Rivista in Centro

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La rivista del Centro Commerciale Naturale di Pistoia in questo numero: • Intervista a Roberto Carifi • L’organo Hermans • Basket: Paolo Moretti • Tutti gli eventi in città è arrivata scopri di più a pag.7 la Pistoia Fidelity Card Iscrizione al Tribunale di Pistoia n. 6/2011 del 22 novembre 2011 Buon Natale dal Centro Commerciale Naturale

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Numero Novembre 2012

Transcript of Rivista in Centro

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La rivista del Centro Commerciale Naturale di Pistoia

in questo numero:• Intervista a Roberto Carifi• L’organo Hermans• Basket: Paolo Moretti• Tutti gli eventi in città

è arrivata

scopri di più a pag.7

la Pistoia Fidelity Card

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DITORIALEE DICEMBRE 2012 pag. 2

Silvia AiuvalasitFoto Gabriele Acerboni

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OMMARIOS pag. 3

Main Partners

Direttore responsabileGiuliano Bruni

RedazioneMarco LeporattiAlessia FrasconiCamilla FerriScira PratesiJacopo GolisanoAlessandro Benigni

Hanno collaboratoClara BegliominiNicola BiagioniLuca GirolamiPaolo MazzeiUfficio Cultura Comune di PistoiaScuola di portamento Arte e modaEnrica Agostini

Grafica e impaginazioneGiacomo Carobbi

FotografieGabriele Acerbonipag. 5, 8, 11, 13, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 27 Clara Begliomini pag. 17Paolo Bresci (coll.)cartolina pag. 13

StampaTipografica A.G. sncdi Baldazzi Gian Luca & C.

DOVE PUOI TROVARE LA RIVISTA?Nei negozi del centro o comodamente a casa tua. Oppure puoi consultare e scaricare la rivista sul sito

www.pistoiacentrocommercialenaturale.it

Silvia AiuvalasitFoto Gabriele Acerboni

In Centro rivista quadrimestrale – Dicembre 2012 n. 4

EditorialeViviamo insieme il Santo NataleIl Centro Commerciale NaturaleConosciamo il Consiglio DirettivoPistoia e i suoi scorciLe foto di Massimo CarradoriPistoia e le attività del CCNUno, due, tre attività per il Centro!Pistoia e i suoi personaggiL’intervista a Roberto CarifiPistoia da gustareLa Tavolaccia, Santopoalto, GargantuàPistoia da gustarePistoia a tavola in tempo di festa

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Pistoia e i negozi del CCNTutte le attività del CCN

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Pistoia, storie di commerciantiNoi e la musica

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Pistoia arte e culturaDon Pineschi racconta l’organo Hermans

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Pistoia arte e culturaUn altro studio è possibile

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Pistoia e lo sportIntervista a Paolo Moretti

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Pistoia... la parola ai commerciantiPerché venire a Pistoia

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Pistoia e la modaSwingin’ fashion

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Pistoia e gli eventiPistoia è Pop!

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Pistoia e gli eventiMercati, spettacoli e altro

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21 25Si ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio per l’utilizzo dei locali per la foto di copertina

Comunedi Pistoia

Provincia di Pistoia

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DITORIALEE pag. 4

Viviamo insieme il Santo NatalePer sentirsi pistoiesi, anche nei piccoli gesti

l Santo Natale è una grande occasione per riscoprire le strade, le piazze, l’atmosfera rassicurante della nostra città. Anche, forse soprattutto, in tempi di ristrettezze

economiche come questi, passeggiare in centro alla ricerca di un dono per le persone a noi care aiuta a sentirsi pistoiesi, crea un collante emotivo funzionale alla tanto spesso richiamata (e malintesa) “coesione sociale”. Dobbiamo, inoltre, bere con gli occhi la bellezza di Pistoia, divorarne gli odori, le luci, gli esili rumori: questo non costa niente. Certo, il bello di certe occa-sioni sta anche nel godere di una disponibilità economica oggi, purtroppo, ridottasi per i più. Giustappunto, il Natale è anche simbolo di speranza - non d’incoscienza, non di cieca rassegna-zione - di fertile riposo nelle braccia dei ricordi infantili, delle sensazioni rassicuranti che ornano l’educazione sentimentale di ognuno di noi. Celebrando la nascita per eccellenza, rioccupiamo gli spazi dei nostri sentimenti con umiltà e gioia. Nel periodo natalizio, tutti siamo più vicini gli uni agli altri e, forse proprio per questo, più unici, aderenti alla nostra più propria essenza. Tutti desideriamo, giustamente, la nostra fetta di merci, merci da non stigmatizzare banalmente come troppo spesso si fa. Meglio ascoltare le parole incoraggianti e profonde che provengono dai più alti magisteri, se vogliamo interessarci allo Spirito. Non soltanto il dono, inte-so anche come dono di sé - opera meritoria rivolta ai bisognosi, complementare e intimamente connessa alla ricerca del proprio benessere materiale e psicologico – ci permette di incontrare l’altro, mettendo in moto meccanismi benefici. Riflettiamo anche sul lavoro dei tanti commercianti, dipendenti d’industrie, artigiani intellettuali e manuali impegnati nel fog-giare e fornirci gli articoli che andiamo ad acquistare. Compren-diamo, una volta per tutte, che comprare è salutare, nutrire la mente e l’anima necessario, sollazzare le papille gustative sacro-santo. Pensiamo, insomma, all’economia del nostro Paese, alla rete delle piccole imprese, dei servizi impegnata a dare lavoro a molte persone, soddisfacendo i nostri bisogni. Spesso sentia-mo parlare, in termini negativi, di “consumismo”. Ciò che non dobbiamo consumare è al nostro interno, in quella regione al confine fra il cuore e l’anima: lì dobbiamo sostituire, aggiungere, scambiare, svecchiare, mai gettare via qualcosa; sarebbe ingiusto e deleterio, oltre che, in ultima analisi, impossibile. Le parole di David Maria Turoldo, poeta e religioso di grande levatura, possono aiutarci a penetrare i sottili misteri della quo-tidianità. “Oh, non credete per quanto segnato/ io sia di mania divina,/ non abbia amato le vostre scorribande estive/ e le spen-sierate sere e i canti;/ e non goda di pianure vaste/ e del mare, e

I di selve/ e di tramonti…/ Mai la mia cella si muti in prigione,/ so di andare per spazi inesplorati,/ geloso quale un fanciullo/ a custodire il segreto/ che la festa non finisca male.” Così le nostre esistenze, perennemente gonfie di luce, in ogni dove e in ogni tempo. Abbandoniamoci dunque ai miraggi, agli incontri, alle strette di mano, ai regali natalizi senza timore. Possa la festa non finire male, non finire mai. Tanti sinceri auguri di buon Natale a tutti.

Il Centro Commerciale Naturale di Pistoia

IL CONSIGLIO DEL CCN• Sergio Barghini

• Nicola Biagioni

• Simone Bovani

• Giuliano Bruni

• Paolo Ceccarelli

• Enrico Ciardi

• Renzo Cipollari

• Paolo Ciulli

• Giovanni Girolami

• Emilia Marini

• Massimiliano Mariotti

• Alessandro Olmi

• Sergio Tricomi

• Claudia Venturini

• Sandro Zampini

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ENTRO COMMERCIALE NATURALEC pag. 5

Il consiglio direttivoConosciamo i componenti del consiglio, a Tua disposizione per ogni informazione

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ISTOIA E I SUOI SCORCIP pag. 6

Gli scatti di Massimo Carradori

Questa pagina vuole ospitare foto suggestive in particolare modo sulla nostra città. Club fotogra-fici, singoli fotoamatori o semplici appassionati possono partecipare! Le tue foto saranno pubbli-cate anche su internet all’indirizzo

www.pistoiacentrocommercialenaturale.it

Invia le tue foto a [email protected]

LE TUE FOTO SU “IN CENTRO”

Una città da amare

Novembre in Via della TorreLuci della Sala

Il fotografo e la sua città

Altre foto di Massimo Carradori sono visibili all’indirizzo http://www.flickr.com/photos/maxdori

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ISTOIA E LE ATTIVITA’ DEL CCNP pag. 7

Una, due e tre attività per il Centro! Ecco i progetti che il Centro Commerciale Naturale ha in serbo per aziende e consumatori

Con il mese di novembre è operativo il circuito di fidelizzazione del Centro Commerciale Natu-rale, la Pistoia Fidelity Card. Sottoscrivendo e ri-tirando la card presso i negozi aderenti alla rete sarà possibile dar più valore ai propri acquisti. Con la Card, infatti, facendo acquisti nei negozi convenzionati sarà possibile accumulare punti e ottenere dei vantaggi in buoni spesa. Maggio-ri sono gli acquisti, maggiori sono i punti accu-mulati e maggiore è il valore del buono scon-to corrispondente. La sottoscrizione della Card, completamente gratuita, permette anche di es-sere sempre informato su eventi e promozioni dei negozi del Centro Commerciale Naturale! Sul sito web www.pistoiacentrocommercialenatura-le.it è possibile conoscere i negozi presso i quali richiedere la card e visionare il regolamento del circuito!

