RIVISTA aprile NOVEMBRE - santuariodibonora · 2020. 5. 4. · del Vescovo S. Ecc. Rev.ma Monsignor...

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LA MADONNA DI BONORA La MADONNA di BONORA Redazione: Sac. Ferruccio Capuccini Direzione, Amministrazione: Santuario Madonna di Bonora - 47834 Montefiore Conca (RN) telefono - fax - sms: 0541.98 00 53 E-mail: [email protected] c.c.p. 14967475 - Spedizione abbonamento postale - mensile - gruppo III - Autorizzazione del Tribunale di Rimini con decreto n. 83 del 1 marzo 1973 Pubblicità inferiore al 40%. Con approvazione ecclesiastica. CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: ANNUO SOSTENITORE Impaginazione: Studio grafico paolino. I manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono - I diritti sono riservati - La rivista è stampata negli stabilimenti SAS, via Alessandro Severo 56 - 00145 Roma e Tip. Artigiana - Rimini. Rivista associata all'Unione Redazionale Mariana UNIONE REDAZIONALE MARIANA Sede: Via Alessandro Severo, 52 00145 Roma Presidente: Domenico Marcucci Vicepresidente: A. Rum N. 9840 Rivista associata all' Unione Stampa Periodica Italiana 2 Rivista Mensile ANNO XXXVI “La Madonna di Bonora” n. 1 Aprile 2008 47834 Montefiore Conca (RN) Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A.” Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n/46) art. 1 comma 2 - DCB Rimini” valida dal 19/02/98 10,00 20,00 URM 27 questa volta la vostra cara rivista si è fatta un po’ desiderare…E non solo un po’! Finalmente eccoci qua con l’orario solare e la comodità di una s.Messa in più la domenica pomeriggio. E’ tornato a trovarci il nostro Vescovo S.E.R.Mons.Francesco Lambiasi e riportiamo il testo ( non rivisto dall’autore) della sua omelia al santuario in occasione del ritiro che anche qui si è svolto dei Volontari del Vangelo (V.d.V.). La diocesi di Rimini ha celebrato la sua assemblea ( “Vogliamo vedere Gesù” Contemplare il suo volto per mostrarlo a tutti) che Sua Eccellenza aveva raccomandato anche alle nostre preghiere , e riportiamo la filiale invocazione conclusiva alla Madonna letta dal nostro Pastore. Potrete ammirare alcune immagini nuove, compresa quella delle 200 ortensie che un devoto pellegrino ( non vogliamo citarne il nome per non togliergli il merito) ha collocato alle cellette ed attorno al santuario per il mese di maggio, realizzando un trionfo che la fotografia non riesce a rendere neanche lontanamente. Sul versante della telecamera invece nessuna novità:il sogno di poter trasmettere tutte le sante messe del santuario in internet anche col sonoro,nonostante ulteriori tentativi non si è ancora realizzato del tutto. Per ora dovrete accontentarvi delle immagini silenziose. Ma non ci diamo per vinti: a costo di dover cambiare l’impianto,speriamo che l’anno prossimo la Madonna di Bonora si possa non solo vedere in tutto il mondo, ma anche sentire. Un “Grazie!” grande grande a tutti voi per l’amore che avete a Maria e quindi,tramite lei,a Gesù, per le offerte che inviate e per la pazienza che mi portate. Arrivederci al santuario! Il Rettore Don Ferruccio Capuccini (segue a pag. 28) In base a quello che ci è stato detto da piccoli, in base a quello che abbiamo letto su Gesù ci siamo fatti una sorta di immagine su di Lui. Leggendo il vangelo con occhi ogni volta nuovi, allora vediamo che lo schema va in frantumi. Per esempio, se noi misuriamo l’immagine che ci portiamo dentro di Gesù, con il brano che abbiamo appena ascoltato, ci viene da dire:” Ma questo Gesù è un Gesù irriconoscibile! Ma non è forse il misericor- diosissimo Gesù quello che, come abbiamo ascoltato all’Alleluia”, “Annunciava il vangelo del regno e guariva ogni infermità nel popolo”? Colui che si commuoveva a vedere i piccoli, i poveri, gli ammalati, gli esclusi, che era sempre pronto lì a soccorrerli e a guarirli? Invece abbiamo sentito come tratta quella povera donna Cananea… Dunque lei vive in territorio pagano, ma è Gesù che sconfina quella volta ed arriva a toccare quelle terre. Ed ecco questa donna. E’ una donna che non crede nel Dio di Israele… Però quello che le è stato detto di questo misterioso personaggio che viene da Nazaret è sufficiente per far scattare in lei un interrogativo: “Che