuova) e Fusione Fredda:cos e come funziona.
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La regolazione delle emozioni condivise un
processo fondamentale nella nostra vita socia-le ed economica. La possibilit di regolare leproprie emozioni mediata dallapprendimentocosciente delle funzionalit dei neuroni spec-
chio, puo essere indotta ed appresa socialmente dallacapacita innovativa dellarte e della musica di sviluppareunempatia estetica e musicale risonante con le necessitdi sviluppo. La crescita di forme di empatia rispecchiantile necessita di solidariet sociale, economica ed ambien-tale fa parte dellambizioso progetto di R&D (ricerca esviluppo) del gruppo Quantum Art Italy, che si pro-
posto di sperimentare una strategia internazionale diinnovazione basata sugli studi e sulle ricerche relativeallemancipazione del ruolo dellarte nella futura societdella conoscenza empaticamente condivisa.
PremessaLempatia quel tipo di induzione reciproca di un senti-mento che stimola a immedesimarsi negli stati danimodel prossimo e che consente di imparare per imitazione.Le recenti scoperte nel campo delle neuro-scienze hannomesso in luce lattivit dei Neuroni Specchio che sono
sensibili ad interpretare sensazioni inter-soggettive comu-nicate a distanza, che determinano le capacita di vitasociali tra le specie viventi piu evolute.ale recente scoperta scientifica ha messo in dubbio latesi che luomo sia determinato geneticamente qualeessere naturalmente egocentrico e quindi poco adatto arelazionarsi con gli altri in maniera empatica, percepen-done i sentimenti di amicizia e di amore, cos da divenire
capace di emularne i comportamenti, ivi compresi quelli
di solidariet e di altruismo che sono necessari a determi-nare un futuro comune e condiviso.Lempatia (da: En=dentro e Phatos= sentimento) per-tanto lespressione di unattivit neurologica inclusa nellanaturalezza biologica del cervello umano, la quale pertan-to potr trovare una sua maturazione nel divenire socialein un mondo globalizzato. Ci potr di fatto avveniresolo e soltanto modificando sostanzialmente la cultura elapprendimento, al fine di determinare un rinnovato svi-luppo economico e sociale definito in termini di EmpatiaSociale, finalizzata nel trovare corrispondenza verso una
nuova neuro-economia, fondata sulla solidariet e sullacooperazione internazionale, cos come oggi risulta sto-ricamente necessario per favorire una cultura adeguataallevoluzione cerebrale delluomo e della donna nellanostra epoca della globalizzazione dei mercati.
Alla luce di questo nuovo approccio, Jeremy Rifkin pro-pone una radicale rilettura delleconomia meccanicisticache stata propria dellepoca industriale, oggi in nettafase obsolescente, per sostituirla con una nuova conce-zione delle Scienze della Vita, proprio in quanto leradella globalizzazione si associa ad una potente transizio-ne che quella dellera dellinformazione interattiva, la
quale, per risolvere gli attuali problemi dei limiti dellosviluppo, dovr fondarsi sullempatia, ovvero sulla capa-cit di immedesimarsi, con uno spirito egualitario, nelleesigenze, cos come nelle situazioni e negli stati danimo,degli altri popoli della erra, in modo da definire nuoviparadigmi inter-culturali ed economici pi rispondentialla sostenibilit e solidariet sociale ed ecologica, in unmondo di condivisione globale delle conoscenze.
Empatia
lenergia chemuove il mondo
Sintonizzarsi Empaticamentecon larte e la scienza
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La Scienza dellEmpatiaLe basi scientifiche della empatia, viste in relazione alleattivit neurologiche della percezione, sono state prese unconsiderazione dagli studi e ricerche sullevoluzione neu-ronale prodotte e diffuse dallAssociazione elematica diRicerca & Sviluppo Egocreanet, allo scopo di produrre
strategie di innovazione utilizzando delle potenzialit diintegrazione cognitiva tra arte e scienza.In tale contesto di studio ci siamo resi conto di comelempatia sia una delle pi potenti emozioni, che la socie-ta e la scienza putroppo hanno voluto ignorare, proprioper il suo effetto di azione simultanea ed a distanza di per-cezioni condivise, per certi aspetti simili alla telepatia,che riguarda la comunicazione simultanea del pensiero.
Per esplorare la realt dellinterscambio simultaneo diinformazione, sia che siano di senzazioni empatiche chequelle di maggiore complessit che riguardano il pensie-ro, bisogna innanzitutto porsi il problema di giustificareil concetto di simultaneit di unazione, gi presa in con-siderazione nellantica filosofia Greca come empatheia.