1. Più valore agli acquisti!Dal mese di dicembre, per i clienti dei negozi del Cen-tro Commerciale Naturale è possibile ricevere un gradito omaggio rappresentato da

ticket sosta spendibili presso il parcheggio Gara-ge S. Pietro. I tagliandi si possono trovare solo presso la rete del Centro Commerciale Naturale e danno diritto a 4 ore di sosta presso il parcheg-gio del centro città, secondo le condizioni sopra riportate. Un regalo da prendere al volo!

2. La sosta in centro la offriamo noi!

Per le prossime festività natalizie il Centro Com-merciale Naturale è pronto ad accogliere clienti, turisti e residenti con suggestive luci e spettacoli. Dalla fine di novembre le vie del centro città si sono accese con luminose luminarie natalizie, con un nuovo modello sempre più scenografico. La realizzazione del progetto, coordinato dal Centro Commerciale Naturale, è stato possibile grazie al contributo dei commercianti del centro storico e di importanti sponsor locali: Banca di Pistoia Cre-dito Cooperativo, Banca di San Pietro in Vincio e Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. Il progetto è stato possibile anche grazie alla col-laborazione dell’Amministrazione Comunale. Inol-tre, Sabato 22 Dicembre tutti in Piazza del Duo-mo con la seconda edizione dello spettacolo di Sky Lantern. Per far volare la propria lanterna è necessario richiedere il ticket presso i negozi del Centro Commerciale Naturale e ritirare la lanterna il giorno dell’evento. Maggiori info a pag. 26.

3. Il Natale in città

È arrivata!Pistoia Fidelity Card

la

LA CARTA

DEL

CENTROCOMMERCIALE

NATURALE

Negozi aderenticondizionie vantaggi

puoi trovarli suwww.pistoiacentrocommercialenaturale.it

Ccn Pistoiae sulla pagina Facebook

Valido per il pagamentodella sosta presso il parcheggio

GARAGE S.PIETROVia S.Stefano Pistoia

TICKET SOSTAvalido 4 ore

Ticket N°

www.pistoiacentrocommercialenaturale.it

*

* Modalità sul retro

Comunedi Pistoia

Provincia di Pistoia

In occasione dello shopping natalizio i negozi aderenti al Centro Commer-ciale Naturale vi aspettano con ora-rio continuato (dalle 9.00 alle 20.00) nei giorni sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 dicembre.

APERTURE NATALIZIE

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ISTOIA E I SUOI PERSONAGGIP

RobertoCarifi

L’intervista

bbiamo incontrato Roberto Carifi, filosofo, poeta, professore pistoiese presso la libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio, dove è solito trascorrere i pomerig-

gi, intrattenendosi con amici e avventori.

Potremmo iniziare parlando del suo rapporto con Pistoia e la sua vita culturale.Larga parte della mia vita intellettuale l’ho vissuta fuori Pisto-ia, a Milano e in Francia. Poi tornai in Italia, per ristabilirmici definitivamente. Vivacità culturale, a dire il vero, non ne trovo molta. Questa libreria, per esempio, è un luogo dove si prova a fare cultura. Se non vedo vivacità culturale, non è però tutta colpa di Pistoia, ma anche mia: vivo ritirato, occupandomi pre-

A

L’uomo, il filosofo, il poeta, l’insegnante.Un patrimonio per la città e la sua cultura.

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valentemente dei miei libri. Gli esempi illustri di cultura pisto-iese, nella storia, sono diversi: Padre Vannucci, all’inizio del ‘900, che ha tradotto il Buddismo; Bigongiari, che aveva uno studio in Via del Vento, accanto a Gianna Manzini. Sotto altri profili, oggi, mi viene in mente Fabrizio Zollo e le piccole, grandio-se, pubblicazioni di Via del Vento. L’arte è bene rappresentata, luoghi come San Giovanni e il Duomo, il relativo circondario. Il comune e il tribunale sono, a loro volta, importanti. Vengono sicuramente vissuti di più rispetto agli anni passati.

Ci racconti qualche aneddoto sul mondo intellettuale che ha frequentato e conosciuto. Cominciai a fare il poeta a Milano. In Francia andai dopo la lau-

rea in Filosofia. Qui seguii le lezioni universitarie di Gilles De-leuze. Andavo e venivo, ma potevo incontrare intellettuali come Jabès, del quale ero molto amico, lo stesso Deleuze, Jankélévitch. Ho incontrato anche Cioran, grazie a una una studentessa che lo conosceva. Parlammo un po’. Ma lui era un misantropo, in li-nea con la propria opera. In seguito, andai ad intervistarlo a casa, per conto di una rivista milanese. La studentessa in questione era la compagna di Pierre Klossowski. Quest’ultimo in Francia non lo incontrai, lo vidi poi a Firenze, in occasione di un pranzo a casa di Bigongiari. Anche lui, come Cioran, parlava poco.

Il fermento culturale di quegli anni è irripetibile secondo lei? La morte di Sartre fu la cesura fra un prima e un dopo. A me non piaceva molto, perché era il contrario di Heidegger, per il quale stravedevo. Sono convinto che, fatte le debite proporzioni, Parigi ora sia come Pistoia, sotto questo punto di vista.

Tornando alla nostra città, che rapporti ha con artisti e poeti pistoiesi? Li ha molto frequentati.Sono felice di avere influenzato una generazione di poeti: Bar-toli, Baldi, Buscioni, Trinci, Grattacaso. Poi è giusto che ognu-no prenda la propria strada, così come hanno fatto. Per quanto riguarda gli artisti, oggi li frequento più di prima; mi riferisco a Biagi, Buscioni, Ruffi, Barni, gli ultimi tre rappresentanti, mi preme ricordare, dell’importante Scuola di Pistoia.

Il suo rapporto con il buddismo nasce molto tempo fa? Come è mutato negli anni? Le dimensioni di poeta, filosofo, seguace del buddismo, si compenetrano?Quindici anni fa mi interessavo al buddismo, dando per sconta-to di essere buddista. Quando, nel 2004 ebbi l’incidente, mi resi conto che non era affatto così. La mia adesione al buddismo era tutt’altro che perfetta: non provavo la stessa empatia nei con-fronti di tutte le persone. Viceversa, il buddismo esige compas-sione nei confronti di tutti, nemici compresi, senza distinzioni di sorta. Dunque, sono cambiato radicalmente. Per me, questo è il solo messaggio utilizzabile. Ciò non vuol dire che io rinneghi le mie opere del passato, il mio approccio filosofico precedente. Considero “Il segreto e il dono”, scritto quando non ero ancora buddista, la mia più grande opera. Per quanto riguarda un’altra mia opera, “In difesa della filosofia”, possiamo intenderla come difesa di una religiosità, di una metafisica in senso non dogma-tico.

La poesia l’ha appassionata sin da giovane. Quali poeti pre-feriva?Amavo molto i primi poeti dell’ermetismo: Bigongiari, Campa-na, Luzi. Ma i miei preferiti erano tedeschi e austriaci: Trakl, per esempio, di cui ho tradotto l’opera. Dal tedesco e dal francese ho eseguito molte traduzioni.

Il suo rapporto con la musica, invece? Da giovane, facevo parte di un gruppo con il quale suonavamo musica rock. Suonavamo anche fuori dalla Toscana, in Umbria, in Emilia-Romagna. Per onorare un luogo comune dell’epoca,

di Jacopo Golisano

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ISTOIA E I SUOI PERSONAGGIP pag. 10

voglio precisare che, tra Beatles e Rolling Stones, preferivo gli Stones. Oggi ascolto musica classica. Nel mio studio, appena entrati, è appesa un’immagine di Mahler. Lo preferisco su tutti.

Come ha vissuto gli eventi storici dell’epoca? Che bilancio ne trae? Cosa pensa guardando alla gioventù odierna, sono di-versi da come era lei? Feci il ’68. Fui un non violento. Oggi molti vogliono misurare quell’epoca, dare un giudizio. Il ’68 è il ’68 e basta, con i suoi pre-gi e i suoi difetti. Inutile congetturarci sopra. Non si può giudi-care la Storia. Oggi, da Buddista, vedo tutto in una luce diversa: non c’è il tempo, il tempo lo abbiamo inventato noi. Quando avevo 18 anni, ero peggio dei ragazzi di oggi. Mi davo arie da filosofo, per esempio. E poi me ne andavo alla Capannina di Forte dei marmi… Per certi versi, i ragazzi di oggi sono migliori. D’altro canto, non si può negare che la cultura manchi. Abbon-dano congressi o simili, come Dialoghi sull’Uomo a Pistoia. Da una parte, le ritengo cose positive, ma occorre rifletterci sopra. Sono felice se un ragazzo viene messo in condizione di cono-scere Marc Augè. Il problema è cosa l’evento lascia dietro di sé. È la stessa cultura dell’evento il problema: una volta passato si dimentica tutto. Invece, bisognerebbe approfondire.