non sia lui il possibile guaritore di mia figlia?” Ed invece abbiamo sentito. “Ma egli non le rivolse neppure una parola”. La cosa si aggrava quando intervengono i discepoli e fanno le solite raccomandazioni al Signore se non altro per togliersela di torno: “Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!” Egli rispose “non sono stato madato se non alle pecore perdute della casa di Israele…” Gesù, sei forse anche tu… “Gesù, sei forse anche tu … Razzista? Che colpa ne hanno questi poveretti se vivono fuori dalla casa di Israele, se sono nati là, se non hanno incontrato il Dio di Israele? Ma ecco il terzo atto di questo scontro-incontro tra Gesù e quella poveretta: “Ma quella si avvicinò” cioè questa donna sa che quel messia, quel maestro, quell’uomo buono, chissà lei come lo dovrebbe chiamare… Ha qualche cosa da dirle ha qualche cosa da darle e se parla così non è perché lui creda a quei pregiudizi della gente, dell’opinione pubblica! Allora ella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui dicendo: “Signore, aiutami! Ed ecco l’ultimo atto di questo brano: “Egli rispose: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Perché gli ebrei allora pensavano proprio così: che loro erano i figli, tutti gli altri erano chiamati: “cani”. Qui Gesù, potremmo dire, non ha il coraggio di usare quel termine così dispregiativo e parla di “cagnolini”, un vezzeggiativo che vorrebbe un po’attenuare questo senso di distanza e di disprezzo nei confronti di questi stranieri pagani. La donna ancora una volta non si arrende, sembra davvero una sfida reciproca tra Gesù e questa poveretta: “E’ vero, Signore disse la donna - eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Come a dire: “Bene! Almeno trattaci da cagnolini, almeno qualche briciola della tua potenza, della tua misericordia, tu la devi riservare per mia figlia”! Ed ecco allora come si conclude la cosa: “Allora Gesù le replicò: “Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri”: E da quell’istante sua figlia fu guarita. Grande è la tua fede! Se noi riandiamo con la memoria al vangelo di domenica scorsa, non so se lo ricordiate, era il vangelo di Gesù che di notte cammina sulle acque, va incontro ai suoi discepoli che hanno paura e dicono “E’ un fantasma”! E Gesù li rassicura: “Sono io”! Ed allora Pietro: “Signore, se sei tu, , comandami di venire verso di te sulle acque”. Ed egli gli disse: “Vieni”. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma vedendo che il vento era forte, si impaurì e, cominciando ad affogare, gridò: “Signore, salvami!”. E subito Gesù tese la sua mano, lo afferrò e gli disse. “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Dunque domenica scorsa Gesù rimproverava Pietro per la sua poca fede, oggi invece esalta questa donna di Canaan dicendo: “Donna grande è la tua fede!”. Quand’è che allora la fede è grande? E quand’è che la fede è poca, è piccola e povera? La fede è piccola, come nel caso di Pietro, quando non riesce a superare la paura. La fede è grande quando risponde a questa provocazione del Signore. Il quale, nei nostri confronti alza, per dire, così sempre di più l’asticella in mdo che noi riusciamo ad andare più in alto, a fare un salto sempre più in alto, per abbandonarci a lui. E’ una vera e propria sfida d’amore, se noi, fratelli e sorelle, prendessimo le cose così. Quando le cose diciamo “Vanno storte”, se le vedessimo invece come una provocazione del Signore a fare un salto di fede? Questa mattina, dopo aver celebrato nella parrocchia della “Resurrezione”, sono andato a trovare una donna, una mamma, ed ho detto a lei queste parole del vangelo: “Donna, davvero grande è la tua fede!”. E’ una mamma che dopo aver perso il suo bambino più piccolo di 12 anni per un incidente stradale, qualche anno dopo, il figlio maggiore, a causa di un overdose è stato trovato in fin di vita. E’ stato lasciato dal compagno, dai compagni, e quando l’ambulanza è potuta intervenire ormai era troppo tardi. Il danno al cervello Omelia del Vescovo S. Ecc. Rev.ma Monsignor Francesco Lambiasi al Santuario della Madonna di Bonora Domenica 17 agosto 2008-10-30 Si commenta il vangelo della donna Cananea (Matteo 15,21-28) (Il testo non è stato rivisto dall’Autore)