Se infatti abbiamo come costante riferimento paradig-matico un mondo euclideo, strutturato in coordinatecartesiane (xyz,t), con tre componenti per lo spazio (xyz)e una sola componente lineare per il tempo (t), allora lasimultaneit degli eventi possibile solo come occasionecasuale, che pertanto non pu avere unintezionalit diazione condivisa tra due entit distanti, siano esse uomi-ni o cose che interagiscono. Pertanto lEmpatia, come
Lempatia quel tipo di induzione reciproca di unsentimento che stimola a immedesimarsi negli statidanimo del prossimo e che consentedi imparare per imitazione
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immediata comunicazione di sensazioni e sentimenti tradue o piu persone, e la elepatia, come contemporaneacomunicazione di pensiero, non hanno alcun senso perla scienza che segua come unico riferimento il paradigma
spazio-temporale trattato per la prima volta da Euclide.Il problema della Simultaneit non casuale di azioni adistanza divenuto recentemente il problema cardine delsuperamento della meccanica quantistica. Infatti quan-do era permessa dalla separazione assoluta tra Spazio eempo della meccanica classica, allora era ammissibi-le che la velocit della luce potesse divenire infinita nelvuoto, cos che la simultaneit di due o pi eventi chesi verificano nel medesimo istante era permessa, poichdiveniva anchessa una propriet indipendente dal sistemadi riferimento dello spazio/tempo Euclideo. Ma, quando
linsuperabilit della velocit della luce, misurata a livellolocale sulla terra, venne estesa come principio generaleper ogni trasferimento di energia quantizzata nellUniver-
so, allora la Simultaneit non casuale degli eventi stataritenuta un evento impossibile, in quanto solo occasio-nalmente probabile. Infatti anche nella meccanica quan-tistica il tempo lineare, quindi lordine degli eventi devecomunque rispondere ad una successione irreversibile diistanti che si susseguono in una serie binaria di un primaed un dopo, cos che in tali condizioni gli eventi simulta-
nei possono solo essere dovuti a coincidenze casuali. aleatteggiamento cognitivo nei riguardi della Simultaneitrende paradossale il fatto che quotidianamente percepia-mo simultaneamente una dinamica di eventi guardanoci che accade intorno a noi. Pertanto tale considerazio-ne sulla percezione pone numerose problematiche, che siaccentrano sul problema di rivedere le logiche scientifichedella meccanica quantistica, ancora basate sul paradigmadi origine Euclideo, nel quale si assume lunicit linearedel tempo in relazione allo spazio.La simultaneit della comunicazione stata nellarte ilfulcro della rappresentazione dellimmaginario futurista.
Infatti il Futurismo espresse tale problematica della simul-taneit percettiva, traducendola in modalit innovative dicondivisione estetica, proprio al fine di far comprenderela concomitanza visiva del vicino e del lontano, in contra-sto con la scienza meccanica per la quale il vicino pre-sente e ci che lontano corrisponde a ci che avvenutoprima e quindi assume la connotazione di memoria del
passato. Cos che quardando le stelle sempre piu lontano,la scienza assume di poter avvicinarsi alla percezione ori-ginaria del Big Bang.In vero, nella scienza, la problematica della possibilit dieventi che conducano ad accettare la Simultaneit noncasuale degli eventi fu per primo posta da Erwin Shroe-dinger (1935) trattando della possibile compenetrazione(entanglement) dei fotoni. Due o piu fotoni (P1,P2) inorigine tridimensionali, possono collidere e sovrapporsidando origine ad un cambiamento strutturale che assu-me la forma di un doppio campo stazionario di esisten-za. In questa bidimensione dello spazio e del tempo(Cronotopo non piu Euclideo detto di Minkowsky) lacoordinata del tempo si spezza in due tronconi antipa-ralleli ; che va dal passato al futuro, mentre laltrasezione , viceversa va dal futuro al passato. aleduplice disposizione della reversibilit del tempo non sequenziale, ma contrapposta in direzione; pertanto nellabidimensionalit di un campo di entanglement fotonico,
pu effettivamente coesistere il parallelismo che genera lasimultaneit non occasionale tra tempi di origine diversa,uno in relazione alla linea del passato e laltro in relazioneallopposta linea direzionata verso il futuro.
Pertanto dobbiamo considerare che, nella visione ocula-re, i fotoni della luce non solo vanno ad interagire con iconi e i bastoncelli determinando il processo di costruzio-
Per comprendere lempatia, intesa come la scintilla chefa scaturire linteresse umano per gli altri, per poimaturare come il collante che rende possibile una vitasociale armoniosa, diventa necessario un processo di
ristrutturazione trans-disciplinare dei saperi
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ne della percezione visiva, ma essi possono anche compe-netrarsi tra di loro generando leffetto di entanglementquantistico, che permette la comunicazione simultaneaa distanza, nellarea di estensione del campo di energiadi informazione, la quale recepibile e quindi riflessainternamente nel circuito neuronale dalla peculiarit fun-zionale di controllo della rappresentazione percettiva deiNeuroni Specchio.Quindi, per comprendere lempatia, intesa come la scin-tilla che fa scaturire linteresse umano per gli altri, perpoi maturare come il collante che rende possibile unavita sociale armoniosa, diventa necessario un processodi ristrutturazione trans-disciplinare dei saperi capace disuperare la tendenza riduzionista della scienza meccani-cista. ale nuovo atteggiamento quello proprio dellestrategie di sviluppo generativo della futura societa dellaconoscenza messe in atto dallassociazione telematica Ego-creanet e dalle attivit congiunte attuate in sinergia con ilgruppo QAGI di arte Quantistica e scienze cognitive.Nel quadro di tale Strategia Empatica di costruzione dellasociet della conoscenza condivisa, larte e la scienza sonoesenti di quel tratto di auto-referenzialita individualista
ed accademica che le ha caratterizzate entrambe durantelepoca industriale, in quanto oggi, assieme, arte e scienza,si correlano sinergicamente alle strategie di innovazionesociale ed economica dellopen innovation e della disrup-tive innovation. Ci comporta una radicale modifica delruolo di guida empatica dellartista, visto in termini dicompositore contemporaneo di espressioni visive e musi-cali, attivate in collaborazione con gli avanzamenti dellascienza, per determinare con creativit ed ampia capacitdi penetrazione comunicativa il profilo, gli indirizzi e lemodalit di innovazione sociale ed economica nel quadrodella globalizzazione del terzo millennio.
