Ritiro di Quaresima

per scuola media Puoi essere Santo

#lì dove sei

##anche in casa

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1. Momento iniziale di preparazione

Per vivere bene un ritiro si inizia con un segno della Croce e una preghiera di

affidamento. Il lavoro per poter “ricevere” un dono è quello di poter liberarci da quello

che è di troppo, zavorre, cose superflue, fare spazio in noi per qualcosa di nuovo.

Avevamo in mente un momento di confessione che non potremo vivere nella sua forma

sacramentale, ma troverete comunque modo di viverlo secondo le intenzioni e le

modalità descritte nelle righe sottostanti…

1.1 Affidamento

Nel nome del Padre…

Salmo 8

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti

affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissate,

che cosa è l'uomo perché te ne ricordi

e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,

di gloria e di onore lo hai coronato:

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti,

tutte le bestie della campagna;

Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Gloria al Padre….

Ave Maria…

Maria aiuto dei Cristiani. Prega per noi!

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1.2 La Confessione “spirituale”

Non è mai nocivo fare un ripasso di che cosa è in gioco nella Confessione, che cosa

confessiamo e cosa dobbiamo fare. Ti invitiamo a guardare questi semplici filmati che

una volta in più e in maniera chiara spiegano cosa stiamo facendo…

“Cosa sono i peccati”:

https://www.youtube.com/watch?v=8qjWmSyfCiw&list=PLIcePO_eJb2_Zgka6sNIoTGvzUIfg-

_UP&index=41 “Cos’è la Confessione”:

https://www.youtube.com/watch?v=JX5bUk9Pono&list=PLIcePO_eJb2_Zgka6sNIoTGvzUIfg-

_UP&index=44

Ascolta un’indicazione di Papa Francesco:

Come confessarsi in questo periodo? «Io so che tanti di voi, per Pasqua, andate a fare la confessione per ritrovarvi con Dio. Ma tanti mi diranno oggi: “Ma padre, dove posso trovare un sacerdote, un confessore, perché non si può uscire da casa? E io voglio fare la pace con il Signore, io voglio che Lui mi abbracci, che il mio papà mi abbracci ... Come posso fare se non trovo sacerdoti?”. Tu fai quello che dice il Catechismo. È molto chiaro: se tu non trovi un sacerdote per confessarti, parla con Dio, è tuo padre, e digli la verità: “Signore ho combinato questo, questo, questo ... Scusami”, e chiedigli perdono con tutto il cuore, con l’Atto di dolore e promettigli: “Dopo mi confesserò, ma perdonami adesso”. E subito tornerai alla grazia di Dio. Tu stesso puoi avvicinarti, come ci insegna il Catechismo, al perdono di Dio senza avere alla mano un sacerdote. Pensate voi: è il momento! E questo è il momento giusto, il momento opportuno. Un Atto di dolore ben fatto, e così la nostra anima diventerà bianca come la neve.»

papa Francesco

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Puoi fare l’Esame di Coscienza 1. Il mio rapporto con DIO

Ho recitato tutti i giorni (la mattina e la sera) almeno le preghiere del mattino e della sera?

Ho bestemmiato Dio, la Madonna, i santi?

Nel parlare, ho l’abitudine di nominare Dio o la Madonna, senza che sia necessario (cioè di dire frasi tipo: “Madonna mia! Dio mio!”, etc.)?

Ho raccontato barzellette su Gesù, la Madonna e i santi?

Ho mancato di rispetto verso il mio catechista o verso i sacerdoti? Ho parlato male di loro?

Ho anteposto a Dio i miei divertimenti o lo sport (per esempio, anziché andare a Messa sono andato giocare a pallone, anziché andare a catechismo sono andato a musica, etc.)? 2. Rapporti con il prossimo e con me stesso

Ho sempre obbedito ai miei genitori?

Ho mancato di rispetto ai genitori? Gli ho rivolto brutte parole, o risposto male anche solo col pensiero?

Ho dato qualche dispiacere ai miei genitori? Ho detto loro sempre la verità?

Ho studiato sempre, molto e bene? Oppure studio poco, il minimo indispensabile? Come vado a scuola?

Ho mancato di rispetto verso i professori? Gli ho risposto male? Ne ho parlato male? Li ho presi in giro?

Ho detto parolacce?

Ho detto bugie?

Ho preso in giro i miei amici?

Ho rubato qualcosa a qualcuno (qualche soldo ai miei genitori, qualche oggetto in un negozio, qualche cosa a scuola)?

Ho frequentato cattive amicizie e compagnie?

In televisione o al computer, ho visto film con scene troppo violente, immagini brutte e sporche, parolacce e volgarità?

Preghiera dell’Atto di dolore

Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.

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2. Esercizio di allenamento: affina lo sguardo

Adesso “giochiamo” un po’….per cogliere in profondità ciò che ogni messaggio

vuole dirci tra le righe occorre affinare la vista degli occhi e del cuore!

Che cosa vedi? Una rana…oppure anche…..

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Quante cose riesci a vedere in questo disegno?

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Quante zampe ha questo elefante?

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Che cosa vedi? Una giovane donna…oppure anche….

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Che cosa vedi? Una un’anatra…oppure anche….

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Quante cose riesci a vedere in questo disegno?

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Quanti monaci vedi in questo dipinto?

