RITORNO ALLA VITA E ANTISEMISTISMO CONTEMPORANEO · Shoah, che includono programmi multimediali,...

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SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI DOPO LA SHOAH RITORNO ALLA VITA E ANTISEMISTISMO CONTEMPORANEO GIOVEDÌ 17 MARZO 2016, ORE 9.00 MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO PIAZZA E.J. SAFRA, 1 - GIÀ VIA FERRANTE APORTI, 3 M A T E R I A L E D I D A T T I C O 1

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SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI

DOPO LA SHOAHRITORNO ALLA VITA E ANTISEMISTISMO CONTEMPORANEO

GIOVEDÌ 17 MARZO 2016, ORE 9.00MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANOPIAZZA E.J. SAFRA, 1 - GIÀ VIA FERRANTE APORTI, 3

M A T E R I A L E D I D A T T I C O

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A tutti gli insegnanti verrà rilasciato un certifi cato di partecipazione valido come attività formativa di aggiornamento.

Con il patrocinio di O.P.P.I. ente accreditato presso il M.I.U.R. - Decreto 8.6.2005.

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI

DOPO LA SHOAHRITORNO ALLA VITA E ANTISEMISTISMO CONTEMPORANEO

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GIOVEDÌ 17 MARZO 2016, ORE 9.00MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANOPIAZZA E.J. SAFRA, 1 - GIÀ VIA FERRANTE APORTI, 3

I S C R I Z I O N I - www.figlidellashoah.org / I N FO R M A Z I O N I - [email protected]

CON IL PATROCINIO DICON IL CONTRIBUTO DI

8.30 Registrazione partecipanti

9.00 Saluti

9.1 5 Il ritorno alla vita dopo la Shoah: 1a parte

Iael Nidam-Orvieto, Direttrice dell’Istituto Internazionale di Ricerca Yad Vashem

10.15 Discussione

10.30 L’uso delle testimonianze fi lmate di Yad Vashem - Yiftach Ashkenazy, Yad Vashem

11.30 Il ritorno alla vita dopo la Shoah: 2a parte

Iael Nidam-Orvieto, Direttrice dell’Istituto Internazionale di Ricerca Yad Vashem

13.00 Pausa pranzo e visita al Memoriale della Shoah

14.00 Antisemitismo contemporaneo - Maurizio Molinari, Direttore de La Stampa

15.00 Scuola secondaria di I grado: presentazione di un progetto didattico - Patrizia Biagi, insegnante

15.30 Scuola secondaria di II grado: presentazione di un progetto didattico - Marco Maggi, insegnante

16.00 Conclusioni

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“Ci chiediamo cosa succederà alla Memoria della Shoah quando scomparirà anche l’ultimo Sopravvissuto:

i suoi Figli saranno qui per continuare a testimoniare”

Elie Wiesel, Boston 1998

In occasione della costituzione dell’Associazione Figli della Shoah

ASSOCIAZIONE FIGLI DELLA SHOAH

Costituita nel 1998, l’Associazione Figli della Shoah è formata da Ebrei sopravvissuti alla deportazione, familiari e

simpatizzanti che si impegnano affi nché non venga dimenticato l’orrore della Shoah e lo sterminio di sei milioni di esseri

umani, annientati sia fi sicamente che psicologicamente per la sola colpa di esistere.

Le molte iniziative a favore della sensibilizzazione dell’opinione pubblica e soprattutto dei giovani, hanno portato

l’Associazione ad avere un ruolo e una risonanza nazionale.

L’Associazione Figli della Shoah ha contribuito, fi n dalla sua fondazione, alla campagna di sensibilizzazione per

l’approvazione della Legge che ha stabilito nella giornata del 27 gennaio la data annuale celebrativa del Giorno della

Memoria a partire dal 2001.

Il 7 dicembre 2011 l’Associazione è stata insignita del prestigioso attestato di Civica Benemerenza nell’ambito

dell’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano e il 12 marzo 2014 del Premio Isimbardi della Provincia di Milano.

MOSTRE ITINERANTI- Destinazione Auschwitz

- Shoah: l’infanzia rubata

- Viaggio nella Memoria Binario 21

- Gli Ebrei sotto il Regno Sabaud0: Combattenti, Resistenza, Shoah

Le Mostre distribuite gratuitamente ad Enti e Istituzioni su tutto il territorio nazionale sono visitate ogni anno da migliaia

di cittadini e studenti italiani.

KIT DIDATTICI- Tra Storia e Memoria: la Shoah spiegata ai ragazzi

- Viaggio nella Memoria

I kit multimediali di approfondimento vengono distribuiti gratuitamente in tutta Italia per supportare l’attività didattica

dei docenti.

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GIORNO DELLA MEMORIACoordinamento a cura dell’Associazione dell’organizzazione delle cerimonie commemorative del Giorno della Memoria in

numerose città italiane.

INCONTRI DEGLI STUDENTI CON I SOPRAVVISSUTIOgni anno, l’Associazione Figli della Shoah organizza incontri per migliaia di studenti con i Sopravvissuti.

SEMINARI DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTINel corso degli anni, i seminari dell’Associazione, toccando tematiche diverse, richiamano la partecipazione di esperti

nazionali internazionali e la collaborazione con Università italiane e Istituti storici quali Fondazione CDEC, Istituto Yad

Vashem, Fondazione Anne Frank e il Memorial de la Shoah di Parigi.

Essi offrono al pubblico partecipante diversi momenti di approfondimento e di confronto presentando interessanti spunti

didattici per un corretto insegnamento della Shoah in classe.

MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANOSocio fondatore della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, l’Associazione Figli della Shoah organizza e svolge le

visite guidate rivolte alle scolaresche e alla cittadinanza.

- Esposizione al Memoriale della Mostra Itinerante Viaggio nella Memoria - Binario 21 realizzata dall’Associazione

Figli della Shoah.

- Dal mese di settembre ad oggi più di 40.000 visitatori, tra studenti e pubblico privato hanno potuto visitare il

Memoriale della Shoah di Milano.

SEDI DI VERONA E VENEZIALe sedi dell’Associazione Figli della Shoah di Venezia e Verona, si occupano instancabilmente di organizzare incontri con

i Testimoni , dibattiti e seminari di aggiornamento per studenti e docenti.

A Verona ogni anno, per il Giorno della Memoria, l’Associazione Figli della Shoah espone in Piazza Bra il carro ferroviario

utilizzato per le deportazioni.

SITO WEBIl sito web dell’Associazione Figli della Shoah www.fi glidellashoah.org permette al pubblico utente di essere aggiornato

sulle varie attività proposte e di potersi iscrivere alle iniziative dell’Associazione.

Per sostenere le attività dell’Associazione Figli della Shoah

C/C BANCARIO IBAN IT 68 L0623009486000063587345

C/C POSTALE IBAN IT 56 G0760101600001031487331

via Sally Mayer 4/6 - 20146 Milano | Tel./Fax 02 4152149 | info@fi glidellashoah.org

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YAD VASHEM The Holocaust Martyrs’ and Heroes’ Remembrance Authority The International School for Holocaust Studies

ICHEIC Humanitarian Fund

The ICHEIC Program for Holocaust Education in Europe

Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, è stato istituito nel 1953 con un atto del Parlamento Israeliano. Ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime per mezzo dei suoi archivi, della biblioteca, della Scuola e dei musei. Ha inoltre il compito di ricordare i Giusti fra le Nazioni, che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah.