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LA

MADONNA DI BONORA

La MADONNA di BONORA

Redazione:Sac. Ferruccio CapucciniDirezione, Amministrazione:Santuario Madonna di Bonora -47834 Montefiore Conca (RN)telefono - fax - sms: 0541.98 00 53E-mail: [email protected]. 14967475 - Spedizioneabbonamento postale - mensile -gruppo III - Autorizzazione delTribunale di Rimini con decreton. 83 del 1 marzo 1973

Pubblicità inferiore al 40%.Con approvazione ecclesiastica.

CONDIZIONI DI ABBONAMENTO:ANNUOSOSTENITORE

Impaginazione:Studio grafico paolino.I manoscritti e fotografie anche senon pubblicati non si restituiscono - I diritti sono riservati - La rivista èstampata negli stabilimenti SAS, viaAlessandro Severo 56 - 00145 Romae Tip. Artigiana - Rimini.

Rivista associataall'Unione Redazionale

Mariana

UNIONEREDAZIONALEMARIANA

Sede: Via Alessandro Severo, 5200145 Roma

Presidente: Domenico MarcucciVicepresidente: A. Rum

N. 9840Rivista associata all'

Unione StampaPeriodica Italiana

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Rivista Mensile ANNO XXXVI“La Madonna di Bonora”n. 1 Aprile 200847834 Montefiore Conca (RN)Tariffa Associazioni Senza Finidi Lucro: “Poste Italiane S.p.A.”Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv.i n L . 2 7 / 0 2 / 2 0 0 4 n / 4 6 )art. 1 comma 2 - DCB Rimini”valida dal 19/02/98

10,0020,00

URM

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questa volta la vostra cara rivista si è fatta un po’ desiderare…E non solo un po’!Finalmente eccoci qua con l’orario solare e la comodità di una s.Messa in più la domenicapomeriggio. E’ tornato a trovarci il nostro Vescovo S.E.R.Mons.Francesco Lambiasi eriportiamo il testo ( non rivisto dall’autore) della sua omelia al santuario in occasione delritiro che anche qui si è svolto dei Volontari del Vangelo (V.d.V.). La diocesi di Rimini hacelebrato la sua assemblea( “Vogliamo vedere Gesù” Contemplare il suo volto per mostrarlo a tutti) che Sua Eccellenzaaveva raccomandato anche alle nostre preghiere , e riportiamo la filiale invocazioneconclusiva alla Madonna letta dal nostro Pastore. Potrete ammirare alcune immagini nuove,compresa quella delle 200 ortensie che un devoto pellegrino ( non vogliamo citarne il nomeper non togliergli il merito) ha collocato alle cellette ed attorno al santuario per il mesedi maggio, realizzando un trionfo che la fotografia non riesce a rendere neanche lontanamente.Sul versante della telecamera invece nessuna novità:il sogno di poter trasmettere tutte lesante messe del santuario in internet anche col sonoro,nonostante ulteriori tentativi non siè ancora realizzato del tutto. Per ora dovrete accontentarvi delle immagini silenziose. Manon ci diamo per vinti: a costo di dover cambiare l’impianto,speriamo che l’anno prossimola Madonna di Bonora si possa non solo vedere in tutto il mondo, ma anche sentire. Un“Grazie!” grande grande a tutti voi per l’amore che avete a Maria e quindi,tramite lei,aGesù, per le offerte che inviate e per la pazienza che mi portate. Arrivederci al santuario!

Il Rettore Don Ferruccio Capuccini

(segue a pag. 28)

In base a quello che ciè stato detto da piccoli, inbase a quello che abbiamoletto su Gesù ci siamofa t t i una so r ta d iimmagine su di Lui.

Leggendo il vangelocon occhi ogni voltanuovi, allora vediamo chelo schema va in frantumi.