Bibliografia Online
Empatia ed Energia
Scritto daPaolo ManzelliProfessore Ordinario di Chimica FisicaallUniversit di Firenze dal 1970. Esperto diProgrammazione Neurolinguistica, Fondatoree Presidente dellAssociazione telematica cul-turale e scientifica EGO-CreaNet (EspansioneGlobale degli Osservatori sulla Creativit) dal1997. Presidente di First Channel Network.Dal 1997 Direttore Scientifico del ProgettoTASTI (anni: 1998, 2000, 2002) c/o PIN, Prato.Fondatore del Premio Internazionale per unfuturo creativo, Edizione Biennale FIRENZE(It) 1990; Madrid (Es) 1992; Mosca (Ru) 1994;Isola di Kos (Gr) 1996; Oasi di Troina Enna (It)1998. Fondatore e Direttore del Laboratorio diRicerca Educativa del Dipartimento di ChimicadellUniversit di Firenze dal 1985. Fondatore
della Comitato Internazionale CAPIRE (Inter-national Committee of Educational Researchnel 1986). Professore di Chimica Fisica dal gen-naio al maggio e dal luglio al settembre 1974 edi Chimica Generale dal gennaio al giugno 1981allUniversit della Somalia in Africa. Ricerca-tore di Chimica Fisica allUniversit di Firenzedal maggio 1967 allottobre 1970.Per contatti:[email protected] www.edscuola.it/lre.htmlwww.wbabin.net - www.vglobale.it
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LEnergy-Catalyzer (o E-Cat), realizzatoda Andrea Rossi in collaborazione conSergio Focardi, una nuova invenzionenel mondo della Fusione fredda che staattirando molta attenzione da parte della
scienza, relativamente nuova, che studia la LENR(vale a dire le reazioni nucleari a bassa energia).LEnergy Catalyzer ancora un prototipo misteriosoma promette: una rivoluzione nel nostro modo diprodurre energia. Lo scopo del catalizzatore quellodi fare avvenire una semplice reazione nucleare traidrogeno e nichel, chiamata fusione NI-H, in mododa liberare energia e cos produrre calore. Tale fontedi calore pu venire poi utilizzata direttamente al finedi riscaldare gli ambienti, oppure per la produzionedi energia elettrica, in ambedue i casi in manieraestremamente vantaggiosa poich in questa tipologiadi reazione sono coinvolti quali combustibili nichele idrogeno (estratto attraverso elettrolisi dallacqua),elementi presenti in gran quantit sulla Terra. Inquesto modo, basterebbero minime entit di questi
elementi per ottenere grandi quantitativi di energiaprodotta. Inoltre, il catalizzatore fornisce energiapulita in quanto non vengono prodotti isotopi radio-attivi, dal momento che gli isotopi di rame ottenutidecadono in tempi rapidi.
I dubbi della comunit scientificaSecondo Antonio Zoccoli, direttore della sezionebolognese dellIstituto Nazionale di Fisica Nucleare,il calore che viene liberato dallE-Cat, quantificatoin un fattore di guadagno di potenza di circa 12volte, non giustificabile con una normale reazio-ne chimica; la natura del fenomeno non tuttaviaspiegabile finch non ci sar possibile fare tuttaquella serie di verifiche necessarie a stabilire di chetipo di reazione si tratti. Di tale fenomeno nonsono stati pubblicati i dettagli su riviste scientificheinternazionali, come sarebbe naturale nel caso diuna scoperta che, in caso di conferma, avrebbe pro-
Il progetto Energy Catalyzer di Andrea Rossi:la scoperta del millennio in campo energetico?
fusione fredda a
portata di manoE-Cat:Davide Fiscaletti
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porzioni planetarie. Ulteriori test in merito furonoorganizzati dopo la pubblicazione di un articolo daparte della rivista svedese Ny Teknik, e dopo che glistudiosi svedesi Sven Kullander, professore emerito
dellUniversit di Uppsala e Hanno Essn, professoreassociato di fisica teorica, accettarono di prendereparte come osservatori a una dimostrazione. Il testdel 29 marzo 2011, durato 4 ore, port Kullandered Essn a concludere che nessun processo chimicoconosciuto sarebbe stato in grado di emettere energiain simili quantit. Successive dimostrazioni si sonotenute il 19 aprile e il 28 aprile 2011 a Bologna conla partecipazione del giornalista Mats Lewan dellarivista svedese Ny Teknik, che per quanto possibilecerc di monitorare i pi macroscopici fenomeniche potessero rivelare la sussistenza di una truffa.Nel maggio del 2011 sembrava che Andrea Rossi
fosse riuscito ad approntare il lancio del suo E-Cat inEuropa tramite una collaborazione con la DefkalionGreen. Improvvisamente le trattative si sono con-cluse con una risoluzione degli accordi (culminata
con unazione legale da parte di Rossi) allinizio diagosto. importante sottolineare che la Defkalionnon imputa nessuna responsabilit a Rossi, maunicamente a problemi di origine finanziaria. Unaemergente societ americana nel campo dellenergia,la AmpEnergo, sembra molto interessata a commer-cializzare negli Stati Uniti lE-Cat.