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah è stata inaugurata nel 1993. Situata nella parte nuova del complesso museale, contiene diciassette classi multimediali, un centro multimedia, un centro pedagogico ed un auditorio. Lo staff della Scuola è composto da oltre duecento educatori ed altri professionisti così che sia possibile integrare la ricerca accademica con le necessità pedagogiche. In aggiunta al lavoro locale con studenti ed insegnanti israeliani, la Scuola organizza seminari internazionali per educatori in lingue diverse, sia a Yad Vashem che all’estero. Altro aspetto fondamentale del lavoro della Scuola è lo sviluppo di materiale educativo e di unità didattiche sulla Shoah, che includono programmi multimediali, mappe, libri, film e materiali internet.

Il lavoro di molti anni con educatori provenienti da ogni parte del mondo ha portato alla formazione di una filosofia educativa, un approccio metodologico dell’ insegnamento della Shoah che sia interdisciplinare ed appropriato alle diverse fasce d’eta’. Tale filosofia deriva dalla consapevolezza che le questioni e le riflessioni poste dalla Shoah, siano argomenti rilevanti per il mondo contemporaneo, e per questo pongono gli educatori di fronte al difficile problema di studiare ed insegnare la Shoah espandendo i confini al di là della Storia.

I Giusti fra le Nazioni

Negli anni ’60 Yad Vashem iniziò un progetto mondiale per assegnare il titolo di “Giusti fra le Nazioni” ai non ebrei che rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei durante la Shoah agendo disinteressatamente. A tale scopo Yad Vashem istituì una commissione guidata da un membro della Corte Suprema Israeliana, la cui responsabilità è di assegnare il titolo. Questo è l’unico progetto al mondo che , usando criteri stabiliti, onora le persone che salvarono ebrei durante la Shoah.

GIORNO DELLA MEMORIAYad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, è stato istituito nel 1953 con un atto del Parlamento Israeliano.

Ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria

di ognuna delle sei milioni di vittime per mezzo dei suoi archivi, della biblioteca, della Scuola e dei musei. Ha inoltre il

compito di ricordare i Giusti fra le Nazioni, che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah.

LA SCUOLA INTERNAZIONALE PER GLI STUDI DELLA SHOAH La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah è stata inaugurata nel 1993. Situata nella parte nuova del complesso

museale, contiene diciassette classi multimediali, un centro multimedia, un centro pedagogico ed un auditorio. Lo staff

della Scuola è composto da oltre duecento educatori ed altri professionisti così che sia possibile integrare la ricerca

accademica con le necessità pedagogiche. In aggiunta al lavoro locale con studenti ed insegnanti israeliani, la Scuola

organizza seminari internazionali per educatori in lingue diverse, sia a Yad Vashem che all’estero. Altro aspetto

fondamentale del lavoro della Scuola è lo sviluppo di materiale educativo e di unità didattiche sulla Shoah, che includono

programmi multimediali, mappe, libri, fi lm e materiali internet.

Il lavoro di molti anni con educatori provenienti da ogni parte del mondo ha portato alla formazione di una fi losofi a

educativa, un approccio metodologico dell’ insegnamento della Shoah che sia interdisciplinare ed appropriato alle diverse

fasce d’eta’. Tale fi losofi a deriva dalla consapevolezza che le questioni e le rifl essioni poste dalla Shoah, siano argomenti

rilevanti per il mondo contemporaneo, e per questo pongono gli educatori di fronte al diffi cile problema di studiare ed

insegnare la Shoah espandendo i confi ni al di là della Storia.

I GIUSTI FRA LE NAZIONI Negli anni ’60 Yad Vashem iniziò un progetto mondiale per assegnare il titolo di “Giusti fra le Nazioni” ai non ebrei che

rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei durante la Shoah agendo disinteressatamente. A tale scopo Yad Vashem

istituì una commissione guidata da un membro della Corte Suprema Israeliana, la cui responsabilità è di assegnare il

titolo. Questo è l’unico progetto al mondo che , usando criteri stabiliti, onora le persone che salvarono ebrei durante la

Shoah.

L’assegnazione del titolo dei Giusti e gli alberi piantati nel Viale dei Giusti fra le Nazioni hanno ricevuto attenzione

mondiale e lo stesso concetto di “Giusto fra le Nazioni” è diventato un simbolo importante ed universale.

IL ‘DESK ITALIA’ A YAD VASHEM Con la creazione del Dipartimento Europeo nella Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah a Yad Vashem, nel marzo

del 2005, è stato creato il ‘Desk Italia’ cui scopo è quello di promuovere progetti educativi per l’Italia.

Già nell’anno 2000 è stato organizzato il primo seminario dedicato ai docenti italiani; l’importante esperienza è stata

ripetuta nel Settembre 2005 ( in collaborazione col MIUR), nel Gennaio 2007 , nel Gennaio 2009 , nel Gennaio 2010 e ,

ancora in collaborazione col MIUR, nell’Agosto-Settembre 2010.

In questi anni abbiamo collaborato e continuiamo a collaborare in Italia con l’Associazione Figli della Shoah, l’Istituto

Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, la Fondazione CDEC, il MIUR, l’Uffi cio Scolastico della

Lombardia, il comune di Rimini, l’Istituto Tecnico Luca Pacioli a Crema.

Yad Vashem è pronto e desideroso di mettere a disposizione degli insegnanti italiani la sua esperienza nel campo della

didattica della Shoah, con l’auspicio di poter continuare a collaborare con i docenti nel loro importante lavoro con le

nuove generazioni in Italia.

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L’APPROCCIO METODOLOGICO DI YAD VASHEM PER L’INSEGNAMENTO DELLA SHOAHdi Shulamit Imber

LA CENTRALITÀ DELL’ESSERE UMANOIl nostro approccio educativo pone al centro l’essere umano, l’individuo, per comprendere gli avvenimenti storici.

Affrontare il tema della Shoah non signifi ca solo studiare questo fenomeno in quanto sterminio di massa, frutto della

politica nazista, mera statistica delle vittime o come il susseguirsi di eventi storici, politici e militari. Implica invece lo

sforzo di comprendere l’animo umano e le modalità con le quali esso ha affrontato le diverse situazioni ed i diffi cili

dilemmi etici di quei terribili anni. La storia della Shoah è soprattutto una storia umana, che parla di uomini. Qualsiasi

dibattito sulle sue vittime, sui suoi perpetratori o su coloro che stettero a guardare, deve cercare di comprendere e

conoscere la psicologia degli esseri umani coinvolti. La conoscenza e l’incontro degli studenti con le persone “semplici”

che erano presenti agli eventi della Shoah, la loro vita quotidiana e la loro realta’, deve servire da fondamento per un

lavoro didattico migliore e più signifi cativo.

Deve essere rivolta una maggiore attenzione non solo agli eroi della Resistenza o a coloro che perpetrarono quegli atroci

crimini e violenze, ma è di grande importanza ricordare e cercare di comprendere le diffi coltà e i dilemmi di coloro di cui

abbiamo perso i nomi, oltre che le vita. Solo in questo modo è possibile creare un’intima relazione tra gli studenti e il tema

della Shoah, cominciando a discernere le affi nità e le differenze che esistono tra il periodo attuale e quello della Shoah.

Esaminare i vari bivi davanti ai quali si trovarono ebrei, tedeschi e chi stette a guardare senza intervenire, i dilemmi e

le sfi de che dovettero affrontare, permette al processo educativo di passare da una particolare situazione storica alla

capacita’ di ascoltare la voce umana universale. Arricchire la storia con volti umani, capendo la complessità dell’animo

umano, è di grande aiuto nel prevenire il pericolo di banalizzazione dell’argomento e di farlo diventare un argomento

monodimensionale. Queste sono le premesse di tutto il nostro lavoro educativo e pedagogico.