Per esempio, se noimisuriamo l’immagineche ci portiamo dentro diGesù, con il brano chea b b i a m o a p p e n aascoltato, ci viene dadire:”

Ma questo Gesù è unGesù irriconoscibile! Manon è forse il misericor-diosissimo Gesù quelloche, come abbiamoascoltato all’Alleluia”,

“Annunciava il vangelodel regno e guariva ogniinfermità nel popolo”?Colui che si commuovevaa vedere i piccoli, i poveri,gli ammalati, gli esclusi,che era sempre pronto lìa soccorrerli e a guarirli?Invece abbiamo sentitocome tratta quella poveradonna Cananea…

Dunque lei vive interritorio pagano, ma èGesù che sconfina quellavolta ed arriva a toccarequelle terre. Ed eccoquesta donna. E’ unadonna che non crede nelDio di Israele…

Però quello che le èstato detto di questomisterioso personaggioche viene da Nazaret è

sufficiente per far scattarein lei un interrogativo:“Che non sia lui ilpossibile guaritore di miafig l ia?” Ed inveceabbiamo sentito. “Ma eglinon le rivolse neppure unaparola”. La cosa sia g g r a v a q u a n d ointervengono i discepolie fa n n o l e s o l i t eraccomandazioni alSignore se non altro pertogliersela di torno:“Esaudiscila, perché civiene dietro gridando!”Egli rispose “non sonostato madato se non allepecore perdute della casadi Israele…”Gesù, sei forse anche tu…“Gesù, sei forse anche tu… Razzista? Che colpa

ne hanno questi poveretti sevivono fuori dalla casa di Israele,se sono nati là, se non hannoincontrato il Dio di Israele?Ma ecco il terzo atto di questoscontro-incontro tra Gesù e quellapoveretta: “Ma quella si avvicinò”cioè questa donna sa che quelmessia, quel maestro, quell’uomobuono, chissà lei come lodovrebbe chiamare… Ha qualchecosa da dirle ha qualche cosa dadarle e se parla così non è perchélui creda a quei pregiudizi dellagente, dell’opinione pubblica!Allora ella si avvicinò e si prostròdinanzi a lui dicendo: “Signore,aiutami! Ed ecco l’ultimo atto diquesto brano: “Egli rispose: “Nonè bene prendere il pane dei figlie gettarlo ai cagnolini”. Perchégli ebrei allora pensavano propriocosì: che loro erano i figli, tuttigli altri erano chiamati: “cani”.Qui Gesù, potremmo dire, nonha il coraggio di usare queltermine così dispregiativo e parladi “cagnolini”, un vezzeggiativoche vorrebbe un po’attenuarequesto senso di distanza e didisprezzo nei confronti di questistranieri pagani. La donna ancorauna volta non si arrende, sembradavvero una sfida reciproca traGesù e questa poveretta: “E’ vero,Signore disse la donna - eppurei cagnolini mangiano le bricioleche cadono dalla tavola dei loropadroni”. Come a dire: “Bene!Almeno trattaci da cagnolini,almeno qualche briciola della tuapotenza, della tua misericordia,tu la devi riservare per mia figlia”!Ed ecco allora come si concludela cosa: “Allora Gesù le replicò:“Donna, grande è la tua fede!Avvenga per te come desideri”:E da quell’istante sua figlia fuguarita.

Grande è la tua fede! Se noiriandiamo con la memoria alvangelo di domenica scorsa, nonso se lo ricordiate, era il vangelodi Gesù che di notte camminasulle acque, va incontro ai suoidiscepoli che hanno paura edicono “E’ un fantasma”! E Gesùli rassicura: “Sono io”! Ed alloraPietro: “Signore, se sei tu, ,comandami di venire verso di tesulle acque”. Ed egli gli disse:“Vieni”. Pietro scese dalla barca,si mise a camminare sulle acquee andò verso Gesù. Ma vedendoche il vento era forte, si impaurìe, cominciando ad affogare, gridò:“Signore, salvami!”. E subitoGesù tese la sua mano, lo afferròe gli disse. “Uomo di poca fede,perché hai dubitato?”. Dunqued o m e n i c a s c o r s a G e s ùrimproverava Pietro per la suapoca fede, oggi invece esaltaquesta donna di Canaan dicendo:“Donna grande è la tua fede!”.Quand’è che allora la fede ègrande? E quand’è che la fede època, è piccola e povera? La fedeè piccola, come nel caso di Pietro,quando non riesce a superare lapaura.

