Rivista Interno otto

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www.internootto.com [email protected] Anno IX | numero 11 | martedì 24 gennaio 2012 1 nterno otto I Anno IX | numero 11 | martedì 24 gennaio 2012 Roma, Via Dulio Cambellotti 155a | Tel. 06.83603998 | [email protected] | www.internootto.com Susanna Schimperna: «Ci sono realtà che non possono essere appannaggio di pri- vati: la sanità, l’istruzione, le materie prime ed altro! Sarebbe la fine di un paese!» Susanna Schimperna, intellettuale dell’Anarchia e anarchica di intelletto Ci sono persone, figure, che contattare per inter- viste è facile: basta attenersi a un tema specifico, o presentarsi con delle domande già preconfe- zionate, ed è fatto. L’intervistato non deve pia- certi, non te ne frega nulla se ti è simpatico, se lo stimi o non lo sopporti, ti interessa solo che ri- sponda a ciò che gli viene chiesto. Con Susanna Schimperna no. Con Susanna ti scatta un mec- canismo per cui vorresti iniziare a parlare di tut- to e di più, parlare di politica, attualità, musica, arte, cultura e quant’altro ti possa arricchire. Lo spunto maggiore per cui le ho chiesto questa in- tervista è stato, in primis, la ridiscesa in campo di «Internootto», periodico storico non ancora trascritto per cause di violenza naturale. Ci sono persone, figure, che contattare per interviste è facile: basta attenersi a un tema specifico, o pre- sentarsi con delle domande già preconfezionate, ed è fatto. L’intervistato non deve piacerti, non te ne frega nulla se ti è simpatico, se lo stimi o non lo sopporti, ti interessa solo che risponda a Sei una donna? «Non vali niente» Ho iniziato ad interessarmi di violenza con- tro la Donna, dopo un’esperienza personale che mi ha lasciato segni profondi. E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia- moci per un aimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi soili e dolorosissimi per fare del male. L’indifferenza, anzituo. Ho ascoltato donne che raccontavano di una vita a due faa di totale disinteresse, dove si aggira- vano come fantasmi, invisibili, inutili, sot- toposte a violenze psicologiche, totalmente svuotate di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo niente”. E ogni volta mi montava una rabbia pazzesca, perche’ le donne che lo dicevano, erano veramente convinte di non valere niente. Immaginiamo un bom- bardamento quotidiano fao di insulti e sarcasmo, immaginiamo di sentire una fra- se denigratoria e umiliante ogni volta che facciamo qualcosa. segue a pagina 10 ciò che gli viene chiesto. Con Susanna Schim- perna no. Con Susanna ti scatta un meccanismo per cui vorresti iniziare a parlare di tuttritto per cause di violenza naturale. segue a pagina 9 Rubriche pagina | 3 Attualità Periferia Sport Cultura e spettacolo Curiosità Svago pagina | 3 pagina | 3 pagina | 3 pagina | 3 pagina | 3

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[email protected] Anno IX | numero 11 | martedì 24 gennaio 2012 1nternoottoIAnno IX | numero 11 | martedì 24 gennaio 2012Roma, Via Dulio Cambellotti 155a | Tel. 06.83603998 | [email protected] | www.internootto.com

Susanna Schimperna: «Ci sono realtà che non possono essere appannaggio di pri-vati: la sanità, l’istruzione, le materie prime ed altro! Sarebbe la fine di un paese!»

Susanna Schimperna, intellettuale dell’Anarchia e anarchica di intelletto Ci sono persone, figure, che contattare per inter-viste è facile: basta attenersi a un tema specifico, o presentarsi con delle domande già preconfe-zionate, ed è fatto. L’intervistato non deve pia-certi, non te ne frega nulla se ti è simpatico, se lo stimi o non lo sopporti, ti interessa solo che ri-sponda a ciò che gli viene chiesto. Con Susanna Schimperna no. Con Susanna ti scatta un mec-canismo per cui vorresti iniziare a parlare di tut-to e di più, parlare di politica, attualità, musica, arte, cultura e quant’altro ti possa arricchire. Lo spunto maggiore per cui le ho chiesto questa in-tervista è stato, in primis, la ridiscesa in campo di «Internootto», periodico storico non ancora trascritto per cause di violenza naturale. Ci sono persone, figure, che contattare per interviste è facile: basta attenersi a un tema specifico, o pre-sentarsi con delle domande già preconfezionate, ed è fatto. L’intervistato non deve piacerti, non te ne frega nulla se ti è simpatico, se lo stimi o non lo sopporti, ti interessa solo che risponda a