DIALOGO INTERCULTURALEGli storici puntano oggigiorno all’aspetto narrativo della storiografi a di un passato aperto ad una serie di interpretazioni e

conoscenze infl uenzate in parte dalla prospettiva di chi narra l’evento. La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah

utilizza queste cognizioni nel concepimento del suo lavoro pedagogico ed educativo. La piena consapevolezza di questi

processi e dei numerosi aspetti da cui la memoria della Shoah è costituita, è tra i fattori che caratterizzano il nostro lavoro

e che permette di instaurare un prezioso dialogo tra gli educatori e gli insegnanti nei vari paesi

Crediamo che la comprensione di altri punti di vista e prospettive arricchisca i propri discernimenti e fornisca l’opportunità

di esaminare la propria identità, il proprio passato e la propria memoria. La sensibilità verso i punti di vista altrui è uno dei

valori centrali che il nostro Istituto cerca di trasmettere. Ed è proprio attraverso il materiale che produciamo ed i seminari

che conduciamo che cerchiamo di sviluppare questi valori.

L’EREDITÀ DEL SOPRAVVISSUTO ALLA SHOAHI Sopravvissuti alla Shoah assumono un ruolo centrale nella ricostruzione della sua storia, dando corpo alla memoria,

alla commemorazione ed al lavoro educativo. Le testimonianze e gli incontri con i singoli Sopravvissuti costituiscono l’

asse centrale nella trasmissione degli eventi storici e della Memoria alle future generazioni. L’incombente ed inevitabile

scomparsa di questa generazione, costituisce una sfi da per gli educatori di tutto il mondo per trovare nuove modalità

d’insegnamento della storia e di perpetuare la Memoria e l’eredità morale dei sopravvissuti alle giovani generazioni che

non avranno più la possibilità di avere un contatto diretto con chi visse in prima persona la Shoah.

YAD VASHEM The Holocaust Martyrs’ and Heroes’ Remembrance Authority The International School for Holocaust Studies

ICHEIC Humanitarian Fund

The ICHEIC Program for Holocaust Education in Europe

Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, è stato istituito nel 1953 con un atto del Parlamento Israeliano. Ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime per mezzo dei suoi archivi, della biblioteca, della Scuola e dei musei. Ha inoltre il compito di ricordare i Giusti fra le Nazioni, che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah.

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah è stata inaugurata nel 1993. Situata nella parte nuova del complesso museale, contiene diciassette classi multimediali, un centro multimedia, un centro pedagogico ed un auditorio. Lo staff della Scuola è composto da oltre duecento educatori ed altri professionisti così che sia possibile integrare la ricerca accademica con le necessità pedagogiche. In aggiunta al lavoro locale con studenti ed insegnanti israeliani, la Scuola organizza seminari internazionali per educatori in lingue diverse, sia a Yad Vashem che all’estero. Altro aspetto fondamentale del lavoro della Scuola è lo sviluppo di materiale educativo e di unità didattiche sulla Shoah, che includono programmi multimediali, mappe, libri, film e materiali internet.

Il lavoro di molti anni con educatori provenienti da ogni parte del mondo ha portato alla formazione di una filosofia educativa, un approccio metodologico dell’ insegnamento della Shoah che sia interdisciplinare ed appropriato alle diverse fasce d’eta’. Tale filosofia deriva dalla consapevolezza che le questioni e le riflessioni poste dalla Shoah, siano argomenti rilevanti per il mondo contemporaneo, e per questo pongono gli educatori di fronte al difficile problema di studiare ed insegnare la Shoah espandendo i confini al di là della Storia.

I Giusti fra le Nazioni

Negli anni ’60 Yad Vashem iniziò un progetto mondiale per assegnare il titolo di “Giusti fra le Nazioni” ai non ebrei che rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei durante la Shoah agendo disinteressatamente. A tale scopo Yad Vashem istituì una commissione guidata da un membro della Corte Suprema Israeliana, la cui responsabilità è di assegnare il titolo. Questo è l’unico progetto al mondo che , usando criteri stabiliti, onora le persone che salvarono ebrei durante la Shoah.

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INSEGNAMENTO DEI VALORI EBRAICI ED UNIVERSALILo sterminio di massa degli ebrei durante la Shoah derivò da una radicale ideologia razzista che aveva come scopo

principale quello di demolire i valori etici preesistenti ed annientare fi sicamente la nazione identifi cata come la creatrice

dell’etica umana, il Popolo che tramandò all’umanità valori come i Dieci Comandamenti e il suo monito “Non Uccidere”.

Come uno dei suoi principali obiettivi pedagogici, la Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah cerca di trasmettere

questi valori etici ebraici ed umani, valori che i Nazisti cercarono di indebolire. I programmi insegnano i valori universali

che preservano i diritti umani e promuovono la responsabilita’ individuale per combattere il razzismo e la xenofobia.

UN APPROCCIO A PIÙ LIVELLI Gli educatori e gli psicologi concordano nel sostenere che l’insegnamento di valori etici debba essere rivolto precocemente

a classi sempre più giovani, e di conseguenza sviluppano programmi educativi adatti a tutte le età. Noi crediamo che tutti

i ragazzi siano in grado di confrontarsi e conoscere la storia della Shoah con un approccio appropriato alla loro età.

Un programma educativo adatto deve essere creato per ogni gruppo di età in modo di permettere lo studio di diversi

aspetti della storia umana di quell’epoca.

Questo processo contribuirà all’interiorizzazione di quei valori e, si spera, alla costruzione di una identità morale

individuale ed infi ne ad una società più giusta. L’incontro dello studente con il passato e con i suoi dilemmi etici sarà

interiorizzato negli anni e contribuirà a formare la sua identita’ e la sua etica personale.

L’APPROCCIO INTERDISCIPLINARE Lo studio della Shoah come esperienza umana si estende oltre i confi ni della disciplina storica. Mostrando l’aspetto

umano della Shoah, vengono compresi aspetti dello spirito umano che vanno inseriti nel processo di apprendimento. Essi

includono l’arte, la letteratura e la fi losofi a la cui conoscenza dell’epoca ci permette di comprendere ed analizzare meglio

la psiche umana, non desumibile sempre dal solo studio dei documenti storici.

I GIUSTI TRA LE NAZIONI La Shoah è stato l’evento storico nel quale si è manifestata quell’estrema capacità umana di distruzione ed annientamento

dell’uomo verso i suoi simili. Al tempo stesso però, è stato anche l’evento storico che ha fatto risaltare i maggiori atti umani

di coraggio ed altruismo. La coesistenza di questi due aspetti opposti dello spirito umano deve rappresentare un costante

monito nelle nostre scelte etiche e nel nostro comportamento. La consapevolezza dell’importanza delle azioni coraggiose

dei “salvatori” – Giusti tra le Nazioni - è espressa da ciò che decise una legge israeliana che permise la creazione dello Yad

Vashem circa 50 anni fa. Dall’epoca della sua costituzione, il nostro Istituto ha avuto come compito quello di localizzare,

identifi care e dare il giusto riconoscimento ai salvatori. Circa 20.000 persone tra uomini e donne che rischiarono la

propria vita per salvare ebrei innocenti, sono stati riconosciuti come Giusti tra le Nazioni. Inconfutabilmente le loro storie

rappresentano un prezioso ed effi cace strumento educativo e questo sforzo nel riconoscere i Giusti e’ unico al mondo.

CONCLUSIONE Gli insegnanti che desiderano trasmettere ai loro studenti i valori di questo importante capitolo della storia umana devono

prima intraprendere loro stessi un percorso didattico, al fi ne di costruire un saldo bagaglio di conoscenze. Dopo aver

acquisito le informazioni necessarie e dopo essersi sentiti pronti ad occuparsi di questo tema, è nostro compito quello di

presentare loro vari approcci su come insegnare la Shoah.