Se dovesse indicare una figura particolarmente rappresenta-tiva della cultura italiana?Piero Martinetti, filosofo che, da docente, si rifiutò di giurare fedeltà al regime fascista. Scrisse a Mussolini “Io abito nella Re-pubblica di Platone”. Lui non era un oppositore politico, ma ve-

ramente abitava nella Repubblica di Platone. Una volta che gli ebbero tolte le mansioni universitarie, si ritirò a Pont Canavese, in Piemonte, dove era nato. Qui espose un cartello con su scrit-to: “Piero Martinetti, agricoltore”. Continuò a scrivere numero-si libri, ma fuori dall’università. Martinetti mi affascina anche per il suo interesse verso il buddismo più antico: si era laureato sulla filosofia indiana con una tesi sul Sistema Sankhya.

Immagino che l’insegnamento le abbia dato grande soddisfa-zione? Che ricordo ne ha?Mi ha dato molta soddisfazione e nello stesso tempo l’ho ri-mosso. Nessuno mi sentirà mai dire: “ho insegnato”. Questo perché è stata un’esperienza straordinaria, ma appartiene a un “prima”.

Dopo tutti questi andirivieni, intellettuali e fisici, cosa rima-ne dell’essere pistoiese?Le piccole cose. Oltre all’accento, che ritengo il più bello che esista e che non mi ha mai abbandonato, rimane tanto: le sue strade piccole, le chiese. Ciò vuol dire molto per me. Mi sono ormai ritirato in provincia e mi ci trovo bene.

Capita spesso che artisti, artigiani, personalità operanti in vari campi accusino le istituzioni di non averli sufficiente-mente valorizzati. Vuole aggiungere qualcosa su questo? I pittori, gli scultori hanno bisogno di una città. Filosofi e poeti, invece, non necessitano di una dimensione territorializzata. Per quanto mi riguarda, scriverei su una nuvola, se potessi.

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ISTOIA DA GUSTAREP pag. 11

Al SantoPalato troverai un ambiente estremamente giovanile e dinamico, un luogo piacevole in cui trascorrere le serate all’insegna della buona cucina. Una volta provato non lo lascerete più, come dimistrato dai tanti clienti che or-mai si definiscono affezionati anzi, ami-ci del “palato”.

RISOTTO ALLA ZUCCA CON ASTICE

Ingredienti:

Riso200 gr. zucca500 gr. di asticeVino biancoOlio extra vergine di olivaScalognoSale Brodo di pescePrezzemoloScaglie di pecorino

PreparazioneFar soffriggere in una padella olio extra vergine di oliva, scalogno, 200 gr di zuc-ca e 500 gr di astice.Sfumare con un buon vino bianco.Aggiungere il riso e portare a cottura con del brodo del pesce preceden-temente prepara-to.Prima di servire guarnire con del prezzemolo e del-le scaglie di peco-rino stagionato.Tempo di prepara-zione: 20 minutiBuon appetito!

RISTORANTESANTOPALATOVia del Duca , 7 – Pistoia

Tel 0573.31144 - [email protected]

Colorata e ospitale, la Taverna Gargan-tuà vi aspetta tutti i giorni dalle 12.00 alle 2.00, per farvi scoprire i numerosi piatti di mare e di terra, i prodotti del territorio, accompagnati dalle oltre 100 etichette della cantina scelte per voi da Paolo e Cecco. La Taverna Gargantuà si trova a pochi passi dal Duomo e dalla celebre piazza della Sala.

CONIGLIO RIPIENO

Ingredienti per 4 persone: 1 coniglio disossato300 gr di macinato1 uovo50 gr parmigiano15 gr prezzemolo tritato finemente150 gr pane bagnato nel latte10 fette di speck

PreparazioneAppiattire il coniglio su un tagliere con un batticarne. Stendere le fette di speck sul tagliere ed adagiarci il coniglio so-pra.Impastare i restanti ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.Formare un polpettone e posizionarlo al centro del coniglio. Arrotolare con le fette di speck l’intero coniglio ormai ripieno e legarlo con uno spago da cucina.Aggiungere olio extra vergine, sale e pepe e in-fornare per 45 minuti circa a 180°. Buon ap-petito dal Garga!

TAVERNAGARGANTUA’

P.zza degli Ortaggi 11/12 - Pistoia Tel 0573.23330

[email protected]

Per ulteriori informazioni su ristoranti, pizzerie ed enoteche del Centro Commerciale Naturale puoi collegarti al sito internet

www.pistoiacentrocommercialenaturale.itoppure consultare l’elenco alle pagine 14 e 15 dove troverai gli indirizzi di tutte le attività

Vieni a conoscere il nostro locale e i no-stri piatti. Da noi si è fermato anche l’at-tore toscano Leonardo Pieraccioni con il suo film “Ti amo in tutte le lingue del mondo”!Ristorante e pizzeria La Tavolaccia of- fre cucina toscana di carne e pesce, oltre che ottimi menù a prezzo fisso a pranzo e a cena!

SPAGHETTI AL GRANCHIO

Ingredienti per 2 persone:Spaghetti, circa 180 g.1 Granchio, circa 300 g.5 Pomodorini PachinoVino bianco, quanto bastaOlio extra vergine di oliva, quanto bastaAglioSale e pepePeperoncinoPrezzemolo

PreparazionePulire il granchio, mantenendo il guscio e tritando le zampe e le chele.In una padella far soffriggere con olio extra vergine dì’oliva un trito di aglio e peperoncino. Dopo qualche minuto ag-giungere il granchio e sfumare con del vino bianco. Aggiungere sale e pepe quanto basta e i pomodorini pachino.Nel frattempo far cuocere gli spa-ghetti in acqua bollente. Scolare la pasta ben al dente e terminare la cottura in padel-la con il granchio e i pomodorini.Servire con un po’ di prezzemolo e... Buon Appetito :)

RISTORANTELA TAVOLACCIAVia della Madonna 55/57

Tel. 0573.24376 - 331.5267669

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l tempo lineare della scienza è sempre stato in conflit-to con il tempo ciclico delle stagioni, delle ricorrenze, quell’alternarsi di freddo e caldo, notte e giorno e, so-

pratutto, semina e raccolto. Per l’appunto, raccolto. Non stupisce quindi che, fin dai tempi in cui l’uomo ha potuto tramandare la conoscenza ai posteri, le feste più ricche e sentite siano postume al raccolto o alla lavorazione di prodotti della terra, siano esse cereali, frutti degli alberi, prodotti dell’allevamento o, più in ge-nerale, fatiche del lavoro dell’uomo.Quando mi sono incaricato di ricercare informazioni sui “piatti delle feste”, ho volutamente evitato di soffermarmi su ciò che oggi intendiamo come “festività”, bensì mi sono addentrato più all’interno del concetto di “pantagruelica mangiata”, così carat-terizzante di questo periodo dell’anno.Il dubbio portante è quindi “esistono dei piatti natalizi tradi-zionali a Pistoia?”. La risposta è negativa: tutto ciò che oggi in-tendiamo come “piatto natalizio” è difatti qualcosa di alieno alla nostra tradizione, essenzialmente apparso nella seconda metà del secolo scorso. Ma, scavando nei soliti polverosi (ma esau-stivi) archivi storici e letterari, si evince che i piatti festivi della tradizione pistoiese gravitano tutti intorno al cosiddetto “pranzo della battitura”.