Come funziona: le ragioni di un possibilesuccesso su larga scalaCi che rende rivoluzionario lE-Cat di Rossi-Focardi, rispetto a tutti gli altri apparati speri-mentali realizzati finora nei laboratori di tutto ilmondo usando Palladio e Deuterio (la linea diricerca originaria di Fleischmann-Pons) o Nichel eIdrogeno (la linea alternativa, seguita ad esempioda Focardi e Piantelli, in Italia), lelevato rap-
porto tra la quantit di energia termica prodotta equella fornita: mentre in tutti gli altri casi leccessodi energia dellordine del 50-100% o simile, nelreattore messo a punto dallingegner Andrea Rossitale rapporto di ben 200:1 o pi, cio per 1 kWhelettrico fornito vengono prodotti 200 kWh termiciutilizzabili per riscaldamento, applicazioni industrialio per produrre energia elettrica. Un fattore di ampli-ficazione cos grande ha due conseguenze: primo,rende assolutamente palese il fatto che si tratta diun fenomeno reale, mentre negli altri casi occorro-no misurazioni assai raffinate per mostrare che si prodotta energia in eccesso; secondo, rende possi-bile un facile utilizzo commerciale dellinvenzione.Il funzionamento della macchina relativamentesemplice, considerata la sua straordinaria potenza. Le
reazioni si svolgono allinterno di una piccolissimacamera cella, come si chiama in gergo in cuivengono iniettati una piccolissima quantit di pol-vere di nichel e idrogeno a una certa pressione, che fornito da una bombola. Affinch sia possibile lin-nesco della reazione di fusione tra gli atomi di nichele quelli di idrogeno monoatomico necessario chela camera venga riscaldata a una certa temperatura
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LEnergy Catalyzer ancora un prototipomisterioso ma prometteuna rivoluzione nelnostro modo di produrreenergia
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fornendo energia dallesterno, che per (almeno inlinea di principio) non occorre pi fornire una voltache la reazione partita e ha riscaldato per un certotempo un fluido, come ad esempio lacqua, con cui possibile in una versione commerciale dellapparato anche riscaldare ambienti, produrre elettricit, etc.Nel suo funzionamento, la macchina trasforma infi-nitesime quantit di nichel in rame, che dunque ilprodotto della reazione, insieme ai raggi gamma dibassa energia che riscaldano lacqua.
Il catalizzatore segretoQuesta straordinaria amplificazione dellenergiache lE-Cat di Rossi-Focardi permette di ottenere dovuta ad un catalizzatore segreto donde appunto
il nome di catalizzatore di Rossi-Focardi, oppure diE-Cat, Energy catalyzer consistente in un compostochimico la cui composizione non stata resa nota daRossi e di cui lo stesso Focardi, che pure conosce lamaggior parte degli altri dettagli teorici e pratici allabase dellE-Cat, dichiara di non conoscere la formula.Secondo Focardi, tale composto avrebbe, verosimil-mente, la funzione di facilitare la formazione di idro-geno monoatomico (H) rispetto allidrogeno natu-rale che in forma molecolare (H
2), cio biatomico:
infatti, lidrogeno monoatomico che deve penetrare
nel nichel fino a raggiungere una densit sufficientea permettere linnesco del processo nucleare cheproduce la grande quantit di energia in eccesso.Unaltra delle caratteristiche che rendono lE-Catadattissimo alla commercializzazione oltre allagrande quantit di energia gratuita prodotta e allasua produzione virtualmente illimitata nel tempoanche con quantit microscopiche di reagenti ilfatto che questa macchina non produce radioattivitche come sappiamo il punto debole, invece, dellafissione nucleare. Infatti, accurate misurazioni intor-no allapparecchio eseguite da organismi indipenden-ti, e che hanno fatto seguito alle precedenti misurefatte per tutelare la propria incolumit dagli espertifisici nucleari che hanno lavorato al suo sviluppo,hanno accertato che lE-Cat non produce neutroni, edunque non pu in alcun modo indurre la radioatti-vit esterna, che permarrebbe nel tempo.LE-Cat produce solo dei deboli raggi gamma molli
(cio radiazioni elettromagnetiche di bassa energia),che possono venire assai facilmente schermate al100% con del piombo e che cessano quando si spe-gne la macchina.