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3. Intervista con i personaggi In occasione della preparazione alla Pasqua abbiamo avuto la fortuna di incontrare e

intervistare alcuni protagonisti che sono stati vicini in maniera particolare a Gesù durante

la sua Passione. La rivivremo in maniera inedita attraverso i loro occhi e la loro voce!

Abbiamo segnalato con il colore NERO le parole dell’intervistatore, in ROSSO le parole

dei protagonisti.

3.1 Giuda Iscariota

Mt 26,47-50

Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda,

uno dei Dodici, e con lui una gran folla con

spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti

e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva

dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui;

arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E

lo baciò. E Gesù gli disse: «Giuda con un bacio tradisci il tuo

maestro?!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e

lo arrestarono.

CHI SEI? SONO GIUDA ISCARIOTA. TU ERI UNO DEI DISCEPOLI DI GESU’? SI, ERO UNO DEI DODICI. SAI CHE TUTTI TI CHIAMANO IL “TRADITORE”? SI, LO SO. IO HO TRADITO IL MIO MAESTRO. COSA HAI FATTO GIUDA? RICORDI QUEI MOMENTI? HO CONSEGNATO GESU’ NELLE MANI DEI SACEROTI CHE AVEVANO GIA’ DECISO DI CONDANNARLO. L’HO TRADITO CON UN BACIO. COSA SIGNIFICAVA QUEL BACIO? IL BACIO ERA IL SEGNO PER INDICARE GESU’ ALLE GUARDIE… RICORDI COSA HAI PENSATO MENTRE ABBRACCIAVI GESU’ PER TRADIRLO? HO PENSATO CHE FORSE QUELLA ERA L’ULTIMA VOLTA CHE LO VEDEVO…IN UN ATTIMO HO RIVISSUTO NELLA MENTE TUTTI I GIORNI TRASCORSI INSIEME, TUTTE LE COSE BELLE CHE DA LUI AVEVO IMPARATO… TI HA DETTO QUALCOSA GESU’ MENTRE LO TRADIVI?

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SI, MI HA FATTO UNA DOMANDA. MI HA DETTO: “GIUDA, CON UN BACIO TRADISCI IL TUO MAESTRO?”. E MI VENNE VOGLIA DI PIANGERE MA NON PER QUELLO CHE DISSE… PERCHE’ VOLEVI PIANGERE, ALLORA? PER LA TRISTEZZA DEI SUOI OCCHI, NON LI AVEVO MAI VISTI COSI’ DOLCI, COSI’ GRANDI, COSI’ AMARI… GIUDA, PER FAVORE SPIEGACI PERCHE’ LO HAI FATTO! TU PARLI COME UN UOMO CHE HA DOLORE NEL CUORE, UN UOMO CHE SI VERGOGNA DEL SUO GESTO. L’HO FATTO PER DENARO…O FORSE PER POTERE…PER ESSERE PIU’ IMPORTANTE AGLI OCCHI DEI MEMBRI DEL SINEDRIO. DIMMI LA VERITA’, SAPEVI CHE GESU’ SAREBBE MORTO SULLA CROCE? NON LO SAPEVO, O FORSE NON HO MAI VOLUTO AMMETTERE DI SAPERLO. ERA IL FIGLIO DI DIO E SE SOLO AVESSE VOLUTO, AVREBBE POTUTO SCENDERE DALLA CROCE… GIUDA, QUESTA FRASE TRADISCE LA TUA TENTAZIONE! ANCHE TU, VOLEVI TENTARE IL TUO SIGNORE COME IL DIAVOLO NEL DESERTO, COME LE GUARDIE SOTTO LA CROCE, COME UNO DEI LADRONI CROCIFISSI ACCANTO A LUI? HAI RAGIONE. VOLEVO TENTARE GESU’…MA BEN ALTRE TENTAZIONI MI HANNO TRAVOLTO. E GUARDA CHE FINE HO FATTO…APPESO AD UN ALBERO…SONO DIVENTATO CIBO PER GLI UCCELLI. GIUDA, FRATELLO NOSTRO, NON AVRESTI DOVUTO UCCIDERTI. GESU’ TI AVREBBE PERDONATO PER IL TRADIMENTO…SAI QUANTE VOLTE GLI UOMINI TRADISCONO DIO?! EBBENE, OGNI VOLTA, LUI CI PRENDE PER MANO, CI ACCAREZZA TENERAMENTE E POI CI DICE: “TI SONO PERDONATI I TUOI PECCATI…VA E NON PECCARE PIU’.” L’AVREBBE DETTO ANCHE A TE…COME LO DISSE A PIETRO CHE AVEVA FATTO FINTA DI NON CONOSCERLO…COME LO DISSE A TOMMASO CHE ANCORA NON SI FIDAVA…NONOSTANTE LA RISURREZIONE. NESSUN PECCATO, CARO GIUDA, PUO’ OFFENDERE IL NOSTRO DIO PIU’ DELLA TUA DISPERAZIONE! NON TI SEI FIDATO DELLA SUA MISERICORDIA…DEL SUO PERDONO CHE NON HA LIMITI!

Spazio per te: cosa ti ha colpito dell’intervista di Giuda

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3.2 Giovanni Apostolo ed Evangelista

Gv 19,25-27

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di

Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:

«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese

nella sua casa.