I

Analizziamo: “pranzo”, perchè la cena della vigilia era parca, in preparazione alla messa natalizia che si sarebbe svol-ta di lì a poco. E non “cena natalizia”, perchè il pasto serale del 25 Dicembre è una tradizione dell’Italia meridionale. Inoltre, “pranzo” perchè il menù ricca-mente composto era adatto ad attività successiva a grandi sforzi fisici, per l’ap-punto la “battitura”.Chiaramente l’operazione della “batti-tura” era necessaria per separare i chic-chi dalle spighe del grano, ma era ope-razione comune anche per altri cereali. Potremo giustamente obiettare che la battitura è un’operazione prettamente estiva, ma tale è l’affetto della tradizione contadina per questa ricorrenza, che il menù veniva riproposto anche durante il periodo natalizio. Questa “migrazio-ne” di valori nel tempo faceva sì che una ricchezza nutritiva necessaria al la-voro veniva riproposta anche nel pieno dell’inverno. Ciò a denotare anche il fat-to che, sotto Natale, c’erano ben pochi

cereali da “battere”.Il menù è un ricettacolo di piatti tradizionali, una specie di som-mario di “pistoiesità” della tavola. Immaginiamoci seduti ad un grande e vetusto tavolo di legno, attorniato da panche sufficienti ad ospitare un mezzo centinaio di persone. La stanza è fumosa a causa del caminetto (o della stufa a legna) acceso ad un lato per difendersi dal freddo che preme contro l’uscio. I lazzi e le facezie sono tipiche della famiglia allargata dei piccoli paesi di campagna ed altrettanto tipiche dell’attesa del lauto pasto. Ed ecco che arrivano gli antipasti:- crostino nero di pane raffermo inzuppato nel brodo, rigorosa-mente di fegatelli di pollo e gallina;- acciugata (crostini coperti di acciughe e burro, oppure olio, sormontati da capperi, una foglia di prezzemolo e una fetta di salame);- salumi e affettati, quali prosciutto, salame, rigatino, arista, sal-sicce fresche o stagionate, l’immancabile coppa di testa. Il tutto varia a seconda se il maiale era già stato lavorato quell’anno op-pure se si sarebbe atteso gennaio.Segue un “piatto di mezzo”, come piace chiamarlo ai nostri cu-gini d’oltralpe, costituito da un tripudio di carni bianche: brodo di pollo e/o gallina, con tanto di animelle (c’è chi lo impreziosiva con l’aggiunta di vino per stemperare); lesso di volatili; collo di pollo ripieno (riempito con gli avanzi delle varie preparazioni).

Pistoia a tavola in tempo di festaDalla “battitura” al pranzo di Natale, negli archivi il menu della nostra tradizione

di Luca Girolami

ISTOIA DA GUSTAREP pag. 12

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ISTOIA DA GUSTAREP pag. 13

Si faceva quindi spazio al primo, uno solo: tagliatelle, rigorosa-mente impastate e tirate in casa, per accompagnare il “sugo di carne” (universalmente conosciuto come ragù o ragout) di vitel-lo e maiale (a seconda della disponibilità).I secondi invece, variavano a seconda del ceto sociale. Per tutti, fritto misto pastellato (coniglio, pollo, maiale, vitello, cavolfiore, patate) seguito dal principe delle feste, il suino, in questo caso arrostito. Per i più abbienti invece, le fonti letterarie ci riportano il “magro puntellato”, ovvero un generoso pezzo di bovino gio-vane, magro, in cui venivano ricavate delle minuscole tasche con la punta del coltello (“puntellato”!) riempite poi ad arte con un trito di rosmarino, salvia, aglio, sale, pepe e, nei casi più fortuna-ti, lardo. Il tutto legato con un cordino e fatto cuocere in forno.Cosa sono i secondi senza i contorni. Anche in questo caso tra-spare il carattere della stagionalità delle materie prime: cardo-ni e patate in umido, rape, spinaci, e cavolo nero, nelle versioni saltati, in padella, cotti sotto la brace o, in case particolarmen-te abbienti, serviti in sformati. Seguono i formaggi. O meglio, il formaggio. Pecorino, per la precisione, dalla pianura o dalla campagna. “Per ripulir la bocca” diceva qualcuno.Ci si avviava alla fine del pranzo e, ad essere sincero, per il mo-mento non ho che da complimentarmi con gli ardimentosi che fin qui erano giunti. Proseguiamo quindi con castagnaccio e necci con la ricotta per coloro che vivevano nei pressi di un mulino o aree collinari, per tutti gli altri, invece, berlingozzo e biscotti con le mandorle da gustarsi previa inzuppatura in vin-santo (sì, non solo i biscotti, anche il berlingozzo). Il vinsanto

proveniente dalla stessa uva passita che accompagnava le noci, le mandorle e le nocciole del fine pasto, insieme alle meline e ai melograni, rigorosamente di stagione.E per finire un bel caffè e una saporitissima pennichella.L’illusione si dissipa quel tanto da sentire il gelo di dicembre sulle guance. Il tempo delle compere e dei festeggiamenti è ar-rivato anche quest’anno e lo spirito natalizio è tornato a farci visita. A proposito di feste, io quest’anno “cin cin” lo faccio col vinsanto. Voi?

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ISTOIA E I NEGOZI DEL CCNP

103

Piazza Garibaldi

Viale Matteotti

Via dei Macelli

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Via dello Stadio

Via dei Macelli

Viale Matteotti

Via Donatori del Sangue

Via dello Stadio

Via Donatori del Sangue

Via Trinci

Via dei Rossi

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Cimiterodella Vergine

FortezzaSanta Barbara

Via GoriziaVia dell’Annona

ParcoMonteoliveto

Via del Gobbo

Via del Ceppo

Via Tomba

Vicolo Brontola

Vicolo Tolentino

Via Puccinelli

Via Santa

Via dei Pappagalli

Via degli Orafi

Via d. Posta Vecchia

Via d. Abbondanza

Via del Giglio

Via d. Nave

Via Calamandrei

PRONTO SOCCORSO

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ASSOCIAZIONI CULTURALIMirabilia Arte e Memoria Via del T, 10

HOTELArtemura Residence - Via P. Bozzi, 8Hotel Leon Bianco - Via Panciatichi, 2Residenza d’epoca Puccini - Vicolo del Malconsiglio, 4

BENESSERE, PARRUCCHIERI ED ESTETICAErboristeria Casa della Salute - Galleria Nazionale 11Parrucchiere Marzio - Piazza Spirito SantoParrucchiera Patrizia - Largo Molinuzzo, 5

ABBIGLIAMENTO, PELLETTERIA E ACCESSORIAbbigliamento Razzo - Via Tomba di Catilina, 11Activa Vintage Store - Via della Madonna, 73Arcobaleno - Via Curtatone e Montanara, 53Attitude - Via Pacini, 59Barghini Moda - Corso Gramsci, 17Barghini Moda - Via Cavour, 12Barghini Moda - Via della Costituzione, 5Belmonte Camice - Via Bozzi, 45Club Voltaire - Via Bellaria, 1Club Voltaire - Via Curtatone e Montanara, 20Corium - Via della Madonna, 27Evergreen Abbigliamento - Via Cino da Pistoia, 18Fagni - Via Curtatone e Montanara, 10Franco Melani - Piazza Leonardo da Vinci, 1Franco Melani - Via della Madonna, 2Guercini Abbigliamento - Via Atto Vannucci, 2I Blues - Via Bozzi, 20King - Via Carratica, 5La Bisca - Via Carratica, 31L’Arte della Camicia - Via del Can Bianco, 12Marella - Via Bozzi, 1/3Mariangela - Via Carratica, 19/21Migliorini - Via del Can Bianco, 8Pelletterie Andreini - Via Orafi, 56 c/o Galleria Vittorio EmanueleAbbigliamento Gey - Viale Petrocchi, 183/185Pelletterie Max Pell - Via della Madonna, 21Pellicceria Carli Eugenia - V. Curtatone e Montanara, 28Street 67 - Via Carratica, 67Venturini Claudia Pelliccerie - Via dei Giardini, 5

CALZATURE E ACCESSORIFrosini Calzature - Piazza Leonardo da Vinci, 20Pietro l’Artigiano - Via Buozzi, 15Tricomi Calzature - Via Panciatichi, 9Tricomi Calzature - Via Cavour, 47

ABBIGLIAMENTO BAMBINOIl Bruco - Via della Madonna, 54Primi Anni - Via Carratica, 83

ABBIGLIAMENTO INTIMOBelinda - Via Carratica, 18Intimo Mariotti - Via Pacini, 6/10/12Monti - Via Atto Vannucci, 35

ABBIGLIAMENTO E ARTICOLI SPORTIVICentro Sport - Via Cino da Pistoia, 35Dreamstore - Via della Madonna, 35

GIOIELLI, ACCESSORI E RIVENDITA OROGioielleria Panconesi - Via Cino da Pistoia, 3G’old Point - Via di Porta al Borgo, 64Gonfiantini Swarovski - Via Atto Vannucci, 36Perle Gitane - Via di Porta al Borgo, 37

OTTICAOcchiali In Vista - Via Carratica, 22Ottica Barbieri - Via Curtatone e Montanara, 34Ottica Bruni Cav. Aligi - Via Roma, 20/22Ottica Fotorama - Via Atto Vannucci, 8/10/12Ottica Giambene - Via Nemoreto, 2

