RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO OTTOBRE-DICEMBRE 2013 … · di Iveco Magirus Risparmio ... DIRETTORE...

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ANNO 17 - NUMERO 107 - OTTOBRE-DICEMBRE 2013 - e 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 107/2013 TUTTE LE NOVITÀ DI IVECO BUS A KORTRIJK A ULM IL POLO DEL FIREFIGHTING NUOVO EUROCARGO EURO VI OTTOBRE-DICEMBRE 2013 R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O VIENI A CONOSCERE IL NUOVO EUROCARGO

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ANNO 17 - N

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013

TUTTE LE NOVITÀ DI IVECO BUS A KORTRIJKA ULM IL POLO DEL FIREFIGHTING

NUOVO EUROCARGO EURO VI

OTTOBRE-DICEMBRE 2013

R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T O

VIENI A CONOSCERE IL NUOVO EUROCARGO

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Debutta il NuovoEurocargo Euro VITutti i modelli adottano le motorizzazioni Hi-eSCR di FPT Industrial senza ricircolo dei gas di scarico

12 A Ulm il polo del firefighting di Iveco Magirus

Risparmio certificato dal TÜVL’Ente tedesco attesta che con l’Hi-Way Euro VI da 460 Cv i consumi calano del 2,33 per cento rispetto all’Euro V

28 Rete: Stefanelli e Acentro aprononuove sedi

37 Iniziative benefiche

Obiettivo centratoMauro Veglia, Vice President EmeaCommercial Services and CustomerCare di CNH Industrial parladell’iniziativa Action for Road Safety

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DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO PIGNATA DIRETTORE EDITORIALE EMANUELA DE VITA COMITATO DI REDAZIONE GIORGIO GARRONE(REDAZIONE), MONICA BERTOLINO, EMANUELA DE VITA, FEDERICO GAIAZZI, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA, SIMONA RICHINOCOLLABORATORI GIUSEPPE BELLETTI, SARA BUOSI, ELISA FONTANA, CARLA FRANCONI, PIERLUIGI LUCCHINI, MARIO NATALI,ALESSANDRO OITANA, GIUSEPPE PESCE, SERGIO PIPERNO BEER, MARTA RAVA, FRANCO ZORZETTO EDITORE SATIZ SRL, VIA VITTIME DI PIAZZA DELLA LOGGIA, 25, 10024 MONCALIERI (TO) REDAZIONE GIORGIO GARRONE, VIA TRAIANO 10, 20149 MILANO,EMAIL [email protected] STAMPA SATIZ SRL – MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL10/11/2000. È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioOTTOBRE-DICEMBRE 2013

Rubriche34 Iveco in action40 Ricambi per tutte le esigenze42 Iveco nel mondo48 Protagonisti

Autonoleggi SE.MI.DAChisped Trasporti

Camion & Servizi

Lenovitàdi IvecoBusa KortrijkPresentata al Busworld la nuova gamma di autobus con motorizzazioni Euro VI

25 I risultati delprogetto Vector2015

38 Test Camp Stralis Experience

20prodotto eventifocusattualità editoriale A

mpio spazio in questo numero di Camion&Servizi al nuovo Eurocargo Euro VI:perfetto in ogni situazione. Il medio di Iveco debutta sul mercato puntando sudue elementi: i punti di forza – versatilità, specializzazione e valore per il cliente- che ne hanno fatto il benchmark nel proprio segmento in Italia e in Europa e leinnovative motorizzazioni Hi-eSCR senza ricircolo dei gas di scarico, brevettateda FPT Industrial. Sono propulsori ottimizzati in funzione del contenimento deiconsumi, come il Cursor 11 dello Stralis Hi-Way da 460 Cv, per il quale il TUV

tedesco ha certificato un risparmio di gasolio del 2,33 per cento rispetto alla versione Euro V. Lemotorizzazioni Euro VI delle gamme Tector e Cursor sono uno degli elementi pregnanti, insieme aicontenuti stilistici e al migliorato comfort per i passeggeri, anche della nuova generazione di auto-bus di Iveco Bus, presentata al Busworld di Kortrijk. Parleremo di innovazione ed eccellenza tecnologica che caratterizzano il polo specialistico dei vei-coli antincendio creato da Iveco Magirus a Ulm, che funge anche da Customer Center e da centrod’addestramento per le squadre di Vigili del fuoco di tutto il mondo. In un momento difficile per l’economia italiana ci sono dealer che hanno ancora voglia di intrapren-dere, come testimoniamo le recenti aperture delle nuove sedi delle concessionarie Stefanelli eAcentro, che puntano su modelli di business diversi rispetto al passato. Le tematiche della sicurezza dei veicoli e della sensibilizzazione dei conducenti verso comporta-menti di guida responsabili sono toccate nell’intervista a Mauro Veglia, Vice President EmeaCommercial Services and Customer Care di CNH Industrial, che fa un bilancio della collaborazio-ne di Iveco e New Holland Agriculture con la FIA – Federazione Internazionale dell’Automobile -nella campagna Action for Road Safety con lo scopo di sensibilizzare ed educare a un comporta-mento corretto dei veicoli sulla strada. Ed infine a migliorare la vita dei singoli e delle comunità ci pensano anche le iniziative benefiche dicui Camion&Servizi da notizia, promosse da varie associazioni in occasione del Natale e del nuovoanno. Un anno che la redazione si augura sia prospero e sereno in ogni ambito, economia inclusa.Buone feste a tutti.

Emanuela De Vita

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Il Nuovo Eurocargo Euro VI debutta sulmercato puntando su due elementi: ipropri punti di forza – versatilità, spe-cializzazione e valore per l’utilizzatore -che dal 1991 ne hanno decretato ilsuccesso di vendite in Italia e all’este-ro, e le innovative motorizzazioni

Tector 5 e Tector 7 Euro VI, basate sulla tec-nologia Hi-eSCR brevettata da FPT Industrial.La nuova gamma di motori comprende treTector 5 da 160, 190 e 210 Cv e quattroTector 7, con tarature di 220, 250, 280 e320 Cv. Le cilindrate del Tector 5 e del Tector

7, rispettivamente a quattro e sei cilindri inlinea, sono state incrementate per ottenereuna migliore versatilità in un ampio ventagliodi applicazioni. In parallelo, con l’aumentodella cilindrata, è cresciuta del 13 per centola potenza (la coppia fa segnare, invece, un+23 per cento) del Tector 5, che adesso rag-giunge i 210 Cv. Migliorate anche le presta-zioni del Tector 7 di 6,7 litri, che tocca i 320Cv. La potenza di questa unità cresce del 7per cento, mentre la coppia aumenta del 5per cento, attestandosi a 1.100 Newtonmetro nell’intervallo da 1.250 a 1.900 giri al

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I nuovi Eurocargo Euro VIadottano motorizzazioniHi-eSCR Tector 5 e Tector7 di FPT Industrial, privedel sistema di ricircolo dei gas di scarico

Nuove motorizzazioni Tector 5 e Tector 7 Euro VI con tecnologia Hi-eSCR di FPT Industrial senza ricircolo dei gas di scarico e un nuovo cambioautomatizzato per il leader di mercato nel segmento dei medi. Le altre novità di prodottodi Maurizio Pignata

IL LEADER SCEGLIEHi-eSCR

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prodotto<NUOVO EUROCARGO EURO VI

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Sopra, il dispositivo di posttrattamento dei gas di scarico.A fianco, il cambioautomatizzato ZF a 12rapporti. Sotto, il motoreTector 7 a sei cilindri in linea

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minuto. Il tutto è stato ottenuto diminuendodel 7 per cento il regime massimo di rotazio-ne dei propulsori. La gamma Eurocargo siarricchisce, inoltre, del nuovo cambio auto-matizzato ZF a 12 marce, offerto in abbina-mento con il Tector 7 sui veicoli con pesototale a terra dalle 12 alle 18 tonnellate. Leinnovazioni apportate ai componenti delladriveline hanno avuto un effetto positivo sullariduzione dei costi di gestione – TCO – cheè stato uno dei principali obiettivi di progettodi Iveco nella realizzazione dell’EurocargoEuro VI. Nelle missioni miste tipiche di uncamion del segmento medio, con tratti urba-ni, suburbani e autostradali, l’efficienza delsistema Hi-eSCR consente di mantenereinvariato il consumo equivalente (gasolio piùurea) rispetto alle motorizzazioni Euro V.Negli impieghi prevalentemente interurbanile riduzioni di consumo sono, invece, dell’or-dine del 2 per cento. Inoltre, la possibilità dioptare per il 4 cilindri Euro VI da 210 Cv alposto del 6 cilindri Euro V da 220 Cv com-porta un abbattimento dei consumi equi-valenti di circa il 4,5 per cento. Il nuovoEurocargo Euro VI si presenta su mer-cato in 11 mila versioni di fabbrica,che scaturiscono da 3 varianti dicabina (corta, lunga e doppia), duealtezze dell’abitacolo (tetto basso etetto alto), 14 varianti di pesi totali aterra da 6 a 18 tonnellate, 2motorizzazioni, 13 cambi (6manuali, 4 automatizzati e 3 auto-matici), 15 interassi, 2 schemi di trazio-ne (4x2 e 4x4) e un’ampia scelta dirapporti al ponte, in funzione dellediverse mission di trasporto.

AGLI OSSIDI D’AZOTO CI PENSA L’SCREntrambi i motori dell’Eurocargo Euro VI,caratterizzati dalle medesime dimensioni dialesaggio e corsa (104 x 132 millimetri), sonodotati di 4 valvole per cilindro (due di aspira-zione e due di scarico) e di un sistema d’inie-zione di tipo common rail, in grado di genera-re una pressione massima di polverizzazionedel gasolio di 1.600 bar. Common rail per-mette, inoltre, di suddividere in più fasi il pro-cesso d’immissione del gasolio nei cilindri siaper ridurre la rumorosità, che per tenere sottocontrollo la formazione degli inquinanti. Lasovralimentazione è basata su un turbo ageometria fissa, con valvola di sovrappressio-ne Wastegate. L’assenza, sui Tector 5 e Tector7, del dispositivo di parziale ricircolo dei gasdi scarico (EGR) ha molteplici effetti positivi.Consente, infatti, di ottimizzare la combustio-ne in funzione del contenimento dei consumi,

Versatilità, specializzazione e capacità di creare valore aggiunto per gli operatori del trasporto sono, da sempre, i pilastri delsuccesso dell’Eurocargo sul mercato nazionale e nei principali paesi dell’Unione Europea. In occasione della presentazionedella versione Euro VI, Camion&Servizi ha fatto il punto sull’esperienza maturata da alcune aziende leader italiane con i pre-cedenti modelli del medio di Iveco e sulle loro aspettative nei confronti del nuovo veicolo Euro VI. “Abbiamo circa un centi-naio di Eurocargo nel nostra flotta di 400 automezzi – ha spiegato Marco Montinaro, Responsabile tecnico della Monteco diLecce – allestiti con compattatori. Si tratta di camion di 12, 14 o 15 tonnellate di massa totale a terra. La loro mission è quel-la della raccolta e del trasporto dei rifiuti solidi urbani in numerosi comuni delle province di Lecce, Brindisi, Bari e Taranto, conpercorrenze medie di 35-50 mila chilometri l’anno. Degli Eurocargo abbiamo apprezzato soprattutto i consumi contenuti e ladisponibilità immediata dei pezzi di ricambio, forniti dalla concesssionaria Iveco Saicar di Lecce con la quale si è instauratonegli anni un rapporto di reciproca fiducia. Dall’Euro VI ci attendiamo un ulteriore miglioramento dei punti di forza del veico-lo”. “Acquistiamo gli Eurocargo dal 1984, anno di fondazione della nostra società – ha affermato Giuseppe Calia,Amministratore unico della Tradeco di Altamura (Bari) – per allestirli con compattatori, vasche per rifiuti solidi urbani e lava-cassonetti. Ci occupiamo, infatti, della raccolta e trasporto dei rifiuti nel sud e nel nord d’Italia, nonché di servizi di igiene urba-na. Abbiamo scelto l’Eurocargo per la sua affidabilità e per la facilità di reperimento dei pezzi di ricambio, grazie al network diIveco presente su tutto il territorio nazionale. Con il nuovo modello contiamo di avere un vantaggio competitivo in vista dellefuture gare d’appalto”. Affidabilità e capillarità della rete assistenziale sono le principali motivazioni d’acquisto anche perLiquigas, che distribuisce Gpl in tutta la penisola, isole incluse. “I 220 Eurocargo cisternati della nostra flotta – ha spiegatoFabio Ciriello, Direttore della logistica di Liquigas – operano in tutta Italia con percorrenze medie di 45-50 mila chilometri l’an-no in condizioni d’impiego gravose. Per queste ragioni, abbiamo scelto un veicolo affidabile supportato da una rete assisten-ziale molto efficiente e presente sul territorio. Con le motorizzazioni Euro VI contiamo di migliorare ulteriormente i consumi,che sono un fattore critico per la reddditività aziendale”.

LA PAROLA A CHI LI UTILIZZA

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prodotto<NUOVO EUROCARGO EURO VI

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(DPF) a rigenerazione passiva (per tenerebassi in consumi) e un ultimo catalizzatoreper eliminare l’ammoniaca in eccesso. I moto-ri Euro VI Hi-eSCR mantengono gli interventimanutentivi ogni 80 mila chilometri (come inEuro V), mentre per il DPF si arriva a 300 milachilometri.

SICUREZZA A 360 GRADIIl Nuovo Eurocargo Euro VI monta un impian-to frenante tutto dischi, ad azionamentoidropneumatico sui modelli da 6 a 10 tonnel-late e completamente pneumatico sui veico-li da 11 a 18 tonnellate di massa totale aterra. Il freno motore è di serie con le moto-rizzazioni Tector 5 e Tector 7. I mezzi da 12 a18 tonnellate sono equipaggiati di serie conil dispositivo di controllo della dinamica dimarcia EVSC – Enhanced Vehicle StabilityControl – che è disponibile come optional suicabinati da 6 a 10 tonnellate. L’EVSC puòincorporare l’Hill Holder, che facilita le par-tenze in salita, impedendo per alcuni secon-di l’arretramento del veicolo al rilascio delpedale del freno di servizio.