I metodi didattici e il materiale pedagogico del nostro Istituto, forniranno agli insegnanti strumenti preziosi per insegnare

la Shoah alle giovani menti del 21mo secolo.

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SEMINARI ESTIVI DI AGGIORNAMENTO DOCENTI

La Scuola Internazionale di Studi sulla Shoà, presso Yad Vashem di Gerusalemme, organizza Seminari di Studi rivolti ad

Insegnanti Italiani.

Negli ultimi anni migliaia di insegnanti provenienti da più di 20 paesi europei hanno partecipato ai seminari: questi

consistono in lezioni magistrali e workshop, nei quali vengono proposti percorsi didattici, illustrati materiali e discusse

esperienze, sempre con il supporto dello staff educativo della Scuola.

Il seminario è diretto ad insegnanti di ogni ordine di scuola (Elementari e Secondarie di primo e secondo grado).

COSTI

Le spese di viaggio e hotel saranno a carico dei partecipanti, inclusi i trasporti da e per l’aeroporto di Tel Aviv; Yad Vashem

si farà carico delle restanti spese durante il periodo del seminario: lezioni, visite guidate, pasti durante il seminario,

trasporti per e da Yad Vashem.

Il prossimo seminario si svolgerà dal 19 al 26 agosto 2016.

Il formulario per la candidatura uscirà sulla pagina italiana del sito Yad Vashem.

CONTATTI

[email protected] - [email protected]

YAD VASHEM The Holocaust Martyrs’ and Heroes’ Remembrance Authority The International School for Holocaust Studies

ICHEIC Humanitarian Fund

The ICHEIC Program for Holocaust Education in Europe

Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, è stato istituito nel 1953 con un atto del Parlamento Israeliano. Ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime per mezzo dei suoi archivi, della biblioteca, della Scuola e dei musei. Ha inoltre il compito di ricordare i Giusti fra le Nazioni, che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah.

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah

La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah è stata inaugurata nel 1993. Situata nella parte nuova del complesso museale, contiene diciassette classi multimediali, un centro multimedia, un centro pedagogico ed un auditorio. Lo staff della Scuola è composto da oltre duecento educatori ed altri professionisti così che sia possibile integrare la ricerca accademica con le necessità pedagogiche. In aggiunta al lavoro locale con studenti ed insegnanti israeliani, la Scuola organizza seminari internazionali per educatori in lingue diverse, sia a Yad Vashem che all’estero. Altro aspetto fondamentale del lavoro della Scuola è lo sviluppo di materiale educativo e di unità didattiche sulla Shoah, che includono programmi multimediali, mappe, libri, film e materiali internet.

Il lavoro di molti anni con educatori provenienti da ogni parte del mondo ha portato alla formazione di una filosofia educativa, un approccio metodologico dell’ insegnamento della Shoah che sia interdisciplinare ed appropriato alle diverse fasce d’eta’. Tale filosofia deriva dalla consapevolezza che le questioni e le riflessioni poste dalla Shoah, siano argomenti rilevanti per il mondo contemporaneo, e per questo pongono gli educatori di fronte al difficile problema di studiare ed insegnare la Shoah espandendo i confini al di là della Storia.

I Giusti fra le Nazioni

Negli anni ’60 Yad Vashem iniziò un progetto mondiale per assegnare il titolo di “Giusti fra le Nazioni” ai non ebrei che rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei durante la Shoah agendo disinteressatamente. A tale scopo Yad Vashem istituì una commissione guidata da un membro della Corte Suprema Israeliana, la cui responsabilità è di assegnare il titolo. Questo è l’unico progetto al mondo che , usando criteri stabiliti, onora le persone che salvarono ebrei durante la Shoah.

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BIAGI PATRIZIA 17 MARZO 2016 – SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO “DOPO LA SHOAH – RITORNO ALLA VITA E ANTISEMITISMO CONTEMPORANEO”

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ATTIVITA’ DIDATTICA A CURA DI PATRIZIA BIAGI

TITOLO: I KINDERTRANSPORT

Di seguito viene presentata l’attività didattica così come è stata realizzata in classe. In questo specifico caso, la rielaborazione di quanto appreso, ha prodotto dei poster, tuttavia ogni singolo docente ha l’opportunità di elaborare materiali differenti in base agli allievi ed alla sensibilità personale. Infine si offrono alcuni spunti bibliografici che possono suggerire l’adattamento dell’attività anche alla scuola primaria e secondaria di secondo grado.

PRESENTAZIONE

ETA’ 20 alunni di classe seconda ( 12 anni) TEMPI 18 ore circa - laboratorio pomeridiano LINGUA Italiano L1 DOCENTE COORDINATORE Patrizia Biagi STRUMENTI LIM, proiettore, macchina fotografica digitale, computer, lettore DVD MATERIALI dvd “Into the arms of strangers”

i kindertransport ( breve introduzione) ( allegato 1) scaletta del documentario (allegato 2) materiali piramide dell’odio (si veda sito http://sfi.usc.edu/_OLD_SITE_2013/italian/piramide/)

PRODOTTO FINALE Poster e video

FASI ATTIVITA’ DIDATTICA

FASE DI LAVORO

CONTENUTO TEMPI DOCENTE ALLIEVO

1 Riferimenti cronologici generali

1 ora Costruisce un quadro semplice di riferimento delle persecuzioni ebraiche in Europa prima della seconda guerra mondiale

Prende appunti Pone domande

2 Allegato 1

Visione del documentario

113 minuti

Presenta il documentario con scheda predisposta dalla dott.ssa Laura Vergallo ( associazione Figli

Visiona il documentario

PATRIZIA BIAGI

2

intitolato “INTO THE ARMS OF STRANGERS”

della Shoah – allegato 1) Propone il sito: www.kindertransport.org

propone il documentario

Visita i siti in lingua inglese con il supporto del docente

3 Allegato 2

Riflessione sulle condizioni di vita dei bambini ebrei prima dell’avvento del nazismo e sui cambiamenti che tale avvento ha determinato

4 ore Divide la classe in piccolo gruppi (3/4 allievi) Consegna scaletta del documentario (qui sotto

proposta, allegato 2) Spiega gli spunti di riflessione

Legge scaletta e risponde agli spunti riflessione ( gli spunti di riflessione riguardano solo alcuni punti della caletta)

4 Confronto tra la

situazione vissuta dai bambini ebrei e quella dei bambini di oggi loro coetanei

2 ore Invita il gruppo a scrivere una relazione da quanto emerso nella fase di riflessione

Scrive una relazione che sintetizzi quanto emerso dalle riflessioni

5 Dibattito 1 ore Coordina il dibattito guidandolo con opportune domande

Espone le proprie riflessioni

6 Domanda chiave: “ma come è potuto accadere?”

4 ore Presenta l’attività intitolata ”la piramide dell’odio” http://sfi.usc.edu/_OLD_SITE_2013/italian/piramide/

Partecipa all’attività

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Come possiamo comunicare agli altri quanto è avvenuto e quanto abbiamo compreso?