Per approfondirehttp://e-catalyzer.it/www.consulente-energia.comwww.fusionefredda.mobi/
Ci che rende rivoluzionario lE-Cat di Rossi-Focardi,rispetto a tutti gli altri apparati sperimentali realizzatinora nei laboratori di tutto il mondo, lelevatorapporto tra la quantit di energia termica prodottae quella fornita
Scritto daDavide Fiscaletti
Marchigiano, laureato in fisica alluniver-sit di Bologna, membro ricercatore delloSpaceLife Institute, centro di ricerca (consede a San Lorenzo in Campo, in provinciadi Pesaro) che si propone di aprire nuove
prospettive in campo scientifico e partecipaal Progetto di Consapevolezza Globale avvia-to dalluniversit di Princeton nel 1987. Siinteressa di fondamenti della fisica teorica,segnatamente di interpretazioni della mec-canica quantistica, relativit e cosmologia. autore dei libri I fondamenti nella meccanicaquantistica. Unanalisi critica dellinterpre-tazione ortodossa, della teoria di Bohm edella teoria GRW (CLEUP, Padova, 2003),I gatti di Schrdinger. Meccanica quantisticae visione del mondo (Muzzio, Roma, 2007),Prospettive alla ricerca del graal. Verso una
visione unitaria di spazio, materia e vita(Aracne Editrice, Roma, 2010) nonch dimolti articoli apparsi in varie riviste scien-tifiche.Tiene seminari e conferenze.
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Giorgio Piccardi era per certi aspettiun chimico eclettico. La sua carrieraabbracci molti settori di ricerca.Personalit intellettualmente vivace,trovava sempre nuovi filoni di ricerca
in tutto ci che lo circondava. La sua mente erauna fucina di nuove ipotesi e di ragionamenti cheegli portava avanti spesso da solo, ma cercando di
coinvolgere colleghi ed allievi. Forzando la sua veranatura profondamente laica, si pu dire che lo sguardomolto acuto di Giorgio Piccardi fosse rivolto in egualmisura verso tutte le meraviglie del creato.Giorgio Piccardi nacque a Firenze il 13 ottobre1895. Nel 1913 si iscrisse al Regio Istituto di StudiSuperiori Pratici e di Perfezionamento, dove inizilo studio della chimica sotto la guida del celebre Ugo
Schiff (1834-1915). Gli studi vennero interrotti perlavvento della guerra, durante la quale, come ufficialedegli Alpini, egli si guadagno una medaglia dargentoal valor militare ed il grado di capitano.
Finita la guerra, dopo una parentesi torinese torna Firenze per laurearsi nel 1921 sotto la guida diLuigi Rolla (1882-1960). Successivamente divenneassistente volontario del medesimo, che lo coinvolsenelle sue ricerche; fra queste il laborioso frazionamentodelle terre rare, alla ricerca dellelemento 61 ancorasconosciuto. Ma la ricerca molto impegnativa purtroppo
non port i frutti desiderati con la scoperta dellelemento,denominato dal gruppo di Firenze Florenzio in onoredella citt [1].Giorgio Piccardi fu uno dei primi spettroscopistiitaliani; con questa tecnica pionieristica egli scopranche lesistenza di alcuni elementi presenti nellacromosfera del sole.Nel 1938 Piccardi vinse la cattedra di chimica fisica
presso lUniversit di Genova. Le mutevoli vicendeseguite allo scoppio della seconda guerra mondiale loobbligarono a tornare in Toscana, dove prosegu le suericerche presso lAteneo fiorentino. Nel 1945 ottennela cattedra di chimica fisica presso la Facolt di ScienzeMatematiche, Fisiche e Naturali di Firenze, fondandolIstituto di Chimica Fisica del quale fu direttore finoal 1965.
Lo studio di fenomeni consideratiinsignificantiIl 1951 coincise con un drastico mutamento di interessidi ricerca. Piccardi incentr le sue energie sul lo studio
del tempo come coordinata essenziale della dinamicadei processi naturali. Egli prese in considerazione i cosdetti fenomeni fluttuanti, ovvero processi evolutivinon inerziali in quanto soggetti allinfluenza di forzeesterne ed aperti allo scambio di energia e di materia.Fra questi fattori egli in cludeva anche le variabiliterrestri, solari e cosmiche. Studi alcune reazioni
Uno scienziato particolare:
Giorgio PiccardiPiccardi dedic tutta la vita allo studio difenomeni che implicano lazione di bassefrequenze e di energie molto piccole, consideratiinsignicanti dalla scienza accademica
Mariagrazia Costa, Giorgio Papeschi, Mara Larini
Studi alcune reazioni chimiche in soluzione acquosa
ed osserv il fenomeno della energizzazione oattivazione dellacqua quando veniva sottopostaallazione di campi elettromagnetici di bassa energia
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chimiche in soluzione acquosa ed osserv il fenomenodella energizzazione o attivazione dellacqua quandoveniva sottoposta allazione di campi elettromagnetici
di bassa energia [2].Giorgio Piccardi not che il tempo non era un fattoreomogeneo per ogni istante successivo.Ipotizz lesistenza di fenomeni non perfettamente
riproducibili, che meritavano di essere studiatiscientificamente: fenomeni o processi che implicanolazione di basse frequenze e di energie molto piccole, iquali vengono generalmente considerati insignificanti,perch producono piccoli effetti. Il tempo, consideratogeneralmente come successione distanti equivalenti
il dogma fondamentale della scienza meccanicistica.Tuttavia la natura non segue questi canoni. Ancora,nel ribadire la sua ipotesi egli scriveva: il non poterriprodurre le condizioni in cui si svolge unesperienzaci pone il problema di registrare listante ed il periododi tempo in cui lesperimento s svolto. Unora non identica ad unaltra ora proprio perch i fenomeni sonofluttuanti. La data e lora caratterizzano una situazione
fisica che cambia nel corso del tempo. Il tempo inchimica, biologia e forse in psicologia e sociologia non
soltanto una durata, ma una coordinata. Esistono oggettiinsensibili e sensibili a queste azioni spaziali; fra questiultimi i sistemi acquosi ed in particolare quelli colloidali.