Il nuovo Eurocargo Euro VI nasce nellostabilimento Iveco di Brescia che è stato lasede dell’OM, nata come FabbricaAutomobili Roberto Zu� st nel 1903, diven-tata poi OM nel 1928 e acquisita dalla Fiatnel 1968. Il sito produttivo è stato sceltonel 1991 per avviare la produzione del -l’Eurocargo. Complessivamente, vi lavora-no oggi 2.300 addetti, su un’area di 673mila metri quadri, di cui 300 mila coperti.Recentemente è stato ristrutturato secondo i dettami del World Class Manufacturing (WCM), il modello integrato di orga-nizzazione introdotto dal gruppo Fiat nei propri stabilimenti, che coinvolge tutti gli aspetti legati alla produzione: dallagestione delle problematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro, alla manutenzione, fino alla logistica con particolareattenzione all’eliminazione degli sprechi. Il WCM ha come obiettivo l’ottimizzazione dei risultati attraverso il miglioramen-to continuo dei processi e della qualità del prodotto, il controllo e la progressiva riduzione dei costi di produzione, la fles-sibilità di risposta alle esigenze del mercato, il coinvolgimento e la motivazione di tutti gli addetti.

A BRESCIA NELLA FABBRICADEL WORLD CLASS MANUFACTURING -WCM

Nella pagina a fianco, Federico Gaiazzi, GeneralManager Mercato Italia. In alto, un Eurocargo atelaio ribassato. Sotto, uno scorcio dellafabbrica di Brescia dove vengono prodotti inuovi veicoli

semplifica il layout dei propulsori, poichémancano lo scambiatore dell’EGR e altri com-ponenti, e non richiede l’incremento dellasuperficie del radiatore frontale per disperde-re il maggior carico termico. Sui propulsoriTector 5 e Tector 7 di FPT Industrial, l’abbatti-mento degli ossidi d’azoto (NOx) è affidataesclusivamente al sistema di post-trattamen-to. Quest’ultimo utilizza un catalizzatore SCR,che sfrutta la reazione chimica con una solu-zione di acqua demineralizzata e urea al 33per cento (AdBlue) per convertire le emissio-ni di NOx generate dalla combustione inazoto e vapore acqueo. La tecnologia Hi-eSCR prevede un sistema di dosaggio adatta-tivo dell’urea e un condotto a elevata turbo-lenza, termicamente isolato, per consentireuna distribuzione omogenea dell’AdBlue nelflusso dei gas di scarico. L’attivazione delsistema SCR, che richiede temperature del-l’ordine di 230°C, è accelerata dalla presenzadi una valvola di scarico a controllo elettroni-co (Exhaust flap). In questo modo, il sistemaSCR mantiene un’efficienza di conversionedegli ossidi d’azoto superiore al 95 per centoin tutte le condizioni operative del veicolo.L’Exhaust flap migliora anche la capacità dirallentamento del freno motore del Tector 5 edel Tector 7. Oltre al dispositivo SCR, il siste-ma di post-trattamento prevede un catalizza-tore ossidante (DOC), un filtro antiparticolato

prodotto<NUOVO EUROCARGO EURO VI

L’Eurocargo è un mezzo affidabile eversatile, che ha accumulato unalunga storia di successi di vendita findal suo debutto sul mercato, avvenutonel 1991. Il medio di Iveco ha saputorinnovarsi negli anni per risponderealle mutate esigenze delle aziende ditrasporto. Le principali tappe evolutivesono legate al lancio nel 1999 dellagamma ribassata EL, specifica per ladistribuzione urbana, all’introduzione delle motorizzazioni Tector nel 2001 alrestyling della cabina nel 2003 e, più recentemente, all’ampliamento dell’offertadi prodotto e delle dotazioni di bordo (2008). I propulsori Euro VI, con la tecno-logia Hi-eSCR, rappresentano un altro importante step in questa direzione. “Ilnuovo Eurocargo Euro VI – spiega Federico Gaiazzi, Responsabile Iveco merca-to Italia – significa versatilità, specializzazione e valore per il cliente. Sono i trepilastri che ci hanno portato a consolidare negli anni la soddisfazione e la fiduciadegli utilizzatori. E questo lo dicono i numeri, che ci vedono primi in Italia con unaquota superiore al 72 per cento nei primi nove mesi del 2013. Per non parlaredelle percentuali ancora superiori in alcuni sottosegmenti, come quelli del soc-corso stradale (86,8 per cento del totale mercato), del trasporto dei rifiuti solidiurbani (81,3 per cento) e dei ribaltabili trilaterali con gru retrocabina (79,7 percento). Iveco, inoltre, ha continuato a investire nella rete, come testimoniano il119 punti di vendita e i 533 centri di assistenza con oltre 8 mila addetti, di cuil’80 per cento impegnato nei servizi post-vendita. L’Eurocargo Euro VI – conclu-de Gaiazzi – è nato per continuare questo successo, proponendo nuovi motorie nuovi cambi per tutte le mission di trasporto”.

I PERCHÉ DI UN SUCCESSO

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grande importanza, che si evidenzia maggiormen-te, alle elevate velocità raggiunte sui percorsi auto-stradali, dove la resistenza all’avanzamento incideper il 40 per cento sui consumi totali di gasolio diun autoarticolato. Il Cursor 11 Euro VI dello StralisHi-Way testato dal TÜV è privo del sistema di ricir-colo dei gas in camera di combustione (EGR), chedi solito viene utilizzato per limitare la formazionedegli ossidi d’azoto (NOx). Il processo di combu-stione del nuovo motore è ottimizzato in funzionedel rendimento energetico. Il che ha effetti positivi

sui consumi e riduce la formazione di partico-lato, ma aumenta i livelli di ossidi d’azoto.Questi ultimi vengono abbattuti dalcatalizzatore selettivo SCR posto avalle del propulsore. La soluzione Hi-eSCR di FPT Industrial si basa su unsoftware brevettato per il dosaggiopredittivo della quantità di AdBlue da

immettere nei gas di scarico e su un con-dotto a elevata turbolenza che promuove la

miscelazione completa dei prodotti della combu-stione e dell’urea. In questo modo, il dispositivoSCR raggiunge un’efficienza di conversione degliossidi d’azoto superiore al 95 per cento in tuttele condizioni operative. Il sistema di post-tratta-mento dei gas del Cursor 11 Euro VI è costituitoda un catalizzatore ossidante (DOC) e da un filtroantiparticolato (DPF) a rigenerazione passiva chenon richiede, perciò, l’immissione di gasolio perpromuovere la combustione del particolato. Avalle del DPF si trovano il dosatore dell’urea, ilcondotto di miscelazione a elevata turbolenza eil catalizzatore SCR. Un ultimo catalizzatore elimi-na gli eventuali residui d’ammoniaca. Lo StralisHi-Way Euro VI, infine, incorpora le soluzioni peril risparmio di carburante sviluppate perl’Ecostralis Euro V. In particolare, la funzioneEcoswitch, che limita la velocità massima, ottimiz-zando le prestazioni della driveline in funzionedel carico del veicolo. A ciò si aggiunge la moda-lità Ecofleet, che inibisce, in parte, l’utilizzo inmanuale del cambio automatizzato Eurotronic,evitando comportamenti di guida non economi-ci. Infine il TPMS, il dispositivo di misurazionedella pressione di gonfiaggio degli pneumatici,che evita usure anomale e sprechi di carburantelegati all’eccessiva resistenza di rotolamento.

Dopo i positivi giudizi della stam-pa specializzata internazionale,che lo ha eletto Truck of theYear 2013, e quelli altrettantolusinghieri delle aziende di tra-sporto che lo hanno acquistato,per lo Stralis Hi-Way Euro VI è

arrivata un’ulteriore conferma: l’attestato del TÜV,l’ente di certificazione tedesco. Grazie all’innovati-vo sistema di riduzione catalitica Hi-eSCR brevet-tato da FPT Industrial e alle ottimizzazioni dell’ae-rodinamica introdotte con la nuova cabina, l’Hi-Way Euro VI fa registrare un minor consumo dicarburante del 2,33 per cento, rispetto alla prece-dente versione Euro V. Si tratta di un risultatoimportante, che certifica un effettivo risparmio perle aziende di trasporto e conferma l’Iveco Straliscome prodotto ad alto valore aggiunto nella movi-mentazione delle merci su strada. Grazie all’eleva-ta efficienza dei motori della gamma Cursor e delsistema di riduzione catalitico SCR (Hi-eSCR) svi-luppato, brevettato e prodotto da FPT Industrial,tutta la nuova gamma Stralis rispetta i limiti di emis-sione imposti dalla normativa Euro VI senza ilricorso al parziale ricircolo dei gas di scari-co in camera di combustione (EGR). Latecnologia Hi-eSCR offre numerosivantaggi sul piano pratico, che vannodalla tara contenuta, al minor consu-mo di carburante e alla maggioredurata del propulsore. I test effettuatidal TÜV hanno messo a confronto un trat-tore Stralis Hi-Way dotato di motore Cursor11 Euro VI da 460 Cv e un veicolo analogo dellagenerazione precedente equipaggiato con ilCursor 10 Euro V da 460 Cv, entrambi in versio-ne EcoStralis. “Quello raggiunto oggi - ha com-mentato Lorenzo Sistino, Iveco Brand President - èun ulteriore importante traguardo, a conferma delcostante lavoro di Iveco per la riduzione dei con-sumi di carburante che aveva già portato il model-lo EcoStralis Euro V ad ottenere la certificazioneTÜV con una riduzione dei consumi del 7,32 percento rispetto al modello standard”.

AERODINAMICA RAFFINATA E TECNICA MOTORISTICALa riduzione dei consumi del 2,33 per cento cer-tificata dal TÜV per l’Hi-Way Euro VI è dovuta a uninsieme di fattori: il miglioramento dell’aerodinami-ca della cabina, l’utilizzo del dispositivo di post-trat-tamento Hi-eSCR senza ricircolo dei gas di scari-co e l’adozione delle misure di riduzione dei con-sumi implementate con successo sull’EcoStralisEuro V, lanciato sul mercato nel 2010. Il nuovodesign dell’abitacolo, grazie ai convogliatori di flus-so laterali e all’inclinazione ottimale dei montantianteriori (A-pillar), permette di abbattere del 3 percento il coefficiente di penetrazione aerodinamicarispetto al precedente modello. Un risultato di

Nella pagina a fianco, lo Stralis Hi-Way conmotore Cursor 11 Euro VIda 460 Cv, che ha ottenutola certificazione da partedel TÜV

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attualità<ATTESTATO TÜV PER LO STRALIS HI-WAY EURO VI

RISPARMIOCERTIFICATO

Con lo StralisHi-Way Euro VI

dotato di tecnologia

Hi-eSCR di FPTIndustrial i consumi di gasolio

si riducono del 2,33

per centorispetto ai veicoli Euro V.

Lo conferma l’ente

di certificazionetedesco

di Sara Buosi

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prodotto<POLO D’ECCELLENZA DI IVECO MAGIRUS PER IL FIREFIGHTING

ICAMION PERGLI EROI DEL FUOCO

Riunite nello stabilimentotedesco di Ulm

le attività del settore antincendio per la realizzazione,

il collaudo e l’assistenza dei veicoli destinati ai Vigili del fuoco.

Ampliate anche le strutture dedicatealla ricerca, al training

e al customer care

di Giorgio Garrone

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consentono di soddisfare le esigenze dei sin-goli utilizzatori in termini di varianti di colore,design e personalizzazioni. Sono stati ammo-dernati anche la falegnameria del repartoimballaggi e spedizioni delle forniture in kit dimontaggio (CKD). L’impianto di fabbricazionedelle autoscale, fiore all’occhiello dello stabili-mento di Ulm, rimane attivo. L’area occupatada questi impianti produttivi è di 34.700 metriquadri. A ciò si aggiunge un’ampia area distoccaggio, con un magazzino automaticodella capacità di 8.000 pallet.

CONTROLLI DI QUALITÀ PER VEICOLI E ATTREZZATUREIl centro di controllo di qualità, che si esten-de su una superficie di oltre 10.000 metriquadri, è dotato di banchi prova hi-tech e dipiazzole dedicate alle procedure di collaudoe certificazione. Grazie a speciali impiantiviene effettuata la calibrazione delle pompee la programmazione del software di control-lo. I banchi prova pompe sono dotati di ser-batoi in pressione e sottovuoto, capaci digenerare una portata di 8.000 litri al minuto.Per le autopompe di grandi dimensioni èdisponibile un banco prova con un flussomassimo di 15.000 litri al minuto. Viene, inol-tre, testata l’inclinazione del veicolo e lacapacità di trazione del verricello. Un ultimo

VINCE IL TEAM DEI POMPIERI ITALIANIIl premio internazionale Conrad Dietrich Magirus, istituito nel 2012 daIveco Magirus con l’intento di rafforzare la consapevolezza del ruolosvolto dai vigili del fuoco al servizio della comunità, è stato vinto que-st’anno da un team italiano. Ad aggiudicarserlo, battendo l’agguerrita concorrenza di austriaci,russi, rumeni, svizzeri e turchi, è stata la squadra 1/a del comandoprovinciale di Palermo, che ha messo in salvo gli abitanti di una palaz-zina danneggiata del centro storico del capoluogo siciliano pochiistanti prima del crollo. Il secondo posto è andato ai pompieri diBotosani (Romania), mentre al terzo si sono classificati i Vigili delfuoco di Mooskirchen (Austria). Il premio è stato consegnato a Ulm, nel corso di una serata di gala alCentro congressi cui hanno partecipato oltre 400 invitati, al coman-dante provinciale Gaetano Vallefuoco e al team, costituito daFrancesco Gambino, Giovanni Martelli, Gaspare Muratore, SalvatoreLa Sala e Salvatore Adriano. “Quella sera di dicembre del 2012 – ha spiegato il caposquadraSalvatore La Sala – sembrava tutto tranquillo. E’ arrivata una chiama-ta con una richiesta di verifica di stabilità – un evento quasi di routi-ne - per una palazzina di quattro piani nel centro storico di Palermo.Ci siamo però subito accorti, dalle crepe che si propagavano ai murimaestri, che la situazione era molto più grave del previsto. E’ statacosì decisa l’evacuazione immediata degli abitanti, iniziata otto minu-ti prima del crollo. Poi, in pochi istanti, la palazzina è collassata, solle-vando un’immensa nube di polvere”. La squadra dei Vigili del fuoco di Palermo si è imposta nella finale diUlm su altri 10 team internazionali, selezionati in tutto il mondo dauna giuria specializzata. La votazione finale del concorso è avvenutaon line, attraverso il sito www.world-of-fighters.com. Come è accaduto lo scorso anno, i vincitori del premio avranno lapossibilità di visitare il Fire Department di New York e di scambiareesperienze e opinioni con i colleghi d’Oltreoceano. Il concorso fra imigliori team dei vigili del fuoco è dedicato a Conrad DietrichMagirus, fondatore della Magirus nel 1864 e pioniere nella progetta-zione dei mezzi antincendio.