3 ore Rielaborazione artistica “poster” Producono i poster

8 Mostra dei poster 2 Allestisce la mostra Presentano i poster ai compagni di scuola

BIAGI PATRIZIA 17 MARZO 2016 - SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO

“DOPO LA SHOAH - RITORNO ALLA VITA E ANTISEMITISMO CONTEMPORANEO”

Attività didattica a cura di Patrizia Biagi titolo: i Kindertransport

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ALLEGATO 1

BREVE INTRODUZIONE AI KINDERTRANSPORT

di Laura Vergallo associazione Figli della Shoah

L’opinione pubblica europea e quella americana furono profondamente toccate dagli eventi della Kristallnacht. Il presidente americano Roosvelt richiamò il suo ambasciatore da Berlino; Neville Chamberlain, Primo Ministro britannico, scrisse a sua sorella dicendosi “horrified by the German behaviour to the Jews”. Il 15 novembre 1938 il primo ministro ricevette una delegazione di eminenti ebrei britannici, tra i quali il Visconte Samuel, Lord Bearsted, il rabbino capo J. H. Hertz e il leader sionista Weizmann; tra l’altro, essi chiesero di concedere ingresso temporaneo nel Regno Unito a bambini e ragazzi; a fronte di tale richiesta, la Comunità Ebraica promise di pagare una somma di garanzia per i bambini rifugiati. Il consiglio dei ministri discusse la questione il giorno seguente e si decise che il Regno Unito avrebbe accettato bambini solo se non accompagnati e sotto l’età di diciassette anni. Non fu pubblicamente annunciato alcun limite al numero dei bambini che sarebbero stati accolti. Diversi organismi, ebraici, laici e di altre confessioni religiose, unirono le proprie forze sotto l’egida del Movement for the Care of Children from Germany. Tuttavia, sull’ingresso di questi bambini furono poste condizioni molto rigide: le agenzie per i rifugiati promisero di sostenere economicamente l’operazione e garantirono che nessuno dei rifugiati sarebbe stato un peso per i conti pubblici; a ogni bambino sarebbe stata corrisposta una somma di 50 sterline (l’equivalente di circa 1000 odierne) a garanzia del successivo rientro in patria. Nel giro di poco tempo il Movement for the Care of Children from Germany, più tardi chiamato Refugee Children’s Movement, RCM, inviò i propri rappresentanti in Germania e Austria per attivare il processo di selezione e trasporto dei bambini. Il 25 novembre il Visconte Samuel trasmise alla BBC un appello per cercare famiglie affidatarie. Fu organizzato un gruppo di volontari, che cominciarono a controllare le 500 domande presto pervenute e a visitare le case delle aspieranti famiglie accoglienti, che dovevano avere come unici requisiti quello di essere composte da persone rispettabili e di abitare in alloggi sufficientemente puliti; non furono presi in considerazione criteri di appartenenza religiosa o le motivazioni che inducevano queste famiglie ad accogliere i bambini. A Berlino si creò

presto un’altra rete di volontari2, che lavorarono giorno e notte compilando le liste di coloro che si trovavano in maggior pericolo: adolescenti PATRIZIA BIAGI

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in campo di concentramento o in pericolo di arresto, bambini polacchi a rischio deportazione, orfani ebrei e ragazzi che provenivano da famiglie in grande sofferenza economica o con genitori deportati. A Londra circa settanta volontari elaborarono le richieste.

Per i primi tre mesi, i Kindertransport vennero in gran parte della Germania, in seguito dall’Austria. Quando, nel marzo del 1939, l’esercito tedesco invase i territori cecoslovacchi, vennero fatti frettolosi preparativi per mettere in salvo i bambini di Praga. Tra il febbraio e l’agosto del 1939 vennero organizzati tre treni di bambini polacchi; alla fine di agosto del 1939 l’RCM dichiarò di aver finito i fondi e di non poter più continuare il trasporto dei bambini. Lo scoppio della guerra, pochi giorni dopo, pose comunque fine alle operazioni di salvataggio: centinaia di bambini, saliti già sui treni in attesa di partenza, rimasero intrappolati in Germania senza la più la possibilità di trovare salvezza nel Regno Unito. ALLEGATO 2

SCALETTA DEL DOCUMENTARIO

INTO THE ARMS OF STRANGERS “stories of the kindertransport”

Durata: 113 minuti Regista: Mark Jonathan Harris INTRODUZIONE

o Sogni e lacrime o Immagini Stazione del treno o Immagini di bimbi felici che giocano o Per i bambini ebrei l’infanzia finisce nel 1933: “nessuno dei bambini ebrei sapeva quanto fosse vicina la fine dell’infanzia”

PRIMA DEL 1933 – GIOIA E FIEREZZA TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE LORY CAHN (Germania – Breslau)

Guardava nella vetrina un abito da signora, il padre la accontenta e glielo fa confezionare, il padre dice “lei è il mio orgoglio e la mia gioia”

KURT FUCHEL (Vienna – Austria)

Proviene da una famiglia benestante, vita idilliaca “io ero il centro dell’universo”

EVA HAYMAN (Cecoslovacchia) Infanzia felice, passeggiate con il padre

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AVVENTO DI HITLER

o Immagini del dittatore RIPERCUSSIONI DEL NAZISMO SUGLI EBREI TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE URSULA ROSENFELD (Germania)

Festa di compleanno disertata. Ha 4 anni quando Hitler sale al potere “per la prima volta capii di essere messa al bando, di essere diversa”

1 - da bambino organizzavi una festa per il tuo compleanno? Ti ricordi quali erano i tuoi sentimenti e le tue aspettative quando attendevi i tuoi amici? Puoi immaginare ciò che provò Ursula quando capì che nessuno dei suoi amici avrebbe preso parte alla festa?

LORRAINE LOTTARD Il padre non si sente di rifarsi una vita al di fuori della Germania, si sente troppo vecchio e ritiene che Hitler non possa durare

JACK HELLMAN (Germania) Aveva paura tutti i giorni, aveva paura di andare a scuola, un giorno viene aggredito da alcuni compagni di scuola che lo feriscono tanto che deve andare in ospedale per mettersi dei punti “andare a scuola era un tormento…ebreo bastardo…non volli più andare a scuola”

2 – hai mai assistito ad un atto di aggressione verso un compagno o un amico?quale comportamento adotteresti in questo caso?

1938 ANNESSIONE DELL’AUSTRIA (ANSCHLUSS) TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE LORE SEGAL (Vienna - Austria) Ricorda l’annessione dell’Austria, il mattino dopo, in

strada, nuove uniformi, bandiere dappertutto, capì che c’era qualcosa che non andava dal fatto che i genitori rientrano frettolosamente, ricorda le bandiere naziste

KURT FUCHEL (Austria) Non poteva più frequentare la scuola normale, andava a scuola lontano da casa da solo in tram,

3 – se capitasse a te, da un giorno all’altro, di essere escluso dalla scuola, cosa pensi PATRIZIA BIAGI

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durante il tragitto criticava Hitler “non era saggio andare in giro a parlare male di Hitler”

proveresti?

ROBERT SUGAR (Austria) Le leggi antisemite in Austria furono applicate nel giro di poco tempo, è costretto a lasciare la sua casa, all’improvviso “fu come se il mondo ti crollasse addosso” la madre emigra in Gran Bretagna per fare la cameriera con l’idea di farsi poi raggiungere dal marito e dal figlio. “Perché non ve ne siete andati?” Andarsene era impossibile perché:

1. necessario un garante nel paese di destinazione

2. necessario un visto di ingresso 3. necessario un permesso di espatrio rilasciato

dai tedeschi 4. più difficile trovare un paese che accoglie gli

ebrei “arrivai il 1° maggio 1951 negli USA”

4 – perché gli ebrei non si sono messi in salvo per tempo?