LIBRERIELibreria Mondadori - Via Cino da Pistoia, 14

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ALIMENTARI ENOGASTRONOMIAAlimentari Marco e Federica - Via della Provvidenza, 35Antica Norcineria Orsi - Piazza della Sala, 13Antica Panetteria del Corso - Corso Gramsci, 107Antica Panetteria del Corso - Via Puccini, 69Cipollari Norcineria - Piazza della Sala, 17Cipollari Norcineria - Via dei Fabbri, 10Enoteca da David - Via Carducci, 25Forno Ballati - Via dei Fabbri, 2Frutta e verdura di Luconi Marco - P.za Leonardo da Vinci, 39I Sapori della Bottegaia - Via di Stracceria, 4Le Golosità - Via Roma, 28Macelleria Bisogni Giovan Battista - Via di Stracceria, 10Macelleria De Santis e Natali - Piazza della Sala, 18Macelleria Equina - Piazza della Sala, 12Non solo Vino - Via Dalmazia, 60Rosticceria Gelli - Corso Gramsci, 10Sauro e Assunta Frutta e Verdura - Piazza della Sala, 18I Salaioli - Piazza della Sala, 20/21/22Supermercato Stazione - Via Vittorio Veneto, 5

BAR e RISTORAZIONEBar gelateria San Paolo - Via Carratica, 11Bar La Casetta Dello Sport - Via Dalmazia, 23Caffè Manzoni - Piazza Civinini, 3Caffè Michi Wine Bar - Piazza del Duomo, 7 Caffè Ristorante Diversorium Cavour - Via Cavour, 41Caffetteria Museo Marini - Corso Silvano Fedi, 32Espresso Giada - Largo Molinuzzo, 9Frisco - Piazza San FrancescoI Salaioli - Piazza della Sala, 20/21/22La Bottega Dell’Arte - Piazza dell’Ortaggio, 4La Caffetteria di Via Roma - Via Roma, 30Osteria La Bottegaia - Via del Lastrone, 17Pasticceria Armando - Via Curtatone e Montanara, 38Pizza Pizza - Via della Madonna, 2BPizzeria Il Pollo d’Oro - Via Frosini, 132Ristorante Baldovino - Piazza San Lorenzo, 5Ristorante Birreria La Degna Tana - Piazza della Sala, 1Ristorante CacioDivino - Via del Lastrone, 13Ristorante Gli Artisti - Piazza Giovanni XXIII, 4Ristorante Il Cucciolo - Via Panciatichi, 4Ristorante La Tavolaccia - Via della Madonna, 55/57Ristorante SantoPalato - Via del Duca, 7Ristorante Self Service Il Duomo - Via Bracciolini, 5Ristorante Toscanelli - Via Porta Carratica, 71Ristorante Voronoi - Piazza dell’Ortaggio, 14/17Taverna Gargantuà - Piazza dell’Ortaggio, 12/13Trattoria Lo Storno - Via del Lastrone, 8Vecchia Praga - Piazza della Sala, 6

TELEFONIA E COMPUTERApple Premium Reseller - Via della Madonna, 32Telepoint - Via Cino da Pistoia, 23

AGENZIE IMMOBILIARIEvoluzione Immobiliare - Via V. Vitoni, 1

ARTICOLI PER LA CASA E LA PERSONAFratelli Morandi - Via Curtatone e Montanara, 23Fratelli Morandi - Via Carratica, 41Tasticci Patrizia - Viale Petrocchi, 191

CARTOLERIE EDICOLE IDEE REGALOCartoleria Bianchi - Piazza San Francesco, 58Centrocarta - Via della Torre, 12L’Edicola di Igor - Via Filippo Pacini, 1/3

COMPLEMENTI D’ARREDOArtè - Via della Madonna, 19

COPPE TARGHE INCISIONI E GADGETPistoia Coppe - Via Dalmazia, 107

FARMACIEFarmacia Scorcelletti - Via Porta al Borgo, 110

LAVANDERIELavanderia Modenese - Viale Petrocchi, 136

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utto intorno a noi è musica. Noi siamo musica. Siamo nati can-tando. Con il primo vagito, così naturale, così spontaneo abbiamo annunciato al mondo che eravamo arrivati. La nostra voce è mu-sica. A volte lirica, a volte triste, dipende dal nostro stato d’animo e rivela i nostri sentimenti: amore, affetto, gelosia, rabbia, ansia,

amicizia. Chi ci ascolta, intuisce, capisce e di conseguenza si comporta con noi. Ogni nostro gesto è musica, senza che ce ne accorgiamo, emettiamo, produciamo suoni che ci accompagnano nella nostre giornate e che diven-tano abitudini. Il silenzio è musica. È una musica di cui, a volte, abbiamo bisogno per fermarci a pensare, a riflettere, a ritrovarci. Ci sono suoni che non vorremmo mai ascoltare, perché significano morte, distruzione, ango-scia. Anche tutto questo è musica.La natura è musica. Suoni che si diffondono, si ripetono e che creano quelle emozioni che ognuno di noi cerca e vive a modo suo. Il fruscìo del vento che spazza le foglie, lo sbattere di una vela in mezzo al mare, la legna che arde in un camino, i richiami degli animali nel bosco, l’eco che si spande nell’aria, il rumore assordante di una cascata o il fragore di un tuono che annuncia la tempesta.L’uomo ha bisogno della musica e se ne serve per comunicare e condi-videre le proprie sensazioni con gli altri. Dagli uomini primitivi ai giorni nostri, la musica sicuramente è cambiata, si sono evoluti gli strumenti ma le emozioni sono le stesse. Chi ama la musica vive un amore eterno, for-tissimo, appassionante ma, soprattutto, un amore che non tradisce mai.

Tdi Enrica Agostini

Noi e la musicaUn amore che non tradisce mai

A cura della libreria MondadoriI LIBRI DEL MESE

Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, sedici anni. Destinazione Saraje-vo, città-confine tra Occidente e Orien-te, ferita da un passato ancora vicino.

Margaret MazzantiniVENUTO AL MONDO

I DIECI PIU’ VENDUTI1. E.L. James - CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO 2. Margaret Mazzantini - VENUTO AL MONDO3. E.L. James - CINQUANTA SFUMATURE DI NERO4. Paolo Fox - L’OROSCOPO 20135. Andrea Camilleri - UNA VOCE DI NOTTE6. E.L. James - CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO7. Valerio Massimo Manfredi - IL MIO NOME E’ NESSUNO8. Glenn Cooper - I CUSTODI DELLA BIBLIOTECA9. Antonella Clerici - LE RICETTE DELLA PROVA DEL CUOCO

10. Paolo Giordano - IL CORPO UMANO

Un romanzo corale tra spensieratezza e dramma, che delinea i contorni delle “nuove guerre” svelando l’esistenza di altri insidiosi conflitti: familiari, affetti-vi e interiori.

Paolo GiordanoIL CORPO UMANO

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a chiesa e convento di Santo Spirito (correntemen-te così chiamata, ma già intitolata al santo Ignazio di Loyola, fondatore dell’ordine gesuita) fu edificata

a partire dal 1647 per iniziativa della famiglia Rospigliosi, su disegno dell’architetto gesuita Tommaso Ramignani. Questa chiesa era stata commissionata dalla nobile famiglia pistoiese per accogliere la comunità dei Gesuiti, insediatasi a Pistoia nel 1635. Il Cardinale Giulio Rospigliosi, poi papa Clemente IX, rivestì un ruolo di spicco nella commissione della decorazione interna, improntata a uno stile di ascenden-za barocca. Tra i tanti, Gian Lorenzo Berni-ni ricevette nel 1668 l’incarico di progettare l’altare maggiore, sopra al quale venne poi posta la grande tela di Pietro da Cortona rappresen-tante l’Apparizione di Cristo a Sant’Ignazio, datata 1670. Con la soppressione dell’ordine dei Gesuiti nel 1773, vi subentrò la Congrega-zione dello Spirito San-to (motivo della sua at-tuale denominazione), a sua volta soppressa dieci anni dopo. Negli anni Ottanta, dopo lunghi e complessi lavori di ristrutturazione e recupero, la chiesa di Santo Spirito fu riaperta al culto. Da allora turisti e cittadini, oltre a riscoprire i pregevoli capolavori degli artisti barocchi, ebbero l’opportunità di ammirare anche il pregevole organo Hermans, collocato sulla parete sinistra dell’edificio. Realizzato nel 1664 da Willem Hermans, orga-naio fiammingo, si tratta di un bellissimo esemplare di organo a canne entro cassa lignea dorata e intagliata. La particolarità di questo strumento consiste nei suoi timbri straordinari e nell’e-strema perizia con cui è stato costruito. Per questi motivi, l’orga-no Hermans è stato preso ad esempio da tutti i maestri organari della città nelle epoche a venire, quali le famiglie Tronci e Agati.Per saperne di più abbiamo intervistato il parroco della chiesa Don Umberto Pineschi, testimone diretto della storia dell’orga-no pistoiese e primo assertore della campagna di valorizzazione e diffusione di questo strumento musicale in Italia e all’estero.