PRIMA ABBIAMO INTERVISTATO GIUDA. DI SOLITO NON ABBIAMO UN BEL RICORDO DI LUI: NON È VERO GIOVANNI? TU INVECE SARAI SEMPRE RICORDATO COME “IL DISCEPOLO CHE GESÙ AMAVA” È VERO! GESÙ AVEVA UNA SPECIALE PREDILEZIONE PER ME. SONO STATO UNO DEI SUOI PRIMI DISCEPOLI …L’HO VISTO GUARIRE I MALATI, MOLTIPLICARE I PANI E I PESCI…L’HO VISTO CAMMINARE SULLE ACQUE ED A ME, A PIETRO E A MIO FRATELLO GIACOMO GESÙ CHIESE DI VEGLIARE CON LUI DURANTE LA PREGHIERA NELL’ORTO DEGLI ULIVI RICORDI COSA VI DISSE? SI, RICORDO LE PAROLE CHE CI DISSE: “UNA TRISTEZZA MORTALE MI OPPRIME FERMATEVI QUI E RESTATE SVEGLI CON ME” E POI QUANDO TORNÒ E VI TROVÒ ADDORMENTATI SI ARRABBIÒ? RICORDO ANCORA IL DOLORE CHE LESSI NEI SUOI OCCHI, E IL SUO VISO BAGNATO DI SUDORE E DI SANGUE, MENTRE CI DICEVA: “COSI’ NON AVETE POTUTO VEGLIARE CON ME NEMMENO PER UN’ORA!” GIOVANNI, TU SEI SALITO CON LUI ANCHE SUL MONTE TABOR? SI, ERO CON LUI E HO VISTO CON I MIEI OCCHI IL SUO VISO DIVENTARE LUCE. IMMAGINATE SE IMPROVVISAMENTE IL SOLE DECIDE DI STAMPARSI SULLA VOSTRA FACCIA…COSÌ HO VISTO GESÙ QUEL GIORNO… PERCHÉ NON GLI HAI CHIESTO DI RESTARE SUL MONTE COME HA FATTO PIETRO? SAPEVO CHE NON POTEVAMO RESTARE IN QUELLA PACE. TANTE VOLTE GESÙ CI AVEVA PARLATO DEL MALE CHE LA GENTE DEL MIO POPOLO GLI AVREBBE FATTO…CI DICEVA DEL CALVARIO, DEL DOLORE E DELL’UMILIAZIONE CHE AVREBBE SOFFERTO. TU GLI SEI SEMPRE RIMASTO FEDELE, AVEVI CAPITO PRIMA DEGLI ALTRI CHE GESÙ ERA IL FIGLIO DI DIO? SI E ANCHE GESÙ SAPEVA BENE CHE IO SAREI RIMASTO CON LUI FINO ALL’ULTIMO, CHE NON LO AVREI LASCIATO, E SOTTO LA CROCE MI AFFIDÒ SUA MADRE.

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GIOVANNI, TI PREGO DICCI DI LEI. SOSTENEVO MARIA E LEI SOSTENEVA ME.NON POTEVO VEDERE I SOLDATI E I CURIOSI; VEDEVO SOLO GESÙ.E LUI, SOSPESO CON I CHIODI ALLA TRAVE ORIZZONTALE, CI HA PARLATO.MI HA LASCIATO IL SUO UNICO TESORO, LA SUA UNICA EREDITÀ: SUA MADRE, MARIA. A UN FIGLIO SI PUÒ TOGLIERE TUTTO, ECCETTO SUA MADRE. IO NON HO DETTO NULLA. COSA HAI PROVATO MENTRE IL TUO GESÙ MORIVA SULLA CROCE? LA MIA MENTE ARDEVA, LA MIA GOLA ERA SECCA; L’OSCURITÀ E IL SILENZIO SONO AUMENTATI. E, ALLA FINE, HO UDITO IL GRIDO CHE TEMEVO:IL GRIDO ULTIMO, QUELLO DI TUTTI I CONDANNATI A MORTE.GESÙ, IL MIO MAESTRO, COLUI AL QUALE IO DEVO TUTTO, È SPIRATO.UN GRANDE SILENZIO. NON RIUSCIVO A PIANGERE.GLI UOMINI HANNO MESSO A MORTE COLUI CHE È PIÙ DI UN FRATELLO.HANNO UCCISO L’UOMO VERAMENTE INNOCENTE.HANNO CREDUTO DI AVERLA FATTA FINITA CON IL REGNO DI GESÙ. DURANTE LA NOTTE, ASPETTAVO ANCORA, SPERAVO IN LUI, NON MI SENTIVO DI ARRENDERMI, SCONFITTO. SEMBRAVA TUTTO FINITO E NEL MODO PEGGIORE MA IL GIORNO DOPO IL SABATO, QUANDO LE DONNE VI PORTARONO LA NOTIZIA CHE IL SEPOLCRO ERA VUOTO, FOSTI PROPRIO TU GIOVANNI A CORRERE A PERDIFIATO VERSO IL SEPOLCRO DOVE ERA STATO DEPOSTO GESÙ E ARRIVASTI PER PRIMO, MA NON HO MAI CAPITO PERCHÉ TI FERMASTI AD ASPETTARE CHE FOSSE PIETRO AD ENTRARE PER PRIMO … PIETRO DOVEVA ENTRARE PER PRIMA, PERCHÉ ERA PIÙ GRANDE DI ME NON SOLO PER L’ETÀ. GESÙ LO AVEVA SCELTO COME GUIDA DEI SUOI DISCEPOLI, GLI AVEVA CAMBIATO IL NOME …LO AVEVA CHIAMATO “ROCCIA” E SULLE SUE SPALLE DI ROBUSTO PESCATORE VOLEVA APPOGGIARE LA SUA CHIESA… UN ULTIMA COSA…IO ERO CERTO CHE GESÙ SAREBBE RISORTO…PERCHÉ CE L’AVEVA PROMESSO…NON AVEVO BISOGNO DI GUARDARE DENTRO AL SEPOLCRO…ERA VUOTO, LO SAPEVO…LE BENDE PIEGATE ERANO PER PIETRO CHE SOFFRIVA ANCORA PER AVER LASCIATO CHE GESÙ MORISSE DA SOLO. ERA PIETRO CHE AVEVA ANCORA BISOGNO DI CREDERE NELLA RISURREZIONE.