prodotto<POLO D’ECCELLENZA DI IVECO MAGIRUS PER IL FIREFIGHTING

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Iveco Magirus nel settore dei mezzi antincen-dio, lavorano circa 1.000 addetti. La capacitàproduttiva installata si aggira sulle 250 auto-scale e 1.500 autopompe l’anno. Dopo losmantellamento delle linee di montaggio deipesanti stradali sono state create quattro lineed’assemblaggio (che si estendono su unasuperficie di oltre 12 mila metri quadri) per iveicoli firefighting, adatte sia per la produzionedi serie su larga scala che per la realizzazionedi allestimenti personalizzati o di singoli mezzi.Per i veicoli particolarmente complessi sonopreviste 15 piazzole supplementari, dove ven-gono effettuate le operazioni di montaggio asquadre. Sono, inoltre, disponibili 4.000 metriquadri di aree accessorie, dedicate al pre-montaggio dell’ossatura della carrozzeria,delle pompe antincendio, delle serrandeavvolgibili e di altri componenti dell’allestimen-to. I reparti destinati allo stoccaggio dei profi-

lati in alluminio, delle parti dicarrozzeria, degli elementiper le pompe e degli altrimateriali di produzionecoprono una superficie pari a4.000 metri quadri. Il repartodi verniciatura (completa-mente rinnovato) e di applica-zione film, cosi come la lineadi finitura delle carrozzerie,

Oltre trenta milioni di eurod’investimento e poco piùdi un anno di lavori diristrutturazione hanno cam-biato radicalmente il voltodello stabilimento IvecoMagirus di Ulm. Dopo lo

spostamento a Madrid della catena di montag-gio dello Stralis, la storica fabbrica tedesca èdiventata un centro d’eccellenza del compartoantincendio, dove sono concentrate le attivitàdi progettazione, produzione e collaudo deiveicoli e delle sovrastrutture, nonché quelle ditraining degli equipaggi dei Vigili del fuoco edi customer care. Oltre al polo specialistico diUlm, Iveco Magirus può contare sulla fabbricadi Brescia, dove si producono autopompe eveicoli antincendio aeroportuali, e sui centri dicompetenza di Kainbach (Austria) e diChambéry (Francia). Quest’ultimo, che saràcompletato entro l’estate delprossimo anno, potenzia lastruttura produttiva IvecoMagirus Camiva che opera inFrancia dal 1970 per il mer-cato interno e per l’export. Alpolo di Ulm, che costituisceun elemento chiave per ilmantenimento e il rafforza-mento della leadership di

La capacitàproduttivainstallata è di circa

250 autoscale e1.500 autopompe

In alto, una delle linee dimontaggio della fabbricadi Ulm. Al centro, l'ultimanovità di prodotto di IvecoMagirus, il Super Impact.Nella pagina a fianco,

il team dei Vigili del fuocodi Palermo

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UNA GAMMACOMPLETA IN TUTTI I SEGMENTILa gamma di prodottodi Iveco Magirus spa-zia in tutti i segmentidel firefighting: dalleautoscale da 20 a 60metri di altezza opera-tiva, ai veicoli combi-nati, dalle autopompeai mezzi polisoccorso,fino alle unità antin-cendio aeroportuali,come il Dragon el’Impact, e alle com-mand car. Queste ulti-me, realizzate su tela-io Jeep Cherokee oWrangler, servonocome auto di serviziooff-road (munite di kitdi primo intervento) ocome posto di co -mando avanzato (consofisticati sistemi dicomunicazione) percoordinare l’azione dipiù squadre di Vigilidel fuoco. Da sempre, cioè dall’anno della fon-dazione della società nel 1864, le autoscalesono uno dei prodotti di punta di Iveco Magirus.Quelle standard di tipo automatico a movimen-ti combinati, dotate di un impianto idraulico contecnologia load sensing, possono raggiungereun’altezza massima d’intervento di 60 metri (M60 L). La M 60 L è realizzata su telaio Iveco 260E 34 H 6x4, con massa totale a terra di 26 ton-nellate. Le autoscale articolate, lanciate sul mer-cato da Iveco Magirus nel 1994, hanno il van-taggio di poter lavorare anche in spazi moltoristretti grazie all’ultimo tronco della volata, cheè snodato rispetto al rimanente corpo scala. Eproprio per le autoscale snodate, Iveco Magirusha recentemente messo a punto il sistemaMDE – Magirus Direct Entry. Consente, agendosu un pulsante di attivazione collocato all’ester-no della cabina di guida, di posizionare automa-ticamente a terra il cestello di salvataggio, difronte all’abitacolo del veicolo.Questa funzione accorcianotevolmente i tempi di inter-vento dei Vigili del fuoco incaso d’emergenza. Infine, i vei-coli antincendio aeroportuali.L’ultima novità di prodotto inquesto settore è rappresenta-ta dal Super Impact. Si tratta diun veicolo 6x6 su base

Trakker di 32,5 tonnellate di massa totale, dota-to di un motore FPT Industrial da 560 Cv.Capace di una velocità di punta di 115 km/ora,il Super Impact può accelerare da 0 a 80km/ora in meno di 35 secondi. A bordo ha unserbatoio d’acqua da 11 mila litri, uno di schiu-mogeno da 1.350 litri ed uno di polvere estin-guente da 250 chili. Il monitor collocato sopra-cabina ha una portata massima di 6.800litri/minuto, con una pressione di lavoro di 10bar. L’idrante posizionato sul paraurti frontaleha, invece, una portata massima di 1.200litri/minuto. Il top di gamma nell’ambito dei vei-coli antincendio aeroportuali è il Super DragonX8, un 8x8 di 52 tonnellate di peso totale aterra equipaggiato con un powerpack costituitoda due motori collocati nella sezione posterioreper complessivi 1.120 Cv. Il powerpack consen-te al Super Dragon di muoversi (la velocità mas-sima supera i 135 km l’ora) e di utilizzare con-

temporaneamente il monitorsopracabina (funzione pump &roll). Sul veicolo sono installatiun serbatoio d’acqua da 14mila litri, uno di schiumogenoda 1.700 litri ed uno di polve-re estinguente da 250 chili. Laportata massima della pompaIveco Magirus di bordo è di 10mila litri al minuto.

A Ulm ci sono anche

strutture dedicate al training

e al customercare

Nella pagina a fianco, la vista dal cestello disalvataggio postoall'estremità diun'autoscala. Sopra, un'autoscala inazione, con glistabilizzatori estesi

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controllo di qualità su un banco a rulli e illavaggio finale del camion concludono leprocedure di pre-consegna. Il passo succes-sivo è costituito dal collaudo da parte degliutilizzatori o dalle verifiche per l’omologazio-ne delle attrezzature eseguite dagli enti dicertificazione.

CONSEGNE PERSONALIZZATE E TRAINING PER GLI OPERATORIIl polo d’eccellenza di Ulm si distingue ancheper le strutture dedicate alla consegna perso-nalizzata dei veicoli e all’addestramento dellesquadre di Vigili del fuoco. In quest’ambito, ladisponibilità di banchi prova pompe, con lefunzionalità per il vuoto e la messa in pressio-ne, permette un training in condizioni realid’utilizzo. Per l’addestramento con i miscelato-ri e l’uso realistico di schiuma e tensioattivi èprevisto un impianto di esercitazione convasca di raccolta. Una pista di cento metri dilunghezza è destinata poi alle esercitazionicon monitor ad acqua e schiumogeno. Per leprove degli autotelai e dei veicoli allestiti èdisponibile una pista ad alta velocità all’internodello stabilimento. Il tracciato è costituito daun ovale di 2.200 metri di lunghezza concurve sopraelevate e sezioni specifiche per itest del circuito frenante e per la misurazione

dei livelli di rumorosità. Mediante un impiantodi pioggia artificiale è possibile riprodurre dif-ferenti condizioni di aderenza e sperimentarele frenate con fondo bagnato o asciutto, sudiverse tipologie di pavimentazioni stradali.Tutto ciò consente ai Vigili del fuoco di effet-tuare un addestramento avanzato, già durantela fase di consegna dei veicoli. A Ulm è statorealizzato un centro di assistenza clienti total-mente nuovo, che ha preso il posto del repar-to dove in passato venivano costruite le cabi-ne dei pesanti stradali. Questa struttura per-mette di mostrare agli operatori specializzati lecaratteristiche salienti delle motopompe por-tatili, delle pompe antincendio, dei sistemi peril mescolamento degli agenti schiumogeni,oltre ai dettagli delle carrozzerie AluFire. Conla realizzazione del centro d’eccellenza di Ulmper la produzione e la consegna di mezziantincendio nasce un importante polo di riferi-mento per il corpo dei Vigili del fuoco e dellaProtezione civile di tutto il mondo. Il centrooffre una gamma completa di prodotti e servi-zi: dalla scelta dell’attrezzatura più idonea allafabbricazione vera e propria, fino al controllodi qualità e all’addestramento degli equipaggie alle prove funzionali del mezzo ordinato. Etutto ciò riguarda l’intera offerta di IvecoMagirus nel settore dell’antincendio.

prodotto<POLO D’ECCELLENZA DI IVECO MAGIRUS PER IL FIREFIGHTING

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di antibloccaggio delle ruote ABS, oltre a vari dispositivi di sicu-rezza per i rimorchi. Un messaggio forte arriva, poi, daParts&Service: ricambi controllati e una corretta manutenzionesono cruciali per il buon funzionamento dei veicoli e dei mac-chinari e, quindi, per l’incolumità di chi li utilizza.

C&S: Perché è stata scelta proprio la Federazione Internazionaledell’Automobile e in che cosa si è concretizzata la cooperazionecon la FIA?Veglia: La FIA Foundation ha aderito al piano delle NazioniUnite ‘Decade Action for Road Safety’ per la sicurezza stradale,che si propone di salvare 5 milioni di vite umane entro il 2020.In quest’ottica, la partnership fra la FIA, Iveco e New HollandAgriculture è basata sulla condivisione di alcuni valori. In primoluogo, mezzi sicuri e comportamento responsabile di chi è allaguida. Collaboriamo con la FIA anche per comunicare questiconcetti attraverso i loro canali del motorsport, in particolarequelli del World Touring Car Championship (WTCC). Sono even-ti che toccano quattro continenti, che coinvolgono 178 paesi,più di 600mila spettatori live e 500 milioni di utenti televisivi,per un totale di quasi 1.100 ore di trasmissione. Insomma, unavera e propria piattaforma di comunicazione a 360 gradi, utiliz-zata da tutti i brand coinvolti. La partnership con la FIA ci ha per-messo di organizzare eventi speciali per i clienti in NordAmerica, in Sud America, nei paesi dell’Apac (Asia-Pacifico) e inquelli dell’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), cioè in tutte learee dove è presente CNH Industrial. C’è stata anche la possi-bilità di far sfilare sui circuiti un trattore o un mezzo industrialeprima della partenza della gara. Fra gli altri eventi legati al temadella sicurezza, si possono ricordare l’iMobility Challenge inOlanda, il Forum della Sostenibilità 2013 di Milano, il Road Showdel Daily4x4Africa, che ha toccato Sud Africa, Swaziland,Mozambico, Zimbawe, Botswana e Namibia lungo un percorso

di 11 mila chilometri. E, ancora, l’iniziativa ‘Sleep, stop and takeyour time’, organizzata davanti al tunnel del Monte Bianco e, poi,il TruckEmotion di Monza, durante il quale sono state spiegatele dotazioni di sicurezza dei nostri camion.

C&S: Dunque un bilancio positivo..Veglia: Lo dimostrano le cifre. Attraverso questa partnershipsiamo riusciti a pubblicizzare i brand coinvolti – Iveco, NewHolland Agriculture e Parts&Service - sui siti ufficiali della FIA. Pernon parlare della risonanza che gli eventi hanno avuto sul web edegli oltre 800 mila contatti su Facebook con i clienti.

C&S: L’iniziativa verrà riproposta il prossimo anno?Veglia: Certamente. Abbiamo messaggi precisi da trasmettere –sostenibilità, tecnologia e comportamento sicuro - attraverso unacampagna di comunicazione innovativa e forte, che si rivolgeanche all’interno di CNH Industrial.

Nella pagina a fianco, MauroVeglia, Vice President EmeaCommercial Services and Customer Care di CNHIndustrial. Sopra e in basso, il logo dell'iniziativa Action for Road Safety

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focus<NTERVISTA A MAURO VEGLIA, VP EMEA COMMERCIAL SERVICES AND CUSTOMER CARE DI CNH INDUSTRIAL

Bilancio più che positivo dellacollaborazione fra Iveco e NewHolland Agriculture e la FederazioneInternazionale dell’Automobile (FIA) nella campagna Action for RoadSafety per la sicurezza stradale. La partnership continuerà nel 2014di Giorgio Garrone

OBIETTTIVOCENTRATO

Ètempo di bilanci per la partnership avviata unanno fa fra Iveco, New Holland Agriculture e laFIA, la Federazione Internazionale del l’Au -tomobile, a sostegno della campagna di sicurez-za stradale Action for Road Safety, promossa dallastessa FIA nel 2011. L’iniziativa della Federazioneappoggia il progetto delle Nazioni Unite ‘Decade

of Action for Road Safety 2011-2020’, che ha come obiettivoprincipale la sensibilizzazione dei conducenti dei veicoli di tutto ilmondo per ridurre drasticamente il numero degli incidenti stra-dali. Per fare il punto sui risultati scaturiti dalla cooperazione deibrand di CNH Industrial con la FIA e sulle prospettive future dellapartnership, Camion&Servizi ha intervistato Mauro Veglia, VPEmea Commercial Services and Customer Care di CNHIndustrial.

