Omaggio a Gino Rossi

32

description

Omaggio a Gino Rossi. Primavera in Bretagna, 1909, Museo di treviso. Douarnez, cittadina bretone sul mare. ( Douarmenez. 1911 olio su tela d'Arte Moderna Ca' Pesaro,  Venezia. Paesaggio bretone, 1909. Pianura Bretone. Riposo in Bretagna. La fanciulla del fiore 1909 olio su tela. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Omaggio a Gino Rossi

Page 1: Omaggio a Gino Rossi
Page 2: Omaggio a Gino Rossi

Primavera in Bretagna, 1909, Museo di treviso

Page 3: Omaggio a Gino Rossi

Douarnez, cittadina bretone sul mare

Page 4: Omaggio a Gino Rossi

(Douarmenez. 1911olio su tela

d'Arte Moderna Ca' Pesaro, Venezia

Page 5: Omaggio a Gino Rossi

Paesaggio bretone, 1909

Page 6: Omaggio a Gino Rossi

Pianura Bretone

Page 7: Omaggio a Gino Rossi

Riposo in Bretagna

Page 8: Omaggio a Gino Rossi

La fanciulla del fiore1909olio su tela

Page 9: Omaggio a Gino Rossi

Barene a Burano, 1912-1923, olio su cartone,

Page 10: Omaggio a Gino Rossi

Canale con vela a Burano

Page 11: Omaggio a Gino Rossi

Paesaggio di Burano

Page 12: Omaggio a Gino Rossi

La casa nell’orto a Burano 1911

Page 13: Omaggio a Gino Rossi

Burano

Page 14: Omaggio a Gino Rossi

Burano

Page 15: Omaggio a Gino Rossi

Tramonto a Burano, 1911, olio su cartone

Page 16: Omaggio a Gino Rossi

S. Francesco del Deserto

Page 17: Omaggio a Gino Rossi

S. Francesco del Deserto

Page 18: Omaggio a Gino Rossi

Campo di grano

Page 19: Omaggio a Gino Rossi

Paesaggio asolano

Page 20: Omaggio a Gino Rossi

Verso il Grappa

Page 21: Omaggio a Gino Rossi

La piccola parrocchia (Pagnano)

Page 22: Omaggio a Gino Rossi

Tre donne danzanti, 1910, olio su cartone, Rovereto

Page 23: Omaggio a Gino Rossi

La famiglia del pescatore

Page 24: Omaggio a Gino Rossi

L’uomo col canarino

Page 25: Omaggio a Gino Rossi

Mietitore in preghiera

Page 26: Omaggio a Gino Rossi

Il bevitore

Page 27: Omaggio a Gino Rossi

Testa diragazza

Page 28: Omaggio a Gino Rossi

Natura morta con pipa, rivoltella, garofano

Page 29: Omaggio a Gino Rossi

Il cortile delmanicomio

Page 30: Omaggio a Gino Rossi

Linee biografiche: il primo periodo Nasce a Venezia il 6 giugno 1884. Nel 1907 assieme all'amico scultore Arturo Martini si recò

a Parigi, dove fu attratto dalla pittura di Gauguin, di Van Gogh e dei fauves. Sulle orme del pittore di Tahiti, si recò quindi in Bretagna, che costituì per lui una grande scoperta.

Ne ritornò con alcune opere tra cui il famoso dipinto La fanciulla del fiore. Partecipò quindi alle mostre di Ca' Pesaro a Venezia, che miravano al rinnovvversario delle istituzioni, Gino Rossi si pone contro la Biennale di Venezia e fonda la Scuola di Burano con altri artisti veneti, quali: Semeghini, Martini, Malossi e Fabiano. Risale a quegli anni una serie importante di olii: Ritratto di Signora in nero, l’Uomo del canarino, Il muto e la Fanciulla del Fiore, attualmente in mostra al Museo di Santa Caterina di Treviso.amento, in opposizione alle esposizioni ufficiali della Biennale.

Ancora con Martini ritornò a Parigi nel 1912, dove esposero insieme al Salon de l'Automne, accanto a Modigliani. Il suo primo periodo, dal 1908 al 1914, è sottolineato da una serie di opere eseguite nei soggiorni a Burano (che per lui e altri pittori veneziani costituì una specie di Bretagna) e ad Asolo.

Page 31: Omaggio a Gino Rossi

Il secondo: la guerra e la sofferenza Richiamato alle armi e inviato al fronte, subì il

dramma della guerra fino in fondo; le vicende della prigionia e particolari crisi familiari scossero irrimediabilmente il suo equilibrio mentale.

Il ritorno in patria e i nuovi contatti con l'arte aprirono a Rossi nuove visioni e nuovi indirizzi, che portarono la sua pittura verso il Cubismo, risalendo fino a Cézanne.

Dal 1918 al 1924 (epoca in cui il suo male di acuisce fino a condurlo, nel 1925, al manicomio Sant'Artemio di Treviso, da cui ne uscirà soltanto morto nel 1947) compie alcune opere che lo pongono, come più tardi la critica riconoscerà, tra i più grandi artisti all'origine dell'arte moderna italiana.

Page 32: Omaggio a Gino Rossi

L’Osteria alla Colonna, in centro storico a Treviso, diventerà un luogo di incontri e confronti tra Gino Rossi e vari artisti veneti, quali Arturo Martini, Guido Cacciapuoti, Arturo Malossi, Ascanio Pavan che intorno al 1910 solevano lì riunirsi. Nel 1915 Gino Rossi si trasferisce sul Montello, in provincia di Treviso.