Spazio per te: cosa ti ha colpito dell’intervista di Giovanni

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3.3 Pietro

Mt 26, 69-75 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E, uscito all'aperto, pianse amaramente. TU SEI PIETRO, VERO? TI ABBIAMO RICONOSCIUTO DALLE RETE CHE HAI NELLE MANI! SI, SONO PIETRO, IL PESCATORE DI GALILEA. RACCONTACI, PIETRO, COME HAI CONOSCIUTO GESÙ. L’HO CONOSCIUTO NEL MIO PAESE. GIOVANNI BATTISTA CHE MI AVEVA BATTEZZATO NEL GIORDANO, MI AVEVA TANTO PARLATO DI LUI. UN GIORNO È VENUTO ALLA MIA BARCA E MI HA DETTO: “SEGUIMI!”. IO HO LASCIATO TUTTO E L’HO SEGUITO. ERI STANCO DI FARE IL PESCATORE? MA CHE DICI? IO ERO UN BRAVO PESCATORE E AMAVO IL MIO LAVORO…CONOSCEVO IL LAGO E I SUOI RUMORI, I VENTI E IL MOVIMENTO DELLE STELLE…LA NOTTE, IL LAGO, I PESCI: NON AVEVANO SEGRETI PER ME! ERANO LA MIA VITA INSIEME ALLA MIA FAMIGLIA! ALLORA PERCHÉ SEI ANDATO DIETRO AD UNO SCONOSCIUTO? CI SONO ANDATO PERCHÉ NON ERA UNO SCONOSCIUTO…ERA MIO FRATELLO, FIGLIO DI DIO, PADRE NOSTRO. ECCO PERCHÉ ERA COSÌ FACILE LASCIARE LE RETI E METTERSI IN CAMMINO CON LUI. IL GUAIO FU STARGLI DIETRO! È VERO CHE UNA VOLTA GESÙ HA CAMMINATO SULL’ACQUA? È VERO…E VERAMENTE PER UN POCO CI HO CAMMINATO ANCH’IO. LO GUARDAVO NEGLI OCCHI E MI SENTIVO SICURO…NON AVEVO PIÙ PAURA DELLA TEMPESTA, DELLE ONDE IMPAZZITE E MINACCIOSE…POI HO DISTOLTO LO SGUARDO DA LUI…HO GUARDATO I MIEI AMICI CHE AVEVANO PAURA E HO AVUTO PAURA ANCH’IO…NON MI SONO PIÙ FIDATO DI GESÙ E STAVO PER ANNEGARE SUL SERIO.