C&S: Quali sono state le motivazioni di fondo del coinvolgimen-to di Iveco e New Holland Agriculture nell’iniziativa Action for RoadSafety?Veglia: CHN Industrial è un gruppo sostenibile e socialmenteresponsabile, come evidenziato dal nostro Bilancio diSostenibilità redatto in conformità alle linee guida internazionalidel Global Reporting Initiative, che tra i punti di attenzione ripor-ta la salute e la sicurezza degli “utilizzatori” della strada. A fron-te di quanto evidenziato, Iveco e New Holland Agriculture, cui siè aggiunta Parts&Service, hanno deciso di aderire alla campa-gna perché costruiscono mezzi di trasporto e macchinari perl’agricoltura con un elevato contenuto tecnologico orientato allasicurezza. Vanno in questa direzione le numerose dotazioni dibordo del nuovo Stralis, incluso il sistema telematico Iveconnectche permette di tenere sotto controllo le modalità di utilizzo delveicolo e lo stile di guida del conducente. Nel settore agricolo,i trattori di New Holland sono stati i primi a proporre il sistema

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Non avrebbe potuto esserci una cornice piùadatta del Busworld di Kortrijk (Belgio) – laprincipale manifestazione europea dedicataal trasporto collettivo - per un debuttoimportante: quello della nuova gamma diveicoli di Iveco Bus dotata di motorizzazioniEuro VI, basate sulla tecnologia Hi-eSCR di

FPT Industrial. Le novità di prodotto presentate al Salonehanno riguardato tutte le tipologie di veicoli: dagli urbani dellaserie Urbanway ai Crossway per impieghi urbani e interurbani,fino ai turistici della classe Magelys. Nello sviluppo della nuovagamma, i progettisti di Iveco Bus hanno perseguito due obiet-tivi principali: la riduzione dei consumi di gasolio e l’abbatti-mento dei costi d’esercizio (TCO, Total Cost of Ownership).Come ha affermato Lorenzo Sistino, Brand President di Iveco:“Abbiamo colto l’opportunità che ci è stata offerta dall’introdu-zione della normativa Euro VI per rivedere completamentel’offerta di prodotto, rendendo i nostri autobus ancora piùsostenibili in termini di emissioni e di efficienza dei consumi.Lo abbiamo fatto adottando soluzioni innovative, come l’esclu-

siva tecnologia Hi-eSCR, che forniscono un contributo signifi-cativo alla riduzione del TCO. L’obiettivo è stato raggiuntoaccrescendo anche il valore intrinseco dei veicoli, sotto il pro-filo dei contenuti stilistici e del comfort per i passeggeri”.

CON LE NUOVE DRIVELINE GIÙ I CONSUMI DEL 5-10 PER CENTOSulla nuova gamma di autobus, i motori Tector e Cursor EuroV EEV, apprezzati dal mercato per affidabilità, prestazioni eridotti consumi, lasciano il posto alle unità Euro VI Tector 7e Cursor 9, caratterizzate da un incremento di cilindrata e daun aumento dei livelli di potenza e coppia. ll Tector 7 passa,infatti, da 5,9 a 6,7 litri, mentre il Cursor 9 cresce da 7,8 a8,7 litri. A differenza del Cursor 8, il Cursor 9 Euro VI è equi-paggiato con un sistema d’iniezione common rail di ultimagenerazione, con il condotto d’accumulo (rail) collocatosotto il coperchio delle valvole. Questa soluzione permetteuna significativa riduzione dei livelli di rumorosità prodottidal motore. Per soddisfare la nuova normativa antinquina-mento Euro VI, il sistema adottato sul Tector 7 e sul Cursor

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eventi<BUSWORLD DI KORTRIJK

GENERAZIONEEURO VIAl Busworld di Kortrijk debutta la nuova gamma di veicoli di IvecoBus con motorizzazioni Euro VI, basate sulla tecnologia Hi-eSCR diFPT Industrial. Calano i consumi e i costi d’esercizio dei veicolidi Emanuela De Vita

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ECCO ILCONCEPT BUSDEL FUTUROAl Busworld di Kortrijk IvecoBus ha guardato anche alfuturo del trasporto passeg-geri, presentando un con-cept bus sviluppato nell’am-bito del progetto ELLISUP. Sitratta di un programmadell’ADEME - Agenzia fran-cese per l’Ambiente e lagestione dell’Energia - gui-dato da Iveco Bus in colla-borazione con una serie dipartner. Fra questi figuranoMichelin, RATP (Regie Autonome des Transports Parisiens),EDF (Electricité de France) e molti altri. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un concept, in gradodi utilizzare la sola trazione elettrica lungo tutta la linea dipercorrenza e di ricaricarsi in pochi minuti al capolinea. Ilcosto di gestione di questa tipologia di veicolo si colloca fraquello di una flotta convenzionale con autobus Diesel equello di un parco di filobus. Il concept bus è equipaggiato con motori elettrici sviluppatida Michelin, disposti su 4 delle 8 ruote a diametro ridotto.L’innovativo veicolo utilizza una combinazione innovativa dibatterie e di supercapacitori, ovvero di dispositivi per l'im-magazzinamento di energia caratterizzati da elevata densitàdi potenza e grande durata. Le dimensioni contenute delleruote consentono di ottenere un’architettura completamen-te diversa da quella di un autobus tradizionale, con uno spa-zio interno più ampio e fruibile, anche in funzione del flussodi passeggeri in entrata e uscita.

A fianco, un Crossway LowEntry a pianale ribassato.Sopra, il concept sviluppatonell'ambito del progettoELLISUP

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eventi<BUSWORLD DI KORTRIJK

9 è quello della riduzione catalitica Hi-eSCR (High EfficiencySCR), brevettata da FPT Industrial. Con l’Hi-eSCR, il rispettodei livelli di emissione è affidato esclusivamente al processodi post-trattamento degli inquinanti, senza il ricorso al parzia-le ricircolo dei gas di scarico (EGR) in camera di combustio-ne. A valle del motore, sono collocati, in sequenza, un cata-lizzatore ossidante (DOC), un filtro antiparticolato (DPF) arigenerazione passiva (per tenere bassi i consumi di gasolio),un sistema di nebulizzazione dell’urea, un catalizzatore selet-tivo SCR e un ultimo catalizzatore per eliminare gli eventua-li eccessi d’ammoniaca; tutta questa linea di post-trattamen-to è contenuta in un unico componente di dimensioni con-tenute. La tecnologia Hi-eSCR è particolarmente indicata pergli autobus con motore posteriore, che hanno importanti vin-coli dimensionali per il sistema di raffreddamento, poichénon richiede aumento della superficie di scambio del radia-tore. Con l’aggiornamento e l’ottimizzazione dei componentidella driveline e la contemporanea riduzione delle tare deiveicoli, la nuova gamma Euro VI di Iveco Bus permetterisparmi di carburante compresi fra il 5 e il 10 per cento,secondo il modello e la specifica mission di trasporto, rispet-to alla precedente serie Euro V.

A fianco, un Urbanway,equipaggiato con il motorelongitudinale Tector 7. Sotto, gli interni.

SULL’URBANWAY IL 10 PER CENTO DI PASSEGGERI IN PIÙL’Urbanway, disponibile in tre versioni da 10,5, 12 e 18 metri dilunghezza, ha debuttato lo scorso maggio al Salone UITP diGinevra nella versione con motorizzazione Cursor 9 trasversale.Il modello presentato al Busworld adotta, invece, il Tector 7 inposizione longitudinale. Grazie a una riduzione della tara di oltre800 chilogrammi rispetto al suo predecessore - il Citelis da 12metri con Cursor 8, da 290 Cv - l’Urbanway con il Tector 7 da286 Cv offre il 10 % in più di capienza di trasporto, il che si tra-duce in una maggiore redditività per l’operatore. Oltre alle moto-rizzazioni diesel da 286 Cv, 310 Cv, 360 Cv e 400 Cv, Iveco Buspropone sull’Urbanway driveline alternative: dal Cursor 8 CNGalimentato a gas naturale compresso, certificato Euro VI, all’ibri-do con propulsore termico e motore elettrico collegati in serie.In quest’ultimo caso, la coppia di trazione alle ruote è fornitadirettamente dall’unità elettrica. Gli elementi strutturali in accia-io dell’autobus sono sottoposti a un trattamento cataforeticointegrale per proteggerli dagli agenti corrosivi, come avvieneper tutta la gamma dei veicoli di Iveco Bus. Il designdell’Urbanway coniuga un elevato contenuto tecnologico con lanecessità di semplificare e di allungare gli intervalli delle opera-zioni di manutenzione. Vanno in questa direzione l’adozionedelle luci a Led che abbattono i consumi d’elettricità e riduconola frequenza e il costo degli interventi di sostituzione. Lo stessoconcetto è stato applicato ai sedili per i passeggeri – leggeri emodulari - ai pannelli della scocca e ai paraurti anteriore eposteriore in tre sezioni, rapidamente sostituibili in caso di dan-neggiamento. Anche l’accessibilità al vano motore è stata sem-plificata, grazie all’adozione di sportelli ad apertura rapida.L’Urbanway è allestito con dettagli ricercati, pensati per miglio-rare il comfort dei passeggeri. Ne è un esempio, l’illuminazioneinterna con luci a Led, personalizzabile in molteplici opzioni.Rinnovato è anche il sistema di distribuzione dell’aria, integratonel padiglione, caratterizzato da condotte di ventilazione dedi-cate per il riscaldamento e la climatizzazione.

FINO A TREDICI METRI DI LUNGHEZZAPER IL CROSSWAYLeader nella sua categoria nei paesi della Ue, come dimo-strano le scelte d’acquisto dei più importanti operatori deltrasporto, il Crossway Euro VI adotta nuove lunghezze otti-

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CAMBIA IL TRASPORTO INCITTÀ

eventi<PROGETTO VECTOR 2015

Presentati all’Industrial Village di Torino i risultati di un progettodi ricerca, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato da Iveco, finalizzato alla ricerca di soluzioniinnovative per ridurre i consumi e le emissioni dei camion

di Simona Richino

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eventi<BUSWORLD DI KORTRIJK

mizzate. Grazie all’elevata versatilità, la gamma Crossway èadatta a differenti missioni di trasporto: dall’interurbano aquello urbano e scolastico. Il Crossway è proposto in tre lun-ghezze (da 10,8, 12 e 13 metri) e cinque versioni. La LE (LowEntry) è omologata per gli impieghi urbani e interurbani,mentre la Pop è dedicata esclusivamente al trasporto scola-stico. In questo settore d’impiego, il modello da 13 metri rag-giunge una capacità di 63 posti a sedere. L’offerta di prodot-to prevede, inoltre, le versioni Line per le tratte interurbanea breve e medio raggio e la Pro per missioni interurbane cherichiedono accessibilità e comfort. Il passaggio alle motoriz-zazioni Euro VI ha permesso di migliorare considerevolmen-te i livelli acustici interni del Crossway, abbattendo la rumo-rosità di oltre il 50%. Migliorata, infine, l’ergonomia del postoguida grazie a un incremento dello spazio utile per il condu-cente, al nuovo cruscotto e all’adozione di un sedile conun’ampia escursione angolare (65°).

COMFORT E PRESTAZIONI PER IL MAGELYSIl Magelys Euro VI ribadisceil proprio Dna di autobusrivolto al settore turistico,grazie al design elegante edinamico, al comfort dibordo a all’ampia visibilitàgarantita dalle vetrate latera-li e dalle finestrature ricava-te sul padiglione. Comel’Urbanway e il Crossway,anche il Magelys beneficiadell’integrazione di unaserie di luci diurne (Drl) aLed nei gruppi ottici anterio-ri e di un nuovo modulo d’il-luminazione posteriore conLed integrati. Grande atten-zione è stata, inoltre, dedi-cata all’ottimizzazione deicosti d’esercizio (TCO), gra-zie alla standardizzazionedei componenti.

Equipaggiato con un Cursor 9 Euro VI, il Magelys ha unanuova catena cinematica in grado di soddisfare, anche conun’ampia scelta di rapporti al ponte, le specifiche esigenzedegli operatori. Il Magelys associa caratteristiche di acces-sibilità e dotazioni di elevato comfort, rappresenta la solu-zione ideale per il segmento del granturismo sulle trattenazionali o internazionali. Ampia la dotazione dei sistemi disicurezza. Oltre all’impianto di frenatura a controllo elettro-nico (EBS), ci sono l’ESP, che corregge la dinamica di mar-cia in caso di sbandata, il sistema di regolazione adattativodella velocità di crociera (ACC) e quello di avviso di supe-ramento delle linee di demarcazione della corsia di marcia(LDWS).

Magelys: in alto uno dei possibili allestimenti interni, a fianco il posto guida

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distribuzione urbana, caratterizzate dabasse velocità commerciali e da frequentistop & start. L’Eurocargo adotta un sistemadi spegnimento e riavvio automatici delmotore termico durante le soste prolungateai semafori o nel traffico. Sfrutta, inoltre, lafrenata rigenerativa con recupero energeti-co per ricaricare il pacco batterie di bordo.Infine il motogeneratore, interposto fra ildisco frizione e il cambio automatizzato,consente il lancio del veicolo in solo elettri-co nelle partenze da fermo. Lo schema ibri-do Diesel-idraulico con architettura in seriedello Stralis è particolarmente adatto allemissioni di raccolta dei rifiuti nelle areeurbane. Si tratta d’impieghi con velocitàmedie ridotte e frequenti arresti e riparten-ze. La soluzione Diesel-idraulica prevedeuna trazione idrostatica fino a circa 45-50chilometri l’ora e un directdrive meccanico a velocitàsuperiori. Il dispositivo idro-statico è costituito da unapompa primaria, collegata almotore termico, che caricadegli accumulatori a loro

volta connessi a due pompe secondarie.Grazie a questa configurazione i consumimedi e le emissioni di CO2 dello Stralis cala-no del 35 per cento (con punte del 45 percento) rispetto a un camion tradizionale.Alla presentazione dei risultati del progettoVector 2015 all’Industrial Village di Torinosono intervenuti, tra gli altri, l’assessore allaRicerca e Innovazione della RegionePiemonte, Agostino Ghiglia, Ludovica Agrò,Direttore Generale Politica Industriale eCompetitività del Ministero dello SviluppoEconomico, Vincenzo Vullo, ProfessoreOrdinario di Costruzione di Macchine allaFacoltà di Ingegneria dell’Università degliStudi di Roma “Tor Vergata” e TechnicalOfficer del progetto. Erano, inoltre, presentiAndrea Bianchi, Direttore PoliticheIndustriali di Confindustria, Beatrice Lozzi,

referente tecnico di“Industria 2015” per i BandiEfficienza Energetica eMobilità Sostenibile diInvitalia e Giuseppe Gavioli,Responsabile Innovazioneper il Gruppo Cnh Industrial

A fianco, i prototipirealizzati su base Stralised Eurocargo, nell'ambitodel progetto Vector 2015

Diesel elettrico in parallelo

e Diesel idraulico in serie

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eventi<PROGETTO VECTOR 2015

Marco Aimo Boot,Alternative Traction and

Electrification Manager diIveco, durante la

presentazione dei risultatidel progetto Vector 2015

all'Industrial Village

Due prototipi di camion eco-compatibili per le missionidi trasporto in ambito urba-no: questo, in sintesi, ilcuore del progetto di ricer-ca Vector 2015, cofinanzia-to dal Ministero dello svi-

luppo Economico nell’ambito del bandoIndustria 2015, i cui risultati sono stati recen-temente presentati al Fiat Industrial Village diTorino. L’iniziativa, partita nel 2009, è statacoordinata da Iveco, che ha guidato un grup-po di venti partner costituito da un pool d’im-prese italiane, fra cui figurano il CentroRicerche Fiat e Magneti Marelli, nonché gliAtenei di Catania e di Parma. Eco-sostenibili-tà, sicurezza ed economicità sono le caratte-ristiche principali dei due prototipi realizzatisu base Eurocargo e Stralis. Entrambi i dimo-stratori utilizzano sistemi di trazione alternati-vi e soluzioni tecnologiche mirate alla ridu-zione dei consumi e all’abbattimento delleemissioni inquinanti, incluse quelle di CO2responsabili del progressivo riscaldamentodel pianeta, il cosiddetto effetto serra. I dueprototipi scaturiti dal progetto Vector 2015adottano uno schema di trazione ibrida.L’Eurocargo è equipaggiato con un sistemaDiesel-elettrico in parallelo, mentre lo Stralissi affida a un’architettura Diesel-idraulicadisposta in serie. Queste tecnologie di trazio-ne hanno permesso una riduzione significati-va dei consumi di carburante e delle emissio-

ni di CO2 sfruttando, in particolare, il recupe-ro energetico in fase di frenata. Il tema delletrazioni alternative è uno degli assi portantidella strategia d’innovazione di Iveco per lasostenibilità del trasporto.