Ldi Clara Begliomini

Cinque secoli di note sacreL’Hermans, il capostipite degli organi pistoiesi, raccontato da Don Pineschi

Don Pineschi, secondo il sentire comune l’organo è un og-getto culturale di secondo ordine, come dimostra l’efferata campagna di smantellamento e distruzione di quelli presenti a Pistoia avvenuta a metà del secolo scorso. Lei cosa ne pensa?A Pistoia l’organo non è considerato come un fenomeno cultu-rale, né dal punto di vista musicale né tanto meno dal punto di vista architettonico e artistico. A dispetto di ciò io ho dedicato la mia vita a recuperarne la stima necessaria e soprattutto a diffon-dere la convinzione che questa ricchezza possa essere utilizzata per far conoscere la nostra città nel mondo. Gli organi pistoiesi sono il simbolo di valori da rivisitare e apprezzare quindi, anche

se dimenticati per tantis-simo tempo, all’inizio del mio mandato ho pensato che fosse arrivato il mo-mento di rilanciarli, non solo qui ma anche in tut-ta Italia e oltre i confini.

Perché ritiene questo strumento musicale così importante?Per due motivi fonda-mentali. Il primo è l’uso liturgico, perché secondo me – ma anche secondo il Concilio Vaticano II e la chiesa latina – l’or-gano a canne è il mezzo più adatto per elevare le menti dei fedeli alle cose celesti. Il secondo è il suo

valore civile, poiché molte composizioni per organo nate per la liturgia allo stesso tempo sono anche una testimonianza di ci-viltà e di cultura. Per questo la mia politica, se così si può dire, è quella di diffondere questa testimonianza in modo capillare. Del resto Pistoia presenta un vantaggio unico: avendo un centro storico circoscritto, è possibile raggiungere facilmente tutti gli organi sparsi nelle diverse chiese. Questi organi sono a completa disposizione di visitatori e stu-denti, fattore questo da non sottovalutare: molto spesso, infatti, gli strumenti non sono a disposizione, mentre a Pistoia si, anche se sotto il mio controllo.

L’amministrazione cittadina si è resa attiva in tutti questi anni per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio?L’amministrazione comunale ci aiuta patrocinando, insieme alla Regione, le nostre attività, quindi si può dire che ci sia una certa

I LIBRI DEL MESE

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attenzione. Il Sindaco Bertinelli, visitando questa chiesa, disse che avrebbe avuto piacere se questi strumenti fossero utilizzati anche per l’educazione dei ragazzi delle scuole. Anche lo scorso Luglio, inoltre, quando ci fu il concerto di chiusura del corso per studenti giapponesi, il Sindaco era presente e s’intrattenne piacevolmente a parlare con i giovani.

Dal punto di vista turistico e ricettivo, gli organi presenti in città richiamano tanti visitatori?Direi proprio di si, anche se si tratta più di turisti stranieri che italiani. Questo capita perché probabilmente Pistoia è più cono-sciuta all’estero di quanto non lo sia in Italia. Per esempio con il Giappone intratteniamo un rapporto abbastanza stretto, tanto che io da trent’anni vado regolarmente là. E poi i giapponesi vengono a loro volta a Pistoia, perché ritengono che la nostra cit-tà sia il luogo per eccellenza in cui mettere in pratica quello che hanno studiato su organi copia. Inoltre vengono a vedere questi strumenti anche persone estranee al settore, il che è da conside-rarsi un fenomeno notevole, sintomo dell’alta considerazione di cui gode questa tradizione all’estero. Moltissime gite a Pistoia sono dovute alla presenza degli organi, ma questo i pistoiesi non lo sanno.

Gli organi sono tuttora utilizzati attivamente per le liturgie?Nel 2003, quando diventai parroco di Santo Spirito, la prima cosa che decisi di fare fu quella di far costruire un nuovo organo, utilizzando la cantoria e la facciata di legno preesistente sulla parete di fronte all’organo Hermans. Fu realizzato all’unisono

con quest’ultimo, in maniera che potessero essere suonati in contemporanea. Attualmente vengono utilizzati, o l’uno o l’altro, il sabato sera e la domenica mattina, mentre in occa-sioni particolari sono suonati anche insieme. D’altronde la vita ottimale degli organi è garantita dal loro utilizzo costan-te e proprio per questo ci impegniamo a tenere gli strumenti ben accordati e conservati, organizzando ogni anno anche un nutrito calendario di eventi, siano essi corsi o concerti (le attività sono legate all’Accademia d’organo “Giuseppe Ghe-rardeschi”, istituita nel 2001 sulle fondamenta dell’originaria Accademia di Musica Italiana per Organo, nata nel 1975 per volontà dello stesso Don Pineschi, nda).

In chiusura, ha qualche aneddoto da raccontarci sull’orga-no Hermans o sulla sua esperienza personale di insegnan-te e parroco?Ce ne sarebbero tantissimi, ma ne ricordo con piacere uno in particolare. Ha per protagonisti degli studenti olandesi: dovendo sostenere degli esami sulla musica dei Paesi Bassi, decisero di venire a Pistoia perchè degli ottanta organi rea-lizzati da Hermans nella loro patria non vi è più traccia. Per assurdo quindi gli unici organi di quel periodo che esistono al mondo non sono nei Paesi Bassi, bensì a Pistoia. Per questo il Conservatorio di Zwolle organizzò una trasferta qui per far sostenere gli esami ai propri allievi, per sentire il suono originale degli organi e per eseguire le loro musiche! Inutile dire che per noi è stato un piacere e un onore ospitare questa comitiva olandese a Pistoia.

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ngela Baldi, Tommaso Clement, Carolina Boccardi, Andrea Dami, Caterina Fedeli, Giulia Cappelli sono i componenti di [u]aS, “Un altro Studio”, il gruppo di

giovani architetti autore di “Un altro parco in città”. Abbiamo parlato con Tommaso di questa e di altre loro esperienze.

Come e quando è nato [u]aS? Circa un anno fa. Ci ha spinti il desiderio di affacciarci sul mon-do del lavoro. Visto che, in questo senso, i tempi sono molto lunghi abbiamo deciso di prendere l’iniziativa. Ancora non ab-biamo una sede fisica, ma presto l’avremo.

Come si è sviluppata l’idea per “Un altro parco in città” e quali scopi vi eravate inizialmente prefissati?Il tutto è stato reso possibile dalla collaborazione con “Giorgio Tesi group” e con i commercianti delle zone interessate. Quello della cultura verde, con i relativi corollari, è un filone da sfrutta-re. L’intenzione era di valorizzare le ricchezze culturali e urbani-stiche della città, restituendo al manto verde la propria funzione

sociale. Inoltre, miravamo anche a vivacizzare il confronto tra un importante realtà produttiva come quella dei vivai e la città in quanto centro urbano.

Quali ulteriori sviluppi ci possono essere in questo senso? L’amministrazione è stato un interlocutore prepositivo? Si parla sempre di più di riqualificazione degli spazi verdi. Il valore sociale del giardino, in quanto luogo accessibile a tutti, è innegabile e da recuperare. L’amministrazione è stata molto disponibile, dimostrandosi da subito favorevole all’iniziativa. Ci è stato permesso di organizzare l’evento in tempi brevi, sen-za alcun ostruzionismo.

Di quali lavori vi occupate, oltre a questo? Stiamo portando avanti concorsi di restauro e progettazione, oltre a lavori privati più strettamente legati all’architettura tradizionalmente intesa. Con questi progetti, che svolgiamo nei ritagli di tempo liberi da lavoro e studio, intendiamo confrontarci con una realtà lavorativa dalla quale il mondo universitario è sovente troppo lontano. Informazioni sui nostri progetti passati e futuri sono dispo-nibili all’indirizzo http://www.uastudio.it/

A

Alla scoperta del gruppo di giovani architetti pistoiesi che ha ideato “Un altro parco in città” e “Pistoia Rivelata”. Il loro punto di forza? Idee innovative che valorizzino spazi urbani, cultura e realtà produttive.

di Jacopo Golisano

“Un altro studio” è possibile

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Entrare nel mondo del lavoro è difficile per tutti i giovani, in-dipendentemente dal settore di appartenenza. Quali sono le peculiarità dell’architettura in questo senso?In Italia, manca una vera e propria cultura architettonica. Spes-so, il lavoro dell’architetto viene considerato poco più di uno sfi-zio, un prescindibile orpello. Inoltre, paradossalmente, la grande ricchezza di storia e arte che caratterizza il nostro paese, di-viene quasi una zavorra. Il rapporto con la modernità spaventa. Elementi innovativi vengono introdotti dai privati, ma è come se si temesse di ufficializzarli, di legittimarli pienamente. Ov-viamente esistono delle eccezioni, ma certo è che l’Italia, sotto questo profilo, sconta un’arretratezza culturale assente in altri paesi europei.