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GESÙ VI HA SALVATI? GESÙ HA DETTO AL MARE E AL VENTO: “TACI!”. E TUTTO È FINITO. COME QUANDO SGRIDAVO I MIEI FIGLI CON AUTORITÀ E LORO SMETTEVANO DI FARE I CAPRICCI E TORNAVA LA PACE. SENTI PIETRO, QUAL È IL RICORDO PIÙ BELLO DEI MOMENTI VISSUTI ACCANTO A GESÙ? ERAVAMO NEI PRESSI DI CESAREA DI FILIPPO QUEL GIORNO IN CUI CI CHIESE CHE COSA LA GENTE DICESSE DI LUI…E POI CHIESE A NOI: “MA VOI CHI DITE CHE IO SIA?”. RISPOSI CHE ERA IL CRISTO, IL MESSIA MANDATO DA DIO. MA ANCORA OGGI NON VI SO DIRE COME HO FATTO A PRONUNCIARE QUELLE PAROLE, SOLO CHE ERO COSÌ SODDISFATTO DI ME, PER AVERLE DETTE…ERO PIENO DI ORGOGLIO, SENTIVO DI ESSERE DIVENTATO IMPORTANTE AGLI OCCHI DEI COMPAGNI…MA GESÙ AVEVA IL POTERE DI RIMETTERMI AL MIO POSTO: COSÌ QUANDO DISSI CHE NON SAREBBE MAI ACCADUTO CHE LUI MORISSE SULLA CROCE COME UN MALFATTORE, MI SCACCIÒ COME SI SCACCIA IL DEMONIO. LITIGAVI SPESSO CON GESÙ? SI, CI LITIGAVO…PERCHÉ LUI RAGIONAVA DA DIO E IO RAGIONAVO DA UOMO. RICORDO QUANDO VENNERO A PRENDERLO DOPO IL TRADIMENTO DI GIUDA…IO AVREI VOLUTO COMBATTERE CONTRO LE GUARDIE…IO VOLEVO CHE GESÙ CI DESSE IL CORAGGIO E LA FORZA DI BUTTARCI ADDOSSO AI SOLDATI, DI BATTERLI, DI CACCIARLI VIA…VOLEVO PRENDERE A SCHIAFFI GIUDA…VOLEVO CHE GESÙ FACESSE IL FIGLIO DI DIO, PERCHÉ LO ERA …IN UN ATTIMO POTEVAMO SPARIRE ALLA VISTA DI TUTTI E TORNARE SUL MONTE DELLA TRASFIGURAZIONE…GESÙ POTEVA NON FINIRE SULLA CROCE, SE SOLO LO AVESSE VOLUTO. PIETRO, NON AVEVI CAPITO NIENTE DI GESÙ! GESÙ ERA NATO PER FARE LA VOLONTÀ DI DIO NON PER ESSERE IL TUO SUPERMAN! HAI RAGIONE…MA IO QUESTE COSE LE HO CAPITE DOPO… E ORA DICCI QUALE È STATO IL MOMENTO PIÙ BRUTTO CHE HAI VISSUTO CON GESÙ? PURTROPPO QUESTO MOMENTO È TRISTEMENTE FAMOSO: HO DETTO AL MONDO CHE NON LO CONOSCEVO, CHE NON LO AVEVO MAI VISTO, CHE NON SAPEVO NIENTE DI QUELL’UOMO CONDANNATO ALLA CROCE…E MENTRE DICEVO QUELLE COSE, RICORDAVO CHE LUI ME LO AVEVA DETTO E ASPETTAVO CHE IL GALLO CANTASSE…PERCHÉ ORMAI ERO SICURO CHE IL GALLO AVREBBE CANTATO! PERCHÉ HAI PIANTO PIETRO? TI ERI PENTITO? IL MIO PIANTO È L’ULTIMO REGALO DEL MIO SIGNORE…SE NON AVESSI PIANTO, IL DOLORE MI AVREBBE SOFFOCATO…E INVECE, LUI MI GUARDAVA E CON GLI OCCHI MI DAVA CORAGGIO E MI RIPETEVA: “PIANGI PIETRO, BUTTA VIA DAL CUORE TUTTA L’AMAREZZA, TUTTO IL MALE…TUTTO IL PECCATO…DALLI A ME…LI PORTERÒ SULLA MIA CROCE, LI INNALZERÒ COME IO SARÒ INNALZATO VICINO VICINO AL CIELO DI MIO PADRE E LI TRASFORMERÒ IN AMORE E GIOIA!”. PER QUESTO HO PIANTO PERCHÉ LUI MI CONSOLAVA E MI DAVA IL SUO PERDONO.

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E L’ULTIMO RICORDO CHE HAI DI GESÙ PRIMA CHE TORNASSE DA SUO PADRE? ANCORA UNA VOLTA IN RIVA AL LAGO…LO RICONOBBI E MI BUTTAI IN MARE…CORSI DA LUI …STAVA PREPARANDO DA MANGIARE. “MI AMI TU?” LO RIPETEVA CONTINUAMENTE MA NON ERA PER OFFENDERMI…ANCHE SE IO SOFFRIVO NEL SENTIRMELO RIPETERE. AVREI VOLUTO STRINGERLO AL CUORE FORTISSIMO: ERO SUO, SUO PER SEMPRE. IL PESCATORE DI GALILEA ERA STATO PESCATO NELLA RETE DEL REGNO DI DIO.