Sei una donna? «Non vali niente»Ho iniziato ad interessarmi di violenza con-tro la Donna, dopo un’esperienza personale che mi ha lasciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia-moci per un attimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi sottili e dolorosissimi per fare del male. L’indifferenza, anzitutto. Ho ascoltato donne che raccontavano di una vita a due fatta di totale disinteresse, dove si aggira-vano come fantasmi, invisibili, inutili, sot-

toposte a violenze psicologiche, totalmente svuotate di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo niente”. E ogni volta mi montava una rabbia pazzesca, perche’ le donne che lo dicevano, erano veramente convinte di non valere niente. Immaginiamo un bom-bardamento quotidiano fatto di insulti e sarcasmo, immaginiamo di sentire una fra-se denigratoria e umiliante ogni volta che facciamo qualcosa. segue a pagina 10

ciò che gli viene chiesto. Con Susanna Schim-perna no. Con Susanna ti scatta un meccanismo per cui vorresti iniziare a parlare di tuttritto per cause di violenza naturale.

segue a pagina 9

Rubriche

pagina | 3Attualità

Periferia

Sport

Cultura e spettacolo

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ATTUALITÀIncontro Susanna Schimperna, intellettuale dell’Anarchia e anarchica di intelletto Scrittrice, conduttrice radio

Susanna Schimperna: «Ci sono realtà che non possono essere appannaggio di privati: la sanità, l’istruzione, le ma-terie prime ed altro! Sarebbe la fine di un paese!»

Ho iniziato ad interessarmi di violenza con-tro la Donna, dopo un’esperienza personale che mi ha lasciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia-moci per un attimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi sottili e dolorosissimi per fare del male. L’in-differenza, anzitutto. Ho ascoltato donne che raccontavano di una vita a due fatta di totale disinteresse, dove si aggiravano come fantasmi, invisibili, inutili, sottoposte a vio-lenze psicologiche, totalmente svuotate di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo niente”. E ogni volta mi montava una rabbia pazzesca, perche’ le donne che lo dicevano, erano ve-ramente convinte di non valere niente. Im-maginiamo un bombardamento quotidiano fatto di insulti e sarcasmo, immaginiamo di sentire una frase denigratoria e umiliante

ogni volta che facciamo qualcosa.che mi ha lasciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia-moci per un attimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi sottili e dolorosissimi per fare del male. L’indifferenza, anzitutto. Ho ascoltato don-ne che raccontavano di una vita a due fatta di totale disinteresse, dove si aggiravano come fantasmi, invisibili, inutili, sottoposte a violenze psicologiche, totalmente svuota-te di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo nien-te”. E ogni volta mi montava una rabbia pazzesca, perche’ le donne che lo diceva-no, erano veramente convinte di non valere niente. Immaginiamo un bombardamento quotidiano fatto di insulti e sarcasmo, im-magche mi ha lasciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca,

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Registrazione del Tribunale di Roma n. 155 del 23/04/2004

Sei una donna? «Non vali niente»Ho iniziato ad interessarmi di violenza con-tro la Donna, dopo un’esperienza personale che mi ha lasciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia-moci per un attimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi sottili e dolorosissimi per fare del male. L’indifferenza, anzitutto. Ho ascoltato donne che raccontavano di una vita a due fatta di totale disinteresse, dove si aggira-vano come fantasmi, invisibili, inutili, sot-toposte a violenze psicologiche, totalmente svuotate di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo niente”. E ogni volta mi montava una rabbia pazzesca, perche’ le donne che lo dicevano, erano veramente convinte di non valere niente. Immaginiamo un bom-bardamento quotidiano fatto di insulti e sarcasmo, immaginiamo di sentire una fra-

se denigratoria e umiliante ogni volta che facciamo qualcosa.asciato segni profondi.E decidere di lavorare a Tor Bella Monaca, in un quartiere definito “difficile”, mi ha insegnato e mi insegna molto. Dimentichia-moci per un attimo delle immagini legate alla violenza vera e propria; esistono modi sottili e dolorosissimi per fare del male. L’indifferenza, anzitutto. Ho ascoltato don-ne che raccontavano di una vita a due fatta di totale disinteresse, dove si aggiravano come fantasmi, invisibili, inutili, sottoposte a violenze psicologiche, totalmente svuota-te di ogni volonta’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la frase che ho sentito di più è stata proprio questa: “Non valgo niente”. E ogni volta mi montava una rab-bia pazzesca, perche’ le donne che lo di-cevano, erano veramente convinte di non valere niente. Immaginiamo una’ e ormai convinte di non valere niente. Ecco, la fra-se c di non valere niente. Ecco, la frase mai convinte di non valere niente. Ecco, la fras.

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