ANNESSIONE DEI SUDETI 1 ottobre 1938

o dopo, in meno di 6 mesi, distruzione della Cecoslovacchia TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE EVA HAYMANN Il padre è fiducioso POGROM – NOTTE DEI CRISTALLI – 9 NOVEMBRE 1938 TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE URSULA ROSENFELD (Germania)

Ricorda l’evento, la sua scuola è davanti alla sinagoga in fiamme, il padre viene arrestato e poi deportato a Buchenwald, lei fugge dai compagni di scuola “c’è un’ebrea buttiamo nel fuoco anche lei”

? Arresto e raccolta di migliaia di ebrei, percosse al rabbino “fui svegliata alle 2 del mattino: i nazisti ci fecero

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raccogliere in una piazza…migliaia di altri ebrei, gente picchiata, gente che piangeva…”

HELLMAN JACK Ricorda la notte dei cristalli “presi la bicicletta e andai a scuola come sempre: negozi con vetrine infrante, sinagoghe in fiamme”

HEDY EPSTEIN (Germania) Nascosta nell’armadio “se senti strani rumori, entra nell’armadio, non far domande”

5 – quali sentimenti, di fronte a questi episodi di violenza “politica”, provano i testimoni?

REAZIONI DEL MONDO AL POGROM – NASCITA DEL KINDERTRANSPORT

o la Gran Bretagna permette l’ingresso di minori non accompagnati e approva il programma di trasporto ( primo ministro Chamberlain) o USA boccia il progetto del kindertransport – “accogliere bambini senza genitori è contrario alle leggi di Dio”

TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE NORBERTH WOLLEIM Lavora come organizzatore di kindertransport NICHOLAS WINTON (organizzatore dei soccorsi a Londra)

Visita la Cecoslovacchia e si rende conto che le persone in difficoltà sono molte di più di quanto si pensasse, Praga è invasa da migliaia di profughi Per essere accolto in GB è necessario :

1. anticipo di 50 sterline 2. famiglia disposta ad accogliere il bambino

6 – si poteva entrare liberamente in altro Paese?

PREPARATIVI ALLA PARTENZA TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE SEGAL LORE “io e la mamma non possiamo partire, ma tu

partirai”

FRANZI GROSZMANN madre di Lore Segal

“io dovetti cedere ma il dolore è inconcepibile non si può descrivere”

7 – quali sono i sentimenti dei genitori di fronte alla separazione?

ALEXANDER GORDON Vive in orfanotrofio e scopre che la madre è stata deportata, così decide di andare in GB

URSULA ROSENFELD (Germania)

Sostiene di essersi salvata con la sorella in quanto orfana di padre, infatti nei kindertransport venivano accolti bambini con problemi familiari

EVA HAYMANN (Cecoslovacchia)

Parte con la sorella, i genitori cercano di impartire loro gli insegnamenti di una vita in pochi giorni

8 – elenca gli “insegnamenti di una vita” PATRIZIA BIAGI

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HELLMAN JACK Bar mitzvah in soffitta, solo senza padre e senza festeggiamenti “c’era solo mia madre, mi sentivo malissimo, prima fossimo riusciti a lasciare la Germania meglio sarebbe stato”

BERTHA LEVERTON Ha un idea idilliaca della GB SEGAL I familiari salutano i bambini chiedendo loro di far

in modo che anche gli adulti possano raggiungerli in GB “presi l'’orsacchiotto, il cuscino di mia madre” “l’ultima sera, tutti i cugini e zii vennero a salutarmi”

9 – quale valore simbolico hanno l’orsacchiotto e il cuscino? Elenca i tuoi oggetti simbolici

ORGANIZZAZIONE DEI KINDERTRANSPORT – ULTIMI ADDII

o i kindertransport iniziano nel dicembre del 1938 o ogni bambino deve avere una targhetta al collo e sulla valigia – 1 bagaglio a mano – 10 reichmark o tutti sperano di rivedersi presto, pochi sanno che si stanno preparando altri “trasporti” – “i bambini partirono sperando che i genitori li

raggiungessero o di poter tornare, solo un anno e mezzo dopo sarebbero partiti treni in direzione opposta verso i mattatoi di Hitler” TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE LEVERTON BERTHA I genitori salutano i figli in una saletta

“ci salutammo in una saletta”

SADAN INGE Ricorda il volto della madre GORDON Essendo orfano parte da solo senza il saluto di

nessuno “io non avevo nessuna spalla su cui piangere”

LORY CAHN I genitori la portano alla stazione, il distacco è difficile, il padre la strappa dal finestrino del treno e la fa scendere, era completamente devastata “mio padre era terribilmente pallido, la mamma stava sempre peggio…mio padre mi tirò giù dal finestrino…mi feci male, ero devastata”

10 – perché il padre la tira giù dal finestrino?

URSULA ROSENFELD (Germania)

La separazione fu difficile, la madre è angosciata, la sua ultima immagine è il volto angosciato della madre “avrei voluto portare con me un’immagine più felice di mia madre”

F. GROSZMAN La madre ricorda il dolore del distacco dalla figlia

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EVA HAYMANN Piange con la sorella VIAGGIO IN TRENO (canzone)

o mangiano e cantano o paura al confine (tremore) o guardie al confine severe o gioia all’uscita dalla Germania (Segal) o guardie olandesi gentili o donne offrono fette biscottate e cioccolato o sensazione di gioia e libertà o treno arriva al traghetto per la traversata della Manica

TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE EVA HAYMANN Ricorda il mare e il sole che sorge, tutti erano

euforici alla vista del mare “e nello stesso tempo provavo una paura che non mi abbandonò per 6 anni”

11 – perché Eva prova “euforia” e “paura”, due sentimenti contrastanti?

CINEGIORNALE ARRIVO IN GRAN BRETAGNA

o arrivano circa 300 bambini a settimana, parte vanno in famiglia, parte in centri provvisori in attesa di famiglie affidatarie o per ogni kindertransport erano ammessi accompagnatori adulti

TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE ACCOMPAGNATORE Ricorda l’episodio di un bambino che suonando

l’inno della GB con il violino, in questo modo riesce a portare con sé il violino

? Rimane da sola alla stazione di Liverpool street in quanto i genitori affidatari arrivano in ritardo

BERTHA LEVERTON Le persone ogni settimana vanno nei centri provvisori a “scegliere” i bambini (mercato del bestiame)

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INCONTRO CON LE FAMIGLIE AFFIDATARIE – PRIMI CONTATTI CON LA VITA INGLESE TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE BERTHA LEVERTON Viene scelta dalla famiglia per fare la cameriera,

non vuole indossare l’uniforme, è invidiata per i suoi abiti belli che le vengono sequestrati “la differenza culturale era enorme”

12 – ti è mai capitato di essere accolto per qualche tempo in un’altra famiglia in occasione di una vacanza-studio o per esigenze familiari? Come ti sei sentito? Come valuti la famiglia che ha accolto Bertha?

WINTON Riflette sui risultati complessivi dell’esperienza MIRIAM COHEN Madre affidataria di Kurt Fuchel esprime il suo

desiderio di voler fare qualcosa per gli ebrei 13 secondo te i Cohen sono dei “Giusti”? Per quale ragione hanno deciso di accogliere Kurt?

KURT FUCHEL (Vienna – Austria)

Ricorda che: o è sporco, puzza, la prima cena è a base di

pollo o viene mandato a imparare il tedesco da un

anziano insegnante tedesco di cui ha paura per cui impara velocemente l’inglese, non parlerà mai più il tedesco

14 – “cena a base di pollo, questo era un linguaggio che conoscevo” a cosa si riferisce Kurt? Di quale linguaggio sta parlando? Quali linguaggi non parlerà più? Perché?

ROBERT SUGAR (Austria) Si riunisce alla madre che fa la domestica (Belfast) HELLMAN Si stupisce perché dopo aver giocato con alcuni

bambini inglesi gli danno appuntamento per il giorno dopo “qualcuno che non è ebreo vuole vedermi domani”

15 – perché si stupisce?