Spazio per te: cosa ti ha colpito dell’intervista di Pietro

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3.4 Il centurione romano Lc 15,39 Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!». CHI SEI? SONO UN CENTURIONE ROMANO, AL SERVIZIO DI PONZIO PILATO. TU CONOSCEVI GESÙ DI NAZARETH? SI, NEI TURNI DI GUARDIA E NELLE PIAZZE SENTIVO PARLARE DI GESÙ, GESÙ IL NAZARENO. COSA PENSAVI DI LUI? VERAMENTE IO RIDEVO DI LUI E DEL SUO POPOLO…PERCHÉ QUESTO POPOLO ASCOLTA LE FAVOLE DI ALTRI UOMINI, MI CHIEDEVO. PERCHÉ CREDE IN UOMINI MORTI CENTO O MILLE ANNI PRIMA... PERCHÉ LA SUA STORIA CHE LO CONDANNA ALLA SOTTOMISSIONE A ROMA NON LI CONVINCE DELLA NULLITÀ DELLE PROMESSE FATTE DA UOMINI MORTI? DOV’È IL LORO DIO? DOV’È IL LORO DIO? PERCHÉ NON ABBRACCIANO GLI DEI VITTORIOSI DI ROMA CHE DAREBBERO A LORO GLORIA E FORTUNA? DUNQUE NON HAI MAI CREDUTO IN GESÙ, PRIMA DELLA CROCE? NO, MA GLI EVENTI, AVANZAVANO E IO CON SEMPRE PIÙ FORZA SENTIVO PARLARE DI QUESTO GESÙ. ANZI DI LUI PARLAVANO TUTTI I SOLDATI ROMANI… RICORDI COSA DICEVANO? SI CHIEDEVANO CHE COSA CI PUÒ ESSERE DI BUONO IN QUESTO MONDO CHE NON SIA GIÀ STATO CONOSCIUTO A ROMA O CHE I NOSTRI POETI E FILOSOFI NON CI ABBIANO TRAMANDATO. È PIÙ SAGGIO DI SOCRATE QUESTO GESÙ? HA UN’ELOQUENZA MAGGIORE DI QUELLA DEL NOSTRO CICERONE? È FORSE PIÙ ASTUTO DI GIULIO CESARE? AVRÀ FORSE QUESTO GESÙ MAGGIORE VIRTÙ DEL NOSTRO CATONE? QUANDO HAI INCONTRATO GESÙ PER LA PRIMA VOLTA? RACCONTACELO … QUEL GIORNO GERUSALEMME SCOPPIAVA DI GENTE, SEMBRAVA CHE IL MONDO INTERO SI RIVERSASSE SU QUELLE STRADE POLVEROSE CHE AVEVANO CONOSCIUTO I SECOLI. UOMINI, DONNE, RICCHI E POVERI ATTENDEVANO QUESTO GESÙ DI NAZARET AI LATI DELLE STRADE E IL RUMORE DELLE LORO VOCI RIEMPIVA LE STRADE. DA LONTANO IL RUMORE CRESCEVA E IO ATTENDEVO NELLA PIAZZA CON UNA VENTINA DI UOMINI PRONTI A CALMARE GLI ANIMI. UN FRAGORE, UNA GIOIA, UN TUMULTO FESTOSO CRESCEVA, CRESCEVA E SEMBRAVA CHE L’IMPERATORE STESSO, NON UN ARTIGIANO, STESSE VENENDO

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LÌ, LÌ DOV’ERO IO. GLI UOMINI BATTEVANO LE MANI, I BIMBI DANZAVANO, LE DONNE CANTANDO ALZAVANO LE MANI AL CIELO. E TU COSA PENSAVI IN QUEI MOMENTI? “DEI PAZZI! DEI PAZZI!” DICEVO IO. MA L’ATMOSFERA ERA SERENA, L’ALLEGRIA CONTAGIOSA, IN MEZZO AL FRAGORE NON MI SENTIVO TESO NÉ PREOCCUPATO. DEGLI UOMINI SI MISERO A SCHERZARE CON NOI, MA GLI OCCHI, GLI OCCHI DI TUTTI GUARDAVANO LONTANO. UN UOMO SU DI UN ASINO PASSAVA IN MEZZO ALLA FOLLA E LE GRIDA CRESCEVANO. “OSANNA FIGLIO DI DAVID! OSANNA FIGLIO DI DAVID!” E ALLORA LO HAI VISTO DA VICINO GESÙ? SI. CON LE ARMI IN PUGNO AVEVO SCHIERATO I MIEI LEGIONARI. ERANO PRONTI A TUTTO. L’UOMO SI AVVICINAVA. IL FRASTUONO CRESCEVA E LA FOLLA ORA MI FACEVA TEMERE. GESÙ ARRIVÒ E VOLTANDOSI VERSO DI NOI CI SALUTÒ CON UN SORRISO CARICO D’AMORE. ALLORA RICORDI ANCORA I SUOI OCCHI E IL SUO SORRISO? QUEL GIORNO IL SUO VISO E I SUOI OCCHI SERENI E IL SUO SGUARDO LIBERO DA OGNI GIUDIZIO O CONDANNA MI COMMOSSERO. QUEL SORRISO TRAPASSÒ GLI SCUDI E SPEZZÒ LE LANCE E LE SPADE CHE AVEVO DENTRO, ARRIVANDO SINO AL CUORE E DISARMANDOLO. E POI LO VEDESTI ANCORA? SI, LO VIDI DAVANTI A PILATO CHE URLAVA ALLA FOLLA: “ECCO L’UOMO! ECCO L’UOMO CHE CI AVEVA SORRISO QUALCHE GIORNO PRIMA E CHE LA FOLLA AVEVA ACCLAMATO COME UN RE, UN SANTO, UN LIBERATORE, UN PROFETA. LA FOLLA CHE AVEVA CANTATO ORA SPUTAVA, RIDEVA, SCHERNIVA.” E POI COSA SUCCESSE? PILATO SI VOLTÒ VERSO DI ME E MI DISSE “CONDUCI QUEST’UOMO ALLA CROCE!” GESÙ TI DISSE QUALCOSA? PRONUNCIÒ QUALCHE PAROLA? NO. NON CAPIVO. NON UN LAMENTO, NON UN GESTO DI RABBIA NEI MIEI CONFRONTI, NON UNA PAROLA AMARA, NON UN’ACCUSA, NON UN GIUDIZIO NÉ UNA MALEDIZIONE, NON UN GRIDO. NON PROMETTEVA VENDETTA, NON GRIDAVA GIUSTIZIA, NON IMPLORAVA PERDONO, NON CERCAVA LA FUGA NÉ INCITAVA GLI ALTRI ALLA RIVOLTA. PERCHÉ? PERCHÉ NON MI ODIAVA? PERCHÉ NON CI ODIAVA? ARRIVASTE INSIEME SUL LUOGO DETTO CRANIO, IN EBRAICO GOLGOTA E INCHIODASTE GESÙ ALLA CROCE. NON È VERO? PIANTAI IL CHIODO SULLA MANO DESTRA E GESÙ SI VOLTÒ VERSO DI ME. NEI SUOI OCCHI LESSI LA VERITÀ DI QUESTO DIO. COSA VUOI DIRE? SENTIVO CHE QUESTO DIO CI DAVA ANCORA UNA POSSIBILITÀ. CHE AVEVA FIDUCIA IN NOI. QUEL GIORNO COMPRESI CHE QUESTO DIO È AMORE.