La fede è grande quando rispondea questa provocazione delSignore. Il quale, nei nostriconfronti alza, per dire, cosìsempre di più l’asticella in mdoche noi riusciamo ad andare piùin alto, a fare un salto sempre piùin alto, per abbandonarci a lui. E’una vera e propria sfida d’amore,se noi, fratelli e sorelle,prendessimo le cose così. Quandole cose diciamo “Vanno storte”,se le vedessimo invece come unaprovocazione del Signore a fareun salto di fede?Questa mattina, dopo avercelebrato nella parrocchia della“Resurrezione”, sono andato atrovare una donna, una mamma,ed ho detto a lei queste parole delvangelo: “Donna, davvero grandeè la tua fede!”. E’ una mammache dopo aver perso il suobambino più piccolo di 12 anniper un incidente stradale, qualcheanno dopo, il figlio maggiore, acausa di un overdose è statotrovato in fin di vita. E’ statolasciato dal compagno, daicompagni, e quando l’ambulanzaè potuta intervenire ormai eratroppo tardi. Il danno al cervello

Omeliadel Vescovo S. Ecc. Rev.ma Monsignor Francesco Lambiasi

al Santuario della Madonna di BonoraDomenica 17 agosto 2008-10-30

Si commenta il vangelo della donna Cananea (Matteo 15,21-28)(Il testo non è stato rivisto dall’Autore)

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Rivista Mensile ANNO XXXVI - “La Madonna di Bonora” n. 2 Novembre 2008 - 47834 Montefiore Conca (RN)Direttore responsabile Sac. Emilio Maresi - Direzione, Redazione, Amministrazione: Santuario di Bonora

Autorizzazione del Tribunale di Rimini Dec. 83 del 1.3.1973 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n/46) - art. 1 comma 2 - DCB Rimini” valida dal 19/02/98

LA MADONNA DI BONORA

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era irreparabile. I medici hannodetto a questa povera mamma ea suo marito, al papà di questoragazzo: “Non sappiamo cosaaugurarti”. Lei ha detto: “Questoè mio figlio, se voi dite che nonc’è più nulla da fare io me lo portoa casa”. Sono 9 anni che questogiovane è in coma vegetativo. Midiceva questa mamma: “Ecco,per me è come avere a casa Gesù.La mia vita è cambiata, ed io sonodavvero una donna felice. Sedovessi rinascere non cambiereiuna virgola, perché Don Oreste(e indicava la foto di Don OresteBenzi) mi ha aiutato a fare questascoperta: che mio figlio è unpovero crocifisso. E da alloravedo dei progressi lenti, ma veri.Perché prima, fino a qualche annofa, aveva sempre gli occhisbarrati; adesso come vede, midiceva, li può muovere. Io soquando mio figlio sta bene. Edadesso so che lui è sereno”. Leiriesce a comunicare, con questaaffermazione, l’amore. Donnadavvero grande è la tua fede. IlSignore ci invita fratelli e sorellea vivere la vita così, a interpretarla

così. In questo Maria ciè davvero maestra perchéogni volta che lei si èsentita come sfidata dalS i g n o r e c h escommetteva, continuavaa scommettere sulla suafede, Maria non hadeluso il Signore. Harisposto con una fedesempre più grande! CheMaria davvero ci aiuti,nei vari tornanti delnostro cammino terreno,a rispondere così alSignore: non con unaf e d e p i c c o l a ec o n t i n u a m e n t eminacciata dalle tantepaure che ci assillano; ma conuna fede, per quanto piccola,limpida e disponibile a cresceregrazie alla fiducia che il Signorecontinua ad avere nei nostriconfronti.

Al termine dell’Assemblea diocesana, ilnostro vescovo Francesco, ha affidatotutto alla Madonna con questainvocazione:

Maria,piccola grande Maria,aiutaci Tu a non aver paura di Dio.Accendi in noi il desideriodi donarci al Figlio tuo,totalmente, semplicemente,lietamente,senza calcoli e senza sconti.Maria,mite audace Maria,datti da fare:prendi Tu la nostra povera vitae riconsegnacela trasfiguratanel capolavoro dell’immaginedi tuo Figlio.Maria,tenera forte Maria,dài,facci almeno intravedere,tra le penombre e le fitte nebbiedel nostro pellegrinaggio,il Volto di Gesù,il frutto benedetto del tuo grembo,e aiutaci a mostrarlo a tutti,fino a quando lo vedremo anche noi,faccia a faccia,dopo questo esilio terreno.E sarà gioia senza fine…Grazie a Te,o dolce Vergine Maria!