TRE CLUSTER PRINCIPALID’INTERVENTOGli elementi che caratterizzano i due dimo-stratori Vector 2015 – un autocarro con alle-stimento frigorifero e un compattatore perrifiuti solidi urbani – sono il ridotto impattoambientale e la riduzione dei costi d’eserci-zio. Nello sviluppo dei prototipi, i progettistihanno individuato tre aree principali d’inter-vento (cluster): economicità ed eco-compati-bilità, ergonomia e flessibilità e, infine, sicu-rezza e interconnettività. In abbinamento conla trazione ibrida, pensata per il contenimen-to dei consumi e delle emissioni, sono statisviluppati organi ausiliari più efficienti enuove logiche di gestione energetica dell’im-pianto di refrigerazione, basato sull’utilizzo dianidride carbonica anziché sui refrigerantinon alogenati tradizionali. E’ stato, inoltre,sperimentato l’impiego di pannelli solari foto-voltaici installati sul tetto dell’allestimento permigliorare il bilancio energetico del veicolo.Molteplici gli interventi nel campo dell’ergo-nomia. Spaziano da una nuova interfacciaalle innovative modalità di gestione del frenodi stazionamento ad azionamento elettrico,dal volante con mozzo centrale fisso fino alsistema di filtraggio dell’aria mediante filtrielettrostatici e ai materiali termoplastici perla realizzazione della cella frigo. Per migliora-re la sicurezza su strada, i veicoli dimostrato-ri sono stati equipaggiati con il dispositivoEmergency Braking, adattato alle condizionioperative in ambito urbano, per mitigare glieffetti delle collisioni frontali con altri mezzi.Per migliorare l’interconnessione, i prototipiadottano un quadro strumenti TFT intera-mente riconfigurabile, che mette a disposi-zione del conducente una nuova interfaccia,adatta anche a promuovere uno stile di guidaeconomico per ridurre consumi ed emissioniinquinanti.

DUE ARCHITETTUREIBRIDEI due dimostratori sviluppati nell’ambito delprogetto Vector 2015 sono equipaggiati consistemi di trazione ibridi. La soluzionediesel-elettrica con architettura in parallelodell’Eurocargo presenta notevoli vantagginell’abbattimento dei consumi di carburatee delle emissioni di anidride carbonica (i caliraggiungono il 25 per cento). Questi risulta-ti sono ottenuti nelle tipiche missioni di

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è il ragionamento alla base delle due iniziativeimprenditoriali – esiste sempre un parco circo-lante che invecchia e ha bisogno di manutenzio-ne, assistenza e ricambi. Inoltre, le aziende di tra-sporto vogliono trovare in concessionaria lesoluzioni ‘giuste’ per risparmiare sui costi digestione dei veicoli (TCO). Fattore, questo, d’im-portanza cruciale per la redditività del businessadesso e in futuro. Infine, la vicinanza ai clienti ela presenza capillare sul territorio possono tra-sformarsi in un’opportunità in più per la venditadel nuovo. In quest’ottica, Stefanelli ha inaugura-to la filiale di Padova, che si affianca alle struttu-re pre-esistenti di Cazzago di Pianiga (Venezia),San Donà di Piave (Venezia), Rovigo, Udine eTrieste, mentre Acentro ha aggiunto la sede diMuros (Sassari) a quelle storiche di Cagliari eNuoro.

STEFANELLI: A PADOVA PER PRESIDIAREUN’AREA STRATEGICACon l’apertura della sede di Padova, situatanel cuore della zona industriale a breve

distanza dall’interporto, la Stefanelli, storicaconcessionaria con mandato per i marchiIveco, Iveco Bus, Iveco Astra e FiatProfessional, va a presidiare un’area di gran-de importanza strategica. Lo testimonia lapresenza nel capoluogo veneto di un tessu-to imprenditoriale molto variegato, che com-prende piccole, medie e grandi aziende. Allacerimonia d’inaugurazione hanno partecipa-to il Sindaco di Padova, Ivo Rossi, il GeneralManager di Iveco Mercato Italia, FedericoGaiazzi, e altre autorità locali. Con l’apertu-ra della nuova sede - che si aggiunge allecinque già operative - il Gruppo Stefanelligarantisce una presenza commerciale eassistenziale in tutto il Triveneto. Nei 1700metri quadri di superficie coperta e neglioltre 3000 metri quadri di area esterna, iclienti Iveco possono trovare una risposta aogni loro esigenza: dalla showroom veicoli alcentro assistenza, fino al magazzino ricambi.La nuova struttura è un’ulteriore confermadella capillarità della rete distributiva diIveco in Italia che, con i suoi 116 punti ven-

Nella pagina a fianco, i titolari dellaconcessionaria Stefanneli,Paolo Stefanelli (a sinistra)e Ildebrando Stefanelli (adestra), con il Sindaco diPadova Ivo Rossi. Sopra, il piazzale della nuovasede inaugurata

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attualità<NUOVE SEDI DI STEFANELLI E ACENTRO

Potenziata la rete Iveco con l’apertura

delle filiali di Padova della Stefanelli e di Sassari di Acentro.

Il focus è sui servizi di post-vendita per superare l’attuale congiuntura in attesa della ripresa economica

di Giorgio Garrone

Itempi di crisi sono anche tempi di grandiopportunità per gli imprenditori che sannocavalcare l’onda del cambiamento, sfrut-tandone l’energia a proprio vantaggio perimplementare un modello di businessdiverso rispetto al passato. E’ il concettoche ha spinto i responsabili di due

concessionarie Iveco, Stefanelli e Acentro, ainvestire nella rete in un periodo certo non favo-revole per le immatricolazioni dei camion inItalia. La Stefanelli lo ha fatto aprendo la sede diPadova, mentre Acentro ha inaugurato la filialedi Muros (Sassari). Elemento comune alle duenuove realtà è il focus sulle attività di post-vendi-ta, che si affiancano al tradizionale compito diuna concessionaria, la vendita del nuovo. Sel’immatricolato truck stenta a decollare – questo

VOGLIADI INTRAPRENDERE

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quelli finanziari, e post-vendita (assistenza ericambi originali) con il massimo livello d’in-tegrazione ed efficienza. La nuova realtà diSassari, che va ad aggiungersi alle due sedidi Iveco Acentro di Cagliari (nella zona indu-striale di Elmas) e agli uffici commerciali aNuoro, rientra in un progetto più ampio diespansione nel nord della Sardegna, che sicompleterà a breve con l’apertura dellasede di Olbia. Iveco Acentro nasce nel 2010da una joint-venture tra Iveco e AcentroVeicoli Industriali, storica concessionariaIveco in Sardegna fin dall’inizio degli anniottanta. Da allora è concessionaria per tutta

l’isola per la vendita e l’assistenza dei veico-li di Iveco, Iveco Bus e, dal 2011, NewHolland Construction. “L’apertura dellanuova sede di Muros rappresenta, insieme,una promessa mantenuta e una scommessasul futuro per la Sardegna da parte di CNHIndustrial” – ha affermato Paolo Ebraico,Amministratore Delegato della concessiona-ria. “Avverto da parte di tutti – ha aggiunto -una grande condivisione nel voler superareuniti questo momento difficile, dai soci azio-nisti fino a tutti i dipendenti, ora più di cin-quanta, determinati a cogliere le opportuni-tà di crescita e di successo che esistono inqualunque congiuntura economica.”

Sopra, la nuovastruttura di Acentro. A fianco, il taglio delnastro durantel'inaugurazione dellanuova sede

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attualità<NUOVE SEDI DI STEFANELLI E ACENTRO

IL RAPPORTO CONCESSIONARIO-CLIENTE FA LA DIFFERENZAPresenza capillare sul territorio e un rapporto consolidato di partnershipcon aziende di trasporto che gravitano nell’area di riferimento sono i duefattori chiave per il successo di una concessionaria nella vendita e nell’as-sistenza ai veicoli industriali. Ne è un esempio la recente fornitura da partedella Stefanelli di uno Stralis Hi-way EVV da 500 Cv alla SalmasoAutotrasporti, un’azienda di Sant’Apollinare (Rovigo) attiva in tutta Italia nellamovimentazione di prodotti industriali - dai concimi ai materiali plastici, finoagli alimentari non deperibili - e di componenti per il trattamento delleacque reflue provenienti dai piazzali impermeabilizzati. L’Hi-Way, che faparte di un lotto di quattro Stralis consegnati nel corso del 2013, si aggiun-ge al parco mezzi della Salmaso, composto da 12 trattori e da 8 cabinatidotati di gru retrocabina di elevate prestazioni per il posizionamento deiprincipali elementi degli impianti antinquinamento. La scelta dei pesantistradali di Iveco, che hanno percorrenze medie annue di 100-110 mila chi-lometri, non è casuale. “Lo Stralis – spiega Gastone Salmaso, titolare dellasocietà – è un veicolo competitivo sotto il profilo dei costi di gestione.Inoltre, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo e i ricambi, facilmente reperi-bili sul mercato, hanno un costo contenuto. Ma quel più conta, dal nostropunto di vista, è il rapporto di fiducia instaurato negli anni con la conces-sionaria di riferimento”. La Salmaso è un’azienda a carattere familiare, le cuiorigini risalgono agli anni fra i due conflitti mondiali del secolo scorso. Ilsalto di qualità è avvenuto nel secondo dopoguerra quando, grazie all’ac-quisizione di alcuni camion dei parchi ARAR – Azienda Rilievo AlienazioneResiduati - dismessi dagli alleati, ha iniziato a lavorare nel settore edile par-tecipando allo sforzo di ricostruzione delle infrastrutture nei comuni interes-sati dalla disastrosa alluvione del Polesine del novembre 1951. L’attualeassetto societario risale al 1993. Rispetto al passato, la Salmaso ha cam-biato il proprio settore di business, dismettendo le attività di trasporto sta-gionali legate all’agricoltura (zucchero e mais) per concentrarsi sulla movi-mentazione di prodotti industriali e dei componenti destinati agli impianti ditrattamento delle acque.

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dita, gli oltre 530 punti di assistenza e le470 officine autorizzate dimostra in modoconcreto la propria vicinanza alle aziende ditrasporto. Presso la filiale di Padova lavoranododici meccanici specializzati, con compe-tenze suddivise secondo le diverse gammedi prodotto, quattro venditori, due magazzi-nieri e un addetto amministrativo. “Padova èuna piazza importante – ha spiegatoIldebrando Stefanelli, titolare della conces-sionaria – che necessita un investimento diquesto tipo, anche in un momento indubbia-mente difficile come quello attuale. Oggi leaziende di trasporto richiedono servizi post-vendita a tutto campo: assistenza, carrozze-rie e ricambi; tutto ciò ha una ricaduta posi-tiva anche sulla vendita. Lo dimostrano lecifre di questi primi mesi di attività dellanuova sede, che sembrano proprio incorag-gianti”. La Stefanelli vanta una lunga tradizio-ne nel settore dei mezzi di trasporto. Natanel 1976 come concessionaria specializzatanella vendita di autobus Fiat-Iveco, ha este-so nel 1990 il proprio campo d’azione ai vei-coli industriali di Iveco ed ha acquisito, nel2007, il mandato per i commerciali di FiatProfessional. Nel 1997 ha ottenuto la certifi-cazione ISO 9002-1994, successivamente(2004) estesa alla ISO 9001-2000.L’organico attuale del gruppo Stefanelli è dicirca un centinaio di addetti.

ACENTRO: L’OBIETTIVO È IL NORD DELLA SARDEGNALa concessionaria Acentro, già punto di rife-rimento in Sardegna per i veicoli industrialileggeri, medi, pesanti e cava-cantiere diIveco, per gli autobus e i minibus di IvecoBus e per le macchine movimento terra diNew Holland Construction, ha rafforzato lapropria presenza nel nord dell’isola conl’apertura della sede di Muros (Sassari). Lanuova struttura è situata nella zona industria-le alle porte della città. La cerimonia d’inau-gurazione, apertasi con un minuto di silenzioper commemorare le vittime dell’alluvioneche ha colpito l’isola, ha visto la presenzadel sindaco di Muros, del presidente dellaprovincia di Sassari e il General ManagerMercato Italia, Federico Gaiazzi. Vi hannopartecipato oltre 500 visitatori, fra cui 300operatori dei settori del trasporto e dellecostruzioni, che hanno potuto visionare 22veicoli di tutte le gamme di Iveco, Iveco Buse New Holland Construction esposti sul piaz-zale. La struttura della nuova sede, chesorge su un’area di 8500 metri quadri, di cui2500 coperti, è stata progetta per offrire aiclienti tutti i servizi di vendita, compresi