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RACCONTACI GLI ULTIMI ISTANTI DI GESÙ SULLA CROCE! GESÙ, ALZATI GLI OCCHI AL CIELO, DICEVA: “PADRE, PERDONA LORO PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”. AD UN TRATTO IL CIELO POI SI OSCURÒ E GESÙ GRIDÒ A GRAN VOCE: “PADRE, NELLE TUE MANI AFFIDO IL MIO SPIRITO”. E DETTO QUESTO, MORÌ. E TU COSA HAI FATTO? CON GLI OCCHI GONFI DI LACRIME CADDI A TERRA E GRIDAI: “VERAMENTE QUEST’UOMO ERA FIGLIO DI DIO!” E DA QUEL GIORNO COME È CAMBIATA LA TUA VITA? SONO DIVENTATO UN UOMO NUOVO.ALCUNI DISCEPOLI MI HANNO PARLATO DELLA SUA RESURREZIONE ED IO HO CREDUTO ALLA LORO FELICITÀ, AI SEGNI DI AMORE CHE DAVANO, AL PERDONO CHE HANNO PER TUTTI. ANCORA OGGI IO VI ANNUNCIO CHE DIO È AMORE E IL SEGNO PIÙ GRANDE DI QUESTO AMORE È SUO FIGLIO CHE NON HA AVUTO DISPREZZO PER ME CHE L’HO UCCISO, CHE NON HA AVUTO ODIO, NÉ RABBIA VERSO DI ME CHE L’HO CROCIFISSO. VI ANNUNCIO QUESTA GIOIA. E CHE QUESTA GIOIA SIA ANCHE IN VOI E SIA PIENA!

Spazio per te: cosa ti ha colpito dell’intervista del centurione

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3.5 Il buon ladrone

Lc 23, 39-43 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». TU SEI IL BUON LADRONE, VERO? SI. SONO UNO DEI DUE UOMINI CROCIFISSI ACCANTO A GESÙ. PERCHÉ TI AVEVANO CROCIFISSO? CHE COSA AVEVI FATTO? DURANTE UNA RIVOLTA AVEVO COMMESSO UN OMICIDIO. ERO AMICO DI BARABBA, ERO STATO ARRESTATO INSIEME A LUI. HAI CONOSCIUTO GESÙ SULLA CROCE? CONOSCEVO DI FAMA GESÙ DI NAZARETH E AVEVO SENTITO PARLARE DELLA SUA BONTÀ, DEI SUOI MIRACOLI E DEL REGNO DI DIO DA LUI PREDICATO. CONOSCEVI GESÙ MA CONTINUAVI AD UCCIDERE…SAI CHE LUI PARLAVA DI PERDONO E DI AMORE ANCHE NEI CONFRONTI DEI NEMICI? LO SO E TANTE VOLTE MI ARRABBIAVO QUANDO MI RACCONTAVANO CERTE STORIE SU GESÙ: UN EBREO CHE CHIAMAVA AL SUO SEGUITO UN SERVO DI ROMA, COME MATTEO L’ESATTORE O GUARIVA LA FIGLIA DI UN CENTURIONE ROMANO…TI DICO LA VERITÀ, ALL’INIZIO ERO CONTENTO DELLA SUA CONDANNA… E POI PERCHÉ HAI CAMBIATO OPINIONE? CAPISCO CHE NON È IL MOMENTO DI PARLARE, MA NON RIESCO A SPIEGARMI IL TUO COMPORTAMENTO CERTAMENTE POI AVEVA, NONOSTANTE I SUOI MISFATTI, UN RESIDUO DI COSCIENZA ONESTO. NELL’IMMINENZA DELLA MORTE QUEL RESIDUO RIAFFIORA E RICOPRE TUTTO IL PASSATO. NON PREOCCUPARTI. TI AVRÒ FORSE DATO L’IDEA DI ESSERE UN OPPORTUNISTA, UNO CHE CAMBIA BANDIERA A SECONDA DELLE CIRCOSTANZE, MA NON È COSÌ. COS’È DUNQUE CHE TI HA FATTO CAMBIARE? CI SONO MOMENTI NELLA VITA NEI QUALI SEI COSTRETTO A RIVEDERE CON ESTREMA LUCIDITÀ IL PASSATO… NELL’IMMINENZA DELLA PROPRIA MORTE NON PUOI FARNE A MENO! È INUTILE ALLORA PRENDERE SCUSE, È INUTILE FINGERE… COMINCI A CHIEDERTI CHE SENSO HA AVUTO OGNI COSA. MI STAI DICENDO CHE TI ERA RITORNATA LA COSCIENZA? LA COSCIENZA C’È SEMPRE NELL’UOMO; SOLO CHE, QUANDO CI FA COMODO, LA METTIAMO A TACERE…MA POI, VICINI ALLA MORTE, UN PO’ DI ONESTÀ RIAFFIORA SEMPRE E COPRE TUTTO IL PASSATO…