Linfluenza del SoleDai suoi test emerse che le macchie solari ed i fenomeniconseguenti hanno influenza sullandamento di alcunereazioni chimiche [3]. Uno dei fattori pi rilevantirisult essere il ciclo annuale, legato alle variazioni diposizione e velocit della terra nel suo moto elicoidalerispetto alla galassia, dovuto alla composizione delmovimento ellittico del nostro pianeta con quellorettilineo di traslazione del Sole verso la costellazionedi Ercole. A marzo, quando la terra si muove sul pianoequatoriale e la velocit massima, la flocculazionedellossicloruro di bismuto in media bassa, mentrerisulta alta in settembre, quando il movimento delpianeta perpendicolare al piano dellequatore e la suavelocit minima.Giorgio Piccardi descrisse la sua ipotesi solare nellibro The Chemical Basis of Medical Climatology [4],i cui dati erano stati raccolti da moltissimi ricercatorinelle pi remote regioni della terra: dallUniversit
di Bruxelles dove operava Mme Capel Boute (1914-2003) al Circolo Polare Artico, dalle regioni equatorialidel Congo, alle Isole Kerguelen nelle Terre AntarticheFrancesi.
Un pioniere dellinterdisciplinaritCome fece notare Enzo Ferroni (1921-2007), suosuccessore nella direzione dellIstituto di Chimica Fisicaed in seguito Rettore dellUniversit di Firenze, inoccasione della commemorazione del maestro, GiorgioPiccardi si spense la notte del solstizio dinverno del
1972.Giorgio Piccardi, The Italian Physical Chemist andMaster of the Sun [5] cos laveva definito lamericanoGeorge B. Kauffman era un uomo comprensivo,amichevole e pacato, ma anche deciso e determinato.Fu padre affettuoso e liberale di tre figlie, moltoseguite ed amate. La sua azione come maestro per glistudenti, i collaboratori ed i familiari stata costante,
Giorgio Piccardi
Ipotizz lesistenza di fenomeni non perfettamenteriproducibili, che meritavano di essere studiatiscienticamente: fenomeni o processi che implicano
lazione di basse frequenze e di energie molto piccole,i quali vengono generalmente considerati insignicanti
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incisiva ed indelebile. I suoi insegnamenti nonriguardavano solo la chimica, ma molti altri campidella cultura: dallastronomia, alla pittura, alla vela.Giorgio Piccardi introdusse per primo lo studio delleinterfasi e dei fenomeni di superficie (suo il brevettodel tensiometro bifilare conservato al Museo dellaScienza di Milano).Piccardi con il suo lavoro ventennale ha aperto unavia innovativa della scienza, ma dopo la sua morte lericerche furono proseguite prevalentemente allestero.Solo recentemente alcuni gruppi di lavoro si sono fatti
strada in Italia e nellagosto 2002 stato inaugurato aFilignano dIsernia un Laboratorio BiometeorologicoGiorgio Piccardi.Egli in un certo senso tent di portare un cambiamentoal modo di pensare degli scienziati; fu un antesignanodellinterdisciplinarit, batt strade nuove che molticolleghi si rifiutarono di seguire, o semplicementecomprendere. A molti anni di distanza si pu dire checi che fece non fu affatto vano, perch il suo lavoroe le sue idee non sono andate perdute, anzi oggi siritrovano in pubblicazioni scientifiche di vari campi diricerca di differenti paesi.
Bibliografia[1] L. Rolla Un nuovo elemento: il Florenzio Atti Soc. It.Progresso delle Sci. Riunione 15 (1926) pp. 58-62.[2] G. Piccardi Sopra un nuovo fenomeno di natura elettrica esopra un nuovo effetto presentato dai metalli Gazzetta Chimica
Italiana vol. 68, fasc. IV (1938) pp. 246-263.[3] G. Piccardi e U. Becker Test chimico ed attivit solareGeofisica e Meteorologia vol. IV, n. 4-5 (1956) p. 2.[4] G. Piccardi The Chemical Basis of Medical ClimatologyThomasPublisher, Springfield, Illinois USA (1962) 146 pp.[5] G. B. Kauffman e L. Belloni Giorgio Piccardi, Italian PhysicalChemist and Master of the Sun Journal of Chemical Educationvol. 64 (1987) pp. 205-208.