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Sicuramente gliinterventi delleofficine 24 oredel network diIveco, che assi-curano l’assi-stenza continua-

tiva su strada – in gergo sichiama ANS, Assistance NonStop - in Italia e all’estero, tuttii giorni dell’anno sono perIveco un punto di forza fonda-mentale per servire al meglioil proprio cliente. I meccanicispecializzati che vi lavorano,così come il personale delCustomer Center di Torinoche coordina gli interventidalla centrale operativa del servizio, hanno nervi saldi e riflessiveloci. I primi servono per capire immediatamente la natura delproblema, senza farsi condizionare dalla ‘pressione’ psicologi-ca di chi chiama mentre si trova in difficoltà sulla strada. I rifles-si veloci sono, invece, indispensabili per attivare le proceduredi risoluzione del guasto nel più breve tempo possibile. Perché,si sa, è la qualità del ‘service’ che fidelizza il cliente di un mezzodi trasporto e ne condiziona le future intenzioni d’acquisto. Ilcaso esaminato riguarda uno Stralis 260S50 6x2 allestito conun compattatore per rifiuti, immobilizzato su una strada dellaBrianza, un’area nord di Milano, nelle prime ore di un mattinodi novembre. L’allarme lanciato dal cellulare del conducentedel camion arriva al Client Center di Torino alle 5 e 15. La situa-zione è apparsa subito complessa, poiché il veicolo bloccavaun’arteria d’intenso traffico, interessata dal flusso dei pendolarianche a quell’ora del mattino. Fortunatamente, il conducentedel mezzo, oltre ad avere già sotto mano i dati standard richie-sti dal Customer Center per attivare i soccorsi – targa o nume-ro di telaio del veicolo e località dove si è verificato il guasto –ha saputo fornire agli operatori della centrale alcuni indizi inte-ressanti sulla natura dell’avaria. Il Customer Center ha allertatoin pochi minuti l’officina 24H più vicina, che fa capo alla con-cessionaria Tentori Veicoli Industriali di Molteno (Lecco) accer-tando, nel contempo, l’esistenza di una garanzia di pagamentoper le riparazioni. Il tecnico di turno dell’ANS a bordo del Dailyadibito a officina mobile ha ricevuto i dati del dossier compila-to dal Customer Center direttamente sul suo Blackberry, graziea un software specifico sviluppato da Iveco. “Dagli elementitecnici forniti dal driver – spiega Raffaele Tentori, Responsabiledei servizi al cliente della concessionaria Tentori VeicoliIndustriali – il nostro meccanico è stato in grado di formulareuna diagnosi provvisoria delle cause del guasto”. In base a que-sta ipotesi, il tecnico ANS ha prelevato dal magazzino dellaconcessionaria il pezzo di ricambio adeguato, raggiungendo in50 minuti il camion in avaria con il Daily officina. Per ripristina-re la viabilità, il veicolo è stato spostato in un’area di sosta adia-cente, dove la causa del guasto è stata confermata da ulterio-ri accertamenti con le apparecchiature diagnostiche di Iveco.Tutto sembrava sotto controllo, quando un imprevisto ha resopiù complesse le procedure di riparazione. Per sostituire ilpezzo è stato, infatti, necessario rimuovere il pacco batterie,che era stato collocato in posizione inusuale per far posto all’al-

lestimento. L’inconveniente non ha però rallentato più di tantole procedure di riparazione e rimontaggio, che si sono conclu-se in meno di tre ore. Poi lo Stralis ha ripreso il suo camminoper completare il servizio quotidiano di raccolta, compattazio-ne e trasporto dei rifiuti.Dietro un’organizzazione così puntuale negli interventi, anchesul versante del service, c’è sempre un concessionario di rife-rimento strutturato ed efficiente, come nel caso di Tentori. Lastoria della Tentori inizia negli anni ’50 ed è strettamente lega-ta ai cinque fratelli che, dopo aver aperto un’autofficina aDolzago (Lecco), si dedicano al commercio di auto, motoci-clette e autocarri. Trasferitasi a Molteno nel 1974, la TentoriVeicoli Industriali inaugura la nuova sede commerciale di fron-te alla struttura dedicata al service, sulla superstrada MilanoLecco. Attualmente, la forza di pronto intervento della Tentoripuò contare su due Daily officina basati presso la concessio-naria di Molteno e su altri due Daily, che stazionano presso lafiliale di Monza. Nella copertura del servizio 24 ore sono coin-volte anche altre officine Seven star, situate nell’area di riferi-mento della concessionaria.

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Iveco 24H<

ALLARME ALL’ALBA

La realtà delle officine Iveco 24 ore durante la riparazione di un camion immobilizzato

su una strada di grande traffico per un guasto meccanico

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Come recita un vecchio slo-gan pubblicitario, “Il metanoti da una mano”. Ma nel casodella Zampieri Holding diFiano Romano (Roma), cheha recentemente acquisitotrenta trattori Iveco Stralis

440S33TP CNG, il gas naturale compressoha un ruolo decisamente più importante.Rappresenta, infatti, una decisione strategicaper la società laziale, finalizzata all’abbatti-mento dei costi di gestione dei veicoli, oltreche alla riduzione del loro impatto ambienta-le. E si tratta sicuramente di una scelta pio-nieristica, poiché il metano per autotrazioneè stato fino ad ora utilizzato in Italia quasiesclusivamente per i furgoni, i camion dadistribuzione e per gli autobus urbani. Nelcaso della Zampieri, gli Stralis CNG saranno,invece, impiegati per i collegamenti di lineanel nord Italia fra gli hub logistici della TNT,con percorrenze medie giornaliere di 500-700 chilometri. Come mai una scelta cosìcontrocorrente e radicale nel campo dei vei-coli alimentati con carburanti alternativi? “Cisono due ragioni di fondo – spiega GiancarloZampieri, Amministratore unico dellaZampieri Holding – che ci hanno spinto apreferire il gas naturale compresso al gasoliosui nuovi trattori: il contenimento degli oneridi gestione (TCO – Total Cost of Ownership),con particolare riguardo a quelli relativi allavoce carburante, e l’attenzione all’ambiente,

che è sempre stata nel Dna della nostrasocietà. Con un commerciale leggero a gasnaturale, che ha percorrenze di 100-150 chi-lometri al giorno, la ‘finestra’ utile per rispar-miare sul costo del carburante e molto piùristretta rispetto a quella di un pesante stra-dale a CNG che lavora su tratte di 500-700chilometri al giorno. Bisogna, infatti, tenerconto, nel bilancio economico globale, dellemaggiorazioni di listino richieste dai veicoli ametano rispetto ai camion tradizionali”. Haavuto precedenti esperienze con mezzi a gasnaturale in azienda? “La scelta del parco

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Iveco in action<

IL METANOTAGLIA I COSTI

Trenta trattori Stralis a gas naturale compresso(CNG) entrano nella flotta della Zampieri Holding di Fiano Romano per i collegamenti di linea nelnord Italia. Attesi risparmi di 25-30 mila euro l’annosul costo del carburantedi Giorgio Garrone

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Attualità<INIZIATIVE BENEFICHE

ESSERESOLIDALI

L’iniziativa “Un BabboNatale in Forma”raccoglie fondiper l’OspedalepediatricoReginaMargherita di Torino,mentre con“PullmanColorintesta”nasce unaludoteca per i figli dei detenuti del carcere di Torino

Circondariale. Il veicolo diventerà luogo digioco e cultura per i bimbi in visita ai proprifamigliari detenuti nel carcere. L’iniziativa“Pullman Colorintesta” è stata anche l’occasio-ne per presentare l’ambizioso progetto del-l’area verde e gioco bimbi che deve essererealizzata all’interno della casa circondarialeTorino, nello spazio destinato a ospitare l’auto-bus. Quest’area diventerà, successivamente,Ludoteca della Città di Torino, animata daiVolontari dell’Associazione con l’obiettivo direndere più lievi i colloqui, le permanenze e leattese dei bambini in visita aipropri famigliari.

Dicembre, come da tradizione,è un mese all’insegna dellasolidarietà. E le iniziativebenefiche non sono certomancate a Torino, grazieanche al coinvolgimento atti-vo di CNH Industrial in due

progetti che durano nel tempo. “Un BabboNatale in Forma”, organizzata dalla FondazioneForma Onlus dell’ospedale pediatrico ReginaMargherita di Torino, è un’iniziativa ,giunta allasua quarta edizione, il cui scopo è quello diraccogliere fondi per il progetto Istruzioni per lavita. CNH Industrial vi ha partecipato mettendoa disposizione gli spazi dell’Industrial Village.Dal Village è partita la carovana Santa Claus suRuote. Circa 12 mila persone vestite da BabboNatale, a bordo di moto, quad, scooter e bici-clette, si sono dirette all’Ospedale ReginaMargherita, dove sono state accolte conbevande calde offerte dagli Alpini e da esibizio-ni di freestyle in bicicletta. Quest’anno la mani-festazione è stata finalizzata alla raccolta fondiper permettere l’attivazione, presso l’Ospedale,di un tipo di formazione moderna ed efficace alivello internazionale: la simulazione medicaavanzata. Il progetto, intitolato Istruzioni per lavita, permetterà al Regina Margherita di diven-tare uno dei pochi centri italiani dove questametodologia didattica è applicata al pazientepediatrico attraverso l’uso di simulatori tecno-logicamente avanzati. Altra iniziativa beneficadegna di nota è quella organizzatadall’Associazione La Brezza, cheopera all’interno della casa cir-condariale di Torino. Si tratta di“Pullman Colorintesta”, eventoinserito nell’ambito del proget-to Scambi in Luce, realizzatocon il contributo del FondoSpeciale per il Volontariato inPiemonte. Il pullman, donatoda Iveco nel 2011, è stato com-pletamente ristrutturato grazieall’impegno dei detenuti che hanno frequen-tato il laboratorio artistico “Arte Espressione delSé” presso il Padiglione A della Casa

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Stralis CNG – prosegue Zampieri – non èstata, ovviamente, casuale. In accordo con laconcessionaria Romana Diesel, abbiamosperimentato per un anno sulle stesse tratteuno Stralis CNG, che adesso ha accumulatouna percorrenza di oltre 140 mila chilometrisenza problemi tecnici di sorta. Da questaesperienza molto positiva è scaturita la deci-sione d’acquisto degli altri trattori”. Comeverrà affrontato il problema della minoreautonomia operativa dei mezzi a metanorispetto ai diesel? “In Italia, la rete distributivadel gas naturale è molto capillare. Bisognasolo fare attenzione ai rifornimenti, chevanno programmati con cura in base alle oredi guida a disposizione del conducente. Ilpieno, che richiede circa 32 minuti, va effet-tuato nei 45 minuti di pausa del conducentedopo quattro ore e mezza di guida. In alter-nativa, si possono fare dei rabbocchi durantele soste di 15 minuti per arrivare alla destina-zione finale, dove è previsto il pieno di carbu-rante”. Cosa si attende, dal punto di vistaeconomico, dalla flotta di Stralis CNG ? “Intermini percentuali, un decremento del 42-45 per cento sul costo del carburante rispet-to al gasolio, sono cifre che fanno riflettere”.La Zampieri, che lavora per TNT collegandogli hub logistici situati in Italia, Francia,Spagna, Grecia e Inghilterra, ha una flotta di130 trattori e 250 semirimorchi. L’azienda diFiano Romano, nata nel 1983 come societàper la distribuzione dei periodici e dei quoti-diani, si è convertita ai servizi di linea conautoarticolati nel 1986. Ha tuttora una strut-tura distributiva, che può contare su un parcoveicoli di 225 furgoni.

Iveco in action<

UN’IDEA NATA IN PARTNERSHIP CON LA CONCESSIONARIAL’idea di una flotta di pesanti stradali alimentati a metano è scaturita dal rapporto consolidato negli anni fra la Zampieri Holdinge la concessionaria di riferimento, la Romana Diesel di Roma. Chi è stato a parlarne per primo? “Difficile dirlo – ha affermatoMassimo Artusi, Direttore Vendite Iveco Medi Pesanti della Romana Diesel. Quando esiste un rapporto di scambio e collabo-razione, come quello che si è instaurato con la Zampieri Holding, si parla di soluzioni a tutto campo, incluso il metano. Conl’arrivo sul mercato del trattore a gas naturale si è deciso, insieme, di iniziare un test di un anno per verificare le reali possibi-lità di ridurre i costi operativi. Con Zampieri, che è un cliente storico della concessionaria, abbiamo sperimentato soluzioniinnovative in diversi settori, com’è accaduto una quindicina di anni fa con l’istallazione sui veicoli di un impianto satellitare perla gestione logistica della flotta”. “Con la Romana Diesel – precisa Giancalo Zampieri – non è c’è mai stato un rapporto clien-te – fornitore. E’ una partnership, che ha permesso di trovare soluzioni ottimali di trasporto”. La concessionaria Iveco RomanaDiesel, che ha curato la fornitura degli Stralis CNG, nasce nel 1937 per iniziativa di Fernando Campilli concessionario OM (lasocietà si chiamava allora Saroca) e di Massimo Maurizi che nello stesso periodo inizia l’attività commerciale nel campo deisemirimorchi (la Sievit). Nel 1982, dall’integrazione delle attività delle concessionarie dei due gruppi, scaturisce la RomanaDiesel. Nel 1992 la Romana Diesel promuove la costituzione del CRIS – Consorzio Romano Industrial Service - che oggi rag-gruppa e coordina 40 officine autorizzate situate a Roma e nel Lazio, con circa 500 tecnici del service. Oggi la concessiona-ria si occupa della commercializzazione e dell’assistenza ai veicoli di Iveco, Iveco Astra, Iveco Bus, Fiat Professional, Case IH,Case Construction, New Holland Agricolture e New Holland Construction. La Romana Diesel opera nelle province di Roma,Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti, con un organico di oltre 350 addetti.

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tipo di iniziative e di ribadire l’importanza di conoscere i dettaglidei veicoli concorrenti per poter argomentare in modo profes-sionale con i clienti. Il corso, che ha alternato momenti di aula eprove pratiche in pista, ha permesso ai partecipanti di arrivaremaggiormente preparati alla prova dei veicoli e di comprende-re a fondo la struttura e il significato dei test in pista. La valuta-zione statica e dinamica dei veicoli e poi stata condotta attraver-so l’utilizzo di Ipad.Il secondo giorno di training prevedeva la suddivisione dei par-tecipanti in gruppi di 6, che si alternano alle sessioni di provaveicoli, di confronti con la concorrenza, di valutazioni soggetti-ve, di utilizzo del sistema Driving Style Evaluation, nonché in unapprofondimento finale sul nuovo Eurocargo Euro VI. Si è tratta-to di una giornata impegnativa, ricca di contenuti e di prove. Itest drive erano articolati su 2 giri di pista, il cui tracciato ha unosviluppo di circa 7,7 chilometri. Durante il primo giro, il vendito-re poteva prendere confidenza con il veicolo e provare l’effica-cia del sistema di controllo adattativo della velocità di crociera -ACC, Adaptive Cruise Control, del dispositivo di aiuto al mante-nimento della corsia di marcia (LDWS) e delle caratteristiche dihandling. Durante il secondo giro venivano, invece, effettuati itest di decelerazione, accelerazione e manovrabilità. Nel com-plesso, ogni partecipante ha avuto a disposizione quattro oreper i test dinamici in pista. A fine giornata, sono stai mostrati indiretta i risultati dei giudizi dei singoli gruppi, che sono stati con-frontati con quelle di altri team. Buono, a fine corso, il grado disoddisfazione complessivo. Un’elevata percentuale della forza

di vendita ha potuto sperimentare lo Stralis e conoscerlo afondo. Provare gli altri veicoli ha permesso di scardinare moltiluoghi comuni e di avere un quadro realistico di cosa offre ilmercato. Molti partecipanti hanno suggerito di proporre altrieventi di questo tipo che, per la loro valenza formativa, permet-tono lo scambio d’idee e opinioni con il management dell’azien-da. Il passaparola sulla validità del percorso formativo, scattatogià dalle prime fasi del corso, ha fatto aumentare il numero delleiscrizioni e i riscontri positivi.