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NON MI RISULTA MOLTO CHIARO, FORSE PERCHÉ SONO ANCORA GIOVANE. TUTTAVIA SPIEGAMI PERCHÉ TI SEI MESSO A DIFENDERE GESU? DOPOTUTTO ERI NELLA SUA STESSA SITUAZIONE… NON MI DIRAI CHE CREDEVI VERAMENTE A CIÒ CHE DICEVA? NON C’ERA NESSUNO CHE PIANGEVA PER ME. LUI AVEVA LÌ SUA MADRE… IO DOVEVO SCONTARE UNA COLPA. LUI INVECE…ERA INNOCENTE! IO ME LA PRENDEVO CON TUTTI E PER TUTTO, LUI PERDONAVA… MI HA APERTO GLI OCCHI, MI HA DATO UNA SPERANZA! ORA SCUSAMI, NON RIESCO A PARLARE… GUARDA ANCHE TU IN SILENZIO QUELL’UOMO, QUELLA CROCE. ALTRO CHE SCONFITTA! È IL TRIONFO DELL’AMORE! HAI PROPRIO RAGIONE: GESÙ STA RACCOGLIENDO LE TUE E LE NOSTRE CATENE, QUELLE CATENE CHE CI BLOCCANO E SEMBRANO NON SCIOGLIERSI MAI. LÌ SULLA CROCE OGNI NOSTRA CATENA È STATA STRAPPATA DEFINITIVAMENTE. IL LADRONE SI PENTE, INDIPENDENTEMENTE DA QUEL CHE AVEVA FATTO. IN ALTRE PAROLE, RICONOSCE QUALCOSA CHE CORRISPONDE PROFONDAMENTE A QUELLO CHE PER UNA VITA AVEVA CERCATO. QUEL FILO DI SIMPATIA CHE HA ESPRESSO VERSO GESÙ SULLA CROCE, DOVEVA AVERLO DENTRO VERSO IL BENE, VERSO QUALCOSA CHE ASPETTAVA … E QUEL FILO VALEVA PIÙ DI QUANTO NON LO CONDANNASSERO I SUOI ASSASSINI. ALLA FINE, IL BUON LADRONE DICE SÌ: «GESÙ, RICORDATI DI ME QUANDO ENTRERAI NEL TUO REGNO». UN SÌ FRAGILE MA CHIARO COME QUELLO DI PIETRO CHE PURE AVEVA RINNEGATO IL MAESTRO CON CUI AVEVA VISSUTO PER TRE ANNI. E COME IL SÌ DEL CENTURIONE, CHE, PURE LO AVEVA CROCIFISSO. E COME IL NOSTRO SÌ…CHE, PURE, TANTE VOLTE LO RINNEGHIAMO ANCORA.

Spazio per te: cosa ti ha colpito dell’intervista del centurione

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4. Per concludere…

Il periodo quaresimale non può essere compreso senza quello che ne segue, ovvero la

Pasqua di risurrezione. Ciò si collega al fatto che ogni momento di fatica, non è mai fine

a se stesso, ma prepara sempre alla disponibilità di una novità. Le interviste di questi

personaggi che hanno incrociato il loro sguardo con quello di Gesù ci ha fatto capire che

l’incontro con Lui è stato per ciascuno di loro con sofferenza, amarezza e speranza

un’opportunità per poter cambiare. Anche per noi in questo periodo di quaresima e di

fatica ci sono chieste delle rinunce e l’occasione per poter aspettarci qualcosa di nuovo

oltre…

Per fare sintesi rifletti:

La cosa più importante che ho capito sulla confessione:

Qual è l’intervista che mi è piaciuta di più? Il personaggio che mi è piaciuto di più?

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Siamo nel cuore del periodo della quaresima e di questa quarantena inattesa. A cosa stai

rinunciando in questo periodo?

Senti che questa rinuncia è l’occasione per fare spazio a qualcosa di diverso? Che cosa

speri per te dopo questo “tunnel”? Quale pensi sarà la tua “Pasqua”?

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Per approfondire… In questo periodo prossimo alla Pasqua ci è data l’occasione di poterci soffermare di più

sulla vita di Gesù, in particolare sulla sua Passione. Ti consigliamo eventualmente di

vedere questi simpatici video:

“Come è vissuto Gesù”

https://www.youtube.com/watch?v=Rr7DODd_iTw&list=PLIcePO_eJb2_Zgka6sNI

oTGvzUIfg-_UP&index=30

“Come Gesù ci ha salvato sulla croce”

https://www.youtube.com/watch?v=KV97nIb9lIc&list=PLIcePO_eJb2_Zgka6sNIoT

GvzUIfg-_UP&index=32

Inoltre, per poter ripercorrere la narrazione della Passione di Gesù puoi leggere i

Vangeli secondo i seguenti riferimenti:

Vangelo di Marco: Capitoli 14, 15, 16

Vangelo di Matteo: Capitoli 26, 27, 28

Vangelo di Luca: Capitoli 22, 23

Vangelo di Giovanni: Capitoli 13, 18, 19