URSULA ROSENFELD (Germania)

È felice di andare a scuola “cominciammo a frequentare la scuola, imparai l’inglese e da lì l’amore per la letteratura inglese”

EVA HAYMAN Va in un istituto nel Dorset DESIDERIO DI AIUTARE I GENITORI TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE LORRAINE ALLARD Vuol far uscire dalla Germania i genitori, chiede

aiuto “come far uscire dal paese i genitori? O trovare lavoro per loro o trovare 100 sterline come garanzia”

HELLMAN Supplica lo zio Paul di aiutarlo a far venire i genitori,

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il barone Rotschild lo aiuta fornendogli un permesso di lavoro “devi far uscire i miei genitori dalla Germania”

BERTHA La sorella ha i capelli rossi, lo zio Billy (genitore affidatario) odia le bambine con i capelli rossi, lei mente allo zio Billy pur di ricongiungersi con la sorella “adesso è qui…”

LORE SEGAL L’arrivo dei genitori è per lei una “liberazione” è come essersi tolta un ”peso dalla schiena”

1939 SCOPPIA LA GUERRA

o la guerra mise fine ai kindertransport o non arrivano più lettere

TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE LORRAIN ALLARD Vede il mondo crollare, lo scoppia della guerra le

toglie la speranza di rivedere i genitori. Nel diario scrive: non ho mai sognato che ci si sentisse tanto soli

EVA HAYMAN Inizia l’isolamento VITA DI GUERRA

o spostamenti in campagna per sfuggire ai bombardamenti o alcuni bambini cambiano famiglia

TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE SEGAL Cambia 5 famiglie

“si presero in casa un peso” 16 – che cosa intende dire con questa frase?

KURT FUCHEL Confronta il carattere della madre affidataria con quella sua. Poiché teme di essere mandato via cerca di compiacere i genitori affidatari, vive sempre sulle spine (episodio coltello) “da allora ho paura di lasciarmi andare alla rabbia”

17 – perché Kurt “da allora” ha paura di lasciarsi andare alla rabbia?

MIRIAM COHEN Descrive Kurt PATRIZIA BIAGI

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SEGAL Metafora dell’uccellino GORDON Dopo l’invasione dell’Europa Occidentale da parte

dei nazisti gli inglesi arrestarono tutti i profughi tedeschi e austriaci al di sopra dei 16 anni . Viene arrestato perché considerato potenziale nemico della GB, viene mandato via in Australia. (nave Dunera – siluro – 2 mesi di viaggio) “trovai un nuovo lavoro a Londra -Lei è in arresto” “ci obbligarono ad imbarcarci” “soffrivamo la fame, ci trattavano come maiali”

18 – quale conseguenza immediata ha l’invasione dell’Europa occidentale sulla vita di Gordon?

DESTINO DI CHI NON E’ PARTITO

o nella primavera del 1943 Berlino viene sgomberata dagli ebrei TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE WONHEIM Deportato ad Auschwitz LORY CAHN Deportata con i genitori a Terezin, per 4 volte viene

chiamata per partire per Auschwitz, per 4 volte torna dai genitori, distacchi così strazianti che decide di partire per Auschwitz

19 – qual è la sorte di chi non è partito?

HEDY EPSTEIN I genitori le annunciano la loro deportazione, dal 4 settembre del 1942 non riceve più loro notizie

RICONOSCENZA TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE INGE SADAN Pensa che doveva essere grata per chi l’ha accolta

ma non riesce ad essere felice, ha paura dei bombardamenti – bombardamento di Coventry Si rende conto dell’affetto degli affidatari

LORRAINE Si arruola nell’esercito a 18 anni – la vita militare la fa sentire uguale agli altri

EVA HAYMAN Diventa infermiera FINE DELLA GUERRA TESTIMONE TESTIMONIANZA SPUNTI DI RIFLESSIONE

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? Riesce a ricongiungersi con i genitori dopo 5 anni – li incontra davanti a tutti, forte imbarazzo

INGE Rivede i genitori che sono “invecchiati” momento traumatico

LORRAIN Spera di potersi ricongiungere con i genitori che poi scopre essere morti

URSULA ROSENFELD (Germania)

Genitori morti “è molto difficile fare i conti con una realtà del genere quando non si è mai persa la speranza”

EVA HAYMAN Genitori morti “ricordo che facevo l’infermiera nel reparto pediatrico…una lettera annunciò che i miei genitori erano gravemente ammalati…ma perché non ridi ? Scoppiai in lacrime…fu uno shock incredibile”

LORY CAHN “quando fui liberata pesavo 28 kg, cosa sarebbe successo se mio padre non mi avesse tirato giù dal treno?”

20 – rispondi a questa domanda

KURT FUCHEL Viene a saper che i genitori si sono salvati, li incontra a 16 anni, nel 1947, a Parigi – quando li vede prova un senso di ebbrezza, il ricongiungimento è difficile, ora ha 4 genitori “non riuscivo a guardarli direttamente …provai un’emozione fortissima.. i miei avevano lasciato un bambino di 7 anni e si riprendevano un ragazzo di 16 anni”

21 perché chi rivede i genitori non è immediatamente felice?

RIFLESSIONI FINALI

o da bambina non mi ero mai sentita a casa, desideravo un posto dove trovare amici, negli ultimi anni della mia vita mi sono sentita accettata e nessuno ha mai detto: “ tu non sei nata in questo paese” e così ho trovato un posto dove sentirmi a casa

o essere profugo è la sensazione più orrenda che esista…a un tratto non sei niente o oggi guardo mio nipote di 14 anni e penso che alla sua età persi i genitori, la casa, il paese o più sei giovane, meno riesci a perdonare i tuoi genitori o il ricordo non può essere fine a se stesso…io sono stata aiutata….posso fare qualcosa per gli altri o io ero destinato a sopravvivere

N.B. LE PARTI IN CORSIVO RIPORTANO ESATTAMENTE LE PAROLE DEL TESTIMONE PATRIZIA BIAGI

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BIBLIOGRAFIA

Vagnozzi Barbara, Lev, Roma 2016, ed. Gallucci Harris Mark Jonathan – Oppenheimer Doborah, Into the arms of strangers, stories of the kindertransport, London 2001, Bloomsbury

FILMOGRAFIA

La fuga degli angeli, storie del kindertransport, DVD SITOGRAFIA

http://www.cdec.it/ http://www.memorialeshoah.it/italiano/chisiamo.html http://www.figlidellashoah.org https://sfi.usc.edu/content/piramide-dellodio-lesson-unit http://www.yadvashem.org/yv/en/education/languages/italian/

BIAGI PATRIZIAÈ docente di Lettere in una scuola secondaria di primo grado in provincia di Milano, ha insegnato a Merano e presso un Liceo Artistico privato di Monza.Ha conseguito il Master in didattica della Shoah presso Uni3 di Roma, è graduates della Scuola Internazionale di Studi dello Yad Vashem e ha frequentato il Seminario per docenti Italiani del Mémorial de la Shoah di Parigi.È stata referente del progetto Memoria della scuola e partecipa come formatrice a seminari di didattica della Shoah. Contatto email: [email protected] Maggi

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ESPERIENZE DI DIDATTICA DELLA SHOAHMarco Maggi, Liceo classico statale Carlo Botta di Ivrea

Seminario di aggiornamento per docenti

Associazione Figli della Shoah

Dopo la Shoah. Ritorno alla vita e antisemitismo contemporaneo

Milano, Memoriale della Shoah, 17 marzo 2016

ESPERIENZE DI DIDATTICA DELLA SHOAH - Come fai a negare l’evidenza?