Giorgio Piccardi
Piccardi con il suo lavoro
ventennale, ha apertouna via innovativa dellascienza, ma dopo lasua morte le ricerchefurono proseguiteprevalentemente allestero
Scritto daGiorgio Papeschi,Mariagrazia Costa,Mara Larini
Giorgio PapeschiLaureato in chimica con indirizzo chimico fisico.Titolare del corso di Esercitazioni di Chimica
Fisica per chimici dal 1964 e successivamente diChimica Analitica e di Analisi dei Farmaci I, comeprofessore associato, presso la Facolt di farmaciadellUniversit di Firenze, fino al 1999. Hainizialmente condotto studi nellambito del gruppodi ricerca del prof. Giorgio Piccardi sulleffettodi campi elettromagnetici sui sistemi chimici. Hainoltre condotto ricerche su elettrodi ionoselettivi esulladsorbimento allinterfase mercurio-soluzioneed aria-soluzione, passando circa due anni negliU.S.A. presso la Kent State University e la ColoradoState University, con una cospicua produzionescientifica su riviste internazionali e partecipando anumerosi convegni negli U.S.A. e in Europa.
Mariagrazia CostaLaureata in chimica, con indirizzo chimico-fisico, aFirenze. Assistente ordinaria presso il Dipartimantodi Chimca dellUniversit di Firenze fino al 2001.
Allieva di Giorgio Piccardi; socia della S.C.I. edel G.N.F.S.C. Dal 1986 fa parte attivamente delLaboratorio di Ricerca Educativa (L.R.E.) delDipartimento di Chimica.
Attualmente collaboratrice del ChemicalHeritage dellUniversit di Firenze.
Al suo attivo oltre 200 pubblicazioni e 10audiovisivi con argomento: chimica di superficie,
sistemi fluttuanti, scienze ambientali, didattica estoria della chimica.
Mara LariniLaureata in chimica con indirizzo chimico-fisicoa Firenze. Nellambito della ricerca diretta dalprof. Giorgio Piccardi ha lavorato investigandolinfluenza di campi elettromagnetici sullapolimerizzazione dellacetonitrile. Insegnante diChimica e Laboratorio presso lIstituto TecnicoIndustriale di Firenze fino al 1982.Quale amministratore unico della Electro ChemicalDevice (E.C.D. s.r.l.) con sede in Firenze, stataresponsabile di progetti finalizzati del C.N.R.,riguardanti sensori elettrochimici nel periodo1984-1995. Autore di numerose pubblicazioni ebrevetti, ha partecipato a meeting internazionali inEuropa ed U.S.A
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Tesla,uomo
del futuroGenialit, stranezze e intemperanze
di un ricercatore che con le sue invenzioniha portato lumanit nel futuro
tecnologico che oggi conosciamoMassimo Teodorani
P
arlare delle invenzioni di Nikola esla(Smiljan, Croazia, 18561943) senza cer-care di interrogarsi sulla sua mente sarebbecome parlare di un essere vivente di qua-lunque specie senza parlare del DNA che
lo governa. E al contempo non basterebbero le paginedi questo articolo per elencare con completezza tuttele invenzioni di esla. Si trattava di una mente polie-drica, con moltissimi interessi, non solamente relativialla scienza e alla tecnologia. Eppure il suo operatosi estrinsecava praticamente sempre in invenzionitecnologiche, tutte finalizzate allutilizzo dellenergia,soprattutto in campo elettromagnetico, ma anche incampo meccanico.Lobiettivo di esla non era quello di fare soldi, ma didonare al mondo forme di energia che semplificassero
lesistenza alla societ e ne incrementassero il benes-sere. La sua premura per la sana conduzione dellasociet umana nel suo insieme era tale che egli arrivperfino a parlare di eugenetica: purtroppo questoaspetto fu totalmente mal interpretato da chi volevavedere il male nelle sue parole, dove invece cera unpuro desiderio di protezione degli esseri umani dalladelinquenza e dalla criminalit.