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eventi<TEST CAMP STRALIS EXPERIENCE

TRAININGSULCAMPOPer vendere camion occorre sapere tutto dei propri veicoli e di quellidella concorrenza, come hanno fatto 255 venditori della rete Italia e 76 del Regno Unito durante il corso Stralis Experience a Balocco

Una full immersion a 360 gradi sulle caratteri-stiche del prodotto – il nuovo Stralis Hi-Way –e sui veicoli della concorrenza per identificaree arricchire le argomentazioni di vendita eraccogliere un feedback su ciò che i traspor-tatori si attendono da un pesante stradale.Ecco cosa è stato il corso di formazione Stralis

Experience, che ha riunito sulla pista di Balocco, in diverse ses-sioni, 255 venditori appartenenti alla rete Iveco Italia, e 76 del-l’organizzazione commerciale inglese. Il team dei formatori,

composto da 3 docenti e da 12 demo driver, ha fornito il pro-prio supporto di conoscenze teoriche ed esperienze pratiche.Al corso hanno assistito numerosi titolari di concessionarie, per-sonale della rete Iveco e il management aziendale, che si è con-frontato con il network all’apertura e alla chiusura dei lavori. LoStralis Experience era articolato su due giornate. La prima pre-vedeva la presentazione dettagliata dell’attività e una full immer-sion nella gamma prodotto dei principali concorrenti nel seg-mento dei pesanti stradali. Già a fine giornata, i partecipantihanno avuto modo di dimostrare il loro interesse verso questo

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232 codici,sono caratteriz-zate da un’ele-vata resistenzaall’olio e da tem-perature di fun-zionamento da30 a 80°C.Nell’offerta dipastiglie freno -tutte conformi airequisiti della ECER 90 - sono pre-senti 93 codici. Laqualità dei compo-nenti è assicuratadai test effettuati suoltre 40 veicoli,con una percorren-za totale di oltre tremilioni di chilometri. La gamma dei filtricomprende ele-menti filtranti perl’aria, per il carbu-rante e per l’oliomotore. Infine l'of-ferta All Makes com-prende anche can-delette di pre-riscal-do a dobbia bobina, per assicurare unamaggiore durata e partenze rapide intutte le condizioni climatiche.

VALUE LINE PER CHI CERCALA CONVENIENZALa gamma di ricambi Value Line sirivolge ai possessori di veicoli dellagamma Daily, con oltre cinque anni dianzianità operativa. Sette sono lefamiglie di prodotto disponibili: bat-terie, cinghie, pastiglie freno, lampa-dine, filtri dell’aria per l’abitacolo, fil-tri per il gasolio e per l’olio motore espazzole per il tergicristallo. Le bat-terie, testate per l’avviamento afreddo a -18°C, rispondono aglistessi standard della linea AllMakes. Nelle cinghie, destinate aiDaily della serie S2000 e ai prece-denti modelli, sono presenti seicodici in tutto, mentre le pastigliefreno - sempre per gli S 2000 eprecedenti - comprendono quat-tro codici. Ampia l’offerta di filtri, con dispo-sitivio per il filtraggio dell’aria diaspirazione, del carburante e dellubrificante del motore.

Le locandine chepubblicizzano le duenuove linee di ricambi

& 41NUMERO 107 OTTOBRE-DICEMBRE 2013 & 41

parts&service<RICAMBI ALL MAKES E VALUE LINE

PER TUTTELE ESIGENZE

Collaborazione fra Iveco e Magneti Marelli AfterMarket Parts and Services per la distribuzione dei ricambi All Makes rivolti a clienti con flottemultimarca e Value Line per i possessori di veicoli di maggiore anzianitàdi Giorgio Garrone

nuove linee godono di una garanzia di 12mesi. Iveco mette a disposizione della cliente-la un’offerta di prodotti e di servizi d’eccellen-za basata su una rete assistenziale capillare,costituita da più di 3 mila concessionarie eofficine autorizzate in tutta Europa. L’importanza delle nuove linee è stata sottoli-neata tra gli altri, da Dino Maggioni,Responsabile di CNH Industrial Parts&Service,e Pietro Berardi, CEO di Magneti Marelli AfterMarket Parts and Services nel corso di unagiornata di presentazione alla forza venditaIveco svoltasi recentemente a Varese.

ALL MAKES GUARDANO ALLE FLOTTE MISTEPensati per le flotte con parchi multimarca diveicoli commerciali leggeri, il ricambi AllMakes comprendono dieci famiglie di prodot-to: alternatori, batterie, cinghie, pastigliefreno, lampadine, filtri per l’aria e per il moto-re, candelette, ammortizzatori, motorini d’av-viamento e spazzole tergicristallo.I motorini sono disponibili con potenze da 1,4 a2,8 kW, mentre gli alternatori hanno un ampe-raggio compreso fra 65 e 150 Ah. Le batteriedella gamma All Makes, si distinguono per l’ec-

cellente resistenza alla vibra-zioni e alle sollecitazioni mec-caniche e per le elevate pre-stazioni che vengono mante-nute nel tempo. Si tratta diprodotti Made in Italy, in gradodi assicurare l’accensione a -18°C, in conformità alla nor-mativa EN50342. Le cinghie,che comprendono in totale

Iveco e Magneti Marelli After MarketsParts and Services hanno sottoscrittoun accordo per la distribuzione in ambi-to aftermarket di due nuove linee diricambi per i veicoli commerciali legge-ri destinati ai mercati europei. Da oggidisponibili su tutta la rete Iveco autoriz-

zata in Europa, le due nuove linee di ricambiValue Line e All Makes rappresentano unagrande novità a completamento della giàampia offerta di ricambi originali di Iveco.La gamma Value Line, in particolare, rispondealla domanda dei possessori di veicoli piùanziani, con un ridotto periodo di vita residuo.All Makes offre, invece, ai dealer l’opportunitàdi proporre ricambi ai clienti con flotte multi-marca, che rappresentano un parco potenzia-le aggiuntivo di oltre 5 milioni di veicoli com-merciali leggeri nei paesi dell’Europa occi-dentale. Magneti Marelli fornisce la gammacompleta di prodotti di entrambe le linee,assicurando il massimo livello qualitativo emettendo a disposizione la propria esperien-za pluriennale nell’aftermarket, che va dai ser-vizi di know-how e formazione tecnica, al sup-porto commerciale. Le nuove linee includonoprodotti selezionati tra i più richiesti dagli uti-lizzatori: tra questi, alternato-ri e motorini d’avviamento,ammortizzatori, batterie, can-delette, cinghie ausiliarie e didistribuzione, filtri abitacolo,filtri motore, pastiglie freno,spazzole e lampadine. Tuttigli ordini possono essereeffettuati attraverso i canali diIveco Parts. I ricambi delle

Due linee di ricambi

con i prodottipiù richiesti dagli

utilizzatori

& 40 NUMERO 107 OTTOBRE-DICEMBRE 2013& 40

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& 43NUMERO 107 OTTOBRE-DICEMBRE 2013

Le novità di questa puntata di Iveco nel mondo,la rubrica che raccoglie le informazioni prove-nienti dalla galassia di CNH Industrial, riguarda-no il Brasile, il Sud Africa, la Federazione Russae la Francia. Nel paese sudamericano lo StralisHi-Way mette a segno un doppio successo. E’ ilprotagonista assoluto del Salone del veicolo

industriale di San Paolo – il Fenatran – e sulla pista del circui-to Nelson Piquet di Brasilia porta alla conquista del campiona-to di Formula Truck la ‘prima guida’ Beto Monteiro. In SudAfrica, il Motor Show di Johannesburg segna il debutto delloStralis Hi-Way e del nuovo Trakker, che testimoniano l’impe-gno di Iveco a offrire le più recenti novità di prodotto quasi incontemporanea su tutti i mercati mondiali. A Mosca, la partedel leone spetta ai veicoli a metano del segmento leggero,medio e pesante. Il Salone della carrozzeria di Lione è statol’occasione per la ‘prima’ francese del nuovo Eurocargo EuroVI e del Trakker Euro VI. In vetrina anche uno Stralis NaturalPower, con serbatoi per il metano compresso e liquefatto.

BRASILE: L’Hi-WAY S’IMPONE ALFENATRAN E SULLA PISTA DI BRASILIAL’Hi-Way, la cui produzione negli stabilimenti Iveco di SeteLagoas è iniziata a settembre 2013, è stato il protagonista delSalone internazionale del trasporto di San Paolo (Fenatran). Lotestimoniano l’interesse suscitato fra i trasportatori sudamerica-ni giunti al Fenatran e il portafoglio ordini raccolto dall’iniziodella commercializzazione, che ha rapidamente assorbito l’in-

tera produzione del 2013. Il Nuovo Stralis è proposto in trelivelli di potenza – 440, 480 e 560 Cv – in configurazione 4x2,6x2 e 6x4. Alla messa a punto del veicolo hanno lavorato uncentinaio d’ingegneri del centro sviluppo di Sete Lagoas, chehanno effettuato oltre 2,1 milioni di chilometri di test su stradaprima dell’inizio della produzione di serie. Le prospettive com-merciali per il 2014 vedono un mercato dei pesanti in crescita– l’immatricolato in Brasile dovrebbe raggiungere a fine annole 50 mila unità – spinto dalla domanda di veicoli provenientedal settore agricolo e da quello delle costruzioni. Uno dei prin-cipali focus dello stand Iveco al Fenatran è stato sui servizipost-vendita, assicurati da una rete di 110 concessionariedistribuite in tutto il paese sudamericano. Il nuovo Hi-way haaccesso al programma VIP – Very Important Parts – che metteimmediatamente a disposizione delle aziende di trasporto 50ricambi considerati fondamentali per assicurare un elevatotasso di disponibilità del veicolo. Iveco offre ai conducentianche il corso di formazione Top Driver, per aiutarli a sfruttareal meglio le qualità Hi-tech dei camion di propria produzione. Ilsecondo successo dello Stralis in terra carioca è arrivato dallaFormula Truck. La ‘prima guida’ della scuderia Iveco, BetoMonteiro, ha conquistato, infatti, il titolo di campione del Brasilenella corsa conclusiva del torneo – la decima tappa - disputa-tasi sul circuito Nelson Piquet di Brasilia, amministrando il van-taggio accumulato nelle precedenti gare della stagione. Sultracciato della capitale, dove Monteiro si è piazzato al quartoposto, ha trionfato il secondo pilota della scuderia Iveco, ValmirBenavides, sempre su Stralis Hi-Way.

Iveco nel mondo<

In Brasile lo Stralis Hi-Way trionfa al Salone di San Paolo e nelcampionato di Formula Truck. In Sud Africa, Hi-Way, Trakker e Daily 4x4sono i protagonisti del Motor show di Johannesburg. Al Comtrans diMosca il focus è sui veicoli a metano, mentre al Solutrans di Lionedebuttano il Nuovo Eurocargo Euro VI e il Trakker Euro VI

PRESENZAGLOBALE

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RUSSIA: AL COMTRANS DI MOSCA IL FOCUS È SUL METANOCom’è accaduto in altri con-tinenti, anche al dodicesimoSalone del veicolo industria-le di Mosca (Comtrans)Iveco ha messo in mostra lepiù recenti novità di prodot-to in tutti i segmenti del tra-sporto su gomma. A comin-ciare da quello dei pesantistradali dove il protagonistaè stato, ancora una volta, loStralis Hi-Way che ha già ottenuto lusinghieri successi divendita in Russia. Al Comtrans Iveco ha puntato soprattuttosui veicoli alimentati a gas naturale compresso, come ilDaily 50C14G e l’Eurocargo 120E20 CNG, equipaggiatocon un Tector a sei cilindri in linea da 200 Cv e 650 Newtonmetro di coppia massima. Notevole l’interesse dei visitatoriper i modelli di Iveco Astra, importati nella FederazioneRussa a partire dal 2011. Fra i veicoli esposti, un HD9 66.416x6, equipaggiato con un Cursor 13 Euro V da 410 Cv e1.900 Newton metro di coppia massima. Infine gli autobusdi Iveco Bus, rappresentati sullo stand da un Magelys. E’ unmodello noto e apprezzato dai moscoviti, poiché viene uti-lizzato sulla tratta che collega la stazione della metropolita-na di Domodedovskaya all’aeroporto di Domodedovo, unodei più importanti della capitale.

FRANCIA: DEBUTTA AL SOLUTRANS DI LIONEL’EUROCARGO EURO VINon avrebbe potuto esserci cornice migliore per il debuttotransalpino del nuovo Eurocargo Euro VI del Salone dellacarrozzeria e del veicolo industriale (Solutrans) di Lione.Due i modelli del medio di Iveco esposti alla manifestazio-ne francese: un 75E16 di 7,5 tonnellate di peso totale aterra e il 140E21 di 14 tonnellate, entrambi equipaggiati conun Tector 5 Euro VI, dotato di sistema di post trattamentoHi-eSCR brevettato da FPT Industrial. Nel primo caso, lataratura è di 160 Cv, mentre nel secondo la potenza massi-ma è di 206 Cv. I successi di vendita dei Daily oltre le 3,5 tonnellate e degliEurocargo hanno fatto crescere la quota di mercato diIveco in Francia da 21 al 32 per cento in meno di sei anninel segmento dei medi. Il Trakker Euro VI esposto a Lioneera un 190T36, dotato di cabina Hi-Land e motorizzazioneFPT Industrial Cursor 9 da 360 Cv e 1.650 Newton metrodi coppia. Nel settore dei veicoli a trazione alternativa,dove Iveco è leader di mercato con una quota superioreall’80 per cento, l’ultima novità di prodotto è stata lo StralisAT 4440S33T/P GNLC. Il trattore abbina una serie di bom-bole per il gas naturale compresso (CNG) a un serbatoioper il gas liquefatto (LNG) che, insieme, permettono un’au-tonomia operativa di circa 850 chilometri, quasi il doppiodi un veicolo dotato solo di contenitori per il metano inpressione.