Anche in questo campo, dunque, c’è il problema dei cervelli in fuga? Pistoia, secondo voi, come si colloca in questa analisi? Sicuramente all’estero ci sono più possibilità. Il concetto di con-servazione viene interpretato diversamente. Tradizione e libertà, in paesi come l’Olanda, non sono vissuti come due polarità fra loro escludenti e inconciliabili. Pistoia subisce il clima del paese. Probabilmente, anche qui, una maggiore propensione al con-fronto potrebbe giovare, si potrebbero operare manutenzioni e restauri che darebbero nuova vita al tessuto urbanistico. Anche qui, le cose possono cambiare. Occorre soltanto ampliare un po’ i nostri orizzonti, superando un malinteso rapporto con le tradi-zioni culturali che una città come la nostra può, fortunatamente, vantare.

Pistoia RivelataLe installazioni urbane nella notte bianca

Uno dei progetti che ha visto tra i protagonisti i ra-gazzi di UnAltroStudio è Pistoia Rivelata, serie di in-stallazioni urbane allestite lo scorso luglio in occasio-ne dei Percorsi Notturni di Pistoia. L’iniziativa ha visto la collaborazione concreta del Centro Commerciale Naturale e la partecipazione di UAS, Studio Argonau-ti, Valentina Frosini Design, TANDS, Gruppo A.ABC, Gabriele Breschi fotografo, Lotrek, Studio Arcplus e Studio Santimatti.Lo scopo era quello di raccontare i nostri luoghi quo-tidiani, scanditi dalla storia e dalle tracce che talvol-ta sfuggono alla memoria individuale. Tra passato e presente, nel tentativo di cucire il miglior futuro pos-sibile attorno alla nostra città. Ogni progettista ha scelto elementi di eccellenza che caratterizzano il nostro territorio - sia passati che at-tuali - e li ha interpretati a libera discrezione. Ab-binando il puro intervento creativo al racconto della nostra città, nel tentativo di divulgare consapevolez-za e conoscenza.

Nelle foto due momenti delle installazioni di [u]aS

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rrivò a Pistoia in punta di piedi, nell’ormai lontano gennaio 2009, chiamato a una missione che ai più sembrava impossibile: salvare l’allora Carmatic dal

baratro della retrocessione. Nessuno, quel giorno, avrebbe mai pensato che Paolo Moretti, oltre a conquistare la permanenza in categoria con una certa facilità, potesse rimanere per altri tre anni in biancorosso, sfio-rando addirittura la promozione in A1 nella scorsa stagione.

Arrivò in punta di piedi, Moretti, ma con grinta, lavoro e ca-pacità è riuscito a conquistare tutti: società, giocatori e tifosi. Con lui per il Pistoia Basket è iniziato un ciclo, questo è in-negabile: ne è la riprova l’accordo biennale con opzione per il terzo che il coach ha firmato la scorsa estate, alla vigilia del suo quinto anno in biancorosso, dove, manco a dirlo, è pronto a stupire ancora. E la partenza a razzo di cui si è resa prota-gonista la Giorgio Tesi Group in questo inizio di campionato lo dimostra.

Coach, qual è l’obiettivo di questa stagione?«La mia idea, di comune accordo con la società, è quella di costruire un solido gruppo d’italiani, giovani e di qualità, che possa servire la nostra causa anche negli anni a venire. Tutto questo, ovviamente, senza tralasciare i risultati sul campo, dove

A

Paolo MorettiGrinta, lavoro e capacità: e la favola del Pistoia Basket continua

cercheremo di ripetere le ottime prestazioni offerte la scorsa stagione».

Che tipo di squadra vuole sul parquet?«In campo voglio un quintetto aggressivo, votato al sacrificio, orgoglioso, che non molli un solo centimetro. E che sappia sfruttare a fondo le qualità dei singoli. Negli anni passati sono riuscito a trasmettere a tutte le mie squadre queste caratteristi-che e sono convinto che anche questo team non sarà da meno».

I pro e i contro della cosiddetta “linea verde”?«Lavorare con i giovani richiede molta pazienza: oltre a essere allenatori, infatti, bisogna essere anche istruttori e “costrutto-ri”, perché i ragazzi devono ancora imparare molte cose. Inol-tre è necessario prestare molta attenzione al piano psicologico, altrimenti c’è il rischio di “bruciarli”. I vantaggi sono i mag-giori stimoli e la soddisfazione personale che, se si fa un buon lavoro, è enorme».

di Alessandro Benigni

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ISTOIA E LO SPORTP pag. 22

Che tipo di rapporto ha con l’ambiente biancorosso?«Sicuramente c’è feeling, apprezzo i suoi pregi e tollero i suoi difetti. Mi trovo bene in città e con la città. Per questo la mia idea, condivisa con la società, sia a livello progettuale che con-trattuale, è quella di lavorare con il Pistoia Basket ancora a lun-go».

Quali sono i giocatori che l’hanno impressionata di più in questi anni a Pistoia?«In questi quattro anni ho avuto l’onore di allenare molti gioca-tori importanti, che sia a livello professionale sia a livello umano mi hanno dato molto. In assoluto il mio pensiero va al capitano Fiorello Toppo, uno dei motivi della mia permanenza a Pistoia, persona straordinaria con cui ho un rapporto di stima, fiducia e rispetto reciproco. Per quanto riguarda la prima stagione inve-ce non posso non citare Jerry McCullogh, un play dalla classe cristallina che ha dato un contributo importante alla salvezza di Pistoia. Il secondo anno è stato nel segno di Tamar Slay ma anche di Gregor Fucka, due campioni da tutti i punti di vista. La terza stagione è stata la più difficile dal punto di vista della gestione del gruppo: la coppia Joe Forte e Jarvis Varnado era a dir poco talentuosa, ma a livello caratteriale non è stata una passeggiata allenarli. Oltre a questi due voglio però menzionare anche Ariel Filloy, un giovane di grandissimo talento.Per quanto riguarda la stagione scorsa infine faccio un nome su tutti, Giacomo “Gek” Galanda: è davvero impossibile trovare un giocatore come lui».

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Dal 1976 al servizio dell’eleganza, ci prendiamo cura della nostra clientela con professionalità, esperienza e cortesia. Gey vi offre un ventaglio di proposte ampio e articolato in modo da garantire un abito speciale per ogni occasione e per qualsiasi taglia...

Ultima domanda: quanto e come vive il centro storico di Pistoia?«A piccole dosi ma con costanza. Abito lontano dal centro ma ci vengo volentieri per una cena in compagnia, per una serata o semplicemente per una passeggiata con la famiglia. Il centro di Pistoia è una vera chicca, mi piace molto. Del resto sono nato a Arezzo, una città molto simile da questo punto di vista».

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ISTOIA... LA PAROLA AI COMMERCIANTIP pag. 23

Vieni a Pistoia perché...La città e i suoi dintorni nei consigli dei nostri commercianti

Silvia - ARTE’ Via della Madonna, 19

Ero piccola, rincorrevo papà che camminava a grandi falcate, un suo passo dieci dei miei, ma non volevo perdermi neppure una parola mentre mi raccontava le sette meraviglie di Pistoia, della sua storia, del suo presente. Credo che per papà Pistoia sia l’ombelico del mondo. La quintessenza della cultura e della civiltà, patrimonio dell’umanità. Sorrido della sua enfasi. Eppure quando cammino per le strade, i vicoli, gli sdruccioli, oppure alzo lo sguardo sui tetti, o scopro giardini nascosti e cortili segreti, penso davvero che Pistoia sia come una perla, incastonata fra dolci colline, ombreggiata da montagne antiche e sapienti, spazzata da venti che si rincorrono ed arrivano al mare. Qualcuno ha scritto “Troppi fiori sbocciano non visti, vano profumo nell’aria deserta”. Per lungo tempo Pistoia ha sonnecchiato nascosta agli occhi dei più. Oggi sono contenta di poter condividere queste emozioni con i tanti turisti che passeggiano nella storia e nel presente della nostra città.

Anna Maria - IL BRUCO Via della Madonna, 19

Pistoia è una graziosa cittadina, immersa nelle sue verdi colline, famosa per i rinomati vivai. Rivela all’interno delle sue antiche mura un pittoresco centro d’interesse storico-culturale, come piazza del Duomo, circondata da vie affollate di negozi e ristoranti tipici. Un esempio ne è via della Madonna con la sua imponente basilica della Madonna dell’Umiltà, importante per la cin-quecentesca cupola realizzata da Giorgio Vasari. Pistoia non è solo un luogo di interesse storico, ma presenta anche architetture moderne come la rinomata Biblioteca San Giorgio nei pressi della stazione. Venite a conoscere Pistoia, per ammi-rarla da vicino e per immergervi nello shopping.