Le mille invenzioni di un geniocontemporaneoIl suo interesse per la scienza e la tecnologia era taleche esla, ad ogni sua nuova invenzione, desiderava
condividere le sue scoperte attraverso dimostrazionipratiche di fronte al pubblico. Era un modo prag-matico di fare divulgazione, e tutto questo avevacome unico scopo quello di appassionare e stimolareintellettualmente le persone. Purtroppo esla noncomprendeva che solo una piccolissima parte del gran-de pubblico sarebbe stato in grado di recepire il suopensiero in maniera corretta. Questa eccessiva apertu-ra di esla alla gente comune, anche con spettacolarie roboanti esperimenti pubblici, nonch attraversoarticoli divulgativi spettacolarizzanti, non faceva cheallontanarlo dal mondo accademico, il quale, pur
riconoscendone lingegno applicativo, gli imputava lamancanza di una metodologia scientifica nella presen-tazione dei risultati. E in questo il mondo accademiconon aveva tutti i torti: esla non presentava mai tra-mite articoli tecnici la struttura fisico-matematica chestava alla base delle sue invenzioni, e quindi, non con-dividendo il suo operato coi colleghi, si poneva congli stessi in una posizione completamente autarchica e
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Nikola Tesla
conflittuale. Lo scetticismo dei fisici e degli ingegneridi quel tempo, oltre che la palese invidia e cinismodi alcuni suoi competitori, come ad esempio TomasEdison, lo allontanarono ancora di pi dalla scienza
ufficiale, con cui avrebbe dovuto comunque confron-tarsi dal momento che il metodo scientifico imponeanche la condivisione dei dati con tutti i ricercatori, iquali devono essere messi in condizione di replicare avolont gli stessi esperimenti al fine di confermarne oconfutarne la validit.Ma i detrattori di esla, sia del suo che del nostrotempo, sapevano comunque che, in mancanza o menodi pubblicazioni tecnico-matematiche che sostenesse-ro il suo operato di fronte allaccademia, a differenzadel caso dei tantissimi cialtroni che si riempionodogmaticamente la bocca di chiacchiere e di specu-lazioni dal sapore pseudoscientifico, esla era unoche metteva sempre in pratica quello che affermava.E infatti egli agiva producendo una catena di inno-vazioni tecnologiche che non solo funzionavano, mache hanno rappresentato un vero e proprio salto nelfuturo per lumanit. Il frutto di queste invenzioni siavverte ancora oggi. Ad esempio la tecnica delle cor-renti alternate ottenuta attraverso il famoso motorea induzione rappresenta lunico modo possibile pertrasmettere energia via cavo a grandissime distanze e
senza perdite, ed in uso tuttoggi: se dallalto dellastazione spaziale ISS qualcuno ha il piacere di vede-re la erra cos mirabilmente illuminata, questo lodobbiamo esclusivamente a esla. Lo stesso discorso
vale per tanti altri marchingegni, come ad esempio iltubo catodico, la lampadina ad elevato rendimento,lutilizzo dei raggi X per radiografia, i pannelli solari,liniettore elettrico, la porta logica, la turbina senzapale, loscillatore meccanico, la radio, il radar, laereoa decollo verticale, la robotica, i sistemi a radioco-mando, i circuiti elettrici sintonizzati, per citarne solouna parte. Moltissime delle attuali applicazioni dellatecnologia del tempo presente contengono in s le basiposte proprio da Nikola esla.
In urto con il mondo accademicoGli accademici di ieri e quelli di oggi, di fronte ad uncaso peculiare come esla, rimangono proprio perquesto interdetti: come mai possibile che un inven-tore sia in grado di passare direttamente alla partetecnico-pratica di un esperimento cos mirabilmentesenza aver fatto prima quasi nessun calcolo di fattibi-lit, ma solo dei semplici schizzi sui suoi appunti, dicui andava gelosissimo? La scienza e lingegneria stan-dard partono sempre da studi di fattibilit e da calcolimatematici preliminari che costituiscono un po una
Il suo interesse per la scienza e la tecnologiaera tale che Tesla, ad ogni sua nuova invenzione,
desiderava condividere le sue scoperteattraverso dimostrazioni pratiche di fronteal pubblico
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simulazione teorica di un dato esperimento, procedu-ra che, oltre a permettere di controllarne il correttofunzionamento, consente anche ai vari ricercatori diconfrontarsi tra loro tramite pubblicazioni tecniche,
al fine di ottimizzare i risultati di una data scoperta.Ma esla non desiderava condividere le sue scopertecon i colleghi e ci potrebbe averne creato lidea diesasperato egocentrismo e individualismo. Egli desi-derava solamente che i suoi esperimenti funzionasseroe che avessero unimmediata applicazione pratica, alpuro e semplice beneficio di tutta lumanit e non perottenere il beneplacito di una ristretta cerchia accade-mica, a tratti ottusa. Intanto i sistemi da lui messi infunzione andavano talmente bene da essere prodottisu scala industriale, riempiendo le tasche dei magnatiche lo avevano finanziato e solo molto parzialmente ooccasionalmente le sue. esla investiva praticamente
tutti i fondi nelle sue ricerche, mentre a s stesso nondedicava nulla.Era un personaggio brillantissimo e arguto, ma alcontempo poco incline alla vita di societ. Avevastranissime manie compulsive. utto questo lo facevaapparire molto singolare ed enigmatico. Ma cosa lorendeva cos? Probabilmente la chiave del misteroesla risiedeva nella sua mente, del tutto inconsuetae per molti versi anomala. Aveva visioni delle sue sco-perte tecnologiche gi prima che esse fossero realizzatee queste visioni erano talmente chiare nella sua menteche egli non aveva nemmeno bisogno di metterle sullacarta in forma matematica, dal momento che dopoalcuni semplici schizzi passava immediatamente allafase applicativa.
La mente di Tesla il vuoto quantistico: unanuova rivoluzionaria ipotesiDa quale fonte attingeva per poter realizzare in manie-ra cos superba le sue invenzioni? Su questo si possonosolamente avanzare delle ipotesi, che per, viste allaluce delle attuali conoscenze di fisica quantistica,potrebbero forse avere un fondamento. Si ritiene
infatti che il vuoto quantistico possa funzionare anchecome un deposito di informazione e che esso possacontenere come un nastro magnetico la registrazionedi tutto quanto stato pensato e creato nellUniver-so: questo vero e