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bocompressore a geometria variabile (VGT). Iveco Astra haesposto un HD9 66.44 6x6 con motorizzazione da 440 Cv.Per gli impieghi heavy duty, tipici dei paesi africani, è dispo-nibile una versione rinforzata dell’HD9, caratterizzata dacarichi assiali di 10 tonnellate. Infine, un’area particolare, èstata dedicata al Daily 4x4 protagonista, nei mesi preceden-ti il Salone di Johannesburg, del roadshow Daily4Africa. Iltour di oltre 11 mila chilometri, che ha toccato Sudafrica,Swaziland, Mozambico, Zimbabwe, Botswana e Namibia, haavuto un duplice scopo. Da un lato, rafforzare l’immagine diIveco e del veicolo come leader nel suo segmento nei paesi

attraversati dal tour. Dall’altro, diffondere econsolidate comportamenti virtuosi alla guida,nell’ambito dell’iniziativa Action for RoadSafety promossa dalla FIA – Federazione In -ter nazionale del l’Automobile – con la collabo-razione di Iveco e New HollandConstruction. Durante il viaggio nel cuoredel continente africano, il team delDaily4Africa ha distribuito volantini per pub-blicizzare le principali regole di un correttocomportamento su strada.

SUD AFRICA: IN MOSTRA A JOHANNESBURG IL LINE-UP DI IVECO, IVECO BUS E IVECO ASTRA E IL DAILY DEL ROADSHOW DAILY4AFRICAIl Motor Show di Johannesburg, che ha visto la presenza dioltre 275 mila visitatori, è stato l’occasione per la presentazio-ne del line-up dei veicoli di Iveco, Iveco Bus e Iveco Astra: daimezzi di linea, con il debutto dello Stralis Hi-Way ai cava-can-tiere, rappresentati dal nuovo Trakker e dall’Iveco Astra HD9,fino leggeri della gamma Daily, nelle versioni cabinato e mini-bus. L’Hi-Way in mostra a Johannesburg eraequipaggiato con un Cursor 13 da 500 Cv.Montava inoltre, come sui modelli europei, ilsistema telematico Iveconnect con schermotouchscreen da sette pollici. Debutto sudafri-cano anche per il nuovo Trakker, espostonelle versioni trattore e cabinato 6x4, conmotorizzazione Cursor 13. Il sei cilindri inlinea di FPT Industrial è proposto sui cavacantiere con tarature di 380 Cv e 420 Cv conturbo a geometria fissa e da 440 Cv con tur-

Un roadshow di 11 milachilometri in

sei paesi africaniper promuoverela sicurezza su strada

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Nella pagina a fianco, ilcambio automatico ZFEcoLife, proposto da IvecoBus in abbinamento con lemotorizzazioni Tector 7 eCursor 9. Sopra, unospaccato del cambio

cambio ZF EcoLife per autobus sono ravvicina-ti tra loro ma presentano anche un'ampia aper-tura complessiva pari a 12,6. In questo modo, ilmotore può essere utilizzato a bassi regimi inqualsiasi condizione d'esercizio. Il programmadi gestione dei cambi marcia TopoDyn Life diserie anticipa il più possibile il passaggio a unrapporto superiore, in funzione della topografiadel percorso e del carico trasportato. Ciò, inpratica, riduce sensibilmente i livelli sonori,soprattutto in fase di accelerazione dopo unafermata. Già nel 2010 uno studio condotto daZF insieme all'Università della Tecnologia diPozna� aveva dimostrato unariduzione della rumorosità dicirca 5 dB(A). Questo risultatoè stato confermato da unaricerca del 2011 della Dekra,che ha certificato un abbatti-mento delle emissioni sonoreesterne fino a 6,4 dB(A) e finoa 5 dB(A) all’interno dell’autobus, in corrispon-denza dell'ultima fila dei sedili. Il presuppostotecnico di questo risultato sta nel fatto chel’EcoLife dispone, con le sue sei marce, di unarapportatura molto ravvicinata, che riduce alminimo i tempi d’impiego del convertitoreidraulico, molto dispendioso in termini di con-sumi di carburante e caratterizzato da un’eleva-ta rumorosità di funzionamento.

Tutto ciò è confermatoanche dallo studio dellaDekra: in una tipicaaccelerazione del-l’autobus dafermo, ottenutapremendo afondo il pedaledell’accelerato-re, il convertitoreviene escluso giàdopo un tragitto di soli1,5 metri, passando cosìalla trasmissione mecca-nica della coppia. Questacondizione non è solo più effi-ciente, ma consente anche una ridu-zione del numero di giri del motore, che sitraduce in minori consumi e maggiore silenzio-sità di funzionamento. Dal punto di vista dell’ef-ficienza energetica, lo ZF-EcoLife ha fissatonuovi standard di riferimento sin dal suo lanciosul mercato: rispetto all'Ecomat, il modello pre-cedente, l’EcoLife, con il software di controlloTopoDyn Life in funzione dalla topografia delpercorso, abbatte i consumi di carburante deldieci per cento. Alla riduzione dei dispendi digasolio contribuiscono numerosi dettagli tecni-ci, fra cui anche la gestione mirata della pompaidraulica interna alla scatola cambio, che mettea disposizione l'intera potenza solo in condizio-ni di marcia a pieno carico. Il software di con-trollo commuta il cambio in posizione di follenon solo durante le soste dell’autobus in corri-spondenza delle fermate, ma già in fase di avvi-cinamento a partire dalla velocità di 12 km l’ora(funzione AIS). In questo modo, s’impedisce ilfunzionamento conflittuale del motore e del-l’impianto frenante, a scapito dei consumi. Conil software di comando TopoDyn Life, sviluppa-to appositamente per l’EcoLife, il cambio adat-ta la caratteristica di innesto al profilo altimetri-co del percorso durante la marcia. Il calcolo dei

punti d'innesto avviene consi-derando la topografia, i valoriistantanei di accelerazione ecarico, come pure le resisten-ze all'avanzamento variabililegate alla conformazione delmanto stradale o all'angolodei curvatura. Nelle applica-

zioni urbane, TopoDyn Life seleziona automati-camente la caratteristica d'innesto più econo-mica dal punto di vista dei consumi. Se il percorso diventa più ripido, il softwareadatta continuamente la scelta dei punti d'inne-sto all’angolo di salita. In questo modo, il moto-re lavora in condizioni ideali, ovvero più econo-miche, indipendentemente dall’andamento alti-metrico del percorso.

Il softwareTopoDynLife regola

autonomamentei cambi marcia

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Il cambio ZF EcoLife, che Iveco Bus offresui propri autobus in abbinamento con lemotorizzazioni Tector 7 e Cursor 9,rende il trasporto passeggeri più econo-mico e silenzioso. Grazie alla nuova strut-tura interna a sei rapporti e al program-ma di gestione dei passaggi marcia

TopoDyn Life è possibile, infatti, mantenerebasso il valore medio del regime del motore,riducendo così la rumorosità e i consumi dicarburante nelle applicazioni urbane rispetto aun cambio automatico tradizionale.Silenziosità, consumi contenuti e, ovviamente,basse emissioni sono aspetti fondamentali per-ché i bus urbani vengano accettati come alter-nativa al trasporto individuale. I sei rapporti del

prodotto<CAMBIO AUTOMATICO ZF ECOLIFE

Con l’automatico a sei rapporti ZF EcoLife abbinato al programma di gestione dei passaggi marciaTopoDyn Life diminuiscono la rumorosità e i consumi di gasolio degli autobus

SILENZIOSOE RISPARMIOSO

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SE.MI.DA – sono veicoli funzionali di elevatolivello qualitativo, che hanno soddisfatto e sod-disfano appieno le nostre esigenze di noleg-giatori a breve e a lungo termine. L’affidabilitàdei mezzi ci permette di utilizzarli a lungosenza nessun problema anche in condizioni dilavoro gravose, ben oltre il periodo di garanziastandard o quello esteso scelto per alcunimodelli. E poi, conta il rapporto consolidatonegli anni con il personale della concessiona-ria Iveco di riferimento, la Primosole, che cisegue a tutto tondo: dalla scelta del mezzo piùadatto al post-vendita, all’assistenza e allagestione degli aspetti amministrativi. Quello del service, in particolare, è uno deglielementi chiave nell’attività di rent, poiché inostri clienti operano anche al di fuori dellaSicilia. In quest’ottica, la capillarità della reteIveco in tutta Italia costituisce sicuramente unplus”. Avete intenzione di espandere il parcoveicoli in funzione di un incremento dell’attivi-tà di noleggio?“Certamente – conclude Midili. Lo prova larecente apertura della filiale di Catania, neipressi dell’aeroporto, che si aggiunge alle sedidi Monforte San Giorgio (Messina), Messina,Brolo (ME) e Trapani.

LA CONCESSIONARIALa Primosole Veicoli Industriali nasce nel 1997 dall'unione dei tre conces-sionari Iveco operanti nelle province di Messina e Ragusa. Oggi laPrimosole ha come area di riferimento la Sicilia orientale, con le provincedi Catania, Ragusa, Messina e Siracusa. Offre ai propri clienti quattro strut-ture dedicate all'esposizione dell'intera gamma Iveco, un magazzino ricam-bi, un’officina e una carrozzeria interna, oltre ad una rete di 17 officine auto-rizzate. A Catania si trova la sede principale, situata in posizione strategicasulla statale Catania – Siracusa, a poche centinaia di metri dall'ingresso del-l'autostrada per Palermo e Messina. Questa moderna struttura, che sorgeaccanto alla precedente, si estende su una superficie complessiva di47.000 metri quadri, di cui 5000 metri quadri coperti destinati agli uffici cheospitano le attività commerciali, assistenziali e un magazzino ricambi di1000 metri quadri. La Primosole ha un organico di 30 addetti.

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Quella della AutonoleggiSE.MI.DA è una bella edinamica realtà impren-ditoriale siciliana, foca-lizzata su un settore dibusiness molto impe-gnativo, il noleggio.

Vasta la tipologia dei veicoli proposti in loca-zione, che spazia dalle autoai mezzi commerciali, fino aicamper, alle piattaformeaeree autocarrate e ai pesan-ti stradali. Nel segmento deicommerciali di 3,5 tonnellateè l’Iveco Daily a farla dapadrone, come testimonia larecente fornitura di otto fur-

goni, a ruota singola o con gomme gemella-te, che è andata ad arricchire il parco deimezzi di trasporto della SE.MI.DA costituitoda un centinaio di unità. Nella flotta dellasocietà di rent sono presenti, oltre ai furgonilamierati di serie, molteplici tipologie d’allesti-mento: cassoni fissi o ribaltabili, ribaltabili congru retrocabina, centinati con o senza piatta-

forma caricatrice posteriore,furgonature isotermiche ecelle con gruppi frigo. Perchéle scelte d’acquisto dellasocietà siciliana si sono con-centrate sui Daily? “I Daily – ha spiegato MarcoMidili, Responsabile ammi -nistrativo e socio della

protagonisti<

Una flottadi commercialicon tantetipologie diallestimento

Perché un’azienda di Monforte San Giorgio (Messina)ha scelto gli Iveco Daily per implementare il businessdel noleggio in tutta l’isola puntando sui furgoni diserie e sugli allestimenti specializzati

PER IL RENT CIVUOLEILDAILY

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AUTONOLEGGI SE.MI.DA

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Per far crescere il business del trasporto sugomma bisogna guardare al futuro, puntando suiveicoli Euro VI ultrapuliti, che in alcuni paesieuropei godono di agevolazioni fiscali o di ridu-zioni sui pedaggi autostradali. E’ questa una delleragioni alla base della decisione della Chisped,un’azienda di trasporto di Camisano Vicentino

(Vicenza), di acquistare uno Stralis Hi-Way AS440S48T/P EuroVI, prima dell’entrata in vigore della nuova normativa antinqui-namento nella UE. La Chisped, attiva nel settore del collettamee nei servizi a carico completo, svolge la propria attività dimovimentazione delle merci soprattutto sulle rotte fra l’Italia ela Francia, con qualche puntata verso il centro Europa. Ma,adesso, vuole guardare anche verso l’Austria e la Germania perallargare il portafoglio clienti e, quindi, il proprio giro d’affari.“Lavoriamo in prevalenza lungo gli itinerari fra l’Italia e laFrancia – spiega Luigi Chimento, titolare dell’azienda - e, con ilnuovo Stralis Euro VI, voglia-mo usufruire delle riduzionipreviste Oltralpe dall’Ecotaxe,che dovrebbero aggirarsiattorno al 15 per cento rispet-to ai veicoli con motorizzazio-ni Euro IV. Ma c’è di più. Inun’ottica di crescita azienda-le, puntiamo anche ai merca-ti del centro Europa, con par-ticolare riguardo allaGermania, passando dal -l’Austria. E lì, l’Euro VI fa la dif-ferenza”. Cosa l’ha spinta ascegliere lo Stralis? “Dueragioni: i buoni risultati, in ter-mini di performance e consu-mi, ottenuti con gli StralisEuro V della precedentegenerazione e il rapporto difiducia che si è instaurato conla concessionaria di riferi-mento, la Industrial Cars”.Dove ha visto per la primavolta lo Stralis Hi-Way? “ In

occasione del Transpotec di Verona, quando ho avuto la possi-bilità di mettermi al posto guida”. La Chisped ha attualmenteuna flotta di 12 veicoli Iveco, costituita da 11 Stralis e da unEurocargo, che accumulano percorrenze medie annue di 120-130 mila chilometri. La Industrial Cars è la concessionariaIveco del Gruppo Ceccato, che ha come area di riferimento leprovince di Vicenza, Treviso e, in parte, Padova. La societànasce dall’unione di due concessionarie Iveco del GruppoCeccato: Industrial Cars e Marca Trucks.Le sede legale di Thiene si sviluppa su un’area di 75 mila metriquadri, dei quali 8 mila coperti dove si trovano uffici direziona-li e commerciali, il magazzino ricambi e l’officina. A questastruttura si aggiungono nella provincia di Vicenza le sedi assi-stenziali di Vicenza e Arzignano e nella provincia di Treviso lasede commerciale e assistenziale di Villorba e quella assisten-ziale e il centro usato di Pederobba. La società si avvale attual-mente di 140 collaboratori.

protagonisti<

GIÙ I COSTI CONL’HI-WAY EURO VIUn‘azienda di trasporto di Camisano Vicentino (Vicenza) acquista untrattore Hi-Way Euro VI per incrementare il proprio giro d’affari verso i paesi europei che incentivano l’impiego dei camion super ecologici

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CHISPED TRASPORTIBOX TELEMATICA

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PRODUTTIVA GESTIONE DELLE FLOTTE.

La nuova telematica per i servizi di Fleet Management permette di creare un collegamento diretto tra il veicolo e il gestore della � otta. L'interazione tra guidatore, veicolo e centrale operativa permette di tenere sotto controllo tutti i mezzi, veri� cando in tempo reale: orari di guida, consumo di carburante, posizione GPS e tempi di percorrenza previsti.

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