Luigi e il suo staff - PRIMI ANNI Via Carratica, 83

Consigliamo di venire a Pistoia perché è una città tranquilla, accogliente, vivibilissima, con una rete di servizi efficienti. Per lo shopping puoi trova-re ogni tipo di negozio pronto ad accoglienti per soddisfare qualsiasi tua esigenza.La “Sala”, cuore della città, punto di riferimento e di ritrovo per giovani e non solo, gremito di ristoranti tipici dove puoi gustare, in contesti sugge-stivi, spuntini e piatti di ogni tipo.

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ISTOIA E LA MODAP pag. 24

Swingin’ fashionIl trionfo dei Sixties nella moda

rotagonisti di questa stagione sono gli anni ’60, anni caratterizzati da un memorabile fermento nel tessuto sociale che dominò il campo artistico e del-

la moda a 360°: dalla minigonna di Mary Quant ai Beatles, dai tagli di capelli di Vidal Sassoon alla Pop Art, etc.

Nella moda femminile assistiamo a un gran ritorno alla pelle, in ogni sua sfaccettatura. Linee fascianti dai colori più sfacciatamente colorati, con protagonista il rosso acceso. Altri colori must sono il blu brillante e il bianco, senza dimenticare il nero, il colore sempre eterno legato ad una moda bon ton e sempre di grande attualità. Per una donna noir e dal look minimale.

Questa stagione autunno e inverno vede anche un grande ritorno della pelliccia, nelle forme più azzardate e fantasiose, anche come rifinitura di capi di grande sartorialità. E poi i capi in lana, dalle lavorazioni di grande effetto, i capi di alta maglieria con creazioni particolari di alto artigianato, i capi in stile dandy con creazioni di ispirazione prettamente ma-schile.

E accanto a capi che non passano mai di moda come il “tu-bino”, capo fondamentale per ogni guardaroba, ci sono capi che tornano alla ribalta come i “pantaloni a zampa di elefan-te”, un amarcord rivisitato ed attualizzato.

Le nuove collezioni richiamano anche un contrasto tra la moda giorno e quella da sera. Per il giorno molte le creazioni in linea maschile, mentre per la sera predomina una moda molto femminile e sensuale con grandi scolli, trasparenze e rigorosamente tacchi alti.

Grande risalto negli accessori, sia di gioielleria che di alta bigiotteria, che divengono delle vere e proprie opere d’arte.

Pdi Paolo Mazzei

Paolo Mazzei dietro le quinte di una sfilata di moda

Vecchia Praga Pub birreria . Piazza della Sala, 6 PISTOIA tel. 0573.31115

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ISTOIA E GLI EVENTIP pag. 25

Pistoia è POP!

Dal 30 novembre al 21 dicembre Pistoia si veste di Pop. 37 appuntamenti: 13 incontri, 3 rassegne dedicate al cinema, 5 mostre, 6 concerti/spettacoli in 13 suggestive location diffuse per la città. Evento portante di tutta la manifestazione sarà la Fiera di qualità del Disco in Vinile, del Fumetto e del Vintage nei nuovi spazi della Cattedrale nelle aree ex Breda.Promosso dal Comune di Pistoia, ideato e organizzato dall’associazione culturale “Recente”, grazie al contributo di Conad e della Camera di Commercio di Pistoia, la prima edizione di POPistoia è dedicata alle peculiarità dell’esperienza di “una tranquilla città di provincia”, Pistoia appunto, di fronte ai processi di modernizzazione, le curiosità e i fermenti innescati dall’esplosione della cultura Pop negli anni ’60; i movimenti di un’epoca vicina ma abbastanza lontana per permetterci di leggerla e interpretarla con la necessaria lucidità, così da ricostruire fili di senso utili a riflettere sul presente. Un’occasione per richiamare all’attenzione eccellenze nell’arte, nel design, nella musica che si manifestarono a Pistoia in quegli anni e che la misero in collegamento, da protagonista, con le avanguardie culturali dell’epoca. Corpo centrale della manifestazione sarà la mostra mercato con protago-nisti il disco in vinile e il fumetto, oggetti e media su cui si condensano simbolicamente significati legati alla trasformazione della comunicazione, della produzione e del consumo culturale della seconda metà del novecento, imponendo feconde contaminazioni fra culture “alte” e “basse”, produzioni di qualità e consumi di massa. La Mostra mercato, presenta un significa-tivo numero di operatori qualificati che si rivolgono al mondo dei sempre più numerosi collezionisti, appassionati, curiosi. Ad essa sono coniugati in modo originale incontri e presentazioni di libri, dibattiti, installazioni e per-corsi espositivi, concerti e attività di animazione per la città e con la città. Reperti, frammenti, oggetti, opere, strumenti, incontri e testimonianze di queste esperienze animeranno la città in diverse suggestive location come il nuovo edificio della Cattedrale e la Biblioteca San Giorgio, negozi e locali del centro città, la galleria Vittorio Emanue-le, le librerie Feltrinelli e Lo Spa-zio di Via dell’Ospizio, il Melos e l’Orange Jazz Club, il negozio Conad, il Palazzo Fabroni, il Pic-colo Teatro Bolognini, il Salon-cino Manzoni, per far dialogare memoria, attualità ed emergenze culturali.

Venti giorni di mostre e spettacoli nel segno dei Sessanta

POPistoia è un evento del Comune di Pistoia ideato e organiz-zato da Recente Associazione culturale con il contributo di Conad e Camera di Commercio di Pistoia - in collaborazione con: Ern-yaldisco, Fiera del disco di Genova, Smack! Fiera del Fumetto di Genova, Salone Internazionale del libro di Torino, Fondazione Sie-na Jazz, Biblioteca San Giorgio, Associazione Teatrale Pistoiese, Palazzo Fabroni. Arti visive contemporanee, Scuola Comunale di Musica T. Mabellini, Fondazione Giovanni Michelucci Fiesole, Centro di Documentazione Michelucci Pistoia, Centro Mauro Bo-lognini, Centro Multimediale del Cinema, Carnage news, Fondazi-one Luigi Tronci, Orange Jazz Club, Cooperativa Don Chisciotte, Galleria Vannucci, Lo Spazio di Via dell’Ospizio, Centro commer-ciale naturale di Pistoia.

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ISTOIA E GLI EVENTIP pag. 26

MERCATI & MERCATINI

Mercatino Il Meglio di… Via CinoMartedì 04 – 11 – 18 Dicembre

Mercatino ‘900 in Via Roma e DintorniGiovedì 6 – 13 – 20 Dicembre

Free Market in Piazza della SalaDomenica 9 Dicembre

I MercatiTutti i mercoledì e sabato di Dicembre (compresi i giorni 8 e 26 Dicembre)Edizione straordinaria Domenica 16 e 23 Dicembre

Sabato 22 Dicembre tutti in Piazza del Duomo con la seconda edizione dello spettacolo di Sky Lantern. Dopo il successo ottenuto nel 2010, si ripete l’ini-ziativa organizzata e promossa dal Centro Com-merciale Naturale. Oltre 200 lanterne illuminate si alzeranno in volo, creando un’atmosfera magica!Anche per quest’anno sarà coinvolto il pubblico che potrà “lanciare” personalmente la propria lanterna.Come fare? Basta ritirare i ticket presso i negozi aderenti al Centro Commerciale Naturale e pre-sentarsi Sabato 22 Dicembre alle 17.30 in Piazza del Duomo. Presentando il ticket sarà possibile ricevere la propria lanterna e farla volare.

Info su:www.pistoiacentrocommercialenaturale.itFacebook: Ccn Pistoia

LANTERNE IN CIELO:UN MAGICO NATALE

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ISTOIA E GLI EVENTIP pag. 27

GLI SPETTACOLIIN TEATROhttp://www.pistoiateatri.it

14-16 Dicembre 2012 TEATRO MANZONI COSI E’ (SE VI PARE) regia Michele Placido

11-13 Gennaio 2013 TEATRO MANZONI LA GRANDE MAGIA regia Luca De Filippo

25-27 Gennaio 2013 TEATRO MANZONIWORDSTAR(S) regia Giuseppe Marini

1-3 Febbraio 2013 TEATRO MANZONI RAIN MAN regia Saverio Marconiregia associata Gabriela Eleonori

8 Febbraio 2013 TEATRO MANZONIPALADINI DI FRANCIA regia Enzo Toma

1-3 Marzo 2013 TEATRO MANZONIL’IMPRESARIO DELLE SMIRNE(prima nazionale)regia Roberto Valerio

22-24 Marzo 2013 TEATRO MANZONIRIII - RICCARDO TERZOregia Alessandro Gassmann

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