Liceo classico di Aosta, a.s. 2013-2014

- Auschwitz. Sguardi dalla generazione della postmemoria

Liceo classico di Aosta, a.s. 2014-2015

COME FAI A NEGARE L’EVIDENZA?

DESTINATARI

Studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori

OBIETTIVI

- Conoscenza delle vicende fondamentali della Shoah in Europa

- Conoscenza delle più diffuse tesi dei negazionisti e dei principali argomenti in contrario

- Sviluppo di competenze di argomentazione su tematiche sensibili

CONTENUTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Storia della Shoah

http://www.yadvashem.org/yv/en/education/languages/italian/

Georges Bensoussan, Breve storia dello sterminio degli ebrei, in Id., L’eredità di Auschwitz. Come ricordare?, nuova

edizione rivista e ampliata, Torino, Einaudi, pp. 151-168.

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NEGAZIONISMO

Ephraim Kaye, Desecraters of Memory. Confronting Holocaust Denial, Jerusalem, Yad Vashem, 1997.

Valentina Pisanty, L’irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Milano, Bompiani, 2014.

Claudio Vercelli, Il negazionismo. Storia di una menzogna, Roma-Bari, Laterza, 2013.

CONTROVERSIE

- Esistenza di un piano sistematico di sterminio

- Numero delle vittime

- Utilizzo di tecnologie per lo sterminio

- Valore di prova delle testimonianze

FONTI DOCUMENTARIE

- Nazisti e loro alleati

- Ebrei

- Polacchi e sovietici

- Atti dei processi ai criminali di guerra nazisti

TEMPI E METODI

- Breve storia della Shoah (4 moduli)

- Presentazione delle principali tesi negazioniste (2)

- Relazione per gruppi sui documenti analizzati per provenienza (2)

- Relazione per gruppi sui documenti analizzati per tema e presentazione degli argomenti in contasto con le tesi

negazioniste (2)

- Discussione generale (2)

AUSCHWITZ. SGUARDI DALLA GENERAZIONE DELLA POSTMEMORIA

DESTINATARI

Studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori

OBIETTIVI

- Conoscenza delle vicende fondamentali della Shoah in Europa attraverso la storia del campo di Auschwitz-Birkenau

- Conoscenza delle principali fonti fotografi che sul campo di Auschwitz-Birkenau

- Sviluppo di competenze di analisi critica della fotografi a come fonte storica

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CONTENUTI E METODI

Prima fase

- Visita al campo di Auschwitz-Birkenau (12-18 febbraio 2014)

- Lavoro individuale di scelta delle immagini e commento

- Laboratorio di presentazione dei progetti individuali (2 moduli)

Seconda fase

Progettazione della mostra (8 moduli)

Tappe della mostra (gennaio-maggio 2015)

Biblioteca Regionale di Aosta

Biblioteca Comunale di Pont-Saint-Martin

Hôtel des États, Aosta (Les Mots – Festival della parola in Valle d’Aosta)

Terza fase

Laboratori su storia della Shoah e fotografi a con le classi in visita alla mostra

Quarta fase

Pubblicazione catalogo della mostra con postfazione di Enrico Loewenthal

MARCO MAGGI è docente di Filosofi a e Storia al Liceo classico statale Carlo Botta di Ivrea e docente a contratto all’Università della Svizzera italiana di Lugano.Dopo la laurea in Filosofi a all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito un dottorato in Scienze linguistiche, fi lologiche e letterarie presso il medesimo ateneo, svolgendo parte delle sue ricerche all’Università di Ginevra.È stato borsista per un biennio alla Scuola di studi superiori dell’Istituto per gli studi fi losofi ci di Napoli, diretta da Tullio Gregory, e per un anno con Marc Fumaroli all’Institut d’études littéraires del Collège de France.Specialista dei rapporti tra parola e immagine, ha pubblicato sul tema libri e numerosi saggi; è critico fotografi co de «L’Indice dei libri del mese».Graduate di Yad Vashem dal 2013, nel campo dell’insegnamento della Shoah ha curato la pubblicazione di Auschwitz. Sguardi dalla generazione della postmemoria, postfazione di Enrico Loewenthal, Aosta, Le Château, 2015, sull’uso della fotografi a nella didattica dei luoghi di memoria.

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I ragazzi di Selvino: la rinascita dei ragazzi sopravvissuti alla Shoà

di Livia Noris, segretario dell’Associazione

“Ada Ascarelli Sereni” Italia Israele di Bergamo

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MOSTRA ITINERANTESCIESOPOLI, COLONIA DEI BAMBINI EBREI DI SELVINO

1945 - 1948

La mostra realizzata dall’archivista informatico Bernardino Pasinelli

Sciesopoli, a partire dal 1927 diventa una colonia per i fi gli dell’élite fascista milanese. Ma a partire dal 1945, dopo la

Liberazione, le sorti si capovolgono, e Sciesopoli diventa luogo di accoglienza. Oltre 800 bambini ebrei orfani, scampati

ai campi di lavoro e di concentramento, alle marce della morte verso Mauthausen, Gusen, Dachau, Auschwitz, Bergen

Belsen, lì compiono una ri-nascita.

I primi tre pannelli accennano alla storia della colonia voluta dal fascismo milanese.

I tre pannelli successivi riguardano la guerra, l’internamento degli ebrei, l’occupazione nazista, la liberazione e il governo

Alleato.

Poi ci sono 12 pannelli con diverse foto, tratte dal libro su Sciesopoli di Aharon Megged, e con documenti originali

dell’archivio storico del comune di Selvino sulla presenza degli ebrei a Selvino e alla colonia di Sciesopoli.

Si tratta di documenti per il controllo degli stranieri, con carte e permessi di soggiorno, registrazione di carte d’identità,

soprattutto degli artefi ci, degli istruttori ed educatori della colonia, fra cui Luigi Gorini, il direttore Moshe Zeiri, Teddy

Beeri, la dottoressa Pessia Kissin, il calzolaio russo, il giovane Gary Bertini che poi divenne un grande direttore d’orchestra.

In particolare vi sono due lunghi elenchi dei Bambini di Selvino che testimoniano il dramma dei profughi, degli ebrei orfani

o abbandonati, sopravvissuti alla Shoah. Vi sono alcuni inserti del giornalino “Nivenu” scritto dai Bambini di Selvino con

loro poesie e pensieri, le regole di vita della colonia, foto delle attività svolte e un cenno fi nale all’emigrazione verso la

Palestina “Terra Promessa”.

I documenti esposti nella mostra sono dell’archivio storico comunale di Selvino, di alcuni archivi comunali bergamaschi,

del Ministero degli Interni e dell’A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex Deportati) di Sesto San Giovanni (Milano). Le

fotografi e e le poesie sono tratte dal libro di Aharon Megged, “Il viaggio verso la Terra promessa. La storia dei bambini di

Selvino”, Milano, Mazzotta, 1997.

Le cartoline iniziali di Sciesopoli sono di Giuseppe Bertocchi.

La mostra itinerante è composta da 18 tele fotografi che di 70cm x 100cm.

Per informazioni contattare l’Associazione Figli della Shoah

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“Ci chiediamo cosa succederà alla Memoria della Shoah quando scomparirà anche l’ultimo Sopravvissuto:

i suoi Figli saranno qui per continuare a testimoniare”

Elie Wiesel, Boston 1998

In occasione della costituzione dell’Associazione Figli della Shoah

via Sally Mayer 4/6 - 20146 Milano

info@fi glidellashoah.org | www.fi glidellashoah.org

ASSOCIAZIONE FIGLI DELLA SHOAH

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